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Presenta

ANTON YELCHIN ROBERT DOWNEY JR. in

Regia di JON POLL

Genere: commedia Nazionalità: USA Durata: 98’ Uscita: febbraio 2008

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Una produzione EVERYMAN PICTURES TEXON ENTERTAINMENT PERMUT PRESENTATIONS

Musiche di CHRISTOPHE BECK

Costume Designer LUIS SEQUEIRA

Montaggio ALAN BAUMGARTEN, A.C.E.

Production Designer TAMARA DEVERELL

Direttore della Fotografia PAUL SAROSSY, CSC, BSC

Prodotto da JAY ROACH SIDNEY KIMMEL

Scritto da GUSTIN NASH

Diretto da JON POLL

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CAST ARTISTICO

Charlie Bartlett

Principal Gardner Robert Downey Jr.

Marilyn Bartlett Hope Davis

Susan Gardner Kat Dennings

Murphy Bivens Tyler Hilton

Kip Crombwell Mark Rendall

Len Arbuckle Dylan Taylor

Whitney Drummond Megan Park

Dustin Lauderbach Jake Epstein

Jordan Sunder Jonathan Malen

Superintendent Sedgwick Derek McGrath

Dr. Stan Weathers Stephen Young

Henry Freemont Ishan Dave

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QUANDO CHARLIE BARTLETT ASCOLTA, TUTTI PARLANO

Una provocante commedia sull’era del Prozac in cui il Charlie Bartlett del titolo (Anton Yelchin) è un giovane e ricco studente, particolarmente intelligente ma depresso, represso, insomma infelice.

Cacciato per le sue bizzarrie dall’esclusiva scuola privata che frequenta, è costretto a passare a quella pubblica, dove la sua appartenenza sociale gli renderà molto difficile farsi accettare dai nuovi compagni e dall’ostile preside (Robert Downey Jr), della cui spavalda figlia (Kat Dennings) è perdutamente innamorato.

Charlie è però un ragazzo singolare: ottimista e impavido, lucido e scaltro, con una peculiare attitudine alla psichiatria fai-da-te, che prenderà a esercitare sui nuovi conoscenti.

Il mix di pareri “professionali” e prescrizioni al limite della legalità dispensati da Charlie ai sempre più numerosi “assistiti” durante le sedute analitiche - tenute nel bagno della scuola adibito a studio medico! - avranno però esiti impensabili sui ragazzi, anche sul preside e sulla sua stessa vita.

Saranno proprio la sua personalità borderline e le conseguenze delle sue imprevedibili azioni a fare di lui l’indiscusso guru scolastico, il cui carisma sarà riconosciuto tanto dagli allievi di successo quanto dalla maggioranza di nerds…

CHARLIE BARTLETT segna il debutto alla regia di Jon Poll, montatore di fama mondiale con una solida esperienza nel genere comico. Poll ha infatti collaborato ai campioni di incasso “Ti presento i miei” e “Austin Powers”. “Charlie Bartlett” è distribuito negli USA da Metro Goldwyn Mayer.

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CONOSCERE CHARLIE BARTLETT: LA STORIA

Un adolescente irriverente con una visione distorta del mondo degli adulti, un’inaffondabile fiducia nel potere della gioventù e un eccentrico progetto per garantirsi una popolarità duratura: questi gli elementi che hanno consentito a CHARLIE BARTLETT di conquistare in breve tempo una schiera di fans ad Hollywood. Tra questi, il regista e produttore di commedie Jay Roach, in cerca di un progetto per il suo debutto alla regia, il quale a sua volta ha proposto la sceneggiatura all’amico Jon

Poll, montatore di talento alle prese con la sua opera prima.

Per Poll, l’incontro con CHARLIE BARTLETT è stato un colpo di fulmine. “Ho letto circa un centinaio di sceneggiature nell’ultimo anno. Ero ansioso di trovarne una che mi conquistasse, e finalmente ho trovato questa” afferma Poll. “Mi ha fatto ridere a crepapelle ma mi sono sentito anche stimolato, divertito, sorpreso e commosso. Finalmente un film sulla scuola superiore che parla di persone vere e che tratta tematiche reali ma con umorismo e pathos. Charlie Bartlett è davvero un personaggio magnifico, in grado di sopraffare qualsiasi cosa con il suo schietto ottimismo: ecco ciò che mi ha colpito maggiormente”.

Il personaggio di Charlie nasce dalla fantasia del giovane sceneggiatore Gustin Nash che, per sbarcare il lunario, al momento della stesura della sceneggiatura lavorava in un negozio di macchine fotografiche del centro commerciale di Burbank. È proprio lì che Nash, osservando i tanti ragazzi che trascorrono ore ed ore dentro i mall – dai più carismatici ai più emarginati - inizia a riflettere sull’enorme divario esistente tra la cruda realtà del mondo degli adolescenti e l’immagine semplificata e slavata offerta dai film. Ha quindi deciso di dire la sua.

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“È qui che ho iniziato a scrivere una storia sugli adolescenti che non fosse patinata, ma autentica” dichiara Nash. “Gli adolescenti non sono stupidi e a volte penso che siano più avanti degli adulti, quindi è importante per me che questa storia risulti realistica sotto ogni aspetto”.

Ecco perché Nash inizia a chiedersi in che modo un giovane speranzoso, con un grande bisogno di essere accettato e un irresistibile stimolo alla ribellione affronti un mondo pieno di confusione, stress e scarsa autostima. Quando Nash inizia a scrivere la sceneggiatura di CHARLIE

BARTLETT, il taglio è molto più provocatorio, incentrato sul tema degli psicofarmaci e del loro sempre più eccessivo utilizzo da parte degli adolescenti: Charlie dispensa ai suoi compagni di scuola

Ritalin, Prozac e tutte quelle “pillole della felicità” in genere molto diffuse tra gli adulti.

Nash sa perfettamente di entrare in un territorio controverso con questa storia, ma non ha nessuna intenzione di snobbare quella che è la realtà per molti ragazzi americani – e non solo - che fanno uso, o meglio abuso, di farmaci psicotropi. Si accorge inoltre che il film, in fondo, è una commedia incentrata sulla realizzazione di Charlie, che dimostra di avere molto più a cuore il fatto di dare un aiuto vero alle persone in difficoltà piuttosto che suggerire soluzioni solo temporanee. “Il film non è né pro né contro l’uso degli psicofarmaci” dichiara Nash. “È la storia di un giovane che inizia a distribuire questi medicinali per conquistare popolarità, ma poi si rende conto che può aiutare i suoi coetanei a risolvere i loro problemi con metodi alternativi all’ assunzione di psicofarmaci. Prima di quel momento Charlie non si era mai reso conto di poter fare del bene agli altri”.

