SAMBENEDETTESE I R U C

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Il Matchday Program è un contenuto esclusivo a cura dell'ufficio stampa e marketing A.C. Perugia Calcio, visionabile gratuitamente online sul sito internet ufficiale www.acperugiacalcio.com

T O U R D E F O R C E

editoriale a cura dell'ufficio stampa A.C. Perugia Calcio

N o n c'è tempo per pensare. La partita contro il Modena ci restituisce la Vorremmo celebrare tante cose: una grande convinzione di aver fatto un altro piccolo vittoria, il rientro di Melchiorri, il gol di passo e di aver alzato ancora l'asticella delle Murano, l'altruismo nelle giocate, gli strappi nostre convinzioni, anche quando due rigori di Elia, i ricami di Falzerano, le discese di sbagliati in 10' rischiavano di cambiare il vento Favalli, la grinta del nostro capitano, di Sgarbi, di una partita giocata con attenzione, volontà e di tutti coloro che sono scesi in campo (prima qualità. e dopo) e, in generale, vorremmo celebrare, la Lo avevamo detto qualche giorno fa. L'appetito grande prova contro una grande squadra come vien mangiando e non si finisce mai di il Modena. Ma la verità è che non c'è tempo. migliorare quando si ambisce a certi obiettivi Non c'è tempo per pensare, non c'è tempo per Allenamento dopo allenamento, partita dopo trionfalismi o per credere di aver fatto partita, deve crescere carattere, ambizione, qualcosa di grande, perché la verità è che coraggio, freddezza e soprattutto amore per quando si va a tutto gas c'è solo da preparare ciò in cui si crede e fiducia per chi ti combatte la prossima curva senza concedersi il lusso di accanto. adagiarsi. Allora, subito in campo contro la Non è retorica, ma sappiamo sia davvero molto Sambenedettese nel turno infrasettimanale, difficile parlare di calcio in un momento come poi lo scontro diretto contro il Padova. questo, in cui tutti ci sentiamo soffocati dalla Gestire le forze, moltiplicare l'entusiasmo, situazione che stiamo vivendo. Ci aggrappiamo tenere i nervi saldi. Inizia il mese di marzo alle piccole cose e a quei piccoli grandi con otto partite in calendario e, se mai ce ne momenti di distrazione. Ci stiamo abituando ad fosse stato bisogno, con la dimostrazione che immedesimarci nello spirito di questo Grifo, in tutti quanti sono pronti a dare man forte per questa voglia di farcela tutti insieme e in raggiungere l'obiettivo. Arriva la quegli abbracci che ci state regalando, che Sambendettese di Paolo Montero, l'ex sentiamo come abbracci di tutto un popolo difensore della Juventus che nel 2000 lasciò al ferito. "Curi" uno scudetto sotto ad un violento Siamo tutti con voi e in questo tour de force nubigrafio, con quel tiro di Alessandro Calori che ci aspetta, siete tutt'altro che soli. che si insaccò sotto gli occhi increduli di tutto Siamo tutti insieme, lo siamo sempre stati e il calcio italiano. sempre lo saremo, nel bene e nel male.

