La Real Marina (1800-1815)
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La Real Marina (1800-15) 823 PARTE IV La Real Marina (1800-1815) La Real Marina (1800-15) 824 22. LA REAL MARINA (1800-1815) A. La Real Marina nel 1800-06 Composizione e impiego della flotta borbonica nel 1800-1802 Potenziata a Acton a partire al 1779, nel 1792-98 la marina napoletana aveva raggiunto il culmine ella sua espansione, con una mo erna flotta ,altura, sia pure non oceanica, la pi- gran e mai posse uta a uno stato italiano i antico regime. Illustratasi nella spe izione i Algeri (1784), ma tenuta in rispetto alla spe izione francese nel .olfo i Napoli (1792), la s/ua ra napoletana aveva poi ato, al coman o el toscano 0orteguerri, un contri1uto i un certo rilievo alle operazioni alleate urante la guerra ella Prima 2oalizione (spe izione i Tolone nel 1793, 1attaglia i 2apo Noli nel 1795, 1locco ella costa ligure nel 1795-93). Ministro ella marina al 1780, nel 1791 Acton aveva assunto anche i icasteri egli esteri e el commercio e anche i successivi ministri egli esteri (2astelcicala nel 1795, .allo nel 1798) rimasero titolari i commercio e marina. Sotto i loro il 1ilancio ra oppi6 a 353.000 a 1.250.000 ucati e nel 1798 la marina raggiunse la forza i 8.300 uomini e 183 unit78 3 vascelli (Sannita, uiscardo, Tancredi, Partenope, Archimede a 74 costruiti nel 1783-95 su progetto i Antonio Im1ert e S. ioacchino a 34 ac/uistato a Malta nel 1780)9 3 fregate a 40 varate a Napoli e 2astellammare (Minerva, Sibilla, Aretusa, Sirena, Cerere e Pallade)9 3 corvette a 30, 24 e 12 varate a 2astellammare (Stabia, Fortuna, Aurora, Fama, alatea e Flora)9 4 scia1ecchi a 20 varati a Napoli (Robusto, Diligente, Vigilante, Difensore)9 4 scia1ecchi o1soleti (S. Antonio, S. Ferdinando, S. ennaro Il Terribile, S. ennariello)9 2 pacchetti e:-inglesi (Leone, Tartaro)9 1 golette (Diana)9 4 1rigantini (Sparviero, Lipari, Vulcano, Stromboli)9 10 galeotte a 3 varate a Napoli (Attiva, Allerta, Levriera, A,uila, Falco, Serpe,Prudente, Rondine, Veloce, Vespa)9 La Real Marina (1800-15) 825 122 lance cannoniere9 14 lance 1om1ar iere. Oltre met7 el naviglio sottile (72 cannoniere e 3 1om1ar iere custo ite nelle grotte i Posillipo) fu incen iato il 28 icem1re 1798 per non farlo ca ere in mano al nemico e l,8 gennaio 1799, per la stessa ragione, furono incen iati nella ra a i Napoli tre vascelli ( uiscardo, Tancredi e S. ioacchino), una fregata (Pallade), una corvetta (Flora) e una ga1arra9 un /uarto vascello (Partenope) fu affon ato alle maestranze ell,arsenale i 2astellammare i Sta1ia per ostruirne il porto, una fregata (Cerere) fu catturata ai francesi e 4 cannoniere naufragarono nel viaggio per la Sicilia. Restavano al governo 1or1onico un terzo ei vascelli e i tre /uarti elle fregate e corvette, ma la maggior parte fu posta in isarmo (sia per avarie non ripara1ili a Palermo, sia per mancanza i e/uipaggio sia per la cessione i materiali alla flotta inglese). Le unit7 in Sicilia erano pur sempre 88 (11 ,altura, 19 costiere e 58 sottili)8 2 vascelli a 74 (Sannita e Archimede)9 4 fregate a 40 (Minerva, Sibilla, Aretusa e Sirena)9 5 corvette (Stabia, Fortuna, Aurora, Fama, alatea)9 2 scia1ecchi a 20 (Robusto, Vigilante)9 2 pacchetti e:-inglesi (Leone, Tartaro)9 1 golette ( Diana)9 4 1rigantini (Sparviero, Lipari, Vulcano, Stromboli)9 8 galeotte (Attiva, Levriera, Allerta, Prudente, Rondine,Falco, A,uila, Serpe)9 50 lance cannoniere9 8 lance 1om1ar iere. A causa elle ristrettezze i 1ilancio e ella situazione politica, la composizione ella flotta non su1< gran i variazioni nei sei anni successivi, a parte il recupero ella Cerere nel giugno 1799, il naufragio ella goletta Diana a Milazzo nel fe11raio 1801, il varo i ue nuove galeotte nel 1805 (Veloce e Vespa) e la ra iazione el Sannita, isarmato e ven uto per emolizione nel 1805 e elle sei galeotte pi- vecchie. Nel maggio 1800 la marina concorse al 1locco i .enova con una fregata a 40, 3 corvette a 24, 2 1rigantini e 3 galeotte, che il 3 maggio 1om1ar arono San Pier ,Arena, Al1aro e il /uartiere ella Marina. Si istinsero in particolare la corvetta Fortuna, il 1rigantino Stromboli (che prese parte al 1locco i Savona) e la galeotta Levriera, il cui coman ante, alfiere i vascello Raffaele e 2osa, fu personalmente elogiato all,ammiraglio inglese, Lor Keith. In La Real Marina (1800-15) 823 luglio le fregate Sirena e Aretusa furono inviate i rinforzo al 1locco navale i Malta, ove rimasero sino alla resa francese (avvenuta il 5 settem1re). L,Inghilterra accett6 la chiusura ei porti alle navi inglesi imposta all,armistizio i 0oligno el 18 fe11raio 1801. Le clausole segrete ella pace i 0irenze el 23 marzo preve evano inoltre