Annali Del Museo Pasqualino
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Opera Dei Pupi
Filozofická fakulta Univerzity Karlovy v Praze Ústav románských studií Italianistika Diplomová práce Bc. Karolína Jarošková Opera dei Pupi Opera dei Pupi 2015 Vedoucí práce: PhDr. Mgr. Alice Flemrová, Ph.D Tímto chci poděkovat paní PhDr. Alici Flemrové, Ph.D. za užitečné rady a za čas, který mi věnovala během psaní této diplomové práce. Prohlašuji, že jsem diplomovou práci vypracovala samostatně, že jsem řádně citovala všechny použité prameny a literaturu a že práce nebyla využita v rámci jiného vysokoškolského studia či k získání jiného nebo stejného titulu. V Praze dne 28. července 2015 Abstrakt Cílem této diplomové práce je představit čtenáři lidové loutkové divadlo opera dei pupi, které se rozvinulo zejména na Sicílii ve druhé polovině 19. století. V úvodní části popíšu literární vlivy, které živily tuto tradici, ze které pak loutkáři čerpali látku pro svůj repertoár, kterým byly v první řadě příběhy o francouzském králi Karlu Velikém a jeho rytířích, tzv. paladinech. Zmapuji způsob zpracování této látky pro potřeby opery dei pupi a způsob, jakým byla propojena s orální tradicí. Dále představím vedlejší repertoár tohoto divadla, kterým byly například frašky. V následující kapitole se zaměřím spíše na formální stránku opery dei pupi, která zahrnuje osobnost loutkáře, jeho činnost, strukturu samotného divadla, charakteristiku loutek a jejich ovládání. V této části rovněž popíšu specifický koncept každodenních představení na pokračování, a jak v praxi tato představení probíhala. V analytické části se zaměřím na proces uvedení děje na scénu, který zahrnuje jak improvizaci, tak i pevně daná pravidla. Stěžejním tématem této části je pak tzv. copione, což jsou loutkářovy vlastnoručně psané poznámky, o které se opíral při uvedení představení. -
Codici E Documenti Dell'opera Dei Pupi Di Tradizione Catanese
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA Dottorato di ricerca in Studi sul Patrimonio Culturale – XXIX Ciclo Simona Scattina Nella bottega della famiglia Napoli: codici e documenti dell’Opera dei pupi di tradizione catanese Tesi di Dottorato Tutor Chiar.ma Prof.ssa Stefania Rimini Coordinatore Chiar.ma Prof.ssa Grazia Pulvirenti 1 A Chiara e a Salvo e ai loro preziosi scatti 2 Indice Introduzione 5 Sul teatro di figura Capitolo 1 Premessa 9 Il teatro di figura in Italia 10 Il teatro di figura all’estero 18 Il teatro di figura e i suoi teorici 24 Marionette che passione! Tra seduzioni e testimonianze 32 Capitolo 2 Il teatro siciliano delle marionette 44 I capolavori del patrimonio immateriale 51 La compagnia La Marionettistica dei fratelli Napoli 53 Le ragioni del conservare: i fratelli Napoli 54 Il mestiere – I codici Capitolo 3 Il codice figurativo I cartelli del teatro dei pupi 60 I cartelli di tipo Palermitano 61 I cartelli di tipo Catanese 62 Aspetti formali e socio-culturali dell’arte popolare in Sicilia 68 Tipologia delle fonti iconografiche 71 Il repertorio e il rinnovamento del patrimonio figurativo 77 Gli influssi del teatro “popolare”: le maschere nell’Opera dei pupi 79 Iconografia teatrale 81 Gli influssi del teatro “colto”: codici gestuali e scenografie 82 Le storie dipinte: funzioni d’uso 84 «Noi Napoli ci dilettiamo di pittura» 86 Riscontri iconografici sui cartelli 88 Il Fondo Napoli 92 Bene vs male 93 La fede nei cartelli 97 Il tradimento 100 Malagigi 102 Gran serate 103 Un unicum 105 Cartelli censurati 106 3 Il verso 107 I cartelli -
Annali Del Museo Pasqualino
