Foglio Di Lumen 45
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il foglio di 7 2 4 0 - 4 8 2 2 : N S S I Pubblicazione quadrimestrale dell’Associazione Culturale LUMEN (onlus) Miscellanea 45 lumen Agosto 67061 Carsoli (AQ) * via Luppa, 10 - Pietrasecca * e-mail: [email protected] 2016 Sommario Michela Ramadori 2 La rappresentazione dei Turchi: dalle tele della chiesa di S. Vittoria a Car- soli ai dipinti celebrativi di Palazzo Colonna ai SS. Apostoli a Roma Gabriele Alessandri 6 Quando l’Università di Oricola “rappresagliò” un asino a Girolamo Veruli di Riofreddo Massimo Basilici 7 Il ballo della pupazza Claudio De Leoni 8 Notiziario Luciano Del Giudice 9 Storie di uomini e di lupi Redazione 10 Lettere al Duce Claudio De Leoni 11 “Cacciato papa Benedetto IX, stavano tre papi, in un medesimo tempo” Armando Verna 13 Ex Liber mortuorum, Ricetto 1758- Carsoli, chiesa di Santa Vittoria, seguace di Simone Cantarini, San Rocco e Santa Lucia con il 1839 Santissimo Sacramento, ca. 1656, olio su tela, 227x163,5 cm; particolare. don Fulvio Amici 14 el fascicolo estivo ci proponiamo di esplorare diversi campi. Storie belle e tempi brutti Redazione 16 Per l’arte seguiamo l’iconografia e il simbolismo della rappre- Giorno dopo giorno. La vita sentazione dei turchi nelle tele seicentesche conservate all’in- economica di un monastero terno della chiesa parrocchiale di Santa Vittoria a Carsoli. Sergio Maialetti 18 NPer la storia religiosa seguiamo invece la nomina a vescovo dei Marsi di Pio Oricola 1910. Verbali di querela Michele Sciò 19 Marcello Bagnoli, quando gli uffici vaticani raccoglievano informazioni sulle Don Antonio Nitoglia: un prete sue doti di pastore e di amministratore. Egli subentrò a mons. Giacci, il quale perseverante fu presente a Pereto nel 1907 nell’ambito della visita pastorale condotto nei Redazione 21 diversi paesi della diocesi. Una parrocchia per Mariano Mariani Michele Sciò 22 Interessante è il profilo biografico di papa Marcello I, che fu vescovo dei L’uomo giusto al posto giusto. Brevi Marsi e svolse importanti funzioni durante il Concilio di Trento. note sulla nomina a vescovo di Pio Note curiose riguardano Oricola, nei rapporti non amichevoli con Riofred- Marcello Bagnoli Redazione 24 do, quando solo pronunciare la parola ‘vendetta’ si trasformava in una san- La visita pastorale del vescovo guinosa realtà. Suoi personaggi noti, vissuti in epoche diverse, furono Ma- Giacci a Pereto riano Mariani, che a fine Settecento guidò la reazione contro le forze francesi Massimo Basilici (a cura di) 25 Marcello I. Un cardinale, già vescovo che assediavano Vivaro Romano, e don Antonio Nitoglia che fu largamente dei Marsi ... (Prima parte) attivo nel Ventennio fascista. Luciano Del Giudice 28 Concludono alcune testimonianze ricavate dalla tradizione orale, sempre Lo scultore Franco Marcangeli difficili da raccogliere in un mondo in rapida trasformazione: racconti sul Vincenzo Lucarelli 29 Recensioni di stampa quotidiana e dottor Luigi Phili, sui lupi e sul ballo della pupazza che rallegrava i nostri periodica giorni di festa. L’Associazione LUMEN (onlus) è una organiz- In evidenza: zazione di volontariato riconosciuta dalla re- gione Abruzzo. Chi vuole sostenere le nostre La rappresentazione dei Turchi nelle tele di Santa Vittoria a Carsoli attività può farlo con il contributo del 5 per 1000 firmando sotto la dicitura Sostegno del La nomina a vescovo della diocesi dei Marsi di Pio Marcello Bagnoli volontariato, delle organizzazioni non lucra- tive ... indicando il nostro codice fiscale Un asino “rappresagliato” 90021020665 2 lumen Storia dell’arte La rappresentazione dei Turchi: dalle tele della chiesa di S. Vittoria a Carsoli ai dipinti celebrativi di Palazzo Colonna ai SS. Apostoli a Roma el corso del XVII secolo, nei cusana, a cui è dedi- N dipinti conservati presso la cato un capitolo chiesa di Santa Vittoria di Carsoli della Leggenda Aurea realizzati su committenza delle con- (7), uccisa per ordi- fraternite laicali carseolane e della Mi- ne del governatore sericordia dell’Ordine dei Cavalieri di della Sicilia Pa- Malta, si afferma ed evolve la rappre- scasio. sentazione dei Turchi che divengono Infine, nel dipinto elementi costanti, personaggi in se- raffigurante la Decol- condo piano o sullo sfondo delle sce- lazione di San Gio- ne raffigurate, rappresentando figure vanni Battista, ispira- chiave nella vita dell’epoca, caricando- to alla narrazione si di particolari significati (1). dei Vangeli di Mat- Analizzando tali tele è emersa la pro- teo (Matteo 14,3- gressiva presenza di figure di Turchi 12) (8) e Marco (2), a partire dal Martirio di San Seba- (Marco 6,14-29) (9), stiano realizzato da un seguace di Paris anche Erode Anti- Bordone intorno al 1630, poi nel di- pa, circondato da pinto raffigurante San Rocco e Santa Lu- due uomini in ar- cia con il Santissimo Sacramento compiuto matura, indossa tur- da un seguace di Simone Cantarini in- bante bianco e ros- torno al 1656, fino alla Decollazione di so, oltre al mantello San Giovanni Battista della cerchia di