Numero Speciale Pio Turroni

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Numero Speciale Pio Turroni 39 Numero speciale Speciale Album di famiglia Pio Turroni Il muratore dell’anarchia Borghi l’imbianchino Speciale Memoria storica Da Barcellona a Marsiglia “Arrivederci sulle barricate” Speciale In archivio La casa editrice Antistato L’ultimo scritto di Albert Camus Cose nostre 4 • Il Comitato Anarchico Pro Vittime • Il Fondo Pio Turroni Politiche di Marsiglia a cura di Lorenzo Pezzica di Françoise Fontanelli Morel • I nostri filmati su youtube • Riferimenti cronologici 1906-1943. • Errata corrige Lavori in corso di Françoise Fontanelli Morel In archivio 8 • Il Gruppo Editore L’Antistato • L’ultima intervista di Albert Camus di Lorenzo Pezzica • Amarcord Memoria storica 10 di Andrea Papi • “Arrivederci sulle B. …”: i primi • L’eleganza del riccio passi dell’anarchismo romano di Franco Melandri di Roberto Carocci Album di famiglia 46 Inserto speciale Pio Turroni 12 • Borghi l’imbianchino • Il muratore dell’anarchia a cura di Gianpiero Landi di Amedeo Bertolo • Dal movimento anarchico Anarchivi 47 marsigliese a Pio Turroni • La nuova sede del CIRA di Françoise Fontanelli Morel Marseille Hanno collaborato a questo numero, oltre agli autori delle varie schede, Amedeo Bertolo, Rossella Di Leo, Lorenzo Pezzica, Gaia Raimondi, Andrea Staid, Cesare Vurchio. Impaginazione grafica: Emilio Bibini. Ricerca iconografica: Roberto Gimmi, Gianfranco Aresi. In copertina: Pio Turroni (1906-1982), in uno scatto di fine 39 anni Settanta. Quarta di copertina: Madrid, Puerta del Sol, Marcha generale dei 15M del 23-25 luglio 2011; foto di Marta Milani. L’Archivio Giuseppe Pinelli non sarebbe post-classici, e questo Pio lo percepiva. esistito, quanto meno non nella sua consi- Percepiva la differenza, ma al tempo stes- stenza attuale, se Pio Turroni non ci avesse so aveva ben chiaro che stavamo comun- donato, alcuni anni prima di morire, la sua que tracciando uno dei tanti percorsi possi- biblioteca/emeroteca e il suo archivio bili dell’anarchismo contemporaneo. E ci documentale. Il nucleo originale dell’Ar- ha aiutato – senza mai tirarsi indietro nelle chivio Pinelli era infatti costituito dalla critiche se lo riteneva opportuno (e lo rite- piccola biblioteca di circolo messa insieme neva spesso) – in tutti gli aspetti del pro- negli anni Sessanta dal gruppo milanese getto editoriale e culturale che stavamo Bandiera Nera. Ed era proprio Pino Pinelli impiantando allora: non solo donandoci il a gestirla fino al dicembre 1969, tenendo suo Fondo, ma sollecitando i vecchi com- viva la consolidata tradizione anarchica di pagni a sostenere economicamente il rendere facilmente disponibili i libri e i nuovo mensile “A” o, in seguito, affidando giornali (pochi, allora) prodotti dal movi- al nostro gruppo (non solo milanese) la mento. Questa modesta biblioteca si è rivista “Volontà” e le edizioni Antistato, di improvvisamente espansa, tra il 1976 e il cui era fondatore e responsabile. 1978, grazie alle tante casse di libri, gior- Non a caso abbiamo sempre visto Pio nali e documenti che Pio aveva deciso, per come una sorta di “padre anarchico” che, nostro tramite, di mettere a disposizione di pur lasciandoci liberi di agire, ci ha in tutti. Un materiale di straordinaria qualità certo modo lasciato la “bottega di fami- raccolto nel corso dei decenni, ma sostan- glia”. In realtà era più un nonno che un zialmente dopo la seconda guerra mondia- padre, data la differenza generazionale, e le dato che il fascismo, l’esilio e le pere- certamente un nonno burbero, più da scap- grinazioni degli anni Trenta e Quaranta pellotti virtuali che da caramelle. Un avevano disperso quanto era stato raccolto nonno che non ci ha raccontato favolette prima. Proprio questa donazione ha reso il edificanti sull’anarchismo, ma che attra- nostro archivio fondamentale per la cono- verso racconti nudi e crudi è