La Capra Girgentana L’Indirizzo Produttivo È Principalmente Quello Della Produzione Di Latte Che Viene Destinato Sia Al Consumo Diretto Che Alla Caseifi Cazione

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Capra Girgentana L’Indirizzo Produttivo È Principalmente Quello Della Produzione Di Latte Che Viene Destinato Sia Al Consumo Diretto Che Alla Caseifi Cazione Razze zootecniche in pericolo di estinzione: la capra Girgentana L’indirizzo produttivo è principalmente quello della produzione di latte che viene destinato sia al consumo diretto che alla caseifi cazione. La produzione di carne è rappresentata dai capretti da latte La razza caprina Girgentana La capra deve la sua denominazione Girgentana a «Girgenti», oggi Agrigen- presenta to, capoluogo della omonima corna provincia, dove un tempo que- caratteristiche sta capra era assai diffusa. a forma di spirale, LA CONSISTENZA portate da entrambi La capra Girgentana dal 1998 fi gura i sessi. nel Libro genealogico della specie capri- L’altezza na e la sua consistenza si attesta attual- al garrese mente su circa 800 capi. (freccia) è di 80 cm LE CARATTERISTICHE per le femmine e di 85 cm La capra Girgentana è un animale di per i maschi taglia media, con testa piccola e legge- ra, profi lo fronto-nasale camuso (legger- mente concavo) per lo sviluppo pronun- ciato delle ossa frontali. Si caratterizza per la presenza di barba sia nel maschio che nella femmina. Le corna, presenti in duzione del latte (400-450 kg per latta- ti parte integrante dell’abitazione, in cui entrambi i sessi, sono tipiche a forma di zione, che dura 150-180 giorni) che vie- l’allevatore risiedeva con la famiglia. Le spirale, quasi verticali, pressoché unite ne destinato sia al consumo diretto che nuove norme in materia di sanità e il con- alla base, molto sviluppate nei maschi. alla caseifi cazione (caprino girgentano, seguente divieto di stabulazione delle ca- Il colore del mantello è bianco con la caprini freschi, caprino siciliano, cane- pre entro i centri abitati non ha cambiato fronte e i mascellari di colore fulvo e rara- straio siciliano misto). il sistema di allevamento che è rimasto di mente grigio, spesso caratterizzato da una La produzione della carne è rappre- tipo intensivo o semi-intensivo. vasta picchiettatura. La stessa colorazione sentata dai capretti da latte (7-10 kg di è presente anche sulle orecchie, interes- media), che vengono sacrifi cati intorno COSA FARE PER SALVARLA sando spesso anche il garrese (vedi frec- ai 30 giorni di età. cia nella foto). L’allevamento. L’allevamento è ri- L’obiettivo primario è la salvaguar- Le produzioni. L’indirizzo produt- masto tipicamente familiare. In passato i dia della razza attraverso la valorizza- tivo è principalmente quello della pro- ricoveri venivano ricavati in locali, facen- zione della produzione di latte, special- mente di quello destinato alla trasforma- zione casearia. I contributi per l’allevamento Luigi Liotta, Vincenzo Chiofalo La razza è stata inserita nel Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 dell’associazione Rare della Regione Siciliana e gode di un contributo annuo pari a 200 euro per Unità bovina adulta (1 Uba equivale a 7 capre). Per informazioni sui contributi vi Puntate pubblicate. potete rivolgere all’Associazione regionale allevatori - Via Giovanni XXIII, 44 - • Asino Grigio Siciliano (n. 3/2007), peco- 92100 Agrigento - Tel. 0922 20648 - 0922 24662 - E-mail: [email protected] ra Matesina (n. 4/2007), Cavallo del Ven- tasso (n. 5/2007), bovino Barà (n. 6/2007), Indirizzi per l’acquisto di esemplari capra Argentata dell’Etna (n. 7-8/2007), ca- pra bianca dei Monti Aurunci (n. 9/2007), Per conoscere l’indirizzo di allevatori potete rivolgervi, oltre che all’Associa- pecora Garfagnina Bianca (n. 10/2007), zione di razza (vedi