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Decreto di accertamento e riconoscimento dell’uragano del 28, 29 e 30 ottobre 2018 che ha danneggiato i boschi ricadenti nei Comuni di Ampezzo, Preone, Sauris, Socchieve, Comeglians, Forni Avoltri, Rigolato, Sappada, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Cercivento, Paluzza, Ravascletto, Treppo Ligosullo, Sutrio, Paularo, Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Verzegnis, Zuglio, Enemonzo, Lauco, Ovaro, Prato Carnico, Raveo, Villa Santina, Moggio Udinese, Resiutta, Chiusaforte, Dogna, Pontebba, Resia, Malborghetto- Valbruna, Tarvisio, Barcis, Claut, Cimolais, Erto e Casso, Caneva, Polcenigo e Venzone, ai sensi dell’articolo 5 del decreto del Presidente della Regione del 3 novembre 2014 n. 210. Il Vicedirettore centrale Vista la legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Norme in materia di risorse forestali), ed in particolare l’articolo 41 ter, comma 13 della stessa, che prevede che la Regione, ai fini di favorire il recupero e l’immissione sul mercato del legname presente in boschi danneggiati da eventi naturali eccezionali, eroghi incentivi con le risorse del Fondo regionale per le emergenze in agricoltura; Visto il decreto del Presidente della Regione 28 dicembre 2012, n. 274 (Regolamento forestale in attuazione dell’articolo 95 della legge regionale 23 aprile 2007, n. 9 (Norme in materia di risorse forestali)); Vista la legge regionale 13 agosto 2002, n. 22 (Istituzione del Fondo regionale per la gestione delle emergenze in agricoltura) ed in particolare l’articolo 1 bis, che prevede: a) al comma 1 che, al fine di evitare l'innesco e il diffondersi di fitopatie forestali, nonché per favorire il recupero e l'immissione sul mercato del legname presente in boschi danneggiati da eventi naturali eccezionali, possano essere attivati interventi e concessi indennizzi a favore dei proprietari forestali pubblici e privati o loro delegati i cui boschi abbiano subito danni alle produzioni da agenti patogeni, da avverse condizioni atmosferiche e da calamità naturali; b) al comma 2 bis, che la Direzione competente in materia di risorse forestali abbia competenza all’accertamento e al riconoscimento dell’evento naturale e eccezionale che ha prodotto danni ai boschi e alle produzioni, da agenti patogeni, da avverse condizioni atmosferiche e da calamità naturali; Visto il decreto del Presidente della Regione del 3 novembre 2014, n. 210 (Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di indennizzi a favore dei proprietari forestali pubblici e privati o loro delegati i cui boschi hanno subito danni alle produzioni da agenti patogeni, da avverse condizioni atmosferiche e da calamità naturali, in attuazione dell’articolo 1bis della legge regionale 13 agosto 2002, n. 22 (Istituzione del Fondo regionale per la gestione delle emergenze in agricoltura)), di seguito denominato regolamento, ed in particolare l’articolo 5, che prevede che il Servizio competente in materia di risorse forestali accerti e riconosca l’evento, delimiti le aree interessate e, tenuto conto della natura dell'evento e delle condizioni dei boschi interessati, individui, ai fini del calcolo dell’indennizzo, la tipologia di riferimento contenuta nella tabella di cui all’allegato A, costituente parte integrante del regolamento; Considerato che, ai sensi dell’articolo 4, comma 3 del regolamento, gli interventi ammissibili ad indennizzo rispettano i seguenti requisiti minimi, valutati in base alle seguenti tipologie di bosco: a) boschi di pianura: superficie minima dell’intervento, anche in più corpi, 0,50 ettaro; massa legnosa minima da esboscare: 30 metri cubi ad ettaro; esbosco di tutto il materiale legnoso con diametro non inferiore a centimetri 6; b) boschi della zona collinare o montana a prevalenza di latifoglie: superficie minima dell’intervento, anche in più corpi, 1,00 ettaro; massa legnosa minima da esboscare: 50 metri cubi ad ettaro; esbosco di tutto il materiale legnoso con diametro non inferiore a centimetri 6; c) rimboschimenti di conifere al di fuori della propria fascia fitogeografica e pinete: superficie minima dell’intervento, anche in più corpi, 1,00 ettaro; massa legnosa minima da esboscare: 50 metri cubi ad ettaro; esbosco di tutto il materiale legnoso con diametro non inferiore a centimetri 6; d) boschi della fascia alpina a prevalenza di abeti o larice: superficie minima dell’intervento, anche in più corpi, 1,00 ettaro; massa legnosa minima da esboscare: 50 metri cubi ad ettaro; esbosco di tutto il materiale legnoso con diametro non inferiore a centimetri 8; Considerato che sono ammissibili a indennizzo, in regime di de minimis, anche gli interventi avviati prima della presentazione della domanda e successivamente alla data di cessazione dell’evento dannoso accertato dal presente decreto, se eseguiti in