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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica

CICLO XXII COORDINATORE Prof. Giovanni Maciocco

TESI DI DOTTORATO I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra continuità e innovazione

DOTTORANDO Carlo Turri RELATORE Prof. Nicolò Ceccarelli

A/A 2009/2010 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità I LINGUAGGI dell’ANIMAZIONE INTRODUZIONE alla RICERCA

ABSTRACT ! " #$ $R!R&! ) ! ! & interfacce e dei prodotti multimediali. Lo scenario di riferimento è quello nuovi canali comunicativi prodotti dalla rapida diffusione delle tecnologie digitali, i quali hanno favorito la comparsa $!!!*! anni Novanta, il trasferimento di un complesso insieme di pratiche operative sulla piattaforma digitale ha posto anche le basi per l’avvicinamento tra R&$) ) $!!$!!* In uno scenario frammentato e mutevole come quello della contemporanea & ! !$/ &!!!"#$* Questo lavoro ha pertanto l’obbiettivo di indagare il vasto e articolato territorio R&$! / $ QR ! !* Contestualmente, l’interesse è quello di mettere in chiaro alcuni importanti fondamenti conoscitivi e di formulare le linee guida per futuri e ulteriori approfondimenti.

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Il progetto di ricerca poggia su due basi fondamentali: cogliere i tratti salienti &$!!! di questa particolare forma di linguaggio, e indagare gli approcci, le tecniche !)!$* e i procedimenti che servono per dare forma al medium. [CAP. 04] [CAP. 01] ! $ $!! ! R Il primo aspetto riguarda lo studio delle basi teoriche di questa disciplina e ! R) $& !& R/!/ !$!&R !!!!!! !!!!* ‘semplice’. Si è scelto un’approccio ‘epistemologico’, legato ad una visione La proposta è quindi di quella di applicare allo studio del panorama animato un !&!) !)!;!!))<4 percettive alla manualistica, dalla semiotica alla psicologia. $!$!Q!!!R& concepita per suddividere e ordinare l’eterogeno mondo dell’immagine animata [CAP. 02] )&$!)7* !!) Q!RR 4 $R!!$&$$ [CAP. 05] !$$!&& Parallelamente, viene presentato un strumento-prototipo pensato per Q)R& R$!$*? $$$* $ ! $ / ! @& / )) ! )) [CAP. 03] !$$B@)&!! " ! ! QR !$& !)!@ !! ricerca mette a fuoco gli ambiti in cui l’arte animata diviene ‘strumento per & & ! & @ R*!) /$ !!)Q!$$R )&!! dell’immagine in movimento. )&&!$& $ Le attese, sul piano della ricerca, sono che questa piattaforma -idiomanima. )$)!!\$ net- possa rivelarsi utile sia come strumento per ampliare la cultura visiva *!$!! !&!$$ /$!!! &&/!!@ $$4$&R7))!! teorico del mediun animato.

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01. PUNTI di VISTA ‘EPISTEMOLOGIA’ DEL MEDIUM ANIMATO

L’ARTE DI COMUNICARE: incominciando da Disney.. 6 DALLA PRATICA ALLA TEORIA 24

1.1 RIVOLUZIONE! 7 1.11 SAPERI e MAESTRI “ 1.2 LE 12 REGOLE 8 1.12 La STRUTTURA VISIVA 26 1.3 TEMATICHE e PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI 10 1.13 Le 6 COMPONENTI DELL’IMMAGINE 27 1.4 WALTER ELIAS DISNEY 12 1.14 PROSPETTIVE di STUDIO 30

IMMAGINI IN MOVIMENTO 16 IL SEGNO ANIMATO 32

1.5 PERCEZIONI 17 1.15 Le SINTASSI del LINGUAGGIO ANIMATO 33 1.6 SPAZIO 18 1.16 SIMBOLI+ ICONE +INDICI =CINEMA 34 1.7 MOVIMENTO 19 1.17 Il TERRITORIO dell’ICONICITÀ 37 1.8 SUONO 20 1.18 SEMANTICA del LINGUAGGIO ANIMATO 43 1.9 FLUSSO VISIVO 21 1.19 I GENERI nell’ANIMAZIONE 44 1.10 L’IMMAGINE ANIMATA 22

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02. TECNICHE e LINGUAGGI 04. MAPPA TIPOLOGICA

2.1 Una ‘TASSONOMIA DELLE TECNICHE’ 48 4.1 UNA QUESTIONE DI DESIGN 85 2.2 OGGETTI in MOVIMENTO 49 4.2 TRA ISPIRAZIONE E INFORMAZIONE “ 2.3 DISEGNI in MOVIMENTO 53 4.3 MAPPARE l’ANIMAZIONE 86 w*x z{"{4)&$!!& |} 2.5 PIXELS IN MOVIMENTO 62 2.6 ANIMAZIONE e INNOVAZIONE 71 05. IDIOMANIMA.net VERSO UNA GRAMMATICA DEI LINGUAGGI ANIMATI

03. PRODOTTI ANIMATI 5.1 PROBLEMATICHE e LINEE GUIDA 91 5.2 IL MODELLO 94 5.3 I PARAMETRI 95 3.1 AFFINITÀ 74 5.4 PROTOTIPO 98 3.2 Le NUOVE FORME dell’ANIMAZIONE 77 3.3 PROBLEMA / PROGETTO / PROCESSO / PRODOTTO 79 3.4 ANIMAZIONE e DESIGN 83 BIBLIOGRAFIA 100

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 01. PARTE 1 L’ARTE di COMUNICARE: incominciando da Disney.. "$&$!& / 4 \ @ !@ ! ! & & ;!!$< €*" ! $ di autore, di inventore, di supervisore, di imprenditore, di regista e di attore ;)$z„€z<*R$$)€ !!)! !4$&!&&& 1 un egocentrico, un despota. Non a caso, esistono numerose chiavi di lettura su , così come sono ;@)<2, i documentari, e gli speciali R! televisivi. Si tratta di resoconti diversi: alcuni esaltano la sua ‘leggenda’ e €*!$&! €  & & & @ & nella letteratura storica, critica, teorica del Cinema Animato. !R€))$ * /&!& !&QR&$) /!R€ &!! $!! $ ; $ $&* !!<;$$<* Parallelamente, i personaggi e le storie provenienti dai Burbank Studios, si !&€ sono talmente radicati nell’immaginario collettivo che per il pubblico - almeno @Ra Disney. "&R€ & & R! /!&! Q€R !)!!R* ;<RR&R& $&* In una prospettiva storica, l’approccio disneyano al cartoon, è da considerarsi $& ! ) Molta letteratura si concentra quindi sul primo aspetto, mettendo in luce le consolidamento di questo nuovo )&& !$$)$$!‚ƒ e per certi versi, ‘classica’. Per usare una metafora, il lavoro di Disney e dei $)*z! suoi collaboratori ha svolto il ruolo una bussola: esso ha indicato dapprima la $!R$ !$;&& disneyano. !&*<! $$&! Sono due approcci diversi ma ugualmente coinvolgenti: il primo tende a orientamento del medium animato rispetto al quale possiamo collocare i $$R RR$€& !$R!;!&& 2 Walt Disney Family Museum ‘The Man, The Magic, The Memories’. Disney Pres, ‘Walt Disney: His Life in &*<!* Pictures. (Walt Disney: Hollywood’s Dark Prince by Marc Eliot) (Disney’s World: A Biography by Leonard Mosely). Others have been a bit more sympathetic (Neal Gabler’s Walt Disney: The Triumph of the American Imagination and Bob Thomas’s Walt Disney: An American Original). Remembering Walt: 1 The Art, Jerry Beck, p.213 Favorite Memories of Walt Disney and Inside the Dream.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 6 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità successivi 60 anni di immagini in movimento. Nel bene o nel male, Disney è 1.01 RIVOLUZIONE! )R)$!/ !&€$"R& volesse praticare quest’arte. primo a fare narrativa nel formato del lungometraggio. In molti hanno infatti provato a seguire la rotta tracciata da Walt Disney, ma !$R4 );!€†ƒ‡ƒ<3 è ;Š}‚†<&!! )R!* !;!/$/!$<* Sono moltissimi poi gli artisti che hanno intrapreso -fortunatamente!- altre &$) & / !! ! !! $&!$!&) all’egemonia dei modelli disneyani.4 Molto pochi sono invece coloro che hanno $!!!! fatto proprio l’approccio di Disney nel proposito, però, di superarlo; stiamo precedente. !!!&/&$ A cominciare con ;Š}w‡< nelle tematiche nelle trame e diversissime nei linguaggi visivi, sono in grado ; Š}w}<& € ! R & ! ))!!$$* subito che la musica, le voci e i suoni ambientali potevano non solo migliorare R))/!@! !\$$4!$$! ‰@€&$$! *))!) !!$!$!*5 &!!$€&! ?!€$!!Š*x* !&!4$&& #$!&/&R!! voce fuori campo, etc. della 4!!$$/ );&&$&*< Š}‚w&$?; premiato con un linguaggio visivo. €Œ<!€R$R!  € & ;<* $!$ R!! )&! !$$ &QRR/B/) !4 $ ! $!!!;&!&<* !)  ) ; $$ #)!!!R$€* !&/!$<&!& a colori permettono di esprimere atmosfere e di trasmettere stati d’animo. Qualche anno dopo, nel 1937, il cortometraggio 56 è l’occasione per applicare la tecnologia della e per sperimentare alcuni effetti !;!&)&\<&/!) Biancaneve e i Sette Nani. R$ / R! R€&$$ $$! piano tecnico: qui Disney ed un gruppo di straordinari animatori re-inventano 3 Si veda il recente e ottimo documentario ‘The weaking beauty’ che racconta la rinascita creativa e il , ovvero -come vedremo più avanti- la componente principale del commerciale degli Studios alla fine degli anni ottanta (raggiunta con “The little marmaid”, 1989 e linguaggio animato. coronata con “The Lion King” 1994) 4 Qui vedere ‘Wells e l’animazione ortodossa e non ortodossa 5 L.Raffaelli ‘Le disegnate’ p.94/95

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 7 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità €&$!! &*<$$& ;\&!!&&&<$$! $!*6 *R &QR &!$ ;!/$!! forma di ‘realismo’; per Disney e il suoi collaboratori si trattava invece una \ < $$ ) questione di . $$*! ;/$$!$<!$ /€$ !!!!) /B/$$!! ed il consolidamento della tecnica disneyana, ma è bene cercare di chiarirne &&!Œ„&) !!&! !$! !$$4 QR&/!!* $&R$&$ R* /!!)& 1.2 LE 12 REGOLE affermano i più celebri protagonisti del mondo disneyano; tuttavia, sebbene i & R$ ! !;<$)$& !;R$! per raggiungere l’obbiettivo di ‘reggere’ la durata di un intero lungometraggio, R<&Šw). ))* L’arte di dare vita alle immagini diviene quindi un codice, un’insieme di #&B regole; sebbene di carattere generale, esse erano e sono ancora necessarie $ & & ) & $$ ! !! $  & ! $$R!) ! Q$ !!* prima’. R$!/$$ ! 4 ! /R Come Dumbo, ad esempio: il volo del piccolo elefante è indubbiamente è governato da leggi precise, è importante che queste siano sviscerate e ‘irreale’, ma però è allo stesso tempo assolutamente credibile; i suoi movimenti comprese: in questo modo diviene possibile un riproporre i movimenti in )!!&!R7&) maniera accurata e convincente. $*&!$&$! ?$ !!$$ !* di imitare l’esistente: fare propri i meccanismi e le regole cinetiche di un Dal punto di vista dello spettatore, questo tipo di dinamismo passa spesso ;&&)<! inosservato: esso ci appare come spontaneo e naturale, e quindi credibilein !!R!$*$ /R*!;)!<!$ movimenti originali anche nella dimensione animata, era necessario compiere & ! $ !! $ !!  )$$ viventi. *! R& !&!& € dovevano essere reinterpretate in maniera tale da risultare effettive anche nella !$&!/Šw!!&)) * R€R$; !!&R&&R 6 Vale la pena di ricordare che, rispetto al cinema ‘dal vero’, nel disegno animato pre-digitale non era possibile riprodurre il fenomeno ottico del Motion Blur

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 8 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !&!!\ !! & $$ ! ! *7 €4 ;! / @ <$$!$& 4 $*!$!$!!  !!!& il movimento deve essere ‘scomposto’ in parti: alcune di queste compiono 785 R&!;!&&&**<* 9 !R& ! !& € ) ! 10 disegno particolarmente plastico, che tende ad esaltare i volumi e a rispettare le regole prospettiche.8 Come abbiamo accennato, i 12 principi del disegno animato risultano tuttora R Šw !! R& $R* R!$&$$R!! R& !$&! personaggi -o l’anima- attraverso i loro movimenti.9 €!)R!$$ !&! personaggi e modelli CG. $ R* ŽR $ ! !! )Šw!‰$’4) !)&!!&R$* !Q!$$$R €RR!!!/&$ ; di regista e supervisore, si dimostrava particolarmente intransigente. Ciò !!€&Š}‡‚<*! ! !$ lavoro di Lasseter incomincia con i corti 49 4&&R ;Š}‡x< e =>;Š}‡“<4/!$!!! $$!!!&$/* !!)!!* R;&& Soprattutto, Lasseter dimostra di aver ereditato non solo un bagaglio di )$& < $ ! ! R !R!!€ !&!&!!!* al medium animato: $R;&R 4 !!<$&! !!4&!R del ‘realismo’ disneyano. 78 78 , uno dei più validi collaboratori, descrive bene questa ?@ $!$&/)! 11

7 Facciamo qui riferimento a: Slow-in & Slow-out, Anticipation, Overlapping action & Follow Through, Secondaty Action, Arcs, 8 Qui la fondamentale regola del Solid Drawing; 10 The Illusion of Life: Disney Animation - p. 332 9 Stiamo parlando di: Timing, Staging, Appeal and Exaggeration 11 J.Lasseter, ‘Principles of Applied to 3D ’, 1987 p.43

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 9 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 1.3 TEMATICHE e PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI infondere un’anima nella materia inerte; e secondo Eisenstein, l’animismo del 78e € R$&) 12 !*&/ ))!4& Così il critico e storico Mario Pintus, ci indica, dopo un’attenta analisi, che il plastico e duttile, è la materia con la quale Disney ri-crea un mondo. € !$! 78 contrastanti. Si tratta inoltre di una letteratura che copre un ampio segmento 16 !&!!$!*13 !€$!$4 In secondo luogo, Eisenstein osservava che il raggiungimento di tale &$R!!&R& $ / € !$ però pochissimi coloro che le consideravano come delle autentiche opere !4R€, d’Arte. Il grande dibattito sviluppatosi attorno a ;Š}xƒ<&!& !!)!4 descrive bene il contrastato rapporto tra Disney e il mondo della critica; il @@.17 tentativo originario, ovvero quello di costruire un ponte tra due poli culturali Anche questo concetto è attinto da Freud, e si tratta dell’avvicinamento -in $;<&$ !@@&/ come tale, e così furono in molti ad esprimersi negativamente a proposito di potere creativo e di un assoluto controllo. In altre parole, secondo il maestro /*14 &€$OP!$!)B Tra le persone che invece consideravano gli Studios più di una fabbrica dello &!$!$&$ !!!&!”{&& spettatore, il quale ‘vede’ il soddisfacimento del proprio personale desiderio caposcuola del Cinema Sovietico. !* { $ € Eisenstein visitò gli Studios nel 1930, conobbe personalmente Disney e trasversale a tutte le opere, e sebbene il pubblico non sia completamente !! $* ? $& consapevole di questo ‘onnipotente controllo’, esso ne rimane ugualmente !$\;! affascinato e partecipe: Š}‡“<R!!€* GHIH4 si tratti di scritture incomplete e seminali, sono di indubbio interesse. 18

In primo luogo, Eisenstein intendeva il cartoon una forma di animismo moderno, R{!)$\ $$!€!)!) ) ! ! Q! $R& $ .15Ž !!)4 da chiedersi quale potrebbe essere il suo pensiero a proposito dello scenario € ! ) & $$ R ! @)$$@R* "&\!! !!R$€&! 12 M.Pintus, F. Guido, ‘Il Cinema Disegnato’ p.335 13 Per molti anni, ad esempio, le produzioni Disney erano ritenute uno dei simboli della cultura capitalistica americana, poiché molte riflessioni nascevano sotto l’influsso di una contrapposizione (per lo più ideologica) tra i due grandi blocchi; sotto questa luce, i sembravano incarnare uno spirito massificato, stereotipato, frutto di una società di stampo consumista e conservatore. 16 Eisenstein in J.Jay p.62 14 In primis, l’animatore astrattista Oskar Fishinger, che diresse una parte del film, ma, con grande 17 M.O’Pray ‘Eisenstein and Stokes on Disney: animation film and omnipotence’ in J.Pilling disappunto, chiese alla produzione di escluderlo dai crediti finali. ‘A reader in animation studies’, 1997 15 J.Leyda ‘Eisenstein on Disney’, 1986 18 Eisenstein in M. O’pray, p.200 / in J.Lay p.3

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 10 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità €&$$! del tutto assente, e pertanto il mondo disneyano risulta praticamente privo di QR*19 $&!* {&!!& )) $ @ / vede la moltitudine delle pellicole come un’unica grande opera, e ne coglie così !!R€& R4 & ! $* dell’epoca &9, = J e l’ moderna. & $ )* ! E per certi versi, dobbiamo riconoscere che, nei decenni successivi ai primi !!!!!&/& &/$ !$)* $ & ! R!&R& all’incanto e all’armonia del contesto. ! )) " R $& La tematica della morte è invece una sorta di taboo, e, nell’insieme alle )& ! !$ €&  culturale tanto consolidato quanto criticato; sono infatti tutti elementi che )));9&Š}xw<* @!!@R!€! & $& numerosi punti di vista, compreso il nostro. rigorosamente escluse dalle novelle disneyane. Complessivamente, la narrativa disneyana è retta da personaggi dalla R \ €& !&/&))&!!! l’analisi compiuta da Luca Raffaelli ci sembra particolarmente interessante, 4&$&!!;)<&/! ! !tòpos, i quali non sono $$!! Q!!R!!&&&* all’interno del racconto. altre parole, anche Raffaelli indaga ‘dentro’ le opere e così mette in mette !! $!$R 77! $ ; disneyana. $!<* In primo luogo, e in accordo con molti altri autori, Raffaelli riscontra che i Anche i cattivi ambiscono a qualcosa, ma sono molto più passionali: le loro €—z* R&R!!&& ed il contrasto tra questi due poli sono alla base delle opere maggiori QR$* )$$$&/!! Q!R$$!&! )&&R& !!!!!!;/)< !BR!€\$! !!* !!)4&)!* & @) / ! ! / L’analisi di Raffaelli si sposta sui personaggi, e scopriamo che gli archetipi più ;R!$<! )$€4;$$R !!!!4!!!& !<&@;&)<&/@ troppo golosi, troppo sbadati, etc.; tuttavia, conseguono anch’essi una certa ;<*R!R@! $/ )* Sia che si tratti di una tipologia o di un’altra, i personaggi disneyani non sono & ! \ ! e, soprattutto, le loro caratteristiche psicologiche si mantengono costanti 19 Sulla necessità/capacità degli Studios di continuare ciò che W.Disney aveva iniziato, si veda ‘Waking R!&$€ Sleepy Beauty’, 2009

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 11 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità )!& !B$$& $/&/$$$! !$& allegra e positiva, ed era, di fatto, il punto di riferimento della famiglia. che -e soprattutto- ad un ordinamento superiore, uno comune a tutte ) € $  !! le opere. !&$$)!/ E tale schematismo è talmente presente che, secondo Raffaelli, l’intera )R* €! Emerge così un primo parallelismo con l’immaginario cartoon: come abbiamo  $!&!! 20 dimensione animata, e qui assumono un ruolo severo, che si contrappone con ))$€! RR!!!* )!47!! $&)&BR$ )))$$ $&!&$!* !$zŒ4) /!!$$B$ lavorare presto e tra le numerose mansioni svolte, contribuirono, per alcuni provocano invece inquietudine e repulsione. anni, anche alla gestione di una fattoria nel Missouri. Nonostante le fatiche del lavoro agreste, fu questo per Disney un periodo &/R! 1.4 WALTER ELIAS DISNEY 4!!)& "!&/$‰R€ ;<& !!R$ protagonisti. /$*"! !&! ! Soprattutto, la vita del Disney ‘pre-Hollywodiano’ permette di capire le origini !€* /@$@ !!*21 &$$!${ Il cinema disneyano è infatti sempre proteso verso una dimensione perduta, Disney e il suo mondo immaginato, soprattutto a livello delle tematiche e dei R$R)!&*{ !*&/! )!&! &R !$* &)$! !!$R@€ della vita. Sono perciò in molti a sostenere che nelle opere disneyane vi è la !&!7 )&@&! comunicatore, e la ricerca del più largo successo di pubblico. anche fortemente desiderato. 22 R)€ /)!& !!/!*#$ &!$)!! Nel passato del giovane Walt troviamo quindi l’origine dei principali tòpos )/ \!; &!$!! !<!*!

21 In capolavori come , Snow White, o Pinocchio 20 Ibid. p.98 22 Celeberrimo aforisma dello Zio Walt

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 12 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ! B  ! cartoonist di Kansas City che riesce -con molto coraggio e tantissimo lavoro- quella di !$ ad affermarsi nell’olimpo di Hollywood, e proseguire oltre. Disney come quella di un’. )!/;w|€Œ /<R)) Š*ŠR! B/&! & / !) collegare il successo di Disney al suo vissuto, e considerarlo perciò anche formale. come una forma di riscatto sul proprio passato. Va aggiunto che anche i temi e le strutture narrative passarono attraverso R&RR$* "€ & &!!&\!! !B$&$R europea nel cinema Disney e ci racconta che si trattò di un processo di degli Studios, anche dal progressivo consolidarsi del Disney-personaggio, il $$&!!& quale comincia a comparire sullo schermo a partire dagli anni ‘50.23 €$$Š}‚|&$ &!R@)) !€ nel vecchio continente.25 &QR!$ ?)$!!!$;†! $@&&$ ‡)!