sopra), anche a: capra Alpina comune (n. 11/2007), pecora – Rare (dr. Luigi Liotta - Facoltà di medicina veterinaria di Messina - Dip. Pomarancina (n. 12/2007), capra Cilenta- morfologia, biochimica, fi siologia e produzioni animali - Polo Universitario na (n. 1/2008), pecora Cornella Bianca (n. Annunziata - 98168 Messina - Tel. 090 3503544 - Fax 090 3503973 - E-mail: 3/2008), cavallo Sanfratellano (n. 4/2008), [email protected] capra Valdostana (n. 5/2008), bovina Si- – Associazione regionale allevatori della Sicilia - Via Principe di Belmonte, 55 - ciliana (n. 6/2008), capra Lariana (n. 7- 90139 Palermo - Tel. 091 585109 - Cell. 340 4771387 - E-mail: segreteria@ara- 8/2008), capra Girgentana (n. 9/2008). sicilia.it CONTROLLO INDIRIZZI AL 9-7-2008 VITA IN CAMPAGNA 9/2008 ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PICCOLI ALLEVAMENTI 43 www.vitaincampagna.it/newsletter.
Recommended publications
  • Piano Di Sviluppo Rurale 2000 – 2006 Allegati
    ALLEGATO 1 alla deliberazione n……….del…. composto da 377 pagine Direzione Generale Agricoltura Piano di sviluppo rurale 2000 – 2006 Allegati 269 ALLEGATO 1 alla deliberazione n……….del…. composto da 377 pagine Elenco dei Comuni ricadenti in zone svantaggiate pag. 271 Elenco delle aree eligibili all’Obiettivo 2 pag. 277 Elenco dei Comuni appartenenti al territorio classificato di bonifica pag. 281 Giustificazione economica degli indennizzi per il sostegno delle misure agroambientali pag. 290 Principi generali di normale buona pratica agricola nella Regione Lombardia pag. 311 Requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali pag. 324 Approfondimento sulla presenza femminile nell’agricoltura Lombarda pag. 326 Elenco delle Razze in via di estinzione pag. 331 Sbocchi di mercato: pag. 342 1 Settore carne 2 Settore latte 3 Settore vitivinicolo 4 Settore ortofrutta 5 Settore cereali 6 Settore olio di oliva 7 Settore uova 8 Settore florovivaismo 9 Settore alimenti per animali Elenco dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale individuati ai sensi delle Dir. 92/43/CEE e 79/409/CEE proposti per la Regione Lombardia pag. 373 270 ALLEGATO 1 alla deliberazione n……….del…. composto da 377 pagine Allegato 1 Elenco dei Comuni ricadenti in area svantaggiata Provincia di Bergamo - Adrara San Martino - Cusio - Adrara San Rocco - Dossena - Albino - Endine Gaiano - Almenno San Bartolomeo - Entratico - Almenno San Salvatore - Fino del Monte - Algua - Fiorano al Serio - Alzano Lombardo - Fonteno - Ardesio - Foppolo
    [Show full text]
  • Landwirtschaftliche Genressourcen Der Alpen
    Landwirtschaftliche Genressourcen der Alpen 1 Anschrift der Autoren Monitoring Institute for Rare Breeds and Seeds in Europe Schneebergstr. 17, CH-9000 St.Gallen http://www.monitoring-inst.de Koordination und Redaktion Hans-Peter Grünenfelder, St.Gallen Projekt management Nadine Müller, Zurich Plants (A, D, F, SLO) Uenal Bussaglia, St. Gallen Translation Ute Dietrich, Witzenhausen; Silvia Dingwall, Nussbaumen Traductions Monique Dousse, Birmensdorf Traduzioni Renza Prandino, Torino Prevod Borut Stumberger, Cirkulane Umschlag und Illustration Atelier Silvia Ruppen, Vaduz Layout Jacqueline Annen, Maschwanden Zitierung Monitoring Institute for Rare Breeds and Seeds in Europe, 2003: Agricultural Genetic Resources in the Alps, Landwirtschaftliche Genressourcen der Alpen, Ressources génétiques agricoles des Alpes, Risorse genetiche agricole delle Alpi, Kmetijski genetski viri v Alpha. Zürich, Bristol-Stiftung; Bern, Stuttgart, Wien, Haupt. 177 S. + CD-ROM. Bibliografische Information der Deutschen Bibliothek Die Deutsche Bibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über <http://dnb.ddb.de> abrufbar. ISBN 3-258-06669-8 Alle Rechte vorbehalten Copyright © 2003 by Haupt Berne Jede Art der Vervielfältigung ohne Genehmigung des Verlages ist unzulässig. Dieses Papier ist umweltverträglich, weil chlorfrei hergestellt. 