riuscito a scenza dell’anarchismo italiano, in partico- passarci tutto l’ethos e il pathos del suo lare di quella corrente detta antiorganizza- anarchismo. Che è diventato anche il trice che all’epoca faceva riferimento ai nostro. Gruppi d’Iniziativa Anarchica e al gruppo Ma questo ricordo a trent’anni dalla morte italo-americano intorno a “L’Adunata dei non sarebbe completo se non citassimo Refrattari”. Difatti, altri importanti fondi anche le grasse risate che ci siamo fatti di quella corrente anarchica sono seguiti a insieme. Pio aveva infatti una vena umori- quello di Pio: il Fondo Farinelli-L’Interna- stica genuinamente popolare che usciva zionale, il Fondo Michele Damiani, il fuori non solo nei momenti conviviali ma Fondo Max Sartin e altri ancora. anche quando ricordava i tanti episodi Il nostro gruppo non faceva parte di quella della sua vita involontariamente avventu- corrente, né di quella storia. Eravamo gio- rosa. Episodi che nonostante la drammati- vani anarchici (all’epoca impegnati nell’e- cità dei contesti erano di fatto esilaranti. sperienza dei Gruppi Anarchici Federati) Come quella volta che con Leo Valiani, che si rifacevano a pratiche e riflessioni mentre scappavano insieme dalla Francia diverse. Rispetto a quella storia e a quelle di Vichy, ebbero una vivace discussione formulazioni (ad esempio organizzatori- sull’opportunità di nascondere i soldi in antiorganizzatori) eravamo già anarchici discutibili orifizi… serie Corrispondenti è or- Il Fondo dinata alfabeticamente per corrispondente. Pio Turroni Serie Documenti a cura di Lorenzo Pezzica Estremi cronologici: 1906-1981 Consistenza: Cose Estremi cronologici: Cose bb. 5 (fascc. 112) 1906-1982 Consistenza: La serie Documenti racco- nostre bb. 10 (fascc. 219) nostre glie tutta la documenta- zione che riguarda più da Il Fondo Pio Turroni rac- vicino il percorso di vita coglie documentazione a di Turroni sia dal punto di partire dal 1923 fino al “Volontà”, del “Notiziario vista militante che perso- 1981. GIA”, documentazione nale. Si trovano così con- Già prima della morte, av- personale di Turroni ri- servati nella serie, insieme venuta nel 1982, Turroni guardante la sua attività di ai certificati anagrafici, aveva donato la sua ricca giornalista, diplomi, li- diplomi scolastici, tessere biblioteca al Centro Studi cenze, documenti perso- dell’ordine dei giornalisti, Libertari / Archivio G. Pi- nali. rubriche telefoniche e in- nelli, poi integrata dal suo Il Fondo è articolato in dirizzari personali, anche archivio personale dal due serie: Documenti e documentazione del Ca- quale è possibile rico- Corrispondenti. La serie sellario Politico Centrale, struire la fitta rete di con- Documenti è ordinata cro- conservato presso l’Archi- tatti che Turroni ebbe sia nologicamente, mentre la vio Centrale dello Stato, in Italia sia all’estero, in particolare con il movi- mento anarchico italo- americano raccolto in- torno alla testata “L’Adunata dei Refrat- tari” di Raffaele Schiavina (Max Sartin). Gran parte del Fondo è composto da lettere. Vi sono poi ritagli di gior- nale, volantini, opuscoli, fotografie, scritti, appunti, materiale preparatorio e di studio, materiale contabile relativo all’attività edito- riale della casa editrice Antistato, della rivista Fine anni Settanta: Luciano Lanza, Pio Turroni e Amedeo Bertolo Cose nostre 4 Lorenzo Pezzica (a cura di), Archivio Pio Turroni. Inventario 1906-1982, Milano, 2001. L’elenco di consistenza è stato pubblicato sui nu- meri 11 e 18 del “Bollet- tino dell’Archivio Pinelli” (scaricabili dal sito www.centrostudilibertari.it) I nostri filmati La “tessera” da miliziano di Pio, consegnatagli a Perpignan quan- do passa la frontiera dalla Francia alla Spagna per raggiungere la su youtube Colonna italiana. Fondo Pio Turroni, Archivio G. Pinelli. riguardante Pio Turroni, appartenenti al movi- In occasione dell’uscita fotografie segnaletiche, mento