Nash ha apprezzato in particolar modo la possibilità di creare un protagonista adolescente con un’attitudine del tutto diversa da ciò che solitamente si vede nei film. “Ciò che rende Charlie interessante, secondo me, è il suo costante ottimismo, al contrario dei tanti ragazzi che reagiscono ai problemi con rabbia o depressione. È sempre pronto a concedere il beneficio del dubbio agli altri e ad aprisi alle novità, cosa che lo rende piuttosto insolito”.

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Nonostante CHARLIE BARTLETT tenda a utilizzare una comicità piuttoso dark, Nash sostiene che è un film sulla speranza, sia per i giovani che per gli adulti: “Sono certo che gli spettatori usciranno dal cinema discutendo sui farmaci, e ne sono felice; ma l’altro messaggio che volevo lanciare con questo film riguarda il fatto che tutti abbiamo a che fare con problemi simili, e, se questo è il vostro caso, non siete soli”.

La sceneggiatura, che è un ottimo mix di ispirazioni edificanti e comicità caustica, richiama in breve tempo l’attenzione dei produttori David Permut e Barron Kidd. Nash presenta la sceneggiatura di CHARLIE BARTLETT nella speranza di essere scelto per adattare il famoso romanzo YOUTH IN

REVOLT, che Permut aveva comprato. Il giorno dopo aver letto CHARLIE BARTLETT, Permut chiama nel suo ufficio Nash e non solo gli assegna il lavoro per YOUTH IN REVOLT, ma gli assicura che gireranno anche CHARLIE BARTLETT. “La sceneggiatura è provocatoria, originale e diversa” dichiara Permut. “È una commedia che scava in profondità e parla del mondo in cui viviamo. In qualità di produttore cerco storie originali, di spicco, sfrontate: ho ritrovato tutto ciò nella sceneggiatura di Gustin. Ha un vero e proprio talento per catturare il modo di comunicare dei giovani d’oggi”.

Anche Jay Roach ha partecipato a questo nuovo progetto come produttore, elettrizzato dal connubio tra CHARLIE BARTLETT e Jon Poll. “Dopo aver passato anni nelle sale di montaggio insieme a Jon, posso dire senza esitazioni che è un vero mago nel raccontare storie e un maestro dei toni” dichiara Roach. Permut e Kidd erano entrambi entusiasti dell’apporto personale che Poll avrebbe dato alla produzione. Kidd ha dichiarato: “La storia di Gustin ha un’idea di fondo cupa ma

Jon è riuscito a dare luce, vitalità e umorismo alla sceneggiatura”.

Tuttavia quando i realizzatori cercano di iniziare la lavorazione di questo film, trovano resistenza. “Troppo pericoloso” è la risposta più comune. Alla fine il progetto viene accolto dalla

Sidney Kimmel Entertainment, casa di produzione che sta portando sullo schermo una serie di

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progetti indipendenti originali e diversi. “La SKE è stata entusiasta di questa storia che è molto importante non solo per i giovani d’oggi, ma anche per chi ha a che fare coi ragazzi o per chi nella vita lo è stato” dichiara Poll. “Li stimo perché sono stati molto coraggiosi e hanno corso il rischio di investire su una sceneggiatura insolita e un regista alla sua prima esperienza”.

William Horberg, presidente di produzione della SKE, ha dichiarato: “Charlie Bartlett è la personificazione di tutti noi in quel difficile periodo di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Nella creativa sceneggiatura di Gustin e nella visione di Jon abbiamo visto le potenzialità per un omaggio molto umoristico e toccante allo struggimento e alle passioni tipici dell’adolescenza”.

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ESSERE CHARLIE BARTLETT:

ANTON YELCHIN NEL SUO PRIMO RUOLO DA PROTAGONISTA

Una volta messa in moto la produzione di CHARLIE BARTLETT, i realizzatori si sono lanciati nell’impresa più ardua: trovare Charlie. Non sarebbe stato facile perché Charlie non è affatto lo stereotipo del ribelle o del secchione, ma rappresenta un peculiare mix di esuberante idealismo e furbizia.

Jon Poll ha chiesto numerose opinioni prima che emergesse il nome di Anton Yelchin, precedentemente visto nel ruolo del figlio nel film “House of D” di David Duchovny, nonché del figlio di Hank Azaria nella serie televisiva di successo della Showtime “Huff” e in “Alpha Dog” di

Nick Cassavetes.

Nonostante partecipino centinaia di persone alle audizioni per questa parte, Yelchin conquista

Poll al primo colloquio. “Mi ha davvero entusiasmato” ricorda Poll. “Ho avuto l’impressione che fosse veramente Charlie Bartlett. È stato incredibilmente empatico ed è anche simpatico. Ho capito che era la persona giusta quando si è detto colpito dall’onestà e dall’ottimismo di Charlie. Se mai un attore è stato destinato ad un ruolo, di sicuro si tratta di Anton e Charlie Bartlett”.

Fin da subito Poll e Yelchin hanno intense conversazioni sul personaggio di Charlie e sulle emozioni che prova quando diventa il Sigmund Freud della scuola. Dopo aver sperimentato su di sé l’euforia indotta dal Ritalin, Charlie decide di dispensare un po’ di felicità anche ai suoi compagni, ma le conseguenze sono inaspettate. “Proprio come Charlie, Anton è molto sveglio e si è presentato con moltissime idee” dichiara Poll.

Una delle idee di Yelchin è stata che la sicurezza e l’ottimismo di Charlie derivano dal fatto di essere cresciuto senza un padre e con una madre confusa che sembra di aver bisogno di cure più del suo stesso figlio. “Volevo davvero mostrare perché Charlie si comporta in modo così buffo” dichiara

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Yelchin. “Volevo far capire al pubblico che lui stesso deve sopperire alle mancanze dei propri genitori, e che ciononostante affronta la propria tristezza con umorismo”.

Per Yelchin la cosa più difficile è stata doversi tenere in costante equilibrio tra l’aspetto comico e quello più impegnato del film. “Il ruolo passa dal burlesco al drammatico” sottolinea, “e ha lasciato molto spazio alla sperimentazione, quindi mi sono divertito molto. È stato stimolante poter contribuire con così tante idee, perché è così che mi piace lavorare”.

Per quanto riguarda il “lavoro” controverso di Charlie di spacciatore di psicofarmaci, Yelchin ha affermato: “In tutta onestà, è uno di quegli argomenti che tutti dovrebbero affrontare e mi sembra che questa storia rappresenti un ottimo modo per iniziare”.

