Cronaca Di San Cesario Alessandro Tassoni Seniore

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Cronaca Di San Cesario Alessandro Tassoni Seniore Alessandro Tassoni seniore Alessandro Tassoni Cronaca di San Cesario Rolando Bussi (Nonantola 1943), ordinario di Storia e filosofia per Cronaca di San Cesario Questo volume, che non avrebbe visto la luce senza il generoso apporto lunghi anni al Liceo scientifico “Tassoni” di Modena, lascia l’insegna- della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è dedicato alla bene- mento nel 1984 per dedicarsi all’attività editoriale collaborando con (dalle origini al 1547) merita Deputazione di Storia patria per le antiche Provincie modenesi, Franco Cosimo Panini e contribuendo a realizzare la Divisione Libri fondata il 10 febbraio 1860, a cui si deve l’inizio della pubblicazione all’interno delle Edizioni Panini. Quando nel 1989 i fratelli Panini ven- delle Cronache di Modena, momento fondamentale per la conoscenza dono la società che produce le figurine, Franco Panini rileva la Divisio- Alessandro Tassoni seniore del passato della nostra città mentre si realizzava l’Unità d’Italia. ne Libri e crea la Casa editrice che porta il suo nome, Franco Cosimo Cronaca di Modena Panini Editore. Rolando Bussi lo segue e prosegue la collaborazione, collaborazione che continua anche dopo la morte del fondatore. (1106-1562) Si deve a lui in particolare, all’interno della Casa editrice, il coordina- mento editoriale dei diciotto volumi della Collana “Mirabilia Italiae” diretta da Salvatore Settis finora pubblicati. (dalle origini al 1547) Tra i suoi scritti di ambito modenese ricordiamo tra gli altri la pubbli- cazione della Cronica di Modona di Francesco Panini (Modena 1978) Cronaca di Modena con Roberto Montagnani, gli Annali della città di Modena (1501-1547) di Andrea Todesco (Modena 1979) con Roberto Montagnani, il Diario (1541-1612) di suor Lucia Pioppi (Modena 1982), i sei volumi della Cronaca di Modena (1588-1636) di Giovan Battista Spaccini (Mode- na 1993-2008) con Albano Biondi e Carlo Giovannini, le Cronache di Modena di Bonifacio Morano (1109-1347) e di Giovanni da Bazzano (1188-1363) (Mantova 2013), le Cronache di Modena di Lionello mer- (1106-1562) cante (1465-1547) e di Jacopino de’ Bianchi detto de’ Lancellotti (1469- a cura di 1502) (Mantova 2013), e il volume Modena Ottocento Novecento. Il Rolando Bussi lavoro dell’uomo e la camera oscura (Modena 1999), vasta raccolta di antiche fotografie di Modena e provincia dedicata al tema del lavoro. CoverCroSCesario288pp.indd 1 01/08/14 20:27 SCesario001-012.indd 1 01/08/14 20:06 per la Deputazione di Storia patria per le antiche Provincie modenesi Le cronache non sono la storia, ma fanno la storia GIROLAMO TIRABOSCHI SCesario001-012.indd 2 01/08/14 20:06 Con la pubblicazione, in un unico volume, della Cronaca di San Cesario e della Cronaca di Modena di Alessandro Tassoni il vecchio o “seniore” (nonno del più celebre autore della “Secchia rapita”) si aggiunge un tassello fondamen- tale al ricchissimo mosaico di cronache modenesi riportate alla luce negli ultimi 150 anni. La pubblicazione delle Cronache iniziò infatti nel 1861 per merito della De- putazione di Storia patria per le antiche Provincie modenesi, istituzione voluta da Luigi Carlo Farini, e proseguì fino al 1936 quando si interruppe per mancan- za di risorse. Dopo oltre 40 anni, nel 1978, le pubblicazioni ripresero per merito di Franco Cosimo Panini e dello storico Rolando Bussi, lo stesso che ha curato il presente volume. Tra i meriti di Bussi è quello di aver tradotto dal latino un’opera che non è solo registrazione notarile di episodi della vita cittadina, ma testimonianza viva e appassionata, soprattutto per il periodo che va dalla fine del Quattrocento alla metà del Cinquecento. Tassoni ci restituisce, attraverso la cronaca di eventi piccoli e grandi, l’immagine di un mondo non ancora “globalizzato” eppure già partecipe della modernità e dei suoi conflitti. Nel suo orizzonte di osservatore acuto non c’è solo Modena e l’Italia, ma l’Europa e le “due isole prima ignote” scoperte da Cristoforo Colombo. Dotato di uno sguardo tutt’altro che provinciale, Tassoni annota, accanto alle vicende della sua famiglia – battesimi, matrimoni e decessi – episodi significativi della storia a lui contemporanea, dalla Disfida di Barletta alla visita a Modena di papa Paolo III Farnese, lo stesso immortalato da Tiziano. La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha sostenuto la pubblicazio- ne di quest’opera – che si affianca ai quattro volumi della Modena napoleonica nella cronaca di Antonio Rovatti pubblicati dalla Fondazione tra il 1995 e il 1997 – nella convinzione che la memoria storica di una città rappresenti un elemento fondamentale della sua identità, quindi motivo d’insegnamento per il presente e per il futuro. Modena possiede il più consistente nucleo di testimonianze cronachistiche di tutta Italia, conservate in gran parte nella Biblioteca Estense. Un patrimo- nio straordinario che