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 13 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità le sue risposte emotive, etc. L’opera disneyana è particolarmente centrata sulla $$!/!!! &  ! ! ; < ;<&R@;< !!!!$@@R!& "/;!<*/ @\))@ R€ /!!!&$ )$ 26 radicati nella cultura visiva popolare. Purtroppo è l’abbinamento di questo )—$!$!! &!&/!€&& della critica -Kunst und Kitsh!29 $&!!;&!& $<;&&! Se nel caso di R!! € $ ;$$ $$<* R$ ! €;R&$&! !<&R$ <$&&BRR/ disneyana, troviamo opere che, sebbene meno famose, esprimono pienamente &!!R!* !QR!! R7’"„$€! $* !!Q!$R&/$!*27 ")Š}|‚&$ {!!&))!R\& !Œ$$; / !! R R$ ;$$& Š}|ƒ< ! *30/) $&&*<* !$!R In )&$€! !!R!; !&!R$!R&) <* R!)/*28 ! !!) / ! !$ ))&!& / € ! ! $&R);!< comprensione di argomenti complessi e può essere adattato ad un ampio !!&!R!$ $;!!$& !* R<* Disney credeva che quest’ultimo, in quanto poco abituato al linguaggio &$)/„ &!/R !* &RR€$€ !!$;) !\<!$!; !!)<*{

29 R. Allan in J.Pilling p.251 26 L. Raffaelli , p. 98 30 The Grain that Built an Emisphere, 1943; What is Disease? (The Unseen Enemy) e Cleanliness Brings 27 J. Canemaker ‘Treasures of Disney Animation Art’, 1982 Health,1945; Planning for Good Eating, 1946; Donald in Mathmagic Land, 1953; Man and the Moon e Man in 28 Ibid. Raffaelli, p.110 Space, 1955; Mars and Beyond e Our Friend the Atom 1957

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Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 15 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 01. PARTE 2 ;&<!&$$& IMMAGINI IN MOVIMENTO tutte le altre arti visive. 1 In altre parole, lo studio del medium animato risulta essere un campo relativamente poco esplorato, privato di quei punti di riferimento, consolidati $&)$* Sappiamo che ciò deriva di un problema di ordine culturale e che è legato RR)7! spessore, la quale, essendo rivolta prevalentemente al pubblico giovanile, viene riconosciuta come una forma culturale ‘di nicchia’.2 " Rœ Negli ultimi venti anni però, sono venuti alla luce serie di importanti contributi Se questa domanda fa riferimento alla del medium animato, ovvero di autori, gruppi di ricerca e teorici, i quali, oltre che contrapponendosi a ci si interroga su ciò che, all’interno di un’opera, prescinde i contenuti, /))!&!! )&$! animato nella cultura visiva contemporanea. E ciò spesso avviene attraverso dell’immagine, le quali implicitamente rimandano agli ambiti della psicologia il confronto con le altre discipline. Pertanto, gli studi teorici nel campo cognitiva e della semiotica. R/ R@)@$))$ &R!) !&!$) $$&)! -non solo teoriche- per comprendere il linguaggio animato. animata. Detto diversamente, per conoscere e indagare il poliforme regno delle /‰&!4! $& ! !&R!$ !);$&!&&&& ;!!<!* &*<*&$!$&! teoriche tendono ad incorporare approcci addotti dai campi della semiotica, "/R&)4! $*3 ! ? $$&$ R &!/$& un’avvicinamento a testi che non affrontano direttamente il medium animato, *&!! ma dai quali possiamo recuperare alcune importanti risposte all’interrogativo ;!& & )& *< / !* !& !/R stop-motion. In altre parole, sebbene il linguaggio animato incorpori sia la !/$$& 1 A titolo di esempio si potrebbe menzionare l’assenza di esplicite osservazioni di Arnheim -importante $&&! teorico della Gestalt- in merito ai linguaggi animati in ‘Film as Art’ (1975) o la netta posizione di Kracauer accademici. -filosofo del cinema vicino alla Scuola di Francoforte- che considera l’animazione una ‘falsa devozione "!&!& all’approccio cinematico’ da parte dell’artista-artigiano in Theory of Film (1960). risulta che lo studio dell’immagine animata è ‘orfano’ di quel grande dibattito 2 L’argomento è approfondito nella sezione introduttiva. 3 Qui si potrebbe aprire una parentesi su il colorato dibattito, che vede favorevoli e contrari sul relazionarsi con le altre discipline e ai diversi approcci teorici: se da un lato ciò contestualizza lo studio dell’animazione rispetto alle altre pratiche cinematiche (N. Cholodenko, 2008), dall’altro vi è il sostanziale rischio di perdere di vista, generalizzando, le peculiarità del medium animato. (A. Darley, 2007)

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 16 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità La seconda premessa a quest’indagine sull’immagine animata serve per & $ !! & $$ \ 4R!$$ maggiormente . un’asse ai cui estremi troviamo l’immagine studiata ad un $!& e quella intesa a . Da un lato quindi lo $$!!!& $$&R!* &!&))Q! !@/Q$R/$ parti’. @$!!{ŒŒ„€&/ Come vedremo, nel linguaggio animato i fenomeni della visione e della !$$;$ !$!!&/ !@&<*Œ„€ !&)$*/ un immagine implica sempre: il riconoscimento di un referente attraverso !!!R!!;R )&&!&*BR <&/!@ !$&B !@RR$* $@ quale appartiene l’immagine.4 Œ„€\!R7$ 1.5 PERCEZIONI !$4/ ! !!!7* 786 &!!!! 6 $$!$&"*— 7\7!!R )&!$ $R!! un fenomeno ottico. ;R!!›&"& $$;/R!!&$ ›<&R! !!<!R !$&;! !& R z&z&&Œ„€&’„<*5 Il circostante. Il senso della vista è un attributo sicuramente naturale, frutto di /!! !!/$! $&!/& vista, favorendo così una comprensione pluralistica dell’immagine. di processi biologici e psicologici, deve comportarsi secondo criteri . !QRR  il lavoro di Questo è -in maniera estremamente sintetica- uno dei principali concetti alla —$!!R ’’*›!!$$* @!&! !&!$;$<) ;!<* governati da leggi naturali e da meccanismi percettivi. Si tratta di fenomeni e Anche nell’analisi del segno animato -o perlomeno di quello cinetico- diviene processi psicologici che sono studiati in maniera sperimentale, e quindi hanno per noi importante ordinare i punti di vista, e procedere per gradi: dapprima $!!$!!*7 !!$$&!$

6 J.Gibson in J.D. Anderson in ‘The Movie Image Theory: Ecological Considerations’, p.224 4 E. Panowsky ‘Studi di iconologia. I temi umanistici nell’arte del Rinascimento, 1975 7 E questa posizione contrasta con il pensiero di Metz , teorico del Cinema, a sua volta collegabile alla 5 C. Branzaglia ‘Comunicare con le Immagini’, 2003 concezione semiotica di Peirce

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 17 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!$&$ Un secondo importante aspetto dell’apparato teorico di Gibson è l’idea che il /;!$<$R $$$!&! R!$* $\!$* Per questa ragione, il ;$!$$$ Per capire questo tipo approccio è indispensabile appropriarsi del concetto del &/!/< oovvero il sedimentarsi, all’interno del nostro !›&$ organo oculare, della luce proveniente dal mondo esterno. Sappiamo infatti sperimentali.8 &/!$!& $&/$$! R$› / della retina; qui la luce stimola milioni di cellule, chiamate fotorecettori, teorica e metodologica di alcuni approcci analoghi, più recenti, che sono stati R/$$)&$$!$ ! R R $*  il quale il segnale luminoso viene convertito in segnale nervoso. L’impulso precisamente, ci riferiamo soprattutto agli studi compiuti da J.D. Anderson, $$$/4/! ’**š*&/&$)! $!!!$&$) $;!!)&&R) ciò che vediamo. ! )& *<& R indicato da Gibson. &Q$R&! !/ l’impronta che esso lascia sulla membrana retinica: una sensibile matrice \& ! &/&$& !4!&$&& e !&  );!!<QR 1.6 SPAZIO &!$/)&R $$ $!!!!! !));$&!&< !&!!! usati nell’ambito della psicologia cognitiva: )))$ 4 ;<R$R;<& 49 essa disegnata, fotografata o generata al computer. Chiarito questo concetto chiave, proprio dell’approccio ecologico, diviene & !  !!!"10, i quali indagano !$//& / )) ! $ ! !$&!! movimento. !!;$$<* Con estrema sintesi, vediamo quali sono i principali punti di questi due studi. $ !!R RBR)

9 Ibid. p.65 8 E tale approccio prende le distanze da quello della Psicologia della Gestalt, il cui campo di ricerca era 10 Ibid. ‘ Percieving Scenes in Film and in the Real World’ p.9 e Through Alice’s Glass: the Creation adn legato soprattutto alle immagini statiche e ai processi detti di ‘fissazione’. Perception of Other Worlds in Movies, Pictures and Virtual Reality p.217

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 18 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!$!& )&/&$&Q !!!* validi’. ?)!!& & ) !! R chiamate o . &!  ) )$$)$!!7* R ; ) $ & & !!$& $&$€&!!$<& ;& $& !€< 1.7 MOVIMENTO QR R ! ) ! $ ! !$*11 $& !!!$ !&"!)/ biologia oculare. comprese sin dal Rinascimento e così applicate nella pittura di tele e affreschi. $;/)< $&R$$)&$ *È importante possibile il confronto -ancora del tutto artistico- con quei fenomeni legati al aggiungere che il tessuto della retina è costituito da due distinti tipi di moto degli oggetti e/o del punto di vista. fotorecettori: i coni, che sono maggiormente presenti nella parte centrale della !!!)$! ; <&&/!!!) prossime pagine, ma è qui importante sottolineare che due fra i ;<*$)$4R ! & ! visione foveale è la più ridotta e permette una visione nitida, cromatica e ricca $!!!!$!4 di dettaglio; l’area periferica offre un campo visivo più esteso, meno preciso dei due assi foveali e il fenomeno della Si &$R$& tratta due fenomeni ottici che sono cruciali per il conseguimento dell’illusione/ il movimento. !)&/) "!&!$$& RR!*12 R!!&$ !&)$ ;)<Se agli )$!!$& $/ e se queste !/;!!$&!& ) )/ ; wƒ ‚ƒ ) &*<$!)*13 <& ! ! Secondo Rogers e gli esponenti del & R! $*"z&! ! ! ! semiotiche risultano molto lontane dalla chiave di lettura ecologica, considera & / $ ! *  $R!;<R !&$& $!! 4G I 789 14 11 Ibid. pp.11-16 12 Le tecnologie stereoscopiche e il progressivo abbattimento degli ‘ostacoli tecnologici’ verso $/! l’emulazione della visione binoculare costituiscono un argomento di importante attualità, ma troppo @›@&/&$ specifico per essere affrontato in questo spazio. Verrà comunque ripreso nel II capitolo, all’interno del discorso sulle tecniche e sulle tecnologie. 13 Ibid. pp. 220-223 14 Cit. in Anderson p.49, from C.Metz ‘Film Language: A Semiotics of the Cinema’, 1974

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 19 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!!!&/$ l’altro. Anche Anderson coglie i nessi con il mondo del Cinema, e, nel merito !!!&!&/ ! $ !& $ *!&R!! conclusione che: !! R attributi. 18 #!! $B $!&! 1.8 SUONO decine di spettatori. R / & ! ) !$ background conoscitivo necessario allo studio della dimensione sonora, ci !);!&7!) costringe a trascurare questo argomento. Tuttavia, pensiamo che sia importante <&!!!& / !&) /4!&&&$ *&/ )&RR!$*15 16 breve digressione sui fenomeni percettivi aurali, ci serve soprattutto per &!!$&R!* Complessivamente, gli esiti di queste ricerche dimostrano che il movimento è da considerarsi come un vero e proprio ovvero una componente visiva in È importante sapere che il processo uditivo risulta più rapido della visione !&$!!$ )$&!!!$$B &!*&!$! &/!$ !$$/)$$B acustici, l’udito guida la visione foveale. ! & R) !$ $ $ ! & ! $ del moto delle immagini. &!!&) !!& !! $ !! dinamiche. Le prove sperimentali dimostrano che anche attraverso la !&$;&!& !&R!!$! &*<!!!*! Q$R)&& certi sono stati infatti ottenuti dai modelli sperimentali basati sulle tecniche di )!&$!! 17 ;$$!$<&$ &*19 !!!;$$!!<" Il riercatore, teorico e pluripremiatoWalter Murch, propone un @!@)Rdel movimento rispetto /!! /!R!!;)$ 4$&&*z! <$ ! ;/<$ )&B$!/\ ;<;

15 Joseph D. Anderson ‘Perceveing the Human Motion in Syntetizhed Images’, ibid. pp. 64/65 18 Ibid. p. 66 16 Karen Lander e Viki Bruce ‘Facial Motion as Cue to Identity’, Ibid. pp 135/141 19 Claudia Carrello, Jeffrey B.Wagman, Michael T. Turvey in ‘Acoustic Specifications of Object Properties’, 17 Approfondiremo la tecnica del motion-capture nel corso del secondo capitolo Ibid. P.79

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 20 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !&/ !!; all’altra.23 Si tratta di un cambiamento di immagine improvviso, che contrasta $<* !7B La parte centrale del modello è invece occupata dai suoni ambientali o &)!$$ , ovvero quegli stimoli aurali che possono assumere, a seconda delle !$*R$$$QR& &*!&!& $* !&!))& $!B& ?$& ) & ;/)R<! & & \* " come un accompagnamento il quale, attraversando e raccordando più scene, !œ{!$$ !!* Rœ ›!z$R!! La prima risposta sorta a questo interrogativo proviene dal regista John $*" )&!!! Hutson, il quale osserva che molti degli espedienti usati nel montaggio, fanno !;!<&! !!!R *z/)/ umano: dei segnali che possono essere percepiti e riconosciuti; inoltre rileva che U78U possiamo processare solo circa 2 / 2,5 suoni appartenenti alla medesima area \H24 dello spettro sonoro. Ad esempio, è possibile distinguere e comprendere due š&/&$ voci in simultanea, ma ciò non accade quando vi sono tre sorgenti.20 21 )/;Q‡ƒ<&/ $!)!$4;< !$!&!/ $;<*!! ) !$ $ $ B !)&&’{*"&/ $&R/\&!! 4 possiamo cogliere i nessi ecologici tra i processi della visione e il montaggio ))R! &&!& * $$!!)$&/$* Il movimento cigliare provoca una brevissimo abbassamento della luce che 4Q22 $&!wƒƒ millisecondi. &&$$$ 1.9 FLUSSO VISIVO $R)$&R$& In quest’ultima digressione nel campo della ‘visione ecologica’, prenderemo in )$!)/;‚7x<*$ 4!! !; !wƒ}ƒ< forme audiovisive. !$!wƒ * $$& › ) $$& & ! }|ž \)$$!*)! tecnica del $$!/ neurale, denominato che avviene contemporaneamente

20 Munch Articles, lectures and interviews in filmsound.org 21 Charles Eidvik ‘Backgrounds Tracks in Recent Cinema’ Ibid. pp.72 -74 23 J.E.Cuttings, Ibid. p.22 22 Walter Munch, ‘Stretching Sound to Help the Mind See’, 2000 24 Ibid. pp. 18/19

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 21 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità \$$&! soprattutto considerare il montaggio come una forma di , nel quale le );/$)<* regole logiche e grammaticali sono relative al contenuto, ma anche al genere, & $!\$$!& al tipo di pubblico, al contesto storico, etc. Šƒ&B&$ bulbo, sono necessari circa 100ms prima del ritorno della vista. Quest’ultimo tipo di soppressione, chiamato $ 1.10 L’IMMAGINE ANIMATA !4/R!! Come abbiamo potuto osservare, l’approccio ‘ecologico’ alle immagini in breve momento di non -visione $ !!!!$!))R* & $ "& Q!! R ; / Tuttavia, gli argomenti precedentemente affrontati ci sembrano comunque <!&! pertinenti all’oggetto della nostra ricerca. ))* R"!QR !"R& /)$4 e, come vedremo meglio nel secondo capitolo, rivestono un importante -e $!!\! talvolta cruciale- ruolo all’interno del linguaggio animato. $&! $Q/RR Il sonoro, ad esempio, è un elemento fondamentale per ‘dare vita’ a disegni, ;)&&&&‰&**<*25 !!&‚4R& La conclusione di Cuttings è quella che la \ è per noi !;$))< R &$;!$ percepita come ‘reale’. $&!!!$$&&*<R Soprattutto, le fonti consultate ci sembrano confermare ciò che gli animatori !$$!* $$  ! !4 $ R componente visiva presente ma non strettamente legata ai segno. Le Come è evidente, l’accostamento tra immagini diverse produce soprattutto !;$!)< effetti di senso: narrativo, logico, ritmico ed espressivo; per questa ragione, !);$)$<)$ l’indagine dei fenomeni ottici e dei meccanismi percettivi non consente di !4\$$;/!$& spiegare quelli che sono soprattutto processi di ordine mentale e cognitivo. E /&/< ! !&\)/ fenomeni. qui. Per questa ragione anche segni semplicissimi ma ben animati possono portare D’altro canto, è importante ricordare che mentre il movimento delle immagini !4!&\& ! R$ ! \&*27 !;!!R<&! &!!! $!!&#& Q)R&&/&R! !$*26 In altri termini, dobbiamo è meno immediata. "! ))R!&!)) !$!)&$ 25 Cuttings aggiunge che, quando le immagini sono tra loro molto simili, il nostro apparato visivo tende a processarle in maniera unitaria, e la differenza tra l’una e l’altra viene così percepita come un dipende in larga misura dalle tecniche impiegate. movimento: è la condizione del beta movement, ovvero il principio ottico alla base di tutte le tipologie di immagini in movimento. 26 Lev Kuleshov fu il primo a dimostrare che il significato che emerge da un’mmagine è variabile e relativo alle immagini precedenti e seguenti. 27 Tra i numerosi casi di questo tipo, il più esemplare è forse Sysiphus (Marcell Jankovics ,1974),

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 22 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Come è evidente, il cartone animato è offre immagini molto poco profonde, e linguaggi animati.28 Tuttavia, la struttura proposta da Marr coincide con &/R e della R!$R4 !$!)$&!! categorie tecnico/morfologiche, le quali sono ugualmente nominate 2D, 2.5D $;!&!!R! ‚*$&$z !))<*/$!& ! & $ ! ) !R dell’immagine retinica-piatta- in un’immagine mentale-volumetrica, riesce a dei e $)&R‚ $R$4R R!!! )!!!/$! fenomeni ottici precedentemente incontrati. &&))/Q$R &!RQR&/ R! $R!$$ ! )* R4 & R $ Nelle prossime pagine torneremo su questa questione e approfondiremo la / ! & R  ! !!!4, il &$!!&$&) /!;/<!! !* /)/Q)$R* Nel corso di questa ricerca avremo modo di esplorare le tecniche e i linguaggi, mettendo in rilievo l’enorme cambiamento conseguente alla diffusione/ !;) $$$!R/<* A questo proposito -e in conclusione- vale la pena qui di accennare la teoria $$z&! !! l’insieme dei diversi linguaggi animati. z& ! ! ! $ & ! $$ $ $ R)4$wlivello 2.5D e modello tridimensionale. Quando percepiamo un oggetto o un’ambiente, il nostro sistema visivo comincia )!&$$ ;R<*& $$ R Q!!$R !& ! degli oggetti rispetto al punto di vista e gli eventuali movimenti nella scena; )$$‰ *&$&)RQR R&$$$!! coordinate indipendenti dall’osservatore. Questo modello, sviluppato durante gli anni Settanta, è alla base di numerosi ! $ ! !! 28 D.Marr ‘A computational investigation into the human representation and processing of visual information’, 1982, pp.31-39

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 23 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 01. PARTE 3 1.11 SAPERI e MAESTRI DALLA PRATICA ALLA TEORIA R))!!R&!$ dubbio che la ;&!R$< fosse il punto privilegiato per osservare e comprendere il nostro soggetto di *"7!!))!! Rœ Si prenda ad esempio U= di Ollie Johnston e : /!!!! degli Disney Studios e può essere considerato una vera e propria pietra miliare U !$!!*3 78= &)! 1 tecnici, troviamo X; <4!/4di Tom Sito, 9di Kit Laybourne, 66 !!R$$! di Chris Webster e di Tony White. In tutti e cinque *")œ!!œ &))!&& Žœ $ B !& Gli studi cognitivisti ci hanno offerto alcune risposte ma è facile rendersi 7!$R/sottolineando che, /!!& !!&! nonostante sia indispensabile imparare le regole e padroneggiare la tecnica, il )&!&* R&!&$ $!&!&!! !!* !!€?4$ !/R$!! !!/);!&!$& !!&&$ & *< ! Q!R !!* &! Nella prima parte di questo Capitolo, abbiamo visto che il ‘realismo’ lavorativa; analogamente, questi scritti includono sempre alcuni brevi €!!/!!4R ma indispensabili incisi, riguardanti gli apparati tecnologici, i formati di scrupolosamente replica, sovverte o ricombina le leggi del mondo ordinario, e &!$&* che per questo riesce a coinvolgere il pubblico attraverso un gioco percettivo/ "!$& / ! !) cognitivo che Walt Disney chiamava .2 &!;&$& !<!)!!$ R&! a disegni, !!‚R!7)&) R 4 $ ;/ < $ $ R! !* !& /

1 Joseph V.Mascelli ‘The Five C’s of Cinematography: Motion Picture Filming Techniques’,1965 p.8. 2 The Plausible Impossible è anche un episodio di del 1956, nel quale Disney svela al pubblico 3 Appendice / Intervista a Paul Wells parte dei suoi artifici. 4 R. Williams è stato allievo di Milton Kahl, altro indiscusso ‘patriarca’ del cartoon Disney

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 24 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ripropongono in forma scritta quel che l’animatore/insegnante instaura propongono qui con all’apprendista/studente. .6 Attorno ai volumi precedentemente citati, i quali si concentrano sui fondamenti ” ) $$ ! !! dell’animare, troviamo un’estesa corona di manuali, guide pratiche, tutorial  e il ;!!< on-line che trattano nel dettaglio solo alcuni aspetti, e si dividono per tecniche, Q$$R/!@!$ strumenti e fasi di lavoro, linguaggi visivi, generi e tipologie merceologiche. & & ) $$* @$!!@) questo ‘dato di fatto’ risultano pochissime, sperimentali, e che possono 7 R ! !$& $ Q!R!)!*7 mettono a fuoco solo precisi segmenti quali: la sceneggiatura, il sound-design, L’autore non si interroga sul R ) gli effetti speciali, etc.5 un /$4!” ! !Q)R&/ impiegare questo codice/strumento espressivo, frutto della scoperta dei primi @$ ) ! ! !;z z<$!)$$ all’artefatto animato: esso è il risultato di un lavoro articolato in $;—& &š„&<* e suddiviso per$!! )/&”!;& /*/&"!)) &$&!$$< un compendio -sintetico ma il più esaustivo possibile- sugli strumenti, sulle 4$) $4 QR/7! !&\R/ $)*! Q!R&!!@@/ !$;$<! straordinario medium. svariati problemi narrativi ed espressivi. Analogamente, anche Mascelli presenta una visione strutturale dell’artefatto /;! &/!!4R $& !&&&!!!*{ !!<!)&/ in questo caso l’insegnamento è arricchito da riferimenti visivi, diagrammi, !!!&$$!$ !* \$$*{! / $ ! ! ! $ Quest’ultima ‘incursione’ nelle strutture grammaticali del cinema !&QR& !R&! $ quali: =”& valide sul set sono impraticabili nel campo animato, ed in quest’ultimo, 6 di Joseph V.Mascelli e !&$$$$!& U9Yz;7 !&&*;R$$$)‰@<* <* ?$&!$&)! !!!!)$& Anche in questi testi si condensano decenni di pratica e di cultura visiva e, * al pari dei R&7@„

6 D.Arijon, ‘The Grammar of the Film Language’, 1975 / ED.Italiana p.9 5 Si veda la bibliografia riferimento 7 Ibid. p.13

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 25 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità "!R"Q$R ”&[effettivamente] &! R77 8 )!$$4 /& ! !&$— $$RR/; dei soggetti —„ ; & wƒƒŠ@wƒƒ‡< ! / <& /& ! R R) ; &@$"!|@!! <* & linguaggio visivo diviene una delle ‘pietre angolari’ della nostra ricerca. condividono un’elevata  $& !4 $!& Al pari delle opere precedentemente affrontate, questo testo si rivolge ai *&/$& praticanti, e anch’esso si avvale di schemi, di diagrammi, e di riferimenti ad @„!!Q!R!&! R! * ! !$ ) !!$&!R) "Q$R& R! suoi destinatari. soggetto di ricerca: 978Y "!$&/$$& !!!$&4!!@/ 9 incontrato mette in chiaro quali sono i principali costituenti dell’audiovisivo, e \—„$R!$ $& ! $B ! @!!$ ! ! $& / inoltre, possiamo qui attingere un’appropriata terminologia, e soprattutto di: operatore, tecnico di effetti speciali, supervisore, regista, produttore e @$@) consulente.10 approcci all’immagine in movimento. !$))!!&R ?$&/!!@!$ ! ) ! R !@4/)))R attraverso il quale elabora &$!!$ . &/ R!* Block presenta la sua teoria in veste di strumento-guida per la pratica: pertanto !&//QR @$@)!$ dell’immagine in movimento, dall’altro viene meno un quadro ‘organico’ delle pensiero nasce da un solido background teorico. !*!!!4 &/$! ma è solo nella dimensione applicativa e soggettiva che l’animatore/regista !!& !/!$* Aurea alla temperatura-colore della luce.

