EC CE HO MO l’incontro I fra il divino e l’umano per una diversa antropologia

Villa d’Este una introduzione 16 ottobre 2020 10 gennaio 2021 I II Anri Sala (Tirana, 1974) (Napoli, 1513 – Ferrara, 1583) UOMODUOMO STRAGE DEI NIOBIDI (ManCathedral) Gesso, penna, inchiostro bruno e pennello su carta vergata 2000 Apollo and Diana slaughtering Niobe’s Children video B/N no sound / 1.41 min Loop Chalk, pen, brown ink and brush on laid paper Courtesy dell’artista e Galleria Alfonso Artiaco, Napoli Collezione privata, Tivoli

La celebre opera video, che valse ad Anri Sala il Leone Il disegno riproduce una parte della decorazione a graffito d’Oro come giovane artista emergente alla Biennale di realizzata intorno al 1520 da Polidoro da e Venezia del 2001, rappresenta un anziano senzatetto Maturino da Firenze sulla facciata del palazzo romano II addormentato sulle sedute del Duomo di Milano. L’opera, della famiglia Milesi. che richiama l’idea del risveglio dato dalla chiamata Il fregio ha goduto di una grande fortuna, a partire biblica alla conversione, non mostra mai l’anziano destarsi da Vasari che scriveva “di bellezza e di copia non potria e, anzi, evidenzia come anche nella sua condizione di migliorare”. Sono innumerevoli gli artisti che riprodussero totale vulnerabilità alla vista di tutti, l’uomo sia protetto le concitate scene legate al mito di Niobe, regina di nelle sue fragilità solo nella Casa di Dio. Con questa Tebe che offese Latona, madre di Apolllo e Diana, efficace, quanto complessa, immagine, Uomoduomo dichiarandosi superiore a lei perché aveva quattordici figli. affronta il tema della sofferenza e della solitudine umana, La vendetta fu terribile e i due gemelli punivano l’affronto rapportandola alla dimensione del sacro in contatto con uccidendo tutta la stirpe di Niobe, che, inconsolabile, fu l’umanità indifferente. tramutata in pietra. Il disegno è tratto dalla scena più cruenta dove, usando Anri Sala’s famous video won her the Golden Lion as le parole di Vasari, si attua “la miserabile vendetta ne’ a young emerging artist at the 2001 Venice Biennale. figliuoli della superbissima Niobe, e che i sette maschi da The video portrays a homeless old man asleep on the Febo e le sette femmine da Diana le sono amazzati, con pews of the Cathedral in Milan, recalling the concept of una infinità di figure di bronzo che non di pittura, ma di reawakening in the biblical call for conversion; it never metallo paiono”. shows the old man waking up, instead it highlights how even when his utter vulnerability is there for everyone to The drawing reproduces part of a sgraffito decoration see, his fragility is protected only in the House of God. In created around the year 1520 by Polidoro da Caravaggio this successful, albeit complex image, Uomoduomo tackles and Maturino da Firenze on the façade of the Milesi the subject of human suffering and solitude, relating it family home in . to the dimension of the sacred in contact with humanity. The frieze was very successful, for example Vasari Indifferent. described it as “so beautiful a copy I could not improve III upon”. Many artists have portrayed the frenzied scenes of tuoi occhi di Cesare Pavese, la quale dà poi il titolo alle due the myth of Niobe, queen of Thebes, who insulted Leto, opere. Queste fotografie mostrano quel calvario terreno mother of Apollo and Diana, by saying she was better than che la malattia e l’attesa della morte portano sul corpo her because she had fourteen children. Leto’s vendetta di chi ne è colpito, attraverso un lento, ma inarrestabile, was horrendous; her two twin children punished the insult scorrere del tempo. by killing all Niobe’s offspring. The inconsolable Niobe The two photographs by Mario Giacomelli were taken was turned to stone. between 1966 and 1968 in a nursing home in Senigallia; The drawing is part of the cruellest scene where, in they are part of the second phase of a cycle of images he Vasari’s words, “the miserable vendetta was implemented began to take in the fifties and called Life in a hospice, and against the small children of the very arrogant Niobe; again in the eighties. The whole cycle reflects the incessant Apollo killed the seven boys and Diana the seven girls, flow of time through photographs depicting old people in [surrounded] by an endless number of bronze figures that a nursing home. It is obsessively accompanied by Cesare appear not made of paint, but