Cineforum 522 40 REGISTI PER IL FUTURO [1] 40 REGISTI PER IL FUTURO PERCORSI
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Copertina_522.ai 1 10/04/13 10.49 cineforum 522 40 REGISTI PER IL FUTURO [1] 40 REGISTI PER IL FUTURO PERCORSI PERCORSI · 4 SCHEDE · DJANGO UNCHAINED DJANGO · ZERO DARK THIRTY DARK ZERO · QUALCOSA NELL’ARIA QUALCOSA SPECIALI Cineforum Via Pignolo, 123 Speciali 24121 Bergamo Qualcosa nell’aria TRA I FILM DEL PROSSIMO NUMERO Anno 53 - N. 2 Marzo 2013 Zero Dark Thirty Django Unchained Spedizione in · abbonamento postale SPRING BREAKERS DL 353/2003 (conv.in Spielberg, Zeitlin, Van Sant, Burton L.27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB IL LATO POSITIVO cineforum 522 Poste Italiane S.p.a. Percorsi 40 registi per il futuro [1] € 8,00 Il viaggio della signorina Vila Cineforum in libreria Librerie Feltrinelli • Corso Garibaldi, 35 • ANCONA La Feltrinelli Libri e Musica • Corso Buenos Aires, 33/35 • MILANO La Feltrinelli Libri e Musica • Via Melo, 119 • BARI La Feltrinelli Libri e Musica • Piazza Piemonte, 1 • MILANO Libreria Fassi – Articolo 21 • Largo Rezzara, 4/6 • BERGAMO Libreria Popolare di Via Tadino • Via Tadino, 18 • MILANO Libreria IBS • Via XX Settembre, 78/80 • BERGAMO Librerie Feltrinelli • Via Manzoni, 12 • MILANO Libreria Palomar • Via A. Maj 10/I • BERGAMO Librerie Feltrinelli Duomo • Via Foscolo, 1/3 • MILANO Feltrinelli International • Via Zamboni, 7/B • BOLOGNA Librerie Feltrinelli XXII Marzo • Corso XXII Marzo, 4 • MILANO Libreria di Cinema, Teatro e Musica • Via Mentana, 1/C • BOLOGNA Libreria dello Spettacolo • Via Terraggio, 11 • MILANO Libreria IBS • Via Rizzoli, 18 • BOLOGNA Joo Distribuzione • Via Argelati, 35 • MILANO Librerie Feltrinelli • Piazza Ravegnana, 1 • BOLOGNA Librerie Feltrinelli • Via Cesare Battisti, 17 • MODENA Librerie Feltrinelli • Via dei Mille, 12/A/B/C • BOLOGNA La Feltrinelli Libri e Musica • Via Cappella Vecchia, 3 • NAPOLI La Feltrinelli Libri e Musica • Corso Zanardelli, 3 • BRESCIA Librerie Feltrinelli • Via T. D’Aquino, 70 • NAPOLI Librerie Feltrinelli • Corso Trieste, 7 • CASERTA La Feltrinelli Express • Varco Corso A. Lucci (interno Stazione FS) • NAPOLI La Feltrinelli Libri e Musica • Via Etnea, 283/287 • CATANIA Libreria IBS • Corso Italia, 21 • NOVARA Libreria del Cinema • Via Mentana, 15/D • COMO Librerie Feltrinelli • Via San Francesco, 7 • PADOVA Libreria IBS • Piazza Trento/Trieste (Palazzo S. Crispino) • FERRARA Broadway Libreria dello Spettacolo • Via Rosolino Pilo, 18 • PALERMO Librerie Feltrinelli • Via Garibaldi, 30/A • FERRARA La Feltrinelli Libri e Musica • Strada Farini, 17 • PARMA Libreria IBS • Via Dei Cerretani, 16/R • FIRENZE L’Altra Libreria S.a.s. • Via U. 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Sociale • Via Vincenzi, 13/A • REGGIO EMILIA Librerie Feltrinelli Rimini • Largo Giulio Cesare, 4 • RIMINI Altroquando • Via Del Governo Vecchio • ROMA La Feltrinelli Libri e Musica • Largo di Torre Argentina, 5/10 • ROMA Libreria IBS • Via Modena, 6 • ROMA Librerie Feltrinelli • Via V.E. Orlando, 78/81 • ROMA La Feltrinelli Libri e Musica • Corso V. 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La politica è qualcosa quanto stiamo guardando. nell’aria che respiriamo: i Greci già lo avevano capito. Nei film di Zeitlin e Van Sant si passa invece a porre E ci mancherebbe. Ci sono molti modi di agire politi- attenzione su due comunità. Lo sguardo politico si cala camente: il fare artistico è uno di essi. Perché l’arte nelle dinamiche di due gruppi lontani fra loro anni luce, della rappresentazione non dovrebbe essere un’arte nonostante la comune nazionalità, ma entrambi anima- politica? Andate a dirlo a Eschilo.Tornando a noi,ogni ti da congenito antagonismo nei confronti delle richieste film è dunque politico, a rigore: voce singolare di un provenienti dal potere, sia esso politico o economico. Dal discorso generale