ANNALI DEL MUSEO PASQUALINO ANNO II, n. 2, 2019 edizioni Museo Pasqualino edizioni Museo Pasqualino direttore Rosario Perricone ANNALI DEL MUSEO PASQUALINO ANNO II, n. 2, 2019 edizioni Museo Pasqualino Rivista annuale Registrazione presso il Tribunale di Palermo n.1/2018 del 10 gennaio 2018 Direttore responsabile Rosario Perricone Redazione Monica Campo Maria Rosaria Fasino Chiara Vaglica ANNALI DEL MUSEO PASQUALINO ANNO II, n. 2, 2019 edizioni Museo Pasqualino © 2019 Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino Piazza Antonio Pasqualino, 5 – 90133 Palermo PA www.edizionimuseopasqualino.it – [email protected] Regione siciliana Assessorato dei beni culturali DGBID e dell’identità siciliana DIREZIONE GENERALE PER LE BIBLIOTECHE Dipartimento dei beni culturali GLI ISTITUTI CULTURALI E IL DIRITTO D’AUTORE e dell’identità siciliana Progetto grafico e impaginazione Salvo Leo · Tundesign.it Stampa Fotograph S.r.l., Palermo In copertina Angelia, pupo palermitano proveniente al teatro di Canino, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, foto di Antonio Cusumano. L’editore è a disposizione per eventuali aventi diritto che non è stato possibile contattare. Il presente volume è coperto da diritto d’autore e nessuna parte di esso può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti d’autore La carta utilizzata utilizzata per la stampa è realizzata -
Epistolario (1816-1817)
ANTONIO CANOVA EPISTOLARIO (1816-1817) A cura di Hugh Honour e Paolo Mariuz tomo i SALERNO EDITRICE ROMA EDIZIONE NAZIONALE DELLE OPERE DI ANTONIO CANOVA COMITATO SCIENTIFICO Gianni Venturi, Presidente . † Giulio Carlo Argan · Franco Barbieri † Elena Bassi · Vittore Branca · Antonio Giuliano · Mario Guderzo † Francis Haskell · Hugh Honour · Gérard Hubert · Paola Marini Paolo Mariuz · † Giuseppe Mazzariol · Fernando Mazzocca † Massimiliano Pavan · Giuseppe Pavanello · † Carlo Pietrangeli Fernando Rigon · Giandomenico Romanelli · Mario Scotti Alberto Vecchi VOLUME XVIII ANTONIO CANOVA EPISTOLARIO (1816-1817) tomo i Antonio Canova, Marte e Venere, incisione di Domenico Marchetti su disegno di Giovanni Tognoli. La traduzione del saggio introduttivo e delle note critiche di Hugh Honour è stata curata da Marcello Fantoni e Paolo Mariuz. isbn 88-8402-376-9 Tutti i diritti riservati - All rights reserved Copyright © 2002 by Salerno Editrice S.r.l., Roma. Sono rigorosamente vietati la ri- produzione, la traduzione, l’adattamento, anche parziale o per estratti, per qualsiasi uso e con qualsiasi mezzo effettuati, compresi la copia fotostatica, il microfilm, la memorizzazione elettronica, ecc., senza la preventiva autorizzazione scritta della Sa- lerno Editrice S.r.l. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge. SOMMARIO INTRODUZIONE xi CRITERI DI TRASCRIZIONE E RINGRAZIAMENTI xxxix TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI DEL TOMO PRIMO xl EPISTOLARIO (1816) 1 A John Fleming INTRODUZIONE La prima lettera di questo volume, scritta il 3 gennaio 1816 « alle ore due di notte » (ossia quattro ore dopo l’Angelus), segna il momento in cui Canova, all’età di 59 anni, inaugura una nuova fase della sua vita. La lettera è indiriz- zata al cardinale Ercole Consalvi, il potente segretario di Stato di Pio VII, che gli aveva affidato la difficile missione di assicurare il ritorno a Roma delle opere d’arte estorte dai Francesi in seguito al trattato di Tolentino ed esposte a Parigi nel Musée Napoleon. -
The Letters of St. Gaspar Del Bufalo 1786