Il principale consiglio che Jon Poll ha dato a Yelchin è stato di continuare a rischiare, dopodiché si è limitato ad osservarlo con ammirazione. “Anton è partito con talmente tanta decisione e il suo istinto era così azzeccato che non ho dovuto fare granchè” dichiara Poll. “Non c’è scena in cui

Anton non sia riuscito a cogliere il senso del film fin da subito; ci ha regalato grandi momenti di comicità ma ha anche saputo interpretare magnificamente i momenti più delicati”.

Anton ha apprezzato l’approccio di Poll: “Jon è stato così generoso da darmi la libertà di esplorare Charlie e provare diverse soluzioni; credo di aver imparato molto su me stesso durante questa esperienza”.

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ESSERE GENITORI IN CHARLIE BARTLETT:

ROBERT DOWNEY JR. E HOPE DAVIS

NEL RUOLO DI ADULTI… IN CRESCITA

Per Anton Yelchin, recitare in CHARLIE BARTLETT ha costituito un onore soprattutto per la possibilità di lavorare al fianco di vere e proprie star, a cominciare da Robert Downey Jr. (vincitore del Golden Globe e di una nomination per l’Oscar) e Hope Davis (che ha ottenuto una nomination per il Golden Globe), che interpretano due figure genitoriali estremamente disastrate e non molto autoritarie, entrambe tanto disorientate e incerte quanto un qualsiasi adolescente in crisi.

Yelchin era entusiasta di recitare al fianco di Robert Downey Jr., che nel film interpreta il preside Gardner, nemesi di Charlie Bartlett sia nella vita sociale che in quella sentimentale, dal momento che è anche il padre della ragazza di cui Charlie si innamora. “È incredibile poter osservare

Robert, vedere la fluidità con cui si esprime. Ho imparato molto da lui” dichiara Yelchin.

Jon Poll immagina il preside Gardner come un uomo che da giovane somigliava molto a

Charlie Bartlett, ma che poi si è scontrato con la cinica realtà. “Penso che Gardner si rispecchi in

Charlie e quindi reagisca di conseguenza, ma allo stesso tempo è anche preside e padre” ha dichiarato il regista.

Fin dall’inizio Poll aveva pensato che Robert Downey Jr. fosse l’attore giusto per quel ruolo e non è rimasto deluso: “Robert è stato davvero generoso, sia con me che con gli altri attori. È una persona estremamente concreta e piena di idee divertenti, fresche e vere. È riuscito a rendere vero il personaggio, che è ricco di problematiche: è un piacere vedere Robert interpretare quel ruolo”.

Robert Downey Jr. ha amato subito la sceneggiatura, ma ammette di aver trovato buffo il fatto di dover interpretare la figura autoritaria del padre invece del ruolo di giovane ribelle. “Abbiamo tutti sottolineato il fatto che 20 anni fa sarei stato io ad interpretare Charlie Bartlett” scherza l’attore. “Ma

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ciò contribuisce a rendere ancor più interessante il rapporto tra Charlie e Gardner: essi si riconoscono l’uno nell’altro. In ogni ribelle c’è sempre una parte conformista, e viceversa”.

Indipendentemente da questa ammissione, Charlie e Gardner si trovano coinvolti un’epica lotta tra studente e preside. “Gardner si sente veramente in competizione con Charlie per avere l’amore della figlia. Ma Charlie non è il tipico adolescente con cui Gardner è abituato ad avere a che fare. È molto più sveglio e ha molti più assi nella manica. Comunque, alla fine Gardner affronta

Charlie in una vera e propria crisi fra adulti. Si tratta di un climax toccante e ironico”.

A proposito delle scene in cui i due attori recitano assieme, il produttore David Permut commenta: “Mi è piaciuto guardare Robert infuriarsi e vedere che Anton quasi non sapeva come gestire la situazione: sono stati momenti davvero commoventi”. Questa alchimia ha colpito anche lo sceneggiatore, Gustin Nash: “Stavo osservando la prova di una scena con Anton, Robert e Kat ed è stato bellissimo vedere il legame che si è instaurato tra loro”.

Charlie Bartlett ha un rapporto complesso anche con l’altra figura adulta della sua vita, ossia la ricchissima ma decisamente confusa madre Marylin, una donna che spera di trovare nei manuali la ricetta per diventare dei bravi genitori, per arrivare a trovare finalmente un punto d’incontro con il figlio. Jon Poll ha sempre pensato che Hope Davis fosse perfetta per quel ruolo ed è stato estremamente contento quando lei ha accettato la parte.

“Si tratta di un personaggio molto complesso e importante, e lei lo interpreta alla perfezione” dichiara Poll. “Hope è in grado di conferire al personaggio senso dell’umorismo e pathos anche con poche battute. Inoltre è stato un punto a favore il fatto che Anton e Hope si conoscessero già (avevano già interpretato i ruoli di madre e figlio in “Cuori in Atlantide”): tra i due si è instaurato subito un rapporto di familiarità”.

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Madre anche nella realtà, la Davis si è subito appassionata ai temi trattati nel film: “Ho detto a

Gustin che avrei voluto vedere un film come questo a 15 anni, perché aiuta molto ad essere se stessi e imparare ad accettarsi”.

Riguardo al personaggio di Marylin, Hope Davis sottolinea: “Non è una madre comune. È una donna agiata che ama le sue pillole, i cocktail e la musica, ma penso che sia anche molto amorevole.

Solo che manca del tutto di praticità e non sa essere d’aiuto nel mondo reale”.

I realizzatori sono rimasti colpiti dal modo in cui la Davis è stata in grado di rendere Marylin allo stesso tempo comica e tragica, amata e respinta da Charlie. “Sapevamo che Hope era perfetta” ha dichiarato Barron Kidd. “Ha trasformato un personaggio piuttosto piatto in una figura molto complessa”.

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ESSERE PAZIENTI DI CHARLIE BARTLETT:

LA SCELTA DEL CAST STUDENTESCO

Nella nuova scuola Charlie Bartlett si trova attorniato da giovani che rappresentano la classica popolazione studentesca. I suoi compagni soffrono dei problemi tipici dell’adolescenza moderna: contrasti con i genitori, stress, droghe, sesso, desiderio di popolarità, studi, autostima e quant’altro.

