14 lunedì 3 maggio 2004 Ancelotti-Lippi, corsi e ricorsi Massimo De Marzi

osì disse Luciano Moggi. «Guarda- si, tutti i presenti si alzarono in piedi e ti complimenti. Lui ha incassato in silen- idee agli uomini a disposizione: alla Juve, te che io considero Ancelotti un tributarono un applauso al tecnico di Reg- zio, da quel gran signore che è, aspettando quando ha avuto un certo Zidane, il nume- C ottimo allenatore, purtroppo è sta- giolo. il momento della rivincita. Perché nel suo ro 10 (ancora oggi) migliore al mondo, to sfortunato, è arrivato sempre secondo. La «colpa» di Ancelotti era quella di vocabolario la parola vendetta non esiste. eccome se ha utilizzato il trequartista. E alla Juve questo non basta». Pensieri e essere giunto dietro alla Lazio nel 2000 e La rivincita è arrivata all'Old Trafford di E quella Juve che lo aveva liquidato parole del direttore generale bianconero il alla Roma l’anno successivo. Fu soprattut- Manchester undici mesi fa, ma per render- senza tanti complimenti, adesso si appre- 20 giugno 2001, giorno in cui la società si to la sconfitta all’ultima giornata sotto il la completa e definitiva non bastava poi sta a divorziare da Lippi. Il tecnico di Via- riaffidava a . «Noi non dob- diluvio di Perugia a costare caro al tecnico aggiungerci una o una Super- reggio chiude malinconicamente il suo ci- biamo dare spiegazioni a nessuno per que- emiliano. E proprio a quel ko che incoro- coppa Europea, bisognava vincere lo scu- clo: ieri, dopo la settima sconfitta in cam- sta decisione - proseguiva Moggi - i risulta- nò la Lazio di Eriksson ieri è tornato Ance- detto. Perché in Italia un allenatore viene pionato (peggio aveva fatto nel ’98-’99 ti diranno chi ha avuto ragione». lotti col pensiero: «La pioggia di Perugia è reputato grande solo quando si cuce sul quando proprio Ancelotti subentrò a Lip- Tre giorni prima, ave- la stessa di oggi anche se questa è senz’al- petto il triangolino tricolore. pi dopo 20 giornate), ha dichiarato: «Non va ricevuto una doppia significativa testi- tro meno acida e più dolce. La sconfitta di Adesso Carlo Ancelotti ha cancellato è la mia Juventus, mi dispiace finire in monianza. Nella gara contro l'Atalanta, Perugia ha bruciato per molto tempo, ora anche questa macchia, lui che di campio- questa maniera: non ci si prepara in que- Alessio Tacchinardi, uno dei suoi pupilli, non brucia più». nati ne aveva vinti tre da giocatore. Lo ha sto modo per la finale di Coppa Italia». correva ad abbracciarlo dopo aver realizza- Dopo il benservito, per due campiona- fatto guidando questo Milan a infrangere E mentre Moggi cerca il prossimo ti- to la rete del 2-0 e a ruota lo seguì l'intera ti, ha avuto ragione Moggi, pardon la Ju- ogni record (e non è ancora finita), lo ha moniere tra Deschamps, Prandelli e Del squadra. Una dimostrazione d'affetto cer- ve, che ha vinto due scudetti in fila, ma dal fatto inventando Pirlo regista davanti alla Neri, Carletto festeggia il suo primo scu- tamente spontanea, che non sarebbe servi- 28 maggio dell'anno scorso qualcuno non difesa, un'idea assolutamente geniale per detto in panchina, con 79 punti in 32 gior- ta a far cambiare idea alla società ma che è più così sicuro che Ancelotti sia un sim- coloro che lo avevano bocciato come il nate e qualche record ancora da inseguire. voleva dimostrare quale era l'umore dei patico perdente. La finale di Champions fautore di un rigido 4-4-2 che poteva pre- Una bella lezione di stile da parte di un giocatori. Alla fine della gara, quando An- League lo ha portato sul tetto d'Europa scindere anche da Baggio (da lui rifiutato allenatore che a Torino aveva raccolto 144 celotti si presentò in sala stampa per la sua proprio a spese di quella società che gli ai tempi di Parma). Ancelotti non è affat- punti in due campionati ma tanto non gli ultima chiacchierata coi giornalisti