The Letters of St. Gaspar del Bufalo 1786 - 1837 !2 FORWORD In 1968 the Italian Province of the Society of Most Precious Blood published the first volume of the Lettere di S. Gaspare Del Bufalo. This represented the work of Father Luigi Contegiacomo, C.PP.S. Subsequently, Volumes II1 and II2 were published containing in all 484 letters of Saint Gaspar. The work of Father Luigi continues on the letters and other writings of our Founder still contained in the General Archives of the Society. The Parent Corporation of the American Provinces of the Society of the Precious Blood agreed to sponsor the translation into English and publication of the Italian work. A committee was formed consisting of Fathers Ralph Bushell, Lawrence Cyr and James Froelich. Father Raymond Cera agreed to undertake the translation of the Lettere into English. The work of translating the Italian volumes published to date is now finisheFr. Whereas the Italian publication presents the letters in groups according to the persons addressed, we have decided to present the letters according to their chronological origin. As a consequence of this decision the letters are being presented not in bound form but in a looseleaf format. Thus future translations of letters yet to be published can be inserted into the present binders according to the date of their origin. February 25, 1985 !3 Missionaries of the Most Precious Blood Italian Province Rome, Via Narni 29 Tel 727154 Hail to the Divine Blood Provincial Superior Dearly beloved in the Blood of Jesus, It is with a heart full of joy that I prepare to open the way for the publication of the letters and other writings of the Founder. -
Boiardo and Ariosto in Contemporary Sicilian Puppet Theater and the Tuscan-Emilian Epic Maggio
Boiardo and Ariosto in Contemporary Sicilian Puppet Theater and the Tuscan-Emilian Epic Maggio ❦ Jo Ann Cavallo Characters from medieval and Renaissance chivalric texts have been given tangible form through the centuries not only in operatic, melo- dramatic, theatrical and, more recently, cinematic adaptations, but also in popular performance traditions such as Sicilian puppet theater (opera dei pupi) and the folk operas (maggi epici) of the Tuscan-Emilian Apennines. This essay traces the reimagining of a sampling of non- Christian characters and non-European places from Matteo Maria Boiardo’s Orlando Innamorato and Ludovico Ariosto’s Orlando Furioso by a number of contemporary puppet theater and maggio companies. My contention is that an examination of select scenes available online, in conjunction with a close reading of the original episodes, may help students think more deeply about perennial issues addressed in the two poems—related to gender roles, the foreign and religious Other, violence, and political power—that continue to be relevant today.1 1The links for the videos discussed in the essay will be provided in the following end- notes. There is additional material from both traditions (scripts, videos of performances, interviews, photographs) in the database eBOIARDO: https://edblogs.columbia.edu/ eboiardo/. All links are current as of 24 February 2018. MLN 133 (2018): 48–63 © 2018 by Johns Hopkins University Press M L N 49 Sicilian puppet theater No art form has devoted as sustained and elaborate attention to the Orlando Innamorato and the Orlando Furioso as Sicilian puppet theater.2 Although today we are past the time when Orlando and his fellow knights relived their adventures a puntate every evening in teatrini across Sicily and beyond, we can still encounter puppeteers, especially in Palermo, Catania, and Siracusa, who regularly present episodes from the two poems. -
Os Pupi Sicilianos: Memória, Tradição E Inovação De Um Patrimônio Artístico E Cultural1
