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1.ORIGINE DEI RUS E DEI LORO SENTIERI La Valle d’, con le sue cime e i suoi ghiacciai perenni, possiede una straordinaria ricchezza idrica ma, paradossalmente a causa della sua struttura geomorfologica molto complessa non permette a tale elemento di raggiungere territori esposti a sud o in alcune zone collinari. Circa l’ottanta per cento del territorio è al di sopra dei 1500 metri , dato molto significativo, e che la dice lunga sul fatto che l’agricoltura in Valle è notevolmente penalizzata dall’altitudine e dai suoi versanti molto acclivi. Ecco perchè i cosidetti ruscelli più conosciuti da noi col termine francese “Ru” sono il mezzo e la soluzione con cui i valdostani hanno potuto creare zone fertili che altrimenti oggi sarebbero aride e di conseguenza abbandonate dalla popolazione locale. Oltre ai “Ru” stessi furono e sono di fondamentale importanza le piste o i sentieri che li costeggiano il più delle volte originati dal deposito dei materiali ricavati durante gli scavi per realizzazioni dei canali, e che in passato con la necessità di un controllo diretto sulle strutture irrigue o di prevenzione per eventuali furti d’acqua furono battute dai continui passaggi dei “garde ruisseaux” ovvero coloro che garantivano servizi di guardianeria. Oltre a facilitare tale servizio la pista serviva all’ordinaria manutenzione che avveniva tramite le “corvées” , ovvero forme di lavoro collettive atte al buon mantenimento e scorrimento dell’acqua all’interno del piccolo alveo.

2.SENTIERO “RU-NEUF” - OBIETTIVI E VALORIZZAZIONE In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del sentiero che costeggia e accompagna il “Ru Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles, . Riguardo alla nascita del Ru , da un documento risulta che il 23 novembre del 1400 gli abitanti di Gignod supplicarono il bailli di Aosta Jean de Montbel al fine di ottenere il diritto di costruire il ru per irrigare le loro terre. La concessione, ratificata dal conte di Savoia in data 22 marzo 1401, fu ottenuta attraverso un atto di infeudazione . A tutt’oggi l’escursione lungo il Ru Neuf è una tra le più conosciute dai numerosi escursionisti e appassionati di trekking nella nostra regione. 1

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Le persone che percorrono il sentiero non solo lo fanno per godere del panorama offerto o dallo scorrere tranquillo delle acque che li accompagna ma perché sul percorso, è stata tracciata la parte valdostana della che scendendo dal Colle del Gran San Bernardo raggiunge la città di Aosta.

Il percorso principale attuale, dal Colle del G. S. Bernardo ad Aosta: Esso riguarda il primo tratto della Via Francigena in territorio italiano. Il cammino fino ad Aosta è facilitato dai cartelli posti in seguito al progetto escursionistico transfrontaliero TAM (Tour Aosta- Martigny), con un’efficace segnaletica contrassegnata dal simbolo TAM. Grazie a questa segnaletica, molti escursionisti partono da Aosta (m 583 slm), oppure da Martigny (in Vallese - Svizzera, m 461 slm) per percorrere, in 4 giorni di cammino, questo bellissimo itinerario che unisce paesi simili per cultura e lingua nei due versanti delle Alpi, sostando al Colle del Gran San Bernardo (m 2473 slm) a metà escursione, presso l'Ospizio, posto ai bordi del piccolo lago dove si specchiano le cime importanti di confine alcune delle Gran San quali sfiorano i 4000 m d'altezza (ma il Mont Grand Combin - 4314 m - non è molto distante da qui). Raggiunto il lato italiano del valico, si raggiunge la statua di San Bernardo, posta su un alto basamento, presso il "Plan de Jupiter" dove sono in corso gli scavi archeologici per riportare alla luce i resti dei templi dedicati a Giove e ad Apollo e le due grandi "mansiones", gli antichi grandi ricoveri d'epoca romana, costruiti proprio su un ripiano del colle. Proprio in questa zona, durante precedenti scavi, furono trovati preziosi reperti (busti in bronzo dorato, suppellettili e molte monete originali dei primi secoli d.C.). Dalla statua di San Bernardo si imbocca la “Strada romana delle Gallie”, di cui si vede ancora una parte del lastricato completamente scavato nella roccia. Si inizia la discesa seguendo i segnali gialli del TAM e, inizialmente, anche quelli del TDC (Tour des Combins - il giro tra Italia e Svizzera attorno al gruppo montuoso del Gran Combin) e si arriva alla località di "Fonteintes", attraversando due volte la statale n. 27. A "Fonteintes" esisteva un piccolo ospizio fondato nel 1258 da Nicolas Richard de Vachery d'Etroubles che funzionò fino alla fine del settecento. Caduto in rovina, nell'ottocento fu recuperato e divenne un'osteria denominata "La Cantine". Con lo stesso nome, oggi è presente una costruzione che offre accoglienza per vitto e alloggio. Una signora accoglie gli ospiti su prenotazione. Si scende per prati e pascoli, sulla sinistra orografica della valle, a mezzacosta, si transita proprio sopra l'imbocco della galleria autostradale e del tunnel del Bernardo e si prosegue passando vicino alla lapide che ricorda i lattonieri sorpresi e uccisi da una valanga mentre risalivano i sentieri verso il valico. Si continua a scendere senza difficoltà per sentiero, seguendo alcuni tornanti e svolte e raggiungendo infine il borgo di Saint-Rhémy, famoso per la produzione del famoso prosciutto: "Jambon de Bosses". Si

