LA CLASSE DIRIGENTE SICILIANA E LO STATO UNITARIO I Progetti Politico-Istituzionali Di Alcuni Protagonisti
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
a cura di ELENA GAETANA FARACI LA CLASSE DIRIGENTE SICILIANA E LO STATO UNITARIO I progetti politico-istituzionali di alcuni protagonisti 2017 – Dipartimento di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali (DEMS) già Dipartimento di Studi Europei e dell’integrazione internazionale (DEMS) via Maqueda, 324 – 90134- Palermo portale.unipa.it/dipartimenti/dems ISBN: 978-88-940096-8-2 1a edizione, marzo 2017 In copertina: Palazzo dei Normanni – Palermo (Sede dell’Assemblea regionale siciliana) LA CLASSE DIRIGENTE SICILIANA E LO STATO UNITARIO I progetti politico-istituzionali di alcuni protagonisti a cura di Elena Gaetana Faraci INDICE Elena Gaetana Faraci Nota introduttiva 5 Giuseppe Astuto Michele Amari. La cultura e la politica 17 Elena Gaetana Faraci Francesco Paolo Perez. Dal federalismo al decentramento 56 Elena Gaetana Faraci L’unificazione amministrativa e i modelli europei. L’allegato A delle legge 20 marzo 1865 94 Giuseppe Astuto Crispi e la Sinistra storica. Rivendicazioni regionali e riforme istituzionali 123 Elena Gaetana Faraci Napoleone Colajanni. Alcune riflessioni sul pensiero politico e sull’impegno istituzionale 203 Giuseppe Astuto I tecnici e le circoscrizioni sovraprovinciali 260 Giuseppe Astuto Rudinì e la Destra storica. Decentramento e riformismo conservatore 276 Indice dei nomi 350 Abbreviazioni ACS Archivio centrale dello Stato-Roma AP Atti parlamentari ASCD Archivio storico Camera dei deputati ASEN Archivio di Stato Enna ASP Archivio provinciale di Stato-Palermo BCP Biblioteca comunale Palermo BNF Biblioteca Nazionale Firenze BNP Biblioteca Nazionale Palermo CD Camera dei deputati Crispi-Ro Carte Crispi-Roma Crispi-Dspp Carte Crispi-Deputazione storia patria Palermo DBI Dizionario Biografico degli Italiani, Roma FA Fondo Amari FP Fondo prefettura GP Gabinetto prefettura MAIC Ministero di Agricoltura, Industria e Com- mercio MI Ministero dell’Interno MRR Museo del Risorgimento-Roma PC Presidenza del Consiglio PG Prefettura Gabinetto Rd Regio decreto RPr Relazioni dei prefetti RP Rivista popolare GDS «Giornale di Sicilia» GP Gabinetto prefettura ASC Archivio di Stato Catania ASS Archivio di Stato Siracusa ASCL Archivio di Stato Caltanissetta BFTR Biblioteca Fardelliana Trapani b. busta f./ff. fascicolo/fascicoli inv. inventario s. serie Carteggio Amari = A. D’Ancona, Carteggio di Michele Amari, 3 voll., Torino 1896. Carteggio Damiani = G. Astuto, Crispi e Damiani. Carteggio 1876- 1899, Catania 1984. Carteggi politici = Carteggi politici inediti di Francesco Crispi (1860- 1900), estratti dal suo archivio, ordinati e annotati da T. Palamenghi Crispi, Roma 1912. Discorsi elettorali = Discorsi elettorali di Francesco Crispi (1865-1886), Roma 1887. Discorsi parlamentari =Discorsi parlamentari di Francesco Crispi, 3 voll., Roma 1915. Documenti Sicilia = G.Scichilone, Documenti sulle condizioni della Sici- lia dal 1860 al 1870, Roma 1952. Epistolario La Farina = A. Franchi (a cura di) (1869), Epistolario di Giuseppe La Farina, voll. 2, Treves, Milano. L’anima di Francesco Crispi = L’anima di Francesco Crispi. Carteggio intimo sulla politica del Risorgimento italiano. Con proemio e note bi- bliografiche di G. Pipitone Federico, Palermo 1910. Politica interna = F. Crispi, Politica interna. Diario e documenti raccolti e ordinati da T. Palameghi Crispi, Milano 1924. ELENA GAETANA FARACI NOTA INTRODUTTIVA I saggi, raccolti in questo volume e pensati nell’ambito dell’attività scientifica della cattedra di Storia delle istituzioni politiche dell’Università di Catania, hanno un unico denomina- tore. Al centro sta l’interesse storiografico per il ruolo svolto dalla Sicilia e dalle sue classi dirigenti durante il processo ri- sorgimentale, con il passaggio dalla ‘nazione siciliana’ alla ‘na- zione italiana’, e poi all’interno dello Stato unitario. Si può dire, usando le parole di Giarrizzo, che ‘l’Ottocento è il secolo gran- de’, poiché la Sicilia occupò più volte la scena nazionale, distin- guendosi rispetto alle altre regioni della Penisola per l’elaborazione di nuove riflessioni politiche, per l’impegno nella lotta risorgimentale e per la costruzione dello Stato unitario1. L’impianto delle ricerche, che si inseriscono nel dibattito sto- riografico recente, cerca di fugare lo stereotipo della Sicilia e del suo popolo come soggetto passivo della storia. Si insiste, vice- versa, sull’influenza e sulla penetrazione della cultura europea che ha forgiato le classi dirigenti. Non si tratta di personaggi isolati e incapaci di avere collegamenti con la vita sociale e poli- tica2. Le loro riflessioni e i loro progetti politico-istituzionali ri- flettono le trasformazioni economiche, i conflitti sociali e le ten- sioni dell’isola con il regime borbonico nella ricerca di un asset- to istituzionale capace di assicurare, nell’ambito della costru- zione della nazione italiana, forme di autogoverno3. 