6. ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO

6.1 Gli Accordi di Programma Quadro

Le opere pubbliche finanziate nell’ambito della Delibera CIPE 17/03 vengono realizzate attraverso singoli Accordi di Programma Quadro da definirsi tra il Governo centrale e la Regione , le restanti OOPP seguiranno un percorso attuativo più rapido e con procedure semplificate sulla base delle quadro attuativo del programma che sarà successivamente definito dal Commissario straordinario.

Gli interventi deliberati dalla Giunta Regionale sono stati concertati inizialmente con le amministrazioni periferiche e sono coerenti con i documenti programmatici della Regione Molise, come si evince dalla lettura degli allegati tecnici degli APQ.

La modalità individuata consente di realizzare il Programma con osservanza delle regole previste negli altri casi in cui sono stati sottoscritti APQ con le singole amministrazioni. Nel caso specifico non sarà previsto “l’articolato” che comunque sarà in ogni caso applicato nelle sue prescrizioni generali allorquando i singoli APQ dovranno essere attuati.

Occorre sottolineare che nel caso specifico dell’APQ “Acqua”, in attesa che venga approvato il Piano di ambito, l’ammissibilità dei finanziamenti in forza della Delibera n.17/03 è subordinata all’approvazione del suddetto Piano nei termini indicati nell’allegato tecnico.

La ripartizione dei fondi ex delibera CIPE 17/03, rende disponibile per la Regione Molise una somma pari a €62,12 MLN. A questi si aggiungono ulteriori € 60 MLN per fronteggiare la situazione creatasi in seguito al sisma che ha

175 sconvolto la Regione nel 2002. In tale contesto sono stati elaborati 15 Accordi di Programma Quadro come si evince dalla tabella che segue:

APQ Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo 5

Acqua v

Suolo v

Ambiente v

Patrimonio v Culturale

Politiche del v Lavoro

Ricerca e v Innovazione

Telecomunicazioni

Scuola v

Sviluppo Imprenditoria v Locale

Agricoltura v

Pesca v

Città v

Sicurezza v v

Trasporti v

Infrastrutture v Sanitarie

La delibera CIPE 17/03 precisa che “una quota pari almeno al 30% delle risorse ripartite (…), sia destinata dalle Regioni e dalle Province autonome a favore di interventi di rilievo strategico nei settori dell’acqua, dei rifiuti, della viabilità, della difesa del suolo e dei trasporti”. Tale condizione viene pienamente rispettata nella ripartizione delle risorse finanziarie attuata dalla Regione Molise nella delibera della Giunta Regionale 50/04.

176 Come si evince dalle tabelle che seguono sono stati individuati interventi a carattere strategico per un importo complessivo di 37,638 milioni di euro pari al 30,82% delle risorse finanziarie assegnate al Molise con la Delibera CIPE 17/03:

A - Risorse Naturali

AREE SOTTOUTILIZZATE (punto 3.5)

OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ENTE ATTUATORE TOTALI

mln. €

A.1. ACQUA 3,150

01 Rete idrica e fognaria 0,300

02 Rete idrica e fognaria Comune 0,250

03 Rete idrica e fognaria Comune 0,200

04 Rete idrica e fognaria Comune 0,149

05 Rete idrica e fognaria Acquaviva Collecroci Comune 0,299

06 Rete idrica e fognaria Comune 0,500

07 Rete idrica e fognaria Comune 0,400

08 Rete idrica e fognaria Comune 0,310

09 Rete idrica e fognaria Comune 0,330

10 Rete idrica e fognaria Comune 0,110

11 Rete idrica e fognaria Colli al Volturno Comune 0,302

AREE SISMA (punto 3.2.a)

OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ENTE ATTUATORE TOTALI

mln. €

A.1. ACQUA 5,000

01.S Rete idrica e fognaria S. Felice del Molise Comune 0,250

02.S Rete idrica e fognaria Comune 0,259

177 03.S Rete idrica e fognaria Comune 0,250

04.S Rete idrica e fognaria Comune 0,300

05.S Rete idrica e fognaria Comune 0,400

06.S Rete idrica e fognaria Comune 0,350

07.S Rete idrica e fognaria S.Giacomo degli Schiavoni Comune 0,250

08.S Rete idrica e fognaria Comune 0,400

09.S Rete idrica e fognaria Comune 0,300

10.S Rete idrica e fognaria Comune 0,451

11.S Rete idrica e fognaria Comune 0,400

12.S Rete idrica e fognaria Comune 0,400

13.S Rete idrica e fognaria S.Martino in P. Comune 0,340

14.S Rete idrica e fognaria S. Croce di Magliano Comune 0,400

15.S Rete idrica e fognaria Comune 0,250

A2 – Difesa del suolo

AREE SOTTOUTILIZZATE (punto 3.5)

OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ENTE ATTUATORE TOTALI

mln. €

A.2. DIFESA DEL SUOLO 1,850

01 Consolidamento e sistemazione frane Comune 0,500

02 Consolidamento e sistemazione frane Civitacampomarano Comune 0,250

03 Consolidamento e sistemazione frane Trivento Comune 0,350

04 Consolidamento e sistemazione frane Comune 0,200

05 Consolidamento e sistemazione frane Pizzone Comune 0,150

06 Consolidamento e sistemazione frane Comune 0,200

07 Consolidamento e sistemazione colatori di bonifica Cons. di bonifica - Venafro 0,200

178

AREE SISMA (punto 3.2.a)

A.2. DIFESA DEL SUOLO 2,000

01.S Consolidamento e sistemazione area Santuario Comune 0,350

02.S Consolidamento e sistemazione Velaghe Palata Comune 0,250

03.S Consolidamento e sistemazione C.da Difesa/Spartilli/Mauro Montecilfone Comune 0,350

04.S Consolidamento e sistemazione smottamenti svincolo S.P. Comune 0,300

05.S Consolidamento e sistemazione Comune 0,200

06.S Consolidamento e sistemazione Comune 0,250

07.S Consolidamento e sistemazione Comune 0,300

179 B - AMBIENTE

AREE SOTTOUTILIZZATE (punto 3.5)

ENTE OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ATTUATORE TOTALI

mln. €

B AMBIENTE 3,068

0 Sistema di monitoraggio A.R.P.A. Regione Molise 0,300 2 impianti di depurazione Molise

0 Impianto di depurazione Comune 0,800 3 Agnone 2°

1 Parco turistico sorgenti Rocchetta al Volturno Comune 0,350 6 del Volturno

1 Interventi di Comune di Frazioni di 0,150 9 fitodepurazione Baranello

Comune di 2 Interventi di Frazioni di Campomarin 0,120 0 fitodepurazione o

Messa in sicur. vasca di Cons. di 2 lamin. sul Volturno Bonifica 1,000 1 "Ripaspaccata" Venafro

Valorizzazione 2 naturalistica area Boiano Comune 0,070 3 sorgenti Biferno

3 Valorizzazione Comune 0,278 0 complesso montuoso

AREE SISMA (punto 3.2.a)

B AMBIENTE 1,750

01.S Attuazione interventi Piano regionale Rifiuti Com.Mont. Molise Centrale 0,550

05.S Recupero urbanistico e ambientale area Marinelle Comune 1,200

180 E SISTEMI LOCALI

AREE SISMA (punto 3.2.a)

OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ENTE ATTUATORE TOTALI

mln. €

E.1. SVILUPPO IMPRENDITORIA LOCALE 5,820

02.S Adeguamento sistemi trattamento idrico e depurativo Termoli Cons. Svil. Ind. 2,400

03.S Adeguamento e razionalizzazione schema idrico agglomerato Boiano Cons. Svil. Ind. 1,250

13.S Adeguamento e razionalizzazione colatori e scarico a mare Termoli N.I. Valle Biferno 2,170

G - RETI E NODI DI SERVIZIO

AREE SOTTOUTILIZZATE (punto 3.5)

OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ENTE ATTUATORE TOTALI

mln. €

G.2. TRASPORTI 10,000

01 Realizzazione svincolo Roccasicura Roccasicura Amm.ne Prov.le 1,480

02 Progettazione bretella Variante Venafro - Nunziata lunga Venafro Regione Molise 0,350

03 Colleg. F.V. Trigno-F.V. Biferno pedemontana Montemauro Comune di Trivento 2,300

04 Fondovalle Sinarca Montecilfone Amm.ne prov.le Cbasso 0,700

05 Progettazione definitiva I° tratto Isernia- Atina- Sora Isernia Amm.ne Prov.le Isernia 0,300

06 Progett. definitiva metropolitana leggera Regione Molise 0,350

07 Intercomunale litoranea Termoli - Campomarino Termoli/Campomar. Regione Molise 2,100

08 Circumlacuale lago di Guardialfiera Comune 0,500

09 Adeguam. e messa in sicur. Viabilità principale agglomerato Boiano Cons. Ind. Campobasso-Boiano 1,000

10 Collegamento Crocilli - Cimitero - Morrone Comunità montana 0,400

11 Adeguam. e messa in sicur. Comunale Fonterago Comune 0,286

12 Strada comunale Asinina - Capruccia - Tiegno Isernia Comune 0,234

181

AREE SISMA (punto 3.2.a)

ENTE OPERA/INTERVENTO LOCALIZZAZIONE ATTUATORE TOTALI

mln. €

G.2 . TRASPORTI 5,000

Adeguamento sismico 01. galleria S.Croce - S. Amm.ne prov.le S Giuliano Cbasso 3,750

Intervento di miglioramento 02. funzionalità e sicurezza S svincolo A14 Termoli Cons. svil. Ind. 0,800

Progetto definitivo prolung. 03. Tangenz. Termoli- S Campomarino Comuni 0,200

04. S Pedemontana ex Di penta Boiano Comune 0,250

Di seguito si riporta l’elenco degli APQ distinti per settore di intervento. In riferimento a ciascuno di essi in allegato al presente programma vengono riportati gli allegati tecnici e le singole schede di intervento redatte all’uopo dai responsabili dell’APQ.

L’allegato tecnico predisposto in base al disposto delle delibere CIPE che regolamentano gli APQ e alle circolari attuative emanate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze descrivono in maniera dettagliata i riferimenti programmatici e la relativa coerenza degli interventi inseriti nell’accordo, il contesto di riferimento, le finalità degli interventi e le modalità di gestione dell’APQ.

Una descrizione dettagliata dei singoli interventi si rileva dalle “Schede intervento” allegate al presente programma.

Risorse Naturali ed Ambientali

o APQ Acqua(responsabile APQ: Ing. Giacinto Conti)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Suolo (responsabile APQ: Ing. Michele Biello)

182 § Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Ambiente(responsabile APQ: Dott. Corradino Guacci)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

Risorse Culturali e Storiche

o APQ Patrimonio Culturale(responsabile APQ: Dott.ssa Maria Grazia Lalli)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

Risorse Umane

o APQ Politiche del Lavoro (responsabile APQ: Dott. Giovanni Palange)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Ricerca e Innovazione(responsabile APQ: Dott.ssa Walda Viola)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Scuola (responsabile APQ: Dott.ssa Walda Viola)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

Sistemi Locali di Sviluppo

o APQ Sviluppo Imprenditoria Locale(responsabile APQ: Dott. Elvio Carugno)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Agricoltura (responsabile APQ: Dott. Giancarlo Giordano)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Pesca (responsabile APQ: Ing. Mario Ragni)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Città (responsabile APQ:Arch. Nicola Carovillano)

183 § Allegato tecnico

§ Schede intervento

Reti e Nodi di Servizio

o APQ Sicurezza (responsabile APQ: Dott.ssa Emilia Petrollini)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Trasporti (responsabile APQ: Ing. Francesco Lembo)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Telecomunicazioni (responsabile APQ: Dott.ssa Walda Viola)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

o APQ Infrastrutture Sanitarie (responsabile APQ: Ing. Riccardo Tamburo)

§ Allegato tecnico

§ Schede intervento

184 Allegati Tecnici Accordi di Programma Quadro Regione Molise

Delibera CIPE 17/03

185 APQ Acqua

6.2 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO ACQUA

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

La pianificazione per la razionale utilizzazione della risorsa idrica rappresenta un processo operativo di notevole complessità che, articolato in diverse fasi, deve affrontare gli aspetti quantitativi, qualitativi e gestionali della risorsa.

Nelle more della elaborazione dei piani di settore (piano di tutela , piano di bacino, piano di ambito etc.) e del completamento di tutti gli adempimenti di competenza sia statale che regionale (linee guida per la predisposizione del bilancio idrico, criteri per la determinazione del minimo deflusso vitale, individuazione delle aree sensibili, delle aree di salvaguardia e delle zone vulnerabili, disciplina dei procedimenti di rilascio delle concessioni di derivazione delle acque pubbliche etc.), la Regione Molise ha approvato, nel luglio 2002, lo “Studio per l’aggiornamento del piano di utilizzazione delle risorse idriche per lo sviluppo della regione. Valutazione dei fabbisogni e delle disponibilità”.

Lo studio costituisce lo strumento di conoscenza della attuale situazione dei fabbisogni e delle disponibilità, consentendo di formulare, sulla base delle ipotesi di sviluppo per i vari settori, il quadro delle esigenze molisane compatibile con gli aspetti naturalistici, paesaggistici ed ambientali; pur sviluppando principalmente l’aspetto quantitativo, lo studio affronta anche le problematiche di natura qualitativa, tracciando nel contempo il percorso tecnico-amministrativo per poter giungere alla complessiva pianificazione per una più razionale utilizzazione delle risorse idriche. Vengono esaminate, altresì, le principali esigenze sul piano infrastrutturale e gestionale per poter fornire acqua di migliore qualità per il consumo umano su tutto il territorio regionale, per poter superare alcune situazioni di criticità e poter fornire un servizio più efficiente ed efficace agli utenti, recuperando i consistenti quantitativi di acqua che vengono dispersi nelle reti cittadine.

Con la legge regionale 3.2.1999, n. 5 “Norme di attuazione della legge 5 gennaio1994, n. 36. Disposizioni in materia di risorse idriche.” è stato individuato il percorso per la organizzazione e gestione del servizio idrico integrato:

· è stato individuato un unico ambito territoriale ottimale e sono state disciplinate le forme e i modi della cooperazione tra gli enti locali per la organizzazione e la gestione dei servizi idrici di distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione;

· è stata affidata all’Azienda speciale regionale, da istituire previa trasformazione dell’ERIM, la gestione dei servizi idrici di captazione e grande adduzione di rilevanza regionale ed interregionale;

186

APQ Acqua

· è stata approvata dalla Giunta regionale la convenzione tipo per la gestione dei servizi idrici e del relativo disciplinare tecnico, con la fissazione dei criteri e degli indirizzi per la ricognizione delle infrastrutture e per la predisposizione del piano d’ambito;

· constatato che nelle varie riunioni convocate dall’Ente coordinatore non era stata raggiunta la maggioranza richiesta per la scelta della forma di cooperazione, la Regione ha attuato, previa diffida, i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 4, comma 3 della legge regionale n.5/99, procedendo alla stipula della convenzione di cooperazione;

· nelle more della effettiva operatività dell’Autorità di ambito, la SOGESID, con la collaborazione della Regione Molise, ha completato la ricognizione delle infrastrutture idriche e le Province, a stralcio e con gli stessi effetti dei piani di ambito, hanno predisposto, ai sensi dell’articolo 141, comma 4 della legge n. 388/2000, i programmi per l’adeguamento agli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e depurazione;

· dopo numerosi tentativi, sono stati nominati nel settembre 2003 il Presidente ed il Vice Presidente dell’Autorità di ambito ed è stata costituita la prima struttura tecnica;

· entro il prossimo mese di aprile è prevista l’approvazione dei piani stralcio, in corso di rielaborazione per la sola parte relativa agli interventi di collettamento e depurazione con adempimenti in scadenza al 2005;

· è in avanzata fase di redazione il “Piano d’Ambito”, la cui approvazione è prevista nel primo semestre del corrente anno.

Contesto di riferimento

In linea con gli indirizzi generali della pianificazione regionale di settore e per sostenere il difficile e complesso processo di riorganizzazione del servizio idrico integrato, sono state previste, nell’ambito del POR 2000/2006 e del successivo Complemento di Programmazione, le seguenti azioni per la Misura 1.1 " Ciclo integrato dell'acqua":

· interventi di adeguamento e completamento delle reti idriche e fognanti, come azione di supporto all’attuazione della legge Galli e della legge regionale n. 5/99, da avviarsi nella prima fase 2000/2002 indicata dal QCS;

· riqualificazione e potenziamento della grande adduzione di rilevanza regionale;

· interventi di adeguamento e completamento dei sistemi depurativi, volti al riefficientamento di impianti di depurazione già esistenti o alla realizzazione di nuovi impianti, alla luce e in conformità del D.lgs. n. 152/99;

· ricognizione delle infrastrutture del ciclo integrato dell’acqua e successiva mappatura di dettaglio delle reti idriche comunali, attraverso la ricerca ed il recupero delle perdite.

187

APQ Acqua

Con la sottoscrizione dell’ Accordo di Programma Quadro “Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche”, avvenuta il 30.12.2002, sono stati previsti:

· quattro interventi di completamento e ristrutturazione della rete irrigua, individuati nell’ambito del P.O.R. Molise 2000/2006, Misura 1.2 ;

· ventiquattro interventi di adeguamento e completamento delle reti idriche e fognanti comunali, individuati nell’ambito del P.O.R. Molise 2000/2006, Misura 1.1, Azione 1.1.1 ;

· l’intervento sulla rete idrica comunale di Venafro, attivato e non completato nell’ambito del Programma Operativo Risorse Idriche del Q.C.S. 1994/1999;

· la realizzazione delle condotte idriche adduttrici e distributrici a servizio del comune di , con dismissione delle attuali in cemento amianto;

· cinque interventi prioritari fognario - depurativi, previsti nei programmi stralcio, relativi ad agglomerati superiori a 10.000 abitanti equivalenti con scarichi afferenti in aree sensibili e ad agglomerati superiori a 15.000 abitanti equivalenti con scarichi comunque afferenti;

· la realizzazione degli impianti di depurazione e delle relative condotte di collettamento per due centri abitati, attualmente ancora sprovvisti di tali infrastrutture;

· la realizzazione delle infrastrutture fognario – depurative per la tutela di un corpo idrico di particolare pregio;

· le attività di monitoraggio ambientale per le acque superficiali e sotterranee.

I predetti interventi andranno a coordinarsi con quelli oggetto di separata previsione, con riferimento al quadro programmatico di riferimento in precedenza riportato (Studio per l’aggiornamento del piano di utilizzazione delle risorse idriche per lo sviluppo della regione. Valutazione dei fabbisogni e delle disponibilità.), nell’ambito del P.O.R 2000/2006 – Misura 1.1- Azione 1.1.2. “Riqualificazione e potenziamento della grande adduzione di rilevanza regionale” e del “ Programma delle infrastrutture strategiche” di cui alla deliberazione CIPE 21.12.2001:

· nella prima linea di intervento saranno realizzati gli interventi relativi all’Acquedotto Iseretta ed al collegamento alla adduzione regionale del comune di Conca Casale;

· nella seconda saranno realizzati gli interventi relativi al previsto Acquedotto Molisano Centrale, all’esistente Acquedotto Molisano Destro e alla derivazione per la utilizzazione delle acque invasate dalla diga di Arcichiaro, nonché l’ampliamento della infrastrutturazione irrigua nella zona del Basso Molise.

Agli ulteriori interventi di collettamento e depurazione con adempimenti in scadenza al 31.12.2005, che saranno definiti nell’ambito dei programmi stralcio in corso di rielaborazione da parte dell’Autorità di ambito, sono destinate le risorse provenienti dagli aumenti tariffari per il settore fognario – depurativo, già deliberati dalle Province per il triennio 2003/2005, e le risorse stanziate dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’articolo 144, comma 17 della legge n. 388/00 con limite di impegno quindicennale.

188

APQ Acqua

Con delibera 29.09.03, n.1104 la Giunta regionale ha stabilito i settori di intervento ed il relativo riparto programmatico delle risorse assegnate con la deliberazione CIPE 9.5.03, n.17; in particolare, al settore “ acqua e suolo” sono state destinati € 5.000.000,00 a valere sui fondi assegnati per le “aree sottoulizzate” e € 7.000.000,00 a valere sui fondi assegnati per fronteggiare situazioni e calamità naturali ( “aree sisma” per il Molise).

Con successiva delibera 20.01.04, n. 50 ( pubblicata nel Supplemento Straordinario n. 1 al B.U.R.M. del 16 febbraio 2004, n. 4) la Giunta regionale ha individuato, tra l’altro, gli interventi da realizzare per il settore acqua :

· undici interventi relativi alle reti idriche e fognanti comunali per l’importo complessivo di € 3.150.000,00, a valere sulle risorse assegnate per le “aree sottoutilizzate”;

· quindici interventi relativi alle reti idriche e fognanti comunali per l’importo complessivo di € 5.000.000,00, a valere sulle risorse assegnate per le “aree sisma”.

Tale programmazione segue una delle linee fondamentali di intervento riportate nel POR 2000/ 2006 e nel precedente Accordo di Programma Quadro e sostanzialmente, preso atto sia delle numerose difficoltà registrate per poter giungere solo di recente alla effettiva operatività dell’Autorità di ambito sia della approvazione prevista entro brevissimo tempo prima del piano stralcio in materia di fognatura, collettamento e depurazione e successivamente del complessivo Piano di ambito, tende a favorire concretamente il nuovo e difficile processo di organizzazione del servizio idrico integrato.

Gli interventi infrastrutturali, selezionati sulla base delle esigenze rappresentate dai singoli comuni, saranno finalizzati al recupero delle consistenti perdite che si registrano nelle reti idriche cittadine e ad una maggiore copertura del sistema fognario sul territorio, contribuendo al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:

· soddisfacente livello quali-quantitativo nella utilizzazione della risorsa;

· ridurre l’incremento tariffario derivante dal programma degli interventi che sarà previsto nel Piano di ambito, in avanzata fase di elaborazione.

Tale ultimo aspetto risulta ancor più rilevante per un territorio, quale quello molisano, che, per caratteristiche demografiche e socio-economiche, considerate anche alla luce dei riflessi prodotti dai recenti eventi calamitosi (sisma e alluvione), difficilmente riuscirà a far fronte ai consistenti investimenti necessari per il settore idrico, soltanto con i modesti introiti derivanti dalla applicazione di una tariffa realmente sostenibile.

Per quanto riguarda la valutazione di efficienza e di efficacia degli interventi individuati, possiamo riferirci, in questa prima fase, al sistema degli indicatori di realizzazione e di risultato applicati per il POR; successivamente, sulla base della puntuale individuazione progettuale, saranno evidenziati gli specifici indicatori fisici per i singoli interventi.

189

APQ Acqua

Settori di intervento UE Indicatori di realizzazione Indicatori di risultato

Reti idriche urbane Riduzione delle perdite nella fase di distribuzione Lunghezza rete Km (variazione percentuale del 344 Acqua potabile rapporto tra il volume erogato e/o fatturato agli utenti ed il volume immesso nelle reti comunali)

Incremento della

Reti fognarie e collettamento percentuale di popolazione servita in seguito agli Lunghezza rete Km interventi di adeguamento e completamento delle reti fognanti

45 Acque reflue, depurazione

Incremento del numero di abitanti equivalenti serviti in seguito agli interventi di adeguamento e completamento di sistemi e impianti depurativi

Nel successivo prospetto viene riportato l’elenco degli interventi, come previsto nella citata delibera di G.R. n. 50/2004, e nelle singole schede-intervento sono riportati gli elementi conoscitivi di base; al riguardo, si precisa che per il ”piano economico” ( “valore delle attività effettuate, ancorché non liquidate”) sono state utilizzate le percentuali di distribuzione della spesa ricavabili dal cronoprogramma elaborato per il triennio 2004/2006 per i singoli settori ed allegato alla predetta delibera:

settore acqua e suolo

· 8% per l’anno 2004;

· 42% per l’anno 2005;

· 50% per l’anno 2006.

190

APQ Acqua

Tale distribuzione, chiaramente, tiene conto della sottoscrizione dell’APQ prevista entro il 30.06.04 (programma allegato alla citata delibera G.R. n. 50/04) e della conseguente attivazione delle fasi progettuali entro il corrente anno; eventuali scostamenti produrranno rimodulazioni della distribuzione ipotizzata.

191

APQ Acqua

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento ( euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree Aree Sisma Totale sottoutilizzate

Rete idrica e fognante A1.01 Trivento 300.000,00 300.000,00

Rete idrica e fognante A1.02 Montemitro 250.000,00 250.000,00

Rete idrica e Morrone del fognante A1.03 Sannio 200.000,00 200.000,00

Rete idrica e fognante A1.04 Pietracatella 149.000,00 149.000,00

Rete idrica e Acquaviva fognante A1.05 Collecroce 299.000,00 299.000,00

Rete idrica e fognante A1.06 Ferrazzano 500.000,00 500.000,00

Rete idrica e fognante A1.07 Monteroduni 400.000,00 400.000,00

Rete idrica e fognante A1.08 Frosolone 310.000,00 310.000,00

Rete idrica e fognante A1.09 Pesche 330.000,00 330.000,00

Rete idrica e fognante A1.10 Castelverrino 110.000,00 110.000,00

Rete idrica e fognante A1.11 302.000,00 302.000,00

Rete idrica e San Felice del fognante A1.01.S Molise 250.000,00 250.000,00

Rete idrica e fognante A1.02.S Tavenna 259.000,00 259.000,00

Rete idrica e fognante A1.03.S Montecilfone 250.000,00 250.000,00

Rete idrica e fognante A1.04.S Tufara 300.000,00 300.000,00

Rete idrica e fognante A1.05.S Campodipietra 400.000,00 400.000,00

192

APQ Acqua

Finanziamento ( euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree Aree Sisma Totale sottoutilizzate

Rete idrica e Civitacampomara fognante A1.06.S no 350.000,00 350.000,00

Rete idrica e San Giacomo fognante A1.07.S degli Schiavoni 250.000,00 250.000,00

Rete idrica e fognante A1.08.S Colletorto 400.000,00 400.000,00

Rete idrica e fognante A1.09.S Gambatesa 300.000,00 300.000,00

Rete idrica e fognante A1.10.S Larino 451.000,00 451.000,00

Rete idrica e fognante A1.11.S Monacilioni 400.000,00 400.000,00

Rete idrica e fognante A1.12.S Montelongo 400.000,00 400.000,00

Rete idrica e San Martino in fognante A1.13.S Pensilis 340.000,00 340.000,00

Rete idrica e Santa Croce di fognante A1.14.S Magliano 400.000,00 400.000,00

Rete idrica e fognante A1.15.S Ripabottoni 250.000,00 250.000,00

3.150.000,00 5.000.000,00 8.150.000,00

193

APQ Acqua

Descrizione degli interventi

Aree sottoutilizzate

A.1.1 Rete idrica e fognaria - Trivento

L’intervento consiste nella realizzazione del I lotto di lavori sulle reti idriche e fognanti che interessano aree urbane, le quali presentano infrastrutture fatiscenti e degradate; gli interventi prevedono nuove reti in tubi di ghisa Æ 80/100 e reti secondarie in polietilene per ml 3500. Le reti fognanti interessano aree urbane antiche e di nuova espansione, esse sono previste in PVC Æ 250/300 per ml 3800.

A.1.2 Rete idrica e fognaria - Montemitro

Finalità dell’intervento è l’esecuzione del I lotto di interventi finalizzati al completamento dei collettori fognari e salvaguardia igienico ambientale.

A.1.3 Rete idrica e fognaria - Morrone del Sannio

L’intervento consiste nella realizzazione di lavori per adeguamento e miglioramento dell’efficienza dell’acquedotto, con la posa in opera di tubi in polietilene di diverso diametro.

A.1.4 Rete idrica e fognaria - Pietracatella

Finalità dell’intervento è quella di costruire l’acquedotto in zone sprovviste, con la posa in opera di tubature in polietilene ad alta densità e pozzetti in acciaio per l’utenza, di scarico e di sfiato.

A.1.5 Rete idrica e fognaria - Acquaviva Collecroci

Finalità dell’intervento è quella di ottimizzare e completare la rete idrica e fognante attraverso una serie di interventi che prevedono: la realizzazione di collettori fognanti nella zona Calvario – mt 400 Æ 250 in PVC; ripristino della rete fognante nel centro abitato – mt 200 Æ 250 in PVC; recupero ambientale nella zona Fosso con la realizzazione di un impianto ricettore mt 100 tubi in acciaio Æ 2000

A.1.6 Rete idrica e fognaria - Ferrazzano

Finalità dell’intervento è quella di eseguire lavori di collettamento ed adeguamento dell’impianto di depurazione a servizio della lottizzazione Mimosa e Poggio Verde.

A.1.7 Rete idrica e fognaria - Monteroduni

L’intervento consiste nell’esecuzione del I lotto di lavori relativi all’adeguamento delle fognature comunali e potenziamento del collettore finale. Tali interventi prevedono la posa in opera di tubazioni in polietilene ad alta densità corrugato DN 630 con rigidezza circonferenziale SNB e SN 4.

A.1.8 Rete idrica e fognaria - Frosolone

Finalità dell’intervento è quella di completare la rete fognante della frazione “San Pietro in Valle” con la posa in opera ti tubature in gres ceramico di Æ 200. APQ Acqua

A.1.9 Rete idrica e fognaria - Pesche

Finalità dell’intervento è la realizzazione di un impianto di sollevamento, trasporto e sversamento delle acque reflue nell’impianto di depurazione.

A.1.10 Rete idrica e fognaria - Castelverrino

Finalità del progetto è quella di adeguare e completare la rete idrica e fognante e l’impianto di depurazione.

A.1.11 Rete idrica e fognaria – Colli al Volturno

L’intervento consiste nell’esecuzione del 1° lotto di lavori per la razionalizzazione ed ottimizzazione dei sistemi idrici esistenti e completamento anche nelle zone di espansione.

Aree Sisma

A.1.1S Rete idrica e fognaria - S. Felice del Molise

L’intervento consiste nell’esecuzione del 1° lotto di lavori relativi all’adeguamento della rete fognante del centro abitato; in particolare si provvederà al collettamento delle acque reflue urbane nel depuratore e al ripristino, per vetustà, delle reti fognanti nei seguenti tratti: Via Salita Colle, Via Adriatica, C/so Umberto I, Via X ottobre, Via San Rocco, Largo De Gasperi.

A.1.2S Rete idrica e fognaria - Tavenna

Finalità dell’intervento è quella di eseguire lavori di miglioramento della dotazione idrica ed ottimizzazione del sistema distributivo.

A.1.7 Rete idrica e fognaria - Montecilfone

L’intervento consiste nell’esecuzione del 1° lotto di lavori per la realizzazione della rete idrica. I lavori interessano aree urbane che presentano infrastrutture fatiscenti e degradate, per tali aree sono previste nuove reti in tubi di ghisa Æ 80/100 e reti secondarie in polietilene per mt 1.800,00.

A.1.4S Rete idrica e fognaria - Tufara

L’intervento consiste nell’esecuzione del 1° lotto di lavori per il completamento della rete fognante a servizio del centro urbano con opere relative al collettore ed all’adeguamento e salvaguardia del depuratore.

A.1.5S Rete idrica e fognaria - Campodipietra

Finalità dell’intervento è quella di eseguire il 1° lotto di lavori per la costruzione del collettore principale a servizio della rete fognante e la realizzazione dell’impianto di depurazione in contrada “Soglioni”.

A.1.6S Rete idrica e fognaria - Civitacampomarano

195

APQ Acqua

L’intervento consiste nel completamento della rete idrica e fognante del centro abitato. Per quanto concerne la rete idrica è prevista la posa in opera di tubi in ghisa di Æ 80 e varie per ml 400, mentre per la rete fognante tubi in PVC di Æ 30 e varie per ml 350.

A.1.7S Rete idrica e fognaria – San Giacomo degli Schiavoni

L’intervento consiste nella realizzazione e parziale completamento della rete fognante a servizio del centro urbano per lo smaltimento di acque bianche e nere.

A.1.8S Rete idrica e fognaria - Colletorto

L’intervento consiste nel completamento della rete idrica e fognante a servizio del centro urbano con posa in opera di tubi in diverso materiale e di diverso diametro.

A.1.9S Rete idrica e fognaria - Gambatesa

L’intervento consiste nella realizzazione del 1° lotto di lavori per la razionalizzazione del sistema idrico e fognario a servizio del centro urbano.

A.1.10S Rete idrica e fognaria - Larino

L’intervento consiste nella realizzazione della rete idrica e fognante a servizio del centro abitato. Le opere vanno a completare interventi realizzati in precedenza e finanziati con risorse provenienti da diverse fonti. I lavori prevedono la posa in opera di tubi di diverso materiale e diverso diametro.

A.1.11S Rete idrica e fognaria - Monacilioni

L’intervento è finalizzato alla effettuazione del 1° lotto di lavori per la realizzazione e completamento della rete idrica e fognante del territorio comunale.

A.1.12S Rete idrica e fognaria - Montelongo

L’intervento consiste nella realizzazione dell’acquedotto “Ziccardi” a servizio del centro urbano. I lavori prevedono la posa in opera di tubi in ghisa di varie dimensioni ed altre opere necessarie alla funzionalità dell’opera.

A.1.13S Rete idrica e fognaria –

L’intervento consiste nella realizzazione del collettore fognario a completamento della rete fognante che serve il centro abitato.

A.1.14S Rete idrica e fognaria –

Finalità dell’intervento è quella di realizzare il 1° lotto di lavori per il completamento della rete idrica a servizio del centro urbano, con posa in opera di tubature in vario materiale e di diverso diametro.

A.1.15S Rete idrica e fognaria - Ripabottoni

196

APQ Acqua

L’intervento consiste nella realizzazione del 1° lotto di lavori di completamento della rete idrica e fognante del centro abitato.

197

APQ Difesa del Suolo

6.3 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO DIFESA DEL SUOLO

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Gli interventi, selezionati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 50 del 20/1/2004, da realizzarsi in “Aree Sottoutilizzate” possono essere considerati coerenti in quanto conformi alla programmazione regionale in materia di difesa del suolo.

In particolare gli interventi da realizzarsi nei Comuni di Sesto Campano, Pizzone, Castel San Vincenzo e Venafro sono ricompresi nei Piani Previsionali e Programmatici redatti ai sensi della legge 183/89 ed approvati dalla Giunta Regionale con deliberazione 8/2/2000, n. 152 (ratificata dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 237 del 10/10/2000).

Inoltre le aree in cui ricadono i suddetti interventi, nonché quelli nei Comuni di Petacciato, Civitacampomarano e Trivento sono state classificate a “rischio molto elevato (R4)” dalle ri- spettive Autorità di Bacino nei Piani Straordinari approvati e pubblicati sulla G.U..

In particolare per la frana che interessa parte del centro abitato nonché infrastrutture di inte- resse nazionale (SS16, RFI, Autostrada A14), per il Comune di Petacciato è stato dichiarato lo stato di emergenza con Ordinanza del PCM n. 2438 del 15/5/1996 ai sensi dell’art. 5 della legge 225/92.

Per gli interventi ricadenti in “Area Sisma” la coerenza va ricercata nella volontà programma-tica manifestata dall’Amministrazione Ragionale nella individuazione di una specifica misura POR per la difesa del suolo.