1.12 La STRUTTURA VISIVA Ž$&!$&! R!!!!$$ $$œ &$@! 8 Ibid. p.12 $$&!!! 9 B. Block ‘The Visual Story:creating the visual structure for film, TV and digital media’, R }ƒƒ& R! !* II Ed., 2008, p.269 10 Bruce A. Block in IMDB

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 26 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Il modello di Block si basa su due importanti concetti. R $*!$ /$$& $ $)!$$*14 Il primo consiste nel parallelismo tra lo sviluppo narrativo e la progressione, !&\$$* &!?#! Tutte le storie si articolano in tre basilari momenti: l’; $!!! <&\Q;7! &—„$R, analogamente !!< ;! $$)7$$7 \/<*11 $$*QR4 /)&$$!$Rovvero , , , , colore, e . R\;!< ;‰<&$;<* Block applica lo stesso principio alle immagini, e introduce così il concetto di 1.13 Le 6 COMPONENTI DELL’IMMAGINE  o la quale, analogamente alla progressione narrativa, !!) segue fasi di crescita/decrescita. !$$!*  $$ ! !&/!/!;!—„ $!&& R R!

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 27 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità $&—„&$!) "&!!$$* \ \18 /$&—„!;! </!! 4 $!$7!7\R !$$;/<&R* \15 &) !R &/&;!!< LINE & SHAPE )&!;/! !)<*/& / !!!$$&$! R!!) di un’impronta geometrica all’interno delle immagini. !!/!4R è minima nel cerchio/sfera e massima nel triangolo/piramide. = / $ ) 16 Per Block tutte le immagini sono ricche di linee e 7)&)/7B& !&$!$4 forma triangolo/piramide, in quanto composta da diagonali, è descritta come: /$ ;<!* Le linee dell’immagine sono generate da il bordo degli oggetti bidimensionali 19 ;<;<*& !&R$; TONE <&17 ! & !  R!!&/ schermo. !$$&R)QR* ? ! ! { ); geometrica chiamata e i suoi costituenti sono linee curve, dritte, I R!)&!B $&*"R$$ $$&&! QRRœ * Block ci spiega che l’ ;& $& <& ;$<;$< delle linee producono determinati effetti percettivi. Ecco allora che, ad esempio, [it] 20 ! / Block introduce qui il concetto di e : si tratta R$)$$*{4 !

15 Ibid. p.82 18 Ibid. p.106 16 Ibid. p.88 19 Ibid. p.111 17 Fenomeno ottico, studiato in Gestalt, per il quale percepiamo delle linee ‘immaginarie’ tra punti. 20 Ibid. p.120

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 28 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità

&/!$ MOVEMENT !R&!$*)4¡***¢ ! / ! !& —„ ! $ ; ))$ !!< / che vediamo sullo schermo. Qui infatti il movimento avviene in poche [...] ;<4&$&&! /!* [...] U "!&—„!$ cose dotate di movimento: un’, la , il 21 dello spettatore24La componente visiva del movimento è data proprio dalla $!!/&!R)7 COLOR contrasto di questa componente diviene necessario assimilare anche il concetto di e collegarlo a ciò che abbiamo sin qui appreso Z 22 Block ci introduce alla quarta componente visiva mediante un compendio $!!!$ [? [...] sottrattivo, e presenta così il concetto/diagramma della ruota cromatica. 78 Le principali subcomponenti del colore sono: ; <& ; <&; GI26 !<*$/ $ )&$ ))/!* e naturale; lo spettatore potrebbe anche non accorgersi di eventuali errori Block indica poi ulteriori modelli descrittivi: colori caldi e freddi, B &  $$ !&&;color R!*

21 Ibid. pp.127-128 24 Ibid. p.172 22 Idbid. p.136 25 Ibid. p.183 23 Ibid. 158 26 Ibid. p 193

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 29 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Il ritmo visivo si basa su queste tre subcomponenti, ed esso può essere generato &—„$!/ da gli oggetti statici, oggetti in movimento e tagli di montaggio. dell’artefatto audiovisivo, e ci esorta a metterle Nel caso degli oggetti statici, il ritmo può essere regolare o irregolare, e tale in pratica, dapprima singolarmente, e poi in maniera unitaria, attraverso la !R!R* $!!* Ž $ $& R $$ l’oggetto: entra/esce dallo schermo, si muove davanti/dietro un’altro oggetto, )&* 1.14 PROSPETTIVE di STUDIO ;<& !!! Il discorso sulle componenti visive meriterebbe maggiori approfondimenti, e importante concetto: quello di . R!)$$—„ {!;!/$$<& include nel testo. Tuttavia, quanto riportato nel precedente paragrafo, dovrebbe !!);<!$$!* !)!R! ! {!/)$R!—„$ /QRR* che: !$ ! !& /$!!)&$/!  ” z ;!! & ! R/&$&*<* [...] "& —„ ) R! ) \ [...] ’!&z&& Q Plocher, Kandinsky. 27 ;!!!!<—„$\& !&$$ $7) !!$$&›&#& B \&! viene ad integrarsi l’approccio di Arnheim e alla fenomenologia della Gestalt. R4!;7$<R; E ancora, ritroviamo nel teorico di Block, il pensiero di Eisenstein, 7<* Gobrich, Klee, Dewey di altre autorevoli ‘voci’ del Novecento.

La / @ !@ $& z$&—„@@ $$/!$$&—„! il quale ci consente di riconoscere la struttura visiva R / ! $ R R)B$/& !*28 $!$&$$!! !$ ! attraverso i quali possiamo assimilare i codici del linguaggio audiovisivo. $&! $RR) &—„)/) del minutaggio. ;$<!!R$$&! !&! !! R!R$$7$!! /&@„ $$ particolarmente idoneo a questo mestiere, in quanto esso -ricordiamolo- è $!!$;!7\7‰7<* centrato sul . E infatti Block sottolinea che: [...] 27 Ibid. pp. 212-213 28 Si vedano mood-board dei fratelli Fleischer per controllare la progressione delle azioni comiche

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 30 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!*" 29 il linguaggio, scomporlo per costituenti primarie, e strutturare tali categorie /?œ in un modello/archivio per lo studio e l’accrescimento della cultura visiva Il problema di fondo a questo interrogativo è che il sapere pratico e quello animata. $$4! !)! )!!!$B!$ \$$&/! !!$* R!!!;/”&!<& ! $ & ! & B/;$!!< $$ & & & &!Q!$$R* !))!$& )/4&&$ ) !$& R R$ QR teorici dal fertile territorio ‘del fare’. / & R! $ QR ! conoscitivi inesorabilmente diversi può produrre un effettivo ponte di scambio tra i due ambiti. E infatti Block introduce il suo libro partendo da questa 4 78 U U 30

!$&R!!—„!! !! $ & ! ! designer/regista un ‘strumento concettuale’ adatto ad affrontare il lato !R;!!!< !/;!!/<* Inoltre, condividiamo con Block -ma come vedremo anche con Moles, &@R$ attraverso una lettura a più livelli, e nel quinto Capitolo, questa metodologia

29 Ibid. p.256 30 Ibid. Introcution

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 31 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 01. PARTE 4 E per assumere tale visuale semitica del nostro soggetto di ricerca, diviene IL SEGNO ANIMATO necessario introdurre - qui brevemente- l’impianto teorico formulato, durante gli anni Trenta, da Charles W. Morris. La Teoria dei Segni di Morris fonda sull’aspetto triadico della semiosi, in quanto essa si compone di tre principali elementi: , e . Introducendo questi termini, Morris ci dice che il segno è R&&! ‘qualcuno rendersi conto di qualcosa’. Z Data questa premessa, la quale ricalca il trinomio precedentemente formulato "**;QQ<&z$ 1 !4$R7&$!7 interpretante, verso un altro o più segni. / ) & 7) " Rœ americano indica altrettanti o della Semiotica la Se il concetto portante di questa ricerca è quello di considerarla come un vero e ;R&<& !!;!!<&/! la ; $/* <&;/ /&R!! e gli interpreti, ovvero l’insieme dei processi biologici, psicologici e sociologici !!!$!* $!<*2 {!)!! visiva e della fenomenologia dell’immagine in movimento, diviene !! ! z ;& ))!)&/4"& <!&/ Fumetto e Visual Design. Come vedremo nelle prossime pagine, qui alcuni &$$ $!* rapportiamo con il segno animato, in una qualsiasi tra le sue possibili forme: )œ"œ"œ Vogliamo però chiarire che il nostro interesse principale non è quello di Il critico/studioso riconosce nell’opera una moltitudine di aspetti, e maggiore è $@/ R/!/&$ !@ !/R!! !$!! )&!!! un dato argomento. E consultando l’ampia letteratura di riferimento, è risultato R4/&R$ evidente che molti degli interrogativi/risposte appartenenti al ‘dialogo’ tra \/*&*z&z* &*€@! studioso e l’opera animata indagano -talvolta singolarmente, talvolta in citare i principali- possono formare un unico e plurale ‘discorso sul segno maniera sovrapposta- aspetti che possiamo ricondurre alle dimensioni/aree di animato’. studio delineate da Morris.3

2 Ibid. 1 Charles Morris, Lineamenti per una Teoria dei Segni, 1955 3 Si veda la Bibliografia Generale

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 32 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità )&\$!&$ $&&&&*& R !!);<!R /!R& $ ;&!)&*<&/;& @!&/4)&&&* !&‰&&*<&// "!$!!$ !!!;&!&!& & ! *<* $$$))!& In altre parole, la moltitudine di saggi, & & $R$;! carattere critico/analitico trattano -adottando la prospettiva di Morris- gli )"›< aspetti sintattici/semantici/pragmatici dei loro oggetti di studio. $)*&\! creativi a mescolare i codici e gli esistenti, incrementando così ulteriormente !!/& il vocabolario delle immagini animate. !\&/!&/& generale e onnicomprensiva, si avvicinano il nostro soggetto di ricerca proprio nelle tre vie indicateci da Morris //&\$ "$&/!QRR ; <&/Q$R;</ &/$ !!!!&$QR;z& !!!$/!\ </&$$);z"<* serie di ‘strumenti mentali’, utili -crediamo- per quando, nello studio o "$!&! !! !&!$! semiotico, in quanto questi autori indagano gli aspetti simbolici, iconici e sintattico, semantico o pragmatico. ‰!* /!& ! )) $ R un’ultima premessa: come vedremo nel prossimo paragrafo, gli studi sulle peculiare approccio al campo, Maureen Furniss introduce l’idea di un sintassi -aspetto visivo in primis- risultano i maggiormente compiuti e meglio trae! R!! articolati: si tratta infatti del lato più ‘evidente’ dei linguaggi animati, e perciò !! esso è anche quello più discusso. *"! &R4¡***¢ &!;$$@! /<!!!& 4 contatto tra il nostro background disciplinare - il Visual Design- e quello che —„@@„@& @@ !@R* i numerosi legami tra due mondi, e soprattutto riconosce una marcata fase di $$&)!$ ;#)‰$<* 1.15 Le SINTASSI del LINGUAGGIO ANIMATO ! e , )& ! e, a titolo indicativo, contrassegna questi due opposti mediante due opere- e emblema: Sleep;€&Š}“‚<;„ &Š}‚‚<* )&!/$&R!!! $/!&R @!R!R)&!@!/ !$$4 , 4 M. Furniss ‘Art in Motion:Animation Aesthetics’, 1998/2007 p.5

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 33 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!7&$R)! $* !/ !* ;<*&& !&RR7The Three semafori, il codice morse, o i pittogrammi, sono da considerarsi considerati Caballeros;€&Š}x‚<&$$$!! @&! $!/$ ;/$!Q$R/!! * $ <* / ! & R& &$Q!/R Il segno-icona implica invece che l’interpretante colga la tra il R)*{&!!! &/$ !!&RQR€ B)!//4&)& ; 4<&!) in scala, gli onomatopeismi, le metafore, gli effetti sonori di sintesi, etc. ;z&Š}xw;$!& $4 &$ Š}}‚<&$RQ!RR*5 /!!!&!& " !& Q proposto da ))\RR!\& Furniss è indicativo e relativo: esso serve all’autrice per introdurre il suo /R* metodo di analisi del mondo animato e, in virtù di questo approccio, le " $ ! !)& $ ) diviene possibile compiere un allargamento di campo, per poter così cogliere &!&&$&QRR& R&$ per i campi del Fumetto e del Visual Design. 7$!!QR/ delle immagini ‘reali’. R ;‰< ! & / ?$&! ;< un’indagine, esso abbraccia pienamente gli estremi della nostra questione * semiotica: qui è evidente che il segno animato implica tutte -o quasi- le !&!Q/R& )&!/&R7 Q/R&QR&*B;! $!!!!) !/<&!;/< immagini in movimento. ; ! !!<* & ) ! / ! !!/& & opportuno richiamare brevemente i fondamenti della Semiotica stabiliti, agli &);)&&$& &"*&)!!/ <*6 permetteranno di approfondire il modello proposto dalla studiosa americana. Da questo brevissimo compendio, ricaviamo un primo e ‘facile’ collocamento !;! 1.16 SIMBOLI+ ICONE +INDICI =CINEMA $<* Per Peirce, esistono tre tipi di segni: il , l’U e l’U !!R$ Il segno / )&@ ! ! !

5 Ibid. p.6 6 Daniel Chandler ‘Semiotics: The Basics’, 2002 pp.29-42

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 34 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità - dell’immagine, possiamo sicuramente affermare che il segno & 7 R‰ Q ‰R* )&$/QR #$&! $R referente. Inoltre, soltanto le icone e i simboli possono riferirsi ad oggetti o ad !!& $! &R&! QR /Q!R* all’oggetto, presuppone RR* !R )Q /@, rimandano’ alla loro controparte reale, mentre il Cinema risulta !&);7$< essere -come osserva Panofsky in un suo famoso saggio- ‘composto da !/!!&! & !R*7 [...] .8 ?$& ! ) {Q$R!!R&!!R$ 7)) !$ * { normalmente attribuiamo agli audiovisivi impiegati nel giornalismo o nei principali. *!&R!! come ‘protesi’ dell’apparato visivo/auditivo, in grado di produrre segni che, in &&‰œ /&¡***¢ &R $$$ !4@! 9 di vista semiotico- è l’indice di un attore che ha recitato e prestato la voce ad un personaggio. &  ! $ "!@!‰œ ;&<Q$R4¡***¢ {‰! $ )/ [Peirce] di ‘esistente’, ma il movimento degli oggetti ci comunica tutt’altro. .10 "!#)‰;))!<!œ !@!!&!!$ "/R);e‰<& QRœ R!! !$ !  {&/!@ del segno, Wollen applica così la triade ‘peirceiana’ al Cinema ‘dal vero’, e ;’"&wƒƒ}<œ / 4;! <& In questo caso, oltre alla voce, anche i movimenti degli attori sono ;/$!<‰ ‰&/;$ ;! R <* <$)Q$$R !&R$&$ $* l’analisi dei linguaggi-scuola sviluppati durante in Novecento, osserva che nel !&‰&$! ! / @ R $;<!$!!*11 "Q$R@ !! elaborate da Peirce e, attraverso l’illuminante analisi compiuta Peter Wollen, approfondire alcuni suoi importanti aspetti. 8 Peirce Charles Sanders, ‘Collected Writings’, 1931-58, vol.IV, p.447 9 Ibid. Vol II, p. 481 10 Peter Wollen, ‘Signs and Meaning in the Cinema’, 1969/1998, p. 123. 7 Concetto che Panofsky esprime nel celebre essay ‘Style and Medium in the Motion Picture’, 1934 11 Ibid. pp.. 123-125

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 35 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità &&";/* Pertanto, sebbene in questo contesto non vi sia alcun riferimento al —"*z<)$!!7!$!$ "R&!$7 delle tre dimensioni del segno, e ciò, secondo l’autore, determina un generale Wollen anche all’oggetto della nostra ricerca. travisamento del modello perceiano: [...] [Peirce] Possiamo quindi affermare che il medium animato è -prevalentemente 12 @ R dell’immagine; qui è invece @ / !£@ ‰& / /& soprattutto nel parlato, ma anche, come discuteremo in seguito, nell’impiego di ;& & & < — *&!Q$R& )& !‰!)4 &$ !; \13{! , <!$$$;/! !!&R! !!<* "$)" ?$& $ / & z& $R!) R)$Q!R il Cinema come una forma di linguaggio, il quale, sebbene privo di codici suoi linguaggi ed aprire così indagini multiple. & ;< "! )$!! ;!$$&&*< ;!)<&!$ &$R!!’)$;/ 77‰ $  {!<!!R Q$R*!& B/&! confronto pellicole molto diverse ma comunque provenienti da un ‘territorio !& !!¡***¢ comune’: quello del set e della sala di montaggio. 14 $& R& $ $ ! ! ! &R!’@› $&/$!!4 il più equilibrato: 78 !;!&& !<&!;)& )<&!!!;"›<*Ž U è pertanto opportuno segmentare l’analisi peirceiana a seconda dei casi, per !!!!$ 15 del medium animato. Ancora una volta, vi è il rimando al prossimo capitolo, dove avremo modo di \!&! /\!!* il secolo scorso, da parte dei principali registi, critici e teorici del Cinema ‘dal $RB! $$!R!"& $ $/*

12 Ibid. p. 141 13 Frase-simbolo coniata da Rossellini, Cit. in Wollen p.141 14 Ibid. p. 136 15 Ibid. p. 154

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 36 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 1.17 Il TERRITORIO dell’ICONICITÀ !&7)R area colloca tutte le forme iconiche, ovvero 7878 18 #/!z" 9 /@$@!!! 16 QR;&&&*<4/&! R&RQ!R!*19 Nel precedente paragrafo abbiamo compreso che in tutti i media  z" ! / R $ $!! $ e quella Peirce. Inoltre, abbiamo compreso che nel Cinema ‘dal vero’ conserva, sebbene !$R) $&R‰!!!B ; )< & ! R!  & &!!* ! R $ !$ , e, !!&$R&$ contemporaneamente, abbiamo nuovamente sottolineato l’estrema  $!$!& dei suoi segni. &!*Ž! {;<&$! );$< &/!$ R!!!!Q/$/ R/4 di simile’, e pertanto ci chiediamo se vi siano approcci capaci di e parola scritta. ;$$<!*! ))$& Per McCloud questo asse descrive anche la dicotomia tra segni complessi e !$R&/$ semplici, oggettivi e soggettivi, descrittivi e universali. il Visual Design e il Fumetto. !R!4/&! Stiamo quindi per esaminare due approcci teorici pensati ‘in e per’ ambiti dall’immagine verosimile, avviene una progressione verso una totale perdita $&$R &&*ŽR  delle immagini, e come vedremo, ciò avviene attraverso il confronto attenua, e l’immagine si ‘stacca’ dal referente: ciò che resta è un insieme di con le arti pittoriche e più generalmente, con l’intero bacino della cultura forme, linee, colori in quanto tali. McCloud chiama questo polo $$* { !! $ / R! & ! estendere il lavoro di S.McCloud, G.Anceschi ed altri autori anche al nostro ambito di ricerca. / & R $ !& !$!$7&/ per rappresentare la  dei linguaggi ‘a fumetti’. In ZScott McCloud propone un modello per rappresentare Ž/! e Q$!)$$R*17

18 Ibid. p. 27 19 Infatti, McCloud riserva il termine ‘simbolo’ proprio per quei segni che convenzionalmente appartengono al peculiare linguaggio dei comics. Le varie tipologie di baloons, le linee che esprimono il dinamismo, le gocce che indicano uno stato d’ansia, le stelline che segnalano un forte trauma, etc.,sono forme che spesso trascendono il figurativo per avvicinarsi allo status di simbolo/indice. Per 16 Ibid. p. 152 McCloud questi sono elementi di una vera e propria grammatica del Fumetto; grammatica che, come 17 Scott McCloud ‘Understanding Comics: The Invisible Art’, 1993, p.51 sappiamo, è condivisa anche da alcuni filoni dell’Animazione. Ibid. pp. 128-135

