Accademia Della Crusca Tornate Pubbliche E Cerimonie Ufficiali – 4 –
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ACCADEMIA DELLA CRUSCA TORNATE PUBBLICHE E CERIMONIE UFFICIALI – 4 – ACCADEMIA DELLA CRUSCA COMMISSIONE EUROPEA DIREZIONE GENERALE DELL’INTERPRETAZIONE Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Le lingue d’Europa patrimonio comune dei cittadini europei Atti del Convegno 3-4 luglio 2007 Accademia della Crusca, Università di Bologna Rappresentanza in Italia della Commissione Europea a cura di Cecilia Robustelli e Marco Benedetti Firenze – Bruxelles 2008 L’iniziativa delle due giornate ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio di: Ministero degli Affari Esteri Ministero della Pubblica Istruzione Commissione Nazionale Italiana Unesco Regione Toscana Provincia di Firenze È stata realizzata dall’Accademia della Crusca, dalla Commissione Europea - Rappresentanza in Italia - e dall’Università di Bologna, con sostegni ulteriori ottenuti da: Associazione Amici dell’Accademia della Crusca Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Politiche Comunitarie Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dir. Gen. Beni Librari e Istituti Culturali Ministero degli Affari Esteri - Dir. Gen. Promozione e Cooperazione Culturale Università di Firenze Banca Cassa di Risparmio di Firenze spa Banca Toscana Cariprato spa Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna Nuovo Pignone spa Pitti Immagine Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato Consorzio Firenze Albergo 4 INDICE Presentazione FRANCESCO SABATINI, Presidente dell’Accademia della Crusca p. 9 Introduzione MARCO BENEDETTI, Direttore Generale della DG Interpretazione, Commissione europea CECILIA ROBUSTELLI, Università di Modena e Reggio Emilia e Accademia della Crusca p. 11 L’inaugurazione della «Piazza delle Lingue d’Europa» e le due giornate dell’Incontro internazionale su «Le Lingue d’Europa, patrimonio comune dei cittadini europei» p. 16 LE LINGUE D’EUROPA, PATRIMONIO COMUNE DEI CITTADINI EUROPEI Accademia della Crusca, 3 luglio 2007 Messaggi GIORGIO NAPOLITANO, Presidente della Repubblica Italiana p. 25 CARLO AZEGLIO CIAMPI, già Presidente della Repubblica Italiana p. 26 GIOVANNI CONSO, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei p. 27 Apertura dell’Incontro FRANCESCO SABATINI, Presidente dell’Accademia della Crusca Il patrimonio linguistico comune dei Popoli d’Europa p. 29 Indirizzi di saluto SANDRO ROGARI, Prorettore dell’Università di Firenze p. 35 FRANCA PECCHIOLI DADDI, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Firenze p. 37 NICOLETTA MARASCHIO, Vicepresidente dell’Accademia della Crusca p. 39 Dichiarazioni LEONARD ORBAN, Comisar european pentru Multilingvism p. 42 MARCO BENEDETTI, Direttore Generale della DG Interpretazione, Commissione europea p. 51 D. FRANCISCO DE VICENTE FERNANDEZ, Director de Estrategia de la Traducción y Multilingüismo, DG Traducción, Comisión europea p. 59 CAROLE ORY, Chef de l’unité D.1 Antennes et relations avec les représentations, Direction générale de la Traduction, Commission européenne p. 68 5 LUCIO GUSSETTI, Direttore dei Lavori Consultivi, Comitato delle regioni, Unione europea p. 74 PIER VIRGILIO DASTOLI, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea p. 78 GERHARD STICKEL, Präsident der European Federation of National Institutions for Language – EFNIL p. 81 ΒΑΣΙΛΙΚΗ ΔΕΝΔΡΙΝΟΥ, της Eλλάδας στην Ευρωπαϊκή Ομοσπονδία των Εθνικών Φορέων για τη Γλώσσα (EFNIL) p. 88 REMIGIO RATTI, Direttore della Comunità Radio Televisiva Italofona p. 93 ALESSIO PETRALLI, Rappresentante di «Coscienza Svizzera» p. 96 TRADUTTORI E INTERPRETI PER L’EUROPA. ESPERIENZE DELLE ISTITUZIONI EUROPEE E DELLE SEDI UNIVERSITARIE ITALIANE DI FORMAZIONE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 4 luglio 2007 Saluti PIER UGO CALZOLARI, Rettore dell’Università di Bologna p. 103 Relazione d’apertura MARIA LUISA ALTIERI BIAGI, Università di Bologna e Accademia della Crusca Le lingue, dagli Stati nazionali all’Europa del Duemila p. 105 Interventi RAFAEL LOZANO MIRALLES, Direttore della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT), Università di Bologna, sede di Forlì Società, lavoro e formazione al multilinguismo p. 108 LORENZA REGA, Preside della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT), Università di Trieste Traduzione e Interpretazione: da attività pratiche a discipline accademiche nel progetto politico europeo p. 113 GEREMIA SCIANCA, Direttore della Logistica e della Traduzione del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni Il servizio di traduzione presso il Comitato economico e sociale europeo e il Comitato delle regioni p. 115 6 LUIGI VESENTINI, Capo del Dipartimento linguistico italiano della DG Traduzione, Commissione europea Il profilo