Inoltre è da rilevare che i criteri di coerenza stabiliti nell’allegato 4 della deliberazione CIPE 36/2002 sono antecendenti ai due eventi eccezionali, quali il sisma dell’ottobre 2002 e l’alluvione del 23, 24 e 25 gennaio 2003, che hanno interessato il Molise ed in particolar mo-do la provincia di Campobasso e per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza dal Go-verno centrale, che hanno profondamente influenzato numerose situazioni di dissesto oggi al-lo studio da parte dell’Autorità di Bacino per l’aggiornamento degli atti già predisposti inerenti il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI).

È da precisare che tutti gli interventi annoverati nella deliberazione di Giunta Regionale n. 50/2004 a seguito di precise segnalazioni degli Enti interessati sono stati oggetto di specifici accertamenti da parte delle competenti strutture regionali e ritenuti, da queste ultime, merite-voli di attenzione soprattutto in relazione al ripristino della funzionalità di infrastrutture pub-bliche o a garantirne la loro fruibilità nel tempo.

198

APQ Difesa del Suolo

Pertanto le proposte contenute nella deliberazione di Giunta Regionale n. 50/2004 si in- quadrano nel più ampio e organico intervento programmatorio che l’Ente Regione svolge, anche alla luce delle recenti indagini conoscitive in materia di rischio idrogeologico, sem-pre compatibilmente con le disponibilità finanziare disponibili.

Gli interventi di cui alla deliberazione della Giunta Regionale n. 50/2004 sono stati individuati secondo i medesimi criteri di priorità utilizzati per la selezione degli interventi inseriti nel POR 2000/2006 e nell’APQ sottoscritto in data 10/12/2003 che di seguito si sintetizzano:

1) siti individuati dal “Piano Straordinario” adottato con deliberazione di Giunta Re-gionale n. 1539 del 28/10/1999 e classificati a rischio frana/idraulico molto eleva-to ed elevato ai sensi della L. 267/98;

2) siti che interessano direttamente centri abitati già classificati instabili ai sensi della L. 445/1908 con problematiche di dissesto ancora attuali ed accertati dal G.N.D.C.I. o dalle Strutture tecniche regionali competenti;

3) siti che sono stati interessati dagli eventi sismici del 31/10/2002 e dagli eventi al- luvionali del 23, 24 e 25 gennaio 2003;

4) tutela della stabilità delle infrastrutture di trasporto con maggiore intensità di traf-fico;

5) difesa delle aree industriali con maggiori caratteri di pericolosità per l’ambiente circostante e con maggior numero di addetti;

6) salvaguardia delle aree di notevole pregio ambientale ed artistico.

Contesto di riferimento

Dall’analisi delle condizioni di dissesto del territorio regionale emerge quindi una situazione di degrado abbastanza diffusa con coinvolgimento diretto di centri abitati e di infrastrutture viarie. Al fine di fronteggiare tale situazione di pericolosità geologica, l’Amministrazione Regionale, da diversi anni e più propriamente a partire dalle prime fasi attuative della L. 183/89, ha programmato, mediante la predisposizione degli Schemi Previsionali e Programmatici, interventi sul territorio dando priorità alla salvaguardia dei centri abitati instabili e quindi alle infrastrutture pubbliche di interesse regionale.

Successivamente, anche grazie all’attivazione di altre fonti di finanziamento previ-ste da leggi di settore (P.R.S. n. 1 - P.O.P. 94/99 - L. 641/96 - D.L. 180/98 - P.O.R. 2000/2006) oltre a quelle proprie della L. 183/89 per le varie annualità la Regione ha concretizzato un’azione di difesa del suolo con interventi di carattere strutturale tendenti a mitigare le condizioni di rischio che le varie situazioni di dissesto inducevano sulla inco-lumità delle persone e delle cose.

Nel corso degli anni, a seguito dell’attuazione dei relativi programmi di intervento ma anche per il manifestarsi di nuove fenomenologie di dissesto, gli Schemi Previsionali e Programmatici

199

APQ Difesa del Suolo sono stati periodicamente aggiornati anche in relazione a situazioni altera-tive del suolo riguardanti versanti interessati da opere di interesse pubblico, soprattutto opere viarie, senza peraltro trascurare interventi di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua di competenza regionale. Purtroppo le disponibilità finanziarie fin qui attivate, pur se hanno mitigato molte situazioni di rischio che annosamente riguardavano aree sensibili della regione, non hanno sicuramente consentito la messa in sicurezza di altri numerosi fenomeni che continuano a minacciare la integrità di strutture pubbliche e pri-vate sparse sul territorio.

Nell’ambito delle iniziative fin qui adottate, anche in relazione agli adempimenti conseguenti al D.L.180/98 (Piano Straordinario e Piano di Assetto Idrogeologico), si è da-ta priorità di intervento a quelle situazioni alterative del suolo che erano contraddistinte da più elevate condizioni di rischio (zone classificate a rischio “molto elevato” individuate nel Piano Straordinario).

Attualmente, a cura delle Autorità di Bacino a valenza territoriale sono in corso di attuazione gli adempimenti connessi con i Piani Stralcio dei relativi bacini idrografici:

- per il Bacino del Volturno risulta già adottato dal Comitato Istituzionale in data 25/2/2003 il Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico – Rischio da Frana;

- per il Bacino dei Fiumi Biferno, Trigno, Fortore e Saccione, il Piano Stralcio è in corso di redazione; più in particolare è in corso la verifica e l’aggiornamento degli atti già predi-sposti a seguito degli eventi metereologici eccezionali del 23-25 gennaio 2003.

È chiaro che trattandosi di “piani territoriali” di tipo dinamico essi possono essere periodicamente aggiornati sia in relazione ad aspetti positivi (interventi in grado di ridur-re le condizioni di rischio) sia, purtroppo, ad eventi negativi come appunto verificatisi in regione proprio nel gennaio 2003. Ne consegue che le programmazioni decise dai compe-tenti Organi istituzionali (Giunta e Consiglio) riguardano situazioni di dissesto che non possono essere trascurate perché coinvolgenti interessi pubblici e/o minacciano la inco-lumità delle persone e, pertanto, sono tali da costituire casi oggetto di attenzione proprio per le fasi di aggiornamento dei succitati Piani Stralcio.

Con il presente Accordo si intende finanziare un programma di interventi per af-frontare ulteriori situazioni di dissesto ritenute di rilevante importanza per la vita sociale ed economica della comunità molisana.

Infatti nel relativo programma vengono affrontati condizioni di rischio sia che ri-guardano nello specifico il consolidamento di centri abitati sia che interessano la sistema-zione di versanti dissestati attraversati da viabilità principale o minacciati da condizioni idrauliche a carattere erosivo.

Va evidenziato, infine, che l’esiguità delle somme disponibili non consente di inse-rire interventi di grossa portata (frana di Petacciato e di località Covatta e Lama del Gallo in agro di , Salcito ed Agnone) per le quali è necessario far ricorso ad altre e più cospicue

200

APQ Difesa del Suolo fonti finanziarie reperibili solo in termini straordinari e con specifici atti legi-slativi di carattere ministeriale o comunitario.

201

APQ Difesa del Suolo

Tabella riepilogativa interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Consolidamento e A.2.1 Petacciato 500.000 500.000 sistemazione frane Consolidamento e A.2.2 Civitacampomarano 250.000 250.000 sistemazione frane Consolidamento e A.2.3 Trivento 350.000 350.000 sistemazione frane

Consolidamento e A.2.4 Sesto Campano 200.000 200.000 sistemazione frane Consolidamento e A.2.5 Pizzone 150.000 150.000 sistemazione frane Consolidamento e A.2.6 Castel San 200.000 200.000 sistemazione frane Vincenzo Consolidamento e A.2.7 Venafro 200.000 200.000 sistemazione frane Consolidamento e A.2.1S Montenero di 350.000 350.000 sistemazione frane Bisaccia Consolidamento e A.2.2S Palata 250.000 250.000 sistemazione Consolidamento e A.2.3S Montecilfone 350.000 350.000 sistemazione Velaghe Consolidamento e A.2.4S Rotello 300.000 300.000 sistemazione Velaghe C.da Difesa/Spartilli/Mauro Consolidamento e A.2.5S Salcito 200.000 200.000 sistemazione smottamenti svincolo SP 148 Consolidamento e A.2.6S Bonefro 250.000 250.000 sistemazione Consolidamento e A.2.7S San Giuliano di 300.000 300.000 sistemazione Puglia 1.850.000 2.000.000 3.850.000

202

APQ Difesa del Suolo

Descrizione interventi

L’individuazione degli interventi è avvenuta a seguito di specifiche segnalazioni degli Enti interessati e tiene conto degli accertamenti effettuati a cura dei tecnici regionali debitamente correlata con le altre programmazioni regionali afferenti la difesa del suolo (P.O.P. 1994/99 - L. 641/96 - D.L. 180/98 - L. 183/89 - P.O.R. 2000/2006).

In particolare i criteri di selezione limitano la scelta delle operazioni da effettuare, compatibilmente con le disponibilità finanziarie, agli elenchi allegati alle deliberazioni di Giunta Regionale n. 1274/1999 e n. 152/2000, agli eventi sismici del 31/10/2002 ed agli eventi alluvionali del 23, 24 e 25 gennaio 2003, che riconoscono oggetto di attenzione, da parte dell’Amministrazione Regionale, i fenomeni di dissesto in essi individuati, nonché a completamenti di interventi di precedenti programmi regionali i cui finanziamenti si sono rivelati insufficienti.

Aree Sottoutilizzate (punto 3.5)

A.2.1 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Petacciato (CB)

Parte del centro storico di Petacciato, nella quale insi-stono due complessi monumentali di notevole pregio (Chiesa e Castello), è diretta-mente interessata da un movimento franoso relativamente esteso. L’intervento è fina-lizzato a migliorare le condizioni di stabilità ed il recupero ambientale dell’area in dis-sesto mediante la posa in opera di palificate, muri di contenimento in cls, la formazio-ne di drenaggi ed il ripristino delle sedi stradali.

A.2.2 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Civitacampomarano (CB)

Il finanziamento verrà utilizzato per comple-tare gli interventi in corso di realizzazione finalizzati di consolidamento del costone a-renaceo su cui si erge il centro storico. Il consolidamento dell’area comporterà anche l’abbattimen-to di ruderi di fabbricati distrutti dai movimenti franosi in atto nella zona.

A.2.3 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Trivento (CB)

Il finanziamento verrà utilizzato per completare gli inter-venti in fase di ultimazioni finalizzati al consolidamento di fenomeni franosi di vecchia data periodicamente riattivati in concomitanza di stagioni particolarmente piovose. Gli interventi prevedono la sistemazione delle aree in dissesto mediante la formazione di drenaggi finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dei terreni e la realizzazione di opere rigide di contenimento idonee a garantire una maggiore stabilità delle aree in dissesto.

A.2.4 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Comune di Sesto Campano (IS)

Dai costoni rocciosi sovrastanti il centro abitato di Sesto Campano si verificano distacchi di massi di piccole e medie di-mensioni. Il finanziamento verrà utilizzato per realizzare interventi

203 APQ Difesa del Suolo di consolidamento dei costoni rocciosi mediante il disgaggio dei massi instabili, la posa in opera di chio-dature, reti ed eventuali barriere paramassi.

A.2.5 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Pizzone (IS)

Il finanziamento verrà utilizzato per completare gli inter-venti di consolidamento dei costoni rocciosi sovrastanti il centro abitato di Pizzone me-diante il disgaggio dei massi instabili, la posa in opera di chiodature, reti ed eventuali barriere paramassi.

A.2.6 Consolidamento e sistemazione frane - Comune di Castel San Vincenzo (IS)

Dai costoni rocciosi sovrastanti e sottostanti il centro abitato di Castel San Vincenzo si verificano distacchi di massi di piccole e me-die dimensioni. Il finanziamento verrà utilizzato per realizzare interventi di consolida-mento dei costoni rocciosi mediante il disgaggio dei massi instabili, la posa in opera di chiodature, reti ed eventuali barriere paramassi.

A.2.7 Consolidamento e sistemazione colatori di bonifica - Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro (IS)

Il finanziamento verrà utilizza-to per mitigare il rischio idraulico della Piana di Venafro mediante la prosecuzione degli interventi di sistemazione e ripristino della funzionalità dei colatori consortili, con par-ticolare riguardo al ripristino dello stato dei luoghi mediante risagomatura degli argini danneggiati a seguito degli eventi alluvionali del 22 settembre 2002 e precedenti. Gli interventi di cui trattasi rivestono notevole importanza ed urgenza e sono necessari per scongiurare l’inondazione di una vasta area urbanizzata.

Aree Sisma (punto 3.2.a)

A.2.1S Consolidamento e sistemazione - Comune di Montenero di Bisaccia (CB)

La strada di bonifica montana di collega-mento alla Trignina è interessata dallo scivolamento di coltri superficiali instabili e dal potenziale crollo di blocchi arenacei dalle scarpate più acclivi. In particolare desta pre-occupazione un masso di notevoli dimensioni che incombe sulla sede stradale all’altezza del secondo tornante in sinistra scendendo verso la Trignina. Il finanziamen- to verrà utilizzato per realizzare interventi di modellamento del versante con rimozione e disgaggi dei massi instabili nonché localizzati interventi di bonifica idrogeologica.

A.2.2S Consolidamento e sistemazione Velaghe - Comune di Palata (CB)

Il finanziamento verrà utilizzato per la sistemazione dei dissesti idrogeologici in località “Velaco” e per il completamento degli interventi in cor-so di realizzazione in località “Fonte del Rufo- Fonte Maggiore” mediante la formazione di drenaggi finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dei terreni e la realizzazio-ne di opere rigide di contenimento idonee a garantire una maggiore stabilità delle aree in dissesto.

A.2.3S Consolidamento e sistemazione C.da Difesa/Spartilli/Mauro - Comune di Montecilfone (CB)

204 APQ Difesa del Suolo

Il finanziamento verrà utilizzato per il completamen-to e la sistemazione dei dissesti idrogeologici in Contrada “Difesa-Spartilli-Mauro” me-diante la formazione di drenaggi finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dei terreni e la realizzazione di opere rigide di contenimento idonee a garantire una mag-giore stabilità delle aree in dissesto.

A.2.4S Consolidamento e sistemazione smottamenti svincolo SP 148 - Comune di Rotello (CB)

In diversi tratti la strada di bonifica montana di collega-mento alla S.S. 647, il cui percorso si sviluppa lungo il “Vallone Grande”, è stata inte-ressata da fenomeni di scorrimento rotazionale e smottamenti di scarpate che hanno determinato l’interruzione della strada stessa. L’intervento prevede la sistemazione delle aree in dissesto mediante la posa in opera di gabbionate, la realizzazione di muri di contenimento in cls, la formazione di drenaggi, la realizzazione di fossi di guardia per la regimazione delle acque superficiali ed il ripristino della sede stradale.

A.2.5S Consolidamento e sistemazione - Comune di Salcito (CB)

Il versante è caratterizzato da un’elevata instabilità diffusa con fenomeni di colamento e scorrimenti caratteristici delle Argille Varicolori a causa degli eventi sismici del 31/10/2002. Il fenomeno sta interessando la S.P. per Trivento manifestandosi con avvallamenti e crepe sull’asfalto e ampie fratture sui versanti; so-no coinvolte diverse abitazioni rurali con ordinanze di sgombero. L’intervento prevede la sistemazione parziale mediante opere di drenaggio e regimazione delle acque. Sono tuttora in corso azioni di monitoraggio ed indagini per il controllo del complesso feno-meno.

A.2.6S Consolidamento e sistemazione - Comune di Bonefro (CB)

In occasione di abbondanti precipitazioni metereologiche, lungo il versante Nord del centro abitato e nelle aree adiacenti gli impianti sportivi e Via Roma, la conformazione morfologica del territorio favorisce il confluimento di ac-que piovane e dilavanti che innescano fenomeni di alluvionamento delle strutture pubbliche e private presenti nelle zone. Si rende necessaria una sistemazione idrogeologica delle aree interessate dal fenomeno mediante la regimazione e l’allontanamento delle acque anche con la risagomatura di un canale esistente per il quale vanno migliorate le condizioni idrauliche per il deflusso controllato dell’acqua raccolta.

A.2.7S Consolidamento e sistemazione - Comune di San Giuliano di Puglia (CB)

In occasione di eventi meteorici critici a causa della mancata regimazione delle acque superficiali sul versante orientale dell’abitato, lungo la S.P. per Collotorto e la strada comunale per il Villaggio dei Ter-remotati, si riattivano vecchi fenomeni franosi. Sono, pertanto, necessari interventi di ripristino e di sistemazione delle aree in dissesto mediante la formazione di drenaggi finalizzati al miglioramento delle caratteristiche dei terreni e la realizzazione di opere rigide di contenimento idonee a garantire una maggiore stabilità delle aree in dissesto.

205 APQ Ambiente

6.4 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO AMBIENTE

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

La Regione Molise ha attivato interventi di sviluppo riconducendo la programmazione regionale ad una logica di sistema improntata sulla concertazione ed integrazione degli strumenti finanziari.

Le strategie di sviluppo messe in atto sono riconducibili al potenziamento dell’apparato manifatturiero, delle risorse turistiche, ambientali e culturali.

I singoli documenti di programmazione hanno sempre privilegiato le potenzialità che il territorio molisano vanta in campo ambientale.

Questa strategia si esplicita nel POR 2000-2006 nel quale “il patrimonio naturalistico ed ambientale viene considerato una risorsa strategica per promuovere l’avvio di un nuovo modello di sviluppo economico, incentrato innanzi tutto sulla valorizzazione delle risorse endogene. L’ambiente, infatti, rappresenta una risorsa fondamentale per promuovere lo sviluppo del turismo e delle attività ad esso connesse, in una fase nella quale è venuta sempre più crescendo la sensibilità dei turisti verso i valori della qualità ambientale del territorio”. In quest’ottica è stata inserita all’interno del POR una misura (misura 1.7) legata alla valorizzazione e conservazione di aree ad alto valore naturalistico avente come obiettivo il miglioramento della qualità del patrimonio naturalistico e culturale, riducendo il degrado/abbandono e accrescendo l’integrazione con le comunità locali in un’ottica di tutela, sviluppo compatibile, migliore fruizione e sviluppo di attività connesse. Gli interventi finanziati dalla misura prevedono: il sostegno alla predisposizione di piani di gestione, la riqualificazione ambientale e rinaturalizzazione di siti di particolare pregio, la creazione e/o il miglioramento di aree/oasi tematiche volte a facilitarne la fruizione, l’infrastrutturazione leggera del territorio, la creazione di centri di accoglienza, la promozione di attività legate all’educazione ambientale.

La strategia di sviluppo regionale alla base del POR, relativamente alle aree appartenenti alla Rete Natura 2000, risulta essere in perfetta sintonia con quella del QCS e delle politiche dell’UE in merito alla valorizzazione dell’ambiente naturale.

Nel 2000, il Governo nazionale e la Regione Molise hanno siglato l’Intesa Istituzionale di Programma avente come obiettivo di sviluppo la convergenza delle varie azioni come i piani, i programmi pluriennali di intervento, le risorse impegnate e gli strumenti istituzionali d’attuazione. Tra i cinque settori prioritari d’intervento si trova la “Tutela e valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale” avente come obiettivo di programma la tutela e valorizzazione di un sistema di parchi regionali e interregionali e di oasi e aree protette che, per

206

APQ Ambiente la loro valenza economica e per la stretta connessione esistente con la valorizzazione dei beni culturali e con il turismo rurale, possono essere utilmente considerati tra le politiche di sviluppo del turismo.

Il Programma Regionale di Sviluppo della Regione Molise dedica al “Patrimonio naturalistico ed ambientale” un capitolo all’interno del quale, dopo un’analisi delle specificità regionali in materia, viene elaborata la strategia d’intervento regionale perfettamente in linea con quanto previsto dagli altri strumenti di programmazione gia analizzati. L’obiettivo è sempre legato alla tutela, conservazione e recupero ambientale in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio. Il PRS prevede la costituzione di una rete ecologica all’interno della quale vengono individuati quattro ambiti territoriali d’intervento: il sistema montano, i corridoi fluviali, le aree pedemontane e collinari e la fascia costiera. Detti ambiti vanno a configurare un insieme estremamente complesso e differenziato di risorse, da riconnettere e riqualificare, in un sistema organico e continuo di aree pregiate: un unico percorso nella natura, nel paesaggio e nella storia da riqualificare nei loro valori originari, naturalistici ed ambientali.

All’attività di programmazione descritta va ad affiancarsi l’attività legislativa che ha sempre privilegiato azioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente come il caso della legge regionale “Interventi per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio montano” (LR n. 15 del 16.04.03) che mette la tutela e valorizzazione dell’ambiente tra le proprie finalità e istituisce un fondo regionale per la montagna finalizzato alla tutela del territorio e dell’ambiente montano.

Va ricordata, per la particolare configurazione paesaggistica, l’azione di tutela e valorizzazione della rete dei “Tratturi”, peculiarità propria del Molise, assoggettati a vincolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80. Su questa particolarità paesistica la Regione ha puntato e punta molto, in termini di investimenti, anche perché il vincolo rappresenta il riconoscimento dell’importanza nazionale di questa antica rete di collegamento che è innanzitutto rete di popolazioni storiche e di culture. L’inserimento del sistema dei Tratturi nel Progetto A.P.E. (Appennino Parco d’Europa), per il quale è stato recentemente stanziato un ulteriore finanziamento, pone le basi, anche in questo caso, per una valorizzazione fondata su uno sviluppo centrato intorno alle risorse naturali e culturali. In materia la Regione ha emanato una serie di strumenti normativi: la legge sui tratturi “Tutela, valorizzazione e gestione del demanio tratturi” – LR n. 9 del 11/04/97 con il regolamento regionale di esecuzione “Nuovo regolamento di esecuzione della legge regionale in materia di tutela, valorizzazione e gestione del demanio tratturi” – RR 08.01.03. In questi giorni è in discussione, in Consiglio Regionale, la proposta di legge “Promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio tratturale e della civiltà della transumanza nella Regione Molise”.

Appare evidente, dall’analisi dei vari strumenti di programmazione e pianificazione attivati nella regione, come la strategia di sviluppo include sempre la valorizzazione delle aree naturali che, in virtù di una serie di investimenti adottati, si trasformano in un volano per le politiche di sviluppo economico in chiave turistica e di rilancio delle economie locali, dall’artigianato

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APQ Ambiente all’agricoltura di nicchia, legate cioè alle risorse endogene del territorio per garantire un equilibrio più stabile tra le popolazioni e il territorio in cui vivono.

In quest’ottica e coerentemente quanto già messo in campo in precedenza va ad inquadrarsi la strategia dell’APQ “Ambiente”.

Contesto di riferimento

Il territorio molisano ha subito, negli ultimi decenni, una profonda trasformazione ed oggi si presenta con attributi di forte eterogeneità: ambiti pressoché incontaminati e di elevato pregio naturalistico coesistono con aree a maggiore pressione antropica che frammentano la continuità ambientale. Si tratta, in sostanza, di un territorio tipicamente rurale, estremamente ricco e variegato, dove il grado di frammentazione ambientale acquista una particolare valenza rappresentativa di elevata diversità biologica, ecosistemica e paesaggistica. Questa ricchezza, tuttavia, è piuttosto fragile, in quanto frutto non di un equilibrio territoriale consolidato, bensì di livelli ancora contenuti di disturbo antropico, ed andrà, pertanto, salvaguardata, soprattutto in vista di un auspicato sviluppo socio-economico più sostenuto rispetto agli anni passati.

Il Molise grazie alla sua particolare collocazione all’interno della Penisola, svolge un ruolo fondamentale, importantissimo dal punto di vista biogeografico, di raccordo e compenetrazione tra il mondo euroasiatico e quello mediterraneo. Questo contribuisce a fornire, in un ambito geografico ristretto, un livello di biodiversità e di varietà ambientale che non ha eguali in Europa e la cui conservazione passa necessariamente, attraverso la conoscenza delle dinamiche antropico-naturali in atto sul territorio.

In un contesto così definito nasce l’esigenza di dare risalto, oltre agli aspetti tipicamente naturalistici e conservazionistici di aree ufficialmente riconosciute “di valore” e quindi protette, anche ad aspetti di utilizzazione antropica di aree “seminaturali” che, pur non rientrando in nessun elenco ufficiale e quindi non essendo sottoposte ad alcun vincolo di protezione, svolgono un ruolo vitale per il collegamento ecologico-funzionale dei serbatoi di biodiversità rappresentati dalle stesse aree protette.

Va ricordato che il Molise soffre di un notevole ritardo legato all’approvazione di una legge sulle aree protette che garantisca la protezione del notevole patrimonio ambientale regionale nonché la gestione integrata del territorio, secondo un’ottica capace di promuovere un nuovo modello di sviluppo economico in cui il patrimonio naturale costituisce una preziosa risorsa strategica.

In un contesto così definito l’attuazione dell’APQ “Ambiente” ha come obiettivo prioritario la promozione e la valorizzazione delle risorse ambientali, in un’ottica di sviluppo sostenibile, tale da coniugare la finalità della tutela, della conservazione e del recupero ambientale, con quella più generale dello sviluppo del territorio e delle comunità locali. Si tratta di promuovere la piena valorizzazione di tutte le opportunità di sviluppo connesse all’attività di conservazione e tutela della natura e dell’ambiente, partendo dalle aree del territorio regionale a più elevato valore

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APQ Ambiente naturalistico. Il tutto andrebbe finalizzato ad uno sviluppo in stretta connessione con la valorizzazione dei beni culturali e con il turismo rurale. In sostanza, s’intende favorire una rete di strutture in grado di soddisfare il duplice obiettivo di protezione dell’ambiente e di offerta turistica. L’impostazione sarà, quindi, quella di far coesistere in queste aree, ad alto valore naturalistico, le esigenze di conservazione e tutela e lo svolgimento di attività umane compatibili, in un ottimale equilibrio di uso delle risorse e dei valori territoriali.

L’APQ “Ambiente”

Con la delibera 29.09.03, n. 1104 la Giunta Regionale ha stabilito il riparto programmatico delle risorse per i settori d’intervento previsti nella delibera CIPE n. 17/03; in particolare al settore “Ambiente” sono stati destinati € 10.000.000,00 a valere sui fondi assegnati per le “aree sottoutilizzate” e € 5.000.000,00 a valere sui fondi assegnati dal Governo nazionale per fronteggiare le calamità naturali, per il Molise le cosiddette “aree sisma”.

Con la delibera del 20.01.04, n. 50 la Giunta regionale ha individuato gli interventi da realizzare per l’APQ “Ambiente” cosi divisi:

· 39 progetti relativi ad interventi legati alla conservazione e valorizzazione di siti rientranti nella categoria “aree sottoutilizzate”;

· 11 progetti relativi ad interventi legati alla conservazione e valorizzazione di siti rientranti nella categoria “aree sisma”.

Gli interventi individuati sono tutti finalizzati alla conservazione, valorizzazione e riqualificazione di aree che in parte rientrano nella Rete Natura 2000 ed in parte sono definibili aree “seminaturali”.

In relazione alla valutazione di efficienza e di efficacia degli interventi da realizzare, in questa prima fase, è possibile mutuare gli indicatori di realizzazione, di risultato e d’impatto applicati per il POR; successivamente, sulla base della puntuale individuazione progettuale, saranno evidenziati gli specifici indicatori fisici per i singoli interventi.

Settori Indicatori di Indicatori di risultato Indicatori d’impatto d’intervento UE realizzazione

- Interventi n. - Numero dei visitatori - Occupazione regionali aggiuntivi; lorda/netta creata o 1312/171/172 · materiali mantenuta (numero - Incremento delle presenze · immateriali assoluto e turistiche regionali; percentuale dei posti - % Aree protette, SIC e ZPS, di lavoro totali) con strumento di gestione.

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APQ Ambiente

Gli interventi inseriti nell’Accordo possono essere distinti in base alla tipologia di attività prevista come segue:

· n. 29 interventi di valorizzazione naturalistica/ambientale finalizzati anche all’implementazione della fruizione turistica;

· n. 8 interventi di elaborazione di Piani di Gestione e studi su SIC e ZPS;

· n. 4 interventi di valorizzazione aree verdi a ridosso di emergenze architettoniche ed archeologiche;

· n. 2 interventi di recupero urbanistico/ambientale;

· n. 2 interventi legati al Ciclo integrato delle acque;

· n. 1 intervento di educazione ambientale;

· n. 2 interventi di fitodepurazione;

· n. 1 intervento di difesa del suolo;

· n. 1 intervento legato all’attuazione Piano regionale dei rifiuti.

Tra gli interventi selezionati la quasi totalità rientra in comuni che hanno all’interno del proprio territorio un sito d’importanza comunitaria e di questi due in Zone di Protezione Speciale.

All’interno della delibera CIPE n. 17/2003 vengono individuati, nei vari APQ, interventi di rilievo strategico. L’APQ “Ambiente”, al suo interno, ne conta dieci: otto per le “aree sottoutilizzate” e due per le “aree sisma”. I progetti cosiddetti di rilievo strategico per l’APQ “Ambiente” riguardano: la realizzazione impianti di fitodepurazione, l’attivazione del Piano Regionale dei Rifiuti, gli impianti di depurazione, il monitoraggio degli impianti di depurazione, il controllo del regime idraulico del fiume Volturno, interventi di recupero delle sorgenti di fiumi di rilevanza regionale e, infine, interventi di recupero urbanistico ambientale di aree a rischio di allagamento.

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APQ Ambiente

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro) Localizzazion Intervento Codice Aree e Sisma Totale sottoutilizzate Implementazione giardino flora B1 200.000,00 200.000,00 appenninica Capracotta Sistema di monitoraggio B2 Regione 300.000,00 300.000,00 impianti di depurazione Molise Impianto di depurazione B3 Agnone 800.000,00 800.000,00 Agnone 2° Valorizzazione parco fluviale B4 Colle 750.000,00 750.000,00 del medio Biferno d’Anchise Valorizzazione lago collinare B5 500.000,00 500.000,00 Vinchiaturo Recupero e valorizzazione ex B6 Civita di 261.000,00 261.000,00 cava Civita superiore Boiano Parco turistico Lago di Castel B7 Castel S. 350.000,00 350.000,00 San Vincenzo Vincenzo Parco fluviale Torrente Vandra B8 Forlì del 261.000,00 261.000,00 Sannio Valorizzazione dell’area B9 Campomarino 329.000,00 329.000,00 Fantine Valorizzazione a fini turistico B10 Guardialfiera 600.000,00 600.000,00 ambientali Lago di Guardialfiera Valorizzazione a fini turistico B11 S. Elia a 500.000,00 500.000,00 ambientali Lago di Occhito Pianisi – – Colletorto – Tufara - Gambatesa Pietracatella Valorizzazione area attrezzata B12 50.000,00 50.000,00 “Cerretelli” Valorizzazione area attrezzata B13 S. Pietro 50.000,00 50.000,00 “Prato Cataldo” Avellana Interventi di valorizzazione B14 Vastogirardi 50.000,00 50.000,00 riserva “MAB” Interventi di valorizzazione B15 Pietrabbondant 100.000,00 100.000,00 riserva “MAB” Collemeluccio e Parco turistico sorgenti del B16 Rocchetta a 350.000,00 350.000,00 Volturno Volturno Valorizzazione naturalistica B17 Riccia 108.000,00 108.000,00 oasi ambientale Interventi di B18 Civitanova del 255.000,00 255.000,00 valorizzazione/conservazione Sannio area Montagnola Interventi di fitodepurazione B19 Comune di 150.000,00 150.000,00 Baranello Interventi di fitodepurazione B20 Comune di 120.000,00 120.000,00 Campomarino APQ Ambiente

Finanziamento (Euro) Localizzazion Intervento Codice Aree e Sisma Totale sottoutilizzate Messa in sicurezza vasca di B21 Montaquila 1.033.000,00 1.033.000,00 laminazione sul Volturno “Ripaspaccata” Recupero e valorizzazione B22 Isernia 250.000,00 250.000,00 fonte acqua sulfurea Valorizzazione naturalistica B23 Boiano 70.000,00 70.000,00 area sorgenti Biferno Valorizzazione emergenze B24 Isernia 260.000,00 260.000,00 archeologiche abitato Riqualificazione ambientale B25 275.000,00 275.000,00 sito paesaggistico L. R. 24/89 SIC Valorizzazione area B26 Torella del 100.000,00 100.000,00 naturalistica Fonte Murata Sannio Interventi per la diffusione B27 Regione 400.000,00 400.000,00 dell’educazione ambientale Molise Valorizzazione emergenze B28 Isernia 253.000,00 253.000,00 archeologiche area urbana Visitor center B29 Scapoli 77.000,00 77.000,00 Valorizzazione complesso B30 Conca Casale 278.000,00 278.000,00 montuoso Valorizzazione ambientale B31 Venafro 400.000,00 400.000,00 area Castello Pandone Sistemazione ambientale ed B32 Sesto 296.000,00 296.000,00 arredo del Rio S. Bartolomeo Campano Piano di Gestione dell’Oasi B33 Venafro 50.000,00 57.000,00 naturale delle Mortine ed attivazione Servizi di monitoraggio Promozione delle valenze B34 Rocchetta al 50.000,00 57.000,00 naturalistiche dell’area Volturno “Gruppo della Meta – Catena delle Mainarde” attraverso l’impiego di tecnologie GIS e strumenti mediatici Promozione delle valenze B35 San Polo 49.000,00 56.000,00 naturalistiche dell’area “La Matese Gallinola – Monte Miletto – Monti del Matese” attraverso l’impiego di tecnologie GIS e strumenti mediatici Percorso naturalistico “Bosco B36 Oratino 37.000,00 42.000,00 la Difesa” / Mis. 1.7 – Linea B Analisi geomorfologia ed B37 Frosolone 43.000,00 49.000,00 ecologica del territorio “La Montagnola molisana” Studio di rinaturalizzazione e B38 Campomarino 50.000,00 56.000,00 valorizzazione delle Fantine comunali di Campomarino Strumenti conoscitivi per un B39 S. Pietro 45.000,00 50.000,00 piano di gestione del SIC Avellana

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APQ Ambiente

Finanziamento (Euro) Localizzazion Intervento Codice Aree e Sisma Totale sottoutilizzate “Isola Fonte della Luna” Attuazione interventi Piano B1s Montagano 550.000,00 550.000,00 Regionale Rifiuti Restauro e consolidamento B2s Guardialfiera 300.000,00 300.000,00 ponte sul lago Valorizzazione area B3s S. Elia a 400.000,00 400.000,00 naturalistica Pianisi – Macchia Valfortore – Colletorto – Tufara - Gambatesa Pietracatella Valorizzazione area B4s Colletorto 220.000,00 220.000,00 naturalistica Vallone S. Maria Recupero urbanistico e B5s Termoli 1.200.000,00 1.200.000,00 ambientale area Marinelle Valorizzazione area B6s Montecilfone 300.000,00 300.000,00 naturalistica Parco Corundoli Valorizzazione area B7s Mafalda 80.000,00 80.000,00 naturalistica Ripalta Sistemazione area lacuale B8s Guardialfiera 1.000.000,00 1.000.000,00 Bivio di Palata Valorizzazione naturalistico- B9s Guglionesi 300.000,00 300.000,00 ambientale area sotto Portella Valorizzazione naturalistico- B10s Montenero di 350.000,00 350.000,00 ambientale area Santuario Biasaccia Madonna di Bisaccia Recupero e valorizzazione B11s Petacciato 300.000,00 300.000,00 ambientale area al cont. Impianti sportivi 10.000.000,00 5.000.000,00 15.000.000,00

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APQ Ambiente

Descrizione interventi

La struttura responsabile dell’APQ “Ambiente” ha richiesto agli enti attuatori di adoperarsi nella compilazione della parte anagrafica delle schede-intervento corredandole di una breve relazione. Le schede inviate sono le stesse che serviranno per procedere al monitoraggio che rappresenta un’attività sostanziale nell’attuazione degli strumenti di programmazione.