2 Inhaltsverzeichnis 1. Vorwort 10 2. Synthese 11 2.1. Problemstellung und Auftrag 11 2.2. Pflanzengenetische Ressourcen: Zusammengefasste Ergebnisse nach Ländern 12 2.3. Tiergenetische Ressourcen: Zusammengefasste Ergebnisse nach Ländern 22 2.4. Genereller Handlungsbedarf im Alpenraum 34 3. Einführung 35 3.1. Aktualisierung der Studie ‚Landwirtschaftliche Genressourcen der Alpen’ 35 3.2. Der globale Aktionsplan 38 3.3. EU Projekte und Bestimmungen betreffend landwirtschaftliche Biodiversität 38 3.4. Wichtige internationale Gremien und Datenbanken 42 3.5.
    [Show full text]
  • Linee Guida Per La Conservazione E La
    La Newsletter n.53 di R.A.R.E. Novembre 2016 Cari Soci, in questa Newsletter troverete un sunto delle relazioni presentate nel corso del Convegno annuale di RARE tenutosi a Guastalla (RE) nell’ambito della manifestazione “Piante e animali perduti” del Comune di Guastalla. Informazioni sulla nostra associazione sono reperibili sul nostro sito: o www.associazionerare.it Abbiamo di recente aperto anche un account di RARE (RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) su FaceBook, vi invitiamo a cercarci, comunicare notizie, opinioni… o https://www.facebook.com/associazionerare/?fref=ts è possibile contattarci via mail al nostro indirizzo di posta elettronica: o [email protected] o telefonando al numero: 0968.51633 (Floro De Nardo) Ricordiamo che non verranno più spedite NL ai soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Le quote associative sono: € 25 (socio sostenitore) o almeno € 10 (socio simpatizzante). Spero che, anche nel 2015, continuerai a sostenere R.A.R.E. rinnovando la tua adesione con un versamento su CCP n° 21786397 intestato a RARE – Via Nemo Sottili, 1 – 42123 Reggio Emilia. E’ possibile versare la quota di adesione tramite bonifico bancario utilizzando l’IBAN n. IT31Z0760101000000021786397 ma per l’invio delle Newsletter ed eventuali comunicazioni, si invita chi paga tramite bonifico ad inviare i propri dati, via mail all’indirizzo dell’associazione indicato sopra. In questo numero 14° convegno annuale di RARE …………………….…………………..……2 Riccardo Fortina - Università di Torino, RARE
    [Show full text]
  • Le Razze Autoctone Caprine Dell'arco Alpino E I Loro Sistemi Di Allevamento
    Michele Corti1,2, Luigi Andrea Brambilla1 1Associazione R.A.R.E (Razze autoctone a rischio di estinzione) 2 Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria Convegno L’allevamento ovicaprino nelle Alpi: Razze, tradizioni e prodotti in sintonia con l’ambiente Cavalese il 21 settem- bre 2002, pp. 61-80 Le razze autoctone caprine dell’arco alpino e i loro sistemi di alleva- mento Parte prima aspetti generali Introduzione Nel corso degli ultimi 20 anni la capra ha riconquistato un posto di tutto rispetto nel quadro del sistema zootecnico alpino. A partire dall’età moderna (XVI secolo) le trasformazioni dell’agricoltura e della socie- tà (non solo in ambito alpino ma anche nel più vasto ambito europeo) avevano sempre più circoscritto l’importanza della capra nell’ambito dell’economia di sussistenza. La crisi delle piccole comunità alpine e l’applicazione di misure forestali e fiscali anti-capre nel corso del XX secolo hanno condotto alla pres- soché totale scomparsa dell’allevamento caprino in alcune aree delle Alpi orientali ed ad un drastico ri- dimensionamento del patrimonio allevato anche nelle Alpi centrali e occidentali. L’aspetto più noto del revival caprino è consistito nell’introduzione di nuove razze “migliorate” o “gentili” e, con esse, di nuove tecniche di allevamento e tecnologie casearie. In questo modo la capra è uscita da una condizione di marginalità zootecnica. Meno note risultano le trasformazioni che hanno interessato il mondo dell’allevamento “tradizionale”. Anch’esso ha conosciuto un’evoluzione importante, segnata in alcuni casi da dinamiche positive, in al- tre da atrofizzazione o regressione. Tale dinamica dal punto di vista quantitativo si è tradotta in un for- te recupero del patrimonio caprino alpino che è cresciuto in modo significativo dai minimi degli anni ’70 sino agli anni ’90 del XX secolo.