IL PROTAGONISTA DI OGGI

GIOVANNI DI NOIA INTERVISTA AL NUMERO 10 BIANCOROSSO ARRIVATO NELLA SESSIONE DI GENNAIO

Chi è stato il tuo primo idolo da bambino e perché? I miei primi idoli da bambino, da simpatizzante interista, sono stati Christian Vieri e Ronaldo. Da piccolo sognavo di diventare un attaccante e loro erano due giocatori che mi facevano impazzire poiché uno segnava sempre e l’altro, invece, oltre a fare goal faceva anche giocate fenomenali. Quali ruoli hai ricoperto nella tua carriera? Beh, direi che nella mia carriera ho ricoperto più ruoli. Ho fatto il centrocampista, l'esterno a sinistra sia alto che basso e il difensore centrale, anche se solo per una partita. Cosa ricordi della tua infanzia (dove sei cresciuto, gli amici) e i sacrifici per arrivare fin qui? Ho molti ricordi positivi della mia infanzia. Sono cresciuto per le strade di Bari Vecchia e, con i miei amici, ogni momento era buono per incontrarsi e giocare. Non c’erano telefoni, bastava un pallone e lo stare insieme per essere felici. Ho dovuto fare molti sacrifici per arrivare fin qui, ho lottato molto per raggiungere questi livelli e, se non ho mai mollato, neanche nei momenti di difficoltà, lo devo soprattutto alla mia famiglia. Non ci sono abbastanza parole per ringraziarli per tutto ciò che hanno fatto e che fanno per me. Cosa ricordi del tuo debutto nei campionati professionistici? La partita era Chieti- Catanzaro in serie C2 (curiosità, esattamente 9 anni fa). Ricordo che ero un pò teso però poi una volta entrato in campo (con la maglia del Chieti ndr) mi sono tranquillizzato. La squadra per la quale simpatizzi? Dicevamo prima che mi piace l'Inter ma l’unica squadra di cui sono sempre stato tifoso è la Bari, la squadra della mia città. Qual è il momento che ricordi con più piacere? L'esordio in con la maglia del Bari. Ho sempre sognato di giocare nella squadra della mia città e soprattutto di farlo nello stadio "San Nicola". Il gol più bello che hai fatto? Il gol più bello che ho fatto è stato in Chievo-Cremonese e che poi ha deciso la partita. Tornavo in campo dopo 8 mesi di inattività dopo l’operazione al ginocchio e nei primi minuti del secondo tempo ricevo palla, la controllo in avanti e dai 30 metri calcio sotto l’incrocio. Un gol bellissimo, una liberazione dopo tutto ciò che avevo passato. Se non avessi fatto calciatore? Sinceramente non so cosa avrei potuto fare. Per fortuna non ci ho dovuto mai pensare (ride). Il tuo rapporto con i social media? Ho un discreto rapporto con i social media. Diciamo che appena ho un momento libero vado un pò a sbirciare sui social e ogni tanto mi piace condividere alcune cose relative alla mia vita personale però sempre senza esagerare. - Il tuo film preferito? E l'attore? Il mio film preferito, senza dubbio, è “Il Gladiatore”. L'attore Leonardo Di Caprio. Hai tatuaggi? Hanno un significato particolare? Si, ho diversi tatuaggi e tutti hanno un significato. L’ultimo che ho fatto è il più importante, mi sono tatuato un orsetto con sotto il nome di mio figlio Francesco, nato 7 mesi fa. Come hai conquistato la tua compagna e da quanto tempo state insieme? Sono fidanzato da quasi 11 anni con Roberta e ci siamo conosciuti a scuola. Le ho fatto un pò la corte ma lei non cedeva, poi appena ho mollato io mi ha cercato lei, diciamo che ci siamo voluti entrambi. Dopo tanti anni di relazione il 28 Luglio 2020 abbiamo realizzato il sogno di diventare genitori di Francesco e il 29 giugno 2022 ci CURIOSITA' sposeremo. Quali città umbre hai visitato e cosa ti Padre: Francesco (58 anni) piace di più di Perugia? Madre: Giovanna (53 anni) Qualche città umbra l’ho girata e spero Sorella: Alessia (33 anni) presto di poter visitare anche Perugia. Moglie: Roberta (26 anni) Purtroppo con le restrizioni che ci Figlio: Francesco (7 mesi) sono non ho avuto modo di godermela..