Sulla base delle informazioni ricevute si è proceduto ad elaborare una breve descrizione dei singoli interventi previsti, che di seguito si riporta.

Opere localizzate in “Aree sottoutilizzate”

B1 Implementazione del giardino della flora appenninica Capracotta – Capracotta

Il progetto proposto riguarda lavori volti al completamento di interventi di riqualificazione già avviati con l’obiettivo di rendere il Giardino della Flora Appenninica un polo naturalistico per la diffusione della cultura ambientale ed ecologica. Gli interventi previsti riguardano: collegamento alla rete fognaria comunale, ristrutturazione serbatoi, illuminazione esterna, mobili ed arredo interno.

B2 Sistema di monitoraggio impianti di depurazione – ARPA Molise

L’obiettivo dello studio è tenere sotto controllo gli scarichi civili ed industriali più significativi con sistemi di monitoraggio posizionati lungo gli immissari del Biferno soggetti maggiormente ad inquinamenti dovuti a scarichi abusivi e non depurati.

B3 Impianto di depurazione Agnone 2° - Agnone

Il finanziamento in oggetto servirà per la realizzazione delle prime opere per la costruzione del depuratore del Comune di Agnone. Tale intervento si rende necessario in quanto il territorio comunale di Agnone non è servito da un depuratore efficiente così che le caratteristiche igieniche dei corsi d’acqua interni risultano compromesse, in larga misura, dagli scarichi fognari.

B4 Valorizzazione parco fluviale del medio Biferno – Colle d’Anchise

L’intervento verrà realizzato nel territorio di Colle d’Anchise tra il Biferno e la fondovalle omonima in un’area che conserva inalterati i caratteri ambientali tipici di un’ansa fluviale. Nei pressi di quest’area sorge un piccolo borgo di edifici rurali ed una centrale idroelettrica; strutture costruite verso la fine del ‘700. L’obiettivo del progetto è la valorizzazione dell’area e il recupero delle strutture attraverso la realizzazione dei seguenti interventi: sentiero natura lungo il Biferno, area naturalistica e punti d’osservazione, sistema museale, attrezzature e arredi.

B5 Valorizzazione lago collinare Vinchiaturo – Vinchiaturo

L’idea progettuale riguarda la riqualificazione del laghetto artificiale sito in località Monteverde, circondato da una pineta e dal bosco comunale Sterparelle, attraverso interventi di: valorizzazione ambientale, avvio di attività turistico-ricreative, conservazione e recupero

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APQ Ambiente funzionale di beni pubblici. Il tutto per riqualificare l’intera area e risollevarla dal degrado ambientale e funzionale che attualmente la caratterizza.

B6 Recupero e valorizzazione ex cava Civita superiore – Boiano

L’idea progettuale si basa sulla realizzazione di un percorso che da Boiano porta al borgo medievale di Civita Superiore per finire, al Castello Longobardo, aree di notevole valenza paesaggistica. Il percorso sarà dotato di servizi igienici (da ubicare in un piccolo manufatto esistente da recuperare), un centro d’accoglienza e un’area di sosta. L’area di sosta verrà realizzata sul sito dell’ex Cava calcarea oggi dismessa che sarà oggetto di recupero e valorizzazione.

B7 Parco turistico Lago di Castel San Vincenzo – Castel San Vincenzo

Il progetto è finalizzato ad attività di riqualificazione e valorizzazione ambientale propedeutiche alle creazione del parco turistico del lago. Si interverrà, in particolare, sui servizi esistenti e nel campeggio comunale. Tra gli interventi da realizzare verrà data priorità al miglioramento dei servizi igienici. Tutte le opere saranno realizzate ponendo particolare cura nella scelta dei materiali e delle tipologie costruttive tipici dell’architettura tradizionale dell’area.

B8 Parco fluviale Torrente Vandra – Forlì del Sannio

Gli interventi previsti per il parco fluviale “Torrente Vandra” riguardano: sistemazione di un’asse sentieristico e di piccole aree attrezzate lungo le sponde del fiume; sistemazione di fontanili lungo i percorsi; realizzazione di un’oasi di riserva di pesca “no kill”; sistemazione di aree con interventi di ingegneria naturalistica; realizzazione di un centro visite all’interno di un vecchio mulino e della centrale idroelettrica.

B9 Valorizzazione dell’area Fantine – Campomarino

La zona del Lido di Campomarino è uno degli ultimi complessi dunali coperti da vegetazione mediterranea spontanea esistenti lungo la costa adriatica (l’area è un SIC situato tra i fiumi Biferno e Saccione). Il progetto prevede l’installazione nel centro di Campomarino Lido di un centro d’accoglienza dal quale partono due percorsi ciclo pedonali uno con direzione sud e uno direzione nord. Entrambi i percorsi saranno dotati di cartellonistica ed arredo. Una parte dell’area verrà destinata alla realizzazione di un vivaio di flora autoctona tipica della macchia mediterranea per la rinaturalizzazione del sito e di tutto il territorio comunale.

B10 Valorizzazione a fini turistico ambientali Lago di Guardialfiera – Guardialfiera

Il progetto in analisi è uno stralcio di un progetto generale per la realizzazione di un polo turistico attrezzato sperimentale nei pressi del Lago di Guardialfiera. Gli interventi proposti sono: recupero di un fabbricato demaniale per servizi, sistemazione di un tratto di strada circumlacuale; realizzazione di bungalows in legno, realizzazione impianti, realizzazione di opere di impiantistica sportiva ed arredo, realizzazione di percorsi pedonali naturalistici

B11 Valorizzazione a fini turistico ambientali Lago di Occhito – S. Elia a P./Macchiavalf./Gambatesa/Pietracate/Ila/Tufara/Colletorto

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APQ Ambiente

I singoli comuni componenti il consorzio hanno inserito come priorità di sviluppo, nella loro programmazione, lo sviluppo dell’invaso, dal punto di vista naturalistico, culturale e turistico. Dal progetto generale sono strati stralciati i seguenti interventi da realizzare con i fondi a disposizione: sistemazione di un tratto di strada circumlacuale, realizzazione di una riserva faunistica per le specie autoctone, sistemazione dell’accesso alla riserva faunistica, realizzazione di percorsi naturalistici e di aree di sosta, posa di opere di arredo.

B12 Valorizzazione area attrezzata “Cerretelli” – Vastogirardi

Le opere da realizzare riguardano l’adeguamento alle norme di sicurezza e il miglioramento dell’area attrezzata di “Cerretelli”. Si prevede la realizzazione dei seguenti interventi: abbattimento barriere architettoniche nelle strutture esistenti, adeguamento impianto elettrico e impianto antincendio, eliminazione infiltrazioni nella Reception e nel Centro servizi, sostituzione di infissi esterni, arredi ed attrezzature.

B13 Valorizzazione area attrezzata “Prato Cataldo” – S. Pietro Avellana

Le opere da realizzare riguardano l’adeguamento alle norme di sicurezza e il miglioramento dell’area attrezzata di “Prato Cataldo”. Si prevede la realizzazione dei seguenti interventi: rifacimento degli infissi esterni, adeguamento alle norme di sicurezza, arredo dell’area, sistemazione esterna dell’area.

B14 Interventi di valorizzazione riserva “MAB”- Vastogirardi

L’obiettivo del progetto è la redazione del Piano di Gestione dell’area finalizzato a: modalità reintroduzione e tutela di alcune specie faunistiche, tutela e conservazione della biodiversità dell’area. Per la redazione del Piano ci si avvarrà della collaborazione di istituzioni scientifiche quali l’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura e l’Università degli Studi del Molise.

B15 Interventi di valorizzazione riserva “MAB” Collemeluccio – Pietrabbodante

Gli interventi previsti riguardano la valorizzazione della Riserva MAB di Collemeluccio ed, in particolare , si pongono le basi per una gestione ecoturistica dell’area che diventa il legante tra i due poli di straordinaria attrazione del comprensorio ossia l’area archeologica di ed il biotopo di Collemeluccio. Le opere da realizzare vanno a completare l’intervento già iniziato con finanziamento POR e consistono in: completamento dello stagno didattico, arredi ed attrezzature.

B16 Parco turistico sorgenti del Volturno –

Gli interventi proposti sono tesi alla valorizzazione a fini turistici del Bacino delle Sorgenti del Volturno. I lavori previsti riguardano: sistemazione dell’area verde circostante le sorgenti, recupero di un casolare da adibire a centro di prima accoglienza, recupero di un sentiero pedonale e sistemazione di arredi.

B17 Valorizzazione naturalistica Oasi ambientale – Riccia

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APQ Ambiente

Il progetto proposto riguarda i lavori di completamento dell’Oasi ambientale “Bosco Mazzocca” e, in particolare, sono previsti i seguenti interventi: realizzazione di sentieri; collegamento con il vicino serbatoio dell’ERIM; realizzazione di fontanelle; impianto d’illuminazione; cartellonistica informativa; completamento dell’area di sosta con arredi, giochi e barbecue.

B18 Interventi di valorizzazione/conservazione area Montagnola –

Il progetto è finalizzato alla salvaguardia e conservazione del SIC della Montagnola. Sono previsti interventi di ripristino e valorizzazione del sito che creino le condizioni di fruibilità turistica e didattica con itinerari, punti d’osservazione, sentieri, spazi attrezzati, nonché l’adeguamento funzionale di due piccoli rifugi forestali da adibire a strutture ricettive. Il progetto sviluppa le indicazioni contenute nello studio sul Parco Regionale del Molise, pubblicato dalla Giunta Regionale nel 1985, per il territorio di Civitanova del Sannio.

B19 Interventi di fitodepurazione – Baranello

L’area individuata per la localizzazione dell’impianto di fitodepurazione ricade in località Cannavina. Con la presente proposta si vuole sperimentare la “fitodisidratazione o fitocompostaggio dei fanghi” che provengono da un depuratore classico (a fanghi attivi). Detto impianto comporta una serie di vantaggi sia nello smaltimento diretto sia da un punto di vista ecologico – ambientale in quanto i fanghi, una volta trattati, possono essere utilizzati in agricoltura (compost).

B20 Interventi di fitodepurazione – Campomarino

Le opere in oggetto riguardano il trattamento delle acque reflue civili della frazione Ramitelli del comune di Campomarino da attuare con tecniche di depurazione naturale consone al contesto territoriale. L’impianto di fitodepurazione proposto presenta le seguenti peculiarità: buon inserimento paesaggistico – ambientale, buona resa depurativa, semplicità costruttiva e gestionale soprattutto come costi di gestione.

B21 Messa in sicurezza vasca di laminazione sul Volturno “Ripaspaccata” – Montaquila

Il Consorzio di Bonifica ha realizzato la vasca di laminazione nel 1975; essa assolve alla funzione di regolazione delle piene maggiori del Fiume Volturno limitando il rischio idraulico di esondazioni su ampi territori posti a valle dello sbarramento. Gli interventi proposti riguardano la manutenzione ordinaria, straordinaria e la gestione dell’opera che si reputano più urgenti per mettere in sicurezza lo sbarramento. Parte degli interventi è finalizzata a verificare la sussistenza di adeguati margini di sicurezza in relazione alla sopravvenuta dichiarazione di sismicità della zona.

B22 Recupero e valorizzazione Fonte acqua sulfurea – Isernia

La Fonte dell’Acqua sulfurea sorge in direzione Castel Romano ed era un tempo utilizzata come stabilimento termale. L’intervento proposto ha come obiettivo un organico recupero ambientale dell’intero comprensorio attraverso un uso sostenibile ed integrato al contesto socio-ambientale

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APQ Ambiente locale. Si prevede come primo intervento il recupero e la messa in sicurezza dell’area attraverso interventi di consolidamento strutturale.

B23 Valorizzazione naturalistica area “Sorgenti Biferno” – Boiano

Lo scopo del progetto è la realizzazione di interventi in grado di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale e storico-culturale legato alle sorgenti del Fiume Biferno. Gli interventi da realizzare sono: opere ed infrastrutture per la fruizione naturalistica dell’area e il recupero di sorgenti e torrenti; piccoli interventi di ingegneria naturalistica per la difesa del suolo; recupero di locali da destinare a centro d’accoglienza; arredi ed attrezzature.

B24 Valorizzazione emergenze archeologiche abitato – Isernia

Il progetto riguarda l’apertura di un percorso pedonale che da Corso Marcelli (l’antico decumano maggiore dell’impianto romano) appena dopo l’arco di San Pietro, raggiunga la parte ipogea della Cattedrale e le vestigia del tempio romano sottostante la Cattedrale e, passando sotto i giardini della Curia, acceda su via Occidentale.

B25 Riqualificazione ambientale sito paesaggistico L. R. 24/89 SIC – Guglionesi

La realizzazione del progetto rientra in un programma infrastrutturale finalizzato al recupero del territorio circostante il centro abitato e alla valorizzazione di vecchi percorsi di camminamento, manufatti architettonici, aree incolte improduttive. L’intervento riguarda, in particolare, il recupero delle Fonti e dei percorsi di camminamento che dalla campagna riconducevano al centro abitato, riqualificando le aree con piantumazioni varie.

B26 Valorizzazione area naturalistica Fonte Murata –

I lavori prevedono il restauro di un’antica fonte denominata “Fonte Murata” situata nelle immediate vicinanze del centro abitato. Negli ultimi anni la sorgente che alimenta la fonte si è dispersa nel sottosuolo determinando la perdita di un bene prezioso quale l’acqua. Il progetto prevede: la ristrutturazione ed il restauro della fonte, la ricaptazione delle acque di sorgente, la riqualificazione ambientale della zona e la creazione di un area di sosta attrezzata.

B27 Interventi per la diffusione dell’educazione ambientale – Regione Molise

Si prevedono interventi d’implementazione dell’attività di educazione ambientale nella Regione Molise. Sarà, altresì, garantito il supporto ai Centri di Educazione Ambientale della Provincia di Campobasso e della Provincia d’Isernia.

B28 Valorizzazione emergenze archeologiche area urbana – Isernia

I lavori riguardano l’esecuzione dello scavo archeologico su piazza Celestino conseguenti il recente ritrovamento delle mura ciclopiche di età sannitica. La sistemazione dell’area dello scavo ha l’obiettivo di permetterne la fruizione congiuntamente alle altre emergenze esistenti nella zona.

B29 Visitor center Scapoli – Scapoli

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APQ Ambiente

L’intervento prevede lavori di ristrutturazione dell’edificio in borgata Collematteo (ex edificio scolastico) da adibire a visitor center didattico dotato di tecnologie multimediali. Gli interventi previsti riguardano principalmente: rifacimento del manto di copertura, ristrutturazione della pavimentazione, lavori di tinteggiatura interni ed esterni, rifacimento infissi, rifacimento dell’impianto elettrico ed idrico, rifacimento servizi igienici, sistemazione del piazzale antistante la struttura.

B30 Valorizzazione complesso montuoso – Conca Casale

L’intervento ricade nell’area SIC dei rilievi montuosi di Monte S. Croce, Monte Corno e Monte Sammucro. La proposta progettuale prevede: sistemazione ed infrastrutturazione di un asse sentieristico e dell’antico collegamento tra e con recupero di manufatti architettonici, valorizzazione forestale e rimboschimenti, recupero di una discarica abusiva di rifiuti e realizzazione di un centro visite. L’obiettivo è la valorizzazione del territorio naturale dell’area del SIC.

B31 Valorizzazione ambientale area Castello Pandone – Venafro

L’area circostante il Castello Pandone è caratterizzata da un insieme di strutture che non gli forniscono la giusta valorizzazione. L’intervento di riqualificazione dell’area ha una triplice finalità: migliorare la viabilità della zona, aumentare la fruibilità del castello, valorizzare paesaggisticamente l’emergenza architettonica. La sistemazione viaria sarà arricchita dalla realizzazione di aiuole e la messa in opera di arredi ed attrezzature. In ultimo verrà ricostruito l’accesso pedonale al Castello

B32 Sistemazione ambientale ed arredo del Rio S. Bartolomeo – Sesto Campano

La proposta di progetto verte sulla riqualificazione e l’arredo delle sponde del Rio S. Bartolomeo nel tratto che va dalla Taverna Vecchia alla Solfatara. Si prevede la realizzazione di: pista ciclabile, parco giochi per bambini, area pic-nic, area riservata alla pesca sportiva e percorsi pedonali. Il tutto creando una perfetta integrazione con l’ambiente e utilizzando materiali e tecniche costruttive a bassissimo impatto ambientale.

B33 Piano di Gestione dell’Oasi naturale delle Mortine ed attivazione Servizi di monitoraggio – Venafro

L’elaborazione del Piano di Gestione dell’Oasi dovrà garantire la rispondenza tra le valenze e potenzialità ecologiche dei luoghi e la complessiva gestione ed organizzazione di questi, mantenendo prioritario il fine della conservazione dei valori naturalistici. Il Piano si comporrà di due parti: lo Studio generale (fase conoscitiva interpretativa del processo di piano), il Piano di gestione (fase pianificatoria) con individuazione delle criticità ambientali, degli obiettivi operativi, le strategie e gli interventi di gestione.

B34 Promozione delle valenze naturalistiche dell’area “Gruppo della Meta – Catena delle Mainarde” attraverso l’impiego di tecnologie GIS e strumenti mediatici – Rocchetta al Volturno

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APQ Ambiente

Il progetto prevede la rilevazione e l’organizzazione sistematica dei dati sul patrimonio naturalistico dell’intera area SIC all’interno di una banca dati di tipo multimediale associata ad un supporto cartografico tipico delle interfacce GIS. Parallelamente, con la stessa metodologia, verrà svolto un analogo lavoro per la raccolta di informazioni sull’offerta turistico - ricettiva, sull’artigianato ed i prodotti tipici e su tutto quanto afferisce il patrimonio culturale locale.

B35 Promozione delle valenze naturalistiche dell’area “La Gallinola – Monte Miletto – Monti del Matese” attraverso l’impiego di tecnologie GIS e strumenti mediatici –

Il progetto prevede la rilevazione e l’organizzazione sistematica dei dati sul patrimonio naturalistico dell’intera area SIC all’interno di una banca dati di tipo multimediale associata ad un supporto cartografico tipico delle interfacce GIS. Parallelamente, con la stessa metodologia, verrà svolto un analogo lavoro per la raccolta di informazioni sull’offerta turistico - ricettiva, sull’artigianato ed i prodotti tipici e su tutto quanto afferisce il patrimonio culturale locale. Tutta la banca dati sarà divulgata tramite internet che diventerà mezzo di conoscenza e promozione dell’intera area.

B36 Percorso naturalistico “Bosco la Difesa” / Mis. 1.7 – Linea B – Oratino

Il progetto, in linea con principi di valorizzazione e conservazione di aree ad elevato valore naturalistico, si basa sull’esigenza di dotare l’area del bosco di una serie di strumenti necessari alla sua tutela. Sono previsti i seguenti interventi: predisposizione di un piano di gestione, attivazione di un servizio di monitoraggio dell’area, attivazione di un servizio di implementazione delle conoscenze sul patrimonio di diversità biologica del territorio regionale, servizi comuni alle imprese del settore turistico - ambientale.

B37 Analisi geomorfologia ed ecologica del territorio “La Montagnola Molisana” – Frosolone

Il progetto prevede interventi di studio e ricerca nel SIC “Montagnola Molisana” al fine di attivare un servizio di analisi ed implementazione delle conoscenze relative al patrimonio di biodiversità regionale. Lo studio è finalizzato, inoltre, ad implementare i dati rilevati nel Progetto Rete Natura 2000 condotto dall’università degli Studi del Molise. Gli interventi da attuare saranno: monitoraggio, studio geomorfologico, produzione di cartografia.

B38 Studio di rinaturalizzazione e valorizzazione delle Fantine comunali di Campomarino – Campomarino

Il progetto di rinaturalizzazione e valorizzazione delle Fantine comunali di Campomarino nasce dall’esigenza di promuovere e divulgare le caratteristiche di un’area di elevato valore naturalistico e di sicura attrattiva turistica. Gli investimenti saranno: monitoraggio delle tipologie vegetali ed animali presenti, indagini sui fattori di degrado, organizzazione di un database dei dati raccolti, elaborazione cartografica dei dati raccolti, realizzazione di opuscoli informativi e divulgativi.

B39 Strumenti conoscitivi per un piano di gestione del SIC “Isola Fonte della Luna” –

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APQ Ambiente

Il SIC “Isola Fonte della Luna” è localizzato in un ansa del Fiume Sangro. Lo studio proposto, in collaborazione con l’Università degli Studi del Molise”, comprenderà: analisi floristica e faunistica con successiva creazione di un database, analisi dell’impatto delle infrastrutture di collegamento sul SIC, realizzazione di una cartografia dell’area, analisi dei corridoi ecologici, studio dell’area del tratturo Celano – Foggia, predisposizione di un documento didattico - divulgativo.

Opere localizzate in “Aree sisma”

B1 Attuazione interventi Piano Regionale Rifiuti – Montagano”

I lavori riguardano l’adeguamento al D. Lgs 36/03 dell’impianto di smaltimento di r.s.u. ubicato in località Colle S. Ianni in agro di Montagano. Le opere di adeguamento da realizzare sono: copertura finale della discarica, captazione e smaltimento del biogas, opere minori necessarie al miglioramento della gestione e all’efficienza dell’impianto.

B2 Restauro e consolidamento ponte sul lago – Guardalfiera”

Il progetto in analisi è uno stralcio di un progetto generale per la realizzazione di un polo turistico attrezzato sperimentale nei pressi del Lago di Guardialfiera. Gli interventi proposti sono: consolidamento del ponte in pietra esistente, realizzazione di una sovrastruttura per il passaggio pedonale; il collegamento con il piazzale limitrofo allo svincolo Casacalenda/Guardialfiera con il percorso carrabile e pedonale realizzato o in via di realizzazione.

B3 Valorizzazione area naturalistica – S. Elia a P./Macchia V.F./Gambatesa/Pietracatella/Tufara/Colletorto

I singoli comuni componenti il consorzio hanno inserito come priorità di sviluppo, nella loro programmazione, lo sviluppo dell’invaso, dal punto di vista naturalistico, culturale e turistico. Dal progetto generale sono stati stralciati i seguenti interventi da realizzare con i fondi a disposizione: sistemazione di un tratto di strada circumlacuale, realizzazione di una riserva faunistica per le specie autoctone, sistemazione dell’accesso alla riserva faunistica, realizzazione di percorsi naturalistici e di aree di sosta, posa di opere varia di arredo.

B4 Valorizzazione area naturalistica Vallone S. Maria – Colletorto

Il progetto è la continuazione di un primo lotto realizzato con finanziamento POR. Gli interventi previsti sono relativi a: sistemazione di tre aree attrezzate, realizzazione di bungalows in legno, realizzazione impianti, realizzazione di un ponte in legno di collegamento tra il percorso da realizzare e l’area della chiesa di S. Maria.

B5 Recupero urbanistico e ambientale area Marinelle – Termoli

Il recupero urbanistico ed ambientale dell’area Marinelle, area interessata dall’alluvione del gennaio ’03, va ad inquadrarsi in una più ampia azione di riqualificazione dell’area. Per

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APQ Ambiente approfondire la progettazione in oggetto sarà necessario acquisire le risultanze di uno studio idrogeologico delle zone Marinelle e Rio Vivo propedeutico ad ogni iniziativa da assumersi per il recupero dell’area in esame.

B6 Valorizzazione area naturalistica Parco Corundoli – Montecilfone

La valorizzazione del Bosco Corundoli nasce come integrazione dell’offerta turistica del Basso Molise. I principi fondamentali di base alle scelte progettuali, in linea con i principi dello sviluppo sostenibile, sono: minimo intervento, conservazione integrata, recupero ed utilizzo delle risorse esistenti. Gli interventi previsti sono: realizzazione di una rete di sentieri, realizzazione di un centro visite, valorizzazione delle sorgenti e delle grotte presenti, arredi e attrezzature dell’area, parcheggi.

B7 Valorizzazione area naturalistica Ripalta – Mafalda

Il sito di Ripalta Vecchia presenta caratteristiche peculiari sotto il profilo paesaggistico, archeologico-ambientale ed architettonico e fa parte del SIC “”Macchia Nera – Colle Saracino”. L’intervento è lo stralcio funzionale di un progetto che riguarda l’intera area. Sono previste: opere strutturali (come arredi ed attrezzature varie), opere didattiche – museali (come cartellonistica esplicativa).

B8 Sistemazione area lacuale Bivio di Palata - Guardialfiera

Il progetto in analisi è uno stralcio di un progetto generale per la realizzazione di un polo turistico attrezzato sperimentale nei pressi del Lago di Guardialfiera. Gli interventi proposti sono: recupero di un fabbricato demaniale per servizi, sistemazione di un tratto di strada circumlacuale; realizzazione di bungalows in legno, realizzazione impianti, realizzazione di opere di impiantistica sportiva ed arredo, realizzazione di percorsi pedonali naturalistici

B9 Valorizzazione naturalistico-ambientale area sotto Portella – Guglionesi

La Realizzazione del progetto rientra in un programma infrastrutturale finalizzato al recupero del territorio circostante il centro abitato e alla valorizzazione di vecchi percorsi di camminamento, manufatti architettonici, aree incolte improduttive. L’intervento riguarda, in particolare, il recupero delle Fonti e dei percorsi di camminamento che dalla campagna riconducevano al centro abitato, riqualificando le aree con piantumazioni varie.

B10 Valorizzazione naturalistico-ambientale area Santuario Madonna di Bisaccia – Montenero di Bisaccia

Il progetto intende migliorare la qualità del patrimonio naturalistico e culturale di una zona del SIC “Calanchi di Montenero” mediante la creazione di un’oasi tematica, l’apposizione di segnaletica di riconoscimento e didattico-illustrativa, la realizzazione delle infrastrutture di servizio e arredi, la ristrutturazione di una vecchia fontana ubicata ai piedi del santuario della Madonna di Bisaccia. Nell’area antistante il cimitero e la grotta del santuario saranno realizzati i seguenti interventi: creazione di un giardino botanico, riqualificazione dell’area umida.

B11 Recupero e valorizzazione ambientale area al cont. Impianti sportivi – Petacciato

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APQ Ambiente

L’intervento prevede il risanamento e la riqualificazione ambientale attraverso la realizzazione di parcheggi e la sistemazione del verde con percorsi pedonali, aree di sosta attrezzate con lo scopo di rendere fruibili le seguenti aree: area circostante gli impianti sportivi di Petacciato Paese e Petacciato Scalo e l’area circostante la stazione ferroviaria di Montenero – Petacciato.

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APQ Patrimonio Culturale

6.5 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PATRIMONIO CULTURALE

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Con l’Accordo di Programma Quadro in materia di beni culturali sottoscritto in data 9.3.2000 tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica e la Regione Molise sono stati confermati, in una logica di continuità con il precedente Accordo in materia stipulato il 25.8.1997, i seguenti indirizzi fondamentali: l. responsabilizzare i soggetti proprietari, promuovendone il diretto coinvolgimento finanziario ed organizzativo;

2. mirare ad azioni di recupero organiche e chiaramente finalizzate per assicurare anche un recupero funzionale oltre che fisico dei beni;

3. favorire ogni possibile cooperazione fra enti diversi dalla Regione e dall'Ente proprietario per promuovere, tramite la condivisione progettuale, organizzativa e finanziaria, un approccio sistemico, integrando i servizi per la conoscenza e la diffusione della cultura.

Contesto di riferimento

Le iniziative oggetto dell’ APQ interessano in particolare i seguenti settori di intervento:

A) Sistema museale nazionale

· Costituzione di un Museo di rilevanza nazionale con sede a Campobasso da attivare attraverso il recupero dell'edificio sede dell'ex GIL;

· Piena attivazione del Museo del Paleolitico di Isernia;

· Potenziamento della rete regionale dei Musei;

B) Sistema delle aree archeologiche regionali

Incentivazione delle attività di recupero e valorizzazione dei complessi archeologici e del loro contesto ambientale, con particolare riferimento ai siti di:

o Altilia -

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APQ Patrimonio Culturale

o Larino

o San Vincenzo al Voltumo - Castel San Vincenzo - Rocchetta al Voltumo

o Pietrabbondante

o Venafro

C) Patrimonio architettonico del territorio e tutela e valorizzazione del paesaggio

· recupero di edifici di interesse storico architettonico

· progetti integrati di valorizzazione del patrimonio architettonico e del contesto storico- paesaggistico.

D) Potenziamento dei servizi culturali

Adeguamento del sistema bibliotecario ed archivistico:

· Costituzione di una Biblioteca Centrale del Territorio in Campobasso;

· Coordinamento delle Biblioteche Regionali con particolare riferimento alle biblioteche di interesse storico-artistico ed al collegamento con gli archivi storici locali, che mira all’implementazione (intensiva ed estensiva) del SBN, consentendo una maggiore valorizzazione e fruizione del patrimonio librario, ricollegandovi anche le informazioni dei documenti di archivio e attivando risorse per l'addestramento e formazione in materia di conservazione e restauro della documentazione bibliografica e archivistica della Regione.

· Attivazione di servizi multimediali

· Interventi di recupero e valorizzazione dei documenti di archivio, con attivazione di censimenti ed inventariazione dei documenti necessari per la gestione di interventi sul territorio che contengono dati geo-cartografici e statistico-demografici e quelli che valorizzano l’identità culturale specifica della Regione.

E) Infrastrutture per lo spettacolo

· Recupero funzionale, in Campobasso, dell'edificio industriale di proprietà regionale, in Via S. Antonio Abate, da adibire ad Auditorium ed a sede di attività di spettacolo, con verifica della possibilità di costituzione di un teatro stabile.

L’ammontare finanziario degli interventi è pari ad € 10.000.000,00 e trova copertura con le risorse provenienti dalla delibera CIPE 9.5.2003, n. 17, il cui trasferimento al bilancio regionale è subordinato all’individuazione delle relative destinazioni nell’ambito del corrispondente APQ di Settore, in concorso con le risorse del competente Ministero.

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APQ Patrimonio Culturale

Ogni scheda intervento riporta l’indicazione del soggetto pubblico attuatore. Nel caso in cui il soggetto attuatore non sia stato ancora individuato, tali responsabilità sono assunte dal soggetto proponente l’intervento, indicato nella stessa scheda intervento.

La gestione finanziaria degli interventi può attuarsi secondo le procedure e le modalità previste dall’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, secondo quanto disposto dall’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n.6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61.

Il trasferimento delle risorse finanziarie agli Enti attuatori degli interventi avverrà da parte della Regione Molise sulla base dell’avanzamento dei lavori, nei termini e secondo le modalità previste dalla vigente disciplina in materia di opere pubbliche.

Tenendo conto degli interventi programmati con il presente provvedimento, il valore complessivo degli A.P.Q. Risorse Culturali è di seguito riportato:

Valore (€uro) N.° Interventi finanziati

Accordi di Programma quadro (al 31.12.02) 34.793.701,29 9

Atto integrativo al (31.12.03) 9.265.429,77 9

2^ integrazione 10.000.000,00 28

TOTALE 54.059.131,06 46

Nel caso di mancata realizzazione di uno o più interventi previsti, potrà provvedersi con la riprogrammazione, revoca o rimodulazione degli stessi così come previsto nell’art. 10 dell’Intesa Istituzionale di programma.

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APQ Patrimonio Culturale

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Studio di Fattibilità e progettazione C.01 Isernia 400.000,00 400.000,00 definitiva Auditorium. Recupero e valorizzazione C.02 Venafro 500.000,00 500.000,00 Palazzo Liberty. Recupero e valorizzazione C.03 Agnone 400.000,00 400.000,00 Palazzo ex Pretura. Museo paleontologico e dei costumi C.04 Boiano 250.000,00 250.000,00 dell’area del Matese. Completamento area attrezzata a C.05 Pietrabbondante 400.000,00 400.000,00 servizio dell’area archeologica. Museo del Castelnuovo al C.06 150.000,00 150.000,00 Cervo. Volturno Museo dei C.07 Campobasso 300.000,00 300.000,00 Misteri. Valorizzazione archeologica C.08 Mafalda 250.000,00 250.000,00 Ripalta. Recupero e valorizzazione C.09 Oratino 100.000,00 100.000,00 collezione Brunetti. Sdf tecnico- economico per la Facoltà C.10 Campobasso 50.000,00 50.000,00 regionale di medicina. Adeguamento funzionale e C.11 Montefalcone 50.000,00 50.000,00 valorizzazione pinacoteca. Cofinanziamento acquisto palazzo C.12 Scapoli 150.000,00 150.000,00 Battiloro.

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Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Lavori di restauro e 317.000,00 ristrutturazione C.13 317.000,00 Castello di Pescolanciano Recupero e valorizzazione C.01.S S. Martino in P. 245.000,00 245.000,00 Palazzo Pollice. Recupero e valorizzazione C.02.S Montelongo 100.000,00 100.000,00 Cappella in c.da Aia pagliaio. Valorizzazione museo storico C.03.S Petrella 350.000,00 350.000,00 parrocchiale S. Giorgio Martire. Restauro e valorizzazione opere Galleria C.04.S Termoli 100.000,00 100.000,00 d’arte contemporanea. Museo Montorio nei C.05.S 700.000,00 700.000,00 ornitologico. Frentani Restauro statico funzionale C.06.S Larino 1.900.000,00 1.900.000,00 Palazzo Ducale. Museo etnografico e C.07.S S. Elia a Pianisi 400.000,00 400.000,00 della civiltà contadina. Restauro statico funzionale ex C.08.S S. Marinto in P. 450.000,00 450.000,00 Convento Gesù e Maria. Restauro statico funzionale ex C.9.S Gambatesa 440.000,00 440.000,00 Convento S. Nicola. Restauro statico funzionale ex C.10.S 115.000,00 115.000,00 Chiesa S. Nicola. Restauro estetico, statico C.11.S Colletorto 200.000,00 200.000,00 e funzionale Torre Angioina.

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APQ Patrimonio Culturale

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Centro polifunzionale C.12.S Trivento 1.250.000,00 1.250.000,00 comunale. Piano per la valorizzazione C.13.S 150.000,00 150.000,00 dei beni Culturali minori. Museo regionale C.14.S Campobasso 300.000,00 300.000,00 dell’emigrazione. Manutenzione straordinaria ex C.15.S Guglionesi 250.000,00 250.000,00 cinema-teatro Fulvio. Museo etnografico e C.16.S Riccia 50.000,00 50.000,00 della civiltà contadina.