merita di essere conosciuto e valorizzato. Anche per que- sto la creazione di un moderno Polo bibliotecario all’interno dell’ex Ospedale Sant’Agostino – dove troveranno posto la Biblioteca Estense e la Biblioteca Po- letti – costituisce un’opportunità di crescita culturale e civile che, ne sono certo, la città saprà cogliere e sostenere. Andrea Landi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena SCesario001-012.indd 3 01/08/14 20:06 SCesario001-012.indd 4 01/08/14 20:06 Cronaca di San Cesario (dalle origini al 1547) Alessandro Tassoni seniore Cronaca di Modena (1106-1562) a cura di Rolando Bussi SCesario001-012.indd 5 01/08/14 20:06 SCesario001-012.indd 6 01/08/14 20:06 Cronaca di San Cesario (dalle origini al 1547) SCesario001-012.indd 7 01/08/14 20:06 SCesario001-012.indd 8 01/08/14 20:06 La cosiddetta Cronaca di San Cesario è la narrazione storica degli avvenimenti modenesi più presente negli archivi e nelle biblioteche pub- bliche di Modena. Ne ho rintracciato ben ventidue esemplari, e certamente più di una copia è sfuggita alla ricerca, e giace in archivi o biblioteche privati, a testi- monianza della sua importanza. L’originale è perduto, e trovandomi di fronte alla necessità di indivi- duare non un capostipite, scomparso, ma un esemplare di riferimento, ho optato per la trascrizione della Cronaca di Modena dalla sua fondazione all’anno MDXLVI, pubblicata a Modena presso la Tipografia dell’Immaco- lata Concezione nel 1869 dal conte Claudio Boschetti in occasione delle nozze del conte Marco Bentivoglio con la marchesa Anna Malvezzi.1 Scriveva il conte Boschetti: “Carissimo Marco, nella fausta circostan- za del tuo matrimonio, avrei bramato darti un pegno di quella sincera amicizia che a te mi lega fin dall’infanzia, e nel tempo istesso un attestato di profonda stima all’esimia famiglia della gentil tua sposa. Ma qual cosa mai poteva io scegliere che soddisfacendo al desiderio corrispondesse del pari allo scopo che m’era prefisso, e non fosse del tutto indegna di te e d’un avvenimento sì lieto? Riandando l’archivio di casa mia, mi venne a caso fra le mani un’an- tica Cronaca Modenese manuscritta, che per essere tuttora inedita e non priva affatto d’interesse, pensai di pubblicarla dedicandola a te in questo giorno solenne. Ho creduto bene conservarne scrupolosamente l’orto- grafia, solo correggendone in qualche luogo la punteggiatura per evita- re equivoci ed oscurità. Il Chiarissimo Professor Pietro Balan2 degnossi corredarla di note per rettificarne le date e rischiararne i fatti. Se con 1 Di questo libretto di sole 32 pagine ho rintracciato nelle biblioteche pubbliche italiane soltanto sei esemplari, di cui due nella Biblioteca Estense di Modena e uno nella biblioteca dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Un esemplare è contenuto nell’Archi- vio Boschetti depositato presso l’Archivio di Stato di Modena. 2 Pietro Balan, nato a Este il 3 settembre 1840 e morto il 7 febbraio 1893, fu storico e polemista cattolico. Si veda su di lui PIETRO SCOPPOLA, Balan, Pietro, in Dizionario biografico degli Italiani, vol. 5, Roma 1963, ad vocem. 9 SCesario001-012.indd 9 01/08/14 20:06 questo non avessi raggiunto del tutto il mio intendimento, spero che l’ac- cetterai volontieri siccome cosa che può tornar gradita altresì agli amatori della storia patria, e che manterrà più durevolmente la memoria di un giorno sì lieto. Gradisci insieme i voti più fervidi che innalzo al Cielo per la tua feli- cità, e credimi di vero cuore. Casa 5 febbraio 1869 Tuo affezionatissimo Cugino Claudio Boschetti” La pubblicazione di questa breve Cronaca, che “può tornar gradita al- tresì agli amatori della storia patria”, ben si inserisce, al di là dell’occasione, nella ripresa di studi storici che caratterizza Modena dopo l’Unità. La De- putazione di Storia patria per le antiche Provincie modenesi già dal 1862 aveva infatti iniziato la pubblicazione della Cronaca di Tommasino de’ Bianchi detto de’ Lancellotti, che nel 1868 era arrivata già al sesto volume. L’originale, come si diceva, è scomparso. Annota infatti il conte Boschetti in un “Avvertimento dell’Editore”: “L’originale della Cronaca che ora si dà alle stampe esisteva nell’archivio di S. Cesario, e venne con tutto il resto abbruciato dai Briganti all’epoca Napoleonica. Da quello furono tratte parecchie copie, come apparisce da una nota posta in fronte ad uno dei due esemplari che io posseggo. Di questi pub- blico il più completo,3 e quello che più s’estende riguardo ai tempi; esso fu ricopiato da D. Orazio Tintoro da Modena, nel Gennaio 1578”.4 L’importanza della Cronaca risiede, al di là delle notizie riportate, spesso imprecise e di fantasia per il periodo romano, nella sua straordi- naria diffusione, e nell’utilizzo fattone da più autori. Alessandro Tassoni, ad esempio, come si riscontra nella sua Cronaca pubblicata in questo volume,5 ricopiò da essa quasi per intero la costru- 3 Due sono infatti le versioni utilizzate dai vari copisti.
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