<<

DEI LIBRI DEL MESE

GIUGNO 1998 ANNO XV - N. 6 LIRE 9.500

Édouard Glissant recensito da Mariolina Bertini CON UN BRANO INEDITO

Carlo Madrignani Edoardo Esposito Opere di Romano Bilenchi Tutte le poesie di Amelia Rosselli Enrico Fubini, Giulio Castagnoli Riccardo Bellofìore La generazione romantica di Rosen Sulla globalizzazione Gigliola Fragnito, Giovanni Romano Paolo Vineis Gli affreschi di Pontormo di Firpo Storia del pensiero medico

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 03933903 •J-Tfc^DEriNDIC, LIBRI DEL MESE F haitonaib

Dire la verità al Banquet du Livre

"Dire la verità" è il tema della prossi- cellona "Quimera", quanto all'interno di duzioni di testi significativi di "Corbières- verità. Infine, in un florilegio di testi letti ma edizione del Banquet du Livre, nato "Corbières-Matin", quotidiano della ma- Matin", inaugurando così un vero e pro- dagli attori in chiusura del Banquet, figu- nel 1994, che si svolgerà dal 6 al 16 ago- nifestazione, tirato in cinquemila esempla- prio scambio redazionale. Vista l'eco su- reranno in bella evidenza Leopardi e Sa- sto nel villaggio delle Corbières, vicino a ri. I collaboratori dell'"Indice" presenti al scitata anche in Francia dal caso Sofri, una ba, Luzi e Fortini. Carcassone. Nel quadro degli scambi Banquet porteranno il loro contributo re- serata verrà dedicata al tema "Verità e pre- Oltre a questa collaborazione franco- della Comunità europea,;"L'Indice" si golare al quotidiano, dove si mescolano cisione", con la partecipazione di Carlo italiana, è a tutto l'arco neolatino nella associa, a partire da quest'anno, a que- inediti letterari e filosofici, reportage e re- Ginzburg, mentre molti autori dell'opera sua accezione più larga che si apre que- sto ciclo di dibattiti, atelier e letture, che censioni. I numeri di novembre e dicem- collettanea Negationnistes: les chiffoniers st'anno il Banquet. La recente pubblica- ha in precedenza trattato i temi della ci- bre dell'"Indice" proporranno poi al let- de l'histoire, di cui "L'Indice" ha già dato zione di una nuova versione in francese viltà della vigna, poi dei piaceri, quindi tore italiano, nella rubrica "Mondo", tra- conto, tratteranno dei rapporti tra storia e del Don Quichotte, dovuta ad Aline dei crimini e delle virtù. Schulman, sarà l'occasione, come prelu- -Sin dagli inizi, gli organizzatori (so- dio a tutta la manifestazione, di una rilet- prattutto l'associazione Le Marque-Pa- tura integrale del capolavoro di Cervan- ge e le edizioni Verdier) hanno voluto tes, senza interruzione nelle 24 ore. Altra conciliare la semplicità di approccio grande figura legata, per storia e prove- con 0 pubblico al rigore della program- nienza, all'area mediterranea è Claude mazione: un villaggio, aprendosi al li- Simon, che sarà festeggiato da scrittori bro, si squaderna come un libro ai suoi come Francois Bon, Rachid Boudjedra, visitatori. L'utopia, viva ancor oggi, di Marie N'Daye e Jean Rouaud. un dialogo tra pensiero, scrittura e città E significativo che la collaborazione si ritrova, ambiziosa e modesta al tempo tra il Banquet e "L'Indice" veda la luce stesso, alle radici di questa iniziativa. nell'anno in cui tema dell'incontro è "Di- Non è dunque strano che l'interroga- re la verità". Certo non c'è bisogno di zione filosofica, che rimanda all'origine sottolineare come non vi sia pretesa, da platonica della denominazione stessa una parte e dall'altra, di possedere un ac- della manifestazione, sia centrale nei di- cesso privilegiato alla verità, in un mon- battiti, con partecipanti quali Marie- do così complesso: ma il desiderio di ri- Claire, Galpérine, Christian Jambet, gore nella lettura critica, e un approccio Benny Lévy o Jean-Claude Milner; al libro che sia, nella misura del possibile, mentre un doppio atelier di filosofia svincolato dalle pressioni economiche e viene offerto ad adulti e adolescenti. dalle mode, sono tratti comuni all'"Indi- La letteratura e le scienze umane sono ce" e ai suoi partner francesi, in partico- anch'esse ben presenti, con degli attori lare le edizioni Verdier. Come sono co- - quest'anno Anne Alvaro, Marc Bet- muni gli interrogativi: in letteratura, co- ton, Laurent Manzoni e Philippe Mo- me altrove, quando tutto - persino la ri- rier Genoud - che accompagnano gli visitazione della memoria - accelera e si autori con letture quotidiane. atomizza, la verità è ancora un obiettivo a cui tendere? Quali itinerari, consueti o Dalla sua nascita, il Banquet ha dato nuovi, deve prendere la verità per potersi spazio all'Italia, ma l'edizione 1998 accen- dire? E, in questi itinerari, quale spazio tuerà questa presenza accogliendo "L'In- ha il libro, la cui civiltà conosce oggi la dice" tanto tra gli interventi nella discus- trasformazione più radicale? sione - in particolare in un dibattito sulle riviste dal titolo "Critica e verità", con la Riccardo Bellofiore "Quinzaine littéraire" e il mensile di Bar- Bernard Simeone

che a Rino Genovese piacciano sopportabile (all'epoca del suo do alcune recensioni si ha l'im- scitiva tra i propri lettori sull'in- di più i pezzi staccati e cicciotti In Patagonia, oltretutto, acca- pressione che la teoria economi- teresse per le tematiche econo- Lettere di Batouly. devano in Argentina cose al- ca si sia fermata a qualche de- miche. Se il riscontro fosse posi- Maria Elda Muzzani, quanto orribili, di cui non c'è cennio fa. tivo, ritengo che vadano ridi- Bruce Chatwin. Leggo sem- Selvazzano (Pd) traccia nel libro). Io vedo l'Aids Per fare un semplice esempio, scusse le linee editoriali seguite pre con molto piacere e da tanti di Chatwin come una specie di autori sempre citati sono Marx, fino ad oggi. anni la vostra rivista. Non mi Il punto della questione non è contrappasso: l'omologazione, Sraffa, Keynes e discepoli. Non Tommaso Valletti, Torino ero mai innervosita come ieri se Chatwin si sia beccato l'Aids da cui tentava di fuggire dimen- voglio negare la loro importan- leggendo l'articolo di Rino Ge- o se lo sia preso, come preferisce ticandola, alla fine l'ha preso al- za, ma devo sottolineare come Il lettore tocca un punto crucia- novese a proposito delle Avven- dire la mia gentile interlocutrice le spalle con la malattia più vi siano state molte evoluzioni le nell'ideazione e organizzazione ture in Africa di Celati. Il ner- Maria Elda Muzzani, ma il fatto omologante, tipica degli anni ot- nella ricerca economica che non della nostra rivista. Di primo ac- vosismo mi è stato causato da che l'Aids è oggi la malattia in- tanta. Che non si possa leggere affiorano nelle recensioni. Gli chito, vorrei dire che parte dei quanto detto inutilmente a pro- fettiva più omologante che ci sia l'opera di uno scrittore attraver- spunti più mondani potrebbero problemi nascono dall' ambiva- posito di Bruce Chatwin. In- (a parte l'influenza, di cui però so la lente della malattia - ed derivare dall'assegnazione ogni lenza della sezione economica: da tanto consiglio al recensore di difficilmente si muore) sia per- eventualmente della morte - anno dei premi Nobel, sistema- un lato comprende questioni me- leggere altri libri di Chatwin. ché la si può prendere ovunque, non mi sembra poi affatto scon- ticamente dimenticati. todologiche che illuminano l'evo- Ritengo ne valga la pena e per nella selvaggia Africa come nel- tato, almeno se pensiamo a que- Azzardo la seguente provoca- luzione della disciplina (e che il questo io li ho letti tutti. Essen- la civile Inghilterra, sia perché sto nostro Novecento. Cosa sa- zione: la scuola neoclassica vie- lettore vede trascurate); dall'altro do poi "attenta alle parole" cre- la può prendere il ricco turista rebbero Kafka, o anche Mora- ne tenuta in poco conto a causa si occupa di ricerche e analisi che do non sia un caso che a propo- sessuale come l'emarginato di via, senza la tubercolosi? di alcune sue posizioni ideolo- danno conto dello stato delle co- sito di Aids si usi il verbo "bec- una qualsiasi megalopoli. Am- Rino Genovese giche. Se questa ipotesi fosse se. Naturalmente le scelte che ori- care" e non "prendere" o altri metto che è un po' piratesco dir vera, vorrei sottolineare come ginano le recensioni dipendono verbi contenenti meno disprez- male di uno scrittore in una pa- Economia. Come lettore del- gli aspetti metodologici di tale anche da posizioni disciplinari e zo... Di fatto morire di Aids o rentesi e per di più avendo letto l'"Indice", vorrei esprimere scuola non solo siano oggi vin- da valutazioni soggettive. In ogni di febbre gialla è sempre mori- di lui un solo libro: tuttavia non qualche dubbio circa l'attenzio- centi, ma utilizzino strumenti caso, non so se riusciremo a av- re, e il richiamo in questo con- mi è piaciuto affatto il modo in ne che viene rivolta alle discipli- che vanno conosciuti, discussi, viare un'indagine conoscitiva, testo è, come ho già detto, inu- cui Chatwin aggira il problema ne economiche. Le sezioni dedi- eventualmente criticati, e ciò ma potremo ospitare una discus- tile. Raramente si fa critica let- del turismo di massa e dell'omo- cate all'economia sono saltuarie sia compatibile con posizioni sione sul caso. teraria partendo dall'atto finale logazione facendo semplicemen- e trattano tematiche - pur rile- tutt'altro che conservatrici. di una vita. Lo snobismo di te come se il problema non ci vanti - utilizzando strumenti di "L'Indice" potrebbe in primo e-mail: [email protected] Chatwin è noto, e credo invece fosse. Si tratta di un artificio in- analisi un po' obsoleti. Leggen- luogo avviare un'indagine cono- GIORNALISMO LIBRI DEL MESE 31 Schede di Alberto Papuzzi e Annalisa Magone LE IMMAGINI 5 Poetica del diverso di Édouard Glissant FILOSOFIA recensito da Mariolina Bertini DI QUESTO NUMERO 32 Giancarlo Gaeta, Ritratti di Simone Weil 8 La casa del sonno di Jonathan Coe Ermanno Vitale, Il primo numero di "La società degli individui" recensito da Graeme Thomson e Silvia Maglioni 33 Alessandro Savorelli, Epistolario di Bertrando Spaventa 10 Poesie di Paul Celan recensito da Anna Maria Carpi Piero Cresto-Dina, Poesia e pittura nell'età di Goethe Gianluca Garelli, Estetiche del Romanticismo 11 Le poesie di Amelia Rosselli recensito da Edoardo Esposito 13 Opere di Romano Bilenchi recensito da Carlo Madrignani PSICOANALISI 20 La generazione romantica di Charles Rosen 34 Mauro Mancia, Cent'anni di sogni recensito da Enrico Fubini e Giulio Castagnoli 24 Occhiacci di legno di Carlo Ginzburg SALUTE recensito da Jacques Revel e Giovanni Filoramo 35 Paolo Vineis, Il normale e il patologico 26 Gli affreschi di Pontormo a San Lorenzo di Massimo Firpo di Georges Canguilhem recensito da Gigliola Fragnito e Giovanni Romano 30 I conti con il fascismo di Hans Woller ECONOMIA recensito da Lorenzo Riberi 36 Riccardo Bellofiore, Sulla globalizzazione 35 Storia del pensiero medico occidentale a cura di Mirko Grmek recensito da Paolo Vineis SCUOLA 38 Antonio Santoni Rugiu, Segmenti e bastoncini di Lucio Russo 39 Giorgio Bini, Lettera di una professoressa di Francesca Giusti INCROCI 6 Liliana Ellena, Due raccolte di saggi sulla letteratura postcoloniale PEDAGOGIA Norman Gobetti, Elogio del margine di beli hooks 40 Stefano Vitale, Dilemmi dell'educazione nella società acentrica Le immagini sono tratte dal libro di Nando Filograsso di Ferdinando Scianna Dormire, LETTERATURE Cesare Pianciola, Filosofia dell' educazione forse sognare (Art&, Udine 1997, pp. 130, Lit 68.000). 7 Anna Nadotti, In fuga di Anne Michaels di Raffaele Mantegazza Fedora Giordano, Danzando sull'erba di Susan Power Remo Fornaca, La cultura dell' educazione di Jerome Bruner 9 Giovanna Mochi, Henry James e la teoria del romanzo A pagina 26, Firenze, Italia, di Donata Meneghelli STRUMENTI 1962. Luisella Clarotti, Simora Petruzzi, Igor Piotto, POESIA Angelo Pichierri, Guido Bonino, Manuali e schede A pagina 27, Lisbona, Portogal- 12 Paolo Amalfitano, Tutte le poesie di Emily Dickinson 41 Luigi Perissinotto, Wittgenstein e l'etica di Piergiorgio Donatelli lo, 1990. Giorgio Luzzi, Tutte le poesie di Giovanni Raboni 42 Tullio Regge, Nati dalle stelle di Piero Bianucci Gianni d'Elia, Gottfried di Attilio Lolini A pagina 28, Madras, India, 1989.

NARRATORI ITALIANI A pagina 34, Vallelunga, Sicilia, 13 Domenico Scarpa, La ghisa delle Cure di Romano Bilenchi 1964. 14 Vittorio Coletti, Tavola delle cose ultime di Sergio Givone RUBRICHE Pietro Spirito, Piccola città, bastardo posto di Roberto Barbolini A pagina 37, Nuova Dehli, In- dia, 1972. 15 Gianni Turchetta, Il male naturale di Giulio Mozzi 9 GRANDI LETTORI Poetiche e palestre di Lidia De Federicis Monica Bardi, Radicchio Pinocchio di Simona Cancellara Norman Gobetti, Del piacere di leggere di Marcel Proust A pagina 39, Parigi, Francia, 1977. 16 Alberto Papuzzi, Volevo tanto fare il tramviere di Gino Moretti Gabriele Lolli, I delitti della logica di Ermanno Bencivenga 19 MARTIN EDEN A pagina 48, Avignone, Francia, Antonio Franchini, Ossessioni e marginalità, come ricostituenti 1981. GIALLI Raul Montanari, Traduzione creativa? 17 Schede di Mariolina Bertini, Giuseppe Merlino A pagina 49, Reggio Calabria, Italia, 1970. e Sylvie Accornero 43 EFFETTO FILM Gianni Rondolino, Jackie Brown di Quentin Tarantino Qui sopra, Bagheria, Italia, INFANZIA Michele Marangi, James Cameron 1981. 18 Eliana Bouchard, Animali di carta Ermanno Comuzio, Shakespeare al cinema Altre recensioni di Umberto Mosca, Margherita Principe, ARTE Massimo Quaglia, Michele Marangi 22 Cesare De Seta, Il Quaderno di Canaletto e Tinimondi con i dipinti di John Martin 47 MONDO Giuliana Costa Colajanni, Le Jardin des plantes PREMIO ITALO CALVINO di Claude Simon 22 II bando della dodicesima edizione Maddalena Rusconi, Ein Volk von Mòrdern? e Briefe an Goldhagen RELIGIONI Giuseppe Pucci, Projecting the Past di Maria Wyke 23 Schede sull'induismo di Antonella Comba 50 MENTE LOCALE STORIA Capri, interventi di Francesco Durante, Silvio Perrella, Cesare De Seta, Gino Verbena, Riccardo Esposito 25 Lorenzo Riberi, Sullo studio della Storia di Jacob Burckhardt e Ausilia Veneruso 28 Massimo Vallerani, Storia di Torino, voi. 2 29 Paola Di Cori, Storia della maternità Giovanni Carpinelli, Storia fotografica della società italiana 52 II CHIOSCO 30 Cesare Pianciola, L'universo concentrazionario di David Rousset 53 AGENDA CHARLES T. POWERS LA MEMORIA DELLA FORESTA Traduzione di Vincenzo Mantovani La foresta polacca custodisce segreti che l'Europa intera preferirebbe dimenticare. E passato e presente non sono poi così lontani. Un romanzo straordinario, una lettura avvincente.

ERRI DE LUCA ROBERTO ALAJMO MARCELA SERRANO ANTONIO LOBO TU, MIO LE SCARPE IL TEMPO DI BLANCA i Nunutor > fe^ifxjb ANTUNES Bisogna imparare a pescare, DI POLIFEMO Traduzione di Simona Geroldi TRATTATO bisogna imparare a parlare con e altre storie siciliane La storia dell'annullamento JONATHAN COE DELLE PASSIONI le ragazze, e ad amarle, perché la Arrivano da Palermo notizie di un corpo e del risveglio di DELL'ANIMA guerra è finita, i padri sono spariti dalla gente che non fa notizia. una coscienza. Di come la prigione IA CASA Traduzione di Rita Desti dentro un segreto e l'estate sta Una galleria di figure beffate del silenzio possa trasformarsi DELSONNO per tramontare. Il nuovo intenso dalla vita, tredici racconti che nella catarsi dello spirito. Giudice e terrorista si scoprono, romanzo di Erri De Luca. In un mondo dove le parole nella luce accecante coniugano una lingua asciutta dell'interrogatorio, amici a un'immaginazione esuberante. sono più vuote del silenzio. GIANLUIGI MELEGA d'infanzia. Il groviglio visionario della sorte. Un Portogallo carico TEMPO LUNGO MARCO DRAGO DALE PECK di mistero, violenza e malinconia. L'anima m'hai venduto L'AMICO DEL PAZZO LA LEGGE L'Italia degli anni del boom Una tranquilla vita di provincia DELLE SOLITUDINI SÉRGIO SANT'ANNA raccontata da un giornalista alle dove non succede "quasi" nulla. Traduzione di Grazia Gatti AMAZONA prime armi, che si avventura nel Pazzi, isterici, esibizionisti e altri Un romanzo stimolante che ci Traduzione di Orietta Mori mondo con lo sguardo vivace e racconti della nostra normalità costringe a tornare sui nostri passi arguto di chi conosce i propri nazionale. Un libro che è come una e rintracciare il primo tradimento Amazona: uno stesso nome per turbamenti. bottiglia di rosolio... con un pizzico indicare una donna, una foresta, la di noi stessi. Per gettare via il loro violenta forza scatenante. Con di arsenico. copione e ricominciare a vivere. ISABELLA SANTACROCE gli ingredienti di una soap opera - sesso droga e omicidi - LUMINAL ROCCO CARBONE JONATHAN COE un piatto di alta cucina letteraria. Due ragazze diciottenni. L'ASSEDIO LA CASA DEL SONNO Un'adolescenza furibonda. Una Il cielo condanna una città Traduzione di Domenico Scarpa droga dello spirito. Un universo all'isolamento. Piove sabbia e chi Amori impossibili, narcolettici, liquefatto. Un romanzo luminoso, resta deve imparare a scegliere. irresistibili, sogni troppo credibili. numinoso, luminal. Tra violenza e coscienza, dubbio Dopo il successo della Famiglia e passione, rabbia e preghiera. Per continuare a essere uomini. Winshaw, il romanzo che sognavamo di leggere.

¥ RICCARDO BOCCA Riccardo ENRICO FRANCESCHINI ZLATKO DIZDAREVIC Caritas Italiana LA CONDANNA Bocca RUSSIA. ISTRUZIONI LETTERE Fondazione E. Zancan GLI ULTIMI Storia di Silvia Baraldini La PER L'USO DA SARAJEVO Un libro che bisogna leggere. condanna Tra delitti e castighi, saune e Prefazione di Predrag Matvejevic DELLA FILA E che vorremmo non ci fosse mai casinò, armate rotte e miliardari Prologo di Pietro Veronese Rapporto 1997 sui bisogni stato bisogno di scrivere. improvvisati, le istruzioni per Lo sgomento, la morte, dimenticati capire un paese approdato, per la lancinante sensazione di Un'opera di divulgazione, BARBARA BALZERANI la prima volta nella sua storia abbandono da parte dell'Occidente, sensibilizzazione e millenaria, alla democrazia. l'orgoglio di provvedere da soli alla approfondimento scientifico COMPAGNA LUNA propria difesa, la speranza della sulle forme di povertà e di Ricordi, dialoghi interiori e ricostruzione. Dal più autorevole emarginazione sociale in Italia. sentimenti che bruciano ancora: giornalista di Sarajevo, una una drammatica testimonianza testimonianza unica, in presa degli anni di piombo, una scrittura diretta, sulla realtà dell'assedio. sorprendente.

ISABELLA TREE GIORGIO ROGGERO CESARE FIUMI CORRADO RUGGERI ISOLE NELLE NUVOLE LUNGO IL DON LA STRADA E DI TUTTI BAMBINI D'ORIENTE In viaggio nelle Highlands fiume di guerra, fiume di pace On the road, Un Oriente fatto di dolci valli della Nuova Guinea Prefazione di Mario Rigoni Stern sulle piste di Jack Kerouac di terra rossa e fiumi magici, ma anche di soprusi, violenze, Traduzione di Bruno Amato 330 chilometri e cinquant'anni di Prefazione di Fernanda Pivano Un libro sulla magia del viaggio, infanzie rubate. Un itinerario Un paese che passa dall'età della storia percorsi a piedi. Nel lento duro e irresistibile insieme. pietra al terzo millennio in poco scorrere del Don riaffiorano ricordi non solo come percorso geografico più di cinquant'anni. Un viaggio impossibili da dimenticare. ma seguendo la mappa del cuore. attraverso le sue foreste, le sue Parole che girano la chiave tradizioni, le sue lingue, le sue d'accensione e mettono in moto tribù. Sulle ali dell'uccello del la voglia di partire. paradiso.

MARINA MIZZAU EDMONDO LUCIO RUSSO AMARTYA SEN J.C. HERZ STORIE COME VERE BRUTI LIBERATI SEGMENTI LAICISMO INDIANO IL POPOLO Strategie comunicative LIVIO PEPINO E BASTONCINI I diritti umani nell'attuale DEL JOYSTICK in testi narrativi AUTOGOVERNO Dove sta andando la scuola? contesto asiatico, la Come i videogiochi hanno I personaggi dei libri, i loro O CONTROLLO La riforma Berlinguer e la scuola liberalizzazione del mercato, mangiato le nostre vite rapporti, i loro discorsi, non sono il cinema e gli echi della DELLA per "consumatori intelligenti". tradizione epica. Un grande Traduzione "reali", ma è come se lo fossero. Come si insegna e come si di Luca Piercecchi/ShaKe Un percorso attraverso i misteri MAGISTRATURA? economista e filosofo legge la dovrebbe insegnare. nuova India, suo paese d'origine. Space Invaders, Doom, Pac Man, e le strategie della parola, da Il modello italiano Super Mario, Lara Croft: la prima Laclos, Constant, Compton di Consiglio superiore storia popolare e critica del Burnett, Radiguet, Tolstoj, Freud, beli hooks Un contributo alla comprensione ELOGIO DEL MARGINE divertimento elettronico, dalla fino alla soap opera, alle del cruciale ruolo del Csm, oggi sua genesi fino all'alba del futuro barzellette e ai legami di al centro del dibattito politico Razza, sesso e mercato culturale post-televisivo e dei fabbricanti complicità e di conflitto che si e istituzionale. La sua evoluzione dei nuovi sogni. instaurano fra scrittore e lettori. Prefazione e cura dal 1959 ai giorni nostri, di Maria Nadotti la riforma e le proposte di modificarne la composizione Una voce potente contro ogni e le competenze. forma di oppressione. Un'energia vitale prorompente che ci aiuta a "decolonizzare" la mente, l'anima, il corpo. IDEI LIBRI DELMESE| N. 6, PAG. 5 GIUGNO 1998 D,t^O'isO- oc oCjcb'isO- cte^L Il pensiero della traccia nel mondo-tutto La poetica d'un romanziere caraibico ancora negato al lettore italiano MARIOLINA BERTINI

ché i suoi romanzi (presentati pressione di immergersi in un vul- "pulsione caotica verso le congiun- forte di fascino, però, è soprattutto Édouard Glissant sulT'Tndice" da Carminella Biondi, cano o in un oceano senza fondo; zioni di tutte le storie, senza che ne uno: la capacità di Glissant di for- Poetica del diverso insieme a una sua poderosa opera non si separa mai dalla memoria prevalga nessuna". mulare problemi generali e di spa- teorica, Poétique de la relation, delle proprie origini martinicane, Il modello delle culture composi- ziare in orizzonti vastissimi senza ed. orig. 1997 nell'aprile del 1993), pur già tradot- anzi ne persegue puntigliosamente te, con la sua flessibilità e le sue ca- mai abbandonare la specificità del- trad. dal francese di ti in inglese, in tedesco e in varie lin- una conoscenza più piena, ma allo pacità di confronto e di adattamen- la sua ottica individuale, su cui il Francesca Neri gue dell'Est europeo, ancora non stesso tempo non cessa di confron- to, è l'unico cui possiamo guardare paesaggio e l'immaginario caraibi- tarsi con la pluralità di un reale in se ci sta a cuore la difesa di tutte le co hanno impresso un segno per pp. 116, Lit 19.000 esistono in italiano. Al lettore italia- no è dunque impossibile recepire la cui tutte le identità e tutti i confini lingue del mondo tanto dall'omolo- sempre riconoscibile. Meltemi, Roma 1998 Accade così che per definire il nuovo pensiero "fragile e ambiguo" che, rifiutando le rigidità dei vecchi ual è la funzione della poe- sistemi, "si adatterà particolarmente qsia, e più in generale delle Una nave negriera verso la Martinica alla complessità e alla molteplicità arti della parola, nell'età del mondo in cui viviamo", egli ri- della mondializzazione, in un mon- ÉDOUARD GLISSANT corra all'esperienza del "pensiero do in cui ogni forma espressiva pare della traccia", iscritto nell'eredità doppiamente minacciata, da un lato Dietro gli acquitrini della Punta, si scor- sanguinata, e l'acqua della pioggia che vi dei suoi antenati eppure così ricco dal peso schiacciante di un'omolo- gevano appena le grigie muraglie del Forte, grondava sopra crepitando allegramente non gazione che tutto appiattisce e bana- scogliere lontane, coronate di fumi azzurro- riusciva a lavar via la spessa fuliggine di san- lizza, dall'altro dall'insorgere ag- I libri gressivo di particolarismi e integra- gnoli, che subito sparivano dietro lo scher- gue e ruggine che vi si era incrostata. lismi sempre più intolleranti? È in- mo della pioggia. Lungo tutta la costa si ve- A prua, arrotolata come un serpente sazio Romanzi torno a questa domanda che devano soltanto le masse frananti di una ve- di prede, giaceva la corda. Serviva a scanda- La Lézarde, Seuil, 1958 Édouard Glissant, senza proporre getazione incerta, interrotta qua e là dalla gliare i flutti con i ribelli scelti per dar l'esem- Le Quatrième Siècle, Seuil, 1964 ricette né rifugiarsi in comode gene- pio. Venivano scaraventati in mare: come per lebbra di un cantiere o di un magazzino. Malemort, Seuil, 1975 ralizzazioni, svolge nelle pagine di Sulla nave, l'acqua scrostava il ponte, inon- dragare il fondo, o per fare il punto e calcola- questo volumetto teorico il filo di La Case du Commandeur, Seuil, dava la stiva, sommergeva il carico abbruti- re la profondità (...). una riflessione appassionata che 1981 non perde mai di vista la sua espe- to. Il capitano aveva fatto aprire boccaporti Ma tutto era stato lasciato sotto la pioggia, Mabagony, Seuil, 1987 rienza di romanziere e di poeta. e portelli, perché l'acqua scorresse dapper- gli scudisci con i piombini, le cinghie rigide, Tout-monde, Gallimard, 1993 Nato settant'anni fa in Martini- tutto. Erano le nove e mezza, e il sole brilla- la forca degli impiccati (più impressionante, Saggi ca, formatosi tra la sua terra d'ori- va nella pioggia. a dire il vero, di un albero maestro), e l'unci- Soleil de la Conscience, Seuil, gine e Parigi, dove ha compiuto gli (La Rose-Marie. Era attesa con impazien- no che affondavano in gola a quelli che cerca- 1956 studi universitari e dove ha lavora- za; nel paese c'era un gran bisogno di braccia. vano di inghiottire la lingua, e il gran secchio L'Intention Poétique, Seuil, to come funzionario dell'Unesco C'era voluta tutta la scienza del nostromo d'acqua di mare in cui i marinai tuffavano la 1969 tra il 1946 e il 1965, Glissant ha rie- perché arrivassero a buon porto due terzi de- testa quando risalivano asfissiati dalle Le Discours Antillais, Seuil, vocato in sei romanzi, pubblicati 1981 gli schiavi imbarcati. La malattia, i parassiti, profondità della stiva, e il ferro arroventato, tra il 1958 e 0 1993, la storia tor- Poétique de la Relation, Galli- mentata e affascinante della cultu- il suicidio, le rivolte e le esecuzioni avevano forchetta implacabile per quelli che rifiutava- mard, 1990 ra in cui è cresciuto: cultura com- disseminato la traversata di cadaveri. Ma due no il pane ammuffito o le gallette innaffiate Faulkner, Mississipi, Galli- posita per eccellenza, in cui sull'ar- terzi era una media eccellente. E il capitano di acqua salmastra, e la rete con la quale si ca- mard, 1996 co di quattro secoli si sono compe- era riuscito a sfuggire alle navi inglesi. Un ot- lavano gli schiavi, ogni mese, nel gran bagno Introduction à une Poétique du netrate l'eredità dei colonizzatori timo marinaio). del mare: la rete per proteggerli dagli squali o Divers, Gallimard, 1996 francesi e il pensiero, il linguaggio, La pioggia lavava la plancia, le tele, i corda- dalla tentazione di morire. Traité du Tout-monde, Galli- l'esperienza degli schiavi importati mard, 1997 dall'Africa come mano d'opera mi; sottolineava ancor più la macchia nera che La pioggia lavava, preparava per la vendi- per le piantagioni. indicava la posizione della lamiera. Si vedeva- ta, assolveva. Nella stiva però l'odore si face- Poesia Questa compenetrazione non è no le striature di legno annerito, gonfie d'ac- va più spesso. L'acqua trasportava immondi- Poèmes complets, Gallimard, soltanto l'oggetto principale della qua, là dove era stata piazzata la lamiera arro- zie, escrementi, cadaveri di topi. La Rose- 1994 sua opera narrativa, ma ne determi- ventata, accanto al braciere. E si vedevano an- Marie, lavata dalle sue tracce di vomito, era Teatro na in qualche modo la forma: ben- cora le tracce spesse di sangue, intorno alla la- davvero come una rosa, ma una rosa che trae Monsieur Toussaint, Seuil, ché scritti in un francese colto, sma- miera. Perché la lamiera serviva a far danzare, la sua linfa da letame vivo. Fu allora che ileo- 1961 gliante e ricchissimo, in cui brillano come venature preziose citazioni al ritmo del fuoco, i ribelli che avevano rifiu- mandante decise di completare, anche di sot- tato di camminare durante la mezz'ora di pas- to, la pulizia della nave. Erano le dieci. nascoste di Rimbaud, di Claudel, di di insegnamenti e di suggestioni da Saint-John Perse, i romanzi di Glis- seggiata igienica, sul ponte. Era ancora là, la da Le quatrième siècle, Seuil, 1964 parlare, senza bisogno di alcun in- sant non hanno nulla di francese, né lamiera, contorta, ammaccata, annerita, in- trad. dal francese di Mariolina Bertini terprete, al cuore del mondo intero: di europeo, nella struttura, nella "La traccia sta alla via come la rivol- tecnica narrativa. Sono intimamen- ta al comando e il giubilo alla tortu- te modellati sulla discontinuità pro- ra. Non è una brutta copia della ter- pria della cultura orale dei discen- ricchezza degli echi che dalle rifles- sembrano travolti da un'esplosio- gazione quanto dai genocidi: perché ra, un balbettio della foresta, ma la denti degli schiavi; ne riproducono sioni generali di questa Poetica ri- ne che li rimescola nell'imprevedi- la diversità del patrimonio linguisti- tendenza completamente organica i lampi visionari e profetici, le oscu- mandano all'universo immaginario bile. co può essere preservata nel caos- ad una maniera di essere e di cono- rità e le lacune, il senso di un tempo dell'autore. Privato di questa di- E proprio questa esperienza, che mondo solo da un'umanità che ab- scere ed è la forma alleata a questa misurato non con mezzi meccanici, mensione, il discorso glissantiano l'eroe romanzesco vive come verti- bia preso atto che tale diversità è il conoscenza (...) Le lingue creole so- ma con il respiro delle generazioni. non è che l'ombra di se stesso: pos- gine e come conquista di una diffici- valore supremo, e che nessuna lin- no sentieri tracciati nelle acque dei Frammentari, narrati da voci che si siamo soltanto sperare che la voce le verità, che Glissant pone al centro gua può essere salvata facendone Caraibi e dell'Oceano Indiano. intersecano e si sovrappongono, di quest'ombra, voce che l'eccellen- delle conferenze e interviste raccol- morire altre, sacrificandone altre Quando i marrons fuggirono nei bo- riescono a trasmetterci l'eredità di te traduzione di Francesca Neri ci te in Poetica del diverso-, il poeta, lo bollate come inferiori o minoritarie. schi, le tracce che seguirono non una memoria che nasce sotto il se- restituisce intatta, e straordinaria- scrittore di oggi, deve accettare l'im- La funzione del poeta e dell'artista è supponevano l'abbandono o la di- gno del tragico, perché porta il mar- mente ricca di passione e di poesia, mersione nel caos-mondo, nel mon- dunque, nel contesto mondiale at- sperazione, ma nemmeno l'orgoglio chio incancellabile di quel luogo di incoraggi gli editori del nostro pae- do -tutto, per ritrovare la propria lin- tuale, "contribuire gradualmente a o la vanità (...) I paesaggi antillani ri- orrore che è il ventre buio della na- se ad aprirsi a un'opera che è tra le gua e la propria cultura arricchite far ammettere alle umanità [il plura- cordano altri paesaggi e ogni rac- ve negriera, ma che sa anche crear- più significative del nostro tempo. dal confronto con il diverso e schiu- le è di Glissant, ed è voluto] che l'al- conto vi insinua la sua traccia singo- si, nello splendido, e inizialmente Il titolo dell'ultimo romanzo di se all'alterità. Riallacciandosi al pen- tro non è il nemico, che il diverso lare, torrenti e fiumi, stabilendo cor- sconosciuto, paesaggio caraibico, i Glissant, pubblicato nel 1993, è siero di Deleuze e Guattari, Glissant non mi cancella, che se cambio relazioni; corrono fragili e ostinati, punti di riferimento di una storia a Tout-monde, espressione coniata contrappone all'identità rigida delle nell'incontrarlo non significa che mi questi bracci di linguaggio che si in- venire; di un'epica nuova che cele- da lui, in cui "tout" va inteso come "culture ataviche", ossessionate dal- diluisco". terpellano. Colline e pianure digra- brerà tanto l'eroismo degli schiavi sostantivo, non come aggettivo, e l'idea della loro missione e dell'uni- dano in racconti, frantumano l'in- fuggiaschi quanto la pazienza tena- Nelle pagine di Poetica del diver- designa il mondo d'oggi ("mondo- cità dei loro valori, arroccate in una so i problemi che si intrecciano so- spiegato del mondo. Il pensiero del- ce delle lavoratrici e dei lavoratori tutto") nel pieno dispiegarsi della mitica, originaria purezza, l'identità la traccia promette alleanze fuori dai della piantagione, che né la miseria no molti: dalla "contemporaneità sua caotica e irreversibile moltepli- mobile e aperta delle "culture com- del non contemporaneo", inevita- sistemi, rifiuta il possesso, si apre su né gli stupri né le torture arriveran- cità. Il protagonista e, a tratti, nar- posite": culture che rimandano non questi tempi frammentati che le no mai a snaturare. bile nel mondo-tutto, in cui coesi- ratore di Tout-monde, Mathieu Bé- alla radice unica, ma al rizoma, radi- stono tempi diversi, al ruolo cre- umanità di oggi moltiplicano fra di Se mi sono soffermata un po' a luse, viaggia alla ricerca del suo de- ce che incontra altre radici; culture scente delle traduzioni, al plurilin- loro, tra scontri e meraviglie. Ecco, è lungo sul Glissant narratore, è per- stino nel mondo-tutto, con l'im- mosse da una coscienza storica che è guismo in letteratura. Il motivo più l'erranza violenta della poesia". munità immaginata" sia la medesi- terni alla sociologia e alla storia, ar- conflittuale che frammenta e dislo- Un terzo spazio ma che sottende la nascita del mo- riva ad attraversare queste temati- ca la linearità temporale (Dissemi- derno romanzo realista. che con un approccio poststruttu- Nazioni è il titolo del saggio finale Homi Bhabha spinge oltre que- ralista al campo dei cultural studies. di Homi Bhabha). tra identità e potere sta posizione per interrogare i modi Itinerario che, privilegiando il dato La problematizzazione dello spa- zio come categoria mobile e stratifi- LILIANA ELLENA in cui si articola la narrazione nazio- narrativo, non si limita a prestare nale, nel tempo vuoto che si apre tra attenzione ai linguaggi e alle moda- cata è certo una delle direzioni di ri- un'identità storica, dispiegata nella lità narrative della nazione, ma ten- cerca più interessanti dei saggi qui gendo criticamente i lavori di Franz realtà sociale transitoria, e un'ap- ta di alterare lo stesso oggetto con- raccolti. Ove si delinea una pro- Nazione e narrazione Fanon e Edward Said, focalizza via partenenza originaria, che affonda cettuale. Argomento di molti saggi spettiva che sembra offrire un'alter- a cura di Homi Bhabha via la sua attenzione sulla natura in- le sue radici in un tempo mitico e è la problematicità del rapporto tra nativa al dilemma, tutto interno alla trinsecamente instabile delle oppo- arcaico. I diversi interventi che co- un supposto canone e le letterature tradizione liberale, tra appartenen- introd. di Mariella Pandolfì sizioni binarie costruite dal discor- stituiscono il libro si situano quindi considerate non egemoni. za e assimilazione. Poiché la costru- ed. ong. 1990 so coloniale: Oriente/Occidente, all'interno del progetto, ricostruito Lo spazio della cultura naziona- zione dell'identità non è mai un atto nativo/emigrante, colonizzato/co- dal curatore nell'introduzione, di le non è unitario e coeso, né può originario e olistico, bensì sempre trad. dall'inglese lonizzatore, bianco/nero. Contro le alimentare una tensione tra contri- essere visto semplicemente come un processo di slittamento e proie- di Antonio Perri derive essenzialistiche del multicul- buti diversi che "adottassero le in- altro in relazione a ciò che è al di zione, non si tratta di rivendicare, pp. 518, Lit 66.000 con un capovolgimento, la centra- lità delle periferie postcoloniali. Meltemi, Roma 1997 Tentare di liberarsi dall'oppressio- ne facendo appello alla propria identità oppositiva non fa che rad- La questione postcoloniale. La parola che non si dice Cieli comuni, doppiarla. Su questo punto è parti- NORMAN GOBETTI colarmente convincente la critica orizzonti diversi che l'australiana Suneja Gunew a cura di lan Chambers BELL HOOKS. Elogio del margine. Razza, casa) e di un vocabolario spesso astratto e ca- muove all'idea di una letteratura e Lidia Curii multiculturale. Privilegiare il passa- sesso e mercato culturale, a cura di Maria rico di connotazioni poco esportabili lascia, to e il luogo delle origini come ciò pp. 320, Lit 35.000 Nadotti, Feltrinelli, Milano 1998, pp. 160, una volta tradotto in italiano e allontanato Lit 32.000. che fornisce autonomia culturale Liguori, Napoli 1997 dal contesto originario, il senso di qualcosa di normalizza le soggettività poten- straniero e un po' ostico. È difficile inoltre la- zialmente sovversive cristallizzan- "Io sono solamente un negro A distanza di quasi vent'anni dalla pub- sciarsi trascinare da una strategia discorsiva dole all'interno di un discorso mul- rosso che ama il mare, / ho avuto blicazione del suo primo libro fAin't I a che ossessivamente si avvita su se stessa, tor- ticulturale che può rivelarsi esso una buona istruzione coloniale, / Woman: Black Women and Feminism, nando all'infinito sugli stessi luoghi teorici stesso una gabbia. ho in me dell'olandese, del negro e 1981), esce per la prima volta in Italia una - il razzismo, il sessismo, le catene, i padroni, Il tentativo di piegare le catego- dell'inglese, / sono nessuno, o so- raccolta di saggi della teorica e scrittrice la resistenza, l'opposizione - e liquidando rie interpretative e di forzare gli no una nazione". I versi di Derek africana-americana e femminista bell senza tanti complimenti questioni complesse statuti disciplinari per aprire un Walcott rimbalzano nelle voci e hooks. Nei dieci testi riuniti in questa anto- e ambigue (in primo luogo quella dell'artico- varco alle voci postcoloniali pro- duce aggiustamenti, ridefinizioni, nei corpi che abitano le metropoli logia, tratti da alcuni dei suoi libri più re- lazione tra desiderio e potere). occidentali, con le continue conta- invenzioni linguistiche. Non si centi, bell hooks si interroga sul complesso D'altronde le stesse questioni affrontate minazioni tra lingue e dialetti in tratta solo di una tendenza all'au- sono lontanissime dalle abitudini mentali cui l'appropriazione di un codice è articolarsi delle agende politiche del fem- toreferenzialità di certa critica sempre accompagnata dalla sua minismo e del movimento dei neri e sull'in- italiane. Soprattutto, si sente estraneo il pro- poststrutturalista, è come se la ibridazione. tersecarsi delle rappresentazioni culturali blema della razza. Parlando dell'alterità, sia- scrittura portasse il segno dello La produzione letteraria nata da della razza con quelle del sesso. Prendendo mo soliti interrogarci sulle differenze cultu- sforzo di pensiero. A levigare le questi spostamenti è il terreno sul spunto indifferentemente da fatti di crona- rali, religiose, etniche, oppure sulle discrimi- asperità della scrittura di Homi quale è andato misurandosi, tra gli ca e film, video musicali e avvenimenti nazioni sociali ed economiche, ma il colore Bhabha contribuisce nel volume altri, lo studioso indiano-inglese quotidiani, libri e ricordi, trasmissioni tele- della pelle non è mai il punto focale, non è da edito da Meltemi l'ottima tradu- Homi Bhabha, nel tentativo di in- visive e servizi fotografici, bell hooks de- lì che facciamo passare il confine tra noi e gli zione di Antonio Perri, che spinge terpretare e dare visibilità alle for- scrive sempre lo stesso meccanismo: da un altri. Anzi, "razza" ci sembra una brutta pa- la lingua italiana a seguire il gioco di montaggio e smontaggio lingui- me di soggettività e di resistenza lato il manifestarsi della "pervasiva politica rola, che è preferibile non utilizzare, che ab- emergenti dall'orizzonte postcolo- stico, di evocazioni e rimandi che suprematista bianca", sessista e razzista, biamo rimosso con gran disinvoltura. niale. Un lavoro orientato dal- la lingua inglese veicola più agil- È in questo che il libro di bell hooks ci ri- lo sforzo di disegnare le geogra- dall'altro i tentativi di resistenza e opposi- mente. Il cortocircuito che viene a fie di un incontro tra culture spes- zione delle donne nere. guarda. In un paese in cui le "coppie miste" determinarsi fra traduzione cultu- so violento che, nelle ex colonie Leggendo ora questi testi tradotti, non mi non sono più una rarità e un gran numero rale e linguaggio scientifico è mes- come nell'Occidente postindu- stupisco del ritardo con cui bell hooks viene di uomini bianchi ha l'abitudine di compra- so efficacemente a fuoco nella nota striale, "dà luogo a strategie politi- pubblicata in Italia. È difficile infatti, scor- re le prestazioni sessuali di donne nere, del traduttore, che esplicita le pro- che e discorsive in cui l'aggiunge- rendo le sue pagine, superare il senso di Elogio del margine ci ricorda che "la razza prie scelte e opzioni nel dare corpo re-a non significa sommare, ma profonda estraneità trasmesso dal linguaggio conta"; un'affermazione che però, per esse- a una "lingua più vasta". A mag serve a turbare il calcolo del potere e dal procedere dell'argomentazione. Abitua- re presa sul serio e non solo contemplata co- gior ragione quindi ci si dispiace dei numerosi refusi. e della conoscenza". Pratiche che le nell'ambito della critica culturale statuni- me un curioso esotismo, mi sembra richie- generano ciò che questo autore in- L'indicazione degli anni di pub- tense, la compresenza di uno stile quasi par- dere un lavoro di traduzione e interlocuzio- dica come "terzo spazio", luogo blicazione dei diversi saggi ne ne ben più problematico di quello intrapre- culturale e politico in cui l'opposi- lato, concreto e ben fondato sull'esperienza avrebbe senza dubbio facilitato la zione tra potere coloniale e auten- personale (la nonna, le sorelle, gli amici, la so finora. contestualizzazione in un dibattito ticità originaria non è semplice- i cui riferimenti sono in Italia diffi- mente invertita o modificata, bensì cilmente reperibili, ma la puntuale dislocata in qualcosa che contesta i introduzione di Mirella Pandolfi termini e i territori di entrambe. turalismo, per Bhabha la differenza tuizioni delle teorie post-struttura- fuori di esso. È Geoffrey Benning- traccia un ponte tra il lettore italia- Esempio fortemente simbolico di culturale non presuppone una pri- liste della coscienza narrativa (...) al ton a ricordare che la frontiera è no e il testo inglese. Mentre da un terzo spazio sono i "rumorosi" mar- mordiale o fissa identità, né offre la fine di evocare il margine di ambi- bifronte: le frontiere non solo lato vengono ricostruite le coordi- ciapiedi delle degradate città post- possibilità di viaggiare indietro nel valenza dello spazio-nazione". chiudono la nazione verso l'inter- nate del dibattito angloamericano, coloniali africane di cui parla Ales- tempo, ma pone piuttosto la que- Che tipo di relazione c'è dunque no, ma simultaneamente la aprono dall'altro vengono suggerite con- sandro Triulzi nel saggio La città stione di come interpretare la giu- tra storia e terzo spazio? Rifacen- verso l'esterno. Per avere un nome, nessioni e affinità tra il progetto postcoloniale come testo (nel volu- stapposizione di tempi dentro la dosi ad Eric Hobsbawm, Bhabha un confine e una storia che venga politico culturale di Homi Bhabha me curato da Chambers e Curti), cultura presente. individua nella seconda metà del raccontata al suo centro la nazione e aree della ricerca italiana, non so- dove "disegni murali e brusio della Nei vari contributi tale tempora- XIX secolo la fase culminante dev'essere essenzialmente imper- lo quelle più facilmente individua- strada si alleano in un'alleanza anti- lità stratificata è posta in relazione dell'evoluzione della nazione mo- fetta, abitata cioè internamente bili, come nel caso dell'etnocentri- istituzionale (...) I nuovi testi del- a un oggetto specifico: la forma na- derna, che si caratterizza come dalla differenza. smo critico di Ernesto De Martino, l'oralità urbana non sono in realtà zione, individuata come "una tra le uno dei momenti di maggiore mi- L'identità della nazione è quindi ma anche quelle potenziali, come testi di opposizione, né propongo- più importanti strutture di ambi- grazione di massa in Occidente e resa problematica dalla percezione nel caso di una rilettura di Gram- no avvicendamenti di potere, esigo- valenza ideologica nell'ambito del- dispiegamento dell'espansione co- dei suoi margini come zona di sci che avviene oggi con punte di no tuttavia il riconoscimento della la modernità". Tuttavia non trove- loniale in Oriente. È in tale oriz- oscillazione: "I popoli coloniali, forte originalità fuori dai nostri propria esistenza, e dunque richia- remo in questo libro un'analisi di zonte che la nascita della nazione postcoloniali, migranti, minoran- confini. mano il confronto politico". tipo storico-politico, ma piuttosto "colma il vuoto lasciato dallo sra- ze, genti erranti (...) sono il segno La pubblicazione di queste due Se le quattro sezioni di questo li- una pluralità di approcci che si dicamento di comunità e gruppi di un confine in continuo movi- raccolte di saggi ci induce a spera- bro offrono una rassegna dei prin- muovono tra l'analisi testuale, la parentali, trasformando quella mento che sposta le frontiere della re in una meno episodica e più cipali filoni di ricerca, la raccolta di critica letteraria e l'antropologia. perdita con il linguaggio della me- nazione moderna". Una prospetti- tempestiva attenzione dell'editoria saggi curata da Homi Bhabha se- Ad aprire questo campo di ricerca tafora". va in cui lo spazio non può essere italiana per questo settore di studi. gue un percorso più specifico. è stata l'ormai classica interpreta- La raccolta di saggi si apre signifi- liquidato come entità inerte che Magari in una prossima traduzione Bhabha, lui stesso migrante, for- zione di Benedict Anderson, che cativamente con il testo di Ernest esiste prima e oltre la storia. Non è italiana dei testi, ad esempio, di zando il pensiero di Freud, Lacan e ha evidenziato come la forma di Renan Che cos'è una nazione?, per un vettore passivo che il tempo oc- Paul Gilroy, beli hooks, Gayatri Derrida, arriva a parlare dalle peri- temporalità che fonda la struttura disegnare un percorso che, parten- cupa e in cui sedimenta se stesso, Spivak, disponibili finora solo in ferie del mondo occidentale, e rileg- simbolica della nazione come "co- do dagli studi sul nazionalismo in- ma piuttosto il terreno mobile e raccolte di saggi e su riviste. sciorina uno straordinario reperto- reale tutto quel cibo (...) Dalle loro Jeanette Winterson rio di racconti, un gioco inesauribile gabbie di legno i polli guardavano Simmetrie amorose Una seconda storia in cui l'adulto e il bambino si scam- fisso, come se fossero gli unici a ca- biano "parole nuove come cibo pire l'inglese e non riuscissero a de- Rendere l'amore necessario straniero (...) addentrandosi in un cifrare quella babele intorno a loro". territorio di sempre maggiore tene- Da una lingua a un'altra a un'altra, ANNA NADOTTI rezza", fino a che il linguaggio ces- dalla notte al giorno, dal filiale amo-Ied. orig. 1997 serà per Jacob di essere un addio di- re per Athos, suo materno koumba- trad. dall'inglese di Pia Pera vi ai morti, che tiene strette tra loro le ventando lo strumento parziale di ros, alle amicizie adulte e intense, al- pp. 223, Lit 28.000 Anne Michaels generazioni, che dà un senso agli og- un io ancora indolenzito e guardin- l'amore totale per Mchaela, "il suo Mondadori, Milano 1998 In fuga getti, testimoni muti eppure parlanti go, e più tardi lo strumento prezioso cuore un orecchio, la sua pelle un Dopo Non ci sono solo le arance, di quelle vite. Jacob, orfano di padre, che farà di lui un traduttore e un orecchio", seguiamo la rinascita di Passione, Sexing the Cherry, Scritto postfaz. di madre e sorella, continua a sentirne poeta. "Il poeta parte dalla vita per Jacob in un itinerario affettivo e cor- sulcorpo(cfr. "L'Indice", 1993, n. 11) Francesca Romana Paci le voci, la risata, l'odore delle mani, a arrivare al linguaggio, il traduttore poreo che va oltre la sua stessa vita. e Arte e menzogne, esce da Monda- ed.orig. 1996 sua sorella continua a cedere il passo parte dal linguaggio per arrivare alla Della seconda parte del romanzo, dori il nuovo romanzo di Jeanette ogni volta che si trova a varcare una vita" riflette l'autrice con la voce del breve e ardito artificio letterario, sarà Winterson. "Questa storia è un viag- trad. dall'inglese soglia, a offrire non visto il boccone migrante Jacob, davvero un uccelli- protagonista infatti il giovane studio- gio attraverso i visceri pensanti. Co- di Roberto Serrai minciò su una nave" (La nave dei fol- pp. 270, Lit 20.000 li di Sebastian Brant). Jove "si occu- pa di un nuovo modello del cosmo, Giunti, Firenze 1998 della dimensionalità dell'iperspazio, Fucili e ricami di perline di universi fantasma simmetrici al no- "Ero così affamato. Urlai nel si- stro". Stella, la moglie di Jove, è una lenzio l'unica frase che sapevo in più FEDORA GIORDANO poetessa nata lo stesso giorno di Pa- di una lingua, l'urlai in polacco e in racelso. Alice, ricercatrice di fisica, tedesco e in yiddish, battendomi i SUSAN POWER, Danzando sull'erba, Sperling tamente la Danza dell'erba occorrerà che si si innamora di entrambi. I tre prota- gonisti di Simmetrie amorose si alter- pugni sul petto: sporco ebreo, spor- e Kupfer, Milano I997, ed. orig. I994, trad. riappropri e si concili con il passato della sua nano alla narrazione nei dodici capi- co ebreo, sporco ebreo". Così emer- dall'inglese di Olivia Crosio, pp. 309, Lit gente, poiché la politica di sterminio degli In- ge dal fango in cui è rimasto nasco- toli che portano il titolo delle carte dei 26.900. diani suscitò una magia negativa di cui è an- sto per settimane, nella foresta di Bi- tarocchi, raccontando una storia in skupin, Polonia 1941, il piccolo Ja- cora vittima insieme a Charlene, che lo ama cui tutto sembra corrispondere: il pa- cob Beer, protagonista del romanzo Tra gli indiani delle pianure, di ritorno da non ricambiata. Prendono la parola a turno dre di Alice e la mamma di Stella so- di Anne Michaels. E sporco e terro- una battaglia o in preparazione a imprese di coloro che partecipano al powwow, e alle lo- no stati amanti, le due donne sono rizzato come è si aggrappa all'ar- grande importanza, gli uomini valorosi par- ro voci si uniscono in un gran corteo quelle nate una su una barca e l'altra su una cheologo Athanasios Roussos che, tecipavano alla Grass Dance, la Cerimonia o delle madri e degli antenati, in un suggestivo slitta. "Questa è una storia vera. Co- stringendoselo al petto sotto la pe- Danza dell'erba. L'erba, che a grossi ciuffi intrecciarsi di un secolo di storia e storie, fino me nella parabola dei due amici che sante palandrana, lo porta con sé in pendeva dalle loro cintole e ginocchia, era a risalire al 1864, con l'arrivo dei missionari ne trovarono un terzo, inserita verso la metà del libro, si tratta di un viag- Grecia, sull'isola di Zante, dove aiu- però una metafora: stava per gli scalpi dei ne- cristiani, e con gli antenati che cercarono più gio alla ricerca di qualcosa che non tandolo a non dimenticare né la sua a lungo di conservare la vita e la religione tra- mici uccisi, con cui ci si conciliava e si entrava è dato trovare. Una storia d'amore lingua né l'orrore cui ha assistito, gli dizionale, aiutati da interventi sovrannatura- offre la possibilità di "una seconda in sintonia perché cedessero il loro potere. che si svolge fra New York e Prince- li contro i fucili della cavalleria. storia", in cui il passato, per doloro- Nei powwow odierni, che fungono a un tem- ton, intessuta di citazioni dal Don so che sia, non venga rimosso, bensì po da cerimonie, celebrazioni, festeggiamen- Qui sentiamo parlare la fiera Abito Ros- Giovanni di Mozart, dalla lettera di ostinatamente ricordato, perché ti, gare di danze, riunioni familiari e momen- so, uccisa da un missionario per aver spinto San Paolo ai Corinzi, e accenni a Ma- possa fargli compagnia e assicurar- ti di aggregazione sociale e soprattutto di riaf- al suicidio con la sua magia tre soldati del Ione muore di Beckett, a Einstein, al gli un futuro intero, "perché se uno fermazione o di riconquista della propria in- forte. Un valoroso guerriero e clown sacro gattMARTIo diN Schròdinger LUTERO . non ha più la terra ma ha il ricordo dianità, la Danza dell'erba appare agli sposò il suo spirito, che vaga inappagato sul- PAOLOperA eGHIG scelte/O 1 della terra, allora uno può sempre estranei un' occasione festosa e non è dato co- la terra sconvolgendo le vite dei loro discen- IL PICCOLO CATECHISMO disegnare una mappa". gliere quanto rimanga dell'antico significato. denti. Alle donne cui appare in sogno tra- IL GRANDE CATECHISMO (1529) Così inizia il primo romanzo di Si prova a svelarlo Susan Power nel suo pri- smette l'abilità nei ricami di perline, eccessi a cura di Fulvio Ferrarlo Anne Michaels, affermata poetes- 368 pp., 101 ill.nl, L.42.000 folli di riso e il potere di possedere ogni uo- sa, nonché pianista e compositrice mo romanzo The Grass Dancer (la traduzio- La Riforma del XVI secolo è un poderoso sfor- ne italiana del titolo è quindi molto ridutti- mo di cui si incapriccino. I due giovani spez- zo di alfabetizzazione biblica del popolo cristia- canadese. Un romanzo bellissimo, no. In questa prospettiva Lutero concepisce se mi è concesso anticipare un giu- va), che rappresenta per la scrittrice - mem- zeranno la tragica catena di magia che li vor- queste due opere del 1529. La prima presenta dizio, di cui il titolo originale, Fugi- bro della tribù dei Dakota di Standing Rock, rebbe emuli di Abito Rosso e del suo sposo. in poche pagine l'essenziale dì quello che i cri- stiani devono sapere. La seconda espone in tive Pieces, meglio di quello italia- ma nata a Chicago, laureata a Harvard e resi- Charlene sarà guidata dai ricami della ma- maniera articolata e organica il pensiero di no suggerisce le implicazioni stori- dente nell'intellettualissima Cambridge - dre, mentre Harley sarà guidato dallo scia- Lutero sugli elementi centrali della fede cri- che e la struttura narrativa. Come mano nell'inipi, un rituale di purificazione stiana; questa è la prima traduzione italiana anche una piena riappropriazione della sua di quest'opera fondamentale. rileva anche Francesca Romana discendenza indiana. Il romanzo si apre e nella sweat lodge, la capanna essudatoria Paci nella postfazione, il titolo ori- chiude con un powwow, espediente e forma che Sherman Alexie ha definito "la chiesa CARLO PAPI NI ginale "si riferisce tanto agli esseri di una narrazione che sovrappone realtà e indiana" (qui inaccortamente tradotta "sau- SINDONE umani in fuga, quanto a pezzi nar- na"), e nel rituale della ricerca della visione, una sfida alla scienza e alla fede rativi (biografie e frammenti di mito, storia e magia, in un complesso viaggio nell'immaginario dakota. sicché l'antica guerriera sarà pacificata e gli 175 pp., L. 19.000 (seconda ediz.) biografie), assimilati a pezzi musi- Le "ostensioni" in corso sono uno schiaffo alla cali, che si succedono come le parti Perché il giovane Harley, il danzatore che apparirà incitandolo a danzare la sua ribel- scienza: si torna a parlare di "sacra reliquia" lione. come se fosse dimostrata un'età di 2000 anni! di una struttura musicale fugata". dà il titolo al romanzo, possa eseguire corret- L'A. rende conto dei più recenti studi e scoper- Ma chi è il piccolo polacco impau- te scientifiche sul tema. rito Jacob Beer? Chi è il suo salvatore GIORGIO T0URN Athanasios Roussos? Chi sono Mi- chaela, Kostas e Daphne, Salman, ITALIANI E PROTESTANTESIMO migliore, disposto a precipitare no ammutolito quando approda, e so Ben "non da Benjamin, ma 'ben' e UN INCONTRO IMPOSSIBILE? Ben e Naomi? Chi è Bella? I loro no- nell'ossessione pur di serbarne il ri- rinasce sulle rive di Zante di tra le basta, la parola ebraica per 'figlio'", 256 pp., L. 32.000 mi non compaiono né compariranno cordo dentro di sé, per poterlo un pieghe del cappotto di Athos. che seguendo un percorso a ritroso, L'Italia, di tradizione cattolica, si appresta ad nel Libro della memoria perché non giorno tramandare. E Athos, suo Qualche anno dopo, quando in- da Toronto a Zante, errando tra pa- entrare in Europa a maggioranza protestante: furono, non sono, persone reali, ep- koumbaros, padrino - non padre sieme migreranno in Canada - un role e oggetti nella casa dell'amato tutto ciò creerà delle difficoltà non solo econo- mico-finanziarie ma soprattutto di ordine cul- pure accade di rado che un romanzo adottivo, sottolinea l'autrice e voglio mondo totalmente nuovo dove pe- poeta Jacob Beer, rinviene - con turale nel confronto tra la cultura italiana e le storico, ma anche romanzo di forma- sottolinearlo anch'io, bensì qualcuno raltro subito Athos rinviene nelle l'aiuto di un'occasionale quanto sim- esigenze di modernità ed efficienza poste da zione e straordinaria "biografia del che si affianca al padre in caso di ne- pietre e negli alberi i segni di una vi- bolica mano femminile - le tracce sempre dal protestantesimo europeo. I difficili rapporti del protestantesimo italiano con la desiderio e della nostalgia", rico- cessità, per tradizione dunque amico ta millenaria, implicitamente negan- che gli consentono di afferrare il filo realtà nazionale, religiosa e politica. struisca con altrettanta lucidità e con di entrambi -, lo asseconda. Il dolore do ogni essenzialistica gerarchia tra i di una memoria resa necessaria da un andamento così intensamente richiede tempo e l'amore lo lenisce continenti - Jacob, nella sua risalita un'ininterrotta catena di affetti. SALLIE McFAGUE poetico, scandito su vite immagina- non perché aiuta a dimenticare,, ben- alla vita attraverso il linguaggio, fa MODELLI DI DIO rie soltanto nei nomi, un arco di tem- sì perché sostiene di giorno le memo- una scoperta: "L'inglese poteva pro- Teologia per un'era nucleare po che è quello della nostra stessa vi- rie di chi di notte è sopraffatto da in- teggermi. Un alfabeto senza memo- ecologica ta, quella metà del secolo breve che cubi che pure gli appartengono. ria. Come se l'avesse deciso l'accura- 256 pp., L. 35.000 ha visto il secondo conflitto mondia- Al posto di un Dio "padre", indiscusso Signore Athos, il paleontologo che rico- tezza storica, a Toronto, il quartiere della teologia tradizionale, l'A. propone i mo- le, l'olocausto, la diaspora, moltepli- struisce il tempo di preistoria e sto- greco circondava quello ebreo. delli alternativi Dio madre, amico, amica, ci diaspore, il ricrearsi in mondi nuo- ria leggendo la torba e l'arenaria, Quando scoprii per la prima volta il amante e, perché no? l'universo come il "cor- vi di antichi microcosmi comunitari po di Dio", "...è un lavoro molto importante, che ricompone lo spazio da infiniti mercato ebreo, ebbi un soprassalto ben concepito, scritto in maniera chiara e per- miracolosamente scampati a depor- indizi terrestri e marini, l'umanista d'angoscia (...) dalla bocca del ven- suasiva" Rosemary Radford Ruether. tazioni e massacri. che si tormenta per l'urgenza di ditore di formaggi e del panettiere Colpisce, nel documentatissimo spiegare come i nazisti avessero usciva la lingua ardente della mia in- f •• editrice "romanzo in due parti" di Anne Mi- abusato persino dell'archeologia fanzia. Consonanti e vocali: paura e chaels, il legame che ciascun perso- per costruire un passato fittizio, amor intrecciati (...) Guardavo qui Claudiana naggio ha con il passato, l'amoroso Athos sa bene che "siamo fatti della vecchi coi numeri tatuati sul brac- Via Pr. Tommaso 1-10125 Torino attaccamento alla vita che unisce i vi- stessa stoffa di cui son fatti i sogni" e cio. Quanto gli doveva sembrare ir- Tel. 011/668.98.04-Fax 011/650.43.94 IDEI LIBRI PEL MESE

GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 8 o^ei^evtfv&^e- o&ò&t-c- cte,L «vede Il sonno della ragione genera personaggi Nell'Inghilterra post-thatcheriana una clinica per ridurre il bisogno di dormire GRAEME THOMSON

a uno a uno e i misteri vengono parenza sembrano insignificanti Questo eterno ritorno del vir- per rivelarti lei" scrive Robert Jonathan Coe svelati. Leggiamo infatti della disa- ma che, con il dipanarsi della nar- tuale, gli elementi di un evento che componendo una poesia che poi La casa del sonno strosa relazione amorosa tra Sarah razione, scatenano una serie di rea- per così dire sfuggono alla storia, metterà come una bomba a orolo- ed. orig. 1997 e Gregory, della sinistra abitudine zioni a catena che hanno un che durante il loro momento stori- geria tra le pagine di un romanzo, che aveva Gregory di osservare la profondo effetto sulla vita dei per- co rimangono addormentati per anche questo intitolato La casa del trad. dall'inglese compagna mentre dorme, di pre- sonaggi. Ci troviamo in un mondo poi risvegliarsi in un altro istante, o sonno, che scoppierà nella vita di di Domenico Scarpa mere le dita sulle sue palpebre dominato da periodi ipotetici del forse mai, è come un ritornello che Sarah tredici anni dopo. Un Son- pp. 305, Lit 30.000 quando raggiunge la fase Rem. terzo tipo, in un sottile intrecciarsi riecheggia attraverso tutto il testo. niloquio composto di frammenti, In un passo cruciale del romanzo, Feltrinelli, Milano 1998 Scopriamo che Sarah cambierà di caso e destino. di schegge di memoria, onirico come l'ultimo romanzo di Jo- nathan Coe. icolas Chamfort scrisse che il sonno è un palliati- vo, l'unica cosa che ci dà Coe: Ho voluto spaesare il lettore Nicholson Baker sollievno nella malattia della vita. Si- Un po' di testa non guasta. curamente i personaggi di La casa SILVIA MAGLIONI Appunti a margine del sonno, il nuovo romanzo di Jo- ed. orig. 1995 trad. dall'inglese nathan Coe (di cui Feltrinelli ha "Ho due incubi ricorrenti. Innanzitutto perto che, per i narcolettici, i ricordi dei so- di Ettore Capriolo già pubblicato La famiglia Win- quello di essere a scuola, di dover sostenere gni sono così vividi da sovrapporsi a quelli shaw nel 1995, cfr. "L'Indice", pp. 123, Lit 24.500 un esame e di non aver ripassato nulla. E di veglia. Inoltre possono cadere in un son- 1995, n. 5) non sarebbero d'accor- Frassinelli, Milano 1998 no profondo improvvisamente, durante il do poiché per tutti loro il sonno è poi di trovarmi in un teatro, sul palcosceni- un problema, sia medico che esi- co: si alza il sipario e mi accorgo di essere giorno, solitamente dopo momenti di forte Nicholson Baker è nato nel 1957 stenziale. Per Sarah, che scoprirà completamente nudo davanti agli spettato- intensità emotiva. Secondo me per un au- a Rochester, New York. Nel 1991 il di soffrire di narcolessia - una ma- ri. Questa sera ho l'impressione che en- tore conta anche molto la fortuna: io ho primo romanzo, L'ammezzato - lattia in cui il paziente cade in un trambi i sogni si stiano avverando". Cosi si avuto la fortuna di conoscere al momento che tesseva le lodi di innumerevoli sonno profondo nei momenti di racconta Jonathan Coe presentando in un giusto una dottoressa specializzata in nar- inezie apparentemente banali -, è grande tensione emotiva - i sogni incontro La casa del sonno. Ed è proprio colessia che mi ha aiutato nelle mie ricer- stato tradotto da Einaudi e, l'anno sono talmente vividi, talmente rea- del sonno che ci parla, descrivendo la strut- che". successivo, Frassinelli ha iniziato li, da confondersi con la realtà con tura particolare del suo romanzo, caratteriz- Ma nel libro di Coe il sonno, oltre a esse- la pubblicazione delle sue opere ( Vox, A temperatura ambiente e La conseguenze talvolta disastrose. Il zata da continui spostamenti temporali: re uno strumento strutturale e letterario, critico cinematografico Terry, in- pausa). Questo nuovo Un po' di te- "Ho utilizzato l'idea del sonno per dare un ha una profonda valenza politica. I capitoli vece, da studente viveva letteral- sta non guasta è la raccolta di otto mente per dormire, mentre finirà senso di disorientamento. Volevo che il let- del romanzo sono ambientati, in alternan- articoli pubblicati su "The Atlantic poi per soffrire di insonnia. E Ro- tore si sentisse spaesato, non proprio perso, za, nei primi anni ottanta e nell'estate del Monthly", "The New Yorker" e "The bert assomiglia a un personaggio ma che provasse un senso di disagio, che 1996. Parlare della Thatcher è allora inevi- New York Review of Books" fra il di Borges, destinato a vivere nei so- non sapesse esattamente dove collocare gli tabile: "Ashdown, la casa in cui si svolge il 1982 e il 1995. Alcuni saggi sono gni degli altri. A completare que- eventi o quale fosse l'identità dei personag- racconto - prima dormitorio per studenti e piccoli capolavori: Le dimensioni sto quartetto troviamo Gregory gi. Il senso di disorientamento che si prova poi clinica dove si curano i disturbi del son- dei pensieri {che dà il titolo all'edi- Dudden, scienziato maniacale e nella fase tra il sonno e la veglia è la condi- no —, è chiaramente una metafora della si- zione originale del libro) enuncia i direttore di una clinica privata spe- zione in cui vivono molti dei miei personag- tuazione politica dell'Inghilterra (...) Al- tre teoremi di Baker sui pensieri cializzata nei disturbi del sonno, il gi. Si trovano anche in uno stato di confu- l'inizio del libro è un edificio diroccato, fa- profondi; quelli contenuti nella se- zione Macchine ( li proiettore e L'ar- cui più grande sogno è quello di sione emotiva e non hanno ancora scoperto tiscente, una sorta di rappresentazione del- eliminare il bisogno di dormire. te dei tronchesini) stupiscono per qual è il loro posto nella vita, non hanno an- la Gran Bretagna degli anni settanta. Ma Le storie di questi personaggi si le descrizioni accurate, I libri come intrecciano in un romanzo straor- cora trovato la loro strada. Il sonno è una spostandosi avanti nel tempo, dopo tredici arredamento è un'invenzione nar- dinario in cui il sonno diventa una metafora di questa condizione". anni di thatcherismo, si può vedere la sua rativa che farà la felicità di ogni bi- metafora polivalente. Innanzitut- A questo punto Jonathan Coe racconta la trasformazione. Le hanno fatto, per così di- bliofilo. Ma il saggio più sorpren- to, sul politico, si riferisce genesi della sua idea e parla di come sia ar- re, una plastica facciale, è stata rimessa a dente è La storia della punteggia- all'Inghilterra degli anni novanta rivato a esplorare il terreno dei disturbi del nuovo, perlomeno superficialmente. Ha tura, che esamina i nove segni d'in- che, dopo aver attraversato il pe- sonno: "Ho scelto la sindrome della narco- una parvenza di efficienza ed è gestita da un terpunzione fondamentali (virgola, riodo thatcheriano, un incubo per lessia innanzitutto per una esigenza testua- tiranno che dice di aver bisogno di sole tre o lineetta, trattino, punto, parentesi, molti, si ritrova in quello spazio le, per risolvere dei problemi che avevo quattro ore di sonno per notte. Coe com- punto e virgola, due punti, spazio e lettera maiuscola) e alcuni dei libri indeterminato che separa il sonno nell'elaborare la trama del libro. Volevo menta con amarezza anche il presente, nel- della veglia, ancora incerta se sve- che se ne sono occupati (per che uno dei personaggi, Sarah, soffrisse di la sua continuità politica e culturale con il gliarsi o continuare a dormire. Poi, esempio "la recente straordinaria sul piano esistenziale, il sonno è una malattia che le impedisse di distingue- passato: il cambiamento tanto sperato non monografia di John Lennard anche il museo del tempo perduto re i sogni dall'esperienza reale. Poi ho sco- è mai realmente avvenuto. sull'uso della parentesi, But I Di- ed è proprio il tempo, vissuto dai gress- 1991, un gioiello d'erudizio- personaggi e dal lettore in modo ne", o "Pause and Effect del dottor onirico, talvolta quasi delirante, a Malcolm Parkes: un'introduzione, formare l'altro asse intorno a cui identità sessuale dopo l'incontro Questo mescolamento degli Robert e Sarah portano Ruby come la definisce modestamente ruota il libro. con Veronica, una femminista stu- strati del tempo e dei punti di vista Sharp, la figlia degli ex-proprietari nel sottotitolo, sebbene sia molto di L'azione del romanzo oscilla tra dentessa di teatro la cui vita finirà crea un movimento che per certi di Ashdown, al mare, sulla spiag- più, alla storia della punteggiatura i primi anni ottanta, quando Sarah, in un abisso tragicomico. Assistia- aspetti ricorda quello dei film di gia davanti alla casa. Ed è qui che, in Occidente"). Baker ricorda che il Terry e Robert si incontrano nel mo all'amore non corrisposto di Alain Resnais, in particolare Mon durante un pomeriggio quasi idil- punto e virgola è relativamente mo- collegio universitario di Ashdown, Robert per Sarah, alla loro amicizia oncle d'Amerique o L'amour à liaco, Robert ha la sua epifania - derno ma è tuttora soggetto a epi- e l'estate del 1996 in cui Ashdown che resiste nonostante problemi e mort, un movimento che rivela la "Nel guardarla Robert seppe, sep- sodi di trascuratezza e di irrisione è stata trasformata in clinica e gli incomprensioni, all'improvvisa dimensione puramente virtuale pe con certezza assoluta ed entu- (si vedano Ulisse di Joyce, Malone studenti, ormai molto cambiati, si scomparsa di Robert dopo aver sa- del desiderio, dell'identità, della siasmante, che nella sua vita aveva muore e Molloy di Beckett, molti sono persi di vista. Terry, che ora puto di non essere amato. Seguia- memoria e del tempo stesso. Ci avuto luogo un cambiamento terri- racconti di Donald Barthelme). lavora come critico per un quoti- mo Terry nella sua ossessione per chiediamo allora se la predilezione bile; era avvenuto mesi prima, nel- L'autore chiama commash (, -), se- diano tessendo le lodi di orrendi un capolavoro del cinema neoreali- di Terry per i film incompiuti, mai la sua stanza, il giorno che lei era mi-colash (; -) e colash (: -) i grandi polpettoni, si trova di nuovo nella sta andato perduto, di cui troverà visti o introvabili non sia semplice- entrata con i capelli bagnati e l'in- trattini-ibridi che sono stati estre- vecchia Ashdown, questa volta per solamente una fotografia di scena. mente una forma di lutto per i so- tenzione di consolarlo; ma soltanto mamente importanti nella prosa vit- cercare di curare la sua insonnia. Sono tutti momenti cruciali delle gni meravigliosi che fa ma che non oggi il suo significato autentico e la toriana, e fa notare che nel Nove- Ma per lui Dudden ha altri proget- vite dei personaggi, che ci vengono riesce a ricordare, sogni che sem- sua portata diventavano chiari: cento, se si eccettuano La vera vita ti: lo vede infatti come potenziale rivelate in un miscuglio di fram- brano offrirgli la "visione di un ora, in questo singolo istante pro- di Sebastian Knight di Nabokov e / alleato nel suo disperato tentativo menti collegati tra loro splendida- mondo migliore, ma destinato a tratto, capiva che non c'era nessu- versi satanici di Rushdie, sono di ridurre il bisogno di dormire, mente. Sono immagini di sogno, oscillare per sempre fuori della sua na cosa al mondo che non avrebbe quasi scomparsi. Non mancano aumentando così "del trentatré vivide e ammalianti, il cui significa- portata". Tuttavia il cinema, e il fatto per questa donna... . accenni a "quelle recentissime for- per cento la speranza di vita di to ultimo rimane inafferrabile. neorealismo in particolare, ci inse- Ma ogni istante futuro che fa me di punteggiatura emotiva chia- ogni singolo uomo, donna e infan- Coe è bravissimo nel mantenere gna che il nostro credere in questo realizzare il passato inevitabil- mate smiley o emothron" e alla re- te di questo pianeta di merda". Ma un delicato equilibrio tra i diversi mondo dipende dal fatto che esso mente contiene un nuovo elemen- cente tendenza dei redattori ameri- dietro la facciata ironicamente go- fili della narrazione in modo da far resta una pura visione, immersa in to addormentato, che non si con- cani a eliminare i trattini delle paro- tica di questa casa i fantasmi del sì che essi si illuminino a vicenda. un tempo che è passato ma al tem- cretizza, in attesa di compimento. le composte. passato iniziano a prendere corpo Spesso troviamo eventi che all'ap po stesso deve ancora venire. "Un'altra vita occorrerà che passi PAOLA GHIGO IDEI LIBRI DEL MESE]

GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 9

affascinato) revisioni e varianti Percy Lubbock che recensisce la naggio, a sottrargli il discorso e Splendide rovine volte a dilatare e accumulare, ma New York Edition nel 1909, a ad assumerlo su di sé, marcando anche a coprire e disperdere, il J.W. Beach, a R.P. Blackmur e in- la propria voce. gioco dei significati e delle allu- fine a Leon Edel, che con il saggio Ma come, non è il tardo James tra sabbie solitarie sioni - tutto questo va nella dire- The Architecture of Henry James's l'apostolo del racconto non narra- GIOVANNA MOCHI zione della costruzione organica "New York Edition" del 1951 to, e non è suo merito indiscusso e legittimata di una autorialità e chiude il percorso e ci consegna aver liberato il romanzo dall'in- dersi (o alla possibilità di arren- di un canone, oppure, come Do- definitivamente il monumento gombrante figura del narratore? Donata Meneghelli dersi) alle proprie vittoriose im- nata Meneghelli afferma fin letterario dell'arte del romanzo. Le precisazioni a questo riguardo Una forma che include prese nel campo in cui è maestro. dall'inizio e poi argomenta attra- Il confronto serrato che Dona- sono salutari per uscire dalle for- tutto. Henry James James, fortunatamente, non potrà verso percorsi molto convincenti, ta Meneghelli opera tra questa si- mule sistematizzanti e, alla lunga, e la teoria del romanzo mai accampare nessuna pretesa di si tratta di una "operazione che stematizzazione a posteriori e il semplificatorie: innanzitutto, "con completezza". Avvertiva anche finirà per violare irrimediabil- testo della New York Edition os- il termine 'scenico' James indica pp. 336, Lit 45.000 Conrad quindi come quella san- mente gli stessi presupposti di servato minuziosamente nelle almeno quattro distinti aspetti del- Il Mulino, Bologna 1998 zione definitiva, celebrativa e mo- una collected edition", disinte- sue ellissi, nelle sue contraddi- la costruzione del romanzo e, fino numentale che rappresenta, per grandone la pur fragile compat- zioni, e soprattutto nel suo rap- alla fine, non riesce a decidersi per un autore, la pubblicazione delle tezza e ulteriormente frammen- porto dialogico con i testi "origi- uno in particolare, con conseguen- Nell'inesauribile proliferare di ti effetti di ambiguità e di sovrap- letture, riletture e misletture di posizione". Ma soprattutto: non di Henry James - il narratore, il criti- assenza del narratore bisogna par- co, il saggista, l'autobiografo, e co- lare, ma di presenza, e tanto più munque e sempre il Maestro di L&tto-'tsL avvolgente quanto meno avvertibi- fulgide lezioni sull'arte del roman- NORMAN GOBETTI le, di un narratore reticente, cap- zo - mancava uno studio sistema- zioso e incapace di certezze, che tico di quella straordinaria impre- intercetta e allontana l'oggetto del sa, ben più che editoriale, cono- Scopo di questa rubrica è commentare detto tutto ciò che poteva dirci, nasce in noi la racconto (quella "storia" ancora sciuta come la "New York Edi- ogni mese una riflessione d'autore sulla let- sensazione che non ci abbia detto ancora nien- presente sotto il palinsesto) resti- tuendone una visione obliqua, tion", ossia l'edizione completa e tura o più in generale sul rapporto con i libri. te". Si tratta, come è evidente, della dinamica definitiva (che completa non era, e deformata e scarsamente affidabi- stessa del desiderio, ciclica e senza via d'uscita. sul definitivo c'è di che riflettere) le. E il procedimento di James con- delle sue opere, che venne pubbli- MARCEL PROUST, Del piacere di leggere, Ma Proust - che scrive queste pagine mentre siste proprio nel mettere in scena, cata tra il 1907 e il 1909 dall'edito- Passigli, Firenze 1997, ed. orig. 1905, trad. dal lavora alla traduzione del Trésors des Rois di sempre più in primo piano, questo re Scribner, in 24 volumi in forma- francese di Maria Cristina Marinelli, pp. 70, Ruskin, e in opposizione all'idea ivi espressa narratore il cui sapere e la cui paro- to de luxe, ciascuno corredato da Lit 12.000. della lettura come "una conversazione con uo- la non garantiscono più alcun cre- una prefazione e da una fotografia mini molto più saggi e interessanti di quelli che dito. È questo uno dei molti modi, nel frontespizio, accuratamente Quando amiamo il libro che stiamo leggen- possiamo avere occasione di conoscere" - non mostrati da Meneghelli, in cui il cercata e pensata da James insie- do, la lettura diventa, come ogni atto d'amore, ci abbandona a questo punto. Una via d'uscita monumento jamesiano si deco- struisce e si sfalda: la perfetta e me al famoso fotografo americano un piacere squisito e nello stesso tempo una per il lettore amoroso c'è. Basta smettere di sempre citata "house of fiction" è Coburn. Se infatti singoli aspetti sofferenza straziante. Ci pare infatti di percepi- considerare la verità come "qualcosa di mate- dell'opera, quali il problema della una proliferazione impazzita di fi- re una bellezza, una verità nascosta, che l'auto- riale, raccolto tra le pagine dei libri come un selezione e della revisione sostan- nestre che si oscurano e si incrocia- ziale dei testi, e naturalmente le re perversamente si limita a far baluginare, e miele già preparato dagli altri e che noi non no su un frammento di "realtà" celebri prefazioni, sono da sempre bramiamo raggiungerla, dobbiamo far altro che sempre più piccolo e sempre più il- oggetto di studio e di riflessione e desideriamo stringer- attingere e degustare leggibile, in un processo di differi- critica, solo in tempi molto recenti la, e ci sfianchiamo poi passivamente in mento dalla cosa che accade al rac- (è del 1995 il volume collettaneo a nell'inseguimento. E un perfetto riposo del conto della cosa che accade al rac- cura di David McWhirter, Henry poi, a un certo punto, corpo e dello spirito", e conto del racconto della cosa che James's New York Edition. The tutto svanisce; il li- figurarcela invece co- accade. Construction of Authorship, della bro è finito, quei me "un ideale che pos- Splendide rovine, dunque, al Stanford University Press) la New barlumi di bellezza e siamo realizzare solo posto del monumento consacra- York Edition è stata considerata di verità ci sfuggono con il progresso interio- to dalla critica? In tempi di deri- nella sua interezza, come testo, e va del soggetto e di conclamata per sempre, e non ci re del nostro pensiero e nella sua specifica funzione come morte dell'autore, anche questo atto, profondamente conflittuale e resta che il disperato con lo sforzo del nostro è un rischio di semplificazione. problematico, di autorappresen- desiderio di "confor- cuore". In una lettera del 1916, poco pri- tazione. mare la nostra [vita] a co- La lettura cessa allora di ma di morire, James si volge in- Da qui il grande interesse dello se non del tutto estranee all'amore che ci essere una spirale di frustrazione e si rive- dietro a guardare la sua "poor studio di Donata Meneghelli, che avevano ispirato". la un'iniziazione, "un intervento sia pure ester- old truncated edition" (che si ri- indaga, con lucida scrittura e con E questo, suggerisce con la sua finezza inarri- no, capace di suscitare un movimento profon- velò un insuccesso da ogni punto un abile gioco di sospensioni e di vabile Proust in questo libretto, tutto il fascino e do". Lamante della lettura, che talvolta, come di vista, a cominciare da quello attese, proprio su quei meccani- tutto il pericolo della lettura: "Sentiamo proprio il depresso, si trova "incapace di volere", in pre- finanziario), che gli appare assu- smi complessi - di affermazione e mere "l'aspetto grottesco di una che la nostra sapienza comincia dove quella da a un'"inerzia della volontà", deve però ricor- sottrazione, di esposizione e reti- sorta di Ozymandias in miniatura cenza, di costruzione e decostru- dell'autore finisce, e vorremmo che ci desse del- dare che il libro non è che un afrodisiaco, un ('guardate le mie opere, o poten- zione - che stanno alla base di le risposte laddove tutto ciò che può fare è for- viatico capace di condurre "alle soglie della vita ti, e disperate') - attorno al quale quell'imponente edificio (monu- nirci dei desideri (...) Nel momento in cui ci ha spirituale" e non oltre. le solitarie e uniformi sabbie si mento/ cattedrale/labirinto/gab- distendono più che mai lontane", bia...: alla metafora dell'edificio e suggestiva analogia che sembra alle sue trasposizioni metonimi- sancire il fallimento della New che l'autrice dedica pagine acutis- sue opere complete costituisca al tando le figurazioni dell'Io? nali", ci consente di uscire da York Edition come ricompo- sime) che è la collective edition dei tempo stesso una resa, una rinun- È un interrogativo tanto più in- una lettura di James anch'essa sizione unitaria e coerente del- racconti e romanzi di Henry Ja- cia, difficilmente pensabile per Ja- teressante in quanto è proprio dal ormai impigrita e cristallizzata l'opera globale" (il modello è mes: collective soleva chiamarla mes e per la programmatica e James della New York Edition, nel canone, e di ripensare "ve- naturalmente Balzac, e anche su James e non collected - nota Me- strutturale incompiutezza della quello della cosiddetta major pha- rità" sulle quali altri avevano questo punto Donata Meneghelli neghelli con il gusto indiziario che sua scrittura, all'incessante "giro se e del later style (l'idea di due pensato per noi. Il famoso "me- scrive pagine di estremo interes- le è caratteristico - quasi a rifuggi- di vite" della ricerca, estetica e co- James, uno al di qua e uno al di là todo scenico", per esempio, o il se). Ma concediamoci anche noi re da un'idea di chiusura, di com- noscitiva, di una forma perfetta. del secolo, divenuta un luogo co- dogma inaugurato da Lubbock per un attimo quel gusto per gli piutezza, di "già accaduto", e a ri- Ed è forse questa la domanda mune della critica, sta già tutta in della "storia che si racconta da indizi che la scrittura di questo li- cercare invece un senso tutto nuo- più appassionante che suscita il una celebre vignetta di Max Beer- sola": l'analisi, effettuata su più bro ci trasmette. Il sonetto di vo di unità e di inclusione. Era grande progetto jamesiano che si bohm, in cui un James giovane e campioni, del processo di revi- Shelley non è solo una storia di stato del resto Joseph Conrad a ri- sarebbe compiuto di lì a poco: la uno vecchio si fronteggiano in ca- sione, e in particolare di quella ambizione frustrata: quelle rovi- marcare, nel 1905 (quando anco- New York Edition, con i suoi vo- gnesco accusandosi reciproca- modalità per cui il testo si dilata e ne parlano sì di un imperatore e ra non si parlava di New York lumi lussuosamente rilegati e im- mente di non saper scrivere) che si amplifica in articolazioni del del suo sogno vano di potere e di Edition), non solo quanto fosse paginati, con le sue splendide nasce la costruzione ideologica e senso affidate a incisi, allusioni, eternità, ma parlano anche dello sorprendente il fatto che non esi- prefazioni che articolano una culturale del Maestro, la canoniz- specificazioni, analogie eccetera, scultore che quelle passioni stesse ancora una edizione com- coerente e fondativa teoria del ro- zazione di "Henry James" quale mostra come tali espansioni non cercò di leggere, di imitare, forse pleta delle opere di James, ma an- manzo, con le sue sofferte ma de- sacerdote protomodernista della investono, se non in piccola par- di tradire e di nascondere (l'in- che come questa imperdonabile cise esclusioni di romanzi e rac- forma del romanzo e teorico di te, i segmenti mimetici (dialoghi, traducibile "the hand that mancanza del mercato editoriale conti che, per qualche ragione, una poetica assunta a metodo e a o "scene" in senso genettiano), mocked them" del verso shel- avesse un suo senso e una sua non rientrano nella forma "che sistema; quella poetica che trova ma invadono pesantemente il leyano); ed è quella passione, la profonda implicazione: "Perché include tutto" (cadono tra gli al- le sue formule felici ma fin trop- piano del telling e il campo della passione dell'artista, che soprav- non c'è, in tutta l'opera di Henry tri Washington Square, The Bosto- po risolutive ("metodo scenico", voce narrante, in quella che viene vive e continua a parlare dalle ro- James, nessun indizio di conclu- nians, The Sacred Tount), con le "tecnica del punto di vista", definita una "ipertrofia della vine al "viaggiatore di ritorno da sione, non c'è nell'autore il mini- sue perverse (il termine è di un "showing/telling") nei grandi of- istanza narrativa", per cui il nar- una terra antica" e a colui che ne mo accenno alla volontà di arren- William James esasperato quanto ficianti del mito jamesiano: da ratore tende a scalzare il perso- ascolta il racconto. Giovanile gaiezza, nostalgia dei morti Il Meridiano dedicato a Celan raccoglie le seicento poesie di uno scrittore idolatrato e lontano ANNA MARIA CARPI

"Una volta / m'accadde di udirlo, / densa in se stessa e diventa, specie secolo e per una sorta di doppia ta- non erro, anche una relazione sotter- Paul Celan lavava il mondo, / non visto, per negli ultimi anni, una congestione di buizzazione: tabuizzazione della ranea fra la straordinaria gaiezza e Poesie tutta la notte, / inconfutabile. // frammenti e particelle ipersignifi- difficoltà dei suoi testi - difficile socievolezza del giovane Celan e Uno ed Infinito / annichilito, / ichi- canti penetrabile solo a sprazzi. uguale sublime - e della tragedia quel non potersi più, alla fine, conci- a cura di lire. // E fu luce. Salvezza". Chi leggesse Celan senza sapere di ebraica che Celan porta su di sé. Il liare coi viventi che lo porterà al sui- Giuseppe Bevilacqua La poesia di Celan dichiara di vo- questa sua antimoderna fede nella plauso e la smania di commentarlo cidio nella Senna, e come dall'espe- sarebbero forse meno unanimi se si pp. CLX-1472, Lit 85.000 ler essere dialogica ma - restando relazione lingua-cose, avrebbe ragio- rienza dell'eros, che la critica aveva oscuro l'altro da sé e muto il tu ap- ne di scorgere nella sua poesia la con- prendesse sul serio, con concretez- finora lasciato in ombra, al viaggio Mondadori, Milano 1998 passionatamente inseguito - si ad- dition verbale di Valéry, la scuola di za, la sostanza del poeta: il suo ine- d'angoscia e nostalgia verso i morti della propria stirpe fino all'estin- guersi del progetto poetico, il per- W aul Celan - di cui per la cu- corso sia uno. ra del nostro maggior cela- Bevilacqua analizza anche il tor- JL niano escono ora tutte le La vita e i libri mentato rapporto dell'ebreo buco- poesie, circa seicento fra edite in vi- vino con l'amata-odiata lingua tede- ta e postume - è un mistico della di- 1920 Nasce a Czernowitz nella Bucovina 1949 Si iscrive all'Ecole Normale Supérieu- sca, il suo approccio alla problema- sintegrazione, che vede l'esistenza rumena (Cernovcy nell'attuale Ucraina) da re, dove studia filologia e germanistica. tica mallarmeana, il suo legame con come un irreparabile esilio, il mon- Leo Antschel-Teitler e Friederike Schrager, 1952 Si reca per la prima volta in Germania, do come in un'eclissi permanente, e ebrei ortodossi di lingua tedesca seguaci del invitato a Niendorf dal Gruppo 47. Pubbli- Classici tedeschi nella poesia un "fenomeno sublu- chassidismo e del sionismo. ca Mohn und Gedàchtnis (Papavero e me- Wolfgang Goethe, I dolori del nare, terrestre, creaturale" aperto al 1927-30 Frequenta la scuola ebraica Ssafa- moria). Sposa Gisèle de Lestrange. tempo, ma a un tempo altro in cui giovane Werther, a cura di Iwrija. 1953 Ha un figlio, Francois, che vive solo Giuliano Baioni, nota di Stefa- "presto è / oggi, per sempre" e non 1930 Si iscrive al ginnasio presso il Liceul qualche ora. si può ragionare di passato, presen- nia Sbarra, trad. di Alberto ortodox de Bàeti. 1954 Traduce Cioran e Picasso. Inizia una te, futuro. Anche lo spazio è altro da Spain, testo tedesco a fronte, 1933 Diventa bar mizwà, entrando così nel- relazione epistolare con Nelly Sachs. quello usuale: è smisurato e sparso Einaudi, Torino 1998, pp. la legge ebraica. 1955 Ottiene la cittadinanza francese. Ha di frammenti umani - occhi, boc- 285, Lit 20.000. un altro figlio, Eric. Pubblica Von Schwelle che, palpebre, mani - e di preumani 1936 Si unisce a un'associazione studente- "A salti e lanci". Il dibattito sul zu Schwelle (Disoglia in soglia). e postumani ghiacciai, polveri, eru- sca antifascista. Volkslied nell'epoca dello Sturm zioni e implosioni, con un doppio 1938 Supera l'esame di maturità. Si iscrive 1956 Traduce Simenon, Pessoa e il und Drang, a cura di Clelia Par- sfondo, l'inenarrabile orrore del ge- all'Ecole Préparatoire de Médecine di commento di Jean Cayrol al film di Alain vopassu e Alberto Rizzuti, Edi- nocidio ebraico e un remoto elisio Tours, in Francia. Resnais Nuit et brouillard. zioni dell'Orso, Torino 1997, di tombe d'aria dove le vittime si ri- 1939 Fa un viaggio a Londra. Torna a Czer- 1957 Collabora alla rivista romana "Botte- pp. 305, Lit 35.000. Annette von Droste-Hùlshoff, coverano nell'attesa di un possibile- nowitz per le vacanze estive. In seguito ghe oscure". Il faggio degli ebrei, trad. di impossibile manifestarsi del divino: all'annessione della Bucovina all'Urss, gli è 1958 Riceve il premio Città di Brema. Tra- Laura Ducati, Cristina Moro e libere di respirare ma pur sempre impossibile fare ritorno in Francia; si iscrive duce Blok, Rimbaud, Esenin, Mandel stam. allora alla Facoltà di lettere dell'università 1959 Inizia a lavorare come lettore di Lin- Giulia Trepin, introd. di Uta dentro una semioscurità, perché lu- Treder, testo tedesco a fron- ce è dopotutto soltanto il "senso di Czernowitz. gua e letteratura tedesca all'Ecole Normale 1940 Conosce Ruth Lackner. Supérieure. Pubblica Sprachgitter (Grata di te, Marsilio, Venezia 1998, della luce" che l'anima reca in sé. pp. 240, Lit 25.000. 1941 In seguito all'invasione tedesca, è co- parole). Traduce Apollinaire, René Char, Non meravigliano perciò l'osses- Bertolt Brecht, I capolavori, a stretto a trasferirsi nel ghetto costruito su Valéry. sivo ricorrere dei sintagmi al vocati- cura di Helmut Riediger, in- vo, gli sconfinamenti nella litania, ordine degli occupanti. 1960 Viene accusato da Claire Goll di plagio trod. di Cesare Cases, Ei- nella dolente profezia, la violenta di- 1942 Viene arruolato in un battaglione di e di impostura. Riceve il premio Buchner. naudi, Torino 1998. 2 voli., namica fra spes e desperatio salutis e ebrei impegnati nella costruzione di un lager 1961 Traduce Emily Dickinson. pp. 372+490, Lit 38.000. lo statuto corale da salmo biblico. Il a Tabàràsti. Riceve la notizia della morte dei 1963 Pubblica Die Niemandsrose (La rosa Paola Gambarota, Surrealismo che significa che l'io celaniano non è genitori, deportati nel lager di Michailovka. di nessuno). in Germania, presentaz. di Al- l'io lirico moderno bensì solo la vo- 1944 Torna a Czernowitz, che in aprile è ri- 1967 Tiene una lettura a Friburgo, dove in- berto Destro, Campanotto, ce di un noi accorato, estatico e in conquistata dai sovietici. contra Heidegger. Pubblica Atemwende Udine 1997,pp. 188, Lit 35.000. cammino. In una delle sue pochissi- 1945 Si trasferisce a Bucarest, dove lavora (Svolta del respiro). Traduce Shakespeare. Hofmannsthal, numero mono- me prose, il discorso di Darmstadt come traduttore dal russo presso la casa 1968 Pubblica Fadensonnen (Filamenti di grafico di "Cultura Tedesca", del 1960, Celan sosteneva che la editrice Cartea Rusà. sole). Entra nel comitato di redazione di 1997, n. 8, Donzelli, Roma, realtà non è data, che la realtà vuol 1947 Pubblica tre poesie sulla rivista "Ago- "L'Ephémère". Traduce André de Bou- pp. 256, Lit 40.000. essere cercata: in un "parlare con le ra" con il nome di Paul Celan. Passa illegal- chet, Jules Supervielle, Ungaretti. strade senza sbocco / del vis-à-vis", mente la frontiera con l'Ungheria e, il 17 di- 1969 Fa un viaggio in Israele. come suona una delle poesie postu- cembre, giunge a Vienna, dove conosce In- 1970 Si suicida gettandosi nelle acque della Mandel'stam - il poeta russo ed me, con un di fronte da cui è "espa- geborg Bachmann. Senna dal ponte Mirabeau. Esce, postumo, ebreo vittima delle purghe stalinia- ne nel quale Celan scorgeva un fra- triato" il significato, e "questo / pa- 1948 Si trasferisce a Parigi. Lichtzwang (Luce coatta). ne masticare, con / denti di scrittu- tello nel "camminare a fianco del- ra". La contraddizione interna a l'Irrefutabile e del Vero", la com- questo "vis-à-vis" è che non si vede: plessa amicizia con Nelly Sachs, lo sfortunato viaggio a Gerusalemme Mallarmé che disorganizza la frase sausto proclamare vero un assurdo, nel '69, in una realtà ebraica che non perché propugna la non esistenza di un indimostrabile che non lenisce la aveva nulla a che fare con gli spettri una realtà. Ci vedrebbe insomma ferita di vivere ma addirittura l'allar- del suo desiderio. Belfagor l'operazione di un io-mago artistico, ga, è in sé difatti abbastanza estra- Tradurre Celan è, come si può 315 egocentrico, monologante. E in Ce- neo allo spirito del tempo. immaginare, un'impresa al limite Un rémpart contre les abus de l'industrie culturclle lan, difatti, l'assedio del mistico in- Le centoventi pagine della prefa- dell'impossibile, e non perché io cre- CLAUDE AMBROISE «Le Monde» torno all'inesprimibile e la ricerca zione di Bevilacqua attraversano il da a priori che la poesia sia intradu- Delio Cantimori a casa sua l'ultimo scritto di Carlo Dionisotli ebraica intorno alla reale sostanza continente della poesia celaniana, cibile. Difficile è però andar dietro Nell'Archivio del Sant'Uffizio ADRIANO PROSPERI dei nomi incrocia i percorsi della sottolineando la concatenazione a alla capacità di condensazione se- poesie pure. Incrocio fecondo e cer- embrice o a fuga fra i diversi cicli, mantica del tedesco, già sfruttata L'Arco di Costantino e i Turchi nella pittura italiana del '400 STEFANO MICCQLIS cato, come dimostra già la traduzio- spiegando via via i testi chiave con dalla letteratura mistica fra Duecen- ne celaniana della Jeunce parque di ricche note ai testi e confrontandoli to e Trecento, che Celan non ignora- ROBERTO VIVARELLI Guerra ai civili e vuoti di memoria Valéry (su cui è apparso di recente con le scarse dichiarazioni di poetica va (vedi ad esempio il citato annichi- Martin Heidegger a Paul Celan GIUSEPPE BEVILACQUA uno studio di Camilla Miglio, Celan di questo lirico alieno come pochi lito-ichilire, dall'uso medievale di Non disturbate l'elefante Beniamino e Valéry. Poesia, traduzione di una di- dal teorizzare. Di pari passo, con ric- icht, "qualcosa", e nicht, "nulla"), e una schermaglia del tenente colonnello COCER Alfonso Carrieri stanza, Edizioni Scientifiche Italia- chezza e sicurezza di dati, Bevilac- in particolare alla dinamica dei pre- Dante Isella con Vittorio Sereni ne, 1997). Ma la differenza è grande. qua ricostruisce di Celan la biografia fissi e agli abbaglianti cortocircuiti (anche attraverso una ricca cronolo- dei composti: l'italiano è giocoforza La vita della donna che ha inventato il «Washington Post» L'edizione di Giuseppe Bevilac- qua ha il merito incommensurabile gia curata da Mario Specchio), e ad- li diluisca o con l'impiego di più ter- Les Coings de «Belfagor». Bloch traviato dalla casa Einaudi; lo dirittura il volto, la presenza fisica: mini o con le preposizioni. Ma la tra- scavatore schiacciasassi Andrea Carandini; Il riso di Talete presso Renzo di portare al lettore italiano, in tutta Villa. Luigi Russo: uno scritto sconosciuto sugli ecclesiastici diabolici concretezza, un poeta fra i massimi Bevilacqua ha difatti conosciuto il duzione risolve tutto questo in mo- Rassegnadivaria umanità diretta da CAJtLO FERDINANDO Russo del Novecento tedesco. Poeta che poeta di persona e a più riprese rile- do eccellente, a un alto livello forma- Abbonamento annuo, sei fascicoli di 772 pagine. Lire 72.000 Est. 120.000 non ha perciò alcun bisogno di esse- va, in modo del tutto inconvenzio- le. È semmai là dove Celan si fa a un c.c.p.21920509 - «Belfagor» Firenze re sopravvalutato, come invece gli nale, ciò che lega certi suoi testi, in- tratto piano e quasi comune che Be- accade nel generale culto idolatra sospettabili per così dire di realtà, a vilacqua è a tratti un po' più lettera- dello scrittore proprio di questa fine ben precisi eventi privati. Rileva, se rio dell'originale. - o&òó-vcx cte^L Diario in versi d'un destino tragico Processo creativo e tensioni linguistiche d'una poetessa per pochi EDOARDO ESPOSITO

1955-56, potremmo intanto rivol- Amelia Rosselli tualmente linguistica, in cui vedia- guaggio, in un'ottica che sarà poi tomo, la poesia di Amelia Rosselli gerci in un'ottica di approssima- mo il poeta interrogarsi sulle sue approfondita e resa al tempo stes- è poesia del lapsus, perché essa Le poesie zione ai testi più difficili; assiste- scelte e saggiarne le potenzialità, e so più organica da un aderire di tutta sta per qualcos'altro. Essa di- a cura di remmo così, in qualche modo, alla in cui il mezzo sembra farsi im- Amelia Rosselli - e vorrei dire da ce in un linguaggio che è compro- messa a nudo del processo creati- provvisamente fine, catturare l'at- un suo sostanziale riconoscersi - messo evidente tra un di fuori che Emmanuela Tandello vo stesso, al suo caratterizzarsi e tenzione dell'autore e volgerla ad in un procedimento di tipo surrea- cerca di costruire argini e un di prefaz. di Giovanni Giudici definirsi ora in termini di medita- altra direzione: "Se sont le contin- listico che osmoticamente mescola dentro che cerca di erompere e zione esistenziale ("Misère qui te gences / les conte in gences / sogno e realtà, automatismo e de- che è carico di tutto ciò che non si pp. XVI-686, Lit 32.000 traine au fondo de la chambre, qui compte in gents / Compte enfants siderio, e che sta alla base delle può dire ma che tutti possiamo Garzanti, Milano 1997 sentire. Personalmente, mi piace pensare che la poesia debba con- nico poeta donna nell'an- seguire un controllo più diretto tologia novecentesca di delle pulsioni da cui pure muove, UPier Vincenzo Mengaldo Rosselli chi è e che i suoi più alti risultati si rag- (Antologia personale, giungano quando - per riprendere Bollati Boringhieri, 1995), Amelia Amelia Rosselli nasce a Parigi nel 1930 da ni) e nel 1987, da Garzanti, una scelta delle ancora termini di Giudici - il dis- Rosselli godette a suo tempo, co- Marion Cave e Carlo Rosselli, che viene ucci- sidio tra "il cosa-vuol-dire" e il me è noto, di un altro e notevole sue poesie, Antologia poetica. Per tutta la vi- so nel 1937 insieme al fratello Nello in un at- ta soffre di gravi disturbi psichici. Muore sui- "dire-in-sé" tenda piuttosto a con- privilegio, quello di una partecipe figurarsi come rapporto, per tentato organizzato dai servizi segreti fascisti. cida nel 1996. presentazione di Pier Paolo Paso- quanto conflittuale. Ma occorre Nel 1940 si trasferisce con la madre e i fratel- lini, che contribuì fortemente a se- Eraldo Affinati, in Campo di sangue riconoscere la viva tensione di gnalare l'originalità di una scrittu- li a Londra, e poi negli Stati Uniti. Studia a (Mondadori, 1997, pp. 121-122), ha scritto: queste pagine, e l'accento di since- ra ancora conosciuta solo da po- New York e, nel Vermont, frequenta gli am- "L'11 febbraio 1996, lo stesso giorno di Syl- rità che le scuote, al di fuori di chi; e ora Giovanni Giudici sigla bienti quaccheri e lavora in campagna. Nel via Plath, Amelia Rosselli si getta dalla fine- ogni calcolo letterario; qua e là, con non minore partecipazione e 1946 rientra in Italia e trascorre alcuni mesi stra della sua vecchia casa di via del Corallo, grumi di dolore e di passione si di- acutezza la prefazione alla raccolta a Firenze, ma sceglie poi di tornare a Londra, nel centro di Roma: il suo corpo sfonda una chiarano inequivocabilmente al pressoché completa delle poesie dove inizia a studiare musica e composizione. chiostrina e finisce nella parte dell'edificio lettore, e il vagabondare senza mi- italiane, un volume che torna a Nel 1948 è di nuovo a Firenze, presso la non- sura e senza confini di queste pa- sottolineare l'importanza non raggiungibile solo attraverso i negozi che, es- na paterna, e qui apprende la notizia della sendo domenica, sono chiusi. Dopo diverse role lucide e stranite è forse sì transeunte di un'esperienza che - esteticamente - eccessivo e delu- morte della madre, restata a Londra. Trova ore, i vigili del fuoco ne recuperano la salma. pure non è uscita dal cerchio degli sivo, ma offre non poche occasioni lavoro come traduttrice presso le edizioni di affezionati di poesia. Poeti e narratori, pur evocando il silenzio, di autentico stupore, e attimi di ri- La ragione sta certamente nella Comunità e si trasferisce a Roma. Qui strin- lavorano sul linguaggio: assomigliano a ne- conoscimento per ciascuno di noi. difficoltà di questi testi, nella loro ar- ge nuove amicizie (Rocco Scotellaro, Carlo gromanti, in bilico fra vita e ignoto, il cui ge- dente sregolatezza, e forse in un'idea Levi, Niccolò Gallo, Renato Guttuso...) e si sto espressivo ottunde tale distinzione. Ogni stessa di poesia con la quale l'accor- dedica allo studio (letteratura, filosofia, ma- loro parola si trascina ancora dietro il vuoto do è tutt'altro che scontato, dato che tematica) e alla ricerca musicologica, pubbli- dal quale, per contrapposizione vitalistica, Franco Arminio sembra crescere su un accumulo di cando saggi su "Diapason", "Civiltà delle deriva. Il progresso scientifico del ventesimo Homo timens dati e un flusso di parole che solo macchine", "Il Verri". Intanto scrive poesie - secolo, moltiplicando le possibilità dell'esi- presentaz. saltuariamente si compongono in tra cui, nel 1958, il lungo poemetto La libel- di Valerio Magrelli accordi ritmici e sintattici; per quan- stenza, sembra lasciar brancolare nel buio lula (che pubblicherà solo nel 1983 da Se). pp. 155, Lit 15.000 to riguarda il ritmo, in particolare, chi, come lo scrittore, abita nel discrimine, Sellino & Barra, basterà leggere qui le pagine di Spazi Nel 1963 Pier Paolo Pasolini ne presenta al- alla frontiera della finitudine". Serra di Pratola (Av) 1997 metrici (riflessione già allegata a Va- cune su "Menabò". Danno seguente esce da riazioni belliche, 1964), per consta- Garzanti la sua prima raccolta poetica: Varia- Pur scrivendo molto in prosa tare come si tratti di scelte tanto me- zioni belliche. Seguiranno Serie ospedaliera (consiglio anzi di leggere, o rileg- ditate e suggestive quanto di proble- (Il Saggiatore, 1969), Documento 1966- gere, le tre brucianti Miniature pub- matica condivisibilità (e si aggiunga 1973 (Garzanti, 1976), Appunti sparsi e blicate nei Narratori delle riserve, a per inciso che, poiché la concezione persi 1966-1977 (Aelia Laelia, 1983), Dia- cura di Gianni Celati, Feltrinelli, ritmica di Amelia Rosselli contem- rio ottuso 1954-1968 (Ibn, 1990) e Sleep. 1992), Arminio appartiene alla spa- pla la dimensione "visiva" e quindi Poesie in inglese (Garzanti, 1992). Nel corso ruta schiera di quelli che una volta, tipografica, la scelta dell'editore di degli anni sessanta si avvicina agli ambienti ma anche oggi, pudore permetten- trascurare questo aspetto richiede- della neoavanguardia. Nel 1979 cura /'Epi- do si sarebbero chiamati poeti per va adeguata giustificazione). vocazione. Il suo stare tra versi e ri- Indubbia è, tuttavia, la passione stolario familiare del padre, nel 1980 racco- ghe mozze, il suo giocare a rim- che autenticamente anima la pagina glie per Guanda i propri Primi scritti 1952- piattino col bianco della pagina de- della Rosselli, e questo volume può 1963, nel 1981 pubblica il poemetto Im- dicandogli la serietà buffonesca sollecitare un approfondimento promptu (EdizioniSan Marco dei Giustinia- con la quale un uomo coraggioso opportuno; per un contatto che più pensa la propria morte non potreb- cordialmente avvicini il lettore, sug- be infatti giustificarsi se non fosse geriremmo di cominciare da quelle inevitabile, frutto cioè di quel se- "poesie per Rocco Scotellaro" che, le traine dans te vieilles pantoufles / le Compte ingrat / Conte en strutture tendenzialmente poema- duttivo meccanismo a tenaglia, o composte nel 1953 in una sorta di cousues"), ora di riflessione lette- Gants", e così via, in un balbetta- tiche di Variazioni belliche e di Se- coazione a ripetere, che fa della Cantilena (così il titolo), segnarono raria ("Montale - procedimento mento che unisce la freschezza del rie ospedaliera (1969). Era proprio parola il campo del vissuto e per tempo la tragica disposizione di surrealista non nelle immagini (...) gioco infantile alla consapevolezza a partire da testi delle Variazioni dell'agire in atto. Sentite a quale questa poesia, ma che sono anche ma nell'accostamento delle vocali linguistica più consumata. che Pasolini metteva a fuoco quel sottilissima corda ironica è legato il testimonianza della sua straniata (...) controllatissimo") e ancora La lingua della poesia tende qui tema del lapsus che doveva appa- suo essere lirico: "Passeggiare leggerezza, della sua vena affettuo- più precisamente metrica o pun- a farsi sperimentazione del lin- rentare la poesia di Amelia Rossel- tranquillo / con la morte e coi bam- sa e fantastica ("Rocco morto / ter- li allo sperimentalismo neoavan- bini / e sentire come tutto si disfa / ra straniera, l'avete avvolto male / i guardistico del tempo: in maniera in un lontano mormorio / perché tut- vostri lenzuoli sono senza ricami / anche fuorviarne, annota Giudici, to è là fuori / i cani le rose i cuori", Lo dovevate fare, il merletto della PATRIARCA KAREKIN I giacché era stato lo stesso Pasolini dove la rima baciata "fuori cuori" gentilezza!"). a precisare che quello del lapsus nei due ottonari della chiusa con- La tragicità sembra iscritta per- era "un piccolo tema secondario segue l'effetto ritmico di dissolven- fino cromosomicamente nel desti- L'IDENTITÀ DELLA rispetto ai grandi temi della Ne- za nell'eco proprio di certe strofe no di Amelia Rosselli, e non sarà vrosi e del Mistero", e che tuttavia popolari. Per questa via, però, l'im- qui il caso di insistervi, se non for- CHIESA ARMENA divenne un tramite obbligato del- magine rivela molto più di quel che se per segnalare che una nota ai te- ECUMENISMO E RINNOVAMENTO l'approccio critico a testi che era mostrano la citazione montaliana e sti meno avara avrebbe costituito altrimenti difficile dominare. la classica iconografia di sapore un utile contributo, e consentito Chiesa e nazione dal genocidio alla modernità Da qui si deve forse ricomincia- fiammingo. Viene infatti a imporsi un aggancio alla realtà storica che re, magari attraverso le successive un pensiero coltissimo, una profon- molte cose avrebbe chiarito anche «Ecumenismo» pp. 208 - L. 25.000 e più controllate prove di Docu- dità riflessiva nella quale lo stesso sul piano dell'interpretazione. Del mento (1976), e seguendo le solle- terrore dell'esistere trova una sua resto, molte di queste pagine sono citazioni del discorso di Giudici là compostezza: "Carissimi, / sto di- scandite anche esplicitamente in fwjjl dove parla della "straordinaria ventando astratto. / Ma dov'erano maniera diaristica, e proprio al VIA N0SADELLA 6 EDIZIONI TEL. 051/306811 tensione erotico-religiosa" del suo le corde / del contatto?". Diario in tre lingue, che risale al 40123 - BOLOGNA FAX 051/341706 DEH0NIANE discorso. Se il lapsus, infatti, è sin- GRAZIELLA SPAMPINATO BOLOGNA IDEI LIBRI DEL MESE GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 12 io. L'edizione dei "Meridiani" è cu- traduzione di Bacigalupo) che di- fronte alle sue poesie aspre e steno- Da sensi febbrili, rata e introdotta con grande com- venta qui "perché Viva". grafiche, sparisce addirittura il ca- petenza e completezza da Marisa La prefazione di Masolino none sublime dominante negli anni Bulgheroni. Dal saggiò ' ricco ed d'Amico presenta al lettore in po- settanta, e la vacua pattuglia della implacati pensieri evocativo che apre il volume e dal- che pagine chiare e di particolare parola innamorata fa naufragio. Re- PAOLO AMALFITANO la appassionante ricostruzione del- acutezza alcune delle fondamentali stano, spazzati gli altri, solo alcuni la biografia della Dickinson emer- chiavi interpretative dell'opera: la poeti di serie A che avevano iniziato ge il tessuto fitto di relazioni perso- forma conclusa, compiuta di cia- altrove, come Cucchi e Viviani. corpo e vita, e liberarsene ("To go nali ed epistolari che - insieme ai scun componimento (il contrario Lolini non è mai stato inquadra- Emily Dickinson elastic"). La poesia per lei, come per libri da lei amati - costituiscono del frammento), la discendenza bile, non ha mai pensato alla carrie- Tutte le poesie i metafisici inglesi del Seicento, è so- l'unico accesso possibile alla sua della metrica della Dickinson dalla ra poetica. È stato, a suo modo, un prattutto un'esperienza dove i sensi poesia. Le traduzioni dell 'opera tradizione dei canti sacri (le tetra- sovversivo discreto, appartato, che a cura di Marisa Bulgheroni si tramutano in pensieri e i pensieri omnia sono di Silvio Raffo (1174 podie giambiche degli inni), la lin- non è voluto comparire. Ha fatto pp. 1855, Lit 85.000 diventano senso. E nello stesso tem- poesie), Margherita Guidacci (392 gua "priva di aspirazioni a raffina- l'editore di tanta poesia sotterranea poesie), Nadia Campana (27 poe- Mondadori, Milano 1997 po è il tentativo continuo, tutto no- tezze 'europee' tutta derivata com'è di un quindicennio italiano, portan- vecentesco, di trasfigurare questa sie) e Massimo Bacigalupo (185 dalla Bibbia e dal Webster", la con- do alla luce testi e autori fuori sche- esperienza in un mondo simulato, poesie), cui va anche il merito di cisione epigrammatica dello stile. ma. Non ha curato l'immagine della Emily Dickinson sua poesia, e ne è stato ripagato. In nessuna recente antologia compare Una pantera nel guanto la sua opera di poeta. Eppure, rileg- a cura di Adriana Seri gere oggi le sue raccolte fa l'effetto Forme chiuse contro la città-modello di un antidoto all'indietro. Se non si prefaz. di Masolino d'Amico può più impedire l'effetto dell'avve- pp. 223, Lit 24.000 GIORGIO LUZZI lenamento già avvenuto, si può però annullarlo almeno nella coscienza Passigli, Firenze 1997 GIOVANNI RABONI, Tutte le poesie (1951- nuovo. Rileggendo il suo lavoro di quegli anni' postuma. 1993) Garzanti, Milano 1997, pp. 388, si ha un'impressione di pietas contenuta, di In tempi di religione vitalistica e Millesettecentosettantacinque Lit 35.000. una creaturale disposizione a individuare nel- linguistica, la sua resa quasi allo zero poesie di Emily Dickinson: il canzo- lo spreco l'epifenomeno delle forme produttive della dizione e del ruolo fu qualcosa niere completo, in edizione bilin- di stupefacente. Mentre la poesia e repulsive del capitalismo, di una secca capa- gue, della poetessa americana è ora Raboni poeta nasce con caratteristiche nette: italiana si preparava a ricaricare la a disposizione del lettore italiano. precoce, cristiano, urbano e cosmopolita. Il co- cità di rilevare i guasti antropologici che sono il funzione del poeta di tutti quei suc- Destino strano quello della smopolitismo culturale gli fa incontrare mo- costo dell'indirizzo dall'alto di una "città-mo- chi spiritualisti che oggi ancora im- Dickinson e anche quello delle sue delli poco favoriti dal clima di quegli anni cin- dello". Verrà, conseguente, il Raboni successi- perversano, accanto al loro rovescio poesie. Un'esistenza vissuta in un quanta: un'area anglosassone con risonanze vo, tra le ferite del disfacimento sociale (dram- tecnicistico di gelo combinatorio, perimetro estremamente circoscrit- forti di Eliot (ma sono da non dimenticare gli matica e palpabile l'atmosfera del dopo-Pinel- Lolini scriveva le sue strofette brevi, to - la casa di Amherst nel Massa- interventi saggistici nella querelle poundia- li, tra caso Feltrinelli, scricchiolii della "chose" i suoi mezzi versi, combinando un chusetts come unico scenario, le in- na), una cultura delle traduzioni, l'attenzione sovietica, perdita di controllo strategico da vissuto da personaggio ai margini tricate relazioni familiari come oriz- per le forme della rappresentazione simbolico- parte dei movimenti della sinistra interna) e il dei margini del movimento; come zonte affettivo, il mondo esterno esistenziale (Bacon in particolare). D'altra par- rientro, lucidamente omologo, nelle zone un vecchio tra i giovani, un becket- evitato, filtrato, vagheggiato - cui te la scheda iconografica che compare nella co- dell'incubo privato, del lutto e della perdita, tiano tra i retori, un céliniano tra i corrisponde un'opera segreta, feb- pertina di questa edizione garzantiana - un Si- delle derive personali come allegorie dell'in- progressisti, 0 suo alter ego poetico brile, accumulata negli anni, che so- roni tra ipiù duramente milanesi - è una chia- fittirsi negativo della situazione esterna (Nel tendeva a zero, al grado dello "zio lo dopo la sua morte inizia a essere Giacomo" di certi canti sarcastici e ve d'ambiente che ottiene almeno due meriti: grave sogno). pubblicata e riconosciuta ("Publi- irrisori (quel Leopardi così chiama- la documentazione del peso ormai riconosciuto cation - is the Auction / Of the Attorno alla metà degli anni ottanta la to a puntino in una stupenda poesia Mind of Man - / Poverty - be ju- di Sereni e lo spostamento, al quale Raboni ha svolta formale, clamorosa. E una svolta di che parla della fine della poesia così stifying / For so a foul a thing", contribuito in maniera spiccata, del centro dei metodo: trasferire la riconoscibilità del testo come la conosciamo dal simbolismo "Pubblicare - è la vendita all'asta / riferimenti in poesia da Firenze a Milano. Si poetico come tale nel suo immediato profilo in avanti: "Niente niente/il qui pre- della mente dell'uomo - / Un atto può parlare, sia pure con prudenza, di realismo metalinguistico. La forma chiusa, ormai adot- sente demente / o il grande zio Gia- così vile forse solo / la povertà lo lombardo, purché si tenga presente il corredo tata sistematicamente, ne è il cerimoniale, la como"). può giustificare -", n. 709). Affer- delle ascendenze: vi è molto di manzoniano in veste. Hanno pesato su questa scelta una mo- Personaggio di stazione, barbone mazione lenta, difficile, inizialmente lui, così come qualcosa deve all'illuminismo di zione di contenimento e contemporaneamen- o spia, snob e miserabile, colto e affidata ad amici e parenti, a partire Parini (L'insalubrità dell'aria,), altro a Carlo te un'istanza di riconoscibilità (di prima rico- mercenario, diverso e musicista dal 1890. Poi il successo, le molte Porta (Canzone) e poi a Tessa. noscibilità) come servizio. La configurazione nuovo, lo stuntman letterario di Lo- edizioni parziali e spesso poco rigo- Il progetto, che si orienterà ben presto verso del testo chiuso, la sua capacità di avviso ri- lini ci dà una ritmica inedita nella rose. Infine nel 1955 l'edizione criti- poesia italiana che meriterebbe uno l'andamento smorzato di una pseudonarrazio- tuale, funzionano da mediatori critici in dire- ca a cura di T.H. Johnson; e, per studio e un'edizione completa pres- zione del lettore, lo inducono a porsi nella quanto riguarda l'Italia, una fortuna ne a spirale, procede verso la riduzione di spet- so qualche grande editore, come condizione di recepire quel testo come specifi- progressiva negli ultimi trent'anni. tacolarità linguistica e con essa verso la caute- grande è, per esempio, il suo rifaci- Destino il suo che trova forse spie- la, quanto meno, per le pratiche sperimentali. co. E la risposta di Raboni alla crisi di verso di mento del Viaggio baudelairiano gazione all'interno dei testi in due Passa attraverso queste scelte la critica al mo- questi anni, e lo è nel modo meno calligrafico, (1982) ripubblicato sulla rivista "Il tendenze opposte e complementari: dello di sviluppo. Le case della Vetra è il libro con una ricognizione strenua dei "puri / messi gallo silvestre" di Antonio Prete. di essere in anticipo e in ritardo sul capitale del Raboni giovane, e lo è piuttosto del capitale" e dei loro misfatti: ardita spina Pare una rilettura (ma, come sem- suo tempo, rivolta con una faccia al per la manifestazione tragica dei residui che iconica dentro le nostre contraddizioni di sog- pre, scritta a voce viva, narrata e bas- futuro e una al passato, inattuale. non per la proclamazione dell'abnormità del getti in regime globalitario. so-aulica) leopardiana del mito mo- "Strong Draughts of Their Refre- derno della letteratura, che approda shing Minds / To drink - enables oggi a un bilancio politico e umano Mine / Through Desert or the Wil- definitivo: "Credemmo in tutto / derness / As bore it Sealed Wine - sostitutivo, privato e interiore, e da- una revisione complessiva molto poi in nulla / perdonami e sopporta- // To go elastic - Or as One / The re ad esso valore di vita vissuta. accurata di tutti i testi tradotti che Un sovversivo mi". Biografia di uno per molti, si- Camel's trait - attained - / How "To fili a Gap / Insert the Thing dà all'insieme l'unità stilistica pre- neddoche (fin troppo appartata o powerful the Stimulus / Of an Her- that caused it - / Block it up / With sente nell'originale. esclusa dalla corporazione poetica) metic Mind", "Bere intere sorsate di Other - and 'twill yawn the more - A queste si aggiungono, nuove o discreto di una generazione, o, almeno, del quelle fresche menti / rende la mia / You cannot solder an Abyss / ripubblicate, alcune traduzioni, GIANNI D'ELIA suo scandalo non normalizzato, di- più agile nel passo / attraverso i de- With air", "Per chiudere una falla / preziose per i raffronti e per le viso fra un tragicomico falsetto e la serti più remoti - / come se avessi un devi inserirvi ciò che la produsse - scelte operate dagli autori, di alcu- malinconia del nulla. vino di riserva// od avessi raggiunto / Se con qualcosa d'altro vuoi ri- ni poeti italiani: Cristina Campo, Si legga la sua versione libera addirittura / il ritmo del cammello - chiuderla / ti si spalancherà sempre Cima e Montale, Giudici, Luzi, dell'Ecclesiaste (L'Obliquo, 1993), Attilio Lolini / Che potere ha lo stimolo di una er- più grande - / Non puoi colmare Montale, Rosselli. prefata da Franco Fortini con tanta metica mente -" (n. 711). Stile sin- un abisso / con l'aria" (n. 546). Quasi contemporanea, l'edizione convinzione. Pochi sanno far versi, Gottfried copato, sintassi fratta, il trattino co- Versi nudi, scarni, senza replica Passigli, Una pantera nel guanto (è facendo finta di non farli, come il (Preghiera di carne) me unico segno di punteggiatura né grandi ambiguità, forme chiuse l'ultimo verso della poesia n. 244), senese Attilio Lolini, autore che già con disegni di che incide, incastona, separa, so- cui Emily Dickinson consegna raccoglie cento liriche tra quelle me- Pasolini indicava agli inizi degli an- Albano Morandi spende, qui come in tutte le altre "missive" troppo forti per i suoi de- no note al pubblico italiano, scelte e ni settanta tra i pochi interessanti poesie, un discorso teso, implacabi- stinatari - amori fuggevoli e lontani, tradotte da Adriana Seri, dove più "fuori stagione" di allora. Pratica- pp. 32, Lit 15.000 le, dove alla solitudine delle proprie amici, amiche, la cognata Sue, Ma- estreme appaiono le manifestazioni mente un venticinquennio di scrit- L'Obliquo, Brescia 1997 percezioni corrisponde una incredi- bel Loomis, T.W. Higginson che delle consuete polarità poetiche del- ture, a tutt'oggi, da Notizie dalla ne- bile vastità di scenari possibili. diventerà il suo tardivo editor -, te- la Dickinson. Le traduzioni della cropoli, e ancor prima Negativo par- "Hermetic Mind" potrebbe essere sti carnali, sublimi, profani, reli- Seri, a volte efficaci nel conservare ziale, fino a questo Gottfried (Pre- Attilio Lolini la definizione adatta a designare lo giosi, visionari, infantili, meditati, la potenza e la durezza della lingua ghiera di carne), con i disegni di Le Voyage e il suo doppio spazio poetico in cui trovano posto richiedenti o rassegnati, dove la della poetessa americana, altre volte Albano Morandi. Poche nuove le immagini e le emozioni secche, potenza del discorso fa quasi spa- lasciano perplessi - come ad esem- poesie di grande valore (il riferi- in "Il gallo silvestre", 1997, n. 9 consapevoli, cui Emily Dickinson vento, inscrive, più che pronuncia- pio in quel "for a Quick" del primo mento è, questa volta, al nichilismo Protagon, Milano sembra, mettendole sulla carta, dar re, parole senza compiacimento. verso della n. 708 ("un attimo" nella musicale di Gottfried Benn). Di Graffi su vetro. Le nevrastenie d'uno scrittore, editore di se stesso L'opera di Bilenchi in un' edizione ricca di apparati critici ripropone i dilemmi del purismo realistico

CARLO MADRIGNANI

ta Anna e Bruno e altri racconti, va solo in apparenza esile e disper- In un intervento di Oreste Ma- videndosi equamente l'immane fa- Romano Bilenchi che comparve come editto ne va- siva (e con la taccia di frammenti- crì, Il tema della Resistenza nella tica, si muovono dentro ai labirinti Opere rietur presso la Rizzoli, nell'aprile smo scompare anche quella, prete- narrativa di Bilenchi, scritto poco delle varie opere, dando conto 1989, pochi mesi prima della mor- stuosa, di ermetismo). prima e poco dopo la morte di Bi- puntigliosamente delle varie rifor- a cura di te. Il curatore, Sergio Pautasso, Ma il caso di Anna e Bruno è un lenchi (in Contributi critici su Ro- mulazioni in volume: si veda, oltre Benedetta Centovalli portavoce dello scrittore, parla di caso fortunato. Sappiamo come la mano Bilenchi, Edizioni del Palaz- a quanto si accennava per Anna e e Maria Cristina Nesi Mani "quell'incessante lavoro di revisio- raccolta andava costruita e c'è sta- zo, 1989) si parla del progetto di Bruno, al variegato raggrupparsi prefaz. di Mario Luzi ne e di sistemazione che Romano to l'imprimatur dell'autore. Ma c'è scrivere un ultimo libro e se ne ri- dei racconti di II capofabbrica negli di più. La nota di Pautasso si con- costruiscono i capitoli-racconti. anni successivi alla prima edizione pp. XXXVI-1 146, Lit 78.000 Bilenchi viene compiendo ormai del 1935. Il che pone ai curatori il Rizzoli, Milano 1997 problema, cruciale, del Bilenchi romanziere, che si confronta con la sua naturale abilità per la forma ta arrivando l'ora di Romano Fascista deluso, comunista libero breve ma non sembra sapersi deci- Bilenchi. L'anno della mor- dere se far prevalere il piacere del Ste, il 1989, è stato un mo- DOMENICO SCARPA singolo testo nella sua chiusura o mento di rilancio; si è cercato di fa- l'attrattiva per l'articolazione e re il punto su un autore stimato, e ROMANO BILENCHI, La ghisa delle Cure e altri equivale né più né meno che a un "ritorno connessione pluritestuali. Si trat- mal conosciuto (da non dimentica- scritti 1927-1989, Cadmo, Fiesole 1997, a cu- all'età delle caverne". ta, come è ovvio, non di un proble- re il prezioso Romano Bilenchi da ra di Giorgio Van Straten, pp. 148, Lit 25.000. Se Mussolini fu una grande delusione, Bi- ma tecnico, ma dell'ottica com- Colle Val d'Elsa a Firenze. Immagi- plessiva in cui iscrivere un'opera e lenchi ebbe sempre stima per la persona di ni e documenti, Scheiwiller, 1991). sulla quale si troverà ad orientarsi Per una volta si può dire che non si La ghisa delle Cure contiene racconti, cro- Palmiro Togliatti, nonostante il capo del Pei il lettore. Insieme a questo proble- è trattato di disattenzione o miopia nache giornalistiche, articoli letterari e politici, avesse peccato quanto meno di omissione e di ma di fondo, c'è poi lo sforzo pul- della critica, ma di un'oggettiva note autobiografiche. Ritroviamo nei testi più non intervento durante gli attacchi politici che viscolare di correggere e/o riscri- difficoltà nei confronti di uno scrit- antichi il tono di Bilenchi allo stato nascente: portarono alla chiusura del "Nuovo Corriere" vere quasi ogni riga: una vera orgia tore testualmente inafferrabile. Le duro, pulito, primaverile come una torre di pie- di Firenze. Questo giornale, diretto da Bilen- per la critica variantistica, con sue opere si diradano in lunghi tra urtata dalla brezza. Oppure, negli articoli chi tra il '48 e il '56, fu certo il più libero e il quanto di dispersivo e antinarrati- spazi; per lo più di modeste pro- che testimoniano la fede nel cosiddetto "fasci- meglio scritto dell'immediato dopoguerra. vo può comportare. porzioni, sono intervallate da gran- smo di sinistra", Usuo piglio spicciativo e fron- Tanto libero che nell'estate 1956 Bilenchi Il lavoro degli apparati è ben di silenzi; l'unico grande romanzo, tale e uno stile-rasoio dall'occhio limpido e potè rivendicare i morti delle rivolte operaie condotto, senza eccessi ed evitan- Il bottone di Stalingrado (1972), sprezzante e dalla fronte aggrottata. antistaliniste di Poznarì come "morti nostri", do le soluzioni apotropaiche dei che avrebbe potuto significare la tecnicismi. Si vede che i curatori I giovani fascisti che avevano vent'anni nel e terminare il suo breve articolo di fondo af- grande occasione per un tardivo ri- hanno saputo padroneggiare il fermando che "se dall'Est venissero prove che conoscimento (Bilenchi aveva ses- 1930 erano dei rivoluzionari attaccati alla pro- materiale depositato presso il fa- santatré anni), non ebbe l'acco- pria terra ma desiderosi di conoscere (e, ahilo- le cose sono in parte sbagliate, tutte sbaglia- moso Fondo Manoscritti di Pavia, glienza che ci si aspettava e creò un ro, di conquistare) il mondo, ferocemente an- te, noi affermeremmo tranquillamente che senza farsene schiacciare (molto problema critico di difficile deci- tiborghesi e soprattutto mussoliniani. Bilen- quell'esempio, quelle esperienze di socialismo materiale era apparso sulla rivista frazione. Quando, nel 1976, uscì chi ha raccontato in Amici la disillusione to- non vanno bene, faremmo di tutto per correg- del Fondo "Autografo"). Esem- Amici, si tornò a parlare con affetto tale seguita all'incontro con Mussolini, la sco- gerne gli errori, e se questo fosse ancora infrut- plare il "trattamento" riservato a e stima dell'autore, anche se dovet- perta della sua vanità e della sua inconsisten- tuoso cercheremmo altre vie per creare il socia- Conservatorio di Santa Teresa, tero passare altri dodici anni, fino za. Fu fascista ancora per qualche anno nella lismo in casa nostra. Non desisteremmo dal scritto fra il 1936 e il 1938, edito da alla seconda edizione prefata da speranza di poter dare battaglia dall'interno cercarle". Fu il discorso antistalinista e sociali- Vallecchi nel 1940, che incontrò Contini, perché si vedesse in que- del movimento, magari inoculandogli i germi sta più tempestivo e schietto che si fosse mai guai con la censura e non fu ri- sto abnorme volume un'opera di stampato nell'immediato. Bilen- eretici del bolscevismo, dottrina alla quale ascoltato in Italia. Ma "Il Nuovo Corriere" do- grande livello: e si era a un anno chi, come sempre, non perde mai vette chiudere nel giro di un mese, e l'anno do- dalla morte. molti giovani fascisti guardavano con aperta d'occhio l'opera e molti editori ne Naturalmente Bilenchi ha sem- simpatia. Furono la Guerra di Spagna prima e po Bilenchi fu costretto ad abbandonare il Pei. parlano. In effetti alla fine degli pre avuto estimatori anche presti- le leggi razziali poi a togliere di mezzo le illu- Andò a dirigere le pagine culturali della "Na- anni cinquanta egli si rimette al ta- giosi (basti citare Luzi o Pampalo- sioni residue. I pochi articoli qui raccolti basta- zione" e per quindici anni non scrisse nulla. volino e inizia a riscrivere il ro- ni), ma non si è trattato mai di uno no a ripercorrere questo cammino, che si con- Nel 1972 pubblicò II bottone di Stalingrado e manzo. Dopo sei capitoli abban- scrittore affermato sul versante clude con un Bilenchi che di fatto si congeda chiese di riavere la tessera comunista. Dentro dona capendo di star scrivendo critico e neppure su quello dei let- dal partito scrivendo nel 1937 ai camerati di o fuori del partito, non disse mai parola contro un'opera diversa, altra da quella tori. L'editoria, che si è mostrata "Critica fascista" una lettera in cui li invita a Togliatti, così come negli anni del silenzio non originaria. Le nuove pagine appar- disponibile a ripubblicare le sue non sottovalutare il pericolo delle tesi esposte aveva mai dato sfogo all'odio dell'ex. L'odio e vero su "Inventario" nel 1981 e fu- non troppe pagine, ha incontrato rono ripubblicate nell'edizione da Giulio Cogni nei saggili razzismo e I valo- il desiderio di rivalsa, del resto, erano passioni un ostacolo nella gelosa cura con Rizzoli 1985 di Conservatorio, co- che non gli appartenevano. cui Bilenchi le proteggeva. Si po- ri della stirpe italiana: razzismo che per lui me succede anche in queste Opere. trebbe dire che l'autore "covava" Nelle Note ai testi c'è una ricostru- le sue pagine attraverso i decenni: zione esatta e lucida delle traversie non si era mai distaccato neppure del romanzo, e insieme vengono da quelle uscite nei primi anni da tempo sulla propria opera e che clude con "l'elenco dei volumi Bilenchi, che era in stretto contat- offerti i risultati di un confronto trenta. In forza di quella che Maria lo ha portato a ridisegnarne il trat- componenti l'opera di Bilenchi se- to con Macrì, ha poi optato per un capillare delle variazioni che inter- Corti chiamò "nevrastenia stilisti- to complessivo". L'autore come condo le ultime edizioni", che so- allargamento di Amici, e questo corrono fino ad arrivare all'edizio- ca", l'autore ritornava sul già scrit- editore di se stesso merita una par- no: Il capofabbrica (Vallecchi, spiega perché a conclusione del li- ne Vallecchi 1973. È un bell'esem- to a tanti anni di distanza con ticolare attenzione; non si tratta di 1972); Conservatorio di Santa Te- bro siano pubblicati i "pezzi" ap- pio di sobrietà espositiva, che rie- un'attenzione instancabile, quasi revisioni e ricollocazioni, ma di ri- resa (Rizzoli, 1985); Il bottone di parsi (con titoli redazionali) sul sce a evidenziare le tipologie cor- tendesse a una perfezione sempre pensamenti che hanno il significa- Stalingrado (Rizzoli, 1983); Gli an- "Corriere della Sera" a cominciare rettive e dà conto, fra l'altro, delle più difficile, volutamente irrag- to di una rifondazione di senso. ni impossibili (Rizzoli, 1984) ; A mi- dall'aprile del 1989 (poi riuniti nel ragioni politiche della censura fa- giungibile. Tanto impegno non ri- I "racconti" di Anna e Bruno so- ri (Rizzoli, 1988). 1990 in Due ucraini e altri amici, a scista. Un discorso che rimane da guardava solo la prosa, resa sem- no i racconti tout court, secondo Di fatto questo è il canone cura di F. Bagatti, Rizzoli, 1990). fare riguarda l'analisi dei sei capi- pre più toscana e insieme sempre una ragione di retorica "forte". Il dell'opera bilenchiana e come tale Forse dell'ipotesi di Macrì si pote- toli successivi: un esempio estre- più italiana, leggera ed essenziale lettore è avvisato che gli altri rac- essa è consegnata al volume che va far cenno, come si sarebbe po- mo di come la volontà di ri-scrittu- (ai tempi dell'esordio Pancrazi conti (che hanno avuto una siste- appare nei "Classici Contempora- tuto spiegare perché Amici è ora ra si trasformi in un'azione stilisti- parlò di "graffi su vetro"), ma mazione all'interno di organismi nei Rizzoli" (l'unica variazione è lo diviso in tre parti ben staccate ca autonoma e ponga il problema coinvolgeva la riproposizione dei narrativi) sono qualcosa di diverso. spostamento di "Anna e Bruno" e (l'ultima è quella dei testi del del rapporto fra elementi stilistici singoli testi secondo unità temati- Bilenchi, al di là dell'assillo stilisti- altri racconti dal fondo al secondo 1989) - divisione che suggerisce e dinamica narrativa al di là di che rinnovatrici. Al posto dell'ac- co, ha una spiccata consapevolezza posto, dopo II capofabbrica. Non un cursus di lettura diverso da quella che può sembrare l'ambi- cidiosa pignoleria dello stilista ma- architettonica; sa che esistono leggi capisco l'aggiunta delle virgolette quello indotto dal testo compatto zione a un narrare più curato e di- sochisticamente schiacciato dalle di macrotestualità che investono i e perché a Maria sia premessa una dell'edizione del 1988 (si è già det- latato. parole, c'era un autore che posse- singoli testi e caratterizzano la dire- pagina bianca con scritto Appendi- to quanto significato l'autore dava Fra i meriti di questa raccolta va deva mentalmente la sua opera di- zione della lettura. Come a dire che ce). In questa importante raccolta alla costruzione dei testi, per così menzionata la bibliografia, che spersa e lontana, sulla quale conti- tutta una vita dedicata a ripensare, (per fortuna non si legge, come a dire, novellistici). porta a perfezionamento le prece- nuava a "lavorare" come a un correggere e ricollegare i testi a di- volte capita, "Tutte le opere") Va premesso che pubblicare denti imprese e permette di segui- grande progetto, riarticolandola a stanza di molti anni testimonia di l'unica novità testuale consiste opere di Bilenchi è un atto di co- re i mille interventi di uno scrittore seconda di nuovi punti di vista. per sé il rifiuto della concezione nell'aggiunta di alcuni "racconti" raggio filologico e una prova di ra- Si prenda per esempio la raccol- frammentaria di un'opera narrati- (?) all'edizione 1988 di Amici. ra, paziente acribia. I curatori, di- • re dell'infanzia (le campagne vercel- Claudio Piersanti lesi di quarant'anni fa), che fa posto L'amore degli adulti che si affidò poco alle opere in vo- Dio è la Pro-Patria, alla cronaca di oggi (l'assedio di Sa- pp. 175, Lit 13.000 lume, ma profuse grandi energie rajevo) e di ieri (i miti calcistici della Feltrinelli, Milano 1998 nei più disparati interventi "effi- la vita è un apologo Pro-Patria), si possa leggere un ar- I meri", anche in interviste (alcune duo, coinvolgente ripensamento dei La raccolta di Claudio Piersanti delle quali, insieme a certi episto- VITTORIO COLETTI rapporti tra Dio e il male (il male c'è era già stata pubblicata nel 1989, pri- lari con intellettuali di rilievo, me- perché c'è Dio o Dio c'è perché c'è il ma del successo ottenuto con il ro- ritavano qualche pagina di queste se ne esce a dire: "Dio è tutti i punti male?), tra l'impulso di morte e manzo Luisa e il silenzio, e adesso Opere). Un posto a sé hanno i rap- Sergio Givone (ecco perché si dice dèi al plurale!) l'eros, tra il nulla e l'essere. riesce, ancora in edizione economi- porti con Mario Luzi, amico ed Favola delle cose ultime da cui si vedono tutte le cose come Alimentata da situazioni concre- ca, con qualche piccola variante che estimatore di sempre, che firma la pp. 120, Lit 24.000 sono veramente, si sanno come so- te, travestita da romanzo di forma- non sembra, però, decisiva. I dodici prefazione a questa raccolta sinte- no, si sa il bene, si sa il male, e non zione, ambientata nella attualità del- racconti si assomigliano tutti. I diver- Einaudi, Torino 1998 tizzando una lunga fedeltà di affet- solo il male per me, e per te, ma il la guerra di Bosnia, la riflessione di si protagonisti potrebbero essere ti e di intelligenza critica. male-male". Lo dichiara, del resto, Givone si fa palpabile angoscia e riassunti in un unico personaggio Per quanto riguarda la collabo- Ha scritto Giulio Ferroni su un il titolo: quello di Givone è un apo- limpida intuizione, si arrampica per che ne sintetizza i tratti e le apparte- razione a giornali e riviste, se non recente numero di "Liberal" che logo sui grandi temi della filosofia dialoghi vertiginosi e si riposa in fre- nenze: timidezza, mansuetudine, può essere dimenticata la direzione abitudinarietà, mediacultura, media- del "Nuovo Corriere" (a cui si lega borghesia e buon senso. La scrittura uno degli episodi più gretti della di Piersanti, pulita e marcatamente gestione cultura del Pei), andrebbe descrittiva, li segue, li spia, e infine li indagato il rapporto del giovane Semprini alias Delfini svela: ognuno di loro cova, infatti, un Bilenchi con le riviste fasciste ("11 segreto desiderio. Sia esso un pro- Selvaggio", "Il Bargello", ecc.), in PIETRO SPIRITO gressivo innamoramento, un mai so- cui apparvero, fra l'altro, le prime pito risentimento, una persistente vo- due opere, rifiutate poi dall'autore, ROBERTO BARBOLINI, Piccola città, bastardo ebreo della Giudecca", il brigante Cacamu- glia di morire, una confessione già in- Vita di Pisto ( 1931 ) e Storia dei so- posto, Mondadori, Milano 1998, pp. 223, schio, a sua volta innamorato della monaca validata dai fatti. Nelle brevi parabo- cialisti di Colle (1932). Nella pre- Lit 26.000. Margherita, e così avanti in un aggrovigliato le qualcosa di molto serio succede e sente raccolta mancano entrambe, si svita per sempre. Le vite non sa- albero genealogico. da tempo introvabili, e così il letto- ranno più le stesse. Piersanti non oc- Antonio Delfini è uno degli autori meno re e lo studioso vengono privati di Amante della digressione, teso al gusto chieggia certe mode minimaliste, due testimonianze sulla formazio- celebrati del Novecento. Il narratore e poeta barocco del linguaggio (ha studiato e amato l'ironia è bandita, il sarcasmo non ne dello scrittore e sul suo appren- modenese appartiene a quella congerie di let- a fondo Gadda), portato alla contaminazio- serve. Piuttosto sono suoi certi echi distato stilistico di narratore, oltre terati destinati a lasciare tracce sotterranee. ne dei generi e degli stili, ironico e dissa- alla Robert Walser, certi riferimenti a che sulla sua militanza fascista, al E che ogni tanto vengono riproposti all'at- crante, con Piccola città, bastardo posto un'estetica dell'ombra. Un racconto, di là della ricostruzione a posterio- tenzione della critica grazie a un nuovo auto- Barbolini gioca la carta del pastiche narrati- su tutti, sembra esemplare. S'intitola ri dell'autore stesso. re votato a raccoglierne il lascito. È il caso di vo, e, nel racconto, la scrittura è chiamata, Il muro verde, ed è la storia della rela- In Cronaca dell'Italia meschina Roberto Barbolini, il quale con Piccola città, nella sua ridondante vitalità, a fare da amal- zione mai esplicitata tra due vicini ovvero Storia ecc. (Vallecchi, 1933, bastardo posto dedica ad Antonio Delfini gama alle varie e diverse rappresentazioni. di casa e tra i loro giardini confinanti. collezione del "Bargello") compa- In poche pagine ci viene restituito il non solo una sorta di omaggio biografico, ma Del resto, enuncia il narratore, "il concetto re un fascista rivoluzionario (che senso di una amicizia fatta di discre- una precisa scelta stilistica. va ribadito: la vita reale è polifonica, è unio- invoca la "distruzione di ogni idea zione e di curiosità segnata "dai ru- passata, di ogni civiltà in decaden- La storia di Delfo Semprini, il protagonista ne incessante di più voci non necessaria- mori di sempre, la periferia delle vite za, di ogni religione inutile"), ma nel quale si riconosce appunto la figura di mente appartenenti ciascuna a una parte altrui che si mescola alla nostra". scrive con toni da beffa irridendo Antonio Delfini, si svolge in una mai nomi- melodica, eppure intrecciate assieme in CAMILLA VALLETTI alle persone e ai costumi meschini nata Modena degli anni cinquanta, piccola virtù di contrappunto". di un paese toscano. L'azione ha provincia che soffoca i suoi talenti creativi. E una dichiarazione di poetica che non sor- Roberto Alajmo luogo nei primi anni dieci e tocca "La nostra vita passava cosi, tra uno scherzo prende in un narratore come Barbolini, già Le scarpe di Polifemo anche temi come la Libia e l'inizio cattivo, troppe sigarette e una caterva di pagi- nel precedente Buffalo Bill sceglie Chico e altre storie siciliane della guerra; ma l'autore punta ad ne da riempire tutti i giorni anche quando (Transeuropa, 1997) alle prese con un fanta- pp. 185, Lit 26.000 abbassare il tono, a ridicolizzare non c'era niente da dire", recita il coro dei smagorico universo metaletterario, luogo Feltrinelli, Milano 1998 con un linguaggio volutamente cronisti amici di Delfo, voci narranti e singoli ideale per realizzare polifonie e connessioni. modesto, paesano, aiutandosi con A metà strada fra bozzetto e sati- alcune testimonianze dirette (gior- coprotagonisti della vicenda. Invaghito della L'operazione è più difficile quando il conta- ra sociale, Alajmo tenta la carta di nali, manifesti). La scelta del ridi- bella e giovane Margherita Martellani, il gio avviene tra un realismo storicizzato (la un'ironia pirandelliana, caratteriz- colo sta a significare una nullità che quarantenne Delfo si perde dietro questo provincia modenese degli anni cinquanta) e zando i personaggi dei suoi rac- non merita neppure di essere com- amore impossibile. un dettato fantastico con suggestioni esoteri- conti isolani in un contesto etico mentata: si presenta e distrugge da Le sue illusioni di "ex giovane rentier della che (gli spettri del passato e le guerre dei ma- tendente alla metafora. Nel primo sé. Queste pagine non dichiarano Bassa" trovano conforto e sostegno in Geo e ghi). Certo la scelta espressionista - con il manipolo di storie la direzione è più le ragioni del fascismo del giovane nella sua compagna Magenta, due maghi in suo carattere fondante: l'ironia - dà al ro- episodica, presentando vecchi Bilenchi, sono un esercizio di scrit- lotta perenne con il rivale Melchedisec, men- manzo coerenza e omogeneità di stile, ma il borseggiatori, fattorini precari, ritar- tura bassa, volutamente facile e di- tre le vicende di tutti e quattro si alternano, pericolo, ammette lo stesso Barbolini, è sem- dati mentali sessualmente allupati e sadorna, retta dalla volontà di far portieri porno-video-dipendenti co- in un viaggio a ritroso nel tempo, a quelle dei pre in agguato: "Basta a volte un filo reciso, toccare con mano quell'incredibile me se facessero parte di un'uma- seppure in apparenza insignificante, a man- viltà del tempo passato. La nota loro avi: Pico della Mirandola, da cui discen- nità minore, ma quotidianamente ironica sostituisce ogni retorica po- derebbe Delfo, Leon Mago, "l'alchimista dare in guazzabuglio l'intero gomitolo". reperibile; e forse per questo anche litica o argomentativa. La chiave è gli esiti sono limitati allo sketch più quella del linguaggio "umile" che che alla raffigurazione simbolica. sarà tipico del narratore in ogni sua Pietosa, grottesca e godibile risulta pagina. Nella prefazione Camillo politici, attori, giornalisti, filosofi, moderna, sul nichilismo novecente- schi intermezzi narrativi, come quel- invece la parte centrale del volume Pellizzi contrappone il giovane ecc. sempre più spesso, a un certo sco, sul Dio cercato e perduto, sul lo dei due vecchi (il possidente e il - Villa Rosalma - che raccoglie tre cronista ai "letterati puri" ("senza punto della loro attività, si danno al male dilagante e seducente. La ve- monsignore) che degustano il vino vicende davvero esemplari di soli- patria, parassiti, francesizzanti, ro- romanzo e "sembrano cercare" in stizione letteraria di questa proble- nuovo o quello del fornaio che alle- tudini anziane relegate in un croni- mantici decaduti, slavisti e psica- esso "qualcosa di più essenziale e matica (alle cui origini c'è indub- na di buon mattino il figlio per farne cario regionale prossimo alla chiu- stenici") e ne trae buoni auspici. E totale [dei generi di scrittura a essi biamente il Dostoevskij dei Kara- un grande portiere, distensioni della sura. Le tre lungodegenti superstiti Bilenchi, a partire da quegli anni, abituali], al di fuori di quei vincoli mazov) è già stata realizzata in Italia scrittura forse da leggere (lo suggeri- sono affossate nel limbo di un'uma- impiegherà tutta una vita per rag- professionali, rispetto ai quali pro- ed è nei versi altissimi di Giorgio sce l'autore) come figure della ricer- nità messa in archivio dalla vita fin giungere una "purezza" adeguata vano qualche stanchezza". Non si Caproni dal Muro della terra in poi. ca intellettuale e del pensiero, ma da subito: dodici persone, tra medi- al suo realismo narrativo. potrebbe trovare di meglio per in- Givone ci riprova e l'esito è di tut- gustabili anche (e meglio) così, per ci e paramedici, devono tenere in trodurre il primo romanzo di un fi- to rispetto. Va detto subito che il fi- la loro autenticità, vorrei dire per il piedi l'ospizio, pena il licenziamen- losofo come Sergio Givone. Ma losofo non scende a troppi compro- gesto d'amore che ci si vede dentro. to. Due racconti sulla fortuna e sul mentre di solito i romanzi dei non messi con la sua opzione letteraria e Anche chi diffida del linguaggio destino chiudono il libro: Pavone romanzieri cercano di essere, per anzi, come abbiamo visto, non di ra- contorto di qualcuno dei testi filoso- Carlo sopravvive senza traumi a un una ben comprensibile legge di do ne sacrifica le esigenze a vantag- fici citati da Givone nell'appendice disastro aereo, mentre Cravotta compensazione, "più" romanzi di gio dell'argomentazione, addirittura dedicata alla biblioteca del suo per- Giuseppe ne rimarrà involontaria quelli dei romanzieri in carriera messa vistosamente in esponente nei sonaggio (espediente un po' intellet- vittima per essersi finto uno dei pas- (voglio dire che solo un Kundera o titoli dei vari capitoli. Givone paga tualistico, in verità, per una vera e seggeri superstiti. Anche qui il sar- un Calvino hanno potuto permet- dunque un prezzo alla sua ansia teo- propria "bibliografìa") cede volen- casmo è padrone di casa. In di- tersi dei romanzi molto saggistici), retica; ma questa è talmente intensa tieri alla suggestione di un dibattito mensioni più ampie, Alajmo potrà quello di Givone non nasconde per e vera che nell'immediatezza, nella vivacissimo, trattenuto dalla collo- forse riprendere le piste dei Bran- nulla la sua filiazione dai territo- verosimiglianza della pagina narrati- cazione letteraria al di qua del fasti- cati e dei Mazzaglia, là dove la "si- ri comunicativi della filosofia e an- va sta a suo agio. Succede così che, dioso ermetismo specialistico pro- cilitudine", più che una condizione zi la esplicita persino a scapito del- in un libro che racconta la storia di prio di tanta filosofia novecentesca. geografica, diventa un modo d'es- la plausibilità romanzesca; come un prete mancato, che rivisita con Questa Favola è - lo è soprattutto - sere naturale irrisorio e pungente. quando un bambino di tredici anni nostalgia e dolcezza il tempo e le ter- un bel libro di filosofia. SERGIO PENT •