Quando inizia ad ascoltare i racconti dei suoi compagni nel bagno della scuola, Charlie ritiene che tutti abbiano delle storie interessanti da raccontare, ma c’è una persona in particolare che lo colpisce maggiormente: Susan Gardner, bellissima e turbolenta ragazza che però è anche l’amatissima figlia del preside. Per interpretare il ruolo di Susan i realizzatori sono andati alla ricerca di un volto nuovo. All’audizione hanno preso parte più di ottanta ragazze, ma la parte è stata assegnata alla stella nascente Kat Dennings, che aveva già recitato al fianco di Steve Carrell e in “40 anni vergine”, commedia di successo di cui Jon Poll è stato produttore esecutivo.

“Kat è simpatica, coraggiosa e forte, proprio come il personaggio di Susan” commenta Poll.

“Mi ha davvero lasciato a bocca aperta durante l’audizione. Abbiamo pensato tutti quanti che fosse una forza della natura. Non volevo che Susan Gardner fosse la tipica bella ragazza da commedia: è bella ma anche molto intelligente, una persona con cui bisogna fare i conti e sono orgoglioso di aver creato un personaggio femminile così forte”.

La Dennings sottolinea la diversità della sceneggiatura rispetto alle tradizionali storie incentrate sugli adolescenti: “Non si tratta del classico stereotipo che asseconda i teenager. Ho apprezzato molto il fatto che lo sceneggiatore abbia posto Susan e Charlie sullo stesso livello. Susan non è la tipica bella ragazza che non ha nulla da dire, ma è una tipa sveglia”.

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L’intelligenza di Susan, più di ogni altra cosa, fa scattare la scintilla nel cuore di Charlie; ciò scatena la collera del preside Gardner, che diffidava di Charlie ancor prima di scoprire che il giovane frequentasse sua figlia. La Dennings è stata entusiasta di lavorare al fianco di Robert Downey Jr.: “È stato strepitoso avere Robert nel ruolo di mio padre. È molto intelligente e simpatico, abbiamo scoperto di avere molto in comune e amiamo chiacchierare”.

“Penso che il preside Gardner sia davvero un bravo padre, lui e Susan hanno un bel rapporto, ma poi lui comincia a dare i numeri. Lei gli vuole molto bene ma non è sicura di rispettarlo. È interessante vedere come Charlie e Susan si comportino in modo molto più maturo dei propri genitori, anche se hanno comunque bisogno di queste figure”.

Per quanto riguarda la storia d’amore tra Susan e Charlie, Kat dichiara: “Charlie ha sicuramente dei difetti, ma in fondo è anche un buono di cuore. È raro trovare qualcuno che sia così onesto, sincero con se stesso e che non abbia fini nascosti. Penso che conquisterà molte persone”.

Fa parte del cast anche il musicista e attore Tyler Hilton, che ha debuttato nel film vincitore del premio Oscar “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the line”, in cui interpreta il giovane Elvis

Presley. In CHARLIE BARTLETT Tyler interpreta Murphy, il bullo della scuola che diventerà partner di Charlie negli affari. I realizzatori sapevano che per il ruolo di Murphy serviva un attore dall’aria fredda e minacciosa, ma in grado di trovare un punto d’incontro con il più mite Charlie Bartlett.

Durante l’audizione Hilton è riuscito a convincere i realizzatori che era in grado di seguire quella strada. “Si è rasato la testa come un Mohawk, è entrato e ci ha conquistati” ricorda Jon Poll.

“Non ci sono molti attori bravi a fare la parte del cattivo. Ma lui non ha avuto paura di quel ruolo.

Tyler è uno dei ragazzi più dolci che conosca, ma per il suo ruolo si è trasformato”.

Hilton è rimasto molto colpito dalla sceneggiatura: “Ho pensato che fosse un ottimo film sulle superiori, ma con un punto di vista diverso e personaggi strepitosi”. Tuttavia Tyler temeva di non essere scelto per il ruolo del ragazzo cattivo: “Era la sceneggiatura più interessante e con il

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personaggio più stimolante; ho pensato che non mi avrebbero mai preso, ma all’ultimo momento hanno deciso di darmi questa opportunità”.

Hilton ci spiega come mai, secondo lui, Murphy decide di dare un’opportunità a Charlie

Bartlett: “Penso che tutti i ragazzi siano simili, non posso credere che Murphy sia più negativo degli altri. Lui tratta male Charlie, ma poi continua a cercarlo perché vuole essere suo amico”.

Hilton crede inoltre che Charlie rappresenti in realtà ciò di cui Murphy ha bisogno. “Murphy è una persona molto sola e talmente sotto pressione che l’unica sua reazione possibile è la rabbia. Ma

Charlie gli dice cose che nessun altro avrebbe il coraggio di dirgli. È talmente determinato e coraggioso che non si può non essere suo amico. E Murphy ha bisogno di un vero amico”.

Una volta completato, il cast del corpo studentesco risulta essere un insieme di giovani attori canadesi, tra cui ritroviamo Mark Rendall in una splendida interpretazione dell’impopolare Kip

Cromwell, Megan Park nel ruolo della segretamente depressa Whitney Drummond, Dylan Taylor nel ruolo di Len, Jonathan Malen nel ruolo di Jordan e Jake Epstein nel ruolo di Dustin.

Trovandosi a lavorare con così tanti giovani attori di talento, Poll si è limitato a dare loro la maggiore libertà possibile e a chiedere loro di dare autenticità ai personaggi. I risultati hanno dimostrato che questo metodo si è rivelato efficace.

“Non c’è stato un solo momento in cui questi attori non abbiano dato al film più di quanto io avessi immaginato” conclude Poll.

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IL MONDO DI CHARLIE BARTLETT:

LA SCENOGRAFIA

Essendo il film ricco di personaggi molto caratterizzati, il regista Jon Poll sapeva di dover dare a CHARLIE BARTLETT uno stile visivo forte e contemporaneo, per rendere credibile il mondo di

Charlie tanto a casa quanto a scuola. Poll ha cominciato a realizzare degli storyboard che esprimessero un’immagine realistica e dinamica degli adolescenti del XXI secolo, dopodiché ha collaborato fianco a fianco con il direttore della fotografia Paul Sarossy, con la scenografa Tamara Deverell e con il costumista Luis Sequeira per realizzare sullo schermo le sue idee.