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Studio di fattibilità per la valorizzazione del percorso lungo l’antico “Ru – Neuf” nei Comuni di Gignod e Etroubles supera il torrente su un ponte alla fine del paese e si prosegue sul percorso dell'Alta Via n.1 della Valle d'Aosta, fino a raggiungere la località Saint-Léonard, capoluogo del di Saint- Rhémy- en-Bosses. Si scende ancora per piccoli sentieri e si raggiunge la frazione di Cerisey con piccole case costruite in pietra e legno. Qui si prosegue, prima su una carrareccia e poi si segue il "Ru Neuf" (uno dei tanti piccoli canali artificiali della Valle d'Aosta creati per l'irrigazione dei campi con scarsità d’acqua e di sorgenti), fino a raggiungere il paese di Saint-Oyen e la "Casa d'Accoglienza" di "Château Verdun", dove si fa sosta come gli antichi pellegrini. Poco più avanti s’incontra il paese di Etroubles, che merita una visita sia per le vestigia antiche dei pellegrini sia per le moderne sculture (di famosi scultori locali e stranieri) poste in ogni angolo di strada del paese. Si attraversa il torrente Artanavaz e si prosegue sulla destra orografica della valle. Si transita nei pressi del piccolo cimitero dietro il quale c'e' il sentiero che scende verso Aosta. Prati a mezzacosta e boschi accompagnano il cammino fino a raggiungere la località di Echevennoz (possibilità di sosta e pernottamento presso un “dortoir” realizzato presso la cappella della zona e di cena in una trattoria locale). Il sentiero transita dietro l'antica cappella della frazione e poi imbocca un tratto pianeggiante, all'interno di una pineta, seguendo l'antico "Ru Neuf" lungo il suo percorso fino ad incontrare prima la località di "la Clusaz" e poi tutte le frazioni fino al capoluogo stesso di Gignod, raccolto attorno alla chiesa. Trascurando la statale n. 27, si attraversano piccole frazioni collocate sui pendii soleggiati della valle e si raggiunge la località di Variney, dove si ritrova la statale e l'asfalto. Si percorre un breve tratto di quest'ultima fino alla chiesetta di Ossan nei pressi del borgo di Signayes. Ormai si è arrivati nel territorio di Aosta. Ancora poche centinaia di metri e poi si sale alla frazione di Grand Signayes, verso la zona dei grandi vigneti della collina di Aosta. Da qui si scende rapidamente ad Aosta lungo tre differenti direttrici. La prima segue un ripido sentiero tra i vigneti; la seconda percorre, in discesa, la Via delle Betulle ed entrambe confluiscono in Via Edelweiss che termina alla rotonda dell'Ospedale Regionale, ad un passo dal centro storico di Aosta e dai luoghi di sosta. Una terza direttrice, adeguatamente segnalata, conduce i pellegrini direttamente alla Collegiata di Sant’Orso, nella zona est di Aosta. (tratto dal link “Camminare insieme in valle d’Aosta di Enea FIORENTINI)

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In questo studio si vuole descrivere l’importanza di riqualificazione del sentiero alla luce della sua utilizzazione escursionistica-sportiva-turistica, rivalutando elementi caratteristici già esistenti sul tracciato e cercando di diversificare altre attività a favore di quelle non prettamente agricole ma che appartengono ad altri settori di tipo turistico . L’intervento sarà organizzato e progettato secondo criteri di: - Valorizzazione escursionistico-sportiva (primaverile-estiva- invernale) con interventi finalizzati a migliorare e rendere ancora più praticabile il percorso per i fruitori che lo percorreranno di corsa, a camminata lenta (Trekking), a camminata veloce di tipo nordico (Nordic Walking Figura 2.1 ) in mountain bike o con le ciaspole in inverno.

Figura 2.1 Disciplina sportiva sempre più popolare e

che viene praticata con l’ausilio di bastoncini simili a quelli utilizzati nello sci di fondo

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- Valorizzazione di strutture sportive esistenti (palestra di roccia “Joe Mazza” Vedi Figure 2.2) e nuove (impianto di percorso vita Vedi Figura 2.3) attraverso l’allestimento di piccole zone munite di attrezzi in legno per lo svolgimento di semplici esercizi ginnici.

Figure 2.2 Palestra di roccia “Joe Mazza”

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- Valorizzazione storico-religiosa migliorando l’estetica e gli spazi dei luoghi di culto presenti sul percorso (Cappella votiva di Sant’Anna Vedi Figura 2.3, Grotta du “Je te salue” Vedi Figura 2.4) nel Comune di Gignod e la Chapelle di Saint Roch e di Echevennoz nel Comune di Etroubles

Figure 2.3 Cappella votiva di Sant’Anna

Figure 2.4 La Grotta du “Je Te salue

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- Valorizzazione didattica, storica e culturale mantenendo le caratteristiche del passato, ovvero i tratti a cielo aperto che saranno oggetto di visite guidate e piccoli allestimenti didattici (tratti di sentiero tematizzati con pannelli);

- Creazione della piccola ricettività a favore di tutte quelle persone che anche se poco sportive e dinamiche vogliono godere e contemplare a pieno della natura che le circonda usufruendo di zone finalizzate a mini aree pic-nic e punti di sosta panoramici;

3.LOCALIZZAZIONE E STATO DEI LUOGHI OGGETTO DI INTERVENTO Il percorso del Ru, a una lunghezza di circa 12 chilometri e mezzo, attraversando i terreni agricoli di Etroubles, Gignod, Aosta irrigando un comprensorio di circa 450 ettari. L’ opera di presa principale si trova sul torrente Artanavaz nei pressi del comune di Etroubles e il primo tratto partente dall’ abitato del capoluogo è interamente intubato e coperto da solette in cemento armato carreggiabili, dovute al fatto che sul suo percorso fu costruito un tratto della strada statale n° 27 per il Gran San Bernardo, ora sostituita da un viadotto. Il canale prosegue poi a cielo aperto per raggiungere ed irrigare le coltivazioni nelle località di Echevennoz Dessouse Chez Les Blanc. Il sentiero tra le due frazioni non si presenta in buono stato conservativo soprattutto nel tratto all’interno del bosco, in quanto presenta un’asse viario ricco di curve e controcurve con rocce affioranti e passaggi molto stretti.