anarchico, quali della biografia romanzata carte che riguardano la per esempio Emilio di Errico Malatesta scritta sua attività politica, edito- Lussu, Ignazio Silone, da Vittorio Giacopini, riale, professionale. La Leo Valiani e altri ancora. Non ho bisogno di stare serie, ordinata cronologi- La serie è ordinata alfabe- tranquillo, Errico Malate- camente, conserva anche ticamente per mittente. sta, vita straordinaria del la corrispondenza dei All’interno di ogni fasci- rivoluzionario più temuto componenti del Comitato colo, intitolato con il da tutti i governi e le que- di Corrispondenza dei nome del mittente, le let- sture del regno (elèuthera, Gruppi d’Iniziativa Anar- tere sono ordinate crono- Milano, 2012, 176 pp., chica. logicamente. La serie conserva anche Serie Corrispondenti numerose veline delle let- Consistenza: tere di risposta di Turroni. bb. 5 (fascc. 107) Tali lettere, essendo fisi- camente unite alle lettere La serie Corrispondenti dei corrispondenti, sono raccoglie il ricco carteg- state lasciate nei diversi gio di Turroni con mili- fascicoli, così come li tanti del movimento anar- aveva organizzati lo chico italiano e stesso Turroni. internazionale. Sono pre- senti anche lettere di per- Strumenti di corredo del sonaggi della cultura e Fondo: della politica italiana non 5 Cose nostre 14,00 euro), abbiamo reso pubblico un breve filmato (l’unico a nostra cono- scenza) in cui compare Malatesta. Si tratta in tutto di un minuto di rare im- magini donate al nostro archivio da Paolo Gobetti circa vent’anni fa. Chiaramente il filmato era su pellicola e nel corso del tempo l’abbiamo riversato nei vari formati digitali che diventavano via via disponibili. Quest’anno, grazie all’elaborazione di Lucilla Salimei, le imma- gini sono state caricate su youtube (vedi link su sito www.eleuthera.it alla pa- gina di presentazione del libro).
Recommended publications
  • Remembering Spain : Italian Anarchist Volunteers in the Spanish Civil War
    Remembering Spain : Italian anarchist Volunteers in the Spanish Civil War Umberto Marzocchi 2005, Updated in 2014 Contents Umberto Marzocchi 3 Introduction 4 Italian Anarchist Volunteers in Spain 6 July 1936 ................................... 6 August 1936 ................................. 8 September 1936 ............................... 10 October 1936 ................................. 11 November 1936 ................................ 13 December 1936 ................................ 15 January, February, March 1937 ....................... 18 April 1937 ................................... 19 May 1937 ................................... 23 Epilogue: the death of Berneri ....................... 26 UMBERTO MARZOCCHI – Notes on his life 27 Note on the Text 30 2 Umberto Marzocchi He was born in Florence on 10 October 1900. A shipyard worker in La Spezia, he became an anarchist at a very early age and by 1917 was secretary of the metal- workers’ union affiliated to the USI (Italian Syndicalist Union), thanks to his youth which precluded his being mobilised for front-line service as a reprisal. During the “Red Biennium” he took part in the struggles alongside the renowned La Spezia anarchist, Pasquale Binazzi, the director of Il Libertario newspaper. In 1920 he was part of a gang of anarchists that attacked the La Spezia arsenal, overpowering the security guards and carrying off two machine guns and several rifles, in the,alas disappointed, hope of triggering a revolutionary uprising in the city. In 1921, vis- iting Rome to reach an agreement with Argo Secondari, he took over as organiser of the Arditi del Popolo (People’s Commandos) in the region; this organisation was to give good account of itself during the “Sarzana incidents”. Moving to Savona, he organised the meeting between Malatesta and the pro-Bolshevik Russian anar- chist Sandomirsky who arrived in Rapallo in the wake of the Chicherin delegation as its Press Officer.
