1722

244=-_ir°=giorno=dP;l=^

ner la partecipazione a "montes" o società con ss ss ss ssssss s ±s ss ss ss ss ss ss ssssss ss ss ssssss ss sssssa ss ss • ss SS SS • ss •ssss ss =t = = B=•=ss pianti dei soffietti a corda o mantici.

±s -ss ss ss ss ss=ssss ss = ss ss = = ss ss = ss ss ss ss sz ss ss ss ss ss = ss ss te ss = ss ss ss ss

a) - 11° giorno del mese lunare del Dicembre

- Di notte: III ante Idus decembres m settima nottata del "novilunio" del Dicembre (fronae)

- Di giorno: Nefastus Parentalis * giornata di lavori non obbliga­ tori di preparazione e di riat­ tamento.

Note e qualifiche della giornata:

- Agonalia ( precesarei anziati ed

altri Pasti epigrafici)

- Agonium - Agones - Agonia (Negli autori)

- (Fasti guidizzolensi)

- Septimontia (Festi filocaliani) [ Nei Fasti di Polemio Silvio il "Septimontium" è segnato per errore al 12° giorno di questo mese = = J

- Inuus (Fasti amiternìni) 1723

Per "Agonalia.igoniuni.Agone8.Agonia" per "Sept.iTOPtiutn, Septimontia", (montes, hostiae, ^ictimae,sacrificium)

vedi:

Confr. al 9° giorno del mese lunare dello "Ianoarius" § 49 b c = = • Confr. al 17° giorno del roese lunare del "Martina" = 85 c d ed al 21° giorno del mese lunare del "" • = • m Confr. § 123 - Confr. anche: ^ 32 IV Confronta: b c; 32 V; 32 Vili h. VARRONE, De 1.1., 5,41; 5,46-54; 6,12; 6,14; 6,23

PLUTARCO, Qmiest. ro*?»an. 69

FESTO e PIOLO "agonia*","agoniura","agonalia",

"agones","agonia","Septimontio","Septimontium1

LYDO, Fraam. Caseol., 118

TERTULLIANO, De Idol.,

COLUMELLA, De r.r.,2,10,8

PALLADIO, De r.r.,13,1

C.I.L., al giorno

MANCINI, al giorno

VACCAI: Agonalia: 21,31,41,48,118,120,121,207 Septimontium, 20,21,29,31,121

b) - Le parole "agoniae" "agonium" "agonalia" « Confr. as> ecc. come già si disse = » possono significa• re qualunque "azione", specialmente le "azioni" o titoli azionarii, di una qualsiasi società od 172 4 >

impresa bancaria, mercantile, di trasporti od industriale.

Non può nemmeno escludersi che auelle paro• le siano vicine alla nostra parola "agio.!» "agia• tezza" in tutte le loro diverse accezioni ed alle parole nagi.otare", "ag.iotat.ore" , derivanti tutte dal nostro ed antichissimo "agire" e dal caratteristico "age I " ="orsùJ_" parallelo al

Si può forse pensare anche alla parola "asium" del latino medioevale nel significato - SELLA, "asium" di "officina" =

Quelle parole dell'antichissima lingua di Roma, documentate specialmente da Festo nel suo "De verborum significatione" con valutazio• ni a noi pervenute soltanto nel tardivo e tal• volta deformatore riassunto di Paolo Diacono, bisogna, negli autori, valutarle caso per caso.

Del resto non è facile stabilire nemmeno se si pronunciavano con la -g- dura (a-g-oniae) od invece con la -gi- dolce (a-gi-oniae).

1 1 - PAOLO Agonias' hostias putabant. ab agendo dictas. /FEST07"agonias"

connine secondo la nuova interpretazione : interpretazione:

Credevano che le Calcolavano (putabant) vittime (hostias) come materie prime si dicessero "&go- da lavoro poste in 1725

niae", perchè tra• partecipazione (hostias « Confr.^ 2 d r; 3 q; 12 scinate (ab agendo) <=) le azioni, os• a; 18 a; 19 a; /al sacrifizio/ sia, i titoli azionari 28 h; 33 II m; 32 IX q; 32 XIV (agoniae) /verosimilmen• g; 38 b; 45 a d; te rappresentati da 49 b; 154 c;187 in; 2J7 c. "oscilla" = «7 det• te così perchè metteva• = Confr.iJ 7 1; 29 d; 32 no in attività (ab agen• Vili g; 85 c; do dictas) /le imprese 250 1| 253 d. o gestioni industriali/

c)| - 'Agonium'dies appellabatur. quo rex hostiam immolabat. » PAOLO /FEST0/wagoniu