l,invio in Puglia i una forza i spe izione francese i 8-10.000 uomini per l,Egitto, la creazione a Taranto i una 1ase avanzata per la s/ua ra i Tolone e la consegna i tre fregate 1or1oniche (Minerva, Cerere e Aretusa). Pensan o i utilizzare l,armamento i una i esse per la nuova 1ase navale, i francesi chiesero che la consegna avvenisse a Taranto, ma il re si oppose per non provocare gli inglesi e le fregate furono consegnate il 13 e 14 giugno a Ancona. Per rappresaglia, gli inglesi incen iarono in A riatico il 1rigantino Lipari. In ottemperanza al trattato, il 7 otto1re si or in6 a 0orteguerri i non lasciar scen ere a terra sol ati alle navi inglesi i passaggio nei porti siciliani. Il 2 marzo 1802 Napoleone ringrazi6 per il soccorso ato in icem1re a Siracusa a 210 naufraghi francesi. Dopo la pace i Amiens le fregate i Ancona furono restituite e il 23 settem1re 1802 l,intera s/ua ra (vascelli Archimede e Sannita, fregate Minerva, Sirena, Aretusa) part< per Barcellona col principe ere itario 0rancesco uca i 2ala1ria che si recava in Spagna per le nozze con l,Infanta Maria Isa1ella. Ripartita il 12 otto1re, scortan o le fregate spagnole Soledad, Cabilda e uerrera che recavano la coppia reale, rientr6 a Napoli il 19. La difesa del commercio contro i pirati barbareschi (1800-0.) Incoraggiate all,Inghilterra, le potenze 1ar1aresche avevano intanto ripreso la guerra i corsa contro il commercio elle minori potenze europee, minaccian o in particolare i rifornimenti i grano per la Sicilia. Il 25 maggio 1800 Zurlo scriveva che alla 2ala1ria non sare11e arrivato neppure un tomolo se non si allontanavano i corsari. In settem1re, nel canale i Sicilia, il vascello Archimede, coman ato a 0orteguerri, mise in fuga 7 corsari algerini, incluse 2 grosse fregate. Tuttavia nel fe11raio 1801 i 1astimenti noleggiati al senato i Palermo per caricare grano in Puglia e A1ruzzo rimasero fermi per settimane a Messina, rifiutan o i proseguire senza scorta. Il 14 marzo 0orteguerri inform6 Acton i averli persuasi a partire con la promessa i farli scortare al ritorno a Brin isi a Palermo. Nel chie ere il rinnovo ell,annuale Apermissione agli armatori La Real Marina (1800-15) 827 particolari in Sicilia i agire contro i 1ar1areschiB, elogiava inoltre gli a1itanti i Cstica, che avevano chiesto una cannoniera e un capo artigliere offren osi i armarla e e/uipaggiarla e auspicava che l,esempio fosse imitato a altre comunit7 marittime (Ase pren e pie e /uesta vocazione i riceversi in vari luoghi ella costa el mezzo giorno ella Sicilia /ualche lancia cannoniera a armarsi alle marine stesse nascer7 una nuova ifesa sempre permanente nei luoghi esposti, e senza /uasi la minima spesa per il regio erarioB). Acton aveva gi7 isposto una crociera el vascello Archimede, con ue fregate e una corvetta, per are la caccia alla s/ua ra tunisina8 nel maggio-giugno le navi napoletane sloggiarono i tunisini alle ac/ue el Lazio e rifornirono i armi e munizioni le torri litorali pontificie. Nel 1801 arriv6 nel Me iterraneo la prima spe izione navale americana, coman ata al commo oro Richar Dole. Nel giugno 1802 una elle sue fregate, in sosta a Messina, suscit6 un inci ente iplomatico se/uestran o, per completare l,e/uipaggio, la 1an a el Reggimento Val emone, attirata a 1or o col pretesto i un concerto. L,accor o segreto ActonDElliot el luglio 1803 impegn6 Napoli a ifen ere la Sicilia contro i francesi e l,Inghilterra a finanziare il riattamento elle piazze e l,armamento elle cannoniere a Messina e a mantenere un vascello al largo i Napoli per evacuare la famiglia reale in caso i pericolo. Il ritorno ei francesi a Taranto aliment6 il sospetto che la 1ase potesse essere messa a isposizione ella flottiglia algerina. Il 10 maggio il iarista De Nicola annotava la voce che il fuoriuscito Saint 2aprais coman ava una flottiglia 1ar1aresca e il 1E luglio l,or ine i armare la Minerva. In otto1re, a seguito ell,attacco i una flottiglia tunisina a Licata, si or in6 l,armamento egli a1itanti ei litorali siciliani e cala1resi, mentre furono ven uti alla Sar egna 3 cannoni navali a o ici e ue elle 10 mezzegalere in isarmo. L,am1asciatore Al/uier ichiar6 i ritenere che l,armamento elle coste fosse iretto contro la 0rancia e intim6 il isarmo. Il 21 novem1re il re scrisse a Acton i rispon ergli che agli a1itanti ella 2ala1ria si era soltanto Aor inato i tenersi pronti a accorrere contro i pirati. 2he se poi i francesi cre (eva)no i an ar compresi in /uella classe, ne (avevano) 1en ragioneB, aggiungen o che lui non si faceva Amettere i pie i in facciaB e che Napoleone As1agliava roton amenteB se cre eva che Ai ue fratelliB (ossia i re i Napoli e i Spagna) fossero Augualmente 1uoniB.