attuazione di un PRFA approvato, ai sensi dell’articolo 4, comma 6 del regolamento; Preso atto che nei giorni 28, 29 e 30 ottobre 2018 un uragano, costituito da venti eccezionali, impetuosi e prolungati e precipitazioni copiose, ha interessato una parte consistente di Comuni del territorio di competenza dell’Ispettorato forestale di Tolmezzo, dell’Ispettorato forestale di Pordenone e dell’Ispettorato forestale di Udine, come da rilievi effettuati dal personale del Corpo forestale regionale; Considerato che l’evento può essere classificato come naturale ed eccezionale; Considerate le proposte di modifica al D.P.Reg. del 3 novembre 2014, n. 210 che il Servizio competente in materia di risorse forestali sta predisponendo, da sottoporre alle valutazioni della Giunta regionale, finalizzate ad un adeguamento alle esigenze emerse dal territorio a seguito dell’uragano del 28, 29 e 30 ottobre 2018; Vista la nota del Servizio foreste e Corpo forestale della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche prot. 70442/P dd. 05.11.2018, con la quale si chiede, ai fini dell’emissione del decreto di accertamento e ai sensi dell’articolo 5, comma 3 del regolamento, all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA) se sussista il rischio di innesco e di diffusione di fitopatie forestali, in particolare, attacchi ed infestazioni di Bostrico tipografo; Vista la nota prot. 10564/P del 16.11.2018 con la quale l’ERSA: a) segnala, a seguito dei sopralluoghi effettuati congiuntamente da Servizio fitosanitario e Ispettorato forestale di Tolmezzo, che vi sono elementi sufficienti per delineare un quadro di possibili criticità fitosanitarie; b) individua i rischi fitosanitari emergenti e i possibili interventi attuabili a livello preventivo e contenitivo del rischio nel breve e medio periodo; Atteso che la delimitazione delle aree interessate dall’evento è riportata su carta tecnica regionale e su cartografia su base catastale generale di cui all’allegato A, costituente parte integrante al presente decreto; Considerato che la suddetta cartografia è stata predisposta su base catastale di carattere generale, in quanto l’area colpita dall’evento ha coinvolto il territorio a macchia di leopardo e comprende aree estese della regione appartenenti a molteplici particelle dei Comuni interessati; Considerato che, le domande di contributo possono essere presentate sulla base dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 3 e che ciascun Ispettorato nel corso dell’istruttoria effettua accertamenti puntuali anche sulla base dei dati informatici a disposizione; Accertato che, tenuto conto delle tipologie di bosco di riferimento, contenute nella citata tabella pag 2/4 di cui all’allegato A al regolamento, della natura dell’evento e delle condizioni dei boschi interessati, ai fini del calcolo dell’indennizzo, detti boschi sono riconducibili alle tipologie: b) boschi della zona collinare o montana a prevalenza di latifoglie: Comuni di Ampezzo, Preone, Sauris, Socchieve, Comeglians, Forni Avoltri, Rigolato, Sappada, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Cercivento, Paluzza, Ravascletto, Treppo Ligosullo, Sutrio, Paularo, Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Verzegnis, Zuglio, Enemonzo, Lauco, Ovaro, Prato Carnico, Raveo, Villa Santina, Moggio Udinese, Resiutta, Chiusaforte, Dogna, Pontebba, Resia, Malborghetto-Valbruna, Tarvisio; Barcis, Claut, Cimolais, Erto e Casso, Caneva, Polcenigo e Venzone; d) boschi della fascia alpina a prevalenza di abeti o larice: Comuni di Ampezzo, Preone, Sauris, Socchieve, Comeglians, Forni Avoltri, Rigolato, Sappada, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Cercivento, Paluzza, Ravascletto, Treppo Ligosullo, Sutrio, Paularo, Amaro, Arta Terme, Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Verzegnis, Zuglio, Enemonzo, Lauco, Ovaro, Prato Carnico, Raveo, Villa Santina, Moggio Udinese, Resiutta, Chiusaforte, Dogna, Pontebba, Resia, Malborghetto-Valbruna, Tarvisio, Barcis, Claut, Cimolais, Erto e Casso, Caneva, Polcenigo e Venzone; Vista la legge regionale 20 marzo 2000 n. 7 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi); Visto il D.P.Reg. del 27.08.2004 n. 277 recante il Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione regionale e degli Enti regionali, e successive modifiche; Vista la Deliberazione della Giunta regionale 23 luglio 2018, n. 1363, come modificata con deliberazioni della Giunta regionale 27 luglio 2018, n. 1429, 24 agosto 2018, n. 1568 e 16 novembre 2018, n. 2118; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1727 del 21.09.2018 che ha disposto il conferimento dell’incarico di Vicedirettore centrale preposto all’Area foreste e territorio della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche, in capo al dott. Adolfo FAIDIGA a decorrere dal 1. ottobre 2018 e fino al 30 settembre