metal”. Pavese’s poem Death will come and will have your eyes, which Giacomelli used as the title of the two images. The III / IV photographs convey the earthly ordeal that illness and Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) waiting for death impose on the body of the old and sick VERRÀ LA MORTE E AVRÀ I TUOI OCCHI during the slow but relentless passing of time. IV 1966-1968 Stampa ai sali d’argento su carta baritata 22×39 cm / 30×40 cm Cesare Pavese, Death will come and will have your eyes Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Silver print on baryta paper Collezione privata, Udine Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna Le due opere di Mario Giacomelli sono fotografie dal mattino alla sera, insonne, realizzate tra il 1966 e il 1968 nella casa di riposo di sorda, come un vecchio rimorso Senigallia e fanno parte della seconda fase di un ciclo o un vizio assurdo. I tuoi occhi di scatti realizzati inizialmente negli anni ‘50, con saranno una vana parola, il titolo Vita d’ospizio, e poi ancora negli anni ‘80. un grido taciuto, un silenzio. L’intero ciclo, che riflette sull’incessante scorrere del tempo attraverso la raffigurazione fotografica degli Cosí li vedi ogni mattina anziani ricoverati nella casa di riposo, è ossessivamente quando su te sola ti pieghi accompagnato dalla celebre poesia Verrà la morte e avrà i nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche noi V che sei la vita e sei il nulla. V Per tutti la morte ha uno sguardo. Gerard Seghers (Anversa 1591-1651) Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. DERISIONE DI CRISTO Sarà come smettere un vizio, Olio su tela, 185.5×136 cm come vedere nello specchio The Mocking of Christ riemergere un viso morto, Oil on canvas come ascoltare un labbro chiuso. Galleria Cesare Lampronti, Roma – Londra Scenderemo nel gorgo muti. La tela è attribuita al fiammingo Gerard Seghers, nato ad Anversa e fratello del pittore Daniel specializzato in nature Cesare Pavese morte floreali. L’artista giungeva a Roma intorno al 1613 e Death will come and will have your eyes vi rimaneva sino al 1620. Durante il soggiorno romano Seghers veniva in Death will come with your eyes— contatto con l’arte di Caravaggio e subiva l’influenza this death that accompanies us di uno dei suoi primi seguaci: . from morning till night, sleepless, L’espressione “Manfrediana Methodus” era coniata da deaf, like an old regret Joachim von Sandrart proprio in riferimento a Gerard or a stupid vice. Your eyes Seghers, per sottolineare l’uso di forti contrasti di luci will be a useless word, e ombre che si ispiravano ed emulavano la pittura di a muted cry, a silence. Caravaggio. Secondo Gianni Papi, l’opera potrebbe essere stata As you see them each morning eseguita a Roma intorno al 1614-1615 e mostra evidenti when alone you lean over rapporti con le opere di Gerrit van Honthorst del periodo the mirror. O cherished hope, 1611-13. that day we too shall know L’illuminazione drammatica e il forte , that you are life and nothing. tipici della pittura “a lume di notte”, drammatizzano la For everyone death has a look. scena dove Gesù, denudato e sopraffatto dai carnefici, subisce l’atroce violenza. Death will come with your eyes. La vicenda segue il racconto evangelico narrato da It will be like terminating a vice, Marco (16,16-20), Matteo (27,27-31) e Giovanni (19,2-3); as seen in the mirror scrive Matteo: “intrecciata una corona di spine, gliela a dead face re-emerging, posero sul capo e gli misero una canna nella mano like listening to closed lips. destra e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano, We’ll go down the abyss in silence. dicendo: «Salve, re dei Giudei!» E gli sputavano addosso, prendevano la canna e gli percotevano il capo”. VI The canvas is attributed to the Flemish painter Gerard Nato a Genova e formatosi nell’ambito di Luciano Seghers, born in and brother of the painter Borzone (1590-1645) e Andrea Ansaldo (1584-1638) Daniel specialised in floral still lives. Gerard arrived in Gioacchino Assereto fu influenzato da Bernardo Rome around 1613 and stayed until 1620. Strozzi e da Giulio Cesare Procaccini e dalla pittura While in Rome he came into contact with Caravaggio’s lombarda del ‘600. La sua pittura si distingue per il tono drammatico, per l’uso di luci violente e per una intensa art and was influenced by one of his first followers: caratterizzazione dei volti. Questi