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APQ Patrimonio Culturale

Descrizione degli interventi

Nell' Accordo del 9.3.2000 sono stati previsti n. 8 interventi, per Euro 31.694.959,91, oltre la modifica per quelli non ancora attivati nel Comune di Larino (€ 3.098.741,39) di cui al precedente Accordo, per perseguire prioritariamente i seguenti obiettivi: a) sostenere la promozione e lo sviluppo di infrastrutture e di servizi culturali a scala regionale, possibilmente dotati di autonomia di esercizio; b) definire modelli gestionali innovativi che, da un Iato, favoriscano forme di gestione più attente al contenimento della spesa pubblica senza deprimere le valenze culturali dei servizi al pubblico e che, dall’altro lato, incoraggino forme di gestione condivise tra soggetti pubblici diversi e tra questi e soggetti privati; c) accrescere il raccordo programmatico da parte dei diversi enti che nel territorio regionale hanno competenza in materia di politiche culturali, imperniando l’attuazione degli interventi su strumenti di programmazione negoziata quali gli Accordi di Programma; d) integrare la promozione di servizi alla persona con il potenziamento delle attività produttive; e) realizzare sistemi informativi integrati: gli strumenti di integrazione e informazione oggi disponibili consentono agli istituti culturali di allargare la propria sfera di azione, di offrire servizi innovativi, di valorizzare le culture e le identità locali in un quadro culturale di dimensione europea.

Nel riaffermare la piena validità di quanto stabilito del precedente Accordo, alla luce del suo stato di attuazione e della necessità di garantire sempre più la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, con l’Atto Integrativo sottoscritto in data 22.12.2003 sono stati individuati ulteriori numero 8 (otto) interventi, impegnandosi altresì, a far confluire, nei limiti delle disponibilità determinate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con proprio decreto, i fondi Statali derivanti dagli introiti del gioco del lotto sull’elenco degli interventi all’uopo concertati.

Da ultimo, con la Delibera di G. R. n. 50/04, sono stati individuati, nell’ambito delle finalità previste dall’art. 1 dell’Accordo di Programma Quadro, altri 28 interventi di cui 16 per le “Aree Sisma” e n. 12 per le “Aree Sottoutilizzate”. Il quadro finanziario dei costi di realizzazione delle singole iniziative è riportato nella seguente tabella 1, mentre le schede intervento, redatte ai sensi della delibera del CIPE n. 76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma quadro, saranno completate ed informatizzate entro il 30.06.2004.

In particolare, gli interventi selezionati, nel riaffermare la piena validità di quanto stabilito nei precedenti accordi, perseguono nel contempo obiettivi analoghi e complementari con quelli degli accordi stessi, in armonia con l’azione dello Stato e degli Enti Locali.

Si ritiene innanzitutto opportuno completare l’area attrezzata nel Comune di Pietrabbondante a servizio dell’area Archeologica, in considerazione del valore storico-artistico e della complessità del sito, mediante la realizzazione di un complesso per la ricezione turistica con attività di

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APQ Patrimonio Culturale foresteria e di ristoro, e di continuare i lavori nel Comune di Mafalda per la valorizzazione del sito Archeologico medievale in località Ripalta Vecchia, sito inserito in un’area naturalistica, mediante opere di scavo e di lavori edili, stradali per consentire la fruizione delle emergenze e dei reperti da parte dei visitatori.

Gli interventi previsti per le strutture museali tendono alla creazione di un circuito regionale con varie attività culturali, in cui collocare le testimonianze del Molise, come l’adeguamento e l’allestimento del Museo paleontologico e dei costumi del Matese a Boiano, il completamento del Museo del Cervo nel centro storico di Castelnuovo, frazione di Rocchetta al Volturno, Museo in cui è necessario realizzare la completezza funzionale dell’immobile con pavimenti, finiture, impiantistica, ascensore e misure di sicurezza; l’adeguamento della struttura regionale e l’allestimento del Museo dei Misteri nel centro di Campobasso; l’acquisizione e l’adeguamento di un contenitore ad Oratino per esporre e valorizzare una serie di disegni del noto artista locale Ciriaco Brunetti, già catalogati ed in fascicoli, attualmente presso la Soprintendenza; l’acquisizione da privati di un locale a Montefalcone per esporre n. 254 quadri donati da un privato, oltre altre opere, intervento per il quale necessita un ulteriore finanziamento per definire l’acquisto dell’immobile e per consentirne l’adeguamento e l’allestimento.

Sono previsti interventi urgenti per il recupero del Palazzo Liberty a Venafro ed il Palazzo dell’ex Pretura ad Agnone, edifici di notevole pregio storico-artistico, in modo da poterli destinare alla fruizione dei cittadini: per il primo si tratterebbe solo di una prima tranche, in considerazione delle dimensioni e dello stato dell’edificio, per il quale una progettazione preliminare esistente prevede la necessità di vari milioni di €uro.

Anche per l’acquisto da privati del Palazzo dei Marchesi Battiloro nel Borgo storico di Scapoli, rinomato in campo nazionale ed estero per essere la patria della zampogna ed inserito nel Parco Nazionale d’Abruzzo, e Molise, l’importo va integrato, essendo prevista in totale la somma di € 490.000,00 per l’acquisto e di € 1.100.000,00 per la ristrutturazione con finalità di ricezione turistica.

Ad Isernia, lo studio di fattibilità e di progettazione definitiva di un Auditorium dovrebbe verificare la possibilità di realizzare l’importante complesso sul sito del vecchio campo sportivo XX Settembre.

Anche negli interventi individuati nell’area del Sisma sono previsti la realizzazione di un Museo ornitologico a , di quello etnografico e della civiltà contadina a S.Elia a Pianisi in un immobile di proprietà comunale, ex cinema, ed a Riccia, e di un nuovo Museo regionale dell’emigrazione a Campobasso.

A Montelongo è previsto il recupero di una chiesetta in c.da Aia Pagliaio, ad 1 km e mezzo circa dal Paese, con l’area circostante delimitata da un muretto da ripristinare insieme ad un casolare ed una cinquantina di gradoni per l’accesso: l’area andrebbe adibita a parco per bambini.

Nel centro di Castropignano è previsto il restauro statico-funzionale dell’antica ex chiesa di S. Nicola, sconsacrata ed acquisita da lungo tempo dal Comune, per attività culturali.

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APQ Patrimonio Culturale

Recupero statico-funzionale ed estetico è previsto anche per la Torre Angioina di Colletorto, già ristrutturata con fondi precedenti e che ha subito danni col sisma dell’ottobre 2002: occorre risistemare la struttura muraria, la scalinata di accesso, l’area del giardino e collegarla ad un immobile adiacente acquistato dal privato un paio di anni fa, con lo scopo di realizzarvi un visitor-center, in particolare per le scuole.

Anche a Guglionesi è prevista la manutenzione straordinaria dell’ex cinema-teatro Fulvio col cofinanziamento di Regione, Provincia e Comune in parti uguali.

A Gambatesa è previsto il completamento del restauro statico-funzionale dell’ex convento di S. Nicola, di proprietà comunale e vincolato, dove è stato già restaurato il tetto con precedente finanziamento al fine di renderlo un vero e proprio contenitore, ossia una struttura capace di andare incontro alla realtà territoriale, culturale e sociale del luogo e dei paesi limitrofi.

A S. Martino in Pensilis sono previsti un ulteriore intervento sul Convento (la cui chiesa sarà completamente restaurata con i lavori in corso previsti nell’A.P.Q. principale) ed un intervento sul pregevole e vincolato Palazzo Pollice, intervento sicuramente non esaustivo date le sue dimensioni e lo stato precario.

Anche a Larino un ulteriore intervento si è reso necessario a seguito dei danni provocati dal sisma e dalle dimensioni ed il valore dell’immobile, sul Palazzo Ducale, dove sono in corso i lavori previsti con l’A.P.Q. principale.

A Trivento è prevista la realizzazione di un Centro Polifunzionale (primo lotto) per lo svolgimento di attività culturali, di relazione con il pubblico, amministrative e tecniche oltre che per gli archivi. L’impianto è costituito da due corpi di fabbrica destinati a sala polivalente (convegni, teatro, cinema, auditorium, ecc…) ed uffici, Biblioteca, mediateca, manufatti che si intersecano con un elemento nodo-cerniera di comunicazione verticale e di accesso agli edifici.

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APQ Politiche del Lavoro

6.6 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO POLTICHE DEL LAVORO

Allegato Tecnico

Quest’azione si articola in quattro progetti (da realizzarsi sia in aree sottoutilizzate che in area sisma) funzionali alla crescita professionale ed occupazionale ed all'ampliamento della base produttiva reale nei settori di nuovo sviluppo.

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Gli interventi si svilupperanno in sinergia e coerenza con le altre azioni previste dai programmi statali per le aree in ritardo di sviluppo, dalle azioni dell'asse III del POR cofinanziate dal FSE, dal piano triennale per l'occupazione.

Contesto di riferimento

Gli interventi che compongono i quattro progetti, rispondono in modo diversificato alla varietà dei problemi, delle necessità e delle emergenze oggi presenti in Molise e più in particolare alle esigenze di:

Ø contenere il fenomeno della disoccupazione giovanile investendo sulla professionalità, sulle opportunità di lavoro temporaneo, sull'incentivazione della domanda di lavoro e sullo sviluppo imprenditoriale;

Ø contrastare le emergenze occupazionali e la disoccupazione di lunga durata ;

Ø rafforzare la stabilità occupazionale e sostenere i processi di crescita e di innovazione delle strutture produttive.

In fase di progettazione esecutiva i singoli interventi dovranno essere elaborati sulla base di criteri di rispondenza ai più rilevanti problemi presenti sul mercato del lavoro regionale, ossia :

Ø agli squilibri territoriali (aree interne, aree a basso sviluppo, aree urbanizzate, ecc);

Ø agli squilibri generazionali e professionali che oggi vedono i giovani con livelli più alti di istruzione in posizione di disagio sul mercato del lavoro ed una consistente quota di lavoratori adulti e adulti inoltrati, professionalmente deboli, in condizione di precarietà;

233

APQ Politiche del Lavoro

Ø agli squilibri di genere che richiedono interventi volti alla crescita della partecipazione femminile e della occupazione femminile ed al sostegno delle nuove tipologie contrattuali di lavoro più idonee alle condizioni di vita e di lavoro.

L'efficacia degli interventi è legata allo sviluppo di una nuova prassi partecipativa dei soggetti istituzionali, economici e sociali ed una collaborazione attiva delle Parti sociali in tutte le fasi di vita dei progetti.

Tali interventi si svilupperanno all’interno del “Programma regionale per l’Occupazione”, che mette in risalto i problemi di rilevanza occupazionale e sociale ed indica le strategie e gli interventi per l’occupazione.

Il Programma per l’Occupazione, per l’importanza che assume nello scenario del lavoro molisano, sarà il risultato di un intenso e costruttivo dialogo con le Parti Sociali, già iniziato dall’8 marzo 2004.

234

APQ Politiche del Lavoro

Tabella riepilogativa interventi

Finanziamento (Euro) Codic Intervento Localizzazione Aree sotto- e Sisma Totale utilizzate

Rafforzamen D.1.1/ Attività da 1.000.000 3.000.000 4.000.000 to della S mettere a bando professionalit

à per contrastare la disoccupazio ne giovanile Ampliamento D.1.2/ Attività da 800.000 700.000 1.500.000 della base S mettere a bando produttiva e nuova occupazione Emergenze D.1.3/ Attività da 600.000 400.000 1.000.000 occupazional S mettere a bando i e contrasto della disoccupazio ne in età adulta Sviluppo D.1.4/ Attività da 600.000 900.000 1.500.000 della S mettere a bando formazione continua e delle reti di offerta formative 3.000.000 5.000.000 8.000.000

235

APQ Politiche del Lavoro

Descrizione degli interventi

D.1.1./S Rafforzamento della professionalità per contrastare la disoccupazione intellettuale giovanile

L 'obiettivo di questo progetto è quello di innalzare il livello delle competenze professionali dei giovani con istruzione media ed alta al fine di accrescere la loro capacità concorrenziale sul mercato del lavoro e favorire il loro inserimento lavorativo nei nuovi bacini d'impiego e nei settori d'innovazione.

Il progetto si articola in tre tipologie d'intervento: a) Percorsi strutturati di formazione per la qualificazione e la specializzazione professionale in settori emergenti e di nuova occupazione, in grado di conciliare gli interessi e le motivazioni professionali dei giovani con le esigenze di sviluppo del territorio e con la creazione di nuove attività economiche.

Assumeranno priorità gli interventi finalizzati alla formazione di figure destinate ad operare nell'ambito della produzione culturale e sociale, settori questi in cui la carenza di professionalità costituisce un forte ostacolo allo sviluppo d'attività imprenditoriali e l'attuale produzione è confinata in uno spazio di precarietà e marginalità economica.

La struttura degli interventi dovrà assicurare una fase di formazione orientativa nell'ambito del settore di produzione, una fase di qualificazione con acquisizione delle competenze professionali comuni e di base, una fase di professionalizzazione intensiva per la specializzazione ed, infine, una fase di promozione dell'occupazione con incentivi economici per l'occupazione (aiuto all'assunzione ed all'avvio d'impresa). b) Borse di formazione da fruire presso strutture d'alta formazione e di comprovata esperienza, operanti in ambito nazionale o in paesi dell'Unione Europea per I'acquisizione di competenze tecnico-specialistiche o specializzazioni (master). c) Work experience con alta formazione in itinere. Le W .E. si configurano come esperienze di lavoro finalizzate alla produzione di beni e servizi di pubblica utilità in settori quali: la società dell'informazione, i beni culturali, l'ambiente, l'economia sociale, la comunicazione ed il marketing territoriale, il lavoro e la formazione, la sicurezza.

L 'obiettivo di questi interventi è quello di contenere il fenomeno della disoccupazione intellettuale offrendo ai giovani un'opportunità di reddito minimo ed un'occasione per nuovi apprendimenti formali e non formali, funzionali alla loro crescita professionale. Le W. E., inoltre, assumono particolari importanza poiché concorrono alla realizzazione di beni e servizi di utilità sociale (catalogo BC, piani di comunicazione, certificazione della qualità territoriale, mappe di comunicazione, certificazione della qualità territoriale, mappe di rischio, mappe delle emergenze e dei bisogni sociali…..).

Al Progetto sono state assegnate risorse pari a 4 Meuro, di cui 1 per le aree sottoutilizzate e 3 per l’area sisma.

236

APQ Politiche del Lavoro

D.1.2/S Ampliamento della base produttiva e nuova occupazione

Questo progetto si articola in due tipologie d'intervento: a) Sostegni alla creazione di nuove imprese a basso investimento iniziale, anche in forma individuale, in tutti quei settori dell'economia regionale che presentano forte dipendenza dall'esterno, squilibri tra produzione e consumo, bisogni e domande sociali inevase, bassi livelli di valorizzazione delle risorse locali.

Gli interventi si configurano come percorsi d'orientamento imprenditoriali ed analisi di fattibilità delle idee produttive di singole persone e di gruppi che intendono avviare nuove imprese. b) Sostegni all'occupazione mediante incentivi economici alla domanda aggiuntiva di lavoro delle unità produttive allocate sul territorio molisano. c) Sostegni economici e formativi al ricambio generazionale nella conduzione delle micro- imprese.

Al Progetto sono state assegnate risorse pari a 1,5 Meuro, di cui 0,8 per le aree sottoutilizzate e 0,7 per l’area sisma.

D.1.3/S Emergenze occupazionali e contrasto della disoccupazione in età adulta

Il progetto si rivolge a lavoratori esposti al rischio di marginalità produttiva e più in particolare a :

-lavoratori espulsi dai cicli di produzione a seguito di crisi aziendale, interessati alle misure previste dagli ammortizzatori sociali;

-lavoratori ultra quarantenni privi di occupazione o in condizione di lavoro precario ed irregolare.

Gli interventi di orientamento, formazione, sostegno all'occupazione, al lavoro autonomo ed alla creazione d'imprese, saranno definiti di concerto con le parti sociali a seguito di un'analisi approfondita dei fenomeni presenti nella regione.

Al Progetto sono state assegnate risorse pari a 1 Meuro, di cui 0,6 per le aree sottoutilizzate e 0,4 per l’area sisma.

D.1.4/S Sviluppo della formazione continua e delle reti di offerta formativa

Questo progetto è finalizzato all'adeguamento della professionalità dei lavoratori occupati ed al superamento dei limiti dell'offerta formativa tradizionale caratterizzata da rigidità, occasionalità, estemporaneità .

Gli interventi previsti sono i seguenti: a) Implementazione delle reti d'offerta formativa continua per filiere produttive ( ospitalità- turismo, agroalimentare, attività produttive, economia sociale) attraverso la costituzione d'organismi in grado di rilevare i bisogni e le domande formative, di pianificare e sviluppare l'offerta dei servizi con flessibilità, rispondenza e tempestività, assicurando a tutti i lavoratori, ai quadri e agli imprenditori una quota annuale, anche minima, di formazione;

237

APQ Politiche del Lavoro b) Attivazione dell'offerta e-learning, anche collegata alle reti di formazione continua, in grado di promuovere e realizzare nuove opportunità d'apprendimento a distanza, soprattutto per l'acquisizione di competenze a largo spettro di spendibilità nelle situazioni lavorative; c) Borse di formazione per occupati di durata breve sulla base delle offerte a catalogo o sulla base di specifici accordi con strutture di formazione e con imprese; d) attività corsuali di formazione continua per l'aggiornamento, il perfezionamento e l’acquisizione di nuove competenze generali o specifiche. Tali attività sono collegate, in misura prevalente, alle reti d'offerta formativa; e) Attività di bench-marking soprattutto rivolte agli imprenditori ed ai responsabili della gestione aziendale.

Al Progetto sono state assegnate risorse pari a 1,5 Meuro, di cui 0,6 per le aree sottoutilizzate e 0,9 per l’area sisma.

238

APQ Ricerca e Innovazione

6.7 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO RICERCA E INNOVAZIONE

Allegato Tecnico

L’APQ Ricerca e Innovazione e l’APQ Telecomunicazioni presentano un quadro generale strettamente interconnesso fra loro, in considerazione degli ambiti operativi nei quali intervengono.

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Il sostegno e la diffusione della Società dell’informazione, sia come strumento della Pubblica Amministrazione per l’erogazione dei propri servizi che come supporto alle imprese ed ai cittadini molisani, è un obiettivo che la Regione si è posto con carattere prioritario.

Lo strumento principale per perseguire tale obiettivo è l’attuazione della misura 6.3 del POR, che prevede i seguenti interventi:

- la Rete Unitaria della Regione Molise, infrastruttura telematica di base del territorio;

- la Rete Intranet Molise, ambiente di lavoro dove le diverse istituzioni connesse alla Rete Unitaria potranno interagire e scambiarsi i dati e servizi;

- le Linee guida, standard tecnologici e di riferimento operativo per il funzionamento del sistema;

- il nuovo Sistema Informativo Regionale, nuove banche dati pubbliche integrate per il funzionamento del sistema;

- la Formazione, attività formativa per il personale pubblico coinvolto nell’attuazione del STM e infrastruttura didattica a distanza per la formazione professionale e della rete scolastica regionale.

Con deliberazione del 30 giugno 2003, la Giunta regionale ha approvato la versione 3.0 del Piano Strategico di Attuazione STM della misura 6.3 “Società dell’Informazione”, che dettaglia tutti gli interventi previsti.

Contesto di riferimento

In riferimento al Piano Sistema Telematico Molise (STM), è stata prodotta una nuova versione contenete, oltre che i principali elementi infrastruturali ed organizzativi che possono dare un concreto supporto al processo di sviluppo e pervasione dell’ICT nel tessuto sociale ed

239 APQ Ricerca e Innovazione economico molisano preso nel suo complesso, Pubbliche Amministrazioni, imprese e cittadini, una Sezione III (Documento Conclusivo) con lo scopo di descrivere tutti gli elementi necessari per la interpretazione, definizione ed attuazione del Piano, nonché la completa definizione dei relativi fabbisogni finanziari.

Il budget a disposizione per la realizzazione delle Azioni previste dal Piano, circa 21,6 Meuro, estremamente limitato rispetto agli obiettivi da raggiungere, viene indirizzato prioritariamente all’ammodernamento del sistema pubblico, attraverso la realizzazione del Sistema Telematico Molise (STM), un sistema di relazioni cooperative tra tutti i soggetti istituzionali per lo scambio di informazioni e dati utili ad innalzare il loro livello di efficienza e di funzionalità.

A tali risorse si dovranno sommare quelle provenienti da altre fonti correlate alla specificità degli strumenti di attuazione (POR misura 3.1 nuovi servizi all’impiego, legge regionale 3/99, ecc.).

Il Piano prevede, tra l’altro, azioni specifiche per la promozione, lo sviluppo e l’utilizzazione delle tecnologie della Società dell’Informazione nelle imprese e a sostegno dello sviluppo e della creazione di imprese del settore ICT.

Dal punto di vista organizzativo, la versione definitiva del Piano STM è articolata in tre diverse sezioni. La sezione I è sostanzialmente identica a quella prodotta nel giugno 2003. La sezione II riprende i contenuti della versione giugno 2003, con la variante che la descrizione di ciascuna azione è uniformata allo standard prescritto per il documento di pianificazione. La sezione III, di nuova stesura, descrive tutti gli elementi necessari per la interpretazione, definizione ed attuazione del Piano, nonché la completa definizione dei relativi fabbisogni finanziari.

Con riferimento alla sezione III, in appresso, sono elencate le Linee di Intervento con le quali la Regione Molise intende perseguire il macro obiettivo strategico evidenziato nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2003-2006.

Le Linee di Intervento sono sostanzialmente di due tipi: Linee di Intervento abilitanti (la prima e la seconda) che sono prerequisito per la realizzazione delle altre Linee di Intervento attuative (le restanti quattro) che vedono come destinatari soggetti ben identificati (cittadini, imprese, PAL nel senso lato del termine) con priorità determinate dal contesto e dalle varie policy.

L.1: Sostenere lo sviluppo delle infrastrutture ICT su tutto il territorio regionale

L.2: Favorire la diffusione delle dotazioni strutturali abilitanti la Società dell’Informazione

L.3: Favorire la diffusione, ai vari livelli, della cultura della Società dell’Informazione

L.4: Sostenere l’innovazione organizzativa e tecnologica dei processi interni della PAL

L.5: Sostenere la qualificazione e il potenziamento dei servizi ai cittadini da parte della PAL

L.6: Sostenere, tramite la diffusione dell’ICT, il sistema locale delle imprese

Ogni Linea di Intervento si articola in uno o più Obiettivi perseguiti mediante Azioni mirate, legate alla analisi del contesto.

240 APQ Ricerca e Innovazione

Nella figura seguente è riportata la rappresentazione grafica dell’approccio, che possiamo definire logico/strategico, seguito nella redazione della Sezione III del Piano STM nella sua versione definitiva, e che vede eEurope 2005 come “stella polare di riferimento”, facendo propri i suoi obiettivi.

Con riferimento alle risorse rese disponibili con la II^ Fase di Attuazione dell’eGovernment e con la quota regionale assegnata al Molise dalla Delibera CIPE n. 17 del 2003, la Regione Molise intende addivenire alla stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie (MIT), per il reperimento di ulteriori fondi per coprire la quota parte di fabbisogno relativo alle Azioni del presente Piano ritenute di priorità più elevata.

Al proposito, la Giunta Regionale del Molise con deliberazione n. 50 del 20 gennaio 2004 ha già provveduto alla programmazione, sotto il profilo temporale e della spesa, di una serie di interventi, “con particolare attenzione al rispetto del criterio della coerenza programmatica di cui al punto 5 della deliberazione CIPE n.17/2003, lettera a), anche al fine della fungibilità degli stessi nel POR Molise 2000 – 2006”.

241 APQ Ricerca e Innovazione

SISTEMA TELEMATICO MOLISE

Leggo Leggo-stampo Leggo-scrivo-stampo Leggo-scrivo-pago-ricevo Infrastrutture Cluster Europeo Livelli di servizio Strutture Informazione e Strumenti di accesso Formazione L5/L6

Diretto Punti accesso assistito

L5 L6 Portali Accesso alle Basi Dati Consultazioni Procedure + Work Flow L 4

Front-office Certificato/risposta L4 & Integrazione Basi Dati & Sistemi Informativi L4 Istanza/richiesta

242 APQ Ricerca e Innovazione

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

interventi per l’informatizzazione D.2.1 Regione Molise 800.000 800.000 delle famiglie innovazione amministrativa e D.2.2 Regione Molise 550.000 550.000 governance regionale implementazione Osservatorio D.2.3 Regione Molise 350.000 350.000 Statistico Regionale Progetti di innovazione di D.2.4 Regione Molise 350.000 350.000 prodotto Centro di Comune di biotecnologie D.2.5 1.020.000 1.020.000 Pozzilli avanzate Sdf tecnico economico per la costituzione D.2.6 Regione Molise 50.000 50.000 Società multiservizi Regionale 3.120.000

243 APQ Ricerca e Innovazione

Descrizione degli interventi

Gli interventi programmati nell’ambito della Società dell’Informazione sono parte di tre distinti Programmi regionali e sono riconducibili al seguente elenco, da non considerare come definitivo, potendosi prevedere eventuali, ulteriori, integrazioni o modifiche:

D.2.1. Interventi per l’informatizzazione delle famiglie

L’opportunità di favorire la interconnessione e la conseguente crescita della Società dell’Informazione in Molise, viene realizzata nel Piano Strategico di Attuazione del Sistema Telematico Molise con un “coordinato” di azioni infrastrutturali (banda larga), strutturali (con l’adeguamento delle dotazioni che vede come destinatari finali anche i cittadini) e con la formazione di base ed informazione sulle tematiche della Quarta Conoscenza.

In particolare, l’Azione vede la famiglia come punto di aggregazione per la diffusione della Quarta conoscenza. Favorire l’acquisto di un Computer significa consentire alle famiglie sia direttamente (con figli studenti) che indirettamente, di accedere alla Rete con finalità educazionali, di intrattenimento e di fruizione di servizi.

D.2.2. Innovazione amministrativa e governance regionale

Il Piano Strategico di Attuazione del Sistema Telematico Molise prevede numerosi e coordinati interventi finalizzati all’innovazione Tecnologica vista come strumento per la reingegnerizzazione dei processi e l’introduzione di forme di lavoro cooperativo tra le diverse aree organizzative omogenee

D.2.3. Implementazione Osservatorio economico statistico regionale

Il SISTAR Molise (Sistema Statistico Regionale) è stato istituito con legge regionale n. 8 del 24/02/2003 che disciplina le attività di rivelazione, elaborazione, diffusione ed archiviazione dei dati statistici di interesse regionale. Il SISTAR Molise è parte integrante del Sistema statistico regional e unico referente dell’ISTAT per la Regione Molise. Attraverso lo stesso la Eregione aderisce al Centro Interregionale per il Sistema informativo e il Sistema Statistico – CISIS).

Il Piano dello sviluppo della Società informazione molisana, basato su banda larfa e tecnologie web-based, va visto sia come “il bacino di utenza” per la fruizione delle analisi statistiche, che di “raccolta” dati per la produzione delle stesse. È in questo ambito che il SISTAR dovrà operare.

Nei fatti, il SISTAR deve assolvere alla funzione di:

· Front-office per la raccolta autorizzata dei dati provenienti dalla RRM;

· Back-office per le elaborazione e la produzione delle analisi statistiche;

· Polo statistico per la Regione Molise.

244 APQ Ricerca e Innovazione

D.2.4. Progetto di innovazione di prodotto

Elaborazione di un studio di fattibilità per verificare le possibilità di sviluppo del settore agro- alimentare attraverso processi di produzione innovativi nel campo dell’agricoltura biologica e della trasformazione della stessa.

D.2.5. Centro di biotecnologie avanzate

Realizzazione di un polo multicentrico biotecnologico per la creazione di un laboratorio di bioingegneria per lo studio dei materiali a memoria di forma per la chirurgia del rachide ed il trattamento endovascolare delle malformazioni cerebrali, intra ed extra-craniche.

D.2.6. Studi di fattibilità tecnico economico per la costituzione Società multi-servizi Regionale

Elaborazione di uno studio di fattibilità per verificare la possibilità di costituire una società multi- servizi regionale per migliorare l’offerta di servizi alla pubblica amministrazione.

245 APQ Scuola

6.8 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SCUOLA

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza l’Accordo di Programma Quadro Scuola, nell’intervento specifico di seguito descritto trova piena coerenza con gli obiettivi definiti nel POR Molise, specificatamente con quanto descritto nell’asse III “Risorse Umane”, nelle seguenti misure:

- C.1.1. (3.5): adeguamento del sistema della formazione professionale e dell’istruzione;

- C.2.1. (3.6): Formazione superiore e universitaria;

- C.3.1. (3.7): Istruzione e formazione permanente.

Inoltre l’Azione prevista trova piena coerenza con la misura 6.3 del POR Molise, “Società dell’informazione” il cui obiettivo specifico è di sostenere e diffondere la società dell’informazione con particolare riferimento ai settori della pubblica amministrazione, dell’educazione pubblica e dei sistemi produttivi.

Contesto di riferimento

La scuola, di ogni ordine e grado, è il luogo ove si costruisce il futuro di ogni comunità, pertanto tutti gli interventi mirati e strutturati sulla diffusione della conoscenza e l’integrazione della scuola con la Società dell’Informazione, rappresentano un investimento sicuro che la comunità sul proprio futuro.

Uno degli elementi strategici di un moderno sistema scolastico è indubbiamente costituito dall’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, che devono a pieno titolo entrare nella quotidianità.

In questa ottica, la presente Azione intende favorire l’implementazione strumentale nella scuola per stimolare la diffusione della conoscenza (la quarta conoscenza e non solo), attraverso la indispensabile mediazione degli operatori della scuola.

Obiettivo dell’Azione è quello di intraprendere una sorta di “rivoluzione” nelle metodiche didattiche, per far si che i discenti, fin dai primi approcci alla conoscenza, vengano orientati all’apprendimento per mezzo delle tecnologie informatiche e telematiche rafforzando anche la conoscenza dell’inglese quale linguaggio universale dell’Information and Communication Technology.

246 APQ Scuola

Si tratta, in sostanza, non tanto di imparare ad usare le ICT, quanto di utilizzare queste ultime come strumento privilegiato di apprendimento, nell’ottica che l’essenza della conoscenza è la condivisione della conoscenza stessa.

Un obiettivo indotto, non meno importante, di natura sociale, è quello di fornire alla scuola nuovi e più moderni strumenti per il coinvolgimento della famiglie nella partecipazione attiva alla vita scolastica, potenziando quella funzione sociale di diffusione della conoscenza, di cui, negli ultimi anni, la stessa scuola è stata protagonista.

In considerazione del fatto che la copertura finanziaria dell’Azione è assicurata mediante l’utilizzo dei fondi di cui alla Delibera CIPE n. 17/03 (AREE SISMA – Punto 3.2.a) pari a Euro 1.500.000, l’attuazione sarà demandata all’Ente Regione Molise, assicurando un “efficace coordinamento nel rispetto delle regole comunitarie per l’attuazione del QCS e del POR”.

Tale ultima previsione, adottata dalla Giunta Regionale del Molise recependo analoga indicazione da parte del Comitato di Sorveglianza del POR Molise, comporta che l’attuazione sarà dalla Regione demandata alla società regionale Molise Dati S.p.A., in forza delle disposizioni della Legge Regionale n° 3 del 27 gennaio 1999.

Tale società, quale Amministrazione aggiudicatrice in nome e per conto della Regione Molise, provvederà ad individuare, nel rispetto delle vigenti normative, le professionalità necessarie per redigere lo studio di fattibilità di tutto quanto previsto dall’Azione, sulla base del quale provvederà, successivamente, a redigere tutti gli atti propedeutici necessari per procedere all’affidamento delle relative attività di implementazione, nel rispetto delle direttive comunitarie sugli appalti, delle normative interne di recepimento e della legislazione regionale.

Al soggetto attuatore resterà il compito di monitoraggio, verifica, valutazione e validazione delle attività di progettazione e di realizzazione.

Destinatari diretti dell’Azione saranno gli Istituti Pubblici di Istruzione di primo e secondo grado dei comuni delle aree maggiormente colpite dagli eventi sismici e alluvionali degli anni 2002 e 2003. Destinatari finali saranno, conseguentemente, tutti i docenti e discenti dei suddetti istituti.

La gestione dei beni e dei servizi attivati dall’Azione sarà demandata ai singoli Istituti scolastici destinatari degli interventi.

L’Azione potrà iniziare al primo giugno 2004 ed il suo completamento è previsto al termine del 2005. Per quanto concerne la rendicontazione della spesa questa sarà effettuata per 0,5 mln di Euro alla fine del 2004 e per 1.000.000 di Euro alla fine del 2005.

247 APQ Scuola

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Implementazione strumentale e D.2.1 Regione Molise 1.500.000 1.500.000 dei sussidi per la didattica

Descrizione degli interventi

La Regione Molise, gravemente colpita dagli eventi calamitosi, sismici ed alluvionali, degli ultimi anni ritiene strategico avviare il processo sopra delineato partendo proprio dalle aree maggiormente interessate dai suddetti eventi. In tale ottica, l’Azione si sviluppa in una area geograficamente ben definita e corrispondente ai territori dei comuni sotto elencati:

Comuni colpiti dagli eventi sismici Comuni colpiti dagli eventi alluvionali

1. San Giuliano di Puglia 1. San Martino In Pensilis 2. Collotorto 2. Guglionesi 3. Santa Croce di Magliano 3. Termoli 4. Bonefro 4. Campomarino 5. Ripabottoni 5. 6. Montelongo 6. San Giacomo degli Schiavoni 7. Rotello 8. Montorio nei Frentani 9. 10. Larino 11. Casacalenda 12. Provvidenti 13. Morrone del Sannio 14. Castellino sul Biferno

248 APQ Scuola

Operativamente l’Azione prevede i seguenti interventi, mirati ad un numero di istituti scolastici primari e secondari pari a circa 28, numero, in prima approssimazione, corrispondente al numero dei plessi esistenti nelle aree sopra indicate:

- Dotare una scuola od un plesso scolastico di aule multimediali, con funzioni di video conferenza (satellitare e via web con la banda larga) che è, sicuramente, una innovazione tecnologica con dirompenti potenzialità di interconnessione della comunità locale e per la comunità locale, che ruota intorno alla scuola e che interagisce con essa;

- Mettere in grado la classe docente di utilizzare al meglio le potenzialità espresse dalle nuove tecnologie e le funzionalità delle dotazioni strumentali a loro disposizione.

Con riferimento alle dotazioni strumentali, la strumentazione di base prevede le seguenti apparecchiature:

1. aula cablata con server e proxy per internet;

2. scanner di rete;

3. stampante laser di rete;

4. parabola fissa;

5. antenna terrestre;

6. ricevitore terrestre e satellitare;

7. multifunzionale (audio/video) che permette il trasferimento immagine/audio all’impianto della sala;

8. mixer audio collegato ad amplificatore audio per attingere alle fonti audio proveniente dai microfoni (almeno 4 ingressi microfono + DVD +VHS + Audio PC);

9. apparato di video conferenza ad almeno 384 kbps;

10. video proiettore da soffitto ad alta definizione con interfacce multicanale: cavo IP di rete ed un cavo SVGA;

11. schermo motorizzato a scomparsa (media grandezza) 3x2;

12. una video camera digitale (brandeggiabile e con video comando);

13. video camera per video sorveglianza IP;

14. lavagna elettronica tre D;

15. due work station con scheda grafica alta soluzione, con funzioni di client multimediale;

16. rack contenitore degli apparati [40 unità].