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione:

Si chiamava 'ago• Si chiamava 'messa in ni um' quel giorno azione1 od 'azionamen• in cui il re immo• to' (agonium) quel lava la vittima. giorno nel quale il direttore (rex) mette• va nella mola per la triturazione /oppure metteva a servizio del• la industria/ (immola• bat) la materia prima da spezzarsi /oppure: la materia da lavoro messa in partecipazione^ (hostiam). 172 6

Perchè gli antichi Perchè gli antichi chia_ chiamavano 'agonia' m ivano 'cosa da mettere la vittima. in azione' /oppure: 'azione' o titolo azio• nario/ la materia prima da spezzare /oppure: la materia da lavoro messa in partecipazione/ (n°- stia»).

Dies 'agonales' per quos rex in regiam arie- tem immolat. dicti ab 'agone'.

m VAiiRONE, So quod interrogatur a principe civitatis De 1.1.,6,14. et princeps gregis immolatur m =

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione:

Giorni 'agonali' 'Giorni dell'azione' sono quelli duran_ /oppure: 'giorni in cui te i quali il re si lavora per conto immola nella regii degli azionisti/ (ago• un ariete. nale s) eran quelli in cui il direttore (rex) nella direzione /oppu• re: nella direzione opportuna o regìa/ /As• (in ) mette in rao_ to sull'incudine per la tritatura /oppure: mette in funzione a servizio della indù- stria/ (immolai) il ma• glio od ariete (arietemi

£uei giorni erari £uei giorni prendevan denominati dallo nome dalla 'messa in 'agone'. azione' (ab agone).

Poiché /il re/ vie_ Poiché di ciò viene ri• ne richiesto dal chiesto /il direttore principe della cit_ dei lavori/ dal princi• tà, ed il principe pale socio della socie• - Confr.^ del gregge viene im• tà (a principe civita- 32 IX e; 37 1; 14 b. molato. tis) m m e si mette a servizio dell'indo- stria /oppure: si mette in frantumazione sulla mola/ (imatolatur) la parte principale /oppu• re: la prima quota/ (princeps) della mate• ria raccolta (gregis. - m Confr.^ 31 c; 66 e. da congregare « = )

e),; - ' Agonium' etiam putabant deum dici praesi- dentem rebus 'agendis'. » PAOLO /PESTO/ •agoniura1 'Agonalia' eius festivitatem.-

Cioè secondo la comune secondo la nuova interpretazione : interpretazione:

Anche credevano Anche calcolavano che che si chiamasse sì dicesse 'azionatri- 1728

"agonius" il Dio ce' /oppure: titolo che presiedeva alle 'azionario^ l'impresa cose da farsi. esercitante una forza dì natura (deun). che » Confr.§$ 244 o r; 250 g; presiedeva e garantiva 254 c g; 256 h, (presidentem) • gli affari da farsi (rebus agendis).

E si chiamava S si chiamavano 'atti• 1Agonalia' la vazioni' /oppure: la• sua festa. vori azionarli/ i suoi lavori obbligatori (eius festivitatem). Confr. §$12-15

f)j - Quia 'agones' dicebant nontes. 'agonia' sacrificia qnae fiebant in monte.

« PAOLO Hinc Rontae nions quirinalls 'aegonis', et /PESTQ7"agoniun" collina porta 'agonensis' * =

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpreta/:one:

Poiché dicevano Poiché dicevano 'a- - Confr 4 a f ; 8 a d; 12 *agones' i monti, zioni' (agones) le a; 32 IX; 37 f; dicevano 'agonia* società o messe a mon• 40 e f i; 49 b; 82 b; 92 a; 105 i sacrifici che si te (aiontes m «) di b; 112 c; 120 d; facevano sul monte. cevano 'azioni' anche 128 a; 129 b; 137 c? le lavorazioni indu• striali (sacrificia) che si facevano in 1729

società, o mettendo a monte (in monte).

