Franz Schreker

DER FERNE KLANG in tre atti di Franz Schreken

Prima rappresentazione Frankfurt/M, Opernhaus 18 agosto 1912

PERSONAGGI

Il vecchio Graumann, pensionato travet Basso Sua moglie, Mezzosoprano Grete la loro figlia Fritz, giovane artista Tenore L’oste della locanda “Al cigno” Basso Un attorucolo Baritono Dr. Vigelius un losco avvocato Basso Una donna anziana Mizi Soprano Milli Mezzosoprano Mary Soprano Una spagnola Contralto Il Conte ventiquattrenne Baritono Il barone cinquantenne Basso Il cavaliere di circa 30-35 anni Rudolf amico intimo di Fritz e medico Basso Primo e secondo corista Baritono e Basso Un poliziotto Basso Un tipo losco Tenore La cameriera Mezzosoprano

Ospiti, Camerieri, Cameriere; Personale della locamda “Al cigno”, ragazze, ballerine di tutte le nazionalità, uomini e donne in parte mascherati, fre- quentatori del teatro.

Schrecker: - atto primo ATTO PRIMO Soggiorno a casa di Graumann, ammobiliata modestamente. Resti di una agiata eleganza. In fondo porta e finestra chiusa da cui si vede la locanda di fronte. Di lato ancora una finestra, aperta, di fronte alla quale sta una porta che conduce ad un’altra stanza. Scena I° (Fritz compare alla finestra, visibile per il pubblico.) GRETE GRETE (dentro casa, alla finestra, parla dapprima a bassa voce) Vuoi davvero andartene, Fritz, Du willst wirklich fort, Fritz, e proprio oggi, und gerade heute, Che il papà – – wo Vater so – –

FRITZ FRITZ Non rendermi la cosa tanto difficile, dolcezza. Mach’ mir’s nicht zu schwer, Süße. Sono settimane che sto combattendo Wochenlang kämpf’ ich schon, E ho rimandato un giorno verschieb’ es von einem Tag Dopo l’altro – auf den andern! – Non ho il coraggio, Bring’ es nicht übers Herz, Grete, di andarmene da te. Gretel, von Dir zu gehen. Perché lo sento come un peccato, Denn fast wie Sünde empfind’ ich’s, Lasciarti sola Dich allein zu lassen Con i tuoi. mit Deinen Eltern.

GRETE GRETE (in fretta) Portami con te allora, Fritz! So nimm mich mit, Fritz!

FRITZ FRITZ (ci medita sopra) Te – portarti con me? – Dich – mitnehmen? – Ma non può andare, ragazza! Das geht doch nicht, Kind! Nel mondo è pesante In der Welt ist es schwer, Nel mondo è dura – in der Welt ist es hart – Quando si giunge a patire la fame, wenn der Hunger käm’, La pena, la difficoltà – das Elend, die Not – ah, come se fosse già qui ach, wie bald wär’s da con l’amore finito! mit der Liebe vorbei!

GRETE GRETE (appassionatamente) Non credere, Fritz! Glaub’ das nicht, Fritz! Voglio lavorare per te, Ich will arbeiten für Dich, Sarò contenta di patire la fame. gern will ich hungern.

1 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

FRITZ FRITZ (Ritirandosi) Ma tua madre, Grete? Doch deine Mutter, Grete?

GRETE GRETE (con aria di sfida) Mia madre? Meine Mutter? Non mi sopporta! Sie mag mich ja nicht! Litiga sempre con me Ewig zankt sie mit mir

(portandogli le braccia al collo come se lo pregasse) Ma guarda, Fritz, – caro Fritz! Doch schau, Fritz, – lieber Fritz! Devi allora andare via, Mußt Du denn fort, Allontanarti da me? mußt Du von mir? Non sono nulla per te? Bin ich Dir gar nichts? Non puoi trovare qui – Kannst Du hier nicht erreichen –

FRITZ FRITZ (si divincola, si libera dalle sue braccia, con forza) Debbo – amata – debbo! Ich muß – Liebste – ich muß! Voglio finire la battaglia che non dà risultato Enden will ich den fruchtlosen Kampf. Nonostante il mio amore me ne debbo andare! Trotz meiner Liebe muß ich Dich fliehn!

(Grete si fa indietro come straniata) Mi sta di fronte un più alto, nobile, nobile com- Ein hohes, hehres, hehres Ziel schwebt mir vor pito Augen, doch frei muß ich sein – frei! Ma debbo essere libero - libero! Denn nicht Ruhe find’ ich zu Glück und Genuß, Perché non troverò pace né soddisfazione Nicht Ruhe zu Liebe und Seligkeit – Né riposo per essere felice ed amato – eh’ ich ihn nicht habe und halte, Fino a che non ho e non posseggo den rätselhaft weltfernen Klang, Il suono enigmatico e lontano dal mondo, der zu mir herübertönt – so eigen – Che risuona su di me – così particolare – weißt Du, Gretel – Lo sai, Grete – wie wenn der Wind mit Geisterhand Come quando il vento con una mano da fanta- über Harfen streicht. – Weit – weit – sma und den Meister such’ ich, der die Harfe rührt, Scuote un’arpa. – lontano – lontano– und die Harfe such’ ich, die den Klang gebiert, E cerco il maestro che tocca l’arpa, und halt’ ich den Klang, bin ich reich und frei, E cerco l’arpa che produce il suono ein Künstler von Gottes Gnaden – – – E se posseggo il suono, sono libero e ricco, Und dann, – dann kehr’ ich zurück; – un artista per grazia divina – – – E allora - tornerò; –

(un poco scherzoso) Un uomo ricco, Ein berühmter Mann, questo desidero nah’ ich doch bang dolce amor mio! meinem süßen Lieb! Ma se mi dà il benvenuto Doch heißt mich willkommen Uno sguardo fortunato, ein glücklicher Blick, Mi sposo orgoglioso frei’ ich mir stolz

2 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo La più santa e somma donna, die holdseligste Braut, E le metto ai piedi und leg’ ihr zu Füßen Ricchezza e fama, Reichtum und Ruhm, Tutto il mio amore – all meine Liebe – Me stesso! mich selbst!

GRETE GRETE (scoppia in pianto) Ah Fritz, Ach Fritz, Fossimo già a questo punto! wär’s schon so weit! Ma io mi sento vecchia. Proprio già vecchia – Doch vor mir seh’ ich grau; ganz grau – Quando sei entrato nella mia povera vita, Als Du trat’st in mein armes Leben, ero soltanto una bimba soletta e timida, da war ich ein einsam verschüchtert Kind, Non conoscevo né amore né gioia. kannte weder Liebe noch Freude. E tu mi hai dato l’amore, Und Du gabst mir die Lieb’, Ed allora è venuta anche la gioia. und die Freude kam. Mi evocavi la primavera! Du riefst mir den Lenz! Allora il mio cuore era un giardino Da ward mein Herz ein Garten, In cui crescevano i più bei fiori, drin wuchsen die schönsten Blumen, Rose e violette, Rosen und Veilchen, E tutte per te! und alle für Dich!

FRITZ FRITZ Ma io volevo inginocchiarmi, Doch wollt’ ich mich neigen, Per cogliere i fiori, die Blumen zu pflücken, al loro profumo an ihrem Duft volevo inebriarmi di piacere – mich wonnig berauschen – Allora ho sentito echeggiare so hört’ ich es rauschen Un suono come di arpa – wie Harfengetön – Che veniva da lontano, aus weiter Ferne, dall’alto e dal basso – auf und nieder – come se mi esortasse! wie mahnend! Allora debbo partire! Drum muß ich fort! Non potrò gustare gioia o piacere, Denn nicht Ruhe find’ ich zu Glück und Genuß, Neppure amore e felicità, nicht Ruhe zu Liebe und Seligkeit, Fino a che non ti avrò e terrò, eh’ ich ihn nicht habe und halte, il suono enigmatico e lontano, den rätselhaft weltfernen Klang, che risuona su di me - tanto particolare – der zu mir herübertönt – so eigen –

GRETE E FRITZ GRETE UND FRITZ (pensando a bassa voce) Come quando il vento Wie wenn der Wind Colpisce l’arpa con una mano di fantasma. mit Geisterhand über Harfen streicht. lontano – lontano – – Weit – weit – – (Dalla locanda si sente ogni tanto del rumore, delle grida incomprensibili, «bravo, bravo!» ecc. così come il rotolare di una palla e il cadere dei birilli) GRETE GRETE Senti, che baccano, c’è anche il papà Hörst Du, wie sie toben, da ist Vater dabei, sie Giocano a bocce e come vincita spielen wohl Kegel und als Gewinn bringt er Se ne torna a casa sbronzo einen Rausch mit nach Haus. 3 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo (con tono umoristicamente piagnucoloso) Ah Dio, non immagini che cosa sopportiamo! Ach Gott, Du ahnst ja nicht, was wir leiden!

(Fritz fa un gesto di stizza ) No, no, non puoi aiutarmi, non ancora! Nein, nein, Du kannst mir nicht helfen, noch Non voglio neppure più che tu rimanga. nicht! Ich will auch nicht mehr, daß Du bleibst. Devi andare nel mondo e io non posso fermarti. Du mußt in die Welt, ich darf Dich nicht halten. Cielo, sono ragionevole, capisco bene. – Gelt, ich bin vernünftig, ich versteh’ Dich gut. –

(Fritz le bacia le mani; Grete cerca a fatica di non piangere) Ma non scordare – la tua povera Grete – del Doch vergiß – Dein armes Gretel – nicht ganz– tutto – e Fritz – und Fritz –

(singhiozzando) Quando tu lo hai trovato – wenn Du ihn gefunden hast – Il tuo suono meraviglioso – l’arpa – jenen wunderschönen Klang – der Harfen – Allora mantieni – ciò che oggi – Du hältst dann auch – was Du heut’ – Mi promettesti – – – mir versprachst – – – E torna – di nuovo – – und kehrst – wieder – –

(Scoppia in lacrime)

FRITZ FRITZ (sopraffatto dalla commozione) Grete! Gretel!

GRETE GRETE Fritz! Fritz!

(Si baciano a lungo con trasporto. Una porta cigola)

GRETE GRETE (asciugandosi in fretta gli occhi) Ma adesso va – la mamma – Addio! Doch jetzt geh – die Mutter – leb’ wohl!

FRITZ FRITZ Addio! – Leb’ wohl! –

(esce in fretta)

Scena II° Grete Lo segue con sguardo triste. Una vecchia donna mette la testa dal vicolo alla porta che conduce alla stanza. Comincia a suonare una musica particolare: un leggero tintinnio di triangolo, piatti e tamburello. LA VECCHIA DIE ALTE (Dolcemente) La signora mamma è a casa, bella ragazza? Frau Mama zu Hause, mein reizendes Kind?

4 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

GRETE GRETE (si volta alquanto spaventata verso la porta, poi - distratta) Sì, sì, credo che sia in cucina, andate avanti! Ja, ja, ich glaub’ in der Küche; gehen Sie nur weiter!

(indica la seconda porta)

LA VECCHIA DIE ALTE (presso Grete, ammiccando confidenzialmente) Era il suo signor fidanzato, il giovanotto Wohl der Herr Bräut’gam gewesen, der schöne Là alla finestra? Herr dort am Fenster?

GRETE GRETE (molto spaventata) Ma – no, no, – cosa pensa – ! Aber – nein, nein, – was Sie da denken – !

(in fetta) La prego, signora, non dica nulla alla mamma – Ich bitte Sie, Frau, verraten Sie nur nichts der Mutter –

LA VECCHIA DIE ALTE (con un rapido movimento della testa e delle mani, offesa) I, come potrei! – Capisco! Sono stata giovane I, wo wird ich! – ! Versteh’ doch! War auch anche io! einmal jung!

(comprensiva) E’ proprio partito, il giovane signor fidanzato – Verreist wohl gar, der junge Herr Bräut –

GRETE GRETE (interrompendola frettolosamente, sempre a mezza voce) Ma – silenzio – ! Ve lo dico – Lo conosco a Aber – still – ! Ich sag’ Ihnen ja – ich kenn’ ihn malapena – ! doch kaum – !

(come per scusare la propria agitazione) Se la mamma sentisse – ! Sì, sì, è partito Wenn’s die Mutter hört – ! Ja, ja, er geht fort – e chi sa – – und wer weiß –

LA VECCHIA DIE ALTE (imperturbabile) Non è propriamente bello da parte del giova- Gar nicht schön von dem jungen Herrn! Gar notto! Proprio – no – Non bello da parte del – nicht – schön von dem Herrn Baron! Läßt das signor barone! Lascia la signorina sola – e kleine Fräulein allein – und

(in tono misterioso) Fuori – al «Cigno» – Il signor Papa – –! da drüben – beim «Schwan» – der Herr Papa – –!

5 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo (con finta disperazione) Il Dottor Vigelius – l’oste – neh – per me è pro- Der Doktor Vigelius – der Wirt – na – das ist mir prio la giusta compagnia, una vergogna! Io Non die rechte Gesellschaft, es ist eine Schand’! Ich dico altro. – sage nichts weiter. –

() Se avete bisogno di me – Wenn Sie mich brauchen –

(col tono da: Non sai chi sono io!) Proprio a sinistra all’angolo – Gleich links um die Ecke –

(Quasi tenera) Sarebbe un peccato – una signorina tanto fine! ’s wär’ doch schad’ – so ein feines Fräulein!

GRETE GRETE (un poco confusa) Credo – la mamma – Ich glaube – die Mutter –

LA VECCHIA DIE ALTE (riprendendosi in fretta) sì, sì – non dico altro – Ja, ja – ich sage nichts weiter –

(già sulla porta) vengo – meglio tardi che mai – ich komm’ – lieber später noch einmal –

(esce in fretta)

GRETE GRETE (scuote la testa, pensosa) Che vuol – dire con ciò? – Non l’ho mai vista Was kann sie – da meinen? – Ich sah sie noch – oppure – no? –Purché non riveli nulla. nie – oder – doch? – Wenn sie nur nichts verrät.

(si siede e comincia a piangere sottovoce

Scena III° La mamma esce, si dà da fare nella stanza, vede Grete di lato LA MAMMA DIE MUTTER (con voce dura) Allora perché piangi? Was weinst denn?

GRETE GRETE (asciugandosi le lacrime) Non piango, mamma. Ich wein’ ja nicht, Mutter.

LA MAMMA DIE MUTTER Piagnucolare tutto il santo giorno! Den ganzen Tag das Geflenn!

6 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo (Pausa) Lavora piuttosto! Prepara per la cena! Arbeit’ lieber was! Deck’ auf fürs Nachtmahl! Quando il papà torna – Wenn der Vater kommt –

(Rumore come prima alla locanda)

GRETE GRETE (ha preso nel frattempo l’uncinetto, si è seduta, poi si alza per preparare la tavola, interrompe la mamma) Mamma, è di nuovo sopra. Mutter, er ist wieder drüben.

LA MAMMA DIE MUTTER Naturalmente, è sopra, senti il baccano. Natürlich ist er drüben, hörst ja das Gebrüll. Va così ogni giorno – So geht’s Tag für Tag –

(sospirando) ah Dio – ach Gott –

(Vuole uscire di nuovo)

GRETE GRETE (con insistenza) Mamma – Mutter –

LA MAMMA DIE MUTTER (di botto, voltandosi involontariamente) Che succede – Was ist denn –

GRETE GRETE Se il papà smettesse di bere! Distrugge Wenn doch Vater das Trinken ließe! Er richtet ja Se stesso e noi! sich und uns zugrund!

LA MAMMA DIE MUTTER (arrabbiata) Scempiaggini! Dummes Ding!

GRETE GRETE (come se niente fosse) Se lo facesse, mamma, tutto potrebbe Und wenn er’s doch täte, Mutter, könnt’ alles Ancora andar bene. noch gut werden.

(in fretta) Risparmieremmo di più e pagheremmo i debiti Wir sparen noch mehr, und zahlen von der Pen- della pensione. sion die Schulden.

LA MAMMA DIE MUTTER (amaramente) Ah, Capisci! I debiti – Ach, Du verstehst’s! Die Schulden – 7 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo Santo Dio! – Prima di tutto quello che c’è Du lieber Gott! – Von all dem, was noch da ancora, steht,

(piagnucolando) Prima di tutto la mia bella dote, che gli von all meiner schönen Aussteuer, die ich ihm Ho portato nel matrimonio – non ce ne rimane mit’bracht in die Eh’ – g’hört auch nicht ein Neanche un pezzettino. Stückl mehr uns.

(furiosa) Se ne va tutto di sopra Alles dem da drüben,

(stringe il pugno verso l’osteria dall’usuraio, il disgraziato dem Gauner, dem elenden!

GRETE GRETE Mamma, potrei far qualcosa. Mutter, ich könnt’ auch was verdienen.

(rumore all’osteria Forse come domestica Vielleicht als Bonne,

(deglutendo oppure - se necessario – mi metto a servizio – oder – wenn’s sein muß – ich geh’ in Dienst –

(Di nuovo rumore all’osteria, grida di Bravo)

LA MAMMA DIE MUTTER (acida, proprio arrabbiata) Cosa –? Disonorata, a servizio? Una cosa Was –? Du ehrlose Person, in Dienst? Mit so simile non mi va, E neppure al papà. Anche se was komm’ mir nur nicht, und dem Vater auch beve – ma l’onore – nicht. Wenn er auch sauft – aber Ehrgefühl –

(Spaventoso rumore e urla dall’osteria: «Tutti e nove!!» «Bravo!» «evviva!» ecc.)

LA MAMMA DIE MUTTER (cerca di continuare a parlare) Ci sono stati anche tempi migliori – Wir haben auch bessere Zeiten –

(Il rumore diventa sempre più intenso, come se si avvicinasse, si sentono grida incomprensibili)

LA MAMMA DIE MUTTER (disperata dal rumore) No, oggi vanno avanti – Nein, die treiben’s aber heut’ –

GRETE GRETE (angosciata) Ma che hanno? gridano – – Was sie nur haben? Sie rufen – – (Urla da dietro la Scena: «Bravo Graumann!» «Viva la sposa!» «Nozze!» «Un diavolo l’oste!» Una voce: «La prendiamo!» Coro: «Bravo!» «Perfetto!» «Fidanzamento!» «Nozze!» Alcune voci: «Oho, oho!»)

8 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

GRETE GRETE (angosciata, pallida) Che vogliono dire – urlano «Nozze» – Was sie nur meinen – sie rufen von «Hochzeit» –

(Va alla finestra, urla) Mamma, vengono da noi! Mutter, sie kommen zu uns!

