La Cucina Dello Spettacolo Forme Drammatico–Musicali Di Transizione Nei Libretti Dell’Opera Italiana Postunitaria

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La Cucina Dello Spettacolo Forme Drammatico–Musicali Di Transizione Nei Libretti Dell’Opera Italiana Postunitaria Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Storiche DOTTORATO DI RICERCA IN MODELLI, LINGUAGGI E TRADIZIONI DELLA CULTURA OCCIDENTALE Ciclo xx Coordinatore Prof. Paolo Fabbri La cucina dello spettacolo Forme drammatico–musicali di transizione nei libretti dell’opera italiana postunitaria Settore Scientifico Disciplinare L-ART/07 Dottorando Tutore Dott. Piero Faustini Prof. Alessandro Roccatagliati Anni 2005–2007 Dottorato di ricerca in Modelli, linguaggi e tradizioni della cultura occidentale La cucina dello spettacolo Forme drammatico–musicali di transizione nei libretti dell’opera italiana postunitaria Piero Faustini Università degli Studi di Ferrara Questo volume utilizza i font URW Palladio e Document processing:LYX 1.6.5 (LATEX2 ) Bibliografia: BibLATEX 0.9 (Phylosophy 0.5) Reference management: JabRef 2.5 Esempi musicali: GNU LilyPond 2.12 Scritto utilizzando esclusivamente software libero Ringraziamenti Desidero ringraziare innanzitutto la mia famiglia tutta per il supporto, l’incorag- giamento e soprattutto la pazienza di questi lunghi anni; per le medesime ragioni, nonché per la sua competenza e la sua disponibilità, sono in grosso debito con il prof. Roccatagliati. Desidero qui altresì menzionare Giorgio Fanan, Walter Belo- ch, Alberto Rizzuti, Paolo Fabbri, gli angeli custodi delle biblioteche Ariostea e di Lettere e Filosofia a Ferrara, quelli più defilati, ma non meno determinanti, di Ri- sorse Elettroniche dell’Ateneo e quelli addirittura impalpabili del GuIT e di altre community analoghe. Rimarrebbe poi una variegata lista di colleghi, amici, bibliote- cari, archivisti, accademici, musicisti ecc., ma assai lunga — troppo — da compilare: confido che tutte queste persone sappiano già di meritare la mia gratitudine. Un ringraziamento speciale va alla dott.ssa Elena D. Bassi dell’Università degli Studi di Verona per il luminoso esempio, l’inestimabile insegnamento e per il de- terminante appoggio: senza di lei — non v’è dubbio — questo lavoro non sarebbe potuto essere, letteralmente, concepito. iii Indice Introduzione 1 I Il librettista 13 1 Il mestiere di librettista 15 1.1 Una generazione di poeti per musica................... 17 1.2 Libretti ed editoria.............................. 22 1.3 Librettisti ed editori.............................. 30 1.4 Crisi di identità................................ 35 2 Il mestiere di scriver libretti 41 2.1 Tra telaio e scacchiera ............................. 45 2.2 Parole e note.................................. 52 3 Due protagonisti 61 3.1 Carlo D’Ormeville.............................. 61 3.2 Angelo Zanardini............................... 89 II Il libretto 109 4 Ritmo, connotazione e ricerca nel metro poetico 111 4.1 La dotazione metrica............................. 112 4.2 Polimetria e metrica ‘barbara’........................ 125 4.3 I parisillabi e la ‘cristallizzazione della liricità’.............. 133 4.4 Novenario................................... 141 5 Moduli di versificazione e scale di liricità 157 5.1 ‘Versi da scena rimati’............................ 167 5.2 I versi martelliani............................... 184 5.3 Ottastici e lyric form .............................. 199 5.4 ‘Livelli di liricità’ o ‘specializzazione lirica’?............... 211 6 Unità drammaturgiche 219 6.1 Scenario — l’articolazione drammatico–musicale............ 219 6.2 Solo — di Arie e Scene............................ 233 vii Indice 6.3 A due — duetti, incontri, scontri...................... 245 6.4 Tutti — o la «simultaneità dell’eterogeneo»................ 259 6.5 «Tu parli come canti»: le prefigurazioni metaliriche........... 273 Conclusioni 283 Legenda: notazione di schemi rimici e metrici 287 Appendici 289 A Il Database Libretti Transizione 291 A.1 Metodologia.................................. 291 A.1.1 Il campione dei libretti........................ 291 A.1.2 La struttura del database ....................... 300 A.1.3 Classificazione............................ 302 A.2 Statistiche................................... 304 A.2.1 Generali, metro e versificazione.................. 304 A.2.2 Polimetrie............................... 311 A.2.3 Metacanto............................... 311 A.2.4 Didascalie............................... 313 B Cataloghi 317 Bibliografia 321 viii Elenco delle tabelle 1.1 Età medie di compositori e librettisti.................... 19 1.2 Professioni dei librettisti........................... 23 2.1 Pre– e post–figurazioni............................ 53 3.1 Libretti di maggiori dimensioni (su 37).................. 87 3.2 Mutazioni/atto................................ 107 4.1 Uso dei metri nei libretti di varie epoche dell’Ottocento......... 