rosso. Bartolomeo Cavarozzi, risalente in- Nei dipinti carseo- torno al 1660 (3). lani è quindi stata Nel Martirio di San Sebastiano è rap- individuata in un presentato un Turco, con le fattezze di primo momento Fig. 1. Seguace di Simone Cantarini, San Rocco e Santa Lucia con il Santissimo Sacramento, ca. 1656, olio su tela, 227 x 163,5 cm, chiesa di arciere, alla sinistra del dipinto, in se- l’affermazione del- Santa Vittoria, Carsoli (da: il foglio di Lumen, 27(2010), p. 1. condo piano. Caratterizzato da tur- l’iconografia del bante bianco, abbozzato sommaria- “carnefice materiale del martirio” con turca. I dipinti, infatti sono datati, ri- mente, rappresenta l’esecutore ma- le fattezze turche, determinate esclusi- spetto agli altri, negli anni della guerra teriale del supplizio del Santo benché il vamente dal turbante, e solo successi- di Candia (1645-1669) (14). Inoltre, suo martirio, narrato nella Legenda Au- vamente, intorno al 1660, quella del nei dipinti di Carsoli sono associati at- rea (4), era stato compiuto per ordine turbante quale attributo di chi ordina tribuiti turchi esclusivamente a figure di Diocleziano, per mezzo di arcieri, l’esecuzione del martirio (10). maschili, come è evidente, in partico- secondo una modalità impiegata dagli Nel Martirio di San Sebastiano si tratta di lare, nella Decollazione di San Giovanni imperatori romani del III-IV secolo, un turbante bianco sbozzato in modo Battista in cui Salomè, pur essendo riservata ai propri soldati (5), affidan- approssimativo, quale simbolo del- colei che decide il martirio del santo, do l’esecuzione della condanna agli l’appartenenza alla fede islamica e al consigliata dalla madre, è abbigliata stessi commilitoni del reo. Quindi, ri- popolo arabo (11), non portato dai mi- all’occidentale, con preziose vesti da spettando alla lettera il racconto, l’ar- litari nei paesi arabi, contraddistin- dama di una corte europea e, nello ciere doveva essere un soldato romano guendo coloro che esercitano le pro- stesso dipinto, invece Erode ha il tur- e non un Turco. fessioni civili (12). bante turco (15). La Decollazione di San Nel San Rocco e Santa Lucia con il Santis- Nel San Rocco e Santa Lucia con il Santis- Giovanni Battista di Carsoli è l’unica simo Sacramento figure con turbante simo Sacramento e nella Decollazione di opera della chiesa di Santa Vittoria in bianco e rosso sono state riconosciute San Giovanni Battista figura il turbante cui le caratteristiche turche sono attri- nella scena in lontananza, all’orizzon- turco (13), con fascia bianca e berretta buite al sovrano, alla mente che ordina, te, rappresentante il martirio della San- rossa, dimostrando quindi un contatto e non all’esecutore materiale del marti- ta (6), vergine di nobile famiglia sira- più frequente e costante con la realtà rio; infatti, il carnefice in questo caso lumen 3 indossa soltanto un tessuto all’altezza famiglia romana dei fianchi (16). che determina, in La presenza dei Turchi con turbante chiave diversa, l’ico- non è stata rilevata esclusivamente a nografia carseo- Carsoli. Infatti, Nicolai ne segnala due lana. nell’affresco di Giovanni Battista Ricci La Sala della Fon- (Novara, 1537-Roma, 1627) (17), ese- tana con il soffitto guito nel 1606, al centro della volta del- raffigurante i Tur- la Sala della Fontana al piano terreno chi in catene rende di palazzo Colonna ai SS. Apostoli a esplicito il riferi- Roma, nel riquadro rappresentante lo mento alla loro stemma di Marcantonio II, retto da sconfitta. Soffer- due putti, al di sotto del quale si ve- mandosi sulle spe- dono quattro Turchi inginocchiati e cifiche rappresen- incatenati, ricondotti a ricordo della tazioni, è rilevabile vittoria di Lepanto (18). la presenza di quat- La presenza di figure con turbante nei tro individui, cia- dipinti carseolani, è stata relazionata scuno caratteriz- alle condizioni storiche e alle esperien- zato in modo di- ze del luogo che, fin dal XVI secolo, ha stinto rispetto all’al- vissuto il rapporto con i Turchi attra- tro. Infatti, mentre verso la battaglia di Lepanto (1571) le figure ai lati han- Fig. 2. Seguace di Paris Bordone, Martirio di San Sebastiano, ca. 1630, che ha seguito le invasioni della Peni- no rispettivamente olio su tela, 270 x 210 cm, chiesa di Santa Vittoria, Carsoli (da: il foglio di Lumen, 17(2007), p. 8) sola da parte dei Turchi negli anni l’uno un turbante 1553 1555 e nel 1566 (19). Infatti, nel con fascia bianca e berretta rossa e dei nudi dalle forme vigorose e solide. XVI e nel XVII secolo Carsoli fa parte l’altro un turbante ottenuto con un Le figure sono caratterizzate da grandi del ducato di Tagliacozzo (20). tessuto bianco con strisce azzurrine e e vistosi baffi. I prigioni dipinti sul Quest’ultimo nel 1497 è passato a con una sorta di corona, le due figure soffitto della Sala della Fontana non Fabrizio Colonna (1460-1520) (21), centrali hanno entrambe delle corone sono rappresentazioni di altri soggetti restando sottoposto alla famiglia fino di diverse tipologie, rappresentando a cui è stata attribuita una iconografia al 1806.