(Il rumore si avvicina)

LA MAMMA DIE MUTTER (si riprende) No, no, non gridare, che succ... – – Na, na, schrei nur nicht so, was ist denn da dab – – (La porta viene spalancata in fretta)

Scena IV° Entrano: Il vecchio Graumann, L’oste, Dr. Vigelius, l’attore, ospiti, ragazze dell’osteria, camerieri. Tutti, compresi l’oste e il personale dell’osteria come il Dr. Vigelius molto allegri; il vecchio Graumann forse anche più. Tutti, compreso l’oste e il vecchio Graumann con volti allegri, pieni di aspettativa, contenti del divertimento che è di fronte. GRAUMANN GRAUMANN (abbattuto; con un’esagerata rozzezza cerca di farsi coraggio per ciò che sta per accadere) Dentro, signori, – dentro! Nur herein, meine Herren, – nur herein!

L’OSTE DER WIRT (Un po’ imbarazzato) Buona sera, Signora Graumann, bacio le mani, Guten Abend, Frau Graumann, küss’ die Hand, Signorina, scusi, – se ci prendiamo delle libertà Fräulein, entschuldigen Sie, – wenn wir so frei – sind –

GRAUMANN GRAUMANN Niente – da scusare – io – vi ho – invitati – qua Da is nix zu – entschuldigen – ich – hab’ euch – – eing’laden – da –

(battendosi il petto e torcendosi) sono – il padrone di casa – bin ich – der Herr im haus –

(Risate e grida: Oho, oho –! Bravo Graumann! Calma Calma!) L’OSTE DER WIRT (di buon umore, calmando) su, su Na, na

(a Graumann) Allora, dì – ? Also red’ – ?

9 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

GRAUMANN GRAUMANN Parla tu – sei tu – quello –che – Red’ Du – Du bist – derjenige – welcher –

L’ATTORE DIE SCHAUSPIELER (entra) Permettono forse i signori – Gestatten vielleicht die Herren –

(con un inchino) Che io – daß ich –

TUTTI ALLE (Tranne la signora Graumann e Grete, l’un con l’altro) Certo, certo, molto bene! Bravo! Avanti! Jawohl, jawohl, sehr gut! Bravo! Leg’ los! (Dalla finestra laterale la vecchia donna guarda nella stanza e scompare di nuovo. In seguito la si vede di nuovo sbirciare dentro di tanto in tanto, fino alla fine della quinta scena, dove finalmente sparisce) L’ATTORE DIE SCHAUSPIELER (battendosi il petto con pathos) Onorata signora! Verehrte Frau! Bella fanciulla! Schönes Fräulein! Dato che vi vediamo qui riuniti, Wie Ihr uns hier versammelt seht, Tutti quanti come ospiti del «Cigno», vollzählig als Gäste des «Schwan», Onorevoli compagni di tavolo, den ehrsamen Tischler, il diligente calzolaio, den fleißigen Schuster,

(con un inchino) il primo eroe del teatro cittadino, den ersten Helden des Stadttheaters,

(con un tono cupo, parodistico) del Dottor Vigelius des Doktor Vigelius l’erudita saggezza, gelahrte Weisheit, Panettieri e sarti, Bäcker und Schneider, L’onore della città, die Zierden der Stadt, e tutte le degne signore e i degni signori, und alle die würdigen Herren und Damen, per nominare così tutta la gente del «Cigno» so das Gesinde des «Schwan» zu nennen Ci avviciniamo a voi, nobilissime signore, nahen wir euch, vieledle Frauen, in qualche modo – per così dire – gewissermaßen – sozusagen – Come pretendenti! – – als Brautwerber! – –

(Con aria trionfante fa inchini tutt’intorno) (La folla: Molto bene, ben detto. Grida: Bravo, da capo – Silenzio!) GRETE GRETE (in piedi, rigida e pallida, la mamma fa cenno di no timidamente) L’ATTORE DIE SCHAUSPIELER (continua) Come pretendente per il nostro amico e Als Brautwerber für unseren Freund und mecenate L’oste «Al Cigno»! Gönner, den Wirt «zum Schwan»! Per chiedere la mano della figliola Zu werben um die holdselige Tochter 10 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo Del nostro amico Graumann, uns’res Freundes Graumann, La nobile e virtuosa fanciulla die ehr- und tugendsame Jungfrau Margareta! – Margareta! –

GRETE GRETE (si riprende a fatica, con un sorriso sforzato) I signori – si prendono proprio – Die Herren – machen sich wohl – gioco – di me – ? ihren Spaß – mit mir – ?

L’OSTE DER WIRT (rapidamente, ma ancora un poco imbarazzato) Per carità, signorina Grete! Cosa crede! Bewahr’, Fräulein Grete! Wo denken Sie hin! Ma deve sapere che è successo qualcosa Doch müssen Sie wissen, ’s ist hoch hergangen Sopra da me quest’oggi. E proprio perché bei mir drüben heut’. Und weil wir grad so fidel Siamo tutti tra di noi – abbiamo pensato - beisammen – dachten wir halt –

L’ATTORE DIE SCHAUSPIELER (sfottendo) Come si dice nella nostra bella canzone: Wie heißt es nur gleich in dem schönen Lied:

«Un vecchio cavaliere «Ein alter Ritter Pieno di peccati, In Sünden ergraut, voleva sposare Der wollte frei’n una giovine donna –» Eine junge Braut –»

RISATE, GRIDA GELÄCHTER, RUFE Ha, ha, lo dice bene! Ha, ha, das gibt er gut!

L’OSTE DER WIRT (furibondo, stizzito) Tu te ne vai – Du fliegst hinaus –

GRAUMANN GRAUMANN (borbotta) Calma – dico! Ruhig – sag’ ich! Qui sono io – il padrone – di casa! Da bin ich – der Herr – im Haus!

GRETE GRETE (Come per farla finita si fa forza) Signor oste, mi sento – molto onorata – – e Herr Wirt, ich fühle mich – sehr geehrt – – und Non crediate – che io non sia grata – –, glauben Sie nicht – daß ich undankbar bin – –, Sapete bene – che siamo indebito con voi – ich weiß ja ganz gut – wir sind Ihnen schuldig –

(La mamma le dà di nascosto una gomitata)

11 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

GRAUMANN GRAUMANN (rozzo) Cosa sono queste – chiacchiere? Se io – di-co Was soll das – Geschwätz? Wenn ich – sa-ge – – – –

L’OSTE DER WIRT Signorina, la questione è nella fattispecie – suo Fräulein, die Sache ist nämlich – Ihr Vater – gab padre – mi diede la sua parola – ne abbiamo mir sein Wort – wir haben schon öfter – davon già – spesso parlato – gesprochen –

GRETE GRETE (d’impeto) Papà, come puoi –? Vater, wie kannst Du –?

GRAUMANN GRAUMANN (maleducato) Silenzio – dico! Ruhig – sag’ ich!

L’OSTE DER WIRT (sommessamente, con nonchalance ma non senza importanza) Il vostro signor padre – lo sapete già – in una Ihr Herr Vater – sie wissen ja – in einem Punkt parola – lo si capisce bene: per vostro padre – da nimmt er’s genau: Für Ihren Herrn Vater – è un punto d’onore – – ist’s Ehrensache geradezu –

GRETE GRETE (addolorata, vicino alle lacrime) Sì – ma – che vuol dire – punto d’onore in più Ja – aber – was soll denn das heißen – Ehren- – –? sache geradezu – –?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (un aspetto da Mefistofele, si fa avanti) Era un bel gioco! Das war ein lustiges Spiel! Volavano le bocce, Es flog die Kugel, Volavano i birilli. es flogen die Kegel. Proprio un gioco divertente! das war ein ganz tolles Spiel! Uno ha perso molto, Der eine hatte schon viel verloren, l’altro ha altrettanto vinto, der andre war stark im Gewinn, Uno aveva le tasche vuote, der eine hatte die Taschen leer, L’altro la lavagna piena di segni, der andre die Tafel mit Kreide voll, Uno suo padre, der eine der Vater, L’altro l’oste, der andre der Wirt, Proprio un gioco divertente! das war ein ganz tolles Spiel! Allora il padre mette in gioco la figlia, Da setzt der Vater die Tochter zum Pfand, L’oste un barile pieno di vino der Wirt ein Faß voll Wein E in più la lavagna piena di segni. und die Tafel mit Kreide noch obendrein.

DR. VIGELIUS E CORO DR. VIGELIUS UND CHOR Proprio un gioco divertente! Das war ein lustiges Spiel! 12 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Le bocce corrono – i birilli cadono – Die Kugel rollt – die Kegel fallen – Il papà scrive cinque – L’oste scrive sei! der Vater scheibt fünf – der Wirt scheibt sechs! Le bocce corrono – i birilli cadono – Die Kugel rollt – die Kegel fallen – Il papà scrive cinque – L’oste scrive sei! der Vater scheibt sieben – der Wirt scheibt nove! neun!

CORO CHOR Tutti nove! Alle neun!

DR. VIGELIUS E CORO DR. VIGELIUS UND CHOR Allora il papà ha perso il gioco Da hatte der Vater das Spiel verloren E pure la figlia! und die Tochter noch obendrein!

GRETE GRETE (fuori di sé) Non è vero! Papà, dì che non è vero –! Das ist nicht wahr! Vater, sag’, daß es nicht Non mi hai messo in gioco! wahr ist –! Du hast mich nicht verspielt!

GRAUMANN GRAUMANN (ansimando) Se anche fosse – sono tuo padre – e tu – devi – Und wenn – ich bin der Vater – und Du – hast zu –

GRETE GRETE (in grande agitazione, con il respiro affannoso) Allora – papà – da parte tua è stato – cattivo Dann – Vater – war es von Dir – schlecht – senza onore – – e non voglio – non posso – ehrlos – – und ich will nicht – ich darf nicht – perché sono – fidanzata ad un altro – – – denn ich bin – einem Andern verlobt – –

(come abbattuta dal suo coraggio) come tu solo sai! daß Du’s nur weißt!

GRAUMANN GRAUMANN (Fuori di sé dalla rabbia, balbettano) ch... – che – – Wa – was – –

(Si cerca di calmarlo, su tutti i volti compare improvvisamente la disperazione sulla piega seria che ha preso lo „scherzo“) ad un altro – fidanzata – –? No – aspetta einem Andern – verlobt – –? Na – wart’ ich – io ti – le nozze – – – wird’ ich Dir – die Brautschaft – –

(si scaglia su Grete)

LA MAMMA DIE MUTTER (gridando) Per grazia di Dio – Papà – Grete – Um Gotteswillen – Vater – Grete –

13 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

TUTTI ALLE (Improvvisamente annichiliti, si gettano su di lui) Ferma! Ferma! Calma! Che vuol dire –! Fare che Halt! Halt! Nur Ruhe! Was soll das –! Wer wird –! Graumann – siate ragionevole! Non voleva denn –! Graumann – immer vernünftig! Sie hat’s dire questo! Ma, ma – ecc. nicht so g’meint! Aber, aber – etc.

(Lo fanno uscire dalla porta mentre è impazzito e lo conducono all’osteria. La mamma li segue, l’oste resta indietro. Grete rimane tranquilla, bianca come un cencio)

Scena V° L’OSTE DER WIRT (si avvicina a Grete, con sfacciata confidenza) Signorina – dovreste pensarci su – Fräulein – sollten sich’s überlegen – Non siate tanto precipitosa – Nicht so hitzig – Suvvia! drauf los! Col gioco – Mit dem Spiel – Non era – war’s so ernst – Così serio! nicht gemeint! Ma da parte mia – Doch bei mir – Sul mio onore – auf Ehr’ – Vi tratterei bene. – hätten Sie’s gut. – Niente da fare – Nichts zu tun – State alla cassa in der Kassa State seduta – sitzen den Tag – Arrivano es kommen Molte persone nobili, viel noble Herrn, non sono geloso und eifersüchtig

(con un sorriso odioso) Proprio non lo sono – bin ich fürwahr nicht – E il papà – und der Vater – Via! – je nun – L’uomo der Mann Deve bere, der muß saufen, e da me und bei mir ci dà dentro steckt er arg col gesso, in der Kreide,

(ride di nuovo) Ma il suocero – doch den Schwiegervater – ha, ha, – ha, ha, – Non lasciamo – ließen wir auch nicht – Che muoia di sete. verdursten. (Esce in fretta) (La mamma torna indietro, quando L’oste esce, solleva la sedia e cerca di riportare in ordine la stanza messa a soqquadro. Di tanto in tanto lancia un timido sguardo di sbieco a Grete che ancora non si muove e che improvvisamente si lascia andare su una sedia e nasconde il volto nelle mani come se si vergognasse profondamente)

14 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

LA MAMMA DIE MUTTER (andando verso di lei) Grete, – Grete, –

GRETE GRETE (scostandosi in fretta) Sì, sì, lo so, Ja, ja, ich weiß, che vuoi dirmi: was Du sagen willst: sarebbe proprio stato – es wär’ ja doch – un buon partito, eine gute Partie, un uomo giusto, ein rechter Mann, un uomo onesto, ein lieber Mann,

(con amarezza) proprio un uomo d’onore, ein ehrlicher Mann wohl gar, quello che per te poco fa era un poco di buono! der grad früher ein Schurke Dir war! Ma geloso – Doch eifersüchtig –

(con uno strano riso) proprio no, ha, ha – – das ist er nicht, ha, ha – –

LA MAMMA DIE MUTTER (angosciata) Ti prego, Grete, Ich bitte Dich, Grete, Che ti succede? Was ist Dir denn?

GRETE GRETE Niente, niente, Mamma! Nichts, nichts, Mutter!

(le si getta al collo, impulsiva) Anche tu sei – Du bist ja auch – Tanto povera! so arm! Scusa, e anche il papà – Verzeih, und auch Vater –

LA MAMMA DIE MUTTER (gioiosa) Allora vuoi? So willst Du?

GRETE GRETE (presa da un’idea, in fretta) Sì, accetto tutto! Portami solo, ti prego la cami- Ja, ja, alles will ich! Nur bringe mir, bitte, die cetta, Mamma, la nuova, sai, quella che ho Bluse, Mutter, die neue, weißt Du, die ich zur indossato per la Cresima – mentre mi acconcio Firmung getragen – währenddem das Haar ich i capelli. – Poi – sai – vado giù–! mir richte. – Ich will dann – weißt Du – hinüber –!

15 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

LA MAMMA DIE MUTTER Così va bene, Grete, sei una bimba ragione- So ist’s recht, Grete, bist ein vernünftig Kind. vole.

GRETE GRETE (la bacia singhiozzando) Mamma – Mutter –

(La mamma esce scuotendo il capo)

Scena VI° GRETE GRETE (Rimane un attimo sopra pensiero e la guarda uscire. Con una violenta decisione) Non posso. Ich kann nicht.

(Si mette un velo in testa, in fretta) Fritz. Ti seguo! – Fritz. ich komme dir nach! –

(Salta dalla finestra di fianco nella strada. – Parte) [Cambio di scena]

Bosco, un lago si stende fino al fondo della scena verso destra, Dal lago un sentiero viene in avanti. Tra il sentiero e il bosco alberi solitari, cespugli, prati. E’ scuro, solo all’altra riva del lago, molto lontano, alcune luci che indicano la presenza di casette isolate. Si sentono molto lontani il fischio e il rumore di un treno. Scena VII° GRETE GRETE (esce, disperata) Non trovo più Fritz. Fritz find’ ich nicht mehr. Ah, è proprio lontano. Ach, er ist wohl schon weit. Ma è così solitario qui il bosco Doch so einsam ist’s hier im Wald E tanto cupo – und so finster – ah – – ah – –

(rabbrividisce) Che paura! ich fürcht’ mich! Ma indietro a casa – Doch nach Hause zurück – Il papà– L’oste – der Vater – der Wirt – mai – piuttosto morire! niemals – eher sterben!

(con voce alterata) Morire –? Sterben –? Tanto giovane – e già morire –? So jung – und schon sterben –? E bella – dice Fritz – Und schön – sagt Fritz – Lo ero anche – war’ ich auch – E tornerà, und er kommt zurück, Il poverino – e mi cercherà. – der Arme – und sucht mich. – E la sua piccola Grete si troverà Und sein Gretel liegt 16 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo Nel profondo del lago tief drunt im See morta – tot –

(rabbrividisce dalla paura) nel lago – –? im See – –?

(Cammina, spaventata dal pensiero, fino alla riva del lago) E’ tanto brutto e freddo – Da ist’s ja schaurig und kalt – Ma no – Doch nein – Sembra così tranquillo – così silenzioso – er liegt so still – so ruhig – pacifico –, voll Friede –,

(con voce particolarmente eccitata) Nel lago – Im See – E’ accogliente e caldo. da ist’s wohlig und warm. Ci troverò un lettino tanto comodo e dolce, Da find’ ich ein Bettchen so weich und süß, Mi culleranno felice le ninfe nelle loro braccia, da wiegen mich selige Nixen im Arm, E presto arriverò al paradiso, da komm’ ich wohl bald in ’s Paradies, Dove nessuno mi farà male wo niemand mehr greint E nessuno più mi picchierà – und mich niemand mehr schlägt – Lo sento anche io, quel potente suono – da hör’ ich ihn auch, jenen herrlichen Klang – Di cui parlava Fritz – den Fritz gemeint – Buon Dio – scusami – lieber Gott – verzeih –

(Solleva le braccia, come se si volesse gettare nel lago. In questo momento si alza la luna e il paesaggio cambia. Il lago scintilla nella sua luce, si vedono lucciole, un usignolo canta, cerbiatti si avvicinano al lago per bere.– Un vento afoso avvolge la ragazza. Luci notturne. Magia del bosco. – La natura respira amore e consolazione) Ah, che bello! Ach, wie schön!

(Resta a lungo in un’ammirata contemplazione) Che strano – Wie seltsam – Una fiaba! – ein Märchen! – Ma – che caldo –. Doch – so schwül –.

(si asciuga la fronte) Che mormorio – Welch ein Raunen – morire – sterben – potrei – mag ich – non più – nicht mehr – in me in mir un caro ein hold felice beglückend Tremito – Erschauern –

(sempre più emozionata) un enigmatico ein rätselhaft Desiderio – – Sehnen – –

(in un grido appassionato)

17 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo Ah Fritz, Perché Ach Fritz, warum Sei lontano – bist Du fern – Da me! von mir!

(Si getta nell’erba, Chiude gli occhi. La magia svanita. Per l’aria si sente un momento un lievissimo suono come di arpa eolica. Con un profondo sospiro Grete si addormenta. – il Bosco le canta una ninna-nanna)

Scena VIII° La vecchia scende a salti in fretta dal sentiero, sta in piedi davanti alla ragazza addormentata.

LA VECCHIA DIE ALTE Giace una bella ragazza nell’erba Liegt ein schönes Kindchen im Moos. Ei, un bambolotto di zucchero – Ei, ein Zuckerpüppchen –

(Si china e tocca Grete) Il petto che si solleva, Schwellende Brüstchen, le manine candide come neve, schneeweiße Händchen, ah, e due stupendi piedini. ach, und zwei reizende Füßchen.