MÓIN-MÓIN 153 Os pupi sicilianos: memória, tradição e inovação de um patrimônio artístico e cultural1 Ignazio Buttitta Università degli Studi di Palermo – Itália Revista de Estudos sobre Teatro de Formas Animadas de Formas de Estudos sobre Revista Teatro Irmãos Napoli durante um espetáculo. 1 Tradução de Adriana Aikawa da Silveira, doutora em Estudos da Tradução pela Universidade Federal de Santa Catarina – UFSC. MÓIN-MÓIN 154 s Cartaz da Opra dei Pupi. Revista de Estudos sobre Teatro de Formas Animada de Formas de Estudos sobre Revista Teatro MÓIN-MÓIN 155 Resumo: Opra dei pupi é o teatro tradicional de marionetes na Sicília. Por sua importân- cia e especificidade, foi reconhecido pela UNESCO como “obra-prima do patrimônio oral e imaterial da humanidade”. Sua forma típica, caracterizada por temas narrativos cavaleirescos e por pupi armados, originou-se na primeira metade do século XIX, dife- renciando-se em duas tradições distintas: a palermitana e a catanesa. Teatro tipicamente popular, com evidentes características rituais, a opra entra em crise, na metade do século XX, por conta das transformações socioeconômicas e pelo advento de novas formas de entretenimento (cinema, televisão). Mas conhece um reflorescimento, mostrando Animadas de Formas de Estudos sobre Revista Teatro a capacidade de se readaptar a novos tipos de público, fundamentalmente graças a Antonio Pasqualino, que, em 1975, funda o Museo Internazionale delle Marionette, onde até hoje prosseguem iniciativas de estudo e de pesquisa. Palavras-chave: Pupi Siciliano. Opra. Teatro Popular. Patrimônio Artístico e Cultural. Abstract: Opra dei pupi is the traditional theatre of puppets in Sicily. Because of its importance and its specificity, it was recognized by UNESCO as a “masterpiece of the oral and intangible heritage of humanity”. -
Quadrimestrale Di Cultura, Finanza, Economia, Identità E Valori
Quadrimestrale di Cultura, Finanza, Economia, Identità e Valori Anno I - N. 2 Aprile 2011 Luglio Registrazione n. 336 del 20 Dicembre 2010. Distribuzione gratuita Intervista al Il Credito procuratore Cooperativo del tribunale e le sfide del per i minorenni XXI secolo di Palermo PERIODICO QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE DELLA BANCA DON RIZZO Anno I, n. 2, Aprile 2011 – Luglio 2011 DIRETTORE RESPONSABILE Antonio prof. Fundarò COMITATO DI DIREZIONE Giuseppe dott. Mistretta Presidente Banca Don Rizzo Carmelo dott. Guido Direttore Generale Banca Don Rizzo Enzo dott. Nuzzo Vice Presidente Banca Don Rizzo Antonio prof. Fundarò Direttore Responsabile Pasquale prof. Hamel Responsabile Comitato Scientifico Salvatore dott. Cartuccio Ufficio marketing Banca Don Rizzo REDAZIONE Ufficio marketing e comunicazione Via Stefano Polizzi, 13, 91011 Alcamo (Tp) PROGETTO GRAFICO E REALIZZAZIONE EDITORIALE Stampa Stampato in Italia presso Arti Grafiche Campo S.r.l, Alcamo. Fotografie, testi e illustrazioni La rivista pubblica solo gli articoli commissionati. Eventuali proposte di contributi vanno inoltrate al Comitato Editoriale alla seguente email: [email protected] Le fotografie della città di Alcamo sono del maestro fotografo Enzo Adragna, per gentile concessione. Grafica ed impaginazione ADA Comunicazione, Antonio Fundarò, Salvatore Cartuccio. L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. I dati relativi ai destinatari della Rivista vengono utilizzati esclusivamente -
I Pupi Siciliani: Memoria, Tradizione E Innovazione Di Un Patrimonio Artistico E Culturale