    [Show full text]
  • Poésie D'un Rebelle
    Poésie d’un rebelle. Isabelle Felici To cite this version: Isabelle Felici. Poésie d’un rebelle. : Gigi Damiani. Poète, anarchiste, émigré (1876-1953). Atlier de création libertaire, 2009, 978-2-35104-027-0 <http://www.atelierdecreationlibertaire.com/Poesie- d-un-rebelle.html>. <hal-01359814> HAL Id: hal-01359814 https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-01359814 Submitted on 8 Sep 2016 HAL is a multi-disciplinary open access L’archive ouverte pluridisciplinaire HAL, est archive for the deposit and dissemination of sci- destinée au dépôt et à la diffusion de documents entific research documents, whether they are pub- scientifiques de niveau recherche, publiés ou non, lished or not. The documents may come from émanant des établissements d’enseignement et de teaching and research institutions in France or recherche français ou étrangers, des laboratoires abroad, or from public or private research centers. publics ou privés. ETTE ÉTUDE EST CONSACRÉE à l’œuvre poétique de Gigi Damiani, I SABELLE ELICI C I F grand nom du journalisme anarchiste italien et compagnon I EL Cde route d’Errico Malatesta. Si le parcours de vie de cet F autodidacte commence et se termine à Rome (1876-1953), il le conduit dans de nombreuses métropoles, notamment celles où s’est Poésie SABELLE installée une forte communauté italienne : São Paulo, Marseille, I Paris, Bruxelles, Tunis. Partout il compose des poésies de lutte et d’espoir, surtout dans les moments les plus troubles de l’histoire d’un rebelle italienne et internationale, dont des pans entiers apparaissent ainsi Poète, anarchiste, émigré (1876-1953) sous un angle inédit, tandis que se dessine également le parcours d’un militant qui, quels qu’aient été les sacrifices à accomplir, n’a jamais suivi d’autres chemins que les chemins de la liberté.
    [Show full text]
  • Archivi Di Giustizia E Libertà 1915 – 2012
    ISTITUTO STORICO TOSCANO DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA ARCHIVI DI GIUSTIZIA E LIBERTÀ 1915 – 2012 Revisione a cura di Marta Bonsanti (giugno2018) Storia. Il movimento politico di Giustizia e Libertà è fondato a Parigi nel 1929 da Carlo Rosselli ed altri emigrati antifascisti. Si pone come organizzazione rivoluzionaria che riunisce repubblicani di sinistra, liberali e socialisti nella lotta per la libertà, la repubblica, la giustizia sociale. Fanno parte del gruppo fondatore, oltre a Carlo Rosselli, Emilio Lussu, Alberto Tarchiani, Alberto Cianca, Fausto Nitti. E' diretta da un comitato centrale con sede nella capitale francese, mentre in Italia si formano vari gruppi diffusi soprattutto nelle grandi città del Nord, con epicentro a Milano, che mantengono il collegamento con il gruppo di Parigi. Fin dall'inizio GL presenta al suo interno posizioni politiche diverse. Carlo Rosselli, autore di Socialismo liberale, mira a una sintesi tra una democrazia pluralistica e repubblicana e un socialismo d'intonazione laburista; i punti principali del suo programma sono la rivoluzione, la repubblica e una costituzione sociale in cui, accanto alla socializzazione di alcuni settori-chiave dell'economia, si mantenga la piccola e media proprietà e si sviluppino le autonomie locali. Il nucleo torinese di GL, composto da Aldo Garosci, Carlo Levi e Mario Andreis, sulla scia di Piero Gobetti, è molto vicino alle problematiche del movimento operaio; il nucleo milanese, rappresentato da Alberto Tarchiani e Riccardo Bauer, è invece su posizioni di matrice liberale, così come il fiorentino Ernesto Rossi che con Nello Traquandi e Piero Calamandrei ha partecipato all'esperienza salveminiana del «Non Mollare»; i seguaci pugliesi di Tommaso Fiore, sostenitori di Gaetano Salvemini nella battaglia meridionalista, subiscono inizialmente una forte influenza crociana e in seguito aderiscono alla revisione critica liberalsocialista compiuta da Guido Calogero.