(Grete ride in sogno) Ma la ragazzina ha dei genitori cattivi Doch das Kindchen hat böse Eltern E la ragazzina non ha un «amico», und das Kindchen hat keinen «Freund», E la ragazzina ha vestiti tanto brutti und das Kind hat so schlechte Kleidchen E dorme nel bosco sull’erba e sulle pietre. und schläft im Walde auf Moos und Stein. Se arrivasse il lupo cattivo, Käm’ da der böse Wolf gegangen,

(Grete diventa agitata) hu – andrebbe male alla bimbetta, hu – da ging’ es dem Kindchen schlecht, Ma arriva una buona, vecchia doch es kommt eine gute, alte, Proprio una cara donna – eine gar liebe Frau –

(Grete apre gli occhi) Che vuole portare la fanciulla con sé Will das Kindchen mit sich nehmen In una stupenda casa. in ein prächtiges Haus. Meravigliosi abitucci, Wundervoll Kleidchen, Bei giochi. schöne Gespielen. Amore e gioia Liebe und Freude Tutto il giorno – den ganzen Tag – Nessuno che possa sgridare la bimba – niemand darf da das Kindchen schelten –

GRETE GRETE (assonnata) Chi siete? Wer sind Sie dann?

(sbadigliando) Lasciatemi! Lassen Sie mich! Voglio dormire! Ich will schlafen!

18 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo

LA VECCHIA DIE ALTE (la rimette in piedi) Ho buone intenzioni Mein’ es doch gut Per te, tesoruccio! mit Dir, Schätzchen! Su! In fretta! In fretta! Komm nur! Rasch, rasch! Via allora Fort aus dem Dal bosco oscuro – finsteren Walde sollst Du – hu, fa paura! hu, da ist’s gruslich!

GRETE GRETE (si strofina gli occhi, con un aspetto spaventato) Solo non a casa! Nur nicht nach Haus!

LA VECCHIA DIE ALTE (vezzeggiandola) I, come potrei! I, wo wird’ ich! Cerca di capirmi bene! Versteh mich doch recht! Da buoni uomini Zu guten Menschen Ti porto proprio bring’ ich Dich ja, Che ti ameranno. die Dich lieb haben werden.

GRETE GRETE (resta in piedi) Non posso – ah – Ich kann nicht – ach – Quanto sono stanca! so müde bin ich!

LA VECCHIA DIE ALTE (Vezzosa, scuote Grete con fare complice, comprensiva) Il grasso oste – Der dicke Wirt – Na – era qualcosa – Na – das wäre so was – Per un sangue giovane – für ein junges Blut –

GRETE GRETE (spaventata, in fretta) Via! Nur fort! Basta che non sia a casa – Und nur nicht nach Haus –

LA VECCHIA DIE ALTE Una bella giovane innamorata Einen schön jungen Liebsten Vuole il mio tesoro, will ja mein Schatz,

(canta) Una bella giovane innamorata! ein schön jungen Liebsten!

GRETE GRETE (in piedi, sognante) Ah! Se potesse non trovarmi! Ach! könnt’ ich ihn finden! 19 Schrecker: Der ferne Klang - atto primo O aiutatemi! O helfen Sie mir!

(La vecchia la tira a sé) Ne sarei tanto felice! Ich wäre so glücklich!

LA VECCHIA DIE ALTE (ironica) Lo troveremo presto! Den finden wir bald!

GRETE GRETE (chiacchierando con foga, ma alquanto lontana) Voglio lavorare, volentieri! Ich will ja arbeiten, gerne! Niente sarà troppo! Nichts soll mir zu viel sein! E ciò che merito – Und was ich verdien’ – Lo mando alla mamma – das schick’ ich der Mutter –

LA VECCHIA DIE ALTE (con forza, impaziente) Su, su, vieni! Ja, ja, komm nur! In fretta, in fretta! Rasch, rasch!

GRETE GRETE (molto lontana) Ah, sarei tanto felice! Ach, ich wäre so glücklich!

(Entrambe svaniscono nell’oscurità dato che la luna si è nascosta dietro una nube durante l’ultima parte della scena)

20 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo ATTO SECONDO Una sala ai cui lati delle scale di marmo conducono al piano superiore. All’apertura superiore delle scale una specie di piccolo pianerottolo con balconata. La sala è aperta, si vede un pezzettino di giardino con fiori del sud, palme, pini ecc. Ancora più in fondo il mare. La sala e il giardino sono illuminati, lampioni, ecc. – In riva al mare sono visibili alcuni punti di piccole imbarcazioni che si avvicinano, barche, qui e là il vento porta musica proveniente dai battelli. Nella sala dei divani, ovunque poltrone, pelli di animali, tappeti, tavolini con accendisigari, portaceneri che mandano inebrianti profumi ecc. In una nicchia a fianco una cappella di zingari. Mizi, Milli e alcune altre ragazze seggono a un tavolino che si trova accanto. Ovunque sono sparsi dei gruppetti di ragazze giovani che chiacchierano. Sono presenti persone di tutte le nazionalità. Qui e là scendono ragazze dalle scale di marmo, altre salgono. In fondo, sulla riva del mare alcune ragazze scendono dai battelli, chiamandosi e accennando. La scena successiva deve, non importa se più o meno comprensibile, venire recitata e parlata in modo vivace, i diversi suoni che giungono al palcoscenico (canto dall’alto, musica zingaresca, musica dalle gondole, serenate del conte) mescolarsi in modo che gli spettatori abbiano una fedele impressione dell’ambiente e quasi l’impressione di trovarcisi dentro, di essere in mezzo a questa confusione che deve condurlo come in una ouverture misteriosamente confusa che lo introduce alle piacevolezze che si preparano. Gli avvenimenti importanti per l’azione debbono essere condotti in modo tale che arrivino chiaramente all’ascoltatore e che ne catturino l’attenzione. Molti dei signori e delle signore presenti e in arrivo indos- sano delle mascherine.

CORO CHOR (Da sopra, appena udibile, cantano a due voci mentre si svolge la scena seguente) Quando cala la sera Wenn der Abend kommt, Il nostro cuore si riempie di tale paura, wird uns so bang ums Herz, ci opprime la malinconia Heimweh drückt uns, dobbiamo piangere. wir müssen weinen.

Quando suonava il vespro Wenn die Vesper klang, Era così bello a casa war es so traut zu Haus, Dolci e piacevoli süß und wonnig Suonavano le campane. klingt Glockenläuten.

Ora è lontano l’amato Ist der Liebste fern, Non possiamo essere felici können wir froh nicht sein, Ah vogliamo ach wir wollen Restargli fedeli. ihm Treue halten.

Scena I° LE RAGAZZE A RIVA DIE MÄDCHEN AM STRAND (chiamano e ammiccano) Heiah – – a – – h! Heiah – – a – – h! heiah – – ah! heiah – – ah!

(i richiami si susseguono fino all’arrivo di Grete)

UNA RAGAZZA EIN MÄDCHEN (che corre in avanti dalla riva del mare e parla verso la sala) Venite in fretta, Mizi, Mary, Kommt geschwind, Mizi, Mary, La gondola del conte! die Gondel des Grafen! 21 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Scena II° (Si vede avvicinarsi una gondola ornata da lampioni e fiori, melodie di una orchestra veneziana, canto di una voce maschile che diventa chiaramente percepibile durante la 3. e 4. Scena) CANTO DI UNA VOCE MASCHILE GESANG EINER MÄNNERSTIMME (che risuona dalla gondola che si avvicina) La mia amata è scontrosa, Meine Liebste ist eine Spröde, ma è amabile doch ist sie holdselig come niente altro sulla terra. wie nichts auf Erden. Lo splendore delle perle più bianche Der weißesten Perlen Glanz Appare scuro sulla sua pelle. dunkelt auf ihrem Nacken. Le pietre più fiammeggianti risplendono fioche Die feurigsten Steine glimmen fahl Sulle sue mani luminose an ihren blinkenden Händen Ah! Tutto il mio focoso amore Ah! all meine glühende Liebe Non mi fa avere neanche un bacio erringt mir nicht einen Kuß Delle sue labbra brucianti. ihrer brennenden Lippen.

(Le ragazze scendono in fretta, fino a Milli, che volta il capo, Mizi va in fretta a uno specchio di fronte al quale si mette a posto in fretta) MARY MARY (canzonandola) Ti prego, Mizi, non fare così in fretta, – Ich bitte, Dich, Miz, eil’ Dich nicht so, –

MIZI MIZI (arrabbiata) Tu, ti dico, fatti gli affari tuoi. Du, ich sag’ Dir, komm mir nicht ins Geheg’.

MARY MARY (cattiva) Affari miei? E’ il tuo innamorato? Ins Geheg’? Ist er Dein Liebster?

MIZI MIZI Forse il tuo? Der Deine etwa?

Scena III° 3. Szene UNA SPAGNOLA EINE SPANIERIN (Entra. Ridendo) Le signore litigano – a quanto Die Damen streiten – wie ich sento – per un bene forestiero hör’ – um fremdes Gut.

MIZI E MARY MIZI UND MARY (acide) Non certo per lei, Señora. Um ihres sicher nicht, Señora.

LA SPAGNOLA SPANIERIN Ma il conte ama certo Grete. Der Graf liebt doch Greta.

22 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

MIZI MIZI (con enfasi) Che cosa nuova ci dici. Was Du uns Neues da sagst.

MILLI MILLI Ma lei non lo vuole. Doch sie mag ihn ja nicht.

MIZI MIZI Lo odia proprio – Sie haßt ihn sogar –

MARY MARY Non lo può vedere! Sie kann ihn nicht sehn!

LA SPAGNOLA SPANIERIN Ei, perché mai? E’ così carino, tanto Ei, warum denn nur? Er ist doch so nett, so Carino, così splendido – hübsch, so splendid –

MILLI MILLI (avvicinandosi) Vi dirò Ich will es Euch sagen

(sottovoce) Grete mi ha confidato – Greta hat mir vertraut –

(Tutte si radunano curiose attorno a Milli, con le teste vicine) Somiglia. Er hat eine Ähnlichkeit.

MIZI MIZI Somiglia? chi? Eine Ähnlichkeit? wie?

MARY MARY Il conte – Der Graf –

LA SPAGNOLA SPANIERIN A chi? Mit wem?

MILLI MILLI Una cosa passeggera! Eine flüchtige nur!

MIZI MIZI Ei, ma che dici! Ei, was du nicht sagst!

MILLI MILLI A uno cui Grete fu fidanzata. Mit jemand, der Greta einst teuer war.

MARY, MIZI MARY, MIZI Com’è interessante! Wie int’ressant!

23 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

LA SPAGNOLA SPANIERIN Non mi dire! Was du nicht sagst!

MILLI MILLI Glielo ricorda – – Er erinnert sie – –

Scena IV° Nel frattempo il conte è giunto a terra, l’orchestra zigana suona una musica di benvenuto che verrà ripetuta alle gondole e alle barche che arriveranno dopo.

IL CONTE DER GRAF (Entra piano, gaio, in fretta al gruppo) Allora, di che si chiacchiera ancora? Nun, wer wird denn da wieder verlästert?

LE RAGAZZE DIE MÄDCHEN (si raggruppano spaventate) Il conte! Der Graf!

IL CONTE DER GRAF (ridendo) Proprio io! Ich also!

MILLI MILLI Indovinato! Erraten!

MIZI MIZI (facendo l’ingenua) Mi hai spaventata! Hast Du mich erschreckt!

MARY MARY Parlavamo appunto di te – Wir sprachen eben von Dir –

LA SPAGNOLA SPANIERIN – e Grete. – und Greta.

IL CONTE DER GRAF (in fretta guardandosi attorno) Grete! Dove si nasconde? Greta! Wo steck sie? Dorme ancora - come? Sie schläft wohl noch – wie?

UNA SPAGNOLA SPANIERIN Ti manda i suoi saluti. Sie läßt Dich grüßen.

MIZI E MARY MIZI UND MARY Nevvero! Nicht wahr ist’s!

24 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

IL CONTE DER GRAF (fingendo la delusione) Mi pare – che voi voleste – Mir scheint – ihr wollt mich –

Scena V° IL BARONE DER BARON (un signore più anziano, un po’ zoppicante; parla con un leggero accento ungherese; è venuto avanti lenta- mente, si guarda attorno; nota il conte. Verso il gruppo, con calore) Salve conte! Eccovi! Sul mio onore avete Hallo, Graf, da sind Sie ja! Sie haben auf Ehr’ Una bella compagnia a bordo. Sono dei eine nette Gesellschaft an Bord. Galgenvögel Pendagli di forca! Desperados. sind das! Desperados.

IL CONTE GRAF Come va a lei. Burlone? Wie geht’s Ihnen denn. Sie Spaßvogel Sie?

(Entrano tutti e due – uno vicino all’altro)

IL BARONE BARON Ammettete, che avete qualcosa con voi! Gesteh’n Sie nur, Sie führen etwas im Schild!

IL CONTE GRAF (sottovoce, un po’ seriamente un poco per burla) Se non l’ho con le buone – uso la violenza! Geht’s nicht im Guten – so brauch ich Gewalt!

IL BARONE BARON Che ha in mente? Grandi dame giocano Was hat sie davon? Große Dame spielen ein Per tutto un anno e poi – la Olgi è ora – una – Jahr lang und dann – die Olgi ist jetzt – eine –

IL CONTE GRAF (vivacemente) ma lo vuol proprio – Doch sie will es ja –

IL BARONE BARON (asciutto) Non ho notato. Hab’ ich nicht bemerkt.

IL CONTE GRAF Non posso non vedere– come vi agitate – Ich kann mich nicht täuschen – ihr Sträuben –

(Intanto la sala si è riempita. Dall’alto vengono gruppi in abiti fantastici. Gondole e barche sbarcano sempre nuovi ospiti, in gran parte in abiti leggeri estivi. Grete appare sulla piattaforma della scala di sini- stra, parla con il barone che è salito di alcuni gradini e la saluta)

25 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Scena VI° GLI UOMINI DIE MÄNNER (fra di loro) Grete! Finalmente! Greta! Endlich! Ti sei sottratta a lungo Zu lange entziehst Du Dich Al nostro desiderio. unserer Sehnsucht. Non è bella Ist sie nicht schön Come la Venere ciprigna? wie Venus von Cypern? Affascinante come Circe? Lockend wie Circe? Fredda come Diana! Davvero! Kühl wie Diana! Sei’s drum! Guardate che forma! Sieh nur die Gestalt! Che stupendo aspetto! Die herrlichen Formen! Ogni centimetro una dea! Jeder Zoll eine Göttin! Labbra che dannano! Verflucht diese Lippen! Una donna incantevole! Berückendes Weib! Evviva la bella Grete! Evviva la bella Greta!

GRETE GRETA (con un sorriso stanco) Davvero sono – tanto bella? Ach, bin ich den wirklich – so schön?

UNO EINER Sei meravigliosa! Entzückend bist Du!

UN SECONDO EIN ZWEITER La stella di «La casa di maschere»! Der Stern von «La casa di maschere»!

UN TERZO EIN DRITTER Tutta Venezia parla della bella Grete! Ganz Venedig spricht von der schönen Greta!

UN QUARTO EIN VIERTER Le più belle Donne Den holdesten Frauen Temono per la fede dei loro mariti. bangt um die Treu ihrer Männer.

(L’orchestra zigana comincia una melodia melanconica e passionale) GRETE GRETA Eppure – – mi chiedo spesso, Und doch – – ich frage mich oft, La bellezza è una fortuna – –? ist denn Schönheit ein Glück – –? Da molti anni mi pare – Seit vielen Jahren dünkt mich – Di fare un sogno selvaggio. ich träum’ einen wilden Traum.

(Il conte estraniato, interessato, ordina con un cenno agli zingari di uscire) Mi addormentai in un bosco Im Walde entschlief ich In una notte afosa. in schwüler Nacht. Gli alberi cantavano Die Bäume rauschten Un canto meraviglioso ein wundersam Lied, Che parlava di una felicità, von einem Glück, Indicibile e grande – – – unsagbar und groß – – – Ma un fruscio, Doch ein wirres Geraun, 26 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo un lusinghiero sussurro si sollevarono, ein schmeichelndes Flüstern hub an, un frusciare inebriante: ein betörendes Stammeln: di bellezza femminile von Weibesschönheit e di piacere maschile, , und Männergelüst, Di gioie peccaminose von sündhaften Freuden E di amore svergognato – – – und schmachvoller Liebe – – – Pesante come un incubo schwer wie ein Alb Mi sovrastava il sogno lastet der Traum

(Mormorii e grida: Che vuol dire? Che capriccio? Che le succede?) GRETE GRETA Ancor più lontano talvolta, Fernher doch manchmal, Sogno nel sogno ein Traum im Traum Risuona dall’alto tönt es herüber Dalle cime della foresta von Waldeswipfeln. Credevo di svegliarmi allora, Glaub’ zu erwachen ich dann, mi sollevo, velata dalle lacrime, hebe, von Tränen verschleiert, le palpebre stanche di sonno – die schlafmüden Lider – vedo con spavento seh’ ich in starrem Entsetzen una pioggia proprio battente: einen gar schaurigen Reigen:

Mano nella mano lo prendono Hand in hand schlingen ihn Dei vecchi fanciulleschi kindische Greise Con gesti gai, mit lüsternen Mienen, e teneri bimbi, und zarte Kinder, che strani die seltsam guardano con occhi di anziani. greisenhaft blicken. Ragazzi immaturi Unreife Knaben Si muovono follemente schwingen sich toll In una danza im Tanz mit Con donne in fiore. verblühten Frauen. Il belletto mente spudoratamente, Grell lügt die Schminke, Il riso sorge sfacciato, frech girrt das Lachen, senza menzogna schamlos heuchelt es finge piacere ed estasi – Lust und Entzücken –

(Con molta espressione e grande pietà) Ma gli occhi Doch die Augen Luccicano così freddi e malati. blicken so kalt und krank. E il cerchio si muove Und es zieht sich der Kreis Sempre più stretto attorno a me eng und enger um mich, Volti deformati verzerrte Gesichter Mi ghignano contro, grinsen mich an, mani contorte zuckende Hände mi vogliono prendere – greifen nach mir – Ed io rido sfacciatamente und ich lache frech, Come tutti gli altri wie alle die andern, E ballo come una pazza und tanze wie toll, Fino a che mi manca il fiato! bis der Atem versagt!

(scoppia in una risata dolorosa)

27 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo (Durante il passaggio seguente si odono dal piano superiore risate e suoni di pianoforte, canti e rumore di ballerini. L’orchestra si aggiunge talvolta, seguendo gli avvenimenti della scena) VOCI DI DONNE FRAUENSTIMMEN (Solo, Coro, vi si aggiungono alcune voci maschili) 1. Mi dica, Marchesa, 1. Sagen Sie mir doch, Marchesa, Come avviene che tutti gli uomini wie kommt es nur daß alle Männer Spasimino ai suoi piedi? zu Ihren Füßen schmachten? Ah, perché li amo tutti, tutti! Ach, weil ich sie liebe, alle, alle! Se viene uno a cui piace la mia bellezza – Kommt Einer, dem meine Schönheit gefällt – Il gioco è fatto! ist’ um mich geschehn! Ma in fredde parole nascondo Doch in kühlen Worten berg’ ich Il fuoco selvaggio che mi consuma. das wilde Feuer, das mich verzehrt.