morte e il sesso, instancabilmente racconto come II bambino morto, caduti (se mai ci sono stati) i luoghi comunitario" schiacciato dalla dop- Il narratore rimescolati in una vertiginosa dia- forse il più potente della Felicità comuni del ritratto di maniera, i giu- pia ignoranza del poliziotto che lettica cosmologica: "Tutte quelle terrena. Nel complesso però, pur dizi, i pietismi e le lacrime facili di compila il suo modulo e del proprio che noi crediamo siano le immagi- confermando le qualità dell'auto- chi sta dalla parte giusta del mondo. imprenditore pieno di buone inten- massimalista ni della morte sono in verità le im- re, quest'ultimo libro ha risultati Del resto negarsi ogni cedimento zioni), ma nella migliore delle ipote- GIANNI TURCHETTA magini della continuazione della diseguali, con qualche pezzo dav- patetico e ogni moto di commozio- si (quella dell'integrazione) devono vita. Le vere immagini della morte vero un po' tirato per i capelli. ne diventa necessario quando i per- anche diventare invisibili: come ha sono quelle che noi crediamo esse- D'altra parte si ha la netta sensa- sonaggi sono allineati uno dopo l'al- ben spiegato Slavenka Drakulic in re le immagini della vita. L'attività zione che, proprio per le ragioni tro nella fila (tutt'altro che metafori- Balkan Express e come ribadisce qui Giulio Mozzi del desiderio sessuale ci dà la sen- sopra ricordate, Mozzi imponga ca) che si forma ogni giorno nei lo- la storia della filippina Jgnazia-Ma- Il male naturale sazione di essere vivi e invece noi ai lettori un aut aut, che rende in- cali spogli dell'Ufficio stranieri di ria, un'adolescente può diventare siamo animali che si riproducono servibile il bilancino di "poesia" e pp. 222, Lit 24.000 Roma. Il pregio dell'opera della sospetta solo perché "indossava un perché siamo mortali". Mozzi è "non-poesia": o siamo disposti a Cancellara è proprio quello di avere completino composto da una smilza Mondadori, Milano 1998 straordinariamente conseguente un corpo a corpo con esperienze e scelto questo terreno di confine in maglietta a costine che le disegnava nell'affrontare le proprie ossessio- valori estremi, o è meglio che ci ri- cui entrano in conflitto speranze e tutti i seni e una minigonna a corolla La caratteristica forse più visto- ni, e sa colpire al cuore con rappre- tiriamo. Io credo che valga la pe- diffidenze, problemi vitali e norme che le volteggiava tutto intorno alle sa dello stile di Giulio Mozzi è, mi sentazioni davvero "forti", da far na di raccogliere la sfida. giuridiche: un filtro a forma di spor- cosce". si passi la contraddizione logica, il Proprio alla difficoltà dell'inte- tentativo di sparire, di dissimular- grazione e alla volontà di vedersi si entro un linguaggio di calcolata, riconosciuti nel gruppo e nella so- rigorosa sobrietà. Non c'è per cietà rimandano la storia di Jasmi- esempio traccia di termini preziosi Poetiche e palestre na, che nonostante l'occidentaliz- o colti o tecnici; anche le voci, per zazione non sfugge ai rituali della così dire, colorite, compaiono solo LIDIA DE FEDERICIS mutilazione sessuale, e quella dei se necessarie a rendere il parlato: braccianti dello Sri Lanka che dan- ma non è certo un caso che anche i Giulio Mozzi non lesina le dichiarazioni: nebre del corpo giovane. Le femmine invece no il titolo al libro e chiudono si- dialoghi siano ridotti all'osso. An- "Io l'ho sempre detto che la letteratura non s'innamorano. La palestra è l'oggetto nuovo gnificativamente la raccolta, con la che la sintassi appare sottoposta a vale niente". Non vale niente, se non riesce a che entra nelle immagini della letteratura. E loro immagine di fierezza e di fe- un regime di drastica limitazione redimere le persone e le cose. Detto e ripetuto un nuovo contenitore che si riempie di corpi deltà a quella verdura (il radicchio delle dipendenze complesse: stra- in II male naturale. Anche Giampaolo Ru- e arredi, marche, nomi. e il finocchio, appunto, con un dominio della coordinazione; al- garli, a proposito di delitti e di pene, materia cambio di lettera) a cui devono, tissima percentuale di periodi mo- Con i corpi il narratore vorrebbe raccontare del recente Una gardenia nei capelli, enun- una storia: ma si sa che, trattandosi di scrittura, dopo la cancellazione dei loro im- noproposizionali; i periodi mate- pronunciabili nomi, la ricostitu- cia in una piega del romanzo un'idea del ro- tutto finisce in parole, e il corpo da sé non agi- rialmente lunghi, quando ci sono, zione di un'identità. Tuttavia l'au- manzo stesso: "Raccontare non è più permes- sce nel testo ma viene agito. A questo serve rispondono all'esigenza di seguire trice non si limita a restituire un so, si può solo accumulare, scegliendo un po' l'autobiografismo, fra innovazione e tradizio- il flusso di monologhi costruiti in volto alla massa anonima dei mi- a caso nella spazzatura". ne. Mozzi e Nove ne sono due diversi esempi. genere per serie di elementi sem- granti, ma applica la propria atten- plici. Questo è infatti il nuovo uso: rinunciare alle Mozzi, che arriva al finale scrivendo "Credo zione - con rigorosa simmetria e Le scelte linguistiche di Mozzi argomentate poetiche che pretendono teorie e che fare questo libro mi abbia salvato la pelle", con lo stesso rispetto, al di qua di discendono, in prima istanza, forse ideologie; ma disseminarne qua e là fram- è il più esplicito, quasi imbarazzante, nell'esi- ogni giudizio - anche all'altra par- dall'esplicita opzione a favore di menti che mostrino la consapevolezza dell'au- bire il vissuto e dar forma a se stesso come per- te, quella a cui apparteniamo noi, una poetica della "comunicazio- tore riguardo allo stato critico della letteratura sonaggio. Nove sembra invece, in Puerto, il accanto all'impiegato, al volonta- ne", programmaticamente oppo- o almeno alle strategie personali. Ecco una bat- più implicito, il più netto nel separare il sogget- rio, al vicino di casa. E proprio nel sta a una poetica dell'"espressio- tuta di Alessandra Montrucchio, che, imparen- to scrivente dall'io narrante. Eppure nella par- riferimento al gruppo composito ne". Ma questa poetica dipende a tandosi con "Harmony", gioca d'ironia: "L!altro te infantile gli piace mimetizzarsi (vedetene di chi, a diverso titolo, viene a con- sua volta, più in profondo, da giorno sono andato a leggere una scena di sesso ora il doppio aspetto di autore e personaggio in tatto con lo "straniero", che la un'etica "forte", di non celate in uno di quei libri di mia madre... gli Har- I marsisti, giocoso racconto di Niccolò Amma- Cancellara riesce a cogliere, con ascendenze religiose. Per Mozzi le mony, no? Be', lì il protagonista veniva dopo niti che lo intervista su "Liberal" del 5 marzo, un sorriso lieve, contraddizioni e parole devono essere al servizio un'eternità" (in Cardiofitness, detto dal quin- primo numero settimanale). Mozzi continua distanze difficilmente sanabili. È della verità e delle "cose": cose dicenne Stefano, amato dall'adulta Stefania). una lunga, premoderna tradizione lavorando in questo senso esemplare Donne, non solo da rappresentare, ma da Stefano e Stefania si sono incontrati una sera di sul tema cattolico, del peccato e della salvezza. in cui la giovane impiegata che "fare". Sbaglierebbe di grosso per- gennaio, nella zona attrezzi. Eccoci in palestra. Nove invece, che enfatizza e parodizza la stra- esce in un lunedì piovoso per effet- ciò chi volesse accostare a una Imbattibile in palestra è l'Antonio Fran- potenza del mercato, è tematicamente innova- tuare un controllo si trova di fron- qualche forma di "minimalismo" chini già allievo di arti marziali, ora al secon- tore. Mozzi però è ardito nello sgretolare te a cinque donne "islamicamente la sua programmatica povertà stili- do libro con Acqua, sudore, ghiaccio. Ma un'idea ricevuta di letteratura contaminandola coperte" e, dopo aver tentato il stica, così come la sua minuziosa anche l'Aldo Nove di Puerto Piata Market con l'extraletterario; Nove invece è più interno suo discorso occidentale di eman- attenzione ai gesti e ai fatti minimi colloca in palestra, per portarlo alla soglia del al lavoro sulla lingua e sembra perciò più lega- cipazione, rischia quasi di affonda- della quotidianità. Procedendo pensiero, il suo innocente personaggio: "Du- to alla tradizione dell'avanguardia. re - con il fragile "legno" dei suoi per slogan, Mozzi è piuttosto un rante la palestra sei completamente da solo argomenti - nell'abisso fondamen- narratore "massimalista", forse an- In palestra e al supermarket, fra una poeti- con la tua macchina con i tuoi pesi isolato" talista che le si apre davanti. Men- che il più massimalista fra i nostri ca e l'altra, girano due tipi pericolosi, il pecca- (detto da Michele, un trentenne che gira il tre Troppi rende bene il senso di giovani narratori. tore e il consumatore, personaggi di fine mil- mondo, spiega Nove, come un bambino sper- "accerchiamento" che coglie pri- Per cercare di capirlo un po' me- lennio. Il terzo personaggio è lo scrittore. E il duto in un supermercato di giocattoli). In pa- ma o poi tutti gli operatori sociali, glio, consiglierei ai lettori di soffer- personaggio vivente; è ancora l'artista, che fino al rischio della fuga o della cri- lestra, secondo collaudate convenzioni lette- marsi sul titolo del suo ultimo libro non cessa di rappresentarsi sotto gli occhi del- si di panico. E Affidato accompa- rarie, i maschi sperimentano la solitudine fu- di racconti, Il male naturale. Il pa- la tribù. gna una coppia borghese alla so- rallelismo formale col titolo del li- glia dell'adozione internazionale: i bro precedente, ha felicità terrena, neogenitori, così corretti e com- è flagrante: in entrambi i casi infat- prensivi, si attardano però strana- ti c'è un sostantivo astratto relativo invidia ai più efferati cannibali. Un tello in cui non ci sono buoni e mal- mente sul viale, osservano un ce- alla sfera della morale e dei senti- racconto come Bella, che descrive Visto da vagi, ma solitudini, disperazioni e spuglio e un sasso, e infine spari- menti, preceduto dall'articolo de- dall'interno una situazione di gra- dall'altra parte ignoranze, imbaraz- scono dalla vista dell'adolescente terminativo e seguito da un agget- ve handicap fisico, è già una pro- zi, senso di soffocamento e talvolta José che li attendeva torvo, dietro tivo che rimanda alla materialità, e vocazione; ma Amore, che rappre- due parti gesti di umanità. L'autrice ci conse- una finestra dell'istituto. Solo alla che però è anch'esso astratto. Lo senta direttamente un rapporto MONICA BARDI gna - con una felice intuizione - fine ci accorgiamo che in poco più stesso parallelismo di forme par- sessuale fra un uomo adulto e un non solo i volti chiusi, avidi, soffe- di cento pagine la Cancellara ha rebbe d'altra parte sottolineare bambino, è un autentico shock. renti dei suoi migranti, ma la rasse- toccato i molti punti dolenti del un'opposizione di significato. In- Anche il lungo racconto Super ni- rapporto intricato e scomodo con Simona Cancellara gna dei momenti tragici in cui si vece, a ben guardare, i titoli sono vem mette in scena una torbida vi- mette in moto la macchina burocra- la diversità, sempre evitando l'urlo quasi sinonimi. Per Mozzi infatti la cenda di omosessualità e pedofilia: Radicchio Pinocchio tica, con il suo corredo di buoni e o lo scandalo, ma con una messa a "felicità terrena" discende neces- qui però Mozzi è tradito dalla pro- fuoco di rara precisione. La forza pp. 133, Lit 20.000 cattivi umori degli impiegati, inter- sariamente dalla corporeità, cioè pria stessa intelligenza, che lo spin- venti salvifici di personaggi influen- del libro è proprio la stessa di Mi- quasi sempre dai rapporti carnali. ge ad analizzare con acutezza e insi- e/o, Roma 1998 ti, equivoci e automatismi. riana, l'albanese "troppo gracile Per questo essa produce fatalmen- stenza morbosamente barocche (e Tutto può accadere in questo tri- per andare a scuola" ma destinata te, "naturalmente", il "male", cioè narrativamente esasperanti) il "ma- Per le ventidue storie di stranieri ste recesso del caso, come sa bene a portare pesi reali e morali per sofferenze e colpe. Il "male" ucci- le" morale del protagonista; tanto che costituiscono la sua opera pri- chi abbia accompagnato un profu- tutta la vita: con una fragile impal- de la felicità, ma spinge anche a ri- che al povero lettore viene da pen- ma, Simona Cancellara ha scelto la go bosniaco a richiedere un permes- catura narrativa, per mezzo di una trovarla. D'altro canto la sofferen- sare, come a don Abbondio davan- forma del resoconto breve, dietro so di soggiorno, per sentirsi rispon- scrittura rapida e asciutta, antilet- za, che non di rado coincide con ti al cardinale Borromeo: "Oh che cui si intravede il tirocinio della sce- dere senza possibilità di replica che teraria e tagliente, la Cancellara ci l'espiazione, è l'unica strada che ci sant'uomo! ma che tormento!". neggiatura televisiva e della produ- bisognava rivolgersi all'ambasciata conduce senza parere a una rifles- può riavvicinare alla "felicità terre- Toma nel Male naturale (con zione radiofonica e teatrale. La mi- serba. Nella loro condizione di "di- sione non convenzionale sul di- na": e così via, all'infinito. Una si- esiti notevoli, come nel racconto sura del racconto non è tuttavia si- versi" gli stranieri non solo sono co- spendio folle delle energie e delle mile filosofia spinge l'autore a un Un male personale) anche il tema nonimo di povertà o di leggerezza, stretti ad accettare il verdetto (sia competenze, sulla vanità del co- confronto costante e coraggioso della presenza allucinatoria dei ma piuttosto il risultato di un diffici- pure con le lacrime agli occhi, come raggio, sul macello ingiusto delle con due grandi temi ricorrenti: la cari morti, da cui era nato già un le sfrondamento: dalla pagina sono accadde all'"ingegnere non extra- vite nell'ostilità e nell'indifferenza. che sembra vivere dentro un peri- una trentina di metri". Apriva la gica si può giungere a sacrificare se Come è breve metro di tradizioni e abitudini, po- doppia porta, o alzava la sbarra stessi e gli altri. E in una società co- co turbato da quello che poteva ac- con una manovella. "As fa pi prest me la nostra, che si sta sempre più cadere al di fuori. Il fascismo resta a pasè da l'autra strà", si fa prima a tecnologizzando, 0 rischio di una la vita in tram abbastanza sullo sfondo, più che al- passare dall'altra strada, diceva la logica che si rende 'onnipotente' è ALBERTO PAPUZZI tro un fastidioso e ridicolo modo di mamma. Ciò che ieri era avanguar- sempre maggiore". abbigliarsi: "I bimbi d'Italia son dia oggi è arretratezza. D'altronde Se ora il lettore compra il libro e tutti Balilla", si diceva, il che voleva il sottotitolo di Volevo tanto fare il incomincia a leggerlo, non trova motocicletta, un po' eccentrico, dire che dovevano andare in via Bo- tramviere suona: Ma mi hanno nulla di tutto questo; i diversi rac- Gino Moretti un po' iroso ("a saota come na fu- gino dal signor De Blasi, l'unico au- cambiato i tram. conti, ciascuno con una sua mora- Volevo tanto fare sletta", parte come un razzo, dice- torizzato a vendere uniformi fasci- Per la cronaca, l'editore Pima le, non hanno niente a che fare con il tramviere va la moglie), ma a quarantadue ste". È un'Italia antieroica quella non è che l'acrostico di "Per I Miei la logica, e tanto meno con l'estre- anni mise la testa a partito per oc- che rivive in queste pagine, dove Amici". Il libro non ha trovato un mismo di un ragionamento pura- pp. 183, f.c. cuparsi del destino dei figli e per ogni domenica mattina il piccolo editore ed è stato pubblicato a spe- mente logico, coi paraocchi. Pima, Torino 1997 guidare l'automobile in avventuro- Moretti litigava per non andare se dell'autore, nonostante i suoi Un racconto espone il caso di se ed esilaranti gite familiari fuori all'adunata dei Balilla, perché i pan- meriti (ma in futuro troverà ospita- una ragazza che in base al princi- L'autore aveva pochi anni quan- porta. Aveva sposato la cameriera taloncini verdi della divisa erano lità nelle edizioni di Leone Griffa). pio di non distruggere la vita, do imparò a guidare l'automobile, quindi di non mangiare, si lascia guardando tutti i giorni da dietro morire. In questo esempio la logica la ringhiera del balcone giù in stra- non ha tempo di svilupparsi; si da il camioncino del cartolaio che tratta di un paradosso - che non si faceva le manovre per l'inversione Il rimedio è la povertà possono rispettare tutte le vite, in- di marcia: "Quello era il punto cul- clusa la propria -, e il paradosso minante della mia mattina; le ruote GOFFREDO PARISE non ha svolgimento, è immediato e anteriori spuntavano di sotto ai pa- fulmineo. Il riconoscimento che rafanghi, e si rintanavano di nuovo Dal 13 gennaio 1974 al 25 maggio 1975 Goffredo Parise tenne per il "Corriere della Sera" un'assunzione è paradossale po- quando la macchina faceva marcia una rubrica di corrispondenza con i lettori su temi dell'epoca, come il divorzio e l'aborto, il trebbe, per il principio della ridu- indietro e le ruote spuntavano ruolo della borghesia e quello della chiesa, e il sesso, la famiglia, il consumismo. Trentasei ar- zione all'assurdo, se si usasse la lo- dall'alta parte. Un trionfo di mec- ticoli che ora escono in volume, a cura di Silvio Perrella, nei libri di "liberal". Perrella inter- gica, portare a rifiutare l'assunzio- canica e di delicatezza". Nato nel ne, invece di applicarla. Un altro preta Parise in chiave di "strenua selettività", sottolineandone l'omologia fra lo stile semplice 1917, cresciuto a Torino, matema- racconto riguarda, con discutibile tico residente a Burlington nel e un modo di stare al mondo chiamato povertà. Riportiamo un passo del 30 giugno. gusto, il nascere di un amore omo- Vermont, Gino Moretti ricuce sul Noi non consumiamo soltanto, in modo ossessivo: noi ci comportiamo come degli affamati ne- sessuale, il progressivo aumento filo di un'ironia appena velata di vrotici che si gettano sul cibo (i consumi) in modo nauseante. Lo spettacolo dei ristoranti di mas- dell'esaltazione nel riconoscimen- nostalgia gli anni dell'infanzia e to delle affinità, che sfocia nell'as- sa (specie in provincia) è insopportabile. La quantità di cibo è enorme, altro che aumenti dei dell'adolescenza in un'epoca so- sassinio di una persona probabil- spinta dal mito del progresso tec- prezzi. La nostra "ideologia" nazionale, specialmente nel nord, è fatta di capannoni pieni di gen- mente normale, con la giustifica- nico. I tram torinesi, con le targhe te che si getta sul cibo. La crisi? Dove si vede la crisi? Le botteghe di stracci (abbigliamento) ri- zione che le norme morali valgono arabescate, la rotella scarrucolan- gurgitano, se la benzina aumentasse fino a mille lire tutti la comprerebbero ugualmente. Si fa- solo tra uguali. Anche qui non c'è te, il manovratore che agli scambi rebbero scioperi per poter pagare la benzina. Tutti i nostri ideali sembrano concentrati nell'ac- alcun ragionamento; l'assunzione apriva la finestra, calava una leva e quisto insensato di oggetti e di cibo. Si parla già di accaparrare cibo e vestiti. Questo è oggi la no- - che le norme morali valgono o muoveva l'ago, o gucia, per sposta- stra ideologia. E ora veniamo alla povertà. sono stabilite solo tra e per simili - re l'asse delle rotaie, ne erano il Povertà non è miseria, come credono i miei obiettori di sinistra. Povertà non è "comuni- ha probabilmente una base biolo- simbolo. La vita familiare borghe- smo", come credono i miei rozzi obiettori di destra. gica, ed è legata all'istinto, ed è sta- se negli anni fra le due guerre, con i Povertà è una ideologia, politica ed economica. Povertà è godere di beni minimi e necessari, ta sempre applicata, nel mondo suoi piccoli accidenti e le sue spas- animale e in quello umano, senza quali il cibo necessario non superfluo, il vestiario necessario, la casa necessaria e non super- sose incongruenze, è rivissuta at- l'intermediazione di alcun ragio- traverso lo sguardo penetrante di flua. Povertà e necessità nazionale sono i mezzi pubblici di locomozione, necessaria è la salute namento e sotto l'influsso di sti- questo giovanissimo e ostinato te- delle proprie gambe per andare a piedi, superflua è l'automobile, le motociclette, le famose e moli irrazionali. Al contrario la ra- stimone delle meraviglie del pro- cretinissime "barche". gione, se non la logica, ha messo in gresso, vagamente misantropo a Povertà vuol dire, soprattutto, rendersi esattamente conto (anche in senso economico) di ciò dubbio la sua validità, dimostran- causa d'una possessiva protezione che si compra, del rapporto tra la qualità e il prezzo: cioè saper scegliere bene e minuziosamen- do che non si può definire la somi- parentale. te ciò che si compra perché necessario, conoscere la qualità, la materia di cui sono fatti gli og- glianza su basi non precarie e arbi- Rievocazione deliziosa, verreb- getti necessari. Povertà vuol dire rifiutarsi di comprare robaccia, imbrogli, roba che non dura trarie, e l'ha sostituita con l'etica be da dire usando uno stereotipo, niente e non deve durare niente in omaggio alla sciocca legge della moda e del ricambio dei che vale per tutti perché vede tutti sospesa sulle punte di un'aria mo- consumi per mantenere o aumentare la produzione. simili. Le stesse osservazioni valgo- zartiana. E ciò potrebbe anche ba- no per gli altri apologhi che abbia- Povertà è assaporare (non semplicemente ingurgitare in modo nevroticamente obbediente) un stare per dar conto di un libro di mo letto: in uno, una persona che memorie, stampato in edizione cibo: ilpane, l'olio, ilpomodoro, lapasta, ilvino, che sono i prodotti del nostro Paese; imparando ha capito come sia assoluto e per- fuori commercio, con una dedica a conoscere questi prodotti si impara anche a distinguere gli imbrogli e a protestare, a rifiutare. vasivo il sistema di controllo attra- agli amici Marina Jarre e Norberto Povertà significa, insomma, educazione elementare delle cose che ci sono utili e anche dilettevo- verso la televisione va a denunciare Bobbio. In realtà lo sguardo stupe- li alla vita. Moltissime persone non sanno più distinguere la lana dal nylon, il lino dal cotone, il questo fatto a un giudice, che natu- fatto che questo bambino e ragaz- vitello dal manzo, un cretino da un intelligente, un simpatico da un antipatico perché la nostra ralmente si rivela una creatura del zo apre sulla vita porta il lettore sola cultura è l'uniformità piatta e fantomatica dei volti e delle voci e del linguaggio televisivi. sistema. Questo è di nuovo lo stes- molto più lontano da quegli anni so paradosso di prima: se tutti sono torinesi. La capacità, o la scelta, di da Verba volant, liberal libri, 1998, pp. 75-6 sotto il controllo del Grande Fratel- prosciugare il racconto di ogni lo, anche i controllori lo sono. In un dramma, riportando patemi e pro- altro, si mostra l'impossibilità di ri- blemi nell'alveo quieto e naturale copiare un disegno giustapponen- del fiume che se ne va, suggerisce dell'albergo dove aveva soggiorna- così ispidi da fargli le chiappe rosse do vari trattini, che non si armoniz- una concezione lievemente scetti- to quando era stato pretore nelle sotto le mutande. Minimi e pudichi Delitti zano mai nella forma del modello; ca, sottilmente epicurea, forse an- valli; a lei, nell'economia del rac- accenni a un'altra Italia punteggia- ciò allude all'impossibilità di deter- che un poco sveviana, per cui nulla conto, è affidata la parte di riserva- no i ricordi, per esempio quando si minare il movimento del corpo veramente pesa, sulle spalle del ta interprete del buon senso popo- parla del professore di filosofia al li- poco logici componendo atti elementari con viaggiatore di questo mondo. Si vi- lare e provinciale, una specie di co- ceo, Ennio Carando, supplente che GABRIELE LOLLI leggi formali, e come tale può essere ve perché si nasce e si muore: l'es- ro che commenta gli avvenimenti scorreva il registro standoci sopra considerato una critica della logica, sere è soltanto un breve guado, sempre in un piemontese carico di con il naso, interponendo una lente ma di cui si mostra l'impotenza, uno scherzo rispetto alla conti- proverbialità. Memorabile il non- fra occhiali e carte, che i fascisti Ermanno Bencivenga non la pericolosità. Nel primo rac- nuità del non essere, come suggeri- no, imprenditore al quale a qua- avrebbero fucilato da partigiano. conto Andrea è un programma, o va, se non ricordo male, Achille rantaquattro anni, per via di In questa narrazione quasi con- I delitti della logica tenuto in vita da un programma, Campanile. Mentre i giovani scrit- un'operazione di cataratta, il me- fidenziale, in questo flusso senza pp. I 15, Lit 11.000 che si cancella, ed è faticosamente tori sembravano ammaliati dalla dico consigliò di mettersi a riposo drammi, la vera rottura è la moder- Mondadori, Milano 1998 rimesso a posto; ma la moglie deci- voga di attribuire cittadinanza per non stancare la vista: "Fu allo- nità tecnicologica, ma il mutato de di non inserire il dischetto e di drammatica anche agli episodi mi- ra che il nonno si fece la villa in col- punto di vista ci fa oggi sorridere andare a cena con un amico; il delit- nimali, ai gesti quotidiani, al gergo lina, si iscrisse al Circolo Sociale di di ciò che allora era innovativo, co- Il potenziale acquirente incurio- to è della donna (se non è anche lei rituale, l'ottantenne Moretti ci ri- Piazza Castello e cominciò a ripo- me le autostrade, "conclamata sito dal titolo non può che rivol- un programma), non della logica. corda, con un pittoresco sense of sarsi in attesa della morte. Aspettò scoperta del regime fascista", da gersi alla quarta di copertina, per- Chi è che ha scritto quella quarta di humour, come l'esistenza non sia quarant'anni, sommerso in una cui si usciva passando davanti alla ché nel testo non c'è un'introdu- copertina, e il titolo? altro che un'effimera successione Noia superlativa". casa del casellante, che con borsa a zione da sfogliare dal libraio. Si di casi. Attorno alla famiglia ci sono na- tracolla si avvicinava alla macchi- suppone peraltro che la quarta sia Al centro della storia la famiglia turalmente zie e zii, gli amici, i co- na, studiava il tagliando d'ingres- stata approvata, se non scritta, dell'autore. Con il padre magistra- noscenti, i colleghi di papà, i com- so, richiedeva il relativo pagamen- dall'autore. Vi si legge che "come to che, avanti le nozze, girava pagni di scuola, le maestre e i pro- to, scambiava banconote e monete ogni arma, anche un ragionamento all'impazzata fra Ivrea e Lanzo, fessori, la Tota Aymar, insegnante e "si avviava, a piedi, verso 0 can- portato alle estreme conseguenze prima con un calesse quindi in di pianoforte. È un piccolo mondo, d'uscita che distava di solito può uccidere, e nel nome della lo- Georges Simenon signora c'era una pretesa (e inquie- manzo di Giorgio Bert; una collana Gian Giacomo Rosso, i cui nervi so- Jean-Patrick Manchette Il cavallante tante) predella di Paolo Uccello, che i conoscitori sanno di dover no messi a dura prova dal caldo Posizione di tiro della "Providence" opera di un sinistro falsario folle; lo braccare con tenacia in un numero estivo, dall'imperversare di petulan- ed. orig. 1981 ed. orig. 1931 stesso ruolo è svolto nella Notte del- ristretto di edicole benemerite e di ti piazzisti di prodotti farmaceutici e trad. dal francese trad. dal francese le rose nere dalle grandi teste di librerie privilegiate, certi però che la dalle lamentele prolisse e monoto- di Francesco Colombo di Emanuela Muratori pietra che Modigliani avrebbe scol- loro fatica sarà premiata da testi di ne dei malati più o meno immagina- pp. 152, Lit 15.000 pp. 137, Lit 12.000 pito a Livorno nel 1909 e delle quali ottimo livello e spesso di taglio in- ri che si avvicendano sul suo lettino. Einaudi, Torino 1998 Adelphi, Milano 1997 si sarebbero poi perse le tracce. consueto. L'affaire Montbazon è un È tra questi malati, però, che fa a un Dietro la burla goliardica dei falsari giallo atipico, che la costruzione certo punto la sua comparsa il per- Se Jean-Patrick Manchette ha del 1984, che di quelle teste simula- temporale sofisticata e i molteplici sonaggio destinato a rivoluzionare contribuito a rivoluzionare la "Sèrie \ Georges Simenon rono il ritrovamento beffando critici riferimenti colti apparentano al filo- la tranquilla esistenza del dottor noire" francese - e lo ha fatto -, All'Insegna di Terranova e autorità, Filastò immagina un intri- ne postmoderno del Nome della ro- Rosso: un'eccentrica vecchietta questo non emerge da Posizione di ed. orig. 1931 go complesso; Scalzi, aiutato dalla sa. Lo caratterizzano però un'a- che affida al medico, prima di veni- tiro, il suo decimo romanzo, pubbli- trad. dal francese bella fidanzata e da un altro avvo- sciuttezza, una concisione, una so- re assassinata nel cimitero ebraico cato dopo anni di intensa attività fra di Anna Morpurgo cato più gaglioffo di lui, ne sbroglia brietà ellittica che nel postmoderno di Chieri, una busta contenente una traduzioni di noiramericani, stesura pp. 142, Lit 12.000 faticosamente la matassa, tra un non stanno, in genere, di casa, e strana lista di appunti cifrati. Da di alcuni best seller del genere e un Adelphi, Milano 1997 cacciucco nel porto di Livorno e che gli conferiscono una fisionomia questa lista scaturirà - come dai lungo silenzio. Posizione di tiro ha Le brevi note editoriali che pre- perso almeno una delle due com- sentano questi due romanzi ci rac- ponenti che rendevano esplosiva la contano che furono scritti entram- miscela dei romanzi neri usciti do- bi, tra il 1930 e il 1931, sull'Osfro- po il Sessantotto: la violenza politi- goth, il battello che il romanziere si Color nero spruzzato sangue ca dell'intreccio. L'Affaire N'gustro, del 1971, si ispirava alla storia di era fatto costruire in Bretagna e su GIUSEPPE MERLINO cui visse per quasi due anni, per- Ben Barka - il leader marocchino correndo la Francia e giungendo sequestrato a Parigi alcuni anni pri- VINCENZO CERAMI, Fattacci, Einaudi, Torino tengono fermi i cani riottosi, l'ex pugile, già ma con la complicità dello Stato e sino in Germania e in Olanda. Si- 1997, pp. 80, Lit 13.000. menon attinse dunque alla propria sanguinante per un colpo alla testa, viene "to- della polizia francesi -, mentre Na- esperienza quotidiana di naviga- sato" con un tronchese: i pollici, gli alluci, le al- da (1972) affrontava quello che zione per costruire queste due vi- Giallisti e "neristi" non sono frequenti nella tre dita, il sesso, i testicoli, la lingua, le orec- Manchette definiva "il grande tema cende di "vita di bordo". La prima letteratura italiana; i colori nazionali sono chie, la punta del naso, tutto quel che sporge noir del momento": il terrorismo. è ambientata sui canali del centro piuttosto quelli pastello della cronaca familiare dal corpo viene tagliato di netto. Il canaro poi, Niente di tutto questo in Posizione della Francia, dove chiatte e im- (o i colori "tinello", secondo Arbasino) e, oggi, con le mozzate sporgenze di quel corpo, si ado- di tiro, la storia piuttosto banale di un killer che decide di lasciare il barcazioni da diporto sostano in- quelli acrilici e delebili del pulp e del trash. pera per otturare ogni orifizio corporale: la boc- sieme davanti alle chiuse; la se- Vincenzo Cerami nei quattro delitti roma- gioco per saldare un conto con il ca, l'ano e gli occhi che, però, fanno resistenza. proprio passato non è adeguata- conda tra i pescatori di merluzzi ni- che vanno grosso modo dal 1970 al 1990 Infine, spaccata la testa del cattivo amico, il ca- che da Quimper, in Bretagna, si mente supportata da quella che era - da lui rimontati e raccontati in Fattacci, naro la riempie di acqua e di shampoo per cani l'altra grande novità di Manchette spingono sino a Terranova. Due sparge, invece, a piene mani il colore nero e romanzi gemelli, in un certo senso, e "lava" il cervello del pugile. prima maniera: la deliberata paro- lo spruzza di rosso sangue. Lo sfondo buio co- in cui Maigret, lontano dal Quai Scomparsi i sacrifici antichi e ricusato il sacri- dia linguistica che rovesciava gli des Orfèvres e dalla birreria me la pece è dato dall'incrocio tra il sottoge- ficio cristiano, l'uomo contemporaneo placa i stereotipi del genere. Sarà colpa Dauphine, respira a fondo odori nere "cronaca nera" e le cupe coloriture attri- suoi dèi infierendo sul corpo del vicino. I gran- della traduzione? Forse; il libro però nuovi e misteriosi per fondersi em- buite alla pusillanimità, al rancore e alla ven- di crimini sono crimini rituali. Triste, anzi tri- è già uscito in Italia nel 1992 per i ti- pi della pioniera Granata Press. paticamente con un ambiente che detta. Il giornalismo giudiziario e il conse- stissima è la vicenda dei marchesi Casati Stam- SYLVIE ACCORNERO gli è estraneo, e di cui deve impa- guente, rituale racconto del crimine pa di Soncino, all'altro capo del libro. Il mar- dronirsi con la sua silenziosa e in- appassionarono gli scrittori naturalisti entre chese Camillo nobilissimo, ricchissimo e mon- I Andrea Camilleri fallibile capacità di immedesima- deux siècles e furono trasferiti in letteratura. dano - come scrivevano le cronache rosa di zione. Nel Cavallante della "Provi- La voce del violino Dalle "choses vues" nate dall'irrequieta allora -, sposa per irresistibile attrazione la dence", tra le bettole e le stalle che sensibilità romantica, si passò, allora, ai pp. 209, Lit 15.000 fiancheggiano i canali, l'odore che splendida e povera Anna Fallarino. Il ménage "faits divers": moderni materiali per una eri- Sellerio, Palermo 1997 domina è sempre lo stesso: "colo- va avanti malgrado le disparità di classe, ce- genda teologia del male. Auspice sempre Vic- niali, vino scadente, catrame, stal- mentato com'è da una segreta perversione. Fin Tutti i romanzi di Andrea Camilleri latico". Come conciliarlo con gli tor Hugo, scrittori come Gide, Paulhan, dalla prima notte di nozze, il marchese ha rive- hanno con la realtà siciliana un rap- orecchini di perle e le scarpe di ]ouhandeau o Genet, e fino a Michel Fou- lato che il suo piacere sta nell'assistere all'am- porto peculiare e vivissimo: non si li- camoscio bianco della signora as- cault, hanno dedicato poi pagine memorabili plesso della moglie Anna con giovani maschi mitano a rappresentarla, mettendo- sassinata che incongruamente al racconto della trafila canonica. sconosciuti. La conclusione sarà tragica. ne a fuoco con nettezza piaghe anti- compare un mattino? Sui battelli di Cerami, per parte sua, racconta storie atro- Vincenzo Cerami, pasolinianamente, è at- che o recenti, ma la rappresentano Quimper aleggia invece il tanfo di in un linguaggio che le appartiene, ci e tristi in cui le premesse contano più degli tento indagatore degli sconvolgimenti prodotti una partita di merluzzo avariato, estrosamente impastato di vocaboli esiti, Atroce è il primo dei delitti: quello del da miti, fantasie e velleità contemporanei, tutti legata a un viaggio maledetto su "canaro", il tosacani che si vendica delle in- dialettali, di neologismi espressivi, cui tutti pensano incombesse il in vendita presso la grande Ditta "Fumi e con- numerevoli vessazioni subite da un amico, ex di calchi esilaranti del parlato quoti- malocchio... Apparentemente tar- sumi". Cerami, però, scapola lo scoglio del de- diano. Giunto alla sua quarta avven- pugile, gradasso e violento. La vendetta è ac- do, pesante, tranquillo come sem- terminismo assolutorio e, volgendosi miseri- tura nell'immaginaria (ma estrema- pre, Maigret farà luce su entrambi i curata, efferata e simbolicamente grandiosa. cordioso verso i suoi personaggi, racconta an- mente credibile) cittadina di Vigàta, casi. Chiuso dapprima, con l'inganno, in un gab- che l'insondabile banalità del male individua- il commissario Montalbano si trova MARIOLINA BERTINI biotto per cani e incatenato, poi, ai ganci che le: il grande rimosso dell'età moderna. davanti a un caso piuttosto classico: l'assassinio di una bella signora ele- INino Filastò gante e irrequieta, intorno alla quale La notte delle rose nere ruotavano un gelido e anziano mari- to medico, un trepido ammiratore pp. 287, Lit 30.000 una cena di reduci sessantottini a stilistica inconfondibile. Chi è al cor- crittogrammi che aprono alcuni dei non ricambiato, un amante antiqua- Mondadori, Milano 1997 Montmartre, in una bettola afghana. rente delle predilezioni letterarie di migliori romanzi di Jules Verne, co- rio e una confidente di grande fasci- (M.B.) Bert sa che quell'asciuttezza nasce me Viaggio al centro della terra e I fi- no, Anna, professoressa di fisica. Secondo una ricetta collaudata da un'inedita ibridazione: dall'in- gli del Capitano Grant- tutto il resto Mentre si addentra nei misteri che dalla metà degli anni ottanta, i gialli contro, cioè, tra la laconicità dei della vicenda romanzesca, i cui tas- Giorgio Bert costellavano la vita della donna uc- del penalista fiorentino Nino Filastò giallisti della hard boiled school e la selli, dapprima indecifrabili, com- L'affaire Montbazon cisa, Montalbano non riesce a resta- offrono al lettore una narrazione folgorante sinteticità con cui il clas- porranno alla fine una sequenza lo- re insensibile al fascino di Anna, che combina, in una sorta di intar- pp. 139, Lit 6.900 sicismo francese secentesco è ca- gica e ordinata: vi si intrecceranno che rischia di mettere in crisi il soli- sio rifinito molto coscienziosamen- Hobby and Work, pace di racchiudere in un verso o in un intrigo secentesco e un delitto do rapporto che lo lega a Livia. Non te, avventure movimentate tipiche Milano 1998 una massima riflessioni psicologi- avvenuto nell'Ottocento, diamanti e è l'unica complicazione: tra iniziati- della hard boiled school, frammenti che di vasta portata. Ma la rapidità documenti segreti, goffi sicari e ve avventate dei suoi colleghi poli- del tutto autentici di cronaca più o Come quel lettore di libri gialli che della scrittura efficace, l'incisività splendide gentildonne. Al centro ziotti e manovre sotterranee di per- meno recente e infine vicende giu- si aggira nell'indescrivibile confu- delle notazioni psicologiche e di co- della storia, godibilissimo, l'acci- sonaggi loschi che cercano di sfrut- diziarie che autentiche non sono, sione di Helzapoppin senza mai stume saranno apprezzate anche dentato viaggio del dottor Rosso tare gli errori delle forze dell'ordine, ma che rivendicano, attraverso la sollevare il naso dalle pagine della da chi non abbia avuto modo di ri- sulle tracce del mistero adombrato la situazione si fa ingarbugliatissi- puntigliosa esattezza dei particola- sua lettura preferita, gli appassio- costruirne, per così dire, la genealo- negli appunti della vecchietta de- ma. Un misterioso musicista chiarirà ri, una credibilità a tutta prova. Co- nati del poliziesco sono spesso cat- gia. Benché destinato a intrecciarsi funta. Attraverso gli incanti poco no- alla fine tutti gli enigmi e i loro sordidi me in Incubo di signora, uscito nel turati, quasi ipnotizzati, dal loro og- con drammatiche vicende di un ti della Touraine e della Sologne, tra retroscena. 1990 da Interno Giallo ma recente- getto d'amore. Non c'è da pensare passato affascinante, lugubre e fa- turisti sudaticci in bermuda e delizie (M.B.) mente riproposto nei "Gialli Monda- però che per questo siano necessa- stoso - quello della Francia dell'età gastronomiche senza pari, l'improv- dori", anche qui l'avvocato Scalzi, riamente ottusi, distratti o insensibili della fronda e poi di Luigi XIV - il visato detective farà incontri decisi- eroe prediletto di Filastò, si trova al- alla qualità di quel che passa loro il racconto dell'Affaire Montbazon vi: quello, ad esempio, con la cele- le prese con un caso ingarbugliatis- convento dell'industria editoriale. prende inizio nel luogo più impoeti- bre tarte Tatin, di cui una pagina simo le cui radici affondano nelle Lo dimostra il successo crescente co che si possa immaginare: l'am- memorabile rievoca l'invenzione zone più ambigue e losche del mer- della collana "Giallo & nero", nella bulatorio di un accidioso e frustrato con accenti commossi. cato dell'arte. Al centro di Incubo di quale compare questo secondo ro- medico della mutua di provincia, (M.B.) |DEI LIBRI DEL MESEI

GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 18

inquanta milioni di pecore mo. Ma il più fedele di tutti è Sono rapportate a tre milioni di Nuovi animali di carta un cane, io, di quell'anti-magrittiano Cpersone contribuiscono ve- e già famoso Art Spiegelman che, locemente, anche senza l'ausilio della dopo aver corredato il suo libro di matematica, a suggerire quale sia il Pecore, pinguini, vermi, cani e una capretta guinzaglio e morbide figurette, di- motivo conduttore e l'attore protago- chiara i vantaggi di un "vero" cane di nista del libro dello scrittore neoze- ELIANA BOUCHARD carta. Ma credo sia ben consapevole, landese William Taylor, O che beela Spiegelman, che chi guardasse negli eredità. Agnese è per l'appunto la pe- americana si colloca "L'Arca degli questo manuale potrebbe suscitare tacchi feroci e sanguinari di questi occhi il suo cane arancione, non po- cora da guardia della vecchissima si- animali" di Lucy Daniels, collana a l'interesse di profani incuriositi dagli esseri penetrati sulla terra attraverso trebbe resistere alla tentazione di gnora Carpenter morta senza rim- puntate ambientata nell'ambulato- esercizi di stile di ragni rognosi, croc- il buco dell'ozono. Le visioni di una cercarne uno in carne e ossa. pianti all'età di ottantanove anni. Gli rio veterinario del dottor Hope. La canti coleotteri, chiocciole collose e bambina molto speciale sostengono Per concludere una "perla di eredi inconsapevoli del magnifico figlia Mandy e l'amico James salva- luride lumache. Dentro l'alveare fa i servizi segreti del governo britanni- saggezza giapponese": In una notte animale sono una ragazzina e il suo no gattini in pericolo, cani nella parte di quella serie passata in televi- co disperatamente aggrappato al su- di temporale di Yuichi Kimura. Un ignorantissimo compagno di scuola tormenta, cerbiatti orfani. Proprio sione dove una straordinaria maestra pertecnologico Tced, treno corazza- lupo e una capretta entrambi spa- che la maestra le mette alle calcagna niente di speciale se non il piacere accompagna la sua classe a scoprire il to a energia differenziata. Se per leg- ventati dal fosco temporale non si per intervistare l'anziana vitalissima, tutto insito nel seriale che consente funzionamento di fenomeni naturali. gere questo racconto bastano dodici riconoscono e fanno amicizia. Che dalla vita intrepida e avventurosa. Te- cosa sarebbe successo l'indomani ner fede al testamento occupandosi mattina al levar del sole? si chiede dell'ingombrante ovino sarà compito lo scrittore, autore di duecentocin- di Belinda e Joe nonché di due terzi quanta libri per bambini e ragazzi, del libro, a colpi di rapide comiche e di cui quest'ultimo è uno dei più acute dissacrazioni ottime anche per venduti. Verrebbe da dire che il lu- questo emisfero. Sempre per lettori po mangerà la capretta, o forse decenni ma agli antipodi anche per l'autore pensa che l'amicizia sia più ritmo e atmosfere è Accadde in una forte dell'istinto? Difficile sapere la notte di luna dell'inglese Barbara risposta: il racconto termina qui. Willard. Qui, le cinque mucche di Harry, come in un buon racconto William Taylor, O che beela eredi- dell'Ottocento inglese, sono l'unico tà, Salani, Firenze 1997, ed. orig. sostegno di quel che resta di una fa- 1996, trad. dall'inglese di Mariarosa miglia provata da una quantità di av- Gianini Zanini, pp. 156, Lit 14.000. versità da far invidia al libro Cuore. Barbara Willard, Accadde in una Jenny Nimmo nella campagna galle- notte di luna, Einaudi Ragazzi, Trie- se si cimenta impavida con il tema ste 1997, ed. orig. 1991, pp. 128, vieto e trito di gatti e magia. Belila, Lit 14.000. gatta strega ce la fa, ma solo per un pe- Jenny Nimmo, Delila, gatta stre- lo, a non fare morire di noia quei for- ga, Salani, Firenze 1998, ed. orig. tunati bambini che dividono la loro 1991, trad. dall'inglese di Alessan- infanzia con l'insostituibile felino. dra De Vizzi, pp. 112, Lit 12.000. Per i più piccoli la messe è sempre Pingu 3. All'asilo di Pinga, Sala- grande, a partire da quel fantastico ni, Firenze 1998, Lit 10.000. pongo animato di Pingu, unico Hiawyn Oram, Coniglietto, E. strappo possibile alla regola di non Elle, Trieste 1998, Lit 18.000. accendere mai la televisione la mat- Roberto Piumini, Francesco Al- tina prima di andare a scuola. Ma se tan, Gli sbagli fortunati, E. Elle, la regola non si può infrangere resta Trieste 1998, pp. 40, Lit 8.000. il degno ripiego della collana Roberto Piumini, Francesco Al- anch'essa "Pingu" dove i pongopin- tan, Chicino e Cicotta, Emme, guini fra i pongoghiacci scivolano Trieste 1997, pp. 48, Lit 10.000. garbatamente in pongoscuole ma- Félix de Azua, Il bambino che terne dove amorevoli pongomaestre parlava agli animali, ili. di Barbara esibiscono morbide sembianze. Ma Nascimbeni, Mondadori, Milano che ingiustizia non scrivere neanche 1997, ed. orig. 1990, trad. dallo in corpo otto. Chi dobbiamo ringra- spagnolo di Francesca Lazzarato, ziare per tanta grazia! Coniglietto in- pp. 48, Lit 10.000. vece, come si conviene in casa Galli- Michael Ende, Fiabe e favole, mard, diverte i piccoli con adesivi, ili. di Adelchi Galloni, Monda- finestre apribili e plastiche traspa- dori, Milano 1997, ed. orig. 1978, renze già sperimentate con i più trad. dal tedesco di Glauco Arneri, grandi. Ma serve saper leggere se si pp. 146, Lit 22.000. vuole capire come si riconosce un Lucy Daniels, Mamma gatta cer- testo rovesciato grazie all'aiuto dello ca casa, E. Elle, Trieste 1997, ed. specchio. Roberto Piumini e Fran- orig. 1994, pp. 128, Lit 9.500. cesco Altan con Chicino e Cicotta e Nick Arnold, Bruchi, scarafi, pi- Gli sbagli fortunati continuano a docchi e altre meravigliose bestiole, scambiarsi parole e colori in teatrini Salani, Firenze 1998, ed. orig. ora foschi ora smaglianti dove una 1996, pp. 128, Lit 12.000. pertica che si accorcia costringe a Joanna Cole, Bruce Degen, Dentro dolci contatti polli e umani. I polli l'alveare, Mondadori, Milano 1997, con i polli, le principesse con i giova- ed. orig. 1996, trad. dall'inglese di notti. Il bambino che parlava agli ani- Allegra Panini, pp. 48, Lit 14.000. mali è del catalano Félix de Azua, Barbara Taylor, Le case degli che oltre a insegnare estetica all'uni- animali, Mondadori, Milano 1997, versità di Barcellona affida alle zam- ed. orig. 1996, trad. dall'inglese di pe di bestiole intrepide e distratte le Ilva Tron, pp. 44, Lit 18.000. lettere appassionate che il bambino Joan Aiken, I mitox, Salani, Fi- capace di parlare agli animali scrive renze 1998, ed. orig. 1993, trad. a una bambina ricca e annoiata. Le di stare in un'avventura di cui si Ecco uno di quei casi in cui il mezzo anni, ne servono alcuni di più per ap- dall'inglese di Marina Astrologo, illustrazioni di Barbara Nascimbeni, conoscono i personaggi. Scegliere televisivo funziona assai meglio del li- prezzare l'acida storia di Laura Mar- pp. 208, Lit 16.000. forse tempere su carta di vari colori, di parteciparvi in compagnia di bro. Le case degli animali, per chiu- chetti lena ridens-, parrebbe dedicata Laura Marchetti, Iena ridens, Le ammiccano con quel po' di goffo animali presenta comunque degli dere con la scienza, vince per raffina- a un ragazzino che però non credo Marasche, San Giovanni al Natiso- che, a vista umana, avvicina i cuccio- aspetti positivi, basta non farsi spa- tezza grazie alla perfezione del reper- possa entrare in una storia così spez- ne(Ud) 1997, Lit 16.000. li di ogni specie. Adelchi Galloni, ventare dalle copertine. torio di fotografie e modelli plastici, zata da spostamenti di soggetto, Daniel Pennac, Abbaiare stanca, l'illustratore di Michael Ende, Fiabe Gli animali a molti fanno schifo. all'indice analitico, al glossario, alla esclamazioni, prime e terze persone. Salani, Firenze 1998, ed. orig. e favole, merita una menzione per Sbavano, sporcano, pungono, infet- suddivisione tematica. E poi il gioco per cui ridens non è si- 1982, trad. dal francese di Cristina come è riuscito a rendere i pantaloni tano e quindi niente pare più azzec- Sempre inglese, residente in Cor- nonimo di felicità non giova molto Palomba, pp. 144, Lit 20.000. troppo abbondanti dell'elefante Fi- cato di Bruchi, scarafi, pidocchi e altre novaglia, Joan Aiken inventa, con alla storia. La ristampa di Daniel Art Spiegelman, Sono un cane, lemone Larghefalde e la sozzura meravigliose bestiole di Nick Arnold buona cultura classica, I mitox, Pennac, Abbaiare stanca, va segnala- io, Mondadori, Milano 1997, ed. stratificata e fetente della colonia di nella collana "Brutte scienze". Per- creature antiche: chimere, idre e ba- ta a chi non l'avesse ancora letto. Qui orig. 1997, testo italiano di Aldo mosche dell'Mmp (Mucchio Mar- fetto per quei bambini che si riem- silischi, accompagnate da mostri è II Cane che parla, e il tentativo di Busi, Lit 16.000. cio Puzzolente). Su Ende qualsiasi piono le tasche di vermi e coleotteri e inediti come i cicivaci, i peridoxioni, immedesimazione dell'autore porta Yuichi Kimura, In una notte di notizia sarebbe pleonastica. mangiano miele anche se non è che i mirkindol comparsi per la prima a galla, come in uno specchio, quel temporale, Salani, Firenze 1998, A cavallo fra etologia e animali- rigurgito d'ape. Graficamente at- volta all'aeroporto di Manchester. tanto di contraddizioni che vincola- ed. orig. 1998, trad. dal giappone- smo, ecologia e provincia anglo- traente e scientificamente testato, L'Inghilterra è prostrata dagli at- no nella quotidianità animale e uo- se di Paolo Volpato, Lit 10.000. | DEI LIBRI DEL MESE

GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 19 Ossessioni e marginalità, come ricostituenti I vantaggi degli scrittori esclusi dal grande circo della produzione

ANTONIO FRANCHINI

uando partecipo a qualche di- sensi dei cetacei arenati sulle spiagge. È strelli nella poesia di Baudelaire, ma l'im- equivalente - accendersi di entusiasmo in- battito tra scrittori mi consolo un'ossessione personale ma condivisa dal magine della poesia di Baudelaire come fantile davanti alla possibilità di produrre qdel tempo perso (gli scrittori si senso comune. Nel periodo universitario fatta soprattutto di pipistrelli e divani mi un testo creativo di probabile fragilità ma affliggono delle perdite di tempo più del- ero convinto che chi fosse un professore sembra un bell'esempio concreto di che di altrettanto certa, unica paternità. la media degli uomini, e proprio per que- non potesse essere anche un poeta o uno cosa sia quella posizione che sta a mezza E per questo che la marginalità dello sto lo dissipano con particolare voluttà) scrittore. Pensavo a Carducci e Pascoli. strada tra un'intuizione critica e una fisi- scrittore non mi preoccupa. Ho meno pensando che, dopo aver sentito per l'en- Per sua natura il pregiudizio alberga ma d'autore. Influenzato, come allora ero, certezze sulla letteratura, sulla religione nesima volta le solite cose che già so, mi nell'istinto prima che nel cervello, e da letture borgesiane e quindi da un certo della letteratura, ma solo perché verso la capiterà di tornarmene a casa, se va bene, nell'istinto di molti: i giovani letterati de- tipo di percezione del mondo e della lette- letteratura ho lo stesso atteggiamento che con un concetto nuovo, e, se proprio mi gli anni dieci e venti parlavano della poe- ratura, mi ero convinto che - se l'aveva ho verso la vita, che a volte non sopporto andasse male, almeno con un paio di cita- sia di Carducci e Pascoli come di "poesia detto Borges - la poesia di Baudelaire do- - e penso che non m'importerebbe nien- zioni divertenti che non conoscevo e che di professori". D'altra parte, mi dispiace- vesse certamente pullulare di pipistrelli. te morire, anzi, mi sembra già di non es- mi lasciano sempre l'impressione di non va anche abdicare alla solidità, alla rego- I pregiudizi degli scrittori sono impor- sere più vivo, di attraversare l'esistenza aver potuto scoprirle da me nelle pagine larità, alla saldezza teorica che ci si aspet- tanti come le loro idee, perché i pregiudi- come un'ombra -, e che altre volte sento di qualche libro perché è come se esistes- ta da un professore a tutto vantaggio di zi corrispondono a un'ossessione e la sero solo nella voce di coloro da cui le ho un'istintività creativa che non mi appaga- scrittura si fa con le ossessioni come con ascoltate. Chissà perché, mi sembrano un va del tutto. le idee e forse più con le ossessioni che Prix Calvino possesso personale, più che un dato ac- Quanto pesa il pregiudi- con le idee. cessibile a chiunque. Il Prix Calvino del Festival du Pre- zio nella storia della let Mi sembra che la letteratura debba mier roman ha designato come vinci- Per molto tempo ho creduto che nei li- teratura? La letteratu- coltivare la propria marginalità per- tore, il 15 maggio a Chambéry, Dario bri l'attenzione di tutti finisse col concen- ra è fatta da uomini ché il tono più au- Buzzolan per il suo romanzo Dall'al- trarsi suppergiù sugli stessi elementi, e il pregiudizio tentico che le cono- tra parte degli occhi. adesso invece mi vado convincendo del affligge la vita sco, il suo destino contrario, cioè che ognuno ci trovi quel degli uomi- —, / naturale, sta nel che vuole trovarci, che ognuno legga quel ni. A vol- \ lavoro sul partico- con un'intensità e un'adesione così piena che vuole leggere. A volte ho la sensazio- che tutto m'interessa e mi attira. Allora ne, quando qualcuno teorizza attorno a mi sembra di essere come un certo nobi- un libro che ho letto anch'io, letteralmen- luomo siciliano che conobbi una sera di te di non capire quel che mi sta dicendo, qualche anno fa. Era un signore robusto, come se il mio interlocutore assecondasse avanti negli anni, con una barba brizzola- un rovello innescato già da tempo più che ta e una studiatissima negligenza in ogni una nuova idea. E a volte sento anch'io, dettaglio del suo corpo e dell'abbiglia- nei miei ragionamenti, la stessa fatica che lare, mento. Uno di quelli che amano la cuci- circola nei meandri, nelle sacche delle n e 1 - na, la vita, 0 vino bianco freddo, le don- mie fisime, incapace d'imboccare la via ne, il pesce e i profumi della notte con la della chiarezza e della lucidità. La sento l'accede- quando faccio tanti preamboli, quando re alla pro- stessa primitiva, affettata indistinzione. dico a me stesso che, se fossi un altro, non fondità del Uno di quei perniciosi selvaggi di ritorno. capirei che cosa voglio, che cosa sto per senso attraver- Diceva di avere una terapia infallibile dire. Che anche nell'ermeneutica la soli- so le feritoie, i varchi contro la depressione: si alzava al mattino diosi tendono a tudine della maturità si sia sostituita allo ostruiti, le porte di presto, spalancava la finestra, fiutava scordarlo. Spes- di spirito solidale della giovinezza? iS)crUati^L servizio. Mi piace, a l'aria e diceva bello bello bellissimo! Lo so concedono costo di sembrare raccontava eseguendo il gesto e fiutava A un incontro di qualche tempo fa si dignità di teoria patetico, sottolineare l'aria arricciando il naso carnoso in un parlava della perdita di centralità della a opinioni che sono soprattutto elabora- come 0 lavoro dello scrittore marginale ed grufolio di compiaciuta sensualità da vec- letteratura, e il mio amico Bruno Arpaia zioni di pregiudizi. Questa operazione estromesso dal grande gioco con tempora-' chio in buona salute. Mi sembrò insop- fece osservare che la letteratura era rima- non è illegittima, anzi è inevitabile. E solo neo della produzione d'immaginario per portabile perché forse mi ricordava qual- sta centrale finché la società era fatta so- pericoloso dimenticare la premessa - e le folle goda di un vantaggio che è una sua cosa che temo appartenga anche a me e di stanzialmente di analfabeti. Appartengo cioè il peso di incrostati pregiudizi, volgari caratteristica di sempre ma che, oggi, con- cui mi vergogno: un superficiale, fatuo vi- al partito di coloro che in questa condi- irritazioni, semplici idiosincrasie - perché divide con un numero sempre minore di talismo. zione marginale ci stanno a proprio agio. così si snatura la radice umana della lette- attività umane, ed è il vantaggio della tota- Ma ognuno ama a modo suo, e io la let- Forse è un limite mio, ma temo sempre ratura. E allora si prendono abbagli. le libertà, accompagnato dal gradevolissi- teratura la amo alla maniera di Renato che un eccesso di esposizione sia d'intral- Una volta sentii Borges in televisione mo peso della totale responsabilità. cio alla sincerità del lavoro. Sotto l'oc- Serra, con fedeltà, ma "con trascuranza e che raccontava come a lui non piacesse la Ho visto uomini di potere - il cui pote- chio dei riflettori, sotto la pressione di ironia". Chi la pratica senza fedeltà spero poesia di Baudelaire perché, diceva: "A re, per grande che fosse, non poteva fare a sempre che venga scoperto e punito. Chi aspettative esorbitanti, invenzione e me non piacciono i divani, non mi piaccio- scrittura rischiano di disorientarsi come i meno di inchinarsi davanti a un potere la pratica senza ironia posso anche ammi- no i pipistrelli". Non mi ricordavo di pipi- maggiore o scendere a patti con un potere rarlo, ma mi fa paura.

nel fatto che nella traduzione si ritrova Purtroppo però ci sono comunque mo- Traduzione creativa? la stessa irritante soggettività, la stessa di infiniti di interpretare un testo. Il tra- mancanza di criteri universali di giudi- duttore è come un direttore d' RAUL MONTANARI zio che alberga nella letteratura in lin- che dà la sua versione di una sinfonia, o gua originale. Siamo tutti d'accordo, te- come un jazzista che rielabora a suo gu- mo, che ciò che definiamo un capolavo- sto uno standard. La mia prima traduzione fu anche la do a cartella: 15.000 lire. Nella prima- ro letterario diventa tale in base a un A dispetto di questo, o forse invece più impegnativa. Si trattava di un ro- vera del '91 Gurganus venne in Italia. consenso forte e ampio di lettori più o proprio per questo, inventarsi tradutto- manzo di Allan Gurganus, L'ultima Avrei molto da dire sulla cortesia e sul meno qualificati; la controprova è che re è pressoché impossibile, e l'esigenza vedova sudista vuota il sacco, uscito fra fascino dell'uomo, ma non è questo il ciascuno ,di noi nutre predilezioni per- di creare seminari e scuole di traduzione il 1990 e il 1991 negli Usa, dove ven- luogo. Quando mi sembrò di averlo sonali per le quali sarebbe disposto a creativa dovrebbe addirittura precede- dette un milione e mezzo di copie e at- fatto ridere abbastanza, gli dissi: "De- spergiurare. A me, per esempio, sembra re quella di mettere in piedi scuole di tirò l'attenzione della critica e di Stan- vo farti una confessione, Allan. Ci sono così evidente che Kafka è senz'altro, co- scrittura creativa. Anche in questo caso, ley Kubrick. Millecinquecento cartelle almeno una cinquantina di punti nel me insinua Borges, il più grande scritto- non per fornire precetti marmorei, ma di un impasto linguistico da brividi, tuo libro in cui ho inventato di sana re di tutti i tempi, sono talmente con- al massimo stimoli, indicazioni, orienta- con repentini cambi di registro, lin- pianta, perché non capivo un cazzo di vinto che Kafka rappresenta una dimo- menti. Diversamente, si può solo spera- guaggi gergali, slang, distorsioni di quello che avevi scritto". Gurganus strazione della fastidiosa tendenza di re di imbattersi in revisori intelligenti, idiomatismi. Assistito da Davide Tor- ascoltò benevolo, poi replicò: "L'altro Dio a incarnarsi negli ebrei (e mai nei sensibili e comunicativi; a me è succes- torella, che ora trova a ragione più ieri ho aperto il libro a caso. Era da bergamaschi), che sarei disposto a rom- so quando per tradurre Cormac Mc- gratificante lavorare per la televisione, qualche tempo che non lo facevo. Be', pere la faccia a chiunque non la pensi Carthy l'Einaudi mi ha messo alle co- mi arrampicai sugli specchi per dieci anch'io non capivo un cazzo di quello così. Per quanto incredibile possa sem- stole Marisa Caramella, che essendo di mesi, lasciando nell'impresa un di- che avevo scritto". brare, con la traduzione succede lo stes- suo una grande traduttrice mi ha illumi- screto pezzo di salute. L'editore era Questo per dire quanto può essere so. Eppure, in questo caso un referente nato su un sacco di cose (tra cui il fatto Leonardo Mondadori; compenso lor- difficile tradurre. Ma il punto vero sta oggettivo esiste: è il testo di partenza. che non so l'inglese). Chopin il maestro, Schumann il sovversivo Paesaggi e protagonisti, problemi e intrecci della generazione romantica

ENRICO FUBINI

ne dall'amata. In questa lunga sezio- Romanticismo vengono trattati in gia su un cardine dello stile romanti- in Beethoven si preannuncia l'im- Charles Rosen ne sul paesaggio Rosen passa da questa prima parte dello studio: il co costituendone uno dei pregi: portanza del suono e della dinamica La generazione romantica un'analisi letteraria e pittorica a una timbro, la struttura compositiva, il l'elemento di esagerazione", qualità ma solo in Liszt quest'aspirazione fraseggio e altri ancora, e difficile sa- che Chopin condivise in parte solo trova la sua piena attuazione, ribal- ed. orig. 1995 più propriamente musicale tutta cen- trata sul Lied. Il ciclo liederistico in- rebbe in questo ambito anche solo con Schumann. Questa morbosità tando la tradizionale supremazia di a cura di Guido Zaccagnini fatti "incarna nella maniera più lim- riportare a grandi linee le tesi di Ro- di Chopin, continua Rosen, "fu la altezza e ritmo su dinamica e timbro. pp. 791 + compact disc pida la concezione romantica del- sen. Nella seconda parte del volume sua strada tortuosa e lo preservò dal Se Chopin potè ignorare del tutto buon gusto e dall'affabile neoclassi- Beethoven, Mendelssohn invece, in Lit I 10.000 l'esperienza vista come progressivo vengono riportati come grandi me- svelamento e chiarimento della daglioni saggi sui singoli autori trat- cismo che deturpò l'opera di tanti quanto compositore tedesco, ne fece Adelphi, Milano 1997 il suo punto di partenza, in particola- re l'ultimo Beethoven. Rosen indivi- dua in Mendelssohn il musicista ap- opo Lo stile classico e La parentemente legato al classicismo forma sonata, questo nuo- Discografia ma dagli esiti profondamente anti- vo e imponente volume La classicistici. Pertanto ciò che affasci- dgenerazione romantica di Charles na in Mendelssohn è il suo continuo Rosen nasce a New York nel 1927. Grazie a eseguiti da Rosalyn Tureck (SB2K 63231); di Rosen (accompagnato da un Cd di oscillare tra adesione e trasgressione Beethoven, le ultime cinque Sonate in The sue pregevoli esecuzioni), pianista e una precoce educazione alla musica, egli può della forma classica. Le riuscite più musicologo di grande fama, viene a ancora sfruttare gli ultimi anni di insegnamen- Late Piano Sonatas / Charles Rosen (SB2K significative sono quelle giovanili, tra segnare il proseguimento di ricer- to del grande Moriz Rosen thai, uno dei più fa- 53531). Sempre di Beethoven, la Carlton i quindici e i ventun anni. E se quelle che lungo l'asse centrale della musi- mosi discepoli di Liszt. Il debutto ufficiale sul- Classics ha pubblicato l'incisione del secondo sue opere "risultano più soddisfa- ca occidentale. La generazione ro- la scena concertistica avviene nel 1951. Nello e del quarto Concerto per pianoforte realiz- centi e impressionanti di quelle che mantica prende in esame una rosa stesso anno Rosen consegue il dottorato in lin- zata nel 1978 con Wyn Morris e la Sympho- creò negli ultimi anni alla fine della abbastanza ristretta di musicisti gue romanze alla Princeton University e dà nica of London (303670016-2) e la celebre sua carriera, ciò non significa che egli della prima metà del secolo XIX ri- inizio alla carriera discografica. Nel suo primo esecuzione delle Variazioni Diabelli, che ebbe a perdere qualcosa del suo me- stiere o anche del suo ingegno. Ciò tenuti centrali per la formazione e LP sceglie di incidere, insieme ad alcuni brani fruttarono a Rosen una candidatura al che gli venne meno fu l'audacia". lo sviluppo del linguaggio musicale di Martinu, i due libri di studi di Debussy. Grammy Award (30367 0011-2). Il disco L'ultimo ampio capitolo è dedica- romantico: Chopin, Liszt, Berlioz, della Boston Skyline (BSD131) intitolato Mendelssohn, Bellini e Meyerbeer Lo stile esecutivo severo e la chiarezza in- to a Schumann, ed è significativa- The Siena Pianoforte contiene le uniche re- per quanto riguarda l'opera roman- tellettuale rendono Rosen un interprete mente intitolato Trionfo e fallimento tica, e infine Schumann con cui si adattissimo al repertorio classico e alla musi- gistrazioni di musiche di Mozart e Scarlatti dell'ideale romantico. Nella visione chiude il volume. Dalle personalità ca contemporanea. Nel 1961 dà con Ralph da parte di Rosen: si tratta di sei Sonate scar- storica di Rosen, Chopin e Schu- su cui è incentrato lo studio, si può Kirkpatrick la prima esecuzione mondiale lattiane e delle K 333 e K 331 di Mozart. mann rappresentano le due colonne già intuire che non si tratta di una del Doublé Concerto per pianoforte e clavi- Nonostante le sue esecuzioni della musica all'interno delle quali si sviluppa il storia nel senso tradizionale del ter- cembalo di Elliott Carter. Boulez lo sceglie romantica siano definite da alcuni critici cuore stesso del Romanticismo. mine, ma di un approccio ad alcune come pianista per l'integrale dell'opera di "lacking ofexpressive warmth", Rosen dedica "Nel breve arco della sua vita, Schu- tematiche romantiche attraverso Webern da lui curata: Rosen esegue le Varia- a Schumann, Chopin e Liszt numerose sedute mann creò le opere più impressio- nanti non sviluppando o ampliando una scelta per così dire ideologica. zioni op. 27 e partecipa all'esecuzione di tutti di incisione. Il Carnaval op. 9

GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 21 rr\, - cbibìscr cte,L wveie gni parola da noi pronun- per la seconda soluzione, e non si ciata è un canto segreto" Un saggio da suonicchiare può che essergliene grati per la le- Oscriveva nel 1810 Johann zione che sa dare. Wilhelm Ritter, giovane fisico le cui Le analisi di Rosen, dal punto di idee sulla musica erano note anche Gli inediti apparati di un testo all' avanguardia vista dell'interprete, sono molto a Schumann: non si può che esser GIULIO CASTAGNOLI raffinate. Talvolta, però, sembra grati a Charles Rosen di averne ri- passare in secondo piano la gran- portato ampi estratti, insieme a dezza dell'invenzione rivelata in al- molte pagine di altri pensatori che le edizioni del nostro secolo) e di quando dimostrava di non capire Quanti intellettuali italiani d'og- cuni dei brani trattati. Un esem- influenzarono i compositori fioriti Londra (che è invece corretta). Ac- interamente l'opera in questione, gi potrebbero leggere questo libro pio: il già citato Finale chopiniano nel secondo quarto del secolo scor- canto ai problemi relativi agli erro- come nel caso del Finale della Sona- di Rosen mettendosi al pianoforte è analizzato da Rosen come una so, "la generazione romantica" del ri, che in musica sono piuttosto fre- ta in si bemolle minore di Chopin, e suonicchiandone gli esempi? Chi appropriazione da parte di Chopin titolo del libro appena stampato da quenti, sorge poi quello di quale sia giudicato simile "più ad una beffa potrebbe farlo ascoltandone le no- della tecnica compositiva bachiana Adelphi a cura di Guido Zaccagni- YUrtext da prendere in considera- che ad una musica qualsiasi", eppu- te musicali senz'altro ausilio che il (quella delle Suites per violoncello, ni. La lettura del volume ha destato zione per autori come Schumann, re "da questo brano senza melodia proprio orecchio interiore? per intendersi). L'accostamento in chi scrive un raffronto tra la posi- che di uno stesso pezzo curò in vita e senza gioia soffia su di noi uno spi- Rosen ricrea con dovizia di cita- Bach-Chopin sembrerebbe ardito, zione del compositore d'oggi e pubblicazioni spesso molto diffe- rito strano ed orribile (...) cosicché zioni di prima mano il mondo cul- ma l'analisi non fa che dimostrarne quello d'epoca romantica, in cui il la fondatezza. Eppure si potrebbe dibattito sulla musica era centrale anche immaginare che quel Finale nella vita culturale, nella riflessione sia frutto di un'invenzione inaudi- filosofica, nella cronaca giornalisti- ta, che trova nella tradizione un ca. Al contrario, la voce del musici- Cronologia precedente non ancora considera- sta d'oggi, così come il suo canto, è to, ma che riscopre un mondo sve- a tal punto segreta che rischia di re- lando nuove vie; e nell'analisi, star celata: nel nostro paese a chi 1827 II 26 marzo muore Beethoven. Hein- zione della Fantasia per pianoforte in do piuttosto che il passato, si potreb- pensa in musica è negato ogni ac- rich Heine, Buch der Lieder. maggiore op. 17. be lasciar trasparire il futuro, le cesso al mondo dell'informazione e 1828 Morte di Schubert. 1839 Ultimi lavori del "periodo pianistico" prime coordinate del cammino della produzione musicale. Le isti- 1829 Con il Guillaume Teli Rossini chiude di Schumann. Chopin termina la composi- verso Debussy (e verso la contem- tuzioni musicali (teatri, associazioni la sua carriera di operista. Mendelssohn di- zione dei 24 Preludi op. 28 e della Sonata n. poraneità). Per far questo si do- rige a Berlino la Matthàus-Passion di Bach. 2 in si bemolle minore op. 35. vrebbero considerare fondamento 1830 Prima esecuzione a Parigi della Sinfo- 1840 "Anno dei Lieder" di Schumann: dell'analisi non tratti come "armo- Rosen in italiano nia fantastica di Berlioz. Frauenliebe und Leben op. 42 su testo di nia" e "melodia", ma piuttosto concetti più generali come "den- 1831 Goethe termina la seconda parte del Adalbert von Chamisso e Dichterliebe op. - Lo stile classico. Haydn Mo- sità", "direzionalità" e infine (dan- zart Beethoven, Feltrinelli, Mi- Faust. Norma di Bellini. Caduta di Varsavia 48 su testo di Heinrich Heine. Nell'estate do il dovuto peso all'ultima incre- a lano 1989, l ed. 1979, ed. e rioccupazione russa. Chopin si stabilisce a ottiene dal tribunale l'autorizzazione a spo- dibile battuta del brano chopinia- orig.1971, trad. dall'inglese di Parigi. sare Clara. no) "opposizione" tra linee oriz- Riccardo Bianchini; 1832 Morte di Goethe. Nella Salle Pleyel 1841 "Anno delle sinfonie" di Schumann. zontali e verticalità dell'accordo - Schònberg, Mondadori, Mila- ha luogo il primo concerto di Chopin a Liszt compone la prima versione di Die Lo- conclusivo. In questo modo l'ana- no 1984, ed. orig. 1975, trad. lisi sarebbe fruttuosa non solo per dall'inglese di Roberto Ortensi; Parigi. Schumann vede tramontare il so- relei (musicando la poesia di Heinrich Hei- il pianista, ma anche per chi è in - Le forme-sonata, Feltrinelli, gno di una carriera di virtuoso per un'in- ne) e le Réminiscenees de Don ]uan. Recen- Milano 1986, ed. orig. 1980, fermità della mano destra. Chopin: Studi sione di Schumann alla Sonata n. 2 in si be- cerca di radici in una tradizione, trad. dall'inglese di Riccardo op. 10, dedicati a Liszt. molle minore op. 35 di Chopin. quella romantica, ancora viva. Bianchini; 1833 Mendelssohn: Sinfonia n. 4 in la mag- 1842 "Anno della musica da camera" di - Il pensiero della musica, Gar- giore op. 90, Italiana. Schumann. zanti, Milano 1995, ed. orig. i edizioni 1994, trad. dall'inglese di An- 1834 Schumann fonda la "Neue Zeits- 1843 "Anno degli oratori" di Schumann. na Bassan Levi, Pietro Soresi- schrift fiir Musik". 1846 Prima stesura pianistica del Sonetto QuattroVenti na, Angelo Zanardini (cfr. 1835 Morte di Bellini. Schumann termina la del Petrarca n. 104 di Liszt. Chopin: Polo- HHBHHHHBi "L'Indice", 1996, n. 5). composizione dei lavori per pianoforte Car- naise-Fantaisie op. 61. naval op. 9 e Sonata in fa diesis minore op. 11. 1847 Morte di Mendelssohn. NOVITÀ Recensione di Schumann alla Sinfonia fanta- 1848 A Londra Chopin tiene il suo ultimo concertistiche, enti radiofonici, te- stica di Berlioz. Suo fidanzamento segreto concerto. Liszt si stabilisce definitivamente INTERPRETAZIONE levisioni), così come le pagine dei con Clara Wieck. Mendelssohn direttore del a Weimar. E RICERCA giornali e le sempre più sporadiche SOCIOLOGICA Gewandhaus di Lipsia, che diviene uno dei riviste specializzate, sono oggi nelle 1849 Morte di Chopin. LA COSTRUZIONE più importanti centri musicali d'Europa. 1850 Terza Sinfonia di Schumann, Renana. DEI FATTI SOCIALI mani di burocrati che ignorano la NEL PROCESSO DI RICERCA musica. 1836 Les Huguenots di Meyerbeer. Rottura 185112 Studi trascendentali di Liszt. a cura di Un libro come quello di Rosen, tra Schumann e il padre di Clara. 1852 Sonata per pianoforte in si minore di FEDERICO NERESINI scritto da un musicista per musici- 1837 Schumann: Davidsbiindlertànze op. 6. Liszt. pp. 256, L. 38.000 L'attenzione dei diversi interventi sti, piomba in questo tristo conte- Liszt compone dodici Grandes études pour 1853 II ventenne Johannes Brahms fre- si concentra, sulla relazione sto come un fulmine a ciel sereno, le piano. quenta casa Schumann. fra il sociologo nella sua qualità e non può che esser accolto dal di «osservatore» e i fenomeni 1838 Prima versione pianistica degli Studi 1854 Crollo psichico di Schumann, che si fa sociali in quanto «oggetti» plauso di chi di musica vive. Anche della sua attività da Paganini di Liszt. Schumann pubblica ricoverare in una clinica psichiatrica. perché il volume consta di più di di osservazione. Scritti Kreisleriana op. 16 e conclude la composi- 1856 Morte di Schumann, il 29 luglio. di M. Cardano, G. Gobo, settecentocinquanta pagine, di cui A.V. Cicourel, M. Rampazi, almeno un terzo di partiture e R. Zoll, F. Neresini, B. Latour, P. Barbetta, S. McNamee, spartiti, ed è accompagnato da un J.V. Lannamann e J. Shotter. disco che dimostra come un musi- cologo possa (anzi, debba) anche renti (ad esempio l'op. 6, Davids- noi ascoltiamo come incantati". Si turale del primo Romanticismo, cui prodursi in musica, trasformando biindlertànze)-. Rosen giustifica le sa del resto anche dell'abituale di- i nostri autori attingevano quotidia- CITTADINANZA le proprie idee in suono. sue scelte di interprete con una luci- sprezzo con cui Chopin trattava la namente. Spesso la familiarità con DEI BAMBINI Rosen fa notare anche quanto sia dità che dovrebbe far riflettere tutti E COSTRUZIONE maggior parte dei lavori dei suoi la loro opera, e la pratica quotidiana SOCIALE in ritardo l'editoria musicale, che i pianisti accorti che si avvicinino a colleghi, inclusi coloro a cui dedica del far musica al pianoforte in loro non propone edizioni critiche ade- tale repertorio. DELL'INFANZIA opere (Schumann stesso e Liszt). compagnia, fa sì che il giudizio del a cura di guate di autori come Chopin o Se siamo indietro nelle edizioni Rosen tratteggia i rapporti tra que- critico non prenda le distanze da GUIDO MAGGIONI Schumann. Nella prefazione sugge- di alcuni dei principali autori ro- sti geni, e fa toccare con mano al let- E CLAUDIO BARALDI quello - necessariamente più ca- pp. 544, L. 68.000 risce ai pianisti di preferire per que- mantici, ancor peggio versa la pub- tore l'esigenza della pubblicazione priccioso - dell'interprete, con le Il volume propone una riflessione sti autori alle edizioni del nostro se- blicazione dei loro scritti, talvolta dei documenti che li riguardano da sue idiosincrasie e la sua persona- sociologica ampia ed articolata sull'infanzia, adottando anche colo le vecchie stampe ottocente- editi sul finir del secolo nel paese vicino. lità. Sembra talvolta che Rosen dia sche, pubblicate quando essi erano d'origine, ma quasi mai tradotti in approcci interdisciplinari Ma se i musicisti sono più o me- del tu a quei geni, come un par inter e tessendo una rete di rapporti ancora in vita, e ne riporta larghi italiano, neppure in forma antologi- no sempre stati un mondo a parte, pares. La cosa è bella e stimola una tra teoria, ricerca empirica estratti, insieme ad alcune versioni ca. Eppure i rapporti tra i composi- ulteriore riflessione su cosa sia la e intervento sociale. Scritti di: la musica era tuttavia presente e vi- M. Bacchi, C. Baraldi, F. Bimbi, manoscritte poi cassate dall'autore tori sono stati sempre molto stretti, va nella cultura a loro contempora- musicologia, o meglio su come un 0. Boggi, J. Brannen, P. Cendon, nella prima pubblicazione. Si può con scambi epistolari, recensioni nea. Pochi poeti d'oggi potrebbe- musicologo debba affrontare l'arte. C. Cernesi, M.V. Cipolloni, M. Corsale, W. Corsaro, P. Covini, così leggere - ad esempio - il finale critiche su riviste, consigli, dediche ro scrivere come Clemens Maria C'è chi auspica la neutralità e l'aset- J. Eekelaar, E. Forni, M. King, del primo tempo della Fantasia op. reciproche di opere. Rosen li de- Brentano nel 1819 "quando scrivo ticità dello studioso, il cui compito R. Kyllònen, I. Lamedica, 17 di Schumann, con l'ampia cita- scrive con amore: "Il mondo musi- M. Maclean, G. Maggioni, versi lascio che sia lo stesso lin- è di elencare dati, discrepanze fra G. Mancini, D. Manuetti, zione del Lied^4« die ferne Geliebte cale del 1840 era ancor più ristretto guaggio a prendere il comando e edizioni, note critiche ai testi, riferi- L. Molinari, M. O'Brien, V. Pocar, di Beethoven, su cui il monumenta- di quello odierno", dunque, ad G. Pontara, F. Prina, P. Ronfani, fare il suo lavoro, guizzando come menti biografici, e chi, invece, va al- G.B. Sgritta, P. Stoffa, P. Storey, le lavoro è costruito. Oppure si può esempio, Schumann conosceva be- una melodia, mentre la mia co- la ricerca di una interpretazione, P. Thompson, F. Tonucci, K. Van confrontare l'inizio della Sonata in nissimo lo stato di fatto del lavoro scienza si arresta di quando in proiettandosi in quel mondo come Den Brande, J. Van Houtte. si bemolle minore di Chopin chopiniano (e viceversa). I giudizi quando, come un basso", dimo- soggetto che interagisce con una nell'edizione di Lipsia (con un erro- critici di Schumann sono sempre strando di aver ben chiaro cosa sia materia quasi vivente e organica. DISTRIBUZIONE P.D.E. re che farà - ahinoi - scuola in tutte C.P. 156,61029 URBINO stati molto lungimiranti, anche "la melodia" e cosa "il basso". Rosen, da artista, opta ovviamente FAX 0722/320998 |OEI LIBRI DEL MESE|