    [Show full text]
  • Poésie D'un Rebelle
    Poésie d’un rebelle. Isabelle Felici To cite this version: Isabelle Felici. Poésie d’un rebelle. : Gigi Damiani. Poète, anarchiste, émigré (1876-1953). Atelier de création libertaire, 183 p., 2009, 978-2-35104-027-0. hal-01359814 HAL Id: hal-01359814 https://hal.archives-ouvertes.fr/hal-01359814 Submitted on 8 Sep 2016 HAL is a multi-disciplinary open access L’archive ouverte pluridisciplinaire HAL, est archive for the deposit and dissemination of sci- destinée au dépôt et à la diffusion de documents entific research documents, whether they are pub- scientifiques de niveau recherche, publiés ou non, lished or not. The documents may come from émanant des établissements d’enseignement et de teaching and research institutions in France or recherche français ou étrangers, des laboratoires abroad, or from public or private research centers. publics ou privés. ETTE ÉTUDE EST CONSACRÉE à l’œuvre poétique de Gigi Damiani, I SABELLE ELICI C I F grand nom du journalisme anarchiste italien et compagnon I EL Cde route d’Errico Malatesta. Si le parcours de vie de cet F autodidacte commence et se termine à Rome (1876-1953), il le conduit dans de nombreuses métropoles, notamment celles où s’est Poésie SABELLE installée une forte communauté italienne : São Paulo, Marseille, I Paris, Bruxelles, Tunis. Partout il compose des poésies de lutte et d’espoir, surtout dans les moments les plus troubles de l’histoire d’un rebelle italienne et internationale, dont des pans entiers apparaissent ainsi Poète, anarchiste, émigré (1876-1953) sous un angle inédit, tandis que se dessine également le parcours d’un militant qui, quels qu’aient été les sacrifices à accomplir, n’a jamais suivi d’autres chemins que les chemins de la liberté.
    [Show full text]
  • News of the Profession
    NEWS OF THE PROFESSION I. Guide to the International Archives and Collections at the IISH: Supplement over 1995* The "Guide to the International Archives and Collections at the IISH, Amster- dam" (henceforth cited as GIA), edited by Atie van der Horst and Elly Koen, was first published in 1989. A description of recently acquired archives and collections as well as major accruals to archives received by the IISH will be published annually to keep this survey up to date. From 1994 on a list of microfilms of archives or collections held in other repositories, of which the IISH has received a copy, is added to this survey. Like the GIA this supplement is subdivided into the categories "persons" and "organizations", arranged alphabetically. The components of each entry are: 1. Access. Restriction is indicated by *. 2. Name. Names of persons include data of birth and death when known. 3. Period. First and last date of the documents present. 4. Size. In linear metres. 5. Entry. Available finding aids. 6. Condensed biography/history. 7. Summary of the contents. Reference is given to the pages of the GIA holding the initial description where summaries of a supplement are concerned. Documentary collections are listed separately with only the name, period, size and available finding aids. For consultation of the archives a written request in advance, addressed to the information service, stating the character of the study, is necessary. Prior request is particularly important because very recently acquired materials may not yet have been arranged or packed. 1. Persons Bounan, Michel (born in 1942) Period: 1990-1994 Size: 0.02 m.
    [Show full text]
  • Della Società Ligure Di Storia Patria
    ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA NUOVA SERIE XLIX (CXXIII) FASC. I GENOVA MMIX NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 L’ARCHIVIO DI WILLIAM PIASTRA INVENTARIO a cura di STEFANO GARDINI William Piastra William Piastra William Piastra nasce a Genova il 13 febbraio 1920 da Gino e Maria Oppizio 1. L’infanzia e la prima giovinezza sono segnate dalle precarie con- dizioni economiche del nucleo familiare. Il padre è poco presente e non è in grado di provvedere alle necessità vitali della famiglia. A causa della sua atti- vità di sindacalista, proprio nei primi anni della vita di William, quando i suoi figli Gino Maria e William hanno rispettivamente meno di quattro e un anno, ha già scontato oltre due anni di carcere preventivo. Un racconto appartenente alla mitologia familiare tramanda che il pic- colo William avrebbe mosso i primi passi in una stanza adiacente alle camere di sicurezza della Questura di Genova, allora site nella torre di Palazzo Du- cale, affidato alle cure di un secondino mentre i suoi genitori erano a collo- quio 2. Al di là della sua credibilità, questo fatto è carico di una ricca valenza simbolica. Il primo ricordo d’infanzia per William è la partenza del padre per l’esilio: « Non ricordo perché io andai con mia madre ad accompagnare mio padre fino a Venti- miglia. Ricordo benissimo, che andammo a mangiare in un ristorante dove, prima di mettermi a tavola, mi lavai il viso ma che il sapone mi bruciò gli occhi e mi misi a pian- gere..