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 37 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !)&!&!!$ */!Q$ !!@@ Comics’ viene così arginata nelle sue principali componenti: linguaggi visivi, modello di McCloud è indiscutibilmente capace di abbracciare l’intero sistema !!* @$ / 4 @ ;< z")R @;<!* R&$&!$ &$;!/@$< ;$$@ possano produrre effetti di sensolo schema di McCloud è in grado @<4 !Q$RRzB& H20 tale approccio consente a McCloud di inquadrare anche i codici visivi !$$;/!!<* In secondo luogo, McCloud adopera il modello per discutere la millenaria $$$$ *21 Se il modello concettuale proposto dallo studioso/artista americano dimostra Dapprima l’autore prende in esame i linguaggi che mescolano gli attributi )R $/;!!&!&< &!/$) $!$)) @!@Rœ ;<$$;<4 Pensiamo di si, e soprattutto per quanto riguarda la componente visiva di tutte ]^@@445 / 78 ; R ! !! @<* )& / R In altre R!!!!& !&!$ * della pittura e quello !*z"! Pertanto, possiamo facilmente ri-collocare nello schema di McCloud quelle /)Q!R&R opere-simbolo precedentemente incontrate: !!! 77!* astrattismo, /R; Raggiunto tale apice evolutivo, la stagione dell’Impressionismo apre una @<&4!$! )&/)) rispetto al reale. Potremo essere maggiormente precisi e, volendo restare 4!!&$!R solamente nell’ambito del disegno animato, potremo associare !;&z&&*<&/@;„€& ;z ’„$& Š}†x< ! !! !& z$6&z

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 38 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità che appartengono -almeno per ora- al mondo dei comics: il sonoro # ) ! 7 ;¦!¦))<!;¦<*22 * "$&!! !  ! ;{& #& z"R$!7 &—&›<&$!!$!!& B!&/!!$ ne revisiona la terminologia, e ne osserva un generale allineamento rispetto R* alla )z&$ ?$& Q!R Settanta. R! z$RR&/ !$/ R!;!<4 del fumetto.23 forme più prossime al reale sono le repliche e il modello in scala, alle quali !&$ R!! !! 4 )& )@& &!!) ! & $& $ all’interno del ricco vocabolario animato. E come vedremo, alcuni studi mossi & \& ! nel campo del Visual Design ci forniranno alcuni strumenti ‘adatti e adattabili’ diagramma.24 !* "& / ! 7 R!!;7 ›$!!!/R* <&z&))!!z"& &  $$ R \ ! !4 & R)&$$!/ il livello di */R$ che servono per ‘apprendere, ragionare, capire, agire’. R!&!&!R$ Come sappiamo, il progettista che opera in questo campo è chiamato a !/!!;&&!!&< $!!&/)) $ / !& & ;$&& emblemi, etc. In termini semiotici, nella parte terminale della scala di Moles )&*<&!&!$! $/ RR&!@ $&$ )!!$ detto- un carattere di tipo simbolico. Non a caso, Moles indica la scrittura e le sfaccettature formali del medium visivo. come il polo dell’. !!)4 $!&R Anceschi esamina gli ultimi sette gradi del modello di Moles, ovvero prende in !;))<*/R ))& @@ ! !! )R&@!) R&!!!!4! @/R* $$!$ del segno -ciò che a noi interessa maggiormente- e inoltre deve essere distinta da quello 22 Vale la pena di ricordare che McClod definisce il fumetto come ‘arte sequenziale’. / ! ) ;& & Fumetto e Letteratura sono arti sequenziali, mentre Musica, Danza, Teatro e Cinema vanno viste come &*< considerate come ‘sequenziali e temporali’. 23 Solo da pochi anni, con l’avvento delle tecnologie e dei processi di stampa digitali, il Fumetto si è arricchito di nuove possibilità espressive. 24 Giovanni Anceschi, ‘L’Oggetto della Raffigurazione’, 1992, pp.28-38

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 39 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità "!R&!!$!! Q25 tali criteri descrittivi anche al eterogeneo mondo dell’immagine animata. E tale scala segnica viene così descritta: il massimo dell’illusione risiede nel ;I e nel $ ! $ !/R$ ;<& ))!&! !!#)‰&/ mentre il secondo fa riferimento ad un particolare effetto visivo, ed evoca $!!!;$ $*Y e proprio !)<!@* In questo segmento troviamo quindi il più elevato livello di mimesi, un sorta di @‰Q)R!RB$!  simboleggiato da pellicole come ;’"&wƒƒ}<7_ 26 —„!&wƒƒ}<* )&!$!& &!&!! !R;z<&4R !@; ;$?!?< š€„!’$„”<‰; pubblicitario. & z

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 40 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità R699;&Š}|Š<* &) /!&$ segno: qui ciò che vediamo è poco ma indubbiamente ‘diverso’ dall’ordinaria che distinguono un caso come ;"z"„&Š}}‡<& ! $$ ;& ) )& ! / da un’altra serie TV, nella quale vi è un analogo e radicale appiattimento dei $<* $;&?€„z&Š}}†<* /!&$$‰& Con ulteriore passo verso l’astrattismo, incontriamo il segno il minimalismo sebbene i ! R& !4= =, e ;z essi vanno considerati nella loro principale ragion d’essere: illudere l’occhio ’„$&Š}†x

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 41 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ANIMATION elaborazione grafica di Carlo Turri, 2010

model animation hybrids 3D animation paint on glass cartooning

absractist video-journalism documentary fiction

CG photorealistic CG non photorealistic symbolic cut out indexical & iconic iconic de-figurative

$!$&!/$& !/R&! come avviene nell’Arte Astratta )!!;&&& " $& z" R / *<R!! &$$!Q!R\ * R4/R7) ! &!&$$/ !&! 4/&) Rœ !&!!$!! & ! R& ‘fumetto astrattista’. livello del delle immagini in movimento. R $ ) R )!!@. Tuttavia

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 42 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità )&@$@R$ ! @!&&&!)) Il modello di analisi di Panowsky -che ricordiamo nasce in seno allo studio @)!@$ !!* dell’Arte Rinascimentale- indica tre livelli di analisi dell’immagine: un primo R$Q!R $ /R$$$&$$) ! & $ ) !$& o; & /4 !& & & & * $ /R&$$ qui considerando i linguaggi visivi della ‘ ampiamente $ R ; o ! ! $$ ;& & &

31 S. Simonetti, ‘Il segno animato’, 2007 p.49 33 Ibid. pp. 35-43 32 E. Panofsky ‘Meaning in the Visual Arts; Papers in and on Art History’, 1955, ED.Italiana p.31 34 Ibid. 52

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 43 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità &$$R$ !!)$;! ‘classico’.35 !<*z! &!!& è &R!R; R!!)"&! ’*€*z*&* *€<4/$ Q RR ; $„€&$$$ ! $„€ $$< della narrativa d’intrattenimento. In queste opere, conclude Simonetti, ciò che \!* viene esposto sullo schermo  :36 Tuttavia, lasciamo ad altri -e più capaci pensatori- il compito di ampliare, &R Q)R!&$„€& ;$!@R!<@@7 convinti che questo !$  / ;$<* )$7!$) R* "&\& R)))!$ di Panovsky può rivelarsi idoneo anche nello studio/analisi delle immagini in 1.19 I GENERI nell’ANIMAZIONE movimento. R))!)$& Infatti, come nella pittura e diversamente dal cinema ‘dal vero’, le opere ovvero osservando e studiando ‘per gruppi’ di soggetti, è inevitabile imbattersi ! !& nella tematica -o problematica- dei . ! R$$@!@ degli oggetti ! & Q inscenati, e, come abbiamo visto nel precedente paragrafo, ciò prende corpo R $ ) " Q)RRR*!& R& $ ! \ & processo di !!;$& ! &$4¡¢ €&$&R< R! e peculiare attributo del medium animato, e pertanto tale processo è sempre centrale nell’analisi di tutte le opere. &)&$$/!)„€ 37 &$ !7$*&R! /&$7& !& !! !$& ! R! vogliamo mettere in luce quelle che Wells indica come le ‘strutture profonde’ rispetto ad un quadro sociale/culturale, è più volte sottolineata da autori R*"$& l’autore come Wells e Furniss; pertanto, sebbene semi-invisibili per il pubblico !$ ! Q R / &R!!R $/&$ indispensabili per un’adeguata comprensione del medium. @)@! . &$/$„€Q $RR!!&!&!&

35 Intervista con O.Cavandoli in Marco Gisuti, Il ‘Grande Libro del Carosello’,1995 p..137 36 Ibid. p.54 37 P. Wells ‘Animation: and Authorship’ , 2002 p.43

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 44 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Wells sviluppa il suo ragionamento accompagnandolo con un ricco campionario /&R&!/) &/!RR&€& delle ‘Belle Arti’.40 !!&!$* 7U8 / & )&!!\ !Q$R* Ž !! $ & ! R& 4 Œ& & )& * ! !! !*)& formali e narrativi che dovrebbero decretare 41 !! ! $ $ & $$* J e "$$@$@! !! sono le sei -seminali- , che Wells pone come punto !Q@R&$$ !!R/! *!&QR in maniera sintetica. /)!R! sue innumerevoli forme e ciò, conclude Wells, permette all’animatore di essere 4 ! !/$$& all’intero sviluppo narrativo o tematico, e che assumono il ruolo di sperimentare 4 !!* 38 Wells cita qui lavori incentrati sull’intreccio suono/immagine come ;€&Š}xƒ<X;z$Œ&Š}}Š<&/ &)R !$$;49 di Sheila Graber, Roe in questo 9 di Wolfang Lauenstein,1978 e di Œ€€„&Š}‡w< caso l’autore britannico ‘mette a la prova’ le categorie proposte da Normann !$$@$;J ideata &/!&/! ’„’< essere: tragico/eroico, melodrammatico/moralista, e comico/ironico.39 4 Successivamente, Wells indaga anche l’insieme di categorie proposte da 42 Richard Taylor, secondo le quali i generi sono: drammatico, comico, lirico, { ! / & $ Q!R / &!!RR)* famiglia alcune opere recenti, tra le quali: ;$ )/&R! z›€&wƒƒw<6;!! di cogliere quegli aspetti che !;$< —&wƒƒ‡<* !7;!<*?€ !!!$!! questa classe raccoglie quelle particolari -e aggiungiamo @!)@R&!) @$!!!Q!$R! !))&@\$*

40 Ibid. pp. 30-40 38 Ibid. p.51 41 Ibid. p.66 39 Norman Kagan, ‘American Skeptic’, 1982 42 Ibid. p. 67

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 45 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!/!!Q!R! !$ !!! ;‚6&&Š}}‡<&/ R;R<!;R proposito Wells osserva che: $<*{$$/!$ !;di Juck Jones, 1953 e in molti altri 43 —</&$!!$&$$ RR;6&›$<* 4/ ) !& / ! / !& centrale negli sviluppi narrativi. !$!;$$ $ $<*  ! / @! questo ampio insieme è formato da tutti i lavori nei quali vi è ! $@ ) ; R!!$& "x7€&Š}}w di Disney, 1953, alla !*  / !!& ) mini-serie tratta dal fumetto Š}}}<* !&/$&) così a ;Š}x‚<!€; &$ $7$$< * &!!& parte di questa famiglia anche 4Y;Œ&Š}†|<& */!!$ ;›z&wƒƒŠ<&Y`U;——&Š}}}<* ! ?‰ $€ J J , 1943, le visioni ossessionati di ;$&Š}‡}<&\7  / ! !! raccontato da Norestein in , 1979. le quali nascono come momento //!))! ! 7) $ @  & ! $ & $&!$*Ž$$z& capaci di mettere in contatto il pubblico con mondi onirici e dell’inconscio. &—&—€&@!@ $!)Ž€ "&Q!$$R/& di Stan VanderBeek. invitandoci ad approfondire e dibattere su questi primi sette punti. !!)/!R "!/ !!)& !! ! / &/!!/$ impliciti al testo. $\* &!$&Q!)R J: i costituenti di questo gruppo sono i lavori che ‘sfruttano’ le !& ! )) ! $ R ! !&/$!;&& !!!;!!< !& *<& $ ;)€& & & *<& impossibili da ottenere con gli altri media. $ ;& !!& "›& *<& 7 )&!&Ril quale consente periodi storici. !7 ! ;— €!&Š}}Š<&!!)!$ 6;—€!&Š}}‡<* !/ 43 Ibid. p 70

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 46 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Naturalmente, questi ultimi approcci risultano sempre validi -come nel @$ R4!!$/R )!!!!)! !$7))/*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 47 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 02. TECNICHE e LINGUAGGI In secondo luogo, da una visione globale delle tecniche possiamo ricavare una prima mappatura dei linguaggi animati, e se compiamo una lettura diacronica dei vari approcci, diviene possibile cogliere le dominanti visive che hanno $!R* / !!)$R& avviene in maniera visiva, come nella Tavola 01, è possibile cogliere ‘a colpo RRQ?Šƒƒ§?‰R&$$ &!$$*1 /&R!!) !Q!R* 2.1 Una ‘TASSONOMIA DELLE TECNICHE’ "! @); Gli strumenti e i materiali impiegati nel processo produttivo imprimono <@!!! nell’opera alcune caratteristiche peculiari e al tempo spesso ne precludono $$ ) & 4$&\$$! R/$QR &!!!$&R$R $&! @!!@!)! */!! agli approcci principali. !!& /$$ In ciascuno di questi domini riconosciamo poi diversi orientamenti: alcune &$R&! )$!!!$$Q QRR4 $R/&!!!7 !@&!!$&* ai materiali impiegati. Viene così a comporsi un ‘quadro tassonomico’ delle tecniche, costituito È importante conoscere le tecniche e i processi che stanno alla base delle &!!) )Rœ ))QR4/&/!! !$!&Q$RR!R& ! ) potrebbe persino sminuire il fascino di quest’arte, ma per lo studioso, il R!!\!$& praticante e il critico, l’approfondimento del lato R /!;!&&$& $$&! $! $$</* !@!!) !!@/R!!!$* /;?$ƒw<&!!& !!&/ !!R$!!4 )$& ))!&/ )!$R!!& )/QRR;&& /)!$ &&&)<$!/R!! tende a invece a compattare quelle maggiormente diffuse e più conosciute. &&*{& @&! !!R&/ &R* 1 1 Intervista con Paul Wells, Animatti 2009 presso la Facoltà di Architettura di Alghero, Ateneo di Sassari

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 48 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità z)/!$) !7$!!!$*2 @;!$Q)R

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 49 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !! il punto di vista sulla scena; la tecnica del la quale implica, QR/)&&* !!$&& Ž!!!RQR4 uno scatto e l’altro, con !;!$ ))R)&R !& ! )& *<* ŽR !! $ !!)@$& dall’animatore ungherese George Pal, il quale si avvaleva, per ciascuno dei $!@$$)$$ }ƒƒƒ!* &&R&* R!!;4`„„&Š}‡}< Nella stessa famiglia, distinguiamo le tecniche basate sulla plastilina o cera, e /;, R!!$ o ; &Š}w“<4! ))&!& $R#Š}†‡<* metallo, componenti plastiche, il secondo è formato da ritagli di cartoncino, Essendo i materiali impiegati altamente deformabili, questo approccio offre )!* )) QR R!@)!& R/!!!&$$/ )  $ !! ! normalmente /$!$ $\* e poi ri-fotografati.3 Questo procedimento implica sempre una  La plastilina è alla base anche della tecnica , sperimentata R4 R ! & da Oskar Fishinger durante gli anni Trenta, ovvero un complesso procedimento /$!$&R&& !!$ vedremo nelle prossime pagine, tale ‘principio di incrementi’ del muovere/ Q!R*! !7!\! forme astratte e policrome, ma che, come nei recenti lavori di David Daniels $$& )) !) / /& ! !QR!&)* controllato, delle tecniche ‘a disegni’. & R R !@ *STOP-MOTION FAMILY della / !!! Nella prima famiglia troviamo un variegato insieme di approcci, i quali si ad ambienti ed attori reali. Anche questo approccio, il cui nome è stato coniato !!!7!* da Normann McLaren negli anni Cinquanta, consiste nella ripresa ‘passo uno’ "/)R!!& !Q$R&!$ loro alcune loro varianti quali: il &$$R! impossibili. B, creata da /!) Phil Tippett e lo studio Idustrial Light & Magic, la quale consente di ricreare la !;!!! $)\$$/! <&/! › z & Q$RBR; YY;Š}ƒ|<&!"* ))!!@<&/!$ &R!‰ $ !!&\R!!!$!4 3 A fianco al metodo del pupazzo/marionetta dotato di giunti o di veri e propri scheletri metallici, gli /!! /))›”z animatori ricreano le stesse condizioni di lavoro ricorrendo alla plasmabilità di alcuni materiali: la plastilina è il indubbiamente quello più comune, perché è un composto deformabile ma anche dotato di Š}x}&$$&))!!& una certa ridigità, ma è stata sperimentata anche la carta-origami (Adagio, Garry Bardin, 2000), la sabbia sorgenti luminose in movimento, quali torce elettriche, candele, puntatori, etc. (The Sand Castle, Co Hoedeman, 1977), o addirittura il vetro (scaldato e piegato, in Inspiration, Karel Il risultato di questo procedimento è quello dell’impressione, su di un unico Zeman, 1949).

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 50 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità fotogramma, di una scia di luce, la quale può essere integrata da ulteriori e $QR)RB)) $!*4 speciali pre-digitali, questa caratteristica è portata all’estremo e per molti anni i La tecnica del -neologismo analogo a quelli di o @„$!! @ / !! ! )& / L R !!& € !!Q$R! !‰&$!/QR )4// &!&! !‰*5 ;)<;)!<$ = ;?„ & @!@)@QR—@ z&wƒƒ†<$$ R!@4$$e logicamente impossibile. )„& $ R! ! $$& $!&$7) Un’ulteriore caratteristica di questo modo di animare, risiede nella  sono eseguite ‘a più mani’. Come abbiamo detto, si tratta di approccio in via di ! !* Ž !!& !&!$!! & e dell’effetto che esso produce: è il caso del recentissimo 6;wƒŠƒ<& !@$@Q dello studio Dentsu London, basato sul ‘geniale’ uso dei tablet I-Pad.6 R*{ /$$!!$& R QR !7!!* z "!$&)!@) !/!!&)$ 4/)! R!$$&! !&$$ $4 chiusi, esse garantiscono visioni assolutamente volumetriche e/o prospettiche. !@!!$$ &)!RR! &$! $‰&\/!R4 Q$$R/)R* ne consegue un linguaggio visivo spiccatamente materico, e spesso, quasi tattile. & !!/)& { Q$R ))& $ &$ !$& !! ciò emerge soprattutto paragonando questo linguaggio visivo con quello dei &/4XXG]_ggIe disegni e dei set digitali. >;Š}“‚<&! ? !R!!! € š€B ? ;Š}‡x<& !$ B i sistemi di 7 ovvero cineprese montate su braccia ;Š}‡Š<& RoboCop ;Š}‡†< e la prima trilogia di 4 ad !&!!$!7 opera gli studios ILM. ‘ad hoc’ di binari, carrelli, gru, ed altri macchinari, ma, come è logico, tali &!!!& !!$!!; la tecnica dello stop-motion si distingue per il forte , per $$<!B!/)) QRR/ $$

4 Gjon Mili , ‘Picasso’s third dimension’, 1970 7 La prima video camera con movimenti automatizzati (il sistema Dykstraflex) è stata costruita, a metà 6 In questo modo è possibile cambiare la forma della sorgente luminosa: i pattern che appaiono sul degli anni settanta, agli studi ILM, anch’essa come soluzione tecnologica per le complesse scene spaziali display sono progettati in funzione della posizionamento della tavola nello spazio. di Star Wars. L’apparecchio era dotato di 7 assi di movimento programmabili.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 51 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !@&$ !/)&!) *"!’$„”&!&$R R$*? di inquadrature statiche ha l’effetto di un dialogo tra immagini/concetti, $››{@/&== oppure, pensando ai lavori dei Fratelli Quay, quando il montaggio dei vari ;Š}“|<&=U ;Š}“‡<&;Š}†‚<&U6;Š}†‡<@ piani di ripresa costruisce una visuale moltiplicata -quasi cubista- di ciò che R@ accade sulla scena. !!;!/<& R\$;R/<! !* *‘ROSTRUM’ FAMILY /$R!! )&R!!!;! e fotografati sull’ortogonale. <!!!$ ?!!$&)!R!!! $;& chiamato o è la base di questo insieme di tecniche ed !<& &/!!!$ $$4! ;!$<$!)!)& !$/R&$ sia attraverso il movimento di camera, sia variando la messa a fuoco degli a movimenti bidimensionali, l’immagine prodotta risulta poco profonda o del elementi. tutto appiattita. Viene così a crearsi una sintassi maggiormente vicina a quella ! ! / !! R R !!)* §€ €& / !! R R "  ! !& / $  / & & / & $$ ! ! ;Š}†|< ;Š}†}<&!$&/ ritagli di cartoncino o altro materiale quale: stoffa, elementi di plastica retro- !$!$e incongrui & & & * / R al tempo stesso. passo uno offre un’ampio spettro di sintassi visive: dalle ricche ! $ & @ $ !! ! R!!@/!!!$&! del teatro delle ombre cinesi all’interno nel medium animato-, alle vivaci !&)&& campiture dei personaggi protagonisti di Z;› @!&&!&* ’€&Š}‡‚

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 52 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ;Š}||<&;Š}|‡<&6;Š}|‡<& In questo primo incontro tra le tecnologie ditali e l’arte dell’immagine animata, ;Š}|}<&5Y;Š}“ƒ<* avviene il passaggio da un impianto costituito da pellicola, ingranaggi, ! ! !  manopole a quello dei bit, dei valori numerici e dei sistemi di input, e i lavori più numerose di quelle qui elencate; si tratta di processi, ormai desueti, dell’americano Stan Vanderbeek sono forse i più emblematici nel descrivere !!!/ ;Q„R& /!!!*11 ! Q))R <9, la ;$Š}“‡?!Q$ !!R2001 5

11 Vanderbeek, artista sperimentale, dopo aver esplorato i linguaggi del cut-out fotografico combinato 9 Le straordinarie sequenze di Pas de Deux (Norman McLaren, 1968) nascono proprio da un utilizzo alla manipolazione/alterazione del video è tra i primi (assieme a Ken Knowlton, , Lillian originale della stampante ottica, la quale è stata usa per numerosi cicli di sovraimpressione di materiale Schwartz ed altri) ad interessarsi alle immagini digitali. Tra il 1964 e 1697 collabora con i tecnici dei Bell appositamente girato per tale trattamento (ballerini che danzano nell’oscurità ma visibili per via Labs e produce Poem Field, una serie di 8 cortometraggi sperimentali; nel dal 1970 al 1972 affianca i dell’illuminazione laterale) ricercatori del MIT nello sviluppo della seconda rivoluzionaria generazione dei sistemi grafici digitali. 10 Come nel celebre e ‘rivoluzionario’ cortometraggio Tango (Zbigniew Rybczyński , 1980) Documentario a cura by John Musilli, Archivio Center for Visual Music, Los Angeles

