Mensile di critica e approfondimento calcistico

TMW#84 DICEMBRE 2018 magazine L’ANTI JUVE SOMMARIO TMWmagazine #84 DICEMBRE 2018

LA PENNA DEL DIRETTORE GIRL POWER PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO ITALIA, POTEVA ANDARE PEGGIO UNA MACCHINA PERFETTA 3 25 RITORNO IN COPPA DEL MONDO L’INTEVISTA METEORE WALTER NOVELLINO MADJER MAROTTA INSIDIERÀ LA JUVE IL TACCO DI ALLAH FERMATO ALLE 40 VISITE MEDICHE RECENSIONE 8 RAIOLA PER I NEMICI MINO 41 DI GIOVANNI CHIANELLI, ANGELO PISANI RMC SPORT CESARE PRANDELLI 12 NESSUNA COME LA JUVENTUS

EDITORIALI 3 LA PENNA DEL DIRETTORE 15 RMC SPORT 28 SNAPSHOT PAROLA A MICHELE CRISCITIELLO PINAMONTI SI RACCONTA ITALIA, OPERAZIONE RILANCIO

4 17 ALTRI MONDI 38 NATION LEAGUE INTER, IL PRIMO TASSELLO MODRIC PALLONE D’ORO CALENDARIO EURO 2020

6 SERIE A 20 BACK TO THE FUTURE 40 METEORE 28 MAROTTA, L’UOMO DEI RECORD L’INSOSTITUIBILE BRUGMAN MADJER IL TACCO DI ALLAH

8 INTERVISTA 23 41 RECENSIONE OPERAZIONE RILANCIO NOVELLINO RACCONTA MAROTTA JUVE U23 IN LEGA PRO RAIOLA PER I NEMICI MINO NATIONS LEAGUE L’AVVENTURA DI ROBERTO MANCINI SULLA 12 25 PANCHINA DELLA NAZIONALE ITALIANA RMC SPORT GIRL POWER PRANDELLI, NESSUNA COME JUVE DIFFERENZA TRA ME E TE

TMWmagazine 2 Michele CRISCITIELLO @MCriscitiello Editore TC&C s.r.l.

Sede Centrale, Legale ed Amministrativa on può essere definito un Strada Setteponti Levante, 114 caso. Non dobbiamo chiamare 52028 Terranuova B.ni (AR) Chi l’ha visto. Semplicemen- Tel. 055 9175098 | Fax 055 9170872 te perché l’anti Juve non è mai Redazione giornalistica esistita. I fiumi di inchiostro Tel. 055 9172741 | Fax 055 9170872 sprecati in estate per identificare Sede redazione Firenze Nun’alternativa ai bianconeri non hanno trovato Via da Pordenone 12, Firenze riscontro sul campo, laddove la padronanza Tel. 055 3999336 | Fax 055 3999336 della truppa di Max Allegri ha già trovato ampi Direttore Responsabile ed inequivocabili riscontri. Il Napoli di Ancelotti Michele Criscitiello ha degli angoli accattivanti: le scelte azzeccate [email protected] in estate, l’intelligenza di essersi affidati ad un Direttore Editoriale architetto di valore, il migliore. Ma l’altezza alla Luca Bargellini quale si veleggia è ben diversa: a Torino hanno [email protected] due squadre ed ognuna delle quali è superio- Redazione re alle avversarie dirette, che perdono tanto Marco Conterio quando un titolare viene meno e quando gli [email protected] impegni di campionato e Champions si acca- Chiara Biondini [email protected] vallano. È un altro film. Per non parlare dell’In- ter, probabilmente l’unica che ad ampio raggio Hanno collaborato potrà contendere lo scettro del dominio alla Diego Anelli, Simone Bernabei, Tommaso Bonan, Ivan Cardia, Alessandro Carducci, Juventus, ma i tempi non sono ancora maturi. Barbara Carere, Raimondo De Magistris, E non lo saranno nemmeno tra uno o due anni. Lorenzo Di Benedetto, Luca Esposito, Nemmeno con Marotta al timone. La verità è Marco Frattino, Andrea Giannattasio, Pietro Lazzerini, Gianluigi Longari, Tommaso che la macchina bianconera è perfetta e la sua Loreto, Simone Lorini, Andrea Losapio, marcia procede troppo spedita per poter preve- Lorenzo Marucci, Tommaso Maschio, Gae- dere frenate. Prepariamoci all’ennesima stagio- tano Mocciaro, Andrea Piras, Stefano Sica, Daniel Uccellieri, Antonio Vitiello ne dal finale già scritto. Fotografi Federico De Luca, Federico Gaetano, Image Sport Agency, Agenzia Liverani

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TMWmagazine 3 SERIE A

Giuseppe Marotta l’uomo scelto da Suning per colmare il gap con i top club

di Andrea Losapio

@Losapiotmw

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 4 SERIE A

essun terremoto, ma un obiettivo chiaro. Rincorrere la Juventus, sia nel piano nazionale, sia sul fronte europeo. L’Inter ha deciso di dare a Giuseppe Marotta il timone di comando, cercando di crescere ulteriormente dopo che il fatturato, in due anni di Suning, ha raggiunto i 278 milioni di Neuro, plusvalenze escluse. La Juve è distante circa 120 - a quota 400 - ma questo gap si colmerà, almeno in parte, con la Champions League. L’obiettivo dell’amministratore delegato è quindi quello di lanciare la sfida internazionale, come normale che sia considerato il nome del club, per raggiungere il fatturato e il brand di mostri sacri come Real Madrid e Manchester United. E nell’organigramma? Ci potrebbe essere una scossa, come non cambiare nulla. D’altro canto Marotta è abitua-

to a condividere la sedia di amministratore delegato, in bianconero lo Vicedirettore sportivo Inter - Foto Pietro Parinello faceva con Mazzia. Quindi Alessandro Antonello potrebbe anche rima- nere, seppur sia in scadenza e il contratto non sia ancora stato rinno- vato. Nemmeno quello di Giovanni Gardini, pure lui all’ultimo anno, mentre Piero Ausilio e Dario Baccin non dovrebbero avere problemi occupandosi sin dalla partenza di un’area differente. Marotta ha trovato l’accordo triennale con l’Inter a fine ottobre, ma per una questione di opportunità - e di tempi tecnici - l’idea è stata quella di rimanere bloccati fino a dicembre, ovvero fino al match dei nerazzurri all’Allianz Stadium, casa della Juve. L’idea è comunque maturata il giorno dopo l’annun- cio dell’addio, con la Roma che era già in pressing - scartata per una questione di potenza economica - e la FIGC che aveva fatto un tenta- tivo. Qui il problema è l’operatività, perché lo stipendio - 1,5 milioni di euro - non era inaffrontabile, ma gli eventuali obiettivi non dipendevano dalle azioni e dalle scelte del dirigente. Giuseppe Marotta AD Inter - Foto Daniele Buffa/Image Sport Alessandro Antonello AD Inter - Foto Antonello Sammarco/Image Sport

Liberata dai vincoli del FFP l’Inter potrà puntare al [ rilancio ]

Di più: a giugno la UEFA darà il via libera per la questione Fair play Finanziario, con Suning che potrà - a meno di interferenze da parte del governo cinese - puntare forte sull’Inter per una sorta di rebranding, con nomi nuovi. Modric poteva essere l’inizio, lo è stato Marotta.