elementi si ritrovano Bartholomeo Manfredi. The expression “Manfrediana nell’Ecce Homo che racconta il dramma vissuto in prima Methodus” was coined by Joachim von Sandrart when persona da Cristo, rappresentandolo proprio al culmine emphasising the way Gerard Seghers used strong light and della sua intensità. Le figure intorno all’immagine dolente shadow contrasts inspired by and emulating Caravaggio’s di Gesù mostrano una grande forza espressiva, accentuata style of painting. According to Gianni Papi, the canvas dalla luce che illumina violentemente il corpo martoriato may have been painted in Rome around 1614-1615 and del figlio di Dio. has obvious links to the works (1611-13) by Gerrit van L’opera fa parte della piena maturità del pittore, Honthorst. The dramatic lighting and strong chiaroscuro, quando Assereto raggiunge un perfetto equilibrio tra le typical of “nightlight” painting, dramatise the scene where soluzioni derivate dallo studio dei modelli caravaggeschi, Jesus, naked and overcome by his torturers, suffers this lombardi e genovesi; per questo motivo, è probabile che la tela vada collocata nel periodo 1620-30. atrocious violence. L’iconografia dell’Ecce Homo prende spunto dal The scene portrays the evangelical narrative by Mark racconto evangelico di Giovanni (19,5) che unico tra gli (16,16-20), Matthew (27, 27-31) and John (19, 2-3); evangelisti racconta di come Pilato, dopo la flagellazione, Mathew writes “they twisted together a crown of thorns mostrava alla folla il Cristo coperto di piaghe e ferite and set it on his head. They put a staff in his right hand. sanguinanti, con una corona di spine sul capo, un mantello Then they knelt in front of him and mocked him. ‘Hail, purpureo da re sulle spalle e uno scettro di canna tra le king of the Jews!’ they said. They spit on him and took the mani, pronunciando la frase «Ecce homo» come per dire staff and struck him on the head again and again”. «Guardate l’uomo, vedete che l’ho punito?». La punizione non placava la folla e i sommi sacerdoti premettero per VI far crocifiggere Gesù. Scrive Giovanni: “Gesù dunque Gioacchino Assereto (Genova, 1600-1649) uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. E ECCE HOMO Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!»”. 1620-1630 Born in Genoa, Gioacchino Assereto trained with Luciano Olio su tela Borzone (1590-1645) and Andrea Ansaldo (1584-1638) Oil on canvas and was influenced by Bernardo Strozzi, Giulio Cesare 121,2×95,3 cm Galleria Cesare Lampronti, Roma – Londra Procacccini, and seventeenth-century Lombard painting. VII His dramatic style is due to the use of bright light and Vintage gelatin silver print intense facial characterisation. The elements present in (photography by Mario Parolin) Ecce Homo narrate the ordeal personally experienced by Collezione privata, Firenze Christ and depict it at its most intense climactic moment. The very expressive figures around the suffering Christ are L’artista austriaco Hermann Nitsch è uno dei principali emphasised by the light that falls violently on the martyred esponenti dell’azionismo viennese, corrente artistica body of the Son of God. performativa che si sviluppò nella prima metà degli anni sessanta, con un insistente utilizzo di immagini dissacranti The painting is one of Assereto’s mature works after – e spesso profanatorie – rispetto all’ambito religioso, the painter achieved perfect balance between the solutions sociale e sessuale. inspired by his study of Caravaggesque, Lombard, and Le azioni performative degli artisti di questa corrente Genovese models. For this reason the painting should rappresentavano spesso, come nel caso di Aktion n. 50, probably be dated to around 1620-30. la messa in scena di cerimonie rituali, con riferimento alla The iconography of Ecce Homo was inspired by John’s liturgia cristiana e a religioni pagane di popoli arcaici. evangelical narrative (19,5). John was the only evangelist Nelle sue performance, che spesso duravano giorni, to narrate that after the flagellation, Pilate presented Jesus l’artista introduce così sostanze organiche, come la carne to the crowd, covered in bloody wounds and sores, with di animali sventrati, liquidi corporali, come il sangue e a crown of thorns, a king’s purple cloak on his shoulders l’urina, e paramenti liturgici, come ostensori e croci. Nelle articolate azioni dell’artista viennese, teatro, performance, and a reed