1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI La
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Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles 1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI La Valle d’Aosta, con le sue cime e i suoi ghiacciai perenni, possiede una straordinaria ricchezza idrica ma, paradossalmente a causa della sua struttura geomorfologica molto complessa non permette a tale elemento di raggiungere territori esposti a sud o in alcune zone collinari. Circa l’ottanta per cento del territorio è al di sopra dei 1500 metri , dato molto significativo, e che la dice lunga sul fatto che l’agricoltura in Valle è notevolmente penalizzata dall’altitudine e dai suoi versanti molto acclivi. Ecco perchè i cosidetti ruscelli più conosciuti da noi col termine francese “Ru” sono il mezzo e la soluzione con cui i valdostani hanno potuto creare zone fertili che altrimenti oggi sarebbero aride e di conseguenza abbandonate dalla popolazione locale. Oltre ai “Ru” stessi furono e sono di fondamentale importanza le piste o i sentieri che li costeggiano il più delle volte originati dal deposito dei materiali ricavati durante gli scavi per realizzazioni dei canali, e che in passato con la necessità di un controllo diretto sulle strutture irrigue o di prevenzione per eventuali furti d’acqua furono battute dai continui passaggi dei “garde ruisseaux” ovvero coloro che garantivano servizi di guardianeria. Oltre a facilitare tale servizio la pista serviva all’ordinaria manutenzione che avveniva tramite le “corvées” , ovvero forme di lavoro collettive atte al buon mantenimento e scorrimento dell’acqua all’interno del piccolo alveo. 2.SENTIERO “RU-NEUF” - OBIETTIVI E VALORIZZAZIONE In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del sentiero che costeggia e accompagna il “Ru Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles, . Riguardo alla nascita del Ru , da un documento risulta che il 23 novembre del 1400 gli abitanti di Gignod supplicarono il bailli di Aosta Jean de Montbel al fine di ottenere il diritto di costruire il ru per irrigare le loro terre. La concessione, ratificata dal conte di Savoia in data 22 marzo 1401, fu ottenuta attraverso un atto di infeudazione . A tutt’oggi l’escursione lungo il Ru Neuf è una tra le più conosciute dai numerosi escursionisti e appassionati di trekking nella nostra regione. 1 Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles Le persone che percorrono il sentiero non solo lo fanno per godere del panorama offerto o dallo scorrere tranquillo delle acque che li accompagna ma perché sul percorso, è stata tracciata la parte valdostana della Via Francigena che scendendo dal Colle del Gran San Bernardo raggiunge la città di Aosta. Il percorso principale attuale, dal Colle del G. S. Bernardo ad Aosta: Esso riguarda il primo tratto della Via Francigena in territorio italiano. Il cammino fino ad Aosta è facilitato dai cartelli posti in seguito al progetto escursionistico transfrontaliero TAM (Tour Aosta- Martigny), con un’efficace segnaletica contrassegnata dal simbolo TAM. Grazie a questa segnaletica, molti escursionisti partono da Aosta (m 583 slm), oppure da Martigny (in Vallese - Svizzera, m 461 slm) per percorrere, in 4 giorni di cammino, questo bellissimo itinerario che unisce paesi simili per cultura e lingua nei due versanti delle Alpi, sostando al Colle del Gran San Bernardo (m 2473 slm) a metà escursione, presso l'Ospizio, posto ai bordi del piccolo lago dove si specchiano le cime importanti di confine alcune delle Gran San quali sfiorano i 4000 m d'altezza (ma il Mont Grand Combin - 4314 m - non è molto distante da qui). Raggiunto il lato italiano del valico, si raggiunge la statua di San Bernardo, posta su un alto basamento, presso il "Plan de Jupiter" dove sono in corso gli scavi archeologici per riportare alla luce i resti dei templi dedicati a Giove e ad Apollo e le due grandi "mansiones", gli antichi grandi ricoveri d'epoca romana, costruiti proprio su un ripiano del colle. Proprio in questa zona, durante precedenti scavi, furono trovati preziosi reperti (busti in bronzo dorato, suppellettili e molte monete originali dei primi secoli d.C.). Dalla statua di San Bernardo si imbocca la “Strada romana delle Gallie”, di cui si vede ancora una parte del lastricato completamente scavato nella roccia. Si inizia la discesa seguendo i segnali gialli del TAM e, inizialmente, anche quelli del TDC (Tour des Combins - il giro tra Italia e Svizzera attorno al gruppo montuoso del Gran Combin) e si arriva alla località di "Fonteintes", attraversando due volte la statale n. 27. A "Fonteintes" esisteva un piccolo ospizio fondato