Piero Ausilio DS Inter - Foto Antonello Sammarco/Image Sport Giovanni Gardini Chief Football Operations Officer - Foto Federico De Luca

TMWmagazine 5 SERIE A

Da magazziniere al colpo CR7: l’ascesa fulminea del predestinato Marotta

di Tommaso Bonan

Foto Federico De Luca

TMWmagazine 6 SERIE A

er capire molto della sua personalità basta sentirlo parlare del suo amato calcio, sport nel quale ricopre da anni uno dei più impor- tanti ruoli a livello dirigenziale. Giuseppe Marotta, del resto, è considerato ormai da Ptempo uno dei nomi più influenti d’Italia (calcistica, s’in- tende), ed è ritenuto l’uomo che ha saputo restituire parte del bagaglio di orgoglio e caratura agonistica alla Juventus e ai suoi tifosi. È soprattutto grazie a questo che l’annuncio del suo addio ha generato così grande stupore tra i tifosi. “La società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome”, ha fatto sapere dopo 8 anni di successi e riconoscimenti con la squadra bianconera. Era infatti il 19 maggio 2010 quando Giuseppe Marotta, per tutti semplicemen-

È entrato nella Foto Daniele Mascolo/PhotoViews storia della Juventus vincendo Serie A – e all’Atalanta dei record. Nel 2002 ecco la sette scudetti Sampdoria: diventa direttore generale dei blucerchiati consecutivi. e negli otto anni a Genova compie – tra le altre cose – [ ] due capolavori: il pieno recupero di Antonio Cassano, diventato un esubero del Real Madrid, e la consacra- te Beppe Marotta, diventava direttore generale della zione di Pazzini. Il 2010, infine, è il vero e proprio anno Juventus e anche amministratore delegato. Una carica della svolta definitiva. Marotta va a Torino dove ad atten- ricoperta fino allo scadere del suo mandato (25 ottobre derlo c’è la Juventus. Un’avventura durante la quale 2018) ed un prestigio ottenuto lavorando duramente fin arrivano in bianconero giocatori del calibro di Higuain, da giovane. Dopo il primissimo ruolo come magazzi- Pirlo e Vidal, e si susseguono allenatori di livello come niere e aiutante nel club del Varese (la sua città), infatti, Conte e Allegri. E soprattutto si instaura un monopolio è dall’età di 19 anni che Marotta inizia a muovere i suoi della Juventus che dalla stagione 2011-2012 a quella primi passi da dirigente (predestinato). E da lì in poi la 2017-2018 vince sette Scudetti consecutivi entrando sua ascesa sarà fulminea. In sei anni scala le gerarchie nella storia. L’avventura di Marotta in bianconero, poi, della società diventando direttore sportivo, direttore si conclude con il leggendario passaggio di Cristiano generale e, a soli venticinque anni, presidente del club. Ronaldo alla Juventus, ultimo atto che precede l’an- La prima svolta, poi, da giovane dirigente del Monza, nuncio ufficiale del termine del rapporto lavorativo tra Foto Federico De Luca occasione nella quale tratterà direttamente con Boni- il dirigente e il club torinese. Adesso, Beppe Marotta è perti la cessione di Casiraghi alla Juventus. A seguire, pronto a scrivere un nuovo capitolo, quello nerazzurro, Foto Matteo Gribaudi/Image Sport le altrettanto importanti tappe al Como, al Ravenna, di una carriera che già adesso non ha motivo di temere al Venezia di Novellino – quello della promozione in paragoni.

TMWmagazine 7 INTERVISTA

Il tecnico ha lavorato col nuovo dirigente dell’Inter tra Venezia e Sampdoria

di Marco Frattino

@MFrattino Foto Federico Gaetano

TMWmagazine 8 INTERVISTA

’addio annunciato di mente importante, avvincente e fronte a telecamere e credo che si tratti di un connu- taccuini il 29 settem- bio vincente. Conosco benissimo bre, al termine di Juven- Beppe, so che vuole il proprio tus-Napoli, ha spiazza- spazio per lavorare ma non avrà Lto un po’ tutti. In Italia e anche problemi con Ausilio. Conosco all’estero. Tuttavia non c’è stato anche Piero, insieme posso- nemmeno il tempo di pensarci no fare a dir poco benissimo. troppo, perché Giuseppe Marot- Senza poi dimenticare il lavoro ta ha subito deciso in quale modo che potranno fare con l’attuale continuare la sua lunga carriera allenatore”. dirigenziale. È ovvio che, quando si saluta una macchina perfet- ta come la Vecchia Signora (da lui costruita), si è costretti a fare È un aziendalista, un passettino indietro ma l’In- con Ausilio e ter rappresenta un’ da Spalletti costruirà rilanciare ad altissimi livelli. Fino squadra vincente a scalzare quella Juventus che ha [ ] lanciato alla conquista di sette scudetti di fila prima di saluta- re quando erano già state getta- te le basi per arrivare all’ottava Spalletti, tra l’altro, ha già gioia consecutiva. Chi ha mosso ottenuto buoni risultati con alcuni passi insieme a Marotta è l’Inter. “Con Marotta i nerazzur- Walter Alfredo Novellino, tecni- ri possono soltanto diventare co 65enne che ha condiviso con il più forti, Beppe è un dirigente a dirigente di Varese le esperienza 360°. L’ho conosciuto agli albori tra le file di Venezia e Sampdoria della sua carriera a grandi livel- dopo essersi sfiorati nel Raven- li, nel corso degli anni ho notato na dei miracoli, che conquistò e che la crescita professionale è gioco in nei gloriosi anni stata esponenziale. Del resto era ‘90. normale che fosse così, Marotta ha lavorato bene da subito. Già Mister Novellino, Marotta ha a Ravenna sentivo parlare benis- già firmato con l’Inter e a breve simo di lui, poi l’ho trovato a sarà ufficialmente nominato Venezia e alla Sampdoria e allora amministratore delegato neraz- ho capito lo spessore del perso- zurro. Che esperienza sarà per naggio. Abbiamo conquistato Foto Daniele Buffa/Image Sport il suo vecchio amico? “Certa- insieme piazzamenti importanti,

