Nelle Mani Della Mafia
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RC Auto? chiama gratis 800-070762 www.linear.it Giovedì 1 www.unita.it 1,20E Luglio 2010 Anno 87 n. 179 La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, ed essa non può essere limitata senza che vada perduta. Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti d’America OGGI“ CON NOI... Piero Fassino, Silvano Andriani, Isabella Ferrari, Nicola Tranfaglia, Sandra Petrignani NELLE MANI DELLA MAFIA «Ci fu una trattativa» La ‘ndrangheta invade il Nord E il boss di colpo tacque L’allarme di Pisanu: Cosa nostra L’arrivo delle ‘ndrine a Milano Pino Lipari, testimone chiave nel anche oggi non rinuncia maxi operazione dei carabinieri processo Mori, a 24 ore dalla alla politica. Grasso: fuori le prove Rischio- infiltrazioni nell’Expo sentenza Dell’Utri non risponde Illustrazione di Fabio Magnasciutti p ALLE PAGINE 4-10 Lodo Alfano Fermiamoli, in piazza Berlusconi vuole l’immunità contro il bavaglio totale Sit in Alle 17 la grande Scoppia il caso politico: il governo Pronto il blitz Estensione ai manifestazione di Roma. Iniziative vuole il ddl intercettazioni per il 29, processi iniziati prima anche in altri paesi europei contrario Fini p ALLE PAGINE 14-19 dell’incarico p A PAGINA 15 2 www.unita.it GIOVEDÌ 1 LUGLIO 2010 Diario GIOVANNI MARIA BELLU Condirettore Oggi nel giornale [email protected] http://nemici.blog.unita.it PAG. 36-37 CULTURE Isabella Ferrari: giù tutti i sipari contro i tagli alla cultura distrattamente un libro di storia per render- Filo rosso sene conto. Oppure si può andare a fare due chiacchiere con i vecchi. L’avete notato? I vecchi, i nostri grandi vecchi come Scalfaro Democratici e Ciampi e, con la discrezione che il ruolo gli impone, il presidente Napolitano, sono i più preoccupati per la tenuta della democrazia. per scelta Sicuramente perché, non essendo “democratici per nascita” sanno che è un PAG. 12-13 ITALIA bene precario. Infatti i primi allarmi per la Messina crolla, confisca di beni tenuta della democrazia italiana, quando alla ditta del cemento depotenziato Nel 1996 Giorgio Gaber scrisse un monologo l’avventura berlusconiana era appena comin- sulla democrazia dove tra l'altro diceva: «Io, ciata, li lanciarono altri vecchi troppo vecchi da quando mi ricordo, sono sempre stato per essere ancora vivi, come Norberto Bob- democratico, non per scelta, per nascita. bio. Come uno che quando nasce è cattolico, Bene, oggi in Italia - a Roma, in piazza apostolico, romano». Navona - si svolge una manifestazione per la Giorgio Gaber era nato nel 1939. E dunque difesa della democrazia. Non è la prima, non era propriamente un democratico “per certo. In effetti noi “democratici battezzati” nascita”. Ma poteva a buon diritto collocarsi di “manifestazioni democratiche” ne abbia- nella categoria perché i suoi primi ricordi e mo fatte a centinaia da quand’eravamo PAG. 24-25 POLITICA tutta la sua formazione erano avvenuti in un ragazzi, fino a ubriacarcene e a perderne il D’Alema eletto leader paese democratico. senso. Da un po' di tempo, invece, stiamo dei progressisti europei A fare un po' di conti ormai siamo quasi maturando lo stato d’animo dei “democratici tutti “democratici per nascita”. Solo gli ultra- per scelta”: facciamo le manifestazioni con la ottantenni sono esclusi dalla categoria per- sensazione precisa che la democrazia sia a ché conservano ancora qualche ricordo dei rischio. E che lo sia per la semplice ragione nostri tempi non-democratici. Ma per avere che, dopo aver strangolato la stampa, occu- ricordi adulti e maturi, per aver vissuto il pato militarmente le tv, la maggioranza di fascismo da maggiorenni e averne memo- governo si è resa conto che nemmeno que- ria, di anni bisogna averne una novantina ed sto è più sufficiente a nascondere le gesta di essere in buona salute. alcuni dei malfattori che ne fanno parte: Aveva ragione Gaber: siamo quasi demo- condannati per mafia, inquisiti per camorra, PAG. 34 ECONOMIA cratici come siamo quasi battezzati. Anche corrotti. Questo schifo il paese, benché stor- Tariffe biorarie, ma sale il gas se poi le statistiche ci dicono che solo tre di dito, non è ancora in grado di sopportarlo. PAG. 23 ITALIA noi su dieci vanno in chiesa tutte le domeni- Bisogna impedire - e al più presto, come Gelmini vuole mettere le mani sulle medie che. Non è che gli altri non si dicano cattolici dimostrano le vicende politiche di ieri - che i - gli atei dichiarati restano una minoranza - è delinquenti vengano scoperti. E se per di- PAG. 26-27 MONDO Wulff in extremis, Traballa Merkel solo che andiamo in chiesa quando occorre. sgrazia succede, bisogna impedire che ven- Per i battesimi, appunto, e poi per i funerali e gano raccontati. La privacy (che i loro giorna- PAG. 46-47 SPORT i matrimoni. Tanto la chiesa c’è sempre. È là li-spazzatura sono i primi a non rispettare) Il giorno di Prandelli da Duemila anni. non ha nulla a che vedere con la vergogna PAG. 44-45 SPORT La democrazia invece no. Basta sfogliare della legge-bavaglio. Quarti, Europa contro latinos PARLANDO DI... I maturandi che affrontano l'esame finale delle superiori hanno Scuola 3 «scarsa padronanza nell'uso scritto della lingua italiana». È GIOVEDÌ quanto ha rilevato l'Invalsi correggendo 545 elaborati. 