Di qui si diceva In seguito a ciò (hinc) a Roma 'aegonis* nella impresa delle il monte quirinale, « DE RUG• fusioni a getto (Roroae) GIERO, 168 "gran• e 'agonensls* la la messa a monte o so• di società di ap__ porta Collina. paltatori... " - cietà per gli appalti Oonfr. 236 b. B * (nions quirina- lis da quiris. curis » h list a • app_alto) si diceva 'azionaria' (aegonis), e si diceva che agiva per mezzo di azioni (agonensis) la impresa dei trasporti (porta da portare) per

= • Confr.^ accolli o cottimi 244 q; 256 c. /oppure: l'apporto

- Confr.H (porta « =0 per i 32 XIV d; 68 e; cottimi od accolli/ 92 a; 96 b; 133 (coli ina) = b; 228 c; 250 g. 252* c. L

g)| - 'Agonium'. id est ludum. ob hoc dietimi quia locna in quo ludi initio facti sunt fue- » PAOLO rat slne angulo. /PESTO/,"agonium' Cuius festa 'agonalia' dicebatur • =

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione: 1730

V 'agoninra' è un Il 'prendere azioni' giuoco dette da ciò (agoninm) è un modo Confr che il luogo^in cui (id est) di esercitare 31 i giuochi in princi. il lavoro (ludura = =0 pio si fecero^ era detto da ciò che lo senza angolo. stanziamento (locus » Confr.^ da st.locus, da loca 49 b; 128 a; 217 f; 244 «rat; montiUT » •*) in 250 h. base al quale (in quo) si dette principio od avviamento (initi o) alle esercitazioni di lavoro (in nuo initio ludi fanti sunt) era stato senza legami soffocanti (sine angu- = Confr.W 10 da angere , augerona- 2 p; 10 e; 49 b; 70 d; 92 a; 254 11 a m m)

E la sua festa si È la sua attivazione Confr.^ 1 12-15 diceva agonalia' (cuius festa = *=) si chiamava 'aziona• mento' /oppure: messa in azione per conto degli azionisti/ (agonalia).

h) - Dalle nostre interpretazioni risulterebbe dunque che ai trattava di società o monti (montes) . di società per appalti (mona r»n ir ina• ila) o di apporti per cottimi od accolli (porta collina), o di stanziamenti (loca da atìocus) 1731

o di azioni (a-gi-ones da agioAa&iotaro,ai-iotag- JIoT per lavorazioni industriali (sacrificio; hi .li) per intense lavorazioni con M$>* I Itti

fuoco (festa, festivitas)t in cui si utilizza• vano materie prime ripartite fnòatiae), in cui un direttore del lavoro (rex). sollecitato dal principale azionista della società ( princeps""" civìtàtis), metteva in azione il maglio farlea •T^riéte-, maglio), verosimilmente impiantato nella direzione dei lavori (in regia) e verosi-

c f «Unente messo in funzione nella giusta direzio-*- 32 Vili r; 40* ne con una buona "regìa", a conto di tutti gli f i; 244 s. associati o montisti o "montani" •

i) - Se non bastasse il già detto, si terrà presente che in greco U , cioè "azione", significa anche il reparto da lavoro o "tem- plum* . o lo spiazzo utilizzato dai lavoratori avanti a quel reparto, oppure la stessa impre•

- PINDARO, sa a cui si attende. Ism.1,85(60);01ymp. 6,79(135). Ne«*li autori greci, troviamo che anche Il sostegno dell'industria £f\* y (da - = PINDARO, Pyth.,2,l8(l0) - sostegno) cioè il commercio flércurins da mcrx) SIMONIDitì,Prara.18 aveva l'attributo dio < yw>/< a 5 = = o di (Rd.Bergk) ecc- Confr.BRUCHMANN, Tv/ot/Jvios « -, cioè veniva qualificato Bpith.deor.(1893) come impresa esercita per mezzo di azioni; ed 10B. era proprio fisso 1'approvvigionatore d'impegni - BRUCH&fANN, azionari per le imprese metallurgiche Ivi, 108 « da Maia, magnentum., magona, 1732

- MINIERE maona,magnano - ' • ) che erano gestite,allo_ E FERRO DELL'ELBA (Roma,1938) Magona, ra come adesso, da grandi organismi societarii, maona,64,96,98,106, o "monti.",soliti a mettere in circolazione i 112,116,118,122,132, propri titoli ( M«ièfo$ ufrprr*.? ? A riccrfAz^ 147,153,209 -Confr. Ili a; 112 c; 132 b; 137 c; 139 c; 195 c; 227 g; 246 p r ; 250 h.