Con riferimento agli interventi di formazione destinati alla classe docente, gli stessi avranno lo scopo di:

249 APQ Scuola

1. mettere in grado i docenti di utilizzare al meglio le nuove attrezzature viste come mezzo per una didattica moderna che favorisca lo sviluppo della Società dell’Informazione;

2. consentire agli stessi lo sviluppo e la sperimentazione di nuove strategie di comunicazione e di interazione, per attuare percorsi educativi indipendenti da un contesto spaziale o territoriale e temporale e per lo sviluppo di chatting tridimensionale e di ambienti groupware;

3. fornire loro strumenti per lo sviluppo di metodologie didattiche che, utilizzando le opportunità di conoscenza offerte dalle nuove fonti di informazione disponibili sia da web che dal satellite, consentano agli allievi di essere “cittadini del mondo” pur rimanendo nel loro abituale contesto socio economico;

4. consentire alla classe docente di interagire con la comunità locale fornendole dei servizi di interconnessione alla conoscenza ed alla comunicazione;

5. fare della scuola il punto di accesso privilegiato per:

- diffondere l’uso delle nuove tecnologie tra i cittadini;

- favorire l’interconnessione attraverso il Web della comunità locale alla più ampia comunità virtuale, ivi compresi i molisani residenti all’estero.

Un’aula multimediale con funzioni di video conferenza, oltre ad essere un sistema complesso ad alta tecnologia la cui gestione ed uso rappresenta già un salto tecnologico importante rispetto alle normali dotazione di informatica, è nei fatti un Centro di Comunicazione Multimediale e Multicanale, in appresso Sistema di Comunicazione, ove le informazioni intese come voce, dati, immagini, suoni, grafici sono ricevute e/o prodotte a seconda dei casi e delle circostanze.

Un Sistema di Comunicazione siffatto può rappresentare, opportunamente gestito, per la comunità tutta (sia scolastica che sociale) quel che un anfiteatro rappresenta in un villaggio turistico; infatti un anfiteatro può definirsi un “sistema attrezzato di condivisione di attività ricreative”, ove tutte le diverse classi di utenza (dal ballo al teatro ecc), sia in modo specializzato che per classi di età, od in un mix di esse (vedi festa del villaggio) consumano il rito del divertimento condiviso.

In pari modo un Sistema di Comunicazione può essere considerato “un sistema attrezzato di gestione e condivisione della conoscenza e della comunicazione”; come tale può essere usato sia dalla scuola intesa come comunità (per attività di sidassi e di didattica) che all’esterno della scuola.

250 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

6.9 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SVILUPPO IMPRENDITORIA LOCALE

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Gli interventi previsti, selezionati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 50 del 20/01/2004, sono quelli relativi alle opere infrastrutturali previsti dal POR-MOLISE 2000/2006. La principale normativa di riferimento è quella dei lavori pubblici, e in particolare, la legge nazionale 109/94, e successive modifiche ed integrazioni, e, ove non in contrasto con la nuova normativa nazionale, la legge regionale 19/79 e successive modificazioni ed integrazioni.

Pertanto gli interventi programmati nell’ambito della delibera CIPE n.17/2003 e della suddetta delibera di Giunta, risultano essere coerenti con gli indirizzi di sviluppo regionale.

Contesto di riferimento

Attualmente le principali aree d’insediamenti produttivi già esistenti sul territorio regionale sono parzialmente infrastrutturate. Con gli interventi programmati nell’ambito della delibera CIPE n.17/2003 e della delibera di giunta regionale n.50/2004, si vuole meglio qualificare l’offerta insediativa delle predette aree, attraverso la realizzazione di interventi volti a dotare tali aree di standard qualitativi adeguati, con specifico riferimento alle infrastrutture volte alla tutela ambientale, a quelle per il trattamento dei rifiuti, idriche, energetiche, viarie e così via.

Migliorare la dotazione e la funzionalità delle infrastrutture potrà conseguire una maggiore localizzazione logistica delle imprese, l’infrastrutturazione dei servizi e sicuri supporti per la forza lavoro.

La infrastrutturazione delle arese d’insediamenti produttivi esistenti sarà dotata di standard qualitativi tali da consentire una crescita degli stessi insediamenti produttivi, una migliore fruibilità dei servizi offerti e un, auspicabile, aumento del livello occupazionale.

251 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

Tabella riepilogativa interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree Sisma sottoutilizzate Totale

Completamento PIP - Urb. E.1.1 Miranda 676.000 676.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.2 Frosolone 850.000 850.000 Varie

Centro polifunzionale E.1.3 Venafro 1.000.000 1.000.000

Incubatori produttivi E.1.4 Venafro 1.000.000 1.000.000

Completamento PIP - Urb. E.1.5 Filignano 300.000 300.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.6 Agnone 774.000 774.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.7 Colli al Volturno 400.000 400.000 Varie

Completamento PIP - Urb. S. Giuliano E.1.1.S 780.000 780.000 Varie

Sistemi trattamento Idrico E.1.2.S Termoli 2.400.000 2.400.000 depurativo

Siastema idrico E.1.3.S Boiano 1.250.000 1.250.000 agglomerato

Completamento PIP - Urb. E.1.4.S Casacalenda 1.300.000 1.300.000 Varie

Realizzazione PIP E.1.5.S Montelongo 3.000.000 3.000.000

Completamento PIP - Urb. E.1.6.S S. Croce di Magliano 400.000 400.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.7.S Larino 1.291.000 1.291.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.8.S Ripalimosani 1.450.000 1.450.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.9.S Mafalda 1.000.000 1.000.000 Varie

252 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree Sisma sottoutilizzate Totale

Completamento PIP - Urb. E.1.10.S S. Martino in Pensilis 700.000 700.000 Varie

Cablaggio informatico PIP E.1.11.S Comuni cratere 1.000.000 1.000.000 area cratere

Completamento PIP - Urb. E.1.12.S Palata 450.000 450.000 Varie

Razionalizzaizone colatoi e E.1.13.S Termoli 2.170.000 2.170.000 scarico a mare

Completamento PIP - Urb. E.1.14.S Portocannone 300.000 300.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.15.S S. Elia a Painisi 279.000 279.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.16.S Bonefro 1.500.000 1.500.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.17.S Montefalcone 330.000 330.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.18.S Pietracatella 250.000 250.000 Varie

Completamento PIP - Urb. E.1.19.S Montenero di Bisaccia 150.000 150.000 Varie

253 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

Descrizione degli interventi

Gli interventi inseriti nell’ambito della programmazione regionale della delibera CIPE n.17/2003 e della delibera di giunta regionale n.50/2004 scaturiscono dall’opera di monitoraggio effettuato dall’organizzazione interna alla Regione sul POR Molise 2000/2006.

I relativi fondi previsti per la realizzazione dei predetti interventi saranno trasferiti agli Enti attuatori previa stipula di appostive convenzioni tra la Regione Molise e gli stessi Enti attuatori, dopo l’approvazione dei progetti esecutivi.

Opere localizzate in “Aree sottoutilizzate”

E.1.1 Completamento PIP Miranda - Comune Miranda

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.2 Completamento PIP Fresila – Molise - Comune Frosolone

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.3 Centro Servizi Polifunzionale - Nucleo Industriale Isernia Venafro

Trattasi di locali con vari ambienti da destinare all’attività produttive da assegnare alle ditte richiedenti.

E.1.4 Incubatori produttivi - Nucleo Industriale Isernia Venafro

Trattasi di costruzione di edificio da destinare a sede del nucleo oltre locali vari da per sale conferenze, e servizi vari.

E.1.5 Completamento PIP Filignano - Comune Filignano

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.6 Implementazione PIP “Sprondasino” - Comune Agnone

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.7 Implementazione PIP - Comune Colli al Volturno

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

Opere localizzate in “Aree Sisma”

254 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

E.1.1.S Completamento PIP Valle Tammaro - Cercepiccola

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.2.S Adeguamento sistemi trattamento idrico e depurativo - Nucleo Industriale di Termoli

Trattasi di opere di depurazione delle acque di scarico del nucleo

E.1.3.S Adeguamento e razionalizzazione schema idrico e depurativo - Nucleo Industriale di Campobasso Boiano

Trattasi di opere di completamento e miglioramento della rete idrica del nucleo

E.1.4.S Infrastrutturazione primaria PIP - Comune di Casacalenda

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.5.S Realizzazione PIP - Comune di Montelongo

Trattasi di opere per la creazione del PIP non avendo il Comune ancora la zona PIP

E.1.6.S Implementazione PIP - Comune di Santa Croce di Magliano

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.7.S Implementazione PIP - Comune di Larino

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.8.S Implementazione PIP - Comune di Ripalimosani

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.9.S Implementazione PIP - Comune di Mafalda

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc., nonché realizzazione di locali da destinare ad attività produttiva

E.1.10.S Implementazione PIP - Comune di San Martino in Pensilis

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.11.S Cablaggio informatico PIP area cratere – Comuni cratere

Trattasi di opere finalizzate a collegare in rete informatica le aree PIP dei Comuni del cratere

E.1.12.S Implementazione PIP - Comune di Palata

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

255 APQ Sviluppo Imprenditoria Locale

E.1.13.S Adeguamento e razionalizzazione colatori e scarico a mare - Nucleo Industriale di Termoli

Realizzazione di opere finalizzate al miglioramento del sistema depurativo relativamente alle opere per lo scarico a mare

E.1.14.S Implementazione PIP - Comune di Portocannone

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.15.S Implementazione PIP - Comune di S. Elia a Pianisi

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.16.S Implementazione PIP - Comune di Bonefro

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.17.S Implementazione PIP - Comune di Montefalcone

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.18.S Implementazione PIP - Comune di Pietracatella

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc.

E.1.19.S Implementazione PIP - Comune di Montenero di Bisaccia

Trattasi di opere di urbanizzazione primarie quali strade, acquedotti, rete fognante, ecc…

256 APQ Agricoltura

6.10 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO AGRICOLTURA

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Gli interventi previsti in questo A.P.Q. sono in linea con la misura del P.O.R. Molise2000-2006 - "Sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali connesse allo sviluppo dell'agricoltura". Essi ricadono alcuni in Provincia di Campobasso,colpita dagli eventi sismici del 2002, e la restante parte in zone svantaggiate,così come previsto ai sensi dell'articolo 17 e seguenti del Reg. CE 1257/99: Le zone di montagna, definite ai sensi dell'art. 18 del Reg. CE 1257/99, sono quelle delimitate ai sensi dell'art. 23 del Reg. CEE 950/97 che corrispondono ai comuni delimitati dall'art. 3, par. 3 della Dir. 268/75 e le altre zone svantaggiate, definite ai sensi dell'art. 19 del Reg. CE 1257/99, sono quelle delimitate ai sensi dell'art. 24 del Reg. CEE950/97, che corrispondono ai comuni delimitati dall'art. 3, par. 4 della Dir. 268/75. (allegato3).

Le richieste progettuali riguardano interventi da eseguirsi su strade interpoderali nella provincia di Campobasso (aree sisma), nella provincia di Isernia (aree sottoutilizzate), oltre a sette studi di fattibilità inerenti lo sviluppo del settore agricolo che ben si inquadrano nell'ambito della programmazione regionale agricola.

Tutti gli interventi programmati nello A.P.Q. agricoltura, se realizzati, avranno impatto positivo sull'economia agricola del Molise. Ugualmente avranno influenza positiva sulle attività complementari all'agricoltura poiché la migliore viabilità rurale favorisce l'afflusso di un maggior numero di presenze nell'area agricola molisana e si favorirà così l'attività agri-turistica ed il turismo rurale.

Per le ragioni suddette gli interventi previsti nell’A.P.Q. agricoltura sono volti a garantire un uso continuo delle superfici agricole ed il mantenimento di un livello minimo di popolazione oltre al miglioramento della qualità della vita delle popolazioni rurali impegnate nelle attività agricole ed anche in quelle integrative di reddito.

Contesto di riferimento

La Regione Molise, amministrativamente, è divisa in due province: Isernia e Campobasso capoluogo di regione. Il Molise ha una superficie di Kmq.4.438,00.

La provincia di Isernia si estende per una superficie di circa 1.529,00 Kmq., pari al 34,5 % del totale della regione Molise, di cui 1.239,00 Kmq. su zona montuosa e 289 Kmq. Su zona collinare. La provincia di Campobasso è estesa per Kmq. 2.909,00, pari al65,5%, di cui 1.216,00 Kmq di zona montana e 1.639,00 Kmq. di zona collinare.

257 APQ Agricoltura

La natura del territorio lungo la dorsale appenninica è prevalentemente calcarea. I terreni coltivati hanno invece costituzione argillosa specialmente nella fascia collinare interna ed in particolare nella provincia di Campobasso dove si creano spesso fenomeni di dissesto idrogeologico.

La regione Molise è costituita da 136 comuni di cui 84 nella provincia di Campobasso e 52 nella provincia di Isernia.

Dai dati sopra riportati e dalle considerazioni iniziali emerge che la viabilità agricola assume un particolare rilievo per il Molise. La viabilità minore ed in particolare le strade interpoderali svolgono un ruolo fondamentale per l'economia agricola di questa regione. Le nostre strade interpoderali sono state realizzate nel dopoguerra e principalmente negli anni sessanta in poi. Dette strade hanno bisogno di interventi tenuto conto oltre che dell'età anche della natura del terreno su cui poggiano e della acclività dei terreni medesimi.

Gli obiettivi che si prefigge l'APQ agricoltura sono quelli di dare, come fa anche la misura specifica del POR - 4.8, un miglioramento alla rete viaria interpoderale in modo da rendere sempre possibile i collegamenti interaziendali al servizio della utenza agricola.

L'obiettivo che si vuole perseguire è sostanzialmente uguale sia per la provincia di Campobasso(area Sisma) che per quella di Isernia (aree sotto utilizzate).

Gli studi previsti servono di indirizzo per la programmazione futura ed in tal senso s'inquadrano bene in questo APQ.

Il settore agricolo,nel contesto socioeconomico regionale, rappresenta un comparto di rilevante importanza: esso, infatti, occupa attualmente circa il 10% degli addetti totali e contribuisce per il 4,5% circa alla formazione del PIL regionale.

258 APQ Agricoltura

Tabella descrittiva degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto Sisma Totale utilizzate

Strada "Morgelle" E.2.1 Civitanova del Sannio 26.000 26.000 Strada "Piane-S. Brigida-S. Lucia" E.2.2 Civitanova del Sannio 32.000 32.000 Strada "dei Colli" E.2.3 45.000 45.000 Strada "Temenotte - Collicillo" E.2.4 Sant'Agapito 47.000 47.000 Strada Interpoderale "Piana Manoldi - Cantalupo" E.2.5 Agnone 50.000 50.000 Strada "Vaglie" E.2.6 51.000 51.000 Strada "Rantuoni" E.2.7 Carovilli 55.000 55.000 Strada "Lenze del Mulino" E.2.8 Pozzilli 69.000 69.000 Strada "Franchitti Alta" E.2.9 Filignano 69.000 69.000 Strada "Acquevive - Petronero" E.2.10 Agnone 74.000 74.000 Strada comunale e rurale "Vescovado" E.2.11 Venafro 75.000 75.000 Strada "S. Marco - Fonte Iodata" E.2.12 Pesche 91.000 91.000 Strada "Masseria S. Lazzaro-Masseria Maselli" E.2.13 Isernia 94.000 94.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.14 100.000 100.000 Strada interpoderale "Colles. Andrea" E.2.15 Colli a Volturno 180.000 180.000 Strada interpoderale E.2.16 Forli del Sannio 100.000 100.000 Strade "Cese" E.2.17 Macchia d'Isernia 103.000 103.000 Strada interpoderale Le Piane E.2.18 Scapoli 120.000 120.000 Sant'Angelo del Strada "per " E.2.19 Pesco 127.000 127.000 Strada rurale "belvedere" E.2.20 Isernia 128.000 128.000 Strada interpoderale Belladonna- Tresepolo E.2.21 Agnone 145.000 145.000 Strada "Case Matteo" E.2.22 Venafro 152.000 152.000 Strada "Valle Cupa - Venafro" E.2.23 Venafro 154.000 154.000 Strada Acquevive E.2.24 Frosolone 161.000 161.000 Strada "Fonte Noce- Colle Giorgio" E.2.25 167.000 167.000 Strada "Frusciarelle" E.2.26 177.000 177.000 Strada"Collegamento -Fonte Papili" E.2.27 Cerro al Volturno 188.000 188.000 Strada "Filignano - Montaquila" E.2.28 Filignano 216.000 216.000 Strada comunale rurale "romana" E.2.29 Venafro 225.000 225.000 Strada comunale Sesto Campano Centro-Colle Pecorino E.2.30 Con. Bonifica Venafro 250.000 250.000

259 APQ Agricoltura

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto Sisma Totale utilizzate

Reticolo stradale E.2.31 Con. Bonifica Venafro 300.000 300.000 Reticolo stradale E.2.32 Con. Bonifica Venafro 330.000 330.000 Strada comunale e rurale "Croce di Pozzilli" E.2.33 Venafro 380.000 380.000 Reticolo stradale E.2.34 Con. Bonifica Venafro 520.000 520.000 Strada Ferrante E.2.1S 100.000 100.000 Strada "S. Vito" E.2.2S Bonefro 67.000 67.000 Strada "Vallone Vottaro" E.2.3S Bonefro 61.000 61.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.4S 200.000 200.000 Studio di fattibilità e progettazione Area provincia di esecutiva mercato ortofrutticolo E.2.5S Campobasso 200.000 200.000 Studio di fattibilità sistema di Area provincia di certificazione DOP e IGP E.2.6S Campobasso 100.000 100.000 Area provincia di Studio di fattibilità progetti di filiera E.2.7S Campobasso 100.000 100.000 Studio di fattibilità e sperimentazione Area provincia di sistema sementiero regionale E.2.8S Campobasso 100.000 100.000 Studio di fattibilità e sperimentazione per il miglioramento quali/quantitativo delle produzioni vinicole-olivicole- Area provincia di ortofrutticole E.2.9S Campobasso 400.000 400.000 Studio di fattibilità e progetto per Area provincia di sistema centralizzato lavorazione carni E.2.10S Campobasso 100.000 100.000 Area provincia di Realizzazione enoteca regionale E.2.11S Campobasso 100.000 100.000 Strada "Montagna" E.2.12S 41.000 41.000 Strada " Valle del Sorbo" E.2.13S Campolieto 42.000 42.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.14S Campomarino 150.000 150.000 Strada "la Cacchia" E.2.15S Casacalenda 106.000 106.000 Sistemazione strade interpoderali- Fosso dei Bielli-Rattavone E.2.16S Casacalenda 200.000 200.000 Strada "Nevera-Corseto-Pesco del Santo-Fonte Pagliara" E.2.17S 271.000 271.000 Strada "Pianella" E.2.18S Casalciprano 73.000 73.000 Strada "SS 647 - Comune di Castebottaccio" E.2.19S 113.000 113.000 Strada "Piano del Fiume" E.2.20S Castelbottaccio 153.000 153.000 Strada "Casella" E.2.21S 47.000 47.000 Strada interpoderale "Chiusa Tavemara" E.2.22S 100.000 100.000 Strada "Macarico-Villanete" E.2.23S Colletorto 179.000 179.000

260 APQ Agricoltura

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto Sisma Totale utilizzate

Strada "Macchiarelle - SP 736" E.2.24S Colletorto 217.000 217.000 Strada Piana Traversa E.2.25S 65.000 65.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.26S Fossalto 250.000 250.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.27S 150.000 150.000 Strada "S. Maria - Casa Camarda II lotto" E.2.28S Guardialfiera 75.000 75.000 Strada "Difesa delle Camarelle" E.2.29S Guardialfiera 55.000 55.000 Strada "Lago delle Tavole" E.2.30S Guardialfiera 43.000 43.000 Strada Interpoderale "Guado Querce" E.2.31S 100.000 100.000 Strada "Campitello di Guardiaregia - Sepino" E.2.32S Guardiaregia 100.000 100.000 Guglionesi-S. Valle S. Giovanni dei Palatesi E.2.33S Giacomo 60.000 60.000 Strada "Monti - Frisciotta" E.2.34S Larino 76.000 76.000 Strada "Serra Culgna" E.2.35S 90.000 90.000 Strada "San Pietro" E.2.36S Limosano 52.000 52.000 Strada "Piscina" E.2.37S 49.000 49.000 Strada "S. Angelo" E.2.38S Macchia Valfortore 187.000 187.000 Strada "Valloncello" E.2.39S Macchia Valfortore 64.000 64.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.40S Mafalda 50.000 50.000 Strada "Fonte Moschitto" E.2.41S Montagano 69.000 69.000 Strada "Pastine" E.2.42S Montagano 37.000 37.000 Francara E.2.43S Montecilfone 72.000 72.000 Strada rurale Mauro e Perrolo E.2.44S Montecilfone 150.000 150.000 Strade "Macchia - Magliano" E.2.45S Montelongo 181.000 181.000 Strada "Aia a Monte - San Mauro" E.2.46S Montelongo 122.000 122.000 Montenero di Passo Carbone E.2.47S Bisaccia 146.000 146.000 Montenero di Montenero - Fiume Trigno E.2.48S Bisaccia 144.000 144.000 Montenero - Guardiola E.2.49S Montecilfone 203.000 203.000 Strada "Carrera della Difesa" E.2.50S Montorio nei Frentani 129.000 129.000 Strada "Mulino vecchio - Costa bianca - Difesa" E.2.51S Montorio nei Frentani 116.000 116.000 Strada "Fociaro" E.2.52S Morrone del Sannio 87.000 87.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.53S Oratino 180.000 180.000 Strada "Monti in Golfo" E.2.54S Palata 40.000 40.000

261 APQ Agricoltura

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto Sisma Totale utilizzate

Strada "Pagliarini - Fonte Martino" E.2.55S Palata 118.000 118.000 Strada "Piana Pozzillo" E.2.56S 150.000 150.000 Strada interpoderale E.2.57S Pietracatella 70.000 70.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.58S 200.000 200.000 Strada "Crocilli" E.2.59S Provvidenti 95.000 95.000 Strada Querceto -Airino E.2.60S Ripabottoni 100.000 100.000 Strada "Difesa Nuova" E.2.61S Rotello 122.000 122.000 Strada "Leuci - Piano Cavato" E.2.62S Rotello 67.000 67.000 San Giuliano di Strada "S. Elena" E.2.63S Puglia 72.000 72.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.64S Salcito 60.000 60.000 San Giuliano del Strada "San Benedetto" E.2.65S Sannio 50.000 50.000 San Giuliano del Strada "Crocella" E.2.66S Sannio 64.000 64.000 San Giuliano del Strada "Fontana del Lago" E.2.67S Sannio 111.000 111.000 San Giuliano di Strada "Tonnicchio" E.2.68S Puglia 90.000 90.000 San Martino in Sistemazione strade interpoderali E.2.69S Pensilis 100.000 100.000 San Martino in Sistemazione strade interpoderali E.2.70S Pensilis 180.000 180.000 Strada "dalla S.P. per Bocca della Selva a Capo d'Acqua" E.2.71S 150.000 150.000 Strada interpoderale E.2.72S Cercepiccola 70.000 70.000 Strada interpoderale "Passerino Giardino" E.2.73S San Polomatese 100.000 100.000 Strada "Morgia Longa" E.2.74S Sant'Elia a Pianisi 31.000 31.000 Strada "Perrazzete" E.2.75S Sant'Elia a Pianisi 41.000 41.000 Sistemazione strade interpoderali E.2.76S Sepino 50.000 50.000 Passo Cavallo E.2.77S Termoli 121.000 121.000 Strada "Bagnoli" E.2.78S Torella del Sannio 84.000 84.000 Strda "Macchie Casella" E.2.79S Torella del Sannio 107.000 107.000 Strada "Pozzo Salice - Quercia Faitella" E.2.80S Torella del Sannio 200.000 200.000 Strada "Montagna Pontoni - S. Leonardo" E.2.81S Trivento 162.000 162.000 Ripristino Strada Ponte Rio - Querciapiana" E.2.82S Trivento 180.000 180.000 Strada "delle Vigne I" E.2.83S Ururi 77.000 77.000

262 APQ Agricoltura

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto Sisma Totale utilizzate

Sistemazione strade interpoderali E.2.84S Vinchiaturo 115.000 115.000 5.000.000 9.500.000 14.500.000

263 APQ Agricoltura

Descrizione degli interventi

Gli interventi rientranti nell'APQ agricoltura, così come indicati nella tabella precedente sono illustrati di seguito:

Opere localizzate in “Aree sottoutilizzate”

E.2.1.S Strada "Morgelle"

Completamento della strada interpoderale denominata "Morgelle" con lavori di realizzazione di opere in cls non armato (gaveda) ai due lati del tratto C-B e ricarica con pietrischetto del tratto A-B per circa 550 ml con conseguente bitumatura. Per la realizzazione dei lavori di cui sopra sono state ottenute tutte le autorizzazioni necessarie.

E.2.2.S Strada "Piane-S. Brigida-S. Lucia"

Miglioramento e messa in sicurezza della strada di cui sopra al fine di agevolare lo sviluppo delle attività agricole e complementari all'agricoltura. L'intervento consiste in opere di sistemazione della pavimentazione, allargamento della sede stradale, realizzazione di piazzole di sosta, ricarico del piano viario e bitumatura dello stesso, posa in opera di barriere stradali.

E.2.3.S Strada "dei Colli"

Finalità dell'intervento è quella di contribuire al miglioramento dei servizi alle imprese agricole operanti sul territorio, migliorando la percorribilità della strada che attraversa una zona caratterizzata dalla presenza di terreni coltivati. L'intervento tende a ripristinare e migliorare la strada attraverso opere di: scarificazione della pavimentazione esistente e riprofilatura della livelletta stradale, rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso, regimentazione superficiale delle acque meteoriche, opere varie di finimento.

E.2.4.S Strada "Temenotte-Collicillo"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di: bitumazione dei tratti sprovvisti e rifacimento parziale di alcuni tratti, regimentazione superficiale delle acque meteoriche con cunette e zanelle per alcuni tratti.,

E.2.5.S Strada "Piana Manaldi - Cantalupo"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di: scarificatura superficiale, sistemazione della massicciata, posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino d'usura, cunette e banchine laterali, allargamento sede stradale, opere d'arte, regimazione acque meteoriche, opere collaterali, segnaletica, guardrail.

E.2.6.S Strada "Vaglie"

Manutenzione e adeguamento funzionale della strada interpoderale con lavori di: allargamento sede viaria, risagomatura del manto stradale con Bynder e tappetino bituminoso, ripulitura e risagomatura cunette e realizzazione ove possibile di zanella in calcestruzzo per smaltimento acque meteoriche.

264 APQ Agricoltura

E.2.7.S Strada "Rantuoni"

Manutenzione e adeguamento funzionale della strada interpoderale con lavori di: allargamento sede viaria, risagomatura del manto stradale con Bynder e tappetino bituminoso, ripulitura e risagomatura cunette e realizzazione ove possibile di zanella in calcestruzzo per smaltimento acque meteoriche.

E.2.8.S Strada " Lenze del Mulino

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra con i seguenti interventi : scarificatura superficiale, sistemazione della massicciata, posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino d'usura, cunette e banchine laterali, allargamento sede stradale, opere d'arte, regimazione acque meteoriche, opere collaterali, segnaletica, guardrail.

E.2.9.S Strada " Franchitti Alta"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di : costruzione di nuovi tratti stradali, completamento di tratti esistenti, ristrutturazione e miglioramento di tratti esistenti; il progetto è necessario per un miglioramento delle infrastrutture che incidono sullo sviluppo dell'agricoltura ed è uno dei servizi di base per l'economia e le popolazioni rurali.

E.2.10.S Strada " Acquevive-Petronero"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di: scarificatura superficiale, sistemazione della massicciata, posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino d'usura, cunette e banchine laterali, allargamento sede stradale, opere d'arte, regimazione acque meteoriche, opere collaterali, segnaletica, guardrail.

E.2.11.S Strada " Vescovado"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante la ristrutturazione e la sistemazione della pavimentazione, l'allargamento della sede stradale, la realizzazione di piazzole di sosta, il ricarico del piano viario e la bitumatura dello stesso, infine, la posa in opera di barriere stradali.

E.2.12.S Strada " San Marco-Fonte Iodata"

Miglioramento del tratto stradale che va dalla intersezione con la strada denominata "Pesche- San Berardino", fino alla località "fonte Iodata" per una lunghezza di 1,6Km attraverso opere di: protezione stratadale (murettia secco, gabbionate, cunette ecc), realizzazione della massicciata, stabilizzazione con legante naturale. La strada ricade interamente nella "riserva naturale orientata di Pesche". L'intervento prevede, inoltre, la riapertura del sentiero pedonale che dalla località "San Marco" conduce alla sorgente "fonte Iodata".

E.2.13.S Strada " Masseria S. Lazzaro-Masseria Maselli"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e

265 APQ Agricoltura

formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

E.2.14.S Sistemazione strade interpoderali"

Interventi di adeguamento e sistemazione della strada interpoderale "Serra Carpini-Padule Piane Cancello".

E.2.15.S Strada interpoderale "Colle S. Andrea"

L'intervento consiste nel miglioramento ed ampliamento della sede stradale resosi necessario a seguito della rivitalizzazione della zona servita dalla strada. La strada ha una lunghezza di circa 1,5Km e insiste su una zona senza particolari problemi di carattere geologico e orografico. Le opere consistono nella realizzazione di: piccoli muri di contenimento, zanelle, cunette, cavalcafossi, opere di regimentazione delle acque superficiali, massicciata e manto bituminoso di spessore opportuno, cartelli e segnali stradali, eventuali barriere di sicurezza.

E.2.16.S Sistemazione strade interpoderali

L'intervento consiste nell'adeguamento e sistemazione di strade interpoderali con opere di realizzazione di: muri e gabbionate di consolidamento, massicciata, tombini, cunette e zanelle per la regimazione delle acque piovane, reti metalliche paramassi, stesura del manto bituminoso, posa in opera di guardrail.

E.2.17.S Strada "Cese"

L'intervento consiste nell'ampliamento ed ammodernamento della strada sita in agro di Macchia d'Isernia per una lunghezza di m. 900, con opere di realizzazione cunette e muri di contenimento, stesura di asfalto per una larghezza di mt. 4 e miglioramento della livelletta e della piattaforma.

E.2.18.S Strada interpoderale "Le Piane"

Realizzazione della strada di cui sopra al fine di servire località e zone agricole in cui l'attività è svolta in maniera redditizia. La strada ha una lunghezza di circa 600ml ed una larghezza di mt 4. I lavori consistono nella realizzazione dell'ossatura della strada in misto di cava, conseguente strato di pietrisco e successiva rullatura e bitumatura con manto di asfalto.

E.2.19.S Strada "per Pescopennataro"

Intervento di manutenzione straordinaria della strada mediante la sistemazione della viabilità con tratti in manto bituminoso.

E.2.20.S Strada rurale "Belvedere"

L'intervento consiste nell'adeguamento e sistemazione della strada interpoderale che attualmente si trova in uno stato di difficile percorribilità. Tale strada risulta importante per il collegamento interaziendale. Gli interventi consistono in: regolarizzazione del piano viabile attraverso ricaricatura con materiale di cava a pezzatura selezionata, stesura di un manto di

266 APQ Agricoltura

misto, realizzazione di zanelle laterali in calcestruzzo e realizzazione di un manto bituminoso di tipo semichiuso.

E.2.21.S Strada interpoderale "Belladonna-Trespolo"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di: scarificatura superficiale, sistemazione della massicciata, posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino d'usura, cunette e banchine laterali, allargamento sede stradale, opere d'arte, regimazione acque meteoriche, opere collaterali, segnaletica, guardrail.

E.2.22.S Strada "Case Matteo"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

E.2.23.S Strada "Valle Cupa - Venafro"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante la ristrutturazione e la sistemazione della pavimentazione, l'allargamento della sede stradale, la realizzazione di piazzole di sosta, il ricarico del piano viario e la bitumatura dello stesso, infine, la posa in opera di barriere stradali.

E.2.24.S Strada "Acquevive"

Intervento di ripristino della funzionalità della strada di circonvallazione della frazione di Acquevive di vitale importanza per l'economia della frazione stessa. Le opere consistono in: regimazioen acque meteoriche, creazione griglie per raccolta acque di scorrimento superficiali e convogliatura in canali di scolo, costruzione di tombini e drenaggi, ricostruzione ossatura stradale, formazione di zanelle e muretti di contenimento sia a monte che a valle della strada, ripavimentazione con manto bituminoso dell'intero asse viario.

E.2.25.S Strada "Fonte Noce - Colle Giorgio"

L'intervento consiste nell'adeguamento e sistemazione della strada interpoderale che attualmente si trova in uno stato di difficile percorribilità. Tale strada risulta importante per il collegamento interaziendale e per quello con la ex S.S. Venafrana e la strada Carpinone- Frosolone. Gli interventi consistono in: regolarizzazione del piano viabile attraverso ricaricatura con materiale di cava a pezzatura selezionata, stesura di un manto di misto, realizzazione di zanelle laterali in calcestruzzo, costruzione di n. 4 tombini, manto bituminoso di tipo semichiuso.

E.2.26.S Strada "Frusciarelle"

L'intervento consiste nella realizzazione dei seguenti lavori: scavo di sbancamento per miglioramento sede stradale, costruzione di zanella in c.l.s. e suo rivestimento in pietra, massicciata stradale con tout.venant di cava, fondazione stradale in misto granulale stabilizzato, tombini per attraversamenti stradali, tappetino in conglomerato bituminoso.

267 APQ Agricoltura

E.2.27.S Strada "Collegamento Cerro al Volturno Fornelli-Fonte Papili

Intervento di realizzazione e sistemazione di una strada rurale principale e di alcune ramificazioni di lunghezza limitata. La strada segue un vecchio tracciato di proprietà comunale. Le opere consistono nello scavo della massicciata, nella realizzazione di alcuni muretti di sostegno, nella realizzazione di cunette e tombini per la regimazione delle acque piovane, nella stesura del manto bituminoso e del tappetino di usura con la messa in opera di segnali stradali e opere di protezione.

E.2.28.S Strada "Filignano - Montaquila"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di: scarificatura superficiale, sistemazione della massicciata, posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino d'usura, cunette e banchine laterali, allargamento sede stradale, opere d'arte, regimazione acque meteoriche, opere collaterali, segnaletica, guardrail.

E.2.29.S Strada comunale rurale "Romana"

La finalità del progetto è quella di ripristinare la transitabilità ed il miglioramento della strada di cui sopra, collegamento fra numerose aziende agricole, fabbricati e terreni rurali, alle principali arterie di traffico, attraverso opere che comprendono : il ricarico di massicciata e di stabilizzato fine, la realizzazione di asfalto, cunette e banchine, inserimento di cavalcafossi, tombini e opere d'arte varie.