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Dopo le frazioni abitate il tratto costeggia un cunicolo di circa 200 metri chiamato “Thuy” (Figura 3.1 ) che venne realizzato nei primi anni ’50 per poter by-passare il ru all’interno di un’area franosa che ostruiva il normale deflusso dell’acqua.

Figure 3.1 Cunicolo di Thuy

Confine tra Gignod e

Etroubles

Il tratto che segue è interamente di tipo boschivo ed è a monte della località La Clusaz nel Comune di Gignod, anche in questo caso la viabilità è piacevole ma allo stesso tempo in alcuni punti scomoda per la ristrettezza del piano di calpestio e quindi difficilmente praticabile da bambini se non tenuti per mano da persone adulte. Segue un percorso che alterna tratti di facile percorribilità con altri più tortuosi con attraversamenti di impluvi minori e restringimenti di varia natura (presenza di vegetazione o affioramenti di piccoli trovanti). L’escursione prosegue al di fuori del bosco attraversando i pascoli al di sotto dell’abitato di Clemencey passeggiando a cielo aperto su una carreggiata larga e inerbita fino a raggiungere di nuovo un luogo boscato nei pressi del Torrente Val Buthier.

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Nelle immediate vicinanze si trovano due luoghi di culto molto caratteristici a cui gli abitanti del posto sono molto affezionati ovvero la Grotta du “Je te salue” e la cappella votiva di Sant’Anna dove ogni anno il 26 luglio gli abitanti di Buthier e dintorni si ritrovano per celebrare il santo patrono del loro abitato. Questi due luoghi anche se mai dimenticati presentano segni di vetustà dovuti all’azione continua e battente di pioggia e neve soprattutto nel luogo della “Grotta” in quanto sovrastata da un fronte roccioso di una certa importanza, e che in questo momento necessita di un’opera di messa in sicurezza attraverso interventi di disgaggio e pulizia. La camminata continua a monte di una serie di comprensori coltivati nelle frazioni di Condemine , Arsaniere, Pierre Besse, , Lexert, Chez-Percher, Plan de la Pera, Planet Tercinod e Vefan fino a raggiungere il confine con il comune di Aosta. Questo tratto è di grande interesse naturalistico perchè totalmente a cielo aperto con vista sul Mont Velan, Becca di Viou, Becca di Nona e Mont Emilius sovrastanti la città di Aosta. Il camminamento prosegue fino ad arrivare ai piedi di una palestra di roccia “Joe Mazza“ in loc. Arbaleyaz, luogo molto apprezzato dagli appassionati del genere per la quantità di vie presenti (ben 17) e per il grado medio-alto di difficoltà. In questo punto il colpo d’occhio è di effetto con vista panoramica sull’abitato di Gignod, , Aosta e una spettacolare visione sull’ imponente parete rocciosa alle spalle. Cento metri prima dell’ arrivo alla palestra il piano di calpestio è molto approssimativo con dei passaggi anche un po’ pericolosi che necessitano di consistenti opere di messa in sicurezza. Oltrepassata la parete la camminata prosegue fino al raggiungimento dell’abitato di Roisod e subito dopo al confine con Aosta. Quest’ ultimo tratto è caratterizzato da alcuni passaggi tortuosi o ostacolati da trovanti con un notevole dislivello tra il piano di calpestio e l’alveo del Ru.

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4.PROPOSTE DI INTERVENTO Dopo attenta analisi della situazione esistente e delle esigenze a cui dovrà rispondere il sentiero si è optato per le soluzioni descritte dalla tavola allegata e che vengono elencate e descritte nella presente. La lunghezza complessiva dell’intervento sarà di km.10.540 con larghezza di calpestio compresa tra 1.20-1.50 mt.(larghezza utile dell’attuale sentiero) La progettazione tiene conto di tutti gli obbiettivi prefissati nel paragrafo precedente cercando di arricchire e completare l’asse viario in modo che possa essere facilmente accessibile e fruibile da tutte le persone compresi bambini,anziani e disabili in completa sicurezza. Gli interventi si divideranno a seconda della loro finalità, come segue:

4.1 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’ A PIEDI E IN MOUNTAIN BIKE Degrado del piano di calpestio: - profilo irregolare con avvallamenti o accumuli di terreno; - fenomeni di erosione con ruscellamenti; - restringimenti; - presenza di grossa e piccola vegetazione invasiva ; - parità di quota altimetrica tra il piano di calpestio e il pelo dell’acqua del Ru con rischio di straripamenti sulla scarpata sottostante e conseguenti frane sulla Statale n° 27; - In località Echevennoz nel Comune di Etroubles presenza di ponticello in legno le cui dimensioni sono inadeguate al transito agevole con mezzi a pedale. Intervento proposto: - piccoli movimenti terra con l’ausilio di un piccolo escavatore; - lavorazioni manuali varie eseguite da operaio comune; - innalzamento del sentiero attraverso la posa di lastroni in pietra disposti a coltello all’interno della sponda dell’alveo in modo da poter caricare di terra il sentiero e rafforzare l’arginatura; - rimozione e ricostruzione ex novo del vecchio ponte, utilizzando la stessa tipologia costruttiva ma con larghezza maggiorata da 60 a 120 cm.) 10

