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25SPO01A2502 ZALLCALL 12 21:29:24 02/24/97

SCI NORDICO. Sfuma d’un soffio il primo oro azzurro ai mondiali: «Non potevo fare di più» TENNIS Italia-Spagna L’italfondo maschile fa acqua delude Fauner, tiene Valbusa prove Uomini ancora a secco. E si iniziano ad alimentare legittime preoccupazioni. L’Italfondo maschile resta lontano dal podio anche nella seconda giornata di Davis dei mondiali che prevedeva la 10 chilometri a tecnica classica, valida per la combinata in programma oggi sulla distanza dei 15 km skating. Dopo la brutta figura nella 30 d’apertura «Sissio» Fauner rilanciava ieri le sue MILANO. C’è più Spagna che Ita- quotazioni ma non è riuscito a stare mai in gara: se l’obiettivo massimo di una —lia, anche qui a Milano, nel Forum medaglia era impossibile, data la concentrazione di talenti e di superman che spunta dalla nebbia come una come il norvegese Bjorn Daehlie (che vincendo ha riscattato l’argento della gigantesca astronave con la forma di 25SPO01AF02 30 bruciato dal russo Prokurorov ieri terzo preceduto dal finlandese uno scarabeo. Più Spagna anche su 0.94 Myllyale), era necessario un piazzamento a ridosso delle prime posizioni per quella moquette di green set che do- 13.50 giocarsi tutto nella prova ad inseguimento dove l’atleta di Sappada è un vrebbe aiutare gli azzurri a far mi- campione nella caccia all’uomo. Ed invece l’atleta di punta in questa gliore figura, quando sarà l’ora di af- specialità, bronzo a e argento a Thunder Bay non è apparso ai frontare gli spagnoli in Davis. Sei livelli di due anni fa. Pur migliorando rispetto alla 30 si è inserito in contro quattro, nel tabellone; gli ibe- undicesima posizione con un ritartdo di un minuto da Dahlie e 32” da rici tutti iscritti “cum laude”, gli italia- Myllyale, da sempre protagonista nella tecnica tradizionale. «La combinata è ni rappattumati fra wild card e quali- una gara tattica dove può succedere di tutto. L’importante è essersi tolto la ficazioni. E meglio loro anche al tira- tensione dei primi giorni». re delle somme di questo primo po- L’unico a «tenere» è stato Fulvio Valbusa, secondo in Coppa del Mondo, che meriggio di torneo, iniziatosi assai in con 23 secondi di ritardo ha buone chance per andare alla caccia del podio. sordina. Passa Javier Sanchez, men- Completamente fuori gioco (17/mo) e il veterano Marco tre torna a casa Caratti, che un tem- Albarello (25/mo) che rischia di essere escluso dalla staffetta. «Non avevo po, proprio nel grande scarabeo, ritmo, la caldaia non andava in ebolizzione. Deciderà il tecnico Vanoi». 25SPO01AF01 seppe fare fuoco e fiamme raggiun- FulvioValbusa Richardsen/Reuters Lu. Ma. gendo addirittura la finale. Comun- que la si giri, c’è aria di Davis in que- - sto torneo milanese, seppure la Cop- pa sia ancora lontana. Due équipe che anche in questi giorni cerche- ranno di chiarire i rispettivi dubbi di formazione, legati ai doppi innanzi Stefy, la beffa tutto, ma per Panatta anche al nome di almeno un singolarista. Si scopre, così, che per il punto del doppio la Spagna pensa a Javier, il fratello me- no celebre della famiglia più tenni- stica del mondo. Ma Javier è un tipo buffo, a suo modo, uno che con po- al fotofinish che ma sentite parole, il tennis lo sa pure spiegare, e non soltanto gioca- re. E ha il buon gusto di non essere mai eccessivo, nelle speranze come nelle esternazioni. «Potrei giocare in doppio, è vero - dice - ma prima Argento amaro per la Belmondo qualcuno dovrebbe venire a chie- dermelo. Dite che Santana stia per farlo? Benissimo, sarà un onore. Gio- tenerle testa e con ogni probabilità cherò molto volentieri. Con chi? Non Cinque millesimi di secondo le hanno negato strapparle la Coppa del Mondo. so. Bruguera è forte anche sulle su- Tutto calcolato, come nelle previ- perfici indoor, cioè, era forte fino a l’oro mondiale: Stefania Belmondo deve ac- sioni a tenere il passo della