SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM ANNO 13 - N° 21 / Domenica 21 maggio 2017 Il valore dello sport di don Gianni Antoniazzi

Chi è nato, come me, in campagna ha sempre trovato un modo natu- rale per muoversi: correre con i fratelli sull’erba o far le capriole sul fi eno, portare acqua alle pian- te o raccogliere frutta sugli albe- ri. Un esercizio continuo, incorag- giato dai genitori, perfetto per la crescita personale. Chi è nato in città, invece, ha sempre avuto bi- sogno di uno spazio sportivo e il merito delle parrocchie è stato di comprendere l’importanza educa- tiva del gioco all’aperto. Sono nati così i patronati dove si sono for- mate intere generazioni di giova- ni. Talvolta sono nate vere e pro- prie polisportive: a Chirignago la San Giorgio; in via Aleardi il Sacro Cuore; in via Bissuola la Giovanni Paolo I e così via, la lista sarebbe lunga. Tuttora, a Mestre, abbiamo impianti che le comunità cristiane mettono a disposizione del terri- torio e non sono pochi i nomi degli sportivi di professione che hanno mosso i primi passi in questi spa- zi. Il gioco è un valore prezioso: favorisce l’incontro; mostra il temperamento di ciascuno; apre a una sana competizione; svilup- pa e mantiene la salute del corpo e della mente; genera allegria; ri- dimensiona i problemi della vita. Magari noi adulti, preti compresi, tornassimo a giocare con i piccoli! Magari imparassimo a fare della vita un grande gioco: Dio è il com- pagno di avventura più allegro. A pag. 2 e da pag. 4 a 8 L’analisi Un’annata da incorniciare di Marco De Lazzari Grandi soddisfazioni quest’anno per il calcio cittadino con le meritatissime promozioni in del Venezia e in Lega Pro del Mestre. Ma per il futuro c’è il problema degli stadi Mestre Impianti

Nel cuore dei tifosi il Mestre non Dalle “delizie” (i risultati) alle “cro- era mai morto nonostante la fusio- ci” (gli stadi) il passo è sempre trop- ne dell’87 e il fallimento del 2003. po breve in città. Il Venezia potrà L’ennesima soff erta rinascita è me- giocare in B al Penzo di Sant’Elena rito dell’imprenditore mestrino Ste- (capienza di 7.426 posti) con qualche fano Serena, che nell’estate di due adeguamento tutto sommato “mini- anni fa ha ridato al Mestre la se- male”. Intanto il presidente Tacopi- rie D (scambiando l’ con na lavora alacremente con il sinda- l’Union Pro di Mogliano). Un cam- co Luigi Brugnaro sul nuovo stadio: Joe Tacopina pionato di apprendistato dopodiché l’obiettivo è di arrivare a inaugurar- il Mestre ha trovato nel vicentino lo in tre anni, a spese di privati, sui Pochi dubbi, la stagione calcistica Mauro Zironelli l’allenatore giusto terreni a due passi dall’aeroporto 2016/17 passerà agli annali come una per stravincere il torneo di , Marco Polo lungo la tangenziale. Da delle più vincenti di sempre per il riportando i colori arancioneri dopo parte sua il Mestre solo il 19 marzo pallone cittadino. Merito della pro- 14 anni tra i professionisti e dopo 35 ha interrotto il lungo esilio che l’ave- mozione in serie B del Venezia F.C. a un gradino dalla B. Persino una no- va costretto a giocare a Mogliano: e in Lega Pro dell’A.C. Mestre, realtà bile decaduta come la Triestina ha il presidente Serena sogna un im- tanto vicine geografi camente quan- dovuto cedere il passo, mentre nel pianto nuovo tutto per il suo team, to distanti nel dna e nelle ambizioni. restaurato stadio Baracca in un paio intanto dovrà spendere ancora per di gare si sono ritrovati ben 2 mila adeguare il Baracca alla Lega Pro. Venezia appassionati. E ora c’è pure uno scu- Unico non-problema la capienza con detto dilettanti da cucirsi sul petto. gli attuali 1.999 posti già suffi cienti. Rifondato nell’estate 2015 dall’av- vocato newyorkese Joe Tacopina, LA SCHEDA il club arancioneroverde si sta la- sciando alle spalle i tre fallimenti Nel basket la Reyer vince e convince in Italia e in Europa (2005, 2009, 2015) seguiti all’addio di Maurizio Zamparini, autore nel 1987 dell’unione tra il vecchio Ve- nezia neroverde e il Mestre aran- cione. Nel 2016 il “made in Usa” ha vinto il campionato di serie D e il 15 aprile scorso si è ripetuto rega- lando ai tifosi (“risorti” in oltre 3 mila di media allo stadio Penzo) il ritorno in serie B dopo 12 stagioni e Anche il basket sugli scudi, con l’Umana Reyer protagonista persino sui par- la Coppa Italia (ma in palio c’è an- quet internazionali. La è entrata nel clou per gli uomini, opposti in cora la Supercoppa). Trionfi “grandi questi giorni nel primo turno dei playoff -scudetto a Pistoia. In stagione rego- fi rme”, quella del direttore sportivo lare solo la corazzata dell’Olimpia Milano ha fatto meglio della Reyer, solitaria al secondo posto dopo esser volata a Tenerife per la fi nal four europea della Giorgio Perinetti e dell’allenatore Champions League. Che sia la volta buona per riportare a Venezia lo scudetto Filippo Inzaghi. Umile nel ripartire che manca dal 1943? Stagione già fi nita, invece, per le donne orogranata, ko dalla Lega Pro dopo l’amara panchi- in semifi nale scudetto contro le tricolori di Lucca, dopo gli ottavi in Euro- na al “suo Milan”, l’ex Pippo-gol ha cup Women e semifi nale in Coppa Italia. Quanto al palasport, anche in casa stravinto la scommessa spingendo Reyer suona l’allarme: il Taliercio (3509 posti) non sarà più suffi ciente dal il Venezia a dominare su squadroni 2018/19 (5 mila obbligatori), ma il sindaco-patron Brugnaro ha in mente un come Parma, Padova e Reggiana. nuovo impianto da 10 mila in zona-Pili vicino al Ponte della Libertà. (m.d.l.)