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4.2 INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA: Degrado delle scarpate adiacenti al tracciato: - restringimenti con scarpate molto acclivi e non alberate; - fenomeni di erosione con ruscellamenti; - staccionate e palificate in legno non più sicure perché vetuste o ammalorate da fenomeni di marcescenza; - dislivello troppo elevato tra il piano di calpestio e il ruscello con rischio di cadute al suo interno per i praticanti della Mountain Bike - Scarpate con fenomeni franosi. Interventi proposti: - Realizzazione di opere di ingegneria naturalistica tramite palificate a parete semplice sulle scarpate di valle (Vedi Figura 4.2.1) e realizzazione di canalette in pietrame e legno a monte (Vedi Figura 4.2.2)

Figure 4.2.1 Palificate a una parete in legno

Figure 4.2.2 Canalette in pietrame e legno

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- Per preservare eventuali cadute all’interno del Ru si opta per la posa di un parapetto, con profilati a “T” e funi in acciaio, tra il sentiero e il Ru.(Vedi Figura 4.2.3)

Figure 4.2.3 Parapetto, con profilati a “T” e funi in acciaio

(Tipologia di protezione poco impattante e sicura, applicabile solo per brevi tratti e nei punti più pericolosi ); - Rinforzo delle pareti franose attraverso la realizzazione di una fila di gabbioni in pietrame ai piedi del versante e posa di geojuta con idrosemina sulla scarpata; - Posa di grigliati in acciaio di tipo pesante su tratti di Ru incementati in modo da allargare i passaggi all’interno del versante ed evitare la realizzazione di murature o palificate troppo verso i dirupi esterni.(Figura

4.3 INTERVENTI MIGLIORATIVI DELL’ INFORMAZIONE TURISTICA Stato di fatto: - Sentiero prescelto come passaggio della Via Francigena ma privo di strutture contenenti grafici o scritture che possano informare l’escursionista straniero o di fuori valle, sulla storia del luogo in cui si trova, sulle norme di comportamento da mantenere durante il cammino o altre informazioni utili per il suo proseguo;

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Intervento proposto: - Fornitura e posa di pannelli informativi in legno trattato da disporre nei punti più strategici e significativi con informazioni in italiano, francese, inglese e tedesco;

4.4 INTERVENTI PER L’INCREMENTO DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE DA SVOLGERE LUNGO IL SENTIERO Stato di fatto: Ampie zone a cielo aperto non sfruttate; Intervento proposto: - Fornitura e posa razionalmente distribuita di attrezzatura per la pratica ginnica di tipo “percorso vita” (Vedi Figura 4.4.1);

Figure 4.4.1 Esempio di attrezzatura per a”Percorso vita”

- Fornitura e posa ogni 500 mt. di cippi in pietrame indicanti informazioni metriche sulla distanza percorsa dai podisti, fungendo anche da punto di riferimento all’interno del bosco.(Vedi Figura 4.4.2)

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Figure 4.4.2 Cippo segna distanza in pietrame

4.5 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI LUOGHI STORICO-CULTURALI Stato di fatto: Slarghi con ampie zone a cielo aperto non sfruttate

Intervento proposto: - Fornitura e posa di leggii informativi in legno trattato da disporre nei punti più utili (Esempio nelle vicinanze delle cappellette di Sant’ Anna Grotta du Je te salue , Echevennoz e Saint Roch. (Vedi Figura 4.4.3)

Figure 4.4.3 Legio informativo in legno

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4.6 INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEI LUOGHI STORICO-RELIGIOSI Stato di fatto (Zona della Grotta du “Je te salue”): - luogo caratteristico di piacevole raccoglimento ma esposto all’ombra e molto umido, si presenta privo di sedute per eventuali soste o per varie funzioni religiose; - l’altarino è ricavato all’interno di una parete rocciosa con molte fessurazioni che con il tempo o con le abbondanti piogge potrebbero distaccarsi verso i passanti ;

Intervento proposto: - Realizzazione di una piccola zona pavimentata in lose di pietra eseguita secondo la tecnica dell’”Opus incertum”;

- Abbellimento dell’altarino con la posa di due fioriere in granito di tipo a spacco di dim.1.20x0.40 mt.; - Fornitura e posa di due panchine in granito resistente all’azione dell’acqua e della perenne umidità; - Intervento di pulizia, disgaggio e messa in sicurezza della parete eseguito da una ditta specializzata;

Stato di fatto (Cappella votiva di Sant’Anna) - Altrettanto luogo caratteristico di piacevole raccoglimento localizzabile a circa 270 mt dal sentiero, molto frequentato durante le ricorrenze religiose di paese ma che dispone di sedute improvvisate e poco stabili;

Intervento proposto: - Realizzazione di panche fisse in muratura di pietrame sormontate da lastre in pietra;

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4.7 INTERVENTI PER MIGLIORARE L’ACCESSIBILITA’ DEL PERCORSO AD ESCURSIONISTI DISABILI

Intervento proposto: - Oltre alle migliorie del piano di calpestio (pulizia e allargamento con pendenze non superiori all’8%), si provvederà all’esecuzioni di due nuovi parcheggi asfaltati (di cui uno riservato ai disabili) in loc. Pierre Besse nel Comune di Gignod e uno riservato presso l’abitato in loc. Chez les Blanc nel Comune di Etroubles

5. VALUTAZIONE DI SOSTENIBILITA’AMBIENTALE Il progetto proposto crea degli impatti sull’ambiente al fine di verificarli si è provveduto ad analizzare tale problematica per comparto poiché un’analisi completa e dettagliata delle varie situazioni offre una presa di conoscenza globale ed esauriente del problema.

