Monterosso: Il Sentiero azzurro

E’ il percorso più famoso e spettacolare della Liguria, ma è stato tracciato, nei secoli, da chi lo utilizzava abitualmente per spostarsi, perciò in alcuni punti si tratta di una vera e propria mulattiera che si snoda lungomare collegando i cinque borghi tra loro. E’ facilmente percorribile, ma non dimentichiamoci che è pur sempre un sentiero, dove è possibile trovare restringimenti del tracciato, tratti scivolosi e dirupi. Prudenza. L’itinerario da Riomaggiore a Monterosso è lungo circa 12 km e la quota massima (200) si tocca a Prevo, piccola ma caratteristica frazione di . Il percorso è composto per lo più da sentieri (8 km circa), mulattiere acciottolate e gradinate (2 km circa), il restante è formato dal lungomare della Via dell’Amore e da strade interne dei paesi. Questo è il sentiero N. 2 del C.A.I. della Spezia, ma è più conosciuto come il“sentiero azzurro”. L’intero percorso è segnalato da una striscia bianca e una azzurra. Se si esclude la “Via dell’Amore“, che risale agli anni trenta, è un tragitto antico molto conosciuto ai tempi della Repubblica di Genova, quando Vernazza era lo scalo e il mercato principale della zona. Per percorrere tutto il sentiero sono necessarie circa 5 ore e complessivamente si supera un dislivello di 500 m. Ma il tempo si raddoppia se si effettuano brevi visite ai borghi. In ognuno dei paesi delle c’è la stazione del treno, ci sono treni all’incirca ogni ora, è possibile pertanto, se qualcuno lo preferisce, fare una o più tappe utilizzando questo mezzo di trasporto per alleggerire il percorso.

ATTENZIONE: il transito sul sentiero 2 è subordinato al pagamento di un biglietto (giornaliero) del costo di Euro 5.00/persona. In alternativa si consiglia l’acquisto della “Cinque Terre Card” La Via dell’Amore Riomaggiore- Difficoltà nessuna – Km 1 – Durata 30′

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Era il percorso pedonale, scavato nella roccia tra il 1926 e il 1928, usato dai ferrovieri per spostarsi tra le Stazioni di Riomaggiore e Manarola. Oggi è una piacevole, romantica passeggiata, alla portata di tutti. Sul percorso, nei pressi di Manarola, si trova il Bar dell’Amore, un punto di ristoro molto suggestivo, con balconata a picco sul mare.

Manarola- Difficoltà lieve – Km 2 – Durata 1h Dalla Stazione di Manarola si percorre il tunnel e poi si svolta a sinistra verso la Marina, dove si può scegliere: o salire per l’antico selciato che passa accanto al cimitero, oppure percorrere la passeggiata a mare Birolli di Punta Bonfiglio, sino allo scalo di Palaedo, e da qui risalire per il nuovo “Sentiero delle Trasparenze Marine”, sino ad incrociare l’originario sentiero n. 2 in località Laghi(alt. mt 35). Qui la via pedonale assume un andamento dolce per tutta la lunghezza del sottostante Spiaggione di Corniglia. Superato il sottopasso ferroviario, il sentiero risale per arrivare in Stazione, dove c’è un punto di ristoro, e poi si arriva ai piedi della scalinata Lardarina, che porta al paese di

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Corniglia.

Corniglia-Vernazza Difficoltà lieve – Km 4 – 1h 30′ A Corniglia si attraversa la strada carrozzabile e si imbocca il Ponte del Canale, sotto il quale scorre il Rio della Groppa. Si rasenta le mura di Casa Zattera e poi un uliveto ( da dove parte il sentiero /b che sale a Case Fornacchi) e si raggiunge un suggestivo punto panoramico. a strapiombo sulla spiaggia di Guvano. Si attraversa tutta la conca di Guvano, incontrando una piccola sorgente sotto la strada, e si trova un’area attrezzata. Ci si inerpica quindi sino alla quota più alta del Sentiero Azzurro, ai 208 metri del borgo di Prevo, provvisto di un punto di ristoro. Ha poi inizio la discesa (la prima parte in scalinata) verso Vernazza, tra gli oliveti prima e i vigneti poi.

Vernazza-Monterosso Difficoltà media – Km 3 – durata 2h Dalla piazzetta di Vernazza si sale, passando sotto un arco, per la panoramica Costa Messorano, tra vigneti e ulivi e si prosegue per la valle di Cravarla, tra quota 150 e quota 200 metri, e poi si percorre la Costa Linaro e la piccola valle del Fosso Mulinaro. Si arriva così alla conca dell’Acquapendente, dove alcune famiglie residenti continuano a coltivare ulivi, viti, limoni e ortaggi. Si attraversa un ponticello, sotto il quale scorre un ruscello che poco dopo va a tuffarsi in mare da un’alta parete rocciosa. Dopo Acquapendente si scende per una ripida scalinata tra vigneti ed orti di limoni protetti da alte mura, e si procede verso Punta Corone e quindi si scende a Monterosso, con due diramazioni: a destra verso il paese, con sbocco in piazza Garibaldi; a sinistra verso la scogliera Corone e sino al limite della spiaggia. Da piazza Garibaldi il percorso torna unico sino al capolinea di Fegina, davanti alla Stazione.

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