MÓIN-MÓIN 177 I pupi siciliani: memoria, tradizione e innovazione di un patrimonio artistico e culturale Ignazio Buttitta Università degli Studi di Palermo – Italia Riassunto: L’opra dei pupi è il teatro tradizionale delle marionette in Sicilia. Per la sua importanza è specificità è stato riconosciuto dall’UNESCO quale “capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”. La sua forma tipica, caratterizzata da temi narrativi cavallereschi e da pupi armati, ha avuto origine nella prima metà dell’Ottocento Animadas de Formas de Estudos sobre Revista Teatro differenziandosi in due distinte tradizioni: quella palermitana e quella catanese. Teatro tipicamente popolare dalle evidenti caratteristiche rituali, l’opra entra in crisi a metà del Novecento a causa delle trasformazioni socio-economiche e dell’affermarsi di nuove forme di intrattenimento (cinema, televisione). Conosce però una rifioritura, most- rando la capacità di riadattarsi a nuove tipologie di pubblico, grazie, essenzialmente, ad Antonio Pasqualino, che, nel 1975, fonda il Museo Internazionale delle Marionette, luogo dove tutt’oggi si proseguono iniziative di studio e di ricerca. Parole-chiave: Pupi siciliani. Teatro Popolare. Patrimonio Artistico e Culturale. Origine, declino e rinascita dell’opra. Il 18 maggio 2001 una giuria internazionale nominata dall’UNE- SCO proclamava l’“Opra dei pupi”, il teatro delle marionette siciliano, “capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, coronando così l’importante lavoro di studio e valorizzazione di questa originale forma di teatro di figura avviato a metà degli anni Sessanta del Novecen- to da Antonio Pasqualino, nel quadro di quel più generale processo di MÓIN-MÓIN 178 riscoperta della cultura popolare, ossia come si diceva allora riprendendo Gramsci delle culture delle “classi subalterne”, che in quegli anni andava maturando in Italia (cf. -
Dal Cunto All'opera Dei Pupi. Il Teatro Di Cuticchio Introduzione Valentina
Valentina Venturini (a cura di) Dal Cunto all’Opera dei pupi. Il teatro di Cuticchio ROMA, DINO AUDINO EDITORE, 2003, PP. 144, EURO 14, 00 Introduzione Valentina Venturini Dal Cunto all’Opera dei pupi «E ora, signuri mei, ddocu a lassu, e n’autra vota va cuntu»... Lo spettacolo è finito, il puparo-cuntista lascia la scena, le luci si accendono ma gli occhi di molti restano immersi nel mondo meraviglia che l’attore ha saputo creare nelle loro menti. Ogni sera Mimmo Cuticchio racconta una storia, servendosi dei suoi pupi, di una spada di legno e di una camicia bianca; e ogni sera la fantasia dello spettatore si accende per ricreare i mondi della memoria, assecondando gli accenti del narratore, le sue parole spezzate in briciole di fuoco, le apparizioni sapientemente suscitate. Le storie variano di spettacolo in spettacolo, quello che non cambia è la linea sulla quale vive l’arte di Cuticchio, la sua traccia materiale fatta di pupi, di spade di legno, del battito del piede, dei silenzi e dei toni di voce. Sono gli strumenti tradizionali dei contastorie del Cunto1 e dei pupari, quelli che segnano le premure, gli appoggi e le sortite fra i quali viaggia Mimmo Cuticchio: non come passeggero da un’arte all’altra ma come nomade verso una terra nuova, quasi un paese, in cui vive e si concentra il suo teatro. Mimmo Cuticchio nasce da una famiglia di pupari di Palermo: il padre fu grande maestro di quest’arte; il nonno, che Mimmo definisce “più teatrinaro che oprante”, gestiva un teatrino di pupi occupandosi anche di reclutare gli opranti, ossia i manovratori e i recitanti; la madre realizza ancora i costumi dei pupi, i sipari, i fondini e dipinge scene e cartelli. -
1982 Parte 1 Pp. 1-309