del traduttore europeo p. 119 EUGENIA PONZONI, Capo dell’Unità di traduzione italiana del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni Quando l’italiano è la lingua originale: esperienze di editing p. 123 DANIELA MURILLO PERDOMO, Referente linguistica del Dipartimento italiano della DG Traduzioni della Commissione europea La REI, «Rete di Eccellenza dell’Italiano istituzionale»: un modello italiano per le altre lingue europee p. 128 DOMENICO COSMAI, Traduttore principale, Unità di Traduzione Italiana del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni Traduttori italiani e lingua italiana: un rapporto a distanza p. 133 MICHELE PRANDI, Direttore del Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture (SITLeC), Università di Bologna, sede di Forlì Dalle radici ai rami. La lingua materna e le responsabilità del traduttore p. 137 MARCELLO SOFFRITTI, SSLMIT e SITLeC, Università di Bologna, sede di Forlì Terminologia e traduzione nella costruzione delle ontologie p. 148 FRANCO BERTACCINI, SSLMIT, Università di Bologna, sede di Forlì Il prestito interlinguistico nella formazione del nuovo linguaggio televisivo digitale terrestre p. 160 DANIELA ZORZI, SSLMIT e SITLeC, Università di Bologna, sede di Forlì La professione del mediatore linguistico fra ricerca e didattica p. 167 MARIACHIARA RUSSO, SSLMIT e SITLeC, Università di Bologna, sede di Forlì Formazione e ricerca in interpretazione di conferenza presso la SSLMIT di Forlì: il progetto European Parliament Interpreting Corpus (EPIC) p. 176 Il volume è stato curato da Cecilia Robustelli e Marco Benedetti. In particolare: Cecilia Robu- stelli ha curato le pp. 9-21, i testi in italiano della prima sezione (pp. 23-99) e tutta la seconda sezione (pp. 101-186); Marco Benedetti ha curato i testi in lingua originale diversa dall’italiano e le traduzioni della prima sezione. 7 Presentazione L’importanza delle lingue nella vita degli individui e delle popolazioni non ha bisogno di dimostrazioni per le persone minimamente abituate a riflettere: e parlo dell’importanza «totale» delle lingue, non solo della loro utilità strumentale. Il concetto è stato certamente presente nella mente dei primi artefici dell’Unione Europea, se fin dagli iniziali atti di fon- dazione sono stati affermati chiaramente i principi congiunti della «pari dignità» delle lin- gue ufficiali dei Paesi membri e del loro pari valore come «lingue di lavoro» nelle Istitu- zioni comunitarie. Principi ribaditi in ogni atto successivo. Furono quelli i primi annunci di una visione nuova dell’Europa linguistica, di un pro- cesso di ridefinizione dello statuto linguistico di ogni suo abitante, che da allora in poi si può considerare collocato fin dalla nascita nella condizione del multilinguismo. Un pro- cesso che con il forte ampliamento del numero dei consociati della nostra Unione ha assunto dimensioni sorprendenti, nel senso positivo e più bello che si possa immaginare. La molteplicità delle lingue che si parlano in Europa, anche per la loro diversità tipo- logica, appare a noi ancor più, oggi, un’espressione intrinseca della vita delle popolazioni, giammai un mero dato di superficie. Sono millenni di storia dei popoli, di storie diverse, quelli che si esprimono soprattutto in queste lingue, nelle parole quotidiane che si scam- biano tra loro milioni di cittadini: non più isolatamente considerati e stanziati nei propri territori, ma legati da molti vincoli di vita comune e in movimento multiforme e continuo su una terra comune. Il multilinguismo europeo non può più essere inteso, come una volta, nei termini di un semplice assetto geolinguistico, rappresentabile in una mappa con aree di colore diverso, ma si avverte come un fluttuare di correnti che percorrono giornalmente, attraverso molti canali, l’intero continente. Nel solco della tradizione del pensiero linguistico italiano, che risale fino a Dante, primo storico delle lingue d’Europa, e che ha avuto nel secolare dibattito sulla nostra «questione della lingua» un campo di particolare e tormentata riflessione sul valore della lingua per l’esistenza di un popolo, l’Accademia della Crusca ha chiamato a Firenze, il 3 luglio del 2007, studiosi delle lingue e responsabili politici delle loro sorti per inaugu- rare la Piazza delle Lingue d’Europa. Per affermare in questa vera e propria Piazza, che si apre davanti a uno dei nobili edifici del Rinascimento italiano, il principio dell’ap- partenenza delle lingue europee a tutti i singoli cittadini del continente. Per offrire a quanti s’impegnano per la salvaguardia di un simile bene comune, agli ideatori delle iniziative migliori che nasceranno per questo scopo in ogni punto d’Europa, un luogo per conoscersi e riconoscersi: un luogo in Firenze, nella città che ha riassunto in sé, sette- cento anni orsono, l’aspirazione