Parco Naturale Regionale Dell'antola
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PARCO NATURALE REGIONALE DELL'ANTOLA denominazione e classificazione Parco naturale regionale dell'Antola provvedimento istitutivo: riaccorpamento e riclassificazione con lr n.12/1995 e s.m.i, delle due aree protette istituite con lr n. 52/1989 strumenti di pianificazione: con piano del parco approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n°42 del 3 agosto 2001; piano pluriennale socioeconomico adottato e in corso di approvazione informazioni generali: superficie dell'area protetta: 4.837,64 ha aree a protezione particolare e loro superficie: Parco Naturale Regionale 4.837,64 ha (con divieto di caccia) suddiviso in: zona b 15,30 ha zona c 4.200,86 ha zona d 621,48 ha area contigua 5832 ha comuni interessati: (provincia di Genova) Busalla, Crocefieschi, Fascia, Gorreto, Montebruno, Propata, Ronco Scrivia, Rondanina, Savignone, Torriglia, Valbrevenna, Vobbia soggetto gestionale: Ente Parco dell'Antola con sede a Villa Borzino, via XXV Aprile 17, 16012 Busalla (Ge), tel. 010 9761014, fax.010 9760147, e-mail [email protected] , sito www.parcoantola.it sede scientifica: "La Torriglietta", via Nostra Signora della Provvidenza 3, 16029 Torriglia (Ge), tel. 010 944175, fax 010 9453007, e-mail: [email protected] , informazion turistiche: e-mail [email protected] , Centro esperienze: e-mail [email protected] Principali caratteristiche naturalistiche ambientali e territoriali dell'area protetta L'inespugnabile Castello della Pietra e altri suggestivi manieri risalenti all'epoca degli antichi feudi imperiali dominano le valli che risalgono verso il Monte Antola, cuore dell'omonimo parco naturale regionale. Il parco si sviluppa sulla dorsale montuosa che collega la Valle Scrivia alla Val Trebbia. Qui l'ascesa e decadenza di potenti casate genovesi si intreccia con la continuità di una civiltà contadina millenaria, scandita dai ritmi delle stagioni e delle ricorrenza religiose. Il sapiente equilibrio raggiunto dall'uomo con la natura, è testimoniato dal sistema delle vie di comunicazione e degli antichi insediamenti, con casoni in pietra e legno, oratori dai pregevoli affreschi, e soprattutto seccherecci e mulini, fulcro di una forzata autosufficienza alimentare. I suggestivi castagneti secolari e le splendide fioriture dei pascoli dell'Antola, frequentate da farfalle altrove scomparse, sono stati attraversati da generazioni di mulattieri per il trasporto del sale verso la pianura Padana, e oggi sono meta di un escursionismo che è già divenuto tradizione. .