2. Mi dica, Marchesa, 2. Sagen Sie mir doch, Marchesa, Come avviene che tutti gli uomini wie kommt es nur daß alle Männer La amino tanto focosamente? so glühend Sie lieben? Ah, perché a tutti sono fedele! Ach, weil ich allen die Treue bewahr’! Se viene uno a cui piace la mia bellezza – Kommt einer, dem meine Schönheit gefällt – Il gioco è fatto! ist’s um mich geschehn! Ma se anche il mio corpo trema in un caldo Doch bebt auch mein Leib in heißem Desiderio, il mio sguardo rimane freddo e Begehren, matt und kalt ist mein Blick. distante. (Doch meine Hände sind kalt wie Eis, (Ma le mie mani sono fredde come ghiaccio, indeß vor Verlangen mein Leib erbebt) Mentre il mio corpo si inarca nel desiderio)

3. Mi dica, Marchesa, 3. Sagen Sie mir doch, Marchesa, Come avviene che tutti gli uomini wie kommt es nur daß alle Männer Le restino fedeli? Ihnen Treue halten? Ah, perché li inganno tutti, tutti! Ach, weil ich sie narre, alle, alle! Se viene uno a cui piace la mia bellezza – Kommt einer, dem meine Schönheit gefällt – Il gioco è fatto! ist’s um mich geschehn! Ma degli amici ubriachi che mi Doch die trunkenen Freunden, die mich Scrutano, non ne tradisco alcuno! durchschauen, verriet ich noch keinem!

UNA PERSONA EINER Ha dormito male. Sie hat schlecht geschlafen.

UNA SECONDA EIN ZWEITER Scherza. Sie macht doch nur Spaß.

UNA TERZA EIN DRITTER Fa la donna onorata la pazza Grete! Auf die Ehrbare spielt sich die tolle Greta!

UNA QUARTA EIN VIERTER Al meglio! Zum Besten!

UNA QUINTA EIN FÜNFTER Viva la morale! Hoch die Moral!

28 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

PIÙ RAGAZZE MEHRERE MÄDCHEN No, è innamorata. Nein, sie ist verliebt.

(Risa)

MOLTI UOMINI VIELE MÄNNER (volgari) E’ noiosa, ecco tutto! Langweilig ist sie, das ist alles!

GRETE GRETA (Come se uscisse da un sogno, ma ritrovandosi immediatamente, solo all’inizio con una amarezza ironica) Ha! ha! Avete ragione! Ha! ha! Ihr habt ja recht! Scusatemi! Verzeiht mir!

(Scende i gradini) Come ho potuto Wie konnt’ ich auch nur Dimenticarmi di me stessa! so sehr mich vergessen! Ma è già finito. Doch es ist schon vorüber.

(Gli uomini circondano Grete, che spesso si difende a fatica dagli spintonamenti particolarmente volgari) IL PRIMO DER ERSTE Grete, Cos’era? Greta, was war das?

IL SECONDO DER ZWEITE Non ti vergogni? Schämst Du Dich nicht?

GRETE GRETA (difendendosi) Capite – Begreift doch –

IL TERZO DER DRITTE Tu, la più pazza di tutti! Du, die Tollste von Allen!

IL QUARTO DER VIERTE Che festeggiamo come una principessa! Die wir feiern wie eine Fürstin!

GRETE GRETA Un brutto sogno – Ein böser Traum –

IL QUINTO DER FÜNFTE Pregata, invidiata! Angebetet, beneidet!

GRETE GRETA Anche io sono innamorata– Auch bin ich verliebt –

IL SESTO DER SECHSTE Desiderata e divinizzata! Begehrt und vergöttert!

29 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

GRETE GRETA (Lo prende per il mento) Di te, bel signore! In Dich, schöner Herr!

(una volta scesa da basso si libera con una scrollata) Si hanno così – Man hat schon so – Le proprie giornate! seine Tage! Non capite? Begreift Ihr denn nicht? La più bella vita Das wonnigste Leben, Ci scorre attorno, fließt es uns stets sempre così – im Gleichen dahin – Amore e amore Liebe und Liebe Niente altro che amore – – und nichts als nur Liebe – –

MOLTE DONNE VIELE DER MÄDCHEN (vivacemente) Sì, sì, Grete ha ragione! Ja, ja, Greta hat recht!

GRETE GRETA Come non si ricorda Was ersinnt denn auch Alcuna di voi nicht einer von Euch Qualche cosa einmal irgend etwas, Che ci ha distratto, was uns zerstreut, divertito? amüsiert? Portateci il giocoliere! Bringt uns Gaukler mit!

MIZI MIZI (malvagia) State voi ritta sulla vostra testa! Stellt Euch doch selbst auf den Kopf!

ALCUNI UOMINI EINIGER MÄNNER Credo che ci stia mentendo! Ich glaube, sie foppt uns!

GRETE GRETA (senza scomporsi) Allestite un gioco! Arrangiert ein Spiel!

MIZI MIZI (come prima) Moscacieca o il bugiardone! Blindkuh oder Pfänder!

UNA PERSONA EINER (malevolo) Si fa baciare. Da wird ja geküßt.

(Risate)

30 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

GRETE GRETA Raccontateci delle storie! Erzählt uns Geschichten!

LE RAGAZZE DIE MÄDCHEN (applaudono, molto entusiaste) Sì, sì! Bravissima! Ja, ja! Bravissima! Raccontateci qualcosa! Erzählt uns etwas! Un’avventura! Ein Abenteuer! Qualcosa di divertente! Etwas Lustiges doch! O piuttosto qualcosa di riposante! Etwas Rührendes lieber! Una fiaba! Ein Märchen! Cantateci una canzone! Singt uns ein Lied!

GRETE E CORO DI RAGAZZE GRETA UND CHOR DER MÄDCHEN Lasciateci ridere senza danni Laßt uns harmlos lachen Ed essere gaie und fröhlich sein, O portateci qualcosa oder bringt uns Per piangere! ein wenig zum Weinen!

UNA RAGAZZA EIN MÄDCHEN Ah sì! Bravissima! Ach ja! Bravissima! Qualcosa da piangere! Bringt uns zum Weinen!

GRETE GRETA (molto ardita) E se riesce – Und dem es gelingt – Qualunque cosa sia – sei’s, wer es auch sei –

(alle ragazze, allegra) mi sacrifico io – ich opfere mich –

(agli uomini) lo prometto in premio – –: dem versprech’ ich als Preis – –: me stessa – – mich selbst – –

(piano) il mio amore – – meine Liebe – – e le più dolci gioie! und süßeste Freuden!

(Grande Tumulto. Le ragazze circondano con poche eccezioni Grete, la baciano e le parlano. Grida di “Bravo”, applausi)

GLI UOMINI DIE MÄNNER (stupiti)

1. GRUPPO: PRIMO 1. GRUPPE: ERSTER Come lo trovate? wie findet Ihr das?

31 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

SECONDO ZWEITER Si diverte! Sie macht sich lustig!

TERZO DRITTER Noi siamo gli sciocchi! Wir sind die Narren!

2. GRUPPO: PRIMO 2.GRUPPE: ERSTER Originale! Distinto! Originell! Entschieden!

SECONDO ZWEITER Una diavolessa, questa Grete! Ein Teufelsweib, diese Greta!

TERZO DRITTER Sì, sì! Ha stile! Ja, ja! Sie hat Rasse!

3. GRUPPO: PRIMO 3. GRUPPE: EINER Lo trovo notevole! Ich find’ es begreiflich!

UN ALTRO EIN ANDERER Povera ragazza – Die armen Mädchen –

IL BARONE DER BARON Mi viene qualcosa in mente, Fiele mir etwas ein, sul mio onore, lo rischierei auf Ehr’, ich riskiert’s, nonostante la mia gotta. trotz meiner Gicht.

4. GRUPPO: UNO 4. GRUPPE: EINER Al conte non va a genio! Dem Grafen passt das in den Kram!

MIZI MIZI Non importa, me lo ha promesso – Das gibt’s nicht, er hat mir versprochen –

QUALCUNO EINIGE (parodiando) Già accorda la lira. Er stimmt schon die Leier.

GRETE GRETA (Si è buttata su un divano, tutta la compagnia si raggruppa attorno a lei, ma alcune coppie tornano verso il mare) Allora – chi comincia? Nun – wer will beginnen?

IL CONTE DER GRAF (in fretta) Permetti, Grete, Erlaubst Du, Greta, tu che così malamente me lo hai vietato – die Du so schnöd Dich mir versagst – (Movimento e risa nel 4° Gruppo, da cui è canzonata Mizi, che arrabbiata se ne va su per le scale)

32 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

GRETE GRETA (un poco turbata) Quello che a tutti è concesso – anche a te – Was allen gewährt – ist auch Dir – Non è vietato –! nicht versagt –!

IL CONTE DER GRAF Allora udite: So hört: In un paese In einem Lande Un pallido re ein bleicher König, Che ha una der hat eine Strana corona. seltsame Kron’. La corona al re Die Krone dem König Rovina la vita, das Leben vergällt, Non vuole più portarla die Krone will er La corona è maledetta; nicht tragen mehr, «O Padre, die Kron’ ist verflucht, la tua triste eredità!» die Kron’ ist verdammt; Perché quando nel cuore «O Vater, Del povero re, dein trauriges Erbe!» ah, solo un sospiro Denn wenn im Herzen d’amore si muove des armen Königs, allora la corona ach, nur ein Hauch comincia a luccicare. von Liebe sich regt, La corona non vuole so fängt die Krone Più portare: zu glühen an. La corona è maledetta, Die Krone will er la corona è dannata, nicht tragen mehr: la corona Die Kron’ ist verflucht, gli pesa sulla testa. die Kron ist verdammt, Ma fedele al suo dovere, die Krone per il trono e per l’impero versengt ihm die Stirn. sopporta solitario, Doch getreu seiner Pflicht, il pallido re. für Thron und Reich Fino ad un giorno duldet einsam Un ardente amore der bleiche König. Ha conquistato con forza Bis eines Tags il cuore del re. eine heiße Lieb’ Dall’amatissima das Herz des Königs Non può più distaccarsi – mit Macht ergreift. E la corona brucia Von der Liebsten E la corona pesa – kann er nicht lassen mehr – La corona und die Krone glüht, Brucia fino nel cervello. und die Krone sengt – Allora il re die Krone Getta la corona in mare – brennt bis ins Gehirn. E in mezzo alla schiuma Da wirft der König Nelle onde che si innalzano die Krone ins Meer – Si spense l’ardore. und gar schaurig Ma nella profondità in brandenden Wogen Suonava come un cimbalo erlischt die Glut. E un suono di nozze: Doch aus der Tiefe Si alza allora klingt es wie Zimbeln 33 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Una donna pallida und Hochzeitsgeläut: Con lo sguardo folle aufsteigt da E con i capelli bagnati. eine blasse Frau Va verso il re, mit irrem Blick lo porta sotto terra – und mit nassem Haar. «O padre, Sie langt nach dem König, la tua triste eredità!» sie zieht ihn hinab – «O Vater, dein trauriges Erbe!»

TUTTI ALLE (applaudendo) Bravo! Che bello, Conte! Bravo! Wie schön, Graf! Ma come è triste! Doch so traurig!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER (si fa avanti tra l’ilarità generale) Ah, una storia da far paura, Conte! Proprio non Ah, eine Schauergeschichte, Graf! Mir gar nicht mi è piaciuta! gefallen!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Permettano le signore che una storiella, Erlauben die Damen, daß ein Histörchen, un singolare caso – eignes Erlebnis –

LE RAGAZZE DIE MÄDCHEN Udite, udite, com’è interessante! Hört, hört, wie interessant!

UNO DEL GRUPPO 4 EINER AUS GRUPPE 4 (sottovoce) Scommettiamo –? La fioraia di Wollt Ihr wetten –? Das Blumenmädchen von Sorrento! Lo racconta da quattordici giorni Sorrent! Das erzählt er seit vierzehn Tagen in In tutti i saloni di Venezia. allen Salons von Venedig.

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Chi non la conosce, Wer kennt sie nicht, La graziosa, stupenda die reizenden, kleinen Fioraia di Sorrento? Blumenmädchen von Sorrent?

(ilarità) Vi dico, amici - superba! Ich sage euch, Freunde – süperb! «compri Signor una bella rosa!» «Kaufen Signor eine schöne Rose!» E se si prende la rosa – Und nimmt man die Rose – Un’ammaliante vista – ein schmachtender Blick – Un caldo bacio – Ein glühender Kuß – Si compra tutto un mazzo. kauft man gar ein Bouquet. Ma se alla piccola si prende Doch nimmt man der Kleinen Tutto il cesto – den ganzen Korb – Con i fiori si dà tutta se stessa. mit den Blüten gibt sie sich selbst.

34 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

CORO CHOR (gaio) Chi non la conosce, Wer kennt sie nicht, La graziosa, stupenda die reizenden, kleinen Fioraia di Sorrento? Blumenmädchen von Sorrent?

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Vi dico, amici – superba! – Ich sage Euch, Freunde – superb! – Ma quando una volta Doch als ich einmal Io presi un cesto, einen Korb erstand, un cesto einen Korb pieno di rose rosse – voll schönroter Rosen – allora capitò la disgrazia! da geschah das Malheur!

(Ilarità) Amici, udite: Ihr Freunde, hört: La piccola è oggi – mia moglie! die Kleine ist heut’ – meine Frau!

GRIDA RUFE Come? Che? Cavaliere? Wie? was? Chevalier? Vostra moglie? Ma come? Ihre Frau? Aber wie kann man? Una fioraia! Ein Blumenmädchen!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Parlate con leggerezza, Ihr habt leicht reden, Non mi molla. sie ließ nicht locker.

CORO CHOR Chi non la conosce, Wer kennt sie nicht La graziosa, stupenda die reizenden, kleinen Fioraia di Sorrento! Blumenmädchen von Sorrent!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER La libertà è andata, Die Freiheit ist hin, e pure il divertimento – das Vergnügen dazu – Ve lo dico amici – ich sage euch, Freunde –

UNA RAGAZZA EIN MÄDCHEN (con un cesto e una rosa) Compri signore una bella rosa! Kaufen Signor eine schöne Rose! Ne avrei ancora. Ich wär’ noch zu haben.

(Grande ilarità)

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Grazie! Ich danke!

(Nuova ilarità) Con tutta la mia furbizia Auf all meine Schliche

35 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Mi ha preso l’astuta – kommt mir die Schlaue –

GRIDA RUFE Ei, ei! Come fu fatale! Ei, ei! wie fatal!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER E la piccolina Und das Kleinste Mi ha ricompensato dieci volte tanto! vergilt sie mir zehnfach!

GRIDA RUF Scandaloso! Empörend!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER La prima volta una bella donnina – Das erste Mal eine schöne Grisett’ –

GRIDA RUFE Oho, Cavaliere! Oho, Chevalier!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER (con aria confidenziale) Niente di pericoloso, sul mio onore! Ganz harmlos, auf Ehr’!

(Grande ilarità)

GRIDA RUFE (con risa) O, non dubitiamo! O, wir zweifeln nicht!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Un amatissimo si è presa subito – mia moglie! Einen Liebsten nimmt sich gleich – meine Frau!

(continuano le risate)

GRIDA RUF Ha fatto proprio bene! Recht hat sie fürwahr!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER La seconda volta, la sua cameriera – Das zweite Mal, ihre, Kammerzof’ –

GRIDA RUFE Che don Giovanni Welch ein Don Juan!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Giuro – Ich schwöre euch –

GRIDA RUFE (fra risate che continuano O – –! Ne siamo convinti O – –! Wir sind überzeugt.

36 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Il suo amante dormiva Ihr Liebster chambriert Nel mio palazzo in meinem Palais!

GRIDA RUFE Molto bene! Perché no? Una donna stupenda Sehr gut! Warum nicht? Eine prächtige Frau!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER La terza volta Das dritte Mal – Ma ne taccio doch ich schweige davon – E’ davvero troppo per me mir wird es zu viel!

UNA PARTE DEGLI UOMINI EIN TEIL DER MÄNNER Se ne va via pentito Er kehrt reuig zurück.

IL CAVALIERE DER CHEVALIER Ne ho basta! Ich hab’ es satt!

UNA PARTE DELLE DONNE EIN TEIL DER MÄDCHEN Fra le nostre braccia In unsere Arme –

IL CAVALIERE DER CHEVALIER La mia casa è disonorata Mein haus ist entehrt – –!

ENTRAMBE LE PARTI BEIDE TEILE (coprendo con grida il cavaliere Al seno, sul grembo An die Brust, in den Schoß di «La casa di maschere» von «La casa di maschere»

ALTRI ANDERE (con sfrenata ilarità Bravissima! Bravo! Bravissima! Bravo! Conte, siete battuto! Graf, sie sind geschlagen!

GIOVANOTTI JUNGE MÄNNER (levano i fiori dai vasi e cercano di incoronare il cavaliere con essi. Con enfasi) Ha, per giove Ha, beim Zeus E per tutti gli dei! und den sämtlichen Göttern! E’ lui il vincitore Er ist der Sieger! Incoroniamogli le corna Laßt uns ihm die Hörner Di rose: mit Rosen umwinden: la sua sfortuna matrimoniale sein eh’liches Unglück cantiamo così – in solcher Art zu besingen – questa è proprio grossa wir finden das groß!

ALCUNE RAGAZZE EINIGE MÄDCHEN Chi non la conosce, Wer kennt sie nicht, La graziosa, stupenda die reizenden, kleinen

37 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Fioraia di Sorrento? Blumenmädchen von Sorrent?

1 E 2 GRUPPO 1. UND 2. GRUPPE Povera Grete! Die arme Greta! Ma si è troppo divertita! Doch sie hat sich zu gut unterhalten!

IL BARONE E CORO DER BARON UND CHOR Fate come volete, Werft die Katz, wie Ihr wollt, le finisce comunque ai piedi. sie fällt doch stets auf die Füße.

IL CONTE DER GRAF (Va adirato verso il gruppo dei giovani che nel frattempo hanno adornato il cavaliere come l’asino del giorno delle palme. Lo libera dalle loro mani) Al diavolo, che scherzo idiota! Zum Teufel, die albernen Scherze!

UN GIOVANE EIN JUNGER MANN Oho, Conte! Cercate la rissa? Oho, Graf! Suchen Sie Streit?