TMWmagazine 9 INTERVISTA togliendoci grosse soddisfazioni. La struttu- essere a tutto campo. Quindi, se ha accetta- ra societaria voluta da Marotta, a quei tempi, to la corte dell’Inter, avrà avuto la certezza Adesso, però, sarà anche interessante era già avanti e moderna. Anche quella dello di poter lavorare come vuole e come sa fare. vedere Paratici lavorare senza Marotta. scouting dei calciatori, tant’è che scegliem- Come, del resto, ha avuto modo di lavorare Uno alla Juve, uno all’Inter che si prepa- mo insieme dei ragazzi che poi hanno gioca- in bianconero”. ra a diventare sempre più un competitor to qualche anno dopo nei top club. Ricordo bianconero. “Anche Fabio è un ragazzo che furono allestite delle sale video in cui Il divorzio con la Juve è arrivato in modo umile, che sa come lavorare. Ha mosso i visionare calciatori all’estero ma anche in inaspettato. “Io ho una mia idea in merito, primi passi da dirigente quando c’ero io alla Italia, così da tenere tutti i potenziali talenti ma preferisco tenerla per me. Conosco Sampdoria, poi è cresciuto grazie e soprat- sotto controllo”. troppo bene Beppe”. tutto a Marotta. Sarà una sfida nella sfida, se vogliamo intenderla così. Parliamo di due Voci di corridoio dicono di uno strap- dirigenti di alto profilo, saranno avversari po con i bianconeri arrivato per l’affare ma probabilmente non saranno mai nemici”. legato all’ingaggio di Cristiano Ronal- Ha accettato l’Inter do. Ora l’Inter, con Marotta al comando, perché potrà potrebbe puntare sul Pallone d’Oro in carica Modric. Potrebbe essere una picco- lavorare a 360° come a Torino la ‘vendetta’? “Assolutamente no. Non so se [ ] quelle voci su CR7 siano veritiere o meno, questi sono aspetti interni alla Vecchia Signora. Non mi permetterei mai di entrare in questioni simili. Se Beppe dovesse punta- Ausilio ha detto che Marotta andrà a re su Modric in nerazzurro, è perché avrebbe rinforzare un ‘club già molto forte, fatto le giuste garanzie. Dal punto di vista finan- di persone e di storie’. “È normale che ziario e tecnico”. sia così, ha ragione. Tuttavia Marotta potrà trasferire la sua grande esperienza, ha lavo- rato diverso tempo alla Juventus portando la squadra dal settimo posto alla conqui- sta di sette tricolori consecutivi. Sa come Beppe all’Inter e intervenire nelle questioni, sa come opera- Paratici alla Juve, re e come lavorare in ogni ambito e in ogni sarà sfida nella strato della Società. L’Inter ne beneficerà sfida sotto ogni aspetto”. [ ] Lei ha condiviso esperienze importan- ti con Marotta. “Già a Venezia si capiva- no le sue grandi doti da manager. Eravamo Lei che lo conosce bene, che personaggio a contatto con Zamparini ma Beppe è un è Marotta quando non ha le telecamere aziendalista, opera per il bene della Società puntate addosso? “Una persona perbene, e non vuole che i suoi spazi siano ristretti o di classe. Ha uno stile unico, un personag- Foto Federico De Luca gio che è impossibile non apprezzare”. ridotti. Vuole che le sue possibilità possano

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RMC SPORT

L’ex ct azzurro e nuovo allena- tore del Genoa ha analizzato il rendimento dei top club della Serie A

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è la cosa più importante. La Roma è in vedo squadre più forti della Juventus”. esempio, sta cercando di entrare in questa momento particolare, con molta pressione graduatoria. Nei nostri settori giovanili addosso: è un bene che abbia raggiun- Quanto c’è di ? abbiamo perso la voglia di esasperare la to gli ottavi di finale, per voltare pagina “Non possiamo mai metterlo in discussio- tecnica, per la tattica. Dobbiamo cercare e pensare al campionato. La Juventus è ne. Ha dimostrato di avere competenza, di valorizzare l’individualità del giocatore”. una conferma, Ronaldo riesce sempre e bravura, capacità di gestione e relazione comunque a trasmettere una straordina- con qualsiasi giocatore senza perdere il Che futuro vede per il gioiellino della ria positività. Juventus solida e con grandi proprio ruolo. Se critichiamo Allegri non ci Fiorentina? mezzi”. siamo proprio”. “Chiesa sta bene a Firenze, deve rimane- re lì e diventare un leader. Deve crescere Nella Capitale non mancano le polemi- Sul fronte delle rivali per i bianconeri ancora molto, è un ragazzo giovane ma che legate al rendimento della forma- tengono banco Napoli e Inter. con una grande personalità e una tecnica zione di Eusebio Di Francesco. Servono che in pochi hanno in Italia”. giocatori con maggiore spessore? “Il Napoli è preparato per entrambe le competizioni, ha un gruppo di gioco “È un progetto in prospettiva, interessan- consolidato negli anni e un allenatore Rimanendo ai viola c’è chi ha fatto un te e probabilmente vincente. Strootman e preparato, che ha scompaginato la squa- paragone fra la sua squadra e quella Nainggolan erano dei giocatori con uno dra, mantenendo e forse migliorando la attuale. Che ne pensa? spessore internazionale, che aiutavano i mentalità. Il Napoli è una garanzia. L’Inter “n cinque anni ci siamo qualificati quattro giovani a crescere. La Roma ha fatto una sta cercando di acquisire la consapevo- volte in Champions, mi auguro che Pioli scelta diversa, ma adesso deve avere la lezza: deve trovare continuità, questa sera possa far crescere questa squadra. I tifosi forza di mantenere le stesse caratteristi- deve scendere campo senza paura”. meriterebbero una squadra ai vertici del che. Se non hai la personalità, devi avere campionato. È un progetto per far cresce- il gioco”. Tanti club in crescita, sia sul piano re i giovani, vedremo tra due o tre anni nazionale che in quello internazionale, dove potrà arrivare”. La Juve, invece, è considerata da tutti fanno pensare che tutto il movimento Foto Daniele Buffa/Image Sport la grande favorita per la vittoria della sia in ripresa. Champions. “C’è la volontà di avere la ricerca del “Tutti all’inizio della stagione con l’arrivo di gioco, di alzare un po’ il ritmo. Siamo Ronaldo e con questa compattezza sogna- troppo legati al risultato, forse anche ochi giorni prima del suo arrivo no di vincere. La Juve sta dimostrando di giustamente. Rispetto a qualche anno fa sulla panchina del Genoa, aver trovato una strada incredibile: sono molte squadre stanno cercando un gioco Cesare Prandelli, ex ct della sempre sul pezzo, hanno sempre l’obietti- più propositivo”. Nazionale italiana, è intervenu- vo di vincere giocando bene, con caratte- to ai microfoni di RMC Sport re. È una squadra vera e consapevole dei Alla base del rilancio del nostro calcio perP analizzare i temi della Serie A sul finire propri mezzi. La Juventus sta conferman- c’è la valorizzazione dei giovani talenti. dell’anno solare. do di non avere punti deboli, anche contro C’è una ricetta per riuscirci? il Manchester United ha dominato: ci vuole Prandelli, iniziamo dalla Champions anche un po’ di fortuna per raggiungere “Mancini sta cercando qualità nei nostri League: Roma e Juventus agli ottavi di il traguardo. Ronaldo ha portato consa- giovani, perché l’abbiamo un po’ persa. Negli ultimi dieci campionati, i primi dieci finale. pevolezza al club bianconero, trasmette migliori sono stati tutti stranieri. Chiesa, ad “L’obiettivo è stato raggiunto, e questa positività anche quando non segna. Non