5.1 COMPARTO ATMOSFERICO Fase di costruzione Durante il periodo di esecuzione dei lavori saranno possibili degli inquinamenti a livello locale legati: - All’emissione di gas di scarico da parte dei mezzi che operano in cantiere; - Alla rumorosità delle lavorazioni; - Alla produzione ed al sollevamento di polveri. Mitigazioni Gli impatti descritti hanno un carattere temporale e si mitigano con una corretta conduzione delle operazioni del cantiere adottando precauzioni particolari quali:

- annaffiatura degli scavi e del piano di calpestio in periodi siccitosi; - impiego di macchinari silenziati come previsto dalla normativa vigente; 16

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- impiego di mezzi con motori in buono stato di manutenzione che garantiscono produzioni minime di gas di scarico.

Fase di esercizio Durante la fase di esercizio dell’opera non si prevede un incremento di emissioni di agenti atmosferici in quanto non si prevede alcun sviluppo di flusso veicolare che sarà comunque legato alla normativa regionale sulle strade poderali.

5.2 COMPARTO SUOLO E SOTTOSUOLO 5.2.1 GEOMORFOLOGIA Il substrato roccioso della zona in cui si trova il sentiero di studio è caratterizzato da litologie appartenenti al complesso dei calcescisti con pietre verdi del dominio Ligure Piemontese (scisti ofiolitiferi), troviamo infatti: - calcescisti e scisti neri o grigi (rocce triassiche-cretacee), con intercalazioni di marmi, micascisti e quarziti; - prasiniti e serpentine.

Nella parte più alta della valle del Gran S.Bernardo (incluso il territorio comunale di Etroubles) affiorano, invece, rocce metamorfiche dell’unità della zona Brianzonese, in particolare troviamo la sottodivisione del complesso litologico della zona del Gran San Bernardo, costituito da: - dioriti e granodioriti a titanite, più o meno trasformate in gneiss albitico- cloritici, talora con inclusi basici; - complesso pretriassico di gneiss e micascisti:gneiss arenacei, albitici e clorotico-albitici; micascisti albitici spesso carboniosi o grafitici; micascisti calcariferi. Risalendo la Valle del Gran San Bernardo, incontriamo degli importanti depositi morenici attraversati, tra l’altro, dal Ru Neuf, poco prima di Gignod e nella zona di La Clusaz. Si tratta di morene wurmiane e postwurmiane costituite da blocchi etero metrici inclusi in una matrice argillosa-sabbiosa. 17

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Lungo il sentiero , le formazioni moreniche e gli affioramenti rocciosi si alternano a frane di crollo e detriti di falda, oggi colonizzati dalla vegetazione.

5.2.2 PEDOLOGIA Nel territorio attraversato dal Ru Neuf, le condizioni migliori dei suoli riguardano i tratti a substrato morenico e detritico, con pendenze limitate. In tali condizioni si incontrano frequentemente suoli profondi, appartenenti alla serie dei ranker, spesso evoluti o in evoluzione a Ranker bruni o a terre bruno acide. Nei siti più sfavorevoli si incontrano suoli poco evoluti, spesso sassosi e rocciosi, di limitata potenza. Gli humus presenti sono in gran parte caratterizzati da degradazione di natura prevalentemente zoogenica: nelle condizioni migliori si osservano infatti moder gemellari. Nelle condizioni meno favorevoli l’umificazione è spesso condotta, in prevalenza, da organismi fungini: nei tratti a terreno molto sassoso e superficiale o è molto scarso un vero e proprio umifero. Il materiale del sentiero è tutto di riporto, quindi non vi è traccia di pedogenesi e la matrice del terreno deriva da calcescisti e serpentine.

Fase di costruzione In fase di costruzione si dovrà osservare particolare cura all’esecuzione degli scavi necessari per la riqualificazione del tracciato. Gli scavi inoltre non dovranno essere fatti in periodi immediatamente successivi a precipitazioni piovose ed alla fusione delle nevi.

Durante lo scavo sarà possibile trovare il substrato e dei trovanti anche di notevoli dimensioni. In considerazione del tipo di roccia, si consiglia di effettuare lo sbancamento a mezzo di martellone e per quanto riguarda i trovanti, di realizzare la loro rimozione utilizzando, ove possibile piccoli mezzi meccanici evitando l’impiego di esplosivi. In fase di scavo verranno creati degli accumuli temporanei di materiali: questi dovranno essere posti in una discarica autorizzata al fine di 18

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evitare perniciosi fenomeni di erosione superficiale e di emissioni di polveri. I lavori di scavo per dar sede alle palificate lungo il versante causeranno modifiche alla copertura vegetale presente. In conclusione le modificazioni innanzi sono da considerarsi importanti, ma limitate dal punto di vista spaziale e temporale. Inoltre in considerazione delle caratteristiche dei terreni e delle tecniche progettuali adottate, non si rivelano fattori che possano pregiudicare l’equilibrio geologico dell’area.