Poll ha preso in considerazione molti direttori della fotografia prima di scegliere Sarossy, il cui lavoro è stato premiato con film quali il thriller “Il prescelto” e il drammatico “Il dolce domani” di

Atom Egoyan. Poll ha dichiarato: “Sarossy è riuscito a rendere ancor più vere e interessanti le immagini che mi ero creato nella mia mente”. Basandosi sugli storyboard di Poll, Sarossy ha ricreato uno stile unico per ogni singolo ambiente di Charlie Bartlett: le scene ambientate nell’abitazione della madre sono caratterizzate da inquadrature molto statiche, con angoli puliti e regolari, mentre quelle che si svolgono a scuola sono molto più dinamiche, girate con macchina da presa a mano e caratterizzate da una luce abbagliante. Poll commenta: “Paul ha saputo creare delle immagini straordinarie, con un forte senso dei luoghi e dello stile. È stato un piacere e una gioia lavorare con lui, ed il risultato mi sembra ottimo”.

Nel frattempo, la scenografa Tamara Deverell, che ha recentemente lavorato nel film per famiglie “Il cane pompiere”, ha elaborato un’ampia gamma di ambientazioni per il film, dalla lussuosa e formale casa di Charlie fino alla sala studenti che è stata costruita e poi distrutta appositamente per il film. Poll ha dichiarato: “Tamara è stata abile nel creare ambientazioni molto realistiche. Tutto sembrava incredibilmente vero”.

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Il costumista Luis Sequeira, che recentemente si è occupato dei costumi per il thriller “Breach –

L’infiltrato”, si è impegnato a fondo per creare l’uniforme appropriata per ogni gruppo, gang e squadra di una scuola superiore moderna. “Luis ha fatto apparire tutti quanti estremamente veri” sottolinea Poll “dando un grosso contributo all’atmosfera del film”.

L’attrice Megan Park, che interpreta Whitney Drummond, commenta: “Tutto sembrava ricordarmi la mia esperienza personale alle superiori”.

Per l’intero periodo di realizzazione del film, i produttori hanno sempre dato fiducia a Jon Poll, il quale ha saputo stimolare tutti sul set, a partire dagli attori fino ai membri della troupe. Il produttore David Permut ritiene che le competenze di Poll in ambito di montaggio gli siano state d’aiuto sul set, dove badava sempre all’immagine generale del film. “In quanto bravissimo montatore, l’idea di Jon cambia continuamente, pensa sempre a delle alternative e ai vari modi di realizzazione” spiega Permut. “In ogni aspetto del film è riuscito a catturare lo spirito ed il tono di CHARLIE

BARTLETT”. Per Poll questo spirito è stato ispirato in gran parte da Charlie stesso, un personaggio che rompe le barriere, essendo al contempo divertente e serio, amabile e provocatorio, simpatico e illuminante. Conclude Poll: “Spero davvero che il pubblico rida della sfrontatezza di Charlie ma anche che rimanga sorpreso da quanto Charlie è commovente”.

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IL CAST

ANTON YELCHIN (Charlie Bartlett), sebbene giovanissimo, può vantare una carriera particolarmente lusinghiera, recentemente arricchita dalla sua partecipazione al prestigioso prequel di STAR TREK.

La sua carriera di attore professionista inzia nel 1999, all’età di nove anni. Ha debuttato nel film indipendente “A Man Is Mostly Water” e da allora ha lavorato ininterrottamente in numerosi film, tra cui “Cuori in Atlantide”, insieme a Anthony Hopkins (che nel 2001 gli ha fatto vincere il

Young Artists Award come miglior attore), “Guardo, ci penso e nasco”, al fianco di Albert Finny e

Bridget Fonda, “15 minuti – Follia omicida a New York” con Robert DeNiro e Ed Burns, “A Time for

Dancing” con Peter Coyote e “Nella morsa del ragno” con Morgan Freeman, nonché al fianco di Robin

Williams in “House of D”, film che segna il debutto alla regia di David Duchovny, con cui ha ottenuto il Hollywood Life Breakthrough Award.

Nel 2006 è sul grande schermo con due lungometraggi ampiamente pubblicizzati: “Alpha

Dog”, film diretto da Nick Cassavetes la cui storia si basa sulla vita dello spacciatore Jesse James

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Hollywood, al fianco di Justin Timberlake e Sharon Stone; e “Gioventù violata” al fianco di Diane

Lane e Donald Sutherland.

Sul piccolo schermo Yelchin ha interpretato il ruolo di Byrd, figlio adolescente di Hank Azaria in “Huff”, serie televisiva di successo della Showtime. Yelchin ha avuto numerose parti in serie televisive quali “E.R.”, “Curb Your Enthusiasm”, “Senza traccia”, “The Practice – Professione avvocati”, “Giudice Amy” e “NYPD Blue”.

Tra le sue apparizioni televisive ricordiamo inoltre “Jack”, film della Showtime, al fianco di

Ron Silver e Stockard Channing; il musical televisivo “Geppetto” della Disney, insieme a Drew Carey, e la mini-serie “Taken” di USA Network, prodotta da Steven Spielberg.

ROBERT DOWNEY JR. (Preside Gardner) è diventato uno dei più affermati attori di

Hollywood. In trent’anni di carriera ha preso parte a moltissimi film, riuscendo sempre a rinnovarsi come attore. Downey ha ottenuto una nomination all’Oscar e ha vinto il BAFTA (British Academy

Award) come miglior attore per il film “Charlot”.

Downey ha recitato recentemente in: “Zodiac” di David Fincher, insieme a Jake Gyllenhaal e

Mark Ruffalo, film sul famigerato serial killer che terrorizzò San Francisco negli anni ’70; “A Scanner

Darkly – Un oscuro scrutatore” di al fianco di Keanu Reeves, Winona Ryder e Woody

Harrelson; e “Fur” con Nicole Kidman, film ispirato alla vita di Diane Arbus, la fotografa che all’inizio degli anni ’60 con le sue immagini catturò l’attenzione mondiale. Nel 2005, Downey ha recitato nel film diretto da George Clooney che ha ottenuto una nomination all’Oscar, “Good Night, And Good Luck”. È stato inoltre visto insieme a Val Kilmer nel film d’azione “Kiss Kiss, Bang Bang” diretto da Shane

Black.

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Il 23 novembre 2004 Robert Downey Jr. incide per la Sony Classics “The Futurist”, il suo album di debutto contenente otto canzoni originali scritte da lui e due cover, che mette in risalto la sua voce calda e il suo talento musicale.

Nell’ottobre 2003 Downey è apparso in due film molto diversi tra loro: il musical drammatico

“The Singing Detective”, remake del successo della BBC, ed il thriller “Gothika” al fianco di Halle

Berry e Penelope Cruz.

Downey debutta in televisione nel 2001, unendosi al cast della serie tv “Ally McBeal” della

Fox, dove interpreta il ruolo dell’avvocato Larry Paul. Grazie a questo ruolo ha vinto il Golden Globe come miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film per la televisione, oltre al Screen

Actors Guild Award come miglior attore in una serie comica. Inoltre Downey ha ricevuto la nomination all’Emmy come miglior attore non protagonista in una serie comica.