N. 6, PAG. 22 GIUGNO 1998 /^'vte. estrema, mise in crisi tutti i valori il- dipinto turneriano Annibale valica esse potessero vincere la concor- I misteri di Canaletto luministici che il veneziano aveva le Alpi, ma tutto qui assume un to- renza di quei popolarissimi spetta- incarnato. L'ordine, la misura, la no sovreccitato sia dal punto di vi- coli che erano il Panorama e il più proporzione, la luce, la chiarezza di sta cromatico, sia per il vortice che complesso Diorama. nei fogli d'un quaderno Canaletto vengono stravolti e nega- avviluppa con violenza lo spazio Che John Manin sia un artista CESARE DE SETA ti nella pittura di John Martin del cielo e del mare con barche sol- grande come Canaletto sarebbe er- (1789-1854), che un volume anto- levate dai flutti. Il principe Alber- rato sostenerlo, ma che sia l'altra logico curato da Jorge Luis Borges to, visitando lo studio dell'artista faccia della medaglia di quella tra- schizzo lo stesso artista - era la trac- utilizza come commento visivo. I nel 1838, ne rimase molto colpito e dizione non v'è dubbio: quello di Giuliana Nepi Scirè cia su cui lavorare, con l'analiticità testi infatti ruotano attorno a un chiese al pittore di completare Martin fu l'estremo tentativo di Il Quaderno di Canaletto necessaria e la minuzia che contrad- unico tema che possiamo dire quel- l'opera con La vigilia del diluvio e vincere con i mezzi propri della pit- distingue le sue tele. I soggetti di lo della catastrofe, e lo scrittore ar- Il ritirarsi delle acque. Il pittore li tura la concorrenza della fotografia fac simile + pp. 238 questi disegni inducono a datare il gentino li compose nel 1978 met- realizzò due anni dopo ed essi so- e dello spettacolo del Panorama: Lit 149.000 quaderno tra il 1730 e il 1735: ma tendo assieme passi della Genesi, di no segnati dallo sfavillare di colori bisogna dire che ce la mise tutta e anche su questo argomento non c'è Virgilio, Diodoro Siculo, Plinio il che fanno invidia al più iperreali- con esiti che rasentano Cecil B. De Canal & Stamperia, concordanza. Che Canaletto fosse Giovane, fino a Edgar Allan Poe, sta dei nostri contemporanei, ma Mille e che altre volte hanno la for- Venezia 1997 un interprete della realtà topografi- , Jack London. pure da un sostenuto simbolismo za panica dei grandi eventi che scuotono la lucreziana Mater Tel- lus con fulmini scuotimenti crolli e Jorge Luis Borges cicloni di apocalittica pregnanza. Finimondi con i dipinti di John Martin Premio Italo Calvino 1998 Spaventapasseri. Lo straccione divino scelti e commentati da BANDO DELLA DODICESIMA EDIZIONE William Feawer e Gianfranco Malafarina pp. 193, 39 taw. a col. 1) L Associazione per il Premio Italo Calvi- sociazione perii Premio Italo Calvino. a cura di Dario Lanzardo Lit 390.000 no in collaborazione con la rivista "L'Indice" Saranno resi pubblici i nomi degli autori I bandisce la dodicesima edizione del Premio e delle opere segnalate dal comitato di let- pp. 207, Lit 100.000 Franco Maria Ricci, Giorgio Mondadori, Italo Calvino. tura. Milano 1997 Milano 1997 Tutti gli autori che partecipano al premio 2) Si concorre inviando un'opera di narra- Il mondo degli "spaventapasseri" Italo Calvino potranno essere gratuitamente La tradizione del vedutismo di tiva Cromanzo oppure raccolta di racconti) si presenta dotato di molte anime, interesse topografico principia nel che sia opera prima inedita (l'autore non de- inseriti nella Bbs letteraria (Biblioteca tele- al confine tra oggettistica funziona- nome di Gaspar van Wittel, il qua- ve aver pubblicato nessun libro di narrativa, matica per inediti) facendone espressa richie- le, produzione artistica ed estetica le giunse a Roma al seguito di un neppure in edizione fuori commercio) in lin- sta all'atto dell'iscrizione e inviando in alle- del paesaggio. Un genere di pro- ingegnere idraulico avendo fun- gua italiana e che non sia stata premiata o se- gato al manoscritto l'opera su floppy disk duzione culturale partecipante al zione di assistente topografo. Di gnalata ad altri concorsi. compatibile Ms Dos. circuito ambiguo e polimorfo delia qui principia il rapporto tra la tra- 3) Le opere devono pervenire alla segre- La Bbs letteraria è accessibile anche via mo- cosiddetta folk art quell'insieme di opere prodotte in modo informale, e dizione della veduta rinascimenta- teria del premio presso la sede dell'Asso- dem: tel. 011-5623565 e su Internet all'indi- le e la nascente scienza della topo- in assenza di apparati istituzionali, rizzo: http : //www. alpcom. it/enta- grafia. Van Wittel ebbe modo di ciazione {c/o "L'Indice", via Madama Cri- all'interno di ambiti e spazi della vita esercitare il suo talento analitico a stina 16, 10125 Forino) entro e non oltre il tis/OPPLA/ quotidiana che esibiscono una cu- Venezia, Firenze, Roma e Napoli. 15 ottobre 1998 (fa fede la data del timbro 5) La giuria è composta da 5 membri, scelti ra, saperi tecnici e una ricerca este- Nella città lagunare lasciò una postale) in plico raccomandato, in duplice dai promotori del premio. La giuria designerà tica analoghi a quelli riscontrabili profonda traccia, e Carlevarijs, Vi- copia, dattiloscritto, ben leggibile, con in- l'opera vincitrice, alla quale sarà attribuito un nelle opere prodotte all'interno del sentini, Canaletto fecero magnifi- dicazione del nome, cognome, indirizzo, premio di lire 2.000.000 (due milioni). "L'In- mondo dell'arte ufficiale e istituzio- camente prosperare la veduta, che numero di telefono e data di nascita del- dice" si riserva il diritto di pubblicare - in par- nale. Di questo mondo il libro di Lanzardo enfatizza soprattutto il la- s'impose come un genere fortuna- l'autore. te o integralmente - l'opera premiata. tissimo che conquistò l'Europa. to visuale, artistico ed "estetizzan- Per partecipare si richiede di inviare per L'esito del concorso sarà reso noto entro il Ma come costruiva le sue vedute il te". Dal punto di vista editoriale mese di giugno 1999 mediante un comunica- veneziano? Quali strumenti adot- mezzo di vaglia postale (intestato a "Associa- l'opera si presenta come un classi- tava? Quale attendibilità topogra- zione per il premio Italo Calvino", via Mada- to stampa e la pubblicazione su "L'Indice". co libro-strenna fotografico, con un fica hanno i suoi scorci architetto- ma Cristina 16, 10125 Torino, e con la dici- 6) A partire da quest'anno le opere dei impianto iconografico chiaro e leg- nici e urbani? tura "pagabile presso l'ufficio Torino 18") li- finalisti saranno sottoposte ai lettori ita- gibile e un apparato testuale redat- La critica canalettiana si è dovu- re 50.000 che serviranno a coprire le spese di liani del Festival du Premier Roman di to con stile leggero, diviso in due ta sempre misurare con queste do- segreteria del premio. Chamhéry, i quali attribuiranno a una di esse sezioni tematiche. La prima, di ta- mande e una fonte preziosa è sem- I manoscritti non verranno restituiti. il Prix Calvino au Festival du Premier Ro- glio più analitico, si presenta spes- so marcata da alcune "romanticiz- pre stato il Quaderno autografo dei Per ulteriori informazioni si può telefonare man. Il vincitore sarà invitato a presentare il disegni, conservato alla Galleria zazioni" del mondo contadino lega- il venerdì dalle ore 12,30 alle ore 16 al nume- suo testo al Festival. dell'Accademia di Venezia. Esso te da un lato all'uso delle retoriche La partecipazione al premio comporta l'ac- misura 175 x 235 mm e contiene ro 011-6693934. "pastorali" e dall'altro a un certo 138 disegni di Canaletto eseguiti a 4) Saranno ammesse al giudizio finale cettazione e l'osservanza di tutte le norme junghismo. La seconda, di ispira- matita nera e rossa, inchiostro e della giuria quelle opere che siano state segna- del presente regolamento. Il premio si finan- zione più filologica, è dedicata penna; a cura di Giovanna Nepi late come idonee dai promotori del premio zia attraverso la sottoscrizione dei singoli, di all'analisi della figura dello spaven- Scirè ne è stata appena tratta oppure dal comitato di lettura scelto dall'As- enti e di società. tapasseri nell'immaginario culturale un'edizione fac simile, che fa se- contemporaneo (letteratura, fumet- guito a quella del 1958 a cura di ti, cinema...). Al centro del volume Terisio Pignatti. Un secondo volu- resta la bella e ampia scelta di im- metto di analogo formato contiene ca, e non un esecutore passivo delle Borges, introducendo Finimon- che evidentemente trasse dai con- magini, realizzate dall'autore nel l'introduzione, il catalogo dei dise- forme e delle proporzioni tra le par- di, si chiede: "Perché ci attrae la fi- temporanei preraffaelliti. corso di tre anni di esplorazioni fo- gni e la bibliografia. ti che compongono la scena urbana, ne delle cose? Perché più nessuno Nel saggio di William Feawer e tografiche nelle campagne del Il piacere di rigirarsi tra le mani lo dimostrò con ricchezza di argo- canta l'Aurora, e non vi è chi non nelle accurate note ai dipinti di Nord Italia: a colori, in stile semido- questo gioiello tipografico ha 0 van- mentazioni André Corboz, e questi canta l'occaso? (...) Perché la mor- Gianfranco Malafarina questo cumentario, e includenti a livello te- taggio di introdurci con immedia- appunti lo confermano. te possiede una dignità che la na- rapporto non viene indagato, si in- matico sia le produzioni e le forme tezza nel laboratorio dell'artista. In Non meno interessanti sono le scita dell'uomo non possiede? (...) siste piuttosto sull'influenza tardo- più tradizionali (di legno, stracci e questi fogli sono tracciati con mano scritte che a mo' di memorandum Perché pensiamo all'agonia e non romantica. Martin è un miscuglio paglia), sia quelle più "moderne" leggera e ferma appunti e scorci pre- ricorrono nei fogli per indicare i alla resurrezione?". I testi antolo- di umori, e non a caso un raffinato (elaborate anche con oggetti di si dal vero che poi l'artista trasferirà colori (rossetto sporco, cinerino, gizzati hanno un commento strin- critico d'arte come John Ruskin produzione industriale). Il libro con- in pulito per redigere le sue lucide ecc.), i materiali (cotto, pietra, gente nelle opere di Martin, che l'ammirò molto - così come am- tribuisce a dare visibilità a un gene- scene. Esse venivano costruite con piombo, tole per tavole), i nomi era partito dipingendo tele d'im- mirò Turner e i preraffaelliti -, e re di produzione artistica usual- tutta la necessaria scientia che l'uso dei luoghi e le insegne dei negozi pianto romantico alla Turner Charles Lamb considerò la pittura mente lasciato ai margini degli art della camera oscura consentiva. Su in stretto veneziano (erbariol, spi- "svizzero" e alla Friedrich "misti- di Martin un "cumulo di triviale worlds ufficiali, ma tutt'altro che irri- questo tema come è noto la critica si zier, straciariol, ecc.). co simbolista": come si può vedere costernazione". levante dal punto di vista sia del pé- è divisa: gli argomenti adottati per Canaletto ebbe uno straordinario in una delle sue prime opere, Il I temi tratti dalla storia sacra si so culturale sia della diffusione so- mostrare il non uso di questo stru- successo tra gli inglesi, e a Londra Bardo (1817), che si ispira al poe- mescolano alle ricostruzioni di ciale. È questo un mondo che vede mento ottico da parte del Canaletto trascorse circa un decennio a parti- ma di Thomas Gray, con vette al- eventi storici come la distruzione anche in Italia l'esistenza di ampie francamente non mi convincono, re dal 1746. Non v'è dubbio alcuno pine e castello alla Walter Scott. di Babilonia, di Sodoma e Gomor- aree di creatività sommersa ancora ché già Dùrer e Leonardo si erano che la tradizione vedutistica anglo- Ma già nel 1824 le sue 24 mezzetin- ra, di Pompei. La meticolosità con poco esplorate e valorizzate: a par- servizi di strumenti simili, e mi chie- sassone - a cominciare da Alexan- te ispirate al Paradiso perduto di la quale Martin si documentava era tire da casi di "estetica del paesag- do perché mai proprio un artista fi- der Cozens - non può prescindere John Milton gli avevano procurato divenuta proverbiale; per altro la gio" come quelli dei cimiteri fioriti in glio del secolo dei Lumi avrebbe do- da questo evento; tuttavia, alla fine un notevole successo ed egli si era sua formazione e attività da archi- Alto Adige (o, appunto, degli spa- vuto rinunciare a una strumentazio- del secolo proprio in Gran Breta- dato a composizioni molto più ar- tetto visionario - ma assai poco ventapasseri), fino a esempi di vera ne così funzionale al suo lavoro. Lo gna nacque l'Anticanaletto: il pitto- dite. Il diluvio, tratto dal Genesi, è fortunato - lo avevano educato a e propria "outsider art" come quello scarabato - come chiama il primo re che, con una determinazione sicuramente debitore del celebre costruire le sue scene in modo che dei graffiti oggettuali della casa- museo dell'ex contadino Ettore Guatelli a Ozzano Taro (Parma). FRANCESCO RONZON IDEI LIBRI DEL MESE|

GIUGNO 1998 N. 6 PAG. 23

Lilian Silburn militare non consente ribellioni. Sarà non-violenza le masse trovano ni sovrani illustri. Le immagini scor- diretto con la realtà di quel paese e La kundalini o l'energia poi un altro fratello, Arjuna, a ottenere un'arma che rende capace un rono fluidamente nel canto dei poe- su opere di sintesi storica in inglese del profondo dal possente dio Siva un'arma se- bambino, una donna e persino un mi senza che quasi si avvertano le e in hindi. Bailo intende qui fornire al ed. orig. 1983 greta che possa rovesciare le sorti vecchio logorato dagli anni di op- "convenzioni rigorose, raffinate e ori- viaggiatore un panorama della situa- trad. dal francese dei protagonisti. porsi con successo a un governo ginalissime" che ne costituiscono zione attuale, della storia, delle reli- di Francesco Sferra potentissimo. Se il vostro spirito è l'ossatura. Databili in prevalenza fra gioni, delle filosofie indiane antiche e forte, la mera mancanza di forza fi- il I e il III secolo, i Pattuppàttu sono moderne e delle vite di alcuni grandi pp. 310, Lit 24.000 Mohandas Karamchand sica cessa di essere uno svantag- denominabili come testi del Cankan personaggi vissuti nel subcontinen- Adelphi, Milano 1997 Gandhi gio". Soltanto sulla non-violenza si (terza Accademia, dal sanscrito te asiatico. Il vasto materiale è con- Il tantrismo sivaita non dualista co- Il libro della saggezza può edificare una vera democra- "Samgha") per i contenuti e per l'ot- dito con argute osservazioni che nobbe una particolare fioritura alla fi- a cura di Trudy S. Settel zia: su questo argomento Gandhi temperanza a numerose regole ca- l'autore desume dai suoi viaggi: so- ne del primo millennio in Kasmir. Con ed. orig. 1995 ha espresso pensieri di grande at- noniche tipiche di questi testi poeti- no molti gli aneddoti divertenti, le si- la capitale opera di Abhinavagupta trad. dall'inglese tualità. Vero democratico è infatti ci. Dai vivaci affreschi di vita quoti- tuazioni tipiche che si incontrano la Luce dei tantra (X sec.) e il com- di Franco colui che difende la propria libertà, diana presenti nel Pattuppàttu si de- cercando, per esempio, di entrare in mento che ne fece Jayaratha si for- pp. 158, Lit 7.900 quella del proprio paese e dell'inte- sumono importanti notizie storiche, un cinema indiano fra la folla rima- mularono alcuni insegnamenti fon- Newton & Compton, ra umanità con mezzi puramente culturali e antropologiche, oltre ad nendo in coda sotto la pioggia, con- damentali di un percorso esperien- Roma 1997 non-violenti. alcuni cenni circa la condizione de- trattando con i tassisti e i venditori, ziale molto complesso. Da questi e affidando i propri panni a un lavan- altri autori Lilian Silburn, eminente daio che si sforzerà, come diceva studiosa del Cnrs parigino da poco Mark Twain, di "spaccare le pietre scomparsa, raccolse in questo volu- frustandole con la vostra camicia". I me materiali per illustrare la natura Lo yoga di Patanjali panni vengono ancora stesi al suolo della kundalini, l'energia sottile e di- ad asciugare, rimanendo esposti al- vina che giace addormentata nell'es- la polvere grigiastra sollevata dal sere umano ordinario. Il libro non è T.K.V. DESIKACHAR, Il cuore dello yoga. Co- co di movimenti, ma spiega i princìpi gene- traffico. La nozione occidentale di soltanto frutto di ricerche e traduzio- me sviluppare una pratica personalizza- rali secondo cui essi vanno eseguiti; quello igiene non si é ancora diffusa dap- ni, ma anche di esperienze personali ta, Ubaldini, Roma 1997, ed. orig. 1995, trad. che conta, però, è la qualità dell'attenzione pertutto: resiste in sua vece un'idea di purezza rituale legata alla separa- dell'autrice con maestri indiani. Da dall'inglese di Giampaolo Fiorentini, pp. 259, che accompagna posizioni e respirazioni una parte la Silburn sottolinea, Lit 38.000. zione fraJe caste. L'impressione che compiute senza sforzo, anziché la quantità e nell'avvertenza iniziale, i limiti di una si ricava dalla lettura di quest'opera conoscenza teorica dell'argomento: la difficoltà degli àsana e la durata delle è che l'India stia ancora faticosa- la kundalinr è inesprimibile e tuttavia Dopo essersi laureato in ingegneria, l'au- apnee. Giustamente Desikachar osserva mente cercando un'identità moder- sperimentabile, "semplice come la tore ha studiato per molti anni lo yoga con che "yoga" ha molte definizioni: è sviluppo na che si possa integrare in modo vita, meglio ancora, fonte di ogni vi- il padre, Shrt Krishnamacharya, uno dei da uno stato a un altro più elevato; è unifi- armonico col passato. ta". Dall'altra mette in guardia contro più grandi maestri indiani contemporanei, cazione di due cose separate; è azione com- i rischi di una manipolazione inesper- morto a 101 anni nel 1989. La trasmissione piuta con cura totale e continua. Di sicuro ta della kundalini è indispensabile la dell'insegnamento dal padre al figlio e l'im- si tratta di un processo graduale che avvie- guida di un maestro appartenente a pegno di quest'ultimo a non snaturare ne in modo diverso a seconda degli indivi- una linea di trasmissione tradiziona- Jiddu Krishnamurti dui, ed è l'insegnante a indicare il percorso le. Infatti alcuni gravi disturbi osser- quanto il primo gli ha insegnato orientano Meditazione vati nei mistici derivano spesso da tutto il materiale raccolto nel volume: l'in- più adeguato. In questo senso lo yoga è fles- ed. orig. 1979 un'ascesa difettosa di questa ener- troduzione alla pratica dello yoga, l'ap- sibile, creativo, non richiede un'adesione trad. dall'inglese gia e scompaiono allorché essa profondimento del suo significato, la tradu- all'induismo né a una particolare ideologia. di Livio Agresti cambia il suo percorso. Molti sono i zione commentata degli Yogasutra di Tuttavia sbaglierebbe chi pensasse di tro- pp. 90, Lit 14.000 requisiti necessari a praticare lo yo- Patanjali e l'intervista sulla vita del padre. varsi di fronte a una "tecnica" in cui tutto è Ubaldini, Roma 1997 ga della kundalinr. fra questi si richie- Questi, nato in una famiglia brahmana di opinabile e ogni insegnante può inventare de soprattutto un cuore puro, che ha Mysore, ricevette una complessa formazio- una sua versione personale svincolata dalla Raccolta di brevi, folgoranti cita- rinunciato a tutto e non conserva più ne comprendente studi di sanscrito nella tradizione. zioni dalle principali opere krishna- l'ombra di alcun attaccamento. murtiane sull'essenza della medita- città d'origine e all'università di Benares, L'interpretazione degli aforismi sanscriti po- zione. "Meditazione è scoprire se quindi si recò in Tibet, dove per sette anni I Arjuna e l'uomo della trebbe sembrare molto libera, perché in varie c'è un campo che non è ancora sta- montagna praticò sotto la guida di un dotto yogin in- occasioni si aggiungono parole e glosse, oppu- to contaminato dal conosciuto". | (dal Mahàbhàrata) diano, Shri Ramamohan Brahmachari. Poi re si evita di proposito l'impatto di una tradu- a cura di Alberto Pelissero si dedicò allo studio della medicina àyurve- zione letterale di questioni come le siddhi, i pp. 180, Lit 26.000 dica e si stabilì a Madras. Numerosi furono poteri meravigliosi acquisiti con la pratica. Nik Douglas, Penny Stinger I II Leone Verde, Torino 1997 i suoi discepoli, indiani e occidentali. L'ap- Però si può capire tale scelta in quanto frutto I segreti sessuali proccio allo yoga qui presentato pare più di una tradizione vivente, per la quale gli anti- dell'Oriente. L'alchimia II volume inaugura la collana dell'estasi "L'isola", che propone testi e saggi convincente di quello proposto da altre chi sutra di Patanjali hanno ancora un signifi- ed. orig. 1987 di grande rilievo religioso, spirituale pubblicazioni sullo stesso argomento, forse cato tutt'altro che astratto, seppure non imme- trad. dall'inglese e simbolico. Qui viene offerta al let- perché l'autore riesce a non ridurre mai lo diatamente comprensibile a tutti. E proprio di Claudio Corvino tore italiano l'elegante traduzione yoga a una delle sue parti, come per esem- questa considerazione dovrebbe condurre ad pp. 383, Lit 19.900 dal sanscrito di una trentina di capi- pio le posizioni o asana, ma pone ogni ele- apprezzare ciò che l'opera comunica e a tener- toli del Mahàbhàrata, la massima Newton & Compton, mento in un quadro organico che lo valoriz- ne conto, insieme, ovviamente, alle traduzioni Roma 1998 epopea indiana. All'interno di que- za. Innanzitutto non fornisce solo un elen- filologicamente ineccepibili. sto segmento si possono distingue- re tre temi diversi: la storia di Krsna e Antologia di testi erotici indiani, ti- della sua città, Dvàrakà; una discus- betani, cinesi e giapponesi, corre- sione fra i protagonisti del poema data da un commento del curatore e sulla necessità o meno di muovere A cinquant'anni dalla morte del I Dieci Canti gli Yavanar, gli occidentali che risie- da più di seicento disegni al tratto, guerra ai propri avversari; l'episodio Mahatma Gandhi, questa scelta di (Pattuppàttu) devano nel Tamil Nadu e vi svolge- che riproducono antiche sculture e dell'incontro fra Arjuna e Siva che aforismi ci ricorda efficacemente a cura vano varie funzioni, attestando l'alto affreschi oltre a fotografie moderne. dà il titolo al libro. La prima e la terza qual era la sua visione del mondo. di Emanuela Panattoni sviluppo del commercio e della navi- parte sono digressioni rispetto al Una visione certamente comples- voi. I gazione fra l'occidente greco e ro- Conoscenza e morte racconto-cornice che riemerge nel- sa, che mirava a tradurre il più pos- pp. 132, Lit 20.000 mano e l'India. secondo la dottrina indù la parte centrale, la più interessante: sibile alcuni principi filosofico-reli- Ariele, Milano 1995 giocando a dadi con i cugini, (Katha Upanishad) giosi tratti dall'induismo e dal cri- voi. Il Elio Bailo Yudhisthira perde il regno e deve con commento di ShrT stianesimo in concrete azioni politi- pp. 181, Lit 25.000 i Attraversando l'India. andare in esilio con i fratelli e la mo- che. Oggi si può leggere Gandhi Shankaracharya e chiose Ariele, Milano 1997 Diario di un viaggio glie Draupadi. Quest'ultima gli rim- anche come un anti-Machiavelli: nella Grande Madre di Ananda K. Coomaraswamy provera la remissività con cui acco- "L'opinione che non ci sia alcun le- Le letterature dell'India meridiona- pp. 338, Lit 34.000 trad. dall'inglese glie la sventura: la partita di dadi era game tra i mezzi e i fini è decisa- le contano gioielli di rara bellezza, ri- I Tranchida, Milano 1997 di Pietro Nutrizio truccata, quindi è lecito ribellarsi e mente erronea. Questo errore ha masti finora sconosciuti al pubblico pp. 183, Lit 34.000 muovere guerra ai cugini. Yudhisthi- indotto anche uomini considerati italiano. Emanuela Panattoni ha già Definire questo un "diario di viag- Luni, Milano 1998 ra tesse un elogio della pazienza e religiosi a commettere gravi crimi- • tradotto dal tamil per la Utet gli Inni gio" è sicuramente troppo poco. Elio la contrappone all'ira: "Sia il forte sia ni. È come affermare che possiamo degli Àlvàr (1993); ora completa la Bailo non è uno specialista degli stu- Importante testo del Vedànta in il debole sempre e comunque devo- ottenere una rosa piantando er- traduzione, iniziata due anni fa, di di indologici, bensì un laureato in cui, attraverso il dialogo tra Nacike- no esercitare il perdono e la pazien- bacce". Lo stretto legame tra mezzi una raccolta di poemi tamil dedicati scienze economiche, già dirigente tas e la Morte, si descrive quella Via za, pur in circostanze difficili, se e fini, tra pensiero e vita reale, si ri- all'amore e alla guerra. Dunque temi d'azienda; ma da ciò che scrive si in- descritta dai saggi come il filo di un possiedono discernimento". Ma'la flette anche in ogni parola in lode profani: l'attesa desolata di una don- tuisce la sua grande passione per la rasoio - il quale quand'è ben mola- moglie non si rassegna. La discus- della non-violenza, "la più grande na il cui sposo è lontano, l'amore se- civiltà indiana e l'esperienza di chi to, è difficile da percorrere. sione, a cui partecipa anche un fra- forza a disposizione dell'uomo", greto fra due giovani narrato da ha soggiornato a lungo in Oriente. tello, si snoda attraverso argomen- una forza che supera il potere delle un'ancella, i preparativi per la guer- Questo volume quindi consiste es- pagina di tazioni di notevole interesse, fino armi più micidiali e che annulla i li- ra, la vita che ferve nella città di Ma- senzialmente in un'introduzione al Antonella Comba alla mesta conclusione: l'inferiorità miti della debolezza fisica: "Nella turai, le gesta e la generosità di alcu- mondo indiano basata sul contatto LJ DEI LIBRI DEL MESE | GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 24 "Dipingere la storia alla rovescia" Nella raccolta di saggi di Ginzburg uno sguardo sulle cose note non logorato dall'uso JACQUES REVEL

cose non come sapeva che sono", che la prima ha attribuito al secon- che Ginzburg dice di quei racconti centrale nei due saggi che forse so- Carlo Ginzburg ecco quanto ci propone oggi: "E se do a partire dai Greci, può sembra- che hanno in comune il fatto di es- no i più belli della raccolta. Uno, Occhiacci di legno. Nove volessimo supporre che la storia re una sfida - e lo è. Tuttavia que- sere già noti e di essere già stati nar- Stile. Inclusione ed esclusione, ri- riflessioni sulla distanza fosse scientifica, bisognerebbe di- sto esercizio non ha tanto lo scopo rati. Ecco, all'altro capo del libro, corda che di fronte alla rivendica- pingerla come Elstir dipengeva il di sviluppare una storia quanto alcune pagine pubblicate su "Re- zione esclusiva di uno stile "natura- pp. 231, Lit 40.000 mare, alla rovescia". quello di delimitare uno spazio pubblica" su "il lapsus di papa le", prodotto del radicamento, del- Feltrinelli, Milano 1997 A torto si vedrà in questo soltan- all'interno del quale il mito ha Wojtyla". Rivolgendosi agli ebrei la nazione o della razza, non basta to una provocazione. E se si tratta oscillato tra menzogna, finzione e della comunità di Roma, durante la accontentarsi di accogliere la diver- di un gioco intellettuale, viene con- fondamento, tra manipolazione, famosa visita dell'aprile 1986, co- sità degli stili e dei modi. Rimane a un nuovo libro di Carlo da pensarla, questa diversità, e uno Ginzburg ci si aspetta dei compiti della storia è quello di sempre di essere sorpresi. inventare la possibilità di un con- Sono pochi gli storici che hanno di- fronto, di una traduzione, là dove il dmostrato la stessa capacità di rinno- relativismo si limita a registrare varsi da un libro all'altro, da più di l'incommensurabilità dei mondi trent'anni a questa parte. Occhiacci STORIA DELLA CIVILTÀ LETTERARIA culturali. Il secondo, Distanza e di legno. Nove riflessioni sulla di- prospettiva, ricostruisce le figure stanza non deluderà i suoi lettori, GRECA E LATINA attraverso le quali la prospettiva portando loro qualcosa di inatteso. temporale ha plasmato modelli co- Non che ci si ritrovi in un pae- gnitivi e di riconoscimento. Viene saggio del tutto sconosciuto. Ab- colta nuovamente l'occasione di ri- biamo imparato negli anni a rico- cordare che tra fondamentalismo e noscere le strade percorse da \ : — - relativismo vi è spazio per esplicita- Ginzburg, i suoi temi prediletti: il re e interpretare le differenze. Car- rapporto tra morfologia e storia; il lo Ginzburg, si sa, non usa molto il significato della testimonianza e registro biografico. Nella sua intro- della prova; i rapporti, sempre Pilli duzione ricorda tuttavia che, da riformulati, tra parola e immagine; ebreo ateo, ha vissuto in un paese i suoi eroi nel mondo della cultura cattolico; espatriato in California - Warburg e Gombrich, Bloch, w VsJ?» jmifi ; «Pi; (insegna all'Ucla), si confronta oggi Auerbach e Spitzer, Adorno - ma con l'esplosione del multiculturali- anche Tolstoj e Proust. Li si può ri- smo, come realtà sociale ma anche trovare tutti, o quasi, in questa rac- come affermazione teorica. Da colta di saggi. Ma, come capita questa doppia esperienza ha tratto ogni volta, l'inquadratura e il for- la lezione, piuttosto semplice in mato del lavoro sono mutati: il fondo, che non bisogna acconten- cuore di queste riflessioni sulla di- tarsi di quello che si offre al primo stanza sono le implicazioni cogni- sguardo. tive dello spaesamento. Leggendo Ginzburg, una cosa STORIA STORIA STORIA Non è un caso quindi se il primo DELLA ^B DELLA DELLA però va evitata a ogni costo: andare dei saggi raccolti è dedicato al pro- CIVILTÀ' MK CIVILTÀ •• CIVILTÀ' dritto alla conclusione. Si tratta pe- LETTERARIA^! LETTERARIA^! LETTERARIA cesso letterario dello "straniamen- GRECA GRECA UM GRECA raltro di una raccomandazione piut- to". I formalisti russi vi avevano vi- ELATIVA mm E LATINA •• E LATINA tosto facile da seguire in questo li- Raffaello - Il Parnaso bro che letteralmente non offre con- sto un mezzo per dissolvere gli au- (Roma, palazzi Vaticani) tomatismi percettivi e avevano at- clusioni, per generali o particolari tribuito alla critica, ma anche che siano. Se ve ne fossero, le trove- riconosciuto all'arte, la funzione di remmo probabilmente elementari, UTET H UTET U UTET operare questo spaesamento. La deludenti rispetto alla lunghezza e proposta è radicale ed è stata rivo- alle sinuosità del viaggio imposto. A luzionaria. Ginzburg dimostra tut- torto. Questi testi molto controllati, tavia come può essere posta a con- nutriti di una immensa cultura, gio- fronto con tutta una serie di testi cano a meraviglia con la rottura, la che hanno avuto in comune l'uso STORIA DI UN PENSIERO UNICO discontinuità e la sorpresa. Sanno del cambiamento del punto di vista Quando Raffaello dipinse il Parnaso aveva bene in mente il filo conduttore anche inscenare l'erudizione con un e dello spostamento dello sguardo che unisce la civiltà greca a quella latina per giungere fino all'umanesimo. senso dell'effetto stupefacente (e per produrre un oggetto nuovo, Un filo che anche in antico era percepito come un'esperienza unica anche con un compiacimento che inatteso: sguardo su se stessi e sul e di eccezionale valore. potrebbe talvolta essere tenuto a mondo (Marco Aurelio); sul mon- La Storia della civiltà letteraria Greca e Latina UTET propone oggi freno). Verrebbe da prenderli come do sociale (Montaigne, La Bruyère, una visione originale e unitaria delle radici della nostra civiltà. rapsodie attraverso le epoche e le Voltaire, Tolstoj); sul mondo visibi- Più di 50 specialisti internazionali hanno delineato questo grande tjuadro culture. Personalmente li vedrei più articolato, non solo della letteratura, ma anche della società e dell'epoca le (Proust e il suo straordinario come variazioni, nel senso musicale nella quale i suoi autori operarono. commento sul "lato Dostoevskij di del termine; lo si potrà verificare, ad Madame de Sévigné"). Non si trat- Storia della Civiltà Letteraria Greca e Latina: esempio, nella preoccupazione ri- ta qui di genealogia. Sarebbe di- diretta da Italo Lana ed Enrico V Maltese. ^—g-gSE—_ corrente di ritrovare alla fine del scontinua e peraltro senza grande percorso il tema dal quale si è partiti interesse. Bensì della ripresa, in se- UTET all'inizio. Al lettore potrà piacere o no a configurazioni culturali diver- meno il genere letterario diventato sissime le une dalle altre per durata, caratteristico della maniera di Ginz- di una preoccupazione che fa ricor- burg. A coloro che lo apprezzano - so a un procedimento omologo: co- e sono fra questi - piacerebbe tal- me fare per vedere le cose con uno dotto con serietà e una sorta di osti- distanziamento critico e risorsa per me ai "nostri fratelli maggiori" volta che l'autore dicesse di più su sguardo non logorato dall'uso? nazione. In passato Ginzburg ha l'identificazione. Questo spazio Giovanni Paolo II ha forse fatto come ha selezionato punti di vista e "Per vedere le cose dobbiamo pri- evocato 1'" agonismo largamente non è né arbitrario né aleatorio. È il propria la profezia biblica ricorda- figure tra i tanti possibili. Ci resta da ma di tutto guardarle come se non interiorizzato" che lo spinge a pen- prodotto di una storia non lineare, ta da San Paolo, il convertito (Rom. riconoscere, in questo libro, il meri- avessero senso alcuno: come se fos- sare contro se stesso (e, riconoscia- fatta di rotture e di riprese. Nel mo- 9, 12 ): "Il maggiore sarà sottopo- to della coerenza e della pertinenza sero un indovinello", risponde l'au- moglielo, occasionalmente contro mento in cui, secondo la profezia di sto al minore"? In questo episodio euristica di Ginzburg. Il viaggio nel tore commentando Marco Aurelio. gli altri). La ricerca di punti di vista Nietzsche, le società contempora- si può afferrare concretamente tempo è quello che rende possibile E questa una preoccupazione cen- a partire dai quali le cose smettono nee producono e consumano miti a cos'è una tradizione e quali sono i l'incessante sregolarsi dello sguardo trale nel suo lavoro di storico. di essere evidenti, di darsi per quel- un ritmo accelerato, mettere a fuo- suoi effetti: un potere che investe le e l'uso ragionato della distanza. Vent'anni or sono, il paradigma lo che sono, costituisce il filo rosso co alcune delle grandi figure stori- parole, i pensieri (e anche le imma- Nessuna scorciatoia quindi. Occor- dell'indizio gli era apparso in grado che scorre tra questi nove tentativi che del mito, tra Platone e sant'A- gini) nonostante la distanza tempo- re seguire gli itinerari indicati da di proporre una nuova strategia di di esplicitazione - peraltro molto gostino, Cervantes e il poliziotto rale - anzi da essa rafforzato. Quin- Ginzburg. Poi, se la lezione è stata ricerca. Torna oggi sulla stessa esi- dissimili per oggetto é per quello zarista estensore dei Protocolli dei di, se la distanza non viene esplici- intesa e se si ha la forza di farlo, oc- genza, ma in termini ancora più ri- che viene messo in gioco. Riassu- savi anziani di Sion, assume il suo tata, non necessariamente è critica. corre continuare l'esperienza per gorosi. Parafrasando quello che di- mere in trenta pagine la storia dei significato più vero. Al di là del- D'altronde la dimensione politi- proprio conto. ce Proust sul pittore della Recher- rapporti tra cultura occidentale 'e l'esercizio erudito occorre intende- ca non è mai assente da questi testi, (Trad. dal francese che, il quale cercava di "ritrarre le mito, la collocazione e la funzione re in termini etici e politici quello anche quando non è sottolineata. È di Sylvie Accornero) do del modo in cui il cristianesimo importante chiave di lettura che nui tentativi di violare questi diritti Un gioco di specchi si è costituito "superando" e pre- permette di mediare, con gradi vari ricorrendo a interpretazioni unilate- tendendo di inverare il giudaismo di conflittualità e di molteplicità, tra ralmente e pericolosamente partico- da cui era sorto. È su questo sfon- identità dell'eterno e possibilità di lari, come quelle legate a pseudoca- tra verità e prospettiva do che Ginzburg rilegge altre fon- adattamento storico, fornendo il tegorie universali quali la razza. GIOVANNI FILORAMO damentali tensioni come quella tra germe dell'attuale paradigma sto- Dunque, una continua rimessa in • immagine e similitudine, anche se, riografico, teso appunto a mediare discussione di ciò che appare "fami- in quest'ottica, avrebbe meritato tra stabilità strutturale atemporale e liare", per far esplodere l'inquietan- 1 sacro, si sa, affascina ma an- ta negativamente nell'ultimo sag- di essere sottolineato meglio il da- deriva relativistica delle variazioni te che in esso si annida, una conti- che respinge. Ho vissuto ripe- gio come impossibilità costitutiva to profetico, l'elemento chiave in storiche (anche se 1'"adattamento" nua ricerca, nel contempo, per an- 1tutamente questa esperienza del cristianesimo di tipo paolino di virtù del quale le prime comunità di Agostino, di cui Ginzburg sottoli- corare questo processo di spaesa- leggendo l'ultima raccolta di saggi guardare al "fratello" ebreo, come cristiane, in linea peraltro con la nea a ragione la matrice ciceroniana, mento e distanziamento a una di Carlo Ginzburg. Il sacro in que- Giacobbe nei confronti di Esaù, se dimensione profetica dell'annun- procede di pari passo con una di- filigrana storica, che non precipiti in stione discende dal fatto che l'au- non in una situazione di superio- cio gesuano, hanno incominciato a mensione profetico-spirituale, di una memoria deviante ma capace di tore è diventato un monstre sacre, rità e di asservimento (ma si tratta rileggere l'azione di Gesù come matrice giudaica, che costituisce la compassione verso gli altri e di non un rappresentante significativo di di un'interpretazione unilaterale e compimento delle profezie. L'im- linfa vitale e la forza dinamica che retorica comprensione verso il pro- quell'intellettualità senza luoghi forzata), ritorna, in modo più fe- magine, in questa prospettiva, di- spinge a realizzare il tipo e l'immagi- prio passato. che calca gli scenari della surmo- Un viaggio, dunque, che affasci- dernità; un sacro affascinante per- na, ma anche inquieta: perché il ché ogni saggio, grazie a una con- gioco dello spaesamento pare talo- sumata magia della parola, all'abi- ra talmente prendere la mano lità della citazione folgorante, alla Pessimista sui generis all'autore da lasciare il lettore di forza del pensiero illuminante, at- fronte all'impressione che, effetti- tira subito il lettore in un viaggio LORENZO RIBERI vamente, l'unico "luogo" possibile nel tempo e nello spazio senza rigi- sia, secondo una nota immagine di confini, aprendogli continua- JACOB BURCKHARDT, Sullo studio della Sto- forma, necessariamente asciutta e frammen- mistica (e monastica), il non-luogo mente panorami suggestivi; ma an- ria. Lezioni e conferenze (1868-1873), taria, ma si ha l'impressione che la "contem- dello "sguardo" di Dio. che respingente, dal momento che Einaudi, Torino 1998, a cura di Maurizio Ghe- plazione" di Burckhardt sia un po' meno la linea di confine tra il viaggio lardi, pp. XLVI-285, Lit 34.000. estatico e l'impressione di precipi- "rassegnata" di quanto si sia abituati a consi- tare in un maelstròm vorticoso è derarla. sottile, e facile da valicare. Il testo delle lezioni "sullo studio della Sto- Da tempo Burckhardt era conscio che "il C'è un'altra impressione di fon- ria" tenute da Burckhardt a Basilea dal 1868 XIX secolo si è aperto con una tabula rasa in do che questi saggi lasciano. Lo al 1873, da lui destinato alla distruzione, fu ogni campo"; la rivoluzione francese aveva li- "spaesamento" continuo del letto- pubblicato nel 1905 da Jacob Oeri, suo nipo- berato "una cieca volontà di trasformazione re, perseguito e ottenuto dall'auto- te ed esecutore testamentario, l'autore di pe- che gli ottimisti chiamano progresso", di re, mi ha ricordato lo "spaesamen- santi interventi e tagli, miranti a dare una fronte alla quale occorreva "liberarsi da entu- to" tipico del nascente monachesi- forma stilisticamente elegante e un senso siasmi e timori" e dedicarsi alla conoscenza mo cristiano nelle sue forme più ri- compiuto ad appunti destinati a essere svi- storica. A tal fine serviva uno sguardo varie- gorose e radicali, la cosiddetta xeniteia; quell'esigenza cioè, per- luppati oralmente. gato e "trasversale", prodotto del rifiuto di Ludo J.R. Milis seguita in modo radicale sia attra- Nell'attesa di un'edizione critica delle ope- ogni filosofia della storia, il temuto "centau- Monaci, angeli e uomini. verso l'eremitismo programmato re avviata dalla Fondazione Burckhardt, e ro", mostro dai due corpi. Lo scopo principale Il ruolo del monachesimo della Heimatlosigkeit, del vivere dopo un'analoga edizione tedesca del 1982 di Burckhardt era offrire a ogni persona nella società medievale "senza fissa dimora", senza patria, condotta secondo altri criteri, Maurizio Ghe- istruita un metodo per cercare dei punti di ri- ed. orig. 1992 in una messa in crisi continua della lardi ha avuto la meritoria iniziativa di alle- ferimento nel "fluire delle necessità". Di qui trad. dall'inglese propria identità terrena proprio al- stire una nuova edizione italiana di questo l'istanza contemplativa come "diritto, dovere di Erminia De Felice lo scopo di acquisire e preservare testo, basata sui manoscritti originali e mi- e bisogno di libertà", e l'esigenza di studiare pp. 207, Lit 28.000 l'unica identità che conta, quella di rante a ripristinarne la struttura originaria, la cultura come unica costante e massima Ecig, Genova 1997 cittadino del mondo, naturalmen- eliminando le manipolazioni di Oeri. Un espressione dello spirito umano, di fronte te celeste, sia, al contrario ma an- all' autoritarismo dello Stato centralizzato e Fino a che punto il monachesimo che in modo complementare, at- buon modo di celebrare il centenario della morte di Burckhardt (1897), passato in Italia al dogmatismo di ogni religione. benedettino, che dominò lo scenario traverso la stabilitas loci: unico mo- monastico occidentale fino all'av- sotto un silenzio quasi totale. do perché la mente, non distratta Certo, in Burckhardt agiva un pessimismo vento degli ordini mendicanti, con il dagli erramenti del corpo, sia in Il testo adottato è l'ultima e più elaborata antropologico di matrice schopenhaueriana, suo ideale di realizzare il Paradiso in grado di acquisire la giusta pro- stesura delle lezioni, risalente al 1872-73. che alimentava la sua peculiare Kultur- terra, fuggendo il Male che la perva- spettiva, la giusta distanza che sola Sul piano formale, la precedente suddivisio- kritik. Ma Burckhardt era un pessimista cul- de, ha veramente influenzato la so- permette la vera stabilitas, quella ne dei "capitoli" rimane in gran parte inva- turale sui generis, uno dei pochi antimoder- cietà e la cultura del suo tempo? In dello spirito. In un libro carico di riata, ma l'ordine è cambiato; in particolare, nisti che colsero appieno la duplicità del mo- un libro ricco di provocazioni intellet- evocazioni del primo cristianesi- è stata posta in apertura l'importante confe- derno, che apprezzarono il "grande vantag- tuali, scritto con lo scopo di distrug- mo, l'impressione non è certo fuor renza del 1871 su Felicità e fortuna, infeli- gio" di poter conoscere il contrasto gere una serie di idola tribus, Milis di luogo, al punto da chiedersi se riesce convincentemente ad argo- Ginzburg, attraverso il suo conti- cità e sfortuna nella storia universale. Sono vecchio/nuovo e la complessità della vita state inoltre ripristinate le annotazioni a moderna. Nel proclamare la superiorità mentare la sua risposta negativa. nuo errare, non persegua appunto Anche se oggetto precipuo dell'ana- margine di Burckhardt, in precedenza inseri- una particolare stabilitas: ma quale? dell'individualismo produttore di conoscen- lisi è il monachesimo ideale, il mo- A differenza di molte raccolte di te nel testo; diviene così più chiaro il modo ze e opere sull'individualismo dominatore dello cioè di vita perfetta iscritto nella saggi, Occbiacci di legno è fortemen- di procedere dello storico, che ricorre a que- della realtà e degli uomini, egli ribadiva che Regola, e non i casi specifici di ap- te unitaria, tenuta insieme, come il ste note sia per addurre esempi sia per aprire l'unica consolazione stava nella conoscenza; plicazione, gli argomenti addotti ri- titolo suggerisce e l'introduzione nuove direzioni, probabilmente poi ap- ma, come ebbe a dire Delio Cantimori, non costruiscono nel complesso un qua- precisa, dall'idea di fondo che la profondite a voce. Infine, si è facilitata la di- era una consolazione da poco. Per questo, dro di seria e convincente plausibi- propria identità, con la sua aura di stinzione delle citazioni da altri autori. Il forse, Burckhardt affermava che nell'epoca lità. Così, i monaci possidenti agiro- "familiarità" culturalmente fonda- quadro che ne risulta non presenta novità della rivoluzione la storia era diventata (e no in genere come qualunque ta, per essere veramente afferrata, clamorose, ma forse sposta un po' le coordi- viene da aggiungere: malgrado tutto) "infi- proprietario terriero e non come ca- esige, hegelianamente (o monastica- nate di riferimento; sarà anche l'effetto della nitamente più interessante". valieri di Dio; né, di conseguenza, mente), di essere negata, e cioè, ap- l'ideale monastico della povertà in- punto come effetto di un processo taccò più di tanto l'effettiva povertà di spaesamento, messa in prospetti- sociale, così come chiuso in se stes- va, guardata come un'immagine, so rimase il suo sistema di valori o nello specchio dell'Altro. Questo ti- condo, in altri saggi, come chiave venta il tipo che prefigura, già con- ne nella somiglianza divina). scarsa influenza ebbe l'architettura. pico tema postmoderno, d'altro interpretativa capace di gettar luce tenendolo, quel contenuto che sto- •-Su questo sfondo, si chiariscono Egocentrismo eretto di necessità a canto, a differenza delle varie cor- su aspetti fondamentali della no- ricamente si realizzerà veramente anche i rapporti tra morfologia e sistema per scopi salvifici, incastel- renti postmoderniste e decostruzio- stra tradizione culturale. Così, ad soltanto con la pienezza dei tempi storia così cari all'autore, tra l'esi- lato in una rigida struttura gerarchica niste (contro cui affiora qua e là una esempio, a proposito del contro- inaugurata dal Cristo e confermata genza cioè di ancorare l'interpreta- fondata sull'autorità dell'abate e dei pungente polemica) è in realtà an- verso rapporto tra aniconismo giu- dalla presenza dello Spirito, il solo zione al riprensentarsi di forme ri- suoi sostituti, regolato dal silenzio e corato ad alcuni nodi fondamentali daico e aniconismo cristiano delle capace di realizzare la somiglianza. correnti e la constatazione che ogni dall'ubbidienza, questo "deserto ar- della nostra stessa identità culturale, origini, con la connessa e annosa Ma anche il modello storiografico interpretazione riprecipita nella de- tificiale" raggiunse forse il suo scopo a partire dal rapporto tra ebraismo e questione - da Ginzburg affronta- prodotto dalla modernità e ancor riva delle irriducibili variazioni sto- di facilitare la via d'accesso al Para- cristianesimo delle origini, in questi ta, in modi sempre originali e pro- oggi dominante si rivela, in questa riche. La domanda di fondo soggia- diso, ma, proprio in conseguenza giorni al centro dell'attenzione per vocanti, in particolare nel terzo e particolare prospettiva, come proie- cente è quella dei rapporti tra "ve- della sua natura sociale di "solitudi- l'atteso (e deludente: ma è discorso nel quarto saggio - dei motivi che zione secolarizzata di un'ulteriore rità" e prospettiva storica, una do- ne nella moltitudine", finì per eserci- ora non approfondibile) documen- avrebbero portato al sorgere di matrice religiosa. Grazie ad Agosti- manda antidecostruzionista che ci tare un'influenza complessiva sulla to del pontefice sulla condanna un'arte cristiana. Il problema del no, infatti, e alla sua peculiare con- riconduce, infine, al Ginzburg illu- società di gran lunga minore di quel dell'antisemitismo cristiano. rapporto tra immagine (giudai- cezione dell'"adattamento", rilettu- minista ed erede della più autentica che si è portati comunemente a pen- L'ambivalenza del rapporto tra smo) e somiglianza (cristianesimo) ra in veste cristiana di un topos reto- esigenza di mediare tra la difesa dei sare. ci riporta, in realtà, al nodo di fon- ebraismo e cristianesimo, giudica- rico ciceroniano, ecco emergere una diritti della natura umana e i conti- (G.F.) L'eretico Valdés e i piagnoni repubblicani nella Firenze di Cosimo Una ricostruzione della vicenda e dei significati di un ciclo pittorico perduto di Iacopo da Pontormo GIGLIOLA FRAGNITO

si riconoscono nella Chiesa visi- pittorico, con i suoi scarti da una lustrare - sulla base di un'estesissi- Accademici concorsero vari fatto- Massimo Firpo bile e nella sua gerarchia terrena. consolidata tradizione iconografi- ma esplorazione di fonti edite e ri. Preoccupato dalle nostalgie re- Gli affreschi di Pontormo Ma alcune discordanze rispetto al ca, non poteva non suscitare allar- manoscritte, di testi letterari e car- pubblicane dei piagnoni - i quali a San Lorenzo. catechismo testimoniano una ra- me: cautele religiose e calcolo poli- teggi medicei - i modi, i tempi e i peraltro, temendo l'emarginazione Eresia, politica e cultura dicalizzazione del pensiero valde- tico esigevano, all'indomani della canali di penetrazione del valde- politica, si dissociarono precoce- nella Firenze di Cosimo I siano, manifesta soprattutto chiusura del Tridentino, una presa sianesimo tra gli esponenti della mente dalla protesta di Lutero, im- nell'assenza di riferimenti alla di distanza da parte del committen- cultura ufficiale fiorentina. È, in- pedendo la diffusione a Firenze pp. 446, Lit 65.000 condanna dei reprobi alle pene te. Se ne fece carico nella Vita di Ia- fatti, soprattutto nella produzione delle dottrine d'oltralpe - il duca li Einaudi, Torino 1997 dell'inferno. copo da Puntormo (1568) Vasari, dei membri dell'Accademia Fio- avversò con ogni mezzo, giungen- do a cacciare i domenicani dai con- venti della città, ritenuti centri di na serie di importanti la- sovversione politica. Circoscritto vori di Massimo Firpo ha agli Accademici e alla cerchia dei Ugià evidenziato l'influenza collaboratori ducali, il valdesiane- determinante sul dissenso religioso simo, invece, "con il suo aristocra- italiano dell'insegnamento dello tico riserbo, il suo scrupoloso ri- spagnolo Juan de Valdés, che per spetto per i poteri costituti, le sue sottrarsi all'Inquisizione spagnola si prudenti connotazioni nicodemiti- rifugiò negli anni trenta del Cinque- che" non offriva a Cosimo motivi cento in Italia, rimanendovi fino al- di "temerne il raccordo con qual- la morte nel 1541. Riprendendo un che velleità di 'mutatione' politi- discorso articolato lungo linee d'in- ca". Anzi, gli poteva tornare utile teresse sempre più ampie e ambi- nei difficili rapporti con Paolo III, ziose, con Gli affreschi di Pontormo le cui mire espansionistiche minac- a San Lorenzo Firpo affronta il più ciavano la stabilità del principato. complesso problema dell'impatto Alle violente reazioni di Cosimo, del valdesianesimo su un'opera pit- Roma replicò con interdetti, mi- torica e del rapporto tra testo e im- nacce di scomunica, indagini in- magine. quisitoriali sulle presunte eresie Storico della vita religiosa, Firpo del duca che, pur aggravando le si è proposto di decifrare il mes- tensioni, non lo piegarono: gli af- saggio trasmesso dal Pontormo e freschi di San Lorenzo sono, quin- di ricostruire il contesto politico, di, "l'espressione simbolica di una culturale e religioso da cui è scatu- protesta e di una vera e propria rito. Pur astenendosi dall'invadere guerra, politica e ideologica, con- il territorio della critica d'arte, nel- tro la curia romana". Una protesta la prima parte del volume egli ne che viene collegata anche alle atte- utilizza con grande padronanza gli se suscitate dalla convocazione del strumenti e le acquisizioni. Concilio a Trento: nella prospetti- Eseguiti su commissione di Co- va della riunificazione della cristia- simo I tra il 1545 e il 1556, gli affre- nità, che avrebbe rafforzato l'im- schi, che narravano la storia della peratore, nella cui orbita si muove- salvezza dalla creazione al giudizio va Cosimo, lo spiritualismo valde- finale, vennero distrutti nel 1738. siano - che coniugava difesa La loro scomparsa ha ostacolato la dell'unità della Chiesa e adesione ricostruzione della struttura e dei alla dottrina della giustificazione contenuti, premessa indispensabi- ex sola fide dei protestanti - sem- le all'interpretazione del loro signi- brava offrire la sola via percorribi- ficato religioso. Se la struttura è le verso la riconciliazione. Questa stata ricomposta dal de Tolnay e via, del resto, trovava una qualche soprattutto da Cox-Rearick - ai legittimazione dall'essere stata im- cui studi Firpo, grazie alla sua fa- boccata dal Pole, cardinale legato miliarità con la documentazione al Concilio e candidato imperiale iconografica, apporta più integra- alla tiara. In questa situazione di fi- zioni e precisazioni -, i contenuti duciosa attesa degli esiti conciliari sono stati oggetto di valutazioni il progetto del ciclo laurenziano approssimative, anche se concordi acquistava, quindi, un significato nell'individuarvi generiche matrici politico e religioso preciso. valdesiane o, comunque, eterodos- Avviati in un clima d'incertezza, se. Sarà Salvatore Caponetto a rin- gli affreschi venivano scoperti nel tracciare l'ispirazione degli affre- 1558, poco dopo la morte del pit- schi nel catechismo di Valdés. In pagine di grande finezza l'au- che nel ciclo laurenziano volle ve- rentina, istituita da Cosimo nel tore, quando il Concilio aveva Sviluppando quest'intuizione tore riconduce queste "deviazio- dere il culmine di un grave squili- 1541, che Firpo rintraccia, sotto la eretto invalicabili barriere tra le Firpo, attraverso un puntuale e ni" sia a scritti allora inediti di brio mentale che aveva spinto Pon- copertura di discussioni erudite due confessioni e Paolo IV aveva penetrante raffronto tra catechi- Valdés, sia a una circolazione orale tormo a competere con Michelan- sul volgare toscano, accanto a riempito le carceri inquisitoriali di smo e altri scritti dell'esule e dise- dei contenuti più eversivi della sua gelo smarrendo del tutto la propria spunti anticlericali e antiromani, discepoli di Valdés, non rispar- gni preparatori superstiti, illustra riflessione, che operava una netta identità artistica. L'insistenza la presenza delle tematiche del Be- miando neppure il cardinale Gio- in maniera convincente come il distinzione tra messaggio essoteri- sull'eresia estetica - destinata ad ali- neficio di Cristo e delle opere di vanni Morone. Questa svolta re- ciclo laurenziano, lungi dal- co, destinato alla divulgazione, e mentare una tradizione storiografi- Valdés e la centralità della giustifi- pressiva non aveva però impedito l'esprimere un'indistinta sensibi- messaggio esoterico, riservato alla ca ancora viva - celava, in realtà, cazione per fede. Dotato di solida né al Pontormo di continuare ad lità eterodossa o un generico rife- comunicazione orale privata. Ad l'imbarazzo creato dagli affreschi in cultura, Pontormo intrattenne fitti affrescare il coro né a Cosimo di rimento valdesiano, riflettesse la esiti di estremo radicalismo dottri- un mutato clima religioso. Non po- rapporti con gli Accademici, e so- continuare a proteggere gli Acca- trascrizione in immagini del nu- nale si prestavano, del resto, anche tendosi procedere alla loro distru- prattutto con Benedetto Varchi. demici e a proporre attraverso le cleo fondamentale della sua dot- il suo linguaggio sfuggente e allusi- zione senza implicitamente ricono- Indiscusso protagonista della cul- pubblicazioni dello stampatore trina. Gli affreschi, infatti, tra- vo, la strutturale connotazione ini- scerne l'eterodossia, l'espediente tura fiorentina negli anni in cui ducale una linea irenica e modera- smettevano il suo rassicurante ziatica della sua pedagogia, il suo della follia metteva l'artista al riparo venne definito 0 progetto degli af- ta. Una inversione di rotta si avrà messaggio di salvezza grazie al sa- spregiudicato sperimentalismo re- da accuse postume di eresia e solle- freschi, Varchi - che si dichiarò solo con l'elezione di Pio IV, soste- crificio della croce e alla iustitia ligioso. Le immagini laurenziane vava il committente da ogni respon- debitore al "buon Valdelsio, a cui nuta dalla diplomazia medicea. Da ex sola fide - che, annullando l'e- non si limitavano, quindi, a tradur- sabilità. Sarebbe stato, d'altronde, / fu sì conta la via ch'ai ciel condu- quel momento la politica cosimia- redità del peccato originale, per- re il catechismo di Valdés, ma era- impensabile che il ciclo pittorico ce" dell'ispirazione eterodossa di na si fece più arrendevole: dalla metteva all'uomo di riconoscere no anche "l'esito di una riflessione destinato alla parrocchia dei Medi- molti suoi scritti - viene identifi- immediata pubblicazione dei de- in Dio un padre misericordioso sulla sua eredità spirituale, un mo- ci non avesse l'assenso del duca e cato da Firpo come "uno dei re- creti tridentini nei suoi domini che nel Vangelo aveva concesso do di interpretare e usare i suoi non riflettesse idee e aspirazioni re- sponsabili - se non il vero e pro- all'accettazione delle rivendicazio- all'umanità "un indulto e perdo- scritti, di svilupparne contenuti e ligiose da lui accettate. prio artefice - del programma ico- ni romane di immunità fiscali e no generale" - nonché la sua con- implicazioni: era già, insomma, Di qui la necessità di ricostruire, nografico laurenziano". giurisdizionali, alla pronta conse- cezione di Chiesa come congre- valdesianesimo". nella seconda parte del volume, il Ad indurre Cosimo a proteggere gazione dei veri cristiani, che non La portata trasgressiva del ciclo clima nel quale esso maturò e di il- gli orientamenti eterodossi degli - <*ù>c6-t-c>- cte-L interessi degli storici della religione coro di Santa Maria Novella, e porsi ti correttivi, rientrava in una forma Iconografìa e di quelli addetti alla produzione delle domande sulla rivoluzione in plausibile di nicodemismo o risulta- gna al Sant'Ufficio romano di Pie- figurativa, e si rischia qualche in- atto: le storie della devozione tradi- va nella sostanza un inganno per le tro Carnesecchi, discepolo del comprensione. Per Firpo è quasi zionale erano pur piaciute al Pon- menti semplici? Lo sforzo radicale Valdés, da lui precedentemente di- e catechismo automatico credere che il piano ico- tormo nel chiostro dell'Annunziata per farsi riconoscere nella società ci- feso dalle accuse di eresia. Due GIOVANNI ROMANO nografico del ciclo perduto sia stato e alla Certosa del Galluzzo! vile come intellettuali e non come cappelli cardinalizi per i figli Gio- predisposto da un intellettuale let- Le ragioni dello stile figurativo di artigiani, e pertanto la studiosa ela- vanni e Ferdinando e il titolo gran- terato (il maggior indiziato è Bene- Pontormo (e dei suoi grandi modelli borazione di formule stilistiche raffi- ducale gli fecero apprezzare i van- li storici dell'arte leggeran- detto Varchi), ma non è detto che di riferimento) collidono con i con- nate, in che modo poteva conciliarsi taggi del riavvicinamento a Roma e gno subito i primi due capi- gli storici dell'arte possano seguire tenuti "spirituali" degli affreschi e con un proselitismo che privilegiava della rinuncia sia all'infruttuosa, toli del libro di Massimo senza perplessità questa direzione con il dimesso stile didattico valde- modi semplici e accostanti, adatti ai ancorché coraggiosa, lotta contro Firpo, quelli più strettamente de- di indagine (la lettera del Pontormo siano, e non escludo che sia stato fanciulli e agli analfabeti? Per i lette- Paolo III, sia alla protezione dei dicati agli affreschi del Pontormo al Varchi e il sonetto del Varchi al proprio questo accordo impratica- rati e per un pubblico di abituali let- sudditi macchiatisi di eresia. nel coro di San Lorenzo, sedotti Pontormo non documentano una bile a rendere tanto difficoltosa e di- tori il problema non si poneva in ter- Commissionando al Bronzino dal titolo; spero abbiano la pazien- particolare intimità). È credibile sperante la realizzazione degli affre- mini così drastici (Firpo riconosce nel 1565 la reiterazione sul fondo za e l'onestà di leggere anche i ca- che un pittore della levatura intel- schi. Firpo insiste giustamente sul all'esperienza valdesiana a Firenze della navata sinistra di San Loren- pitoli successivi, che corrispondo- lettuale di Pontormo abbia avuto fatto che dobbiamo identificare pre- un carattere aristocratico ed elita- zo del martirio del santo eponimo, rio), ma per gli artisti, obbligati dalla da realizzarsi nel pieno rispetto, produzione sacra a un ruolo di me- questa volta, dell'ortodossia tri- diatori tra livelli culturali differen- dentina, Cosimo volgeva emble- ziati, un'angosciosa riflessione sul maticamente le spalle alle inquie- proprio stile e sul proprio mandato tanti storie bibliche narrate dal era d'obbligo. Di qui l'importanza Pontormo: nel giro di vent'anni si dei capillari accertamenti condotti era compiuta a Firenze la parabola da Firpo nella cerchia della corte valdesiana. Era stato il principe a fiorentina che coinvolge il Pontor- garantirne il rapido successo e a mo; di qui anche la sfida agli storici decretarne l'altrettanto rapido de- dell'arte per completare questo qua- clino, avviando un "lungo proces- dro nella parte che spetta a loro, co- so destinato a sfociare in quel bi- me speciali competenti delle varia- gotto conformismo eretto a stile di zioni stilistico-iconografiche in con- governo che avrebbe celebrato nessione con i casi di più sincera au- nella dinastia medicea alcuni dei tocoscienza religiosa e professionale suoi fasti più eccelsi". degli artisti. La particolare importanza di In una prossima edizione è op- questa ampia monografia appare portuno correggere la didascalia evidente sia sotto il profilo storico- della figura 48: il frontespizio dei artistico, sia sotto quello propria- Trattatelli valdesiani non raffigura mente storico. Sotto il primo, al di Cristo, bensì Giovanni Battista, e si- là della suggestiva e convincente curamente non è una xilografia rea- interpretazione del significato reli- lizzata nel 1545; si tratta di un legno gioso degli affreschi - che sembra recuperato dai fondi di magazzino destinata a essere definitiva e con di mezzo secolo prima (anche la la quale, comunque, i futuri stu- presenza dei tre gigli di Francia, più diosi del Pontormo dovranno mi- ancora che di Firenze, si spiega me- surarsi -, Firpo offre una lezione di glio al passaggio dal Quattro al Cin- metodo. Di fronte alle troppo rapi- quecento). Di conseguenza andran- de incursioni della critica d'arte no corrette le affermazioni relative nel territorio dello storico e alle alle pagine 105 e 409. approssimative contestualizzazio- ni dell'opera cui sono approdate, il lavoro illustra in maniera esempla- re non solo quali frutti si possano trarre dall'applicazione all'opera JMII^JftJlIMU d'arte delle norme dell'indagine storico-filologica, ma anche come, ASTROLABIO senza sconfinare dal proprio terri- torio, ma grazie alla piena padro- Francine Shapiro nanza degli strumenti di un'altra Margot Silk Forrest disciplina, si possa gettare luce EMDR non solo sui significati del testo pittorico, ma anche, come in un af- Una terapia innovativa fascinante gioco di specchi, sulle per il superamento fonti che lo ispirarono. dell'ansia, dello stress e dei disturbi Sotto il profilo storico il lavoro di di origine traumatica Firpo viene a colmare una lacuna • nell'ambito degli studi sulla vita reli- giosa del Cinquecento italiano, for- Paramahansa Yogananda nendo il primo ampio quadro della SUSSURRI DALL'ETERNITÀ diffusione del dissenso religioso nel- no al sottotitolo Eresia, politica e bisogno di un consigliere per tra- cisi temi valdesiani, in quanto appa- Parole ispirate la Firenze di Cosimo I. Ma rivela an- cultura nella Firenze di Cosimo I. durre in figura le semplici verità del re a prima vista un Giudizio finale da una grande intuizione mistica che tutta la peculiarità del caso fio- Sono pagine molto belle e convin- catechismo valdesiano? D'altro con eletti e dannati in scena (ci sono rentino: esigua presenza di "lutera- e da una appassionata centi che consentono di ritornare canto un valdesiano convinto pote- fior di gesti di disperazione nei dise- esperienza spirituale ni"; consistente presenza di piagno- alla prima parte del libro con stru- va accettare che quelle verità fosse- gni preparatori), ma da parte di uno • ni "repubblicani" considerati dal menti di giudizio meglio tarati: al- ro dichiarate in pubblico secondo spettatore contemporaneo, meno principe i veri "eretici"; seguaci del la fine ci si convince che il lavoro una cifra stilistica così inedita e sofi- smaliziato di lui, quel ciclo restava in Wong Kiew Kit Valdés comodamente installati sia nato dall'interesse per gli "ere- sticata da sconcertare persino i primo luogo un Giudizio finale, per IL LIBRO DEL TAI CHI CHUAN nell'Accademia e nella corte. Un tici" fiorentini e le fortune italiane competenti (Vasari in primo luo- abitudine visiva, e come tale suggeri- Una guida ai principi e alla pratica contesto di una grande ricchezza e del valdesianesimo, e solo in un se- go)? E come giudicare le deviazioni va certe meditazioni e non altre. Sta Una delle più alte espressioni complessità che reca ulteriore con- condo momento, per chiarire vistose del Pontormo dal testo di in questa serie di contraddizioni il ferma del ruolo rilevante di Valdés e della tradizione un'indicazione che risale a Capo- Valdés in prevalenza suggerite dal tema affascinante per gli storici delle arti marziali del valdesianesimo nella crisi reli- netto (e più lontanamente al vec- confronto con il Giudizio della Si- dell'arte che lavorano sui rapporti giosa italiana, e che Massimo Firpo, e del pensiero filosofico chio Tolnay), Firpo abbia posto stina, inevitabile per un artista in tra gli artisti e il dibattito religioso cinese con gusto per lo scavo erudito, con attenzione agli affreschi realizzati quegli anni, tanto più se fiorentino nei decenni centrali del Cinquecen- • acutezza interpretativa e con abilità da Pontormo nel coro di San Lo- e in contatto con Michelangelo? Va to (Pontormo esce da questo libro narrativa, ha saputo restituirci in renzo dal 1545 alla morte, nel poi tenuto in conto che la scelta ico- come un protagonista assoluto). David Fontana tutte le sue sfumature. 1556; erano una testimonianza fi- nografica, unica a Firenze, per i Le iconografie tradizionali, di im- SAPERE CHI SEI gurativa sospetta di eresia nella concittadini di Pontormo non pote- mediata comprensione e di indub- ESSERE CHI VUOI chiesa familiare del duca Cosimo va non ricordare il Giudizio di Fra bio successo, erano veramente desti- Un viaggio di esplorazione I, e la verifica condotta da Firpo Bartolomeo in San Marco e le sue nate a esaurire la loro funzione nel in dieci fasi conferma che la fonte prima di implicazioni savonaroliane. Da un contesto di un dibattito interno al per la conoscenza di sé quegli affreschi va riconosciuta altro punto di vista qualcuno era mondo cristiano che esigeva dai fe- e il cambiamento nel catechismo valdesiano, pub- ancora in grado di ricordare un'im- deli una più coinvolgente responsa- blicato proprio nel 1545. presa decorativa omologa, e non bilità? Il proseguire sulla linea tradi- A questo punto si divaricano gli meno ricca di avalli ufficiali, quale il zionale, con opportuni accorgimen- ASIBflIAHA za stagnante, gli equilibri sociopo- improvvisa nel 1389; ed eventi da dalla fondazione dello Studio nel Una piccola città tra conquista litici non potevano essere che am- spiegare (non solo in termini di lotta 1404 (evento cruciale, per il quale si bigui, con una commistione quasi faziosa), sono la sconfitta della parte legga il bel contributo di Diego consociativa tra la vecchia nobiltà ghibellina filo-astese dopo la con- Quaglioni), al trasferimento del dei Savoia e invasione francese e la nuova élite popolare composta giura del 1334 e il radicamento di consiglio cismontano in città nel MASSIMO VALLERANI di speculatori accorti, sopravvissu- questa nel capitolo cattedrale come 1431 (anch'esso a lungo conteso), al ti alla tremenda crisi economica di centro di potere alternativo. privilegio del 1436 che li assegnava fine Trecento, grazie a oculati in- La seconda parte del volume co- entrambi perennemente a Torino, rino. Una città piccola, forse nean- vestimenti sulla terra. Sono loro mincia a ridare aria al lettore. Con si avviò una competizione serrata Storia di Torino che una città, di cui Rinaldo Com- che ora si alleano con la residua l'inserimento del principato di con Moncalieri, Pinerolo e Chieri voi. 2: li basso medioevo ba nel capitolo iniziale ricostruisce nobiltà e fondono le due élite in Acaia nel ducato di Savoia si apre e la prima età minutamente, e con una certa seve- un'unica "oligarchia" al potere uno spazio regionale più ampio moderna (1280-1536) rità di toni, la limitata dimensione (Alessandro Barbero, Gruppi e dell'angusta Torino trecentesca, Il terzo volume a cura di Rinaldo Comba urbanistica, la debole struttura de- rapporti sociali). Il consiglio comu- circondata da vicine temibili che le mografica, il lento sviluppo econo- nale tende a chiudersi e il ceto poli- contendono il ruolo di capitale pos- In Storia di Torino, voi. 3: pp. XXV-850, Lit I 10.000 mico, indice di un processo quasi tico si autoriproduce attraverso un sibile: Savigliano, Chieri, Pinerolo, Dalla dominazione francese alla Einaudi, Torino 1997 volontario di sottodimensiona- sistema di cooptazione familiare Moncalieri sono più popolate (circa ricomposizione dello Stato (1536-1630), a cura di Giusep- Questo secondo volume della sto- pe Ricuperati, Einaudi, Torino ria di Torino si apre su un periodo 1998, pp. 732, Lit 130.000, si difficile e incerto della città: una attraversano cento anni di poli- lunga notte, successiva all'età comu- tica regionale ed europea nale, durante la quale Torino stenta (Pierpaolo Merlin, Cristina a decollare, rifiutandosi di assumere Stango), di spazi urbani, svi- le responsabilità di una capitale. luppo urbanistico e stratifica- Una crisi che dura almeno fino al zione sociale (Enrico Stumpo, 1418, anno di ricongiunzione del Vera Comoli, Sergio Marnino, principato di Acaia al ducato di Sa- Aurora Scotti), di vita religiosa voia: da questo momento incomin- (Pier Giorgio Longo), di lin- cia, irresistibile, un processo di rina- gua e civiltà francese (Gianni scita e di affermazione di Torino Mombello), di cultura, lettera- prima in Piemonte e poi nell'intero tura e produzione artistica ducato, fino alla "catastrofe" della (Andreina Griseri, Anna Maria dominazione francese del 1536. Il Bava, Alberto Basso, Annama- volume riflette questa scansione, di- ria Catarinella, Irene Salsotto, videndosi in due parti distinte (pri- Andrea Merlotti, Maria Luisa ma e dopo il 1418), come due fasi Doglio, Marziano Guglielmi- biologiche di un organismo urbani- netti, Franca Varallo). stico-politico unico, segnato inevita- bilmente dall'essere diventato, a un certo punto, capitale di uno Stato. che continuò a lungo, con una serie Una composizione sensibilmente di attacchi e risposte, secondo diversa dal primo volume (Dalla un'estenuante logica da war game. preistoria al comune medievale, a cu- Torino alla fine vinse, sia per ragio- ra di Giuseppe Sergi), che presenta ni strategiche, sia anche per scelte un mosaico di storia altomedievale politiche della città che decise di ac- torinese, da capire e da inquadrare cettare sacrifici anche grandi pur di con una logica compositiva tutto conservare i privilegi di sede ammi- sommato libera dall'assillo di "Tori- nistrativa. no capitale". Una volta reciso (e da Nel corso della seconda metà tempo) il nesso tra i destini della del Quattrocento la struttura poli- città e la storia della dinastia, il lavo- tica si sviluppò, ma soprattutto ne ro poteva procedere per vie speri- uscì profondamente modificata la mentali, con ricerche mirate a com- struttura sociale (ricostruita diste- prendere la realtà locale in un conte- samente da Stefano Benedetto e sto regionale complesso, dove si so- Rinaldo Comba). Torino passò, in vrappongono progetti diversi che un processo di crescita continua, danno a Torino "centralità" di volta dai tremila abitanti del 1415 (pun- in volta differenti (dalla contessa to più basso della storia) a circa ot- Adelaide al vescovo). Ma il primo tomilaquattrocento del 1510. Una volume pareva chiudersi con un au- trasformazione radicale che coin- spicio non buono: la debole struttu- volse la struttura della popolazio- ra comunale lasciava a Torino ne, quasi totalmente rinnovata nel- un'autonomia limitata, divenuta an- le fasce medio-basse, anche in cora più incerta in seguito alla facile virtù di forti correnti immigrato- resa ai Savoia nel 1280. rie; il paesaggio agrario, rivoluzio- Da qui riparte il secondo volu- nato dalla diffusione dell'alteno me. La gravità della crisi che sem- (vite associata a sostegno vivo); i bra avvolgere Torino per almeno rapporti di produzione, con due secoli impone scelte più rigide mento. Tutto a Torino sembra pic- dei membri della Credenza. un migliaio di fuochi, di contro ai 6- l'espansione dell'unità produttiva dal punto di vista redazionale. Non colo: la città, il mercato, l'artigiana- Tuttavia questo schema oligarchi- 700 della Torino trecentesca), più poderale, e quindi le forme di inse- è più tempo di sperimentare letture to, l'agricoltura, il commercio, il co-elitario elaborato da Barbero co- ricche e più produttive, ma nessuna diamento, con l'aumento repenti- parallele, mentre più urgente è il potere, il ceto dirigente, la vita reli- me inquadramento delle vicende di queste ottiene una preminenza no dell'habitat intercalare tra il bisogno di affrontare con studi giosa; piccolo rispetto ai compiti politiche torinesi dal XIV al XVI se- assoluta sulle altre, perché è la stes- 1480 e il 1500. Tutto questo dina- "strutturali" (economia, società, che potevano spettargli dopo la colo (si vedano dello stesso, Torino sa dominazione sabauda a restare mismo non trova riscontro nella vi- politica, cultura) le cause di questo conquista dei Savoia nel 1280. sabauda, La classe dirigente e, nella incerta per lungo tempo, senza riu- ta politica, bloccata ancora una lungo buco nero della storia di To- In questa lunga fase di decaden- seconda parte, La vita e le strutture scire a individuare con precisione volta dall'oligarchia al governo che politiche) rischia di semplificare i una "capitale". Dopo il 1418 il pro- perpetua un dominio familiare fatti; crea un'immaginaria fissità blema si pone in maniera diversa. non scalfito dalle pur incisive rifor- della vita politica, senza conflitti, Barbero, autore di un capitolo cen- me di Amedeo Vili del 1433. An- senza rotture, con un'oligarchia che trale in tutti i sensi (Il mutamento cora una volta, tuttavia, questo Joseph B. Soloveitchik tutto assorbe e risolve. Ma gli eventi, dei rapporti fra Torino e le altre co- schema oligarchico non rende che lo stesso Barbero ricostruisce munità del Piemonte) esclude che conto della complessità dei livelli Riflessioni sull'ebraismo con grande dovizia di particolari, si l'espansione di Torino sia la causa di interferenza creati dalla domi- prendono una rivincita e fanno fati- della sua scelta come capitale, sem- nazione sabauda. Invece di ridursi, La lezione di un grande rabbino ca a entrare in uno schema di peren- mai ne fu la conseguenza. Le cause il gioco politico sembra ampliarsi e ne predominio oligarchico. E un vere vanno • allora ricercate nella qui, forse, opportune analisi incro- "evento" da approfondire la fonda- "nuova centralità" che assume To- ciate sui dati offerti dai singoli con- Sara Lorenzini zione della società popolare di San rino rispetto ai disegni del principa- tributi avrebbero potuto inqua- Il rifiuto di un'eredità difficile Giovanni nel 1335, che riunisce il to, intenzionato a espandersi verso drare meglio le basi sociali e i moti- La Repubblica Democratica Tedesca e gli ebrei Popolo, ma risponde anche a una la Padania. Torino diventa così vi politici dell'accoglienza entusia- strategia del duca di accentuare le "centrale" non solo per il Piemon- stica tributata da Torino all'in- divergenze interne; come eventi te, ma per l'intero ducato. Da allora vasore francese nel 1536. Ne legge- Editrice La Giuntina - V ia Ricasoii 26, Firenze non preordinati sono la sua sop- il suo destino sembra segnato, an- remo gli sviluppi nel prossimo vo- pressione nel 1360 e poi la rinascita che se il cammino non'fu semplice: lume. gica; le madri nel neofemminismo co-sociale dimostratesi valide per giustamente afferma la psicanali- Tra storico e simbolico, e nella psicanalisi sono discusse studiarne altri di minore rilevanza sta argentina Silvia Tubert citata dagli stimolanti contributi di generale. La storiografia francese e nel saggio di Minetti (quasi Scattigno e Minetti. la storia sociale angloamericana ci un'epigrafe ideale al tema del vo- con metodi da ripensare Se da un lato sono molto conten- hanno da tempo abituato a questi lume): "La maternità non è pura- PAOLA DI CORI ta di avere tra le mani un indispen- esercizi quasi virtuosistici della ri- mente naturale né esclusivamente sabile strumento per orientare cerca. Personalmente, non sono si- culturale; coinvolge sia il corpo chiunque si occupi di storia delle cura che questa scelta sia oggigior- che la psiche, conscio ed incon- locati "fra oppressione ed eman- donne in Italia, dall'altro ci sono no ancora la più indicata da prati- scio, fa parte sia del registro reale, Storia della maternità cipazione". Ai cataloghi ottocen- alcuni aspetti, nell'impostazione care. sia di quello immaginario e sim- a cura di Marina d'Amelia teschi sulle maternità illustri e alla generale del volume e nelle scelte La complessità di significati e di bolico". Tuttavia, i punti di con- valori che la maternità riveste per tatto e di incrocio tra questi diver- pp. 389, Lit 46.000 precettistica cattolica sono dedi- metodologiche adottate, che mi la- cati due puntuali saggi di De Lon- sciano perplessa. In particolare, ciascun essere umano rende infat- si elementi sono poco visibili Laterza, Roma-Bari 1997 gis e Koch, mentre Oppo e Sara- qualche riserva la solleverei pro- ti difficile e rischiosa l'operazione nell'insieme del volume: il piano ceno attraversano le pratiche e prio sulla opportunità di estendere intellettuale di analizzarne sepa- storico rimane separato da quello Mentre per discipline come l'an- concezioni della maternità dal fa- ad argomenti alquanto "speciali" ratamente componenti quantitati- relativo alla sfera simbolica o let- tropologia o la demografia, per scismo a oggi da un'ottica sociolo- strumentazioni di indagine stori- ve e variabili qualitative. Come teraria, e quello psicanalitico non non parlare della psicologia e della dialoga con quello politico e so- psicanalisi, la maternità costituisce ciologico, mentre del tutto igno- un argomento studiato a fondo e rato appare l'ambito della rappre- più volte rivisitato nell'ultimo se- sentazione artistica e cinemato- colo, la disciplina storica se ne oc- L'Italia fotografata grafica, che pure costituisce un cupa relativamente da poco tem- elemento indispensabile alla co- po. Tale vuoto viene ora colmato GIOVANNI CARPINELLI stituzione di quell'insieme com- da una bella e importante raccolta posito di esperienze corporali e di di saggi sulla Storia della maternità, DIEGO MORMORIO, Il Risorgimento 1848- sguardo di Mazzini, nella postura ribalda di fantasie, di desideri e di legislazio- quarto e ultimo volume di una se- 1870, Editori Riuniti, Roma 1998, pp. 191, Lit Bixio, nella cupa gravità di Garibaldi. Istrut- ne, di pratiche mediche e di tradi- zioni ancestrali, che per secoli ab- rie dedicata alla storia delle donne 15.000. tive e memorabili sono molte vedute: i porti biamo chiamato maternità e che in Italia, che offre un'aggiornata con i velieri; piazza Navona selciata solo in panoramica della produzione ita- Lucio FABI, La prima guerra mondiale oggi è scosso dalle fondamenta parte e invasa dai carri del mercato; i luoghi dal dibattito filosofico, medico, liana sul tema. 1915-1918, Editori Riuniti, Roma 1998, pp. martoriati dei combattimenti per la difesa giuridico e politico apertosi con le Nel contributo di apertura la 191, Lit 15.000. curatrice Marina d'Amelia illustra della Repubblica romana... nuove tecnologie riproduttive. i criteri e gli interrogativi che han- Diversamente da quanto avviene per il Ri- In un'epoca dove concetti come no caratterizzato la preparazione I due volumi inaugurano una collana, "Storia sorgimento, esiste per la prima guerra mon- quelli di riproduzione, sessualità, del volume - al quale hanno con- fotografica della società italiana", altri diciotto diale una quantità sterminata di fotografie. vita, femminilità, mascolinità e tribuito due sociologhe, una psi- ne seguiranno, dedicati a periodi, come nel caso Lucio Fabi, da esperto in materia, ha evitato paternità - vale a dire tutti quelli canalista, sette storiche e uno sto- di questi due, o a temi. Ciascun volume com- di riprendere immagini troppo note e ha pun- che circondano e interagiscono con ciò che intendiamo per ma- rico - e i tanti problemi aperti che prende una breve introduzione che non supera tato piuttosto sul materiale inedito. Si è sfor- ternità e che compongono la no- restano da risolvere. La storia del- le venti pagine; lo spazio che resta è riservato al zato in particolare di offrire una raffigurazio- la maternità che ci viene offerta - stra identità - si sono radicalmen- repertorio delle immagini suddiviso in cinque o ne della guerra sul campo, degli assalti, dei dove, oltre all'unico articolo dedi- te trasformati e rovesciati di signi- cato all'Ottocento, ben sei contri- sei capitoli. Le didascalie sono precise, indicano bombardamenti, della rete logistica a ridosso ficato nel passaggio da un decen- buti sono dedicati all'epoca con- la data e la fonte; spesso includono una serie di del fronte; su aspetti come questi, e su eventi nio all'altro, anziché di analisi temporanea e quattro all'età mo- informazioni utili, o sono affiancate da un testo come la spedizione punitiva o Caporetto le specialistiche e disciplinarmente derna - è studiata a partire da al- più ampio di commento. rassegne fotografiche sono state spesso caren- ben delimitate, credo che ci sia un cuni osservatori privilegiati. Per Cambiando le epoche, cambia naturalmen- ti in passato. Più scontata, ma resa meno ov- estremo bisogno di incursioni tra- Xancien régime, oltre agli aspetti te la tecnica, lo stile, la cultura stessa dei foto- via da qualche variazione sul tema, è l'illu- sversali ad ampio raggio dove cul- demografici arricchiti da un'am- grafi. Nella rassegna predisposta da Mormo- strazione della vita in trincea. Specialmente tura e scienza, storia e psiche, mondi reali e virtuali, si incrocia- pia messe di esempi sulle scelte rio sul Risorgimento molte immagini somi- nuova è invece la visione demistificante della no e interagiscono. Da questo possibili alle donne in età medie- gliano a quadri dipinti con cura. Le foto di morte: lo scempio dei corpi era noto sulla ba- vale e moderna (d'Amelia), sono punto di vista, la Storia della ma- gruppo non giovano in specie a Vittorio Ema- se delle testimonianze letterarie, ma non era evidenziati quelli relativi alla nor- ternità costituisce un ottimo avvio in genere documentato in volumi rivolti a un mativa giuridica e alla teoria poli- nuele II e a Pio IX, che finiscono avvolti in alla discussione su come e perché tica (Fiume), insieme a un illumi- una dimensione provinciale e domestica; il largo pubblico. Ancora nuova è l'attenzione occorre rivisitare gli strumenti nante contributo sul feto come monarca sabaudo, anche quando si mette in per i rapporti con i civili, per la presenza degli con cui lavoriamo e i territori che cittadino non nato nel Settecento posa al fianco della bella Rosina, ha un'aria animali, per la mortificazione della natura; la non osiamo ancora visitare. (Filippini). Allegra analizza lo ste- tracagnotta con quella mano in tasca e l'altra foto simbolo alla fine del volwne riproduce reotipo della mamma ebrea attra- che si aggrappa per il pollice alla scollatura lo scheletro di un albero carbonizzato sulla verso un'originale indagine sulle del panciotto... veramente "manca di finezza cima del Monte Santo. Carichi di vibrazioni strategie matrimoniali diffuse tra e di duttilità", come ebbe a scrivere la regina emotive sono i ritratti che i soldati lasciavano gli ebrei torinesi del Settecento, Vittoria nel suo diario. Quella passione che alle famiglie prima dipartire o spedivano poi mentre i nuovi e ambivalenti mo- per Stendhal era inseparabile dalla vita pro- dal fronte. La guerra tecnologica e industria- delli di madre emersi all'inizio del le apre l'ultimo capitolo, che si chiude con i Novecento sono da Bravo inseriti pria dell'Italia anima altre figure e si deposi- monumenti funebri e i cimiteri. nel quadro delle grandi trasfor- ta con segni forti sulle lastre; si ritrova nello mazioni socioeconomiche di quel periodo e significativamente col- Novità Storia Psicologia Geografia CLAUDIO DONATI ASSUNTO QUADRIO - FRANCESCO P. COLUCCI (a cura di) GIACOMO CORNA PELLEGRINI (a cura di) Eserciti e carriere militari Geografia come desiderio Bei delitti e belle pene nell'Italia moderna di viaggiare e di capire Devianza, colpa e punizione: "Testi e Studi" - 145 - pp. 220 - L. 30.000 "Studi e ricerche sul territorio" - 55 - pp. 204 - per una lettura psicosociale Con illustrazioni. L. 39.000 "Testi e Studi" - 146 - pp. 280 - L. 32.000 ALFREDO CANAVERO Milano e la crisi di fine secolo (1896-1900) ANGELA MARIA DI VITA - ROSALBA LARCAN "Storia lombarda" - 5 - pp. 476 - L. 35.000 Economia politica (a cura di) Crescere nella complessità NICOLÒ DE VECCHI La prevenzione del rischio Antropologia MARIA CRISTINA MARCUZZO nella dimensione educativa e relazionale (a cura di) "Minori" - pp. 280 - L. 30.000 VINCENZO MATERA A cinquant'anni da Keynes Antropologia culturale e linguistica Teorie dell'occupazione, interesse, crescita Lo studio del linguaggio nel contesto antropologico "Testi e Studi" - 144 - pp. 340 - L. 32.000 Saggistica "Testi e Studi" - 143 - pp. 160 - L. 24.000 MARIA CRISTINA CAVECCHI CARLA FARALL1 - ALESSANDRA FACCH1 EDIZIONI UNICOPLI Shakespeare mostro contemporaneo L'etnologia giuridica di Giuseppe Mazzarella Macbetfi nelle riscritture di Marowitz, Antologia di scritti via della Signora 2a - 20122 Milano Stoppard e Breton "La circolazione dei modelli giuridici" - 5 - pp. 108 - L. 19.000 tei. 02/76014680 - fax 02/76021612 "Biblioteca di anglistica" - 2 - pp. 150 - L. 22.000 IDEI LIBRI DEL MESE!