E.2.30.S Strada comunale Sesto Campano Centro-Colle Pecorino

Interventi di sistemazione e messa in sicurezza del tracciato con opere di: ispezione della scarpata con disgaggio dei massi pericolanti, ripristino di tratti di muro a secco in pietra e sottoscarpa, rabboccatura della muratura di pietrame a secco, apposizione di rete a maglia esagonale in filo di acciaio, allargamento dei tornanti e di alcuni tratti pericolosi, rifacimento dell'armatura stradale e posa in opera del manto di bynder e del tappetino.

E.2.31.S Reticolo stradale

L'intervento consiste nel completamento e/o adeguamento funzionale e/o manutenzione straordinaria delle sottoelencate strade consortili denominate come segue:

A. COMUNE DI MONTAQUILA:

? Strada Collepepe

? Strada Castelvecchio

? Strada Opera di Presa

? Strada Santa Lucia

? Strada Ripaspaccata

268 APQ Agricoltura

B. COMUNE DI SESTO CAMPANO

? Strada Casino del Duca

? Strada Carrera del Conte

? Strada Contorto

? Strada del Fosso 10

? Strada Mazzarello

? Strada Vecchia

? Strada Ponte Nuovo

? Strada del Mulino

? Strada Cupa

? Strada Colli

? Strada Tauruta

? Strada Esca Taverna Vecchia.

I lavori previsti consistono nella pavimentazione dei tratti dissestati, talvolta anche mediante il ripristino della sottostante fondazione stradale, nella sistemazione idraulica dei fossi di raccolta laterali, nell'adeguamento delle strade alle esigenze della sicurezza del traffico (asinelli, cunette, barriere di protezione, segnaletica orizzontale e verticale etc.) e in alcuni interventi minori su opere complementari presenti lungo i percorsi delle strade sopra richiamate

E.2.32.S Reticolo stradale

L'intervento consiste nel completamento e/o adeguamento funzionale e/o manutenzione straordinaria delle sottoelencate strade consortili denominate come segue:

A. COMUNE DI POZZILLI

- Strada Vigne Vecchie

- Strada Col Ginepro

- Strada Carrozzo

- Strada Caiazzane

- Strada Orticello

- Strada Ivello

- Strada Rava dell'Asino

- Strada Mascioni

269 APQ Agricoltura

- Strada Cerqueto 1° tratto

- Strada Cerqueto 2° tratto

- Strada Stingone

- Strada Scifazappa

- Strada Mascia

- Strada Maiella

- Strada S. Cataldo

- Strada Acqua Zolfa

- Strada Anguillara

- Strada Arginale del Rava

- Strada Armieri

- Strada Capo d'Acqua

I lavori previsti consistono nella pavimentazione dei tratti dissestati, talvolta anche mediante il ripristino della sottostante fondazione stradale, nella sistemazione idraulica dei fossi di raccolta laterali, nell'adeguamento delle strade alle esigenze della sicurezza del traffico (asinelli, cunette, barriere di protezione, segnaletica orizzontale e verticale etc.) e in alcuni interventi minori su opere complementari presenti lungo i percorsi delle strade sopra richiamate.

E.2.33.S Strada comunale e rurale "Croce di Pozzilli"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

E.2.34.S Reticolo stradale

L'intervento consiste nel completamento e/o adeguamento funzionale e/o manutenzione straordinaria delle sottoelencate strade consortili denominate come segue:

A. COMUNE DI VENAFRO

- Strada Acri

- Strada Tisi

- Strada Sedia di Monsignore

- Strada Mattiaccio

- Strada per Ponte Schito

270 APQ Agricoltura

- Strada Mancini 1° e2° tratto

- Strada Gentile

- Strada Maria Pia di Savoia

- Strada Capanna

- Strada Arginale del T. Rava

- Strada Cupa

- Strada S. Francesco

- Strada S. Bartolomeo

- Strada Fontanelle

- Strada Camiciola

- Strada S. Reparata

- Strada Grande

- Strada Finora di Morra 1°

- Strada Finora di Morra 2°

- Strada Sferracavallo0

- Strada Romana

- Strada Torrente Ceraso

- Strada Integlia

- Strada del Fosso di Roccapipirozzi

- Strada Campopino Ponte Schito

- Strada Madonnella

I lavori previsti consistono nella pavimentazione dei tratti dissestati, talvolta anche mediante il ripristino della sottostante fondazione stradale, nella sistemazione idraulica dei fossi di raccolta laterali, nell'adeguamento delle strade alle esigenze della sicurezza del traffico (asinelli, cunette, barriere di protezione, segnaletica orizzontale e verticale etc.) e in alcuni interventi minori su opere complementari presenti lungo i percorsi delle strade sopra richiamate.

271 APQ Agricoltura

Opere localizzate in “Aree sisma”

G.2.1 Strada "Ferrante"

Gli interventi previsti riguardano la scarificatura, lo sbancamento per lavori di allargamento della sede stradale, la formazione di cunette e banchine, la sistemazione della massicciata, la posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino di usura, la costruzione di zannelle e muretti, la realizzazione di tombini e cavalcafossi per la regimentazione delle acque piovane, la segnaletica stradale.

G.2.2 Strada "S. Vito"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.3 Strada "Vallone Vottaro

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.4 Sistemazione strade interpoderali

Finalità dell'intervento è quella di contribuire al miglioramento e messa in sicurezza delle seguenti strade interpoderali: Perito, Fonte Vecchia - Campo di Fiume, S. Croce.

G.2.5 Studio di fattibilità e progettazione esecutiva mercato ortofrutticolo

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità di un mercato ortofrutticolo da localizzare in Provincia di Campobasso che svolga un ruolo di supporto allo sviluppo del sistema ortofrutticolo regionale migliorando la commercializzazione dei prodotti. Allo studio di fattibilità seguirà la progettazione esecutiva dell'opera che sarà realizzata sulla base delle risultanze dello studio in conformità alle altre iniziative programmate dalla Regione.

G.2.6 Studio di fattibilità sistema di certificazione DOP e IGP

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità inerente la realizzazione di un sistema di certificazione DOP e IGP che consenta di valorizzare adeguatamente le produzioni agricole della provincia ed in particolare il settore olivicolo e vitivinicolo, ma anche altri comparti dediti a produzioni tipiche.

G.2.7 Studio di fattibilità progetti di filiera.

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità circa la possibilità di realizzare progetti di filiera che consentano una efficace integrazione del sistema agroalimentare in particolare per quanto concerne i comparti olivicolo e vitivinicolo. Tali produzioni, infatti, sono potenzialmente in grado di garantire un valore aggiunto abbastanza elevato e si integrano bene

272 APQ Agricoltura

con l'identità culturale del territorio e con le risorse storico-artistiche, elementi questi che potrebbero consentire la realizzazione di una filiera lunga con la reazione di itinerari gastronomici utilizzabili anche con finalità turistiche.

G.2.8 Studio di fattibilità e sperimentazione sistema sementiero regionale

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un sistema sementiero regionale. A seguito dello studio e sulla base delle risultanze dello stesso si procederà alla realizzazione di una prima azione sperimentale del sistema.

G.2.9 Studio di fattibilità e sperimentazione per il miglioramento quali/quantitativo delle produzioni vinicole-olivicole-ortofrutticole

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità specifico volto a valutare le possibilità di miglioramento quali/quantitativo delle produzioni nei comparti: vinicolo, olicicolo ed ortofrutticolo. Ciò allo scopo di potenziare la struttura produttiva dell'area in questi specifici settori in coerenza e conformità con la programmazione regionale in materia.

G.2.10 Studio di fattibilità e progetto per sistema centralizzato lavorazione carni

L'intervento consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità specifico volto a valutare le modalità di realizzazione di un sistema centralizzato per la lavorazione delle carni. Ciò allo scopo di sistematizzare ed offrire un supporto strutturale allo sviluppo del comparto nell'area di riferimento. Sulla base delle risultanze dello studio, l'intervento prevede anche la realizzazione del progetto dell'opera.

G.2.11 Realizzazione enoteca regionale

L'intervento consiste nella realizzazione di una enoteca regionale finalizzata alla valorizzazione delle produzioni vinicole. L'enoteca, presentando tutta la varietà della produzione regionale può svolgere un ruolo di supporto alle azioni di promozione e marketing del prodotto vinicolo molisano.

G.2.12 Strada "Montagna"

I lavori previsti per la sistemazione della strada interpoderale "Montagna" consistono in : ricarico della massicciata stradale spessore cm. 30, livellamento sede stradale con misto stabilizzato, posa in opera di conglomerato bituminoso spessore finito cm. 10, profilatura e sagomatura delle cunette e delle banchine laterali.

G.2.13 Strada "Valle del Sorbo"

I lavori previsti per la sistemazione della strada interpoderale "Valle del Sorbo" consistono : nell'allargamento della carreggiata da m. 2 a m. 4, nel rifacimento dello strato di fondazione della stessa completo di misto stabilizzato, nella posa in opera di conglomerato bituminoso spessore finito cm. 9, profilatura e sagomatura delle cunette e delle banchine laterali, nella realizzazione di zannella con unghia in cls.

273 APQ Agricoltura

G.2.14 Sistemazione strade interpoderali

Finalità dell'intervento è quella del miglioramento e messa in sicurezza di strade interpoderali; l'intervento consiste in opere di : demolizione massicciata stradale esistente non più idonea, rifacimento massicciata stradale, stesura di strato di misto stabilizzato, stesura di strato finale in conglomerato bituminoso, infine risagomatura scarpate ove necessario e rifacimento cunette laterali.

G.2.15 Strada "La Cacchia"

Adeguamento e sistemazione della strada interpoderale "La Cacchia" attraverso opere di : ampliamento e sistemazione della sede stradale da progr. 619,21 a progr. 1005,30, ripulitura di cunetta, ricarico della sede stradale, pavimentazione con conglomerato bituminoso, opere varie e complementari (cavalcafossi e tombini).

G.2.16 Strade "Fosso dei Bielli-Picineca" e "Rattavone

L'intervento di sistemazione delle strade interpoderali di cui sopra, seriamente danneggiate dagli eventi alluvionali degli ultimi anni, consistono : nella riparazione delle frane e smottamenti nel primo tratto a partire dalla strada Provinciale II Diramazione Bifernina fino all'azienda del sig. Emilio BIELLO (intervento relativo alla strada interpoderale "Fosso dei Bielli-Picineca"), nella riparazione delle frane e smottamenti presenti lungo l'intero tratto a partire dal Santuario della Madonna della Difesa fino alla contrada "Rattavone" (intervento relativo alla strada interpoderale "Rattavone"), ricarico e livellamento manto stradale, rifacimento di manto di usura con bynder e tappetino nei tratti di maggiore pendenza.

G.2.17 Strada "Nevera-Corseto-Pesco del santo-Fonte Pagiara

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di : costruzione di nuovi tratti stradali, completamento di tratti esistenti, ristrutturazione e miglioramento di tratti esistenti; il progetto è necessario per uno sviluppo e miglioramento delle infrastrutture che incidono sullo sviluppo dell'agricoltura ed è uno dei servizi di base per l'economia e le popolazioni rurali.

G.2.18 Strada "Pianelle"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di : costruzione di nuovi tratti stradali, completamento di tratti esistenti, ristrutturazione e miglioramento di tratti esistenti; il progetto è necessario per uno sviluppo e miglioramento delle infrastrutture che incidono sullo sviluppo dell'agricoltura ed è uno dei servizi di base per l'economia e le popolazioni rurali.

G.2.19 Strada "SS 647"

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di : regimentazione delle acque meteoriche con cunette, tombini di raccolta e di dispersione, posizionamento di gabbionate nei tratti più dissestati, ripristino del manto stradale.

G.2.20 Strada "Piano del Fiume"

274 APQ Agricoltura

Miglioramento della strada di cui sopra attraverso opere di : lievi modifiche al tracciato stradale per eliminare ed attenuare particolari tratti a forte pendenza, regimentazione delle acque meteoriche con cunette, tombini di raccolta e di dispersione, posizionamento di gabbionate più dissestati, ripristino del manto stradale.

G.2.21 Strada "Casella"

La finalità del progetto è quella di ripristinare la transitabilità ed il miglioramento della strada di cui sopra, collegamento fra numerose aziende agricole, fabbricati e terreni rurali, alle principali arterie di traffico, attraverso opere che comprendono : il ricarico di massicciata e di stabilizzato fine, la realizzazione di asfalto, cunette e banchine, inserimento di cavalcafossi, tombini e opere d'arte varie.

G.2.22 Strada "Chiusa Tavernara”

Gli interventi previsti riguardano la scarificatura, lo sbancamento per lavori di allargamento della sede stradale, la formazione di cunette e banchine, la sistemazione della massicciata, la posa in opera di conglomerato bituminoso e tappetino di usura, la costruzione di zannelle e muretti, la realizzazione di tombini e cavalcafossi per la regimentazione delle acque piovane, la segnaletica stradale.

G.2.23 Strada "Macarico-Villanete"

Finalità dell'intervento è quella di rendere maggiormente idonea la percorribilità della strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : allargamento della sede stradale da m. 3.00 a m. 4.00, ricarico di uno strato di cm. 30 della massicciata stradale ed uno strato di cm. 10 di secondo stato di stabilizzato, rifacimento del manto superficiale con cm. 30 di bynder e cm. 3 di tappetino, risagomatura delle banchine e realizzazione delle cunette, realizzazione di zannella e relativo muretto in cls debolmente armato con rivestimento in scorza di pietra, realizzazione di n. 15 cavalcafossi.

G.2.24 Strada "Macchiarelle-S.P. 736"

Finalità dell'intervento è quella apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : allargamento della sede stradale da m. 3.00 a m. 4.00, ricarico di uno strato di cm. 30 della massicciata stradale ed uno strato di cm. 10 di secondo stato di stabilizzato, rifacimento del manto superficiale con cm. 30 di bynder e cm. 3 di tappetino, risagomatura delle banchine e realizzazione delle cunette, realizzazione di zannella e relativo muretto in cls debolmente armato con rivestimento in scorza di pietra, realizzazione di n. 15 cavalcafossi, realizzazione di un tombino per l'attraversamento del torrente Macchiarelle.

G.2.25 Strada "Piana Traversa"

La finalità del progetto è quella di ripristinare la transitabilità ed il miglioramento della strada di cui sopra, collegamento fra numerose aziende agricole fabbricati e terreni rurali, alle principali arterie di traffico, attraverso opere che comprendono : il ricarico di massicciata e di stabilizzato

275 APQ Agricoltura

fine, la realizzazione di asfalto, cunette e banchine, inserimento di cavalcafossi, tombini e opere d'arte varie.

G.2.26 Sistemazione strade interpoderali"

La finalità del progetto è quella di ripristinare la transitabilità ed il miglioramento della strada "Piana Traversa", nonché di alcune strade interpoderali attraverso interventi di sistemazione che prevedono : costruzione di cunette, allargamenti, muri di contenimenti, bitumazione, irregimazione, incanalamento delle acque, ricarico di massicciata, inserimento di cavalcafossi, tombini e opere d'arte varie.

G.2.27 Sistemazione strade interpoderali"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione di strade interpoderali di diverse contrade dell'agro del comune mediante opere di : ricarico con misto stabilizzato di adeguata granulometria, ripristino delle cunette, sistemazione delle banchine, realizzazione di tombini e cavalcafossi, depolverizzazione con la posa in opera di bynter e tappetino di usura.

G.2.28 Strada "S. Maria- Casa Camarda II lotto"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : ricarico della massicciata dello spessore di cm. 20, spandimento di uno strato di pietrisco con relativa cilindratura, ripristino delle cunette, sistemazione delle banchine, realizzazione di un conglomerato bituminoso costituito da uno strato di collegamento (bynder fino) e da un tappeto di usura.

G.2.29 Strada "Difesa delle Camerelle"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato di pietrisco con relativa cilindratura, ripristino delle cunette, formazione di banchine con materiali idonei, realizzazione di tombini.

G.2.30 Strada "Lago delle Tavole

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato pietroso con relativa cilindratura, ripristino delle cunette, formazione di banchine con materiali idonei, realizzazione di un conglomerato bituminoso costituito da uno strato di collegamento (bynder fino) e da un tappeto di usura, tombino con pozzetto per lo scarico delle acque meteoriche.

G.2.31 Strada interpoderale "Guado Querce"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : sistemazione del tratto in terra battuta con la costituzione di fondazione in pietrame, pavimentazione in misto granulare e prolungamento del tratto già pavimentato in asfalto di tipo bynder; si provvederà, inoltre, alla regimentazione delle acque meteoriche e superficiali mediante la pulitura e la realizzazione di cunette, tombini e ponticelli.

276 APQ Agricoltura

G.2.32 Strada "Campitello di Guardiaregia-Sepino

Finalità dell'intervento è quella di recuperare la percorribilità di tale tratto viario mediante i seguenti interventi : ricomposizione delle opere di smaltimento delle acque superficiali mediante scavo di cunette, realizzazione di tombini, e, ove necessario, esecuzione di opere di drenaggio, nonché ricreazione della sede stradale mediante scorticamento del terreno vegetale e formazione di massicciata in pietrame con superiore stato di misto stabilizzato di adeguato spessore debitamente rullato.

G.2.33 Strada "Valle S. Giovanni dei Palatesi"

Finalità dell'intervento è quello di ripristinare la strada di cui sopra mediante opere di : ripresa di un tratto in frana, riapertura cunette e ripristino piano viabile.

G.2.34 Strada "Monti-Frisciotta

Finalità dell'intervento è quella di eseguire lavori di sistemazione del tratto di strada di Bonifica n. 60 sino all'altezza della Masseria Verratti in quanto rappresenta il tronco stradale maggiormente utilizzato dagli utenti agricoltori della zona; i lavori da eseguirsi riguardano : la stesura di stabilizzato dello spessore finito di cm. 6, realizzazione di pavimentazione in conglomerato bynder dello spessore finito di cm. 7, realizzazione di tappetino dello spessore finito di cm. 3, realizzazione di cunette ex-novo per km 1,800, realizzazione di n. 4 cavalcafossi, realizzazione di n. 2 tombini.

G.2.35 Strada "Serra Culagna"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : rifacimento massicciata, bitumazione, rifacimento cunette, rifacimento banchine.

G.2.36 Strada "San Pietro"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : rifacimento massicciata, bitumazione, rifacimento cunette, rifacimento banchine.

G.2.37 Strada "Piscina"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante la pavimentazione della stessa con asfalto in bitume previa rullatura dell'esistente ossatura ed il tutto per una lunghezza di circa 1.243 metri lineari e per una larghezza di circa 3,00 ml; tale pavimentazione è composta da un primo strato di bynder ed un secondo strato di tappetino di idonei spessori.

G.2.38 Stada "S. Angelo"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi: spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione

277 APQ Agricoltura

delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.39 Strada"Valloncello"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.40 Sistemazione strade interpoderali

La finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada interpoderale "Lami" e la strada interpoderale "Colle della Guardia", mediante opere di : preparazione del piano di posa, scavo e sezione obbligata per cunetta, compattazione del piano di posa della fondazione stradale, strato di fondazione della massicciata eseguita con tout-venant di cava, fondazione stradale in misto granulare con legante naturale, conglomerato bituminoso per strato di collegamento (bynder), tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.41 Strada "Fonte Moschitto

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi: spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.42 Strada "Pastine"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : spandimento di pietrisco e successiva compattazione, sistemazione delle cunette e formazione delle banchine, conglomerato bituminoso per strato di collegamento, tappeto di usura in conglomerato bituminoso.

G.2.43 Strada "Francara"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : ripresa di un tratto in frana, riapertura cunette, ripristino piano viabile.

G.2.44 Strada "Rurale Mauro e Perroio"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.45 Strada "Macchia-Magliano"

278 APQ Agricoltura

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada in terra battuta di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento della pavimentazione, interventi su tutte le opere di smaltimento delle acque di superficie.

G.2.46 Strada "Aia a Monte-San Mauro"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento della pavimentazione, interventi su tutte le opere di smaltimento delle acque di superficie e risanamento del tratto di frana mediante drenaggi ed opportune opere di sostegno.

G.2.47 "Passo Carbone"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : ripresa di alcuni tratti in frana, riapertura cunette, ripristino piano viabile.

G.2.48 "Montenero- Fiume Trigno"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : ripresa di alcuni tratti in frana, riapertura cunette, ripristino piano viabile.

G.2.49 "Guardiola"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : ripresa di alcuni tratti in frana, riapertura cunette, ripristino piano viabile.

G.2.50 Strada "Carrera della Difesa"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.51 Strada "Mulino Vecchio-Costa Bianca-Difesa"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.52 Strada "Fociaro"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra per agevolare l'accesso ai fondi aziendali ed alle abitazioni; i lavori da porre in essere sono : per il 1° tratto di lunghezza pari a ml 1.080,00, ricarico con misto stabilizzato, posa in opera di conglomerato bituminoso (bynder e tappeto di usura); per il 2° tratto di lunghezza paria ml 790,00, formazione

279 APQ Agricoltura

della massicciata stradale, posa in opera di misto stabilizzato e posa in opera di conglomerato bituminoso (bynder e tappeto di usura.

G.2.53 Sistemazione strade interpoderali

Finalità dell'intervento è quella di eseguire degli interventi di manutenzione sulle seguenti strade interpoderali : "Strada Pianella" di lunghezza di circa 600,00 ml, "Strada La Rocca" di lunghezza di circa 1.600,00 ml, "Strada a servizio del Cimitero Comunale" di lunghezza di circa 450,00 ml, e "Tratto della Strada Cerro" di lunghezza di circa 250,00 ml. L'intervento prevede le seguenti lavorazioni : scaricatura della sede stradale, rifacimento della massicciata, banchinatura laterale alla sede stradale, realizzazione di tratti di zanelle, dove esse necessitano, e ripristino di quelle esistenti, adeguata bitumazione del fondo stradale.

G.2.54 Strada "Monti in Golfo"

Finalità del progetto è quella di ripristinare la strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : pulitura delle cunette, formazione di banchine con materiali idonei, adeguata bitumazione del fondo stradale, realizzazione di cavalcafossi.

G.2.55 Strada "Pagliarini- Fonte Martino"

Finalità del progetto è quella di ripristinare la strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato di pietrisco e relativa cilindratura, pulitura delle cunette, formazione delle banchine con materiali idonei, realizzazione di muri di controripa, realizzazione di cavalcafossi.

G.2.56 Strada "Piana Pozzillo"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.57 Strada interpoderale

L'intervento riguarda la realizzazione di alcuni interventi di sistemazione delle strade interpoderali: "Fiumarello", "Via di Macchia" e "Coste Casali". Nel dettaglio si tratta di interventi di ricarico con misto granulometrico stabilizzato, pulitura cunette e stesura di conglomerato bituminoso.

G.2.58 Sistemazione strade interpoderali

L'intervento riguarda il miglioramento e la messa in sicurezza di alcune strade rurali a servizio di numerose aziende agricole, attraverso opere di: regimentazione delle acque piovane, tombini e muri di contenimento, cavalcafossi, gabbionate, risagomatura e realizzazione di cunette e

280 APQ Agricoltura

banchine, ricarichi della massicciata stradale e ripristino della pavimentazione con conglomerato bituminoso.

G.2.59 Strada "Crocilli"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato di pietrisco con relativa cilindratura, ripristino delle cunette, formazione di banchine con materiali idonei, realizzazione di tombini.

G.2.60 Strada Querceto -Airino

Si tratta di un intervento di sistemazione della strada interpoderale che ha una lunghezza di oltre 10 Km. Le opere previste sono la realizzazione di nuove gabbionate, il consolidamento di alcuni limitati tratte con opere in c.a. quali: muri di sostegno, tombini per lo smaltimetto delle acque meteoriche; inoltre è necessario il rifacimento di tratti con la massicciata e lo strato di conglomerato bituminoso oltre alla realizzazione di alcune zanelle e cunette.

G.2.61 Strada "Difesa Nuova"

Intervento di adeguamento e sistemazione della strada che serve un utenza prevalentemente agricola con opere di: scarificatura, sistemazione della massicciata stradale, formazione della sovrastruttura stradale, stesura del manto bituminoso (binder), protezione del terrapieno con gabbioni in scatola, realizzazione della gabbionata a protezione del corpo stradale, realizzazione di muretti con zanella in calcestruzzo, realizzazione di accessi ai fondi rustici e di un manufatto di attraversamento stradale per il convogliamento delle acque.

G.2.62 Strada "Leuci - Piano Cavato"

Intervento di adeguamento e sistemazione della strada con opere di: scarificatura, sistemazione e risagomatura della massicciata stradale, formazione e risagomatura della sovrastruttura stradale e dalla banchina laterale, stesura del manto bituminoso (binder), protezione del terrapieno con gabbioni a scatola, formazione di banchine carrabili e risagomatura di cunette in terra, realizzazione di muretti con zanella in calcestruzzo, realizzazione di accessi a fondi rustici con zanella in calcestruzzo.

G.2.63 Strada "Sant'Elena"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.64 Sistemazione strade interpoderali

281 APQ Agricoltura

L'intervento riguarda la sistemazione e messa in sicurezza della strada "Fontelefrassi-Serre" con opere di: ricarica e/o realizzazione della fondazione stradale, realizzazione di cunette in calcestruzzo con muretti di delimitazione della sede stradale, realizzazione di muri di sottoscarpa a protezione della strada, realizzazione di tombini di scarico, finitura con manto in conglomerato bituminoso dello spessore minimo di cm 8.

G.2.65 Strada "San Benedetto"

L'intervento riguarda la sistemazione della strada con opere di: risagomatura della banchina e ripulitura delle cunette, realizzazione di cavalcafossi, consolidamento e ricarico della massicciata, realizzazione del manto di bynder e del tappetino superficiale.

G.2.66 Strada "Crocella"

L'intervento riguarda la sistemazione della strada con opere di: allragamento della sede stradale nei tratti di larghezza inferiore a 4 metri, realizzazione di zanelle, cunette e cavalcafossi, consolidamento e ricarico della massicciata, realizzazione del manto superficiale in bynder e del tappetino, risagomatura delle banchine, realizzazione di attraversamenti stradali.

G.2.67 Strada "Fontana del Lago"

L'intervento riguarda la sistemazione della strada con opere di: allragamento della sede stradale nei tratti di larghezza inferiore a 4 metri, realizzazione di zanelle, cunette e cavalcafossi, consolidamento e ricarico della massicciata, realizzazione del manto superficiale in bynder e del tappetino, risagomatura delle banchine, realizzazione di attraversamenti stradali.

G.2.68 Strada "Tonnicchio"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.69 Sistemazione strade interpoderali

Intervento di sistemazione di strada interpoderale con opere di: ripulitura della sede stradale e delle cunette e fossi di scolo, rifacimento di tratti con conglomerato bituminoso, realizzazione del tappetino bituminoso, rifacimento di cavalcafossi, rifacimento della fondazione stradale e del piano con stabilizzato, realizzazione di gabbionature in pietra e di muretti controterra.

G.2.70 Sistemazione strade interpoderali

Intervento di sistemazione di strada interpoderale con opere di: ripulitura della sede stradale e delle cunette e fossi di scolo, rifacimento di tratti con conglomerato bituminoso, realizzazione del tappetino bituminoso, rifacimento di cavalcafossi, rifacimento della fondazione stradale e del piano con stabilizzato, realizzazione di gabbionature in pietra e di muretti controterra.

282 APQ Agricoltura

G.2.71 Strada "dalla S.P. per Bocca della Selva a Capo d'Acqua"

Intervento di sistemazione della strada con opere di realizzazione del drenaggio e della fondazione della massicciata, sistemazione della pavimentazione con posa in opera di materiali simili a quelli esistenti, realizzazione di opere di sostegno in c.a. rivestite con pietra locale, realizzazione di opere di regimazione delle acque.

G.2.72 Strada "Interpoderale"

La finalità del progetto è quella di ripristinare la transitabilità ed il miglioramento della strada di cui sopra, collegamento fra numerose aziende agricole fabbricati e terreni rurali, alle principali arterie di traffico, attraverso opere che comprendono : il ricarico di massicciata e di stabilizzato fine, la realizzazione di asfalto, cunette e banchine, inserimento di cavalcafossi, tombini e opere d'arte varie.

G.2.73 Strada interpoderale"Passerino Giardino"

Finalità del progetto è quella di ripristinare la strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato di pietrisco e relativa cilindratura, pulitura delle cunette, formazione delle banchine con materiali idonei, realizzazione di muri di controripa, realizzazione di cavalcafossi.

G.2.74 Strada "Morgia Longa"

Finalità del progetto è quella di apportare delle migliorie alla strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : disfacimento a tratti di pavimentazione stradale degradata, scavo di sbancamento e realizzazione delle massicciate nel tratto terminale, ricostruzione degli strati superficiali della sede stradale, stabilizzazione granulare su sottofondo e strati bituminosi (bynder e tappetino), posa in opera di barriere metalliche.

G.2.75 Strada "Perrazzete"

Finalità del progetto è quella di apportare delle migliorie alla strada interpoderale di cui sopra mediante i seguenti interventi : realizzazione lungo il tratto intermedio di zannella ed opere di miglioramento per la regimazione delle acque meteoriche, posa in opera sul tratto intermedio di stabilizzazione granulare di sottofondo esistente e di strati bituminosi superficiali, posa in opera di segnaletica lungo l'intero tracciato.

G.2.76 Sistemazione strade interpoderali

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie ad alcune strade interpoderali del comune ed in particolare gli interventi da porre in essere saranno : ricostruzione tombino sulla strada "Redealto" all'omonima contrada, sistemazione strada "Madonnella" alla C.da Macchie mediante scavo di cunette, regimazione acque meteoriche, ricarico massicciata e realizzazione di pavimentazione bituminosa, sistemazione strada "Macchie" all'omonima contrada, mediante scavo di cunette, regimazione acque meteoriche, ricarico massicciata e realizzazione di pavimentazione bituminosa.

283 APQ Agricoltura

G.2.77 Passo Cavallo

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie al passo di cui sopra mediante i seguenti interventi : riapertura cunette, adeguamento piano viabile e ponticelli.

G.2.78 Strada "Bagnoli"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : allargamento della sede stradale da 3.00 m. a 4.00 m. per rendere maggiormente agibile la percorribilità, ricarico o realizzazione da nuovo della fondazione stradale con uno strato di cm. 30 di massicciata ed un secondo strato di cm. 10 di stabilizzato, risagomatura delle banchine e realizzazione di cunette, realizzazione di zannelle in cls debolmente armato, realizzazione di tombini per la regimazione delle acque meteoriche.

G.2.79 Strada "Macchie Casella"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : allargamento della sede stradale da 3.00 m. a 4.00 m. per rendere maggiormente agibile la percorribilità, ricarico o realizzazione da nuovo della fondazione stradale con uno strato di cm. 30 di massicciata ed un secondo strato di cm. 10 di stabilizzato, manto superficiale con cm. 7.00 di bynder, risagomatura delle banchine e realizzazione di cunette, realizzazione di zannelle in cls debolmente armato, realizzazione di cavalcafossi, realizzazione di tombini per la regimazione delle acque meteoriche.

G.2.80 Strada "Pozzo Salice-Quercia Faitelle"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : allargamento della sede stradale da 3.00 m. a 4.00 m. per rendere maggiormente agibile la percorribilità, ricarico o realizzazione da nuovo della fondazione stradale con uno strato di cm. 30 di massicciata ed un secondo strato di cm. 10 di stabilizzato, manto superficiale con cm. 6.00 di bynder, risagomatura delle banchine e realizzazione di cunette, realizzazione di zannelle e relativi muretti in cls debolmente armato, realizzazione di cavalcafossi, realizzazione di tombini per la regimazione delle acque meteoriche.

G.2.81 Strada "Montagna-Pontoni-S. Leonardo"

Finalità dell'intervento è quella di ripristinare la strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : rifacimento dei tratti di carreggiata in bitume, risagomatura e livellamento dei tratti stradali in terra o misto con posa in opera stabilizzato e successiva rullatura, risagomatura e pulizia delle cunette, risagomatura e pulizia delle scarpate, pulizia e sistemazione di cavalcafossi, sistemazione di tratti di strada soggetti a piccoli cedimenti di carreggiata.

G.2.82 Ripristino strada "Ponte Rio-Querciapiana"

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione della strada di cui sopra mediante opere di : ricarico della massicciata, spandimento di uno strato di pietrisco con relativa

284 APQ Agricoltura

cilindratura, ripristino delle cunette, formazione di banchine con materiali idonei, realizzazione di tombini.

G.2.83 Strada "Delle Vigne I"

Finalità dell'intervento è quella di apportare delle migliorie alla strada di cui sopra mediante i seguenti interventi : scarificatura per la preparazione del piano di posa dei rilevati mediante lo scorticamento alla profondità adeguata alla situazione del fondo, sistemazione delle massicciata stradale eseguita con tout-venant di cava, formazione di uno strato di base di conglomerato bituminoso, realizzazione di conglomerato bituminoso per strato di collegamento (bynder), realizzazione di un tappetino di usura in conglomerato bituminoso, formazione di banchine, cunette, attraversamenti, opere d'arte per la buona conservazione del piano viabile e per la regimazione di acque meteoriche, segnaletica stradale orizzontale e verticale.

G.2.84 Sistemazione strade interpoderali

Finalità dell'intervento è quella di provvedere alla sistemazione di alcune strade interpoderali. In particolare per le strade interpoderali "Enzima", "Monteverde" e "Vicende" si eseguiranno i seguenti interventi : costruzione di cunette in calcestruzzo per l'allontanamento delle acque meteoriche, realizzazione di attraversamenti stradali e cavalcafossi con tubi in cemento e calcestruzzo, completamento della pavimentazione della strada con conglomerato bituminoso previo ricarico con stabilizzato e livellamento della sede stradale, formazione di piazzole di sosta per consentire l'incrocio di automezzi, apposizione di segnaletica orizzontale e verticale

285 APQ Pesca

6.11 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PESCA

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

La Regione Molise, nell’ambito delle proprie competenze in materia di programmazione degli interventi sul territorio e di sviluppo economico e sociale, ha inserito il porto di Termoli ed il settore della Pesca produttiva tra gli obiettivi da valorizzare e sostenere.

Nell’ambito del P.O.P. 1994 – 1999 e del P.O.R. 2000 – 2006 sono state previste specifiche misure per il potenziamento delle infrastrutture portuali e per l’ammodernamento dei sistemi di pesca e di commercializzazione del pescato.

A tal proposito è stato anche approvato e pubblicato sul B.U.R.M. il D.P.G.R. n.65/2001 relativo all’avvenuta stipula dell’accordo di programma per lo sviluppo del porto di Termoli.

Gli interventi programmati nell’ambito della delibera CIPE n.17/2003 e della delibera di Giunta Regionale n.50/2004 risultano pienamente coerenti con gli indirizzi di sviluppo regionale approvati nell’ambito delle citate determinazioni regionale.

Contesto di riferimento

Il porto di Termoli è stato realizzato a partire dai primi anni del secolo scorso, fino agli interventi di ampliamento e di sistemazione ultimati per i P.O.P. nell’anno 1999 ed in corso di realizzazione per i P.O.R..