2 Il punto di vista

Un libro sempre attuale di don Fausto Bonini Novità in libreria: “Il piccolo principe”, famoso capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, viene adesso commentato con dei testi di papa Francesco e molto continua a insegnarci Una nuova edizione dal suo pianeta per esplorare la terra. Il bambino rac- conta all’aviatore che il suo piccolo pianeta soff re per Qualche tempo fa sono salito alla Feltrinelli del centro la presenza di baobab che lo fanno scoppiare ed è pre- Le Barche per comperare Il piccolo principe di Saint- occupato per questo. Ma sul terreno del suo pianeta ci Exupéry. Ho cercato fra gli autori in ordine alfabetico sono anche semi di rosa. Bisogna distruggere i semi di e alla lettera “S” ho trovato alcune opere di St.-Ex, ma baobab e far crescere i semi di rosa che purtroppo si Il piccolo principe non c’era. Ho chiesto informazioni assomigliano tra di loro e quindi traggono facilmente alla commessa che mi ha risposto che quel libro si tro- in inganno le persone superfi ciali. Fuori metafora i ba- vava fra la narrativa per bambini. Ho cercato di spie- obab rappresentano l’ipocrisia, l’interesse personale, gare che Il piccolo principe non è un libro di lettura per la cattiveria verso l’altro. Le rose invece rappresen- bambini, ma per persone mature, ma non sono riusci- tano la fraternità, l’amicizia, l’accoglienza. Temi che to a convincerla. Ho rinunciato. Perché vi scrivo oggi si ritrovano nell’insegnamento del Papa e che fanno di questo splendido racconto? Perché in questi giorni è da commento alle varie parti del lungo viaggio del uscita una nuova edizione commentata da papa Fran- piccolo principe nell’esplorazione dei vari pianeti. cesco. Omelie, discorsi, scritti, interventi a braccio attraverso i quali anche il Pontefi ce parla al bambino “L’essenziale è invisibile agli occhi” che è in ciascuno di noi, come lo fece St.-Ex e come lo fece prima di lui Giovanni Pascoli con la sua Poetica Il piccolo principe è un libro da meditare, non sem- del fanciullino. Un fanciullino che abita in ciascuno di plicemente da leggere. Il che signifi ca che non si può noi e che, se si risveglia, ci fa sognare a occhi aperti e leggerlo tutto d’un fi ato, ma capitolo per capitolo, guardare “tutte le cose con stupore e con meraviglia”. come un libro di meditazione, per “scoprire l’essen- ziale, che è invisibile agli occhi”. Con il commento L’avventura dell’aviatore di papa Francesco sarà più facile uscire dalla meta- fora ed entrare direttamente nelle problematiche Un aviatore, ci racconta St.-Ex, perde il controllo del di oggi. Discernere tra valori falsi e autentici, ma suo aereo e precipita nel deserto. Mentre cerca la via soprattutto scoprire la via dell’amore. E far emer- di casa incontra un bambino, il piccolo principe, sceso gere il bambino che sonnecchia in ciascuno di noi.

3 Fanale di coda di don Gianni Antoniazzi

Chi non produce è fuori disabili, i malati rischiano l’isola- za ed esperienza. I disabili non sono mento perché non solo non fruttano, l’anello debole, ma spesso il punto di C’è la mentalità che le persone val- ma rappresentano anche un costo forza di una famiglia e di un gruppo. gono a seconda di quanto produco- sociale. Quale stupidaggine! Chi è I malati ricordano la fragilità della no. Con questa logica gli anziani, i avanti negli anni custodisce sapien- nostra natura che dovrà pur misu- rarsi con giorni più veri. Nello sport si rischiano le stesse logiche. L’atti- vità fi sica è di per sé straordinaria. Vent’anni fa ho rotto due vertebre del collo (atlante ed epistrofeo): se continuo a camminare è anche gra- zie al nuoto. Quando però lo sport ha bisogno di sponsor e visibilità, la squadra deve vincere e chi non dà risultato resta in panchina. Così si rischia di trasmettere la logica del mondo ai giovani: se produci, se dai risultato conti qualcosa, altrimenti la tua persona non vale alcunché. Gli anni passano in fretta per tutti e in 15 non si è più i primi. Che non capi- ti poi a noi di essere messi da parte.

rabbia e livore. Da questo i bambini e i ragazzi non han- no molto da imparare. Lo sport anima il loro corpo, po- In punta di piedi trebbe divertire la loro mente, ma la competizione sfre- nata e le logiche dell’agonismo portano talora a nutrire Parolacce... per sport? di rabbia questi momenti di spensierata distrazione. Quanto è importante, allora, profi ttare dello sport per Così ha scritto il Gazzettino qualche giorno fa in un insegnare che non si può essere sempre primi, ma che articolo riportato anche a livello nazionale: “Il parro- la vera realizzazione viene a noi, dal servire i fratelli e co bacchetta gli allenatori di calcio, dal pulpito”. Pa- la gioia più grande sta nel far contenti gli altri! (d.G.) dre Lanfranco Dalla Rizza durante la prima comunio- ne nella chiesa della frazione di Mussoi ha messo in guardia i genitori sul gergo utilizzato in alcuni campi, parole che poi tornano a uscire dalla bocca dei piccoli ritenendo che, dette dal mister, siano quasi oro cola- to. Una predica accorata rivolta dal religioso a mam- me e papà. “Tutti, quando si tratta di bambini, de- vono essere educatori. Allenatori di calcio compresi”. Capita però di peggio, aggiungo io. Dicono alcuni nostri ragazzi che durante le partite della domenica gli adulti dagli spalti usino linguaggi e gesti ben più pesanti degli allenatori. Dicono i nostri ragazzi che in quelle circostan- ze non ci siano soltanto parolacce, ma off ese pensanti o addirittura bestemmie. Si esorta talora alla violenza e non per scherzo: il timbro di voce è di quelli pieni di