nel 1258 da Nicolas Richard de Vachery d'Etroubles che funzionò fino alla fine del settecento. Caduto in rovina, nell'ottocento fu recuperato e divenne un'osteria denominata "La Cantine". Con lo stesso nome, oggi è presente una costruzione che offre accoglienza per vitto e alloggio. Una signora accoglie gli ospiti su prenotazione. Si scende per prati e pascoli, sulla sinistra orografica della valle, a mezzacosta, si transita proprio sopra l'imbocco della galleria autostradale e del tunnel del Bernardo e si prosegue passando vicino alla lapide che ricorda i lattonieri sorpresi e uccisi da una valanga mentre risalivano i sentieri verso il valico. Si continua a scendere senza difficoltà per sentiero, seguendo alcuni tornanti e svolte e raggiungendo infine il borgo di Saint-Rhémy, famoso per la produzione del famoso prosciutto: "Jambon de Bosses". Si 2 Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles supera il torrente su un ponte alla fine del paese e si prosegue sul percorso dell'Alta Via n.1 della Valle d'Aosta, fino a raggiungere la località Saint-Léonard, capoluogo del comune di Saint- Rhémy- en-Bosses. Si scende ancora per piccoli sentieri e si raggiunge la frazione di Cerisey con piccole case costruite in pietra e legno. Qui si prosegue, prima su una carrareccia e poi si segue il "Ru Neuf" (uno dei tanti piccoli canali artificiali della Valle d'Aosta creati per l'irrigazione dei campi con scarsità d’acqua e di sorgenti), fino a raggiungere il paese di Saint-Oyen e la "Casa d'Accoglienza" di "Château Verdun", dove si fa sosta come gli antichi pellegrini. Poco più avanti s’incontra il paese di Etroubles, che merita una visita sia per le vestigia antiche dei pellegrini sia per le moderne sculture (di famosi scultori locali e stranieri) poste in ogni angolo di strada del paese. Si attraversa il torrente Artanavaz e si prosegue sulla destra orografica della valle. Si transita nei pressi del piccolo cimitero dietro il quale c'e' il sentiero che scende verso Aosta. Prati a mezzacosta e boschi accompagnano il cammino fino a raggiungere la località di Echevennoz (possibilità di sosta e pernottamento presso un “dortoir” realizzato presso la cappella della zona e di cena in una trattoria locale). Il sentiero transita dietro l'antica cappella della frazione e poi imbocca un tratto pianeggiante, all'interno di una pineta, seguendo l'antico "Ru Neuf" lungo il suo percorso fino ad incontrare prima la località di "la Clusaz" e poi tutte le frazioni fino al capoluogo stesso di Gignod, raccolto attorno alla chiesa. Trascurando la statale n. 27, si attraversano piccole frazioni collocate sui pendii soleggiati della valle e si raggiunge la località di Variney, dove si ritrova la statale e l'asfalto. Si percorre un breve tratto di quest'ultima fino alla chiesetta di Ossan nei pressi del borgo di Signayes. Ormai si è arrivati nel territorio di Aosta. Ancora poche centinaia di metri e poi si sale alla frazione di Grand Signayes, verso la zona dei grandi vigneti della collina di Aosta. Da qui si scende rapidamente ad Aosta lungo tre differenti direttrici. La prima segue un ripido sentiero tra i vigneti; la seconda percorre, in discesa, la Via delle Betulle ed entrambe confluiscono in Via Edelweiss che termina alla rotonda dell'Ospedale Regionale, ad un passo dal centro storico di Aosta e dai luoghi di sosta. Una terza direttrice, adeguatamente segnalata, conduce i pellegrini direttamente alla Collegiata di Sant’Orso, nella zona est di Aosta. (tratto dal link “Camminare insieme in valle d’Aosta di Enea FIORENTINI) 3 Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del sentiero alla luce della sua utilizzazione escursionistica-sportiva-turistica, rivalutando elementi caratteristici già esistenti sul tracciato e cercando di diversificare altre attività a favore di quelle non prettamente agricole ma che appartengono ad altri settori di tipo turistico . L’intervento sarà organizzato e progettato secondo criteri di: - Valorizzazione escursionistico-sportiva (primaverile-estiva- invernale) con interventi finalizzati a migliorare e rendere ancora più praticabile il percorso per i fruitori che lo percorreranno di corsa, a camminata lenta (Trekking), a camminata veloce di tipo nordico (Nordic Walking Figura 2.1 ) in mountain bike o con le ciaspole in inverno. Figura 2.1 Disciplina sportiva sempre più popolare e che viene praticata con l’ausilio di bastoncini simili a quelli utilizzati nello sci di fondo 4 Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles - Valorizzazione di strutture sportive esistenti (palestra di roccia “Joe Mazza” Vedi Figure 2.2) e nuove (impianto di percorso vita Vedi Figura 2.3)