Downey ha recitato al fianco di Michael Douglas e Toby Maguire in “Wonder Boys”, diretto da

Curtis Hanson, film drammatico in cui interpreta il ruolo di un editore bisessuale. Nel 2000 ha recitato al fianco di Steve Martin e Eddie Murphy nella commedia di successo “Bowfinger”.

Nel settembre 1999 ha fatto parte del cast di “Black & White”, film scritto e diretto da James

Toback, insieme a Ben Stiller, Elijah Wood, Gaby Hoffman, Brooke Shields e Claudia Schiffer. Nel gennaio dello stesso anno ha recitato in “In Dreams” di Neil Jordan, al fianco di Annette Bening e

Aidan Quinn, mentre nel 1998 lo abbiamo visto al fianco di Tommy Lee Jones e Wesley Snipes in “U.S.

Marshals – Caccia senza tregua” di Stuart Baird, oltre che nel tanto acclamato “Two Girls and a Guy” di James Toback, insieme a Heather Graham e Natasha Gregson Wagner.

Nel 1997 Downey ha recitato con , Daryl Hannah e Embeth Davitz in

“Conflitto d’interessi” di Robert Altman; in “Hugo Pool” diretto da suo padre Robert Downey Sr., al fianco di Sean Penn e Patrick Dempsey; e in “One Night Stand” di Mike Figgis con Wesley Snipes e

Nastassja Kinski.

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Nel 1995, Downey ha recitato in “Restoration – Il peccato e il castigo”, film di Michael Hoffman con Hugh Grant, e Ian McKellen. Sempre nello stesso anno ha recitato in “Riccardo III” al fianco di Ian McKellen, già suo partner in “Restoration – Il peccato e il castigo”. In “Assassini nati –

Natural born killers” di Oliver Stone e con e Juliette Lewis, Downey interpreta il ruolo di un giornalista televisivo che specula sulla follia omicida della coppia per aumentare gli ascolti. In

“America oggi” di Robert Altman (1993) interpreta un aspirante truccatore e migliore amico di un omicida. In “Quattro fantasmi per un sogno” Downey interpreta il ruolo di un giovane che intrattiene un rapporto speciale con quattro fantasmi.

Tra gli altri film di Robert Downey Jr. ricordiamo “The last party”, “Bolle di sapone”, “Air

America”, “Uno strano caso”, “True believer”, “La grande promessa”, “1969 – I giorni della rabbia”, “Al di là di tutti i limiti”, “Ehi… ci stai?”, “A scuola con papà”, “Tuff turf”, “La donna esplosiva”, “Firstborn” e “Pound”, lungometraggio diretto dal padre Robert Downey, Sr. in cui debutta come attore.

HOPE DAVIS (Marilyn Bartlett) nel 2003 è stata nominata miglior attrice dell’anno dal New

York Film Critic’s Circle per le sue interpretazioni nei due film indipendenti più osannati di quell’anno, “American Splendor” diretto da Shari Sprinter Barman e Robert Pulcini, e “The Secret

Lives Of Dentists” di Alan Rudolph.

La Davis ha ottenuto una nomination ai Golden Globe per il suo ritratto di Joyce Brabner, la moglie intelligente, sardonica e collaborativa di Paul Giamatti nel ruolo di Harvey Pekar in “American

Splendor” (miglior film del 2003 per la LA Film Critics Association). Ha inoltre ricevuto una nomination all’ IFC Spirit Award per il suo ruolo a fianco di Campbell Scott in “The Secret Lives of

Dentists”, uno sguardo intimo sul compromesso matrimoniale di oggi, dai bambini all’infedeltà, tratto dal racconto di Jane Smiley “The Age of Grief”.

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Hope Davis ha attirato l’attenzione della critica partecipando a tre successi del cinema indipendente, “L’amante in città” di Greg Mottola, “I segreti del cuore” di Bart Freundlich e

“Prossima fermata Wonderland” di Brad Anderson. Nella sua filmografia annoveriamo: la commedia nera “The Matador” con Greg Kinnear e Pierce Brosnan, scritta e diretta da Richard Shepard; “The

Weatherman – L’uomo delle previsioni” di Gore Verbinski, al fianco di Nicolas Cage; “Proof – La prova”, adattamento fatto da John Madden dell’opera teatrale di David Auburn vincitrice del premio

Pulitzer e del Tony Award, in cui recita al fianco di Gwyneth Paltrow, Anthony Hopkins e Jake

Gyllenhaal; “Duma” insieme a Campbell Scott e con Carroll Ballard alla regia (“L’incredibile volo” e

“Black stallion”); una parte deliziosa come figlia di Jack Nicholson in “A proposito di Schmidt” di

Alexander Payne (miglior film del 2002 per la LA Film Critics Association); “Cuori in Atlantide”, al fianco di Anthony Hopkins; “Final” di Campbell Scott, con Denis Leary; “Il segreto di Joe Gould” e

“Gli imbroglioni” di Stanley Tucci; il thriller politico “Arlington Road – L’inganno” con Jeff Bridges e

Tim Robbins; e “Mumford” di Lawrence Kasdan.

Tra i lavori più recenti troviamo “Infamous – Una pessima reputazione” di Douglas McGrath e

“L’imbroglio - The hoax” di Lasse Hallström.

La Davis ha recentemente recitato in “Hope Leaves the Theatre”, parte dell’opera radiofonica

“Theatre of the New Ear” per Sirius Radio, scritta da Charlie Kaufman e interpretata da Meryl Streep e Peter Dinklage. In teatro, la Davis ha recitato in “Spinning into Butter” di Rebecca Gilman, al Lincoln

Center. I suoi crediti includono “Camino Real” al famoso Williamstown Theatre festival e la produzione “Ivanov” al Lincolm Center con Kevin Kline e “Due attori shakespeariani”. Off Broadway

è apparsa in “Pterodactyls”, “The Food Chain”, “The Iceman Cometh” e in “Speed The Plow” di

David Mamet, diretto da Joel Schumacher.

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KAT DENNINGS (Susan Gardner) non solo si è dimostrata un’abile partner del divertente

Steve Carrell in “40 anni vergine”, ma la sua interpretazione, insieme a quella di Catherine Keener, si è rivelata fondamentale per il film. Le sue interpretazioni dolci e semplici sono sottolineate da una personalità mite ma determinata. Kat ha inoltre recitato al fianco di in “Nata per vincere” e interpreta il personaggio di Zoe Butler in “E.R.”.