sceptre in his hand, pronouncing the words: architettura e musica trovano un’unica soluzione di “Ecce Homo”, as if to say “Behold the man, see how I continuità nel richiamare pulsioni nascoste e istinti have punished him?” The punishment did not placate the primordiali dell’uomo contemporaneo. crowd and the high priests allowed Christ to be crucified. John writes: “The came Jesus forth, wearing the crown of The Austrian artist Hermann Nitsch is one of the main thorns, and the purple robe. And Pilate said unto them, exponents of Viennese Actionism, a performance art Behold the man!” movement that developed in the first half of the sixties and relentlessly used desecrating and often defiling images VII of religious, social, and sexual subjects. Hermann Nitsch (Vienna, 1938) Like Aktion n. 50, the performance actions of the artists of this movement often represented the staging of AKTION, NR. 50 ritual ceremonies of the Christian liturgy and the pagan 1975 religions of archaic populations. In the performances, Stampa vintage alla gelatina ai sali d’argento (fotografia di Mario Parolin) which sometimes lasted for days, Nitsch introduces 66×50 cm organic substances (e.g., the flesh of disembowelled animals, body fluids such as blood and urine, and VIII liturgical vestments such as monstrances and crucifixes). Nell’ambito di questi dipinti si inserisce il Cristo In the multifaceted actions of the Viennese artist, theatre, in pietà sorretto dalla Madonna, che si caratterizza per performances, architecture, and music were seamlessly l’accentuato tono drammatico, evidente nello strazio di used to recall the hidden impulses and primordial instincts Maria che piange sul corpo del figlio morto e nelle lacrime of contemporary man. che le rigano il volto. Dal confronto con l’opera di analogo soggetto conservata al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo si VIII evince che la tavola era in origine di dimensioni maggiori Jacopo del Sellaio (Firenze, 1441-1493) e presentava nella parte inferiore la corona di spine tra le CRISTO IN PIETÀ SORRETTO DALLA mani segnate dalle stimmate. MADONNA Tempera su tavola Mentioned by Vasari as one of Filippo Lippi’s apprentices, cm 47×47 Jacopo inherited his surname – Sellaio –from his father The Lamentation. Madonna with the Body of Christ who made and sold saddles. Tempera on panel Jacopo’s many works include monumental altarpieces, Collezione privata small devotional paintings, and “domestic” paintings such as tondi, chests, and seat backs. Documents exist for only Ricordato da Vasari tra gli allievi di Filippo Lippi, Jacopo seven of his artworks, including his first known painting, deriva il suo soprannome, Sellaio, dal mestiere del padre, Christ crowed with thorns, executed for the Florentine artigiano produttore e venditore di selle. Confraternity of St. Paul between 1469 and 1472. La sua vasta produzione comprende pale d’altare Although the painting remains untraceable, there are monumentali, piccole pitture devozionali e dipinti many variations of that composition in which the half-bust “domestici” come tondi, cassoni e spalliere. Sono solo figure of Christ is portrayed together with instruments of sette le opere documentate, tra queste il primo dipinto di cui si ha notizia è un Cristo coronato di spine realizzato torture. per la confraternita fiorentina di S. Paolo tra il 1469 circa The style of Jacopo’s works reveals he was influenced e il 1472. Nonostante il quadro non sia stato rintracciato, by Filippino Lippi, Domenico Ghirlandaio, and Sandro sopravvivono molte varianti riconducibili a quella Botticelli. In particular, he shared Botticelli’s religious composizione in cui la figura a mezzo busto del Cristo era sensitivity, inspired by the cultural climate in Florence accompagnata dagli strumenti di tortura. where Girolamo Savonarola was very influential. Le opere del Sellaio mostrano dal punto di vista The Lamentation. Madonna with the body of Christ is stilistico l’influenza di Filippino Lippi, di Ghirlandaio e di one of these seven paintings; the very dramatic tone of the Sandro Botticelli. In particolare si legano a quest’ultimo canvas is evident in the suffering Mary feels, the fact she per la sensibilità religiosa, da mettere in relazione al clima is crying over her son’s dead body and tears are streaming culturale fiorentino influenzato da Girolamo Savonarola. down her cheeks. IX A comparison between this