IL BARONE DER BARON (frattanto) Calma, signori! Non vorrete – Ruh’, meine Herren! Sie werden doch nicht –

IL BARONE DER BARON (agitato) Grete deve decidere ma non sopporto Greta hat zu entscheiden, doch ich dulde es Che a me questi lei – nicht, daß sie mir diesen –

IL CAVALIERE DER CHEVALIER (si rimette a posto la cravatta e cerca di scuotere i fiori via da sé) Conte! Però io vorrei – Graf! Ich möchte doch –

GRETE GRETA (Si intromette tra i due) Bene – allora io deciderò! Gut also – ich will entscheiden!

IL CAVALIERE DER CHEVALIER – prego – – bitten –

GRETE GRETA (Si guarda attorno; evita lo sguardo che il conte lancia verso di lei) Ma allora nessuno vuole concorrere per me? Doch will denn keiner mehr um mich werben?

GRIDA RUFE (dalla riva del mare) Heiah – – – ah – – –! Heiah – – – ah – – –!

38 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo (alcuni si voltano verso la riva)

IL CONTE DER GRAF (agitato a Grete) Cosa hai contro di me? Dimmelo Was hast Du denn gegen mich? Sag’ es doch Alfine! Tutti, tutti preferisci a me – endlich! Alle, alle ziehst Du mir vor –

(Segue Grete che lo evita) Tutto per levarti da me –? gilt’s mir zu entrinnen –? Mi odi proprio tanto? So haßt Du mich denn?

GRIDA VIVACI LEBHAFTE RUFE (dalla riva) Heiah – – – ah –! Heiah – – – ah –!

RAGAZZE MÄDCHEN (gridano da dietro verso il proscenio) Una barca! Una barca! Ein Schiff! Ein Schiff!

GRETE GRETA (con l’intenzione di voltarsi in dietro, seria) Non la odio – proprio no, Conte! Ich hasse Sie nicht – wirklich nicht, Graf!

(Si vede a una certa distanza, ma in rapido avvicinamento, a causa dell’oscurità sul mare una luce in con- trasto con i lampioni le barche e le gondole illuminate. Tutti vanno curiosi sul fondo. Molti si mettono in piedi su divani e sofà per veder meglio)

Scena VII° Da dietro si sentono le grida di chi sta osservando la barca in arrivo e uomini e donne che chiacchierano durante tutta la sequenza successiva e l’inizio della prossima scena)

UOMINI E DONNE MÄDCHEN UND MÄNNER (l’un con l’altro) Una barca –?! E così tardi? Un ospite tardivo! Ein Schiff –?! So spät noch? Ein später Gast! Chi mai sarà! Fuori è nero pesto! Wer mag es sein? Stockfinster da draußen! Dove si è nascosta la luna? Wo steckt nur der Mond? A che ti serve la luna, noiosone? Was brauchst du den Mond, langweiliger Kerl? Il mare è nero! Schwarz liegt das Meer! Che importa – aspettiamo Was tut’s – wir erwarten den grauenden Che spunti il mattino! Morgen! Oho! Restiamo fino alle ore piccole! Oho! Wir bleiben bis früh! Guardate, che diavolo! Che fretta! Seht doch zum Teufel, der hat es eilig! Hei come si gonfiano le vele! Hei wie die Segel sich blähn! Lo conduce un amore selvaggio! Den treibt eine wilde Lieb’! O il vento! Oder der Wind! Che spirito! Sembra una tempesta! Wie geistreich! Das sieht nach Sturm! Fra un’ora ci sarà un tempaccio! In einer Stunde gibt es ein Wetter! Tuoni o fulmini, noi dormiremo dolcemente Laß stürmen und wettern, wir schlafen süß Nelle braccia dell’amata! in den Armen der Liebe!

39 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Dormiamo durante il temporale Wir verschlafen Wetter E la tempesta nelle braccia dell’amata! und Sturm in der Liebe Armen! Come si danna! Den treibt es verflucht! E a bordo solo una debole luce! Und ein schwaches Licht nur an Bord! E’ un poveraccio, Das ist ein Armer, Che non ha soldi per luce rose. der hat kein Geld für Lichter und Rosen. Hoioh! heiah! Si ferma qui! Hoioh! heiah! Er hält auf uns zu! Hoioh! Attracca già! Hoioh! Schon legt er an!

(L’orchestra zigana sventola i fazzoletti) (Pausa) (in sordina) Un uomo pallido! Ein bleicher Mann! Il re della ballata! Sentite, rabbrividisco! Der König aus der Ballade! Hör’ auf, mich gru- Cerca la sua amata. selt! Come gli luccicano gli occhi! Er sucht wohl sein Liebchen. Non ti affannare, la pena d’amore Wie die Augen ihm glühn! È inutile. Sembra malato. Dräng’ Dich nicht vor, der Lieb’ Müh’ Ma qui non è un manicomio! ist da umsonst. Er scheint krank zu sein. Lo sai per certo, idiota? Sta tranquillo! Hier ist doch kein Narrenasyl! Weißt Du das sicher, Du Narr? Seid ruhig!

IL CONTE DER GRAF (sbarra il cammino a Grete, le prende la mano. Entrambi restano isolati sul proscenio senza essere notati) Ti ho osservata! Ich hab’ Dich durchschaut! Mi sembri infelice qui. Du fühlst Dich unglücklich hier. Vuoi andartene! Du willst fort!

GRETE GRETA (facendo spallucce) Mi annoio, Ich langweile mich, E’ tutto. das ist alles.

IL CONTE DER GRAF Non ti credo. Ich glaube Dir nicht. Oggi ti sei tradita. Heut’ hast Du Dich verraten. E poi, ti amo più Und dann, ich liebe Dich mehr Di quanto tu creda. Sii mia. als Du ahnst. Sei mein. E’ tutto pronto! Es ist alles bereit! Là nella gondola! – Dort in der Gondel! – I musicisti – die Musikanten – Ragazzi pronti – handfeste Bursche – Puoi credermi – Du kannst es mir glauben – Strimpellano chitarre – Schlagen Gitarren – Se necessario menano le mani – und prügeln zur Not – Deve essere – muß es sein – Tutta la compagnia – die ganze Gesellschaft – Se volesse impedirti, wollte sie Dir verwehren, di fuggire con me: mit mir zu entfliehn:

40 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo ti rapisco io, ich entführe Dich, stanotte stessa. diese Nacht noch.

GRETE GRETA No, no, Conte, non lo faccio. Nein, nein, Graf, das tu’ ich nicht.

(in fretta, come se cercasse una via di uscita) Vi ricordate la Olgi? Erinnern Sie sich an die Olgi? Il barone mi ha raccontato oggi – Der Baron hat mir heute erzählt –

IL CONTE DER GRAF (arrabbiato) Il barone dovrebbe – Den Baron soll – Con le sue storie – –! mit seinen Geschichten – –! Tu non sei Olgi! Du bist nicht Olgi! Ed io – son ricco. Und ich – bin reich. Non te ne pentirai – Du sollst’s nicht bereun –

GRETE GRETA (amara) Ah! E’ sempre la stessa cosa! Ach! Es ist immer dasselbe! E se anche – proprio Und wenn auch – gerade Con voi – mai! mit Ihnen – niemals! Volete aiutarmi Sie wollen mir helfen E pure mi und würden mir doch Prendete l’unica cosa das Einzige nehmen, Che ho ancora: was ich noch habe: un piccolo, timido ricordo ein kleines, scheues Erinnern

(molto dura) Quando vi vidi la prima volta – Als ich Sie sah zum ersten Mal – Era già quasi svanito. da war es schon dem Verlöschen nah. Ma voi – il vostro sguardo – il vostro riso – Doch Sie – Ihr Blick – Ihr Lächeln – E come vi porgevate – und wie Sie sich gaben – Mi ricordavate l’unico, das mahnte mich eigen an Einen, che den

(singhiozzando) conobbi anni fa. den kannt’ ich vor Jahren. E allora – rieccolo di nuovo – Und da – da glomm es von neuem – Sempre più spesso – quante più volte vi pre- und mehr und mehr – je öfter Sie kamen –; sentavate –; und konnte nicht sterben – denn Sie – Né poteva morire – perché voi – Sie kamen fast Tag um Tag Venivate quasi ogni giorno Und nun soll ich fliehn – Ma ora devo andarmene – fliehen mit Ihnen! Andarmene con voi! Das schiene mir ärger – Mi sembra più brutto – als alles andre. Di tutto il resto. Ich kann nicht, Graf! Non posso, Conte! Lassen Sie mir das Eine, Lasciatemi l’unica cosa, was da noch glimmt; 41 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo che ancora brilla; weiß ich doch kaum wie ich’s deuten soll –! so a malapena come indicarvelo –! Liebe, – Hoffnung –, amore, – speranza –, Erinn’rung nur – –? solo ricordo – –?

(con un gesto della mano) Ah Dio! Ach Gott! Ma forse è solo – Aber vielleicht ist es das letzte – L’ultima piccola scintilla – – di vergogna. das letzte Fünkchen – – von Scham.

(Vuole andarsene ma in questo momento viene avanti Fritz, lei si muove di lato e gli si pone di fronte)

IL CONTE DER GRAF (senza capire) Sì – che vuol fare –? Ja – was will sie denn dann –? Mi fa impazzire. Sie macht mich verrückt.

Scena VIII° FRITZ FRITZ (Pallido, agitato, sul volto una barba nera non curata, con uno sguardo diretto a un punto lontano, con una parlata e gesti rapidi, si avanza. Si fa strada davanti a sé. Resta alcuni passi fermo davanti a Grete, si guarda attorno, ma non guarda Grete. Gli zigani suonano la melodia triste e selvaggia di prima) Qui – – – –? Hier – – – –? Così tanti uomini – So viel Menschen – Una festa – Musica – ein Fest – Musik – ah no – i miei sensi ach nein – meine Sinne non mi hanno affatto ingannato – täuschten nicht wohl – il sangue – das Blut –

(Guarda Grete) Un attimo – ancora un inganno – doch halt – noch ein Trug – Un miscuglio – da – un tempo lontano – Blendwerk – aus – ferner Zeit – Non è – oppure – ist das nicht – oder –

(la prende per la fronte) Grete! Gretel!

GRETE GRETA (lo ha guardato con fare assente, senza riconoscerlo) Mi chiami, signore? Riefst Du mich, Herr?

FRITZ FRITZ Non mi riconosci? Kennst Du mich nicht?

GRETE GRETA (sorridendo un poco) Ho già visto molti uomini – Viele Männer schon sah ich – Ma non li noto tutti. ich merke sie mir nicht alle. 42 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

FRITZ FRITZ (con insistenza) Fritz non lo riconosci più? Fritz kennst Du nicht mehr?

GRETE GRETA (molto spaventata, lo guarda, confusa) Fritz! Tu – Siete voi – Fritz? Fritz! Du – Sie sind – Fritz? Strano! Avevo appena pensato a voi. Seltsam! Eben dacht’ ich an Sie. Però – non ti ho riconosciuto. Darum wohl – erkannt’ ich Dich nicht.

FRITZ FRITZ (scosso) Tu – Hai pensato a me? Du – dachtest an mich?

GRETE GRETA (annuisce) Che altro ebbi Denn anders hatt’ ich Sie Nei miei ricordi: im Erinnern: Fiorente e felice – pieno di ardore! Blühend und froh – voll Lebensmut! Ed ora – così pallido- Und nun – so blaß – E la barba – questo – und der Bart – das – Deve – proprio essere – muß es – wohl sein –

(in continuo imbarazzo) sì, sì – la barba che ja, ja – der Bart – den portavate un tempo – ma no – trugen Sie damals – noch nicht –

FRITZ FRITZ (la guarda intensamente) Grete! Grete!

GRETE GRETA (cerca di riprendersi, con un tono proprio, un po’ da puttana, un po’ dominato dai ricordi di infanzia) Che vi è successo? Wie ist’s Ihnen denn gegangen? Avete avuto molte peripezie –? Sie haben wohl recht viel erlebt –? Ma raccontatemi –! Erzählen Sie doch –!

(Mormorio tra i presenti che in seguito si comporto liberamente, talvolta ascoltano, talvolta vanno in fondo oppure salgono al piano superiore) FRITZ FRITZ Colpevole e dispiaciuto Schuldbeladen und reuig Sto di fronte a te. – – steh’ ich vor Dir. – – In una lotta e una rincorsa senza sosta, In atemlosem Ringen und Hasten, alla ricerca dell’obiettivo, in der Jagd nach dem Ziel, che di gran lunga e di nuovo mi sfuggì, das mir weit und weiter entschwand, quando un tempo ti lasciai, – als ich Dich damals verließ, – ti ho dimenticata, piccola Grete, vergaß ich Deiner, Gretel, 43 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo come pure il nostro amore. und unsrer Liebe. Ma ciò che una volontà d’acciaio Doch was ein eiserner Wille Si procurò con fatica in notti piene di paura – in bangen Nächten sich mühvoll erschuf – Quello che alfine combattendo duramente was in heißem Kampfe mir endlich mi è valso onore e gloria – Ruhm und Reichtum erwarb – come vale poco, wie wenig doch glich es dem, ciò che in me risuonava così nobile: was mir dereinst so herrlich erklang: amareggiato dalla vita – Vom Leben verbittert – ingannato dai propri amici, von seinen Freunden enttäuscht, incapace di raggiungere unfähig, das zu erreichen, ciò per cui lotto, e ah, was ich erstrebt, und ach, sentendomi tanto solo – so einsam mich fühlend –

(sottovoce) allora ho pensato a te, piccola Grete, da dacht’ ich Deiner, Gretel, e alla mia promessa. und meines Versprechens. Abituato a stare tra forestieri, ho trovato la Von Fremden bewohnt, fand ich das Haus, casa, Deine Eltern tot – i tuoi morti –

(Grete nasconde la testa tra le mani) e te, piccola Grete, sparita. und Dich, Gretel, verschollen. Con la febbre, preso di nuovo amore Fieberhaft, von neu erwachender Liebe erfaßt, Tormentato da un grande timore per la tua von banger Sorg’ um Dein Schicksal gequält, sorte, sucht’ ich Dich – lange vergebens – in aller ho cercato te – a lungo invano – in tutto Welt. il mondo. Bis eines Tags – ein güt’ges Geschick – Fino a un giorno – un caso fortunato – ein seltsamer Zufall – – – Una strana sorte – – – Heut’ abend lag ruhig die See, Stasera il mare era tranquillo, ein leichtes Lüftchen nur rührte die Wellen, una leggera aria muoveva le onde, im Westen sank glühend der Sonnenball. ad ovest la palla del sole tramontava fiammeg- Da plötzlich – ganz leise – ist es der Wind, giante. tönen die Wellen, spielen Delphine Quando improvviso – proprio lieve – era il im Abendrot, oder ist es das wilde vento, kreisende Blut, das die Sinne mir suonano le onde, giocano i delfini heiß erregt: Ich höre ihn wieder, nel tramonto, oppure è il selvaggio den seligen Klang! Ich höre ihn wieder, sangue che scorre, che i miei spiriti den Klang der Harfen, doch nicht mehr ha reso bollenti: lo sento di nuovo, wie einst, sanft lockend, verheißend, il santo suono! Lo ascolto ancora ein Frühlingswind, der die Harfen streicht: il suono dell’arpa, ma non più ein brausender Sommersturm tost come un tempo, che mi invitava dolcemente, durch die Saiten, und was da erklingt, promettente, das rüttelt mit Macht an den Sinnen. un vento di primavera che colpisce le arpe: Mein Schiff, o eile Dich! Dort – – un vento di tempesta che soffia jenes Eiland – schon steh’ ich am Strand – attraverso il sartiame, e ciò che suona mit heißen Augen und wirrem Kopf – sconvolge potentemente i miei sensi. ein fest – viel Menschen – und der Klang – Barca mai, affrettati! Là – – hör’ ich ihn noch – mir ist so – ich weiß es Quella terra – già sono arrivato – nicht. Con gli occhi in fiamme e la testa nella vertigine Da seh’ ich ein herrliches Weib! – Wie aus ferner Zeit grüßt mich ihr liebliches una festa – molti uomini – e il suono – Antlitz. 44 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo lo sento ancora – mi sembra – non so. Was schert mich der Klang! Ich such’ ihn nicht Allora vedo una donna stupenda! mehr! Come da un tempo lontano mi saluta il suo Um Leben und Lieben betrog mich der Schelm. amorevole Ich will nur mehr Dich. Du göttliches Weib! Volto.. Grete, Geliebte – sei mein! Che mi porta il suono! Non lo cerco più La canaglia mi ha ingannato per la mia vita e il mio amore. Non ti voglio più. Tu donna divina! Grete, amata – sii mia!

(Grande movimento. Molte donne piangono)

GRETE GRETA

(Senza fiato Abbraccia Fritz. Metà parlando a lui, metà agli uomini che arrivano, in modo caratteristico, semicosciente, ma incapace di liberarsi del suo comportamento fanciullesco, presa principalmente dal pen- siero, di avere Fritz solo per sé) Arrivi proprio al momento giusto, tu, amico mio! Zur rechten Stunde kommst Du, mein Freund.

(agli uomini) Non potete obbligarmi. Sono ancora libera. Ihr könnt es nicht hindern, noch bin ich frei.

(a Fritz) Mi hai raggiunta – Du hast mich errungen –

(agli uomini) Mantengo la mia parola! Ich halte mein Wort!

(indicando le ragazze) piangono – sono colpite, sie weinen – sie sind ergriffen,

(con rimprovero) e voi? und ihr?

(a Fritz) Ma sono ancora bella, Doch noch bin ich schön, e posso renderti felice. Prendimi – und kann Dich beglücken. Nimm mich hin – dolce amico, sono tua – süßer Freund, ich bin Dein – (si getta tra le sue braccia, con l’espressione di una puttana; sottovoce) Ti sussurrerò luminose fiabe – Glühende Märchen will ich Dir flüstern – Non mi ascolti bellissimo? – hörst Du mich, Schönster? – In mille e una notte. In einer und tausend Nächten. Con labbra tremanti, Mit bebenden Lippen, ubriache di te ti annuncerò – trunken Dir künden – la somma gioia! Die seligsten Freuden! Vieni dunque, amato – Komm doch, Geliebter – In ore ardenti in heißen Stunden

45 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo Ti riderà la vita lacht Dir das Leben!

GLI UOMINI DIE MÄNNER E’ venuto, ha cantato e ha vinto! Er kam, sang und siegte! Ce la porta via! Er schnappt sie uns weg! Lo sopportiamo? Dulden wir das? Grete, non vale! Greta, das gilt nicht! Non siate così senza cuore! Seid nicht so herzlos! Lasciatele la gioia! Laßt ihr die Freude! Proprio un amico di gioventù! Ein Jugendfreund wohl! E’ impazzito! Der ist ja verrückt! E la uccide! Und bring sie noch um! O la sposa! Oder heiratet sie!