perennemente aperto, che si produce potere tout court, verrebbe da dire. Le persone che ne nelle forme del suo farsi come nei contenuti del suo fanno parte appartengono comunque, anche se in forme dirsi, senza soluzione di continuità. Ma è vero che, a più o meno estreme, all’America degli emarginati: sog- volte, capita di assistere a un improvviso addensarsi di getti buoni per uno sfruttamento a costo zero o addirit- opere per le quali la politica sembra costituire il prin- tura da tenere segregati, facendo finta che non esistano cipale e necessario input, che ne ha permesso la realiz- o – se proprio – imprigionandoli nelle maglie assisten- zazione: come una chiamata cui era impossibile non ziali di uno Stato troppo caritatevole per essere amico. rispondere. Zeitlin lavora sul confine sfumato tra cronaca, mito e Partiamo da Hollywood. Inevitabilmente. La full fiaba nel tratteggiare la ricerca di un vero e proprio immersion di Spielberg tra le quinte della tragedia della riscatto dalla civiltà a favore di una dimensione quasi Guerra di Secessione ci appassiona per le sue due ore e arcaica del rapporto tra uomo e natura.Van Sant mette mezza dedicate ai sotterfugi e ai colpi bassi parlamenta- invece in scena la crisi morale di un procacciatore di ri, capaci però di trasformare l’arte del compromesso profitti al servizio del capitale, costretto a riconoscersi nello strumento necessario a un cambiamento epocale vittima tra le vittime e a fare i conti con una parte di sé dei riferimenti etici collettivi. Per contro,Tarantino – tra che credeva ormai lontana, perduta nei ricordi di una cinefilia esasperata e ironia para-ucronica – convoglia il povertà per la quale provare solo vergogna. suo surplus di sentimentale disposizione a schierarsi Ed eccoci infine, ma non certo da ultimo in importan- senza esitare dalla parte dei più deboli in una macchina za, in Europa, a Olivier Assayas. Che si fa carico di ammazzacattivi in piena regola. Al cui meccanismo ricondurre un’epoca ormai lontana dentro i canoni del implacabile non esita a sacrificare anche se stesso, in romanzo storico e di formazione: la Storia, la Politica, un’esplosione catartica fors’anche di vago sapore meta- l’Arte, il Soggetto – tutti argomenti in maiuscolo ma forico. Ultima, ma solo per data di uscita in sala, che, riconsegnati alla dimensione delle vicissitudini e dei Bigelow ci riporta senza retorica e mezzi termini al vagabondaggi dei suoi giovani (la rivoluzione è roba da decennio appena trascorso per mostrarci – grazie al giovani) protagonisti, acquistano forse la loro dimensio- 522 cinema – ciò che la caotica congerie informativa, alleata ne più autentica. In grado di comunicare ancora, e alla strategia esclusiva del potere, ci nasconde: una nonostante tutto, il senso di un entusiasmo. “riconfigurazione della realtà”, legittimata dall’assun- Che tutto questo non vi sembri poco. cineforum 1 522_01-02 11-04-2013 10:29 Pagina 2 cineforum rivista mensile di cultura cinematografica anno 53 - n. 2 - Marzo 2013 Edita dalla In copertina Federazione Italiana Cineforum Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow Direttore responsabile: Adriano Piccardi • [email protected] Comitato di redazione: Chiara Borroni, Gianluigi Bozza (direttore SOMMARIO editoriale), Roberto Chiesi, Bruno Fornara, Luca Malavasi, Emanuela Martini, Angelo Signorelli, Fabrizio Tassi Segreteria di redazione: EDITORIALE Arturo Invernici, Daniela Vincenzi Adriano Piccardi/Politiche 1 Collaboratori: Sergio Arecco, Elisa Baldini, Alberto Barbera, PRIMOPIANO QUALCOSA NELL’ARIA Marco Bertolino, Francesca Betteni-Barnes D., Emanuela Martini/Cinema “dell’anima” 5 Pietro Bianchi, Pier Maria Bocchi, Paola Brunetta, Pietro Bianchi/La biografia del Sessantotto 8 Francesco Cattaneo, Massimo Causo, Roberto Manassero/Non per la rivoluzione, ma per se stessi 11 Rinaldo Censi, Carlo Chatrian, Andrea Chimento, Tullio Masoni/Di