painting and a similar painting Lamentation over the dead Christ reveals the influence in the Hermitage Museum in St. Petersburg indicates that of Michelangelo’s later style, a more subtle use of the panel was originally much bigger and that the lower “”, and a renewed attention to light. These part of the painting contained the image of Christ’s hands, features suggest that the canvas was painted around 1569. with the stigmata, holding a crown of thorns. X IX Gaudenzio Marconi (1841-1885) Lelio Orsi (Novellara, 1508/1511-1587) STUDIO MASCHILE (DA GRUNEWALD) COMPIANTO SU CRISTO MORTO 1875 ca. 1569 ca. Stampa all’albumina Tempera su tavola 26,3×16,5 cm 66×57 cm Male nude (after Grunewald) Lamentation over the dead Christ Albumen print Tempera on panel Collezione privata Vittoriano e Palazzo Venezia Museo nazionale del Palazzo di Venezia, Roma; inv. 894 Nato in Svizzera da una famiglia di origine italiana Gaudenzio Marconi fu attivo in Francia e Belgio. Lelio Orsi crebbe nell’ambiente mantovano, dove si La sua produzione si distingue per i nudi artistici, in formò sulle opere del Mantegna e di Giulio Romano particolare maschili. Le sue composizioni mostrano una presenti in città. In questo contesto artistico si delineò la particolare attenzione alla qualità plastica dei corpi e al sua fisionomia stilistica, che verrà poi influenzata dallo movimento delle masse muscolari. L’abilità nel ritrarre la studio di Michelangelo a Roma, collocandosi pienamente figura umana era così apprezzata che Auguste Rodin, per all’interno dell’esperienza manierista italiana. discolparsi dalle ingiuste accuse di aver realizzato L’età Il Compianto sul Cristo morto denota l’influenza del bronzo (1876) attraverso un calco dal vero, chiedeva a dei modi tardi di Michelangelo e mostra un Marconi di fotografare nella stessa posa Auguste Neyt, il ridimensionamento delle “maniera”, insieme a una modello che aveva posato per l’opera. rinnovata attenzione per la luce. Questi elementi L’insistita attenzione all’anatomia dei corpi, influenzata suggeriscono una datazione intorno al 1569. dall’arte di Michelangelo, esclude pose ammiccanti e evocazioni di atmosfere irreali. Marconi utilizza spesso Lelio Orsi grew up in Mantua where he was influenced by sfondi neutri o ambientazioni paesaggistiche poco the works of Mantegna and Giulio Romano both active caratterizzate. Molto spesso si ritrovano nei suoi modelli le in the city. This artistic milieu shaped his style which was pose derivate da dipinti o sculture del passato. Come nel caso dello Studio maschile (da Grunewald) che riprende later to be influenced by his studies of Michelangelo in il tema iconografico tradizionale di Gesù nel sepolcro, Rome where he fully espoused Italian mannerism. X ambientandolo in uno spazio spoglio e neutro che fa Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, Roma; inv. 893 risaltare la plastica volumetria del corpo. affronta il tema del Compianto seguendo Born in Switzerland to Italian parents, Gaudenzio la celebre invenzione di Mantegna nella Pietà della Marconi was active in France and Belgium. Pinacoteca di Brera, testimoniandone, nuovamente, His works focus primarily on artistic nudes, in la grande fortuna iconografica. Nel dipinto l’artista particular male nudes. His compositions display a riproduce la posizione frontale e di scorcio del corpo di Cristo, disteso senza vita su un tavolo e coperto heightened focus on the sculptural quality of bodies and semplicemente da un lembo di lenzuolo. Ai suoi lati the movement of muscles. His skill in portraying the emergono con grande pacatezza le figure addolorate di human figure was so appreciated that Auguste Rodin, to Maria e dell’Apostolo Giovanni. L’espressione dei due clear himself from the unjust accusations of having made personaggi è abbandonata ad un tragico sentimento di The Age of Bronze (1876) from a real life mould, asked compassione e dolore, tuttavia il tono patetico rimane Marconi to photograph Auguste Neyt, the model who had fortemente realistico, venendo interpretato dal pittore sat for the work, in the same pose. attraverso una sofferenza più quieta, quasi poetica. La His persistent focus on the anatomy of the body, Vergine unisce le mani in preghiera, mentre Giovanni influenced by Michelangelo’s art, avoids any alluring amorevolmente appoggia la guancia sulla mano di Cristo. poses and unreal settings. Marconi often used neutral Borgianni