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 53 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità $$›&;!$ e <& 4;Š}“‡<&56Y=;Š}†x<The !!$$, ovvero Street;Š}†“<*13 $$!!4/ !!{› /R!!& $!$$)!) combinando però più livelli di disegno e ciò permette, analogamente alle e tale approccio, come osserva McLaren,  )&)& .12 $ R/* / 4 ;Š}‡x< Sabbat ;Š}}Š<$)!$/& Ciò emerge chiaramente in 6=;’"*›& )!&/!)!B Š}}w<&$! $ lavori come ;Š}††<;Š}}Š<!R ! $ !7 R zB / ; di sabbie colorate e in ;Š}†|<&) anche negli spot, prodotti durante gli anni Novanta per Microsoft, Coca-Cola, ;<*14 <&!);<* ;&Š}†‡<$;>6&wƒƒx< & !! QR $ la plastilina in maniera analoga, ma in questo caso la plastilina è lavorata su procedimento unico e complesso quale la tecnica del ; !!R !< $R‰‰))R ma ricche di toni intermedi. Claire Parker, e tramandata poi all’allievo Jacques Drouin. !!QR! QR$;$! !$‰$&/6;Š}}†<&5 )</)! 6;Š}}}<6=;wƒƒ“;Š}‡}<&6 !BQR ;Š}}Š<&44 1998, 4;wƒƒ‚<* !&!!!$&!& ! aggiungere o sottrarre delle parti all’immagine. 15 & ! ) & ! "$!‰))7„/96 essere usata come materiale da disegno, e ciò può avvenire su di un piano, ;Š}x‚<Y;Š}x‚<&6;’/&Š}†“<& $;!R) 7!! ! ! & YU5Zz<&!!!!$ di vetro retroilluminata, come nei lavori di Caroline Leaf quali

13 La tecnica di lavoro di Caroline Leaf è spiegata dall’animatrice stessa nel documentario Screening Room Series, Robert Gardener 1972-1981, Documentary Educational Resurces 14 M. Furniss ‘Art in Motion: Animation Aesthetics’, 1998/2007 pp.50-51 12 Citato da L.Raffelli In ‘Animania: 100 anni di animazione sperimentale’ ,Bruno DiMarino, 1998 15 The Animation of Alexeieff DVD, Cinédoc Paris Coop /Facets Video, 2005

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 54 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità &$7& !! @!)!@pose Q‰R* to pose $& RQR/!!*17

QR&$$)/) #/ tecniche, è stato intuito sin da subito: ;’* !&/ R&!;) —„&Š}ƒ“< !@@!! !<&!4/) /!!!Q$R!; !/$$Q!!RR&! /&$<* !!$;<$)$ Sebbene si tratti di un approccio semplice e intuitivo, gli artisti e le opere qui ;<*)w*“!!!! )!!!$/ produttivo del cartone animato, ma è importante sottolineare sin da subito il &/4!)$;)&z<& concetto cardine di questo approccio: il movimento viene qui concepito nella $$;‰))&/&$<&!;›& !&)!)&) <!&$!"$ dopo fotogramma. €;&Š}}Š@Š}}x<*16 "&/! E analogamente, possiamo facilmente cogliere in questo approccio -soprattutto !$ ! / )& nel paragone con il QR!; l’animatore può sostituirlo con un altro. Inoltre, tale approccio può consentire <&$) R &  R$ $*?)) !! QR)@$Šw!!€& progressive e, soprattutto nelle immagini cariche di dettaglio, ciò spinge gli !!@&&!!!& animatori a girare con un basso ;!!<* animati possono arricchirsi dei movimenti d’inquadratura e di alcuni ‘effetti Pertanto, questi approcci -soprattutto se confrontati con quelli del prossimo speciali’ aggiuntivi.18 insieme- consentono di arricchire il disegno, ma pongono un limite nella \$4R$!7 Prima di approfondire la vera e propria tecnica del cartone animato, è !))& opportuno introdurre la forma più semplice e diretta di tale approccio. ))QR;)\< Il disegno su pellicola, conosciuto anche come , $R)&/Q)R* o è il procedimento con il quale R!@!$@ dipingendola con vernici colorate, ma anche attraverso incisioni, emulsioni, *DISCREET FAMILY @!&)&*19 Questo insieme accomuna gli approcci che permettono un controllo dei Anche questo è un procedimento inventato nei primi decenni del secolo scorso 7)4/R, ovvero il procedimento e possiamo considerare Len Leye e Normann McLaren i capiscuola di questo / $ / &$ R $ peculiare approccio.

16 Si tratta di una serie di 8 cortometraggi, realizzati con un sistema a lastre di vetro multiple e dipinte con 17 Frank Thomas, Ollie Johnston, ‘Disney Animation: the Illusion of Life Illusion of Life’, 1990, p.110 vernici acriliche, la sintassi dei quali comprende sia astrattisimi che elementi figurativi, e che soprattutto mette in enfasi la vernice in quanto tale (colorazioni pure, riflessi, filamenti, agglutinamenti, etc.). Per 18 Come le ombre semitrasparenti, le quali erano ottenute attraverso una doppia esposizione della certi versi, possiamo considerare le opere di Walley come l’anello di congiunzione con l’approccio pellicola (una solo con i disegni, con tempi ridotti, e una, più lunga, con disegni e ombre). discusso nel precedente, perché qui il materiale profilmico è sia ‘forma disegnata’ che ‘oggetto animato’. 19 M. Furniss ‘Art in Motion: Animation Aesthetics’, 1998/2007 pp.40-45

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 55 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Sebbene questo metodo di operare possa sembrare ‘facile e rudimentale’, la !$;!&&*</$ studiosa Maureen Furniss osserva invece che questa è una delle tecniche più ;!!$&&&*<*R& !$&!$R$; così composta, viene fotografata e successivamente l’animatore compie una )! †ƒ<R! !$ QR/)R$ !4!!R)) & forme. questo approccio è proprio quello del disegno e . ?\$ È importante aggiungere che in questa tecnica il movimento di alcune parti di McLaren quali e;Š}xƒ<&9;Š}x†<&9 R$!!!/@ 9 ;Š}||<& ciò è chiaramente evidente: qui il disegno è approssimativo, @@!& discontinuo e instabile, ma tale caratteristica dona anche al linguaggio visivo fotogramma dopo fotogramma, dell medesimo elemento/disegno. Qualora ! Q$R* { !! $ ! ! $ / ! !RQR!$ indipendentemente l’uno dall’altro, diviene possibile muovere l’inquadratura e !@$&4Y; ))!B&! !š€Š}x“Š}|†&6 $;! $/ ;Š}“‚—„)&) RR<R/!);!! !!<&9;Š}‚|< della <* =4;Š}‚}<€&$R !!!!!;)€" Il contesto tecnico-metodologico appena delineato è la parte conclusiva ›!"<* di un processo più articolato: i disegni collocati sul rostrum e davanti !/!$;!& R!!!)$&& $&R—<& The Two !Q!R;& ;")&Š}}ƒ<&@ <* $! R&$ !/) &!&*/ QR&$R!$/$& l’animatrice usato il formato dei 70 mm, usando un apposito registro per controllando così l’effetto ottico complessivo, attraverso il disegno e il $!*? * Ž ! ) $ $!$$ !& $ !! 7 !)R*20 !!4$)& somatici principali, punti di riferimento, etc. La tecnica della !) ? $& avviene per ciascun ;$<21!Q$R componente dinamica dell’immagine e ciò, soprattutto se la scena è ricca di R4);!<$$!!)!& !&!!!!Q!R dipinti con vernici acriliche e inchiostro, i quali contengono i disegni delle su un unico disegno. ›$! / 20 Ibid. p.40 offrire una visione d’insieme delle tecniche, tale argomento non può essere 21 L’etimologia della parola ‘rodovetro’ (il corrispettivo dell’inglese ‘cel’) ci viene raccontata da Mario $!)* Pintus e proviene dal nome commerciale (Rhodoid) dei fogli di acetato, prodotti per la prima volta in Italia (1938) da un’azienda di Rho, alle porte di Milano. M.Pintus, F. Guido, ‘Il Cinema Disegnato’ p.33

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 56 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ?$&  / \& ! Questo è il caso della e quando i risvolti tecnici sono ! / !!4  ) )\!!$;! !@!/ $< $ !& /4 R parti dell’immagine maggiormente dinamiche-, spingendo così l’animatore a sfondi, grandi campiture di colore omogeneo, un generale appiattimento della $!!)!&!&/)! !)!!&)@;/$\< anche da ‘mani diverse’. QR&$! ! / $ / ;loop<* R&! / ?!!QRR;! ;—€!!$&!< primordi del cartoon22<& ! & R $$!@!@&! $ "/4@$@!$$!/66 a crearsi un continuo ‘brusio’ ottico il quale -come abbiamo compreso nel ` e 699!$ !!@!!!$$ R!R delle immagini. Viceversa, gli sfondi come anche gli elementi ‘che si spostano $$;/!$&!& )R!!& <*Ž&!)$ R€!!&/ !!$&R !RR/!* &&/$@!;&& !!&&<&’š€—" Complessivamente, il cartooning implica e combina diversi approcci al mantengono un carattere altamente espressivo e/o dinamico. 4 / ! ; $ &!$!R !<&$$$!7 !&7!’! metodi di lavoro nettamente distinti: quello delle parti animate, ovvero una š  — QR / !! ) )@&/!7 maestri per oltre due decenni: a partire da ;Š}“ƒMŠ}““<& scarsamente dinamiche, contraddistinte da disegni singoli e molto elaborati. attraverso serie quali k9;Š}“Š@Š}“w<&>;Š}“wM Ž!!!&/)!$ Š}“‚<&>U;Š}““@Š}“‡<&4J ;Š}“‡M $R& /!@ Š}†ƒ<&66&;Š}“}@†Š<& e, sebbene sia stato introdotto da Disney sin dagli anni Trenta, è tutt’oggi ;Š}“}@Š}‡<&$R!!! ancora molto diffuso e ciò è vero soprattutto nei lungometraggi, laddove è QR* $7!!R!B ! š¥— $!! )&$z"!!& &&$&/>m !$$)$ ;Š}“xMŠ}“|<& Space Ghost;Š}““MŠ}“‡< ;Š}“†MŠ}“}< !!!* adattamenti degli eroi dei fumetti ;Š}“†MŠ}“}< ;Š}†‚MŠ}‡“<4/)!! Nel vasto territorio delle forme del cartoon possiamo inoltre cogliere una R ! ! !!& ) $ $ ) !/!QR!& !&$$!!!!! quali: un unico livello di sfondo, movimenti vincolati alle due dimensioni, R!4!)&&$&*

22 In film quali Aesop’s Fable (Paul Terry, 1921), Little Red Riding Hood (Walt Disney / Laugh-O-Grams, 1922), Felix in Hollywood (Otto Messmer e Pat Sullivan, 1923)

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 57 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità )!&@/& Si tratta di un approccio intuito sin dai primordi del disegno animato, &/R)R $z‰ Š}Š|$$Š}Š†* ai soli livelli della bocca e degli occhi. R!/!!!„"Œ& RR!!!?# il personaggio principale della serie 5Ue successivamente nel sull’economia del disegno e qui, a partire dagli anni Settanta, gli approcci lungometraggio ;Š}‚}<;Š}xŠ@Š}xw<* ) ! ; )@& $ $$/ )& !! & *< !& !!4 ! $ ! ! ) virtù di una differente cultura visivo-narrativa, si arricchiscono di altre preliminare di studio/disegno del movimento viene così interamente evitata; $$4R\„ inoltre, questa tecnica imprime un certo effetto di ‘realismo’ alle immagini, !!&R) /4)! !!$&R!& prospettiva, i movimenti trattengono sempre ‘qualcosa’ dell’attore che gli R! & & $!& ! !&/!!$ )!* $!* €$!!!;$$$ "/!QR; @! !<& ! e Iincludiamo ora una breve rassegna di alcuni approcci !$&$$ ‘alternativi’ al disegno animato, legati soprattutto all’impiego di materiali !!!$44 !&/4&/)€& ;Š}‚†<&;Š}xƒ<&;Š}|ƒ</ /”§&/!— Disney usufruisce in maniera estensiva della tecnica del ricalco. €!&/!Q!R —„B/& Come abbiamo però visto nel primo capitolo, l’approccio disneyano all’animare in 4;€„&Š}“‡<&44; š€&Š}†|< )!!R&$$)!e 6;z„&Š}}x

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 58 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 4;Š}††<&;Š}‡Š<&U;Š}‡‚<*= J;Š}†‡<&/!!!!& Come vedremo nel Paragrafo 2.4, quest’ultimo approccio, ovvero il ‘ritaglio’ come nelle quelle di battaglia, dove vere e proprie orde di personaggi in di parti di materiale girato, e quello più generale della gestione ‘a livelli’ movimento riempiono le inquadrature.23 dell’immagine sono stati progressivamente e ! ) $ ! nei nuovi strumenti digitali. $!!/$ Oggi, le più comuni piattaforme di compositing e/o di editing incorporano )!&!/ e migliorano molti dei procedimenti tecnici presentati in questo paragrafo, dall’americana Filmation quali ;Š}†}@‡ƒ<& 6 e come vedremo più avanti, quasi tutte le tecniche qui descritte ne hanno 6Z;Š}‡‚MŠ}‡|<&J;Š}‡|MŠ}‡†<* & ! / $ Diversamente e attraverso un approccio che tende a ridurre il realismo delle !!$&! &/ costi; tuttavia, sebbene l’impulso innovatore dei nuovi strumenti digitali ottenere effetti maggiormente dinamici e pittorici, come nelle parti animate !!!$/&R da Bill Sewell e Anne Joliffe in k;›&Š}“‡<& cartooning rimane ancora molto radicata nel disegnare/animare , ovvero come nello stile di Mike Patterson, sperimentato in ;Š}‡Š< !R/;) poi nei per nei video musicali degli A-Ha quali 6;Š}‡Š< <!* ;Š}‡†<* &/! $!! Va inoltre aggiunto che il principio del rotoscoping ha trovato -e ancora manuale: come vedremo tra qualche pagina, il passaggio tra il disegno animato $@!!!@!!"& /!!; !/$ nel girato alcuni elementi ‚<!/)). esterni, creati in un secondo momento. Talvolta si tratta di giustapporre un Per quanto riguarda questo insieme di tecniche, a partire dagli anni Novanta, è disegno al materiale live-action, in altre, a partire dal ricalco delle silhouette avvenuto un vero e proprio trasferimento di un principio/approccio/linguaggio degli attori o degli oggetti inquadrati, è possibile ricavare delle ‘maschere’, le ;/&!&$&*<; /!$! )Œ@$&$&&*<* !&$$R! Come osserva l’animatore studioso Howard Beckerman a proposito della video. $ R4 ¡***¢ Nel cortometraggio ;Š}‡ƒ<&Œ€€„!! !!4R/7 .25 ‚“!$;Š“ƒƒƒ) <&!@$!& la stampante ottica- all’interno di un’unico scenario, nel quale i movimenti 2.4 MESCOLANZE: FUSIONI, SOVRAPPOSIZIONI, ACCOSTAMENTI vengono ripetuti sia in maniera alternata che simultanea.24 !$R&$ compiere una breve rassegna in quelle forme visive nate dall’incontro tra due o più degli approcci sin qui elencati. 23 Inoltre, alcune parti vengono realizzate con il trattamento e la post-produzione del girato (attori &!!!&)) in costume, cavalli, oggetti di scena), attraverso un procedimento di fotocopiatura e ritocco dei !& ! R ) fotogrammi, il quale permette di contrastare/appiattire il materiale originale. 24 Zbigniew Rybczynski in Francois Penz, Maureen Thomas, ‘Cinema & Architecture: Melies, Mallet- Stevens, Multimedia’ , 1997, pp.182-198 25 Howard Beckerman, ‘Animation: the Whole Story’, 2004, p. 249

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 59 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità tentativi compiuti alla ricerca di nuovi linguaggi visivi; alcuni di essi derivano $!!!& !7!$$& R$! come nell’inconfondibile stile di Gianluigi Toccafondo, dove la pittura ad olio è consolidato. si impasta con le stampe e/o le fotocopie dei fotogrammi live-action, o come in ;Š‡}†<&!’T—/$ Nei suoi scritti, Paul Wells sottolinea spesso il dell’Arte tra le immagini ‘dal vero’ e uno strato di plastilina, sabbie e altri materiali Animata26&!)7$!! animati su lastre di vetro. Len Lye lavora invece direttamente sulla pellicola, $&&!!/QR!! ;J&Š}‚“<& rinnovamento di canoni e codici. mentre in ;Š}‡}<;Š}}ƒ<$ Naturalmente, questo paragrafo non può ospitare in maniera esaustiva tutte ‰!&!&!&$! &$!QR&$ QR!!!@* !!$R$!! In 4 ;Š}†}< e nel successivo remake ;Š}‡‡<& !!)$ z„’$$@!‰& animati. !))!QR* E primariamente, ciò prende forma con l’abbinamento tra l’immagine disegnata "$& !‰& ! Q $R& $$ R!! ! ! ==;$"$&Š}††@Š}‡w<&R!@ Winsor McCay in =;Š}ŠŠ<;Š}Šx<&! motion, come in 6 ; ›$& Š}}Š< / ! ampiamente sviluppato dai Fratelli Fleischer nella serie 5 U tale abbinamento avviene attraverso oggetti e ambienti di piccole dimensioni, ;Š}Š‡@Š}w}<*€!/&& R—$!!/ gli anni Venti, con la serie &!)! ibrida: in 6;wƒƒ‡<&;${&wƒƒ}<9 @!!@/The Three 999;wƒŠƒ<$)&&& Caballeros;Š}xx<&6;Š}“x<&;Š}††<& cisterne, etc.28 scene di ;Š}xƒ<U6=;Š}|}<* Nel corso degli anni, molti altri autori hanno abbinato le riprese dal vero e {/&!!!@&! !/! )/ )!œ di 4JJ;„&$!& Troviamo una prima risposta in ;wƒƒ‚< # & &Š}‡‡</&)7 7!7 Q )R !7&!RQR ) ! " š€ŒB delle due sorgenti attraverso il movimento dell’inquadratura, aggiungendo le troviamo poi un’estensione di questo approccio nel corto 5> ombre proprie e quelle portate, e con un complessivo effetto ‘chiaroscurale’ il ;š&wƒƒ‡<;—¥—?&wƒƒ}<& /&! !R$@ e in alcune parti di quest’ultimo lo stesso concetto/procedimento si integra al &QR!*27 ;<* !!! €!?„?”›;Y , 2009 e 26 Si veda la bibliografia relativa all’autore. 27 Questa pellicola si avvalse inoltre di un cospicuo uso del rotoscoping e di lavorazioni con la tecnica del travelling-matte, entrambe necessarie per la composizione di tutte le immagini-sorgente. Williams Who Made Roger Rabbit, Mark Herzog, BVHE, 2003. Roger Rabbit and the Secrets of Toon Town, Tames Television, 1988) e il documentario sull’animatore Richard 28 Questo approccio/tecnica viene chiamato dallo stesso autore con il nome di wall-painted animation.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 60 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Y wƒŠƒ< / !‰& ;$@ /;$—<* <& /Q!)RR& !!‰!!!€ ! ! $ / ;&wƒƒ‡<&/ )!!*? !/@@ / / 4 = ;Š}‚“<& una quarantina di assistenti tre le strade affollate di Manhattan; inoltre, come ;Š}‚“< 6 9 q@ $&!!! ;Š}‚†<* !!&! effetto di , reso evidente dal progressivo -e accelerato- spostarsi Ž!!! delle ombre e delle nuvole.29 combinatorie fra tecniche diverse. !&$ R!! Tra i lavori sperimentali di Normann McLaren, ;Š}|w< )/ $$!Q)R!4!& che maggiormente simboleggia la tra i vari approcci alle ‘tecniche avviene anche in U;——&Š}‚w<&Q$R RB/R&$$$!! R4!‰ z& !&?€z&!$$ 7$$@* ‘omogenea’, ma sappiamo che l’artista canadese ha magistralmente unito gli &R$$$$ )!R;$$<! $)4R)) / il cut-out, integrando inoltre alcune scene con il disegno su celluloide e alcuni montaggio costruito con linguaggi visivi distinti e variegati, una sorta una ));R!$!<* visione multidimensionale come quella creata in k;› Con le stesse premesse ma con esiti completamente diversi, ;Š}‡†<& &Š}“‡<&$› R7 z z & R! ! —& animati dai Fratelli Quay e Aardman Studio: ;Š}‡“<&9 cerca invece l’tra le tecniche, compiendo una sorta di rassegna ;Š}‡“<&U;Š}}w<*31 !!!!*Ž)@$$ &R7))$$ QR@ !! !! ! ! ! !!4 &;$<&!;!<& $&R$!!R ;$

29 La tecnica time-lapse si basa sulla registrazione di fotogrammi separati alcuni minuti di fenomeni molto lunghi, quali: astri nel cielo, nuvole in movimento, edifici in costruzione. www.colourlikenoother.com 30 Lo stesso approccio ‘politecnico’ emerge anche nel più recente Animatou (Georges Schwizgebel, 2007), 31 Mindgame (Masaaki Yuasa Mindgame Studio 4°C, 2004) è un lungometraggio basato interamente su il quale include anche l’animazione digitale 3D. questo principio multi-sintattico.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 61 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !!;$!!<&/ 2.5 DIGITAL CLASS / PIXELS IN MOVIMENTO !\$$;)<* $ ! {/!!&$ !$ $$ ; !) !& \ ‘orientata’ per produrre i connotati visivi che sono caratteristici di un’altra: è il & ! !@!!& *<& R ))!$@$@@ R/R! o il matte-painting sono stati impiegati per simulare ciò che -di fatto- proviene $&$&!‰& !* !R!$* R!@&//!! Anche in questo caso, la moltitudine di principi/apparati/processi legati ai nuovi &!))!& !R!;< Q$R* in alcuni fondamentali approcci: come vedremo alcuni sono la versione  ! QR & $$ ;<!&! !@/&/$\ !&&!$ & ! Q!R ! R ‘animare’. cut-out. R ! $ $ & / &R))!!&—;< !!!& $ R!$$&! puppet-animation; in 46;Š}}‚<&R @@@/ )!!$&R!!& 74 / & ) e modella personaggi e oggetti di scena con spigoli pronunciati e talvolta numerosi strumenti operativi, potremo così cogliere i concetti-base delle ! 4  QR & !!$* !R!$Q))R* ! $ /$/;<$&! !!4 ! ! ! QR& Cinema Animato è contraddistinto però dalla tra il tipo di $$/&/ / tecnica impiegata e il linguaggio visivo prodotto; come abbiamo visto, le R!*!! !& R!!7 !& ! Q $R& / ! / ;<\R ! ! /& @!!@))* $&$;$ Come vedremo nel prossimo paragrafo, l’ingresso in campo degli strumenti QR&<&$! &$/4 R$R* $!)$!!! ;!<!&$! di molte o di tutte le caratteristiche visive legate ad un particolare DIGITAL DRAWING&PAINTING contesto tecnico. !!@@R degli anni Ottanta, presso gli Studios Disney, come tecnologia per migliorare $)!$*";"! €<$$)!4!!!) ;!$$$‰!<&!77