= SIMONIDE, Frana. 18 (Ed.Bergk) 1) - O'è ora da leggere e da interpretare una serie di passi relativi alla indicazione " Septlmontinn ", che appare in questo stesso giorno già saturo di notizie sui caratteri azio_ naril delle antiche società o "montes* di "Roma" Oonfr.\ 40 f. Vedremo che la tradizione collega fra loro il "Septimontium" e gli "Agonalla" uniti dai Fasti in questa giornata.

Incominceremo da un passo di Varrone:

Dies 'Septimontium' nominatila ab heis aepteh^ montibua, in queis sita urbs est.

- VARRONE, Feriae non populi sed 'montanorum' modo, De 1.1., 6,23. ut 'paganalibus*. qui sunt alicuius 'pagi'

VU Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione :

Il giorno del 'Set_ Il giorno della 'deter_ timonzio' era nomi_ «Binazione o dello nato da quei sette stringimento (aepti- da 1733

monti sui quali è sepjtum,8ejp_ire)delle so_ situata la città. cietà o messe a monte (•montlum)era denominato da quelle società strette 0 limitate (ab heis sep- t&xtf montibus) sulle qua• li si basa (sita est) il centro degli stabilimenti riuniti (urbs).

SODO ferie non del 1 trasporti ed i lavori popolo ma solo dei preparatori relativi Confr. ^32 I montani, come nei (feriae = •) non spet• Paganalìa, quelli tano a tutta l'assemblea che sono di un de_ (non populi), ma solo terminato pago. (sed...modo) ai montisti, ai soci delle singole messe a monte (montano- rum) come /i trasporti ed i preparativi (feriae)j relativi alle mezzadrie od a patti particolari (paganalibus) spettano soltanto a coloro che appartengono ad ogni sìn• gola mezzadrìa o parte• = Confr.kk 10 e; 32 ITT d; cipano ad ogni .singolo 32 IV b cj 32 patto speciale (qui sunt VII a; 32 Vili r; 244 s. alicuius pagi da pangere «> 173 4

m) - Il tardivo Paolo - trasuntando da due passi di Festo, che vedremo qui appresso - lascia tra- sparire la sostanza di queste notizie; perchè, tra l'altro, da trasuntatore fedele, pur affer• mando sulla falsariga del suo autore che avreb- be elencato i "septem loca"» sulla stessa falsa• riga ne nomina "ottone, nello stesso tempo, ci trasmette la parola "loca" invece di "raontes", rivelandoci così un altro aspetto molto utile alla nostra ricostruzione.

' Septiiaontinm1 appellabant dieia festtim. quod in septem locis faciebant sacrlficiua: A7 Palatio [2] Velia [7j Fagli tali M Subura [%3 Ceratilo /67 Coelio [l] Oppio fSj Cispio P

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione : interpretazione :

Chiamavano 'Setti__ Chiamavano 'determina• monzio' un giorno zione o stringimento festivo, perchè in di società (Septi-mon sette luoghi faceva_ tiura)' un giorno di un sacrificio grande attività (fe- stum * ») perchè - sulla base di tito_ li azionari (in locis ; 1735 = Confr.^ ael^gidrno7 49 b; 128 a; 217 f; 244 g r radunati ^ *ifcniti 4^ftx*t*m s t; 250 h. tasse pi g«à - f ace_ vano le lavorazioni indu• striali (faciebant sacrl- fieiii4u) .

m Confr.§f Cxi nel Palazio fi/ nel "Palatiura" • 3 g; 8 a; 16 d; G)ra: Pala__ 17 c; 28 c; 40 f; 66 a e; 105 c; tino} , 244 n o

» Confr.$ f2j nel Velia p] nel "Velia" = 7 b f i; 10 e; (sul Palati, 103 c; 112 c; 137 a g; 241 c; no,verso il 244 n o; 256 c t| Ve labro mag. giore) ,

Confr.$ fdj nel Fagutale £zj nel "Pagutal" - 244 n o fsull'Bsquili, no),

- Confr.