Il settore della Pesca Produttiva ha da sempre rivestito il carattere di preminente importanza economica e sociale nell’ambito delle attività del porto polifunzionale di Termoli.

Attualmente la pesca produttiva è praticata da circa 80 imbarcazioni per un totale di occupati (tra diretti praticanti dell’attività e sistema indotto) di circa 3.500 unità lavorative.

Il sistema degli attracchi delle imbarcazioni da pesca in porto deve essere completato e migliorato, in modo da garantire maggiore sicurezza degli operatori e migliori condizioni di igiene nel trattamento del pescato.

Gli obiettivi prefissati con gli interventi previsti riguardano proprio il raggiungimento dei citati standard di sicurezza, completando le infrastrutture e prevedendo sistemi innovativi di lavorazione.

286 APQ Pesca

Gli interventi inseriti nella programmazione regionale della delibera CIPE n.17/2003 e della delibera di Giunta Regionale n.50/2004 sono derivati dalla precedente opera di monitoraggio della struttura regionale, con relativa individuazione dei fabbisogni e delle esigenze del settore.

Gli interventi rientrano nel Piano Regionale della Pesca Produttiva elaborato dal Servizio Pesca Produttiva, previa concertazione con le Associazioni di categoria, attualmente all’esame della Giunta Regionale.

Il trasferimento dei fondi potrà essere effettuato agli Enti attuatori e quindi ai beneficiari finali per mezzo di apposite convenzioni stipulate tra la Regione Molise e gli stessi Enti attuatori dopo la approvazione dei progetti esecutivi.

L’attuazione degli interventi porterà:

- al miglioramento delle infrastrutture del porto di Termoli in funzione di un più sicuro attracco delle imbarcazioni;

- al miglioramento della produzione mediante la razionalizzazione del sistema di immagazzinamento e conservazione del pescato;

- alla crescita dei livelli occupazionali temporanei (unità lavorative previste in fase di cantiere n.30) ed a lungo termine (unità lavorative occupate direttamente nella pesca e nell’indotto n.50);

- all’incremento del livello di innovazione tecnologica mediante l’utilizzo di attrezzature e di strutture adeguate agli standard ottimali di igienicità del pescato e di rispetto dell’ambiente.

287 APQ Pesca

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Miglioramento E.3.01 Termoli 2.500.000 2.500.000 delle condizioni di sbarco, trattamento e magazzinaggio della pesca Centro di E.3.02 Termoli 1.000.000 1.000.000 ricerca regionale per la pesca e la acquacoltura Sistema di E.3.03 Termoli 500.000 500.000 gestione dei carburanti e dei rifiuti nel porto di Termoli Riqualificazione E.3.04 Termoli 1.000.000 1.000.000 del mercato ittico di Termoli 5.000.000 5.000.000

288 APQ Città

Descrizione degli interventi

E.3.01 Miglioramento delle condizioni di sbarco, di trattamento e di magazzinaggio dei prodotti della pesca in porto:

– ripristino della banchina di riva del porto di Termoli oggetto di cedimento strutturale e sede abituale dell’attracco delle imbarcazioni della “piccola pesca”;

– realizzazione nell’ambito del territorio del Nucleo Industriale di Termoli di un prefabbricato da adibire alla lavorazione delle reti da pesca;

– realizzazione nell’ambito del territorio del Nucleo Industriale di Termoli di più box prefabbricati da adibire a deposito attrezzature e conservazione del pescato da destinare all’uso delle imprese di pesca.

E.3.02 Centro di ricerca regionale per la pesca e l’acquacoltura

– completamento delle strutture murarie mediante la realizzazione di un nuovo padiglione destinato alla ricerca per la pesca e l’acquacoltura;

– fornitura e posa in opera delle attrezzature specialistiche per la sperimentazione mirata alle specie ittiche autoctone;

E.3.03 Realizzazione del sistema di gestione dei carburanti e dei rifiuti nel porto di Termoli:

– ripristino e completamento della banchina di nord est alla confluenza con la banchina di sud est del porto di Termoli per favorire il bunkeraggio delle imbarcazioni;

– realizzazione nell’ambito delle aree dedicate alla pesca di due “isole ecologiche” destinate allo stoccaggio temporaneo dei rifiuti, degli oli usati, delle batteria e di quant’altro necessario per la pesca e per gli utenti portuali in genere.

E.3.04 Implementazione e riqualificazione del mercato ittico di Termoli:

– ripristino strutturale dell’edificio sede dell’attuale mercato ittico di Termoli mediante rifacimento della copertura, rinforzo delle strutture portanti e completamento del secondo livello;

– realizzazione di un nuovo sistema di asta pubblica mediante due linee di trasporto del pescato, percorso univoco della merce ed aree di carico e scarico dedicate;

– sistemazione delle aree destinate agli acquirenti mediante nuove tribune amovibili, tramezzature attrezzate e quant’altro necessario.

289 APQ Città

6.12 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO CITTÀ

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Nell’ambito dei documenti programmatici della Regione Molise non esistono riferimenti specifici alla programmazione delle aree urbane, sebbene la Regione ha dimostrato sensibilità ed interesse verso i temi della riqualificazione delle aree urbane che intende perseguire attraverso lo strumento dell’Accordo di Programma Quadro. L’eliminazione dell’Asse Città dal POR Molise non ha inficiato la volontà da parte dell’amministrazione regionale di perseguire gli obiettivi strategici definiti nel QCS 2000 – 2006 per migliorare la qualità urbana rafforzando il capitale sociale. L’attenzione dimostrata dalla Regione Molise sui sopra menzionati temi trova la sua giustificazione anche in seguito agli eventi eccezionali che hanno sconvolto la Regione nel 2002 e nel 2003.

Contesto di riferimento

Il territorio della Regione si presenta spazialmente molti disperso con molti centri di modesta consistenza demografica, coerentemente con un processo di industrializzazione limitato. Non ci sono centri “congestionati” e le qualità della vita, anche nelle cittadine di maggiori dimensioni, è più che accettabile. La dimensione media dei centri urbani ricadenti nell’area del “Basso Molise – Fortore” risulta leggermente superiore a quella del Molise. Tuttavia più di un terzo della popolazione complessiva dell’area risulta concentrata nel solo comune di Termoli e solo quattro centri superano i 5000 abitanti residenti.

La questione delle strutture urbane deve mantenere alto il livello per l’innalzamento della qualità degli insediamenti e dei servizi. A tale riguardo spicca certamente la questione dei centri storici, che appaiono in molti casi abbandonati, fatiscenti, o ormai completamente compromessi a causa del Sisma e dell’alluvione. Pur con differenti livelli di consapevolezza comincia a farsi strada la convinzione che nei centri storici si concentri un straordinario potenziale per la riaffermazione dell’identità locale. In tale prospettiva si inserisce poi prepotentemente la vocazionedi molti centri per il turismo rurale e il turismo ambientale, e ciò consente di intravedere soluzioni nuove per il recupero del patrimonio urbanistico del Molise.

La Regione Molise intende rafforzare l’approccio al tema della riqualificazione urbana attraverso gli interventi che verranno realizzati con finanziamento ex Delibera Cipe 17/03, i quali si inseriscono pienamente nel quadro sopra descritto.

Più precisamente, per i singoli interventi previsti si prevede di ricorrere alle seguenti condizioni:

290 APQ Città

Redazione Piano per la Qualità Urbana

I Progetti da selezionare dovranno essere coerenti con le strategie regionali e locali che prevedono programmi di valorizzazione delle aree urbane ed il miglioramento della qualità urbana.

Interventi per la Riqualificazione del Tessuto Urbano e dei Centri Storici

Gli interventi da selezionare dovranno riqualificare aree di centri storici caratterizzati da maggiore disgregazione sociale per carenza di servizi e strutture a carattere sociale

Cofinanziamento Acquisto Sede Regionale

L’intervento da selezionare dovrà offrire all’Ente Regione Molise una proposta progettuale che conferisca volumi edilizi da destinare ad uffici della sede regionale, senza creare eccessivi problemi di impatto visivo ed ambientale in questa parte di tessuto urbano, nel rispetto delle direttrici di traffico con ampi e sufficienti parcheggi sotterranei.

291 APQ Città

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Redazione Piano per la F1 Regione Molise 200,000 200,000 Qualità Urbana Interventi per la Riqualificazione del tessuto F2 Regione Molise 1,700,000 1,700,000 urbano e dei centri storici Cofinanziamento acquisto sede F3 Campobasso 3,100,000 3,100,000 regionale 5.000.000 5.000.000

Descrizione degli interventi

F.1. Redazione Piano per la Qualità Urbana

Ente Attuatore: Unione di Comuni/Comunità montane.

Progetti di recupero da selezionare tra proposte, dando priorità agli interventi in aree delimitate (quartieri periferici, aree dimesse, centri storici).

F.2. Interventi per la Riqualificazione del Tessuto Urbano e dei Centri Storici

Ente Attuatore: Regione Molise

Finanziamento opere a bando per interventi di riqualificazione dei centri storici del territorio regionale. Recupero di centri storici, o parti di essi, progetti dispazi urbani, piazze e luoghi di incontro in aree caratterizzate da maggiore disgregazione sociale e carenze di strutture e servizi.

F.3. Cofinanziamento Acquisto Sede Regionale

Ente Attuatore: Regione Molise

· Acquisto dell’area interessata all’intervento edilizio prevista con L.R. N° 25 del 13/12/1982 Art. 9 con istituzione di apposito capitolo di spesa per la costituzione della sede uffici della Regione Molise;

· Con D.G.R. N° 2649 del 08/07/83 è stata deliberata l’acquisizione dell’ex “Stadio Romagnoli”.

292 APQ Città

· Con rogito N° 678 del 13/10/83 viene trasferita la proprietà dell’area suddetta alla Regione Molise.

La proposta progettuale dovrà rapportarsi correttamente con gli spazi urbanistici attuali senza rinunciare ad un dialogo diretto fra la pluralità degli edifici esistenti e la volumetria della nuova struttura che fungerà da perno funzionale con una notevole caratterizzazione di attività terziarie da salvaguardare e conservare.

Una proposta tecnica e pianificatoria che produca una risposta di crescita affinché la città mantenga ed incentivi le sue qualità recuperando il vuoto urbanistico dimesso o adombrato, raggruppando gli edifici delle diverse Direzioni Generali che attualmente sono insediati in una pluralità di edifici in locazione, dalla gestione costosa e poco funzionale sia per l’attività dei circa mille dipendenti, sia per le relazioni con i circa 300 visitatori giornalieri.

293 APQ Sicurezza

6.13 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO SICUREZZA

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Nell'accezione comune il termine sicurezza pubblica si riferisce specificamente all'attività di prevenzione e di repressione dei reati: invero, la politica di prevenzione e di repressione costituisce solo una parte della sicurezza urbana che, in senso più ampio, riguarda la qualità delle relazioni sociali e interpersonali e la qualità dell'ambiente urbano.

La riforma del Titolo V della Costituzione, Legge di riforma costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3, ha assegnato allo Stato la competenza esclusiva in materia di ordine pubblico e sicurezza ad esclusione della Polizia amministrativa locale, riservando in conseguenza ad una legge statale la definizione delle forme di coordinamento tra Stato e Regione in questa materia; la Costituzione prevede quindi la necessità del concorso di più livelli istituzionali nella definizione degli interventi locali per la sicurezza dei cittadini, che sempre più sollecitano i propri amministratori a fornire risposte concrete alla questione sicurezza.

A tre anni dalla approvazione della “legge di riforma” si sta assistendo, in conseguenza, alla formazione delle prime legislazioni regionali in materia ed al tentativo, come nel caso specifico della Regione Molise, di individuare i primi interventi finalizzati ad innalzare lo standard di sicurezza e vivibilità delle città.

Contesto di riferimento

Il percorso che ha condotto alla individuazione degli Enti locali come protagonisti del processo di attuazione delle politiche di sicurezza affonda le sue radici in un lungo e tortuoso cammino che non può e non si deve ritenere ancora concluso.

Gli interventi legislativi che hanno dato una nuova fisionomia agli enti locali entro i quali la Regione si muove quotidianamente, si possono così enucleare:

- la Legge n. 142/90 è stata la prima legge generale sulle autonomie locali ed ha attribuito alla Regione una funzione di impulso e coordinamento dell’intero sistema. Con questa legge lo Stato si è spossessato di funzioni proprie concedendole agli Enti Locali in ossequio al “principio di sussidiarietà” ovvero l’attribuzione di compiti di gestione a quelle strutture più vicine al cittadino;

- la Legge n. 59/97 Bassanini con le successive bis, ter e quater dette anche del “federalismo amministrativo” hanno comportato un esteso decentramento di funzioni e competenze amministrative attribuendo maggiore autonomia ed un più ampio

294 APQ Sicurezza

autogoverno. Il legislatore ha individuato le materie riservate allo Stato demandando all’esecutivo, attraverso l’adozione di appositi decreti delegati, il puntuale conferimento di funzioni e competenze alle Regioni;

- il D. Lgs. n. 112/98, viceversa, ha ripartito materia per materia le competenze riservate allo Stato e quelle attribuite a Regioni; province e Comuni;

- la Legge n. 265/99 ha specificato il contenuto essenziale degli Statuti apportando modifiche alla sopra citata L. 142/90 riconoscendo, tra i vari aspetti previsti, una più ampia autonomia statutaria e regolamentare;

- la Legge Cost.le n. 1/99 ha modificato gli artt. 121, 122, 123, e 126 della Costituzione relativi all’organizzazione istituzionale delle Regioni a Statuto Ordinario introducendo due significative novità: da un lato l’investitura diretta popolare del vertice dell’esecutivo, dall’altro, la revisione delle autonomie statutarie quale presupposto dell’autonomia di indirizzo politico-amministrativo di cui gode l’Ente regionale;

- il D. Lgs. 267/00 (T.U.) ha recepito l’impostazione della L. 142/90 ed ha codicizzato la decennale opera del legislatore ponendosi in linea con la L. 265/99 con l’intento di procedere ad un ampliamento dell’autonomia normativa degli enti locali.

In questo quadro, le Regioni hanno il compito di coordinare e supportare le politiche locali di sicurezza ponendosi come organo di raccordo rispetto al Governo nazionale e di promozione di queste politiche rispetto agli enti locali, con la possibilità di sperimentare forme di coordinamento delle politiche di sicurezza nel territorio regionale soprattutto rispetto ad alcuni fenomeni che possono essere affrontati e coordinati su scala regionale.

Le Regioni, nel campo del contrasto dei fenomeni di disordine e criminalità diffusa, hanno un compito che non si sovrappone a quello degli enti locali, ma consiste nell’offrire alle Città ed alle Province ed alle istituzioni responsabili della sicurezza pubblica presenti sul territorio indirizzi, sostegno e coordinamento, anche finanziario, per mettere in opera e sperimentare una vasta gamma di strumenti flessibili di intervento.

Nell’ambito di quanto sopra detto non vi sono atti programmatici relativi a tale materia che, come detto, è nuova per le stesse Regioni; tuttavia l’inserimento dell’intervento da realizzare e della sua specifica tipologia esplicita la volontà della Giunta regionale di voler provvedere in merito giustificandone la coerenza con le attività programmate dalla Regione Molise.

L’intervento previsto con le risorse a valere sulla delibera CIPE 17/03 in materia di sicurezza riguarda gli interventi in aree ad alto rischio e di potenziamento strutture polizia locale.

Alla Polizia c.d. “Locale”, quale immediato braccio operativo del Sindaco, viene richiesta la capacità di leggere i bisogni di sicurezza dei cittadini e quindi di adeguare la propria attività di organizzazione a questa esigenza conformandosi oltre che dal punto di vista organizzativo e professionale anche a sentire maggiormente il proprio ruolo come ruolo di servizio.

295 APQ Sicurezza

E’ questo l’obiettivo della Polizia Locale: riuscire ad essere una Polizia veramente locale, cioè dentro i tessuto sociale nel quale opera, avvertita dalla cittadinanza non solo come “repressiva” bensì come garante di una serena convivenza, punto di riferimento costante per ciascuno.

296 APQ Sicurezza

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Intervento in aree ad alto rischio e di G.1 Campobasso/Isernia 1.000.000 1.000.000 potenziamento Struttura Polizia locale

Descrizione degli interventi

G.1.1 Interventi in aree ad alto rischio e di potenziamento Struttura Polizia locale

Gli interventi consisteranno nella creazione o adeguamento di strutture finalizzate alla creazione di 2 centri operativi-informativi e di formazione delle forze di polizia municipale.

I 2 centri saranno localizzati presso il Comune di Campobasso e presso il Comune di Isernia.

L’attività da svolgere sarà puntualizzata da un studio di fattibilità e comunque tenderà a costituire una rete tra i 136 Comuni della Regione Molise operante come collegamento costante e nei casi di urgenza.

Sarà svolta anche attività formativa e sarà necessaria la dotazione di attrezzature per il funzionamento.

I centri saranno gestiti dalle forze di polizia locale.

297 APQ Trasporti

6.14 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO TRASPORTI

Allegato tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Gli interventi individuati dalla Regione Molise con delibera di G.R. n° 50 del 20 gennaio 2004 relativi all’asse “Reti e nodi di servizio – Trasporti “, nell’ambito dei finanziamenti previsti dal CIPE con la deliberazione n°17 del 9 maggio 2003, rappresentano un ulteriore tassello del quadro programmatico sintetizzato dal Piano Regionale dei Trasporti e sono rispondenti anche agli obiettivi prefissati nel documento di programmazione economico - finanziaria per il 2004.

Il Piano Regionale dei Trasporti, infatti, è indirizzato al graduale e progressivo miglioramento della dotazione delle infrastrutture a rete, sia attraverso il consolidamento e miglioramento della rete stradale esistente, sia con l’introduzione di alcuni nuovi collegamenti strategici volti ad alleggerire il traffico su alcuni nodi della rete primaria e secondaria.

Gli interventi individuati con la delibera di G.R. sopra citata, sono coerenti con queste finalità e rispettano le linee “invarianti” delineate dal Piano stesso. Peraltro, essi rispondono anche all’esigenza di favorire la ripresa produttiva del territorio colpito dall’evento sismico del 31 ottobre 2002 e dagli effetti alluvionali del gennaio 2003. così come rimarcato dall’art. 15 dell’O.P.C.M. n° 3268 del 12.03.2003.

Inoltre, nell’ambito di un sistema strutturato gerarchicamente secondo livelli funzionalmente definiti dal P.R.T., questi interventi vanno ad aggiungersi a quelli già programmati nell’A.P.Q. sottoscritto il 30.12.2002 ed in corso di

realizzazione, oltre che ad altre azioni contenute in diversi documenti di programmazione quali il P.O.R. 2000 – 2006 ed il Piano Decennale ANAS 2004 – 2013.

In definitiva essi concorrono a riequilibrare, potenziare e migliorare i tempi di percorrenza anche attraverso la realizzazione di nuovi collegamenti drenanti l’attuale traffico di alcune arterie prossime alla saturazione.

Contesto di riferimento

La dotazione stradale del Molise presenta una articolazione per tipologia abbastanza allineata alla media nazionale e meridionale, tranne che per le autostrade che hanno un’incidenza sensibilmente inferiore.

L’infrastruttura stradale, però, è complessivamente caratterizzata da percorsi poco agevoli, tortuosi e scarsamente efficienti che la rendono decificitaria dal punto di vista della “qualità” e

298 APQ Trasporti del tasso di “sicurezza”; soprattutto le arterie principali fanno registrare livelli di sinistrosità alquanto elevati.

Gli aspetti generali di maggior sofferenza relativi all’infrastruttura viaria molisana possono, dunque, essere ricondotti ai seguenti punti:

- assenza di un asse autostradale trasversale per il collegamento veloce Tirreno- Adriatico (poco garantito oggi dalle fondo valli bifernina e trignina per problemi di geometria e di tenuta geologica dei tracciati);

- carenze strutturali e funzionali della rete minore, soprattutto a carico dei collegamenti con le aree interne montane, in cui la geometria dei tracciati e la diffusa franosità rendono estremamente problematici i collegamenti periferici con i centri minori accentuandone l’isolamento.

- Tali criticità emergono anche dal Piano Generale dei Trasporti, che individua le linee strategiche per superarle, sia in termini di “attenuazione dei differenziali fra diverse aree del Paese, specie nel Meridione, dove è auspicata una maggiore crescita economica”, sia di “aumento dell’accessibilità di aree geograficamente periferiche”, sia infine di “sostegno allo sviluppo che emerge dai contesti territoriali locali”

Gli interventi sulla rete secondaria, che svolge l’importante funzione di collegamento tra le arterie di interesse nazionale, nonché di allaccio di alcuni centri della regione oggi particolarmente svantaggiati, si vanno a raccordare e completare con quelli già previsti dai precedenti documenti programmatici.

In tale contesto l’esecutivo Regionale, in attuazione del quadro programmatico definito, provvede alla concessione del finanziamento al singolo Ente Attuatore secondo un disciplinare di riferimento. In virtù del principio di autonomia delle Amministrazioni locali e dei principi fissati dalla legge regionale 29 settembre 1999, n° 34 recante “ Norme sulla ripartizione delle funzioni e dei compiti amministrativi tra Regione e gli Enti locali, in attuazione dell’art. 3 della legge 8 giugno 1990, n° 142, della legge 15 marzo 1997, n° 59 e del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n° 112 “, gli Enti Attuatori dei singoli interventi curano tutte le attività tecnico- amministrative, assumendo ogni responsabilità di corretta applicazione della normativa in materia, riguardo all'espletamento di tutti gli adempimenti di legge per l'ottenimento di autorizzazioni, permessi, pareri di qualunque Autorità, comunque connessi con le procedure di affidamento dei lavori e la successiva regolare e legittima loro esecuzione a norma di legge (ex D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 recante “ Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni”), così come assume ogni responsabilità riguardo agli obblighi di comunicazione nei riguardi dell’Osservatorio dei Lavori Pubblici - Sezione Centrale e Regionale, dandone notizia, con cadenza periodica, alla Regione Molise che svolge esclusivamente attività di monitoraggio e di gestione amministrativo – contabile attraverso la verifica della esistenza degli atti e dei documenti propedeutici alla erogazione degli acconti all'Ente Attuatore.

299 APQ Trasporti

Ai sensi dell’art. 86 della legge regionale 29 settembre 1999, n° 34, l'Ente attuatore inoltra alla Regione Molise gli atti deliberativi di approvazione del consuntivo di tutte le spese sostenute , nonché gli atti deliberativi di approvazione della contabilità finale e di approvazione del certificato di collaudo ( o del certificato di regolare esecuzione ) per la chiusura del rapporto di concessione del finanziamento.

300 APQ Trasporti

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Realizzazione Svincolo G.2.1 Roccasicura 1.480.000 1.480.000 Roccasicura Progettazione bretella variante G.2.2 Venafro 350.000 350.000 Venafro- Nunizata lunga Cooleg. F.V. biferno g.2.3 Castelmauro 2.300.000 2.300.000 pedemontana Montemauro Fondovalle G.2.4 Montecilfone 700.000 700.000 Sinarca Progettazione definitiva 1° G.2.5 Isernia 300.000 300.000 tratto Isernia – Atina –Sora Progettazione definitiva G.2.6 Campobasso 350.000 350.000 Metropolitana Leggera Intercomunale litoranea G.2.7 Termoli/Campomarino 2.100.000 2.100.000 termoli – Campomarino Circumlacuale lago G.2.8 Guardialfiera 500.000 500.000 Guardilafiera Adeguamento e messa in sicurezza G.2.9 Boiano 1.000.000 1.000.000 Viabilità principale conglomerato Collegamento Crocilli – G.2.10 Provvidenti – Morrone 400.000 400.000 Cimitero Adeguamento e messa in sicurezza G.2.11 Oratino 286.000 286.000 Comunale Fonterago

Strada G.2.12 Isernia 234.000 234.000 comunale

301 APQ Trasporti

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

Asinina- Capruccia- Tiegno Adeguamento sismico San Giuliano di galleria G.2.1S Puglia/Bonefro/S. 3.750.000 3.750.000 S.Croce – Croce di M. S.Giuliano di Puglia Intervento di miglioramento funzionalità e G.2.2S Termoli 800.000 800.000 sicurezza svincolo A14 Progetto definitivo prolungamento Agglomerato G.2.3S 200.000 200.000 Tangenziale industriale di termoli Termoli – Campomarino Pedemontana Boiano/S. Polo G.2.4S 250.000 250.000 ex Di Penta M./Guardiaregia 10.000.000 5.000.000 15.000.000

302 APQ Trasporti

Descrizione degli interventi

Aree sottoutilizzate

G.2.1 Realizzazione svincolo Roccasicura

L’intervento fa parte del collegamento stradale a scorrimento veloce Isernia – Castel di Sangro, in variante alla s.s. 17 “Appulo Sannitica”, in corso di esecuzione da parte dell’ANAS. La direttrice stradale rientra nella rete stradale di interesse nazionale così come individuata dal D.P.C.M. del 21 settembre 2001, recante modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n° 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell’art. 20 della legge 24 novembre 2000, n° 340. Con la realizzazione dell’opera si intende contribuire alla fuoruscita dall’isolamento socio-economico della comunità servita ed in particolare di tutto il bacino dell’Alto Molise.

G.2.2 Progettazione bretella Variante Venafro-Nunziata lunga

L’intervento riguarda la progettazione della bretella che si va a collegare alla costruenda variante di Venafro per consentire il rapido collegamento in direzione Roma. L’attività prevede la realizzazione di studi di fattibilità geologica ed ambientale, la verifica del tracciato e inserimento plano altimetrico del tracciato con relativa stima dei costi di realizzazione dell’opera.

G.2.3 Collegamento F.V. Trigno-F.V. Biferno pedemontana Montemauro

L’intervento consiste nel ripristino e miglioramento del collegamento esistente con opere di: sistemazione della fondazione stradale, che attualmente presenta diversi tratti dissestati, allargamento della sezione stradale ad almeno 5,50 metri più le banchine laterali, piazzole, etc, difesa del tracciato con drenaggi, fossi di scolo, muretti di sostegno, cunette etc. e nuova ripavimentazione in conglomerato bituminoso nella varie stratificazioni di prassi (binder e tappetino d’usura) per almeno 8 cm di spessore complessivo.. L’intervento, inoltre, comprenderà la caratterizzazione turistica dell’intero tracciato che attraversa zone di tutela e pregio ambientale, attraverso muretti in pietrame a faccia vista, piazzole attrezzate per la sosta, barriere in legno-acciaio, segnaletica turistica e cartellonistica informativa sulle caratteristiche di pregio della zona. Questo collegamento montano verrebbe a completare e ottimizzare altri investimento pubblici realizzati anche di recenti per la realizzazione delle trasversali Crocella- Guardialfiera e Civitacampomarano-SS647 Bifernina oltre che la Trivento-Codacchi.

G.2.4 Fondovalle Sinarca

L’intervento è volto al miglioramento ed ottimizzazione della viabilità esistente a completamento di un primo tronco di strada realizzato con altro finanziamento. La nuova arteria rappresenta il collegamento più breve ed agevole dei comuni di Guglionesi, Montecilfone e Palata con Termoli

303 APQ Trasporti e la S.S. 16. La strada sarà, inoltre, di vitale importanza per il collegamento della zona direzionale e commerciale di Termoli con gli insediamenti limitrofi.

G.2.5 Progettazione definitiva I° tratto Isernia-Atina-Sora

L’intervento consiste nella progettazione del collegamento della S.S.85 con il primo lotto, in esercizio, della strada a scorrimento veloce Isernia-Atina-Sora. L’attività prevede la realizzazione di studi di fattibilità geologica ed ambientale, la verifica del tracciato e inserimento plano altimetrico del tracciato con relativa stima dei costi di realizzazione dell’opera.

G.2.6 Progettazione definitiva Metropolitana Leggera

L’intervento consiste nella progettazione definitiva della Metropolitana Leggera che intende perseguire gli obiettivi di eliminare o quanto meno ridurre la congestione dal traffico veicolare del comune di Campobasso, attraverso una ripartizione tra le diverse componenti di trasporto, trasferendo parte della mobilità su gomma al sistema di trasporto ad impianto fisso, ottenendo una riduzione generalizzata dei tempi di viaggio unitamente alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, garantendo, comunque, una buona accessibilità alle aree disposte in prossimità del capoluogo regionale, tra Matrice e Boxano, lungo l’attuale linea ferroviaria per un percorso di 42 Km. L’idea è già stata sottoposta ad uno studio preliminare di fattibilità che ha visto la condivisione di un ampio partenariato sociale ed economico

G.2.7 Intercomunale litoranea Termoli-Campomarino

L’intervento consiste nell’adeguamento e potenziamento di parte di un tracciato preesistente e nella progettazione e realizzazione di un nuovo tratto di raccordo a questo, che colleghi più direttamente lungo il litorale adriatico i due centri turistici. Il tutto in stretta connessione con l’intervento di realizzazione dell’area interportuale limitrofa e l’area di sviluppo industriale preesistente nella zona.

G.2.8 Circumlacuale Lago di Guardialfiera

L’intervento consiste nella sistemazione della strada circumlacuale con opere di: allargamento della sede stradale, dove possibile, fino al raggiungimento della larghezza di m. 10 per poter permettere il doppio senso e la possibilità di realizzare zone di parcheggio, sistemazione di uno strato di sottofondo in tout venant di cava ben compattato, sistemazione di uno strato di stabilizzato ben compattato, realizzazione delle cunette in terra battuta, realizzazione di opere di drenaggio, realizzazione di un impianto di illuminamento da localizzare lungo il tracciato stradale.

G.2.9 Adeguamento e messa in sicurezza viabilità principale agglomerato

L’intervento ha come obiettivi principali la risoluzione delle strozzature che attualmente paralizzano il sistema di trasporto dell’agglomerato ed il miglioramento di tutto il traffico stradale in entrata ed uscita dall’agglomerato stesso. Si tratta, in sintesi, di realizzare uno svincolo a due livelli con sopraelevazione della S.S. 17 e risoluzione delle carie intersezioni con una rotatoria, sottopassante la S.S. 17 in due tratti, sulla quale si innestano la S.P. 52 e l’arteria

304 APQ Trasporti di ingresso all’area consortile. Ciò per migliorare l’ingresso all’agglomerato e attualmente prevede un innesto a raso della S.P. 67 di sulla S.S. 17. In aggiunta si realizzerà una arteria di ingresso all’area consortile che sovrapasserà la linea ferroviaria risolvendo i nodi di comunicazione verso l’esterno. Altro intervento importante riguarda la regolamentazione e messa in sicurezza di tutto il traffico interno con la realizzazione di nuove rotatorie sulla viabilità principale.

G.2.10 Collegamento Crocilli-Cimitero

Trattasi di un collegamento trasversale tra la s.p. 64 “di Morrone del Sannio” e la s.p. 65 “di Provvidenti”, che consente il collegamento diretto tra i due centri abitati con riduzione dei tempi di percorrenza. Per la sua collocazione, essa svolge un ruolo importante nell’agevolare il coolegamento tra Ripabottoni, Morrente, Provvidenti e Casacalenda. I lavori prevedono il risanamento di alcuni versanti a monte della strada interessati da movimenti franosi, la realizzazione di gabbionate di sostegno, la realizzazione di cunette in cemento e altre opere per la regimazione delle acque, il ricarico della sede e la realizzazione del manto stradale con Bynder e tappetino di usura.

G.2.11 Adeguamento e messa in sicurezza comunale Fonterago

L’intervento, come da progetto definitivo, consiste nell’adeguamento e messa in sicurezza della strada in oggetto che è stata interessata da fenomeni di dissesto e nel miglioramento della viabilità dell’area servita dalla suddetta strada, area intensamente abitata e oggetto di attività edificatoria. Le opere in sintesi consistono in: scarifica della sede stradale esistente, ripristino della banchinatura, ripristino e realizzazione di zanelle in c.a., opere di presidio della sede stradale con gabbioni, rifacimento della massicciata, formazione del fondo con conglomerato bituminoso.

G.2.12 Strada comunale Asinina-Capruccia-Tiegno

L’intervento consiste nel recupero funzionale della strada comunale che attraversa zone interessate da edificazione agricola diffusa e, per sua natura incontrollata ed irrazionale. Inoltre essa può rappresentare, con altri futuri collegamenti alla provinciale con , la dorsale orientale del territorio comunale. L’intervento riguarda la progettazione e realizzazione di un primo lotto esecutivo della strada che, complessivamente, ha una lunghezza di quasi 7 Km.

Aree sisma

G.2.1.S Adeguamento sismico galleria S. Croce-S. Giuliano di Puglia

L’intervento riguarda l’adeguamento, l’ammodernamento e la messa in sicurezza della galleria, a seguito dell’evento sismico del 31/10/2002 e della conseguente riclassificazione sismica.

305 APQ Trasporti

L’opera in sotterraneo costituisce circa il 60% del 1° lotto di collegamento viario F.V. Tappino- Piane di Larino, attraverso il lago di Occhito.

G.2.2.S Intervento di miglioramento funzionalità e sicurezza svincolo A14

L’intervento prevede la realizzazione delle opere indispensabili per il miglioramento della funzionalità e della sicurezza di un arteria di collegamento della viabilità consortile con l’autostrada A14. In realtà, il tratto ha modesto sviluppo in lunghezza ma risulta essenziale ai fini dei collegamenti perché consente al traffico un collegamento diretto tra l’asse autostradale e le attività produttive presenti nell’area permettendo di evitare un inutile intasamento della S.S. 67 (bifernina). Si tratta di lavori di miglioramento della sicurezza e della funzionalità e di lavori di manutenzione straordinaria tesi a evitare possibili sinistri. La progettazione e realizzazione prevede anche l’effettuazione delle necessarie indagini e studi geognostici al fine di garantire in ogni aspetto la conformità a quanto previsto dalla L. 109/94 e dal DPR 554/99.

G.2.3.S Progetto definitivo prolungamento Tangenziale Termoli-Campomarino

L’intervento consiste nella redazione degli atti progettuali, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente, del progetto definitivo che collega la Tangenziale sud di Termoli con il lato nord dell’abitato di Campomarino. Attualmente, infatti, la tangenziale non consente un rapido collegamento con la S.S. 16 con problemi di intasamento e sicurezza per il traffico. Finalità è quella di rafforzare e ammodernare la dotazione infrastrutturale a servizio dell’area del basso Molise e del Consorzio. La progettazione prevede anche la realizzazione di indagini e studi geognostici.

G.2.4.S Pedemontana ex Di Penta

L’intervento consiste nel recupero, adeguamento e messa in sicurezza della strada che attraversa il territorio di diversi comuni ed ha una lunghezza di circa 6,5 Km. Essa costituisce l’unica alternativa alla S.S. 17 per il collegamento dei comuni. Le opere consistono in: regimentazione delle acque di scorrimento meteorico, attraverso ripulitura delle cunette esistenti e realizzazione di nuove sia in terra che in calcestruzzo, ripulitura e sistemazione delle banchine, realizzazione di alcuni tombini e cavalcafossi, rifacimento del manto stradale in conglomerato bituminoso, messa in sicurezza di alcuni tratti con barriere di protezione laterali, messa in opera di segnaletica stradale.