4 La storia Passione divenuta professione di Luca Bagnoli Il presidente della Reyer Venezia Mestre Federico Casarin racconta la sua esperienza sportiva, iniziata a Carpenedo, cresciuta tra i professionisti e oggi vissuta da dirigente

Quando la passione di ognuno di piccolo Federico e i suoi compagni. noi, quella che occupa l’immagi- “Il dispiacere più grande riguarda i nazione prima di addormentar- miei fi gli – conclude - E’ triste che si e fa tremare il cuore, diventa non possano vivere le stesse emo- il lavoro di una vita, signifi ca che zioni che ho avuto la fortuna di l’opera di realizzazione in cui tut- provare io. Nessuno ha colpe spe- ti siamo impegnati ha raggiunto la cifi che: forse un po’ la tecnologia, vetta più alta. Se poi questo con- se penso che un tempo in pulmino nubio avviene in un campo spor- tutta la squadra guardava lo stesso tivo, allora nella mente e nel cor- fi lm e adesso ognuno si incastra a po dell’uomo affl uisce trionfante capo chino sul proprio smartphone. la salute materiale e spirituale. Spero che un giorno i patronati tor- nino a popolarsi”. Auspicio condivi- Campo e scrivania sibile, in fondo i valori dello sport altro non sono che quelli della vita “Giocavo a basket nella Superga quotidiana: valori da ricevere e da- Mestre – racconta il presidente del- passare, per poi volare a canestro. la Reyer Federico Casarin, parroc- Federico Casarin chiano di Carpenedo - quando vinsi Preghiera dello sportivo il campionato nazionale allievi. Era Amarcord il 1981 e mi allenava un certo Etto- di Luigi Guglielmoni re Messina! Quel successo fu deci- Federico Casarin è nato e vive a sivo per la mia carriera professioni- Carpenedo, luogo in cui ricorda Grazie, Signore, per il corpo col quale possiamo muoverci, stica, una straordinaria avventura con nostalgia una grande palestra giocare e fare festa. che sarebbe iniziata la stagione di esempi. “Sono cresciuto nel Grazie per la salute e la pace seguente e che mi avrebbe fatto patronato di via Manzoni – spiega che ci fanno gustare la vita palleggiare per 14 anni sui campi - dove le giornate avevano un sen- con gioia ed entusiasmo. Grazie per il tempo libero di serie A”. Zico diceva che un cal- so, dove ho trascorso dei momenti che trascorriamo divertendoci ciatore muore due volte, la prima davvero felici, di sana aggregazio- in compagnia degli amici. quando smette di giocare. L’attivi- ne, capaci di donare sicurezza ai Grazie per le persone e gli spazi tà sportiva può giungere a termine genitori di quei ragazzi che fum- che ci consentono di fare sport, di allenarci e di gareggiare. nella carne, nel fi sico, ma permet- mo. Ne parlo spesso con i miei Grazie per le vittorie e le scon- te di continuare a viverla con la te- vecchi amici: crescendo in quel fitte che rivelano il cammino del- sta, in altre forme. “Nel 2004 - pro- contesto tutti alla fi ne si sono rea- la vita e fanno maturare dentro. segue Casarin – ho concluso la fase lizzati, ognuno seguendo la propria Grazie perché dopo il gioco pos- siamo affrontare più sereni gli im- agonistica e iniziato quella dirigen- vocazione. Io ho giocato a basket e pegni quotidiani. ziale. Si tratta di emozioni diverse non posso dimenticare che i primi Grazie per quanto impariamo rispetto a quelle provate durante punti li ho messi a segno proprio dalla disciplina sportiva e dai le partite e tuttavia intense allo con la polisportiva Carpenedo”. campioni sul campo e nella vita. Grazie per la domenica, stesso modo. Oggi guido la Reyer giorno di riposo e di preghiera, e ringrazio Luigi Brugnaro per l’im- Speranza dl fraternità con tutti. pegno profuso in questa gloriosa Grazie perché tu, Signore, società che vuol essere un esempio Oggi i patronati non godono più sei il nostro allenatore e maestro e rimani con noi ogni giorno. positivo soprattutto per i giovani”. del successo che li fece amare dal

5 L’intervista “Lo sport fa crescere la persona” di Alvise Sperandio Don Fabio Mattiuzzi sottolinea che praticare fi n da piccoli un’attività sportiva aiuta a formare gli uomini, le donne e i cristiani del domani. Purché non si scada negli eccessi