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RMC SPORT

Andrea Pinamonti, attaccante scuola Inter oggi al Frosinone, si racconta.

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ent’anni ancora da compiere e che tecnico è? “Ci sentiamo spesso visto che entrambi un obiettivo già chiaro in testa: “Il mister ha dimostrato di stare sempre abbiamo cambiato squadra. Voglio fargli diventare un elemento impor- sul pezzo e di lavorare bene anche nei i complimenti per il suo percorso nella tante per il futuro dell’Inter. momenti di difficoltà. È molto concen- Roma, non sempre si riesce a emergere Oggi, però, Andrea Pinamon- trato sul suo lavoro, era sicuro delle in un top club d’Italia subito dopo essere Vti è un attaccante del Frosinone, club che usciti dal settore giovanile”. sue convinzioni e ci ha sostenuto anche lo ha scelto per affrontare una stagione quando avevamo dei problemi in più”. da matricola in Serie A. Il talento di Cles Dal presente al futuro: sogna di gioca- si è raccontato, fra presente e futuro, ai In Italia l’obiettivo dichiarato è quello re in coppia con Icardi? microfoni di RMC Sport: di dare più spazio ai giovani per tenta- “Con quello che sta facendo Mauro

re il rilancio dell’intero movimento. sarebbe un sogno. Ho avuto la fortuna di Andrea, contento finora dell’esperien- allenarmi con lui, è grandioso quello che za al Frosinone? “È sotto gli occhi di occhi che stanno uscendo giovani molto interessanti. Ci fa. Devo continuare a lavorare perché lui “Decisamente, è iniziata nel migliore vuole coraggio a farli giocare, anche se è il numero 9 più forte del mondo”. dei modi, anche in maniera inaspettata. è normale che in alcuni momenti le squa- Quando sono arrivato il mio obiettivo dre puntino più sull’esperienza. I giova- Può essere l’Inter la vera anti-Juve? era fare il maggior minutaggio possibile. ni stanno emergendo, stanno facendo “Ci sono varie squadre che stanno facen- Sono contento per come sta andando. A maggiore minutaggio e sono in aria di do molto bene. La Juve sta dimostrando inizio anno abbiamo avuto delle difficol- convocazione nella Nazionale maggiore”. di essere ancora una volta la favorita, tà, ma lo avevamo messo in preventivo ma Inter e Napoli possono darle filo da essendo una neopromossa con sedici torcere. L’Inter è quella che può darle più nuovi giocatori. I tifosi ci hanno dato una La Nazionale? fastidio”. grande mano: in casa o in trasferta ci Spero di hanno sostenuto e sono l’uomo in più”. guadagnarmi Sono arrivati i complimenti dall’Inter? la chiamata di “Sì, ho sentito molti compagni con i quali [ Mancini ] ho mantenuto ottimi rapporti. Ho ricevu- to un messaggio dal presidente Zhang e una chiamata dal direttore Ausilio”. Sogna una chiamata dall’Italia di Mancini? “È il sogno di tutti i giovani. Ci spero ma adesso non ci penso. Voglio far bene con la Nazionale Under 20, ma sono Longo è un tecnico ovviamente pronto per una chiamata di preparato. E non Mancini”. molla mai Chi invece ha già fatto il suo esordio [ ] con la Nazionale dei grandi è stato Foto Federico Gaetano Nicolò Zaniolo. In panchina ha trovato Moreno Longo,