Mitigazioni Il progetto esecutivo dovrà essere conforme alle “ Norme e prescrizioni riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno sulle terre e delle opere di fondazione”. In fase esecutiva si dovranno inoltre adottare le seguenti precauzioni: - Predisporre una campagna geognostica approfondita, soprattutto in corrispondenza dei settori più acclivi e degli affioramenti rocciosi, per caratterizzare geotecnicamente i terreni di fondazione dei muri; - - Effettuare gli scavi “ a campione” prevedendo scarpate provvisorie sub verticali non superiori ai 2.00 metri di altezza ed aprire un fronte di scavo non superiore ai 3.00 metri; - Disporre nei pressi degli scavi e degli sbancamenti una canaletta di gronda e mantenere una fascia di rispetto al contorno dell’area di opera; - Effettuare la scarifica degli eventuali livelli aventi caratteristiche geognostiche scadenti (materiali limosi e torbosi); - Smaltire gli eventuali materiali di scavo in apposite discariche d’inerti autorizzate; - Munire le strutture murali di sostegno di notevoli barbacani e di setti drenanti a tergo. Nei tratti in cui si rinvengono circolazioni idriche sotterranee dovrà essere posto un tubo drenante alla base del setto; 19

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- Evacuare le acque superficiali dal piano viario mediante la creazione di una idonea pendenza trasversale - Inerbire e ripristinare la cotica erbosa su tutti gli scavi e sbancamenti effettuati utilizzando le tecniche dell’ingegneria naturalistica;

Fase di esercizio Periodica manutenzione delle canalette e delle scarpate circostanti

5.3 COMPARTO ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE 5.3.1 IDROGEOLOGIA La circolazione idrica del settore avviene principalmente nei materiali sciolti costituenti i depositi e risulta legata alla presenza di livelli impermeabili costituiti da occasionali intercalazioni limose e dal substrato. La superficie piezometrica segue, in genere,l’andamento della superficie topografica media locale ed ha una profondità variabile in funzione della potenza detritica. La direzione media dei filetti di flusso è inoltre disposta lungo la direzione di massima pendenza. La circolazione sotterranea, prevalentemente di tipo superficiale o poco profondo, risulta influenzata da apporti provenienti dai versanti e dalle infiltrazioni di acque superficiali.

La situazione idrogeologica dell’area è infatti caratterizzata dalla presenza di due principali tipi di acquiferi:

- Acquifero in formazioni glaciali e colluviali. Esso è costituito da sedimenti ghiaiosi-sabbiosi, da ciottoli e blocchi di origine morenica e detritica, per la maggior parte recenti: i primi presentano una permeabilità di interstizio mentre i secondi una permeabilità in grande. Localizzato essenzialmente in fondo valle e nelle sacche di materiale glaciale, questo acquifero presenta una buona estensione ed una potenzialità idrica ragguardevole.

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- Acquifero in formazioni fratturate. Questo acquifero è rappresentato in buona parte dagli affioramenti rocciosi. Esso risulta limitato in quanto la roccia presenta un reticolo di fratture e di piani di faglia che determinano un basso grado di permeabilità.

Fase di costruzione Lungo il tracciato si consiglia di drenare superficialmente, di creare platee di fondo in pietrame e cunette in pietra e legno per incanalare le sorgenti. L’insieme delle fenomenologie determina un impatto sull’ambiente limitato nel tempo, per cui l’influenza è da considerarsi modesta.

Mitigazioni Esse dovranno avvenire mediante un’accurata azione di regimazione delle acque superficiali - Evitare drenaggi di eventuali falde e l’immissioni nelle stesse di sostanze inquinanti qualora durante la fase di scavo si verificassero intercettazioni dell’acquifero, - Impiegare terreni ghiaioso-sabbiosi di tipo drenante per riempire tutti gli scavi e come terreno di riporto. Al riguardo si deve utilizzare il locale materiale di risulta più grossolano, escludendo la frazione fine e dimensionando il detrito ad una pezzatura non superiore ai 20 cm. di diametro;

Fase di esercizio Si consiglia di effettuare una manutenzione accurata e scrupolosa delle opere di drenaggio e della rete di scolo superficiale.

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5.4 COMPARTO RIFIUTI Al momento il tratto di sentiero in questione non presenta alcun tipo di zona o contenitori per la raccolta rifiuti.

Fase di costruzione Lungo il tracciato e in tutte le zone pic-nic si predisporranno dei porta rifiuti disposti a distanze regolari l’uno dall’altro.

Mitigazioni - Si farà in modo di predisporre dei cestini di grande capacità (100 lt. cadauno) rivestiti in doghe di legno in modo da mitigarli nell’ambiente circostante evitando un eccessivo impatto visivo. - Si agevolerà la differenziazione dei materiali plastici da quelli umidi.

Fase di esercizio Le amministrazioni comunali per quanto presente nel proprio territorio si faranno carico per lo svuotamento periodico dei contenitori portarifiuti, con turni più fitti nei periodi estivi e normali nei periodi autunno/primaverili.

5.5 COMPARTO VEGETAZIONALE, FLORA E FAUNA Flora Il tratto di sentiero taglia un versante boscato definito pecceta montana endalpica. Nella parte di valle del tratto è presente la variante con larice della tipologia sopra descritta :qui infatti la copertura è meno colma e l’esposizione nord-est più soleggiata rispetto alla parte di monte esposta a nord, favorisce la presenza di questa specie eliofila. In generale si può parlare di pecceta endalpica a pino silvestre e larice con flora in parte xerica, tipica delle aree a basse precipitazioni e clima continentale. Il bosco ha struttura prevalentemente coetanei forme, con dominanza di giovane fustaia e locale presenza di individui di medie dimensioni diametriche. Il portamento e la statura sono da mediocri e discreti, mentre la 22

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rinnovazione è assai scarsa. L’abete rosso domina sul larice, il pino silvestre e le latifoglie: frassino, sorbo montano e salicone, in particolare sono in discreta diffusione. L’abete bianco è poco presente, anche se in passato era più diffuso. Oltre allo strato arboreo, anche il sottobosco è povero di vegetazione ma la presenza del canale sembra dare origine, lungo le sue sponde, a microambienti particolari in cui crescono vari arbusti e specie erbaceee anche igrofile.