(risate)

IL CONTE DER GRAF (furioso, trattenuto a stento dagli altri) Maledizione! Lo uccido! Verdammt! Ich mord’ ihn! Mi ha mancato! Der hat mir gefehlt!

ALCUNI EINIGE (ridendo, tranquillizzandolo) Un’altra volta, Conte. Ein andermal, Graf. Smettetela con i motti di spirito! State in guar- Hort auf mit den Witzen, gebt acht!| dia| Das wird noch ein Spaß –! Ci sarà ancora da divertirsi –!

FRITZ FRITZ (dapprima incespica Grete e l’abbraccia con passione. Diventa sempre più intimo con lei) Non voglio che te – Grete – amata –! Ich will nur mehr Dich – Grete – Geliebte –!

LE RAGAZZE DIE MÄDCHEN Uno strano destino! Ein seltsames Schicksal! La fortunata Grete! Die glückliche Greta! Chi sa come finisce! Wer weiß, wie es endet! Ha uno sguardo tanto cupo. Er blickt so düster. Forse non lo sa? Er weiß vielleicht nicht? Ma che vi viene in mente! Ach was fällt Euch ein! Chi non conosce «la casa di maschere!» Wer kennt nicht «la casa di maschere!»

FRITZ FRITZ (confuso, allontana Grete, non agitato, ma in fretta) Che significa? – Parla – com’è strano! Was ist das? – Di sprichst – so seltsam! Che vuoi - ? Nei tuoi occhi - - Was willst Du –? in Deinen Augen – – Terribile – io pensavo – volevo – entsetzlich – ich dachte – ich wollte – Come mia moglie – als mein Weib –

46 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

MIZI MIZI (a mezza voce, ma con l’intenzione di venire sentita) E’ davvero così ingenuo - oppure – Ist der so naiv – oder –

FRITZ FRITZ Come la mia dolce moglie – – Als mein süßes Weib – –

(Passa in rassegna con lo sguardo le persone che lo circondano, comprendendo la faccenda o quanto meno immaginandola con precisione) Giusto Dio! – Gerechter Gott! –

(quasi svenendo) io – – ich – –

(si rinfranca) Allora che ti è successo – Was ist denn mit Dir –

(gridando) Grete! Grete!

GRETE GRETA (senza sapere cosa fare) come – tua – moglie –! Als – dein – Weib –! La – tua – dolce – moglie! Als – Dein – süßes – Weib!

(con un riso amaro) Ah così – Ach so –

(ride ancora) Tu non sai – dove sei – e che io Du weißt ja nicht – wo Du bist – und wer ich – sono – – bin – Mi scambi proprio Du verwechselst mich wohl Con la piccola Grete mit der kleinen Gretel, Che tu hai lasciato anni fa – die Du vor Jahren verlassen – Per quel suono – ah! um jenes Klanges willen – ah! E’ finita – è morta! das ist vorbei – die ist tot! Quella che tu vedi adesso, Die Du heute vor Dir siehst, la “Bella Grete” die «schöne Greta» ha dato a centinaia di uomini prima di te gab hunderten Männern il suo amore, vor Dir ihre Liebe, quella che oggi tu vedi di fronte a te, die Du heute vor Dir siehst, la “Bella Grete” die «schöne Greta» si è promessa come ricompensa versprach sich zum Lohn in cambio della più bella storia – für die schönste Geschichte –

(con amara Ironia) E per me da ward ich endlich einmal Si è combattuto, lottato, conteso! erkämpft, errungen, erstritten!

47 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo E il vincitore, amico mio – sei tu! – Und der Sieger, mein Freund – bist Du! –

(Nella voce si è inserita una speranza angosciosamente trattenuta) Vuoi tu ancora – che io – la tua moglie Willst Du jetzt noch – daß ich – den Weib diventi? werde?

FRITZ FRITZ (fa per andarsene, distrutto) Ah, su di me c’è una maledizione! Auf mir ruht ein Fluch! Mi fugge la buona sorte! Es flieht mich das Glück! Un pazzo fantasma si prende gioco di me! Es höhnt mich ein tolles Phantom!

(tagliente) Come pretendente giunsi troppo tardi – Als Freier auch kam ich zu spät – La mia amata è affondata profondamente nella mein Liebchen sitzt tief in der Schande. vergogna. Mein Liebchen, mein feines, leb’ wohl. Amor mio, mia bella, addio.

LA SPAGNOLA DIE SPANIERIN (sottovoce al Conte) Conte, ora o mai più! Graf, jetzt oder nie!

IL CONTE DER GRAF (va in fretta da Fritz, rozzo, con un fare sforzato) Ritirate la vostra parola, signore! Nehmt das Wort zurück, Herr! Oppure – Oder –

FRITZ FRITZ (fermo, si volta, guarda il Conte) Oppure – – Oder – –

IL CONTE DER GRAF (solo adesso si rende conto del comportamento sprezzante di Fritz) Datemi soddisfazione. Amo la signora – Ihr gebt mir Genugtuung. Ich liebe die Dame –

FRITZ FRITZ Soddisfazione? Signora? Genugtuung? Dame? Non mi batto – Ich schlage mich nicht einer –

(con sforzo) per una puttana! Dirne willen!

(volta le spalle al conte e va a passi rapidi verso la spiaggia. Sale sulla barca)

GRETE GRETA (grida) Ah! Fritz! Ah! Fritz!

48 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo (Il conte fa il gesto di volersi gettare sulla persona che si allontana ma viene trattenuto da molti. Silenzio penoso)

Scena IX° CORO CHOR (Dall’alto come all’inizio dell’atto) Se l’amata è lontana, Ist der Liebste fern, non possiamo essere felici, können wir froh nicht sein, vogliamo rimaner ach wir wollen fedeli. ihm Treue halten.

GRETE GRETA (senza voce con un’indifferenza sforzata) Cosa fate li fermo? Was steht Ihr so da? La parola vi ha spaventato? Hat das Wort Euch erschreckt?

(tremante) Non crediate che – – Glaubt nicht, daß – – No, no, non credetelo, nein, nein glaubt das nicht, ne rido – –! ich lache darauf – –! Solo perché – – lui – – lui! Nur weil – – er – – er! Sono ancora bella - nevvero –? Ich bin doch noch schön – nicht –? Desiderabile – –?! Begehrenswert – –?!

IL CONTE GRAF (molto incalzante) Grete! Greta!

GRETE GRETA Sì, si, Conte Ja, ja, Graf Ora sono pronta! Jetzt bin ich bereit!

(in fretta, fuggendo, vicino a lui) Eccoti là – Siehst Du dort –

(indicando la barca che si allontana) se ne va là – – dort entschwindet – – l’unico – l’ultimo – – –! das Eine – das Letzte – – –! Felice! Lustig! Il pezzo più selvaggio! Das wildeste Stück!

(al Conte con uno sguardo cupo e selvaggio) Ballo per te! Das tanz’ ich für Dich!

(L’orchestra suona una Csárdás. Inizia una danza selvaggia. Grete si è buttata tra le braccia del Conte, entrambi ballano verso la spiaggia. Nel momento in cui arrivano al giardino, cade))

49 Schrecker: Der ferne Klang - atto secondo

MIZI MIZI (con un grido) Ah! Il mascalzone! Ah! der Schuft!

(suono di campane. Dalla gondola del Conte scendono diversi uomini. Tutti corrono allarmati verso la spiaggia. Nasce una rissa, grida, baccano. L’orchestra continua a suonare. Il sipario cala in fretta. Nel postludio orchestrale si sentono venire dal fondo del palcoscenico delle grida trionfanti: Hoioh! Hoioh!)

50 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo ATTO TERZO Giardino davanti a una locanda del teatro. Davanti in diagonale un’ampia strada Non moderatamente animata ma talvolta con traffico di tram, omnibus, carrozze ecc. Sulla strada è chiaramente visibile il teatro di corte. Illuminato a giorno. Ogni tanto esce dal medesimo una musica molto attutita nonché il suono degli applausi. Molte carrozze sono nelle immediate vicinanze. E’ tarda sera. Scena I° Dr. Vigelius, L’attore siedono al medesimo tavolo. Dr. Vigelius molto invecchiato. L’attore però si muove sempre con fare vivace e giovanile, la cameriera sta alla cassa e fa l’uncinetto.

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Siete ancora al verde - cosa? Du sitzt nun wieder im Trock’nen – was?

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (indicando il bicchiere, beve) Come vedi per oggi è ancora umido. Wie Du siehst: heut’ lebt sich’s noch feucht. Ancora un bicchiere, bella mia –! Noch ein Glas, schönes Kind –!

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (si alza) Volete ancora un bicchiere, signor dottore? Auch noch ein Glas gefällig, Herr Doktor?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS No, grazie, non bevo più. Nein, danke. Ich trinke nicht mehr.

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (stupito) Vigeeeelius? Vigeeeelius?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (rifiutando) Allora, com’è successo che tu – Nun also, wie kam es denn, daß man Dich –

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (amareggiato) Che – essi – me –? Che – te – lui – Daß – man – mich –? Daß – Dich – der –

(con enfasi) Ho dato le – – dimissioni – Ich habe – – demissioniert –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Ah – –! Ma perché mai – Ah – –! Und warum denn – Se posso chiedere? wenn man so fragen darf?

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Nel nuovo pezzo che voi interpretate oggi Man hat mir da, in dem Neuen Stück, das sie 51 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Mi si è indicato un ruolo che ferisce heute spielen, eine Rolle gewiesen, die meinen In sommo grado il mio orgoglio. Stolz aufs tiefste verletzt.

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (divertito) E chi avreste dovuto mimare? Was hättest Du denn da mimen sollen?

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Indovinate! So rate einmal!

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Allora – un granatiere oppure – Nun – einen Grenadier oder – Un guardiano notturno –! Nachtwächter wohl –!

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Granatiere! Guardiano notturno! Grenadier! Nachtwächter!

(malinconico) Dove siete immagini piene di poesia? «Voi Wo seid Ihr, poesieumwobene Gestalten? «Ihr Signori e signore, lasciate che vi dica –» Finito! Herrn und Damen, lasst Euch sagen –» Vorbei! Fosse stato solo questo –! Wär’ es nur das –!

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Alla fine proprio – un boia – come –? Am Ende gar – einen Henker – wie –?

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (sognante) Boia! Henker!

(cupo) Un boia! «In abito rosso, al fianco Einen Henker! «Im Scharlachgewand, zur Seite La spada –» das Schwert –» Volevo decapitarvi, voi intendenti, e Ich wollt Euch köpfen, Ihr Intendanten, und Voi, moderni poeti! Non capisci. Euch, Ihr modernen Dichter! Du errätst es nicht. E’ anche troppo stupido. Non immagini. Es ist auch zu dumm. Du hast keine Ahnung.

(lamentoso) Un lurido at - to – re! Einen Schmieren – schau – spie – ler!

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (ride) Ha, ha, questa è buona! Ha, ha, das ist gut!

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (gesticolando a più non posso) Un lurido attore! Einen Schmierenschauspieler! Io – –! Io – – – –! Ich – –! Ich – – – –!

52 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Che una volta, in quella città, - come si chia- Der ich vor Zeiten, in jener Stadt, – wie hieß sie mava propriamente - ? – che facevo Otello, nur gleich –? – den Othello tragiert. “Con corone lanciate dalle belle donne – “ «Mit Kränzen beworfen von schönen Frauen –»

(abbassa il capo, scuote le mani) Finito! – – – Vorbei! – – –

(beve) Ancora un bicchiere, tesorino! Noch ein Glas, holder Schatz! Allora beva, Vigelius, che vuol dire? So trink doch, Vigelius, was soll denn das?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (di malumore) Ma mi lasci stare – So laß mich doch – (Tiene con la mano il bicchiere che la cameriera vuol portare via) L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (con un significativo cenno del capo) Sei invecchiato, vergognati, Vigelius. Alt bis Du geworden, schäm’ Dich, Vigelius. Ti ricordi – ci fu un tempo – in quella Erinnerst Du Dich – das war eine Zeit – in jener Città, come diamine si chiamava – i miei ricordi Stadt, wie hieß sie nur gleich – schwach war Si sono indeboliti – mein Gedächtnis von je –

(all’improvviso) L’osteria al «Cigno» – il vecchio Graumann im Gasthaus zum «Schwan» – der alte Grau- – la figlia – era una graziosa mann – die Tochter – das war ein hübsches ragazza Kind –

(La cameriera porta il bicchiere)

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (cupo) Non me lo ricordare! Erinn’re mich nicht!

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (meditabondo) Erano bei tempi! Das war eine Zeit!

(beve)

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (beve) E proprio oggi! Era un colpo Und gerade heut’! Das war auch ein verfluchter maledetto. Streich.

53 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Scena II° Primo corista, gli stessi

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN Già chiuso il teatro? Das Theater schon aus?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST Ah noo! Cosa crede. Giusto la fine Ach nee! Was denken Sie denn! So gegen Ende Del secondo atto. Ho solo un piccolo des zweiten Akts. Ich hab’ nur eine kleine Weil momentino niente da fare – vengo qui – nichts zu tun – da komm ich herüber – A rinforzarmi – solo questo – mich stärken – nu ja –

(beve)

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Ci ho provato tutto l’anno. Mi è rimasto Durch all die Jahre hab’ ich geforscht; es lag Un peso sul cuore – e ieri notte mir schwer auf der Seele – und gestern nachts – –

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN Com’è la commedia? Wie ist denn das Stück?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST (entusiasta) Notevole! Te lo dico! Sarà un successo! Großartig, sag’ ich! Das wird ein Erfolg! Das Sentite. Da rabbrividire. Le sue altre cose – non hör’n Sie sich an! Da wird einem kalt. Seine sono neanche male, ma questa è qualcosa di andern Sachen – sind auch nicht schlecht, aber completamente nuovo. Ne sentirete parlare! das ist so ganz etwas Neu’s. Das hör’n Sie sich Ecco che vengono. an! Da gehen Sie hinüber.

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (gli dà di gomito) Me lo procura un biglietto –hm? Krieg’ ich auch ein Billett –hm?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST Eh che, certo, provvediamo – Ei nu freilich, das wird sich schon machen –

(le sussurra qualcosa all’orecchio, appare delusa) Eh certo! Nu ja!

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (ridendo) Sfacciato! O Sie frecher Mensch!

(Bisbigliano tra di loro)

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Chi sa se era lei! E fosse anche stata non era Wer weiß, ob sie’s war! Und wenn auch, es ist Colpa tua, quando una ragazza diventa doch nicht Deine Schuld, wenn ein Mädel lei- 54 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo frivola – –. chtsinnig wird – –.

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Ho scommesso – una volta – spavaldo – Ich hab’s angezettelt, – damals – im Übermut – che l’avrebbe buttato fuori dalla casa – – das hat sie dann aus dem Haus getrieben –

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Ah sì! sarebbe successo, Ach was! Das wär’ doch auch so gekommen, prima o poi – L’oste – früh oder spät – der Wirt –

PRIMO CORISTA 1. CHORIST (con il suo bicchiere si siede tra i due) I signori permettono – –? Erlauben die Herren – –?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Prego, prego! Bitte, bitte!

(Si salutano)

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER Che succede là dentro – che dice il P. t.? Was geht’s denn drüben – was sagt das P. t.?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST Notevole! La gente è come impazzita. Sarà un Großartig! Die Leut’ sind wie toll. das wird ein grosso successo. Erfolg.

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (molto arrabbiato) Impossibile! Roba da matti! Da non credere Nicht möglich! Einfach verrückt! Nein so was!

Scena III° Un poliziotto porta Grete (Tini) ad un tavolo a cui si siede. I detti IL POLIZIOTTO DER POLIZIST Coosì – – ecco – Si segga! All’aria Soo – – da – setzten Sie sich! An die frische Fresca! E si beva un bicchiere –! Le andrà Luft! Und trinken ein Glas –! Da wird Ihnen Meglio. besser.

GRETE GRETE (beve) Grazie mille – Mi va – già – molto Ich dank’ Ihnen schön – Mir ist – schon – viel meglio. besser.

(Il poliziotto esce)

55 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Scena IV° I detti senza il poliziotto

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Come si chiama l’opera? Wie heißt denn das Stück?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST «L’arpa» «Die Harfe»

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (con foga) Ma proprio! Vigelius, Non vi dice niente il titolo? Na also! Vigelius, sag’ selbst! Ist das ein Titel? «L’arpa». Folle! «Die Harfe». Verrückt!

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (al Primo corista) Che succede –? Was geht denn da vor –?

PRIMO CORISTA 1. CHORIST Le racconto – Faccia passare! Ich erzähl’s Ihnen – Passen Sie auf!

(si avvicina) Ma è quella – Da ist also einer –

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (si è posta accanto a Grete, cui da un bicchiere: con fare amichevole) Eravate anche voi in teatro? Sie waren auch im Theater?

GRETE GRETE (sottovoce) Sì, c’ero anch’io – Ja, ich war auch –

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN Siete stata male. Ci andate Da ist Ihnen unwohl geworden. Sie geh’n wohl Di rado? selten?

GRETE GRETE Ah sì – molto di rado – Mi agita – lei Ach ja – sehr selten – Da regt es mich auf – Sie comprende – – begreifen – –

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (curiosa) E’ proprio molto emozionante –? Es ist wohl sehr spannend –?

56 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

GRETE GRETE (con uno sguardo caldo, luminoso, come se ricordasse) O, era stupendo! O, es was herrlich!

PRIMO CORISTA 1. CHORIST (desideroso di raccontare, si alza in piedi, si risiede però subito e continua a raccontare in un bisbiglio. Qui e la si comprende una parola chiara) In questo momento – – – In diesem Moment – – –

Scena V° Un individuo losco guarda dentro. I detti

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM Ah ma guardala – è proprio – la Tini – A da schau her – das ist ja – die Tini –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Non male! Davvero! Nicht übel! Wirklich!

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (molto arrabbiato) Ah che! Al diavolo, un pezzo in cui io Ach was! Zum Teufel! Ein Stück, in dem ich – – – – – –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (ride) Tu sei un idiota. Du bist ein Narr.

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM (entra e si siede accanto a Grete) Servo, Tini! Ciao! Cosa fai tu Servus, Tini! Grüss’ Dich! Was tust denn Du Qui? Permetti, - che io ora a te da? Erlaubst schon, – daß ich mich da zu Dir – – – –

(Le si siede molto vicino, Grete gli volta le spalle) Ancora un bicchiere, bella fanciulla! noch ein Glas, schöne Maid!

IL CORISTA DER CHORIST (Ha finito il suo racconto, guarda l’ora) Debbo andare. Prima della fine esco ancora Ich muß hinüber. Vor Schluß komm’ ich noch Una volta. einmal dran.