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 62 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità colorare i disegni, assemblare tutte le componenti dell’immagine, muovere &$!!/ R/R* Q$!R&$$R@ &/&!!!!$ ! @ $ ;!&&!<!!!$ digitali. Un’opera-simbolo di questo nuovo e e cominciano a soppiantare così alcuni metodi/strumenti analogici; essi inoltre 6;wƒƒ}<&RQ $!!&)) /R; <$$ )!$$$!; )Œ;

32 Conferenza ‘L’Animazione Giapponese’ di Takamasa Sakurai. IED Talks, Milano, 18 maggio 2009 33 Lo stesso può essere osservato nel corto Antagonia (Nicolas Brault/NFB, 2002)

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 63 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ;‰& & )) & < 7 !& ! $ & ! ;&!&/ stampante ottica, permettono di segmentare, combinare, integrare le $&*<* !* Ž $ !! R! „€@)&$$!$$$$&/ !Q!R;!< #{{?›7"z?›;w&|z?< dei livelli che dell’inquadratura; analogamente, lo stesso principio di controllo R$& @$R‚@$! isoliamo un secondo -e per certi versi simile- gruppo di approcci, i quali sono R$$))& ! !$ ! @@ rotoscoping e di ‘tracking’. movimento.34?$//!!QR$ Analogamente alle piattaforme di video editing non-lineare, gli strumenti a rostrum e alla truka -si veda il Paragrafo 2.1- ma che in virtù delle piattaforme !R7/ includono sempre la di editing e di compositing hanno trovato nuove e imprevedibili espansioni. !/&&R$$B Abbiamo infatti precedentemente accennato ad importante momento di !& / ) $!!&&R / & !$ !! ! !;$@<!$* ;$<&R"›! partire dalla serie di ;#„Œ&Š}““<& $;$Q. poi attraverso 6 ; & Š}†Š< ;’€& Di fatto, i software di )/ Š}†|<!$!!!!! ‘laboratorio’, dove il materiale prodotto da altri processi e con altri procedimenti /$$$4& $4!!)! studi quali Robert Abel and Associates, Cranston-Csuri, Dolphin Productions, )!@!& !!!/; ?!&zQ!R! /$<$!‚ televisive, sigle, titoli per il Cinema e spot pubblicitari. Nel seguente decennio visual-effects. /!!))R& !!!$;/ I linguaggi visivi nati da questi approcci sono estremamente variegati: oltre che Ž—‰š€<*$ @! Q!R$&!! R!$)$$@/! !&RŒ!&$! R@! 7!))!/){))& le divertenti Y;!’’&wƒƒ†@wƒŠƒ<&!$ „"&!!z@)Œ$; di Cyriak quali 6H;wƒƒ‡<``;wƒŠƒ< <* R$!&&?€›* !& R ! / !! @ $ Analogamente alla tecnica cut-out, questi strumenti digitali consentono w*|@ !R$. $&)& Come abbiamo visto nel primo capitolo, ciò è collegato al ritmo e al dinamismo dentro e tra le inquadrature, ma tale ‘energia’ scaturisce qui anche dalla &/! 34 ‘Manipulated Moving Image’ è la definzione concettuale che Buchan propone per definire quell’eterogeneo corpus di forme animate che nascono dagli strumenti digitali ma che si distinguono $4!!$! chiaramente dai canoni del Cinema Animato e delle produzioni seriali. Conferenza di Suzan Buchan )Œ;!))Q€@R<&&! ‘Animation’s Blending Media: Hybridity, Art and Artefact’, Manipulated Moving Image Symposium, 11 maggio 2009, UCA, Farnahm

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 64 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità &$R$;!<! ! ; < ! comune a tutti gli strumenti digitali. controllo delle parti mobili degli oggetti; anche in questo caso l’animatore $$;!&&&)& CG 3D ANIMATION *</!!QR$!!) &!Q!R &/!!$$ !!&!$!!&!‚ ;&)*Ž$! medium adatto all’Arte Animata. In questo periodo i grandi studios americani QR&$)& €7‰„7!$!! tessuti muscolari e ‘parti molli’.35 $$R‚&$$ Vi è qui un’analogia con la puppet-animation, nel quale l’animatore/artigiano QR$ ;Š}}|<9= e lavora sia alla forma esteriore del modello che a quella interna, progettando la ;Š}}‡<* &&&!&R Nei cortometraggi =>;Š}‡“<&J;Š}‡†<&;Š}‡‡<& ‚@!!@!R anche in 9=;Š}‡†<&5U;Š}‡†<&=;Š}‡}< ! ; <& / R troviamo la ‘messa a punto’ di metodi e di tecnologie radicalmente diverse !!! da quelle legate ai disegni e agli oggetti animati, ma che eppure integra e creato. !!!!!R* nel merito dei molteplici sotto-procedimenti che questo approccio implica, ) $ ! cercheremo di cogliere i nessi tra l’ e il linguaggio !$$@!R visivo prodotto. @„€)$!&/ !!R* "!!&R‚ Questo approccio -è bene chiarirlo- alleggerisce in minima parte il lavoro R!$;!7$<! R&! /&)!$ @@!!7!7$$ parametrici, i movimenti vengono studiati e gestiti frame-by-frame. Ma qui, * Q!R $  / QR $ !! R Q R& $ ;<&/$!!) )))Œ‚ $/QR& *  $$!!&! ! !);!@< costruire ‘per parti’ e di combinarle assieme; più generalmente, e con forti $!!!$R!$ &R‚! );!!$&&!))&!& $$$$!$&)* *<$!!! {R* )*"!)w*“& !&$$$QR&$$ /!!$/!$4 !!$!!!4R QR&7&$* ! & R ! R$&!$R* );!&&!!&*<$ !Q!R!!;&& )<&@!@! !$$)*{$$$ 35 I personaggi-pinguini si Surf’s Up (Sony Pictures Animation, 2007), sono stati accuratamente costruiti mediante questo metodo

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 65 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità & $R‚ QR dei movimenti e ciò, sia per correggere performance poco riuscite, che per R!! €& / ’ & ‰@ R$B! €& ) ‰& Š}‡† apparato di controllo ovvero il rigging sul modello. R!!R! !R!!$ proprio i 12 Principi che abbiamo visto nel primo capitolo.36 Per Lasseter sia i motion-capture è 4;š„& computer che le ‘regole disneyane’ sono che l’animatore adopera con z„„&wƒƒŠ<&!$/ obbiettivo di intrattenere/coinvolgere il pubblico, e seguendo tale approccio, il ! ;! ! )<& )& $!„Y;wƒƒx<& 9;wƒƒ†<&;wƒƒ}<* 37 /&)!!! ! @R@R &$!!R /@!!R& videogiochi e nel settore dei visual-effects. !‚))!$! movimento i modelli: la tecnica del e quella delle ‘dinamiche’ !!Q$R!$ ;<* )$4)$&&&!& &* Nel primo approccio, oggi particolarmente legato all’industria dei visual- ?Q$R$!!& )) $ Q R& ! QR /$QR)7))@@ un movimento reale e l’adattamento dei dati così ottenuti ad un modello );!@!<!‚& $*?!$/ !$!!QR&$! 4/!! stessi algoritmi. Questo approccio può quindi rivelarsi altamente complesso, e ;<&$&@!@ !!$$7 ;< !! R e quella del tecnico/sviluppatore.39 ;<*38&$!@ $!! !! ! !@$!!& !;))&)&/&!$& ma in molti casi il trasferimento dei dati acquisiti al modello 3D non è di facile &&))&*<&/!! * invece la messa in scena di grandi masse di ‘oggetti’ in movimento; in questo "! &!$!!@ )R!; <& caso di ;’"&wƒƒ}<&R sperimentata da Craig Reynolds in 9U sopra indicate-, la resa visiva dipende in buona parte dalla morfologia del ;€7&Š}‡†<!!! !$! schermo a partire con le formiche di ;Š}}‡<!@@ RR*& )/!Q!R !96;„&wƒƒ†<* "$&/!R& ! !$!! 36 John Lasseter, Principles of Traditional Animation Applied to 3D Computer Animation, Computer Graphics /!!)QR n.21, 1987, pp. 35-44 37 Nicolò Ceccarelli in ‘Animazione 3D: Storia, Tecniche, Produzione’,2004, p.53 38 Kelvin Duckett (Image Metrics Studio) nella conferenza Technologies and Production Annecy, 12 giugno 39 Come nella creazione dell’acqua (simulata) e di una sovrastruttura di controllo per gestire le sue 2009 interazioni con i personaggi (animati) e le scelte registiche

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 66 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ! $ @ Andrew Darley vede in queste immagini un carattere ‘iper-realista’, in quanto $@/$$* !$&!&!! "R@!& $$!$/;!)<$ /!!R!$ l’immagine fotorealistica; come sappiamo, ciò è invece cruciale nei visual-effets !&!$!!!!&$ -veri e propri digitali-, ma per quanto concerne l’intrattenimento !$$!* !!&/! in 3D ci dimostrano il consolidarsi dei linguaggi iperrealisti. Se infatti "!&R‚ confrontiamo le quattro versioni di ;wƒƒŠ&wƒƒx&wƒƒ†&wƒŠƒ<& il /$ !$4! !;‰<*/$$ 4 $ ! & !@ ;!!!&&\& !&&!$Q!$R& !&*<&));&)&!) !* / $ & ! !&)$&*<! $ $ $$ ! @!$& !;)&!&&!&))&*<* registro adottato dalla PDI rimane però decisamente orientato verso il primo )Œ!! !!@$$)R@$ e animato, e per certi aspetti il lavoro dell’animatore è qui analogo a quello !)R$ )4 @‚ $  naturale. ! !@ ;R $< !$ * ?$& !! $ Q!R;!!! lavorativa virtuale e parametrica, il lavoro del rendering-artist è anche simile !< / Q$R ; $@))& QR anche a quello del production-designer e del colorista, ovvero pensare e $$Q@<&! R$$$Q!R;&‰& permette di generare un’ampia gamma di altre forme visive: alcune vicine ai &!!š<$! R&$$* QR;$Q!!R!$4 Qui, nel novero dei nuovi approcci fondati sul rendering &&&!!\&*<* $R!$&/!R!! !!R‚& semi-totale della prospettiva e dei volumi, come in $!!!)$/$$!! ;$R€&wƒƒ‡<&QR$ !$!R4$/ Shynola per il video musicale ;wƒƒ‚<& !Q!R& RR)J6; /R\$* $!)š|&wƒƒ‚<* Tali processi di rendering permettono inoltre di limitare i toni del chiaro- A fronte di un metodo tutt’altro che ‘immediato’, l’animatore 3D può però $;<4 esprimersi attraverso uno straordinario linguaggio visivo, che di fatto /$R $$R"$@;!! &$= = 9 k Y ;{—7 $<&$&! &wƒƒŠ<=;š|&wƒƒ}<* *40 Alcuni artisti hanno invece ricercato di riprodurre i codici del disegno, come

40 Si veda anche l’essay ‘Animali Animati’ nell’Appendice, dove tale continuità si manifesta soprattutto nel design/animazione dei personaggi..

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 67 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità quelli ispirati al fumetto, di ]@;—z&wƒƒ†<4 viene esteso -in virtù della morfologia ‘robotica’ del personaggio- ad uno dei 9; &wƒƒ‡<&/)R& protagonisti principali. The ;"„7&wƒƒ†<*7$!! $!!w‚$$ hanno invece progettato algoritmi per ricreare veri e propri effetti pittorici, !!& /& e se in cortometraggi come ;&Š}}Š<41 o U 4 & / $ $!!B /& ! ; ! / " z& wƒƒ†< ! fase primordiale e pionieristica43&$!$ apparire come ‘primordiali’ e ‘incerti’, va notato che questi approcci si ›&zx "!!!! stanno rapidamente sviluppando in forme più compiute e spettacolari, come &)&Q!R‚Q) nella sigla introduttiva del videogioco U;x:"7€ R* 6;&wƒƒŠ< & wƒƒ‡<& = Z ;&wƒƒ|< 4 6 6;š€z€„&Š}}†<&! ;&wƒƒ†<* !)!!!$ Q!R/$&&\&*Ž!& In altri casi, gli approcci non-fotorealistici del 3D sono stati più volte modulati &!!$!! !!!$$ $ $@!&;„ avvenuto attraverso l’ tra le due tecniche, e in altre attraverso la ”& wƒƒx<& / $$ ! $ vera e propria R* ! 7 $$ ! ‘manga’, e ciò avviene lavorando al bilanciamento tra l’anatomia del modello &  ! Q R e il tipo di shading. R ‚ @ $& !!@@$!!/ lampada = >&/‰;$ Y 6;wƒŠƒ<&! !€<$$RJ J;—7&wƒŠƒ<$ Z;Š}}ƒ<*42 Negli anni successivi, la Disney prosegue con questo qualitativo di questa tecnica. approccio, ovvero quello di impiegare le tecniche 3D limitatamente alla Anche in questo caso si tratta di un connubio tra la nuova industria del 7;!/$ $/R &)/ Q)!!R/<! !& "›@‚& !! *!99;Š}}Š<;Š}}}<& televisiva ; & wƒƒw@wƒƒ†< =Y;wƒƒŠ<;wƒƒw<&$ )4 !/QR‚R/ „;/JY !!R‚)/! , 2000 e =&wƒƒ‚<&The !$$!$R U;—* &Š}}}<&$/!! *{!$ !& $$&));&

41 Barbara J. Meier ‘Painterly Rendering for Animation’, Siggraph ACM, 1996 43 Per quanto riguarda il poliedrico scenario degli animé, Golgo 13: the Professional (Osamu Dezaki, 1983) 42 Va qui aggiunto che il cortometraggio pioniere di questo approccio è Tecnological Threat (Bill Kroyer, è la primo lungometraggio animato ad avvalersi di alcune scene in 3D: queste pionieristiche immagini 1988): qui, uno scenario essenziale e popolato da disegni ‘alla Avery’ vi è una letterale ‘incursione’ dei furono realizzate dallo studio Toyo Links e con la collaborazione con il Dipartimento CG dell’Università primi personaggi computerizzati, realizzati con pochissimi poligoni ma già in grado di ‘insidiare’ il di Osaka. L’anno seguente lo stesso approccio emerge nelle scene di combattimento spaziale di cartoon tradizionale. Lensman (Yoshiaki Kawajiri, 1984), curate dallo studio Japan Computer Graphics Lab

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 68 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità $& & *< $ !& /!&$$R$$)! /!!!* creativo e$*44 & !$R‚ $$$@!!$& !!!&$! * TECNICHE REAL-TIME !!$R€@*)& A conclusione di questa panoramica sulle tecniche digitali, spostiamo Q R  ! ! ! $RR@!!! ;, mappe HDRI, shaders e modelli procedurali, applicativo, ovvero quello dei videogiochi, che sappiamo essere un settore *< ! ) ; !& *< che in forte espansione e costellato da incessanti sviluppi di tipo tecnologico. )$&$$/ Purtroppo non è questa la sede per trattare esaustivamente un campo così attraverso il motion-capture, i quali possono essere adattati alle diverse ! $& ! R !$* $ !! @& R $ Tale ipotesi può trovare riscontro nel fenomeno dei ; $!R dinamiche e <&$$@!$ R\* $B$&! destinate alle piattaforme di video-sharing on-line, che sono compiute !"R$ R;<R$$!!! provengono dal lavoro congiunto di numerose persone, quali: sceneggiatori, giochi quali ;{ & wƒƒƒ@wƒƒ‚<& Halo ;—& wƒƒŠ@ layout-artists, character-designers, modellatori, animatori, compositori wƒƒ‡<&44;—&wƒƒŠ@wƒŠƒ<* & ! $!! ; !  / ; !!</&))&\!$ ! $ ! Q$R <& R / &  $ !$$ in un’ la quale ‘orchestra’, in tempo reale, gli elementi tra il ‘creativo’ e lo ‘strumento’. !;&‰&&$&&))&*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 69 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità mentre altre vengono direttamente generate in ambienti tridimensionali ad ;)€<&$!basate sulla !R tecnologia=. =;?&Š}‡‚<Space Ace;"& di entrambi gli approcci. Š}‡x<&$/&! &! )/&& Dopo trenta anni dalla loro comparsa, i videogiochi hanno compiuto una $!!$QR* $&!R! $ !!! geometriche come in ;Š}†Š<;Š}†w<—& animato come in ;"!&Š}‡}<&;! $)?;€!€7€& !<$@&6X;zŒ€ wƒŠƒ</! ›& Š}}w<* !!& $$ / R $!7!) $$RQ)R& !! !* anche alla stop-motion come in ;Š}}“<„„€ Anche qui i linguaggi visivi sono innumerevoli, e rinviando la digressione ;Š}}‡<&„$&;? ! $ ) & ?&wƒŠƒ<* interessa sottolineare che anche in queste nuove ‘forme animate’, gli attribuiti dell’immagine dipendono strettamente dal contesto tecnologico. !&$R$ !4!& !!&!! $$!R$4 dalle immagini a 8-Bit che limitavano la palette di colori disponibili, all’attuali )Q!Rzz›;z$ z!€@€›<&/R@ !! degli ambienti. $ ! & $$ videogiochi risulta complessivamente ‘arretrato’ rispetto quello della & $ @ $@ ! essere elaborate con tempistiche di gran lunga maggiori. Tuttavia -e in un certo senso, analogamente alla limited-animation- il panorama dei nuovi $!!! !$ !$R);7$< )* Nati in seno alle tecnologie digitali, il videogiochi rimangono prevalentemente R!$$ $$!$ *!$!R!$& ovvero lo spostamento cartooning, e più precisamente quello di Don Bluth

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 70 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !;$!$<&$;!$ 2.6 ANIMAZIONE e INNOVAZIONE R<*{&/ Quasi tutte le forme d’Arte non possono prescindere dagli strumenti che servono $ R$ $ 4$R!& avvenute in almeno uno di questi tre aspetti. E se nel precedente paragrafo R)) !* $ QR R$ $$&/$$$&$$ &;!ars<; /!$Q!$R 0*$<!B&$ lo sviluppo di nuovi strumenti o metodi di lavoro. Ecco alcuni esempi. !$R&)$ )&! $& $;&!&*< "/&€! $QR&!$!!! metodo per replicare trasferire i disegni dalla carta alla celluloide attraverso la lavoro. ‰!$B!/$&$$ "!!€ /& usato il procedimento di , ovvero una accuratissimo ma dispendiosa !?!$$! copiatura manuale delle linee foglio per foglio: in caso di errori commessi $!!R!$*{ $);< $&$ disegno. Q)R4!! R!$ !&!!$ !$ ) ! ! $$* 7$&$ / ) @ ! determinato un cambiamento dello stile di disegno, permettendo da un lato la !@R &$ &  ! / !! ad caratteristico tratto della matita. @/!£@&! 5 5 ;Š}“Š< ! Q!R;!&$&$< R!!‰&$& ritroviamo anche negli approcci digitali. tecnologia delle copie elettrostatiche venne migliorata permettendo la foto- !/! // impressione anche di tracciati colorati, come in J;Š}†‚< proprio interno il fare creativo-artigianale e quello industriale-tecnologico: J;Š}††<* R$ ))QRQR&&$ Š}‡|$?;?)<&$$ è un tale sintesi dei due aspetti che, come nel passato, rende i due vocaboli un procedimento per la replica/stampa a colori sia delle linee di contorno ancora sinonimi. !B!9, la tecnologia ideata da Dave Spencer, permetteva di ottenere contorni lisci e /!&! &!‰!* $\R$;&& <Q)R* L’alter-ego ‘mannaro’ di Wallace, uno dei personaggi principali che Come abbiamo visto in questo capitolo, all’origine dell’opera animata troviamo 4J ;„7 QR4;RQ!)R<& &$—‰&„„&wƒƒ|<&!!!

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 71 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità $4)! J;Š}†‡<;Š}‡Š<&!—„&! !)!* /&$/4! Va detto che nella tecnica stop-motion, i materiali rigidi o semi-rigidi possono Q ! R ! !/; espressioni facciali.48 !</& Fino questo punto, abbiamo osservato la storia di una tecnica nata dalla doppia /!!QR; )! !<&$!!$!$ $B$)$ materiale, come anche il segno delle ‘ditate’ tra una posa e l’altra.45 !$!&/ !!/!!!& battaglia in =J&$wƒƒ $$!$! !*49 !$$$!! "$&$& */&$!!& digitali a supporto dell’audiovisivo e del disegno sono ormai consolidate: i $ !! / ! ! )Œ$!! ));!!$<*46 & ! @! )@ L’ingegnoso metodo sviluppato dagli animatori Aardman compie una ‘piccola tecniche pittoriche. $RR!&!$ ?$!$Q! !!$;š€ R&/—@!) „&wƒƒ}<*47 ! ! z?@& R $!! R!! per questa tecnica. Nel 1997 viene creata la prima versione di Rotoshop, il !;$Š}Š†z‰ <! software proprietario usato dallo Studio Flat Black Films, la cui logica è quella !$/!$4! R! $;<$!)@€@ campiture del disegno. In questo modo l’animatore traccia solo i fotogrammi )*$@!! !!)!!)7!4 semitrasparente del tavolo da disegno; la tecnica, impiegata in molte occasioni !!!$&! durante tutto il secolo, era usata per creare movimenti ed espressioni realistiche, diminuisce il lavoro manuale necessario, ma la breve storia di questo strumento )!$!* !)/$$* Come abbiamo visto nel paragrafo 2.4, quando tale procedimento serve !!!R7!‰; !!$@;5U, ad U, 1997 e J&Š}}‡<) !<& !! $ ! bianco; per del 1999, il software viene migliorato con una Gulliver o Biancaneve questo approccio produce anche un segno lievemente gestione ‘a livelli’ dei disegni e ciò permette ampliare le campiture di colore e 7&* nello stesso anno, la ‘poliedrica’ serie dimostra che questo Sebbene negli anni le migliorie tecnologiche abbiano ridotto i costi per nuovo approccio al rotoscoping è ormai maturo e pronto per essere impiegato l’ingrandimento e la stampa del materiale di riferimento, rendendo così in un lungometraggio. !!/4;Š}††<&=

45 Come di fatto succede per tutti i personaggi-animali di Fantastic Mr. Fox (Wes Anderson, 2009) 48 Jon M. Gibson, Chris McDonnell, “Unfiltered: The Complete Ralph Bakshi”, 2008 p. 160 46 =[@@^ 49 Emru Townsend intervista Ralph Bakshi, in Frames Per Second Magazine / Blog 47 ‘The Making of Coraline’ in Coraline DVD, Universal Studio Home Entertainment, 2009 http://www.fpsmagazine.com/feature/040703bakshi.php

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 72 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !w*w$!4=;„& wƒƒŠ<!& — ;wƒƒ“<*Ž& !))Œ&$!$$ /4!;&!& \<!!\!&R!$ & R))!$ /Q!\R* $ ! ; <$! e, contestualmente, assistiamo alla nascita di un nuovo linguaggio visivo, che /!! sulla tecnica del ricalco.50 /R$R! ! & ! $  !$& / particolarmente evidente che quando l’impulso innovatore avviene sul lato &$!)*{/ !$;!!$&&<$ !!R;e<&!/! &$!!@& QR @/ R$ @ R* Oltre che dallo spirito creativo degli autori, il che Wells indica come uno dei fattori chiave nella comprensione dell’arte animata, ha origine soprattutto nella sua spiccata componente tecnologica.

