39 Numero speciale Speciale Album di famiglia Pio Turroni Il muratore dell’anarchia Borghi l’imbianchino Speciale Memoria storica Da Barcellona a Marsiglia “Arrivederci sulle barricate” Speciale In archivio La casa editrice Antistato L’ultimo scritto di Albert Camus Cose nostre 4 • Il Comitato Anarchico Pro Vittime • Il Fondo Pio Turroni Politiche di Marsiglia a cura di Lorenzo Pezzica di Françoise Fontanelli Morel • I nostri filmati su youtube • Riferimenti cronologici 1906-1943. • Errata corrige Lavori in corso di Françoise Fontanelli Morel In archivio 8 • Il Gruppo Editore L’Antistato • L’ultima intervista di Albert Camus di Lorenzo Pezzica • Amarcord Memoria storica 10 di Andrea Papi • “Arrivederci sulle B. …”: i primi • L’eleganza del riccio passi dell’anarchismo romano di Franco Melandri di Roberto Carocci Album di famiglia 46 Inserto speciale Pio Turroni 12 • Borghi l’imbianchino • Il muratore dell’anarchia a cura di Gianpiero Landi di Amedeo Bertolo • Dal movimento anarchico Anarchivi 47 marsigliese a Pio Turroni • La nuova sede del CIRA di Françoise Fontanelli Morel Marseille Hanno collaborato a questo numero, oltre agli autori delle varie schede, Amedeo Bertolo, Rossella Di Leo, Lorenzo Pezzica, Gaia Raimondi, Andrea Staid, Cesare Vurchio. Impaginazione grafica: Emilio Bibini. Ricerca iconografica: Roberto Gimmi, Gianfranco Aresi. In copertina: Pio Turroni (1906-1982), in uno scatto di fine 39 anni Settanta. Quarta di copertina: Madrid, Puerta del Sol, Marcha generale dei 15M del 23-25 luglio 2011; foto di Marta Milani. L’Archivio Giuseppe Pinelli non sarebbe post-classici, e questo Pio lo percepiva. esistito, quanto meno non nella sua consi- Percepiva la differenza, ma al tempo stes- stenza attuale, se Pio Turroni non ci avesse so aveva ben chiaro che stavamo comun- donato, alcuni anni prima di morire, la sua que tracciando uno dei tanti percorsi possi- biblioteca/emeroteca e il suo archivio bili dell’anarchismo contemporaneo. E ci documentale. Il nucleo originale dell’Ar- ha aiutato – senza mai tirarsi indietro nelle chivio Pinelli era infatti costituito dalla critiche se lo riteneva opportuno (e lo rite- piccola biblioteca di circolo messa insieme neva spesso) – in tutti gli aspetti del pro- negli anni Sessanta dal gruppo milanese getto editoriale e culturale che stavamo Bandiera Nera. Ed era proprio Pino Pinelli impiantando allora: non solo donandoci il a gestirla fino al dicembre 1969, tenendo suo Fondo, ma sollecitando i vecchi com- viva la consolidata tradizione anarchica di pagni a sostenere economicamente il rendere facilmente disponibili i libri e i nuovo mensile “A” o, in seguito, affidando giornali (pochi, allora) prodotti dal movi- al nostro gruppo (non solo milanese) la mento. Questa modesta biblioteca si è rivista “Volontà” e le edizioni Antistato, di improvvisamente espansa, tra il 1976 e il cui era fondatore e responsabile. 1978, grazie alle tante casse di libri, gior- Non a caso abbiamo sempre visto Pio nali e documenti che Pio aveva deciso, per come una sorta di “padre anarchico” che, nostro tramite, di mettere a disposizione di pur lasciandoci liberi di agire, ci ha in tutti. Un materiale di straordinaria qualità certo modo lasciato la “bottega di fami- raccolto nel corso dei decenni, ma sostan- glia”. In realtà era più un nonno che un zialmente dopo la seconda guerra mondia- padre, data la differenza generazionale, e le dato che il fascismo, l’esilio e le pere- certamente un nonno burbero, più da scap- grinazioni degli anni Trenta e Quaranta pellotti virtuali che da caramelle. Un avevano disperso quanto era stato raccolto nonno che non ci ha raccontato favolette prima. Proprio questa donazione ha reso il edificanti sull’anarchismo, ma che attra- nostro archivio fondamentale per la cono- verso racconti nudi e crudi è riuscito a scenza dell’anarchismo italiano, in partico- passarci tutto l’ethos e il pathos del suo lare di quella corrente detta antiorganizza- anarchismo. Che è diventato anche il trice che all’epoca faceva riferimento ai nostro. Gruppi d’Iniziativa Anarchica e al gruppo Ma questo ricordo a trent’anni dalla morte italo-americano intorno a “L’Adunata dei non sarebbe completo se non citassimo Refrattari”. Difatti, altri importanti fondi anche le grasse risate che ci siamo fatti di quella corrente anarchica sono seguiti a insieme. Pio aveva infatti una vena umori- quello di Pio: il Fondo Farinelli-L’Interna- stica genuinamente popolare che usciva zionale, il Fondo Michele Damiani, il fuori non solo nei momenti conviviali ma Fondo Max Sartin e altri ancora. anche quando ricordava i tanti episodi Il nostro gruppo non faceva parte di quella della sua vita involontariamente avventu- corrente, né di quella storia. Eravamo gio- rosa. Episodi che nonostante la drammati- vani anarchici (all’epoca impegnati nell’e- cità dei contesti erano di fatto esilaranti. sperienza dei Gruppi Anarchici Federati) Come quella volta che con Leo Valiani, che si rifacevano a pratiche e riflessioni mentre scappavano insieme dalla Francia diverse. Rispetto a quella storia e a quelle di Vichy, ebbero una vivace discussione formulazioni (ad esempio organizzatori- sull’opportunità di nascondere i soldi in antiorganizzatori) eravamo già anarchici discutibili orifizi… serie Corrispondenti è or- Il Fondo dinata alfabeticamente per corrispondente. Pio Turroni Serie Documenti a cura di Lorenzo Pezzica Estremi cronologici: 1906-1981 Consistenza: Cose Estremi cronologici: Cose bb. 5 (fascc. 