TMWmagazine 16 ALTRI MONDI

Luka Modric spezza il duopolio Messi-Ronaldo. E’ lui il nuovo Pallone d’Oro

di Pietro Lazzerini

@PietroLazze

TMWmagazine 17 ALTRI MONDI

opo dieci anni esatti, il Pallone d’Oro non è corso della stagione passata. Il moschettiere di Diego andato né a Lionel Messi né a Cristiano Simeone ha dimostrato di essere decisivo sia nel club Ronaldo. La notizia è già di per sé succulen- che in Nazionale, non che di avere i colpi da fenome- ta, se poi si aggiunge che a vincerlo è stato no che pochi altri al mondo hanno mostrato di recente Luka Modric che di ruolo fa il “cervello” oltre al famoso binomio argentino-portoghese. Anche dellaD squadra più forte al mondo, è difficilmente riscon- Kylian Mbappé poteva essere potenzialmente il natura- trabile un’edizione del noto premio internazionale più le successore di Ronaldo, ma un po’ la giovane età, un interessante. Fino all’ultimo giorno, il dubbio che potesse po’ il rendimento del PSG, ne hanno segnato il percorso rivincerlo il campione della Juventus, era presente tra gli portandolo però sul tetto del mondo dei migliori gioca- addetti ai lavori. Un dubbio lecito se si pensa che, in ogni tori tra i pari età U21. Altre candidature, per così dire, caso, il portoghese è arrivato secondo nella lista finale. minori, hanno dovuto fare i conti con l’esperienza con le Una vittoria netta quella del centrocampista dei Blan- rispettive Nazionali. Come Mohammed Salah, assoluto cos, anche se non un plebiscito come accaduto in altre protagonista nella cavalcata del Liverpool in Champions, edizioni stravinte da uno dei due fenomeni sopracitati. ma colpito e affondato con l’Egitto in formato Mondia- Il capitano della Croazia finalista al Mondiale in Russia le. Anche Neymar, che molti intravedevano nel recente poi vinto dalla Francia, è stato uno dei grandi protagoni- passato come naturale successore dei campioni dell’ul- sti della passata stagione ed è stato senza dubbio il più timo decennio, ha dovuto fare i conti sia col PSG e l’an- continuo come rendimento in campo. Lui non ha biso- damento lento in chiave europea, sia col Brasile che in gno di segnare per attirare l’attenzione, anche perché Russia non ha certo incantato. In sintesi, il premio a ogni volta che tocca palla, dà la sensazione di essere Modric pare incontestabile ed è bello due volte anche pronto a trasformare il semplice pallone di cuoio, in un perché dà la sensazione di essere unico. Infatti, la sua pallone d’oro. Appunto. E’ stato la mente dell’ennesi- vittoria, alla pari dell’età e dell’andamento contempora- mo successo del Real Madrid targato Zinedine Zidane, neo del Real Madrid, lascia apertissima la corsa alla vitto- un direttore d’orchestra capace di spiccare sui proprio ria futura. Un altro motivo di interesse che rende doppia- colleghi e di mettere in ombra anche un campionissimo mente ‘simpatico’ il numero 10 croato, campione dalla accentratore di attenzioni come CR7. Un poeta since- storia difficile che si è preso il mondo accarezzando una ro e popolare che ha trasformato, ancora una volta, un palla che rotola in campo. gioco in qualcosa di più profondo. Anche in Russia ha trascinato i propri compagni in un’impresa che per molti pareva impossibile, regalando un momento di gloria, festeggiato come una vera e propria vittoria, a un paese giovane ma caparbio e unito come pochi. Soprattutto quando si parla di calcio. Una premiazione giusta, che poteva essere messa in discussione solo dalla stessa Coppa del Mondo e dal trionfo della giovane Francia di Didier Deschamps. In questo senso, complice anche la vittoria in Europa League con l’Atletico Madrid, forse solo Antoine Griezmann avrebbe avuto la stessa ambizione di vincere il premio coerentemente con quanto fatto nel

TMWmagazine 18

BACK TO THE FUTURE

Undici anni dopo il suo arrivo in Italia Gaston Brugman ha scoper- to il suo ruolo. Quello di leader

di Luca Bargellini

@BargelliniLuca

Foto Daniele Buffa/Image Sport

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e c’è una cosa veramente complicata nel nostri risultati dipendono dal lavoro settimanale”. Oppure calcio moderno è l’onnipresenza. Con il quando ai microfoni di RMC Sport dopo l’ottima presta- progressivo aumento degli impegni delle zione del Pescara a La Spezia conclusa con un 3-1 a formazioni professionistiche ogni giocatore, favore degli abruzzesi seppe elogiare la squadra senza seppur decisivo per le sorti del proprio club, però alzare l’asticella di un gruppo allora troppo acerbo Sha dovuto comprendere l’importanza di alternarsi con per caricarsi di certe responsabilità. uno o più compagni di squadra. In sintesi: spazio a tutti per non caricare di pesi eccessivi i migliori. Un nuovo Sul campo, invece, tutto diventa ancora più chiaro. “Mi modo di gestire il collettivo di una squadra di calcio che ispiro a Kakà” raccontò proprio al TMW Magazine nel ha sicuramente innalzato il livello di difficoltà e d’im- febbraio 2012, agli albori della sua carriera italiana, portanza del lavoro del tecnico. Prima una formazione direttamente dal prato del ‘Castellani’ di Empoli, dove solida e dal rendimento certificato poteva andare avanti mosse i primi passi da trequartista puro. La sua carrie- per mesi. Oggi no. Per questo servono valutazioni atten- ra poi, però, ha preso tutt’altra piega. Come due grandi te, continue e più accurate possibili dello stato di forma registi di centrocampo del recente passato del calibro di di ogni giocatore presente in rosa. Come in ogni situa- e Fabio Liverani, l’ex prodotto del settore zione, però, esiste un’eccezione. Una “mosca bianca” che per la propria unicità rende ancor più omogenea la normalità di tutti gli altri. Un unicum che in Serie B si cela dietro ad un nome ed un cognome: Gaston Brugman. Nessuno in Serie B ha Il regista del Pescara è, infatti, l’unico giocatore del giocato quanto lui campionato cadetto (assieme al compagno di squadra Gravillon) a non aver perso neanche un minuto di gioco in stagione. Dal fischio d’inizio a quello triplice di ogni [ ] gara del Delfino, il ragazzo di Rosario c’è sempre stato. Un punto di riferimento a cui Giuseppe Pillon finora non giovanile del Penarol, ha arretrato il suo raggio di azione, ha mai rinunciato. Anche quando l’ex Empoli non era al trovando davanti la difesa anziché dietro le punte, la sua meglio. Come in occasione del match contro il Cosen- posizione ideale. Giocate semplici, le sue, da normaliz- za: “Gaston si è allenato - disse il tecnico del Pescara zatore del gioco. Ma anche da centro di gravità attor- nella conferenza stampa della vigilia -, ma deciderò solo no al quale ruotano la dinamicità di elementi com Josè domani se utilizzarlo o meno. Di certo cambierò qualco- Machin o le qualità dei vari Mirko Antonucci e Leonar- sa”. E qualcosa effettivamente Pillon ha cambiato, ma do Mancuso. A ventisei anni, undici dopo il suo arrivo non Brugman. Una leadership quella del classe 1986, in Italia, Brugman sembra aver trovato se stesso. Col dunque, chiara, evidente e certificata dalla fascia di sogno di calcare finalmente i campi della Serie A. “Vorrei capitano al braccio. farlo con la maglia del Pescara” ha dichiarato qualche tempo fa. Una suggestione dal sapore antico che cozza La domanda a questo punto sorge spontanea: cosa con la realtà del calcio moderno. Esattamente come rende il centrocampista uruguaiano così speciale? la sua onnipresenza in campo. Quindi assolutamente Senza dubbio la personalità per presentarsi davanti ai realizzabile. microfoni e ai tifosi dopo sconfitte amare come quella di Palermo: “Non dobbiamo far l’errore di pensare di Foto Daniele Buffa/Image Sport essere dei fenomeni - spiego senza fronzoli -. Perché i

TMWmagazine 21

SERIE C

Juve U23 prima “squadra B” ad approdare in Lega Pro. Fra pro- blemi e continue discussioni di Stefano Sica