    [Show full text]
  • Giuseppe Bifolchi, «La Colonna Italiana Sul Fronte Di Huesca», Rivista Abruzzese Di Studi Storici Dal Fasci- Smo Alla Resistenza
    Giuseppe Bifolchi LA COLONNA ITALIANA SUL FRONTE DI HUESCA1 L’arrivo di Mussolini al potere aveva significato per molti italiani l’esilio, dopo aver sop- portato in patria ripetute persecuzioni e carceri. Quasi tutti essi s’erano rifugiati in Francia, dov’ebbero in genere vita dura, resa più grave dalla forte crisi economica che in quei momenti 1 Giuseppe Bifolchi, «La Colonna Italiana sul fronte di Huesca», Rivista Abruzzese di Studi Storici dal Fasci- smo alla Resistenza. Organo dell’Istituto abruzzese per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, a. I, n. 3, (L’Aquila,) novembre 1980, pp. 141-151. Lo scritto di Giuseppe Bifolchi – che non è datato, ma che risale probabilmente alla metà degli anni Settanta – è preceduto dalla seguente nota redazionale: «Ad integrare documentariamente il ciclo delle manifestazioni su- gli abruzzesi e la guerra di Spagna, svoltesi tra l’agosto ed il settembre 1980, pubblichiamo quest’importante te- stimonianza di Giuseppe Bifolchi sull’episodio che lo vide protagonista nel corso del conflitto e sui suoi antece- denti politici e successivi risvolti e riflessi ideologici, questi ultimi, come si vedrà, di particolare delicatezza.» Sulla rivista figurano, a p. 142, un ritratto fotografico di Bifolchi (riprodotto in questa pagina) e, a p. 151, una fotografia di «Carlo Rosselli assassinato» (qui ripresa nell’ultima pagina). Le citazioni utilizzate in questa testimonianza presentano invariabilmente delle difformità rispetto al testo originale. Per questa ragione ne abbiamo fornito in nota il testo esatto, indicandone la fonte. Nel lavoro di correzione e annotazione di questo testo siamo più volte ricorsi ‒ e mai invano ‒ al prezioso aiuto di Gianni Carrozza (Bibliothèque de Documentation Internationale Contemporaine, Nanterre) e Luigi Pa- selli (Bologna), che sentitamente ringraziamo [N.d.r.].
    [Show full text]
  • Alexander Berkman Aid Fund
    1921 1946 ,4/,e~a,n,Ju Be~thman -Aid Q)ud 25th ANNIVERSARY Campaign for Funds for Political Refugees Alexander Berkman • ALEXANDER BERKMAN AID FUND 2422 NORTH HALSTED STREET CHICAGO I 4, ILLINOIS DEDICATED .To All Fighters uncompromising m their belief that freedom of thought of conscience is fundamental to a more wholesome humanity A Biographical Sketch By IRVING S. ABRAMS Henrick Ibsen in a letter to George Brandes, speaking of Russia, said "Look at the love of liberty she engenders." Out of that country, engendered with a love of liberty, came Alexander Berkman. Born in Kovno, Novem­ ber 18, 1870, he came in contact with the Nihilist movement in his early youth. He remembered his Uncle Maxim who had been sentenced to death in the struggle against the Czar, and he was imbued with the spirit of liberty when he landed upon American soil. In 1888 he was active in the Anarchist movement in New York, and participated in the arrangements for the first Haymarket Memorial meeting. Handicapped by the lack of knowledge of the English language, he planned to return to Russia, where he felt he would have a better opportunity to carry on propaganda for his ideals. However, a turn of events changed the entire course of his life. In May, 1892, the workers of the Carnegie Steel Co. at Homestead, Pennsylvania went on strike. The Company hired sluggers and with the aid of Pinkerton Detective Agency attempted to break the strike by slaughtering the workers on the picket line. TYRANTS MUST DIE John Most, in his paper had preached the doctrine of ''Propaganda der Tat," or action by deed, if necessary to remove a tyrant in the struggle against the capitalists.