simi aspetti che aiutano a formare devono riempire lo spazio pome- gli uomini e le donne, soprattutto ridiano dei fi gli e quelli che non i cristiani. L’importante è che trovi devono far loro mancare niente. una collocazione giusta ed equi- Nelle proposte è importante aver librata nella vita della persona. sempre riguardo alla relazione umana. Per essere molto concreti: Lo sport, insomma, ha una fun- diffi cile che una catechista chie- zione educativa. da attenzione dopo che i bambini e ragazzi sono stati seduti 8 ore Gli allenatori non devono mai di- a scuola, tanto più se fa catechi- menticare che hanno una grande smo - diciamo così - con metodo Don Fabio Mattiuzzi responsabilità. Non sono più im- tradizionale. Certo: la frammenta- portanti dei genitori, ma talvol- zione esiste, ma di chi è la colpa? Don Fabio Mattiuzzi è parroco ta sono più ascoltati dei genitori. di Santa Lucia del Tarù; diret- Loro, come qualsiasi altro educa- C’è, poi, il tema agonismo. tore dell’uffi cio diocesano per tore, devono sempre ricordare che la Pastorale dei ragazzi; presi- incontrano la storia di un bambino È il sale dello sport, ma il culto del dente del Noi (la rete degli ora- e di un ragazzo e attraverso il loro risultato a tutti i costi è negativo. tori parrocchiali); assistente del modo di insegnare possono incidere Non va bene se la famiglia crea Csi (Centro sportivo italiano). profondamente sulla loro vita. Lo aspettative sproporzionate pen- sport educa quand’è bellezza, cioè sando di avere il campione in casa Quali valori del Vangelo insegna fi n quando chi lo pratica dà spazio e se la domenica mattina incita in lo sport? alle proprie capacità, alla propria modo sfrenato nel campo di gara. fantasia e soprattutto si diverte. Così com’è sbagliato se l’allenato- Lo sport può essere un formidabile re pretende troppo e poi accanto- strumento di evangelizzazione di Le giornate dei giovani sono pie- na alla prima diffi coltà o se il ri- bambini e ragazzi perché insegna ne d’impegni e si parla di fram- sultato non arriva. Prima di tutto molto: la fatica; il rispetto dell’av- mentazione educativa anche nel c’è sempre la persona. Ho visto versario che non è mai un nemico; rapporto con le parrocchie. tanti bambini e ragazzi smettere il saper vincere e il saper perdere; a 14 anni perché stanchi e delusi: il saper rialzarsi dopo una nsconfi t- È una questione sociale: ci sono si sentono falliti oppure non si di- ta; il rispetto delle regole... Tantis- genitori che non sono a casa e vertono più e allora mollano tutto.

È quasi tempo di Grest.

A partire dall’Evangelii Gaudium del Papa e attraverso una storia divertente, parleremo dell’amore di Dio e come Lui, per mezzo dei giovani, si fa portatore di Amore al prossimo. Contiamo di coinvolgere in tutta la terraferma 4.500 anima- ti e oltre un migliaio di animatori. Replicheremo anche le Olimpia- di del Grest negli impianti di via Calabria. Ringraziamo il Comune per il contributo di 20 mila euro, che useremo per la formazione.

6 L’esperienza Sport per disabili e anziani

Alla Polisportiva-Fisiosport Terraglio le due categorie trovano grande cura e attenzione Il presidente Giorgi: “Lo sport è strumento d’inclusione sociale e benessere personale”

“Dallo Sport il Bene”. Già nel motto Francesca Cipelli. Loro sono la punta un intervento meramente ospeda- che campeggia sulla vetrata dell’im- di diamante di un movimento più am- liero e farmacologico”. Il progetto 3S pianto aff acciata su via Penello, alla pio che rappresenta una ricchezza (Sport-Sociale-Sanitario) della Poli- Favorita, c’è tutto della mission straordinaria per la nostra società”. sportiva Terraglio, di cui si è interes- sportiva e sociale della Polisportiva- Sport come volano all’inclusione, ma sato anche il ministero della Salute, Fisiosport Terraglio. Un’eccellenza anche come strumento per coltivare è la nuova frontiera di una proposta del territorio nata più di 30 anni fa il benessere della persona. “Gli an- integrata realizzatasi con l’innesto di e che presta particolare attenzione ziani che vengono alla Polisportiva Fisiosport, che ha fatto del comples- al mondo dei disabili e degli anziani. Terraglio - prosegue Giorgi - sono so un punto di riferimento in ambito Racconta il presidente del Gruppo attulamente più di 600, impegnati metropolitano. L’impianto è oggi fre- Terraglio Davide Giorgi, che è anche in attività natatorie, motorie e nella quentato da 5.500 soci a cui si som- delegato veneziano del Comitato ita- cosiddetta “Afa”, acronimo di attivi- mano altri 7.000 utenti e ulteriori liano paralimpico: “Sono 1.200 i disa- tà fi sico adattata che costituisce la 3.000 persone che accedono al polo bili che frequentano le nostre strut- nuova frontiera per la prevenzione, riabilitativo. Gli investimenti voluti ture; 120 di loro fanno agonismo e la cura e il mantenimento della sa- da Giorgi e dai suoi collaboratori, rappresentano circa un terzo dei 300 lute. Un sistema vincente ma anche unitamente alla lungimiranza gestio- atleti paralimpici presenti in ambito virtuoso per l’investimento delle ri- nale, ha fatto sì che le stutture, di provinciale; altri 250 praticano at- sorse pubbliche, perché permette proprietà comunale, decuplicassero tività sanitaria. Siamo orgogliosi di non solo risparmi, ma soprattutto il loro valore: infatti, nel 1985 era curare la preparazione di Bebe Vio e appropriatezza, che signifi ca dare servito un miliardo e mezzo di lire di annoverare tra le nostre fi la un’al- risposte adeguate alle esigenze della per costruirle mentre oggi hanno una tra atleta molto promettente come persona molto di più di quanto faccia stima di 10 milioni di euro (a.spe.) CEI su sport e vita cristiana Giovanni Paolo II ha aff ermato che “la Chiesa deve essere in prima fi la per elaborare una speciale pastorale dello sport adatta alle domande degli sportivi e soprattutto per promuovere uno sport che crei le condizioni di una vita ricca di speranza”. È molto im- portante che la comunità ecclesiale, per prima, sia consapevole della forza che lo sport può sprigionare nel cam- po dell’educazione. Non si vuole certo alimentare nessuna enfatizzazione o esaltazione mitica dello sport; ma, ri- conosciuta la sua incidenza e capacità plasmatrice nei riguardi delle giovani generazioni, si intende assumerne re- sponsabilmente le grandi e positive potenzialità, sottraendole a possibili logiche di sopraff azione e di sfrut- tamento. È dunque da condividere e rilanciare con forza l’aff ermazione del Papa: «Tutto lo sport può e deve essere formatore, cioè contribuire allo sviluppo integrale della persona umana». (Paolo VI, Discorso ai Corri- Il presidente Davide Giorgi con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dori del XLVII Giro d’Italia, 30.5.1964)