    [Show full text]
  • Country Report Italy 2011
    European Regional Focal Point for Animal Genetic Resources (ERFP) 21 st April 2011 ERFP Country report 2010 – 2011 COUNTRY: ITALY reported by: Giovanni Bittante Strategic Priority Area 1: Characterization, Inventory and Monitoring of Trends and Associated Risks The inventory of Italian animal genetic resources and the monitoring of trends and associated risks has been undertaken and summarized il the paper "Italian animal genetic resources in the Domestic Animal Diversity Information Systm of FAO" (Giovanni Bittante, 2011, Italian Journal of Animal Science,vol 10:e29, Annex 2). Several research activities on this topic have been carried out by Universities and Research Institutions. Among them see the important activity of ConSDABI (Annex 3). Strategic Priority Area 2: Sustainable Use and Development Beyond the systematic control of animals of Italian populations (herd books, pedigree registries, milk recording, type evaluation, etc.) made by the different associations of breeders, as outlined in Annex 2, several projects dealing with sustainable use, products valorisation and development has been carried out by national and local governments, agencies, breeders associations and consortia. Strategic Priority Area 3: Conservation (please give details for the most relevant institutions for national genebanks / cryopreservation in the table in Annex 1) In situ conservation activities are going on for almost all the Italian AnGR, while the project of a national virtual cryo-bank is not yet fully established, despite the intense work of the
    [Show full text]
  • Report on the State of Animal Genetic Resources in Italy
    Report on the State of Animal Genetic Resources in Italy English (Compact version) July 2005 Report on the State of Animal Genetic Resouces in Italy INTRODUCTION The authorization for the preparation of this Report on the State of Animal Genetic Resources in Italy has been extended in March 2001 following a communication from the Director General of the Food and Agriculture Organization of the United Nations – FAO. The Ministry of Agricultural and Forestry Policies (MiPAF) has assigned the task of preparing this First Report to ConSDABI (Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative) under the direction of Prof. Donato Matassino. This Report, in synthesis, describes the current situation of animal genetic resources for food and agriculture and identifies the needs to implement their monitoring, conservation and utilization, their potential contribution to agriculture, nutrition and to sustainable and multifunctional rural development; it also analyzes the current capacity of the country for the management of these resources and describes the priorities that may be useful for international cooperation. 1 Report on the State of Animal Genetic Resouces in Italy CHAPTER 1 THE STATE OF BIODIVERSITY IN THE ANIMAL SECTOR IN ITALY 1.1. Italian agriculture, animal production systems and relative biodiversity 1.1.1. The country Italy has borders with France (west), Switzerland and Austria (north), Slovenia (east), and in its interior is found the Vatican State and San Marino. The country has 20 regions with 103 provinces and 8.101 municipalities (comuni). In 2003 it had 57, 3 million inhabitants on an area of 301.336 km2, and a mean density of 190 inhabitants / km2.