Punti oscuri e sprazzi di luce Hans Woller I conti con il fascismo. Novità Chifiìrè Bilancio positivo sulla transizione tra fascismo e democrazia L'epurazione in Italia 1943-1948 LORENZO RIBERI ed. orig. 1996 IL BILANCIO DI ESERCIZIO 1 trad. dal tedesco opo L'epurazione in Ita- ta l'interpretazione dominante lavoro di scavo nelle "montagne di di Enzo Morandi E CONSOLIDATO I I lia 1943-1948 di Lamber- dell'epurazione antifascista italia- documenti" presenti negli archivi DELLE IMPRESE ORDININE, to Mercuri (L'Arciere, na, secondo cui il sostanziale falli- italiani e statunitensi), risulta più pp. 603, Lit 50.000 BANCARIE, HVVX/LARIK, SPORTIVE 1988) e Processo ai fascisti 1943- mento dell'operazione fu dovuto in articolato e problematico. Uno dei II Mulino, Bologna 1997 1948 di Roy Palmer (Rizzoli, 1996, ED ASSMIUUTO primo luogo al prevalere di interes- pregi di questo libro è infatti quello ed. orig. 1991), con questo contri- si politici, dei moderati ma anche di collocare la storia del processo BARTOLOMEO QUATRARO buto di Woller il deficit della ricer- del Pei (che riteneva l'alleanza con epurativo sul più ampio sfondo del- no, che concordava con il primo SALVATORE D'AMORA ca inizia a essere colmato. Ma non la Democrazia Cristiana indispen- la politica e della società italiana nel nell'esigenza di mantenere un mini- PROBLEMATICHE CMU, è un caso che proprio in Italia, di- sabile per proseguire l'azione rifor- periodo cruciale della transizione mo di funzionalità amministrativa PEV4LIE TKIBITtRIE (e va notato che in entrambe le com- p. XXVII-2412, L. 320.000 pagini si riscontra una divisione tra epuratori radicali e moderati); e le forze partigiane, la cui opera di epu- La fraternità dell'abiezione razione spontanea fu caratterizzata COLLOQUIO DA MANUALE da un'estrema eterogeneità. CESARE PIANCIOLA a cura di Non meno interessante è la se- conda parte, che prende le mosse GIANNI MONTESARCHIO DAVID ROUSSET, L'universo concentrazio- La gerarchia interna esaspera le differenze proprio dalla famigerata "epura- p. XX-302, L. 38.000 nario, introd. e nota biografica di Giovanni e i conflitti (le appartenenze nazionali, la ri- zione selvaggia" dei mesi della Li- De Luna, Baldini & Castoldi, Milano 1997, ed. valità tra i politici e i comuni) e instaura lo- berazione; Woller ne analizza fon- orig. 1946, trad. dal francese di Lucia Lamberti, sche complicità con i carnefici, una sorta di damenti e modalità con grande pp. 134, Lit 22.000. "fraternità dell'abiezione", su cui Primo Le- equilibrio, giungendo a conclusio- COOPERATIVE DI IAV0R0 ni che dovrebbero essere ovvie ma va disse: "E una cosa spaventosa e la si può E PREVIDENZA SOCIALE che per qualcuno non lo sono: ov- Nato nel 1912, militante trockisla nella accettare da Rousset che ci è stato, non dalla PIERGIORGIO PARISELLA vero, che "la legalità tradizionale Resistenza, Rousset fu deportato dal gennaio Cavani e dagli altri esteti che ci hanno lavo- era stata di gran lunga più calpesta- LA TUIEIA DEI SOCI LAVORATORI 1944 in vari Lager, tra cui Buchenwald. Libe- rato sopra dopo" (del resto lo stesso Rousset ta durante i lunghi mesi che videro p. XIV-184, L. 25.000 rato dagli americani nel 1945, scrisse nello ricorda con commozione chi mantenne inte- l'agonia del fascismo". Questa "or- stesso anno, su richiesta di Maurice Nadeau, gra fino alla fine la propria dignità). La "sor- gia di vendetta senza precedenti", questa testimonianza-riflessione su un "uni- dida miseria" dei campi, la funzione di ogni peraltro, screditò proprio l'idea verso" che "oggi continua a vivere fra noi co- elemento dell'ingranaggio - anche del lavoro della resa dei conti, e aprì la strada LA FAMIGLIA IN TRIBLIMALE me un astro spento carico di cadaveri". Nel schiavistico, che diventa economicamente ri- ai successivi tentativi di incanalare l'epurazione in limiti socialmente SALVATORE ARENA 1949 denunciò poi il sistema dei gulag e ci fu levante solo accessoriamente - al fine della sopportabili (legge Nenni, amni- la rottura con il gruppo di "Les Temps Mo- distruzione fisica e morale dei prigionieri è il p. VI-114, L. 18.000 stia Togliatti). Con la svolta con- dernes" (ma sull'inquieta vicenda politico- contenuto principale della testimonianza. servatrice del 1946-47 l'idea della ideologica di questo singolare personaggio ri- C'è poi una chiave stilistica che si richiama punizione passò in secondo piano mando all'accurata nota di De Luna). esplicitamente a Kafka, a Céline, e soprattutto ma non fu abbandonata: "l'amni- MEDIO E BIOLOGI L'aspetto più interessante del libro, anche all'umorismo nero di Alfred Jarry: "I campi so- stia non significò amnesia". NELLA GRRISPRUDENZl oggi, è che Rousset delinea concretamente la no di ispirazione ubuesca. Buchenwald vive Rispetto alle tesi correnti Woller ETTORE PROTETTI complicata gerarchia dei detenuti nell'ammi- sotto il segno di un debordante umorismo, di avanza soprattutto due importanti CARLA PROTETTI nistrazione interna dei campi e nell'organizza- una buffoneria tragica". La sensibilità per que- correzioni: l'epurazione fu vasta, ma limitata nel tempo, e colpì a p. XIII-806, L. 90.000 zione del lavoro. "Le SS si limitano a funzioni sta dimensione grottesca derivò forse a Rous- di direzione e di sorveglianza" e sono gli oli- set da frequentazioni surrealiste e, come dice, ogni livello, sia in basso che in alto. Essa registrò certo "molti punti garchi del terrore "votati a un Moloch dagli lo aiutò a sopravvivere nell'orrore. oscuri" ma anche "alcuni sprazzi di appetiti industriali", ma per lo più esercitano luce", dovuti agli antifascisti e agli IPACOffiTIl 11 RISTO il loro potere assoluto attraverso un apparato Alleati, che anche in Italia furono LAURA PIERALLINI formato inizialmente soprattutto da delin- decisi e intransigenti, ma soprattut- quenti comuni tedeschi. "Desistenza di un 'ari- PROFILI GII RIDICI E CONTRATTI ALI to alla Resistenza, per la quale la re- stocrazia di detenuti, che gode di poteri e privi- sa dei conti con 0 fascismo era un p. 200, L. 28.000 legi ed esercita l'autorità, rende impossibile la "problema esistenziale" da risolve- socializzazione del malcontento e il formarsi re "nel mortale confronto della di un'opposizione omogenea. Costituisce infi- guerra civile". Ma anch'egli deve IL PARLAMENTO ne (e nell'universo concentrazionario questa è registrare uno scarto tra l'aspirazio- la sua sufficiente e definitiva ragion d'essere) ne a rompere con il passato fascista NEIM TRANSIZIONE e l'alto grado di resistenza opposto un mirabile strumento di corruzione". a cura di dalla società italiana ai procedi- SILVIO TRAVERSA menti epurativi, osservando, come altri prima di lui, che l'epurazione ANTONIO CASU fu delegata agli stessi organi che p. XXXII-410, L. 55.000 retta interessata, il tema non abbia matrice, e il consenso di una parte dalla dittatura alla democrazia, per- avrebbero dovuto essere epurati (in ricevuto da parte degli storici l'at- non irrilevante di ex fascisti neces- mettendo ai due piani, l'oggetto primis pubblica amministrazione e tenzione che merita. Se da un lato sario per la realizzazione di un della ricerca e il contesto generale, magistratura); ad avere la meglio fu ha pesato la difficile accessibilità di grande partito popolare di sinistra). di illuminarsi a vicenda. Lo stesso così "il groviglio delle relazioni so- PAROLE DI ANONIMO molte fonti archivistiche, dall'altro Un'interpretazione che si ritrova Woller sottolinea come in Italia il ciali e professionali". GIULIANO TAMAGNINI la complessità stessa dell'argomen- nella tesi, a lungo corrente, della processo sia stato "più drammatico Ciononostante, il suo bilancio è PAGINE DI FIL0S0FL4 to, che investe questioni centrali "Resistenza tradita", ma anche nel- e più sfaccettato" che in Germania, positivo: l'epurazione non produs- dell'autocoscienza dell'Italia de- SUL DIRITTO E LA POLmCA le più meditate analisi dei citati non da ultimo per il fatto che da noi se una giusta punizione del fasci- mocratica e repubblicana, ha in- Mercuri e Palmer, che accanto al la resa dei conti con il fascismo ini- smo ma contribuì alla costruzione p. VIII-178, L. 22.000 fluito su ritardi e lacune dell'inda- "primato della politica" individua- ziò non a guerra finita, ma quando della democrazia, stimolando la ri- gine storiografica. no importanti ostacoli all'efficacia metà del paese era ancora sotto il flessione sul fascismo e favorendo Sul piano "teorico" l'epurazione delle sanzioni in fattori giuridici, dominio nazifascista. La prima e (in una certa misura) il ricambio caratterizza necessariamente la etico-religiosi e sociopsicologici. più ampia parte del libro (dal luglio LO STO dei quadri dirigenti della burocra- transizione tra due regimi; ma le Tale prospettiva, lungi dall'esse- '43 all'aprile '45) illustra molto be- zia ministeriale e delle élite ammi- EI GRIPPI DI HYITRESSE modalità della sua attuazione prati- re infondata, compare anche nello ne la complessità dell'impresa, cui nistrative locali. Su ciò si potrà (si NEGLI ORDINAiVIEiVn BORGHESI ca sono più complesse e difficili da studio di Woller, che però, pog- attendevano forze con interessi e fi- dovrà) discutere, così come sulle analizzare, dato che essa viene con- giando su una base documentaria nalità spesso divergenti, e nel qua- osservazioni di Woller a proposito GIOVANNI BOGNETTI dotta in base sia a norme giuridiche più ampia (frutto di un decennale dro di una divisione dei compiti in- della delicata questione del rap- p. XII-182, L. 24.000 sia a considerazioni politiche. Di sufficientemente precisata: il gover- porto tra epurazione, responsabi- qui le ambiguità, le contraddizioni, no militare alleato, per il quale lità collettive e memoria del fasci- i punti oscuri che caratterizzano ta- l'obiettivo principale era la garanzia smo (esemplari al riguardo le con- li processi, e segnatamente i casi di poter continuare le operazioni siderazioni sulla fine di Mussolini); GIIWRÈ UDITORE storici più noti e controversi: la de- Via lìu-to Arsiate, 40 belliche, ma che intendeva anche questo libro, con la sua ricchezza 20151 MILANO nazificazione in Germania e, ap- eliminare ogni influsso fascista in documentaria e la sua profondità www.giujfre.if punto, la defascistizzazione in Ita- base a procedure rispettose della le- analitica, costituisce ora un riferi- lia. E su questa base che si è forma- galità tradizionale; il governo italia- mento imprescindibile. Giuseppe Farinelli, pagine propone una essenziale miotica di Gianfranco Marrone Alessandro Barbano genere, vuol discutere di etica an- Ermanno Paccagnini, (utile) bibliografia. dell'Università di Palermo, condotta Professionisti del dubbio. ziché di deontologia. Giovanni Santambrogio, (A.M.) su un corpus di 98 edizioni di tele- Percorsi per un nuovo (A.M.) Angela Ida Villa giornali, andati in onda in prima se- giornalismo Storia del giornalismo Gianfranco Marrone rata, sulle reti Rai, Mediaset e Tmc pp. 175, Lit 25.000 Nadia Tarantini italiano. Dalle origini Estetica del telegiornale nel corso di due settimane del 1996. Lupetti-Manni, Il nostro giornale quotidiano ai giorni nostri pp. 287, Lit 36.000 Il campione rispecchia la normalità Milano-Lecce 1997 pp. 246, Lit 26.000 pp. 522, Lit 46.000 I Meltemi, Roma 1998 dell'informazione, evitando di limitar- I Pratiche, Milano 1998 Utet, Torino 1997 si ai grandi eventi. L'analisi del cor- Professionisti del dubbio di Ales- Per "estetica del telegiornale" si pus mette in evidenza diversi aspetti sandro Barbano non è un libro pe- Pensato per una collana in cui Storia del giornalismo italiano è intende la struttura in cui si organiz- della narrazione giornalistica, attra- dagogico. Scritto col linguaggio professionisti della comunicazione composto di quattro parti, scritte da zano le tre diverse dimensioni di verso significativi esempi specifici, e concreto e un po' frammentario di ne spiegano i diversi linguaggi, quattro autori. Le prime tre, con- senso che questa comunicazione sviluppa la complessità degli intrec- chi è allenato a tradurre ogni rovel- questo manuale offre sul giornali- temporaneamente storia del gior- può implicare: quella cognitiva, co- ci che si stabiliscono tra significati lo mentale in soluzioni pratiche, uti- smo un punto di vista molto perso- nalismo e storia della stampa, si me articolazione di forme di sapere, dell'informazione e coinvolgimenti lizzabili subito, forse non è un libro nale: Nadia Tarantini, inviato del- estendono dalle origini all'età napo- quella pragmatica, che tende a or- emotivi. Le conclusioni si concentra- per profani. Tutta l'argomentazione l"'Unità", racconta il lavoro del gior- leonica la prima, dal Congresso di ganizzare sequenze di azioni, e no sulla diversità fra quotidiani e te- è tesa a smontare prassi e creden- nalista attraverso la propria espe- Vienna all'Unità d'Italia la seconda, rienza. È come se accompagnasse mentre la terza, iniziando con i pri- il lettore nei palazzi della stàmpa e mi decenni postunitari, raggiunge della televisione, facendo vedere faticosamente i "giorni nostri" e de- prassi, procedure, tecniche, tradi- dica al giornalismo contempora- Cronisti e corsivisti zioni nel momento stesso in cui so- neo, quello che origina dal secondo no oggetto di trattamento. Al tempo conflitto mondiale, appena poche ALBERTO PAPUZZI stesso, presenta personaggi, rievo- pagine. Questa mancanza è sup- ca aneddoti (dai suoi inizi nella pro- plita dalla parte quarta del libro, Giornalisti grandi firme, a cura di Eugenio riere della Sera" il numero uno dei quotidia- fessione ai casi da lei trattati), mette sotto l'aspetto formale la più inno- Marcucci, Rai Eri, Roma 1998, pp. 484, Lit ni italiani, portandolo da circa centomila a disposizione citazioni significati- vativa: suddivisa in tre capitoli, Uo- 40.000. copie a mezzo milione, esponente e apologi- ve di firme di diverse generazioni, come Giorgio Bocca e Michele Ser- mini, Notizie e Imprese, descrive la sta di un'informazione anglosassone. storia del giornalismo recente in ra. Il volume contiene anche mate- modo meno organico ma senz'altro Nella produzione editoriale di lingua in- Al primo filone appartengono figure come riali specificamente didattici, come più avvincente. Fra i numerosi argo- glese non è difficile trovare buone antologie Guglielmo Giannini, Giovanni Guareschi, gli esercizi a fine capitolo, e si se- menti accennati dall'autore (la defi- di scritti giornalistici che mettano a disposi- Leo Longanesi, nel secondo rientrano inve- gnala per un'ampia documentazio- nizione della notizia giornalistica, zione di studiosi e studenti, o anche comuni ce uomini come Luigi Barzini, Arrigo Bene- ne esemplificativa, compresa la ri- l'uso delle fonti, il processo di setti- lettori semplicemente appassionati di gior- detti, Vittorio Gorresio. La scelta ha giusta- produzione di prime pagine, ma manalizzazione, le peculiarità del nalismo, la materia viva che dà forma alla mente escluso i viventi (evitando così anti- l'impostazione personale e le solu- giornalismo economico, per fare storia e ai modelli del linguaggio giornali- patiche polemiche), per il resto è sufficiente- zioni narrative tendono a valorizza- solo qualche esempio) segnaliamo stico. Questa non può invece essere una tra- mente ed efficacemente articolata, nel senso re gli aspetti empirici rispetto a come contributo veramente interes- dizione italiana, perché da noi le ricerche che cerca di dare spazio sia a diversi ruoli quelli teorici. Non è un libro su cos'è il giornalismo, bensì un libro su sante alcune pagine sulla questio- sul linguaggio giornalistico sono una produ- giornalistici sia a differenti collocazioni po- ne della costituzionalità dell'Ordine com'è il giornalismo. In questo sen- zione recente, essendo prevalsi gli studi sto- litiche. Nella selezione curata da Eugenio professionale, che sanno ben ren- so può essere lo strumento oppor- dere la storia delle diverse posizioni riografici sul sistema dell'informazione. Marcucci, giornalista Rai dal 1960, vicedi- tuno per un primo contatto con il del dibattito. Inoltre indichiamo due Terzo volume di una collana curata dalla rettore di Gr2 e Televideo, autore dei brevi mondo dei giornali, partendo dalle paragrafi curiosi e interessanti, Gli Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Pe- ritratti che precedono i brani antologizzati, attività pratiche e routiniere che ne uòmini dell'informazione e Giornali rugia (dopo La scrittura giornalistica di ci sono i grandi direttori come i grandi in- cadenzano la vita e che, d'altro e proprietà, piccole storie di perso- Franco Franchini e In diretta da... Le ra- viati, ma anche i silenziosi protagonisti di canto, fanno parte del suo fascino. naggi, il primo su alcuni fra i più im- diocronache sportive a cura di Mario Giob- un impeccabile ambito cronistico (Egisto (A.P.) portanti direttori dal dopoguerra, il be) questa antologia di testi giornalistici ita- Corradi) e persino i cosiddetti uomini di secondo sulle storiche famiglie di liani colma dunque un vuoto e consente di macchina, quelli che agiscono dietro le Reporters sans frontières editori, metafora di un modo di con- farsi una prima idea di tecniche, stili, mode quinte (Michele Mottola). Ci sono natural- I media dell'odio cepire il giornalismo che non sa- e modelli senza faticose ricerche d'archivio mente gli autori di reportage che hanno fat- a cura di Renaud prebbe più adattarsi alla realtà dei de La Brosse giorni nostri. (o comunque favorisce le ricerche stesse). to la storia del giornalismo (Dino Buzzati o Inoltre traccia, nelle sue pieghe, una infor- Curzio Malaparte), gli sferzanti corsivisti pp. 168, Lit 24.000 ANNALISA MAGONE Gruppo Abele, Torino 1998 me storia della stampa italiana, o meglio de- (Mario Melloni, alias Fortebraccio), i croni- gli uomini che l'hanno rappresentata, dagli sti sportivi dall'immaginifico linguaggio Organizzazione indipendente, Paolo Murialdi inizi del secolo ai nostri giorni. I giornalisti (Gianni Brera), gli esemplari difensori della con sede a Parigi, che si batte per la Il giornale antologizzati sono cinquantaquattro. Da dignità giornalistica (Carlo Casalegno). libertà di stampa nel mondo, Repor- pp. 116, Lit 12.000 Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, che die- Qualche assenza si giustifica con la neces- ters sans frontières ha già pubblica- I Il Mulino, Bologna 1998 dero vita con "Il Mattino" di Napoli, al gior- sità di operare una selezione. L'unico ap- to in Italia con le edizioni del Gruppo nalismo moschettiere, cioè impegnato e punto è una certa disattenzione per le firme Abele i due volumi del 1996 e del Se il libro di Paolo Murialdi II schierato nelle battaglie politiche e culturali che hanno caratterizzato l'informazione di 1997 100 foto per difendere la libertà giornale figurasse con un diverso (nel loro caso quella meridionalista), a Lui- militanza comunista, penso ad esempio ad di stampa. Questo testo analizza la titolo, sarebbe "Vademecum del funzione svolta dall'informazione in gi Albertini, il direttore che fece del "Cor- Alberto jacoviello. perfetto lettore". Infatti, il breve li- Ruanda, Burundi, Niger, Egitto, negli bretto propone al consumatore di accordi di pace fra Israele e Olp, giornali quotidiani gli strumenti nell'ex Jugoslavia, in Romania, Cri- che gli permettano di leggerlo co- mea e Cecenia, e mette sotto accu- gliendone meglio la natura, quindi quella passionale, che invece orga- levisione e l'identità di testate dei va- ze del giornalismo italiano, in parti- sa i media che si sono prestati a fo- migliorandone l'uso. Con la levità nizza processi affettivi. Mettere a ri telegiornali in relazione al pubblico colare dei giornali di provincia do- mentare l'odio o sono stati usati dai di un impressionista, già nelle pri- fuoco un'estetica del telegiornale si- cui si rivolgono. Nell'insieme ii libro ve l'autore ha accumulato una governi per campagne di violenza. me pagine Murialdi addensa uno gnifica dunque cercare di cogliere conferma la duttilità degli strumenti grande esperienza. Il testo è il pro- Un esempio tristemente famoso è dopo l'altro i nodi principali dello la complessità dei messaggi, senza semiotici a dar conto del linguaggio dotto di uno sforzo teorico che pro- Radio delle mille colline, che pre- studio e del pensiero sul giornali- privilegiare una funzione sulle altre. giornalistico. pone un modello non necessaria- parò, accompagnò ed enfatizzò in smo: lo status ambivalente del Questo è l'obiettivo della ricerca se- (A.P.) mente condivisibile ma sempre uti- Ruanda il genocidio del 1994. Il pic- giornale, insieme esito del proces- le a capire una certa idea di ciò che colo volume ha molti meriti e dovreb- so di consolidamento delle libertà il giornalismo dovrebbe essere. be essere adottato come testo di negli Stati moderni e prodotto in- Questa teorizzazione, in sé rara studio nelle scuole di giornalismo. dustriale; la concorrenza della te- Souàd Khodja nella letteratura italiana sull'argo- Da un lato mostra come il principio levisione e la rivoluzione rappre- mento, da un lato, a causa della della libertà di stampa, da noi spon- sentata dalla Rete; l'ambiguità forma sprezzante del linguaggio, taneamente associato all'esercizio connaturata alla notizia, sempre non è mai davvero esplicita e si de- del giornalismo, non sia riconosciuto parziale, insufficiente, suscettibile ve un po' leggere fra le righe, da culture estranee alla modernizza- di troppi generi di manipolazione. DONNE D'ALGERIA dall'altro usa una metodologia inat- zione illuminista: in una larga parte Snodati lungo i primi cinque capi- tesa: ogni volta che ciò è possibile, del mondo contemporaneo i giornali toli, l'autore tocca molti altri argo- L'appassionata ricerca della libertà capovolge il punto di vista con cui sono concepiti come strumenti di menti, selezionati secondo un cri- nel cuore dell 'integralismo islamico si guarda comunemente alle rego- propaganda, asserviti al potere. terio di stringente attualità. Nel se- le riconosciute della buona pratica Dall'altro denuncia i limiti della stes- (160 pagine, 24.000 lire) sto propone una lettura ragionata, professionale, come nei paragrafi sa libertà di stampa, quando sia lunga una settimana, dei maggiori La trappola delle 5We La sindrome concepita semplicemente come di- quotidiani nazionali; il settimo del buco. Il testo è diviso in tre par- ritto soggettivo dei giornalisti e non si elenca alcune ragioni per cui, an- PAGANO ti: Giornalisti e notizie, Giornalisti e rispecchi nel diritto dei cittadini a ri- che nell'era elettronica, la stampa mercato, Giornalisti e verità; que- cevere un'informazione completa. in P.za San Domenico Maggiore, 9 M.le Palazzo Sansevero, Napoli - T.no 081.5515934 saprà sopravvivere; e nelle ultime st'ultima, fatto raro in testi di questo (A.P.) • |DEI LIBRI DEL MESE yu OC*, celiare così la sua stessa origine. La simboli, Angeli, 1993) indaga gli all'amore per i nemici; la compren- Ritratti di Simone Weil, conseguenza fu l'autoesclusione da esiti di una esperienza religiosa sione dei meccanismi dell'odio in- ogni appartenenza o, meglio, la so- tanto più significativa quanto più differenziato. In definitiva, e qui è ebrea della catastrofe luzione mistica di una sorta di ele- anomala e sconcertante. Peraltro la novità essenziale, l'essere perve- zione all'esclusione. l'autrice inserisce i suoi studi wei- nute a una "conoscenza interiore GIANCARLO GAETA Qui Nevin ha colto, quasi di liani in un più ampio interesse per del male del mondo, un male che, sfuggita, un punto decisivo, ma come nel cuore tragico di questo pur provenendo dall'esterno, viene non appare in grado di farne alcun secolo alcune pensatrici "abbiano fronteggiato interiormente, offren- ma la questione del rifiuto da parte uso, perché non accetta la logica Thomas R. Nevin vissuto, intrecciata con la loro ri- do la propria anima come campo di di Simone Weil della propria intransigente con cui Simone Weil cerca di verità, l'esperienza di Dio, battaglia per venire a capo dell'odio Simone Weil. Ritratti ebraicità impone che si vada avan- persegue la sua soluzione mistica. a partire da posizioni di agnostici- che dilania, nella guerra e nei cam- di una ebrea ti, data anche la reticenza con cui Si limita a distinguerne i pochi esiti smo o di ateismo". Simone Weil, pi, l'intera umanità". che si volle esiliare finora è stata trattata. E qui infine positivi, per lo più riconducibili al Etty Hillesum, Edith Stein: che co- Vite mistiche, si dirà; certo, ma si trova materia su cui riflettere e trad. dal francese suo ebraismo rimosso, dai molti sa unisce e che cosa separa le vite intimamente connesse alla situa- discutere. La tesi di Nevin è netta: negativi o devastanti. Certo ella ha di Giulia Boringhieri di intellettuali "accomunate dal zione storica toccata loro in sorte, l'educazione al pieno esercizio del- pagato un prezzo alto alla sua vo- fatto di essere donne, di essere nel momento in cui le tradizioni pp. 529, Lit I 10.000 la libertà intellettuale ricevuta dai cazione, nel quale va compresa ebree e dall'esperienza di Dio"? religiose naufragavano misera- Bollati Boringhieri, mente. Cosicché le risposte religio- Torino 1997 se "al femminile" di Simone Weil ed Etty Hillesum nulla hanno di quietistico, bensì si propongono Wanda Tommasi E stare tra gli altri da estranei? consapevolmente come portatrici di un nuovo umanesimo religioso Simone Weil. Esperienza ERMANNO VITALE in grado di fondere gli antichi lin- religiosa, esperienza guaggi delle religioni positive, di femminile "Lasocietà degli individui", 1998, n. I, An- no a giudicare dai due "saggi-manifesto" di Occidente e di Oriente, in una reli- pp. 170, Lit 20.000 geli, Milano, pp. 174, Lit 25.000. Rino Genovese e Pietro Toesca, la bilancia gione dell'interiorità inattaccabile dalla violenza dei sistemi distrutti- Liguori, Napoli 1997 della rivista sembra pendere fin dall'inizio a Esce, edito da Angeli, un nuovo quadri- favore di una prospettiva comunitaria, per vi che la storia ripropone sempre di nuovo. mestrale di teoria sociale e storia delle idee. quanto morbida, e considerare l'individua- Di Thomas R. Nevin, docente Di questo nucleo tematico gli al- "La società degli individui", il cui titolo ri- americano di classical studies, ci lismo la radice profonda del malessere so- tri saggi del libro approfondiscono viene proposta la traduzione, otti- prende quello del noto saggio di Norbert ciale dell'Occidente. Toesca parla esplicita- aspetti particolari con riferimento ma, di una vasta biografia intellet- Elias. Tutte le volte che si affaccia una no- mente di "ritorno alle origini", indicando a esclusivo al pensiero di Simone tuale interamente costruita su un vità, in un panorama specialistico già affol- più riprese nelle "società 'naturali' di uomi- Weil, declinati dapprima assumen- unico assunto, che l'autore esplici- lato, vien fatto di chiedersi quanto ce ne fos- ni liberi" - "dagli ateniesi ai cittadini me- do come modulo interpretativo ta in questi termini: "Il mio inte- se realmente bisogno: e il solo domandarse- dioevali, agli indiani d'America" - il rime- l'esperienza femminile: il rapporto resse, dall'inizio alla fine, è per la lo equivale, in fondo, a una risposta negati- dio contro l'alienazione e la mercificazione tra pensiero ed esperienza del cor- Weil in quanto ebrea (...) E vero va, o comunque scettica. Ma in questo caso del soggetto: soprattutto nell'insistenza sul po femminile; il nesso forte stabilito che non si considerava un'ebrea, da Simone Weil tra mistica e pen- non voleva esserlo, e si collocava, la nascita di un progetto per superare la ste- modello comunale, non è difficile trovarvi rile contrapposizione fra individuo e società motivi "repubblicani". Genovese - all'appa- siero filosofico, contro la pretesa con notevole clamore, nell'aspira- della filosofia di porre "la mistica ingeneratasi, forse al di là delle intenzioni renza più pragmatico nel riconoscere la va- zione' cristiana. Tuttavia era sotto il segno dell'irrazionale e del ebrea, non in senso razziale (che degli interlocutori più avvertiti, nel dibatti- rietà delle situazioni possibili: "mettere più non filosofico"; la ricerca di un abbiamo imparato a considerare to fra liberalismo e comunitarismo, e la società negli individui dove gli individui ideale di comunità che ponga al falso) né in senso religioso (l'ebrai- creazione di un luogo fisico, per così dire, sembrano dimenticare la loro natura socia- proprio centro la mistica, owe'ro smo è più di una religione, ed ella deputato ad accogliere tentativi in tale dire- le" e viceversa - postula appunto la natura "una comunità in cui l'essere in co- fu educata in maniera non osser- zione, non possono che essere salutate con sociale degli individui: le case "non si com- mune è condizione per lo sradica- vante), ma in senso storico. Come favore. Tanto più che la rivista (di cui è in pongono dei mattoni di cui sono costruite, mento mistico", perché "una dialet- Henri Bergson, Kurt Tucholsky, stampa il secondo numero, in parte dedicato ma di piani, stanze etc. ". La scomposizione tica tra radicamento e sradicamen- Walter Benjamin, Jean Améry, a Hannah Arendt e Isaiah Berlin) appare sociale significativa si deve arrestare a en- to, tra essere insieme e solitudine Primo Levi e innumerevoli altri (...) è necessaria per potersi sradica- ebrei non osservanti o liberi pensa- strutturata in modo promettente: oltre ai tità plurali concepite come "naturali". La saggi originali e alle tradizionali recensioni, metafora della casa si potrebbe rovesciare re in vista dell'amore di Dio". tori, ella diventò 'un'ebrea della Nella seconda parte la grande presenta infatti una sezione "Archivio" che chiedendo semplicemente chi ne ha archi- catastrofe'. L'espressione è di questione weiliana del rapporto propone brani significativi ma forse un po' Améry e indica gli ebrei che, ab- tettato questa o quella disposizione: ma, religione-politica viene tematizza- bandonata o dimenticata la via dimenticati su un tema (l'esordio è dedicato metafora a parte, il punto è che Genovese ta seguendo percorsi tra loro auto- dell'ebraismo, furono bruscamen- a Nietzsche), cui segue la sezione "A due vo- non sembra concepire altra possibilità nomi: il tema della violenza propo- te risvegliati dal fato. Nella storia ci", dove su libri considerati ancora impor- all'individuo che di entrare o uscire libera- sto attraverso il confronto con il della Weil questo risveglio si di- tanti si riapre la discussione attraverso una mente da appartenenze. E se qualcuno vo- pensiero di René Girard, il tema mostrò una lezione insostenibile". doppia recensione (nel primo fascicolo Tur- lesse, avendo innanzitutto cara la libertà delle radici religiose del totalitari- Bisogna riconoscere che Nevin è naturi e Urbinati sulla riedizione di Habits soggettiva, "stare fra gli altri" in quella reci- smo, il tema del potere. Percorsi perfettamente riuscito nel suo in- of the Heart di Bellah; Ingrosso e Laganà su proca estraneità resa possibile nella moder- distinti ma infine convergenti nella tento. Alla fine tutto, le scelte di vi- La legge individuale diSimmel). nità dal medium del diritto, sarebbe da con- ridefinizione di una concezione re- ta come la ricerca filosofica, sociale siderare, aristotelicamente, bestia o dio? ligiosa dalla quale possano gene- e religiosa di Simone Weil, si trova Occorre nondimeno osservare che, alme- rarsi forme di convivenza civili e risucchiato in quella specie di bu- politiche in cui l'uso della forza, co nero costituito dalla sua condi- pressoché inevitabile all'interno zione di "ebrea della catastrofe". come all'esterno di ogni colletti- Condizione di cui ella, ovviamente, genitori "produsse in lei un senso l'impossibilità di riconoscerne l'es- Il libro si apre in effetti con un vità, venga privato di ogni giustifi- non portava alcuna responsabilità, di non appartenenza", che poi era senziale ebraicità. Ma non è questo saggio introduttivo dedicato a Si- cazione teologica. Si capiscono al- e che tuttavia avrebbe generato in "esattamente ciò che volevano gli che importa, a meno che non se ne mone Weil ed Etty Hillesum, nel lora le ragioni del doppio e lace- lei una insuperabile volontà auto- sciovinisti antisemiti della sua ge- faccia una questione di apparte- quale torna a proporsi la questione rante conflitto sostenuto da Simo- punitiva, aggravata dal suo pervica- nerazione e di quella di suo pa- nenza, ieri da parte cristiana, oggi che tanto occupa Nevin: due ebree ne Weil con l'ebraismo e con il ce rifiuto ad accettarla. Così, nella dre", e ne fece infine una esiliata ri- da parte ebraica. Importa invece assimilate, prive di educazione reli- cattolicesimo. Ciò di cui ella accu- scelta del lavoro in fabbrica si può spetto alla sua stessa gente, ma le capire se, ad esempio, "il vangelo giosa, approdate all'esperienza mi- sa l'ebraismo è di avere affermato supporre un "qualche impulso la- impose pure di restare fuori dal weiliano dell'accettazione (...) sia stica nell'ora più crudele dei totali- una teologia politica che annulla la tente ad umiliarsi"; la guerra di Spa- cristianesimo. stato invalidato una volta per tut- tarismi e dell'Olocausto. Certo, le trascendenza del Bene, perché im- gna le offrì un terreno "nel quale Occorre a questo punto capire te" dal genocidio ebraico, o se, al loro vite furono del tutto diverse, e plica Dio nella vicenda umana e poteva intravedere una possibilità perché Simone Weil abbia manife- contrario, il solo modo di salvare assai diversi i caratteri delle loro vi- dunque la sottrae alla piena re- di penitenza"; nella sua sollecitudi- stato tanta ostilità verso l'ebraismo l'esistenza di Dio nell'estremo del- sioni religiose; quanto ai rispettivi sponsabilità degli uomini. Errore ne per gli altri c'è un lato oscuro e la Bibbia, spingendosi in piena la sventura sia di riconoscerne la atteggiamenti verso la propria che si ripropone aggravato nel cri- rappresentato dal "disgusto di sé"; persecuzione razziale a sostenere totale assenza e insieme la presen- ebraicità, risultano persino opposti: stianesimo, nella misura in cui per ma infine, fortunatamente per lei, l'opportunità di una totale assimila- za misteriosa. E infine, davvero il di rifiuto drammatico nella prima, un verso vanifica la Croce e per fu la guerra: "La sua goffaggine ave- zione degli ebrei, mentre riservava riconoscersi ebrea "avrebbe potu- di serena accettazione nella secon- l'altro dà definitivo fondamento va fatto abortire l'iniziazione alla al Nuovo Testamento e alla spiri- to darle quel ruolo di mediatrice da. E tuttavia qualcosa di più fon- teologico all'uso della forza. Di qui violenza alla Renault e in Catalo- tualità cristiana un'ammirazione in- sofferente che tanto desiderava"? damentale le unisce a fronte della la via mistica, concepita come gna. Allo scoppio della guerra ave- condizionata. La risposta di Nevin, Non le bastò al riguardo ricono- tragedia presente. Innanzitutto il ri- "l'unico valido antidoto al totalita- va trent'anni e sembrava destinata a accompagnata e in parte suffragata scersi semplicemente creatura? fiuto a "subordinare a un altro - a rismo". Non si può negare chiarez- restare zitella, triste destino per una da autori ebrei quali Buber, Lévi- Non è una questione da poco; se la un uomo, a un sacerdote, a una za e coerenza a tale posizione a donna ebrea. La guerra le offrì la nas, Mandel, Giniewski, Améry, è si evita, si ottiene al più una bella Chiesa - la propria ricerca di Dio". fronte degli orrori del nostro tem- possibilità di sentire nuovamente che nel tentativo disperato di iden- • cornice, non certo il dipinto. Quindi l'annullamento dell'io, l'ac- po, anche se è lecito rimpiangere una vocazione". tificarsi con la cultura cattolica ella Di tutt'altro genere è lo sguardo cettazione del vuoto, il silenzio inte- che Simone Weil non abbia saputo A questo punto ce ne sarebbe volle recidere la radice ebraica del con cui Wanda Tommasi (già au- riore, l'inclinazione all'impersona- o potuto leggere più a fondo nel abbastanza per chiudere il libro, cristianesimo nell'illusione di can- trice di Simone Weil. Segni, idoli e le, la capacità di amare spinta fino patrimonio religioso ebraico. IDEI LIBRI DEL MESE I GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 33 iterò creiti rorale tipica degli esordi: c'è il pa- intellettuale della Chiesa, e l'accento Da qui due idee a loro modo eversi- particolare con quella fichtiana.Qu i linsesto di un'importazione di He- posto sulla Fenomenologia, una sto- ve, un riandare al momento cruciale gli studi in lingua italiana sono stati in Lettere gel, che in seguito si sarebbe irrigi- ria "eterna" della coscienza che con- della crisi italiana, il Rinascimento, passato debitori soprattutto a Luigi dita in qualche astrattezza e in let- sentiva tuttavia a Spaventa di rileg- finalmente senza remore e riserve Pareyson e alla terza, in questo senso hegeliane ture riduttive, ma che aveva un gere tutta la storia della "coscienza ortodosse, disfacendosi dell'illusio- pionieristica, sezione della sua Esteti- ca dell'idealismo tedesco (1950), ora ALESSANDRO SAVORELLI senso preciso, proprio nel suo ri- nazionale". Ne nacque la teoria del- ne della perenne "filosofia italica", e tardo storico. "Destra" e "sinistra" la "circolazione" del pensiero italia- un attingere senza pregiudizi al pen- ripubblicata in volume autonomo da hegeliane s'erano già divise, e la vi- no nel pensiero europeo, la cui ge- siero europeo: "Saremo sempre de' Carla Amadio, che ben riconosce - talità dell'hegelismo s'incanalava stazione, nel progressivo affinarsi di grandi coglioni, finché ci ostineremo nella sua introduzione - la " congenia- Bertrando Spaventa per rivoli diversi da quelli di una un metodo storiografico originale, a non volerne sapere di cotesta filo- lità" dello studioso Pareyson nei con- Epistolario ripetizione di scuola, sullo sfondo l'epistolario ripercorre giorno per sofia tedesca nebbiosa e selvaggia". fronti di quel Fichte al cui Sistema del- voi. I: 1847-1860 di una delle prime grandi "crisi giorno. Essa oscillò a lungo tra felici Questo epistolario racconta ancora la libertà aveva dedicato anche un'ampia monografìa rimasta incom- a cura di Maria Rascaglia delle ideologie", quando, dopo il intuizioni storiografiche (la risco- uno degli episodi intrinsecamente '48, ci si affrettò a porre in mora perta di Bruno e del Rinascimento, meno provinciali della nostra cultu- piuta. Alla domanda iniziale se vi sia pp. 348, Lit 120.000 una metafisica colpevole di perico- di un "altro" Vico, ecc.) e un gioco ra, nel momento in cui si sforzava di qualcosa come una vera speculazione Istituto Italiano per lose e sovversive filosofie della sto- di formule sclerotizzate (Bruno/Spi- emergere, con una sua propria iden- estetica in Fichte, Pareyson risponde gli studi filosofici - Istituto ria. Spaventa lo sapeva bene: a un noza, Vico/Kant, Gioberti/Hegel tità, da invecchiate mitologie. che genio, spirito e immaginazione poligrafico dello Stato, (autentica " radice comune di arte e fi- Napoli-Roma 1995 losofia") sono le tematiche decisive per comprendere l'influenza che questi esercitò sui romantici. Non inganni la data di stampa Ut pictura poesis? Meno persuasivo forse, e venato (1995): a seguito di traversie edito- di un certo moralismo davvero riali il primo tomo dell 'Epistolario PIERO CRESTO-DINA "fichtiano", può suonare per il let- di Bertrando Spaventa (1847-1860) tore odierno il giudizio di Parey- è disponibile per gli studiosi solo da Il primato dell'occhio. Poesia e pittura gue l'affermarsi di una versione depotenziata son sulle conclusioni cui avrebbe pochi mesi. Ancora una quindicina nell'età di Goethe, a cura di Emilio Bonfatti e sterilizzata delle teorie di Batteux nella messo capo l'interpretazione ro- d'anni fa questo libro sarebbe stato e Maria Fancelli, Artemide, Roma 1997, pp. Germania del Settecento; Harald Steinhagen mantica della nozione di immagi- un evento: oggi, pur nel concomi- nazione, in cui si scorgerebbero i 278, Lit 50.000. discute la riabilitazione goethiana del carat- tante riavvio della stampa dell'epi- prodromi di un immoralismo va- stolario di De Sanctis, a lungo inter- tere oggettivo dell'immaginazione poetica; gamente decadente. Ma qui è an- rotta, e dei cospicui apporti a quello Non si può certo interpretare il dibattito Norbert Oellers descrive il rapporto proble- che l'agile monografia di D'Angelo di Labriola, pare destinato a cadere estetico che attraversò l'età goethiana e ro- matico di Schiller nei confronti delle arti fi- (nono titolo, sicuramente uno dei in una certa indifferenza. È perfino mantica quale semplice espressione di istan- gurative; Elena Agazzi mostra come il riscat- più riusciti, della collana "Lessico bizzarro che solo ora, calato l'inte- ze sorte nel contesto produttivo delle singole to della pittura dal suo confinamento dell'Estetica" del Mulino) a venire resse degli storici per l'hegelismo arti. Le riflessioni sui limiti e sulla specifi- nell'ambito dell'allegoria rappresenti una ora in soccorso del lettore, guidan- meridionale, intenso tra il dopo- cità della poesia o delle arti figurative ricon- tappa fondamentale nell'affermazione di una dolo a individuare nella produzio- guerra e gli anni settanta, si possa dussero allora costantemente a un orizzonte poetica del Romanticismo. ne estetica romantica uno "spesso- contare su uno strumento filologico re filosofico che in precedenza sa- più vasto, e la posizione di problemi di carat- Ancor più eterogenei nell'impostazione di questo tipo: che aggiunge centi- rebbe stato difficile divinare", e a tere settoriale non distolse mai dall'impegno naia di lettere a quelle già note, e, so- sono gli studi appartenenti al secondo filone non misconoscerne l'elaborazione prattutto, restituisce i testi, editi so- a definire la peculiarità del moderno nelle di indagine. Uta Treder verifica la sovrappo- concettuale proprio in rapporto a lo per frammenti da Croce e Genti- sue relazioni essenziali con l'antico. I saggi sizione romantica di elementi pagani e cri- pensatori come Kant e Fichte (si le, nella versione integrale raccolti in questo volume consentono di di- stiani nella rappresentazione figurativa del pensi, per limitarsi a un solo esem- Ma quella degli hegeliani italiani, stinguere due impostazioni prevalenti di ri- femminile in Wackenroder, Dorothea Schle- pio, alla rivoluzione operata nei dettagli come nei grandi appun- cerca. Da un lato si afferma un interesse di gel, Clemens Brentano e Eichendorff; Mat- nell'ambito delle categorie esteti- tamenti, è anche una storia di croni- ordine estetico-teorico in virtù del quale la teo Galli rintraccia i referenti figurativi del- che dalla nozione di attività). ci ritardi. Pare superfluo rammenta- riflessione classico-romantica sulla poesia e la novella di Hoffmann La finestra d'angolo L'introduzione (particolarmente re che l'attuale sordina posta su quel sulla pittura viene resa funzionale a una più del cugino; Rita Svandrlik analizza il ruolo efficace) e i tre capitoli del lavoro - de- movimento di idee non dipende da radicale interrogazione sull'arte e sui rap- dei ritratti nel discorso amoroso; Patrizio dicati rispettivamente a "arte fra storia disattenzione degli interpreti, ma porti tra le "arti sorelle". Dall'altro è ben do- Collini l'obsolescenza del principio di imita- e assoluto", "categorie estetiche", dai mutamenti politici e culturali cumentato un orientamento di tipo storico- zione e l'opzione a favore di una pittura sma- "poetica e critica" - si snodano attra- degli ultimi anni: e, se si vuole, è un verso un percorso che, nella sua sinte- letterario, volto ad accertare la presenza di terializzata nello Sternbald di Tieck; Miche- contrappasso dell'eccessiva enfasi ticità, costituisce un'ottima introdu- motivi pittorici all'interno di contesti narra- del passato. Già a Croce erano so- le Cometa i rapporti tra la cultura romantica zione soprattutto alle tematiche della spetti gli hegeliani che - diceva - tivi o, viceversa, la presenza di motivi lette- e l'opera pittorica di Karl Friedrich. Schinkel. Friibromantik. Non senza digressioni s'erano accampati in Italia come i rari in determinati ambiti della produzione Un discorso a parte meriterebbero lo studio tematiche, cronologiche e geografico- Longobardi, solitari adoratori di pittorica. delle relazioni tra pittura e fisiognomica (te- linguistiche, e alcuni spunti squisita- Wotan: e Spaventa, in particolare, Alla prima delle due prospettive è senz'al- matizzante nei saggi di Emilio Bonfatti e mente teorici che D'Angelo si limita a gli era sempre parso un "teologo". tro riconducibile l'intervento introduttivo di Stefano Poggi) e la discussione della teoria enunciare, invitando a un'ulteriore Viceversa, dopo che Gentile lo ave- Valerio Verrà, che registra il tramonto in He- dei colori di Goethe, vera e propria corrente opportuna riflessione: il significato va promosso, accentuandone certi gel dell'antico precetto ut pictura poesis e si sotterranea che attraversa molti dei saggi ri- della storicizzazione del nostro modo aspetti dell'interpretazione di He- sofferma sulla rilevanza pittorica del concet- cordati, assumendo un'esplicita centralità di guardare all'opera come eredità del gel, ad anello di una "aurea catena" romanticismo; la questione del nesso to di Augenblick. Sempre sul piano della ri- nell'intervento del percettologo Paolo Bozzi del pensiero italiano destinata a cul- verità-bellezza; la necessità di un "di- minare nei fasti dell'attualismo, costruzione teorica, Ingrid Hennemann se- e in quello di Claudia Corti. stacco" dell'odierna elaborazione Spaventa rischiò, negli anni a caval- estetica da alcuni pregiudiziali para- lo tra le due guerre, di divenire digmi romantici. Tale superamento, un'ingombrante icona. Fu poi meri- tuttavia, non si potrà presentare nei to dello storicismo marxista, resti- corrispondente in Germania nel ...), che assumerà toni caricaturali termini di un'improbabile presa di tuirne un'immagine più adeguata e 1859, raccomandava di fargli sape- durante l'egemonia attualistica. Ep- Romanticismo congedo, ma dovrà mostrarsi in grado meno speculativamente distorta: re se "Hegel respira ancora, o se è pure quelle pagine restano, con la di fare i conti fino in fondo, e in modo anche se talora l'esigenza di con- già morto e seppellito". Anch'egli, Storia di De Sanctis, un classico. altrettanto privo di pregiudizi, con trapporsi all'idealismo pesò nella nei primi anni a Torino, lo aveva In un fortunato pamphlet di qual- e arte l'eredità epocale di tale temperie: an- confezione di una troppo manierata letto con le lenti delle ideologie che anno fa Carlo Augusto Viano GIANLUCA GARELLI che perché "una storia del lascito del genealogia della cultura critica e de- quarantottesche: e ironizzando su aveva enumerato caratteri o vizi ere- romanticismo finirebbepe r coincide- mocratica (la formulazione militan- se stesso "speculatore speculati- ditari della filosofia italiana: ecletti- re, in larga misura, con l'intera storia te di una linea Spaventa-De Sanctis- vo", s'era diviso tra Hegel e smo, idea del primato, gioco di pre- Se è vero che "nessun altro movi- dell'estetica otto- e novecentesca". Labriola-Gramsci risale a Togliatti). Proudhon, tra il sapere assoluto e corrimenti e presunti superamenti, mento, nessun'altra teoria ha contri- Sì che non è facile dire oggi se le di- le ansie di "italianità, di fratellanza gusto delle mediazioni verbalistiche. buito in modo altrettanto determi- Luigi Pareyson scussioni e l'imponente bibliografia universale, de' millenarii della fine Ebbene, pochi davvero a Spaventa nante a costituire e orientare la nostra accumulatasi fino a pochi anni fa sul del mondo, cioè del comunismo se ne possono attribuire: la sua "cir- percezione del fenomeno artistico, L'estetica di Fichte personaggio, siano frutto - come si mondiale". colazione" non era un nuovo prima- nessun'altra estetica ha influito così a cura di Caria Amadio diceva un tempo - di datate "opera- Ma il progetto di "rendere intelli- to, ma, al contrario, un fare i conti profondamente come quella roman- pp 154, Lit 25.000 zioni culturali", o se invece le alter- gibile" Hegel "senza superficialità, con la nostra arretratezza culturale, tica" - e l'osservazione pare tanto più ne fortune e le interpretazioni diver- renderlo popolare, non volgare", che, come ha scritto di recente Aldo interessante in quanto tratta dalla Guerini e Associati, genti non ne attestino malgrado tut- come scriveva a Villari, proseguì con Schiavone in Italiani senza Italia (Ei- conclusione del volume di Paolo Milano 1997 to una perdurante vitalità storica. piglio sicuro, e costituì un acquisto naudi 1997; cfr. "L'Indice, 1998, n. D'Angelo, noto ai lettori soprattutto Sulla vicenda umana, culturale, permanente della nostra cultura. La 5), aveva toccato il fondo nella prima per i suoi studi sull'estetica di Hegel e Paolo D'Angelo politica e speculativa degli hegelia- fine delle aspettative rivoluzionarie metà del secolo, in un meschino iso- dell'idealismo -, è probabilmente al- ni, l'epistolario spaventiano, e in coincise con l'uso di un altro Hegel: lamento. Come gli scriveva il fratello trettanto vero che un'adeguata com- L'estetica particolare questo primo volume un'interpretazione laica e liberale Silvio, Spaventa aveva compreso che prensione della temperie romantica del romanticismo che contiene le lettere scritte della filosofia del diritto, funzionale "gli italiani non intenderanno mai può avvenire solamente sulla base di pp. 218, Lit 18.000 dall'esilio torinese nel "decennio alla "rivoluzione" italiana, tutta in cosa sia la filosofia moderna se non un confronto tematico e filologico di preparazione", getta la luce au- polemica con l'egemonia politica e ricavandola dagli stessi loro filosofi". con la filosofia idealistica, e in modo Il Mulino, Bologna 1997 GIUGNO 1998

Sono passati circa cento anni Nella relazione analitica il sogno da quando Freud nel 1900 acquista una dimensione del tutto scriveva l'Interpretazione dei Cent'anni di sogni particolare in virtù del transfert, sogni, lavoro con il quale dava al so- che va considerato come una situa- gno una dignità scientifica. Il pen- La discussione freudiana del processo onirico zione relazionale totale trasferita siero freudiano relativo al sogno, MAURO MANCIA dal passato al presente, caratteriz- tuttavia, è radicato nel Progetto di zata dalla proiezione nell'analista, una psicologia del 1895. Questo è nel presente della relazione e della da considerare un modello di rela- memoria storica che opera nel so- personalità del paziente verranno nella dimensione psichica della dinamica tra gli oggetti interni. Il zione mente/cervello dove Freud gno, e in Costruzioni nell'analisi del attivate dalla relazione analitica in mente e nuove responsabilità per sogno in questa dimensione diven- getta le basi per la definizione di so- 1937 ritorna al passato che soprav- virtù del transfert. A Melanie Klein l'uomo rispetto allo stato dei suoi ta un'"esperienza reale" che, in gno. La funzione mentale è affidata vive nel presente quale base della va il merito di aver dato al sogno oggetti (interni ed esterni). quanto rappresentazione del mon- costruzione (o ri-costruzione) nel una funzione centrale nell'econo- Il modello teologico della mente do interno dell'individuo nel suo processo analitico. Verso la fine mia della mente: quella di rappre- ha subito un'ulteriore trasformazio- immediato presente, esprime il co M della sua vita Freud, pur dimostran- sentare le tappe evolutive cui essa va ne a opera di autori dell'ultima ge- transfert in tutta la sua totalità. Il do di restare ancorato ai principi incontro nel suo sviluppo così come nerazione come Bion e Money Kyr- sogno in analisi può essere anche espressi nel lontano lavoro del possono essere colte nel transfert. ie, per i quali il sogno diventa un altre cose, ad esempio una comu- nicazione specifica che non può essere fatta altrimenti, l'esaudi- mento di un desiderio del sognato- V re o persino una premonizione, ma I libri il significato più profondo che il sogno acquista in analisi è quello in questo modello a una energia relativo alla possibilità di esprime- psichica (Qrj) che dalle porte della Willy e Madeleine Baranger, La situazio- Giulio Guidorizzi, Il sogno in Grecia, La- re lo stato degli oggetti interni del percezione (sistema cp) si deposita ne psicoanalitica come campo bipersonale, terza, 1988. sognatore nella loro dimensione come memoria nel sistema (che Cortina, 1990, ed. orig. 1962. Melanie Klein, La psicoanalisi dei bambi- intrapsichica e nella loro relazione contiene anche le pulsioni) per rag- Wilfred R. Bion, Apprendere dall'esperien- ni, Martinelli, 1969, ed. orig. 1932. giungere la motricità (M). Il percor- za, Armando, 1972, ed. orig. 1962. Mauro Mancia, Il sogno come religione so progressivo di questa energia è Marino Bosinelli, Carla Cicogna, Sogni: controllato dalla realtà rappresen- della mente, Laterza, 1987. tata dal sistema cu. Nel sonno, figli d'un cervello ozioso, Bollati Boringhie- Mauro Mancia, Dall'Edipo al sogno, Cor- quando la motricità è inibita e la ri, 1991. tina, 1994. realtà è esclusa, l'energia pulsionale Gerolamo Cardano, Sul sonno e sul so- Mauro Mancia, Sonno e sogno, Laterza, memorizzata (rimossa) accumulata gnare, Marsilio, 1989. 1996. nel sistema si scarica regressiva- Gerolamo Cardano, Sogni, Marsilio, 1993. Donald Meltzer, La vita onirica. Dna revi- mente colpendo le porte della per- Sante De Sanctis, I sogni, Boca, 1989. sione della teoria e della tecnica psicoanaliti- cezione (sistema cp) dall'interno e Umberto Eco, Simbolo, in Enciclopedia, ca, Boria, 1989, ed. orig. 1994. creando una percezione senza og- voi. 12, Einaudi, 1981. Roger Money Kyrie, Scritti (1927-1977), getti, cioè un'allucinazione. Da Antonio Ferro, La tecnica nella psicoana- Loescher, 1984, ed. orig. 1978. questo modello scaturisce la defini- lisi infantile. Il bambino e l'analista: dalla re- zione di sogno: "soddisfazione allu- Salomon Resnik, Il teatro del sogno, Bo- cinatoria di un desiderio rimosso lazione al campo emotivo, Cortina, 1992. ringhieri, 1982. nell'infanzia". Tre sono le regres- sioni per Freud alla base del sogno: con l'analista (o dimensione inter- topica, che riguarda l'energia che si soggettiva). sposta dalla pulsione (sistema i[>) al Con lo sviluppo del concetto di sistema della percezione (sistema campo analitico (Baranger e Baran- qp); temporale, che comporta il tra- ger) il sogno può essere visto sia sferire un desiderio arcaico (infanti- come un'esperienza solitaria del le) all'attualità della rappresenta- sognatore sia come un'esperienza zione; formale, che consiste nell'uso che narra il destino della coppia di rappresentazioni oniriche molto analitica (Meltzer). Quindi, anche primitive (sia sul piano ontogeneti- se è il paziente a sognare (ma occa- co che filogenetico). sionalmente sogna anche l'anali- Il lavoro onirico è definito dai sta), il sogno in analisi è sempre de- processi di condensazione, sposta- terminato da una situazione affet- mento, simbolizzazione, drammatiz- tiva relazionale e tende quindi a zazione. La regista di questo lavoro scoprire una verità che appartiene è la censura che induce nel sogno alla coppia analitica. una distorsione e un camuffamento Da quanto detto appare chiaro dei suoi contenuti creando una reto- come il sogno ricondotto all'oc et rica (Eco), cioè uno scarto tra con- nunc della relazione diventi un sus- tenuto latente e contenuto manife- sidio prezioso alla costruzione intesa sto. Attraverso le libere associazio- come selezione ed elaborazione del ni, Freud cerca una chiave di deco- materiale transferale che si presenta difica del sogno, passando dal suo nella relazione e che permette la contenuto manifesto al latente, sot- creazione di un mosaico di affetti tolineando il modo di esposizione che potrà essere descritto al pazien- del sogno che ritorna a condizioni 1895, ammette che la teoria del so- Essendo strettamente collegato fondamentale strumento di cono- te sotto forma di un'interpretazio- precedenti lo sviluppo del linguag- gno può essere falsificata in due cir- alla dinamica tra oggetti interni, dèi scenza. È così che il modello del so- ne. Queste operazioni sono rese gio concettuale, una operazione a costanze: quella dei sogni traumati- e diavoli del nostro universo menta- gno diventa epistemologico. Bion possibili nel sogno dalla memoria, la ritroso dalla scrittura alfabetica a ci e quella dei sogni che evocano le, il modello interpretativo del so- propone per il sogno la funzione di cui funzione principale è quella di quella ideografica, o meglio un pas- esperienze dolorose dell'infanzia. gno diventa con Klein di tipo teolo- trasferire le esperienze emotive e saldare le emozioni del passato a saggio dal sistema di significazione Nel 1932 si affaccia un nuovo pa- gico. E poiché dietro a ogni mondo sensomotorie della veglia (elementi quelle del presente, la realtà attuale linguistico (la narrazione del sogno radigma sulla scena psicoanalitica simbolico esiste a legittimarlo - co- (3) in pensieri del sogno (funzione a) a quella dell'infanzia attualizzata dal come processo secondario) a quello internazionale, che riguarda la teo- me dice Eco - una teologia, diventa e di dare continuità alla vita mentale transfert, e con questo permettere delle rappresentazioni affettive ria della mente e conseguentemente possibile ricercare un'analogia tra nel suo passare dalla veglia al sonno. un lavoro ricostruttivo sul transfert. quale base del processo primario. investe la teoria del sogno. E il para- sogno e religione. Su questa base, il Ne consegue un capovolgimento Sogno dunque come pontifex che, La definizione di Freud che tutti i digma kleiniano, per il quale non sogno può essere visto come una re- del rapporto tra sogno e inconscio collegando le esperienze attuali (le- sogni sono un appagamento di de- sarà più il rimosso la molla che fa la- ligione della mente, in quanto uni- rispetto a Freud. Censura e resisten- gate anche alla realtà esterna sotto sideri rimossi ha sollevato molte cri- vorare nel sogno la mente, come vo- sce (re-liga) in una complessa rela- ze sono per Bion lo strumento per forma di resti diurni) con le espe- tiche, specie per i sogni di angoscia. leva Freud, ma una relazione dina- zione gli elementi emotivamente e mezzo del quale il sogno "crea e dif- rienze di un tempo, fa da ponte tra Per giustificare il suo concetto, mica tra oggetti interni che si sono affettivamente più significativi che ferenzia il conscio dall'inconscio". inconscio presente e inconscio pas- Freud si appella alla multidimen- depositati come rappresentazioni nel tempo si sono stratificati nel Alla base di questo concetto esiste sato dando unità all'esperienza in- sionalità della personalità, per cui il nel nostro inconscio attraverso pro- mondo interno del sognatore. Il so- una barriera di contatto che, come conscia e storicizzandola. È su que- sogno fatto da una parte di essa può cessi di interazione (scissione, iden- gno diventa allora il "teatro priva- una membrana semipermeabile, sta base che il sogno in analisi diven- esprimere un desiderio che diventa tificazione proiettiva, introiettiva, to" (Resnik), dove si rappresenta la permette un continuo scambio tra ta il luogo privilegiato per quella conflittuale e angoscioso rispetto ecc.) del bambino con le figure più mente del sognatore con personag- conscio e inconscio. Questa è in esperienza definita da Freud come all'altra. Per Freud, comunque, il significative della sua infanzia. Tali gi in relazione tra loro, da cui scatu- continua formazione e trasforma- Nachtràglichkeit, e cioè come possi- sogno è la base di una ricostruzione oggetti interni partecipano all'orga- risce un significato che è portato nel zione nella seduta analitica e per- bilità di rivivere esperienze passate di un passato essenzialmente stori- nizzazione della personalità e del mondo esterno e nella relazione mette di cogliere proprio nel sogno attraverso una ritrascrizione della co degli eventi che potevano avere carattere. Saranno questi a ricom- esterna. La teoria degli oggetti in- le trasformazioni più significative memoria, ritrascrizione resa possi- causato la nevrosi del paziente. Tut- parire nel sogno sotto diverse spo- terni ha valorizzato il sogno in cui il paziente va incontro nella sua bile dal lavoro (working tbrough) tavia egli è diffidente rispetto alla glie quando le parti infantili della quanto ha introdotto nuovi valori relazione con l'analista. della coppia analitica. |OEI LIBRI DEL MESE GIUGNO 1998 i^)cvLt<-~te- - o&òbìscr cte^L w^esSe- N. 6, PAG. 35 Come progredisce la medicina, senza medici tuttofare Non geni solitari e disinteressati, ma sovvenzioni, innovazioni tecniche e pratica clinica