Confr.^ fhj nel Cermalo "Cermalus' 244 n o C„«l Palatino, J^yU V. verso il Vela_ j / bro minore), 1736

m Confr$ fìj nel Celio [ora: [*J nel "Coelius"« 82 b; 129 b; 227 g; 244 n o; Colle Laterano}, 250 v y.

Oonfr.^ [l] nell'Oppio fanl [l] nell'"Oppiua"= 244 ii o l'Baquilind],

Confr.^ [%] nel Oiapio faul_ /8j nel "Ciaj>iu8"» 244 n o l'Eaquilinq}.

n) - Festo, in un pasao pervenutoci molto fram__ montarlo, secondo le integrazioni comunemente accettate, indicherebbe anch'egli - a proposito del "Septimontium" - "sette monti", mentre poi ne elencherebbe "o_tto^.

Z~Septimontium : dles ap7 pellatur mense [ Decera bri, qui dicitur in 7 1 Agonalia '. 7~quod eo die septem m7ontibus fiunt sa/crificia : - PESTO, "Septimontium" Palatio, Velia. F/agutali.Snbura Z~Cermalo. Coelio. Oppio 7 Cispio =

Cioè : secondo la comune secondo la nuova interpretazione : interpretazione :

Si dice giorno del Si dice giorno 'degli 'Settiraonzio' nel stringimenti o determi• mese di Dicembre, nazioni di società (Sep- quello che nei Fa_ ti-montium)' un giorno sti è detto 'Agona_ del mese delle assegna• lia'. zioni (in mense Decem- 1737

Confr. bri m •), quel gior• 234 a no che nei "Fasti" è det• to 'società per azioni' (a-gi-onalia da agio,

agì°faggioAagiotare, • Confr. agiatezza) • m 244 b i

Perchè quel giorno Perchè quel giorno si si fanno i sacrifici prendono gli impegni sui sette monti.' per le lavorazioni in• dustriali (eo die fiunt sacrificia) per mezzo di determinate (septem da aeptuià. sepes^sepire) società o messe a monte (montibus)*«. te/j&k&u+l

m VARRONE, fi] sul Palazio 11] per la fonderia dei De 1.1..5,54 (Ba_ lantiun) - PESTO metalli da rifonde• e PAOLO,"Palatino" re con fuochi abba• "Palataalla","Roma - LIVIO,1,5;1,7;1, glianti (Palatio; 33;2,10;29,37 ecc. leggi: Pallantio da - Confr. <>§ 7 i;28 «| 89 b; 244 t. Pallanteum.pallere. abbagliare « =)

* Confr. /oppure: per la 45 d;101 b;l05 b d; frantumazione dei 244 t metalli da rifonde- /Ve. re (Palatio da po• lari - m) J 1738 = Confr. §f /oppure: per gli appal• 3 ij 68 c; 154 b; 156 b.T*^, 0, £ l<& ti gareggiati (Palatio da n*M * =*) J

* Confr. /oppure: per i lavori 3 g; 8 a; 16 d; 17 c; 28 e; 40 f; nel luogo cinto di pa• 66 a e; 105 c; lizzata (Palatio da 119 c. palum.palare = ")_7

m VARRONE, f2j sol Velia [2] per il lavaggio e per De 1.1.,5,54 — LIVIO,2,7 - Confr. lo scarico delle acque § 244 m. (Velia » = da Vela- = VARRONE, bruffl = =,Velinus) De 1.1.,5,71; 5, 156 - LIVIO,27,37

= VARKONE, [Z] sul Fagutale f2j per la lavorazione De 1.1.,5,153 - Confr. \ 244 m. dei legnami leggieri di faggio (Fagotali « OVIDIO, Fasti,4,656 - • - Confr."fagi- Confr. £ 101 d. nea fronte" • •)