112) 1906-1982 Consistenza: La serie Documenti racco- nostre bb. 10 (fascc. 219) nostre glie tutta la documenta- zione che riguarda più da Il Fondo Pio Turroni rac- vicino il percorso di vita coglie documentazione a di Turroni sia dal punto di partire dal 1923 fino al “Volontà”, del “Notiziario vista militante che perso- 1981. GIA”, documentazione nale. Si trovano così con- Già prima della morte, av- personale di Turroni ri- servati nella serie, insieme venuta nel 1982, Turroni guardante la sua attività di ai certificati anagrafici, aveva donato la sua ricca giornalista, diplomi, li- diplomi scolastici, tessere biblioteca al Centro Studi cenze, documenti perso- dell’ordine dei giornalisti, Libertari / Archivio G. Pi- nali. rubriche telefoniche e in- nelli, poi integrata dal suo Il Fondo è articolato in dirizzari personali, anche archivio personale dal due serie: Documenti e documentazione del Ca- quale è possibile rico- Corrispondenti. La serie sellario Politico Centrale, struire la fitta rete di con- Documenti è ordinata cro- conservato presso l’Archi- tatti che Turroni ebbe sia nologicamente, mentre la vio Centrale dello Stato, in Italia sia all’estero, in particolare con il movi- mento anarchico italo- americano raccolto in- torno alla testata “L’Adunata dei Refrat- tari” di Raffaele Schiavina (Max Sartin). Gran parte del Fondo è composto da lettere. Vi sono poi ritagli di gior- nale, volantini, opuscoli, fotografie, scritti, appunti, materiale preparatorio e di studio, materiale contabile relativo all’attività edito- riale della casa editrice Antistato, della rivista Fine anni Settanta: Luciano Lanza, Pio Turroni e Amedeo Bertolo Cose nostre 4 Lorenzo Pezzica (a cura di), Archivio Pio Turroni. Inventario 1906-1982, Milano, 2001. L’elenco di consistenza è stato pubblicato sui nu- meri 11 e 18 del “Bollet- tino dell’Archivio Pinelli” (scaricabili dal sito www.centrostudilibertari.it) I nostri filmati La “tessera” da miliziano di Pio, consegnatagli a Perpignan quan- do passa la frontiera dalla Francia alla Spagna per raggiungere la su youtube Colonna italiana. Fondo Pio Turroni, Archivio G. Pinelli. riguardante Pio Turroni, appartenenti al movi- In occasione dell’uscita fotografie segnaletiche, mento anarchico, quali della biografia romanzata carte che riguardano la per esempio Emilio di Errico Malatesta scritta sua attività politica, edito- Lussu, Ignazio Silone, da Vittorio Giacopini, riale, professionale. La Leo Valiani e altri ancora. Non ho bisogno di stare serie, ordinata cronologi- La serie è ordinata alfabe- tranquillo, Errico Malate- camente, conserva anche ticamente per mittente. sta, vita straordinaria del la corrispondenza dei All’interno di ogni fasci- rivoluzionario più temuto componenti del Comitato colo, intitolato con il da tutti i governi e le que- di Corrispondenza dei nome del mittente, le let- sture del regno (elèuthera, Gruppi d’Iniziativa Anar- tere sono ordinate crono- Milano, 2012, 176 pp., chica. logicamente. La serie conserva anche Serie Corrispondenti numerose veline delle let- Consistenza: tere di risposta di Turroni. bb. 5 (fascc. 107) Tali lettere, essendo fisi- camente unite alle lettere La serie Corrispondenti dei corrispondenti, sono raccoglie il ricco carteg- state lasciate nei diversi gio di Turroni con mili- fascicoli, così come li tanti del movimento anar- aveva organizzati lo chico italiano e stesso Turroni. internazionale. Sono pre- senti anche lettere di per- Strumenti di corredo del sonaggi della cultura e Fondo: della politica italiana non 5 Cose nostre 14,00 euro), abbiamo reso pubblico un breve filmato (l’unico a nostra cono- scenza) in cui compare Malatesta. Si tratta in tutto di un minuto di rare im- magini donate al nostro archivio da Paolo Gobetti circa vent’anni fa. Chiaramente il filmato era su pellicola e nel corso del tempo l’abbiamo riversato nei vari formati digitali che diventavano via via disponibili. Quest’anno, grazie all’elaborazione di Lucilla Salimei, le imma- gini sono state caricate su youtube (vedi link su sito www.eleuthera.it alla pa- gina di presentazione del libro).
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