PAOLO VINEIS

vuoto, ma vengono preparate dal Schelling che esistesse un "ambien- segnature" di Paracelso: poiché i to sulla collaborazione multicentri- Storia del pensiero convergere di sviluppi tecnici (il te interno" che regolava il funziona- reumatismi compaiono in ambiente ca e su un "disegno" abbastanza so- medico occidentale microscopio), "metafore influen- mento dell'organismo aveva chiare umido e freddo, vanno trattati con fisticato, di cui la "sperimentazione a cura di Mirko D. Grmek ti", scontri ideologici (contagioni- somiglianze con la teoria di Claude una pianta (il salice) che cresce in Di Bella" è una sbiadita immagine. sti versus miasmatici, un confronto Bernard del "milieu interieur". Vir- voi. Ili quelle condizioni climatiche. In gran parte dei paesi occidentali tra visioni del mondo e non solo tra chow si appoggiò ad alcuni dei L'importanza del XIX secolo per la fusione di ricerca e pratica non è pp. 643, Lit 70.000 teorie scientifiche), diversi modi di principi della Naturpbilosophie, at- la medicina odierna è ben nota, non sopravvissuta oltre l'Ottocento. Se vedere gli stessi problemi. A pro- Laterza, Roma-Bari 1998 traverso l'idea di una sostanziale solo per lo sviluppo dell'anatomia risaliamo indietro all'ancien régime posito dello "sguardo medico", si continuità tra processi fisiologici e patologica, della teoria cellulare e troviamo perfino una fusione tra conoscenza profana e conoscenza ia l'insegnamento universita- medica: "La medicina dell'Ancien rio, sia una diffusa retorica Régime è stata presentata come do- Ssui progressi tecnologici della minata dai pazienti e i confini tra medicina fanno sì che lo sguardo dei Tra scienza e arte del guarire conoscenza profana e conoscenza medici e dei loro pazienti sia ormai medica non erano ben definiti. In perennemente orientato al presente GEORGES CANGUILHEM, Il normale e il pato- derati simultaneamente, ma è estremamente molti luoghi a dominare la pratica o ancor più al futuro. Questo stato logico, prefaz. di Mario Porro, postfaz. di Mi- ' precisa per un solo e medesimo individuo con- medica era l'ethos del mercatino di cose reca con sé non poche impli- chel Foucault, Einaudi, Torino 1998, pp. XL- siderato successivamente". Questa semplice rionale, con i medici che facevano cazioni, anche di natura tecnico- facilmente riferimento al loro 'busi- VIII-292, Lit 38.000. affermazione è in realtà di grande utilità per scientifica. Ignorare le basi storiche ness' e i ciarlatani che contendeva- della propria disciplina corrisponde affrontare l'eterno dilemma della medicina, no la clientela ai regolari" (dal sag- a un atteggiamento acritico di so- Nella "archeologia dei saperi" Canguilhem stretta tra la produzione di conoscenze "me- gio di Bynum). Siamo così sicuri stanziale dipendenza dalla novità occupa certamente un posto privilegiato. Al- die" desunte dallo studio quantitativo di popo- che studiare la storia sia inutile? tecnologica. Vediamo invece quanti lievo di Alain (a sua volta maestro di Simone lazioni e la necessità di prendere decisioni sul spunti di riflessione per il presente Weil) e formatosi nell'ambiente hegeliano singolo individuo, dunque tra "scienza biome- può offrire un bel libro di storia del- francese, Canguilhem fu successore del gran- dica" e "arte del guarire". la medicina, come questo terzo vo- de epistemologo Gaston Bachelard alla Sor- In effetti, una certa impostazione dialettica lume della Storia del pensiero medico bona. Il suo allievo più celebre, Michel Fou- hegeliana finisce per essere efficace in un cam- occidentale curata da Grmek. cault, ne fu grandemente influenzato, anche po — come quello biomedico - in cui l'ambi- Un primo aspetto che emerge se le sue ricerche finirono per divergere sensi- guità e la contraddizione sono abituali, a parti- dalla lettura è il ridimensionamen- bilmente da quelle del maestro. re dalla incerta definizione della medicina co- to di alcuni miti, come quello della Il normale e il patologico è un libro avvin- me disciplina al contempo scientifica e umana. figura solitaria e geniale del ricer- cente e ancora estremamente interessante - a Per esempio, è vero che la fisiologia potrebbe catore. Certamente l'iniziativa in- dividuale di figure come Pasteur e distanza di 55 anni dalla stesura. -, soprattut- essere concepita come una scienza pura e quan- Virchow fu determinante nel con- to per l'originalità con cui affronta il tema dei titativa, senza riferimento alla "norma" e al sentire il successo delle loro ricer- rapporti tra "norma" e "patologia". Refutando "patologico" (e come tale potrebbe essere inse- che, ma gli individui erano circon- con numerosi esempi la tesi di Virchow e gnata nelle facoltà di scienze, anziché in quelle dati da collaboratori, ricevevano Claude Bernard secondo cui vi è una sostan- di medicina), ma è altrettanto vero che gran B ORLA sovvenzioni, erano influenzati dal- ziale continuità tra normale e patologico (tesi parte delle domande che si pone la fisiologia e via delle Fornaci, 50 - 00165 Roma le sollecitazioni della pratica clini- positivistica, in base alla quale le differenze so- gran parte delle sue conoscenze derivano dai ca o dai committenti della ricerca. no essenzialmente di quantità e non di qua- problemi dell'uomo malato. Se secondo Fou- Perfino nell'Ottocento, il secolo lità), Canguilhem insiste invece sull'esperien- cault "solo alla morte la malattia e la vita dico- A. de Mijofla PSICANALISI dei grandi scienziati, il ricercatore za esistenziale della malattia e dunque sulla no la loro verità" (volendo con questo indicare De M. Mello pagg. 896 - L. 140.000 fa parte di una rete, è immerso in cesura sostanziale che vi è tra salute e malattia che la conoscenza del vivente è in gran parte un contesto di relazioni e di di- dal punto divista soggettivo. Pur ammettendo originata dalla studio del cadavere), secondo scussione. Il mito dello scienziato una continuità nei valori assunti da specifici Canguilhem "tali risultati quantitativamente Mauro COSCIENZA solitario e disinteressato è in parti- parametri biologici, Canguilhem fa notare co- differenti [relativi al tasso di calcio nel sangue] Mancia SOGNO colare ridimensionato nel caso di me la malattia consista nella perdita dell'auto- non avrebbero alcuna qualità, alcun valore in MEMORIA Pasteur. Bruno Latour gli aveva pagg. 176 - L 30.000 dedicato qualche anno fa un'am- nomia dall'ambiente che è invece caratteristi- un laboratorio, se questo laboratorio non aves- pia biografia da cui emergeva co- ca primaria del vivente: "La salute è un margi- se alcun rapporto con un ospedale o una clini- ne di tolleranza nei confronti delle infedeltà ca, in cui questi risultati assumeranno o meno me il successo di Pasteur fosse le- A. Ferrari L'ALBA gato a una strategia di espansione dell'ambiente". La sua analisi della confusio- valore di uremia, assumeranno o meno valore A. Stella ne tra media statistica - a livello di popolazio- di tetano". Insomma, è la clinica, e dunque il DEL PENSIERO orizzontale tra campi diversi delle Dal teatro edipico scienze biologiche (fenomeno co- ni - e "norma" biologica è dettagliata e con- bisogno dell'uomo sofferente, a fornire stimoli ai registri mune anche ad altri grandi come vincente: "La frontiera tra il normale e il pato- alle conosceze fisiologiche, e non l'opposto. di linguaggio Bernard e Virchow) piuttosto che logico è imprecisa per individui diversi consi- (P.V.) pagg. 304 - L. 40.000 all'approfondimento minuzioso di un singolo argomento. Pasteur non risponde affatto alla ricostru- G. Rugi IL CAMPO E. Gaburri zione semplificata degli epistemo- pensi alla rivoluzione introdotta da patologici e la postulata centralità GRUPPALE della microbiologia, ma anche per- (a cura di) logi, per cui lo scienziato si con- Louis attraverso l'osservazione della cellula, che riprendeva la con- L'istituzione, la mente ché segna in modo definitivo la se- del terapeuta e gli centrerebbe su un "rompicapo" quantitativa: osservando che la cezione romantica della vita come parazione tra diverse componenti scenari del gruppo elaborando modelli alternativi per mortalità nei pazienti affetti da pol- processo di riproduzione. Con della medicina: vede la nascita delle pagg. 288 - L. 40.000 la sua soluzione; la sua strategia era monite era del 25 per cento se veni- grande equilibrio i saggi del volume specializzazioni, la definitiva cesura piuttosto "analogica", consistente vano trattati tardivamente con sa- descrivono Virchow e Bernard co- tra medicina e chirurgia, la separa- nel travasare ipotesi di ricerca da lassi (quando ormai la malattia era me "vitalisti temperati", in quanto zione tra medico pratico e ricerca- P.B. Talamo LAVORARE un settore all'altro e, soprattutto, in via di guarigione), e del 44 per riconoscevano che le proprietà del- tore e l'ingresso dell'industria nel F. Borgogno CON BI0N identificare i soggetti di studio che cento se il salasso era precoce, egli la vita sono in accordo con le leggi campo della ricerca biomedica. S.A. Merciai pagg. 240 - L. 36.000 davano migliori garanzie di riusci- diede un colpo decisivo alla credi- della chimica e della fisica, ma non Tutti questi elementi si sono ampli- ta. Grazie al lavoro recente di sto- bilità del salasso come pratica clini- possono essere ricondotte solamen- ficati nel corso dell'ultimo secolo. rici come Cadeddu e Geison sui ca diffusa. te a queste. Bernard è stato inter- Per venire al presente, il "caso Di T. Caratelli CORPO taccuini di Pasteur, è stato possibi- La storia della medicina ci aiuta pretato perlopiù come un determi- Bella" - clamoroso esempio di arre- A.M. Lanza MENTE le modificare certe ricostruzioni anche a cogliere la continuità - e nista e un positivista (lui stesso con- tratezza culturale e di crisi di fidu- (a cura di) Studi clinici delle sue scoperte basate sulla teo- non solo le discontinuità - tra pe- tribuì a tramandare quest'immagi- cia nella medicina - non avrebbe sulla Patologia ria del genio individuale e dell'ac- riodi storici. Un capitolo ancora da ne di sé), ed è merito degli studi di forse avuto gli stessi echi se non fos- Psicosomatica cidente fortuito, e rivalutare il ruo- in età evolutiva scrivere - e solo in parte affrontato Grmek avere evidenziato la ric- se ancora diffuso nel pubblico (e tra pagg. 240 - L 36.000 lo di collaboratori come Roux. nel volume di Grmek - è quello chezza e l'articolazione del suo pen- gli stessi medici) il modello anacro- Quest'ultimo fu più avveduto del- sull'influenza della scienza roman- siero. Ancora a proposito di in- nistico del "medico tuttofare", che lo stesso Pasteur, se è vero che pre- tica sugli sviluppi scientifici succes- fluenze di teorie vecchie su scoper- cura i pazienti, li ascolta benigna- E. Fé' DALLA FIABA se le distanze dall'arrischiata (e og- sivi. Benché l'apporto del Romanti- te nuove, l'aspirina venne inventata mente e fa anche ricerca. Dobbia- d'Ostianì ALLA FIABA gi eticamente inaccettabile) speri- in seguito a una catena di eventi che cismo sia stato visto in termini pre- mo rassegnarci alla scomparsa di Esplorazioni mentazione del vaccino antirabbi- valentemente negativi, e non solo iniziò con l'introduzione della sali- questa figura, così come è scompar- nel mondo co in Joseph Meister. dai positivisti, diversi saggi nel vo- cina nel trattamento dei reumatismi so l'artigiano battilastra o il tornito- del bambino autistico Un altro motivo di riflessione è lume curato da Grmek evidenziano (1876); questo medicamento fu re specializzato. La ricerca oggi è pagg. 240 - L 36.000 che le scoperte non nascono nel gli elementi di continuità. L'idea di proposto in base alla "teoria delle essenzialmente un fenomeno basa- non ridere, non piangere, attimo per rendersi conto che, ma comprendere. Con Cosa vuol dire globalizzazione all'epoca in cui la statua della li- queste parole di Spinoza bertà fu innalzata per dare il ben- Denis Collin apre il suo La fin du Gli inganni della vulgata postfondista venuto agli immigranti, essa era travail et la mondialisation. Idéo- molto più massiccia di quanto sia logie et realité sociale. Collin vi RICCARDO BELLOFIORE mai stata successivamente". A sviluppa una serrata critica del conclusioni analoghe giungono al- best seller di Vivianne Forrester, tri libri apparsi da poco. Tra i L'horreur économique, tradotto di Marx, la si trova già squaderna- cuore e una testa ancora nazionali: sono sostituite le aree "regionali" molti, si vedano i francesi Démy- tempestivamente anche da noi. Il ta nei Regards sur le monde actuel la produzione e lo smercio si svol- della Triade (ovvero, i tre poli stifier la mondialisation de l'écono- termine "globalizzazione", nota di Paul Valéry nel 1931: cfr. Phi- gono in parte rilevante nel territo- avanzati dell'economia mondiale, mie, a cura di Annie Fouquet e Collin, viene usato oggi come lippe Moreau Defarges, La mon- rio d'origine. Nel capitalismo glo- l'America del Nord, l'Asia del- Frédéric Lemaitre, e Mondialisa- "una specie di albergo spagnolo, dialisation, utile per una prima ri- bale le cose stanno invece all'op- l'Est, l'Europa occidentale). Il che tion au-delà des mytbes, di Robert dove ciascuno può trovare ciò che cognizione). Se ci si riferisce posto. Produzione e commercio, e spiega, a un tempo, il ridursi Boyer e altri; o, ancora, il saggio di vi porta, piuttosto che come una all'estendersi spaziale delle rela- lo stesso mercato del lavoro, sono dell'autonomia della politica eco- Paul Bairoch, Globalization caratterizzazione precisa di un fe- zioni capitalistiche e all'approfon- immediatamente planetari. Più nomica delle piccole nazioni, e il Myths and Realities: One Century nomeno sociale ben determina- dirsi del primato dei valori della che diviso, il lavoro è "diffuso", permanere del predominio delle of External Trade and Foreign In- to". Di più, la globalizzazione, ac- vestment, in Robert Boyer e Da- coppiata al "postfordismo", ovve- niel Drache, States against ro all'articolarsi di metodi orga- Markets. The Limits of Globaliza- nizzativi sul modello giapponese e tion. di una innovazione tecnologica I libri Nel suo Richesse du monde, basata sull'informatica, sarebbe pauvretés des nations, Daniel all'origine di una vera e propria Cohen contesta anche il luogo co- Daniele Archibugi, Gianfranco Impera- "fine del lavoro". Per questa via Barry Eichengreen, La globalizzazione mune che attribuisce alla mondia- però, rileva Collin, "per tutta una tori, Economia globale e innovazione. La sfi- del capitale. Una storia del sistema mone- lizzazione la crescita della disoc- frazione della sinistra, la questio- da dell'industria italiana, Donzelli, Roma tario internazionale, Baldini & Castoldi, cupazione o l'impoverimento dei ne del diritto al lavoro è diventata 1997, pp. 271, Lit 38.000. Mila- no 1998, ed. orig. 1996, trad. paesi ricchi, che attribuisce invece una questione obsoleta, che deve dall'inglese- di Giulia Livia Zanotti, pp. ai caratteri del progresso tecnolo- essere sostituita dalla rivendica- Paul Bairoch, Globalization Myths and 296, Lit 34.000. gico attuale, e in particolare alla zione di una gestione sociale della Realities: One Century of External Trade rivoluzione informatica e alla fine del lavoro". and Foreign Investment, in States against Gerald Epstein, International Capital Mo- scuola di massa: questo spiega Di fronte alla fenomenologia in- Markets cit. bility and the Scope for National Economie perché il peggioramento delle quietante che molta della lettera- Management, in States against Markets cit. condizioni di lavoro, e la forbice tura sull'argomento ci presenta Jeremy Brecher, Tim Costello, Contro il ca- crescente tra lavoratori qualificati (per alcuni esempi felici, di taglio pitale globale. Strategie di resistenza, Feltrinel- Vivianne Forrester, L'orrore economico, e non, siano "trasversali", tocchi- giornalistico, si possono vedere li, Milano 1996, ed. orig. 1995, trad. dall'in- Ponte alle Grazie, Firenze 1997, ed. orig. no cioè tutti i settori indipenden- One World, Ready orNot. The Ma- glese di Luigi Piccioni, pp. 247, Lit 40.000. 1996, trad. dal francese di Anna Maria Mo- temente dalla loro apertura al nie Logic of Global Capitalism, di ri, pp. 192, Lit 20.000. commercio internazionale. È la William Greider, e La trappola del- Francois Chesnais, La mondialisation du precarizzazione conseguente del 2 la globalizzazione. L'attacco alla capital, Syros, Paris 1997 , pp. 333, FF 140. Global Capital, National State and the Po- lavoro a spingere chi può a mon- democrazia e al benessere, di Hans- litics of Money, a cura di Werner Bonefeld e dializzarsi: non, all'opposto, la Peter Martin e Harald Schu- Daniel Cohen, Richesse du monde, pau- John Holloway, Macmillan Elt, Basingstoke mondializzazione a produrre la mann), il giudizio si divarica tra il vretés des nations, Flammarion, Paris 1997, 1996, pp. VII-232, £ 15.99. trasformazione del mondo del la- cinismo freddo dei teorici liberali pp. 165, FF 95. voro. Ciò non toglie — come osser- e l'indignazione morale di quel Roberto Grandinetti, Enzo Rullani, Im- va Dani Rodrik in Has Globaliza- che resta della sinistra radicale - Elie Cohen, La tentation hexagonale. La presa transnazionale ed economia globale, tion Gone Too Far? - che la sem- ultima arma rimasta, sembra, ai souveraineté à l'épreuve de la mondialisa- La Nuova Italia Scientifica, Roma 1996, pre più facile minaccia padronale critici dell'ordine esistente delle tion, Fayard, Paris 1996, pp. 458, FF 168. pp. 315, Lit 40.500. di delocalizzare le produzioni, cose, nella supposta impotenza l'assenza di norme sociali condivi- Denis Collin, La fin du travail et la mon- della politica; anche se qualche re- William Greider, One World, Ready or se internazionalmente per quel sistente sogna ancora che il capita- dialisation. Idéologie et realité sociale, Not. The Manie Logic of Global Capitalism, che riguarda la prestazione lavo- le globale, dipinto come una sorta L'Harmattan, Paris 1997, pp. 207, FF 110. Simon & Schuster, New York 1997, pp. rativa (diritti sindacali, lavoro mi- di "tritatutto" che starebbe elimi- norile, e così via), gli effetti nega- Suzanne de Brunhoff, Uinstabilité moné- 528, $27.50 nando ogni specificità locale e na- tivi che l'apertura verso l'esterno zionale, spontaneamente e mira- taire internationale, in La mondialisation fi- Paul Hirst, Graham Thompson, La glo- ha sulla spesa per la protezione colosamente dia vita, a dispetto nancière cit. balizzazione dell'economia, Editori Riuni- sociale, abbiano finito con lo spo- della frammentazione sociale che stare la bilancia del potere nel gli è propria, a rivolte e alleanze Démystifier la mondialisation de l'écono- ti, Roma 1997, ed. orig. 1996, trad. dal- l'inglese di Marco Ramazzotti, pp. 287, mercato del lavoro, a favore delle degli oppressi su una scala altret- mie, a cura di Annie Fouquet e Frédéric Le- imprese e contro i lavoratori, oltre Lit 30.000. tanto planetaria (su questa linea si maìtre, Les Éditions d'Organisation, Paris il lecito, creando una spirale dete- veda Jeremy Brecher e Tim Costel- 1997, pp. 191, FF 129. Paul Krugman, Un'ossessione pericolosa, riore che finisce con il ritorcersi, lo, Contro il capitale globale. Stra- se non governate, contro le stesse Etaslibri, Milano 1997, ed. orig. 1996, trad. tegie di resistenza). A uno sguardo John Eatwell, Unemployment on a World possibilità ulteriori di liberalizza- attento su ciò che si nasconde die- Scale, in Global Unemployment, a cura di zione dei mercati. tro a espressioni oggi così diffuse, John Eatwell, M.E. Sharpe, New York 1996. Vi è senza dubbio un rischio in e pure così vuote, come "globaliz- alcuni di questi ragionamenti: zazione", "postfordismo", "fine quello di mettere la sordina alle del lavoro", ci si rende però conto novità, non quantitative ma qua- che le cose stanno in modo ben di- produzione per la produzione e perché le stesse merci sono fabbri- grandi nazioni egemoni in ciascu- litative, dell'internazionalizzazio- verso rispetto alla vulgata corren- del mercato su tutte le sfere della cate e vendute in ogni angolo della na zona. Come ricorda Paul Krug- ne di questa fine di secolo. Una te. Il quadro, certo, non per questo vita sociale di questi nostri ultimi terra. Le imprese sono oramai man nel suo recente Un'ossessione prima considerazione da fare, a diviene meno drammatico: ma è anni, si sfonda evidentemente una "transnazionali", senza più un le- pericolosa, in questa fine di secolo questo proposito, è la seguente: un quadro che lascia pur sempre porta aperta. Quello che in realtà game forte con la dimensione ter- ciò che si è verificato è il ritorno se la globalizzazione non è una alla responsabilità umana, alla lot- si vuol sostenere è però altro, e ritoriale (sul passaggio dalla "in- dell'economia mondiale al grado realtà già in atto, né è l'inevitabile ta sul lavoro e alla lotta politica, il cioè che sarebbe cresciuta a dismi- ter-nazionalità" a una "contami- di internazionalizzazione raggiun- sbocco delle tendenze attuali, ciò compito" di definire il nostro futu- sura l'interconnessione e l'apertu- nazione transnazionale" che ha al to a cavallo tra Otto e Novecento: non toglie che - come rilevano ro. In quel che segue faremo riferi- ra delle economie capitalistiche, suo centro lo sviluppo di reti glo- "È un fatto poco noto ma sor- Winfried Ruigrok e Rob van Tul- mento ad alcune delle pubblica- fino a inverare il sogno, o l'incubo, bali basate sulla condivisione al- prendente che il commercio mon- der nel loro The Logic of Interna- zioni recenti, italiane e non, esclu- di una economia senza frontiere. largata del sapere concreto o sul diale come quota della produzio- tional Restructuring - essa sia ciò sivamente in merito alla prima Che le cose stiano in questi termi- trasferimento del sapere formale ne sia tornato al livello del 1913 nondimeno un obiettivo strategi- questione, quella della globalizza- ni è contestato dai due autori in- ruota il discorso svolto da Roberto solo intorno al 1970; è ancora più co per alcune imprese. E bene, zione, rimandando ad altra occa- glesi. Hirst e Thompson costrui- Grandinetti ed Enzo Rullani in stupefacente che i flussi interna- qui, distinguere tra globalizzazio- sione la ricognizione della pubbli- scono due idealtipi: da un lato, Impresa transnazionale ed econo- zionali netti di capitali, in quanto ne e glocalizzazione. La "globa- cistica recente su postfordismo e una economia "inter-nazionale", mia globale. Conseguentemente, distinti dalle complesse operazio- lizzazione" consiste nella divisio- fine del lavoro. dall'altro, una economia autenti- l'autonomia della politica econo- ni finanziarie che non finanziano ne planetaria del lavoro interna Un buon punto di partenza è il camente "globale". L'economia mica nazionale viene a ridursi dra- investimenti reali, negli anni pre- alla medesima impresa, che mira lavoro di Paul Hirst e Graham internazionale è fatta di forti inter- sticamente. cedenti la prima guerra mondiale a sfruttare i vantaggi relativi di Thompson La globalizzazione dipendenze tra le nazioni come Uno sguardo all'evidenza empi- costituissero una quota del rispar- aree particolari (per esempio il dell'economia. La retorica più dif- agenti principali. Il commercio è rica prodotta da Hirst e Thomp- mio mondiale molto più grande di basso costo del lavoro, o all'op- fusa dipinge il capitalismo "globa- "specializzato" per aree nazionali son dimostra che l'economia at- quanto siano mai stati nel boom posto un ambiente distrettuale lizzato" come una fase inedita, e perciò esiste, in senso stretto, tuale è ancora di tipo "inter-na- del 'mercato emergente' di questi particolarmente innovativo); una una autentica svolta epocale (ben- una divisione intemazionale del zionale", più che "globale": dove ultimi anni. Quanto all'immigra- strategia del genere è naturai- ché la sua descrizione, se proprio lavoro. Le imprese sono "multina- però, al posto delle economie na- zione internazionale, nonostante non si vuole tornare al Manifesto zionali", hanno cioè una base, un zionali come agenti principali, si l'attuale isteria, basta pensarci un GIUGNO 1998 € N. 6, PAG. 37 generale l'attività tecnologica è mondialisation financière. Genèse, vorì i creditori e le aree di rendita, a breve, invece di favorire, riduce concentrata nel paese-madre: con cout et enjeux. Si tratta di un pro- determinandone una vera e pro- la mobilità degli investimenti a mente portata a favorire una libe- l'eccezione dei paesi europei, per i cesso che ha le sue origini negli pria "tirannia". Si è così stabilita lunga. Di conseguenza, la globa- ralizzazione dei flussi commer- quali si dovrebbe invece, come è squilibri delle bilance di numerosi sui mercati finanziari una "con- lizzazione finanziaria nella sua ciali. La "glocalizzazione" (termi- ovvio, parlare nuovamente di "re- operatori a partire dalla fine degli venzione" secondo la quale sono forma attuale, mentre riproduce i ne, si deve dire, orrendo), o loca- gione"-madre. Le tre grandi aree anni sessanta; squilibri che si ac- credibili soltanto quelle politiche rischi di crisi (come si è visto di re- lizzazione globale, ha invece lo economiche continuano a essere compagnarono a un virare delle che evitano i disavanzi del bilancio cente in Asia), contrasta con un scopo di produrre una concentra- economie sostanzialmente "chiu- politiche monetarie dei paesi capi- pubblico e la crescita dell'offerta autentico processo di crescita in- zione geografica del lavoro di di- se", meno interdipendenti di talistici verso la restrizione. Gli di moneta. Le politiche economi- ternazionale. verse imprese all'interno dei tre quanto si possa pensare - come è squilibri produssero una doman- che nazionali vengono così priva- E importante rendersi conto grandi blocchi commerciali; l'av- ragionevole, sostiene Krugman nel da di finanziamento sui mercati te, a un tempo, del braccio fiscale che si è messo in moto in questo vicinamento della produzione al libro già citato, visto che è ovun- monetario-finanziari; in questo e di quello monetario. Tutto ciò modo un meccanismo cumulativo mercato di riferimento tende a far que largamente prevalente la pro- contesto, le politiche monetarie non può che potenziare la spinta che, benché produca l'esatto op- declinare gradualmente il volume duzione di beni e servizi destinati a restrittive spinsero gli operatori a alla flessibilità del mercato e del posto di una globalizzazione del degli scambi internazionali. La uso interno. indebitarsi con la finanza non processo di lavoro (ai limiti capitale reale (e cioè un capitali- globalizzazione costituisce una Contestano l'esaurirsi del ruolo bancaria. Una situazione del gene- all'azione dello Stato dovuti alla smo disgregato e "organizzato" in ripresa della forma "micro-fordi- della politica anche Daniele Ar- re aveva visto la luce in conse- globalizzazione dei flussi finanzia- pochi centri di potere, in conflitto sta" del controllo diretto e accen- tra di loro), è ciò nondimeno fo- tua la tendenza alla integrazione riero di effetti globali. E di effetti verticale, mentre la glocalizzazio- globali perversi. L'aumento dei ne rimanda piuttosto alla forma saggi dell'interesse riduce l'inve- "toyotista" del controllo basata tion, Puf, Paris 1997, pp. 127, FF 48. stimento produttivo tanto nelle sulla disintegrazione verticale National Diversity and Global Capitalism, grandi come nelle piccole-medie della produzione a favore di pro- dall'inglese di Giuseppe Barile, pp. XII- a cura di Suzanne Berger e Ronald Dorè, imprese, rallenta lo sviluppo della duttori di componenti, e a un 161, Lit 25.000. Cornell University Press, Ithaca-London produzione e del reddito, dimi- controllo strutturale e ambienta- Hans-Peter Martin, Harald Schumann, 1996, pp. 387, £13.95. nuisce la crescita del commercio le. L'una e l'altra strategia, oltre a La trappola della globalizzazione. L'attacco mondiale; colpisce quindi i con- muoversi su direttrici talora con- alla democrazia e al benessere, Raetia, Bol- Dani Rodrik, Has Globalization Gone sumi, l'occupazione e i salari; e fi- fliggenti e a produrre effetti con- zano 1997, ed. orig. 1996, trad. dal tedesco Too Far?, Institute for International Econo- nisce con l'erodere le basi del wel- trapposti, sono alternative: chi si di Franz Reinders, pp. 251, Lit 35.000. mics, 1997. fare state. Ha ragione Suzanne de colloca su una di esse, vi è per co- Brunhoff quando sostiene, in un sì dire intrappolato, e può uscirne Mondialisation au-delà des mythes, di Ro- Winfred Ruigrok, Rob van Tulder, saggio incluso nel volume curato solo a costi elevatissimi. bert Boyer et al., La Découverte, Paris The Logic of International Restructu- da Chesnais (L'instabilité moné- Su un ulteriore fattore di novità 1997, FF 85. ring, Routledge, London 1995, pp. XVI- taire internationale), che se si attira l'attenzione Francois Che- 334. vuole invertire al rotta si deve snais in La mondialisation du ca- La mondialisation financière. Genèse, mettere in questione la libertà di pital. Si tratta dell'aumento coùt et enjeux, a cura di Francois Chesnais, States against Markets. The Limits of Glo- movimento dei capitali: cosa che drammatico degli investimenti Syros, Paris 1996, pp. 3Ó7, FF 160. balization, a cura di Robert Boyer e Daniel pochi economisti e politici osano diretti all'estero, che dopo la crisi Drache, Routledge, London 1996, pp. XII- dire o fare, salvo nel caso di mo- petrolifera sono divenuti l'ele- Philippe Morau Defarges, La mondialisa- 448, £ 18.99. nete periferiche. D'altra parte, mento trainante della crescita "[1] a posta in gioco di una even- economica. Chesnais sottolinea tuale riforma del regime di cam- peraltro con molta cura come gli bio è così elevata che interventi investimenti diretti all'estero, 'dall'alto' sono difficilmente con- lungi dal diffondere la produzio- li cepibili senza movimenti 'dal bas- ne, la concentrano all'interno so' dei lavoratori salariati feriti dell'area della Triade. Gli investi- dalle politiche monetarie attuali, menti diretti all'estero nelle aree o in assenza di una grave crisi in- in sviluppo si sono ridotti dram- ternazionale come quelle che maticamente, escludendole più hanno periodicamente posto fine che includendole nell'arena mon- I ai diversi regimi di cambio del diale. A questa tendenza si ac- passato". compagna un peso maggiore de- Il nocciolo della questione, in gli scambi internazionali interni d£J fondo - come sostiene Barry Eich- alle imprese, come anche il rilievo engreen in La globalizzazione del assunto dall'approvvigionamento capitale. Una storia del sistema all'estero di semilavorati e di pro- monetario internazionale, aggior- dotti finiti grazie al subappalto. nando una nota tesi di Karl Po- La natura di questi investimenti lanyi -, risiede nel conflitto che diretti è, d'altra parte, spesso co- oggi si delinea tra grado di demo- stituita da fusioni e acquisizioni crazia raggiunto, attraverso un se- di attività esistenti: si tratta più di colo di lotte e catastrofi, nel corso ridistribuzione di ricchezza esi- del Novecento, e capitalismo. Li- stente che non di creazione di bertà di movimento dei capitali e nuova ricchezza. sistema di cambi fissi non sono in- Tutti questi lavori gettano più di compatibili per natura. Non lo'so- un dubbio sull'immagine un po' no stati, per esempio, nel periodo facile del capitalismo "globalizza- del gold standard. Il fatto è che tra to" che circola nel dibattito politi- l'ultimo quarto del secolo scorso e co. La globalizzazione dei mercati, chibugi e Gianfranco Imperatori, guenza di due mutamenti istitu- ri è anche dedicato un libro di il primo conflitto mondiale i go- se con questo si intende quanto Economia globale e innovazione. zionali di grande portata: negli an- qualche anno fa che raccoglie verni erano, per così dire, protetti propagandava Theodore Levitt già La sfida dell' industria italiana, ni settanta, il passaggio dai cambi scritti recenti e meno recenti di dalla politica interna. L'obiettivo nel 1983, ovvero la creazione "di Elie Cohen, La tentation hexago- fissi a quelli flessibili, cui seguì autori di tradizione operaista, tra i del sostegno del cambio era prio- un mercato unico, dove si vende la nale. La souveraineté à l'épreuve presto l'abbandono dei controlli quali si segnalano Harry Cleaver, ritario; a esso potevano dedicarsi stessa cosa, nello stesso modo, de la mondialisation, saggi inclusi sui movimenti di capitale e del ra- Peter Burnham e Christian Maraz- le banche centrali; e i mercati non dappertutto", è ancora di là da ve- nel volume curato da Boyer e zionamento quantitativo del cre- zi: Global Capital, National State avevano ragione alcuna di temere nire. Semmai, gli studi conferma- Drache già citato, e quelli in Na- dito; negli anni ottanta, la derego- and the Politics of Money, a cura di che altri obiettivi, come quello no la concentrazione delle vendite tional Diversity and Global Capi- lamentazione finanziaria di cui si Werner Bonefeld e John Hol- dell'occupazione, intralciassero la e delle attività delle multinazionali talism, a cura di Suzanne Berger e fecero portatori Reagan e la That- lowayn. determinazione a difendere la sta- nella "regione" d'origine tra la fine Ronald Dorè. Parafrasando ciò cher. Come rileva John Eatwell in Vi è però qui un paradosso. Ciò bilità "esterna" della moneta. Tra degli anni ottanta e la prima metà che scrive in quest'ultimo volume Unemployment on a World Scale, che conta per la mobilità del capi- la crisi degli anni trenta e la fine degli anni novanta: al punto che, Robert Wade, i necrologi sulla il saggio che apre la raccolta Glo- tale, più che i differenziali nei sag- dell'era keynesiana le cose stettero affermano Hirst e Thompson, morte dello Stato nazionale pec- bal Unemployment da lui curata, gi di profitto - che anche dove esi- altrimenti, e la piena occupazione "non è irragionevole ipotizzare cano di una certa esagerazione. I in un sistema di cambi fluttuanti si stono, di per sé non sono suffi- finì con l'essere un obiettivo (al- che tra il 70% e il 75% del valore margini per scelte politiche - e determina tanto la convenienza a cienti a far muovere il capitale -, è meno) proclamato dai governi. È aggiunto delle Imn sia stato pro- scelte di tipo diverso - esistono, e ottenere profitti speculativi, quan- la sicurezza dell'investimento (su dopo la metà degli anni settanta dotto nel territorio d'origine". Per sono ampi. Il punto - come scrive to la necessità di coprirsi dalle per- questo punto, sono illuminanti le che si riapre la questione delle quel che riguarda la globalizzazio- Suzanne Berger - non è se la poli- dite dovute alla variabilità del cor- considerazioni di Gerald Epstein, priorità della politica economica, ne dell'attività tecnologica le ricer- tica possa appropriarsi di questo so delle monete grazie alla creazio- International Capital Mobility and con i mercati che scommettono che sui brevetti delle grandi impre- spazio e usarlo, ma quale politica ne di nuovi strumenti finanziari. I the Scope for National Economie sulla risolutezza dei governi e del- se nei primi anni novanta condotte e a favore di chi. vincoli istituzionali alla costituzio- , Management, incluso nel libro cu- le banche centrali a difendere il da Patel e Pavitt per le "patenti" Non è invece fantasia la globa- ne di un mercato mondiale degli rato da Boyer e Drache). Per que- cambio della valuta. Ed è allora brevettate negli Usa, e da Archibu- lizzazione del capitale finanziario, strumenti finanziari vennero fatti sto, il declino del controllo politi- che si è riaperto il dilemma se li- gi e Michie sulla base della banca a cui è dedicato un altro volume saltare molto presto. La spinta co sulla finanza, legato all'incre- mitare la libertà del capitale, op- dati dell'Ocde, mostrano che in curato da Francois Chesnais, La verso l'alto dei tassi d'interesse fa- mento della volatilità dei capitali pure limitare la democrazia. getto ministeriale (negli ultimi del Manifesto, di cui ricorre que- nomeno pedagogico di massa, del Contro la pedagogia trasteverina tempi tornato in ombra). st'anno il centocinquantesimo quale gli stessi pedagogisti do- C'è però un momento dell'ana- anniversario, e dai nostri primi vrebbero occuparsi di più, non che forma il consumatore lisi di Russo su cui concordo del anni trenta sono propagandati distoglierne lo sguardo. Sicura- tutto: l'albero verso cui la nostra come il rimedio imprescindibile mente la privilegiata formazione ANTONIO SANTONI RUGIU scuola tende la non più pargoletta perché il mercato consenta alti li- del consumatore non piace a nes- mano è - tristemente - la forma- velli alla produzione che a sua suno (salvo a chi giova). zione del consumatore. Ma solo o volta deve mantenere lo stato so- La globalizzazione poi ha chiu- clidea, dipinta come conditio sine soprattutto la scuola e per pro- Lucio Russo ciale. La formazione del consu- so il cerchio. Quanti però hanno qua non per una scuola appena pria colpa? Non è questo ormai matore è alla base dell'ipertrofia reagito? Chi ha contestato, ad Segmenti e bastoncini. degna di questo nome. L'idea un effetto endemico in ogni for- pubblicitaria, dell 'audience come esempio, il senso del logo "Pub- Dove sta andando centrale di Russo è infatti che la ma di vita collettiva, amplificato primo criterio di valore e della su- blicità = Progresso"? Non basta la scuola? via regina dell'apprendimento sia ora per ora fino al parossismo dai pervalutazione dei suoi modelli. lamentare che la scuola non è più solo e sempre quella ipotetico-de- mass media? La logica consumi- Di fronte ai nuovi stereotipi la l'agenzia formativa principale e pp. 143, Lit 22.000 duttiva, concettuale, razionale. stica non è una novità: i suoi se- massificazione come "soapizza- che ha ceduto lo scettro ai mass Ben altre invece appaiono le gene- gnali nacquero con la prima rivo- Milano, Feltrinelli 1998 zione" del gusto e del giudizio media a loro volta piegati alla logi- ricità e le contraddizioni del pro- luzione industriale già all'epoca viene da sé. E anche questo un fe- ca pubblicitaria, se non se ne ana- lizzano le ragioni, si individuano A distanza di circa un anno da le interazioni e si ipotizzano le La scuola sospesa. Istruzione, cul- contromisure. tura e illusioni della riforma di Il discorso di Russo raffigura Ferroni, ecco ora il volumetto di Il documento dei sei invece la scuola del futuro come Lucio Russo. Italianista il primo, una realtà super tempus retta da fisico e matematico il secondo. I leggi eterne che non subiscono due condividono la mira polemica Sulla riforma della scuola, o "riordino dei miglie, mercato del lavoro), e anche delle at- negli anni alcun mutamento e per contro la pedagogia contempora- cicli", dopo il documento generalista della tese dei professionisti della scuola. di più come una monade senza nea italiana la quale, con l'elabo- larga commissione detta dei saggi, il lavoro si porte né finestre che trova nelle razione dei cosiddetti 40 sag- Il gruppo, che ha limitato il suo lavoro è ristretto, per incarico del ministro, a un proprie medesime leggi i parame- gi (pedagogisti, psicologi, sociolo- all'elaborazione del quadro dei contenuti es- gruppo composto da Roberto Maragliano, senziali della formazione di base, ritiene co- tri di validazione. Quindi, una gi, gente d'immagine e massme- scuola corpo separato o addirit- Clotilde Pontecorvo, Giovanni Reale, Luisa munque di dover riprendere e rinforzare le diologi soprattutto), coordina- tura con effetti regolatori della Ribolzi, Silvano Tagliagambe e Mario Veget- ta - non "presieduta", come scri- indicazioni di metodo presenti nelle tre se- cultura in senso lato, che proietta ve Russo - dal pedagogista Mara- ti. Il nuovo documento, detto dei sei, è orien- zioni del documento finale della commissio- il suo ordine razionale non solo gliano, viene in sostanza incolpata tato sulla scuola di base, nella prospettiva dei ne dei saggi (maggio 1997) dedicate rispetti- sugli alunni ma sulla società inte- di aver emarginato gli specialisti dieci anni dell'obbligo, e svolge il compito vamente alla forma dei programmi, al ruolo ra. Ma come si può dimenticare la dei tradizionali campi disciplinari non tanto di definire programmi quanto di dei docenti, alla sfida posta dalle tecnologie retroazione del mercato del lavo- scolastici e di avere da sola osato esprimersi sull'ordinamento del sapere e sul- della conoscenza: ro sull'assetto degli studi, le rica- indicare che cosa, perché e come la parte destinata alla formazione scolastica dute allarmanti di un sistema che si debba insegnare alle nuove ge- "2.3. Si deve sviluppare una nuova moda- nell'attuale contesto di forte mutamento cul- perde per la strada una percen- nerazioni. Ferroni e Russo hanno lità di organizzazione e stesura dei program- turale e sociale. Ne riportiamo la premessa. mi, che preveda l'indicazione dei traguardi ir- tuale consistente di obbligati che reagito vivacemente a questo che non ottengono la licenza media, hanno vissuto come un sopruso, Chi voglia leggerlo per intero, può trovarlo rinunciabili e una serie succinta di tematiche su Internet (http://www, ilsole24 più un'altra più consistente di ra- aggravato dall'ipotesi del "riordi- portanti. E necessario operare un forte alleg- gazzi che non concludono le se- ore.it/scuola/documento.htm) no dei cicli", visto come altra ana- gerimento dei contenuti disciplinari"; condarie e infine una quota anco- loga malefatta della linea Berlin- oppure, su carta (circa otto cartelle), rivol- "2.4. Tutto ciò comporta un forte investi- ra maggiore, sull'80 per cento, guer-Maragliano; se il volumetto gendosi alla nostra redazione ("L'Indice", via mento negli insegnanti: nel gusto per l'inse- che pianta l'università prima del- di Russo esce con ritardo lo si de- Madama Cristina 16,10125 Torino). gnamento, nel senso morale, nel piacere che la laurea? ve a un malridotto hard disk che viene dal far conoscere, far discutere, far co- Come non notare che questa ne ha nascosto a lungo il testo nei Il testo che segue è stato elaborato a parti- struire sapere. La scuola deve diventare un scuola "democratica" è all'atto suoi indecifrabili recessi. Io con- pratico più selettiva di quella pre- divido la diffidenza contro la pe- re da due principi condivisi dai membri del luogo di vita e di apprendimento per docenti gruppo: e studenti: per far questo ci vogliono spazi e Sessantotto fin dall 'obbligo sco- dagogia che, per le sue consuetu- lastico? Che cosa rimedierebbe - nella definizione dei fondamentali occor- tempi adeguati e vivibili. Va progettato un dini con le stanze dei bottoni di ripristinare in tutto il loro rigore i viale Trastevere, possiamo chia- re muovere non da un a-priori ideologico, grande lavoro collaborativo imperniato contenuti di un dì? La scuola de- mare "trasteverina", più attenta a dall'immagine di un individuo ideale, ma sull'interazione nei due sensi fra scuola da un gli anni di Cavour non è quella supportare la politica della Pub- dall'esigenza di definire saperi e valori che lato e università e centri di ricerca dall'altro. degli anni di Gentile e meno che blica Istruzione del momento che possano risultare comuni a tutti i cittadini, Gli obiettivi di questo sforzo consisteranno mai la nostra, che bene o male si non a produrre scientificamente indipendentemente dalla religione, dall'et- nella riqualificazione culturale dei docenti affaccia al 2000. Il rilancio della per dare credibilità a una discipli- nia, dallo stato sociale, dal sesso, al termine (accompagnata dalla drastica eliminazione scuola, difficile ma non impropo- na tuttora poco stimata in giro del percorso della scolarità obbligatoria (qua- dell'attuale cumulo di inutili procedure bu- nibile, va tentato inquadrando la (spesso per colpa dei suoi stessi dialettica delle relazioni che essa cultori), ma non arrivo a pensare le che sia l'ambito in cui avviene), su una du- rocratiche) e nella riapertura delle vie di pas- rata probabile di dieci anni; saggio tra scuola e università. La professione stabilisce con il concreto (quel - come fa Russo - che il progetto concreto che.sembra la bestia ne- - è opportuno ragionare non tanto di mate- dell'insegnamento dovrà tornare ad essere Berlinguer-Maragliano malvagia- ra di Russo) sociale, non più per mente persegua "l'obiettivo di de- rie o di programmi quanto delle attese delle linee interne, spostando solo i concettualizzare l'insegnamento" componenti della società civile (ragazzi, fa- pezzi sulla scacchiera. Con tutto alleggerendone i contenuti consa- il rispetto per il grande alessan- crati, a partire dalla geometria eu- drino e per il genio di La Haye.

l'informatica, alle particolarità dai giornali un'attenzione fuori dalla Confindustria. Anche qui, cooperazione e lo sviluppo econo- La discussione del caso italiano nel contesto eu- del comune. ma con ragioni opposte, si condan- mico), che, al termine di uno stu- ropeo. E tra le cause una delle Sul "manifesto", dopo un prima na il nostro sistema educativo: dio condotto da Norberto Bottani, principali viene individuata nel benevola recensione di inefficiente per arretratezza in promuove il ministro Berlinguer e Lucio Russo (Venezia, 1944) ha distacco dalle radici della raziona- Napoleone Colajanni (7 confronto ai paesi avanzati, chiede tuttavia maggiore radica- insegnato fisica generale e attual- lità antica e delle lingue classiche. aprile) e una replica ne- e bisognoso perciò di ri- lità, maggiore collegamento tra mente è ordinario di calcolo delle Gli ultimi due capitoli contesta- gativa di Franco Carlini sanamento mediante scuola e lavoro (ampio risalto su probabilità all'Università "Tor no la linea seguita da Berlinguer, e (12 aprile), la discus- un largo impiego di "Il Sole - 24 Ore", 8 maggio). In- Vergata" di Roma. Il suo Segmen- dal pedagogista Roberto Mara- sione è continua- nuove tecnologie, e tanto esce da Pratiche uno spesso ti e bastoncini, uscito a marzo, po- gliano, e avanzano l'idea alternati- ta e si è fatta spe- flessibilità, competi- volume, il cui titolo suona come lemizza contro la riforma pro- va del rilancio di "una scuola se- cialmente inte- tività. Dunque, una vera provocazione: Buone no- spettata dal ministro Berlinguer, condaria di alto livello", che al- ressante nelle vo- con una certa tizie dalla scuola. È a cura di Anto- che, omologando la scuola italia- meno in Italia mantenga "un con- ci di Marcello introduzione di nietta Lelario, Vita Cosentino, na al modello americano, ne can- tatto privilegiato con la civiltà Cini, uno scien- "quasi mercato", Guido Armellini, e vi scrivono, ri- cellerebbe l'identità culturale e classica". Punto forte, e contro- ziato, e dello stes- riassume sulla ferendo del loro mestiere, una cin- abbasserebbe i livelli di compe- verso, dell'opuscolo è l'invito a so Maragliano (29 "Stampa" Mario quantina di insegnanti che dalla tenza. Dei sette capitoli, suddivisi interrompere la funzionalità della aprile). Intanto, -Deaglio (21 marzo), scuola continuano a trarre emozio- in trentaquattro brevi paragrafi, scuola alla società (all'innovazio- sempre a marzo, il quale conclude, ni e passioni. Varrà la pena parlar- cinque riguardano il processo di ne multimediale e al mercato), per mentre Luigi parafrasando un det- ne ancora. Intanto, dalla parte del- trasformazione in peggio della rilanciare una scuola disinteressa- Berlinguer illu- to celebre, che la le donne, interviene anche "Leg- scuola occidentale: dall'ipotesi di ta; punto certamente debole è strava il suo scuola "è troppo im- gendaria", che dedica alla scuola il una scuola di massa ridotta alla aver identificato tale scuola, di- progetto all'Accademia dei Lincei, portante per essere lasciata a pro- "Tema" di aprile e lo intitola Oltre funzione di formare consumatori, sinteressata oltre che efficiente, i giornali davano notizia del pro- fessori, presidi e provveditori". La la soglia, puntando quindi all'espe- al declino dell'insegnamento nel modello del liceo classico. gramma di riforma e del Rapporto linea confindustriale ha riscontri rienza al di là del dibattito istitu- scientifico, al falso mito del- L'intervento di Russo ha avuto verso la scuola del 2000 presentato nell'Ocse (Organizzazione per la zionale. • DEI LIBRI DEL MESEL GIUGNO 1998 3 si. 6, PAG. 39 bretto dello scrivente, pubblicato Francesca Giusti Scrivere a Barbiana, dopo trent'anni da De Donato nel 1979, che infor- Lettera mava sul "riflusso"; il libro di Oliva di una professoressa gli pareva sicura testimonianza di Da Napoli una lettera agli eredi del Sessantotto quel fenomeno sociale). Nel 1992 pp. 93, Lit 18.000 GIORGIO BINI Roberto Berardi (Lettera a una pro- Donzelli, Roma 1998 fessoressa. Un mito degli anni 60, Shakespeare and Company) ripre- Agli alunni di don Milani non poggio del suo "super-io onnipre- l'affacciarsi della convinzione d'es- me uno dei suoi testi, sia che si se gli attacchi polemici, e Sebastia- accadde certamente di ricevere sente", e dice che l'educazione è sersi davvero impegnata e d'aver guardi soprattutto alla proposta no Vassalli, recensendolo sulla molta posta da insegnanti dopo la messa in scacco dall'impossibilità tratto non poche gioie dalla sua che contiene di un cambiamento "Repubblica" del 30 giugno, pubblicazione della Lettera; se per chi insegna di promuovere tut- lunga esperienza. Anche se vuol della scuola tale da renderla ade- chiamò don Milani "mascalzone". n'avessero ricévuta, dato il loro ca- ti e dall'inutilità dell'esser promos- concludere con amarezza, mitigata guata ai principi su cui si fonda la Fra gli scritti più recenti, trala- ratteraccio avrebbero probabil- so per chi alla scuola ha chiesto appena da un segno di speranza: la Costituzione; che si legga, insom- sciando i numerosi articoli, sono mente risposto con scortesia, come istruzione e soprattutto lavoro, e Lettera "esprime una fede che non ma, mettendo l'accento sull'appel- da segnalare Don Milani! Chi era fecero con Pier Paolo Pasolini finirà per iscriversi "a un'inutile riesco a provare. Alla speranza di lo rivoluzionario o sul progetto di costui? di Giorgio Pecorini, Baldi- qualche mese dopo alla Casa della università". E del pericolo, se si tempi migliori si univa una fede riforma. ni & Castoldi, 1996; Gruppo don cultura di Milano. Lo maltrattaro- Milani, Calenzano, Don Lorenzo no come se fosse stato un loro ne- Milani, Lef 1997; Mario Lancisi, mico, sebbene avesse espresso La scuola di don Milani, Polistam- simpatia e partecipazione. Ne rice- quale mettere alla prova una nuova modalità pa, 1997; L'obbedienza non è più vettero, mentre si svolgeva l'espe- di articolazione dei programmi e approdare al- una virtù e gli altri scritti pubblici di rimento educativo di don Milani, culturalmente e socialmente desiderabile, la fissazione di standard formativi che abbiano don Milani, Stampa Alternativa, 1997; Don Milani e padre Balducci, da amici sinceri; fra questi il mae- grazie anche a nuovi profili di carriera e ade- validità per tutto il territorio nazionale e nello stro Mario Lodi, col quale con- atti del convegno patrocinato dalla guati riconoscimenti economici"; stesso tempo costituiscano un passaporto per frontarono proficuamente il loro Provincia di Genova, 1998; Grego- metodo di scrittura, e l'amico di "1.7. Le tecnologie possono essere viste co- la circolazione internazionale delle competen- rio Monasta, Don Milani amico e vecchia data Giorgio Pecorini, al- me veicoli. Oppure come ambienti di forma- ze e delle conoscenze; maestro, Colpo di Fulmine, 1997; lora giornalista dell'"Espresso". zione dell'esperienza e della conoscenza. - lo stimolo a promuovere in tutte le sedi Un nuovo cielo e una nuova terra, Tuttavia almeno due professo- Nel primo caso il loro apporto alla formazio- possibili (l'editoria scolastica tradizionale e Punto Rosso, 1998; Domenico Si- resse hanno scritto a quelli di Bar- ne sarà puramente strumentale: permettono multimediale; l'università e i centri di ricerca; meone, Verso la scuola di Barbiana, biana: trent'anni la, Maria Ricciardi di risparmiare tempo (e talvolta denaro), ma gli insegnanti, nell'ambito dei poteri loro at- Il Segno dei Gabrielli, 1996; David Ruocco (Risponde una professoressa non incidono sulla qualità culturale dell'inse- tributi dall'autonomia scolastica) un confron- Maria Turoldo, Il mio amico don ai ragazzi di Barbiana, Lacaita, gnamento e dell'apprendimento. Nel secondo to iniziale e un impegno continuo di elabora- Milani, Servitium, 1996. 1968) scrisse seguendo lo schema caso il ruolo che svolgeranno tenderà ad essere zione, sul piano culturale e su quello didattico. del loro libro ma affrontando anche ben più impegnativo, anche e soprattutto sul La costruzione di un curricolo scolastico pre- altri temi, come l'"esplosione ses- piano epistemologico". suppone sempre il problema della sua giustifi- suale ed amorosa" e la libertà ses- suale, e anche la "selezione dei mi- Le considerazioni che seguono vanno dun- cazione. Occorre che ciò che si insegna valga la gliori" attraverso l'uguaglianza del- que intese come: pena di essere insegnato, tenendo presente due le opportunità e la "stimolazione - il quadro dei saperi di base che tutti i gio- diversi livelli: da un lato, è sempre necessario dei talenti"; e oggi scrive Francesca vani devono solidamente possedere all'uscita operare una scelta nella pluralità dei saperi, Giusti. della formazione scolastica obbligatoria, e sui collegandola all'interpretazione delle esigenze Questa seconda lettera è altret- quali poggiare, con la scolarizzazione successi- del momento storico, e inevitabilmente si tanto rispettosa di quella di va ed anche con ogni altra iniziativa di forma- scontenterà qualcuno; dall'altro lato, poiché trent'anni fa non solo verso gli au- zione, formale o non formale, quelle capacità quanto si insegna deve avere un valore forma- BULZONI tori, ormai più che quarantenni, di adattamento e di cambiamento che sono tivo agli occhi sia degli insegnanti che degli sparsi per la Toscana e altrove, ma sempre più richieste dalle trasformazioni in utenti della scuola, altrettanto inevitabilmente per il posto che la lettera loro e del EDITORE loro maestro occupa nella nostra corso in ogni ambito della vita sociale; si avranno dei contrasti legati alla concezione cultura, e inoltre riflette un senso - il quadro di riferimento comune entro il del valore attribuitogli. molto più marcato della difficoltà con cui un'insegnante professio- nalmente e civilmente consapevole GIAN LUIGI RONDI svolge il suo lavoro. In ogni pagina PRIMA DELLE "PRIME" si ritrova questo atteggiamento di FILM ITALIANI 1947-1997 serietà e dignità che viene, di là da- gli spunti autocritici, dall'onesto pagine 840, L. 90.000 riconoscimento che niente è mai semplice di ciò che accade quando ALFREDO BARBINA una persona adulta lavora insieme ELEGIE AD AMARANTA a ragazzi e ragazze. Chi ha presente RICERCHE E DOCUMENTI la bruttissima discussione che se- SU ROSSO DI SAN SECONDO guì l'anno scorso alla proiezione La Fenice dei teatri, n. 8 del film televisivo su don Milani ri- pagine 188, L. 30.000 corderà una professoressa - nota a chi si è occupato negli anni e nei IL MEDITERRANEO decenni scorsi di questioni scola- CENTRO-ORIENTALE TRA stiche e in particolare del latino - VECCHIE E NUOVE EGEMONIE messa lì a difendere l'istituzione boccia, di trovarsi intruppati fra i più salda, quella data da valori as- Chi ha parteggiato (criticamen- a cura di scuola da qualunque critica che "liberal chic", per i quali bocciare soluti. Penso che ci si possa a fatica te) sin dall'inizio con la scuola di Massimo Costantini non venisse da destra e animata da è tanto alla moda. soltanto barcamenare tra inesi- Barbiana, se non ha ascoltato altri invincibili certezze. Francesca A bocciare si è tuttavia costretti, stenti certezze in un futuro con richiami, prima di tutto il richiamo MED-CLIO, n. 1 Giusti non le somiglia in nulla. ammette, "ma in una scuola che molte e pesanti nubi addensate. alla disuguaglianza sociale come pagine 200, L. 30.000 La sua Lettera è costruita sulla crolla, che, letteralmente, è stata Qualcosa va fatto comunque, un valore, trae motivi di riflessione giustapposizione di due piani, che lasciata morire". Lo scrive senza seme va pure gettato e la scuola dallo scritto di Francesca Giusti e FURTO E PLAGIO NELLA tocca al lettore ricondurre a una concedere nulla a una troppo faci- poi, in fondo, non è proprio un dal suo altrettanto se non più criti- LETTERATURA DEL CLASSICISMO lettura unitaria: il piano della ri- le adesione di principio, anzi rivol- luogo qualunque". co prender parte. a cura di sposta agli alunni di don Milani e gendo altre critiche: al lassismo La Lettera ha sempre provocato Roberto Gigliucci quello del colloquio coi propri con cui si è risposto alle critiche Il libretto di Francesca Giusti prese di posizione spregiudicate, alunni e le proprie alunne degli ul- che colpivano, negli anni sessanta merita a pieno titolo d'entrare Studi (e testi) italiani, n. 1 talvolta sconcertanti. Carlo Oliva, pagine 420, L. 55.000 timi anni. Il codice per ristabilire e settanta, la scuola classista, nell'ampia bibliografia su don Mi- collaboratore dei "Quaderni pia- l'unità della lettura si ritrova in all'"anarchia selvaggia", alla gara lani e la sua scuola, come un lavoro centini", sotto lo pseudonimo di CLAUDIO GIOVANARDI questa serietà, nell'impegno con "a distruggere ciò che restava di nel quale un'insegnante ascolta Orbilius (che ricordava eloquente- cui l'autrice scrive di sé e della regole e norme che si sarebbero una voce che viene da lontano nel mente il plagosus maestro del poe- LA TEORIA CORTIGIANA E IL scuola, sia quando si rivolge ai dovute cambiare, ma non sempli- tempo e ne conferma l'attualità a ta Orazio), pubblicò nel 1978 DIBATTITO LINGUISTICO NEL vecchi autori della Lettera a una cemente annientare". Così si è po- distanza di trent'anni in una situa- presso Savelli una Lettera a una PRIMO CINQUECENTO professoressa sia quando continua tuto - "insulto estremo" - accusa- zione in parte mutata. Il libro di studentessa dove, usando di pro- Centro Studi Europa delle Corti, n. 81 a minor distanza di spazio e di re "un'idea di eguaglianza di aver Barbiana a sua volta merita ancora posito un linguaggio irritante, invi- pagine 280, L. 45.000 tempo un dialogo con alunni e rovinato la scuola". di essere letto con questa attenzio- tava le studentesse e gli studenti ad alunne delle tante classi in cui ha ne, sia che se ne voglia cogliere La lettera prosegue rimprove- ammettere la sconfitta: avevano VIA DEI LIBURNI, 14 - 00185 ROMA insegnato. specialmente il carattere di mani- rando ragazzi e insegnanti, auto- vinto "gli altri", dunque si rasse- Tel. 06/4455207 - Fax 06/4450355 Dice, sì, prima di tutto che inse- rità e ministri con non minor seve- festo politico che anticipava il Ses- gnassero ad avere "una scuola di gnare è lavoro difficile e complica- rità di quella che l'autrice usa verso santotto e che fu assunto dall'ini- merda" come la società (Da don http://www.airweb.it/bulzoni e-mail: [email protected] to, nel quale trova il faticoso ap- se stessa. Ma si coglie nelle pagine ziale movimento studentesco co- Milani a Orbilius s'intitolava un li- GIUGNO 1998 N. 6, PAG. 40

coniugandoli con la teoria dell'agi- Complessità senza nevrosi, re comunicativo di Apel e, soprat- Solo la Jerome Bruner tutto, di Habermas. L'agire umano, La cultura dell'educazione. etica senza schematismi per Filograsso, è mosso da "bisogni Nuovi orizzonti concreti, riconducibili tanto alle narrazione per la scuoia STEFANO VITALE persone singolarmente considerate, quanto al contesto sociale e cultura- REMO FORNACA ed. orig. 1996 le". Etica e socialità si ricongiungo- trad. dall'inglese Luhmann). La tesi del libro sembra no con la ragione orientando il sog- Nando Filograsso Lo psicologo e pedagogista statu- di Lucia Comalba essere: una società che ha perduto getto all'agire comunicativo in vista nitense Jerome Bruner divenne fa- pp. 235, Lit 34.000 Dilemmi dell'educazione il suo centro deve assumere l'edu- dell'intesa, piuttosto che a un agire moso negli anni sessanta per avere cazione e la sua dialettica dilemma- "strategico diretto al successo". Far Feltrinelli, Milano 1997 nella società acentrica sostenuto, in polemica con i seguaci tica per ricongiungere etica e razio- coesistere libertà individuali e sen- di Dewey, che privilegiavano la so- pp. 211, Lit 34.000 nalità. Così facendo ci si può salva- so comunitario: qui Filograsso se- cializzazione, l'opportunità di invece, le valenze della "psicologia gue l"'olismo individualista" di re da una complessità nevrotica e un'istruzione intellettuale e scienti- culturale", attenta alle componenti QuattroVenti, Urbino 1997 Charles Taylor e si scontra con l'in- paralizzante nella sua mistica fica precoce, sulla base di una preci- autobiografiche e narrative: "Solo la dividualismo di Savater che appro- "Se una data esperienza non in- dell'incertezza, come dallo sche- sa identificazione degli stadi cogni- narrazione consente di costruirsi troduce in un campo non ancora un'identità e di trovare un posto nel- familiare non sorgono problemi, i la propria cultura. Le scuole devono problemi difatti sono lo stimolo a coltivare la capacità narrativa, svi- pensare". Questa frase del Dewey lupparla, smettere di darla per scon- di Esperienza ed educazione chiude Per formare soggetti emancipati tata". Ne deriva un'attenzione parti- il libro di Nando Filograsso e ne colare alle tecniche e agli assetti logi- indica il senso ultimo, che, d'altra CESARE PIANCIOLA ci della cultura letteraria. parte, risuona già nel titolo: l'edu- Centrale diventa la presa di di- cazione (ma anche la filosofia, la RAFFAELE MANTEGAZZA, Filosofia dell'educa- dell' essere i soggetti plurali, dialogicamen- stanza dagli impianti scientifici e scienza, l'intera cultura) dovrebbe zione, Bruno Mondadori, MHano 1998, metodologici legati a processi co- configurarsi come processo di te costituiti, sessuati, agiti da meccanismi pp. 325, Lit 40.000. sociali, da un lato; le esperienze storiche gnitivi standardizzati, oggettivi, comprensione della struttura di- schematici, categoriali. Non stupi- traumatiche delle istituzioni totali dall'al- lemmatica profonda della realtà. Il sce più di tanto l'affermazione che Dall'introduzione di Riccardo Massa al li- paradosso, la compresenza di ele- tro, rendono evidente "il vero oggetto di "il processo di fare scienza è narrati- menti opposti, l'ambivalenza (da bro risulta che la filosofia dell'educazione una teoria della formazione dell'individuo: vo"; la narrazione viene rivalutata non confondere con l'ambiguità) ha uno statuto incerto e controverso, soprat- l'insieme dei dispositivi (...) che possono "come modo di pensare, come sono inevitabili. Allora coraggio: tutto se vuole ritagliarsi, nell'ambito dei di- essere utilizzati dalle pratiche di dominio struttura per organizzare la nostra ragionare per problemi e ritentare scorsi e in quello degli insegnamenti accade- in virtù della costituzione del soggetto inte- conoscenza e come veicolo nel pro- uno sforzo teoretico, anche in pe- mici, una propria specificità in un campo di grato (pratiche disciplinari) o della liquida- cesso dell'educazione, e in partico- dagogia, non è inutile. Specie se la lare dell'educazione scientifica". società è, appunto, "acentrica". discipline pedagogiche e di scienze dell'edu- zione dell'individuo medesimo (campo di cazione piuttosto affollato. Mantegazza, nel concentramento e di sterminio), ma che La revisione critica degli assetti "Acentrica", ci dice l'autore, non cognitivi delle metodologie scolasti- quadro di un marxismo criticamente rivisto possono altresì costituire la base per una indica il destino caotico della no- che lo porta ad approfondire tema- stra società "complessa". Acentri- che deve molto alla prima elaborazione teo- strategia di ridefinizione dell'individuo che tiche che sono diventate, ormai, ca è la società che non ha più un rica francofortese e al Foucault degli anni resiste al dominio e che trova in questa ca- punti di riferimento delle nuove unico centro, ma una pluralità di sessanta e settanta (mentre non dimostra tegoria di resistenza la base per la ridefini- scienze dell'educazione, come le riferimenti. E, sin qui, nulla di interesse per gli sviluppi di Apel e di Haber- zione (...) di una sua identità oppositiva". teorie della mente su cui Bruner nuovo. Il problema vero è control- mas e nemmeno per il Foucault successivo Acquistano un particolare rilievo le posi- aveva lavorato in La mente a più di- lare questa frammentazione: per alla microfisica del potere), prova a tracciar- zioni radicali (da Capitini a don Milani a mensioni (Laterza, 1988). Alcune Filograsso occorre far comunicare affermazioni sono significative: "Il tra loro questi punti per "progetta- ne un profilo attraverso un manuale in cui Paulo Freire, ecc.) che hanno pensato l'edu- figure, scuole, posizioni sono, talora in mo- cazione come formazione di soggetti che bambino (o chiunque altro) possie- re una cultura" (qui Morin è un ri- de una teoria della mente"; "Trat- do molto riassuntivo, talora con maggiore fanno propria l'istanza dell'emancipazione ferimento esplicito). E l'educazio- tando il bambino come si sapesse ne ha, di nuovo, un ruolo impor- attenzione analitica, incastonate in un di- umana e sono, almeno parzialmente, in che cosa ha in mente e dimostrando tante da giocare. scorso di forte impianto teorico. A partire grado di realizzare quell'autonomia che era l'aspettativa che lui sappia cosa ab- Prima di tutto occorre ricono- dallo sviluppo della borghesia "l'educazione l'ideale regolativo della grande tradizione biamo in mente noi, gli consentiamo scere la "stretta affinità tra svilup- è quella particolare pratica attraverso la pedagogica. di progredire verso lo sviluppo di po biologico e processo cogniti- quale gli individui umani sono condotti a una teoria della mente utilizzabile". vo": tutti gli organismi viventi so- Queste tesi, che erano già state esposte nel pensarsi, concepirsi e agire come soggetti". saggio Teoria critica della formazione. Si sa che su questo tema hanno insi- no sistemi aperti che procedono a stito Howard Gardner e gli espo- zig-zag (Filograsso cita Laborit, Nella tradizione filosofica della modernità Espropriazione dell'individuo e pedagogia H soggetto diventa spesso tronfio e metafisi- nenti della teoria della complessità. Lorenz, Varela, Bateson e Piaget) della resistenza (Unicopli, 1995), qui devo- L'attenzione è spostata giusta- co, mentre le pratiche educative sono anche in forza anche di una propria crea- no venire a patti con uno sforzo sistematico- mente sulla mente, sulle teorie, sulle tività che si oppone a tutto ciò che pratiche di assoggettamento funzionali a manualistico che vuole tenere insieme un culture, sui contesti del narrativo, è "meccanoforme e ripetitivo", ma strategie spesso inconsapevoli di potere e di mucchio di cose, ben tredici paradigmi filoso- sulla complessità dei problemi edu- che non rifiuta i processi adattivi disciplinamento. fici di cui l'autore scevera l'"apporto ineludi- cativi. In questo quadro acquistano ("un eccesso di novità può uccide- bile" da recuperare in un'operazione esplicita rilievo le sue osservazioni relativa- re una cultura"). La crisi teorica del soggetto classico, che infine perviene al positivo riconoscimento di contaminazione. mente all'educazione e alla scuola: Poi occorre non dimenticare che "Ho cercato di dimostrare che una società acentrica è pur sempre l'educazione non è semplicemente una società. La polverizzazione del una questione tecnica di buona ge- sociale che, in educazione, è stata stione dell'elaborazione dell'infor- celebrata dal comportamentismo matismo comportamentista e co- derebbe a un'astratta indifferenza tivi, strutturati intorno all'azione, mazione, né si può limitare all'appli- skinneriano e da alcuni funzionali- gnitivista tutto preso dalla sua an- etica. Il libro ha così il merito di af- all'immagine, ai simboli astratti. Da cazione di 'teorie dell'apprendi- sti, non è per Filograsso accettabi- sia di selezione e di esclusione. frontare uno dei nodi centrali della allora il suo percorso è stato lungo e mento' o all'impiego dei risultati di le. La destrutturazione della so- Riscoperta del soggetto e della di- teoria etica e politica, ma anche complesso, come dimostra anche un test delle prestazioni centrato sul cietà complessa non comporta la fi- mensione direttamente sociale dell'educazione, che non è chiama- questo libro, per il quale vale quan- soggetto. È invece un'attività com- ne della società come "campo" dell'educazione sono i due cardini ta a riprodurre la società ma a stare to scrisse nella prefazione a La ricer- plessa, che si propone di adattare (Bourdieu) di relazioni intersog- della riflessione di Filograsso. L'im- al centro di un processo di trasfor- ca del significato (Bollati Boringhie- una cultura alle esigenze dei suoi gettive e di strutture diversificate e pulso alla differenziazione della no- mazione, anche se appare all'autore ri, 1992): "I libri sono come vette di membri e i loro modi di conoscere connesse. "Conoscere (...) vuol di- stra società non può essere risolto - che è lontano da illusioni trionfa- monti che spuntano alla superficie alle esigenze della cultura". re (...) creare nuove configurazioni nel concetto di sistema autoreferen- listiche - oggi spesso impotente ed del mare: per quanto possano appa- È senz'altro da tenere in grande eliminando il superfluo, combi- ziale che esclude il soggetto e rifiuta rire isole a sé stanti, esse sono in considerazione la proposta di Bru- nando gli elementi per nessi fun- ogni progetto di costruzione creati- realtà nient'altro che rilievi di una ner di impostare il discorso educati- zionali, dai quali si genera il senso". va della stessa cultura. Il compito configurazione sotterranea". vo e pedagogico con una documen- È il concetto di senso che Filogras- dell'educazione che intende la le- La cultura dell'educazione si pre- tata apertura al narrativo e, in parti- so ritiene si debba assumere come zione della complessità è di valoriz- senta come un lavoro ad ampio rag- colare, alla cultura letteraria. Non centrale, anche sul piano etico, per zare la creatività dell'intelligenza gio nel quale vengono a convergere sono tuttavia da sottovalutare, da un non perdere di vista l'emancipazio- sapendo che essa "non si dirige ver- aspetti autobiografici, impostazioni lato, i rischid i un'eccessiva curvatu- ne umana come cornice e contenu- so il caos (...) ma tende invece a co- maturate specie nell'ultimo decen- ra sul raccontare, sull'aspetto auto- to dell'educazione. Non cedere al- struire un ordine, perché è in que- nio, strategie riguardanti la cultura, biografico, e, dall'altro, di non tener lo schematismo di "certezze scien- sto che trova il suo equilibrio, co- l'educazione, la scuola. Il discorso, conto che l'assetto linguistico ed epi- tifiche costruite su troppo fragili struendo senso". C'è dunque un anche sul piano argomentativo, si fa stemologico dei nuovi orientamenti fondamenti epistemologici" né alla preciso impulso etico in questa pro- più articolato, nel senso di indivi- scientifici, anche con l'apporto di disgregazione sociale e culturale spettiva che recupera l'attivismo duare i limiti dei modelli psicopeda- Bruner, è completamente cambiato provocata da un'interpretazione pedagogico di Dewey e la teoria di gogici che avevano stabilito rapporti rispetto ai modelli scientifici a cui della complessità di stampo post- Gardner dell'unità della mente nel- privilegiati con la fisica, la biologia, psicologia e pedagogia erano tradi- moderno (i bersagli sono Lyotard e la molteplicità delle intelligenze, la computazionalità, e di proporre, zionalmente legate. • DEI LIBRI DEL MESE