50 Bob Sabiston nel sito www.flatblackfilms.com/ ‘Line Art of Scanner Darkly’ Behind The Big Screen Blog / www.behindthebigscreen.com

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 73 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 03. PRODOTTI ANIMATI In questo capitolo metteremo quindi a fuoco tale scenario, indagando le nuove )&R& processi produttivi e negli approcci che ne stanno all’origine.

3.1 AFFINITÀ ! ! $ )RR$4$ la storia di quest’arte si intreccia con il percorso evolutivo degli apparati e U > 4 G $!*— !!Q$ 6]_|@Ig? a qualcosa’ sia rimasto invariato, gli artisti di tutte le epoche hanno trovato innumerevoli modi per fabbricare e mettere in movimento le proprie visioni: \ &&&!‰&$&* $R!$$ 6 quest’arte straordinaria e allo stesso tempo ‘intangibile’, e forse -analogamente alla musica- anche non del tutto ‘spiegabile’. Essa è però sicuramente un’arte &@@&!$ 1 sottolineato, proprio per via di questo evidente nesso con i saperi tecnici/ specialistici e per esistere anche in una dimensione ‘industriale’. Ž\;& { / / $ ! R<& ! 4 R2, essa ci presenta anche il primo elemento di )& & " #$ ! con l’ambito del design: se inteso nel senso più allargato, anche in questo !  $ / ! $ & ; ) ! <* { & all’arte animata, anche qui le due parti sono strettamente interdipendenti. )&!$ ))$;¥)<& allargando a pratiche sempre più complesse, le quali includono sia alcune le R R;< ! $ ; „ !<& / * ;!@<* "$!!&/R$ R)&/\ )!$$$& & 4 inoltre trovano qui origine una nuova tipologia di , la cui discipline . ))$!4R!& Si t rat ta di u n at t r ibuto comu ne anche ad alt r i ambiti e generalmente estensibile a !!&$&&!& $!Q!R& $$R)* $Q)R !!

2 Troviamo una brillante quadro delle ‘ontologie’ dell’Animazione nel saggio ‘What’s Animation and Who Need to know? An Assay on Definitions’, di Philip Kenney Denslow, ‘A Reader in Animation Studies’, Jane 1 Paul Wells ‘Re-imagingi Animation: The Changing Face of the Moving Image’, 2008, p.51 Pilling, 1997, pp. 1-4

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 74 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ;$$&$&<Q!!R $!!/*"! /* !& dal tipo di messaggio che l’autore vuole dare, come anche dal tipo di pubblico /R Q)!R! ! 4!š„R! Q $R@&/@ attorno allo spettatore’.5{R7 tutti gli elementi che lo formano. !&$$\ !!&! commercio, non vi è dubbio che il dialogo tra opera e pubblico sia un’aspetto )!&Q$R& !* le opere architettoniche, le automobili o la musica sinfonica; soprattutto nei R!!)@!) !$&Q)R!! @$!!& !$&$$@$!@$ del Design ciò diviene progressivamente sempre più centrale. Dall’ergonomia !!;!!<$$ /!R$;$<&)@! maniera orchestrata all’&$!&! E nel progettare una vera e propria ‘catena di montaggio’, l’animatore deve R R)& ! ! R!$, quali: il rapporto tra tempo !*6 !&!QR! ; !& ! )) & *<& 4&$! $!$QR!R*3 &!/!* !R /!)) !) ))!&!! !$!$/ !)@R&!@ !!*{/!)) designer, per dirne alcune- e che non descrive pienamente nessuna delle due &! &—z!!! discipline. !&QR$! E infatti questi attributi ci indicano soltanto i punti in comune tra la cultura di da un quadro di &/4R&)&& !Q)R4!$&/ !$*4 stessa ‘forma mentis’. Ž ! ) R ! @!@) !$&$$! $$ quello che sia l’animatore/regista che il designer lavorano in previsione di un un avvicinamento tra questi due mondi. !7* #&)š„! [...]U¡¢ volte, di ‘non perdere mai di vista lo spettatore’, ovvero di compiere le scelte >65 ) $ !&  !

5 Alfred Hitchcock,Sidney Gottlieb, ‘Hitchcock on Hitchcock: selected writings and interviews’, 1993, pp. 3 Ci riferiamo qui, ad esempio, alle particolarità anatomiche/formali di un personaggio, che spesso 208-210 implicano l’invenzione di altri approcci, oppure ogni qualvolta viene sperimenta l’integrazione tra 6 Per tali aspetti della cultura progettuale si faccia soprattutto riferimento agli scritti di Donald tecniche diverse: tutte le produzioni sono costellate. Normann, che spaziano dalla psico-dinamica (affordances) degli oggetti (La caffettiera del masochista. 4 Munari presenta il paradigma della progettazione in ‘Design e Comunicazione Visiva’, 1968, e ne da una Psicopatologia degli oggetti quotidiani, 1990) alla progettazione della ‘personalità’ dei nuovi oggetti visione più articolata in ‘Da Cosa Nasce Cosa: appunti per una metodologia progettuale’, 1981 digitali (Emotional Design, 2004)

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 75 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità U Complessivamente, Saul Bass trova nell’immagine in movimento un nuovo \H7 !!!$&/&@@ !! e . !—&!@&$ !!!/* — &!!! Q!„R!" !& ! R&Œ€„&$ !B!!!!&— š„&„&R! avvicina ulteriormente al Cinema, lavora come consulente -a lui si deve molta $!!R)&) R$$-, si dedica alla quello che era un tedioso momento di attesa -spesso dedicato al consumo di !&!) !!@@R)!$!& ;U&Š}†x<* comincia sin ‘dal primo fotogramma’.8 Ž)!/$@„& Va inoltre osservato che l’avvicinamento di Bass al medium animato non si )& $ $ Œ€„& )$!!!$$! più opportuno pensare ad un altro ‘passaggio di campo’ all’interno della sua determinata tecnica, ma al contrario, i suoi numerosi lavori, compiuti dagli multidisciplinare carriera. anni Cinquanta ai Novanta, testimoniano invece un’approccio trasversale !&$$—R!$ all’immagine in movimento. tra la cultura del Design e quella dell’immagine in movimento, dobbiamo —!!$!R!@! R* @!$&/!R@ !&!@*9 E nella sua Tuttavia, la —R;< $$!; !!!$$&!/R &Š}|‡<)Œ!;&Š}}x<* !\)!! !!)$!Q$R&— $!R* !$;<)7!! QR/!@$ !&!&QR !$@&)& R* { !  $  l’affermarsi dei nuovi linguaggi e al proliferare di visual-effects e videogiochi, &QR!$$4 R!Q7$R& R)&QRR 4 )&!/& [...] ]__@ !)* 7 On Saul Bass Titles: a conversation with Saul Bass, Pyramid Films & Saul Bass Film, 1979 10 8 P. Haskins ‘Saul, Can You Make Me a Title?: an interview with Saul Bass’ in Film Quarterly, n.12, University of California Press 1996 Nelle prossime pagine metteremo a fuoco i tratti salienti di questo esteso 9 Tecniche usate rispettivamente in The Man with the Golden Arm (1955), Anatomy of a Murder (1958), North by Northwest (1959), Ocean’s Eleven e Psycho (1960); Carmen Jones (1954) e Exodus (1960); e frammentato fenomeno. E qui, in uno scenario dove il linguaggi animati Around the World in Eighty Days (1956) e It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World (1963); The Seven Year Itch (1955) 10 Ibid. p.50

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 76 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità diventano per i nuovi canali comunicativi, troveremo Ž)$! $!!$!!* $/!$&$ !  @ / R@ ! !!RB!& 3.2 Le NUOVE FORME dell’ANIMAZIONE ) & ) $ / $ R & !$!!$*13 importanti due premesse, entrambe legate all’impatto che le tecnologie digitali sugli strumenti di lavoro e sui media. Il medium animato trova in questo nuovo contesto - e R!$!!) !&!!)!!& R@@ sia attualmente in espansione.  !$B ! !! ) ?$Q!)RR&! & !)Œ\&! vedremo nelle prossime pagine, esso è popolato da linguaggi e da forme che RQ!!R7!! !)&?# esistenti. Ciò vale anche per la ripresa ‘dal vero’ come per l’editing audio, ma ruolo di intrattenimento di quest’arte. E per cominciare a descrivere questo !!&!$ nuovo, vasto e articolato territorio , dobbiamo partire proprio dalle principali ! $$ ; ) R& $!!R) R<&$ spettacolo o come espressione artistica. tra approcci e diverse culture visive. R $ ) & $ !$$QR / ! QR& ! / QR nella loro durata. $!!$;! Il , talvolta brevissimo, è una caratteristica comune e distintiva $@<&!$$Q !!!$$&!& R ;& & & !!& !& ‚& *<! $ & R! ;& mettersi ‘in movimento’. !!„&!&&*</&& della TV i concetti di packaging e di immagine coordinata. In secondo luogo, l’ingresso dei media digitali ha portato al moltiplicarsi dei $7!;!&& canali comunicativi ed una generale \)$*11 $&$&*</;)& Negli ultimi trent’anni abbiamo infatti assistito al moltiplicarsi dei media $&*<R) $$;&@?#&@$& $&!* *<&/$!)R?";) Altrettanto compatti sono gli audiovisivi che sempre più trovano posto negli "?€<&$!@& &$ R$@& ! !!;@?#&$¥$&)@!& $$!!!*12 *<$!!* & $ !$ $ il proliferare di vari ‘oggetti animati’, la cui durata è compresa tra i pochi 11 Joseph Turow ‘Media Today: an Introduction to Mass Communication’, 2002, pp. 190-191 12 Sulla recente progressione della moltiplicazione/differenziazione dei media si faccia riferimento ai diagrammi ‘Global Media Consumption’, Fonte Carat, 2008 e ‘Media Evolution: the Long View’, Fonte 13 Peter Ludes, ‘Convergence and Fragmentation: Media Technology and the Information Society’, 2008, Corporate Executive Board, 2006 pp.9 -24

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 77 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ;&&)&*<! 4! R !&/) ;!&)@&$@&*<* perdono lo status dell’&! Ž ) $ ! ;@ un vero proprio contesto d’uso e di mercato, le caratteristiche dell’ < &‚&QR;$$ . $!$<&$@$* Qui l’animatore non è più il mittente del messaggio, ma opera come tramite tra un committente ed il destinatario, e proprio per questa ragione i cortometraggi $ / $ ! ) sono esclusi dalla nostra categoria: sebbene siano anch’essi brevi e, nell’insieme, R!$ & componente narrativa. QR!!"\ ? )$&! ! proprio quella dimensione espressiva che è comune a tutte le forme artistiche. ridotte non consentono lo sviluppo di ‘vere e proprie’ sceneggiature, e inoltre R!!& $ !! $ $/!/ 6, blog come ! !&!!!* !! $)R$ / tutto estranee all’autore: qui l’animatore non formula il messaggio, ma è invece /$€@& chiamato ad inventarne una forma visiva, narrativa e sonora. In altre parole, $$$!!R!!& i $ ! $ ! ) $ $!!$$ ;!& !$& )& & )  $$& e registiche. *<&R R &/$ un’ampio spettro di contenuti attraverso un linguaggio in grado di favorire, !!/$) $* del mondo animato, è il generale degli artefatti che la popolano. Nelle prossime pagine approfondiremo il carattere di questi !!$&/$@!$ prodotti, ma tale aspetto chiarisce subito un ulteriore -e quarto- elemento )!$@$!!) !!;& ! $&!</R;&$<* $*?$&/!!$// R) $ @‰@!!!!! !&!$& processo, e quindi, per il destinatario, l’autore risulta ignoto. Quando presenti !!!@)@!!! sullo schermo, i crediti appaiono in maniera del tutto marginale e spesso di destinatari. sotto forma di un unico riferimento collettivo, come il nome dello studio di In altre parole, possiamo attribuire a queste brevi-forme-animate il ruolo di !&!&RŒ* veri e propri & R$$)&! Giovanni Anceschi:14 in linea con questo principio, e al pari dell’oggetto è legato al ruolo di di molte delle tipologie che abbiamo introdotto: &!! /&!!& $ !!!&R)$& ))$ !))* !!\Q)R* !$/$/&! !$)R 14 G. Anceschi, ‘Monogrammi e Figure: storie e storie della progettazione di artefatti comunicativi’, 1981, p.11

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 78 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità $ ))! Per questa ragione i prodotti animati stanno diventando un punto privilegiato Q)$RBŠ}‡Š7 $$ !$!$7$R& ! 15¡ !!)$&/ $$!R$ &)R& nipponici], ma qui, nella neo-nata cornice dei prodotti animati, questo termine R$&/$$&& esprime non solo l’idea di ‘oggetto comunicante’, ma anche e soprattutto meriti artistici.17 /Q!R*/&R oltrepassato il suo ruolo canonico, trasformandosi da espressione a contenitore, Ma per quanto riguarda il legame con il Design, possiamo considerare i !)&;!!!<* prodotti animati $@!$@" #$œ # !$R Pensiamo di sì, e ciò non tanto per alcuni evidenti ‘nessi visivi’ con il mondo Q!R&! ?!! !;R!&!<& !)!&! !! R e il comuni a questo ! $$& ! $ ;!@& frammentato scenario, separano di fatto questa categoria di formati brevi \&&&*<$Q!R Q!R ! R & !! ; € personaggi dalle serie TV. 16 ‰<&!;z—<&;š¥— Ma negli ultimi anni però riconosciamo un fenomeno diverso e di maggiore R$ <&Q$R;€š€$@)) & $ R ! !) <&$;$<* $@QR@&! /$!QR/ @$@!$ in queste QR!&$$!! $$*/&$ R$$ il valore intrinseco e culturale degli artefatti e quelle che sono invece le loro ) ! R4 $& ) $ $!)* !!!!&! z ! @ @ / animati prende atto un’autentica del medium stesso. &$!!R ! QR! {)!!&!! R!!$* nuovi canali comunicativi, i prodotti animati formano un esteso campionario )$$!! )/*)&R 3.3 PROBLEMA / PROGETTO / PROCESSO / PRODOTTO !!$$;$< /$&!!!& !; &€&@&R! le quali ci aiutano sia a distinguere ulteriormente questo ‘arcipelago’ dalle altre &*<&$ )R&Q)R* per il !!) approcci. &/)R!!! e di software per il compositing, ma non di rado questi lavori includono anche le tecniche 3D e/o le ‘riprese dal vero’. Qui sono dominanti le pratiche

15 A. Faeti,’La camera dei bambini. Cinema, Mass-Media, Fumetti, Educazione’, 1983, pp. 81-82 16 Alcuni esempi di un ‘uso diverso’ dell’animazione: nel caso della pubblicità 17 Soprattutto per quanto riguarda le categorie della pubblicità e del video musicale.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 79 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Q!$R&$$R7)R! )&!/$Q)R $!)$@& risiede nell’esiguo numero di persone necessarie al processo: professionisti Q!$R&/ )@@!)! QR !! ;”@& prodotti animati, ma è importante aggiungere che anche nelle grandi ‘fabbriche’ !&!‰<* !!;!#)‰<!$ "$&RQ!‰R)$ solitamente suddiviso in gruppi di lavoro interni, dimensionati a seconda delle $!!$&$ * $!!$!; !!!@ "!!!$;$&! $<* !< $ )) / $  $ !!7 Come abbiamo anticipato, il contesti di lavoro digitali portano ad una relativa dell’intrattenimento animato. !!$QR!$4 !&!& )&)!& i prodotti animati sono sicuramente tra le forme delle più ‘economiche’ segue una lunga ed articolata fase esecutiva, orientata al raggiungimento R*18 /;?#<R/$;"

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 80 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità

THE ANIMATED FILM THE ANIMATED PROUCT A PRODUCT

client client meaning meaning / function

communication problem problem animation itself author / animator animation language designer / animator designer message project message project project function the animation process the animation process manufacturing process

object form

medium medium

users elaborazione grafica di Carlo Turri, 2010 <& R ) $$& !/ !$&!!!&$ dipendono da caso in caso, le quali si sommano al quadro -anch’esso variabile- $$!* dei vincoli produttivi, che abbiamo visto essere una comune e importante Per questa ragione, il termine ‘motion graphics’ risulta assai limitato nel Q)R* !$; Infatti, sebbene nelle precedenti pagine abbiamo descritto questo ‘modus \& @ R @< animandi’ come uno tra i più accessibili, va però sottolineato che anche a !!B$& questo livello il processo produttivo si presenta come un procedimento parola ‘arte in movimento’ può sembrare appropriata per via della spiccata tortuoso, ricco di problematiche tecniche e di vincoli interdipendenti, quali: !$/& & ! & !& ! )& dimenticare che esse non sono )* )Œ&*/ ! @$@/!$ Come abbiamo detto, il presupposto dei prodotti animati è quello di veicolare &$!!* $;!&)$&R& *< /!)!$ In sintesi, la genesi dei prodotti animati avviene in un quadro ricco di e R * di $$/R$ Ž$$!$ Q‰@$RR)!4&$$* !&  {&/)!)) !!$$ /$)! \!)&4 elementi /!* &!& ‘gusti’ del cliente, etc.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 81 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità !&$&/& $&$R$! / $!!$ & R !  $ !$;!&&)&*<!$;! )&"#$!!$ !&!!&R&<*";& fertilissimo campo applicativo. !&)<R$/! /&!$!& In accordo con Wells, i creativi che operano nel settore sono i soli e indiscussi opera tenendo conto dei limiti e degli obbiettivi di ciascun caso. !/Q$R&R& R;/—&€&<& !& $ Q)R R@ $)!RQR R $ & / ! dell’immagine in movimento, crediamo che anche nella cultura del design si & ! ! ! ! $$$\* $* R ! & ! $ $ $&$&!$$!$ ")7R !!& ! $ * $ ! !@$ ! $$ /)&!!&/ R!$Q)R* )!&$ Sin dagli anni Sessanta, maestri come Paul Rand, Tom Geismar, o Albe )!$& !!; !*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 82 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità Q!$$R )/R;/$&R&& ‘rivive’ nelle piattaforme di video-sharing, nei DVD, nelle rassegne. <&Q$R&! ! );Œœ$œ<* ?$&$$$R Ž!)$&! e !!&! !@! R! $ ! !!$& come nella carriera di Saul Bass- un autentico ‘slittamento’ da un ambito /!$& R*&$$7!! visual designer deve farsi anche carico del compito di progettare nuovi contesti /$$QRR;& d’uso e formati. $@))&@<&$/ QRQ))R!$ $&!!R! R$@)@& ! medium animato al di fuori della dimensione artistica. quella di inventare * Inoltre, crediamo che il designer, conquistando l’accesso ai media audiovisivi, !)* Ž&$R! —! ;!<&! vuoti ‘&!$$ dare un fondamento più prossimo alla cultura del Design: non solo quindi quel processo socio-culturale che Eco chiama ‘è auspicabile QR/!& !$$$!*19  \ impiegarlo all’interno di uno scenario così E ciò non tanto per ribadire anche in questo campo l’con !/!* !z&!))& !!&!\$ Tale compito spetta ad altri, e comunque tale problematica dovrebbe essere R)* affrontata in parallelo ad ulteriori e mirate ricerche nell’universo dell’immagine in movimento. Infatti, la e l’ che ha investito l’intero panorama I ‘punti di vista’ che abbiamo adottato nel primo capitolo offrono solo a grandi &R&R linee il quadro teorico/conoscitivo ‘utile’, e va aggiunto che è importante non 7)7))& QRR!!$@* forse solo le !)!$B ›!! R R/) !&/& $;&&&<* !!7* / & $$ ! $ Anche qui invochiamo futuri e percorsi conoscitivi, e per quanto riguarda &! R questa ricerca, concludiamo con la proposta di un primo -e seminale- approccio $ $ ; <& !R&!QR!! !!*&$Q lo studio dei suoi innumerevoli linguaggi. R&$!! &&4 !!!/\&/ alcuni li possiamo intuire, come l’ulteriore apertura ad ambiti ancora ‘poco !!& $$$/ proposto, aprire la via ad ulteriori sviluppi e approfondimenti.

19 A proposito di questi due importanti concetti filosofici messi in relazione alle nuove generazioni dell’immagine in movimento, si veda la profonda riflessione critico-estetica compiuta da Darley..

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 83 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 04. MAPPA TIPOLOGICA 4/ œQ $R )$$œ" &@&!œ Crediamo che però non si tratti di un problema terminologico in quanto &!!/$! $!!/&\& animatori e designers dovrebbero avviare congiuntamente. "$!!&/R e la sfera del design vi sono e sia a livello concettuale ;R!!<&!;$! !7<*!&\ 784 ha colto il /$)&! & 1 abbiamo osservato, i prodotti animati nascono sempre per assolvere compiti di * Nel precedente capitolo, abbiamo isolato, all’interno del vastissimo panorama Le lunghe liste-clienti e gli show-reels pubblicati da centinaia di freelencers e &!@$& !!!&R digitali, de-narrative, anonime- la cui analisi ci portato a concludere che, da $/&$ !!&! * z $  R$* !!!)/&$ QR !! R @@ !!&!$$!$ !$ R \ R / $ !& costituire un approccio disciplinare, ci chiediamo quali siano -se, ci sono- i ! -se passa il neologismo- si distinguono nettamente, e $$7$7* forse contrastano, con quelle che sono le forme ‘nobili’ di quest’arte: il cinema R)! $$&))&$ )R!&)$ e visual-effects. : è possibile interpretare e concepire il prodotto animato !&!@!! attraverso un rapporto tra œ !R&)&$& !!/$! !!! comunque aperto. L’autore britannico ci invita quindi a recuperare i nessi con $!!!&$ )!@)! possibile osservare i prodotti animati anche attraverso una chiave di lettura !!* che è propria del disegno industriale. " &R!) Termini come ‘motion-graphics’ o ‘motion-design’ ci permettono di compiere !)&!!& R!$$&!) !)$&!! dell’oggetto animato non può che partire da questo importante punto.