    [Show full text]
  • Disciplinare LG E RA Caprini 2010X
    ALLEGATO 1 DISCIPLINARE DEL LIBRO GENEALOGICO E DEL REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CAPRINA Art. 1 1. Ai sensi dell’art. 3 della legge 15 gennaio 1991, n. 30 e dell’art. 1 della legge 3 agosto 1999, n. 280, l’Associazione Nazionale della Pastorizia (AssoNaPa), Ente giuridicamente riconosciuto con D.P.R. 29 ottobre 1963, n. 1871, gestisce il libro genealogico ed il registro anagrafico delle razze della specie caprina allevate in Italia secondo le prescrizioni del presente disciplinare in armonia con la normativa comunitaria. Art. 2 1. Il libro genealogico rappresenta lo strumento per il miglioramento genetico delle razze della specie caprina allevate in Italia, ed ha la finalità di indirizzare, sul piano tecnico, l'attività di selezione e di produzione delle singole razze, promuovendone, nel contempo, la valorizzazione economica. 2. Le razze del libro genealogico, individuate in base alla loro dimensione numerica ed alla fattibilità per ciascuna di esse di uno schema di selezione, sono indicate nell’allegato A. Art.3 1. Il registro anagrafico della specie caprina rappresenta lo strumento per la salvaguardia e conservazione delle popolazioni caprine non sottoposte ad un piano nazionale di selezione. 2. Il registro anagrafico si distingue in due sezioni: a) registro dei tipi genetici autoctoni, allegato B; b) registro delle razze estere a limitata diffusione in Italia, allegato C. 3. Il registro dei tipi genetici autoctoni conserva le informazioni genealogiche dei soggetti iscritti al fine della conservazione delle popolazioni con particolare attenzione al mantenimento della loro variabilità genetica e promuovendone, al contempo ove possibile, la valorizzazione economica. 4. Il registro delle razze estere a limitata diffusione di cui al punto 2 del presente articolo conserva le informazioni genealogiche dei soggetti iscritti al fine di una loro corretta utilizzazione per la riproduzione in purezza o per il loro impiego in eventuali futuri programmi nazionali di miglioramento genetico.