GIUGNO 1998 N.6, PAG. 41 (^P trecci vc^^xtc Parole in musica. insetti presenti nell'area urba- Lingua e poesia nella na e suburbana di Roma divise per canzone d'autore italiana Contro l'ineffabilismo ordini e famiglie. Il grosso del lavo- a cura di Lorenzo Coverì LUIGI PERISSINOTTO ro che ha portato alla realizzazione pp. 236, Lit 30.000 di quest'opera, e che ne aumenta il Interlinea, Novara 1996 valore, è consistito nella raccolta di Piergiorgio Donatelli ficoltà del testo wittgensteiniano senso etico delle Ricerche filosofi- tutti i dati provenienti da moltissime Giandomenico Curi Wittgenstein e l'etica e si assume sempre la responsabi- che, la quale rischia di rendere collezioni, anche risalenti al secolo scorso. lo vorrei essere là. pp.XV-205, Lit 45.000 lità di interpretarlo. Da questo oscuri al lettore proprio i motivi Cantautori in Italia Laterza, Roma-Bari 1998 punto di vista, e tenuto anche dell'adozione da parte di Wittgen- SIMONA PETRUZZI pp.398, Lit 40.000 conto della rilevanza che il tema stein di quella concezione defla- Studium, Roma 1997 della regola ha assunto sia nella zionistica della filosofia che, con Alberto Voltolini letteratura su Wittgenstein sia alcune buone ragioni, Voltolini gli Antonella Visentin Guida alla lettura Lavoro sensato Paolo Jachia nella letteratura filosofica tout attribuisce. delle "Ricerche Filosofiche" court, particolarmente interessan- Proprio sulla questione del sen- pp. 134, Lit 15.000 La canzone d'autore italiana di Wittgenstein 1958-1997 ti sono le ampie sezioni 4 e 5 del so etico della filosofia di Wittgen- Liocorno, Roma 1997 pp. 194, Lit 25.000 capitolo terzo, dedicate per l'ap- stein si incentra invece il volume pp. 231, Lit 14.000 Laterza, Roma-Bari 1998 punto alla nozione di "seguire di Donatelli. Anche questo libro Il lavoro di Visentin ha il pregio di Feltrinelli, Milano 1998 una regola", nelle quali viene ap- ha diversi ed evidenti meriti. Anzi- individuare una chiave di lettura di I volumi di Piergiorgio Dona- plicata al testo delle Ricerche filo- tutto, come si diceva, esso offre quanto va evolvendosi nelle società La lingua della canzone d'autore telli e Alberto Voltolini sono con- sofiche la nozione di "applicazio- un'interpretazione complessiva che si vedono attraversate dalla cri- è il punto di riferimento principale tributi abbastanza diversi agli stu- ne paradigmatica di una regola". dell'intera filosofia di Wittgen- si del fordismo come modello di svi- della nuova edizione di Parole in di su Wittgenstein, sia negli inten- Ma di grande utilità, e molto chia- stein (anche se la parte più consi- luppo. Ha cioè il vantaggio di poter musica: i saggi che la compongono ti sia nella costruzione e nello sti- ra, è anche la più breve sezione 7, leggere tali mutamenti attraverso - aggiornati o inediti - testimoniano stente è riservata al Tractatus, per una specifica concezione del lavo- l'interesse di linguisti e letterati (co- le, anche se entrambi gli autori sempre del capitolo terzo, dedica- ragioni su cui ritornerò), che insi- me Tullio De Mauro, Maria Corti, condividono un medesimo orien- ta a due nozioni - "vedere come" ste, soprattutto (ma non solo), sul- ro umano; e la dicotomia lavoro Franco Fortini, Pier Vincenzo Men- tamento filosofico-ana- la scia dei lavori di Co- sensato / lavoro non sensato si in- galdo, Pier Vittorio Tondelli) per un litico. Quello di Volto- ra Diamond, sul lega- serisce in questa traiettoria. Lavoro genere che può ormai ritenersi lini vuole essere una me stretto e inscindibi- sensato è un'espressione con la mezzo di trasmissione al pubblico guida alla lettura delle le tra linguaggio quale "in questa sede vengono di esperienze letterarie e novità lin- Ricerche filosofiche, os- (logica), filosofia ed eti- identificate le attività lavorative de- guistiche. L'uso del dialetto, l'anali- sia alla prima e più in- ca. Anzi, questo è quasi stinate prioritariamente alla soddi- si dell'utilizzo e della manipolazione fluente delle opere che Concordanza certamente il lavoro in sfazione di bisogni sociali ed indivi- delle forme ritmiche tradizionali, le gli esecutori letterari di lingua italiana che con duali della comunità promosse o provocazioni, sono alcuni dei temi Wittgenstein comin- (Concordanza delle poesie di Cesare Pavese, Olschki, più forza e coerenza coordinate indifferentemente dallo trattati. Il libro è completato da ciarono a pubblicare Firenze 1997, pp. 265, s.i.p ). cerca di saggiare, in ri- Stato o da privati". Si capisce che il un'antologia dei testi esaminati nei dopo la sua morte. Per Giuseppe Savoca e Antonio Sichera hanno consegnato ferimento a Wittgen- lavoro sensato diviene una prero- saggi. Il libro che Giandomenico questa ragione, ossia alle stampe un nuovo volume di analisi delle concordan- stein ma anche nel con- gativa di quell'economia sociale Curi dedica alla storia della canzo- per il suo carattere di ze. Si tratta di un lavoro sulle poesie di Cesare Pavese. testo del dibattito etico composta dall'intreccio tra lavori ne d'autore analizza l'evoluzione guida, il volume di Vol- Esso contiene un lungo commento di Antonio Sichera sui contemporaneo, que- socialmente utili, cooperazione so- del genere partendo dalla fine degli tolini contiene una do- risultati ottenuti dalla ricerca, gli elenchi dei lemmi ricor- sto tipo di proposta in- ciale, imprese no profit, comune- anni cinquanta, per poi suddividere verosa, anche se discre- renti e dei versi esaminati. terpretativa. mente - e forse erroneamente - la produzione dei cantautori per ge- ta e limitata all'essen- Donatelli adotta e identificato con l'espressione "terzo nerazioni (anni sessanta, settanta, ziale, parte informati- sviluppa fino in fondo settore". Nemmeno la discussio- ecc.). Le dettagliate schede di pre- vo-documentaria. La " l'idea secondo cui il ne intorno alle nuove politiche di sentazione dei singoli personaggi e parte più consistente e i—mm —| Tractatus nascerebbe riorganizzazione del processo pro- delle tematiche presenti nelle loro significativa, tuttavia, è I HI ^—i da una ripresa e da una duttivo (dal just in time sino alla composizioni rivelano l'appassio- costituita da un'analisi radicalizzazione del "quali-tà totale"), assunte a opera- nato interesse dell'autore, che met- ravvicinata dell'opera, nella quale e "esperienza del significato" - modo in cui Frege aveva dissolto zioni di "trasformismo" manageriali- te sempre in evidenza sia la con- l'autore si mantiene aderente che Wittgenstein elabora nella il problema russelliano dell'unità sta, scalfisce le certezze di questa nessione fra testi e attualità, sia le all'andamento del testo wittgen- parte seconda delle Ricerche filo- della proposizione, con cui Rus- chiave di lettura. Il terzo settore di- caratteristiche della ricerca musi- steiniano, senza per questo rinun- sofiche e che da qualche anno so- sell si era scontrato in I principi venta una via d'uscita dalla crisi del cale. Utili le discografie che chiudo- ciare né a interpretarlo né a misu- no giustamente al centro dell'in- della matematica-, che cosa tiene fordismo; un laboratorio di speri- no ciascuna scheda. Paolo Jachia rarsi (talora esplicitamente, più teresse di diversi studiosi. assieme i termini che compongo- mentazione nel quale possono tro- concentra nel suo libro l'attenzione spesso in maniera implicita) con Detto questo, vorrei, però, an- no la proposizione? La conse- sui testi delle canzoni, cercando da alcune delle più influenti e conso- che indicare due aspetti del volu- guenza più rilevante che Frege un lato di evidenziarne i valori poeti- lidate tradizioni critiche (Kripke, me di Voltolini su cui non mi trovo trae da siffatta dissoluzione è il ri- ci, la ricerca e le trasformazioni lin- gli Hintikka, ecc.). d'accordo. Anzitutto, anche in conoscimento che è impossibile guistiche e le influenze culturali, II volume di Donatelli, invece, è questo libro ho trovato confermata che vi siano proposizioni sulla lo- dall'altro di ricostruire il percorso più esplicitamente impegnato a li- una tendenza che è assai diffusa tra gica del linguaggio, ossia che è dei singoli cantautori attraverso la vello teorico: l'autore si propone gli interpreti delle Ricerche filosofi- impossibile "teorizzare sulla fon- loro visione del mondo e dell'uomo. di fornire e di giustificare un'in- che,, ossia quella di concentrare la dazione logica del linguaggio". Vi LUISELLA CLAROTTI terpretazione complessiva della propria attenzione, per quanto ri- è, però, un'ambiguità in questo filosofia di Wittgenstein, al cen- guarda la parte prima, quasi esclu- riconoscimento fregeano: da una tro della quale vi è una disamina sivamente sui primi quattrocento- parte, infatti, queste proposizioni del nesso linguaggio (logica) - eti- quattrocentocinquanta paragrafi. sono dichiarate semplicemente GII insetti di Roma ca - filosofia. Nel fare questo, Do- Ciò che sembra implicito in questa insensate; dall'altra, Frege sem- a cura di Marzio Zapparoli natelli si richiama apertamente a scelta è che i paragrafi successivi si bra suggerire che esse cercano di pp. 358, Lit 80.000 una linea di pensiero che ha tra i limitino a esemplificare o ad arti- esprimere ciò che è impossibile Palombi, Roma 1997 suoi rappresentanti più significa- colare posizioni già ormai guada- esprimere. Nel Tractatus l'ambi- tivi la Anscombe, Cora Diamond, gnate. Ma è davvero così? Un se- guità di Frege viene risolta senza La conoscenza dell'entomofauna Stanley Cavell e James Conant. condo aspetto che mi lascia per- esitazione a favore della prima al- di una città costituisce un aspetto Ma non è solo l'efficacia interpre- plesso è lo scarso spazio che viene ternativa. È per questo che, se- vare risposte positive gli interrogati- importante nella pianificazione de- tativa di questa linea di pensiero riservato alla questione della for- condo Donatelli, deve essere net- vi che emergono dalle contraddi- gli interventi di protezione delle co- che preoccupa Donatelli. Egli ma (o dello stile) delle Ricerche fi- tamente respinta ogni interpreta- zioni relative alla competizione tra munità urbane animali e vegetali di vuole anche mostrare che essa è losofiche, su cui Wittgenstein si zione "ineffabilista" del Tracta- tempi di vita e tempi di lavoro, alla cui gli insetti sono parte integrante, teoricamente feconda, in quanto sofferma, tra l'altro, in alcuni pas- tus-. le proposizioni filosofiche necessità di rinsaldare ed estende- anche se spesso dimenticata. Inol- consente di individuare in Witt- saggi memorabili della Prefazione non sono insensate perché cerca- re la solidarietà nelle relazioni so- tre può essere un valido punto di genstein una soluzione nuova e all'opera. Credo che una siffatta no di esprimere qualcosa che non ciali, fino alla movimentata questio- partenza per progettare esperi- promettente (non assimilabile né questione non possa essere elusa, può essere espresso; esse sono ne degli orari di lavoro. La cultura menti di didattica delle scienze na- al non cognitivismo, né al descrit- se si vuol cercare di venire a capo semplicemente insensate. La con- del dono come fondamento della turali "sul campo", e non solamente tivismo, né all'intuizionismo) al della concezione wittgensteiniana fusione filosofica più grande non vita sociale e di un modello econo- per i ragazzi. Queste le motivazioni problema della natura del pensie- della filosofia. In generale, mi sem- consiste, allora, nel cercare di mico alternativo. Il tono eccessiva- di un libro che, oltre a essere una ro morale. bra che nel volume di Voltolini la esprimere ciò che non si lascereb- mente apologetico lascia inesplo- raccolta poderosa e unica di dati I meriti del libro di Voltolini so- questione della filosofia non abbia be di principio esprimere, ma rato il campo di che cosa succeda faunistici riguardanti il popolamen- no molteplici. Anzitutto, esso as- tutto lo spazio e l'enfasi che richie- nello "scambiare l'insensatez- all'interno del "terzo settore", e più to entomologico della città di Roma, solve il compito che si era prefis- derebbe. Certo, l'autore vi dedica za come un senso nascosto e indi- precisamente il tema della qualità è anche una stimolante rassegna sato, in quanto costituisce una alcune pagine, nelle quali attribui- retto". del lavoro, della condizione dei di- storica delle ricerche condotte fin guida sempre affidabile alla lettu- sce a Wittgenstein una concezione E questa la prospettiva che ritti del lavoro, del grado di investi- dai primi decenni dell'Ottocento, in- ra delle Ricerche filosofiche. Ma "deflazionistica" della filosofia, consente di intendere la conce- mento nelle risorse umane nell'eco- serite nel quadro delle modificazio- esso è di grande interesse anche ma sono pagine che non riescono a zione wittgensteiniana della filo- nomia del no profit, dove forse Vi- ni ambientali conseguenti allo svi- per chi abbia già percorso il pae- corrispondere fino in fondo all'im- sofia: i problemi filosofici sono sentin rischierebbe di trovare talvol- luppo della città. Tale rassegna in- saggio delle Ricerche filosofiche, portanza del tema. Le stesse consi- problemi che riguardano noi, ta ciò che ha, legittimamente, troduce la parte relativa all'elenco proprio perché - come già sottoli- derazioni valgono per l'assenza di contestato al "fordismo". commentato delle specie di fc^ neavo - l'autore non elude le dif- ogni annotazione sul (possibile) IGOR PIOTTO |DEI LIBRI DEL MESE

GIUGNO 1998 N. ó, PAG. 42

Maria Luisa Bianco condo lo slogan delle Ricerche fi- (...) non in quanto compaiono ri- L'impostazione dei libri di Donne al lavoro. losofiche: "Non vi è niente di na- flessioni etiche esplicite ma in questa collana è sicuramente più Cinque itinerari fra non la logica, per cui ciò che il scosto"), appare in questa lettura quanto essa contribuisce a risol- scanzonata di quella a cui si è nor- le diseguaglianze di genere Tractatus si propone è di "inco- la conquista più preziosa del vere quel tipo di alienazione da malmente abituati per questo gene- pp. 175, Lit 26.000 raggiare un cambiamento perso- Tractatus. È per questo, tra l'al- noi stessi [quel "tipo di frainten- re di opere. In questo volume su Scriptorium, Torino 1997 nale", ossia un cambiamento del tro, che un libro dedicato all'inte- dimento in cui cadiamo quando Kant, per esempio, nelle prime pa- modo in cui ci poniamo nei con- ra filosofia di Wittgenstein può rimaniamo vittime dello scettici- gine ci si sofferma in modo umoristi- Nel suo libro immediatamente fronti del linguaggio, allorché, riservare 133 delle sue 197 pagine smo circa i poteri della nostra co sulla vita quotidiana del filosofo precedente ( Classi e reti sociali. Ri- per esempio, ci chiediamo come al Tractatus. In effetti, la conclu- mente di arrivare a toccare la (oggetto di interesse fin dai tempi di sorse e strategie degli attori nella ri- possa essere colmata la distanza sione a cui giunge Donatelli nel realtà del mondo e delle altre per- Thomas De Quincey); oppure si produzione delle diseguaglianze, Il tra linguaggio e mondo. Queste terzo capitolo, dedicato alla ri- sone"] che costituisce nel con- giustifica la necessità di una breve Mulino, 1996), Maria Luisa Bianco considerazioni valgono anche, e flessione matura di Wittgenstein, tempo il problema della filosofia descrizione preliminare della strut- si occupava delle trasformazioni in insieme, per l'etica: nel Tractatus è che in questa fase ben poco e la forma del problema etico". tura della Critica della ragion pura corso nella struttura e nei meccani- non si sostiene che il contenuto cambia per quanto riguarda la fi- Pur condividendo il senso di ricorrendo a un paragone con lo smi di riproduzione delle disegua- dell'etica è ineffabile (non espri- losofia e l'etica. In particolare, il questa insistenza sulla continuità schema dell'impianto elettrico che glianze, utilizzando la network mibile, perché non fattuale). Non fatto che nella fase matura le con- della filosofia wittgensteiniana, cre- si trova aprendo l'imballaggio di un analysis come strumento d'indagi- vi è un contenuto dell'etica. Ciò siderazioni etiche siano quasi del do che il percorso dal Tractatus alla elettrodomestico. La spiegazione e ne. Su questo sfondo e con questi che l'etica concerne è piuttosto tutto assenti non deve trarci in in- fase matura sia più accidentato e il commento dell'opera (con ampio strumenti l'autrice tratta ora le dise- "la nostra inclinazione a ritenere ganno sulle intenzioni di Witt- meno lineare di quello che Dona- ricorso a citazioni) sono gradevol- guaglianze di genere. Il primo capi- che sia possibile guardare noi genstein. Come il senso etico del telli disegna, e che le considerazioni mente brillanti e di agevole com- tolo presenta, sotto il titolo Semanti- stessi - la nostra condizione uma- Tractatus non era da cercarsi nel- di Wittgenstein sul "dogmatismo" prensione, anche se non particolar- ca della discriminazione, un sinteti- na - nello stesso modo in cui le proposizioni finali sull'etica della sua prima opera non vadano mente originali (ma non è questo co e utilissimo dizionario sociologi- guardiamo i fatti del mondo", os- (anche queste proposizioni van- sottovalutate proprio in relazione che ci si aspetta da una guida intro- co dei concetti rilevanti; l'inclusione sia, dal di fuori. E per questo che no "superate", nel senso della al tema etica e filosofia. Una consi- duttiva). Il libro è senza dubbio di delle donne nelle analisi delle classi ciò che il Tractatus vuole, anzitut- proposizione 6.54), così "la rifles- derazione finale: Donatelli sce- piacevole lettura, ma difficilmente è l'oggetto del secondo capitolo. I to, cambiare è "la nostra inclina- sione matura è connessa all'etica glie di individuare la posizione potrà costituire da solo un'introdu- capitoli successivi hanno carattere zione a considerare i wittgensteiniana sul- zione efficace alla Critica della ra- empirico. Il terzo dà ragione del tito- problemi dell'etica co- l'etica a partire dal con- gion pura. lo: il contesto organizzativo in cui le me problemi di scienza testo costituito dalla me- GUIDO BONINO donne lavorano vi compare infatti naturale". taetica analitica, giun- come terreno decisivo su cui le di- Tra gli effetti più evi- gendo alla conclusione seguaglianze di genere si struttura- denti di questa inter- che la prima (la posizio- no e si perpetuano, e su cui l'inda- pretazione, oltre alla Poesia ne di Wittgenstein) non gine si colloca in un promettente fi- forte sottolineatura può essere ricondotta lone dì ricerche anche italiane (co- dell'eredità fregeana Possono essere considerati strumenti i tre piccoli libri entro i presupposti con- me quelle citate di Adriana Luciano operante in Wittgen- dell'editore Loggia de' Lanzi. Sono quaderni di poesia me- divisi dalla seconda (la e Chiara Saraceno), li quarto capi- stein, vi è quello di sta- diorientale, balcanica e africana. Il primo è introdotto da metaetica analitica). La tolo è dedicato alle trasformazioni bilire una strettissima Tommaso Di Francesco, il secondo da Franco Lai e il terzo mia impressione è che, della partecipazione femminile al continuità tra il Tracta- da Roberto Mussapi. Ad arricchire il volume africano, un'in- proprio se accettiamo mercato del lavoro in Italia, ma con tus e la fase matura. In- tervista a Wole Soyinka mentre per il volume balcanico una l'interpretazione di Do- elementi di comparazione interna- fatti, ciò che viene tra- prefazione di Predrag Matvejeviò. Costano dodicimila lire. natelli dell'etica wittgen- zionale. La comparazione interna- dizionalmente presen- steiniana, occorrerà GIOVANNI FILORAMO, MARCEL- zionale viene utilizzata in maniera tato come l'esito più d'ora in poi trovare per LO MASSENZIO, MASSIMO RAVERI, più sistematica nell'ultimo capitolo, evidente della fase po- Wittgenstein degli in- PAOLO SCARPI, Manuale di dedicato alle carriere femminili nel- st-Tractatus (la dissolu- terlocutori diversi da storia delle religioni, Later- l'università, in efficace combinazio- zione di ogni prospet- quelli che l'autore gli ha za, Roma-Bari 1998, pp. 594, ne con i riferimenti alla letteratura, i tiva ineffabilista, se- scelto. Lit 58.000. dati quantitativi, l'analisi di rete, l'osservazione partecipante. Il libro Gli autori: Titolari di cattedre riesce in definitiva, in un numero di di storia delle religioni rispetti- pagine molto contenuto, a fornire Storia umana e naturale vamente a Torino, Roma, Vene- contemporaneamente un contribu- zia e Padova, i quattro autori si TULLIO REGGE to di ricerca originale e una chiara sono così suddivisa la materia: a introduzione generale alla materia; Filoramo, zoroastrismo, giudai- e qualche interessante indicazione Piero Bianucci in cui avviene questa transizione. Bianucci parte da questa consta- smo, cristianesimo, islam, gnosi, di policy, che avrebbe forse merita- Nati dalle stelle L'uomo appare come l'ultimo par- tazione per concedersi uno sguar- manicheismo e nuovi movimen- to una trattazione più sistematica. pp. 238, Lit 26.000 to di un'evoluzione cominciata cir- do su tutto, e tutto con uno stile ti religiosi; a Massenzio, antro- ANGELO PICHIERRI Simonelli, Milano 1998 ca quattro miliardi e mezzo di anni che è diametralmente opposto a pologia e storia delle religioni; a or sono, un neonato particolar- quello della divulgazione scientifi- Raveri, induismo, buddhismo, Chi ha detto che la divulgazione mente distruttivo che minaccia di ca fatta dai professionisti. Il discor- taoismo e shinto; a Scarpi, mon- scientifica debba essere fatta sola- distruggere la stessa natura che lo so è addolcito da battute e aneddo- do antico mediorientale, greco, Ralf Ludwig mente da scienziati professionisti? ha prodotto. ti e trasuda l'impianto giornalistico romano e precolombiano. "Critica della ragion pura" Piero Bianucci, laureato in filosofia Bianucci si chiede - ma concede dell'autore. Non ho controllato si- II metodo: Si è ricercata una di Immanuel Kant. e quindi con un grave handicap di in partenza che non tutto il conte- stematicamente le affermazioni posizione di equilibrio tra le Guida e commento partenza, è uscito da tempo allo nuto del libro è farina del suo sac- contenute nel libro, ma conoscen- sintesi in prima persona alla ed. orig. 1995 scoperto con una serie di libri di co - se la storia umana comincia do molto bene l'autore so che si Mircea Eliade e le collazioni di trad. dal tedesco ispirazione scientifica; inoltre, co- davvero solamente quattro miliar- documenta con puntiglio prima di singoli specialismi, coordinan- di Franz Reinders me tutti sanno, dirige l'inserto di di e mezzo di anni or sono, quando scrivere. La portata di una pubbli- do il lavoro di un gruppo limita- e Rossella Zeni "Tutto Scienze" sulla "Stampa". i primi procarioti nuotavano nel cazione del genere si misura con un to di autori di orientamento pp. 152, Lit. 16.000. Se dovessimo dar retta ai libri di brodo primordiale. Se per "storia" metro diverso da quello puramen- metodologico simile. Garzanti, Milano 1998 testo dei licei potremmo trarre la si intende una serie di avvenimenti te accademico. Per sua natura la I presupposti: La valorizza- conseguenza che la storia umana è legati tra loro da una catena causa- divulgazione scientifica deve parti- zione delle religioni come pro- Anche Garzanti si cimenta in una cominciata al tempo dei sumeri o effetto allora occorre andare oltre e re dal mondo scientifico, ma la mi- dotti culturali storicamente de- collana (o meglio, una sottocollana degli ittiti circa cinquemila anni or chiedersi da dove sia arrivato il So- sura del suo successo risiede nel terminati, il riconoscimento del- degli "Elefanti") di commenti a clas- sono. Si tratta comunque dell'ini- le e come mai la nube di gas e di de- modo con cui essa viene ripresa e la pari dignità di tutte le culture, sici della filosofia, dopo Utet, Later- zio di quella storia umana che è do- triti che si è poi condensata nel si- cooptata da coloro a cui è destina- la sensibilità comparativistica. za e Nuova Italia Scientifica (ora cumentata da artefatti o da tradi- stema solare avesse la composizio- ta. Sotto questo aspetto l'iniziativa La struttura: Le presentazio- Carocci). Evidentemente si tratta di zioni orali giunte fino ai giorni no- ne chimica giusta per dare origine di Bianucci va considerata come ni dei vari sistemi cultuali, che si un genere dalle prospettive di ven- stri. Volendo possiamo risalire ol- alla vita. Sotto questo aspetto il fat- un avvenimento altamente positi- susseguono in ordine tenden- dita piuttosto rosee, e sicuramente tre analizzando i graffiti preistorici to fondamentale è la sintesi degli vo, alla pari, ad esempio, con le at- zialmente cronologico, sono in- molto utile per gli studenti. Contra- o le sepolture rituali, ma così fa- elementi chimici nel nòcciolo cen- tività degli astronomi dilettanti. Il tervallate da schede di ap- riamente alle collane analoghe cendo ci spingiamo indietro di trale delle stelle attraverso una lun- libro (27 capitoli e circa 240 pagi- profondimento, sia su singoli preesistenti (che si compongono di centinaia di migliaia di anni e non è ga serie di reazioni termonucleari. ne) contiene anche una ricca bi- aspetti di determinate religioni libri scritti appositamente), Garzanti possibile ricostruire una cronisto- In questa catena di avvenimenti bliografia molto utile per chi inten- sia su temi di interesse generale ha scelto di puntare su traduzioni di ria dettagliata simile a quella dei anche eventi disastrosi come de ampliare i propri orizzonti. (0 monachesimo, l'esoterismo, opere pubblicate in Germania dalla tempi nostri. Non esiste tuttavia un l'esplosione di una supernova han- il sincretismo, ecc.). Ciascun ca- Deutscher Taschenbuch Verlag. limite preciso che separi la preisto- no avuto un ruolo fondamentale pitolo è seguito da una biblio- Oltre a questo volume sulla Critica ria dalla paleontologia per cui in nello scagliare nello spazio inter- grafia. Un indice dei nomi delle della ragion pura ne sono già usciti realtà la storia umana si priva per stellare quantità massicce di ele- divinità conclude il volume. altri tre, dedicati alla Critica della gradi successivi degli avvenimenti menti di sintesi che sono state poi ragion pratica, alla Fenomenolo- particolari e diventa un capitolo utilizzate per la formazione di altre "L'Indice" non recensisce i li- gia dello spirito di Hegel (entrambi particolare della storia naturale. Il stelle tra cui il Sole. In questo senso bri dei membri della redazione, di Ralf Ludwig) e a Così parlò Zara- grande significato dell'evoluzioni- la storia delle stelle e, perché no, la ma ne dà conto in questa rubrica thustra di Nietzsche (di Rudiger smo darwiniano è stato appunto cosmologia anticipano quella del- a cura della direzione. Schmidt e Cord Spreckelsen). quello di fornire il quadro generale l'uomo. 1^^esttcr fiLtrs, Lo stile maturo di Tarantino. Meno spettacolare, più intenso GIANNI RONDOLINO

asato sul romanzo di Elmo- Jackie Brown (id.) di Quentin Tarantino con Pam Grier, stanza stessa del racconto, cioè la re Léonard Rum Punch - e violenza nelle sue manifestazioni non su un soggetto origina- Robert De Niro, Bridget Fonda, Usa 1998 interiori ed esteriori, diventa in ble come i suoi precedenti film e sce- Jackie Brown lo sfondo, sbiadito o neggiature, ma di fatto riscritto e che su una sceneggiatura originale. luppi interni che ne evidenziavano trafficante d'armi, dopo una serie di appena tratteggiato, di una storia sceneggiato da Quentin Tarantino È bene dir subito che il romanzo le componenti eversive, e il distacco contrattempi e attese che consento- ben più complessa e articolata, in secondo i suoi moduli consueti - di Léonard, come altri suoi, fa parte ironico (soprattutto nel secondo) no di approfondire il carattere dei cui i fatti, ma più ancora le situazio- Jackie Brown è stato da molti critici del bagaglio letterario di Tarantino, inseriva i fatti in un più ampio oriz- vari personaggi e i diversi ambienti ni, formano una rete di rapporti che giudicato o come una svolta nei con- delle sue preferenze, come egli stes- zonte critico, in Jackie Brown sia la -, sarebbe interessante analizzare incide sul reale e lascia la sua traccia fronti di Reservoir Dogs e di Pulp so ebbe occasione di dire. Cioè che violenza sia l'ironia si collocano su proprio quello che possiamo chia- indelebile. fiction, cioè un passo avanti in dire- tra Rum Punch e Jackie Brown, così un piano meno esplicito, più discre- mare lo stile maturo di Tarantino, la Basti un accenno. Le quattro bre- zione di un cinema meno violento e come, ad esempio, tra i romanzi The to, quasi inawertibile. Ed è questa sua capacità di uscire dagli schemi vi e inaspettate sequenze di violenza più costruito seguendo i canoni Switch, KillShot o Freaky Deaky e i discrezione - controllata da uno sti- consueti senza stravolgerne gli esplicita - le uccisioni di Beaumont classici del genere poliziesco - sia film Reservoir Dogs e Pulp Fiction ci le che si è fatto più maturo proprio aspetti fondamentali. Film polizie- Livingston (Chris Tucker) da parte pure aggiornato sui gusti e le ten- sono elementi comuni, non tanto rinunciando alla spettacolarizzazio- sco e noir al tempo stesso, Jackie di Ordell Robbie (Samuel L. Jack- denze del pubblico contempora- forse e soltanto sul piano dei fatti e ne (che pareva a volte gratuita) a fa- Brown si nega a ogni definizione ri- son), di Melanie (Bridget Fonda) da neo - oppure come un momento di degli sviluppi narrativi, quanto su vore d'una intensità di sguardo che gida di genere per un suo intrinseco parte di Louis Gara (Robert De Ni- stasi, o addirittura un passo indietro quello di uno stile che tende a porre riesce a cogliere il lato oscuro dei potere straniante ma anche, con- ro), di quest'ultimo da parte di Or- rispetto alla genialità e all'originalità fra la realtà descritta e la sua descri- personaggi, la loro dimensione inte- temporaneamente, coinvolgente. dell e di Ordell da parte della poli- dei due film che ne hanno consacra- zione una sorta di diaframma, che riore (per mezzo, ad esempio, di pri- Nel senso che la storia del colpo - zia - sono rappresentate in quattro to la fama in tutto il mondo. Anzi, non esclude, anzi sollecita l'ironia e mi piani e piani ravvicinati di grande che nella seconda parte del film di- modi diversi e complementari. In non pochi hanno parlato di una sua il distacco critico. Un'ironia e un di- impatto visivo, già dalla prima se- venta il centro dell'azione dramma- campo lungo la prima, al termine di involuzione e più ancora del fatto stacco che trasferiscono la violenza quenza di presentazione di Jackie tica ed è risolta cinematografica- un piano-sequenza che ne dilata i che questo suo terzo film da regista sul terreno del gioco, senza tuttavia Brown all'aeroporto) - che conferi- mente attraverso una suggestiva confini spaziali e ne accentua la ten- confermerebbe 0 carattere sostan- smorzarne i toni o edulcorarne le sce al film un carattere più meditato. scomposizione e ricomposizione sione emotiva; fuori-campo la se- zialmente effimero del suo cinema, potenzialità distruttrici. Di qui una Come d'una visione meno imme- temporale e spaziale degli eventi - è conda, improvvisa e terribile, ma il cui successo sarebbe semplice- narrazione o rappresentazione che diata e diretta, più attenta agli aspet- soltanto il filo rosso che serve a uni- anche grottesca e ironica, quasi a mente il frutto di una moda passeg- possiamo definire ludica. Ma di qui ti interni dei rapporti interpersonali, re e a separare i vari personaggi, co- suggello del comportamento assen- gera, di breve respiro. anche uno sguardo sul reale, sia pu- dei conflitti esistenziali, meno debi- stituenti, nella loro differente carat- te, fuori del tempo (e dello spazio), Insomma, Quentin Tarantino re trasfigurato, che ne denuncia l'in- trice d'uno stile volutamente ag- terizzazione psicologica e umana, di Louis; in campo ravvicinato la autore pulp per eccellenza, ma trinseca aggressività. gressivo. uno straordinario campionario di terza, durante il dialogo fra Ordell e proprio per questo legato a una Ora non v'è dubbio - se si guar- Senza entrare nei dettagli della azioni e reazioni. Così, quella che Louis, che si carica progressivamen- corrente cinematografica e lettera- da il film con occhio attento non vicenda - che può essere riassunta nei film e nelle sceneggiature prece- te di elementi ludici e drammatici a ria che già pare esaurire le sue po- solo agli sviluppi della vicenda ma in un colpo riuscito ai danni d'un denti di Tarantino costituiva la so- un tempo; infine la quarta, a conclu- tenzialità innovatrici, il suo discor- soprattutto agli interstizi del rac- sione della vicenda, in campo totale, so eversivo nei confronti di taluni conto, ai raccordi di montaggio, nel chiuso di una stanza, provocata aspetti della cultura contempora- all'alternanza di sequenze statiche, Exploitation da Jackie Brown (Pam Grier), quasi nea, e più in generale della società lunghe, complesse, e sequenze di- Autore del "Castoro" su John Francis Ford Coppola, che poi lo un omicidio per interposta persona. e del costume, della politica e namiche, brevi, concise, ai dialo- Landis, Alberto Farina in Sparate sul hanno decisamente abbandonato; Quattro morti violente, disseminate dell'ideologia. Una corrente che in ghi, o meglio ai duetti che caratte- regista. Personaggi e storie del cinema altre volte si è potuto concedere ad- nel corso del film come elementi di Jackie Brown dimostrerebbe il suo rizzano i personaggi al di là della lo- di exploitation (Il Castoro, Milano dirittura di flirtare con Hollywood (è interpunzione o come pause narra- fallimento, nel senso che lo svuota- ro configurazione drammaturgica 1997, pp. 174, Lit 32.000) ci guida il caso di Russ Meyer, di John Wa- tive, che mettono a fuoco, in manie- mento progressivo - avvertibile - che Jackie Brown si richiama alle alla scoperta di quel mondo affasci- ters, di Ed Wood); altre volte ancora ra diretta, efficace, il discorso eversi- appunto nel film - di quei caratteri opere precedenti di Tarantino, ap- nante e complesso che le storie del ha rappresentato l'ambito produtti- vo e provocatorio di Tarantino. Il violenti ed elementari che avevano profondendone non pochi elemen- cinema (non si sa se più per disatten- vo di intere carriere cinematografi- quale ha dichiarato: "Questo è un formato il tessuto connettivo del ti e sviluppando un discorso sui zione, moralismo o presunzione) che, come ad esempio quelle dei mi- film tranquillo", ma ha anche ag- cinema pulp dimostrerebbe l'in- personaggi, sull'ambiente, sui rap- puntualmente ignorano: il cinema di sconosciuti Jim Wynorski e Fred giunto: "Ma la mia idea di tranquil- consistenza culturale di un proget- porti umani, e anche sulla società exploitation, che, come spiega pro- Olen Ray. Alcuni registi poi, e primo lità potrebbe non essere quella di to artistico che Tarantino (prima come luogo dei conflitti e delle la- prio John Landis nella prefazione tra tutti Quentin Tarantino, si sono qualcun altro". Sottolineando anco- di altri e con maggiore coerenza ed cerazioni sociali, che tanto Reser- del volume, indica quelle pellicole la ispirati a situazioni e stili àeWexploi- ra una volta ironicamente la natura efficacia spettacolare) aveva perse- voir Dogs quanto Pulp Fiction ave- cui facile materia del soggetto, espli- tation per realizzare qualcosa di del suo cinema, che non si ferma alla guito e che ora non riuscirebbe più vano impostato, attingendo a due citamente sottolineata in fase di pro- completamente diverso. Farina de- rappresentazione, appunto "tran- a sviluppare e approfondire, prefe- differenti ma complementari fonti mozione, dovrebbe permettere il fa- dica un capitolo a una trentina di re- quilla", di una realtà fittizia che ha rendo rifugiarsi nella confezione di d'ispirazione, con risultati di gran- cile sfruttamento commerciale delle gisti, proponendone le dichiarazioni molti punti in comune con la realtà un buon prodotto (non privo, a di- de valore. stesse. Cinema a basso budget per provocatorie e non mancando di di oggi, ma ne mina alla base la quo- re di molti, di una sua intrinseca Se in quei film la violenza (soprat- tradizione, qualche volta {'exploita- strizzar loro continuamente e appas- tidianità, spargendo piccole bombe debolezza drammaturgica e di tutto nel primo) si esplicava attra- tion ha costituito la palestra per futu- sionatamente l'occhio. nascoste che scoppiano al momento qualche lungaggine eccessiva), ba- verso una struttura formale estre- ri autori come Jonathan Demme o UMBERTO MOSCA opportuno provocando il crollo del- sato oltretutto su un romanzo anzi- mamente complessa e ricca di svi- le certezze o delle consuetudini. IDEI LIBRI DEL MESE •

sarebbe ben presto rivelatanotevol e Sentimenti tecnologici per il cinema americano dell'ultimo Psycho-thriller decennio. Ma dopo pochi importan- MICHELE MARANGI UMBERTO MOSCA ti successi di pubblico, la fortuna di Costner ha imboccato ben presto, e inaspettatamente, una precipitosa Roy Menarmi fantascienza, con una passione ne del dispositivo tecnologico e Fabio Giovannini, china, dovuta al fallimento di una se- James Cameron particolare per autori quali l'imperfetta emozione dei senti- Antonio Testori rie di opere che, sebbene operazioni pp. 139, Lit 22.000 Arthur C. Clarice, Robert Hein- menti umani, la cui irrappresenta- Pioggia di sangue. Il cinema più che degne (Wyatt Earp, Wa- Le Mani, Genova 1998 lein, Ray Bradbury, Kurt Vonne- bilità appare a prima vista diretta- psycho-thriller americano terworld) o autentici capolavori (Un gut; che il suo film preferito di mente proporzionale alla loro in- pp. 192, Lit 24.000 mondo perfetto), sono state letteral- sempre è II mago di Oz e che è sta- tensità. Falsopiano, mente fatte a pezzi da " Variety " e dai James Cameron to letteralmente folgorato dalla In questo senso in tutti i suoi i Abissi di amore, desiderio Alessandria 1997 più importanti quotidiani. Identica visione di 2001: Odissea nello spa- film, dai due Terminator a True sorte è toccata al suo recente L'uomo e tecnologia zio e Guerre stellari. Lies, da Aliens a The Abyss, fino I Interessati al cinema di genere e del giorno dopo. Il volume curato da a cura di Giuseppe Gariazzo Questi materiali, che non sono ovviamente a Titanic, la tecnolo- all'immaginario fantastico, gli autori pp. 160, Lit 22.000 Simone Emiliani, e che fa parte della un semplice supporto informativo gia è effettivamente al servizio di quest'opera sono stati gli artefici collana "Sentieri selvaggi", da un la- Sorbini, Roma 1998 alle analisi critiche, ma un vero e della storia, e gli effetti speciali dei libretti Vamp e I cattivi nel cine- to indaga sulle ragioni produttive di proprio complemento, permetto- sembrano sempre più orientati ad ma, editi da Stampa Alternativa, ri- un tale ostracismo (Costner ama ri- Dopo la notte degli Oscar, Ja- schiare: ad esempio sceglie personal- mes Cameron non è più uno sco- mente e con grande scrupolo i luoghi nosciuto. Visivamente, permane la in cui girare, causando notevoli ritar- sua immagine di baldanza e sfida, di nella realizzazione del film) e, mentre stringe con forza le sue dall'altro, costruisce un ritratto pro- personali tre statuette appena vin- blematico e complesso di un perso- te (miglior film, regia, sceneggiatu- naggio che, adetico come Errol ra), segno tangibile del successo di Flynn e antieroico come Gary Coo- un'impresa che appariva per molti per, sembra rappresentare una versi impossibile: coniugare la più straordinaria statesi tra il divismo melodrammatica storia d'amore dell'epoca classica e le istanze di una con le tecnologie digitali più avan- visione del cinema e del mondo che zate, far seguire al record delle spe- siano libere di affrancarsi dalle gab- se di produzione di un film quello bie della Hollywood mainstream. degli incassi, mettere d'accordo (u.M.) milioni di spettatori e la quasi tota- lità della critica, rendere realistica- mente una tragedia del 1912 facen- done altresì un evento simbolico di fine millennio. Peter Weir Per conoscere meglio Cameron, MARGHERITA PRINCIPE e non perdersi nella sovraesposi- zione mediatica connessa al feno- meno Titanic, è però necessario Massimo Benvegnù andare oltre l'immagine vincente Filmare l'anima. Il cinema degli Oscar. In questo senso le di Peter Weir due monografie apparse in con- temporanea condividono sicura- mente due pregi: il tempismo e la capacità di leggere trasversalmen- I pp. 158, Lit 26.000 te e in modo approfondito l'intero Falsopiano, opus cameroniano, dagli esordi a no di cogliere al meglio la centra- accrescere il realismo emotivo velando un'appassionata disponibi- Alessandria 1998 oggi. lità di Cameron nell'attuale pano- delle situazioni, non il meraviglio- lità a classificare personaggi e scena- Attivo a Hollywood fin dall'ini- Menarini sviluppa nella prima rama cinematografico. Panorama so tecnologico. Cameron sintetiz- ri del cinema della paura e dell'orro- zio degli anni ottanta ma fortemen- parte del suo libro l'analisi dei te- frastagliato e contraddittorio, ma za così questa sua scelta: "Le im- re. Privilegiando la prospettiva del te legato alla sua terra d'origine, au- mi ricorrenti nel regista canadese profondamente caratterizzato dal- magini digitali invaderanno il ci- cinema come strumento di rivela- tore a tutti gli effetti, ma sensibile - la tecnologia, l'identità, la ma- la rivoluzione digitale, che ha mes- nema in maniera sempre più per- zione sociologica, dedicano qui la alla sfida del film di genere, Peter ternità, la famiglia, le armi - e il so in crisi la vocazione ontologica- vasiva, tanto che la linea di loro attenzione allo psycho-killer, fi- Weir richiamò per la prima volta suo ruolo in relazione al cinema mente realistica della settima arte. confine tra un effetto visivo e un gura che più di ogni altra sembra l'attenzione del mondo intero sul americano contemporaneo e alle Ora che la riproduzione del reale film di qualsiasi tipo si confon- aver segnato il cinema americano cinema australiano grazie all'enor- più recenti tendenze postmoder- sembra passare sempre più attra- derà sino all'insignificanza. Nei degli ultimi vent'anni. Partendo me successo di Picnic ad Hanging ne, dedicando poi la seconda par- verso la creazione del virtuale, un miei film ho intenzione di utilizza- dall'analisi di un classico come Psy- Rock nel 1975. E proprio attorno te ai singoli film, con molte infor- cho, e da alcune pietre miliari come alla polarità autorialità-mestiere mazioni sulle vicende produttive. Halloiveen e Nightmare, Giovannini presente nell'opera di Weir si muo- Emerge chiaramente un autore e Testori ripercorrono le tappe di ve il saggio di Benvegnù, che per la capace di coniugare il perfezioni- questa progressiva affermazione, di- prima volta in Italia ripercorre l'in- smo tecnologico e la continua ri- Le immagini stinguendo tra i vari generi all'inter- tera carriera del regista australiano, cerca di nuovi effetti speciali con no dei quali si è manifestata la pre- affiancando alla propria indagine l'attenzione ai personaggi e alle A pagina 43, Pam Grier in Jackie Brown di Quentin Tarantino; in senza del "mostro" (per ciascuno numerose riflessioni del regista storie che racconta. Regista com- questa pagina, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet in Titanic di Ja- dei quali offrono una ricca filmogra- stesso. La ricchezza del libro consi- plesso, a proprio agio nelle mega- mes Cameron; a pagina 45, Claire Bloom e Laurence Olivier in Ric- fia), non mancando peraltro di co- ste, infatti, nell'ampio spazio con- produzioni hollywoodiane, ma cardo III (1955) di Laurence Olivier. gliere quella pratica di tangenzialità cesso alle dichiarazioni di poetica con l'esigenza di avere il control- narrativa e di continua contamina- di Weir e alle testimonianze di col- lo totale sul suo film; secondo zione che fa del serial killer il più in- laboratori come il produttore Jim Menarini "Cameron fa anche ci- flazionato tra i personaggi della McElroy. Dopo una breve panora- nema inquieto, politico, ideologi- regista come Cameron appare in- re tutta la tecnologia a mia dispo- Hollywood contemporanea. mica sulla storia della cinematogra- co, non è conciliatorio o rassicu- dispensabile per indicare la possi- sizione per realizzare i miei scopi fia degli antipodi, l'autore si soffer- rante, rifiuta di annoiare e di ada- bilità di fare un cinema di altissimo di narratore, ma mai come fine in ma, film per film, sui punti forti giarsi, centrifuga riferimenti cul- livello tecnologico che non abdica se stesso. La tecnologia ci permet- dell'opera weiriana, individuando- turali tra loro inconciliabili poi li però rispetto alla complessità nar- te di provare cose sempre diffe- Kevin Costner ne la tensione tra esigenze contrap- amalgama in strutture spettacola- rativa e al coinvolgimento senti- renti, osare terreni mai esplorati poste, come il bisogno di dichiarar- ri inattaccabili". mentale. Efficace è la sintesi di prima, dare alla gente un'eccita- si australiano e l'attrazione per Il testo curato da Gariazzo Giona A. Nazzaro, che nel suo sag- zione visiva sempre maggiore. Ma Kevin Costner. I mondi Hollywood, la "purezza" espressi- moltiplica programmaticamente gio su Titanic così definisce Came- la tecnologia è sempre al servizio imperfetti di un eroe va degli esordi e il fascino (talvolta gli approcci e stimola ulteriori ron: "cineasta-architetto-ingegne- della storia". per caso la necessità) dell'essere mainstream letture, sfruttando al meglio l'ete- re, il poeta delle macchine, che os- Archiviato Titanic, la sfida è per e "popolare"; l'insofferenza nei rogeneità dei materiali critici, sia serva gli ingranaggi di un motore il terzo millennio, con un altro film confronti dei media e 0 desiderio rispetto alle analisi dei singoli e ne estrae il mondo che l'ha pen- impossibile. I soliti bene informati dell'applauso; lo star system e film, condotte da differenti firme, sato . sostengono che Cameron sia già aIl a cura di Simone Emiliani l'amore per la cultura aborigena e sia rispetto alle informazioni di Segnato da una costante osses- lavoro per realizzare Avatar, film pp. 160, Lit 22.000 per i suoi attori che, come i bambi- supplemento, dalle dichiarazioni sione per la duplicità - si tratti di in cui l'utilizzo della grafica digita- Sorbini, Roma 1998 ni, sono in grado di non frapporre del regista all'antologia critica, coppie o dicotomie -, Cameron ha le permetterà di sostituire comple- Ultimamente, quando pensiamo a barriere tra sé e la macchina da pre- dalle schede sulle attività produt- saputo costantemente interrogarsi tamente gli attori in carne ed ossa. Kevin Costner, non possiamo fare a sa, lasciandosi, così, "filmare l'ani- tive ai probabili progetti futuri. sul binomio affascinante e inquie- Chissà se anche in questo caso i ve- meno di pensare al suo feeling con ma". Il saggio è corredato da una Fra le altre cose si scopre che è tante che da sempre caratterizza il ri effetti speciali saranno i senti- Hollywood, incrinatosi già a partire ricca bibliografia e da una filmo- sempre stato un avido lettore di cinema: la dialettica tra la perfezio- menti. da quel 1991 in cui l'attore e neoregi- grafia che comprende l'ultimo la- sta vinceva ben sette Oscar con Balla voro di Weir, la cui uscita nelle sale coi lupi, un film la cui importanza si è prevista per il 1998. • DEI LIBRI DEL MESE! GIUGNO 1998 N.6, PAG. 45

work in progress, salterà fuori di si- Questo è il film trasmesso da mente integri sono modificati, in curo qualcos'altro) curata da Mar- Telepiù lo scorso febbraio. Sem- particolare nei passaggi televisivi, Ancora il Bardo tini e da Arturo Invernici, dalla bi- brerebbe Fargo, dei fratelli Coen. ovvero in quella che è la prima vi- ERMANNO COMUZIO bliografia e dagli indici. E invece no. Nel vero Fargo, repe- sione per milioni di persone. Assieme al volume della Lindau ribile in videocassetta, la dissol- giova segnalare un paio di altre venza in nero giunge con alcuni Ombre che camminano. ogni tipo di impianto teorico-ideolo- pubblicazioni recenti di tema secondi di ritardo, dopo che Shakespeare nel cinema gico e ogni forma linguistica. shakespeariano. Una è Shakespeare Gaear ha freddato anche la ragaz- a cura di Emanuela Martini "Shakespeare said everything", al cinema, edita dall'Ufficio cinema za. Si tratta di pochi secondi di Sessantasette pp. 350, Lit 40.000 affermava Orson Welles. Partendo del Comune di Venezia, curata da differenza, ma cambiano comple- MASSIMO QUAGLIA Lindau, Torino 1998 da una spiritosa canzone di Cole Vincenzo Patanè, autore di un sag- tamente l'assunto della sequenza, Potter scritta per una delle più gio iniziale e di un'approfondita fil- il ruolo del personaggio e l'enun- Vincenzo Patanè scanzonate - e più felici - parafrasi mografia commentata, integrata ciazione registica: in un caso il 1967. Tuoni prima del Shakespeare al cinema shakespeariane (Brush Up Your anche dalle versioni televisive e vi- pudore dello sguardo che tra- Maggio. Cinema pp. 94, s.i.p. Shakespeare..., da Baciami, Kate!), deo tratte da Shakespeare. scende il gesto omicida ed espri- e documenti degli anni Circuito Cinema, Durgnat passa in esame i diversi L'altra è una guida pubblicata dal me una sorta di pietà, nell'altro la che prepararono Venezia 1997 atteggiamenti assunti dal cinema al circuito Arrivano i film - Lombardia freddezza entomologica che do- la contestazione cospetto del drammaturgo, soffer- Cinema Ragazzi, a cura della Regio- cumenta la meccanica e precisa a cura di Italo Moscati Arrivano i film, mandosi specialmente sui proble- ne Lombardia e dell'Agis. Raccoglie esecuzione, senza alcun senti- pp. 197, Lit 35.000 percorso Shakespeare Marsilio, Venezia 1997 pp. 38, s.i.p. Regione Lombardia, Il 1967 rappresenta un anno di Milano 1997 vigilia, dimenticato, sovrastato dal famoso 1968 della contesta- "La vita non è che un'ombra che zione, ma è contrassegnato da tut- cammina; un povero attore che si ta una serie di avvenimenti - oc- pavoneggia e si agita, sulla scena cupazione di alcune università, del mondo, per la sua ora, e poi cortei di protesta contro l'inter- non se ne parla più". Ricordate? vento americano in Vietnam, Anche il cinema è fatto di ombre morte di Ernesto Che Guevara - che camminano, e non per niente a che si configurano come i prodro- questa immagine si richiama fin mi della svolta dei mesi successivi. dal titolo il libro curato da Ema- Il libro vuole ripercorrere attra- nuela Martini, dedicato ai modi di- verso il cinema, in particolare versi con cui la settima arte ha trat- quello poco noto dei documenti e tato il Bardo nei suoi oltre cento dei documentari, la storia di que- anni di vita. Un autore, quel diavo- sto anno d'ombra. Tenendo pre- lo di uno Shakespeare, che si può sente che in questo periodo alle definire il più grande sceneggiato- plastiche visioni dei documentari re che il cinema abbia mai avuto: le che fanno parte della storia del ci- storie più belle che lo schermo ci nema (le opere di autori classici va raccontando le aveva già rac- come Robert Flaherty, John contate prima lui. Grierson, Joris Ivens e Leni Rie- "Shakespeare scriveva per il tea- fenstahl) si sostituiscono i lavori tro, per il pubblico, per essere rap- analitici di cineasti-scienziati qua- presentato - preludia Martini -, li Edgar Morin e Jean Rouch, che perciò è come se avesse scritto per indagano la realtà grazie all'ausi- il cinema". E i registi, attingendo lio della sociologia e dell'antropo- ampiamente al serbatoio del teatro mi traspositivi causati dal passag- sette schede motivate relative ad al- mento di partecipazione. logia. Si potrebbe dire che la pa- , shakespeariano, ne hanno dimo- gio dalla ribalta allo schermo, per trettanti film proposti agli studenti Un delitto ben camuffato, ma rola prende il sopravvento sulla strato la vitalità e la validità anche e concludere con l'inesauribilità del- delle superiori: l'Otello di Welles, non perfetto. L'anticipazione della ricerca visiva. Utilizzando la tec- soprattutto variandolo, attualiz- le creazioni shakespeariane, forse quello di Parker, l'Amleto di Zeffi- dissolvenza in nero e la musica sfu- nica del mosaico, il curatore del zandolo, riducendolo, ampliando- legata alla loro ambiguità sostan- relli, Nel bel mezzo di un gelido in- mata sono indizi che dimostrano volume ha riunito contributi di- lo. "Credo che con una tragedia o ziale. "Gli piaceva creare ambiva- verno e Molto rumore per nulla di una cosciente manipolazione del versi (tra gli altri quelli di Tullio una commedia di Shakespeare si lenza-all'interno-del-consenso, Branagh, Riccardo HI di Loncraine e testo, non un casuale taglio di alcu- Kezich, Guido Fink, Vittorio De possa far tutto, senza mai essere in- catturare gli spettatori in una spe- Enrico Vdi Olivier. ni secondi. Le ipotesi sono due: o Luca e Gianni Canova) che con- fedeli, che addirittura l'infedeltà cie di 'suspense morale', costrin- Quella fra Shakespeare e il cine- esiste una copia in cassetta che è corrono a narrare il 1967 a partire maggiore sia rintracciabile spesso gerli a continuare a discutere il ma è decisamente una storia d'amo- più integra rispetto a quella proiet- da esperienze personali che si al- in presenza della fedeltà maggiore, dramma, una volta lasciato il tea- re. "La storia di un amore - si lascia tata nei cinema e poi da Telepiù largano via via a una visione d'in- come in alcune produzioni televi- tro. Gli uomini di spettacolo di og- trasportare a sua volta dall'amore oppure il passaggio televisivo è sta- sieme. I dodici racconti, corredati sive, 'rigorose' e dettagliate fino al- gi conoscono bene questo mecca- per l'argomento, Martini, ma c'è di to subordinato all'occultamento di di filmografia e bibliografia, dan- la noia, didascaliche e prive di fan- nismo. Poteva non conoscerlo che - che sembra inarrestabile, di quei pochi secondi. Ma perché no così in prima persona le notizie tasia, o in alcune levigate realizza- Shakespeare?". un amore che Shakespeare, se fosse manipolare un film che non è vie- e il senso del percorso individuale zioni cinematografiche, buone ap- La seconda parte del libro (Hol- vissuto nel nostro secolo, avrebbe tato ed è trasmesso su una rete a o di gruppo che ha avvicinato o al- punto (come Shakespeare non lywood-on-Avon) non riguarda so- certamente ricambiato". pagamento, non pubblica? In lontanato i protagonisti da avve- avrebbe voluto) per il pubblico lo l'apporto americano ma anche un'epoca di censura multiforme e nimenti strettamente intrecciati midcult, il pubblico medio in vena quello di altre cinematografie. galoppante si scopre sempre più con il cinema e, in particolare, con di una serata colta, un po' dram- Giorgio Cremonini sviluppa so- spesso che anche i film apparente- il documentario. matica e inevitabilmente sonnec- prattutto il tema della riscrittura e Fargo chiante". dello spettacolo-nello-spettacolo, MICHELE MARANGI Di questi tempi poi il Bardo è discutendo del concetto di "fe- particolarmente di moda, per i deltà"; Vieri Razzini esplora la pre- Il delitto giunge a circa mezz'ora film che a lui si ispirano, per le ma- senza dei motivi della Bisbetica do- dall'inizio. Cari e Gaear viaggiano nifestazioni che lo riguardano, per mata in vari film apparentemente nella notte del Minnesota con la i libri che ne riferiscono. Bergamo estranei alla dimensione shake- donna che hanno rapito. Un poli- Film Meeting gli ha dedicato due speariana; Franco La Polla l'uso ziotto li ferma. Cari tenta di cor- il rassegne, una nel 1997 e una nel che il serial televisivo Star Trek ha romperlo, ma di fronte alla sua in- 1998: il libro ora uscito riprende e fatto dei modelli del Bardo; altri si tegrità è Gaear a risolvere la situa- aggiorna il catalogo pubblicato a occupano della musica e dei suoni. zione, freddandolo con un colpo in Ascolta. C'è un universo Bergamo per la prima franche La terza parte (Mostri sacri) testa. Due ragazzi transitano nel shakespeariana, con cose già note prende in esame l'impatto avuto momento sbagliato. Gaear li inse- bellissimo qui accanto. e nuovi apporti. col Bardo da Orson Welles (Paolo gue nell'oscurità. Di colpo perde le La prima parte è dedicata ai carat- Mereghetti e Gherardo Casale), da loro tracce, ma presto scopre che Andiamo. teri generali delle trasposizioni filmi- Laurence Olivier (Stefano Ghi- sono finiti fuori strada. Il ragazzo che dei testi di Shakespeare. Insieme slotti) e da Akira Kurosawa (Aldo esce dall'auto e cerca di fuggire, e.e. cummings agli interventi di Luke McKernan Tassone). ma Gaear prende la mira con cal- sulle pellicole mute e di Gianni Ron- L'ultima parte (Miti e eroi) tratta ma e lo uccide con un colpo solo. dolino sullo spirito delle operazioni di singoli personaggi, Amleto Poi si avvicina all'auto, guarda la compiute in passato e sul ritorno del (Emanuela Martini) e Riccardo III ragazza imprigionata tra le lamiere. cinema contemporaneo al "maestro (Siro Ferrane), nonché di un testo Lei gli lancia un'occhiata dispera- della drammaturgia moderna", que- ta... Dissolvenza in nero, musica immenso e polivalente come La ìensile di cultura e spettacolo on-line sta parte accoglie il saggio fonda- tempesta (Fabrizio Liberti). che si attenua, apertura su una mentale di Raymond Durgnat, il Il libro è concluso da una nutrita stanza in cui ci sono dei ritratti di quale conferma come legittimamen- filmografia, la più completa possi- germani, presentazione dell'eroina te si sia potuto applicare al Bardo bile (ma consideriamola pure un del film, la detective incinta Marge. kVÀVAVA i t. vm k ; SUDAFRICA il ritmo dell'arcobaleno Una versione dell'inno dell'AFRICA!! NATIONAL SUDAFRICA, ilo ritmo dell'arcobaleno CONGRESS oggi inno nazionale del paese. primo CD di una collana ispirata ai ritmi, alle Una canzone di JOHNNY CLEGG- dedicata a NELSON voci e ai suoni senza latitudini della MUSI- MANDELA. Tutte le sonorità più affascinanti di CA DEL MONDO un popolo e della sua musica. l'Unità il CD con un fascicolo curato da IXJTERIJAZIOIJALE a 16.000 lire TTX&^ctv Frammenti di memoria in un pomeriggio di primavera GIULIANA COSTA COLAJANNI

In una conversazione del 1987 tipo inglese che offre uno spettacolo CLAUDE SIMON, Le Jardin des plantes, Éditions de Minuit, con il critico Dallenbach, Claude Si- ogni volta diverso, più conforme al mon spiega che a partire da L'Her- Paris 1997, pp. 378 gusto della natura dell'epoca. Il mo- be, primo suo romanzo di tipo non numento a Rousseau, padre dell'au- tradizionale, tutti i suoi libri traggo- tobiografia moderna, introduce so- no la loro materia dal proprio vissu- tenere in gran conto e ad apprezzare dere rapsodico della narrazione. minaccia di morte incombente (ora, prattutto il tema della rèverie, evo- to, da quella massa confusa e inestri- la densità letteraria dell'istanza Il tema della vita e della morte sot- ora...), in guerra per esempio, risve- cando il rapporto con il mondo cabile di immagini che gli si presen- enunciatrice con le sue numerose tende il proliferare dei ricordi, con gliava in lui qualcosa di violento, di dell'io profondo, l'esuberanza e le tano alla mente nel presente della voci, e a diffidare dalla materia auto- riferimento, lasciato intuire al letto- furioso, di urlante; mai come nella lacune della memoria, una scrittura scrittura. In questo senso, Le Jardin biografica e dalla confusione tra la re, al particolare momento della vita débàcle del 1940 aveva tanto deside- intrapresa nelle Passeggiate del pen- des plantes, appena pubblicato, è il materia viva e quella romanzesca. dello scrittore; vengono rievocati rato vivere, mai aveva guardato con satore solitario unicamente per se più autobiografico dei romanzi si- Nessuno può rappresentare la pro- simile avidità il cielo, le nuvole, i pra- stesso. moniani perché i ricordi evocati, pria vita: noi possiamo riconsiderar- ti, le siepi. L'incombere della motte Se il giardino è in rapporto con sebbene lacunosi, riguardano l'inte- la soltanto nella sua frammentazio- per il narratore, come nel condan- innumerevoli altri giardini nel mon- ro arcò della vita dello scrittore or- ne: la tessitura di ogni frammen- nato che inizia la marcia spaven- do - giardini dell'infanzia, Bois de mai ultraottantenne e fanno anche to si presenta, infatti, così tosa verso il patibolo nel- Boulogne, Central Park, giardini di riferimento alla materia delle sue informe e diversa dalle altre l'Idiota (e non nel Rosso e il Austin nel Texas -, è anche in rap- opere precedenti dalla Strada delle che la vita non può essere nero dove Sthendhal pre- porto con la piazza sulla quale dan- Fiandre al Palace, da Storia e Trittico considerata nella sua sta a Julien Sorel delizio- no le due finestre dello studio del a Les Géorgiques e a L'Acacia. continuità, ma come se sensazioni), suscita narratore. Ogni giorno dispari vi si Anche in questo romanzo come un susseguirsi di istan- una straziante e malin- svolge un mercato, finito il quale il nei precedenti, la narrazione, carat- ti dei quali "ognuno conica avidità dello narratore può osservare i lavoranti terizzata dalla discontinuità, dalle fa il proprio gioco". sguardo che sa che il mentre smontano i pali e le travi ripetizioni modulate e da continue A mettere un po' mondo continuerà a d'acciaio che reggono le tende di te- anacronie, assume la forma di una d'ordine in questa esserci quando lui la cerata che rimontano i giorni pa- ricerca nel passato e nel presente narrazione fram- non esisterà più, fra ri, con molta fatica. I loro occhi so- equivalente a un'autorivelazione. mentata che si riferi- qualche istante. no assenti e i loro sguardi fissi a Il narratore - ma più che di narra- sce senza ordine cro- In Le Jardin des qualche metro davanti a loro. Così tore si può parlare di un'istanza nologico a episodi del- Plantes l'unità della gli appare il mondo di oggi, un mer- enunciatrice- si dissimula, all'inizio, la sua vita o di quella di storia è un'illusione con- cato con alcuni luoghi particolar- parlando in prima o in terza persona altri e che si situa nei vari tinuamente distrutta, at- mente repellenti, al quale non sfug- pronominale per poi rivelarsi come punti del mondo in Euro- traverso le ripetizioni, i ge nemmeno l'opera letteraria in- S. E più avanti ancora come C.S., pa, in Siberia, negli Stati Uni cambiamenti dei punti di vi- trapresa soltanto per sé. rafforzando progressivamente l'i- ti e in Sudamerica, in Cina, in sta; le scene di guerra vengono Malgrado ciò, C.S. rivendica l'ori- dentificazione fra narratore e autore India, in Africa, un punto di riferi- viste dal narratore o attraverso do- ginalità dell'insieme costruito e in- ma lasciando come Stendhal nella mento per il lettore: questo narrato- cumenti scritti da altri testimoni; si ventato come opera a sé che evoca il Mita di Henry Brulard una prospetti- re si appoggia su un presente, un'in- possono leggere anche ampie cita- ritratto di una memoria. Nelle ulti- va multipla dell'io. Sono via via inte- tervista rilasciata a un giornalista il momenti in cui il pericolo di morte zioni del diario di Ròmmel senza me pagine del romanzo C.S. rievoca grate nella voce del narratore le pre- quale indaga sul tema "come si fa a era incombente: una pericolosa ca- che il lettore riesca a integrare i vari il rapporto con il nouveau roman. senza di un gran numero di doppi, vivere con la paura" (della morte). 11 duta nell'infanzia, la morte della ma- punti di vista, ma consentendogli, Attaccato da altri scrittori, in parti- di natura diversa, alcuni - scrittori o tempo della narrazione risulta da dre, una bomba scoppiata vicino du- nel confronto, un approccio minu- colare Jean Ricardou, perché non pittori esistiti nella realtà come due serie intrecciate: l'intervista di rante la guerra di Spagna, la disfatta zioso alla realtà che tuttavia rimane ubbidisce alle indicazioni che vole- Brodskij; il poeta inquisito o Gasto- due o tre ore che procede in senso delle Fiandre, la prigionia, l'evasio- precario, continuamente messo in vano che la costruzione romanzesca ne N., il pittore torturato, Flaubert o cronologico iniziando un venerdì ne, la clandestinità durante la Resi- dubbio, bisognoso di un riesame. partisse, nella scia di Raymond Proust - con i quali si identifica, altri pomeriggio di maggio 199* prima stenza, due gravi malattie. Ma come Metafora o simbolo di questa ma- Roussel, dalle sole combinazioni of- che sono personaggi di romanzi suoi delle cinque e finendo un po' dopo aveva già detto queste esperienze teria, figura dell'opera, il Jardin des ferte dalla lingua per evitare qualsia- o di altri scrittori. La confusione fat- le sei; le risorgenze del passato del non sono trasmissibili e nemmeno plantes con il suo Museum, le sue si cedimento a un naturalismo vol- ta dal narratore (corretta e così sot- narratore che coincide a volte con la esprimibili; la stessa parola "malin- serre e il giardino zoologico di cui il gare ("Colloque de Cerisy" del tolineata da un suo interlocutore) Storia a volte con il passato familia- conia" evocata dall'intervistatore narratore percorre i viali, in diversi 1975), C.S. insiste sulla scrittura co- tra due figure del doppio come re situandosi in tutte quelle parti del suggerisce qualcosa di non semplice, momenti della sua esistenza. Testi- me atto colto nella propria esperien- Stendhal e Fabrice Del Dongo - mondo dove il narratore si è recato è una parola ricca di malintesi. monianza nella sua parte più antica za che si serve di segni (imperfetti, poiché come lui e come George, durante la sua esistenza per fare ri- All'umor malinconico dell'Angelo dell'applicazione dell'uomo a addo- ambigui). Non ha quindi importan- personaggio principale della Strada torno di tanto in tanto in quella di Dùrer o alla poesia di Mallarmé mesticare l'esuberanza della natura za il rapporto con l'esperienza reale delle Fiandre - caracollano durante stanza con le sue due finestre che si sui limiti delle opere dell'uomo, C.S. con una volontà di ordine e domi- o con quella di una precedente scrit- una battaglia in luoghi vicini a Wa- aprono sulla piazza di una città, for- contrappone una diversa angoscia nio, si presenta nella parte della fine tura, ma importante è soltanto nel terloo, suona come invito al lettore a se Parigi, quasi a scandire il proce- della morte. Quando era giovane, la del Settecento come un giardino di presente l'atto di scrittura.

Deutscher avevano impedito la stampa, realiz- latente tra Est e Ovest. Che irrompe Max Frisch e continuità nella poetica e nelle te- Schriftstellerkongrefi, zata ora dalla casa editrice Aufbau, in modo paradigmatico nella con- La Suisse en question? matiche dell'intera opera dello scrit- 4-8 Oktober 1947. ex fiore all'occhiello della cultura trapposizione tra lo statunitense M.L. a cura di Philippe Wellnitz tore svizzero. Gli aspetti di maggior Protokoll und Dokumente Ddr, oggi ristrutturata. Corredato da Lasky e i sovietici Wischnewski e Ka- pref. di Jean-Marie Valentin rilievo, inoltre, vengono affrontati te- a cura di Ursula Reinhold, un utile apparato di documenti e da tajew a proposito di "libertà dello pp. 223, FF 100 nendo bene in considerazione au- Dieter Schlenstedt una preziosa introduzione, il volume scrittore". Sarà l'accorato appello al- Centre Culturel Suisse tori ai quali l'opera di Frisch si ri- e HorstTenneberger offre una testimonianza sullo stato la pace di J.R. Becher a definire l'im- Presses Universitaires chiama, a volte anche esplicita- pp. 550 della cultura tedesca di allora, qui pegno pacifista e l'unità della cultura de Strasbourg mente, quali Walser, Kafka, Durren- rappresentata da oltre 280 autori Aufbau, Berlin 1997 come meta imprescindibile della let- Paris-Strasbourg 1997 matt, Kierkegaard. Il volume ha provenienti dalle quattro zone di oc- teratura. E questo costituirà ancora l'indubbio merito di fornire un qua- Solo ora, a cinquant'anni di distan- cupazione. Concepita già nel 1945 un momento d'integrazione anche Il volume raccoglie i contributi di dro molto ampio e differenziato dei za, vengono pubblicati gli atti del pri- dall'instancabile Gunter Weisen- nelle mozioni finali del congresso. un dibattito sull'opera di Max Frisch temi, delle riflessioni e delle discus- mo congresso degli scrittori tede- born, reduce dalle carceri naziste, Oggi sappiamo che questa speran- avvenuto nel maggio 1996 al Cen- sioni che ha sollevato e ancora sol- schi del dopoguerra, che - in quanto come piattaforma d'incontro tra le di- za fu illusoria e che il "breve periodo tre Culturel Suisse di Parigi. Gli in- leva l'opera di Max Frisch. gesamtdeutsch-rimase anche l'ulti- sparate esperienze di resistenza al felice dell'osmosi culturale fra le zo- terventi, di germanisti francesi, ruo- CESARE GIACOBAZZI mo. Il ponderoso volume documenta nazismo, l'iniziativa era nata con tut- ne d'occupazione" (H. Muller) era tano in particolare attorno al roman- quelle lacerazioni della cultura tede- to il pathos del "nuovo inizio" e dei tramontato, eppure quel convegno zo Sf/Y/er(1954). Tuttavia il primo ro- sca postbellica che ancora oggi, a grandi ideali di pace, tolleranza e costituì il tentativo di un dialogo in un manzo della famosa trilogia (la nove anni dalla riunificazione, sten- democrazia. Ma quando l'incontro periodo di trapasso. Una lettura utile, completano i romanzi Homo Faber tano a ricomporsi. La minuziosa rico- può finalmente realizzarsi, sull'oriz- dunque, tanto più che nella Germa- e Mein Name sei Gantenbein, usciti struzione di quelle cinque giornate zonte incombe ormai la guerra fred- nia riunificata gli intellettuali non mo- rispettivamente nel 1957 e nel d'autunno nel settore sovietico di da. I contributi sui temi più svariati in- strano ancora la volontà di integrare 1964), pur essendo al centro Berlino era stata da tempo operata fatti - dalla questione della colpa ai le diverse esperienze sviluppatesi dell'interesse dei diversi commen- dai curatori presso l'Accademia del- problemi del linguaggio e del ruolo nei decenni di quella guerra fredda tatori, rappresenta, per la quasi to- le Scienze della Ddr, ma alterne vi- dell'intellettuale nella Germania che andava allora annunciandosi. talità dei casi, un punto di riferimen- cende, da ultimo la riunificazione, ne postnazista - rivelano una tensione SUSANNA BÒHME-KUBY to per cogliere sviluppi, mutamenti GIUGNO 1998 m^ctv (che, è bene ricordarlo, non esaurì Un passato difficile da rielaborare le politiche di sterminio portate avanti dai nazisti). MADDALENA RUSCONI In Briefe an Golhagen. Eingelei- tet und beantwortet von Daniel Jo- Ein Volk von Mòrdern? Die Dokumentation zur Goldhagen-Kontroverse, nah Goldhagen sono i lettori a pren- dere la parola. L'editore ha infatti a cura di Julius Hans Schoeps, Hoffmann und Campe, Hamburg 1996, pp. 252 operato una selezione delle circa Briefe an Goldhagen. Eingeleitet und beantwortet von Daniel Jonah Goldhagen, 700 lettere ricevute da Goldhagen dagli Usa e, in maniera predomi- Siedlen Berlin 1997, pp. 251 nante, dalla Germania. Autori delle lettere sono giovani e anziani, ebrei Il riuscito lancio commerciale in le delicate questioni dell'eredità coraggiose ammissioni. la gamma di posizioni prodotte at- e non ebrei, in possesso di una buo- area anglosassone e tedesca del li- dell'esercito federale tedesco e del- Julius Hans Schoeps, professore torno al tema, che vanno da un elo- na formazione culturale; li accomu- bro di Daniel Goldhagen, I volen- la valutazione della resistenza mili- di storia moderna, direttore del gio entusiasta, commosso, talvolta na un legame più o meno visibile terosi carnefici di Hitler, Monda- tare a Hider (cfr. Die Wehrmachts- Centro Moses Mendelssohn di stu- enfatico, alla critica più o meno to- con la Germania, di oggi o di allora. dori, 1997 (cfr. "L'Indice", 1997, ausstellung. Dokumentation einer di ebraici presso l'università di tale (per la tesi monocausale, per Attraverso le pagine si dipanano di- n. 2), rappresenta sicuramente uno Kontroverse, a cura di Hans- Potsdam, direttore del Museo di "l'attacco frontale" alla ricerca co- versi aspetti del rapporto del singo- dei motori esteriori della "contro- Gùnther Thiele, Bundeszentrale storia ebraica di Vienna, ha curato stituita, per le sbavature metodolo- lo con la memoria dei crimini nazi- versia Goldhagen" che, ancora og- fùr politische Bildung, 1997). la documentazione sulla "contro- giche). Il risultato è un'immagine sti e con i propri ricordi biografici e gi, coinvolge lettori, pubblicistica Nel momento in cui si vuole an- versia Goldhagen": Ein Volk von sfaccettata dei vari autori, delle lo- familiari. Le voci esprimono ade- e, sia pur con qualche reticenza, dare oltre la mera registrazione di Mòrdern? Die Dokumentation zur ro idee, sicurezze e paure, come sione alle tesi proposte (i più), inco- mondo accademico. un nuovo "caso" storico-pubblici- Goldhagen-Kontroverse um die dell'eterogeneità delle linee inter- raggiamento, consigli (soprattutto Per quanto riguarda le motiva- di lettura), correzioni storiche, giu- zioni più profonde alla base dello stificazioni (per azioni del presente scoppio del "caso Goldhagen", la o del passato), qualche accusa. Non carica emotiva che contraddistin- mancano prese di posizioni netta- gue il dibattito non è da ricondurre mente critiche. Soprattutto, i lettori esclusivamente alle tesi propugnate presentano propri episodi biografi- dall'autore, che rintraccia nel seco- ci (attuali o risalenti al Terzo Reich) lare antisemitismo tedesco, trasfor- a riprova della veridicità o della fal- matosi in "antisemitismo stermina- sità delle tesi di Goldhagen. Le let- tore", la spiegazione centrale del tere, per quanto divise grossolana- genocidio ebraico. La discussione mente per argomenti, vanno lette appassionata è piuttosto testimo- come un corpus unico: si tratta di nianza della sopravvivenza, a più di un'occasione unica per osservare il cinquantanni dalla sconfitta del ventaglio di emozioni e prese di po- nazionalsocialismo, di dolorose fe- sizioni possibili in individui su cui rite ancora aperte e della ambiguità pesa, direttamente o indirettamen- dei sentimenti che accompagnano il te, un'eredità gravosa e che si sento- processo tedesco di accettazione no prepotentemente chiamati in del Terzo Reich come momento causa da Goldhagen. E una lettura ineliminabile della propria memo- per certi versi commovente, per ria storica. L'irruenza del dibattito l'abbandono e la fiducia con cui e la rivitalizzazione di elementi che molti sembrano affidarsi al giovane si pensavano ormai superati (a par- politologo che, nelle conclusioni, tire da certi aspetti della tesi della ammette di essere stupito e onorato colpa collettiva tedesca) favorisco- da tanta passionalità (chissà se poi no paragoni con altri momenti di ha risposto personalmente ad alme- confronto collettivo che, con sfu- no alcune lettere, che meriterebbe- mature diverse, hanno segnato im- stico bisogna dunque soppesare Rolle der Deutschen im Holocaust. pretative possibili. Alcuni inter- ro un'attenzione specifica). portanti passaggi nella storiografia tutti i fattori che compongono il La raccolta propone, in ordine venti rivelano inoltre la difficoltà Per concludere, il ruolo centrale e nella memoria collettiva tedesca: non sempre lineare processo tede- cronologico, gli interventi princi- di limitarsi a giudicare il testo per il giocato dai media nel lancio di I vo- nel 1961 il libro di Fritz Fischer, As- sco di riappropriazione e rielabo- pali apparsi sulle maggiori testate suo valore scientifico, senza fare lenterosi carnefici di Hitler è confer- salto al potere mondiale. La Germa- razione del passato. Ancora oggi statunitensi, inglesi e tedesche a interferire valutazioni di ordine mato concretamente da numerose ^ nia nella guerra 1914-1918 (Einau- sono molte, e spesso in contraddi- opera di noti autori, giornalisti e personale, biografico (Goldhagen lettere contenute in Briefe an di, 1973); nel 1978 l'inaspettato zione tra loro, le analisi di questo professori di storia (in appendice come figlio di un sopravvissuto Goldhagen-, in più punti gli autori successo di pubblico della serie specifico "confronto con il passa- c'è un'utile nota biografica degli ebreo, a sua volta docente a Har- ammettono di avere comprato il li- americana "Holocaust" (tratto da to" avvenuto o rimosso; altrettante autori). Si tratta di una lettura irri- vard), politico (malessere per una bro, o di essersi decisi a scrivere a Gerald Green, Olocausto, Sperling sono le tesi sul modo ideale per nunciabile, per chi voglia farsi Germania riunificata), religioso ed Goldhagen pur non avendo ancora & Kupfer, 1979), nel 1986 l'Histo- operarlo. In realtà è difficile defi- un'idea realistica della complessità economico. In sostanza, partendo letto il suo volume, in seguito alla rikerstreit e, nel 1994, il film Schind- nire il modo corretto per fare i e fecondità che caratterizzano il di- da un evento recente, il libro cura- pubblicazione di estratti del libro (e ler's List di Spielberg. Di recente, la conti con il passato, trovare una battito. Inevitabilmente gli inter- to da Schoeps traccia un quadro di spezzoni della polemica) sul setti- mostra itinerante "Wernichtungs- chiave passe partout per interpre- venti sono assai differenti tra loro, complessivo delle tesi che, nel cor- manale tedesco "Die Zeit" o alle ap- krieg. Verbrechen der Wehrmacht tarlo. Si tratta in ogni caso di un per lunghezza, per tono e per i so degli anni, sono state avanzate parizioni pubbliche di Goldhagen, 1941 bis 1944" (Guerra di annien- cammino ancora lontano da una contributi scientifici portati a favo- per cercare di dare una risposta al- in occasione di un giro di conferen- tamento. I crimini della Wehrma- sua conclusone, ricco di sofferen- re o contro le ipotesi di Goldha- la tragica domanda su come sia sta- ze europee nell'autunno 1996 e di cht tra il 1941-1944) ha risollevato za, contraddizioni, ripensamenti e gen: l'agile volume racchiude tutta to possibile il genocidio ebraico alcune trasmissioni televisive. Novità

Gina Kolata S. Ortoli, N."Witkowski Roger Caillois Alfred N.Whitehead Cloni La vasca L'occhio di Medusa Simbolismo Da Dolly all'uomo? di Archimede L'uomo, l'animale, Il manifesto della filosofia Piccola mitologia della scienza la maschera di Whitehead •qp Jean-Pierre Vernant Pier Aldo Rovatti Tra mito e politica Il paiolo bucato Dalla civiltà greca della polis La nostra condizione alla razionalità contemporanea paradossale Emmanuel Lévinas Michele Di Francesco Scoprire l'esistenza L'io e i suoi sé con Husserl e Heidegger Identità personale e scienza della mente Roma paese straniero?