frizzan- Ilfoto-finishdella10chilometridioggiaimondialidiscinordicodiTrondheim Schneider/Ansa due anni fa, prima di tutti gli infortuni te piemontese c’è solo la Vjalbe, che ha subito. Ora non saprei. Sta a contentarsi del secondo posto dopo una splen- nel ruolo di segugio. Stefy sciava e lui dimostrarlo. Comunque è vero, forzava mentre la russa non cedeva ARRIVO straordinari per Stefy, che evapora delusione, perdere una medaglia so giocare su queste superfici meglio dida 10 km ad inseguimento vinta al fotofinish di un centimetro fiatandole sul col- la sua rabbia in un pianto addolo- così gonfia l’animo di amarezza degli altri spagnoli. Forse perché co- lo senza denunciare momenti di Classifica finale della combinata rato, ancor prima che il tabellino che è difficile da controllare». E nosco anche il gioco d’attacco. Ma dall’eterna rivale, la russa Elena Vjalbe. black-out. Tutta la corsa è stata sul- femminile: elettrico rettificasse l’ordine d’arri- mentre piangeva e gridava arrivava ho l’impressione che questa rinun- le spalle dell’azzurra, che ha prova- 1) Yelena Vialbe (Rus) 39:13.5 vo che la dava vincente per mezzo la muta stanca delle russe: staccata cia alla terra rossa, da parte degli ita- to una sola volta a far passare avan- (5 km 13.32/10 km 25:41.50) secondo: «All’arrivo ho capito subi- di oltre 18 secondi Nina Gavriliuk liani, finirà per far giocare peggio tut- ti la rivale senza riuscire a farla ca- 2) Stefania Belmondo (Ita) stesso to che non avrei vinto. In queste co- saliva sull’ultimo gradino rimasto ti quanti. Noi di sicuro, ma anche LUCA MASOTTO dere nel tranello. E allora via: Stefy tempo (13.35/25:38.50) se non sono mai stata molto fortu- (16/ma la Paruzzi, 23/ma la Val- Furlan e Gaudenzi non è che li vedo Che cosa sono cinque millesi- anche perché è solo un battito d’ali capiva che le alternative erano con- 3) Nina Gavrilyuk (Rus) 39:22.10 nata. Speravo in un pari merito e se busa). Finisce così, ad una punta così in gamba, sul veloce». Javier mi— di secondo? E quanto vale la a determinare la differenza nella gelate sotto la neve ruvida della pi- (13.40/25:52.10) ci fosse un po‘ di giustizia poteva del piede dall’oro, a cinque millesi- non si tira indietro nemmeno quan- punta di una scarpa? Se avesse avu- combinata tra lei e la siberiana Ele- sta norvegese: «Non cede un metro, 4) Katerina Neumannova (Cec) anche essere la soluzione migliore. mi dalla gloria iridata. E il tabellone do gli chiedono di mettersi nei panni to un piede più lungo di un solo na Vjalbe, astuta e indefessa come ma io non mollo» avrà pensato l’az- 39:33.20 (13.42/25:51.20) Ma lo sport è cosi, stavolta la Vjalbe resta illuminato sul 39’13”5 della del ital-capitano e indicare quali az- centimetro avrebbe scalato il mon- un husky. Stefy ha subito braccato zurra che prima dell’ultimo chilo- 5) (Rus) 39:43.10 si è dimostrata più forte. Adesso sto Vjalbe, stesso tempo della Belmon- zurri mandare in campo nel singola- do e raggiunto il paradiso. A volte il quella ragazza di razza, raggiun- metro e mezzo in falsopiano ha da- (13.37/26:06.10) malissimo e non so quando mi pas- do.Nel fondo dove i distacchi sono re. «Se gioca bene, Camporese», è la destino è una questione di misure gendola nei primi metri di gap (si to un ulteriore strappo in salita, per 16) (Ita) serà questa immensa delusione. misurati in decimi, l’ipotesi di un ar- risposta. Panatta farà bene a pensar- anatomiche: Stefania Belmondo ha partiva con i distacchi accumulati tentare di conquistare metri decisi- 41:08.70 (14.09/26:59.70) Però non ho alcun rimpianto: più di rivo al millesimo non è mai stata ci. In cerca di se stesso, ormai da ancora una nuvola di sudore che le nella gara sprint di domenica), vi. Niente da fare, la Vjalbe era an- 23) (Ita) 41:26.60 questo non potevo fare. Avevo pau- considerata (nonostante il prece- quattro stagioni, Caratti si è nuova- avvolge la fatica mentre strizza la- aspettando le manovre