Foto Daniele Buffa/Image Sport

TMWmagazine 23 SERIE C

suberanza, speranze e peccati di gioven- lunga cavalcata di Mavididi per il secondo sigillo tù. È partita l’avventura della Juventus U23 personale col Cuneo. La Juve ha un vero e proprio nel girone A della serie C, tra tante attese tesoretto in casa e già club di categoria superiore ci e qualche incidente di percorso, come era hanno fatto un pensierino. Un occhio va dato anche logico che fosse per un progetto in fieri. Un a Grigoris Kastanos, classe ’98, poliedrico centrale nuovoE percorso voluto fortemente dal club della fami- di centrocampo su cui Zironelli fa molto affidamento. glia Agnelli e che ha rappresentato una vera e propria Per lui anche un gol nella trasferta persa 3-2 a Lucca. rivoluzione nel panorama del calcio italiano. Molte Infine, Alessandro Di Pardo, classe ’99, match winner le perplessità nel mondo degli addetti ai lavori, mai a Pistoia. Una soddisfazione meritata per l’ex Primave- celate e spesso argomentate con principi di discussio- ra della Spal, custode della fascia destra bianconera e ne stimolanti, reali. Più sfumati, invece, i pareri favore- tra i convocati di Allegri lo scorso luglio per il Summer voli al programma. La Juventus B divide, fa discutere, Tour della prima squadra negli Stati Uniti, insieme agli ma perlomeno ha il merito di tenere vivo un confronto stessi Kastanos e Del Favero. itinerante sul tema della riforma dei campionati e del Per garantirsi compiutezza e continuità, e spiccare il futuro – visibilmente affannoso e difficile da decifrare – volo, servirebbe innalzare il tasso di esperienza della della terza serie. rosa. E il paradosso è che a venir meno sia stato La squadra di Mauro Zironelli arranca nelle zone proprio qualche elemento di lungo corso chiamato basse della classifica anche e soprattutto per via di a caricarsi la crescita del gruppo. La Juventus U23, un mese di novembre da incubo, che ai bianconeri insomma, può ripartire dai suoi virgulti più robusti in ha presentato il conto di cinque sconfitte consecuti- attesa di tempi migliori. Poi ci sono gli aspetti extracal- ve dopo il pari interno col Siena. Tuttavia la vittoria di cistici che tanto fanno discutere nelle ultime settimane. Pistoia è stata salvifica per il tecnico - la cui panchina Che la Juventus più di tutte abbia imposto ed accele- era già traballante - e per la squadra stessa. Non che rato il processo di inserimento delle seconde squadre sia stata una gara brillante per i giovani rampolli della in serie C, non è solo un pettegolezzo ma una voce Vecchia Signora, salvati più volte da Nocchi e spesso ben fondata. in apnea nella ripresa. Ma adesso la griglia nella parte L’ultimo spunto di riflessione l’hanno fornito gli ultras destra della classifica si è accorciata, con la possibilità del Pisa, assenti nella recente trasferta di Alessandria. addirittura di guadagnare una posizione dignitosa in “Le squadre B sono un insulto alla dignità di chi ha zona play-off con una striscia positiva di risultati. nella Lega Pro la propria serie A: Pisa ha una tradizione Qualcosa a gennaio andrà chiaramente rivisto, parten- e non merita di fare da sparring a giovanotti più o meno do però da alcune certezze nel proprio nucleo verde. di belle speranze senza stadio, storia e seguito. Il ruolo Tre giovani, in particolare, sembrano meritevoli di di cornice a questa farsa lo lasciamo ad altri”, hanno maggiore attenzione: intanto l’attaccante brasiliano tuonato tramite un comunicato. Il loro in realtà non Matheus Pereira, classe ’98 scuola Corinthians ed ex è un malessere isolato, ma solletica da tempo dubbi Empoli. Sinistro naturale, Zironelli lo sta impiegando e malumori diffusi, peraltro acuiti dalle recenti ester- esterno offensivo a destra nel 3-4-3. Pereira, capo- nazioni della neo vice presidente di Lega Cristiana cannoniere dei suoi con cinque reti e raffinato uomo Capotondi, la quale ha parlato di semiprofessionismo assist, è il giocatore più utilizzato insieme al numero e di serie C come anonimo abbeveratoio per i grandi Foto Daniele Buffa/Image Sport uno Mattia Del Favero. Da antologia il centro diretta- club. Il cambiamento non è sempre progresso, specie mente da calcio d’angolo contro l’Arezzo, ma apprez- se mortifica tradizione e buon senso. Un argomento zabile anche l’attacco alla profondità a finalizzare la delicato su cui varrà la pena ritornare.

TMWmagazine 24 GIRL POWER

L’Italia ai Mondiali pesca Australia, Brasile e Giamaica. Ottavi possibili

di Tommaso Maschio

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i si attendeva un girone duro per il ritorno in campo trova spazio la milanista Thaisa a dettare i tempi Coppa del Mondo dopo 20 anni d’assenza. di gioco in un 4-4-2 che prevede due ali offensive come Con l’Italia inserita in terza fascia era infatti Thais e Debinha, ma occhio anche ad Andressa Alves prevedibile trovare sulla strada due grandi, del Barcellona. Probabile formazione (4-4-2): Barbara; ma alla fine dei conti è andata meglio di Rayanne, Monica, Tayla, Tamire; Thais, Thaisa, Adriana, quantoC non si potesse pensare. Evitate infatti le corazza- Debinha; Marta, Beatriz. te USA, Germania, Giappone e le padrone di casa della Giamaica: Sulla carta sono le vittime sacrificali del girone. Francia (tutte serie candidate al titolo) sulla strada dell’I- Alla loro prima presenza assoluta in una Coppa del Mondo talia sono state sorteggiate Australia, Brasile e Giamai- però potrebbero sfruttare il proprio entusiasmo per prova- ca. Un girone difficile, ma non impossibile per puntare re a mettere in difficoltà le avversarie. Una squadra poco almeno al terzo posto che potrebbe regalare gli ottavi conosciuta, molto giovane (vista la presenza di diverse di finale. Quattro squadre diverse fra loro, poco cono- millennial nelle sue fila), che nell’ultima Concacaf Cup ha sciute dalle nostre parti, che proveremo brevemente ad conquistato un sorprendente terzo posto. Nelle sue fila analizzare. anche tre calciatrici che militano in Italia come i difensori Australia: Sette presenze ai mondiali, ma mai oltre i Allyson Swaby (Roma) e Toriana Patterson (Pink Bari) e quarti di finale raggiunti nelle ultime tre edizioni di fila. Le l’attaccante Trudi Carter (Roma). A decidere la qualifica- Matildas sono una squadra di grande solidità, che gioca zione è stata Dominique Bond-Flasza, professione difen- un calcio molto diverso da quello dell’Italia, più fisico e sore al PSV Eindhoven: il suo rigore contro Panama le ha incentrato sulla forza, ma con comunque diverse gioca- infatti permesso di entrare a pieno titolo nella storia delle trici di qualità fra cui spicca ovviamente Samantha Kerr Reggae Girlz. Probabile formazione (4-3-3): Schneider; prossima al rientro in patria come prima marquee player Bond-Flasza, Plummer, Swaby, Silver; Sweatman, Asher, (i giocatori che possono sforare il tetto salariale) donna. Matthews; Brown, Shaw, Blackwood Dovrebbe essere lei la giocatrice più avanzata dell’Au- stralia con il supporto di Foord, Logarzo e della top scorer di tutti i tempo Lisa De Vanna. Probabile formazione (4-2-3-1): Arnold; Carpenter, Polkinghome, Alleway, Kellond-Knight; Butt, van Egmond; De Vanna, Logarzo, Foord; Kerr. Brasile: Una delle squadre sempre presenti nelle otto edizioni della Coppa del Mondo femminile. Un terzo posto nel 1999, l’ultima volta in cui l’Italia ha partecipato, e un secondo nel 2007 oltre un dominio quasi assoluto in Sudamerica. Le verdeoro possono vantare una stella mondiale del calibro di Marta, sei volte migliore calciatrice al Mondo per la FIFA, autrice di ben 110 reti in 133 parti- te che fanno di lei la miglior marcatrice nella storia della Nazionale brasiliana (uomini compresi). Come a livel- lo maschile il Brasile è una squadra che fa delle qualità