    [Show full text]
  • Atlante Delle Razze Autoctone Bovini, Equini, Ovicaprini, Suini Allevati in Italia
    00_Avanti_00_Avanti 15/07/19 10.26 Pagina I L'estratto contiene pagine non in sequenza Atlante delle razze autoctone Bovini, Equini, Ovicaprini, Suini allevati in Italia Daniele Bigi e Alessio Zanon 00_Avanti_00_Avanti 20/12/19 15.51 Pagina II L'estratto contiene pagine non in sequenza 1a edizione: novembre 2008 2a edizione: gennaio 2020 In copertina: Asino Romagnolo (A. Zanon, RARE); Scrofa Casertana (V. Peretti, RARE); Cavallo Salernitano (V. Peretti, RARE); Vacca Piemontese con vitello (R. Fortina, RARE); Capra Alpina Comune (L. Brambilla, RARE). © Copyright 2020 by “Edagricole – Edizioni Agricole di New Business Media S.r.l.”, Via Eritrea, 21 – 20157 Milano Redazione: Piazza G. Galilei, 6 – 40123 Bologna Vendite: tel. 051/6575833; fax 051/6575999 email: [email protected] – www.edagricole.it 5561 Proprietà letteraria riservata - printed in Italy La riproduzione con qualsiasi processo di duplicazione delle pubblicazioni tutelate dal diritto d’autore è vietata e penalmente perseguibile (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633). Quest’opera è protetta ai sensi della legge sul diritto d’autore e delle Convenzioni internazionali per la protezione del diritto d’autore (Convenzione di Berna, Convenzione di Ginevra). Nessuna parte di questa pubblicazione può quindi essere riprodotta, memoriz- zata o trasmessa con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma (fotomeccanica, fotocopia, elettronica, ecc.) senza l’autorizzazione scritta dell’editore. In ogni caso di riproduzione abusiva si procederà d’ufficio a norma di legge. Progetto
    [Show full text]
  • Enti Selezionatori Che Tengono Libri Genealogici Per Gli Animali Riproduttori Di Razza Pura
    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/716 DELLA COMMISSIONE del 10 aprile 2017 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2016/1012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli di formulari da utilizzare per le informazioni da includere negli elenchi degli enti selezionatori e degli enti ibridatori riconosciuti. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 109/1. DIPEISR - Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale DISR - Direzione generale dello sviluppo rurale DISR VII - Produzioni animali Dirigente: dott. Francesco BONGIOVANNI Via XX Settembre, 20 - 00187 Roma Piano 3, Stanza 96 Telefono: +39 06 4665 5096 E-Mail: [email protected] PEC: [email protected] WWW: https://www.politicheagricole.it/ ____________________________________________________________________ Enti selezionatori che tengono libri genealogici per gli animali riproduttori di razza pura Enti ibridatori che tengono registri suini ibridi per i suini ibridi riproduttori 1 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/716 DELLA COMMISSIONE del 10 aprile 2017 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2016/1012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli di formulari da utilizzare per le informazioni da includere negli elenchi degli enti selezionatori e degli enti ibridatori riconosciuti. Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 109/1. I. Enti selezionatori che tengono libri genealogici per gli animali riproduttori di razza pura a) Animali riproduttori di razza
    [Show full text]
  • Le Razze Caprine Arco Alpino 2006
    Le razze caprine autoctone del Piemonte1, Valle d’Aosta1, Lombardia2, Trentino-Alto Adige2 e Friuli Venezia Giulia3 Alpina Sinonimi: chiamata Alpina comune in Piemonte, Nostrana nelle Alpi lombarde Area di origine e di diffusione: marco-popolazione è la probabile e diretta discendente di quella caprina primaria alpina, un tempo unica, e diffusa su tutte le Alpi e Prealpi e anche nel territorio collinare pedemontano e di alta pianura. Ha visto restringersi il proprio areale a seguito dell’erosione (genetica-territoriale), e dell’inquinamento genetico da parte di razze cosmopolite e autoctone standardizzate. E’ diffusa in tutto l’arco alpino italiano e estero, con la possibile presenza di vari ceppi locali ad individuazione principalmente territoriale, anche se risulta improbabile il loro totale isolamento che li abbia preservati dalla possibile utilizzazione di riproduttori di altre razze. È stata testimoniata la sua presenza, con lavori di ricerca, in Lombardia, su entrambe le sponde del Lago di Como, in Valchiavenna, in Valtellina, nelle Alpi Orobiche, nelle valli bresciane. In Piemonte, in tutte le aree alpine delle province di Cuneo, Torino e Verbano C.O. Consistenza: da accertare, ed è in probabile diminuzione. Si presume che ve ne siano circa 100.000 capi ma l’unica area dove è stato svolto un lavoro di censimento è il Verbano Cusio Ossola in Piemonte dove ne sono stati individuati quasi 6.000 capi, in Lombardia ve ne sarebbero circa 15.000 (incluse popolazioni di capra Lariana e Ciavenasca). Descrizione morfologica: proprio per le sue caratteristiche di popolazione vicina a quella primaria, non ha subito un vero e proprio processo di standardizzazione, quindi la sua caratteristica principale e peculiare è la grande ricchezza di differenti caratteri morfologici che risultano presenti in tutte le loro variabili.