115 5.1 La Falce: schema metrico del libretto.................... 177 5.2 Sezioni di martelliani............................. 186 5.4 Occorrenze di ottastici rimati........................ 203 5.5 Distribuzione degli ottastici rimati..................... 206 5.6 Lituani, iii, duetto Walter–Aldona, schema del cantabile........ 209 5.7 Otello: livelli di liricità / versificazione................... 214 6.1 Opere senza ‘indice’ tradizionale nel campione.............. 227 6.2 Schema di riferimento della ‘solita forma’ secondo Powers....... 233 6.3 Ruy Blas, ii, 2, Gran scena della Regina................... 234 6.4 Sezioni statiche/liriche dei brani solistici................. 241 6.5 Don Giovanni d’Austria, iii, Recitativo e Aria di Flora.......... 244 6.6 Personaggi e relazioni nel database..................... 246 6.7 Romeo e Giulietta, iii, 1 Duetto Romeo–Giulietta — schema metrico.. 252 6.8 Amleto, ii, 1, Duetto Amleto–Ofelia — schema metrico......... 254 6.9 Papà Martin, iii, 4, Quartettino — Corrispondenza versi/interlocutori. 267 A.1 I 37 libretti schedati nel Database Libretti Transizione per data.... 298 A.2 Tipi di versificazione............................. 303 A.3 Versi...................................... 305 A.4 Metri utilizzati nelle sezioni di versi sciolti tradizionali......... 306 A.5 Trend diacronico nell’utilizzo dei metri.................. 306 A.6 Utilizzo dei metri per librettista....................... 306 A.7 Metri: totale e uscita............................. 307 A.8 Percentuali di utilizzo dei metri per decade................ 307 A.9 Percentuali di utilizzo dei metri in ciascun libretto: generale...... 308 A.10 Percentuali di utilizzo dei metri in ciascun libretto: versi rimati.... 309 A.11 Accentuazione dei versi settenari...................... 310 A.12 Dimensioni (n. versi) delle strofe/lasse liriche per periodo....... 310 ix Elenco delle tabelle A.13 Polimetria................................... 311 A.14 Metro utilizzato in metacanto e versi lirici................. 311 A.15 Posizione in mutazioni/quadri....................... 311 A.16 Metacanto: uso nei libretti.......................... 312 A.17 Metacanto................................... 312 A.18 Uso delle didascalie nei principali tipi di versificazione......... 313 A.19 Didascalie e indicazioni didascaliche in prospettiva diacronica.... 313 A.20 Didascalie e indicazioni didascaliche per libretto............. 314 B.1 Libretti di Carlo D’Ormeville........................ 318 B.2 Principali traduzioni operistiche di Angelo Zanardini.......... 319 x Elenco delle figure 4.1 Mefistofele, ii, La notte del sabba ........................ 114 4.2 I Medici, iii, scena della congiura: dimensione dei doppi settenari... 123 4.3 Polimetrie in Aida ............................... 127 4.4 Franchetti, Asrael, iii, 1: Ballata corale (soprano)............. 132 4.5 Esempio di trattamento flessibile dell’ottonario: La forza del destino, iv, 5 136 4.6 Catalani, Loreley, II.............................. 140 4.7 Mefistofele: novenari multimetrici...................... 143 4.8 Flora Mirabilis, Duetto Lidia–Valdo (ii, 6)— A due finale........ 151 4.9 La Creola, iii: Canzone selvaggia ....................... 155 5.1 La forza del destino, i, 4: motivo conduttore del parlante .......... 188 5.2 Sardanapalo, i, 2, motivo della «Scena del Tempio»............ 195 5.3 Flora Mirabilis,................................. 195 5.4 La Gioconda, iii, 2: tema del duetto Alvise–Laura............. 198 5.5 Dejanice, ii, 2, Romanza di Admèto..................... 212 6.1 Mascagni, Amico Fritz: Indice dei brani.................. 224 6.2 Indice dello spartito dell’Otello di Verdi.................. 226 6.3 Amico Fritz, ii, 6 ................................ 236 6.4 Amico Fritz, i, 3, Romanza di Suzel..................... 243 6.5 Duetti d’amore in Romeo e Giulietta ..................... 251 6.6 Le Villi, «Dubita di Dio»........................... 256 6.7 Boito, Falstaff, Scena del paravento con sezioni parallele di livello multiplo.263 6.8 La Gioconda, iii, 4–5, Scena e serenata.................... 268 6.9 La Gioconda, iii, 2–3, Serenata......................... 270 6.10 Maria Tudor, iii, 4: Duetto Fabiani–Don Gil................ 281 A.1 Struttura del Database Libretti Transizione................ 301 xi Un libretto, un libretto e l'opera è fatta Giuseppe Verdi Introduzione «Il libretto scomparirà», sentenziava lapidario il letterato Ferdinando Fontana in La musica in teatro, uno scritto polemico apparso nel 1884 in una raccolta di filippiche dell’autore contro il mondo del teatro tout court.1 In quello stesso anno Giacomo Puc- cini vide rappresentate Le Villi, la sua prima opera, strutturata ancora secondo una logica a pezzi chiusi, i ‘numeri’ — logica che verrà progressivamente liquidata a par- tire dal lavoro successivo del compositore lucchese, Edgar. Il fatto che il librettista di entrambe
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