    [Show full text]
  • Internati: Storie Di Vita
    Capitolo IV Internati: storie di vita 4.1. Crocevia di storie e destini Nell’agosto–settembre del 1943 Renicci rimane luogo doloroso di segregazione ancora per migliaia di esseri umani “colpevoli” principalmente di essere slavi oppure anarchici. Questi ultimi, in massima parte provenienti da Ventotene, costituiscono il nucleo forte dei nuovi arrivati. Fino ad ora si erano compi- lati, sulla base di svariate fonti, elenchi provvisori1 di questi “anti–italiani” prigionieri di Badoglio. Ora siamo in grado — grazie allo spoglio sistematico di importanti e insondati fondi documentari e di nuovi studi pubblicati (monografie oppure opere come il Dizionario biografico degli anarchici italiani) — di incrementare le informazioni pregresse presentando ulteriori nominativi di cui si tracciano, in forma sinottica, le storie di vita. E siamo così abbondantemente oltre il centinaio. Scopo di questo studio è quello di delineare l’identità politi- co culturale e sociale di quegli anarchici e libertari irriducibili che in un breve ma intenso scorcio di tempo incrociarono i loro destini con quello di altri antifascisti discriminati: slavi, antimilitaristi, ribelli sociali, comunisti “irregolari” e dissidenti 1. Cfr. G. Sacchetti , Ventotene–Renicci d’Anghiari... cit., pp. 63–64. Le prime fonti per la compilazione di questi elenchi provvisori: ACS, CPC, busta 5246 cit., Appunto per il Dott. Tagliavia cit. [primo elenco degli internati politici di Renicci da liberare]; C. Venza (a cura di), Umberto Tommasini. L’anarchico triestino, cit.; Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, quaderni dell’ANPPIA, nn. 1–19, Roma 1988–1995, passim; A. Lopez, La Colonna italiana, AICVAS, Roma, quaderno n. 5/1985; M. Puppini, In Spagna per la libertà.
    [Show full text]
  • Pdfaccedi All'inventario Digitale: "Fondi Giulio Seniga E Anita
    QAS N. 17 INVENTARIO DEI FONDI GIULIO SENIGA E ANITA GALLIUSSI DEI FONDI GIULIO SENIGA E ANITA INVENTARIO QUADERNI DELL’ARCHIVIO STORICO, N. 17 INVENTARIO DEI FONDI GIULIO SENIGA E ANITA GALLIUSSI CAMERA DEI DEPUTATI 2017 e 7,50 QUADERNI DELL’ARCHIVIO STORICO QUADERNI DELL’ARCHIVIO STORICO, N. 17 INVENTARIO DEI FONDI GIULIO SENIGA E ANITA GALLIUSSI a cura di Maria Antonietta Serci CAMERA DEI DEPUTATI 2016 ISBN 9788892001954 Copyright © Camera dei deputati Segreteria generale – Ufficio pubblicazioni e relazioni con il pubblico Roma, 2016 INDICE Giulio Seniga e Anita Galliussi, una storia del Novecento di Elena Dundovich ix INVENTARIO DEL FONDO GIULIO SENIGA Nota biografica di Giulio Seniga 3 Introduzione archivistica 9 Bibliografia 14 Carte personali e corrispondenza familiare 16 Corrispondenza 18 Anni Cinquanta 18 Anni Sessanta 21 Anni Settanta 29 Anni Ottanta 37 Anni Novanta 42 Documenti senza data 48 Articoli, interventi e appunti 49 Articoli pubblicati 50 Bozze e stralci di articoli 50 Interventi, note e relazioni 51 Appunti 53 VI Indice Autobiografie 56 “Io credevo” 57 “L’altro Pci” 57 Note autobiografiche diverse 58 Diari 59 “Il diario di Nino” 60 Pagine di diario 60 Partito comunista italiano 63 Documenti di partito 63 Documento segreto del Pcus trascritto da Secchia 64 Altri documenti 65 Partito socialista italiano 66 Resistenza 67 Documenti 67 Documentazione per libri e articoli 68 Azione comunista 70 Corrispondenza 71 Amministrazione 73 Attività e documenti 74 «Lettera ai compagni» 75 Appunti 75 Materiale a stampa 76 Editrice Azione comune 77 Corrispondenza 77 Amministrazione 82 Fiere e mostre librarie 83 Produzione editoriale. Documentazione 84 Indice VII Materiali ricevuti 85 Materiale a stampa 86 Recensioni e rassegne stampa 86 Opuscoli, catologhi e volantino 87 Unione Democratica Amici d’Israele, UDAI 89 Corrispondenza 89 Scritti e appunti 93 Verbali di riunione 93 Iniziative.