    [Show full text]
  • Codifiche E Aggiornamento Codifiche
    MANUALE DI USO Manuale 014 CODIFICHE E AGGIORNAMENTO CODIFICHE Ultima revisione 31 Maggio 2018 Man014 – Codifiche e aggiornamento codifiche – 31 maggio 2018 Pag. 1 CODIFICHE Le codifiche sono tutti i codici che vengono utilizzati nel programma per definire le caratteristiche dell’informazione. I codici sono spesso utilizzati nelle liste al posto della descrizione estesa. Le codifiche sono registrate nel Data Base centrale e vengono salvate in locale dal programma per velocizzare la consultazione e l’utilizzo del software. Le codifiche non subiscono generalmente modifiche e vengono aggiornate ad ogni aggiornamento del programma. Qualora si dovesse procedere ad un aggiornamento nel Data Base centrale di alcune codifiche (ad esempio se si aggiungono Patologie mancanti), l’utente può procedere manualmente cliccando su Aggiorna Codifiche nel menu in alto a sinistra. Indice Codifiche incluse nel documento: RAZZE DIFFICOLTA’ AL PARTO STATI RIPRODUTTIVI CODICI EVENTI PATOLOGIE METODI DI CONTROLLO FUNZIONALE Man014 – Codifiche e aggiornamento codifiche – 31 maggio 2018 Pag. 2 RAZZE Specie Razza Specie Razza Cod Descrizione Cod Descrizione Cod Descrizione Cod Descrizione ND Non Definito ND Non definito AT Tuxer 70 Bufalo Mediterraneo AY Ayrshire 70 BUFALI Z0 Bufalo Meticcio BA Blonde d'Aquitaine Z1 Bufalo Murrah CZ Cserwona Polska -2 Rotbunte (importato) DX Dexter -1 Rotbunte (discendenza) GR Guernsey 00 Meticcia GW Galloway 01 Bruna HE Hereford 02 Frisona Italiana HL Highland 03 Valdostana Pezzata Rossa HS Hérens (Heringer ) 04 Pezzata Rossa Italiana
    [Show full text]
  • Università Degli Studi Di Padova
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di AGRONOMIA ANIMALI ALIMENTI RISORSE NATURALI E AMBIENTE - DAFNAE SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN: SCIENZE ANIMALI INDIRIZZO:GENETICA, BIODIVERSITA’, BIOSTATISTICA E BIOTECNOLOGIE CICLO: XXIV SVILUPPO DI METODI PER LA GESTIONE DI RAZZE AUTOCTONE ITALIANE Direttore della Scuola: Ch.mo Prof. Martino Cassandro Coordinatore d’indirizzo: Ch.mo Prof. Roberto Mantovani Supervisore: Ch.mo Prof. Roberto Mantovani Dottorando: Manolo Cappelloni A Luca 2 INDICE ABSTRACT ......................................................................................................................................................... 5 RIASSUNTO ....................................................................................................................................................... 7 1. INTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 10 1.1 IL RUOLO DEI CONTROLLI FUNZIONALI SUL PATRIMONIO ZOOTECNICO NAZIONALE. .......................... 10 1.2 I METODI UFFICIALI DI CONTROLLO FUNZIONALE E LA GESTIONE DEL DATO. ....................................... 13 1.3 L’EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SPECIE E RAZZA ................................................................................. 14 1.4 LE DIFFERENZE TRA LIBRO GENEALOGICO E REGISTRO ANAGRAFICO. ................................................... 17 1.5 LE ATTIVITÀ INERENTI LA GESTIONE DEL REGISTRO ANAGRAFICO. .......................................................
    [Show full text]