pone l’attenzione sulla rappresentazione backgrounds or fairly non-descript landscape settings. degli affetti e dei sentimenti, calibrando con sicurezza la raffigurazione evitando un tono eccessivamente teatrale. His models’ poses were often inspired by old paintings or L’opera si inserisce perfettamente nel panorama della sculptures. For example this Male Nude (after Grunewald) pittura romana dell’inizio del Seicento, richiamando in is reminiscent of the traditional iconography of Jesus in particolare elementi caravaggeschi nel tragico gioco di luci the tomb; in fact he sets it in a bare neutral space that e ombre che infrangendosi dall’alto sulle figure travolgono enhances the sculptural volume of the body. il resto della composizione. XI Orazio Borgianni painted the Lamentation using Orazio Borgianni (Roma, 1576-1616) Mantegna’s famous invention in the Pietà, now in the Pinatoteca di Brera; the painting is yet more proof of COMPIANTO SU CRISTO MORTO the success of this iconography. In the painting the artist 1615 reproduces the frontal, foreshortened position of Christ’s Olio su tela 75×86 cm dead body lying on a table and covered only by a small Lamentation over the body of Christ sheet. On either side the very calm, grieving figures of Oil on canvas Mary and John the Apostle. Their facial expressions betray Vittoriano e Palazzo Venezia a tragic feeling of compassion and pain, nevertheless the XI sad mood remains very realistic, interpreted by the painter braccia con estrema tenerezza. La scena cita la Pietà as a quieter, almost poetic suffering. The Virgin’s hands di Michelangelo, ma qui, al posto del corpo giovane di are clasped in prayer, while John lovingly rests his cheek Cristo, appare un uomo anziano che sembra riposare on Christ’s hand. Borgianni focuses on the representation serenamente tra le braccia dell’incantevole figura mariana. of affection and feelings, masterfully balancing the image Proprio quest’ultima, nella scena finale, porta in braccio un neonato, richiamando implicitamente la maternità, and ensuring it is not too theatrical or dramatic. The la ciclicità della vita e l’idea di rinascita e resurrezione painting is an excellent example of early seventeenth- successiva all’espiazione dei peccati. century Roman paintings reminiscent of the elements Caravaggio used, for example the light and shadow falling The song in the music video was published on 14 March on all the figures and then spreading over the rest of the 2000 as the fifth track of the album Play; it was extremely composition. successful and people remember it as part of the international music scene at the turn of the century. XII The words of Natural Blues are spoken like a prayer: Moby (New York, 1965) an invocation to God, the only one who knows just how NATURAL BLUES much people suffer when they loose their loved ones and 2000 have to face inevitable death. Video musicale The protagonist of the video faces his own inner ordeal 4.22 min until he looses his own bodily presence: in an iconic image Music video the actress Cristina Ricci tenderly holds the protagonist in her arms. The scene is reminiscent of Michelangelo’s Pietà, Il brano, a cui il video musicale si riferisce, è stato but here Christ’s body is replaced with that of an old man pubblicato il 14 marzo del 2000 come quinto estratto who seemingly appears to rest serenely in the arms of the dall’album Play, raggiungendo un enorme successo enchanting Marian figure. In the final scene, she lifts up a ed entrando così nella memoria collettiva del cambio newborn child, implicitly recalling maternity, the cycle of del secolo per ciò che concerne il panorama musicale life, and the concept of rebirth and resurrection after the internazionale. expiation of our sins. Il testo di Natural Blues si articola come una vera e propria preghiera: un’invocazione a Dio, unico a conoscere l’entità dei drammi umani legati alla perdita degli affetti e all’ineluttabilità della morte. Testi di Il protagonista del video musicale affronta il proprio Davide Bertolini, calvario interiore fino a raggiungere la perdita della Giulia Floris, propria presenza corporea: in un’immagine iconica Martina Patrizi l’attrice Cristina Ricci tiene il protagonista tra le Ecce Homo: ISTITUZIONI PROMOTRICI TRASPORTI E CORRIERAGGIO PRESTATORI La mostra è stata realizzata grazie all’attiva l’incontro fra il divino e l’umano SPONSOR INSTITUTIONS TRANSPORT