TYLER HILTON (Murphy Bivens) è forse meglio conosciuto per la sua interpretazione estremamente convincente di Elvis nel film vincitore del premio Oscar “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the line”. Tyler ha inoltre conquistato l’attenzione e l’amore dei fan grazie al ruolo di

Chris Keller nella serie “One Tree Hill” della WB. Ma questo giovane attore è anche un esperto cantautore e musicista. Il suo album di debutto, “The Tracks Of” uscito nel mese di settembre 2004, ha dimostrato che Tyler è un giovane versatile e di talento che sta conquistando rapidamente l’attenzione di Hollywood e delle case discografiche.

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I REALIZZATORI

JON POLL (Regista), dopo essersi affermato come uno dei montatori più importanti di Hollywood,

è al suo debutto cinematografico con CHARLIE BARTLETT, provocante commedia adolescenziale. Poll affina la sua abilità di ricreare il ritmo comico e la narrativa scorrevole durante la collaborazione con Jay Roach su successi travolgenti quali gli episodi di AUSTIN POWERS e l’irriverente serie TI PRESENTO I MIEI/MI

PRESENTI I TUOI?. Come montatore ha all’attivo oltre 20 film che comprendono anche SCARY MOVIE 3 di David Zucker, ELIMINATE SMOOCHY di Danny DeVito, la tragi-commedia sportiva di Jay Roach

MYSTERY, ALASKA, CROCIERA FUORI PROGRAMMA, AMORE PER SEMPRE e come aiuto montatore in MASTER AND COMMANDER di Peter Weir. Recentemente Poll è passato alla produzione esecutiva dell’acclamato 40 ANNI VERGINE, diretto da Judd Apatow, con la rivelazione del grande schermo Steve

Carell.

DAVID PERMUT (Produttore) David Permut è molto noto per la sua capacità di elaborare e riconoscere progetti originali destinati a un grande successo di pubblico. La sua produzione di

RICHARD PRYOR: LIVE IN CONCERT è stato il primo concerto dal vivo in forma di commedia realizzato per il cinema ed è anche il maggior successo in questo genere. Nel 1987 è con DRAGNET, l’acclamata commedia prodotta da Permut, che ha inizio la tendenza di trasporre in versione cinematografica i classici della televisione. Tra gli altri innumerevoli titoli prodotti da Permut figurano

BELLA, BIONDA… E DICE SEMPRE SÌ, scritto da Neil Simon; FINCHÉ DURA SIAMO A GALLA,

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con Kurt Russell; EDDIE, con Whoopi Goldberg; DOUBLE TAKE, con Orlando Jones e Eddie Griffin; e DYSFUNKTIONAL FAMILY, sempre con Griffin. Inoltre, insieme allo sceneggiatore e regista Bob

Saget, Permut ha elaborato l’idea della parodia FARCE OF THE PENGUINS.

Il narratore di FARCE è Samuel L. Jackson e alcuni tra i nomi più importanti del cinema comico americano hanno prestato le voci per il film. Altri importanti titoli prodotti da Permut includono APPUNTAMENTO AL BUIO, diretto da Blake Edwards con Kim Basinger e Bruce Willis al suo debutto per il grande schermo, e il successo di Jon Woo FACE/OFF, con John Travolta e Nicolas

Cage.

Tra le produzioni di Permut figurano anche diversi programmi televisivi di successo, tra cui

MISTRESS per la CBS, LOVE LEADS THE WAY per ABC/Disney e SOME KIND OF LOVE sempre per CBS. Nella lista dei prossimi impegni dell’eclettico Permut compaiono collaborazioni con i principali studi di Hollywood. Tra questi ritroviamo il prossimo film di Gustin Nash, YOUTH IN

REVOLT, le cui riprese cominceranno quest’estate con The Weinstein Company; WITHOUT A

BADGE, un film poliziesco per la regia di Antoine Fuqua (TRAINING DAY); e THE C.O., scritto dal vincitore del Premio Pulitzer Robert Schenkkan (FRATELLI AL FRONTE).

THE C.O. è la vera storia di un improbabile eroe, Desmond Doss, soldato della Seconda

Guerra Mondiale che si rifiuta di prendere le armi e che viene premiato dal presidente Truman con la

Medaglia d’Onore del Congresso per il coraggio dimostrato. BROTHER SAM, biografia del controverso attore Sam Kinison scritta dagli sceneggiatori Shari Springer-Berman e Robert Pulcini, entrambi nominati all’Oscar, è un’altra produzione di Permut in collaborazione con Tom Shadyac

(UNA SETTIMANA DA DIO) e Universal Pictures.

Inoltre, Permut sta attualmente lavorando al documentario RESPECT incentrato sulla vita della leggenda della commedia Rodney Dangerfield. Il documentario è tratto da centinaia di ore di

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girato su Dangerfield realizzato personalmente da Permut negli anni. Il film promette un profilo del tutto nuovo dell’icona della commedia.

Quest’autunno arriverà al cinema la produzione di Permut LOCAL COLOR, diretto da George

Gallo con Ray Liotta e Armin Muller-Stahl.

David Permut è il presidente della casa di produzioni Permut Presentations, Inc. con sede a

Los Angeles.

BARRON KIDD (Produttore) Nato e cresciuto a Dallas, nel Texas, Kidd si è laureato al

Kenyon College nel 1990 con un B.A. Nella sua vita ha fatto solo due lavori: prospettore di giacimenti di gas e petrolio e produttore cinematografico. Attualmente collabora con il socio produttore Sid Gall e la Texon Entertainment allo sviluppo e finanziamento di progetti cinematografici.

Il regista JAY ROACH (Produttore) si è conquistato la reputazione di produttore-regista di

Hollywood con il talento magico per la commedia. Ha infatti realizzato una serie di successi molto divertenti. Ha debuttato come regista nel 1997 con “Austin Powers – Il controspione” con Mike Myers e successivamente i sequel “Austin Powers - La spia che ci provava” and “Austin Powers in

Goldmember”. Roach ha anche prodotto “Ti presento i miei” e il seguito “Mi presenti i tuoi?” con Ben

Stiller, Robert De Niro, Barbara Streisand e Dustin Hoffman. Prima di questo successo, ha anche curato la regia del contorto e toccante “Mystery, Alaska” con un cast d’eccezione capitanato da Russell

Crowe.

Roach di recente ha prodotto “Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan” con Sacha Baron Cohen. Prima aveva prodotto “Guida galattica per autostoppisti”.