7 C’era una volta Gli albori dello sport a Mestre di Sergio Barizza

La palestra marziale di Costantino Reyer

C’è qualcosa di nobile e antico che lega Mestre a Venezia nella na- scita dello sport competitivo. Nel 1878 il sindaco Napoleone Ticozzi, nel contesto della ristrutturazione del sistema scolastico comunale, individua l’opportunità di dare spazio al valore dell’educazione sportiva. E si rivolge direttamente a Costantino Reyer che, unitamen- te a Pietro Gallo, aveva fondato a Venezia una “palestra marziale”, affi nché avviasse anche a Mestre una iniziativa analoga. Tutti sanno come negli anni sia poi cresciuta in libera la palestra “che - aff erma interni nei ludi ginnici raff orzan- Venezia quella creatura divenendo in una nota - ha fi nora servito do e abbellindo così il loro fi sico quasi il simbolo dello sport citta- per le esercitazioni degli iscrit- e cementando quella gaia e sana dino, in quella che è stata defi ni- ti alla Palestra marziale, avendo concordia e solidarietà che è tan- ta la “palestra più bella del mon- in animo di adibirla altrimenti”. to utile e bello vedere nei nostri do” all’interno della sansoviniana giovani”. In un censimento delle Scuola Grande della Misericordia. La Libertas e la Spes società sportive presenti a Mestre Reyer accoglie l’invito e fonda una nel 1912 la Spes dichiara di dedi- “Sezione di Mestre della Palestra Di Palestra Marziale da allora non carsi a esercizi ginnastici e gare marziale veneta”, di cui purtrop- si sente più parlare anche perché, sportive; di essere affi liata alla po non è stato possibile fi nora in quello stesso 1903, nascono in Federazione Associazioni Sportive reperire ulteriore documentazio- Mestre due società sportive: la Cattoliche Italiane con sede in Pa- ne, se non che divenne “Palestra Libertas, di ispirazione laica, e la dova; di contare quaranta soci di marziale di Mestre” alla fi ne del Spes, più legata al mondo cattolico condizione operaia ed età media 1902, quando chiede al Comune la e al dinamico monsignor Antonio 18 anni; e di vivere con “i mezzi concessione dell’uso della palestra Pavon che mette a disposizione il fi nanziari forniti dal Circolo Giova- della nuova scuola elementare De cortile della canonica per le eser- nile Cattolico”. La Spes vince nel Amicis “per le opportune eser- citazioni all’aria aperta e i locali 1924 il “Gran Prix” di ginnastica a citazioni di perfezionamento”. Il della Scoletta (oggi Laurentianum) Parigi, sfi lando sui Campi Elisi in Comune fa sapere di avere un po’ come palestra serale. Gli obiettivi testa a un lungo corteo con la ban- di pazienza perché i lavori nella da raggiungere sono comuni e, per diera nazionale e quella propria. nuova scuola non sono ancora ter- certi versi, ancora attuali. Ecco Le due società vengono sciolte nel minati. Tuttavia la Palestra Mar- come li tratteggia nel 1905 il pre- 1925 dal regime fascista che si ar- ziale riesce ad entrarci lo stesso sidente della Libertas Agostino Pe- roga la titolarità dell’educazione grazie ai buoni uffi ci dell’impren- goraro: “ La nostra società ha ben sportiva giovanile. La Spes, rico- ditore edile che coordina i lavori, meritato nel campo morale col di- stituita nel 1945 dopo la Libera- l’ingegner Erconvaldo Tomasatti. stogliere dalle strade, dai vizi che zione, continua a essere, dopo 114 Alla fi ne del 1903, quando prende abbruttiscono il cuore e la mente, anni, una realtà molto preziosa in in consegna l’edifi cio, il Comune si tanti giovani, riunendoli nella pa- città e una presenza di spicco nel trova costretto a imporre di lasciar lestra ad esercitarsi con concorsi panorama ginnastico nazionale.