Fauna La realizzazione delle infrastrutture in progetto determinerà una piccola alterazione dell’habitat per gli animali presenti nel comprensorio.

Le specie presenti sono prevalentemente il cervo, il cinghiale, lo scoiattolo, il capriolo, la volpe, il tasso, le poiane e tutte le specie in generale della fauna alpina ad una quota di 1200 mt. s.l.m.

Fase di costruzione L’interferenza più evidente è il disturbo acustico e visivo per qualche centinaia di metri dalle aree interessate dai lavori causati dai mezzi e dalle operazioni di cantiere. Questo fenomeno causerà l’allontanamento temporaneo della fauna terrestre presente nell’area boscate.

Fase di esercizio Questo tipo di impatto si esaurirà con il termine dei lavori e quindi in breve tempo.

Mitigazioni Terminati i lavori , si assisterà alla ricolonizzazione della zona.

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6.POSIZIONE DELL’OPERA IN BASE AI CRITERI DI VALUTAZIONE 6.1 Criteri legati al territorio Dalla carta delle zone agricole della Regione Autonoma Valle d’Aosta (Vedi Figura 6.1.1) risulta che i Comuni su cui si snoda il tracciato risultano in ambiti territoriali come segue: COMUNE DI GIGNOD: Ambito territoriale ARM (Area rurale marginale) Lunghezza tracciato oggetto di intervento km 7.377 (70.23 % del totale) COMUNE DI ETROUBLES: Ambito territoriale ARPM (Area rurale particolarmente marginale) Lunghezza tracciato oggetto di intervento km 3.127 (29.77 % del totale)

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FONDO VALLE =FV AMBITO MEDIA = MM COMUNITA MONTANA DI 1° ord n. ord Comune di ALTA TERRITORIALE MONTAGNA=AM ARPM* - ARM** APPARTENENZA

1 1 AM ARM Valdigne Mont Blanc 2 2 La Salle FV ARM Valdigne Mont Blanc 3 3 La Thuile AM ARM Valdigne Mont Blanc 4 4 FV ARM Valdigne Mont Blanc 5 5 Pré-Saint-Didier FV ARM Valdigne Mont Blanc 6 1 FV ARM Grand Paradis 7 2 FV ARM Grand Paradis 8 3 FV ARM Grand Paradis 9 4 AM ARM Grand Paradis 10 5 MM ARPM Grand Paradis 11 6 Rhêmes-Notre-Dame AM ARPM Grand Paradis 12 7 Rhêmes-Saint-Georges MM ARPM Grand Paradis 13 8 Saint-Nicolas MM ARPM Grand Paradis 14 9 Saint-Pierre FV ARM Grand Paradis 15 10 Sarre FV ARM Grand Paradis 16 11 AM ARPM Grand Paradis 17 12 AM ARPM Grand Paradis 18 13 Villeneuve MM ARM Grand Paradis 19 1 MM ARPM Grand Combin 20 2 AM ARPM Grand Combin 21 3 MM ARPM Grand Combin 22 4 Etroubles AM ARPM Grand Combin 23 5 Gignod MM ARM Grand Combin 24 6 AM ARPM Grand Combin 25 7 AM ARPM Grand Combin 26 8 Roisan MM ARM Grand Combin 27 9 Saint-Oyen AM ARPM Grand Combin 28 10 Saint-Rhémy-en-Bosses AM ARPM Grand Combin 29 11 MM ARPM Grand Combin 30 Aosta FV ARM 31 1 FV ARM Mont Emilius 32 2 FV ARM Mont Emilius 33 3 Fénis FV ARM Mont Emilius 34 4 FV ARM Mont Emilius 35 5 Jovençan FV ARM Mont Emilius 36 6 FV ARM Mont Emilius 37 7 FV ARM Mont Emilius 38 8 Quart FV ARM Mont Emilius 39 9 Saint-Christophe FV ARM Mont Emilius 40 10 Saint-Marcel FV ARM Mont Emilius 41 1 Gaby MM ARPM Walser - Alta Valle del Lys 42 2 Gressoney-La-Trinité AM ARM Walser - Alta Valle del Lys 43 3 Gressoney-Saint-Jean AM ARM Walser - Alta Valle del Lys 44 4 MM ARPM Walser - Alta Valle del Lys 45 5 FV ARM Evançon 46 1 Ayas AM ARM Evançon 47 2 Brusson AM ARPM Evançon 48 3 Challand-Saint-Anselme MM ARPM Evançon 49 4 Challand-Saint-Victor MM ARPM Evançon 50 5 FV ARM Evançon 51 6 FV ARM Evançon 52 7 FV ARM25 Evançon 53 8 Verrès FV ARM Evançon 54 1 Antey-Saint-André MM ARM Monte Cervino 55 2 FV ARM Monte Cervino 56 3 Chamoi s AM ARP M Monte Cervino

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6.2 Criteri legati all’ambiente Il comprensorio interessato non rientra in particolari siti di Natura 2000 oppure in aree riconosciute come parco nazionale o regionale.