Foto Daniele Buffa/Image Sport tecniche il suo punto di forza e punta su un calcio offen- Foto Daniele Buffa/Image Sport sivo che ha ovviamente in Marta il suo fulcro. In mezzo al Foto Daniele Buffa/Image Sport

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È iniziata con la prima edizione della Nations League l’avventura di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale Italiana. Un per- corso intrapreso fra mille difficoltà ma con un solo obiettivo: rilan- ciare la maglia azzurra nel calcio internazionale. L’Europeo del 2020 è un traguardo da non fallire. Con Mancini e tutti i nuovi talenti del Belpaese. Da Chiesa a Barella, passando per Tonali, Donnarumma, Rugani e tanti altro.

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28/05/2018 Amichevole ITALIA - ARABIA SAUDITA 2 - 1 Gol Mario Balotelli

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28/05/2018 Amichevole ITALIA - ARABIA SAUDITA 2 - 1 Gol Andrea Belotti

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01/06/2018 Amichevole FRANCIA - ITALIA 3 -1 Esultanza gol

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04/06/2018 Amichevole ITALIA - OLANDA 1 - 1 Esultanza gol Simone Zaza

Foto Daniele Buffa/Image Sport

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07/09/2018 Uefa Nations League ITALIA - POLONIA 1 - 1 Esultanza gol Jorginho

Foto Daniele Buffa/Image Sport

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10/09/2018 Uefa Nations League PORTOGALLO - ITALIA 1 - 0

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews

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10/10/2018 Amichevole ITALIA - UCRAINA 1 - 1 Esultanza gol

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14/10/2018 Uefa Nations League POLONIA - ITALIA 0 -1 Esultanza gol Cristiano Biraghi

Foto Newspix/Image Sport

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17/11/2018 Uefa Nations League ITALIA - PORTOGALLO 0 - 0

Foto Daniele Mascolo/PhotoViews

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METEORE

o chiamavano “Il tacco di Allah”. della carriera nella Coppa dei Campioni Aldo Serena. Il giocatore viene presenta- All’epoca era uno dei pochi veri 1986/87. Segna al Valletta al primo turno, al to alla stampa, si fa già immortalare con la talenti di un continente come Brondby ai quarti, fino all’atto finale contro maglia nerazzurra e firma autografi ai tifosi, quello africano, calcisticamente il Bayern. I tedeschi sono favoriti e passano prima di effettuare le visite mediche. Che ancora del terzo mondo. Su di lui in vantaggio con Kögl al 24’. Fino a 13’ dalla daranno il loro esito sorprendente: una l’Inter,L che non vinceva uno scudetto dal fine la coppa è in mano ai bavaresi, quando patologia muscolare di tipo traumatico, 1979, puntò forte per vincere lo scudetto Juary si invola in area e serve Madjer che ossia un muscolo lesionato in seguito a un nel 1988. Ma qualcosa andò storto. Parlia- si trova spalle alla porta. Lì scatta il genio incidente di gioco, per giunta rimediato tre mo di Rabah Madjer, algerino, all’epoca dell’algerino che arpiona il pallone di mesi prima, in un Murcia-Valencia. Il gioca- dei fatti campione in un Porto che riuscì tacco e lo spedisce in rete. Passano altri tore nel frattempo ebbe modo di ritornare nell’era pre-mourinhana a salire sul tetto tre minuti e ancora Madjer questa volta in campo due mesi più tardi salvo poi avere d’Europa. Ma andiamo con ordine. Rabah serve l’assist vincente, rendendo il favore una ricaduta. Arriva il comunicato del club Madjer nasce ad Algeri il 15 febbraio 1958. a Juary e permettendo al Porto di vincere dove si confermano le perplessità sull’inte- Foto Balti Touati/PhotoViews Dà i primi calci in patria e ci resta fino a grità del calciatore. E con i precedenti poco 25 anni. Incredibile, se pensiamo come rassicuranti di Hansi Muller e Karl-Heinze pressoché la totalità degli africani di talen- Rummenigge il club decide di rimandare il to oggi emigra appena maggiorenne. Nel Pellegrini lo volle giocatore al mittente. Mestamente, Madjer 1983 il Racing di Parigi, comprato qualche all’Inter, investendoci 5 torna al Porto, vincendo ancora un campio- anno prima dal ricco imprenditore Jean- nato e una coppa. E si toglie la soddisfazio- Luc Lagardère, vuole diventare una poten- miliardi di lire ne con la sua Algeria di vincere la Coppa za francese. Una sorta di PSG in misura [ ]d’Africa del 1990 venendo eletto calciatore ridotta. Così i parigini puntano sull’attac- del torneo. Chiude la sua carriera in Qatar, Il tacco di Allah fermato cante che si era fatto notare un anno prima poi inizia ad allenare, sia la propria nazio- in tutto il mondo. Si giocavano i mondiali di la prima Coppa dei Campioni. Tutto questo nale, sia i club, principalmente medio-o- alle visite mediche calcio in Spagna e l’Algeria fu la sorpresa non basta e qualche mese più tardi il Porto rientali. A fine carriera gli vengono tributati della prima fase del torneo. I maghrebini è campione del mondo, ancora una volta premi importanti, come quello del miglior di Gaetano Mocciaro riuscirono a battere la Germania e Madjer grazie a una rete di Madjer che decide ai calciatore algerino del ventesimo secolo, segnò proprio una delle due reti con cui i supplementari la sfida col Peñarol. Vinto del miglior arabo del secolo. Riprendendo tedeschi furono sotterrati. Si vendicheran- tutto col Porto è ormai chiaro che il gioca- il discorso Inter i nerazzurri si consolarono no con gli interessi, i teutonici, estrometten- tore debba cercare nuovi stimoli. Va in del suo mancato arrivo con il prestito dalla do l’Algeria con un biscottone di dimensio- Spagna, in prestito al Valencia e gioca 14 Fiorentina di Ramon Diaz, che contribuì in ni bibliche contro l’Austria. Intanto il talento partite segnando 4 reti. Nella primavera maniera importante al 13° scudetto neraz- di quel numero 11 non sfuggì agli osser- del 1988 Ernesto Pellegrini passa all’at- zurro, quello dei 58 punti (quando la vittoria @gaemocc vatori europei. Madjer sbarca così a Parigi tacco e con 5 miliardi di lire chiude l’affare. valeva 2) in 34 partite. Un record. a fa il suo: 23 reti in due stagioni, prima di Bruciata, nella circostanza, la concorrenza una breve esperienza al Tours che lo porta del Bayern Monaco che voleva con sé il poi ad emigrare. Si assicura delle sue carnefice della Coppa dei Campioni di un prestazioni l’ambizioso Porto: vince due anno prima. Con l’addio di Alessandro scudetti ma soprattutto raggiunge l’apice Altobelli sarà lui a formare il tandem con