8 Il bello della vita La vocazione, chiamata per tutti di Plinio Borghi

Quando si parla di “vocazione”, ti ecc.) al volontariato con le sue in- vocazione, qualsiasi fosse l’ambito viene subito da pensare ai sacer- fi nite sfaccettature. Sgombriamo in cui si è trovato ad operare e si doti e ai religiosi in genere. Invece subito il campo da un equivoco pos- è dedicato di conseguenza, raccon- la “chiamata” funziona in molti al- sibile: la vocazione non è una parti- ta di una vita appagante e vissuta tri campi nei quali possiamo essere colare attitudine o il riuscire nella pienamente. Però ci vuole perse- spinti a impegnarci, a cominciare vita a far quello che ci è più conge- veranza, coerenza, decisione e se- dal matrimonio, altro sacramento niale (il che è sempre una bella for- rietà: ogni comportamento incer- di norma alternativo all’ordine, al tuna); anzi, quasi sempre ti spinge a to, dubbioso, frenante, discontinuo quale si possono aggiungere anche fare tutt’altro, cose che non ti sare- sottintende una risposta negativa, il battesimo, la cresima e l’euca- sti mai immaginato o alle quali non che richiede un momento di rifl es- ristia, se preceduti da una “con- ti sembrava di essere aff atto por- sione e un eventuale cambiamento versione” in età più matura: tutti tato. In questo sta la sua bellezza: di rotta, altrimenti non c’è di peggio momenti di profondo cambiamento quando si è chiamati ci si sente scel- che vivere male il ruolo a cui si è della nostra ragione di vita e che, se ti. Ne sanno qualcosa i sacerdoti, i stati chiamati. Mi è molto piaciuto vissuti appieno, danno un senso di- “vocati” per eccellenza. Se accade, il Papa in occasione della giornata verso pure alla nostra quotidianità. la risposta dev’essere pronta e am- per le vocazioni, mentre parlando L’elenco comunque può continuare pia e la disponibilità incondizionata. ai futuri preti li ammoniva in questo con la missionarietà, intesa in tutta Certo, bisogna saper distinguere, senso e, ben fuori di metafora, stig- la sua gamma che va dalla partenza per evitare gli equivoci di cui si di- matizzava chi nel sacerdozio vive per altri lidi, dove fare del bene e ceva poco fa, ma occorre anche non una doppia vita, curando attenzio- diff ondere il Vangelo, alla viva te- sottovalutare e soprattutto lasciarsi ni e interessi che nulla hanno a che stimonianza negli ambienti in cui coinvolgere. Quand’ero ragazzo mi vedere con la missione da compiere. siamo presenti nella vita locale e insegnavano che non sempre Gesù “Meglio il rifl usso dalla scelta”, so- ordinaria: posti di studio, di lavoro, ti off re una seconda chance, per cui steneva, “che perpetuare equivoco di attività e impegno. Di più, oltre ai se non presti l’orecchio, corri il ri- e scandalo”. Sì, negli altri casi c’è cambiamenti di status, di vita e alla schio di non percepire e l’occasione sempre una seconda occasione e testimonianza, si possono aggiunge- è perduta per sempre. D’altronde non è detto che la vita debba es- re i servizi alla società, con l’ampio nel Vangelo non c’è traccia di ti- sere meno bella se accettata per arco che questi coprono, dalla po- tubanza da parte degli apostoli né quello che ti off re. Certo che saper litica al sindacato, dalle professioni d’insistenza da parte di Gesù. Chi rispondere bene e farsi coinvolge- particolari (scienza, ricerca, arte, ha avuto modo di rispondere alla re in toto, è tutta un’altra musica.

9 Ritratti africani Il campo da calcio parrocchiale di Padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Il calcio ormai è diventato uno sport dei campi. Ma non solo loro. Così, in- vellare il terreno. Anche questo viene universale. Basta poco: una palla di sieme a loro, decidiamo di utilizzare fatto. Ma ci vuole anche un muretto stracci, un campetto e per porte due una parte del terreno della parroc- di contenimento, altrimenti tutto il pietre o due scarpe. Questo lo vedi, chia per fare il campo da calcio. Pri- campo fi nirà nella strada. Recintan- quando passi nei villaggi. Ma abbia- ma c’era un campo di manioca. Ora, do tutto il terreno della parrocchia, mo pensato che sarebbe bello avere per renderlo agibile, bisogna togliere si fa un muro che cerchi di trattenere anche un campo di calcio parroc- erbacce, pietre e altro materiale che la terra. Sappiamo però, che quan- chiale. La nostra comunità di Nefa impedisce di giocare. Ma non è suffi - do verranno le grandi piogge, ci sarà (Camerun) ha circa 24mila abitanti. I ciente. Chiediamo aiuto ai nostri ami- ancora da lavorare. Nel frattempo si giovani sono tanti e hanno voglia di ci dell’Italia. Bisogna fare venire una comincia a giocare. Soprattutto il sa- distendersi, dopo la scuola o i lavori ruspa che possa togliere la terra e li- bato e la domenica, gruppi di ragazzi, ragazze e adulti sfogano la loro pas- sione calcistica. Piano piano si orga- nizzano dei tornei con gli altri settori della parrocchia. È bello vedere che ci si diverte in modo tranquillo, inve- ce di andare a fare visita ai bar. Anche gli arbitri cercano di fare del loro me- glio per far giocare bene le partite. Gli spettatori sono tanti. Quando poi c’è la partita tra le ragazze e le loro mamme, allora il tifo diventa incan- descente, non solo per il caldo. Siamo contenti, perché lavorando insieme, si è fatto qualcosa che unisce la gen- te e rende la comunità più allegra.

