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EC CE HO MO l’incontro I fra il divino e l’umano per una diversa antropologia Villa d’Este una introduzione 16 ottobre 2020 10 gennaio 2021 I II Anri Sala (Tirana, 1974) Pirro Ligorio (Napoli, 1513 – Ferrara, 1583) UOMODUOMO STRAGE DEI NIOBIDI (ManCathedral) Gesso, penna, inchiostro bruno e pennello su carta vergata 2000 Apollo and Diana slaughtering Niobe’s Children video B/N no sound / 1.41 min Loop Chalk, pen, brown ink and brush on laid paper Courtesy dell’artista e Galleria Alfonso Artiaco, Napoli Collezione privata, Tivoli La celebre opera video, che valse ad Anri Sala il Leone Il disegno riproduce una parte della decorazione a graffito d’Oro come giovane artista emergente alla Biennale di realizzata intorno al 1520 da Polidoro da Caravaggio e Venezia del 2001, rappresenta un anziano senzatetto Maturino da Firenze sulla facciata del palazzo romano II addormentato sulle sedute del Duomo di Milano. L’opera, della famiglia Milesi. che richiama l’idea del risveglio dato dalla chiamata Il fregio ha goduto di una grande fortuna, a partire biblica alla conversione, non mostra mai l’anziano destarsi da Vasari che scriveva “di bellezza e di copia non potria e, anzi, evidenzia come anche nella sua condizione di migliorare”. Sono innumerevoli gli artisti che riprodussero totale vulnerabilità alla vista di tutti, l’uomo sia protetto le concitate scene legate al mito di Niobe, regina di nelle sue fragilità solo nella Casa di Dio. Con questa Tebe che offese Latona, madre di Apolllo e Diana, efficace, quanto complessa, immagine, Uomoduomo dichiarandosi superiore a lei perché aveva quattordici figli. affronta il tema della sofferenza e della solitudine umana, La vendetta fu terribile e i due gemelli punivano l’affronto rapportandola alla dimensione del sacro in contatto con uccidendo tutta la stirpe di Niobe, che, inconsolabile, fu l’umanità indifferente. tramutata in pietra. Il disegno è tratto dalla scena più cruenta dove, usando Anri Sala’s famous video won her the Golden Lion as le parole di Vasari, si attua “la miserabile vendetta ne’ a young emerging artist at the 2001 Venice Biennale. figliuoli della superbissima Niobe, e che i sette maschi da The video portrays a homeless old man asleep on the Febo e le sette femmine da Diana le sono amazzati, con pews of the Cathedral in Milan, recalling the concept of una infinità di figure di bronzo che non di pittura, ma di reawakening in the biblical call for conversion; it never metallo paiono”. shows the old man waking up, instead it highlights how even when his utter vulnerability is there for everyone to The drawing reproduces part of a sgraffito decoration see, his fragility is protected only in the House of God. In created around the year 1520 by Polidoro da Caravaggio this successful, albeit complex image, Uomoduomo tackles and Maturino da Firenze on the façade of the Milesi the subject of human suffering and solitude, relating it family home in Rome. to the dimension of the sacred in contact with humanity. The frieze was very successful, for example Vasari Indifferent. described it as “so beautiful a copy I could not improve III upon”. Many artists have portrayed the frenzied scenes of tuoi occhi di Cesare Pavese, la quale dà poi il titolo alle due the myth of Niobe, queen of Thebes, who insulted Leto, opere. Queste fotografie mostrano quel calvario terreno mother of Apollo and Diana, by saying she was better than che la malattia e l’attesa della morte portano sul corpo her because she had fourteen children. Leto’s vendetta di chi ne è colpito, attraverso un lento, ma inarrestabile, was horrendous; her two twin children punished the insult scorrere del tempo. by killing all Niobe’s offspring. The inconsolable Niobe The two photographs by Mario Giacomelli were taken was turned to stone. between 1966 and 1968 in a nursing home in Senigallia; The drawing is part of the cruellest scene where, in they are part of the second phase of a cycle of images he Vasari’s words, “the miserable vendetta was implemented began to take in the fifties and called Life in a hospice, and against the small children of the very arrogant Niobe; again in the eighties. The whole cycle reflects the incessant Apollo killed the seven boys and Diana the seven girls, flow of time through photographs depicting old people in [surrounded] by an endless number of bronze figures that a nursing home. It is obsessively accompanied by Cesare appear not made of paint, but metal”. Pavese’s poem Death will come and will have your eyes, which Giacomelli used as the title of the two images. The III / IV photographs convey the earthly ordeal that illness and Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) waiting for death impose on the body of the old and