6.3 Criteri socio economici e occupazionali Il percorso con la sua riqualificazione creerà una serie di nuove attività ed incrementi economici come di seguito riportato: - Creazione di aree con strutture provvisorie per l’attività di noleggio di Mountain Bike e attrezzatura per il Nordic Walking nel tratto che unisce Roisod nel Comune di Gignod con la loc. di Chez Les Blanc nel Comune di Etroubles per il periodo primaverile/estivo e di noleggio di ciaspole per escursioni durante il periodo invernale . (Vedi Figure 6.3.1)

Figure 6.3.1 Località Roisod GIGNOD

Figure 6.3.1 Località Chez Les Blanc ETROUBLES

Questo tipo di attività presume la nascita di due nuove occupazioni, una alla postazione di Roisod e l’altra alla postazione di Chez Les Blanc.

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- Organizzazione di gite didattiche o corsi di arrampicata sportiva con dimostrazioni pratiche dedicate alle scolaresche o ai neofiti dello sport alpinistico Con questa iniziativa si incentiverà l’attività di liberi professionisti esperti della montagna nella zona del Grand Combin. - Nascita di un nuovo allevamento di cavalli nei pressi della loc. Planet di Gignod con possibilità di gite organizzate con istruttore verso il Gran San Bernardo, (n°2/3 posti di lavoro - La vicinanza del sentiero all’ abitato di Echevennoz porterà alla ristrutturazione della vecchia latteria comunale con produzione e vendita diretta di prodotti caseari tipici della zona . (Vedi Figura 6.3.2) Questa scelta presuppone 3 o 4 posti di lavoro.

Figure 6.3.2 Vecchia latteria da ripristinare ETROUBLES

- La riqualificazione del tratto di sentiero che costeggia la statale n° 27 fino all’arrivo nei pressi del borgo incentiverebbe e valorizzerebbe maggiormente la realizzazione di un progetto consistente nella realizzazione di un nuovo centro culturale già finanziato dal Fospi, e in fase di progettazione definitiva. La sua ubicazione ha poche decine di metri dal Ru Neuf e dalla Via Francigena comprenderebbe biblioteca, Office du Tourisme (molto utile agli escursionisti in cerca di un eventuale pernottamento non preventivato), centro espositivo, sede dei Vigili del Fuoco Volontari. (Vedi figura 6.3.3);

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Figure 6.3.3 Pianta di progetto del Nuovo Centro Culturale. ETROUBLES

- Sempre nelle immediate vicinanze l’attuale biblioteca verrebbe dismessa diventando un nuovo punto vendita di prodotti agricoli o dell’artigianato locale.

- Si ritiene che la predisposizione del sentiero ad attività sportiva come quella del Nordic Walking ,di cui esiste una associazione a livello nazionale, possa far conoscere il percorso anche fuori valle promovendolo sui siti o le riviste che trattano di tale disciplina incrementando l’afflusso turistico.

- La simbiosi tra la realizzazione di una buona viabilità ed esaurienti informazioni presenti sui pannelli informativi in più lingue all’interno del tracciato informerebbero meglio l’escursionista italiano e straniero alla visita di tutte le aziende agricole, turistiche , agrituristiche, hotel, ristoranti, ostelli, Bead and Breakfast e chambres d’hotes ubicati in un raggio di centinaia di metri dall’asse viario del sentiero con inevitabile incremento economico delle stesse.

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- Il rilancio del Ru Neuf nel tratto che giunge ad Etroubles ben si collega con le iniziative realizzate in questi anni:

Musee de l’energie; Musee de la laiterie (prima latteria ternaria della valle d’Aosta); Museo a cielo aperto “A Etroubles, avant toi sont passés”; Centro espositivo Punto vendita espositivo artigianato tipico “Art Etroubles”. Questo progetto ben si collega a quello presentato dai Comuni di St.Oyen e Saint Rhemy en Bosses per la valorizzazione del Ru Neuf sempre lungo la Via Francigena che ogni anno vede aumentare in modo esponenziale i frequentatori provenienti da tutta europa e da numerose zone del mondo in alternativa al cammino di Santiago di Compostela.

6.4 Criteri legati al sociale Oltre alle migliorie del piano di calpestio (pulizia e allargamento con pendenze non superiori all’8%, protezioni varie, camminamenti sul ru attraverso grigliati di acciaio carreggiabili), si provvederà all’esecuzioni di due nuovi parcheggi asfaltati (di cui uno riservato ai disabili) in loc. Pierre Besse nel Comune di Gignod a circa 3.100 km. di cammino dal confine con Aosta (Figura 6.4.1) e uno riservato presso l’abitato in loc. Chez les Blanc nel Comune di Etroubles.

Figure 6.4.1 Futuri posti auto in loc. Pierre Besse GIGNOD

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Grazie alle lavorazione di messa in sicurezza e alle zone parking riservate si può affermare che il sentiero è completamente accessibile ai portatori di handicap. In conclusione si ritiene che il sentiero del Ru Neuf debba essere riqualificato in quanto :

- Dal punto di vista storico culturale ha un origine che risale ha più di 600 anni fa e gran parte del suo tragitto ricalcando “ La Via Francigena” si mostrerebbe come un buon “biglietto da visita” all’escursionista europeo che percorre per la prima volta uno dei primi sentieri nel territorio italiano e valdostano;

- Dal punto di vista paesaggistico con i suoi 2200 mt. di canale in terra, sia attualmente il Ru, fra quelli di una certa importanza che possiede la più alta percentuale di alveo originale (quasi il 18 % della sua lunghezza totale).

- Dal punto di vista geografico la sua collocazione e il suo percorso portano l’escursionista alle porte del Comune di Aosta, città storica e capoluogo di Regione.

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