Alfabeto: g come giornale

Se vuoi avere delle notizie fresche, puoi trovare di tutto e di più. Se sei un po’ di invidia per queste persone puoi utilizzare due modi. Puoi anda- interessato alla stregoneria, alla ma- che sono riuscite, in modi strani, a re al mercato e aprire le orecchie. gia, alle cose strane, troverai sempre farsi furbi. Le notizie di cronaca nera Ne sentirai di tutti i colori. Invece se qualche episodio. È vero, non è vero. e gli incidenti stradali hanno un gran- sei un tipo “studiato”, puoi leggere il Non è questo il problema. L’importan- de posto all’interno del giornale. Il giornale. In Africa, in Camerun in par- te è che se ne parli e che chi lo scrive giorno dopo c’è sempre il politico di ticolare, i giornali nascono come fun- abbia i suoi cinque minuti di pubblici- turno che dice che bisogna fare una ghi nei giorni di pioggia. Chiunque ha tà. Magari il giorno dopo si scriverà il campagna di moralizzazione o di pre- un po’ di soldi e qualche giornalista, contrario. Non fa niente. L’importan- venzione sugli incidenti. Ma poi tutto senza lavoro, fa stampare un giorna- te è stupire. Le notizie sportive sono fi nisce lì, fi no al prossimo incidente o le. Certo, ci sono i giornali nazionali, quelle che attirano di più. Il tifo negli omicidio. I problemi sociali non pren- soprattutto quello che esprime quello stadi viene trasferito nel giornale. dono molta importanza. Forse perché che pensa chi sta al potere. Ci sono Ognuno dice la sua, magari accusan- si pensa che, dopo tutto, nessuno li anche dei giornali dell’opposizione. do gli avversari di aver fatto “qualche vuole risolvere e ognuno si deve ar- Molte volte il loro direttore è fi nito in stregoneria” per vincere la partita. rangiare. Da non dimenticare, i can- prigione o ha pagato delle multe al- Tutto il mondo è paese. Quando si tanti e i protagonisti del cinema e tissime, per aver detto e scritto quel- perde, la colpa è sempre di qualcosa della televisione. Fanno sognare con lo che la maggior parte della gente d’altro. Anche le notizie sulle persone le loro storie. E chissà, pensa qual- pensa, ma non può dire. Poi ci sono importanti, sui vip, vengono segnala- cuno, che la chance e la fortuna non i giornali, cosiddetti di “costume”. Lì te. A volte, mi sembra che ci sia quasi possano capitare anche a me! (p.O.)

10 Per trasparenza La Cittadella della solidarietà Sottoscrizione cittadina a favore della costruzione della nuova opera di bene

È stata sottoscritta un’azione, hanno sottoscritto due azioni, pari a dei pranzi dei residenti disagiati dei pari a € 50, in occasione del nono € 100, per onorare la memoria della Centri Don Vecchi. anniversario della morte di Jole Lai, loro cara madre. La signora Tosi ha sottoscritto per onorarne la cara memoria. La fi glia del defunto Giovanni quasi mezza azione, pari a € 20, È stata sottoscritta quasi mezza Battista Tiengo ha sottoscritto due per ricordare il marito Sergio e sua azione, pari a € 20, in ricordo del azioni, pari a € 100, per onorare la madre Salvatrice. defunto Sergio Toninelli. memoria di suo padre. È stata sottoscritta un’azione, pari Il fi glio del defunto Guido Vianello I due fi gli della defunta Paola De a € 50, in ricordo dei defunti delle ha sottoscritto un’azione, pari a € Polo hanno sottoscritto due azioni, famiglie: De Biasio, Venturini, 50, per onorare la memoria di suo pari a € 100, al fi ne di onorare la Cimarosti, Gianolla e Sambo. padre. memoria della loro cara madre. È stata sottoscritta quasi mezza È stata sottoscritta mezza azione La moglie e le tre fi glie del defunto azione, pari a € 20, in memoria di abbondante, pari a € 30, per onorare Aldo Caramaschi hanno sottoscritto Giuditta Gardi. la memoria dei defunti: Ottavio e due azioni, pari a € 100, in memoria Gli amici del signor Gianfranco Virginia. del loro amato congiunto. hanno sottoscritto un’azione, pari I coniugi Tono hanno sottoscritto Il marito e il fi glio della defunta a € 50, in memoria di Gianmatteo un’azione, pari a € 50, per onorare Lina hanno sottoscritto un’azione, Bertoldi. la memoria dei defunti della loro pari a € 50, in memoria della loro È stata sottoscritta mezza azione famiglia: Lorenzo, Meret e Fulvio. congiunta. abbondante, pari a € 30, per I coniugi Patrian hanno sottoscritto Le nipoti della defunta Elsa ricordare il defunto Gianfranco. quasi mezza azione, pari a € 20, in Dall’Acqua hanno sottoscritto ricordo dei defunti Ida e Gino. un’azione, pari a € 50, per onorare la memoria dello loro cara zia. Il signor Umberto Bottecchia e Appello la fi glia Paola hanno sottoscritto I coniugi Ida e Fernando Ferrari Infermiere in pensione? un’azione, pari a € 50, per ricordare hanno sottoscritto un’azione, pari a € 50, per ricordare i loro cari i loro cari defunti: Franca e Sergio. Ho incontrato una famiglia buona defunti: Vittorio, Helga e Angelo. È stata sottoscritta un’azione, pari e generosa che mi ha parlato della a € 50, in ricordo delle defunte Gli amici della defunta Lola propria fatica per l’assistenza quo- Alessandrina e Maria Lorenza. Zambianchi Righetto, residenti in tidiana a un malato di Sla (sindro- Via Cincinnati, hanno sottoscritto me laterale amiotrofi ca). Alla fi ne È stata sottoscritta un’azione, pari quasi quattro azioni, pari a € 190, mi hanno lasciato un biglietto che a € 50, per ricordare i defunti per onorare la sua memoria e per ricopio qui di seguito con la spe- delle famiglie Borghesan, Ingiostro, esprimere il loro cordoglio ai suoi ranza che sia letto dalla persona Lucerna, Sergi e di Luigi e Norma. due fi gli. giusta. Semmai aiutatemi a far La famiglia Fantini, in occasione del La signora Rampazzo ha sottoscritto girare il più possibile la notizia. 1° anniversario della morte del caro quasi mezza azione, pari a € 20, in Eugenio, ha sottoscritto due azioni, ricordo dei fratelli Loris e Stefano. Cerco una persona con qualche pari a € 100, per onorare la memoria La dottoressa Dorella Danieli ha esperienza infermieristica per del caro congiunto. sottoscritto un’azione, pari a € 50, in l’assistenza ad un malato di SLA La dottoressa Luisa Caine Lucatello ricordo di sua madre Freida. tracheostomizzato. Se già non lo ha sottoscritto un’azione, pari a € sapesse fare servirà la volontà ad I due fi gli della defunta Maddalena 50, per onorare la memoria del suo imparare l’uso dell’aspirazione. Di- Chiavegato hanno sottoscritto sei carissimo marito Sergio. sponibilità un paio d’ore al giorno. azioni, pari a € 300, per onorare la È stata sottoscritta quasi mezza memoria della loro cara madre. azione, pari a € 20, in ricordo dei Per informazioni contattare la se- I cugini del defunto Vittorino Memo defunti Stella e Cesare. greteria della parrocchia di Carpe- hanno sottoscritto due azioni, pari nedo allo 0415352327 e lasciare il La signora Clara Ordalisio ha a € 100, per ricordare il loro caro proprio numero. Grazie di cuore. sottoscritto un’azione, pari a € 50, in congiunto. ricordo del marito. Il signor Luigi Mazzer ha sottoscritto don Gianni I tre fi gli della defunta Elda Dogà nove azioni, pari a € 450, a favore