« VARRONE, M nella Subura /4/ per la stagionatura, De 1.1.,5,47; 5, 55 - FESTO e PAOLO, l'indurimento, la cur• "october equus", vatura e la calafatura "Subura","Subura- nenses" - LIVIO,3, dei legnami col sotto• 13 - Confr. \\ 217 porvi il fuoco (Subura f; 241 b; 244 i o. da suburere) = 1739 • VARR0N2, De 1.1.,5,54 - f5j sul Cermalo /§/ per l'elaborazione PAOLO /FEST07, "Cerraalus" - LI_ delle cere,degli un• VIO,33,26 - S. tumi e dei grassi ISIDORO,Origines, 4,9 - Confr.^244 m. necessari agli arnesi * Confi* ed alle macchine 85 c; 117 d. (Cermalo » • da • • Confr.óó cera * = + mala 57 a; 143 d; 227 g. cia.^alagnia.malaxo = )

- VARI?ONE, fSj sul Celio /6/ per le tagliature De 1.1.,5,46 - PIOLO /FEST07, 0 segature (Coello "Coelius" - LIVIO, • « da caelare) 1,30; 1,33; 2,11 /oppure: per i mac• - Confr.^ 244 a chinari accelerato• ri del lavoro (Coe- lius da celer«cele- rare) J

- VARttONE, [1] sull'Oppio [lj per le trapanature fìe 1.1.,5,50 - FESTO,"Septinion_ o traforazioni (Op• tio" - Confr.

= VARRONE, fSj sul Cispio «7 per le lavorazioni De 1.1.,5,50 - PESTO e PAOLO, di carpenteria, os_ "Cispius","Sep__ sia di connettiture timontio" - Confr.<^ 244 0 e d'inceppamento dei legnami (Cispio = = da caespes « cespuglio; ince• spicare , inceppare ) 1750 ( /oppure: per i lavori di metallurgia e prin_ cipalgente di salda• - iVALDB, tura (caespes da ave- "caespes" in etico saepa « A[etal^l _ fine. schweissen «= «) J

o)| - Integro invece ed ampio è l'altro passo di Pesto, che - a proposito del "Septimontimn" - ricorda anch'esso gli "otto^ "montes*. solo spostando il Celio e l'Oppio.

'Septimontio'. ut ait Antistias Labeo. hisce montibus 'feriae' : CxJ Palatio.cui sacrificiutn quod fit 'Palat-uar' dicitur f2j Vcliae. cui itera sacrificium. M Fagutali. &J Suhurae, /5/ Cermalo. [1] Oppio. /6j Coelio. fSj Cisplo. M 0ppiu8 autem apnellatus est, ut, ait Varrò rerum li humanarum libro octavo. ab Opita Oppio Tnscola- >1 no. qui cum praesidio Tusculanoruta missns ad Romani tuenriam dum Tollus Hostilius Veios oppu- gnaret. consederat in Carinis et ibi castra ha- buerat. Similiter Oiapius a Laevo Cispio Anagnino. nui eiuadeai rei causa eam partem EsuuiliaroiB. quae iacet ad Vicum patricinm versus, in qua regione 1741

• PESTO, est aede8 Mefitis. tuitus est Septimontio" • Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione :

Come dice Antistio Come dice Antistio Labeone, nel 'Setti_ Labeone, con lo strin• monzio' si fanno le gimento o determina• ferie per i seguen_ zione delle messe a ti monti: monte o società (Sep- ti-ruontio) si fanno Confr. le preparazioni (fe- 32 I riae • =) per le seguenti società o messe a monte (hisce montibus) :

A7 per il Palazio, [i] Per la fonderia e si dice 1 Pala_ kfe; dei metalli da tuar' il sacri__ rifondere con ficio che vi si fuochi abbaglian• fa. ti (Palatio) * - Confr. /oppure:..- =7, 244 n flj la cui lavorazione dicesiTalatuar"

[2] per il Velia, [2] per il lavaggio per il quale ed il deflusso m - Confr, ugualmente si delle acque (Ve- 244 n f2j fa un sacrifi liae = =), che ugualmente , ciò, y ( esige una lavora• zione industria- 1742

le (cai item sar.rifi- cium),

fzj per il Faguta- £zj per la lavorazione le, del legname leggiero di faggio (Fagutali -) fij per la Subura, f4j per la stagionatura, l'indurimento,la cur• vatura e la calafatu• ra dei legnami col sottoporvi il fuoco (Suburae * «)