(esce)

57 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Scena VI° Detti senza 1. Corista

GRETE GRETE (atona) Mio signore, si sbaglia proprio – non la cono- Mein Herr, Sie irren sich wohl – ich kenne Sie sco affatto nicht

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM (scuote il capo rapidamente) Ma guarda! Ma guarda! Da schau! da schau!

(lentamente) Ieri ero vicino a lei – e oggi – Gestern noch war ich bei ihr – und heut’ – in Nella cerchia nobile – non mi riconosce –. dem noblen Revier – da kennt sie mich nicht –. Ti sei trovata qualcosa di bello – Hast Dir wohl etwas feines –

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (portando il bicchiere) Ah! Siete una di quelle! Ah! Eine solche sind Sie!

GRETE GRETE (confusa) Per carità di Dio! No, no! Sono proprio Um Gotteswillen! Nein, nein! Ich bin ja ganz Confusa! Tra ieri e oggi – – ah, che wirr! Zwischen gestern und heut’ – – ach, was Cosa ne è di me – ist denn mit mir –

(all’individuo) Si sbaglia – ma – forse – oppure no Sie irren sich – doch – vielleicht – oder nein – signorina – per favore – – – mein Fräulein – ich bitte – –

(Si tiene più volte la testa)

LA CAMERIERA DIE KELLNERIN (se ne va freddamente) Non mi importa niente. Das geht mich nichts an.

Scena VII° Secondo corista. Detti

SECONDO CORISTA 2. CHORIST (Witzbold, entra, con le mani davanti alla pancia, gira i pollici, con voce salmodiante) Ricezione tiepida! Flaue Stimmung! Ricezione tiepida! Flaue Stimmung! Non funziona! Das geht nicht gut aus! Sarà un fiasco! Da gibt’s einen Krach! Mi sono intrufolato – Ich hab’ mich geschlichen – 58 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo E non lo vedo volentieri. so was seh’ ich nicht gern.

L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (ascoltando) Là su – cosa – – Da drüben – was – –

(a Vigelius) Che ho detto –? Hab’ ich’s gesagt –?

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM A – – – – h! Mi va – s’accenda la luce! A – – – – h! Mir geht – ein Kirchenlicht auf!

(si mette la mano in tasca e armeggia con il denaro che vi si trova) L’ATTORE DER SCHAUSPIELER (a Vigelius, trionfante) Delle vecchie volpi di teatro, ti puoi fidare In alter Fuchs vom Theater, Du kannst Dich ver- Quello ha naso. lassen, der hat eine Nase.

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM Credi proprio – oho –? Du glaubst wohl – oho –?

(mette una quantità di monete sul tavolo) Oggi stiamo assieme. Guarda Heut’ sind wir beisammen. Da schaust halt – che –? Graziosa! Più di un paio di corone – was –? Fesch wie ein Gaw’lier! Auf ein paar non abbiamo bisogno – Kronen mehr kommt’s uns nicht an –

GRETE GRETE (disperata) Ve lo ripeto – lasciatemi – che volete Ich sag’ Ihnen – lassen Sie mich – was wollen Allora voi – – Sie denn – –

(Ha pronunciato l’ultima frase in modo agitato e ad alta voce così che gli altri se ne accorgono) SECONDA CORISTA 2. CHORIST Cosa succede? Was geht denn da vor?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (che l’osservava già da tempo con attenzione) Non mi ingannavo! No, no! Questa Ich täuschte mich nicht. nein, nein! Diese Voce! Lo sapevo –! Ma allora – – – Stimme! Ich wußte es ja –! Also doch – – –

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM Non fare la smorfiosa, Tini! Ci guardano Mach’ keine Flausen, Tini! Die schaun schon Tutti. Vieni – dico! her dort. Geh mit – sag’ ich!

(La prende in modo rozzo)

59 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

GRETE GRETE (tremante, si libera; rivolgendosi al gruppo) Vi prego, signori, per tutto quanto c’è di santo, Ich bitte Sie, meine Herren, um alles was heilig, proteggetemi – salvatemi da quest’uomo schützen Sie mich – retten Sie mich dem Men- – schen –

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM (deluso) Vedo, vedo. Dall’uomo – –! Da schau! da schau! Vor dem Menschen – –! Solo ieri – – Gestern noch – –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (va in fretta da Grete e la prende per mano) Ma ditemi, signorina – non siete – Sagen Sie, Fräulein – sind Sie denn nicht – die Grete – – la piccola Grete Graumann – –? Gretel – – die Gretel Graumann – –?

GRETE GRETE (singhiozzando ad alta voce) La piccola Grete – – sì, sì – sono io – proprio io Die Gretel – – ja, ja – die bin ich – ich bin’s – salvatemi – vi supplico in ginocchio. – retten Sie mich – ich bitte Sie auf den Knien – salvatemi – – – retten Sie mich – –

L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM (arrabbiato) Falso! Menzogne! Nicht wahr! Erlogen! Ma che piccola Grete! Da gretelt sich nix! E’ la Tini! La conosco – La Tini! Die Tini ist’s! Ich kenn’ sie – die Tini!

GRETE GRETE (piangendo a dirotto, nelle braccia di Vigelius) No, no – io sono lei – la piccola Grete! – l’altra Nein, nein – ich bin’s – die Gretel – das andre – la bella musica – a causa della sfortuna – die schöne Musik – ich bin durch Unglück so sono caduta – in basso – così in basso. tief – so tief – gesunken.

TUTTI ALLE (assieme, buttando fuori l’individuo) Fuori, fuori – questo è un locale per bene! Hinaus, hinaus – hier ist ein solides Lokal!

VOCE DEL VETTURINO STIMME DES WAGENRUFERS Numero 2365 Numero 2365 (Voci maschili dalla strada, rumore di carrozze che passano, continui richiami dei vetturini. Il giardino si riempie in fretta di coristi, personale del teatro, così come altri ospiti che chiedono da bere e mangiare) L’INDIVIDUO DAS INDIVIDUUM (Furente, mentre se ne va) Ma guarda, guarda! Un locale per bene! Da schau, da schau! Ein solides Lokal!

60 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Teppa, disgraziati! Bande, elende!

(esce)

VOCE DEL VETTURINO STIMME DES AUSRUFERS La carrozza della principessa – – Der Wagen der Fürstin – –

UN’ALTRA VOCE EINE ANDERE STIMME Numero 182! Numero 182! Scena VIII° Gli ospiti parlano gesticolando animatamente e parlando della prima, contemporaneamente a diversi tavoli.

GLI OSPITI DIE GÄSTE Un simile scandalo! Chi l’avrebbe mai creduto! Ein solcher Skandal! Wer hätt’ es gedacht! Es È iniziata bene! Troppo bene! Anche poi! La fing so gut an! Zu gut! Eben drum! Die Leute gente era furibonda! E fischiava! E batteva waren ja wütend! Und pfiffen! Und stampfen! i piedi! Quanto prima aveva applaudito! Mi So sehr sie vorher applaudierten! Mir tut es spiace per l’autore! Un uomo gradevole! Dav- leid um den Autor! Ein lieber Mensch! Ein sehr vero un uomo gradevole! Era presente? Lo lieber Mann! War er da? Kennen Sie ihn? Ah, conoscete? Ah, non sapete? E’ malato! Che gli wissen Sie nicht? Er ist doch krank! Was fehlt manca? Ah, peccato! – un uomo in gamba! Era ihm? Ach schade! – Ein tüchtiger Mann! Es war imprudente! Ma pensate: due ore! rücksichtslos! Aber bedenke: Zwei Stunden! La grande aspettativa e poi – – la delusione Die große Erwartung und dann – – die Enttäu- –! La fine penosa! E quel grido schung –! Das klägliche Ende! Und jener Schrei in platea! Quel poco di atmosfera – finita –! im Parterre! Das bisschen Stimmung – dahin –! Sì, la «Arpa» non voleva suonare. Ja, die «Harfe» wollte nicht klingen.

GRETE GRETE (ascolta, già durante il momento precedente) Che dice la gente? Was sagen die Leute? Non è possibile! Das ist ja nicht möglich! Eppure era tanto bello! Es war doch so schön! Così bello da inebriare! So berauschend schön! E il poeta, dicono – malato – ? Und der Dichter, sagen Sie – krank –? Proprio gravemente malato? E morente? Schwer krank wohl? Und stirbt? E desidera me! Und sehnt sich nach mich! Desidera me! Denn er sehnt sich! Lo so! Debbo andare da lui, subito! Ich weiß es! Ich muß zu ihm, gleich! Baciarlo – ancora una volta – e morire! Ihn küssen – noch einmal – und sterben –! Ah e poi – alla fine pace – ah – pa-ce! Ah und dann – endlich Ruhe – ach – Ru–he!

(Sviene e cade sul pavimento. Ci si affanna attorno a lei. La maggior parte dei presenti è occupata a man- giare e presta attenzione solo di sfuggita all’accaduto. Sbattere di piatti, forchette e coltelli, parlottare sof- fuso ogni tanto) DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (davanti a Grete, la sostiene con un braccio, le versa acqua sul viso; la scuote, sottovoce) Povera donna! Sta tranquilla! Arme Frau! Sei ruhig! Ti porto da lui! Ich bring’ Dich zu ihm!

(Quando Grete singhiozza sempre forte)

61 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Tranquilla, bimba! Sei doch ruhig. Du Kind!

(sospira e china il capo) Questa è – sa Dio – un grande peccato! Come Das ist – weiß Gott – eine schwere Schuld! Wie Fa male il mondo –! E noi siamo tutti con lui! sündigt die Welt –! Und wir alle mit ihr!

(la strada è silenziosa. Si spengono le luci)

GRETE GRETE (molto sottovoce, in sogno) Le fronde stormiscono Die Bäume rauschen Un canto meraviglioso. ein Wundersam Lied. Da lontano risuona dalla cima degli alberi – – Fernher klingt es von Waldeswipfeln – – Era però bello – così bello – – – Es war doch – so schön – – – E lui – mi desidera –. und er – sehnt sich nach mir –. Ah, la musica selvaggia! – – – Ach, die wilde Musik! – – –

(molto lentamente) E lui – mi desidera – – –! Und er – sehnt sich nach mir – – –!

(Intermezzo) [Cambio di scena]

L’orchestra riprende l’atmosfera dell’ultima scena e la conduce, intrecciandola con tutto il materiale moti- vino in un potente intermezzo in crescendo che conduce alla nona scena

Scena IX° Stanza da lavoro di Fritz. Sul fondo una terrazza aperta, in parte cinta da vetrate e porte che conducono a un grande giardino. Di lato una porta. Di fronte una finestra a cui è posto di fronte uno scrittoio. Sullo sfondo di fronte al giardino un pianoforte a coda. Il mobilio bello, semplice. Alla parete, chiaramente visibile “L’Eremita” di Bocklin. E’ primavera. Mattino presto. Una luce verde si diffonde sul giardino. Centinaia di voci di uccelli cantano il caratteristico e sognante canto del mattino come solo lo si può udire nelle prime ore del mattino. Sopra e sotto si ode un suono leggero e meravigliosamente privo di armonia. È il cinguettio del grande coro; inoltre voci di solisti, usignoli, cince, allodole, merli, molto sottovoce, come se si svegliassero da un sogno. – Fritz, molto sofferente, pallido, stanco, con capelli spettinati, grigi, sta seduto con la testa nascosta tra le mani al suo tavolo da lavoro. FRITZ FRITZ (solleva la testa e la rivolge al giardino. Ascolta; dopo un attimo) Com’è strano! Wie seltsam das ist! Sono diventato vecchio – Alt bin ich geworden – Stanco di lotte senza frutto, müde in fruchtlosem Ringen, grigio per le preoccupazioni – grau von Sorgen – reso malato da amari dolori – von bitteren Qualen krank – e maturo per la tomba – und reif für das Grab – e oggi per la prima volta – und heute zum ersten Mal –

(esaltato) Oggi per la prima volta Heute zum ersten Mal Ascolto, come in sogno hör’ ich, wie traumhaft

62 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo La primavera che si annuncia, der Lenz sich verkündet, risuona tanto caro tönt mir so hold il coro dei suoi messaggeri?! seiner Boten Chor?! Come è strano! Wie seltsam das ist! Ma sono rimasto seduto così tante notti prima- Und saß doch so manche Frühlingsnacht verili wachend bis in den dämmernden Morgen – Vegliando fino all’alba und suchte und suchte E ho cercato e cercato was nie ich fand, Senza mai trovare, und rang nach dem, e ho suonato verso was so fernab liegt. ciò che resta tanto lontano.

(malinconico) Ed essi – ah – cantano in sogno Und die – ach – die singen im Traum; Della felicità del giorno trascorso von des vergangen Tages Glück, E del dolore e della gioia di quello che viene. und von des kommenden Leid und Freud. Si rallegrano in sogno Die freun sich im Traum, Di quanto il sole è stato bello al tramonto wie schön die Sonne beim Scheiden doch war, E si rallegrano già per il suo ritorno. und jauchzen schon ihrer Wiederkehr. Così il loro canto suona Drum klingt auch ihr Sang Dolce e amaro, so herbe und süß, così tenero e al contempo potente! so zart und gewaltig zugleich! Così si rallegra il loro coro Drum jubelt ihr Chor Tanto libero e audace, so frei und kühn, tanto meditabondo e ardente so sinnlich und glühend e pure tanto puro! und doch so rein! O tu bel mondo! – – – – O du schöne Welt! – – – –

(atono) Ma ora – è certo – troppo tardi. Doch nun – ist’s freilich – zu spät.

(Il coro degli uccelli è poco alla volta cresciuto verso il giubilo e si perde sempre più in un isolato cinguet- tio. Il giardino è immerso nella luce. Qualcuno bussa) FRITZ FRITZ (spaventato, si alza per aprire, piacevolmente sorpreso) Tu – tanto presto – – Du – so früh – –

Scena X° Rudolf, Fritz

RUDOLF RUDOLF Sì – con una notizia – che ti deve fare piacere Ja – mit einer Botschaft – die soll Dich freun, Dopo la disgrazia di ieri – nach dem Unglück von gestern –

FRITZ FRITZ (freddo) Mi ha trovato pronto; ma dimmi – da lei –? Das fand mich gefaßt; doch sage – von ihr –?

63 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

RUDOLF RUDOLF (senza capire) Che vuoi dire? Was meinst Du?

FRITZ FRITZ Ora, da quella signora – in platea – ti Nun, von jener Dame – die da im Parterre – ich Avevo già pregato – bat Dich ja doch –

RUDOLF RUDOLF Ah sì – di questo più tardi – ma ora ascolta – Ach ja – davon später – doch hör’ nur –

FRITZ FRITZ (deluso) Or dunque – Nun also –

RUDOLF RUDOLF Ho parlato proprio ieri con l’intendente e Ich sprach noch gestern den Intendanten; und Ti prega er läßt Dich bitten

(con urgenza) come tutti i tuoi amici – – –: rielabora und mit ihm all deine Freude – – –: Arbeite neu questo ultimo atto, che ti ha rovinato quello che diesen letzten Akt, der Dir zerstört, was wir alle noi tutti ci aspettavamo da te – un lavoro von Dir noch erwaten – Ein unvergängliches indimenticabile. Werk.

(con calore) Perché il nocciolo va benissimo in se Denn den Keim dazu trägt es herrlich in sich – – un sommo canto di pietà, di desiderio, di – – ein Hohelied der Not, des Elends, der Sehn- bisogno – sucht –

FRITZ FRITZ (roco) Ho dato il meglio di me. Ich habe mein Bestes gegeben.

RUDOLF RUDOLF No, no. Non lo posso credere. Tu senti Nein, nein, das Kann ich nicht glauben. Du fühl- La malattia che si avvicina. Sotto il suo influsso test die nahende Krankheit. In Ihrem Bann hast tu ti sei affrettato troppo – Du Dich übereilt –

FRITZ FRITZ (vuoto, forte) Ti sbagli – ti dico – ti sbagli. Du irrst – ich sage Dir nur – Du irrst –

RUDOLF RUDOLF Prima guarirai – e con gli anni, Werde nur erst gesund – und übers Jahr, wenn al ritorno della primavera – – fidati di me. der Frühling kehrt – – da vertrau’ Dich mir an. Ti guarirò – parola mia. Ich heile Dich – auf mein Wort.

64 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo (con sincerità) Faremo una vita allegra. Fuori da Wir führen ein lustiges Leben. Hinaus aus den Queste quattro mura strette – troverai l’atmo- engen vier Wänden – da findest Du Stimmung sfera e la forza – und Kraft –

FRITZ FRITZ (cupo) Se mi vuoi risparmiare, lasciamo perdere. La Willst Du mich schonen, so lassen wir das. Die Lira è ammutolita e con essa anche l’arpista. Leier verstummt und mit ihr bald der Harfner.

(Porta la mano al cuore)

RUDOLF RUDOLF (scosso) Ma, Fritz – – Aber, Fritz – –

FRITZ FRITZ (vivacemente, allontanandolo) Non vuoi raccontarmi – di quella donna – Willst Du mir nicht erzählen – von jener Dame –

RUDOLF RUDOLF (costretto) Ah Sì! – Ma mi sembra una cosa triste – vedo Ach ja! Doch stimmt es mich traurig – Ich seh’. che tu speri di avere notizie di qualcuno che Du erhoffst Dir Nachricht von jemand, der forse una volta ti è stato vicino. Ti deluderà. Dir vielleicht einstmals nahe gestanden. Es Perché era soltanto una donna perduta – una di wird Dich enttäuschen. Denn es war nur eine quelle ragazze. Ma che te ne importa – Gefallne. das diese Mädchen – Was ist Dir dunque, Fritz – – Fritz – denn, Fritz – – Fritz –

FRITZ FRITZ (è diventato ancora più pallido, ricade indietro con un movimento della mano verso il cuore; esanime) U–na per–du–ta – – tu dici – una perduta– Ei–ne Ge–fall–ne – – sagtest Du – eine Gefall– ne – – – ne – – –

RUDOLF RUDOLF Sì proprio – una puttanella qualsiasi – Nun ja – eine ganz gewöhnliche Dirne –

FRITZ FRITZ (con voce roca, nel prosieguo sempre più agitata) Puttanella! Sì, sì – lo era – – Dirne! Ja, ja – das war es – – Con questa parola la allontanai da me – Mit diesem Wort stieß ich sie von mir – ancora più profondamente nel letto del peccato noch tiefer hinab in den Sündenpfuhl – E non vidi la silenziosa, commovente supplica – und sah nicht das stumme, rührende Flehn – Né udii il grido disperato – In un orgoglio und hörte nicht den verzweifelten Schrei – meschino allontanai dalla poverina in kleinlichem Stolz verwehrt’ ich der Ärmsten La mano che l’avrebbe salvata – e pure die rettende Hand – und doch – Freund, die, – amico, lei ce l’ho sulla coscienza. die hab’ ich am Gewissen.

