L'oro Di Milano

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L'oro Di Milano ARS ET LLABOR - ALBUM ARS ET LLABOR - ARS ET LABOR ALBUM 4 L’Oro di Milano Usi agricoli e sociali delle acque milanesi 4 Un libro di immagini e documenti in gran parte inediti che ci rivela il volto sconosciuto di una città e il suo rapporto speciale con le acque. Acque cristalline dei fontanili e del- le rogge e acque luride della Vettabbia, emissario della fo- gnatura, e delle marcite che essa ha fecondato per secoli. Acque nere dei condotti e dei collettori della rete fognaria, rigenerate per uso agricolo dai moderni depuratori. Le une e le altre risorsa vitale per Milano, le sue campagne, i suoi traffici e la sua storia. L’ORO DI MILANO Maria Antonietta Breda, architetto, docente di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano. Tra le sue pubblicazioni Il Tempio della notte. Archi- tettura ipogea nei giardini paesaggistici (Olschki, Firenze 2012). Maurizio Brown, ingegnere laureato al Politecnico di Milano, membro della commissione Ambiente e Energia dell’Ordine degli ingegneri di Milano, già direttore del Servizio Fognature e Corsi d’acqua del Comune di Milano e del Servizio idrico integrato di MM Spa. È autore con A. Gentile e G. Spadoni di Viaggio nel sottosuolo di Milano. Tra acque e canali segreti (Comune di Milano, Milano 1990). Pietro Redondi è professore di Storia della scienza all’Università di Mi- lano – Bicocca. Tra i suoi libri più recenti La gomma artificiale. Giulio Natta a cura di e i laboratori Pirelli (Guerini, Milano 2013); Città effimera (Mazzotta, Mila- no, 2015); A. Koyré. De la mystique à la science (Éd.de l’Ehess, Paris 2016). Maria Antonietta Breda, Maurizio Brown, Pietro Redondi € 25,00 ISBN 978-88-8394-064-6 ARS ET LABOR ALBUM 4 L’Oro di Milano Usi agricoli e sociali delle acque milanesi Catalogo della mostra Milano, cortile delle Armi, Castello Sforzesco 5 ottobre 2015 - 14 febbraio 2016 a cura di Maria Antonietta Breda, Maurizio Brown, Pietro Redondi Anthelios Edizioni Ars et Labor Album è una sezione dedicata a libri con ampia ico- nografia in seno ad Ars et Labor, collana del sito web “Milano città delle Scienze“ (www.milanocittadellescienze.it) che si pro- pone di presentare in edizione anastatica testi di carattere scien- tifico e tecnico inquadrati da un’introduzione storico-culturale. Elaborazione grafica: Lorenzo Angeli Copyright dei testi © 2016 Università degli Studi di Milano - Bicocca Anthelios Comunicazione Viale Forlanini, 5 - 20024 Garbagnate Milanese (MI) ISBN 978-88-8394-064-6 email: [email protected] www.anthelios.it Le immagini appartenenti all’Archivio Storico Civico Biblioteca Trivulziana sono coperte da copyright © Comune di Milano – tutti i diritti riservati In copertina: L’acqua della Vettabbia nei pressi dell’abbazia di Chiaravalle, 2015, foto M. A. Breda (particolare). Indice VII Presentazione 1 Una città nata dalle acque 19 L’Oro di Milano 39 Fare tesoro delle acque luride 61 La riscoperta dell’uso agricolo delle acque usate 85 Acque vissute 117 Dai navigli al mare di Milano 141 Bibliografia 143 Ringraziamenti Presentazione Per ogni città l’acqua è oro: acqua da zie agli impianti di depurazione biolo- bere e per trasportare cose e persone, gica, senza trascurare la grande ricchez- per azionare mulini e smaltire rifiuti. za delle forme di fruizione sociale delle Che l’acqua sia oro è ancora più vero acque di una città come Milano. per tutte quelle città che devono la loro Il catalogo L’Oro di Milano presenta ricchezza economica all’agricoltura. È complessivamente 128 tra fotografie e questo il caso di Milano, la cui prospe- carte suddivise in sei sezioni tematiche rità è storicamente frutto della produ- accompagnate da testi di presentazione zione agraria, grazie a un sapiente uso e didascalie. agricolo di tutte le sue acque superficia- La prima, Una città nata dalle acque li e sotterranee, naturali e artificiali: dai ha per oggetto, la particolarissima na- fiumi alle risorgive, dai canali fino alle tura idrogeologica del territorio al cui fognature, le cui acque sono e continua- centro è sorta Milano, ricco di acque no a essere protagoniste della ricchezza superficiali e anche sotterranee di cui delle campagne a valle della città. i suoi abitanti seppero fare tesoro fino Come suggerisce l’etimologia del suo dalle epoche più remote, sfruttando le nome latino Mediolanum – medio am- risorgive o fontanili con il sistema delle nium, in mezzo ai fiumi, Milano sorge marcite, con un incremento della produ- infatti al cuore di un sistema di acque zione di foraggio che ci spiega l’eccezio- compreso tra il Ticino, l’Adda e, a sud, nale prosperità agricola di cui Milano una straordinaria fascia di fontanili, os- ha beneficiato attraverso i secoli. sia di risorgive naturali che da secoli La seconda sezione, L’oro di Milano, fanno della pianura umida milanese un ricostruisce le origini della depurazione capolavoro di agricoltura intensiva. agricola delle acque nere milanesi gra- Questo catalogo della