£fj per il Cernalo, /57 per l'elaborazione delle cere,degli un• tumi e dei grassi ne• cessari agli arnesi ed alle macchine (Cernalo * «)

Ci] per l'Oppio, Ci] >er le trapanature o traforazioni (Op• pio » *)

C§] Per 11 Celio, /6/ per le tagliature o segature (Coelio) 1743

/8/ per il Ci spio, /Sj per le lavorazioni di carpenteria,os• sia di connettitu• ra e d'inceppamen• to dei legnami • Confr.i (Cispio) /oppure: 244 n fSj -j

Ma, come dice Var_ Ma, come mette fuori rone nell'ottavo (alt) Varrone nell'ot• libro delle cose tavo libro intorno a- Confr.$ 244 e umane,l'Oppio fu gli affari sociali (re•

denominato da Opi— rum humanaruisi da cornea, » Confr.^ ta Oppio Tuscolano comi8), la società del• 3 a; 27 f; 32 XIV h°°; 32 XVI che, con un presi_ le trapanature o trafo- a c; 39 e; 44 e; dio di Tuscoiani, razioni (Oppius /mons/) 47 b; 57 e; 77 e; 111 e;132 b;15i fu mandato a cu__ prese la denominazione e;244 r;250 g; stodire Roma men__ dal traforatore di tra• 254 c g;256 h. tre Tulio Hostilio fori (ab Opita Oppio) = Oonfr.^ combatteva contro di Tuscolo, il quale, 3 a v x; 29 c; 32 IX e; 250 1. Veio. Si era fer_ con una garanzia od mato alle Carine avanscorta (praesidio ed ivi aveva posto «) dei Tuscolani gli accampamenti. fu mandato a rafforza• re e garantire (ad tu end arti = = ) la società per le fusioni a getto (Komam) mentre un sollevamento (Tullus da tollere = =) de_ gli "ho8te8-ho8pitesw (Hpstilius) /tessili/ 174 i

«= Confr.Jf « combatteva con• 1 e;3 e;16 d; 35;36 b;37 h; tro quelli dei traspor• 32 IX b;32 XIV ti (Veios da veia = f;40;42 d;i39 e f;187;246 f; plauBtrum = «). Si 250 d. era fermato presso i

- PAOLO bacini di carenaggio /PBST07 "vela" (in Carinis = ») ed - Confr.^ 64 c; 241 b;246 e; itoi aveva impiantato i 254 d e. suoi fuochi (castra da

= GARRONE, castus - «) De 1.1.,5,46-47 - PAOLO /FESTQ7 "carinantesw — Confr. $ 241 b.

- Confr. 2 d m;39 1;57 a; 97 c h;'03 c;l05 d;122 a b;133 b; 143 d;i55 h;159 b;206 c;250 q. Similmente il Cis_ Similmente la /società/ pio fu denominato della carpenteria o del• da Levo Cispio Ana__ le saldature (Cispius gnino,perchè,per /aions7 prese la denomi• la stessa cagione, nazione da quello che aveva difeso quel_ fa le inceppature o le la parte delle saldature (a Ciapio)ben E8quilie che giace levigate (laevo da levis] verso il Vico patri__ - ConfrM nelle incavature di col• 6 h;70 f;80 b; zio,in quella regio__ legamento (anaguinus da 250 h. ne dove è il tempio anus..bineti - » + a- = Oonfr.H di Mefite. gnus.agnati » =),il 2 p;43 a;49 a c; 70 d; 89 a b. quale per la stessa ca• gione rafforzò e garan• ti (tuitus est) quella parte delle zone indu• striali esterne (Esqui- 1745

liae da excolere;cultus) » VARSONE, De 1.1.,4,48 - che giacciono presso il SERVIO,ad Aenead. vicolo padronale (ad vi• 7,84 - TACITO, Efist. ,3,33 - Confr. cina patricium versus), ?§ 8 d; 57 a; 60; dove è l'impianto con 66 e; 143 b c. fuoco (aedes) per lo sporgo delle cose feti• de (Mefitis) -