65 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

RUDOLF RUDOLF Ah! – – – Ah! – – –

FRITZ FRITZ No, no, non è come – tu immagini. Nein, nein, nicht so – wie Du meinst. Per il mio orgoglio Um meines Ehrgeizes willen La ho lasciata, Ma in quel tempo verließ ich sie. Doch zu einer Zeit, Lei era piena della primavera. da war in ihr alles des Frühlings voll. Bollente spingeva Heiß drängt’ es entgegen nella fiorente gioventù in blühender Jugend verso la pienezza, la vita, l’amore. – der Reife, dem Leben, der Liebe. – Ed anche in me – ma io – Und auch in mir – doch ich –

(pieno di ironia) per la mia futura grandezza – um meiner künftigen Größe willen – ha, ha, ha, ha, ha, ha, ha, ha,

(scoppia in una risata che lo scuote) che vendetta –! er hat sich gerächt –! Da che la vidi per l’ultima volta, Seitdem ich sie sah zum letzten Mal, mi struggo in un tormento terribile, verzehr’ ich mich in entsetzlicher Qual, in un folle desiderio e in un amaro pentimento. in wahnvoller Sehsucht und bitterer Reue. – – – – Tu sai adesso – perché mi – – – – Du weißt nun – warum mir riuscì il canto del bisogno e del desiderio – das Lied der Not und der Sehnsucht gelang – ma non quello della felicità. und ich das Glück nicht besingen kann.

(Pausa)

RUDOLF RUDOLF (cerca una parola tranquillizzante o consolante) Sì ma chi ti dice – che lei – la poverina Ja, aber – wer sagt Dir – daß sie – die Ärmste – sia la stessa che all’improvviso – – dieselbe wie jene ist, welche da plötzlich –

FRITZ FRITZ (si ferma, tremante, con fare misteriosa) Non è stato allora – War es denn nicht –

(a fatica) che – che l’arpa cominciò a suonare?! als – als die Harfe zu tönen begann?!

(ha nel frattempo cominciato a completare in fretta la sua toeletta, come se si preparasse ad uscire) RUDOLF RUDOLF (segue il suo comportamento con preoccupazione) Ma che vuoi fare –? Was willst Du denn tun –?

FRITZ FRITZ (febbrile) Via! Cercarla! E se la trovo malata Fort! Sie suchen! Und find’ ich sie krank und

66 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo E rovinata, la peggiore puttana – – verkommen, die niedrigste Dirne – –

RUDOLF RUDOLF (energico) No, no – non lo sopporto! Ti uccidi Nein, nein – das dulde ich nicht! Du tötest Dich Del tutto. ja.

FRITZ FRITZ (febbrilmente) Che m’importa della vita! Una volta sola Was liegt mir noch an dem Leben! Sie einmal Rivederla e baciarla e poi – una santa noch sehen und küssen und dann – ein seliges Morte. Sterben.

RUDOLF RUDOLF (trattenendolo) Sii ragionevole! Che ti giova la tua morte! Io Sei doch vernünftig! Was nützt ihr Dein Tod! Ich Voglio cercarla – e la troverò anche prima di te will sie suchen – und finde sie eher als Du – sei – sii sicuro – getrost –

FRITZ FRITZ (al suo collo) Tu caro, buon amico! Du lieber, Du guter Freund!

RUDOLF RUDOLF (sottovoce) Come si chiamava allora - prima –? Wie hieß sie denn – früher –?

FRITZ FRITZ (con un singhiozzo) Grete – Grete – – – – Grete – Grete – – – –

(si sente un leggero suono indefinito)

RUDOLF RUDOLF E come – che aspetto – che forme - aveva Und wie – wie steht – wie sah – sie denn aus – –? – –?

FRITZ FRITZ – – – – – – – – – – – – – – – – – –

RUDOLF RUDOLF (prende bastone e cappello) Te la porterà! Abbi fede! Ich bringe sie Dir. Sei getrost!

(esce in fretta)

67 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Scena XI° Fritz solo al suo tavolo, come all’inizio. Debole suono mobile di arpa che poco alla volta si rafforza e cresce gradualmente a un rumore potente. E’ come se il suono, proveniente dal giardino illuminato dal sole, riempisse tutta la scena. FRITZ FRITZ (ascoltando) Mi rincuora in modo tanto strano! Mir ist so seltsam zumut! – – Si prende ancora gioco di me questo fan- – – Höhnt mich noch einmal jenes Phantom, tasma, che mi ha privato di fortuna e amore –? das mich um Liebe und Glück betrog –? fahr’ Partirò ancora per il mare aperto, ingannato da ich denn wieder auf weitem Meer, genarrt von un canto di zingari? einem Zigeunerlied?

(Suono di campane, molto lontano. Dalla torre civica suonano le sette) Oppure ho sempre nelle orecchie il canto, Oder klingt mir im Ohr noch immer der Sang, che gli uccelli felici della primavera hanno into- den die Vögel so lenzesfroh sangen? nato? – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Ach nein, es läuten nur ferne Glocken. Ah no, sono solo le campane di lontano.

Scena XII° Fritz. Un servo

UN SERVO EIN DIENER (aprendo la porta, annuncia) Un certo Dottor Vigelius – Ein Herr Doktor Vigelius –

FRITZ FRITZ (ascoltando stanco) Non sono disposto a parlare. Ich bin nicht zu sprechen.

(Il servo esce)

FRITZ FRITZ (solo) E pure – lo sento chiaramente – Und doch – ich hör’ es ganz deutlich –

UN SERVO EIN DIENER (ritorna) dice che sarebbe molto urgente – Er sagt, es wäre ehr dringend –

FRITZ FRITZ (arrabbiato) Allora fatelo entrare! Sa laß ich herein!

(Il servo esce) lo sento tanto bene – – Ich hör’ es so klar – –

68 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Scena XIII° 13. Szene Dr. Vigelius, Fritz

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (sulla porta) Scusatemi, signore, – Verzeihn Sie mir, Herr, – Ma sono un uomo anziano doch ein alter Mann, Che non ha molto der nicht lange Ancora da vivere – zu leben mehr hat –

FRITZ FRITZ (con uno sguardo sfuggente) Prego, mi dica subito Ich bitte Sie, sagen Sie gleich, Come posso womit kann ich Ihnen Esserle utile – – gefällig sein – –

(incantato) Ma come suona sublime, Wie klingt es doch herrlich, tanto puro – così pieno – so rein – so erfüllend – come mai prima – – wie nie noch – –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Una colpa pesante, Eine schwere Schuld, che molti anni fa die vor vielen Jahren ho compiuto e che ho da espiare, begangen, zu sühnen, mi conduce oggi ancora – drängt es mich noch – e lei, lei potrebbe aiutarmi, se lei und Sie, Sie könnten solo lo volesse – mir helfen, wenn Sie nur wollen –

FRITZ FRITZ (disorientato) Io – io – sì – sì – Ich – ich – ja – ja – Una pesante colpa Eine schwere Schuld È a vostro conto – es ist Ihnen gewährt – Se mai io posso – wenn ich irgend kann – Ma parlate in fretta – doch machen Sie’s rasch – Il tempo è tanto poco – – meine Zeit ist nur kurz – – Come suona – Wie das nur tönt – Dammi pace – o dammi pace – Gib Ruh’ – o gib Ruh’ – Pazzo suono – du tolles Getön –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Si tratta solo Es handelt sich um Di una povera donna –: eine arme Frau –: Della vostra amata Von ihrem Liebsten In giovinezza in jungen Jahren abbandonata – – verlassen – –

69 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

FRITZ FRITZ (si porta le mani alla testa) Non c’è pace! Es gibt nicht Ruh’! Suona e suona – – Es tönt und tönt – – Lasciata dal suo grande amore – Von ihrem Liebsten verlassen – Vi ascolto – signore – – Ich höre Sie – Herr – –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Dalla sua ghenga Von seinen Kumpanen Traviato, la perse al gioco verleitet, verspielte Il padre ubriaco ihr trunkener Vater A favore di un ricco – sie an einen reichen –

FRITZ FRITZ (gli dà una borsa che sta sul tavolo, disperato) Ecco i soldi! Da haben Sie Geld! prendeteli, Nehmen Sie, e ciò che vi serve – – – was Sie nur brauchen – – – Si lamenta e gioisce Es klagt und jubelt Con tanta brama – – so sehnsuchtsvoll – –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (tirandosi indietro) Non si tratta di soldi Um Geld handelt sich’s nicht: Per la vostra amata – – Ihrem Liebsten – –

FRITZ FRITZ Come se cantassero mille arpe – Als sängen tausend Harfen –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS – è fuggite ed è caduta – – floh sie da nach und fiel –

FRITZ FRITZ – un canto nuziale – – ein bräutliches Lied –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS – nelle mani di una prosseneta. – in die Hand einer Kupplerin.

FRITZ FRITZ È caduta nelle mani Und fiel in die Hand Sento, signore. Ich höre Sie, Herr.

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS L’ha portata in un luogo Die brachte sie auf ein Eiland Nel golfo di Venezia – im Golf von Venedig – Una casa di malaffare. in ein verrufenes Haus.

70 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

FRITZ FRITZ (geme) Ma che dite – Was sagen Sie da – Un luogo nel golfo di Venezia –? ein Eiland im Golf von Venedig –?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Ascoltate solo –: Hören Sie nur –: Là trovaste la vostra amata, Dort fand sie ihr Liebster, e la allontanaste da voi – und stieß sie von sich –

FRITZ FRITZ (con ansia) Di chi– Von wem denn–? parla – signore –? reden Sie – Herr –?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (con eccitazione crescente) Con un conte Mit einem Grafen Era fuggita, che entfloh sie, der hatte Si stufò di lei dopo pochi sie satt nach wenigen Anni; cadde Jahren; sie sank Sempre più in basso – – immer tiefer – –

FRITZ FRITZ (balza in piedi fuori di sé) Siete il diavolo, Sind Sie der Teufel, la morte, o sono impazzito – ? der Tod, oder bin ich verrückt – ?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS In una città si rappresenta In einer Stadt spielt man Un lavoro mirabile, ein merkwürdig Stück, solo per la curiosità die Neugier allein, lei andò ad assistervi – die trieb sie dazu – Dato che chi lo aveva scritto – denn der das Stück schrieb – Era il suo innamorato di una volta. war ihr Liebster von einst.

FRITZ FRITZ (minaccioso) Dove la tenete? Wo haben Sie sie? Dov’è nascosta? Wo ist sie versteckt?

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS Ma la musica parlava Doch sprach die Musik Di un dolore tanto terribile von so furchtbarem Leid, Che lei proclamò das überschrie La propria vergogna – ihre eigene Schmach –

71 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

FRITZ FRITZ (felice) Lei è qui –! Sie ist hier –!

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS E finì l’incantesimo Und es wich der Bann, Che la teneva prigioniera – der gefangen sie hielt –

FRITZ FRITZ (in somma agitazione) Vi scongiuro, signore – Ich beschwöre Sie, Herr –

DR. VIGELIUS DR. VIGELIUS (molto caldo) Dai giorni della giovinezza Aus den Tagen der Kindheit Uscì stieg es herauf, Come una calda sorgente wie ein warmer Quell, Che spaccò il ghiaccio – – der das Eis zerbrach – –

FRITZ FRITZ (quasi urlando) Grete! Grete! Grete! Grete!

(scorge Grete e le corre incontro)

Scena XIV° Grete in un abito semplice, molto pallida – in contrasto con il suo aspetto prima del cambio di scena in cui era abbigliata lussuosamente e molto truccata, - con gli occhi bassi, è visibile in giardino.

GRETE GRETE Fritz! Fritz! Fritz! Fritz!

(gli corre incontro. Si abbracciano entrambi. Il suono dell’arpa si innalza sempre più fino a diventare una potente cascata di suoni. Dr. Vigelius resta un attimo, si porta le mani sugli occhi e poi esce in fretta)

Scena XV° Grete, Fritz.

Grete, Fritz. Entrambi cadono in un abbraccio estatico su un’ottomana (Pausa) FRITZ FRITZ (sottovoce) Mi hai perdonato? Hast Du mir verziehn?

GRETE GRETE (pure) O non parlarne. O sprich nicht davon. 72 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo (Pausa)

FRITZ FRITZ Le tue guance, poverina, Deine Wangen, Du Arme, sono tanto pallide – die sind so bleich –

GRETE GRETE E’ la gioia, mio amato, Es ist die Freude, mein Liebster, che mi ha prosciugato il sangue dalle guance die trieb mir das Blut aus den Wangen. – – Ma i tuoi occhi bruciano – Doch Deine Augen glühn – Come se tu avessi la febbre – e ah – wie im Feber – und ach – Il tuo cuore batte tanto forte – Dein Herz klopft so stark –

FRITZ FRITZ (a fatica) O non preoccuparti – O sorge dich nicht – È – la felicità – es ist – das Glück – La felicita – di – das Glück – das ich – Finalmente – averti – – endlich – Dich habe – – (Pausa) (La musica si solleva sempre più durante i momenti successivi fino a giungere ad un ardore appassionato. Il canto del bosco, il coro degli uccelli e il motivo dell’amore risuonano circondati da veementi suoni di arpa) FRITZ FRITZ (la tiene stretta a sé, in modo febbrile) A me, a me! Zu mir, zu mir! Mi sei tanto lontana! Du bist mir so fern! Grete, a me! Grete, zu mir! Non mi senti? Hörst Du mich nicht?

GRETE GRETE (tremante, angosciata) Sì, ti sono accanto! Ich bin ja bei Dir! Ma hai le mani – Da hast Du die Hände – Le labbra – gli occhi – die Lippen – die Augen –

(gli si inginocchia davanti)

FRITZ FRITZ (balbettando) Ah, è la tua vicinanza Ah, Deine Nähe ist Dolce ed inebriante; süß und berauschend; come profumano i tuoi capelli – –! wie duftet Dein Haar – –! Com’è pulita – la tua mano – wie lind – Deine Hand –

(pieno di passione) Grete – Grete –! Grete – Grete –!

73 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo (Si accoccola lentamente nelle sue braccia, in una pace crescente) Non senti il suono – –? Hörst Du den Ton – –? Com’è santo – trasfigurato – non il vento di Wie selig – verklärt – kein Maienwind – maggio – neanche una tempesta estiva – und kein Sommersturm – Solo un movimento dell’aria – ein Beben der Luft nur – Un piacevole tremolio passa sulla cima degli ein lustvolles Zittern geht durch die Wipfel alberi e mille corde und tausend Saiten Tremano sotto il divino sospiro erschauern unter des Frühlings göttlichem Della primavera. Hauch.

(sempre più esaltato) Non senti il suono –? Hörst Du den Ton –? Non lo perderò mai più – Der schwindet mir nimmer – Lo tengo fermo, den halt ich so fest,

(caldo) come non ti lascerò mai più. – wie ich Dich nicht mehr lasse. –

(con voce tremante, sempre più agitato fino alla più grande passione, come se avesse una visione) cantano gli uccelli – – Es singen Vögel – – suonano le campane – – es läuten Glocken – – rumoreggiano ardenti nel più nobile splendore – glutvoll erbraust es in hehrster Pracht – non è la primavera – das ist nicht Frühling – un inizio di estate sta facendo la sua entrata ein früher Sommer hält festlichen Einzug – festiva – die Harfe erklingt mir – l’arpa ha suonato per me – als klängen die Sphären – come se risuonassero le sfere – machtvoll und rauschend – – potente e inebriante – – Und dort auf den Bergen – E là sui monti – dort auf den Bergen flammen Feuer hochauf –! La sui monti si innalzano i fuochi –!

(scoppia in una risata pazza e incontenibile)

GRETE GRETE (cerca di tranquillizzarlo) tranquillo, mio Fritz – Sei doch ruhig, mein Fritz – presto guarirai – bald bist Du gesund – allora alla fine – dann wollen wir endlich

(le muore la parola in gola) – – – saremo felici – – – – glücklich sein –

(sempre più contagiata dalla passione, ciò che aumenta la sua agitazione) Ma sono ancora rosso fuoco Noch brennen rot Le mie labbra, meine Lippen, anche se le mie guance sind auch die Wangen sono ancora pallide e sbiadite schon fahl und bleich

Ti voglio baciare Ich will Dich küssen Profondamente e con impeto – verzehrend und innig –

74 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo Come non ho mai baciato alcuno. wie keinen ich küßte.

Ti voglio abbracciare Ich will Dich umfangen Con braccia ardenti, mit heißen Armen, per calmare la tua bramosia. Dein Sehnen zu stillen. Perché tutta la vergogna Denn all die Schmach Delle notti terribili, der furchtbaren Nachte, tutti i tormenti, che ho sopportato – – all die Qualen, die ich erlitten – – – – si accendono – – entfachten in un incendio in me zum Brand nur in mir di scintille luminose den glimmenden Funken, che non si spegne mai – die nie verlischt – si accendono in uno scoppiettante entfachten zu loderndem fuoco che consuma, Feuer die sehrende Glut, che solo la morte può raffreddare; die der Tod nur kühlt; Il desiderio d’amore. Die Sehnsucht nach Liebe.

(disperata, mentre le torna l’angoscia) Sta tranquillo, mio Fritz – Sei nur ruhig, mein Fritz – Presto – tu - guarirai bald – bist Du – gesund poi vogliamo finalmente dann wollen wir endlich – – – – essere felici – – – – glücklich sein –

(La musica si indebolisce e affievolisce sempre più

FRITZ FRITZ (debole, riprendendo lentamente i sensi la stanza – sembra incendiata – Das Zimmer – erglüht – dal – riflesso – vom – Widerschein – oppure è – – il tramonto –? oder ist es – – das Abendrot –?

(sospirando) Come breve – ah come breve Wie kurz – ach wie kurz Fu il giorno – – –! war der Tag – – –!

GRETE GRETE (disperata, vicino alle lacrime) Dormi, amato – Schlafe, mein Liebster – Senti –? sei hörst Du –? Du bist – – tanto agitato. – – so erregt. Dormi, amato – O schlafe, mein Liebster –

(molto teneramente) al mio cuore an meinem Harzen trovi – la pace – – findest Du – Friede – –

(Lo bacia sulla bocca) Si sente soltanto un suono di arpa che va alternativamente verso l’alto e il basso)

75 Schrecker: Der ferne Klang - atto terzo

FRITZ FRITZ (con il respiro pesante, sempre più fievole) Dì a Rudolf – voglio – Sage Rudolf – ich will –

(muove la mano verso il cuore) – – finirlo – – – – es vollenden – – L’ultimo – Atto – è mal riuscito – – Der letzte – Akt – ist verfehlt – – Solo io ti ho tro–vata – – – nun ich Dich ge–funden – – –

(La musica muore nelle somme altezze. Fritz cade improvvisamente nelle braccia di Grete) GRETE GRETE Fritz – ah Fritz – – Fritz – ach Fritz – – Che ti succede – – –? was ist Dir – – –?

(Il sipario cala in fretta)

FINE DELL’OPERA

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