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n libro senza dubbio che “parla sette lingue, non indossa lo splendido rapporto con il campione controverso, si configura mai una cravatta e termina gli accor- Ibrahimovich: lo svedese, infatti gli ha come la prima biografia di in bermuda e camiciola hawaiana”. riservato un grande spazio nella sua non autorizzata del noto Non ripercorrono solo i successi, ma biografia “Io, Ibra”: “Nel rapporto con procuratore Mino Raiola, troviamo anche un capitolo dedicato il campione, Raiola si presenta come scrittaU a quattro mani da Giovanni al rifiuto ricevuto dal talento slovacco un uomo veramente umile dicendogli: Chianelli e Angelo Pisani, giornalista il Marek Hamsik e gli scontri avuti con ‘Vendi la porsche, togli tutti gli oggetti primo e avvocato il secondo. La prosa Luciano Moggi. Raiola è un uomo dal d’oro, diventa povero, e da povero poi è scorrevole e pur ripercorrendo la fascino anticonformista ma con un diventerai un campione, non lo sarai storia di Raiola attraverso i trasfe- intuito sempre micidiale per gli affari. mai se prima non sei il miglior gioca- rimenti di successo conclusi, si ha Tutti conoscono le trattative conclu- tore del mondo…” Il Colpo Pogba: quasi la sensazione di star leggendo se, le dichiarazioni sopra le righe, le il capitolo si apre con il virgolettato un romanzo. Gli autori parlando alla illazioni maligne dei detrattori, ma in di Ferguson: “Raiola è un sacco di presentazione del libro, affermano pochi sanno, ad esempio, che possa …”. Il procuratore aveva intercettato che in Raiola c’è il DNA di un uomo essere discendente di Al Capone. il talento di Pogba sin da piccolo, lo capace di partire da zero e arrivare Oppure che ami in modo morboso il aveva cresciuto, e si mise d’accordo lontano, tanto da conquistare con il cibo e che sia tremendamente diver- con la madre del giocatore, riuscen- tempo il mondo del calcio, ma non nel tente. E che da bullo davanti alle do a “fregare” in pratica, uno degli rettangolo verde, quanto nei salotti telecamere sia poi diverso con gli allenatori che hanno fatto la storia del degli accordi. Nato a Nocera inferiore amici: Galliani, Moggi, Moratti. Persi- calcio, Alex Ferguson. Immancabile alle fine degli anni ’60, dopo un anno no Zeman. E tanti altri, che i lettori parlare anche di Mario Balotelli: si fa di vita passato ad Angri, si trasferisce incontreranno nelle pagine di questa riferimento a quello che viene defini- Editore: LOG (Milano) con la famiglia in Olanda, dove viene biografia, insieme ad aneddoti al limite to il “metodo Raiola”, mai uguale e notato dal patron dell’Haarlem che gli del dicibile, dettagli comici e, soprat- sempre studiato sulla persona, per Autore: propone di curare gli interessi della tutto, le trattative spericolate e i segreti concludere l’affare secondo quella Giovanni Chianelli - Angelo squadra giovanile. Raiola accetta, ma che lo hanno reso il numero uno degli che è l’opportunità del momento. I Pisani la società dei paesi bassi non aveva agenti sportivi. È la vicenda di Carmi- due autori così rintracciano e riper- soldi per fare mercato, così prende la ne Raiola da Angri, il superprocuratore corrono i percorsi ricorrenti della sua Anno edizione: 2018 decisione di puntare sui giocati, otte- capace di far tremare società e merca- metodologia. La prima fase potreb- nendo la procura di alcuni di questi. ti. Non si può non citare la procura di be essere inquadrata nel periodo A seguito di alcuni affari importanti Donnarumma elencando gli assistiti: Bergkamp, del prendi due e paghi come Bryan Roy (al Foggia nel 1992), “Raiola lo intercetta quando il portie- uno, più avanti invece nell’ambito recensione Bergkamp (all’Inter nel 1993), Nedved re aveva 12 anni, si parlava di questo Ibrahimovic, la strategia è fai schizza- di Chiara Biondini (estate 2001) e poi Ibrahimovic, salirà estremo difensore fantastico, lui era re alle stelle il valore di un campione, sul podio al primo posto tra i procura- già altissimo e abilissimo, batte un per poi farlo precipitare verso il basso tori in Europa. Con questa opera i due procuratore dell’Inter che lo stava per a rincorrere il vantaggio “dell’allibra- autori cercano di trasmettere l’unicità opzionare, si presenta a casa sua e tore”. Un libro interessante, tutto da di un personaggio che si è fatto da fa la sua proposta ottenendo poi la gustare, ricordandosi però che, anche solo, in un mondo di affari calcistici, procura”. Riferimento obbligatorio per se può sembrare, non è un romanzo. @ChiaraBiondini

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