11 Una Chiesa mestrina Intervista a don Armando Trevisiol “Venezia centro storico e la terraferma mestrina sono due comunità diverse anche dal punto di vista religioso. Servirebbe qualcuno qui sul posto che rappresenti il Patriarca”

È vero che secondo lei le parroc- dinamiche. Tanto che monsignor do, sta diventando sempre di più chie di Venezia e di Mestre do- Vecchi aveva pensato anche a una una specie di museo, stanno spa- vrebbero essere autonome? sede patriarcale in terraferma: vil- rendo le botteghe tradizionali: la Tivan. La chiese allo Stato per così la città perde il suo volto”. “Secondo me Mestre e Venezia sono fare la sede patriarcale, in maniera due città diverse, due comunità che alcuni giorni alla settimana il Non sarebbe meglio unire le forze diverse. Qua non entro nel cam- Patriarca fosse qui a Mestre. Restò anziché dividerle? Ad esempio i po separazione o non separazione. un’idea. Del resto mai c’è stata una piccoli Comuni sono incentivati a Secondo me, però bisogna poten- grande convinzione da parte di Ve- unirsi. Separarsi potrebbe essere ziare questo tipo di realtà che sta nezia di fare una cosa del genere”. antistorico, non crede? diventando città. E se Mestre pian piano sta diventando città, come Sarebbe tuttora valida la propo- “Lo so che si punta alle unioni e è stato spiegato nel volume “Me- sta di una Chiesa mestrina? alle aggregazioni per fare econo- stre forma urbis”, anche il discor- mie di scala, ma nel mondo si assi- so religioso dovrebbe tenere conto “Sì, ci sarebbe un sentire più inten- ste anche a un altro fenomeno che di questa che è una realtà diversa so delle problematiche di ordine è quello delle regioni che vogliono da quella di Venezia. Nel passato pastorale di Mestre. E ci vorrebbe mantenere la propria specificità, lontano ogni parrocchia era una qualcuno in loco che rappresenti il sia essa storica che culturale e so- specie di isoletta e le parrocchie Patriarca, così potrebbe rendersi ciale. Mi riferisco alla Catalogna, erano un arcipelago che non aveva conto di particolari situazioni - ad alla Scozia, dalle nostre parti l’Al- nessun collegamento, nonostante esempio se una parrocchia non è to Adige. E questo voler mantene- alcuni tentativi come i vicariati. frequentata, se non ha alcuna ini- re il proprio aspetto specifico, un Con monsignor Valentino Vecchi ziativa o nessun organo di carat- patrimonio culturale, di tradizioni, si era tentato di pensare a una tere caritativo - e rappresentarle di sensibilità, non mi pare male. Chiesa mestrina, ma non in oppo- immediatamente. Se sei lontano, L’importante è che non venga fat- sizione a quella veneziana e né in a Venezia, non te ne rendi conto”. to in contrapposizione”. R.L.I. aspettativa di una nuova diocesi”. Separazione amministrativa Me- Aiutateci Anche in passato c’era una “que- stre-Venezia. A meno di battaglie a fare del bene stione mestrina”? legali ci sarà il quinto referen- dum: lei che posizione ha? È tempo di 5x1000. Vi saremmo profondamente grati “I tentativi fatti in passato sono se, nella dichiarazione dei redditi, stati sempre lievi. Ad esempio era “Ho sentito che con la Città me- sceglieste di sostenere stato istituito il delegato per la tropolitana non sarebbe possi- la Fondazione Carpinetum dei terraferma, che era il parroco del bile la separazione. Comunque Centri don Vecchi. duomo. L’ha fatto per un po’ mon- io per tanto tempo ho votato a signor Da Villa in maniera molto favore della separazione, tran- Come destinare embrionale. Poi è subentrato mon- ne l’ultima volta, al quarto refe- il 5X1000 alla signor Vecchi il quale puntava for- rendum, quando ho votato no”. Fondazione Carpinetum? temente al fatto che la Chiesa di Nella compilazione della Mestre avesse un suo volto specifi- E adesso? dichiarazione dei redditi barrare il co, non in opposizione ma perché riquadro alla voce avesse quelle qualità tipiche che “Adesso sono in crisi, mi pare un “Sostegno del volontariato…” esprimono la nostra realtà. Mestre tentativo velleitario. Ma è indub- fi rma e scrivi il codice fi scale non ha la storia né la struttura am- bio che le problematiche sono 940 640 80 271 bientale di Venezia, ma ha altre diverse. Venezia si sta spopolan- della Fondazione Carpinetum

Pubblicazione settimanale della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi di Mestre e del polo solidale in favore di chi versa in disagio economico - Autorizzazione del Tribunale di Ve del 5/2/1979 Direttore don Gianni Antoniazzi; coordinamento di Alvise Sperandio; impaginazione di Maurizio Nardi Conto Corrente Postale 12534301 - www.fondazionecarpinetum.org - [email protected]