CLASSIFICA

PADOVA 55 PERUGIA 52** SUDTIROL 52 MODENA 50 TRIESTINA 44 FERALPISALO' 42 * CESENA 42 *** VIRTUS VERONA 41 SAMBENEDETTESE 38 MANTOVA 37 MATELICA 36 FERMANA 31 * GUBBIO 31* CARPI 30 IMOLESE 25* ALMA JUVENTUS FANO 25* VIS PESARO 24 LEGNAGO SALUS 22 RAVENNA 20 AREZZO 16

* UNA GARA IN MENO ** DUE GARE IN MENO *** TRE GARE IN MENO

PHOTO ROBERTO SETTONCE. ESPRESSAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE PROSSIMO TURNO

MARTEDI' 2 MARZO PERUGIA-SAMBENEDETTESE (ORE 17,30)

MERCOLEDI' 3 MARZO FERMANA-CESENA (ORE 15) LEGNAGO SALUS-CARPI (ORE 15) AREZZO-MANTOVA (ORE 15) VIS PESARO-FERALPISALO' (ORE 15) MODENA-IMOLESE (ORE 15) RAVENNA-MATELICA (ORE 17,30) SUDTIROL- ALMA JUVENTUS FANO (ORE 17,30) TRIESTINA-GUBBIO (ORE 17,30) VIRTUS VERONA-PADOVA (ORE 20,30)

PHOTO ROBERTO SETTONCE. ESPRESSAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE 5 F E B B R A I O 1 9 9 7 - S T A D I O R . C U R I PERUGIA 1 BAYERN MONACO 0

TABELLINO 5/02/1997

PERUGIA BUCCI (Spagnulo), GAUTIERI (Traversa), DICARA, CASTELLINI (Cottini), MATERAZZI, DI CHIARA (Matrecano), RUDI, MANICONE, KREEK (Goretti), MULLER (Pizzi), RAPAJC (Negri) allenatore Nevio Scala

BAYERN MONACO KAHN, STRUNZ (Hamann), BABEL, MATTHAUS, HELMER, ZIEGER (Zicler), BASLER, SCHOLL, NELINGER (Witzeczek), KLINSMANN, RIZZITELLI (Jancker) allenatore

Marcatore al 10° del primo tempo MIlan Rapajc

TABELLINO FORNITO DA ARCHIVIO GIORDANO MARTUCCI PHOTO ROBERTO SETTONCE. ESPRESSAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE SCALA DA' UN DISPIACERE A TRAPATTONI Pubblicato nell'edizione della Gazzetta dello Sport del 6 febbraio 1997

Il Perugia batte il Bayern Monaco grazie a un gol di Rapaijc; il neo acquisto Rudi ha giocato tutto l' incontro; ieri e' arrivato anche MijalkovicLE AMICHEVOLI - Scala da' un dispiacere a Trapattoni Il Perugia batte il Bayern Monaco grazie a un gol di Rapaijc. Il neo - acquisto Rudi ha giocato tutto l'incontro. Ieri e' arrivato anche Mijalkovic PERUGIA - E' internazionale la prima vittoria di Nevio Scala col Perugia: i grifoni si tolgono il gusto di battere il Bayern del Trap. Coi tedeschi i perugini si sono resi protagonisti di una prova incisiva sul piano agonistico e abbastanza ricca di prospettive su quello tattico. Il quadro generale e' reso piu' stimolante dalla valida esibizione dei due nuovi stranieri, mandati in campo dal'inizio per la prima volta: il norvegese Rudi ha retto i 90 minuti roteando con buona efficienza (specie nell'appoggio) le sue lunghissime leve. Luis Muller, invece, le cose migliori le ha manifestate nel primo tempo fino a che il fiato gli ha consentito di duettare prima con Rapaijc, poi con Negri (il croato era uscito per infortunio). I bavaresi, che stanno terminando la loro vacanza di lavoro in Sardegna, hanno badato ad allenarsi con pignoleria, ma senza profondere, naturalmente, lo spirito aggressivo delle sfide vere. Significativo il commento di Trap: "I miei mi hanno soddisfatto per la cura degli schemi e per la personalita". Il Perugia invece ha tirato su le maniche fin dall'inizio e, obbedendo a Scala che aveva chiesto di impegnarsi come fosse una partita di campionato, hanno cercato di imbastire continui tentativi offensivi. Il gol partita gia' al 9': Rapaijc ha staffilato in porta su un buon passaggio di Miller. Poi ha continuato ad attaccare. Nella ripresa, il Perugia ha contenuto i tedeschi. Intanto ieri sera a Perugia e' arrivato il terzo neo - acquisto: il difensore Bratislav Mijalkovic.