GIUSEPPE PUCCI

MARIA WYKE, Projecting the Past. Ancient , Cinema and History, Routledge, London 1997, pp. 237

Nonostante il cinema si sia ispi- puro intrattenimento, ora veico- camente interessante. Se l'eroe in- rato fin dai suoi albori all'antichità lo di messaggi ideologici? Wyke vece di morire in battaglia sposa la romana, questo genere non è mai parte dall'assunto che il film stori- figlia di Crasso e trionfante unifica stato oggetto nel nostro paese di co - come del resto il romanzo sto- le avverse fazioni dello Stato, ciò è un esame globale né da parte degli rico - ci dice assai più sulla storia contro ogni verità storica ma ri- storici del cinema né da parte degli del periodo in cui è realizzato che sponde evidentemente alle aspetta- antichisti (rapsodiche trattazioni si non di quello che pretende di de- tive della Grande Proletaria che sono soprattutto accanite sugli oc- scrivere. E puntualmente ce lo di- aveva da poco celebrato i cin- casionali anacronismi, con un sus- mostra: a partire da Cabiria, il pri- quant'anni dello Stato unitario. siego accademico del tutto fuori mo kolossal italiano (1914), dove i Tra le tante Cleopatre di celluloide luogo di fronte a opere che hanno libici appena conquistati nella analizzate nel libro, come passare plasmato l'immaginario collettivo guerra italo-turca si incarnano nei sotto silenzio quella di DeMille di questo secolo). Questo libro di loro perfidi avi fenici e punici, e la (1934)? Merito soprattutto di una una giovane e brillante classicista romanità trionfante nella nobiltà seducente Claudette Colbert, che inglese dell'università di Reading di Fulvio e nella forza di Maciste (il all'America uscita dalla Depressio- viene a colmare oggi, alle soglie del personaggio creato per l'occasione ne proponeva un modello di donna Europeans. (1932) una famiglia di mendicanti fatidico terzo millennio, una lacu- da Gabriele D'Annunzio). Scipio- indipendente, padrona della pro- Henry Cartier-Bresson sembra un dipinto di Picasso del pe- na e ad avviare un'opportuna ri- ne l'Africano (1937) esalta la mus- pria vita e pronta anche a spendere catalogo della mostra riodo blu. Vi sono momenti altamen- flessione. Vi sono pochi dubbi che soliniana conquista dell'Etiopia, per la propria persona. Non per saggio introduttivo te drammatici della storia dell'Euro- per la maggior parte dei contem- nonché - alla vigilia delle leggi raz- nulla, in concomitanza con il lancio di Jean Clair pa: il riconoscimento, durante la li- poranei la città dei Cesari non si ziali - la purezza della stirpe latina del film, nei grandi magazzini si po- pp. 231, £19.95 berazione di un campo di deporta- identifica visivamente con le rovi- di contro ai semiti cartaginesi, cru- tevano comprare per dieci cent un Thames and Hudson, zione a Dessau, di un'informatrice ne dei fori (né tanto con le incisio- deli e venali. Nel 1949, a conflitto profumo di Cleopatra alluring and London 1998 della Gestapo da parte di una don- ni di Piranesi), ma con le scenogra- da poco finito, Fabiola di Blasetti lasting, e per cinque cent i bigodini na (1945). Bambini che si arrampi- fie di tanti indimenticabili kolos- - denuncia attraverso la persecuzio- per la permanente alla Cleopatra. cano per gioco sul muro di Berlino sal. Nerone non ha il volto di un ri- ne dei cristiani l'insensata barbarie Ma certo è Nerone il personaggio Tòte à tète. (1962), ricordano, meglio che sog- tratto di marmo in un museo ma nazista. E via di questo passo, fino che il cinema ha prediletto, facen- Portraits by getti più espliciti, la ferita che ha divi- quello di Peter Ustinov che canta agli anni a noi più vicini. L'autrice done l'eroe negativo per eccellen- Henry Cartier-Bresson so la Germania. È un'Europa di mi- davanti all'incendio di Roma nel non lo cita, ma S.P.Q.R. dei Vanzi- za. Se nella riedizione di II segno catalogo della mostra seria, dolore e speranza quella che Quo Vadis? del 1951, e al nome di na (1994), con tutta la sua greve della croce di DeMille del 1944 saggio introduttivo ha ritratto Cartier-Bresson, ma è so- Cleopatra associamo piuttosto le comicità, è pur sempre l'unico film l'imperatore folle è esplicitamente di Ernst H. Gombrich prattutto un'Europa in cui ci ricono- fattezze di Elizabeth Taylor che che il cinema italiano ha saputo de- paragonato a Hitler, nel Quo va- pp. 114, £ 22 sciamo al primo sguardo, un'Europa non quelle della vera Cleopatra dicare finora a Tangentopoli. dis? hollywoodiano del 1951 di- Thames and Hudson, familiare e vicina. "Se la missione note dalle monete tolemaiche. Non potendo approfondire in venta il simbolo dei regimi totalita- London 1998 dello scrittore è di dare un nome alle Si può dire in verità che la "fal- extenso la materia, Wyke ci offre ri che negavano la libertà di culto ai cose - scrive Jean Clair nel saggio sa" Roma ricreata dal cinema con- quattro sondaggi in profondità. I propri sudditi (e in effetti il film fu Due mostre celebrano a Londra il introduttivo del catalogo - quella del tinua a essere per l'uomo della primi tre riguardano altrettanti visto oltre cortina come propagan- novantesimo compleanno del gran- fotografo, in questo caso, è di fornire strada l'unica "vera" Roma. Con personaggi emblematici: Spartaco, da nemica e vietato per molti anni). de fotografo Henry Cartier-Bresson. loro il 'volto' che stavano aspettan- Roma più che con ogni altra civiltà Cleopatra e Nerone. Il quarto è de- Neppure la catastrofe degli ultimi La prima, alla Hayward Gallery, si in- do". La seconda mostra, alla Natio- del passato il cinema ha avuto un dicato a una città e a un evento uni- giorni di Pompei è sfuggita a una titola "Europeans", e colleziona im- nal Portrait Gallery, raccoglie più di rapporto privilegiato, e si capisce versalmente noti: Pompei e la sua lettura in chiave ideologica: fin dal- magini raccolte in oltre quarantanni un centinaio di ritratti, molti dei quali, perché: la storia romana dava l'op- distruzione. la versione italiana del 1913 il perfi- di viaggi, a partire dall'inizio degli da Sartre a Giacometti a Beckett, portunità di rappresentare sceno- Ciascuno degli epic movies di- do sacerdote Arbace rappresenta anni trenta. Dal Mediterraneo ai pae- sono divenuti icone del nostro tem- grafie fastose, eroi carismatici, mo- scussi si presta di fatto a una lettura chiaramente la minaccia che viene si dell'Est, l'occhio attento di Cartier- po. Anche qui colpisce la capacità stri di depravazione, maliarde as- in filigrana assai istruttiva. Lo Spar- ai sani valori occidentali dall'O- Bresson coglie soggetti all'apparen- di fissare uno sguardo, un gesto at- setate di sesso, conflitti epocali co- tacus di Kubrick (1960) è basato sul riente corrotto e corruttore. za ordinari e banali, e li trasforma, at- traverso cui si rivela l'unicità del per- me quelli tra conquistatori e romanzo socialisteggiante di Bisogna arrivare al Satyricon di traverso l'esatta esposizione, inqua- sonaggio, ma di farlo con grande schiavi, tra civiltà e decadenza, tra Howard Fast e sulla sceneggiatura Fellini (1969) per trovare un film dratura e messa a fuoco (e naturalezza, senza dare l'idea paganesimo e cristianesimo. Vo- di Dalton Trumbo, che nel 1947 che ha il coraggio di prendere una ricordiamo che non sono mai usati dell'immagine spiata, né del sogget- lendo ci si poteva perfino infilare il era finito sulla lista nera per attività distanza totale dall'antichità, di ri- filtri né la fotografia viene mai taglia- to in posa. Cartier-Bresson sa crea- messaggio sionista (come avviene antiamericane. Nel senatore Cras- conoscerla come qualcosa che ci è ta), in immagini di atemporale poeti- re con i soggetti che ritrae una sorta in Ben-Hur). so che dice: "Sono state compilate antropologicamente estraneo, "un cità. Sulle rive della Senna, sotto una di familiarità, di empatia che è l'in- Che cosa ha cercato il mondo liste di cittadini sleali" è facile ve- immenso tableau vivant - come tenda improvvisata una coppia si grediente magico che produce im- moderno nel passato che ripropo- dere il senatore Joseph McCarthy. ebbe a dichiarare il regista - di cui gode le Prime vacanze pagate 'è il magini allo stesso tempo private e neva, spettacolarizzato, alle masse Ma nel 1961 i tempi erano cambia- ci sfugge il senso". Dopo tante let- 1936. Ad Alicante tre donne si petti- informali: "Bisogna fare scivolare la dallo schermo? In che misura, nel ti, e il presidente Kennedy potè ture strumentali in chiave contem- nano a vicenda, per strada, e i loro macchina fotografica tra la pelle e la corso di ormai più di un secolo, il avallare il film contro l'opposizione poranea, per il poeta Fellini il pas- corpi sono intimamente legati dai maglietta", insegna il grande foto- cinema ha usato e abusato dell'an- dell'American Legion. Ma anche lo sato torna, forse giustamente, a es- movimenti, quasi teatrali, delle brac- grafo. tichità, facendone ora oggetto di Spartaco italiano del 1913 è politi- sere a foreign country. cia e degli sguardi (1933). A Madrid VALENTINA CASTELLANI

Ethel Spector Person Marinella Malacrea A. Ferruta, G. Foresti, Sogni a occhi aperti Trauma e riparazione E. Pedriali, M.Vigorelli (a cura di) Come la fantasia La cura nell'abuso sessuale all'infanzia trasforma la nostra vita La comunità Niels Peter Nielsen terapeutica Pillole o parole? Tra mito e realtà Relazione verbale e rapporto psicofarmacologico Francesco Corrao Joan e Neville Symington Orme Volume primo Il pensiero clinico Contributi alla psicoanalisi di Bion Volume secondo I temi bioniani nel lavoro terapeutico Contributi alla psicoanalisi con i pazienti di gruppo www.raffaelIocortina.it • L'INDICE e I ••DEI LIBRI DEL MESE•• 1

Il sarcofago, il mostro e i santi patroni. Leggende di un'isola INTERVISTA A FRANCESCO DURANTE

Che cos'è la cultura a Capri? soltanto un fuggevole, anche se Abbiamo detto che con l'ar- Dopo l'età imperiale incomin- Rilke, e Malaparte, Moravia, e "E l'incontro, la complicità di suggestivo incontro. Però ve ne rivo dei forestieri Capri ha ri- cia un lunghissimo medioevo Mario Soldati, e Ferenc Kor- due mondi: quello dei capresi e sono alcuni che si sono così dure- fondato fa propria identità cul- di grande povertà e pericolo- mendi, quello di Incontrarsi e quello dei forestieri. Il secondo volmente sedimentati nell'imma- turale. sità, viste le frequenti incursio- dirsi addio... 'Caprese' è Totò, ha finito per prevalere, com'era ginario caprese da risultare indis- ni dei pirati. A fine Ottocento, e lo sono Sophia Loren e Clark forse ovvio. Diventando però solubilmente legati all'isola e an- "Come altri luoghi di grande ecco il secondo poeta caprese, Gable in The Bay of Naples. parte integrante di quello isola- che alla sua gente. Io ho eletto a successo turistico, anche Capri Francesco Alberino, guardia- Pur tra le gravi contraddizioni no. Miti, leggende, la stessa miei numi tutelari, in ordine cro- non ha avuto il tempo di colti- no del camposanto di Anaca- di uno sviluppo spesso effera- identità attuale dei capresi e per- nologico, Ferdinand Gregoro- vare una propria autonoma pri: un poeta naif, un cantasto- tamente distruttivo, l'isola rie- sino alcune loro nuove tradizio- vius, Norman Douglas, Comp- tradizione culturale. Quel che rie a cavallo fra lingua e dialet- sce sempre a imporre il suo fa- ni nascono da quest'incontro". scino".

Come se i capresi potessero Che cosa si fa a Capri per la specchiarsi nell'immagine che i cultura? forestieri hanno dato della loro isola? Non moltissimo, in verità. Il ec^yi'ts c meglio viene dall'impegno "Più o meno. Per me, ho spontaneo di privati - come la sempre coltivato l'idea di un libreria editrice La Conchiglia, corso di letteratura comparata Capri, d'estate, è un vivacissimo luogo d'incontri, frequentato da visitatori prove- o associazioni come Oebalus, basato sulle descrizioni che nel Apragopolis, il Premio San tempo, diciamo dal 1826 in poi, nienti da ogni parte del mondo: la sua vita culturale è allora improntata a un inten- Michele - che dedicano molte sono state fatte dell'isola di Ca- so, tradizionale cosmopolitismo, che invece, nel resto dell'anno, lascia il posto alla energie allo stùdio della storia pri. La data del 1826 è uno isolana, ma non dimenticherei spartiacque fondamentale, per- normale esistenza quotidiana di una piccola isola mediterranea. È soprattutto que- altri sodalizi, da Legambiente ché è quella della 'scoperta' sto duplice volto a costituirne l'identità. In queste pagine intervengono il critico agli Amici di Cetrella (la parte della Grotta Azzurra da parte del Monte Solaro che conserva del poeta tedesco August Kopi- letterario Francesco Durante, lo scrittore Silvio Perrella, Cesare De Seta, professo- il più ricco patrimonio florico- sch, dunque dell'inizio della re di architettura, i librai Riccardo Esposito e Ausilia Veneruso e il giornalista Gi- lo dell'isola), che lavorano atti- fortuna turistica dell'isola. Da vamente su temi forse ancora allora in poi, si fa prima a dire no Verbena. più urgenti come quelli am- chi non è venuto, chi non ha bientali. Tutte queste sono at- scritto, che il contrario. Sfoglia- tività 'autoctone'. Alle quali re queste migliaia di pagine di bisogna aggiungere il grande letteratura è per l'appunto co- apporto di villeggianti e fore- me seguire 'sul campo' le tra- ton Mackenzie. Essi non sono i c'era, s'è perduto, e poi maga- to, le cui strofe qualcuno anco- stieri, soprattutto in estate, ma sformazioni della sensibilità soli, però sono di capitale impor- ri, molto tempo dopo, si è cer- ra tramanda a voce. Poi, in anche fuori stagione (si veda- estetica; e proprio per questo tanza. Gregorovius è il primo, cato di recuperarlo, ma in mo- epoca di turismo internaziona- no il Premio Malaparte e la motivo non è occupazione ari- dopo l'August von Platen della do un po' artificiale: dico della le, il caso poco noto di Ettore giovane rassegna cinematogra- da, perché quell'identico pae- commovente poesia sui Pescatori tarantella, delle settembrate e Settanni, caprese, primo tra- fica Capri-Hollywood). Si or- saggio è come se mutasse di di Capri, a interessarsi seriamen- feste dell'uva. L'unica cosa che duttore di Joyce, che scrisse ganizzano incontri, dibattiti, continuo pur restando familia- te degli uomini e delle donne, resta per me veramente auten- anche pagine isolane, e quello, presentazioni, visite guidate, re. Misurare la distanza tra un poverissimi, che abitano quel tica sono le processioni, mo- notissimo, di Edwin Cerio, che seminari (come quelli del con- Gregorovius, al quale l'isola luogo incantato. Douglas è il fon- menti di vera, profonda com- fu anche sindaco di Capri e sorzio universitario Civiltà del appare come un sarcofago fian- datore, lui forestiero così curioso mozione. Coi santi patroni, promosse aperture notevoli, Mediterraneo) e così via. Col cheggiato dalle Eumenidi, e un e attento, di una vera filologia Costanzo di Capri e Antonio come quella del convegno sul tempo, tutto ciò ha finito per Belyi, che la vede come una isolana: a Capri morì e qui è se- di Anacapri, che rivaleggiano paesaggio nel 1924, con la par- sollecitare alcuni interventi specie di pauroso mostro mec- polto, e sono in molti a ricordar- e, secondo Mackenzie, cerca- tecipazione dei futuristi. Cerio importanti, come il restauro canico, spiega meglio di mille lo, un omone elegante e capric- no di far piovere l'uno sulla fe- è stato un grande uomo di del Cimitero Acattolico e quel- pagine critiche l'evoluzione del cioso, cordiale con la gente co- sta dell'altro. Questo per la pubbliche relazioni. Come lo della Scala Fenicia, l'antica gusto". mune, bello da vedersi nelle tan- cultura popolare. Poi c'è quel- scrittore, oggi risulta un po' via di collegamento fra Anaca- te foto che lo ritraggono accanto la letteraria. Ai tempi dei ro- troppo corrivo. In definitiva, pri e la Marina. Esiste e si fa Fin qui, però, siamo ancora a a un generoso fiasco di vino. mani ci fu un poeta caprese in forse il suo libro migliore è la strada, in controtendenza ri- un rapporto di tipo superficiale, Brindava anche con mio nonno. lingua greca, erede forse dei grande raccolta storica Capri spetto allo sfruttamento inten- legato al paesaggio, al viaggio, Mackenzie, con i due romanzi mitici Teleboi, i primi coloniz- nel Seicento. Comunque, il da- sivo di un turismo sempre più molto più che agli uomini... VestalFire ed Extraordinary Wo- zatori di cui parla Virgilio. Si to anagrafico 'caprese' non do- intruppato e massificato, una men, è quello che meglio svilup- chiamava Bleso e ce ne rimane vrebbe essere così vincolante. sensibilità più morbido, più "Certo, molti tra gli scrittori pa i temi 'mondani' legati un solo verso dove si chiede a 'Caprese', per me, è anche Raf- attenta, che a me pare l'appro- stranieri che hanno parlato di all'esclusività del luogo, alla sua un coppiere di versare altro vi- faele La Capria. Lo sono stati do più augurabile per la Capri Capri hanno avuto con l'isola favolosa vita di società". no: c'è una certa continuità... Marinetti e Gorkj e Lenin e del futuro".

Il miraggio galleggiante dei napoletani Premio Malaparte SILVIO PERRELLA Nato dalla passione di Graziella Buontempo, signora napole- tana di salotti romani (segretaria, fra l'altro, degli Incontri inter- Ci sono giorni che Capri non Oltre alla visione classica, quel- pratica dei viaggi sia nell'immagi- nazionali d'arte), il Premio Malaparte ha saputo conquistarsi esiste. Della sua sagoma nulla ap- la che ad esempio si può vedere nazione, Napoli a Capri. Con lui negli anni un suo spazio di prestigio internazionale e diventare pare nella foschia dell'orizzonte. dall'alto dei giardini pensili della ho scoperto l'incanto multicolore il principale appuntamento culturale caprese. Assegnato Ma risono altri giorni che, annun- Certosa di San Martino, Capri si delle sue trasparenze marine e i ciando il maltempo, l'isola splen- intrufola negli occhi in diversi e momenti in cui "quest'isola bel- dall'Associazione Amici di Capri, della quale fanno o hanno fat- de nerastra e azzurra nell'aria e inaspettati luoghi della città. A lissima diventa il luogo della con- to parte scrittori come Alberto Moravia, Raffaele La Capria, dalla convulsione ipermetropoli- metà altezza tra i Camaldoli e il sunzione dello sguardo" (come si Giovanni Russo e altri, il premio nacque nel 1983. Il primo a ri- tana di Napoli la si avverte come Vomero, alla fine di un tornante, legge nella sua Capri scritta di ceverlo fu Anthony Burgess, e a lui sono seguiti alcuni dei nomi un "miraggio galleggiante". eccola all'improvviso vicinissima, giorno in Capri e non più Capri, più importanti della letteratura mondiale, ad alcuni dei quali Per i napoletani, quello del mi- l'isola bitorzoluta, nello spazio la- Mondadori, 1991). capitò di ricevere il Malaparte poco prima del Nobel. raggio è uno dei modi più comuni sciato miracolosamente libero da Ed è stato Gustaw Herling, Nell'ordine: Saul Bellow, Nadine Gordimer, Manuel Puig, di vivere Capri. "Anzi pare - ha due palazzoni. nella sua Capri scritta di notte John Le Carré, Fazil' Iskander, Tang Zie, Vaclav Havel, Predrag scritto Fabrizia Ramondino in Da- Capri incorniciata dal cemento (L'isola, Mondadori, 1994), a Matvejevic, Susan Sontag, Michel Tournier, Breyten Breytenba- dapolis, Einaudi, 1989 - che il ve- armato napoletano è forse una farmela scorgere, "sullo sfondo ch, Antonia Byatt, Isabel Allende. Nelle intenzioni della giuria, il ro Napoletano si distingua da que- prospettiva inusuale, ma utile a del cielo, del mare e del sole vol- premio viene attribuito a intellettuali nella cui esperienza di vita sto: che non è mai stato a Capri. O chi, stanco dei miraggi, vuole final- to al tramonto, come il bassori- ci sia una componente "avventurosa", legata al viaggio, all'incon- perché troppo povero, o perché mente connettere l'isola alla città. lievo di un monaco inginocchia- tro di realtà diverse. troppo accidioso, o solo perché pre- È stato Raffaele La Capria che to con la testa incappucciata ab- feriva conservarsi quel miraggio". mi ha insegnato a unire, sia nella bassata fino a terra". IDEI LIBRI DELUESEI N. 6, PAG. 51 GIUGNO 1998 Da Gregorovius a Soldati, un topos della mente Una CESARE DE SETA libreria

1 golfo di Napoli è ideal- non ancora esaurito. Immagino il ovviamente ci fu: ma è un mag- Nel corso di molti anni una sola Se è vero che le librerie posso- mente concluso dalla sago- fastidio di Don Benedetto di ma alla cui composizione con- volta mi mostrò interesse: fu no essere considerate piccoli 1ma suadente dell'isola di fronte a questo mondo che forse corre non solo la cultura napole- quando lesse dai giornali che avamposti di civiltà e se è nor- Capri, parte integrante di questo giudicò ciarpame tardoromanti- tana, ma quella italiana; Alberto conoscevo e avevo ospitato a male considerarle "paradigma" celeberrimo panorama. Eppure co! Non a caso lui andava a vil- Savinio narra l'isola con una per- Capri sir Anthony Blunt. Mi della società dove sorgono e il braccio di mare che separa leggiare a Ischia, e a Casamiccio- spicacia elegantissima, il Mora- chiese che tipo fosse, perché - operano, allora non è del tutto l'isola dalla città è una distanza la perse i genitori nel terremoto via di 1934, la felicissima Lettera mi disse - con lui aveva avuto insignificante che negli anni incolmabile se si valutano i rap- del 1883. La prima e più attendi- da Capri di Mario Soldati non rapporti in codice durante la venti e trenta ci fossero a Capri porti culturali che intercorrono bile silloge sulla storia di Capri sono che alcuni dei moltissimi guerra, quando entrambi erano due librerie (L'Arcadia e Tra- tra lo scoglio e la grande capita- non è di un erudito napoletano, nomi che si potrebbero citare. agenti dell'Intelligence Service, ma) che erano anche studi d'ar- le. Per usare un paradosso potrei te e piccoli editori locali. Di fat- dire che un'isola delle Antille to quegli anni concludono un non è meno estranea a Napoli di periodo in cui Capri non era so- quanto lo sia Capri. Questa lo luogo di benessere e riposo estraneità è di antica data: Jean ma anche luogo di creazione e di Jacques Bouchard, filosofo e li- relazioni. La convinzione che bertino, è stato il primo intellet- ...» .in fosse necessario contribuire a tuale in età moderna (1632) a io-rj. bloccare un processo sempre scoprire Capri e a raccontarla. più evidente di oblio della vera Non fu dunque un napoletano a %M*MI' "...„„,,,, MV;',„ natura dell'isola e di progressiva svelare al mondo l'incanto ip" M,'ì! » "•> i>u *>• omologazione ci ha condotto a dell'isola, ma un francese, ed è creare le nostre attuali due libre- \'incipit di un destino cosmopo- rie e la casa editrice La Conchi- HI<« , ' " V.'W,' "" "'«I lita. Da sempre l'aristocrazia pri- glia. La prima libreria La Con- ma e la borghesia napoletana poi chiglia apre nel 1982 in un vico- avevano eletto a rifugio privile- letto poco frequentato del cen- giato e a luogo di villeggiatura tro storico di Capri. Già questa Ischia: la quale è lontana da Ca- piccola sede diventa ben presto pri anni luce, per ragioni geolo- un punto di incontro ed è utiliz- giche e culturali. zata per piccole mostre di grafi- Nella seconda metà dell'Otto- ca, fotografia e pittura. In quegli cento - quando a Capri giunsero anni La Conchiglia inizia a pro- Ferdinad Gregorovius (1856), grammare una serie di presenta- Edwin Cerio e Axel Munthe, fu zioni di libri e incontri con auto- la cultura nordeuropea ad ap- ri che continuano ancora oggi. passionarsi a questo scoglio; che ma dello svizzero Edwin Cerio - Moravia abitò con Elsa Mo- ma non l'aveva mai incontrato. Tra i tanti autori ospiti: Fernan- apparve ai loro occhi come un poi naturalizzato caprese - che in rante per alcuni anni in una ca- Capri è un piccolo e grande da Pivano, Laura Lilli, Aldo Bu- miraggio, un'isola dei Tropici, Capri nel Seicento (1934) pose le setta nella piazza di Capri sul fi- porto di mare, la sua cultura è si, Giampaolo Rugarli, Raffaele nel cuore del Mediterraneo, a basi di una moderna lettura sto- nire degli anni trenta: quando una miscela che può essere giu- La Capria, Luciano De Cre- poche ore di viaggio da Roma e riografica delle vicende dell'iso- me la mostrò gli dissi che a due- dicata una droga o un elisir: stu- scenzo, Carmen Covito, Fabri- da Napoli. Se Gauguin l'avesse la. Gli eruditi meridionali (Mi- cento metri c'era la casa di pende liriche di Rilke, i rivolu- zia Ramondino, Isabel Allende. saputo non avrebbe avuto alcun nieri Riccio, Filangieri di Satria- Graham Greene, ma lui non sa- zionari russi con Lenin, Lu- Nel 1988 la libreria si trasferisce bisogno di spingersi a Tahiti, no, Capasso ecc.) si occuparono peva che lo scrittore avesse una nacjarsky e Gorky, il poeta- in una nuova sede su una strada perché il paesaggio di Capri era di Capri, ma sempre come ap- casa ad Anacapri. Greene era il dandy dissoluto fino al suicidio principale, in via Le Botteghe. incontaminato, i costumi degli pendice periferica della capitale. tipico residente inglese che vi- alla Jacques Fersen, Norman Nel 1989, intanto, vengono fon- abitanti semplici e primitivi, la Quasi essa non avesse identità veva nell'isola con lo stesso ani- Douglas ormai vecchio e pove- date le Edizioni La Conchiglia: vita frugale, fanciulli e fanciulle propria: ed era persino vero. mus con cui un connazionale ro che raccontava al bar le sue hanno attualmente un catalogo apparivano disinibiti come efebi Ma l'isola una sua cultura la poteva scegliere di vivere in In- storie a chi gli offriva un mezzo di oltre sessanta titoli in com- e ninfe. Un fascino pagano che stava elaborando come non-luo- dia: le nostre case erano molto litro di vino, il celebrato e dan- mercio con autori del passato fece la gioia di Fersen, di Nor- go, grazie al contributo di vian- vicine, quindi ho avuto mille nunziano Munthe che compra- come Norman Douglas, Comp- man Douglas, di Krupp e di cen- danti provenienti da ogni angolo occasioni di incontrarlo, ma va e costruiva case come la Ga- ton Mackenzie, Rainer Maria to altri libertini e dandy. del globo. L'intreccio tra culture non gli ho mai sentito pronun- betti Spa prima che nascesse il Rilke, e scrittori e studiosi con- Parlare dunque della cultura così diverse e quella napoletana ciare una sola parola in italiano. turismo. temporanei come Vittorio Stra- caprese è impossibile, della cul- da, Lea Vergine, Sergio Lam- tura a Capri è difficile: ché di biase. Nel 1996 viene aperto un qui si dipartono cento fili che nuovo spazio, La Conchiglia Li- giungono in Virginia e in Russia, Un editore Indirizzi bri & Arte, in via Camerelle. La stagionalità del turismo caprese in Scozia o in Svezia, a Parigi, GINO VERBENA Londra, Berlino e Vienna. Na- Prefisso telefonico: 081 fa assumere alle librerie un ruo- poli era una fortezza della cultu- Codice postale: 80073 lo polivalente. D'estate, con una ra hegeliana e idealista, con una Oltre a La Conchiglia di Capri, ricostruire una completa "storia (Capri) 80071 (Anacapri) chiusura spostata a notte inol- grande università il cui primo di cui parlano in questa pagina di Capri" della quale esiste solo trata, diventano luogo emble- rettore nell'Italia unita fu l'irpi- Riccardo Esposito e Ausilia Ve- qualche trattazione lacunosa e Associazione "Achille matico della multiforme popo- no Francesco De Sanctis che neruso e che ha offerto, con ri- non esente da errori. Ciccaglione" lazione turistica e di una do- forse Capri non sentì mai il biso- stampe, la possibilità di leggere Il Piccolo Parnaso ha pubblica- via Le Botteghe 30 manda culturale variegata, at- gno di visitare: a questo mondo testi ormai esauriti della lettera- to una ristampa anastatica di Capri Associazione Amici di tenta sempre alle novità librarie, napoletano l'isola - primitiva e tura sull'isola, c'è, ad Anacapri, nel Seicento e di La casa, il giardino Capri desiderosa di un luogo dove in- cosmopolita - opponeva la pro- la casa editrice Piccolo Parnaso, e la pergola nel paesaggio di Capri, via Castello, La Torre, tel. contrarsi alternativo al solito pria totale indifferenza. Questa di Giovanni Schettino, che, con ambedue di Edwin Cerio: testi 8370998 meccanismo vacanziero del "ve- estraneità non merita di essere la stampa di una quindicina di che erano diventati ormai introva- La Conchiglia dere e farsi vedere". D'inverno dimostrata perché essa è del tut- volumi, ha riportato alla luce del bili sul mercato. Come pure Capri, via Le Botteghe 12, tel. le librerie devono adattarsi a to evidente a chiunque abbia sole materiale e documenti stori- un eremo, di Ferdinand Gregoro- 8376577 una economia accentrata nei so- una qualche vaghissima idea ci giacenti in polverosi e bui ar- vius, con 35 disegni inediti dell'au- La Conchiglia Libri & li mesi estivi che riconduce nei della sterminata letteratura che chivi e che, altrimenti, sarebbero tore; e Capri, 53 disegni e 9 acqua- Arte mesi freddi l'isola a una dimen- ha assunto Capri come topos stari dimenticati o ignorati dagli relli di C.W. Allers. Altri volumi via Camerelle 18, tel. sione di paesino incredibilmen- privilegiato della mente e non stessi indigeni. trattano dell'isola attraverso stam- 8378199 te diverso da quello estivo, affol- solo come luogo di residenza Lo stesso Schettino possiede pe, cartoline, fotografìe e incisioni: Legambiente latissimo e mondano; tenere stabile od occasionale. un vasto archivio storico dell'iso- Ricordi del Golfo di Napoli di Circolo Capri e Anacapri, aperta una libreria in questi me- Gregorovius narrò al mondo la che comprende diversi settori: Lancélot Turpin de' Crissé; Capri Casella postale 105, tel. si, sempre e comunque anche di di lingua tedesca l'incanto la biblioteca, la fototeca, l'eme- nelle stampe, con un testo di Lucio 8378007 domenica, assume un valore po- dell'isola, così come aveva narra- roteca, cartoline d'epoca (mi- Fino; Volti, costumi e tradizioni di Oebalus litico rivolto verso una popola- to la Roma medievale; Kopisch gliaia di pezzi) e documentazione Capri nelle cartoline d'epoca, con c/o Eduardo Federico, via zione, apparentemente privile- svelò agli occhi dei suoi conna- varia. È un arsenale culturale che un saggio di Giovanni Fiorentino S. Costanzo 8, tel. 8377263 giata, che specie d'inverno sco- zionali l'arcano della Grotta Az- nessun altro collezionista di cose e introduzione di Furio Arrasich; Piccolo Parnaso pre, sempre di più, contraddi- zurra. Axel Munthe con La storia antiche locali può vantare, non- Capri e i bambini, con presentazio- via La Cala, Anacapri, tel. zioni e problemi irrisolti. di San Michele ebbe un successo ché un punto di riferimento per ne di Katherine Price e introdu- 8372265 RICCARDO ESPOSITO planetario del tutto immeritato e un'équipe di studiosi che volesse zione di Giovanni Fiorentino. AUSILIA VENERUSO ohc-cóocr

Su OCTAVIO PAZ una camicia vistosa, che Oc- L'ultimo mitteleuropeo tavio aveva elogiato una volta a La scomparsa di Octavio Paz, la Madrid, forse ironicamente, di- notte di domenica 19 aprile, a ALBERTO ARBASINO versi anni fa. Quando mi ha visto, Città del Messico, all'età di ottan- sul suo volto dimagrito è brillato taquattro anni, vincitore nel 1990 Grisha in Toscana, nella torre luminati (con Volker Schlòndorff Vlad e Paul Celan, nati fra il '19 e il per un istante un grande sorriso del premio Nobel, è stata oggetto rustica con vetri colorati greci e che girava il film dell'evento); e poi '20. E forse ancora, più vecchia, muto. Il suo sorriso di sempre, ac- di ampi interventi sulle pagine turchi antichi, e rosai, e piscine e tutti sulla nave affittata per il giro di Viorica Ursuleac, la grande inter- cogliente, complice. Marie Jo mi culturali dei quotidiani italiani di continui ospiti internazionali "in Rodi. Fra gli "hallo" da un lussuoso prete straussiana moglie di Clemens ha detto che erano settimane che martedì 21 aprile. residenza" (come Bruce Chatwin) yacht inglese che ci supera. E sono i Krauss (Arabella! Capriccio!). Più non lo vedeva sorridere così. Non Franco Marcoaldi, "la Repub- intenti a scrivere e confrontare le finti hippies falsi poveri che lui ave- tardi anche Elie Wiesel. E, fra i vici- c'è stato altro, ma è bastato. Ha blica": Per chi non conosca la sua pagine inattuali della giornata... va reclutato sulla spiaggia per ba- ni, magari Celibidache, Cioran... preso il libro che gli ho messo tra opera, potremmo dire che in fon- Grisha a New York, a passeggio dare agli spiedi e alle graticole per Rezzori e i suoi personaggi devo- le mani e lo ha sfogliato un attimo do l'inesausta attività di questo fi- per l'East Side (le strade sessantesi- la cena; e si erano divertiti a fare gli no affrontare (e non basta il disin- con forzata cortesia. nissimo "orafo di segni" - erede me e settantesime, quelle giuste) schiavi dei pirati per tutta la notte... canto) la distruzione di ogni patri- della grande tradizione latino- vestito di elegantissimi grigioverdi E tanti anni prima, in certi in- monio domestico e culturale e civile americana à la Alfonso Reys - ha e marroni spenti viennesi come ap- verni milanesi un po' brillanti e un sotto le ondate di conflitti sempre CICERONE L'ANTIPATICO sempre ruotato attorno al medesi- pena uscendo dal "Rote Bar" del po' tetri, quanto amabile chiac- più violenti: il nazismo che devasta mo tema: "Si scrive per essere ciò Sacher, o dalla già eccelsa sartoria chierare d'una Mitteleuropa non perfino il pensiero della Kakania Se per pura bizzarria si volesse che siamo e che non siamo. Knize dei frac per Adolf Loos e ancora alla moda, su e giù per via mitteleuropea; e una serie alluci- applicare la liturgia del sondaggio Nell'uno e nell'altro caso cerchia- Vladimir Horowitz (e dove tuttora Sant'Andrea e via San Primo (abi- nante di satrapismi e dispotismi di al gradimento riscosso dai singoli mo noi stessi. E se abbiamo la for- Grisha ci sorride da una foto alpi- tavamo a pochi metri); e nella leg- tipo turco-bizantino ancestrale o classici latini, difficilmente Cice- tuna di trovarci scopriamo che na, in una pelliccia immensa)... gendaria galleria "L'Ariete" di comunista-sovietico da boiardi mo- rone risulterebbe fra i più amati. siamo uno sconosciuto". Qui ri- Grisha al lavoro sui suoi testi con Beatrice Monti (poi sua moglie) derni fra Romania e Ucraina... Lo troveremmo forse invece nella siede l'insuperabile solitudine il traduttore americano, che è poi con tanti intelligenti facoltosi che Così questo "cosmopolita del top ten degli "antipatici", per un dell'individuo. Nel riconoscersi un figlio vecchissimo e nervosissi- ammiravano i classici contempo- mondo di ieri" non poteva certo li- destino di cui è egli in parte re- separatamente dal proprio essere. mo di Hermann Broch; e genero- ranei da Fontana a Manzoni a Ba- mitarsi a rievocare o "vagheggiare" sponsabile, quando si pensi a cer- Nell'essere due: tutti siamo soli, samente sollecito nell'assistere e con a Rauschenberg a Warhol in i verdi paradisi di un'infanzia abba- ti suoi atteggiamenti di plateale perché tutti siamo due. Ma se instradare gli esuli poveri mitteleu- mostra, ma non avevano ancora stanza privilegiata in dimore signo- vanità. Eppure, vista sotto la giu- si parte dal presupposto che ropei e russi eredi delle grandi capito che con un investimento al- rili con parenti liberali e aneddoti sta luce - una luce priva di avver- sione o favore - la sua complessa "l'estraneo, l'altro, è il nostro dop- avanguardie storiche, nei meandri lora modesto avrebbero potuto fa- chic. I suoi intrecci navigano per personalità non manca di suscita- pio", risulterà evidente come un dell'alta pubblicistica intellettuale re delle speculazioni molto più decenni di tragedie in un mondo re perfino tenerezza, impastata tema apparentemente soltanto in-' intorno a "Vogue", governati da fortunate delle loro solite... "successivo" alle narrazioni e ai per- com'è di conflitti ancora oggi atti- dividuale e letterario sia in realtà Alexander Liberman editore e Gregor von Rezzori nasce nel sonaggi ex-asburgici che si estin- vi in molti di noi "giudici": sicu- anche collettivo e politico. E difat- scultore e dalla monumentale mo- 1914 in una cittadina multietnica (e guono prima del '19 e poi definiti- rezza di parata, ma con riscontri ti Paz nacque nella politica. glie Tatjana, l'ultima fidanzata sto- infatti con diversi nomi: Cernowitz, vamente nel '38. Ma Grisha, come d'ansia; desiderio di grandezza, Giulio Bosetti, "l'Unità": La rica di Majakowskij... Cernauti, Cernovicy...) in Bucovina, del resto Nabokov, ha scelto di rac- ma con zavorra di piccineria; le- politica è un'arte non una scien- Grisha troneggiante come un pa- fra la Transcarpazia e la Moldavia e contare anche gli eventi più duri del gittima aspirazione a vedere rico- za, diceva Paz, d'accordo con triarca arguto o un solenne pascià la Bessarabia. All'estrema periferia Novecento con spirito "viennese" e nosciuti i propri meriti, sferzata Machiavelli, ed essa è soggetta nei festeggiamenti per i suoi ot- orientale dell'impero asburgico che un sense of humor molto raffinato. tuttavia da raffiche di capricciosa all'accidente. E l'accidente per tant'anni a Lindos, fra gruppi stava sfinendosi. Ma dove però si (dalla "Repubblica" del 24 aprile, impazienza e fatuità. un messicano era la violenza d'amici cosmopoliti nei giardini il- potevano incontrare anche Roman in morte di Gregor von Rezzori). dell'attrito tra la modernizza- Alessandro Fo, Cicerone sen- zione, prima vestita da coloniz- za piedestallo, recensione di Epi- zazione spagnola, poi da egemo- stole ad Attico, Utet, 1998. nia economica yankee, e la cul- Lcr cti "Tuttolibri", 7 maggio. tura indigena. Il mondo degli f< indios era una civiltà, quella dei costruttori di grandi città, di ALDA MERINI grandi religioni e dalla morale Diorama della memoria molto complessa. Che cosa ne è Leggendo questa antologia, si rimasto? Quando ne parlava, REMO CESERANI riconferma il dato espressivo Octavio Paz non mancava di ri- della Merini che è la vera presen- cordare le tracce rimaste nella (...) Quello della Loy si può forse distanza, con l'occhio acuto o con tocento per la nettezza dei partico- za, il testo primario, il gesto della memoria, in tante sopravviven- definire un romanzo-diorama. Gli la prospettiva appiattita del can- lari, la preziosità dell'aggettivazio- parola. Un esercizio della poesia ze, nella cucina, nella lingua, eventi sono strappati dal flusso nocchiale, o può cercare la rappre- ne, il senso dei colori, gli episodi di ha portato a volte alla rarefazio- nelle idee sulla famiglia. Il libro ininterrotto del tempo, messi in sentazione ravvicinata, con una festa e di morte. Quando, poi, il ne, a un'istanza di scrittura più suo più importante, tra i saggi, scena come in un tableau vivant, lente di ingrandimento se necessa- nitore lustro e preciso delle scene vicina alla traduzione, all'esecu- Il labirinto, è anche un ritratto colti nella loro fresca colorita e un rio, o può prestare a personaggi si intorbida di elementi fantastici, zione, che a un atto originario. della mentalità messicana, del po' artificiosa peculiarità. Il senso improbabili straordinarie finezze e coloriture magiche, apparizioni Lo spazio della Merini si muove suo nichilismo, dei suoi tic. del tempo, oltre che dagli effetti di consapevolezze e stili di vita, o può inquiete, vibrazioni, allora viene in dal narrativo al simbolico, Carlo Bo, "Corriere della Se- "tempo ravvicinato" assunti da nascondersi dietro l'occhio stupito mente, accanto ai narratori della dall'erotico al mistico, dal flusso ra": Non vorrei sembrare para- molte delle scene rappresentate, è di un bambino (e così vedere con grande tradizione, anche qualche inarginato dell'esistenza alla mi- dossale, ma a mio giudizio chi non dato dagli scatti improvvisi e dai immaginazione infantile le meravi- moderno, di provenienza forse su- sura sapiente, dall'informe alla conosce Paz dovrebbe cominciare salti fra un tableau e l'altro, con glie di una città lontana come Ge- damericana, un po' fiabesco e un forma, dal terrestre all'orfico, dai suoi saggi e da uno dei suoi ul- nuovi protagonisti, nuove passio- nova o di un paese esotico reso po' fantastico, anche se dei suda- dal vissuto al sognato. timi libri, da quel capolavoro che ni, nuove acconciature e nuove presente dalle campagne militari o mericani come Màrquez mancano In un breve incontro a Milano è il volume dedicato a sor Juana movenze, come in un diorama cir- dalle vicende dell'emigrazione), o qui le eccitazioni linguistiche e ebbe un'espressione sull'espe- Inés de la Cruz. Che non è soltan- colare che dà il senso dello scorri- può far filtrare la testimonianza da narrative e le profondità antropo- rienza poetica come il perenne to una monografia di quella gran- mento ciclico della natura, dell'al- spettatori di contorno un po' di- logiche. "divenire erotico della parola". de donna ma una testimonianza ternanza ritmica delle stagioni, del stratti, che poco sanno e molto Resta, alla fine, un dubbio: a Da qui la forza della sua poesia critica delle idee di Octavio Paz trascolorare e filtrare di sentimenti hanno dimenticato. A volte il nar- che servono questi diorami splen- che ritrova un ritmo, la figura in- sulla poesia e sulla letteratura. Si eterni come l'amore, la fatica, la ratore entra dentro la mente e assu- denti? Ci sono, in essi, accanto ai terna di uno stile. È antologizzata tratta di trovare un punto di equi- gioia; il dolore, la morte. Tutto è me la prospettiva di un personag- preziosi elementi decorativi e al una poesia dal titolo Colori: librio fra Radici dell'uomo del fresco e presente, pronto per la fa- gio, e condivide eccitazioni e acce- gusto illustrativo, anche elementi "Amo i colori, tempi di un anelito 1937 e questo volume della matu- cile immedesimazione, in questi camenti, altre volte sembra ignora- conoscitivi? E possibile, oggi, / inquieto, irresolvibile, vitale". Il rità, cercando di studiare e verifi- diorami, eppure tutto è lontano ed re quel che passa nei cuori e nelle continuare a scrivere come Nievo processo artistico, si sa, è stato un care se c'è stata una crescita, esotico, e non c'è gioia che non sia menti, rappresenta solo atti e mo- o Thackeray o Tolstoj limitandosi tendere alla "grigia luce" dell'as- un'evoluzione intellettuale oppu- filtrata da colori primaverili e ac- venze, smette di mimare il parlato, a movimentare e sveltire le strate- senza, della neutralizzazione, del- re qualcosa di più importante e compagnamento di trilli e di trom- si ferma con minuzia documenta- gie della rappresentazione? Po- l'anonimia. La poesia della Meri- sconvolgente che interessava e im- be, e non c'è morte che non sia resa ria, e gusto decorativo molto colo- trebbe un musicista d'oggi scrive- ni sospinge la parola nell'incoe- pegnava tutto il suo spirito. dolce e immalinconita dalle neb- rito un po' decadente, sulle cornici re una sinfonia-o un poema sinfo- rente, nel vertiginoso, nella cosa Fernando Savater, "la Repub- bie, dai biancori dell'inverno, o re- e gli ambienti: paramenti sacri a ri- nico senza nessuna dimensione meno scandalosa della vita che è blica": E stato impressionante in- sa squillante, a contrasto, da zam- cami splendenti, salotti con i divani ironica, un pittore fare quadri "lo scandalo"; nei suoi amori che contrarmi con lui, che conoscevo pilli di rosso sangue, crudeli ven- capitonné, ma anche la fila delle storici o quadri d'ambiente come cominciano nei tempi futuri. tanto vitale e caloroso, buon com- dette della natura, rintocchi rappa- oche che scendono a bere, il bruli- un romantico o un impressionista Stefano Crespi, Quella parola pagno di bevute e di chiacchiera- cificanti di campane. care dei pidocchi sulla testa del o un macchiaiolo? (...) vitale che non vuole argini, recen- te, e vederlo su una sedia a rotelle La messa in scena narrativa è af- vecchio contadino, e così via. (recensione a Rosetta Loy, Le sione di Alda Merini, Fiore di poe- e dolcemente silenzioso. Avevo fidata a una regia abile e disinvolta, Quali sono i modelli letterari? I strade di polvere, Einaudi, 1987, sia (1951-1997), Einaudi, 1998. indossato per l'occasione che sa guardare tutto da una certa grandi realisti e decadenti dell'Ot- pubblicata sull'Indice", 1988, n. 6). "Il Sole-24 Ore", 17 maggio. tiene un ciclo di lezioni sul tema fascino ambiguo"; Paolo Bozzi, nano il Trio di Milano (Canino, Fi- il problema dell'invarianza lin- JOYCE "Un nuovo modello di storia: "Gli oggetti e le parole: ricordi lippini, Sirbu) e Alexander Lon- guistica e del suo rapporto con la variabilità delle lingue natura- aspetti del pensiero ebraico nel di conversazioni", quich. Quattro giornate sono in- i tiene a Roma, dal 14 al 20 vece riservate agli "Incontri inter- li, sia dal punto di vista storico XX secolo", tel. 040-37871 giugno, in Campidoglio e nazionali di musica contempora- ed evolutivo, sia da quello com- S tel. 059-421210 all'Argyletum, il 16th Internatio- nea", con opere di Elliot Carter e parativo e interlinguistico. Rela- nal James Joyce Symposium, Heinz Holliger. Insieme ai con- tori: Dereck Bickerton, William che ha per titolo "Classic Joy- SCUOLA D'ATTORE certi si tengono i corsi di perfe- MORPURGO TAGLIARLE Hanks, Raffaele Simone, Eliza- ce". Promosso dalla James Joy- zionamento strumentale e di in- beth Bates. ce Foundation (presidente Zack San Miniato (Pisa) si tiene, terpretazione musicale per gio- tel. 0549-882516 l laboratorio interdisciplinare Bowen) e dall'Università di Ro- dal 7 giugno al 26 luglio, la vani musicisti di tutto il mondo: per le scienze naturali e uma- A ma Tre (Academic Advisor Gior- I quattordicesima edizione di iniziano il 25 giugno con le lezio- nistiche della Sissa, il Diparti- gio Melchiori, Host Committee "Prima del teatro - Scuola euro- ni di Charles Rosen (sonate di mento di filosofia dell'Univer- PREMIO BERLUCCHI Franca Ruggieri), il simposio ha pea per l'arte dell'attore", orga- Beethoven, Chopin, Schumann), sità di Trieste e il Centro inter- come protagonisti delle sessio- nizzata dal Teatro di Pisa, di Bruno Canino (musica da ca- nazionale di estetica dell'Uni- a Fondazione Gandovere e ni plenarie , Um- dall'Accademia nazionale d'arte mera con pianoforte); Corrado versità di Palermo promuovono, Berlucchi bandiscono un berto Eco, Hugh Kenner, De- drammatica "Silvio d'Amico" e Romano (violino), Rocco Filippini L il 12 giugno - presso il labora- premio per un'opera di narrativa clan Kiberd, Fritz Senn. I joycia- dall'Istituto del dramma popola- (violoncello e musica da came- torio interdisciplinare della Sis- in lingua italiana pubblicata fra ni tornano a Roma per la se- re, con lo scopo di fornire una ra), Ursula Holliger (arpa), Fran- sa, via Beirut 2-4 Trieste - il il 1° luglio 1996 e il 30 giugno conda volta dopo il convegno dimensione europea alla forma- co Petracchi, (contrabbasso), convegno "In ricordo di Guido 1998. Il libro vincitore, selezio- "Joyce in Rome", tenutosi per il zione e al perfezionamento di Bruno Giuranna (), Peter Morpurgo Tagliabue". Dopo l'in- nato dalla giuria formata da Ma- centenario nel 1982. Il simpo- attori, drammaturghi, registi e Lukas Graf (flauto), Alexander troduzione di Claudio Magris, ria Corti, Edoardo Esposito, Gio- sio offre una grande varietà di pedagoghi teatrali. Lonquich (pianoforte). interventi incentrati sulla clas- intervengono, fra gli altri: Elvio vanni Giudici, Folco Portinari, tel. 050-941104 sicità di/in Joyce e ha una se- Guadagni, "La geologia lettera- tel. 0773-605551 Vittorio Spinazzola e Armando zione anche a Sperlonga, nei ria di Guido Morpurgo Taglia- Torno, riceverà Lit 10.000.000. luoghi della maga Circe. L'inau- bue"; Luigi Russo, "Guido Mor- Le opere vanno inviate, in sette gurazione è prevista il giorno purgo Tagliabue storiografo MUSICA copie, insieme a dati biografici 14 giugno, con discorso di dell'estetica"; Giovanni Lom- VARIANT AND INVAR1ANT e curriculum, alla segreteria del apertura di Giorgio Melchiori. bardo, "Guido Morpurgo Taglia- l 34° Festival Pontino - orga- Premio Gandovere Berlucchi, Per tutta la settimana è aperta bue lettore del trattato Sullo sti- Anizzato, dal 26 giugno al 26 l Centro internazionale di stu- presso l'Arsenale, vicolo Malin- al Palazzo delle Esposizioni la le di Demetrio"; Renzo Raggiun- luglio, dal Campus internaziona- Idi semiotici e cognitivi del- conia 4, Iseo (Brescia), entro il mostra "Joyce in Rome", ti, "L'arte nel pensiero di Guido le di musica - si ascoltano e si l'Università di San Marino pro- 15 luglio 1998. tel. 06-4880862 Morpurgo Tagliabue"; Ludmilla studiano musica classica e con- muove, dal 15 al 19 giugno, tel. 02-809681 Bianco, "Questioni di metodo- temporanea. Charles Rosen tie- all'ex Monastero di Santa Chia- logia critica"; Giorgio Derossi, ne tre concerti dedicati alle so- ra, una scuola estiva sul tema "Sul segno"; Marina Sbisà, nate beethoveniane e, sempre "Variant and Invariant. Aspects LA TEORIA COGNITIVA, "Semantologia: un nome per un nell'ambito della classica, suo- of Language", in cui si affronta INGANNO MULTIMEDIALE IL SAPERE, LA POLITICA

u globalizzazione e multime- a Fondazione Rosselli orga- Lnizza a Torino due conve- Sdialità, ma per mettere in luce gni. A giugno, 11, 12 e 13, le ambiguità e gli equivoci di que- presso la sua sede, via San ste espressioni (globalizzazione Quintino 18c, "Cognitive come omologazione, come pen- Theory of Social Action". Vi siero unico che sovrintende alla prendono parte, fra gli altri, circolazione e all'uso delle infor- Bruno Bara, Cristiano Castel- mazioni a livello mondiale; multi- franchi, Tim Crane, Martin Da- medialità come passaggio dal si- vies, Pierre Demeleunaere, stema dei media ai media come Massimo Egidi, Renaud Fillieu- sistema) discutono, lunedì 8 giu- ie, Diego Marconi, David gno, presso il Centro congressi Owens, Domenico Parisi, Ange- dell'Università "La Sapienza" di lo M. Petroni, Stathis Psillos, Roma: Alberto Abruzzese, Anto- Helen Steward, Raimo Tuome- nio Maccanico, Stefano Rodotà, la, Riccardo Viale. A luglio, il 2, Walter Veltroni, partendo dal li- 3 e 4, Palazzina di Stupinigi, bro L'inganno multimediale di Vin- "Interessa il sapere alla politi- Archivio cenzo Vita (Meltemi), ca?", con la presidenza onora- tel. 06-4741063 ria di Norberto Bobbio. Su "Co- nese che ha deciso di avviare due collane noscenza e società" interven- gono Raymond Boudon e Lucia- per scrittori italiani esordienti di genere no Gallino; sul tema "I costi fantasy e cyber. Per informazioni contatta- RENCONTRES conoscitivi della democrazia" re le Edizioni Tipografia Artigiana, e-mail: discutono Alain Touraine e Ro- [email protected] y\ssociation des villes et ré- nald Dworkin; su "Conoscere L gions de la grande Europe per governare" relazioni di Wil- CALDERINI lancia una nuova collana di pour la culture, nell'ambito del liam Niskanen, Daniel Bell e guide. I volumi di "Airplane" sono scritti programma di attività e manife- Jon Elster; su "La deriva tecno- stazioni del 1998, organizza, il cratica delle istituzioni" rela- da viaggiatori professionisti italiani. Le 25, 26, 27 e 28 giugno a Stoc- zioni di Michel Crozier e prime tappe sono Parigi, New York e colma, capitale culturale euro- Amartya Sen. Su "La logica glo- Vietnam e Cambogia. pea dell'anno, la sua riunione, bale e locale della conoscen- circa trecento partecipanti di tut- za" relazioni a confronto di Giu- PRIULI E VERLUCCA hanno ideato una ti i paesi. Uno dei temi centrali di liano Amato, Mario Monti, Ser- nuova collana. I "Quaderni di civiltà e discussione, a cui intervengono gio Romano e Renato Ruggie- cultura piemontese" sono volti al recupe- intellettuali e parlamentari, è ro. Tavola rotonda conclusiva "Cultura e impiego nelle città eu- "L'Italia nella competizione LlGUORl presenta una nuova collana di ro delle tradizioni e della storia locale, co- ropee". Accanto agli incontri di globale?", con Umberto Agnel- libri tascabili dal titolo "Zeta" per pro- me si evince dai primi titoli, Il tempo della Stoccolma sono previsti: la riu- li, Claudio Magris e Carlo Rub- nione dei direttori dei servizi cul- bia a confronto con Berlusconi, porre temi inconsueti e marginali. I titoli memoria e Sangue antico di Piemonte. turali delle metropoli europee; il Bertinotti, D'Alema e Fini, sono di grande interesse. Alcuni esempi: LA TARTARUGA è tornata in libreria do- convegno della Commissione tel. 011-5622510 Shelley e l'Italia a cura di Crisafulli Jones; po l'acquisizione da parte di Baldini & cultura del comitato delle regio- Il feuilleton umoristico di Salvatore Farina Castoldi. Al lancio è seguita una massic- ni; la riunione congiunta del Co- di Pischedda; Osservatori della crisi di Ca- mité des rencontres e dei rap- cia promozione con sconti e volumi in re- PENSIERO EBRAICO legari; Etica e animali di Battaglia. I prezzi presentanti del Cere in vista del- galo. Comunque sono di nuovo a disposi- la creazione di una commissione sono contenuti e nel caso di testi letterari -«yesso la Scuola internaziona- zioni i libri di Grazia Livi, Barbara Pym, permanente, è sempre riportato a fronte l'originale. le alti studi "Scienze della Marina Cvetaeva, Francesca Durante e tel. 0033-1-45387013 cultura" della Fondazione Colle- gio San Carlo di Modena, dal 15 ETÀ è una piccola casa editrice del mode- Silvana La Spina. al 19 giugno, Stéphane Moses, di Elide La Rosa dell'Università di Gerusalemme, "^usttc i icto-Lc cti c^t^esòter ^u^m^eta

LAJMO, ROBERTO-Le scarpe di Polifemo-Feltrinelli ABI, LUCIO-La prima guerra mondiale 1915-1918- EPI SCERE, GIULIANA-// Quaderno di Canaletto- A-(p. 14) FEditori Riuniti-(p. 29) NCanal & Stamperia-(p. 22) ARMINIO, FRANCO-Homo ft'wewj-Sellino & Barra-(p. 11) FLLASTÒ, NINO-LÌJ notte delle rose «ere-Mondadori- NEVIN, THOMAS R.-Simone Weil. Ritratti di una ebrea Arrivano i film. Percorso Shakespeare-Regione Lom- (p. 17) che si volle esiliare-Bollati Boringhieri-(p. 32) bardia-(p. 45) FLLOGRASSO, NANDO-Dilemmi dell'educazione nella società dce«/n'ea-QuattroVenti-(p. 40) FIRPO, MASSIMO-G/Z affreschi di Pontormo a San Lo- re«zo-Einaudi-(p. 26) ANATTONI, EMANUELA (A CURA DI)-/ dieci canti- AILO, ELIO-Attraversando /7«J?«-Tranchida-(p. 23) FRISCH, MAX-La Suisse en question?-Centre Culturel Ariele-(p.23) Suisse-(p. 47) P BBAKER, NICHOLSON-U« po' di testa non guasta- PAREYSON, EM\G\.-L'estetica di Fichte-Guerini e Asso- Frassinelli-(p. 8) ciati-(p.33) BARBANO, ALESSANDRO-Professionisti del dubbio-Lu- PATANÈ, VINCENZO-Shakespeare al cinema-Circuito petti/Manni-(p. 31) Cinema-(p. 45) BARBOLINI, ROBEKTO-Piccola città, bastardo posto- PELISSERO, ALBERTO (A CURA DI)-Arjuna e l'uomo del- Mondadori-(p. 14) ANDHI, MOHANDAS KARAMCHAND-// libro della la montagna-lì Leone Verde-(p. 23) BENCIVENGA, ERMANNO-/ delitti della logica-Monda- Gsaggezza-Newton & Compton-(p.23) PIERSANTI, CLAUDIO-L'amore degli ^«/^-Feltrinelli- dori-^. 16) GINZBURG, CssLO-Occhiacci di /eg«o-Feltrinelli-(p. (p. 14) BENVEGNÙ, MASSIMO-Filmare l'anima. Il cinema di 24) POWER, SUSAN-Danzando sull'erba-SperXing e Kupfer- Peter W«>-Falsopiano-(p. 44) GIOVANNINI, FABIO / TESTORI, ANTONIO-Pioggia di (p. 7) BERT, GIORGIO-L'affaire Montbazon-Hobby and sangue-Falsopiano-(p. 44) Work-(p. 17) GIUSTI, FRANCESCA-Lettera di una professoressa-Don- BHABHA, HOMI-Nazione e narrazione-Meltemi-(p. 6) zelli-^. 39) GIVONE, SYRCAO-Favola delle cose ultime-Einaudi-(p. BIANCO, MARIA LuiSA-Do««e al /aforo-Scriptorium- ABONI, GlOVANNI-T««e /e/we.vze-Garzanti-(p. 12) (p.42) 14) GLISSANT, ÉDOUARD-Poe/zea del diverso-Meltemi-(p. R BIANUCCI, PlERO-Nati dalle rte//e-Simonelli-(p. 42) ROSEN, CHARLES-L« generazione romantica-Aàe\p\\ì- 5) BILENCHI, ROMANO-L^ ghisa delle Cure-Cadmo-(p. 13) (p. 20) GRMEK, MIRKO D. -Storia del pensiero medico occiden- BILENCHI, ROM ANO- Opere-Rizzoli - ( p. 13) ROSSELLI, AMELIA-I? poesie-Garzanti-(p. 11 ) tó/e-Laterza-(p. 35) BONFATTI, EMILIO / FANCELLI, EMILIA (A CURA DI)-// ROUSSET, DAVID-L'universo concentrazionario-Baldi- primato dell'occhio-Ancmide-(p. 33) ni & Castoldi-(p. 30) BORGES, JORGE LUIS-Finimondi con i dipinti di John RUSSO, EvciO-Segmenti e bastoncini-E e\xnneWi-(p. 38) Martin-Franco Maria Ricci-(p. 22) Briefe an Goldhagen-Siedler-(p. 48) BRUNER, JEROME-LA cultura dell'educazione-Ee\tvine\- OOKS, BELL-£/OG/O del w«rgz'«e-Feltrinelli-(p.6) li-(p. 40) H' CHOEPS, JULIUS HANS (A CURA DI)-Ein Volk von BURCKHARDT, JACOB -Sullo studio della Storia-Einau- di-^. 25) SMóWer«?-Hoffmann und Campe-(p. 48) SILBURN, LILIAN-LTÌ kundalini o l'energia delprofondo- Adelphi-(p. 23) ACHIA, PAOLO-L<2 canzone d'autore italiana-Feltri- SLMENON, GEORGES-// cavallante della "Providence"- nelli-^!) Adelphi-(p. 17) AMERON, JAMES-Abissi di amore, desiderio, tecno- J SIMON, CLAUDE-Le Jardin des plantes-Éditions de Mi- Clogia-Sorbini-(p. 44) nuit-(p. 47) CAMILLERI, ANDREA-L<2 voce del violino-Sellerio-(p. "La società degli individui"-Angeli-(p. 32) 17) SPAVENTA, BERTRANDO-EpM/o/l)-Spaventapasseri-Giov- CELAN, PAUL-POÉRÓ?-Mondadori-(p. 10) gio Mondadori-(p. 22) CERAMI, VINCENZO-FTF«ACA-Einaudi-(p. 17) LOLINI, Amuo-Gottfried (Preghiera di carne)- CHAMBERS, IAN / CURTI, LIDIA (A CURA DI)-LA questio- L'Obliquo-(p. 12) ne postcoloniale-Liguori-(p. 6) LOLINI, hmuo-Le Voyage e il suo doppio-Protagon- ARANTINI, NADIA-// nostro giornale quotidiano- COE JONATHAN-LA casa del jo««o-Feltrinelli-(p. 8) (p. 12) TPratiche-(p. 31) COMBA, RLNALDO-S/ORÀ di Torino. Il basso medioevo e LUDWIG, RALF -"Critica della ragion pura" di /W- Tète à tète. Portraits by Henry Cartier-Bresson-Tha- la prima età moderna-EÀn&\iài-(p. 28) nuelKant-Garzanti-(p. 42) mes and Hudson-(p. 49) COVERI, LORENZO-Parole in wz«KCd-Interlinea-(p. 41) TOMMASI, WANDA-Simone Weil. Esperienza religiosa, CURI, GLANDOMENICO-/O vorrei essere /à-Studium-(p. esperienza femminile-Liguori-(p32) 41)

ANCHETTE, jEAN-PATRICK-PO«'zzb«e di tiro-Ei- Mnaudi-(p. 17) AMELIA, MARINA-.S'/ORM della maternità-Laterza- MANTEGAZZA, RAFFAELE-F//OTO/W dell'educazione- D (p.29) Bruno Mondadori-(p. 40) ISENTIN, ANTONELLA-Lavoro sensato-Liocorno- DESIKACHAR, T.K.V.-// cuore dello yogtf-Ubaldini-(p. MARRONE, GIANFRANCO-Estetica del telegiomale- V(p. 41) 23) Meltemi-(p.31) VOLTOLINI, ALBERTO-GKZ^ alla lettura delle "Ricer- DeutscherSchriftstellerkongrefe-Aufbau-ip. 47) MARTINI, EMANUELA-Ombre che camminano-Lindau- che Filosofiche"-Laterza-(p. 41) DLCKINSON, EMILY-Tutte le /)oe«'e-Mondadori-(p. 12) (p. 45) DLCKINSON, EMILY-Una pantera nel guanto-Passigli- MENARINI, ROY -James Cameron-Le Mani-(p. 44) (p. 12) MENEGHELLI, DONATA-Una forma che include tut- DONATELLI, PIERGIORGIO- Wittgenstein e l'etica-La- to.Henry James e la teoria del romanzo-\\ Mulino-(p. 9) terza-(p. 41) MICHAELS, ANNE-In /«ga-Giunti-(p. 7) OLLER, HANS-/ conti con il fascismo-W Mulino- MILIS, LUDO J.R.-Monaci, angeli e uomini-Ecig-{p. 25) W(p- 30) MORETTI, GINO -Volevo tanto fare il tramviere-Pima- WYKE, MKKSA-Projecting thePast-Roudedge-(p. 49) (p. 16) MORMORIO, DIEGO -Il Risorgimento 1848-1870-Edi- MILIANI, SIMONE (A CURA DI)-Kevin Costner-Sor- tori Riuniti-(p. 29) Ebini-(p. 44) MOSCATI, ITALO (A CURA DI)-J967. Tuoni prima del Europeans. Henry Cartier-Bresson-Thames and Hud- maggio-Marsilio- (p.45 ) R APPAROLI, MARZIO (A CURA DI)-Gli insetti di son-(p. 49) MOZZI, GIULIO-// male naturale-Mondadori-(p. 15) jRoma-Palombi-(p. 41) i LLcìsbcr'v&s'tcr

PAOLO AMALFITANO nella tradizione ebraica, Einaudi, le. Si occupa di letteratura inglese Insegna lingua e letteratura ingle- 1997). e angloindiana. COMITATO DI REDAZIONE EDITRICE se all'Istituto Orientale di Napoli. GIANCARLO GAETA LUIGI PERISSINOTTO PRESIDENTE "Llndice S.p.A. " MONICA BARDI Insegna storia delle origini cri- Ricercatore presso il Dipartimento Registrazione Tribunale di Roma Cesare Cases Redattrice editoriale presso la ca- stiane all'Università di Firen- di filosofia dell'Università di Ve- Enrico Alleva, Alessandro Baric- n. 369 del 17/10/1984 sa editrice Utet. ze. Ha curato l'edizione italia- nezia (Logica e immagine del co, Gian Luigi Beccaria, Riccardo PRESIDENTE RICCARDO BELLOFIORE na dei Quaderni di Simone Weil mondo, Guerini, 1991). Bellofiore, Mariolina Bertini, Lu- Gian Giacomo Migone Insegna economia monetaria al- (Adelphi). CESARE PIANCIOLA ca Bianco, Bruno Bongiovanni, l'Università di Bergamo. GIANLUCA GARELLI Si occupa di filosofia contempora- AMMINISTRATORE DELEGATO Eliana Bouchard, Loris Campet- MARIOLINA BERTINI Dottorando in estetica presso nea. È condirettore di "École" e re- Maurizio Giletti ti, Franco Carlini, Enrico Castel- Insegna lingua e letteratura fran- l'Università di Bologna. dattore di "Laicità". CONSIGLIERI nuovo, Guido Castelnuovo, Anna FEDORA GIORDANO GIUSEPPE PUCCI Lidia De Federicis, Delia Friges- cese all'Università di Parma. Chiarloni, Sergio Chiarloni, Ma- Insegna letteratura nordamerica- Insegna archeologia greca e roma- GIORGIO BINI si, Gian Luigi Vaccarino rina Colonna, Alberto Conte, Sa- na all'Università di Torino (Gli Si occupa di pedagogia e letteratu- na all'Università di Siena. REDAZIONE ra Cortellazzo, Piero Cresto-Di- Indiani d'America e l'Italia, Edi- ra giovanile. Fa parte del Centro TULLIO REGGE Via Madama Cristina 16, 10125 na, Lidia De Federicis, Giuseppe zioni dell'Orso, 1997). studi sulla letteratura giovanile Insegna fisica al Politecnico di To-' Torino; tel. 011-6693934 (r.a.) - Dematteis, Michela di Macco, Al- GABRIELE LOLLI del Comune di Genova. rino. fax 6699082 do Fasolo, Franco Ferraresi, Gio- Insegna logica matematica al- ELIANA BOUCHARD JACOUES REVEL e mail: [email protected]; vanni Filoramo, Delia Frigessi, l'Università di Torino (Capire la Professore all'Ecole des Hautes Anna Elisabetta Galeotti, Franco Collaboratrice editoriale. Ufficio abbonamenti: tel. 011- matematica, Il Mulino, 1996). Etudes en Sciences Sociales a Pari- Gianotti, Claudio Gorlier, Marti- ANNA MARIA CARPI 6689823 (dal lunedì al venerdì GIORGIO LUZZI gi. Ha pubblicato Jeux d'échelle. no Lo Bue, Filippo Maone, Diego Insegna storia della lingua tedesca 9-13). Poeta, saggista, traduttore (L'An- De la microanalyse à l'expérience, Marconi, Franco Marenco, Luigi all'Università Ca' Foscari di Ve- UFFICIO PUBBLICITÀ gelus di Jammes, Galleria Pegaso, Seuil, 1996. Mazza, Gian Giacomo Migone, nezia. Emanuela Merli - Via Dei Mille 1996). LORENZO RIBERI Angelo Morino, Alberto Papuzzi, GIOVANNI CARPINELLI 14, 10123 Torino; CARLO MADRIGNANI Dottore di ricerca in storia con- Cesare Pianciola, Tullio Regge, Insegna storia del movimento ope- tel. 011-887705-fax 8124548. temporanea all'Università di To- Marco Revelli, Lorenzo Riberi, raio all'Università di Torino. rino. Si occupa anche di storia e ABBONAMENTO ANNUALE Gianni Rondolino, Franco Rositi, VITTORIO COLETTI teoria del jazz. (11 numeri corrispondenti a Giuseppe Sergi, Stefania Stafutti, Insegna storia della lingua italia- tutti i mesi, tranne agosto) Gian Luigi Vaccarino, Anna Via- na all'Università di Genova. Sul prossimo numero GIOVANNI ROMANO Italia: Lit 88.000. cava, Paolo Vineis, Dario Voltoli- ANTONELLA COMBA Insegna storia dell'arte all'Uni- Europa (via superficie): Lit versità di Torino. ni, Gustavo Zagrebelsky. Insegnante, si occupa di medicina, Carlo Lauro 110.000; (viaaerea): Lit 121.000. religioni e filosofie indiane (La me- GIANNI RONDOLINO LA MIA VITA Paesi extraeuropei (solo via ae- dicina indiana, Promolibrì, 1991). Insegna storia del cinema all'U- DIREZIONE rea): Lit 147.000. ERMANNO COMUZIO di Benjamin Constant niversità di Torino. Alberto Papuzzi (direttore edito- NUMERI ARRETRATI Critico cinematografico. Si occupa MADDALENA RUSCONI Lit 12.000 a copia per l'Italia; Lit riale), Franco Ferraresi (diretto- in particolare di musica nel cine- Laureanda in storia contempora- re responsabile). 14.000 per l'estero. ma. Marco Scavino nea all'Università di Torino. Gli abbonamenti vengono messi GIULIANA COSTA COLAJANNI DAL'68 AGLI ANNI ANTONIO SANTONI RUGIU in corso a partire dal mese suc- Insegna letteratura francese e let- Ha insegnato storia dell'educazio- REDAZIONE DI PIOMBO cessivo a quello in cui perviene Camilla Valletti (redattore capo), terature francofone all'Università ne all'Università di Firenze. di Robert Lumley l'ordine. Guido Bonino, Norman Gobetti, di Palermo. ALESSANDRO SAVORELLI Si consiglia il versamento sul con- Daniela Innocenti, Elide La Rosa, PIERO CRESTO-DINA Ricercatore presso la scuola Nor- to corrente postale n. 37827102 Tiziana Magone. Svolge un dottorato di ricerca in male Superiore di Pisa. intestato a Eindice dei libri del Pier Paolo Piciucco estetica presso l'Università di Bo- DOMENICO SCARPA mese - Via Madama Cristina 16 - logna. INTERVISTA A Traduttore, collabora a "Linea 10125 Torino, oppure l'invio di un RITRATTI CESARE DE SETA SHASHIDESHPANDE d'Ombra". assegno bancario "non trasferibi- Tullio Pericoli Insegna storia dell'architettura al- PIETRO SPIRITO le" all'Indice, Ufficio Abbonamen- l'Università Federico II di Napoli Giornalista al "Piccolo" di Trieste, ti, via Madama Cristina 16 - DISEGNI (Città d'Europa, Electa, 1997). RILETTURE PER L'ESTATE collabora alla "Quinzaine littérai- 10125 Torino. Franco Matticchio GIANNI D'ELIA re". DISTRIBUZIONE IN EDICOLA Poeta e narratore (Congedo della GRAEME THOMSON So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via vecchia Olivetti, Einaudi, 1996). Si occupa di teoria letteraria, cine- MARTIN EDEN Bettola 18,20092 Cinisello B.mo PAOLA DI CORI Insegna letteratura italiana al- ma e letteratura contemporanea. (Mi); tel. 02-660301. Insegna metodologia della ricerca l'Università di Pisa. GIANNI TURCHETTA DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA Elide La Rosa, Dario Voltolini storica all'Università di Torino. SILVIA MAGLIONI È ricercatore di letteratura italia- Pde, via Tevere 54, Loc. Osman- Si occupa di teoria letteraria, tra- LILIANA ELLENA na moderna e contemporanea noro, 50019 Sesto Fiorentino duzione e letteratura angloameri- STRUMENTI Dottoranda in storia contempora- all'Università statale di Milano. (Fi); tel. 055-301371. cana. nea all'Università di Torino. Ha curato l'edizione di Notturno LIBRERIE DI MILANO E LOMBARDIA a cura di Lidia De Federicis, Die- EDOARDO ESPOSITO MAURO MANCIA di Gabriele D'Annunzio (Monda- Joo - distribuzione e promozione go Marconi, Camilla Valletti Insegna all'Istituto di filologia mo- Membro ordinario della Spi e di- dori, 1995). periodici, via Filippo Argelati EFFETTO FILM derna dell'Università di Milano rettore dell'Istituto di fisiologia MASSIMO VALLERANI 35, 20143 Milano; tel. 02- a cura di Sara Cortellazzo, Nor- (Metrica e poesia del Novecento, umana a Milano Ricercatore di storia medievale 8375671. man Gobetti, Gianni Rondolino Angeli, 1992). MICHELE MARANGI all'Università di Torino (Il sistema con la collaborazione di Giulia VLDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA GIOVANNI FILORAMO Critico cinematografico, svolge at- giudiziario del Comune di Peru- Carluccio e Dario Tornasi la fotocomposizione, Via San Insegna storia del cristianesimo tività didattica sull'analisi del gia, Deputazione per l'Umbria, film. Pio V15, 10125 Torino. all'Università di Torino. 1991). GIUSEPPE MERLINO REMO FORNACA STAMPA MONDO Insegna lingua e letteratura fran- PAOLO VINEIS presso So.Gra.Ro. (via Petti- a cura di Mariolina Bertini, Gui- Insegna pedagogia generale al- cese all'Istituto Orientale di Na- Epidemiologo, lavora presso nengo 39, 00159 Roma) il 2 do Bonino, Anna Chiarloni, Aldo l'Università di Torino (Pedagogia poli. l'Ospedale Maggiore di Torino giugno 1998. Fasolo, Claudio Gorlier, Franco e scuola primaria, La Nuova Italia GIOVANNA MOCHI (L'osservazione medica, Garzan- "Llndice" (USPS 0008884) is pu- Marenco, Tullio Regge Scientifica, Roma, 1998). Insegna lingua e letteratura ingle- ti, 1992). blished monthly except August GIGLIOLA FRAGNITO se all'Università di Siena. Dilige STEFANO VITALE for $ 99 per year by "Llndice Insegna storia moderna all'Uni- la collana di classici inglesi della Formatore presso i Cemea (Centri MENTE LOCALE versità di Parma (La Bibbia al ro- "Letteratura Universale Marsi- di esercitazione ai metodi S.p.A." - , Italy. Periodicals a cura di Norman Gobetti, Elide go, Il Mulino, 1997). lio". dell'educazione attiva). Ha pub- postage paid at L.I.C., NY 11101 La Rosa, Giuseppe Sergi Postamster: send address changes ANTONIO FRANCHINI RAUL MONTANARI blicato, insieme a C. Martini, Il ri- to "Llndice" c/o Speedimpex Usa, Scrittore (Acqua, sudore, ghiaccio, Scrittore e traduttore (Sei tu l'as- schio educativo, 11 Capitello, Tori- Inc.-35-02 48th Avenue, L.I.C., PROGETTO GRAFICO Marsilio, 1998). sassino e Dio ti sta sognando, no, 1994. NY 11101-2421. Agenzia Pirella Gòttsche ENRICO FUBINI Marcosy Marcos, 1997). ERMANNO VITALE Insegna storia della musica al- ANNA NADOTTI Si occupa di storia del pensiero po- l'Università di Torino (La musica Traduttrice e consulente editoria- litico. LE MONDE Diplomatique Le Monde Diplomatique vi porta in giro per il mondo della politica e dell'economia. Il 15 di ogni mese, in edicola, con il manifesto e con 2.500 lire. il manifesto La rivoluzione non russa