mostra L’Oro zie alle marcite. È una storia per imma- di Milano contiene fotografie e docu- gini della Roggia Vettabbia, il più antico menti d’archivio, molti dei quali com- corso d’acqua milanese, fin dall’epoca pletamente inediti, come nel caso delle medievale il principale collettore delle immagini conservate presso l’Archivio acque di rifiuto della città e del sapiente storico Fognature e Corsi d’acqua con- sfruttamento irriguo delle sue acque da servato presso MM Spa, e si propone di parte monaci cistercensi e dell’ordine far conoscere l’uso a fini agricoli delle degli Umiliati, le cui abbazie di Chia- fognature di Milano come si faceva un ravalle e di Viboldone sorgono sulle tempo e come avviene ancora oggi gra- sponde della Vettabbia. VIII L’Oro di Milano La terza sezione, Fare tesoro delle ac- lusso come il celebre Bagno Diana. que usate, tratta la storia dell’attuale Collegandosi alla precedente sezio- rete di fognatura realizzata a partire ne, l’ultima parte della mostra, Dai navi- dall’ultimo decennio del XIX secolo dal gli al mare di Milano, ricostruisce grazie a Comune di Milano sulla base di una fotografie inedite e d’autore la vicenda lungimirante pianificazione. Le foto di successo dell’Idroscalo milanese: un esposte in questa sezione documentano lago artificiale realizzato trasformando i manufatti, i gesti, gli strumenti e i volti una grande cava alimentata dalla falda dei tecnici e del personale addetto alla in un porto per idrovolanti, che venne fognatura e alla sicurezza igienico-sa- utilizzato come un’infrastruttura po- nitaria del vasto comprensorio irrigato lifunzionale di grande valore sociale, dalle acque cloacali della Vettabbia a luogo per sport nautici, la pesca, la bal- sud della città. neazione, il tempo libero. La quarta sezione, La riscoperta dell’u- so agricolo delle acque reflue, descrive l’at- tuale sistema di depurazione biologica che ha rimpiazzato nel nuovo millen- nio la tradizionale depurazione irrigua, resa inefficace dagli scarichi industriali e dallo sviluppo demografico e urbani- stico. Rispetto agli impianti di depura- zione attivi in Europa, quelli milanesi hanno tra l’altro consentito di ripristi- nare in forma nuova l’uso agricolo delle acque trattate, rilanciando antiche pra- tiche agricole periurbane e la valorizza- zione del patrimonio storico-culturale di un ampio territorio a valle della città. Al pari dell’uso agricolo delle acque reflue, anche la fruizione sociale delle acque conosce oggi un rilancio a Mi- lano. La quinta sezione della mostra, Acque vissute, documenta il forte lega- me esistente storicamente tra la società milanese e le acque cittadine: dai Navi- gli, scenario di feste popolari e di gite in barca o in bicicletta, alle rogge, che in estate offrivano la possibilità di ave- re in pieno centro luoghi di balneazione popolare, come il Bagno Argelati, o di Sezione I Una città nata dalle acque La città di Milano sorge al centro di “Il fontanile è una presa d’acqua nel- una vasta regione pianeggiante com- la falda acquifera non affiorante creata presa tra i laghi pedemontani e il Po, dall’uomo per far risalire in superficie, delimitata a oriente e a occidente dai raccogliere, indirizzare e utilizzare a fiumi Adda e Ticino, lontana dai due scopo irriguo le acque sotterranee” (Tu- fiumi principali ma ricca di acque sot- tela e valorizzazione dei fontanili del terri- terranee e di risorgive. Il fenomeno del- torio lombardo, “Quaderni della Ricerca” le risorgive è legato alla natura geologi- 144, marzo 2012). ca della Pianura Padana, caratterizzata da una fascia a ridosso delle Prealpi “Rimonta alla seconda metà del se- (alta pianura o pianura asciutta), costi- colo XII per lo meno l’uso attualmente tuita di materiali grossolani, sabbia e comune nel milanese di rintracciare e ghiaia, permeabili al passaggio dell’ac- rivolgere all’irrigazione dei terreni le qua superficiale che alimenta una ricca acque dei cosiddetti fontanili, nei luo- falda sotterranea. ghi dove mancano quelle dei fiumi o Nel suo continuo fluire nel sottosuo- dei canali di scolo. Sono questi fonta- lo verso sud-ovest la falda più prossima nili delle fontane o sorgenti formate da alla superficie incontra un suolo sempre vene o polle di acque scorrenti natural- più ricco di materiali fini (limi e argille) mente sottoterra che si scoprono quasi poco permeabili e tende a riemergere. dappertutto nel Milanese scavando a Denominata “fascia delle risorgive”, qualche profondità il terreno della pia- questa zona che attraversa longitudi- nura”, (Giuseppe Bruschetti, Storia dei nalmente l’intera pianura padano-ve- progetti e delle opere per l’irrigazione del neta comprende il territorio milanese. Milanese, Lugano 1834). Fin dall’antichità gli abitanti imbri- gliarono a scopi irrigui le acque risor- give (fontanili) e i piccoli corsi d’acqua. Un importante utilizzo delle acque dei fontanili consisteva nel farle scorrere tutto l’anno sui prati (prati marcitori o marcite).
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