AND COURIER SERVICE LENDERS partecipazione dei prestatori. per una diversa antropologia. Ministero per i Beni e le Attività Culturali Apice Roma Srl Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia, Roma Siamo grati loro per la collaborazione Una Introduzione e per il Turismo Galleria Alfonso Artiaco, Napoli dimostrata nelle varie fasi realizzative di Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – COPERTURA ASSICURATIVA Galleria Cesare Lampronti, Roma – Londra questa prima tappa dell’esposizione e in VILLÆ INSURANCE Altre opere sono state prestate grazie Ecce Homo: Consulenza assicurativa / particolare ai direttori, ai conservatori, ai alla cortese disponibilità di collezionisti funzionari e ai collaboratori coinvolti nelle the encounter between the divine and man A CURA DI Insurance Consultant for a different anthropology. privati di Tivoli, Roma, Firenze e diverse procedure. CURATED BY Exe Insurance Broker Srl Udine, che hanno preferito non figurare An Introduction Andrea Bruciati Compagnia Assicurativa / Si ringrazia il funzionario responsabile di nominalmente, a cui l’Istituto Villa Adriana Villa d’Este Micaela Angle. Insurance Company e Villa d’Este è grato per il generoso e Tivoli, Villa d’Este COMITATO SCIENTIFICO Great Lakes Insurance Se 16 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021 SCIENTIFIC COMMITTEE fondamentale contributo alla mostra. The exhibition has been organised thanks Other artworks have been kindly loaned 16 October 2020 – 10 January 2021 Davide Bertolini, Claudia Cieri Via, COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA to the active participation of the lenders Valter Curzi, Nicola Panichi, Marco SECURITY COORDINATION by private collectors in Tivoli, Rome, who have loaned the artworks. Zambon Alessandro Bernoni, Sintesi S.p.A. Florence and Udine; these collectors prefer We would like to thank them for their to remain anonymous. The Istituto Villa collaboration during the preparation of UFFICIO MOSTRE ACCOGLIENZA E VIGILANZA Adriana e Villa d’Este would like to thank this first exhibition venue, in particular EXHIBITION OFFICE RECEPTION AND SECURITY them for their generous and fundamental the directors, curators, employees, and VILLA D’ESTE Il personale di assistenza alla fruizione, contribution to this exhibition. collaborators involved in the process. Responsabile / Director accoglienza e vigilanza dell’Istituto Villa We extend our thanks to the Director of Davide Bertolini Adriana e Villa d’Este. ENTE ORGANIZZATORE Villa d’Este, Micaela Angle. Coordinamento organizzativo / Staff assisting with the fruition, reception EVENT ORGANISER Centro Europeo per il Turismo Organisational Coordination and security of the Istituto Villa Adriana e Si ringraziano inoltre / Giulia Floris Villa d’Este. e Cultura di Roma Presidente / President Our thanks also go to Registrar Matteo Barra, Laura Bernardi, Laura Baruzzi, Lucia Zampetti PROMOZIONE E COMUNICAZIONE Giuseppe Lepore PROMOTION AND COMMUNICATION Direttore / Director Elisabetta Ciniglio, Milenko Cuberli, COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO Lucilla D’Alessandro Stefano Zelli Sonia De Amicis, Sergio Del Ferro, ADMINISTRATIVE COORDINATION con / with Consulente Legale / Simonetta Dominici, Chiara Guiso, Elena Achille Giuseppina Morrone, Paola Pagliari, Legal Consultant Tiziana Magrini, Paolo Moznich, con / with Anna Maria Stefani e Archeoares Gianluca Perreca Piera Simone, Alessandra Spanedda, Annamaria Stefani e in particolare gli Giuseppe Buono, Stefania Coccioni, Direttore Amministrativo / organizzazione Annamaria Fazio, Matteo Severi UFFICIO STAMPA Administrative Director artisti Anri Sala e Hermann Nitsch. PRESS OFFICE Domenico Ticchiarelli ALLESTIMENTO Effeci Comunicazione S.r.l. Responsabili dell’evento / EXHIBITION SET UP PROGETTAZIONE GRAFICA Event Directors Progettazione / Design Fabio Sedia Simona Padelletti, Edoardo Porta con / with Fabrizio Dinarelli GRAPHIC DESIGN Francesco Armitti / Solimena Graphisme Segreteria / Secretariat con il sostegno di Realizzazione / Installation Giordana Lenato, Arianna Zelli, Tagi 2000 S.r.l. FOTOGRAFIA E ASSISTENZA INFORMATICA Emanuele Lenato Allestimenti Tata S.r.l. PHOTOGRAPHY AND COMPUTER ASSISTANCE Fotografia / Photography Quirino Berti REVISIONE CONSERVATIVA DELLE OPERE Matteo Rosco ARTWORK CONSERVATION Barbara Caponera, Veronica Fondi, sponsor Margherita Romano VILLA D’ESTE TIVOLI