avversarie cora lì, a succhiare ogni attimo co- (14.33/26:53.60) ra che la russa mi staccasse nella dente di Smirnov beffato da Dae- mente smarrito sul più bello: sul 4-3 crime per maledire una beffa colos- imponendo ritmi e cadenze giuste. me i ciclisti scaltri, accodandosi al- discesa di ingresso allo stadio e così hlie a Falun ‘93). Stefy sperava non in suo favore nel primo set contro sale consumata al fotofinish. Se- Era lei, solitaria, con il solito grup- le gambe rullanti dell’avversaria, per evitare pericoli ho pensato di ri- capitasse ieri e ammette trattenen- Kucera si è rapidamente ritrovato sul condo argento di per il petto di russe (Gavriliuk, Lazutina, avvantaggiandosi psicologicamen- frontare in apnea, spingendo come manere in testa. È lì che ho sbaglia- do il fiato: «Non conoscevo il rego- 4-6 2-6 in favore del suo avversario. cerbiatto piemontese, terza meda- Yegorova e Danilova) e la ceca te del ruolo di inseguitrice e aspet- macchine impazzite sulle racchette to. Forse». lamento. Ma cosa cambiava? Elena Sostiene che stia migliorando, c’è glia in tre gorni, ma è quella che Neummanova, solitaria con i suoi tando di piazzare lo sprint nei 600 degli sci. Quando si soffre le cose da dire mi ha battuto». Ma non finisce qui: anche uno psicologo che gli dà una spezza il cuore, brucia dentro gon- respiri. metri finali. Terribilmente palpitan- È bastato un piede, uno stinco o vengono meglio e lei ha manifesta- dopo una notte di grande tristezza mano. Ammette però che il percorso fiando di rimorsi. «Non so cos’altro Dopo cinque chilometri di studio ti, disperati, rabbiosi, profonda- un ginocchio. O se si vuole entrare to il dolore della beffa con una lim- Stefy ha altre due carte da giocare da compiere è ancora lungo, “ma dovevo fare, forse dovevo spingere, e di corsa in gruppo, Stefy ha affon- mente amari: la Vjalbe prova a gua- nel tecnico, è stata la sciata più lun- pidezza che intenerisce: dopo tan- per bagnarsi d’oro: la staffetta di l’obiettivo resta quello di tornare il sfruttare l’aria e la discesa, farla dato i colpi per allontare i pericoli dagnare il cordolo prima del rettili- ga della russa che è arrivata al foto- te tecnologie e donne bioniche, la domani (dove la Di Centa dovreb- tennista del 1992”, quando raggiun- passare avanti. Forse dovevo stac- di uno sprint in massa e giocarsi la neo ma Stefy tiene duro e non la- finish senza mettere in parallelo gli forestale mostra il volto vero di que- be cedere il posto alla Dal Sasso) e se il 26mo posto della classifica. Im- carmi prima». Forse, forse.... Le pa- carta d’oro con l’unica avversaria scia spazi: sono appaiate, unite co- sci, a separare gioia e disperazione. sto sport, dolcezza e umanità. «Pen- la 30 a tecnica classica di sabato, presa onestamente difficile. role lasciano il tempo che trovano, che quest’anno può «offenderla», me l’edera per l’ultimo sforzo da af- La fatica ha forse reclamato gli so che chiunque avrebbe dentro la epilogo di un mondiale luminoso. - Dan.A. IL CASO Documentario stasera alle 22,40 su Raidue con testimonianze di atleti e tecnici Vincenti col trucco: i campioni del doping

ROMA. Perché Manuela Di Cen- noa alle Olimpiadi, anche lui co- come il fisico riesca a tollerare —ta, in preda ad una forte peritonite, NADIA TARANTINI me Adler, come il ciclista Gianvito queste terapie che stanno facen- non volle operarsi in Svezia, ma si fe- globuli rossi. Per il sangue impove- so fa l’allenatore. La storia di Adler Martinelli, come il ciclista Nardec- do...si è arrivati alla saturazione. ce trasportare a Ferrara? Glielo chie- rito degli emo-dializzati, è un aiu- è semplice e terribile: gli fu propo- chia, vincente ed emarginato.Non Quando si ammalano, poi, specie dono, lei ride, dice: «C’era un medi- to. Per il sangue ricco e ossigenato sta un’auto-emo trasfusione si può parlare male dell’istituto di se non sono atleti professioni- co pakistano, non mi fidavo...». I degli atleti - è una bomba.