p) - E' superfluo ripetere che le nostre inter• pretazioni,qui, come nell& uaggior parte degli altri casi, sono suggerimenti, proposte,supposi• zioni. Qualche probabilità specifica e la possibi• La logica del lità di inquadrarle in un sistema le rende legit• lavoro,il - Ve_ time come ipotesi di prova e di ricerca «* st.igia,4l-42 D'altra parte però possiamo esigere che, di fronte a qualche incertezza ed a qualche defi• cienza delle nostre vedute, gli eruditi delie antichità giustifichino in maniera plausibile 1 "sette" colli di "itoma". che negli elenchi sono sempre almeno ^otto", giustifichino il fatto che in quegli elenchi mancano sempre non solo i ri• lievi sulla destra del Tevere, come il Gianicolo ed il Vaticano, ma persino il "mons" Capitolino o Tarpeio o Saturnio, il "mons" o "collis" Quiri• nale, il "collis" Viminale e le "Ksnuiliae". che nessuna tradizione esclude dalla "iìoma" delle età più antiche, fiandò,poi, può bene ammettersi che le diverse imprese sociali (montes) unite - PERALI, Le origini di orila sopra-società (civitaa • "Ronia" a- Roma,i > 74 vessero localizzati i loro impianti proprio là 1746

dove rimasero e si perpetuarono i nomi di quegli impianti e di quelle lavorazioni.

Questa è la storia e la toponomastica sto• rica di tutti i tempi e di tutti i paesi.

Possiamo perciò esigere che si giustifichi, senza ridicoli sotterfugi, quel "Septimontium" che sarebbe un "festum" una "feria", un "dies", un "sacrificium" e via di questo passo, nello stesso tempo che avrebbe indicato una città co• strutta sopra "sette" rilievi prossimi al Tevere, i quali invece sono "otto^. proprio negli elenchi del "Seutimontium" ed anche di più, ed uno dei quali - la "Subnra" - non è affatto un "monte" ma una valle connessa al fondo di un antico por•

« Confr. to, dove il nome "Carinae" documenta antichissi• 241 b. mi bacini di carenaggio - m$uX« U &**fk **** Jfc tsUi, «ju

q) - Stabilita dunque la natura di queste varie società o messe a monte (móntea) ed identifica• ta in questo 11° giorno del mese lunare di Di• cembre la giornata in cui si determinavano (sep_- tem. septu^n.sepire) e si concretavano queste temporanee società a capitale fisso e limitato (septimontium), dobbiamo riconoscer localizzate le società stesse qua e là nell'ambito del cen• tro degli stabilimenti riuniti (urbs).

» Confr. Così veniva iniziata la localizzazione del• fra 1* altro,LÀZ_ le tecniche e dei mestieri per rioni o per stra• ZARINI,I1 "campo dei Senesi" in de, localizzazione che fino ai tempi moderni ha "Osservatore roma_ reso tanto caratteristica Roma - • t tutte no",25 Agosto 1939 -GNOLI,Topografia le altre città di civiltà romana. (Roma,1939)passim. 1747

Un altro passo di Varrone in parte scompar• so dalle più recenti edizioni getta un raggio di luce anche su questo aspetto del "Septimontium"

* VARRONE, Sunt et nomina et ab montibus, quos postea De 1.1.,5,41 - Orba mureis comprehendit * Confr. ( 244 r

Cioè: secondo la comune secondo la nuova interpretazione: interpretazione:

Vi sono anche i no_ Ci sono anche le ditte mi derivati da tanti (nomina da vópos ) cor• monti, che poi la. rispondenti a tante so_ città comprese entro cietà o messe a monte, le proprie mura. che poi, col progresso dei tempi (post ea), il centro degli stabi• limenti riuniti (urbs) comprese entro la pro• pria cinta (ipureis). L E, per mostrare la intensa vitalità delle diverse lavorazioni in uno stesso luogo e del loro succedersi e del loro sostituirsi nel pro• gresso dei tempi e col variare delle vicende, ci limiteremo a raccogliere quello che lo stes• so Varrone, facendo seguito al passo qui sopra interpretato, ci narra del "mons" detto "Capi- tolium^, cioè proprio di uno dei "montes" esclu• so, come vedemmo, da tutti gli elenchi del "Septimontium*.