1 Woolman Matt, ‘Motion Design: Moving Graphics for Television, Music, Video, Cinema and Digital Interfaces’, 2004 p.6

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 84 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 4.1 UNA QUESTIONE DI DESIGN !)*! )@) con spirito pratico, non ci interessa chiarire il linguaggio animato in termini in movimento, diviene necessario riformulare i termini del paradigma: al assoluti, ma trovare quei criteri che ci permettono di dire che un ‘oggetto ;&&&< animato’ è in grado -oppure no- di assolvere i propri compiti. )&!;)& !& !$& )& & *<& "R /)/))œ )* /!/! d’uso e dai formati, possiamo distinguere un complessivo orientamento Ž ! ! ! ! !! o il )&! ! destinatario. /RR$$$7 appaiono inesauribili. Come abbiamo visto, le tipologie dei prodotti animati !!@$@! &R!& po’ a tutti audiovisivi, ma che nel nostro scenario trovano particolare enfasi e ! ;$$ R ! $$& $ < $!Q!R/)!* estremamente variegati. Diviene pertanto necessario ‘rientrare’ nel territorio delle immagini in &!! movimento, e fare propri alcuni ulteriori aspetti che ci aiutano a comprendere & ! ! 4 / ! !!  ! / ! /& & ) & &!!$* particolarmente vero che ‘il tutto sia più della somma delle sue parti’. "! @$@ !$&$ 4.2 TRA ISPIRAZIONE E INFORMAZIONE orchestrata, portano ad risultato unitario e, in qualche modo, inscindibile. Prima di dedicarci all’approfondimento di questi due importanti attributi, R ! ) ! & )&$$B!$$ !!O)P*{/ ;)& & $& !< ! ! #{ &B&\ ! R! !OR!&))& $&!7& * P& ) O ) / /M)&!& P*2 M/&!R!$& viene sempre percepito in maniera unitaria: non a caso, Wells vede il medium $ $!! ! *ISPIRARE artistiche. La suggestione e il coinvolgimento emotivo del pubblico sono indubbiamente R$$& ! Sarebbe perciò opportuno radicare la nostra chiave interpretativa in un $R! )&!!) 7!* incontrate nel primo capitolo: tale compito però, oltre a superare le nostre !&!!$&$$ / ! @ ! @ 2 Ottorino Pianigiani, Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, 1907, ed. 1996

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 85 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità R&$R /)&!!/OP)! !& ! ! )  !$ O! !!!*"$$R P$&& !&!!$ fascino e magnetismo. $)@$&//$ Si pensi per esempio al lavoro pionieristico di Normann McLaren e di altri &!7! autori del 9;/ R”*/RR "! " #<& ! „ & R!! @$7&&\ ! „§„&!!’ $$4!!R!!!& Whitney e Stan VanDerBeek. Sebbene in momenti diversi, e con tecniche /!$))$!! ed esiti eterogenei questi autori, nell’insieme del loro lavoro, hanno saputo visioni sul mondo dell’immaginario e dell’inconscio. /!$))!&!! / ) ! & R artefatti spiccatamente orientati alla suggestione visiva presentano alcuni tratti su characters* Ž & ! $ !! ) R &!!OP!*Ž! !!$!!7!! & ! R/ R ! !& RB&/!&R!$7 ! @ centrata su una grammatica del ritmo, ovvero sull’enfasi dei movimenti interni R* alle scene, sul montaggio e, soprattutto, sull’intreccio con il sonoro. Ž$&)&&$ il sonoro diventano gli unici protagonisti della scena: qui il segno è svuotato dal $;&!&!<! *INFORMARE al destinatario in quanto tale. In questo caso, come osserva l’ animatore/autore !)$ Stefano Simonetti, l’immagine non veicola un contenuto, ma è il contenuto !!!!R& !$ &!!7 caso dei prodotti animati. riesce a trasmettere allo spettatore. !R!!&/!! !$ Ž!/MR M!&M$!!* !M)$& Tuttavia, a ben guardare, tutte le forme narrative implicano l’inclusione di !$O$P&/ )&!& ))$$&!* !!B;O$P< R!&/ !$&! si prestano anche ai titoli di apertura/chiusura per il cinema, alle sigle e agli visive, verbali e logiche contribuiscono a presentare le caratteristiche chiave !!$&/&)! !&R&!$ !$R$$* contesto. A tal proposito, è utile discutere un altro importante attributo del linguaggio — —„& !)& $ 4!R@) R!/)!&O!P& si accompagnano anche i fenomeni di tipo proiettivo, e quindi il processo di !!! $$* $&!O)P* Nella sua indagine psicosociologica dei mass-media, Antonio Imbasciati &!! osserva che l’immagine disegnata è meno precisa e dunque più ambigua di !/)!*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 86 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità / ! R o 5;Š}|†<&$!!;! $&)R&! )<&&/ !M M)$ !!!€&)/ R! &&)!* ; ) R& ) & ! &*<!/$!$R !$) !!$! !$!!/& !*Ž$$!$) che, come vedremo, permette di trattare un ampio spettro di contenuti. !&  ;& )& /& *< !$$& R * !&$ del segno rispetto a ciò che esso rappresenta. Per questa ragione, i prodotti /&OP!! R) ! ) ! pienamente gli elementi principali del racconto. !)&! Come riporta il nipote Roy, Walt Disney era pienamente consapevole del fatto &/4&!&&!*R !$*3 &)!$&$$ Durante gli anni della seconda guerra mondiale, gli Studios si impegnarono OP!R! !!R) )$! 4/ !* ! ) ! / e di procedure da applicare in campo meccanico, balistico, aeronautico, sintattica, spesso ricercata attraverso un registro che uniforma lo stile visivo, *Ž!!) &$&&* /O)P4!! #$!!$ trattati visivamente in maniera dettagliata, mentre gli sfondi e gli elementi di della diegesi, ovvero attraverso strategie espositive che vanno dalla semplice $&$ O!!P&OP&! )$)!* $!!)!! È interessante osservare le analogie con la serie televisiva ` complessivo alleggerimento dei contenuti. di Richard Taylor, prodotta per il governo britannico e trasmessa dalla BBC &$/&/! !! / ! & spiegare ad un pubblico generico le procedure da adottare in caso di un attacco !))M M!$* & ! Š}Š‡  z"€ = il primo ;)&&&&*<!* &$M$$!M $/$$* / ! ; ! Ž !& ) & !7$<& / $$;YJ e praticamente 4! !$ Y&Š}w‚<$!) !!$R!R& ;&Š}w}<* ! ! * L’idea che l’arte animata potesse facilitare l’apprendimento di argomenti di !&$& ! !$€&/! !$!R*! come 9Y;Š}x‚<&66;Š}x|< 3 A Conversation with Roy Disney, intervista contenuta nel DVD Walt Disney Treasures - On the Front Lines, 2004.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 87 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità ))& comunque immaginario, mentre all’altro opposto troviamo -sebbene una )$)!!4 !! $ )@  & $R& fatti comprovati o concetti. R!&!!&R ! R ) ! $$ )* in maniera assoluta, risulterebbe infatti oltremodo complicato capire se un video-clip come J6;š|&wƒƒ‚<!) !  $ ! & ;€¥"{&Š}“‡<4!! R!&! cognitivamente più impegnativo del secondo, resta il fatto che sono due 4 ) ! !$ !&$!))) &/)&R$$& diverse: l’uno ci fa vedere delle cose, l’altro spiega qualcosa. !) !!$& "!! !R) )\* &$$R&)&! $/!!!&/ di supporto, etc. Per certi versi si tratta di un criterio ‘merceologico’ rispetto un orientamento non esclude necessariamente l’altro. Infatti, anche i prodotti al quale possiamo affermare che lo spot pubblicitario, intenso e breve, si reca !$R) )$&!$&/R @)& $ ! R ! !$$$&$* $*{!$&)! Non si tratta quindi di entrare nel merito dei messaggi, ma di inquadrare gli R! ) $ R) )!Q!R/$ quali il referente del messaggio, un marchio, il pay-off, etc. posto. /)&!!!$ R!!$& R e collocatevi le varie tipologie di artefatti, sorge !*  $ ! / ›)!@€&„& &$$!R)& del progetto architettonico, sono tra quelli che maggiormente fanno leva su !!!$*{) !&//) !))R;)& $$/ !$&)!&*<&!$/ R* del tipo di $R* "$!! 4.3 MAPPARE L’ANIMAZIONE ;/&&!<&!! !@)$R! $$$! , che ci permette di collocare i vari prodotti animati rispetto media, artefatto e destinatario. all’orientamento verso l’uno o l’altro estremo. )&R$7)! Seguendo questa logica -abbiamo detto- troveremo verso il polo tanto sul formato quanto sul linguaggio, e se il cinema, la televisione e l’home- R!)QR& $ @ )) !  ! $@ $ all’impressione dei sensi, all’opposto collochiamo invece i formati a carattere !$&!! QR&$$&R* $*/&$&R R !7) Q R espande su Internet, nei videogiochi e in una vasta serie prodotti multimediali,

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 88 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità elaborazione grafica di Carlo Turri, 2010 TAV. 02 ANIMATION TYPOLOGIES

scientific simulation interactivity

training simulation software video games

videogame

data visualization

animated websites animated websites WEB interactive GUIs

GUIs machinima inspiration user interface CONTENT & USAGE inform-animation information WEB casting

dissemination DVD / BRD home video

corporate video digital media digital media

analogic media TV TV series TV branding music video commercials

film feature film educational film training film art in movement

titles & openers linearity

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 89

VFx Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità entrando così in contatto con la legata all’ingresso in R&!)& campo delle nuove tecnologie. R&7$$* &!R! In altre parole, il proposito è quello di guardare i diversi casi dell’immagine quelli digitali, e che ci permette di distribuire così le varie tipologie secondo $&!\!! una scala che muove dalla  in un crescendo di livelli di maggiore 7)$&@!@$!  tecnici, tecnologici, produttivi, cognitivi e antropologici.

!@ $!!!! &!QRR! nell’universo animato- è quello di collocare in questo modello le altre forme !!;&&<& !/!RQR pensiamo che questo approccio, pensato per avvicinare i progettisti alle nuove Q!R&!)$& )&!\7 un territorio dove l’immagine in movimento diventa strumento di lavoro o di attorno ad un medium così complesso e relativamente ‘poco frequentato.’ * !!&$$/ La tavola N.ƒw/!!$ !!!R&! \* R!Q)R$!& !&$$. !& QR* " $&) {/$Q!R&! !@& ! !& per decifrare e controllare gli innumerevoli livelli che formano le sintassi /!& ;!$$&$&&< ;!<;?#&<*"R$$ $& !& &R!!!!R!$ !$RR* B!&$7!! !@ !@!!;< comparsa di numerose e nuove forme: alcune ricalcano e rinnovano il ruolo R ) /;R$$<&& proprio quelle da sempre richieste a sceneggiatori, registi, -più ‘fredde’- lo declinano a per trasmettere contenuti educativi, producers, lay-out designers o che ritroviamo nel lavoro di critici e studiosi. )$& $ Per questa ragione, se il designer vuole capire/plasmare questo medium si rende interfacce. indispensabile un dalla disciplina animata, per fare propri gli strumenti conoscitivi e concettuali dai quali non si può prescindere: a costo di Nel corso di questa ricerca, abbiamo esplorato alcune delle tipologie presenti imparare i rudimenti di un altro mestiere o di frequentare l’accademia d’arte! nella mappa: si tratta di studi -esclusi da queste pagine- che ci confermano che RQRR!! / ))R! interesse. conoscitivi: il nostro approccio ‘epistemologico’ e compilativo -rispettivamente ))$@!& !!@ & R!& $@&!/ & ! Q $R R !$!Q)RQ)R4!! ))/R*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 90 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità E ciò può avvenire su tre livelli: la , la via che ci porta direttamente dentro il medium, lo &$$$ !&!, intesa come allargamento e )$$* {$!!/R!4! !!!R& !!$/ $$R!!!)R$ animato. Nel prossimo capitolo, presenteremo così uno strumento operativo pensato per R!!!@ *$&$!!!!! /$/& come vedremo, è stata anche l’occasione per costruire uno modello operativo !7!4 !QR*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 91 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 05. IDIOMANIMA.net lungometraggi e visual-effects: per riuscire a dare vita a disegni o a modelli 3D VERSO UNA GRAMMATICA DEI LINGUAGGI ANIMATI è necessario per l’animatore possedere un’immagine mentale dei movimenti 7!&!Q!$R $ &$!$!! in maniera rigorosa. )/ quello di prendere spunto dalle dinamiche che avvengono sul campo pratico. "$!&Q)R /!R$ Un singolo fotogramma può rivelare molte cose: quasi come la locandina per un $)$$ & ))& / $ R $ !& & quali comprendiamo lo stile visivo, l’atmosfera, la morfologia dei personaggi, * l’impianto cromatico, etc. Quando entriamo nella quarta dimensione, oltre allo Durante la fase progettuale spesso le parole ‘non bastano’, e si rende sviluppo narrativo e al sonoro, emergono ulteriori aspetti che, sommandosi necessario, soprattutto quando vi sono molte persone coinvolte nel processo, ! ! R! R$$4 $ )$$!!;@&€@&@ all’inquadratura, montaggio, ritmo. Il segno animato va pertanto considerato !&&*<) !*{& nel suo duplice aspetto statico che dinamico, e per questa ragione, visto che )!R!&R$$ $))!&!& !!&!$ !&R dei loro personaggi. R$* In questo mestiere più che mai ‘un’immagine vale più di mille parole’, e da Oggi i praticanti e ricercatori possono accedere velocemente fonti come /R$QR&! k o , e visionare DVD-raccolta distribuiti nei festival o allegati $$* !!4!&! Resta comunque il fatto che il linguaggio visivo poco di presta alle forme /@!!!! $£@ verbali, e pertanto la parole usate nel modello vanno prese in soprattutto prese )/&$ in riferimento ad bacino di immagini; la terminologia -ne siamo consapevoli- $@*R!/ / può e deve essere ridiscussa. & !!& / $ !$ !!/@$@ 7 5.1 PROBLEMATICHE e LINEE GUIDA !) E possibile œ !&! /!) Sicuramente sì, e abbiamo visto che Bruce Block ci spinge a guardare e ri- !&$$R& !$ " & !! ! $!QR* pienamente tutte le scelte compiute dal regista: un metodo ‘retrospettivo’ per Nel secondo capitolo abbiamo ragionato su un primo e naturale livello di imparare dal set. R$&/! Q$!$R )R& $!!$$4Q@@R&Q@ studio preliminare di fenomeni reali o materiale girato è una pratica sviluppata R&Q€@R&!&R!! € R

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 92 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità )&$!! E a questo punto sono fondamentali i contributi/approcci da parte di Block e !$!!!* &! )! !&!/& $$/Q!R* ! $/$! ;!<&$ Il modello della ideato da Bruce Block è stato affrontato nel $;$ R!$ primo capitolo: come abbiamo visto, l’autore/regista americano <&! R $ $ ;!& )& & & $!!!$ $& & & !< $ ! $$& )$!! paradigma, quello dell’& !!; diversi. !<RR$$* —„&!{„€& / &  ! Albers a Moholy-Nagy, da Arnheim a Gombrich, è analoga a quella a cui fa !& !! riferimento Mat Woolman per costituire una per il motion-design. cogliere l’estensione del territorio animato: come abbiamo visto, il vocabolario !/!/ R!&)& —„&R!!!$RR /&)&R dei suoi principali costituenti: qui i ‘foundamentals’ derivano dai consolidati intermedie. @;!&&!&<&R z)&!R& $ ;! & & & & essere un importate elemento per lo studio generale di questa disciplina, )& $< / ; $ & $!!Rœ &!&&!<* &&! &!!$ Il quadro concettuale e il collocamento rispetto alle teorie preesistenti è quindi ad ordinare una con di ‘casi animati’ all’interno del modello che abbiamo & @ @ R 7z"7&)* comune di offrire al lettore/praticante un metodo operativo ed alcune linee E fra le tante possibili, il principale ostacolo ad un’approccio di questo tipo !!4—„$& è che l’immagine in movimento non può che essere trattata se non ‘per ! & & !R&! 4 )& !R!&$$ /$& $ design. /  ! ) @ ! R@/$* *!&! )) &! Q!R& !! !@$@!& !R$$&! @!&&)) ricerca/studio dell’immagine in movimento. gli sfondi dagli elementi principali. ?$&$& dei risvolti direttamente applicabili alla pratica, può dimostrarsi utile nella $R!/! )/„$@/@ &!))R!/ rende indispensabile tanto allo studente quanto al professionista. $$$&!& diverso.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 93 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 5.2 IL MODELLO !R!!/& !! //! $))* dell’immagine animata, e in accordo con Block e Woolman, il principio guida è quello di una e del medium. !!@$ &!! /!!!! Q)R&/ ;&&<!!! !QR$* ‘critica’ e che maggiormente ci compete: in questa sede, il ragionamento si ? !& ! ! !! $& $ ! R!$$* base oggettiva, che risiede nei meccanismi percettivi: secondo Arnheim, e ›&!$$! !Q$RR QRRR&! !))  )$4 $ @ R $ & \ animata- ma anche il montaggio, il ritmo e, più generalmente il che soggettive. R $* { ! ! " ed !!)$*4 R!!!& & @ $ !!@ avvicinarci al punto di vista dell’audience, dove linguaggio animato, alleggerito caratteristiche salienti. /$/$ Ciò può sembrare in contrasto con il nostro approccio analitico, ma se teniamo )$7&!4) a mente il tipo di materiale impiegato negli esperimenti cognitivi discussi nel pensiero visuale. !!&QR $&$$R$R "R!!@! $!!!R/)$$@ $@!) cognitive. @!$@&QRR La via dell’analisi è indubbiamente utile, ma è praticabile solo entro alcuni che intendiamo adottare per valutare gli aspetti visivi. *z/œ ")&)&$&*œ !$!R R!! Block e Woolman ci indicano chiaramente che ogni componente visiva ha i R)4 $&$$& !@@! nei parametri da noi delineati. Ma soprattutto, ciò che ‘ereditiamo’ dai due e blanda analisi della sintassi animata, sulla formula il suo parere. studiosi americani è l’approccio alle varie categorie. R$R! Entrambi gli autori strutturano il ragionamento su una logica che Ronald $ ! 4 R$ R —Q!!R$$! sfuggevole agli occhi dell’esperto, che riesce così a sviscerarne le caratteristiche R ) !!4 ! —„  ! * !!)/R\ Come è evidente, si tratta di due punti di vista diversi, ma che condividono $$& !! !&! $! graduali che bipolari. / L’R / $&!&)* $&! ! !!$$&!!

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 94 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità /!!!!! #R!!$)&! 4 $&R )Q$R&4 )!!!R all’eccesso, il continuo mutamento delle componenti visive sfocia in un’autentica ‘del più o meno’. QR&$!!! nessuno. 5.3 I PARAMETRI )!!Q$$R SPAZIALITÀ ) Ž!$!!!&$$!7 Block e da Woolman. Q!)R!!)!!4/! /$!7\!$ !!!!Q$R* 7!$$&! &!$ $& ‡$$R$;Š*ƒ<$ e infatti facciamo riferimento ad uno $$ ) prodotte da sfondi monocromatici, o da scenari-limbo. $! &R quella dell’immagine ‘live-action’, e pertanto rispetta le regole prospettiche sia FORMA statiche che dinamiche. Ž $ ! & ! ?!$R!&$ ) &R $* !!&$R! Pertanto, il parametro $) & !R&) di come esse si comportano nel tempo. Non si tratta quindi di valutare se ))Q!)$R;& l’immagine sia composta da elementi curvi oppure spigolosi -cosa che peraltro ))!!!@!<* !!@&Q$$R tutti gli elementi che compongono la scena. "$!$!! VOLUME & !*/ Ž!Q!!!R$ )$!4&!&) ai singoli elementi/oggetti messi in scena e, analogamente, troviamo forti !!$)R& !!!* QR\$$* Nei linguaggi ‘volumetrici’ valgono le medesime regole prospettiche della Ciò può dipendere sia dalla tecnica impiegata o come frutto di precise scelte !&  ! !!!@ R ‚& registiche. R!!& $ !! Q!R& ?!;&!&&*<! R!!@ * !))$$B!$ )!$/ ) \„ ! $ ;@& @@ !!œ <* $ ! ! ! @ $@ R \ QR)R&&!@& animato, che permette di combinare ‘liberamente’ più registri diversi, spesso !!/&Q!R* ! )R;! </ ;)<*

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 95 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazioneTAV. e continuità05 atone ipotone polytone pantone COLOR ANALYS main areas bichrome CEL ANIMATION B&W classics limited animation anime series top production cg aided

PHOTOGRAPHIC LOOK

ipochrome full shaded imagery photography

3D OUTCOMES different types of rendering and compositing

polychrome elaborazione grafica di Carlo Turri, 2009

DISNEY ‘CLASSIC’ features area

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 96 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero panchrome Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità animato conta innumerevoli varianti e sfumature di questo principio, e le " !! ! ) $!Q!!R ;!<\$$QR&$$/ entrambi gli attributi. !&\&!)& In altre parole, il parametro space/Q$R !QR* $R&, è legato a ‘chi’ o ‘cosa’ compie !&$)!@-, R* mentre al minimo i linguaggi che sono esclusivamente basati sulle linee di contorno -@& & ! ! ! "{;??¥?< !;&&))&*< !! !4$$/! ;<&/$R* MOVIMENTO " / & $ !! !!&$$! )!!/R4!& !!!R!* ! Q $R /R ! & ) Ž!!/!) impossibile. $!$& )/ ?$&! / dall’analisi di lungometraggi o di prodotti seriali emerga uso a ‘tutto campo’ animati, possiamo graduare l’aspetto cinetico delle immagini con una scala $&Q!@R&$$QR* !)!;)@<& !!$QRQ\R& &$$!\ !!&QR&! visivo, passa da un minimo di dove è assente qualsiasi tipo di chiaroscuro -come $@!!$;!& nel disegno al tratto- ad un massimo dove gli elementi in scena presentano \<* &Q!R&!))7*

@@R!$$ COMPLESSITÀ gli aspetti cromatici dei linguaggi, la tavola N.ƒ|!&$ R$! $!$ / & ! 4 / ! !$!!Q del iperrealismo, legate alle tecniche CG-3D e stop-motion, alle quelle R$$*$&!R semplicissime e composte da linee su fondi monocromatici, dalle esigue $$$!!—„&! /R)) @& $ ! / ) $$4 )& / Disney. /!&&‰&!& $&\$$!& i processi percettivi, e per converso, le inquadrature vuote, con pochi colori SUPERFICIE e/o movimenti ben scanditi producono complessivamente un linguaggio più Questo valore si collega !& ! !QR* @$!$! o campiture.

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 97 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità 5.4 PROTOTIPO www.idiomanima.net

elaborazioni grafiche di Carlo Turri, 2010

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana 98 Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità

Tesi di Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Sassari / Facoltà di Architettura di Alghero 99 Carlo Turri I LINGUAGGI DELL’ANIMAZIONE Strumenti per la Comunicazione Visiva tra innovazione e continuità BIBLOGRAFIA

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