1 LUGLIO 2010 Inversi Staino di Bruno Tognolini Filastrocca dell’ombra La mia ombra per terra si chiama Rita Fa le bestie sul muro con tutte le dita Lei cammina vicina anche se sono stanco Lei è nera di pelle anche se sono bianco Mi sta sempre attaccata, perlomeno col piede Se io corro lei corre, se mi siedo si siede Solamente la notte non resta con me Io la cerco nel letto e nel letto non c’è Se n’è andata volando in un posto lontano Con le ombre sue amiche tenute per mano Se ne vanno volando laggiù allo sprofondo In un prato negretto nell’ombra del mondo A ballare la danza più nera e più lieve Abbracciate agli omini di neve Lorsignori Il congiurato La mossa di Fini porta allo scoperto l’Udc on è proprio una resa quella di Fini sulla trona che fu di Scajola, quanto piuttosto con inca- malmente chiusa una vicenda che in privato conti- N calendarizzazione del ddl intercettazioni richi di altissimo livello, come la vicepresidenza nuano a considerare più che imbarazzante. E poi a luglio alla Camera. Non lo è se si consi- del Csm. Si comincia a votare oggi in Parlamento, lo stop pronunciato ieri da Vietti alla iniziativa di- dera che le forze dell’opposizione appaiono meno ma ci saranno fumate nere in attesa che la prossi- pietrista volta a cancellare il ddl intercettazioni compatte di prima, perché l’Udc sta tornando a ma settimana venga eletta la componente togata. dall’ordine del giorno della Camera. Lo stesso distinguersi. Uomini attenti ai movimenti di fron- Solo allora il quadro sarà più chiaro, ma già da Vietti che dopo aver a lungo discusso con il capo- tiera, come i rutelliani, sono convinti che ormai tempo il candidato più quotato alla successione di gruppo del Pdl in commissione Costa, si è a fine Casini e Cesa stiano già con Berlusconi, e che il Mancino è il centrista Vietti. È gradito alle corren- serata intrattenuto in un faccia a faccia su un diva- problema sia solo nei tempi. In realtà più che sul ti Unicost e Mi, e con i voti dei laci del Pdl diverreb- netto del Transatlantico con Ghedini. Se son rose quando, l’attenzione va forse posta sul come. Se be il nuovo vice di Napolitano a Palazzo dei Mare- fioriranno, e si cominceranno a vedere da subito infatti i finiani hanno sperimentato il modo di sta- scialli. Berlusconi però non fa nulla per nulla, e in caso di nuovo voto alla regione Piemonte(Viet- re dal centro destra all’opposizione di Berlusconi, infatti proprio in questi giorni ha ricevuto due se- ti è di Torino). A marzo l’Udc era con Bresso con- l’Udc pur restando formalmente fuori dalla mag- gnali importanti. Innanzitutto il no di Casini alla tro Cota. Interpellato di recente sull’ipotesi di un gioranza si appresterebbe ad entrare in qualche mozione di sfiducia per Brancher, rendendo vel- bis, Casini si è però ben guardato dal confermare modo al governo. Non però con posti di ministro, leitaria qualunque ipotesi di dissenso dei finiani, l’alleanza con il Pd, limitandosi a dire che nel par- pur avendo più volte Berlusconi offerto loro la pol- che hanno subito ricalibrato il tiro definendo for- tito non ne hanno ancora parlato.❖ Rinaldo Gianola Pomigliano D’Arco Diario operaio Il ricatto della Fiat La condizione del lavoro nella crisi italiana le paure e le speranze pagine 168|euro 10,00|in libreria dei lavoratori 4 www.unita.it GIOVEDÌ 1 LUGLIO 2010 Primo Piano Veltroni: da Pisanu nu sulle stragi del 1992-93. Pisanu, quadro». «un passo avanti», ora ha sottolineato l'ex segretario del Veltroni ha ipotizzato un calenda- La servono 10-12 audizioni Pd e membro dell'Antimafia, ha rio di dieci o dodici audizioni - «un chiarito che le bombe non furono numero non infinito ma seleziona- relazione «opera solo della mafia» e ha «fatto to», ha chiarito il parlamentare del «Un passo avanti». Così Wal- giustizia di certe semplificazione do- Pd - perchè «quello che dobbiamo ter Veltroni. membro della vute a un groviglio di interessi». «La sapere è chi c'era seduto al tavolo Ricostruzione commissione antimafia ha definito relazione è l'inizio della discussio- che decise le stragi di quel biennio. pesante la relazione del presidente della ne», ha però sottolineato, «ora le au- La mafia fu il braccio ma non anche commissioneAntimafia Beppe Pisa- dizioni serviranno a completare il il cervello».