306 APQ Telecomunicazioni

6.15 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO TELECOMUNICAZIONI

Allegato tecnico

L’APQ Ricerca e Innovazione e l’APQ Telecomunicazioni presentano un quadro generale strettamente interconnesso fra loro, in considerazione degli ambiti operativi nei quali intervengono.

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Il sostegno e la diffusione della Società dell’informazione, sia come strumento della Pubblica Amministrazione per l’erogazione dei propri servizi che come supporto alle imprese ed ai cittadini molisani, è un obiettivo che la Regione si è posto con carattere prioritario.

Lo strumento principale per perseguire tale obiettivo è l’attuazione della misura 6.3 del POR, che prevede i seguenti interventi:

- la Rete Unitaria della Regione Molise, infrastruttura telematica di base del territorio;

- la Rete Intranet Molise, ambiente di lavoro dove le diverse istituzioni connesse alla Rete Unitaria potranno interagire e scambiarsi i dati e servizi;

- le Linee guida, standard tecnologici e di riferimento operativo per il funzionamento del sistema;

- il nuovo Sistema Informativo Regionale, nuove banche dati pubbliche integrate per il funzionamento del sistema;

- la Formazione, attività formativa per il personale pubblico coinvolto nell’attuazione del STM e infrastruttura didattica a distanza per la formazione professionale e della rete scolastica regionale.

Con deliberazione del 30 giugno 2003, la Giunta regionale ha approvato la versione 3.0 del Piano Strategico di Attuazione STM della misura 6.3 “Società dell’Informazione”, che dettaglia tutti gli interventi previsti.

Contesto di riferimento

In riferimento al Piano Sistema Telematico Molise (STM), è stata prodotta una nuova versione contenete, oltre che i principali elementi infrastruturali ed organizzativi che possono dare un concreto supporto al processo di sviluppo e pervasione dell’ICT nel tessuto sociale ed

307 APQ Telecomunicazioni economico molisano preso nel suo complesso, Pubbliche Amministrazioni, imprese e cittadini, una Sezione III (Documento Conclusivo) con lo scopo di descrivere tutti gli elementi necessari per la interpretazione, definizione ed attuazione del Piano, nonché la completa definizione dei relativi fabbisogni finanziari.

Il budget a disposizione per la realizzazione delle Azioni previste dal Piano, circa 21,6 Meuro, estremamente limitato rispetto agli obiettivi da raggiungere, viene indirizzato prioritariamente all’ammodernamento del sistema pubblico, attraverso la realizzazione del Sistema Telematico Molise (STM), un sistema di relazioni cooperative tra tutti i soggetti istituzionali per lo scambio di informazioni e dati utili ad innalzare il loro livello di efficienza e di funzionalità.

A tali risorse si dovranno sommare quelle provenienti da altre fonti correlate alla specificità degli strumenti di attuazione (POR misura 3.1 nuovi servizi all’impiego, legge regionale 3/99, ecc.).

Il Piano prevede, tra l’altro, azioni specifiche per la promozione, lo sviluppo e l’utilizzazione delle tecnologie della Società dell’Informazione nelle imprese e a sostegno dello sviluppo e della creazione di imprese del settore ICT.

Dal punto di vista organizzativo, la versione definitiva del Piano STM è articolata in tre diverse sezioni. La sezione I è sostanzialmente identica a quella prodotta nel giugno 2003. La sezione II riprende i contenuti della versione giugno 2003, con la variante che la descrizione di ciascuna azione è uniformata allo standard prescritto per il documento di pianificazione. La sezione III, di nuova stesura, descrive tutti gli elementi necessari per la interpretazione, definizione ed attuazione del Piano, nonché la completa definizione dei relativi fabbisogni finanziari.

Con riferimento alla sezione III, in appresso, sono elencate le Linee di Intervento con le quali la Regione Molise intende perseguire il macro obiettivo strategico evidenziato nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2003-2006.

Le Linee di Intervento sono sostanzialmente di due tipi: Linee di Intervento abilitanti (la prima e la seconda) che sono prerequisito per la realizzazione delle altre Linee di Intervento attuative (le restanti quattro) che vedono come destinatari soggetti ben identificati (cittadini, imprese, PAL nel senso lato del termine) con priorità determinate dal contesto e dalle varie policy.

L.1: Sostenere lo sviluppo delle infrastrutture ICT su tutto il territorio regionale

L.2: Favorire la diffusione delle dotazioni strutturali abilitanti la Società dell’Informazione

L.3: Favorire la diffusione, ai vari livelli, della cultura della Società dell’Informazione

L.4: Sostenere l’innovazione organizzativa e tecnologica dei processi interni della PAL

L.5: Sostenere la qualificazione e il potenziamento dei servizi ai cittadini da parte della PAL

L.6: Sostenere, tramite la diffusione dell’ICT, il sistema locale delle imprese

Ogni Linea di Intervento si articola in uno o più Obiettivi perseguiti mediante Azioni mirate, legate alla analisi del contesto.

308 APQ Telecomunicazioni

Nella figura seguente è riportata la rappresentazione grafica dell’approccio, che possiamo definire logico/strategico, seguito nella redazione della Sezione III del Piano STM nella sua versione definitiva, e che vede eEurope 2005 come “stella polare di riferimento”, facendo propri i suoi obiettivi.

Con riferimento alle risorse rese disponibili con la II^ Fase di Attuazione dell’eGovernment e con la quota regionale assegnata al Molise dalla Delibera CIPE n. 17 del 2003, la Regione Molise intende addivenire alla stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie (MIT), per il reperimento di ulteriori fondi per coprire la quota parte di fabbisogno relativo alle Azioni del presente Piano ritenute di priorità più elevata.

Al proposito, la Giunta Regionale del Molise con deliberazione n. 50 del 20 gennaio 2004 ha già provveduto alla programmazione, sotto il profilo temporale e della spesa, di una serie di interventi, “con particolare attenzione al rispetto del criterio della coerenza programmatica di cui al punto 5 della deliberazione CIPE n.17/2003, lettera a), anche al fine della fungibilità degli stessi nel POR Molise 2000 – 2006”.

309 APQ Telecomunicazioni

SISTEMA TELEMATICO MOLISE

Leggo

Leggo-stampo Leggo-scrivo-stampo Leggo-scrivo-pago-ricevo Infrastrutture Cluster Europeo Livelli di servizio Strutture Informazione e Strumenti di accesso Formazione L5/L6

Diretto Punti accesso assistito

L5 L6 Portali Accesso alle

Basi Dati Consultazioni Procedure + Work Flow L 4

Front-office Certificato/risposta L4 & Integrazione Basi Dati & Sistemi Informativi L4 Istanza/richiesta

310 APQ Telecomunicazioni

Tabella riepilogativa degli interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree sotto- Sisma Totale utilizzate

implementazione sistema G.3.1 Regione Molise 1.200.000 1.200.000 regionale banda larga alfabetizzazione ICT imprese e G.3.2 Regione Molise 1.500.000 1.500.000 società civile implementazione sito web G.3.3 Campobasso 300.000 300.000 regionale 3.000.000 3.000.000

Descrizione interventi

Gli interventi programmati nell’ambito della Società dell’Informazione sono parte di tre distinti Programmi regionali e sono riconducibili al seguente elenco, da non considerare come definitivo, potendosi prevedere eventuali, ulteriori, integrazioni o modifiche:

G.3.1 Implementazione sistema regionale a banda larga

La morfologia del Molise presenta una conformazione spiccatamente montuosa che influisce non poco nelle scelte tecnologiche dei mezzi di telecomunicazione ance in termini di raggiungibilità dei piccoli Comune e, più in generale, delle aree interessate. Inoltre, la bassa densità della popolazione costituisce un “bacino di utenza” povero in chiave di marketing e tale da scoraggiare grossi investimenti da parte di carrier privati, con la conseguenza che tale compito, quindi, non può che essere, di dovere, acquisto da parte della Regione stessa.

Dalle considerazioni di cui sopra è emersa la convinzione che è necessario un intervento solutivo da parte della Regione, per far si che tutti i Comuni, indipendentemente dalla loro posizione geografica e numero di abitanti, possano divenire “front-end” nei confronti dei cittadini ed imprese per l’accesso alla banda larga. In questa direzione, il Piano STM prevede Azioni specifiche volte alla infrastrutturazione telematica della Regione.

G.3.2 Alfabetizzazione ICT imprese e società civile

La disponibilità on-line di una banca dati della normativa e dei provvedimenti amministrativi emanati dagli Enti Pubblici regionali costituisce una indubbia utilità per i cittadini e le imprese, oltre a rappresentare un elemento di innovazione nei rapporti tra gli “amministratori” e gli “amministrati”.

311 APQ Telecomunicazioni

Invero, in seguito al decentramento amministrativo ed al principio di sussidiarietà nei rapporti tra il Governo centrale e gli enti regionali e sub-regioanli, la produzione normativa ed amministrativa di questi ultimi è notevolmente aumentata, con la conseguente necessità di mettere a disposizione degli utenti, utilizzando gli strumenti telematici, tutte le informazioni rilevanti enlle relazioni economico-sociali.

L’Azione è quindi finalizzata alla implementazione di un sito Internet dove saranno pubblicati tutti gli atti, normativi e legislativi, emanati dalla Regione e dalle altre pubbliche amministrazioni locali.

Il Sito web delle leggi e dei provvedimenti dovrà contenere le seguenti categorie di atti:

· Leggi e Regolamenti Regione Molise

· Decreti della Regione Molise

· Delibere del Consiglio Regionale

· Delibere della Giunta Regionale

· Determinazioni Dirigenziali della Regione Molise

· Bollettino Ufficiale Regione Molise (BURM)

· Delibere di Consiglio, Delibere di Giunta, Determinazioni Dirigenziali e altri atti e attività delle Pubbliche Amministrazioni Locali

· Attività dei Consiglieri

· Resoconti delle Sedute Consiliari

G.3.3 implementazione sito web regionale

L’attivazione di servizi telematici di semplificazione amministrativa, a beneficio dei cittadini e delle imprese, è uno degli obiettivi primari promossi dal Governo e condivisi dalle Amministrazioni Locali e Regionali, per l’attuazione, nelle Regioni e negli Enti Locali, del piano di e-government, ed espressi nel documento “Linee Guida del Governo per lo sviluppo della Società dell’Informazione nella Legislatura”.

La Regione Molise, nel condividere le finalità e gli obiettivi del piano nazionale di e-government, intende realizzare un portale integrato per l’accesso ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione Locale.

In definitiva, l’Azione ha come obiettivo la realizzazione di un Portale integrato, basato su un portale generalizzato, sul riuso dei portali e dei siti web esistenti e sulla creazione di portali tematici, ance facendo ricorso a soluzioni “open source” appositamente implementate, Il sistema dei Portali Territoriali dovrà tenere conto delle direttive contenute nel Documento “l’e- Government per un Federalismo efficiente, una Visione Condivisa, una Realizzazione

312 APQ Telecomunicazioni

Cooperativa”. Relativamente alla definizione delle caratteristiche del modello comune e nazionale dei portali.

Il portale , che fungerà da catalizzatore sistemico dei singoli prtali territoriali,. Permetterà l’accesso ai servizi erogati on-line da Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.

L’Azione, nel proprio complesso, prevede l’implementazione di:

· Portale di Servizio Integrato Regionale;

· Portali di Servizio Integrati Provinciali;

· Portali e Siti web di Servizio Integrati Comunali o Territoriali.

313 APQ Infrastrutture Sanitarie

6.16 ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO INFRASTRUTTURE SANITARIE

Allegato Tecnico

Riferimenti programmatici e relativa coerenza

Il Ssn sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Il processo di Regionalizzazione, avviato nel 1992 con il D. Lgs. n. 502, è ora in fase di completamento con l’attuazione del D. Lgs. n. 56/00, con l’accordo Stato – regioni dell’8.8.2001 e con la legge costituzionale 3/2001.

In tale quadro nazionale e nell’ambito della ridefinizione di poteri e responsabilità delle regioni assume rilevanza l’iniziativa della Regione Molise di procedere, attraverso proposte di legge regionali, al riordino del Servizio Sanitario Regionale (SSR).

La Regione Molise si inserisce coerentemente in tale contesto normativo con un servizio sanitario regionale (SSR) che presenta alcune peculiarità:

· un numero di aziende sanitarie territoriali che pone il Molise al più basso valore medio di abitanti, con conseguenti diseconomie di scala;

· un rapporto tra livelli assistenziali attesi ed effettivi con disequilibri da più punti di vista: la gamma delle prestazioni erogate (in particolare con la cadenza di strutture residenziali socio-sanitarie), il livello di alcune prestazioni erogate (tasso di ospedalizzazione superiore a quello obiettivo, spesa farmaceutica superiore a quella prevista a livello nazionale), il sistema di risposta alla domanda di prestazioni ospedaliere (con la scarsa presenza delle attività di day hospital e di day surgery, di riabilitazione e di lungodegenza);

· un numero di distretti eccedente quello derivante dalla normativa nazionale;

· una rete ospedaliera per acuti eccedente le più recenti indicazioni normative nazionali, con prospettive di crescita per l’attivazione del presidio di Campobasso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore;

· una elevata mobilità sanitaria in uscita, a causa delle carenza di alte specializzazioni, dovuta alla dimensione del bacino d’utenza regionale;

· una elevata mobilità sanitaria in entrata, principalmente per la presenza di un Irccs, che aumenterà con l’entrata in funzione del presidio UCSC;

· una spesa sanitaria eccedente le risorse assegnate, con una incidenza del disavanzo rispetto alle risorse assegnate superiore alla media nazionale.

314 APQ Infrastrutture Sanitarie

Da quanto premesso e coerentemente con la programmazione regionale discendono alcuni obiettivi prioritari per il governo regionale consistenti, tra gli altri, nel miglioramento del governo complessivo del sistema rendendo più efficiente la gestione investendo nella innovazione tecnologica onde offrire servizi in linea con gli standard europei.

Contesto di riferimento

La gestione delle tecnologie installate necessita sempre di più di personale tecnico qualificato con caratteristiche professionali di ampio spettro, in grado sia di coprire gli ambiti specifici relativi alla tecnologia installata sia di possedere una robusta preparazione nell’area del information technology e del networking. Se da un lato infatti le tecnologie della comunicazione consentono di ottimizzare e moltiplicare la disponibilità di informazioni lontano dal punto in cui queste ultime vengono acquisite, dall’altro occorre possedere, specie in ambito sanitario, la padronanza di tutti gli strumenti di comunicazione/interconnessione adottati.

E’ inoltre necessario oggi sapere governare compiutamente il processo di acquisizione, operando secondo la metodologia di Health Technology Assessment per assicurare alla struttura sanitaria una completa comprensione dei fattori legati all’introduzione ed al successivo utilizzo delle tecnologie biomediche considerando tutti gli aspetti legati al loro ciclo di vita utile quali l’appropriatezza, l ’efficacia, la formazione tecnico-clinica per la manutenzione e l’utilizzo, la sicurezza, a gestione oculata.

Per far fronte a tali esigenze ed al fine di ottemperare agli obblighi derivanti da Direttive Comunitarie, Leggi Nazionali e Norme Tecniche, la Regione Molise ha istituito l’Osservatorio Regionale delle Tecnologie Biomediche (O.T.B.), con il preciso obiettivo di garantire la corretta gestione in termini di efficienza, efficacia e sicurezza, riducendo i costi di gestione, migliorando la qualità delle prestazioni, valutando le tecnologie più innovative. Con la nascita dell’O.T.B. si è avviato lo sviluppo di una serie di procedure di analisi ed elaborazione statistica di tali informazioni, mirato alla determinazione di indici di governo con valenza sia tecnica che gestionale, che renderà disponibile uno strumento di analisi del patrimonio tecnologico biomedico con caratteristiche uniche a livello nazionale.

Nell’ambito del coordinamento delle attività dell’O.T.B. è stata promossa la redazione e presentazione delle seguenti procedure:

a) Procedura per l’ACQUISIZIONE di TECNOLOGIE BIOMEDICHE;

b) Programmazione e procedure per la MANUTEZIONE delle TECNOLOGIE BIOMEDICHE;

c) Progetto di sistema di gestione per la qualità dell’O.T.B.;

d) Procedure per il COLLAUDO DI ACCETTAZIONE di nuove apparecchiature;

e) Procedure per la GESTIONE DELLA MANUTENZIONE. 315 APQ Infrastrutture Sanitarie

La Regione Molise, dunque, ha riconosciuto i numerosi vantaggi scaturiti dalle attività dell’O.T.B., definendolo “struttura tecnico-scientifica del Servizio Sanitario Regionale cui sono demandate le funzioni di consulenza dell’intero parco tecnologico delle aziende sanitarie molisane”.

Il settore delle tecnologie biomediche è da sempre caratterizzato da una naturale tendenza all'innovazione, con una costante introduzione sul mercato di nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico.

La riforma del sistema sanitario in senso aziendale e regionale, avviata dal suddetto D. Lgs. 502/92, non ha sostanzialmente modificato la disomogeneità degli approcci delle regioni e delle aziende al problema dell'acquisizione di beni e servizi, ancora oggi caratterizzato da una elevata frammentazione della domanda a fronte di un'offerta articolata e strutturata e largamente supportata da azioni di marketing molto efficaci e penetranti.

La rapida e costante evoluzione delle tecnologie elettroniche ha portato notevoli innovazioni anche in ambito sanitario in conseguenza delle seguenti principali direttrici di sviluppo: a. sviluppo di apparecchiature ad elevatissimo contenuto tecnologico con alta capacità e velocità di acquisizione e trattamento dei dati. Pensiamo ad esempio ai tomografi assiali computerizzati di nuova generazione, alle isole completamente automatizzate del laboratorio analisi, ai sistemi avanzati per neurochirurgia o ai sistemi di chirurgia assistita dal computer; b. tendenza alla realizzazione di tecnologie “black box” (a “scatola nera”): si tratta di dispositivi sempre più miniaturizzati per i quali sono noti solo i dati di ingresso e quelli d uscita mentre le elaborazioni interne avvengono con algoritmi proprietari certificati. c. realizzazioni di reti multimediali nelle quali sono integrate direttamente le tecnologie sanitarie con conseguente sviluppo dell’informatica sanitaria.

Inoltre la combinazione tra ricerca tecnologica (elettronica e informatica) e ricerca della ingegneria biomedica ha fatto sì che ormai le tecnologie biomediche sono, non solo un elemento irrinunciabile nella cura della salute, ma il loro utilizzo entra sempre più anche nella qualità ed appropriatezza delle prestazioni sanitarie e migliora l ’efficienza dell’erogazione delle prestazioni stesse.

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha profondamente modificato il tipo di prestazioni erogate nei diversi ambiti della medicina, trasformando l’ospedale da luogo di semplice ricovero in struttura altamente specializzata, dove la preparazione degli operatori diviene un vero e proprio obbligo.

La figura del medico rimane sempre prioritaria ed indispensabile ed a suo supporto si affiancano nuove e sofisticate tecnologie tutte rivolte a riconfermare la “centralità del paziente”.

316 APQ Infrastrutture Sanitarie

Le ASL sono state coinvolte puntualmente nella programmazione degli interventi necessari per elevare la qualità dei servizi sanitari resi.

E’ il caso di precisare che il presente intervento è ritenuto strategico dalla Regione Molise ed è pienamente coerente con la programmazione sanitaria regionale in quanto la tecnologia viene ritenuta strumento prezioso per la cura della salute dei cittadini influendo direttamente sulla diagnosi, cura e terapia medica.

Gli interventi, inoltre, sono localizzati nei principali ospedali della regione che, in un’ottica di razionalizzazione dei costi di gestione, di miglioramento della qualità dei servizi erogati, di garanzia di sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari, vedranno le proprie dotazioni arricchite, depotenziando gli ospedali minori che saranno tendenzialmente destinati ad una riconversione nella prossima programmazione sanitaria regionale.

Gli investimenti sono stati definiti attraverso il confronto della Regione con:

- Osservatorio Regionale Tecnologie Biomediche (O.T.B.);

- Direzioni aziendali;

- Direzioni Sanitarie degli ospedali;

- Uffici Tecnici.

Inoltre, le ASL hanno partecipato ad un progetto dell’Assessorato alle Politiche Sanitarie della Regione Molise, inserito nell’ambito del programma speciale ex art. 12, c.2, lett. b) del D.Lgs. n. 502/92 “Organizzazione di un Osservatorio Regionale sulla carta dei servizi e sulle iniziative di miglioramento della qualità dei servizi”, realizzato con l’assistenza tecnica di Laboratorio di Scienze della Cittadinanza del gruppo CERFE di Roma (che ha promosso in Italia, dopo una pluriennale ricerca scientifica, la diffusione dell’APQ). Detta iniziativa ha visto la partecipazione di tutte e quattro le ASL molisane nel periodo ottobre 1999 - maggio 2000.

Nello sviluppare i servizi sanitari è necessario che le Aziende Sanitarie Molisane si impegnino a fondo nell'interpretare le possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche. Le aree di intervento sulle quali si possono sperimentare soluzioni tecnologiche innovative abbracciano ad ampio spettro i vari contesti applicativi delle nuove tecnologie: si va da progetti con implicazioni dirette sulla modalità di erogazione delle prestazioni sino a progetti con implicazioni gestionali e di governo dell’amministrazione dei servizi erogati. Tuttavia, considerando il basso livello tecnologico della DIAGNOSTICA PER IMMAGINI della rete ospedaliera molisana, con ricadute sulla qualità del servizio erogato, sulla qualità diagnostica, nonché sulla soddisfazione del paziente/utente sottoposto a lunghissime liste di attesa, la priorità improrogabile è quella dell’aggiornamento tecnologico dell’intero settore DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLA RETE OSPEDALIERA REGIONALE.

317 APQ Infrastrutture Sanitarie

Tale progetto di innovazione tecnologica garantirebbe, quindi, il miglioramento della qualità del servizio erogato nell’ottica della razionalizzazione dell’organizzazione, dell’equità di accesso alle prestazioni sanitarie di tutti i cittadini.

Gli obiettivi che si vogliono conseguire con l’innovazione e l’acquisizione di tecnologie all’avanguardia sono:

- erogare prestazioni qualitativamente migliori;

- erogare prestazioni che attualmente non vengono effettuate al fine di ridurre la mobilità passiva e di incrementare la mobilità attiva extra regionale anche in considerazione della posizione geografica delle ASL che confinano con altre regioni.

In sintesi, gli obiettivi da raggiungere sono:

a) riduzione dei tempi di attesa per esami diagnostici;

b) migliorare la qualità delle prestazioni diagnostiche e sanitarie;

c) innovazione tecnologica, con conseguente innovazione nella diagnosi.

Si precisa che da tale progetto si integra e completa il progetto “GESTIONE DIGITALE DELLE IMMAGINI RADIOLOGICHE – TELERADIOGRAFIA” di cui agli interventi ex-art.71, Legge 448/98 per la ASL “CENTRO MOLISE”.

Per quanto riguarda il problema della vetustà e delle carenze del patrimonio radiologico regionale in termini di tecnologia, si porta, a titolo dimostrativo, lo studio effettuato sulla consistenza del patrimonio tecnologico in dotazione dell’ASL PENTRIA, caso che risulta del tutto analogo alle situazioni dell’ASL BASSO MOLISE e dell’ASL ALTO MOLISE. Di seguito si riporta l’analisi citata.

318 APQ Infrastrutture Sanitarie

Relazione sullo stato del patrimonio tecnologico dell’ASL PENTRIA

In media le apparecchiature di recente acquisizione superano di poco il 25% del parco attualmente installato. Ciò può significare che attualmente l’A.S.L. opera con mezzi la cui efficienza è notevolmente inferiore alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche offerte dalle più recenti tecnologie.

Distribuzione del parco apparecchiature biomediche per classi di età

Oltre 12 anni

26% Tra 4 e 8 anni

57% Tra 9 e 12 anni

Meno di tre anni 13%

4%

QUANTITA’ (%) ANNI DI ANZIANITA’ VALORE ACQUISTO VALORE ATTUALE

(lire) (anno 2001)

26% DA 0 A 3 ANNI 3.880.147.904 3.151.477.351

4% DA 4 A 8 ANNI 1.444.933.434 468.350.446

13% DA 9 A 12 ANNI 5.234.472.632 0

57% OLTRE 12 ANNI Non valutabile 0

Inoltre per le apparecchiature che superano i 10 anni di età è generalmente difficile, a volte impossibile, e comunque notevolmente costoso il riadeguamento agli standards tecnici vigenti imposti dalla legislazione della Unione Europea. 319 APQ Infrastrutture Sanitarie

Oltre ai delicati problemi che comporta in termini di sicurezza, un parco tecnologico con un’alta età media implica gravi controindicazioni anche in termini di economicità. Basti pensare che non offre i benefici offerti dalle tecnologie digitali che comportano una drastica riduzione dei tempi di attesa di un esame, con un sensibile abbattimento dei costi di gestione.

Considerando la ripartizione del valore di acquisto delle apparecchiature installate tra i vari reparti e servizi dei PP.OO. di Isernia e Venafro, si ottiene il grafico di seguito illustrato.

Inoltre si riporta il confronto diretto con il valore attuale per evidenziare il rapporto tra le due grandezze: infatti la differenza tra il valore attuale e il valore storico di acquisizione fornisce la cognizione immediata dell’obsolescenza del parco tecnologico.

I dati del grafico 1, che si riferiscono ai due PP.OO. di Isernia e Venafro, comprendono i reparti ed i servizi a più elevata automazione, che globalmente hanno un valore di sostituzione più rilevante e che risultano essere di maggiore importanza diagnostica e terapeutica. La somma dei valori riportati copre oltre il 50% del parco macchine installate.

320 APQ Infrastrutture Sanitarie

Ripartizione del valore di acquisto e confronto con il valore attuale nei reparti e/o servizi ospedalieri.

Grafico n°1

STERILIZZAZIONE P.O. VENAFRO

ANESTESIA E RIANIMAZIONE P.O. VENAFRO

GRUPPO OPERATORIO P.O. VENAFRO

BLOCCO PARTO P.O. VENAFRO

STERILIZZAZIONE P.O. ISERNIA

UU.OO. RIANIMAZIONE P.O. ISERNIA

RADIOLOGIA P.O. ISERNIA

GRUPPO OPERATORIO CHIRURGICO ISERNIA

CARDIOLOGIA P.O. ISERNIA

BLOCCO PARTO P.O. ISERNIA

0 500 1000 1500 2000 2500 3000 Valore attuale Valore di acquisto milioni di lire

321 APQ Infrastrutture Sanitarie

RIPARTIZIONE DELL’ETÀ MEDIA DELLE APPARECCHIATURE TRA I VARI REPARTI E/O SERVIZI OSPEDALIERI

Età

STERILIZZAZIONE P.O. VENAFRO

ANESTESIA E RIANIMAZIONE P.O. VENAFRO

RADIOLOGIA P.O. VENAFRO

GRUPPO OPERATORIO P.O. VENAFRO

BLOCCO PARTO P.O. VENAFRO

STERILIZZAZIONE P.O. ISERNIA

UU.OO. RIANIMAZIONE P.O. ISERNIA

RADIOLOGIA P.O. ISERNIA

GRUPPO OPERATORIO CHIRURGICO ISERNIA

CARDIOLOGIA P.O. ISERNIA

BLOCCO PARTO P.O. ISERNIA

0 2 4 6 8 10 12 anni

Tale situazione mette in evidenza come le situazioni più urgenti da sanare nell'ottica dell'innovazione tecnologica nell'ambito dell'ASL n°2 "Pentria" risulta l'aggiornamento tecnologico della DIAGNOSTICA PER IMMAGINI.

322 APQ Infrastrutture Sanitarie

Tabella riepilogativa interventi

Finanziamento (Euro)

Intervento Codice Localizzazione Aree Fondi Provenienza sotto- Sisma Regione Aggiuntivi fondi Totale utilizzate aggiuntivi

Innovazione tecnologica della diagnostica Territori per G.4.1 AASSLL nn. 4.000.000 4.000.000 immagini 1,2,4 della rete ospedaliera regionale

323 APQ Infrastrutture Sanitarie

Descrizione interventi

L’intervento programmato tende a creare e favorire l’incremento del livello tecnologico d’insieme e necessario alla Regione per garantire un livello diagnostico al passo con i tempi.

G.4.1 Innovazione tecnologica della diagnostica per immagini della rete ospedaliera regionale

A.S.L. DESCRIZIONE INTERVENTO

Installazione di A.S.L. N°2 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

Installazione di A.S.L. N°4 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

Potenziamento in termini tecnologici della A.S.L. N°2 NEUROFISIOPATOLOGIA (Diagnostica per immagini)

Aggiornamento tecnologico APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE con sostituzione di A.S.L. N°1 – 2 – 4 diagnostiche tecnologicamente superate con tecnologie avanzate

TOTALE € 4.000.000,00

Di seguito vengono dettagliate le motivazioni che hanno portato alla individuazione dell’intervento.

Risonanza Magnetica Nucleare

La necessità di acquisire n°1 apparecchiatura di Risonanza Magnetica (RMN) da installare presso il P.O. di Termoli e n°1 da installare presso il P.O. di Isernia può essere ritenuta una importante strategia di marketing nonché può comportare numerosi vantaggi dalla sempre più diffusa ed innovativa modalità diagnostica.

Infatti nel corso della procedura di Technology Assessment per l’acquisizione di apparecchiatura RMN si è determinata in via preventiva la richiesta di esami RMN nel bacino di utenza individuato: stima del fabbisogno di esami RMN

1. Stima del numero di esami RMN per pazienti interni;

2. Stima del numero di esami RMN per pazienti esterni;

324 APQ Infrastrutture Sanitarie

3. Stima del numero complessivo ipotetico di esami RM.

Lo studio è stato effettuato sulla base dei seguenti parametri:

- numero di posti letto;

- distanza che separa il Presidio di destinazione dal Presidio Ospedaliero più vicino servito da RMN;

- costi sostenuti per consentire l’esame RMN ai pazienti ospedalizzati;

- mobilità passiva.

Si è tenuto conto altresì dell’aumento in loco della densità di popolazione nel periodo estivo che supera i 100.000 abitanti.

Si riportano alcuni dati indicativi, relativi all’anno 2003, consistenti nei costi sostenuti dalle ASL 2 (Isernia) e 4 (Termoli), interessate dall’intervento, attualmente non dotate di RMN, per l’acquisizione di tali prestazioni presso strutture private convenzionate: Neuromed (Venafro) e Potito (Campobasso).

Prestazioni per pazienti 4.000 1.000.000 € Molisani

Prestazioni per pazienti extra- 10.000 2.200.000 € Molisani

I tempi di attesa per l’erogazione di esami RMN sono in media 20-40 giorni (solo presso erogatori privati accreditati).

Neurofisiopatologia P.O. ISERNIA

Il supporto all’attività sanitaria generale fornito dalla installazione della Risonanza Magnetica Nucleare risulta un valore aggiunto per la realtà sanitaria di indubbia importanza.

Tale supporto consente l’eventuale potenziamento tecnologico di attività sanitarie, che senza, sarebbero non significative.

Nel caso specifico trattasi di POTENZIAMENTO DELLA NEUROFISIOPATOLOGIA dell’ASL PENTRIA, la cui realizzazione assume un significato proprio in virtù della installazione della RMN.

Tale potenziamento consentirebbe l’esecuzione di attività diagnostiche non eseguibili in strutture pubbliche della Provincia di ISERNIA, quali ad esempio lo studio del sonno, lo studio dei disordini motori, lo studio neurologico di comportamenti. Considerato inoltre l’elevato numero di richieste per la diagnosi e per lo studio dell’attività encefalica, nel rispetto degli

325 APQ Infrastrutture Sanitarie obiettivi previsti con l’intervento generale individuato, risulta di fondamentale importanza l’aggiornamento tecnologico del settore.

Aggiornamento tecnologico APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE con sostituzione di diagnostiche tecnologicamente superate con tecnologie avanzate

L’analisi del parco apparecchiature installate presso le ASL MOLISANE mette in evidenza un elevato numero di apparecchiature radiologiche obsolete e tecnologicamente superate. Pertanto nell’ambito del progetto generale individuato, assume particolare rilevanza l’aggiornamento delle apparecchiature radiologiche.

Tale aggiornamento potrà riguardare:

Ø la sostituzione di apparecchiature che nell’ambito sanitario regionale risultano obsolete, sfruttate in termini di esami eseguiti, utilizzabili con difficoltà a causa dei frequenti guasti dovuti al lungo periodo di utilizzo con conseguenti disservizi e prolungamenti di liste di attesa, nonchè di costi di manutenzione elevati;

Ø la sostituzione di apparecchiature radiologiche tradizionali con tecnologia completamente digitale, nell’ottica di attrezzare tali sistemi in futuro per poter operare in piena integrazione con un sistema PACS (un nuovo sistema informativo di gestione delle immagini e delle attività radiologiche che consentirà di creare un unico ambiente digitale e quindi il mutuo scambio di immagini e referti -acquisizione, trasmissione, archiviazione- tra i presidi ospedalieri, dando vita ad un unico virtuale Dipartimento di diagnostica per immagini). I vantaggi che potranno scaturire sono riscontrabili in termini di:

1. costi di gestione notevolmente inferiori grazie alla abolizione degli oneri attribuibili allo sviluppo di pellicole radiografiche;

2. minori costi destinati allo smaltimento dei rifiuti speciali.

Inoltre grazie all’eventuale adozione di sistema PACS le informazioni diagnostiche dei pazienti, ovunque generatesi, saranno immediatamente accessibili in ambito ospedaliero ai reparti specialistici richiedenti e, in ambito territoriale, agli specialisti regionali di qualunque Presidio.

Tra i maggiori benefici attesi con l ’introduzione di una rete che rende disponibili le immagini radiografiche nell’ambito della rete ospedaliera regionale occorre menzionare:

- l’aumento e la standardizzazione della qualità diagnostica: da qualsiasi servizio radiologico della Regione il paziente potrà accedere a equipe di radiologi specialisti ed il medico refertante avrà disponibile ‘in linea’ la storia radiologica del paziente indipendentemente dal sito di originaria produzione;

326 APQ Infrastrutture Sanitarie

- il miglioramento dei flussi di lavoro con relativa riduzione delle code di attesa per esami e dei tempi di risposta del referto;

- la possibilità di distribuire assieme alle informazioni iconografiche, ulteriori dati clinici e sanitari dei pazienti;

- la considerevole riduzione della produzione di immagini radiologiche su pellicola, migliorando l’impatto ambientale, annullando totalmente il problema dello smaltimento dei chimici necessari allo sviluppo delle pellicole e l ’esposizione del personale tecnico, e riducendo, in ultima analisi, i costi di esercizio.

Tale sistema si troverebbe anche in perfetta sintonia con l’orientamento all’obiettivo di un’ASL unica in Regione.

Per l’area tecnologica “DIAGNOSTICA PER IMMAGINI”, in notevole e frenetica evoluzione, si considera che, al momento dell’eventuale avvio del Progetto, tutti i sistemi potrebbero essere a tecnologia digitale e direttamente integrabili al sistema globale di gestione immagini (PACS).

La dotazione delle principali diagnostiche sarà coerente con il profilo di struttura ospedaliera a prevalente attività chirurgica specificatamente mirato alla gestione delle emergenze-urgenze.

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