STRENNA DEI ROMANISTI NATALE DI ROMA Di questa edizione 1 9 8 2 sono state riservate n. 900 copie al ab U. c. MMDCCXXXV APOLLONJ GHETTI - AURELI - BARBERITO - BECCHETTI - BELLI - BILINSKI BANCO DI ROMA BIORDI - BONANNI-PARATORE - BUSIRI VICI - CECCOPIERI MARUFFI COGGIATTI - COLINI A. - COLINI-LOMBARDI - D'ARRIGO - D'AMBROSIO DELL'ARCO - DELLA RICCIA - DEL RE - ESCOBAR - FREDA - FAITROP FRANCIA - GASBARRI - GRILLANDI - GUIDI - HARTMANN - JANNATTONI LEFEVRE - LOTTI · MAGI • MARIOTTI BIANCHI • MARAZZI • MASETTI ZANNINI - MERLO - NERILLI ·NOVARA MATTEINI - ONORATI · PAGLIALUNGA PARATORE · PARISET · PIETRANGELI - POSSENTI • RAGUSA · RAVAGLIOLI RUSSO - SACCHETTI ·SACCHI - SANTINI - SCARFONE - SCHIAVO - STACCIOLI '1 '1 I"; TAGGI · TIRINCANTI · TROMBADORI • VERDONE M. VERDONE S. Copia N. r;,, ~ ' VIAN · VOLPICELLI llllATUllll NlllUI (()})GAUDIO EDITRICI noma AlllOll l900 EDIZIONE FUORI COMMERCIO EDITRICE ROMA AMOR 1980 L Compilatori: MANLIO BARBERITO CARLO BELLI ANDREA Busrn1 V1c1 STELVIO COGGIA TTI RENATO LEFEVRE ETTORE PARATORE CARLO PIETRANGELI GIULIANA STADERIN1-P1cc0Lo Ha curato l'impaginazione: LANFRANCO MASSACCESI MMDCCXXXV AB VRBE CONDITA © EDITRICE ROMA AMOR 1980 VIA CASSIODORO, 6 - ROMA i! A 450 anni dall'edizione definitiva del Furioso 111 ! Una poetica Storia di Roma 11 nel Medio Evo di Ludovico Ariosto I Il canto XXXIII dell'Orlando Furioso, nell'edizione del 1532, di cui in epigrafe, e in tutte quelle successive, s'inizia, come ognun sa, con la descrizione delle pitture che ornavano la grande sala della Rocca di Tristano. In esse, per arte magica, erano state raffigurate in antico, e perciò ben prima che aves sero avuto luogo, le guerre che i Francesi - dall'epoca di Fara mondo, primo re dei Franchi nel secolo V, fino ai tempi stessi del meraviglioso fabbro dell'Ottava d'Oro - avrebbero in fu turo intraprese in Italia e che, se le avessero mosse per nuo cere a questa, avrebbero perdute. -
Móin-Móin Revista De Estudos Sobre Teatro De Formas Animadas
MÓIN-MÓIN REVISTA DE ESTUDOS SOBRE TEATRO DE FORMAS ANIMADAS MÓIN-MÓIN REVISTA DE ESTUDOS SOBRE TEATRO DE FORMAS ANIMADAS Realização Sociedade Cultura Artística de Jaraguá do Sul – SCAR Universidade do Estado de Santa Catarina – UDESC Editores: Gilmar Antônio Moretti (SCAR) Prof. Dr. Valmor Níni Beltrame (UDESC) Conselho Editorial: Profa. Dra. Ana Maria Amaral Universidade de São Paulo (USP) Dra. Ana Pessoa Fundação Casa de Rui Barbosa (RJ) Profa. Dra. Amabilis de Jesus Faculdade de Artes do Paraná (FAP) Prof. Dr. Felisberto Sabino da Costa Universidade de São Paulo (USP) Profa. Dra. Izabela Brochado Universidade de Brasília (UNB) Profa. Ma. Izabel Concessa P. de A. Arrais Universidade Federal do Pernambuco (UFPE) Marcos Malafaia Giramundo Teatro de Bonecos (Belo Horizonte) Prof. Me. Miguel Vellinho Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro (UNIRIO) Prof. Dr. Paulo Balardim Universidade do Estado de Santa Catarina (UDESC) Prof. Dr. Tácito Borralho Universidade Federal do Maranhão (UFMA) Prof. Dr. Wagner Cintra Universidade Estadual Paulista (UNESP) TEATRO DE BONECOS – PATRIMÔNIO CULTURAL IMATERIAL Móin-Móin é uma publicação conjunta da Sociedade Cultura Artística de Jaraguá do Sul – SCAR e do Programa de Pós-Graduação em Teatro (Mestrado e Doutorado) da Universidade do Estado de Santa Catarina – UDESC. As opiniões expressas nos artigos são de inteira responsabilidade dos autores. A publicação de artigos, fotos e desenhos foi autorizada pelos responsáveis ou seus representantes. Editores: Gilmar Antônio Moretti – SCAR Prof. Dr. Valmor Níni Beltrame – UDESC Coordenação Editorial: João Chiodini (Design Editora) Estudantes Bolsistas: Antonio Cesar Maggioni, Giovana Luiza Ferreira Henckemaier Revisores Colaboradores: Alex de Souza, Isabella Irlandini, Paulo Balardim.