sick VERRÀ LA MORTE E AVRÀ I TUOI OCCHI during the slow but relentless passing of time. IV 1966-1968 Stampa ai sali d’argento su carta baritata 22×39 cm / 30×40 cm Cesare Pavese, Death will come and will have your eyes Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Silver print on baryta paper Collezione privata, Udine Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna Le due opere di Mario Giacomelli sono fotografie dal mattino alla sera, insonne, realizzate tra il 1966 e il 1968 nella casa di riposo di sorda, come un vecchio rimorso Senigallia e fanno parte della seconda fase di un ciclo o un vizio assurdo. I tuoi occhi di scatti realizzati inizialmente negli anni ‘50, con saranno una vana parola, il titolo Vita d’ospizio, e poi ancora negli anni ‘80. un grido taciuto, un silenzio. L’intero ciclo, che riflette sull’incessante scorrere del tempo attraverso la raffigurazione fotografica degli Cosí li vedi ogni mattina anziani ricoverati nella casa di riposo, è ossessivamente quando su te sola ti pieghi accompagnato dalla celebre poesia Verrà la morte e avrà i nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi V che sei la vita e sei il nulla. V Per tutti la morte ha uno sguardo. Gerard Seghers (Anversa 1591-1651) Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. DERISIONE DI CRISTO Sarà come smettere un vizio, Olio su tela, 185.5×136 cm come vedere nello specchio The Mocking of Christ riemergere un viso morto, Oil on canvas come ascoltare un labbro chiuso. Galleria Cesare Lampronti, Roma – Londra Scenderemo nel gorgo muti. La tela è attribuita al fiammingo Gerard Seghers, nato ad Anversa e fratello del pittore Daniel specializzato in nature Cesare Pavese morte floreali. L’artista giungeva a Roma intorno al 1613 e Death will come and will have your eyes vi rimaneva sino al 1620. Durante il soggiorno romano Seghers veniva in Death will come with your eyes— contatto con l’arte di Caravaggio e subiva l’influenza this death that accompanies us di uno dei suoi primi seguaci: Bartolomeo Manfredi. from morning till night, sleepless, L’espressione “Manfrediana Methodus” era coniata da deaf, like an old regret Joachim von Sandrart proprio in riferimento a Gerard or a stupid vice. Your eyes Seghers, per sottolineare l’uso di forti contrasti di luci will be a useless word, e ombre che si ispiravano ed emulavano la pittura di a muted cry, a silence. Caravaggio. Secondo Gianni Papi, l’opera potrebbe essere stata As you see them each morning eseguita a Roma intorno al 1614-1615 e mostra evidenti when alone you lean over rapporti con le opere di Gerrit van Honthorst del periodo the mirror. O cherished hope, 1611-13. that day we too shall know L’illuminazione drammatica e il forte chiaroscuro, that you are life and nothing. tipici della pittura “a lume di notte”, drammatizzano la For everyone death has a look. scena dove Gesù, denudato e sopraffatto dai carnefici, subisce l’atroce violenza. Death will come with your eyes. La vicenda segue il racconto evangelico narrato da It will be like terminating a vice, Marco (16,16-20), Matteo (27,27-31) e Giovanni (19,2-3); as seen in the mirror scrive Matteo: “intrecciata una corona di spine, gliela a dead face re-emerging, posero sul capo e gli misero una canna nella mano like listening to closed lips. destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, We’ll go down the abyss in silence. dicendo: «Salve, re dei Giudei!» E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo”. VI The canvas is attributed to the Flemish painter Gerard Nato a Genova e formatosi nell’ambito di Luciano Seghers, born in Antwerp and brother of the painter Borzone (1590-1645) e Andrea Ansaldo (1584-1638) Daniel specialised in floral still lives. Gerard arrived in Gioacchino Assereto fu influenzato da Bernardo Rome around 1613 and stayed until 1620. Strozzi e da Giulio Cesare Procaccini e dalla pittura While in Rome he came into contact with Caravaggio’s lombarda del ‘600. La sua pittura si distingue per il tono drammatico, per l’uso di luci violente e per una intensa art and was influenced by one of his first followers: caratterizzazione dei volti. Questi elementi si ritrovano Bartholomeo Manfredi. The expression “Manfrediana nell’Ecce Homo che racconta il dramma vissuto in prima Methodus” was coined by Joachim von Sandrart when persona da Cristo, rappresentandolo proprio al culmine emphasising the way Gerard Seghers used strong light and della sua intensità. Le figure intorno all’immagine dolente shadow contrasts inspired by and emulating Caravaggio’s di Gesù mostrano una grande forza espressiva, accentuata style of painting. According to Gianni Papi, the canvas dalla luce che illumina violentemente il corpo martoriato may have been painted in Rome around 1614-1615 and del figlio di Dio.