Trofeo Verne
www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela La “Grand Boucle” di Pietro Fiammenghi a metà dicembre sino al 15 marzo la porta è aperta”. Co- sì Hervé Jan, il cinquantenne navigatore francese dal vi- “D so solcato da una miriade di rughe, descrive la finestra meteorologica in cui è possibile tentare la “Grand Boucle”. L’idea è sempre la stessa: agguantare il record del giro del mondo senza sca- Sopra, “Mari-cha IV”, il monoscafo più Piùveloci lo. Portare più in alto la bandiera e conficcarla sulla vetta dell’Eve- veloce del mondo. Sotto, B1 ovvero rest della vela, là, dove nessuno è ancora arrivato. Il primato in que- “Orange II”, l’ultimo catamarano stione si chiama Trofeo Jules Verne, una regata unica nel suo gene- voluto da Bruno Peyron per difendere re. Una folle corsa nata dodici anni fa ispirandosi al mitico “giro del il suo primato. E’ accreditato di un tempo teorico di circumnavigazione mondo in 80 giorni”, l’avventura tanto magistralmente descritta dal della Terra inferiore ai 55 giorni dellastoria narratore francese nell’omonimo libro. Ma il Trofeo, a differenza del romanzo, non è fantascienza. Si tratta piuttosto di una regata ocea- StannoStanno perper tentaretentare lala nica difficile e insidiosa anche se maledettamente romantica, figlia scalatascalata alal recordrecord piùpiù quasi di un’altra epoca. Una prova terribile e spietata, letteralmen- difficiledifficile ee faticosofaticoso te senza mezze misure, o la và, o la spacca. dell’epopeadell’epopea dellodello yachtingyachting L’EVEREST DELLA VELA moderno:moderno: ilil girogiro deldel mondomondo Dei tredici tentativi sinora eseguiti infatti, solo quattro sono termi- senzasenza scaloscalo nati positivamente abbassando il tempo necessario per completare Pagina a sinistra, il leggendario periplo del pianeta.
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