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Laureato alla Stanford University, Roach ha conseguito un master in produzione cinematografica all’Università della California del Sud. Durante gli studi, il suo cortometraggio a tema

“Asleep at the Wheel” è stato candidato per l’oscar degli studenti.

Il produttore Sidney Kimmel è presidente e CEO della Sidney Kimmel Entertainment, la casa di produzione, finanziamento e distribuzione con sede a e New York.

Attivo nell’industria del cinema da oltre 20 anni, Kimmel è responsabile di film quali Quel giorno a Rio, 9 settimane e ½ e Il club degli imperatori. La sua passione da produttore indipendente lo porta anche a fondare la Sidney Kimmel Entertainment nell’ottobre del 2004. Con una produzione di fino a 10 film all’anno, la società lavora con stimati professionisti per ottenere film commerciali e di qualità.

Kimmel e la Sidney Kimmel Entertainment, in associazione con la Universal Pictures, hanno finanziato United 93, l’acclamato film di Paul Greengrass che ha ricevuto una nomination all’Oscar, si sono occupati della produzione esecutiva del film di Billy Ray Breach – L’infiltrato, con Chris Cooper,

Ryan Phillippe e Laura Linney. Sempre per la Universal esce Alpha Dog di Nick Cassavetes, il controverso film con Emile Hirsch, Bruce Willis, Sharon Stone e Justin Timberlake, prodotto e finanziato da Kimmel.

Kimmel ha recentemente prodotto una serie di film tra cui Funeral Party di Frank Oz, con

Matthew Macfadyen e Peter Dinklage per la MGM, Talk to Me di Kasi Lemmons, con Don Cheadle e

Chiwetel Ejiofor, in uscita per Focus Features, Married Life di Ira Sachs, con Pierce Brosnan, Chris

Cooper, Patricia Clarkson e Rachel McAdams; The Kite Runner diretto da Marc Forster è in produzione con la DreamWorks Pictures, Participant Productions e Parkes/MacDonald Productions e verrà distribuito da Paramount Vantage, infine il debutto alla regia di Charlie Kaufman, Synecdoche, New

York con il premio Oscar Phillip Seymour Hoffman.

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ALTRI INTERPRETI

Thomas Eric Fink Dean West Noam Jenkins Kelly Lauren Collins Daisy Annick Obonsawin Priscilla Sarah Gadon A/V Jones Aubrey Graham Scott Michael D'Ascenzo Bus Driver Dwane McLean Mrs. Albertson Quancetia Hamilton Dr. Sam Costell Richard Alan Campbell Dr. Linda Jenkins Kim Roberts Dr. Jacob Kaufmann David Fraser Dr. P. Sarossy Marvin Karon

Dorm Head Brendan Murray Cheerleader #1 Abigail Bernardez Cheerleader #2 Laura Jeanes Cheerleader #3 Annamaria Janice McAndrew Len's Girlfriend #1 Amelia Tenttave Len's Girlfriend #2 Annabelle Singson Receptionist Julia Cohen Kip's Mom Abby Zotz

Band Members SPIRAL BEACH Maddy Wilde Airick Woodhead Dorian Wolf Daniel Woodhead

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COLONNA SONORA

Jazz It Up Written by Mark Edwards Performed by Mark Edwards Courtesy of Opus 1 Music Library

Those Were the Days (Theme from All in the Family) Written by Charles Strouse and Lee Adams Performed by Anton Yelchin, Hope Davis and Ali Dee

Strobe Written by Airick Woodhead, Daniel Woodhead, Dorian Wolf and Maddy Wilde Performed by Spiral Beach

Unnecessary Trouble Written by Richard John Archer Performed by Hard-Fi Courtesy of Atlantic Recording Corp./Warner Music U.K. Ltd./Necessary Records By arrangement with Warner Music Group Film & TV Licensing

Straight in the Head Written by Basnayake, Kaija, Llewellyn-Thomas, Morris and Scheven Performed by Controller.Controller Courtesy of Paper Bag Records

Poison/Safe Written by Basnayake, Kaija, Llewellyn-Thomas, Morris and Scheven Performed by Controller.Controller Courtesy of Paper Bag Records

New Medication Written by Elaine Overholt and Gustin Nash

Mr. E’s Beautiful Blues Written by Mark O. Everett and Michael S. Simpson Performed by Eels Courtesy of Geffen Records Under license from Universal Music Enterprises

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Clementine Traditional

Nice Vibes Written and Performed by Michael Licari Courtesy of Universal Music Production Library

Pusherman Written by Curtis Mayfield Performed by Curtis Mayfield Courtesy of Curtom Records of Atlanta Inc. By arrangement with Warner Music Group Film & TV Licensing

If You Want to Sing Out, Sing Out Written by Yusuf Islam Performed by Anton Yelchin, Kat Dennings, Hope Davis and Ali Dee

Yankee Doodle Traditional Performed by Anton Yelchin and Ali Dee

Seat on This Train Written by Tom Freund Performed by Tom Freund Courtesy of Surf Road Records

New Clouds, Not Clouds Written by Airick Woodhead, Daniel Woodhead, Dorian Wolf and Maddy Wilde Performed by Spiral Beach

Only Time Written by Jasmine Golan Performed by The Regulars

Voodoo Written by Airick Woodhead, Daniel Woodhead, Dorian Wolf and Maddy Wilde Performed by Spiral Beach

Day OK Written by Airick Woodhead, Daniel Woodhead, Dorian Wolf and Maddy Wilde Performed by Spiral Beach

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Close to Midnight Written by Airick Woodhead, Daniel Woodhead, Dorian Wolf and Maddy Wilde Performed by Spiral Beach Oh Yeah Written by Charlotte Cooper, Billy Lunn and Joshua Morgan Performed by The Subways Courtesy of Sire Records/Reprise Records/Warner Music U.K. Ltd. By arrangement with Warner Music Group Film & TV Licensing

If You Want To Sing Out, Sing Out Written by Yusuf Islam Performed by Kat Dennings and Ali Dee

Hey Man (Now You’re Really Living) Written by Mark O. Everett Performed by Eels Courtesy of Vagrant Records LLC/Interscope Records Under license from Universal Music Enterprises

The events and characters depicted in this motion picture are fictitious. Any similarity to actual persons, living or dead, is purely coincidental.

This motion picture is protected under the laws of the United States and other countries. Unathorized duplication, distribution, or exhibition may result in civil liability and criminal prosecution.

NO TEENAGERS WERE HARMED IN THE MAKING OF THIS MOTION PICTURE.

DNC ENTERTAINMENT – Divisione Cinema Piazza Adriana 20 00193 Roma

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