Ricci Gianfranco

PHOTO ROBERTO SETTONCE. ESPRESSAMENTE VIETATA LA RIPRODUZIONE a cura di Carlo Giulietti

Campionato di 1996-1997, una stagione molto particolare nella quale si alternarono sulla panchina del Perugia Giovanni Galeone, Mauro Amenta (per una sola giornata) e Nevio Scala. Un torneo tribolatissimo che si concluse molto male, con la retrocessione all’ultima giornata, a causa della classifica avulsa e anche per altre motivazioni non propriamente calcistiche. Comunque sia, mercoledì 5 febbraio 1997, i biancorossi in una partita amichevole, si tolsero un’enorme soddisfazione: batterono il Bayern Monaco con un gran gol di Milan Rapajc. Nevio Scala era giunto da poche settimane e ci teneva a far bella figura al cospetto dei titolati bavaresi che si trovavano in Sardegna per una vacanza di lavoro; per la cronaca Scala sul finire del 1977, conclusa la parentesi perugina, conquistò con il la Coppa Intercontinentale sconfiggendo a Tokio i brasiliani del Cruzeiro per 2-0. Il Perugia di Luciano Gaucci era un cantiere aperto: in quei giorni erano appena arrivati Petter Rudi, Bratislav Mijalkovic, Luis Muller (quello che indossò le famose scarpette arancioni a Genova contro la Sampdoria), che però si dimostrarono vere e proprie meteore. Il Bayern Monaco, guidato da Giovanni Trapattoni e dal celeberrimo presidente , trionfò in Bundesliga grazie alle 15 reti di Jurgen Klinsmann, coadiuvato dall’esperienza di Lothar Matthaus, staccando di due lunghezze il Bayer Leverkusen. Insomma, la prestigiosa amichevole terminò inaspettatamente per 1-0: felice intuizione di Muller e bolide vincente di Rapajc al 9’ del primo tempo. I Grifoni presero alla lettera le indicazioni del loro mister che aveva chiesto espressamente alla formazione biancorossa di impegnarsi sul terreno di gioco come se fosse una gara di campionato. Il Perugia, una volta passato in vantaggio, continuò ad imbastire azioni, a tenere il pallino in mano, gestendo il risultato nella ripresa. Forse Giovanni Trapattoni non si aspettava un’amichevole così impegnativa, un’aggressività così marcata da parte dei Grifoni. Quella contro il Bayern Monaco fu la prima vittoria di Nevio Scala sulla panchina del Perugia, un risultato che rimarrà negli annali della storia del calcio perugino, nonostante il tristissimo epilogo di quella stagione. La rosa biancorossa era ampia, ben assortita e di qualità: Kocic, Di Chiara, Castellini, Dicara, Artistico, Manicone, Allegri, Pagano, Goretti, Pizzi, Rocco, Giunti, Rapajc, Matrecano, Negri (ben 15 reti in campionato),Gautieri, Materazzi, Kreek… A distanza di tanti anni quella sfida, sebbene fosse un’amichevole, rimane una pietra miliare, così come quell’altra disputata a Cartagena contro il Real Madrid di Anelka il 13 agosto 1999 in occasione del “Trofeo Bahia de Cartagena”, terminata sul risultato di 1-1 nei 90’ regolamentari. Non tutti possono permettersi certi ricordi, determinate gratificazioni. Maglia indossata da Dimitrios Sounas nella gara Fano-Perugia del 24/01/2021 DIMITRIOS SOUNAS PROSSIMAMENTE ONLINE asta solidale

Maglia indossata da Mattia Minesso, autore di una tripletta contro il Ravenna il 23/12/2020 MATTIA MINESSO