    [Show full text]
  • Scarica Il Libro (Pdf)
    Collana Memoria resistente “Se non andremo fino in fondo, alla sconfitta cioè della borghesia italiana, noi dovremo scontare a lacrime di sangue la paura che adesso noi facciamo alle classi dirigenti e possidenti” ERRICO MALATESTA in occasione dell’occupazione delle fabbriche 1920 G. MANFREDONIA - I. ROSSI - M. ROSSI G. SACCHETTI - F. SCHIRONE - C. VENZA LA RESISTENZA SCONOSCIUTA Gli anarchici e la lotta contro il fascismo Pubblicazione a cura dell’associazione ‘Umanità Nova’ – Reggio Emilia Prima edizione italiana Aprile 2005 Per informazioni sulle opere pubblicate e in programma, per proposte di nuove pubblicazioni: Autogestione Casella Postale 17127 – 20170 Milano Tel/fax 02 2551994 e-mail: [email protected] Il catalogo elettronico è disponibile al sito: www.federazioneanarchica.org/zic/ Indice Presentazione 7 Introduzione di Gigi Di Lembo 9 Introduzione alla prima edizione di Franco Schirone 21 Il primo antifascismo: anarchici e arditi del popolo di Marco Rossi 27 Cronologia: lampi di guerriglia 38 Anarchici e pubblica sicurezza (1921-1943) di Giorgio Sacchetti 45 1. La sconfitta degli “arditi” 45 2. La soppressione di “Umanità Nova” e della stampa anarchica 49 3. L’attuazione dei provvedimenti per la difesa dello Stato 61 Gli anarchici nelle relazioni dei prefetti 4. La cospirazione 72 Gli anarchici italiani in Francia nella lotta antifascista 85 di Gaetano Manfredonia Il proseguimento della lotta 86 La ripresa del movimento: i compiti dell’ora 94 Ricerca di nuove strade di fronte alla moltiplicazione dei pericoli 99 Gli anarchici e “Giustizia e Libertà” 105 Di fronte alla guerra e alla rivoluzione: la speranza delusa 109 Tra rivoluzione e guerra. Libertari italiani nella Spagna 115 degli anni Trenta di Claudio Venza Seconda repubblica: Speranze e delusioni 115 Dopo il 19 luglio 1936.
    [Show full text]
  • Remembering Spain : Italian Anarchist Volunteers in the Spanish Civil War
    Remembering Spain : Italian anarchist Volunteers in the Spanish Civil War Umberto Marzocchi 2005, Updated in 2014 Contents Umberto Marzocchi 3 Introduction 4 Italian Anarchist Volunteers in Spain 5 July 1936 ........................................... 5 August 1936 ......................................... 6 September 1936 ....................................... 8 October 1936 ......................................... 9 November 1936 ........................................ 10 December 1936 ........................................ 12 January, February, March 1937 ............................... 14 April 1937 ........................................... 15 May 1937 ........................................... 18 Epilogue: the death of Berneri ............................... 20 UMBERTO MARZOCCHI – Notes on his life 22 Note on the Text 24 2 Umberto Marzocchi He was born in Florence on 10 October 1900. A shipyard worker in La Spezia, he became an anarchist at a very early age and by 1917 was secretary of the metalworkers’ union affiliated to the USI (Italian Syndicalist Union), thanks to his youth which precluded his being mobilised for front- line service as a reprisal. During the “Red Biennium” he took part in the struggles alongside the renowned La Spezia anarchist, Pasquale Binazzi, the director of Il Libertario newspaper. In 1920 he was part of a gang of anarchists that attacked the La Spezia arsenal, overpowering the security guards and carrying off two machine guns and several rifles, in the, alas disappointed, hopeof triggering a revolutionary uprising in the city. In 1921, visiting Rome to reach an agreement with Argo Secondari, he took over as organiser of the Arditi del Popolo (People’s Commandos) in the region; this organisation was to give good account of itself during the “Sarzana incidents”. Moving to Savona, he organised the meeting between Malatesta and the pro-Bolshevik Russian anarchist Sandomirsky who arrived in Rapallo in the wake of the Chicherin delegation as its Press Officer.
    [Show full text]