1 G. Giarrizzo, La Sicilia moderna dal Vespro al nostro tempo, Firenze 2004. Cfr. anche R. Romeo, Il Risorgimento in Sicilia, Bari 1950. 2 Cfr. F. Brancato, Storiografia e politica nella Sicilia dell’Ottocento, Palermo 1973; G. Giarrizzo, Introduzione, in M. Aymard e G. Giarrizzo (a cura di), Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi. La Sicilia, Torino 1987, pp. XIX-LVII. 3 M. Meriggi, Centralismo e federalismo in Italia. Le aspettative preunitarie, in O. Janz, P. Schiera, H. Siegrist (a cura di), Centralismo e federalismo tra Otto e Novecento. Italia e Germania a confronto, Bologna 1997, pp. 51 ss.; R. Romanelli, E pluribus unum. Per un glossario, in A. Roccucci (a cura di), La costruzione dello Stato-nazione in Italia, Roma 2012, pp. 289-312; G. Astuto, 5 Nota introduttiva Questi temi emergono dai primi due saggi, dedicati a Michele Amari e a Francesco Paolo Perez. Ambedue, uno storico e l’altro letterato, tramite un percorco politico comune e una formazione culturale diversa, furono condizionati dall’esperienza della Co- stituzione siciliana del 1812. Il terreno della contesa, negli anni successivi, rimase la sfida della Sicilia contro il regime borboni- co. Dopo la Restaurazione dinastica del 1815, però, si introdus- sero nell’isola gli istituti napoleonici affidati a un apparato for- giato sul modello francese come risposta alla domanda di mo- dernizzazione maturata proprio negli anni ‘inglesi’. La Sicilia occidentale, alimentando il mito della ‘nazione siciliana’ e dell’indipendenza, reagì a questo processo con la sollevazione popolare del 1821, mentre la parte orientale rimase legata a Napoli e al riformismo borbonico4. Tenendo conto di questo quadro generale, il professore Giu- seppe Astuto, in questo saggio e in lavori precedenti, analizza la formazione culturale e politica di Amari5. Lo studioso riapre co- sì il dossier sul più grande intellettuale e storico siciliano, dopo gli studi di Rosario Romeo e di Illuminato Peri e dopo il riordino del suo Carteggio e la pubblicazione di scritti inediti6. L’attività di Amari, negli anni giovanili, fu dominata dai temi dell’indipendenza e, al tempo stesso, dal rifiuto delle congiure carbonare (proprio in occasione di una di queste il padre era stato arrestato e condannato a trenta anni). Alla fine degli anni Venti, queste considerazioni lo spinsero, tramite i contatti con Unità senza federalismo. Cavouriani e democratici nel 1860, in Storia Amministrazione Costituzione, Annale Isap, XXI (2013), pp. 49-98. 4 A. De Francesco, Ideologie e movimenti politici, in Storia d’Italia, vol. I: Le premesse dell’Unità, Dalla fine del Settecento al 1861, a cura di G. Sabbatucci e V. Vidotto, Roma-Bari 1994, pp. 294 ss. 5 Cfr. G. Astuto, Michele Amari e l’Unità d’Italia: annessione e autonomia, in P. Aimo, E. Colombo, F. Rugge (a cura di), Autonomia, forme di governo e democrazia nell’età moderna e contemporane, Scritti in onore di Ettore Rotelli, Pavia 2014, pp. 11-23. 6 Cfr. R. Romeo, Michele Amari, in Id., Mezzogiorno e Sicilia nel Risorgimento, Napoli 1963, pp. 159 ss.; I. Peri, Michele Amari, Napoli 1976; G. Giarrizzo, Il carteggio Michele Amari. Indice dell’edito, Palermo 2008; M. Amari, Studii su la storia di Sicilia della metà del XVIII secolo al 1820, a cura di A. Crisantino, in «Quaderni Mediterranea, ricerche storiche», n. 15, Palermo 2010 e Id., Introduzione agli «Studii su la storia di Sicilia della metà del XVIII secolo al 1820» di Michele Amari, ivi, n. 14, Palermo 2010. 6 Elena Gaetana Faraci Salvatore Vigo e con Domenico Scinà, ad avvicinarsi al ‘partito siciliano’, che si proponeva, con il sostanziale accordo dei Bor- bone, l’accoglimento della separazione amministrativa della Si- cilia da Napoli lasciando immutato il quadro istituzionale. Questo progetto fallì a seguito del trauma, fisico e politico, dell’epidemia di colera arrivata in Sicilia nel 1837 che provocò insurrezioni popolari, prevalentemente nella parte orientale. Secondo la ricostruzione del professore Astuto, la feroce repres- sione e le misure centralizzatrici del governo borbonico spinsero gli intellettuali e gli esponenti della futura classe dirigente a trovare nuove vie per la soluzione della ‘questione siciliana’. Amari e Francesco Paolo Perez, si trovarono nello stesso campo. Amari, tramite la lettura di grandi storici europei (Hu- me, Robertson e Gibbon) e della letteratura romantica, ripren- deva il mito della ‘nazione siciliana’ della classe dirigente baro- nale ma lo declinava nell’ambito del popolo-nazione e dei prin- cipi democratici. Con il superbo volume del 1842 (Un periodo delle istorie siciliane del secolo XIII), che avrà un rilievo politico e culturale destinato a durare oltre la vita dell’autore,