Èda (quando non era ancora fuorileg- scienza dello sport; non dei medici sti...vengono mollati». giornalisti allora vanno all’ospedale poco che si usa intensivamente, ge), poi il suo sangue fu lasciato lì, sportivi e dei preparatori che vo- S’apre il grandangolo della di Ferrara, chiedono in giro. Un me- perciò ancora non ne è morto nes- per un anno e mezzo: e quando gliono mantenere il segreto di Pul- macchina fotografica, e negli an- dico risponde: «Beh, se il professor suno. Ma se guarderete l’inchiesta glielo rimisero in corpo, c’era den- cinella delle bombe. goli della scena sportiva affollata Conconi avesse veramente pensato di Maria Cuffaro e Fabio Venditti, tro il virus dell’epatite. Prima di ac- di bombe ci sono i ragazzini di 15, che era grave...non l’avrebbe fatta subito dopo la partita, forse vi spa- corgersene, aveva infettato anche È come un’infezione 16, 17 anni che da dilettanti del ci- portare fin qui». Era il 1994, sono venterete un po’. Non solo per i sua moglie. Se è lui, ora dice davan- Nel 1996, i due farmaci a base di clismo guadagnano già 2 milioni passati tre anni. Il documentario che vostri atleti favoriti - ma anche per ti alle telecamere: «Tutti mi diceva- Epo, solo in Italia, hanno fatturato al mese; a volte spinti dai loro stes- vedremo stasera (Raidue, ore i vostri figli: le bombe e l’ansia di no di stare zitto». Adler e l’ignoto 25SPO01AF03 150 miliardi. In uno dei due, tra le si genitori ad affidarsi nelle mani 22,40) parte da immagini e storie prestazioni straordinarie travalica- atleta (se non è lui), da un certo controindicazioni e gli effetti non di tecnici e medici che propinano consegnate alla memoria collettiva, no il confine dei team atletici, punto in avanti si sono rifiutati alle desiderati, c’è scritta anche la miracolose miscele. Per esempio, anche da più lontano. C’è Fausto sfondano i muri delle palestre di cure del professor Conconi, fanta- morte improvvisa. L’Epo rende il l’ormone Gh, un’altra sostanza che Coppi che dice: «I ciclisti prendono periferia e avvelenano milioni di sma sfuggente del documentario. sangue ricco degli atleti troppo il nostro corpo secerne (di notte), la bomba, sperando che funzioni...si persone. Nei titoli di coda si leggerà che il denso, può indurre trombosi e gra- e che sbrigativamente è chiamato prende quando serve...quasi sem- professore aveva promesso un’in- vi problemi per l’aorta addomina- ormone della crescita. S’apre il pre...». Intervista del 29 maggio 1952. Vincenti ed emarginati tervista, ma che dopo dieci giorni le. Nel documentario si parla an- grandangolo fino a Centocelle, al- Allora si chiamava, forse, simpami- È stato intervistato in modo che l’aveva rifiutata, con la motivazio- che di Giorgio Furlan, e del suo re- la palestra dove i ragazzi si gonfia- na. Poi sono venuti gli anaboliz- non si riconosca, ma tra il pubblico ne: «Il Cio non vuole». È forte, l’im- cente ricovero per occlusione del- no i muscoli: «Per me è come una zanti. Poi ancora le auto-emotra- dell’anteprima c’è qualcuno che patto in video della estrema diffu- l’aorta iliaca o femorale. Testimo- mantella, mi protegge» (testimo- sfusioni. Adesso è venuto il tempo crede di conoscerlo, nella penom- sione di bombe di ogni genere; e nia il medico Flavio Alessandri, re- nianza di una ragazza); «Per di- dell’Epo, sigla stringata per eritro- bra si sente pronunciare, a fior di per chi non è sazio di emozioni, sponsabile di medicina sportiva a ventare sempre più grosso» (un ra- poietina, sostanza che abbiamo labbra, un nome: Walter Adler. Se è c’è anche la testimonianza in di- Firenze (anche lui, vincente ed gazzo). A Centocelle, di anaboliz- nel sangue e che alimenta i nostri lui, era uno sciatore di fondo - ades- retta di Daniele Scarpa, oro in ca- Una ragazza si fa dipingere il volto con i colori della bandiera norvegese Schneider/Ansa emarginato): «Già è sorprendente zanti, è morto Alessandro.