T003 TASCAM01 N. 46

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

T003 TASCAM01 N. 46 Città di Seregno Consiglio Comunale del 21/05/2019 Delibera n. 46 Conferimento cittadinanza onoraria a mons. Silvano Motta PRESIDENTE: Ringrazio il Consiglio e tutti i presenti. Grazie a lei. Allora, procediamo come in accordo dalla conferenza capigruppo, e quindi introduciamo il punto 2.72 “Conferimento cittadinanza onoraria a Monsignor Silvano Motta”. Per la presentazione della delibera, perché di delibera si tratta, invito il signor Sindaco alla parola. Prego. SINDACO ROSSI ALBERTO: Grazie Presidente. Buonasera a tutti voi, e benvenuti qui. Leggerò quello che è, diciamo, il testo delle motivazioni che abbiamo pensato per proporre di insignire la cittadinanza onoraria a Monsignor Silvano Motta. Quando Don Silvano viene nominato prevosto della parrocchia San Giuseppe in Seregno, trova una comunità che vive ancora una situazione di disorientamento. Siamo a ottobre del ’95; meno di tre mesi prima è morto improvvisamente Monsignor Luigi Gandini, che della città è stato prevosto per oltre un trentennio. Al momento della nomina, Don Silvano Motta, originario di Brivio, ha 60 anni. Ha alle proprie spalle un percorso umano e sacerdotale molto ricco e articolato. È entrato in seminario a diciannove anni, che per la sua generazione è una vocazione adulta. Prima ha lavorato come contabile in un negozio. Da sacerdote è stato economo e poi Rettore del seminario di San Pietro Martire in Seveso, quindi Segretario dell’Arcivescovo di Milano, Cardinale Giovanni Colombo. Quindi, per quindici anni, parroco a Valmadrera. Don Silvano Motta è un sacerdote ambrosiano; lo è per formazione e per vocazione. E di questa identità culturale manifesta in maniera inequivocabile due caratteri. Da un lato, la consapevolezza che la comunità locale è parte di una comunità più ampia, la chiesa diocesana, a sua volta parte della chiesa universale; e dall’altra la volontà di valorizzare le radici della comunità locale, la storia e le tradizioni, che rappresentano un punto di riferimento a cui richiamarsi per prendere slancio nei momenti di vigore e per trarre conforto nei momenti più faticosi. A queste due caratteristiche, Don Silvano associa l’indole del curato d’anime. Prega in chiesa, dedica molto tempo al Confessionale. Ha un’attenzione particolare verso gli ammalati. E passando per le famiglie, trovando molte persone anziane, sole, bisognose di assistenza spirituale, la prima idea pastorale: far collaborare le suore per la visita degli ammalati, dando loro il ministero straordinario dell’eucaristia. Così spiega, nel ’95, la prima innovazione introdotta nella parrocchia, poche settimane dopo il suo ingresso ufficiale. Parimenti attento anche a cogliere le istanze di chi versa nel bisogno materiale. “Sarebbe bello se a Seregno fossimo capaci di lasciare un’opera a memoria del Giubileo, come segno che dica la carità dei seregnesi”. È il grande sogno, lanciato in occasione dell’anno santo del 2000. Sogno che si rivelerà troppo grande, ma che forse può considerarsi in qualche misura realizzato con la Mensa del Povero, promossa in collaborazione con la Conferenza di San Vincenzo e inizialmente collocata all’interno della casa prepositurale, per poi essere trasferita nell’ex oratorio femminile di via Lamarmora. Monsignor Motta è persona di indole decisa, diretta. Nel discorso del suo insediamento ufficiale, dice: “Mia premura sarà di conoscere; senza fretta, con la pazienza necessaria per potermi adattare e inserire in un camino già ben avviato in una comunità”. E già in poche settimane però si coglie la volontà di imprimere alla vita della comunità parrocchiale un rinnovato impulso, sempre seguendo i due caratteri fondanti dello spirito del sacerdote ambrosiano: appartenenza alla chiesa diocesana e valorizzazione delle tradizioni locali. Dopo poche settimane di presenza in città, Monsignor Silvano Motta avvia il percorso volto a realizzare un nuovo altare all’interno della Basilica San Giuseppe. L’altare del ‘95 non è più conforme alle disposizioni del Concilio Vaticano II, e recepite dai sinodi diocesani. Occorre una mensa solida e stabile (si celebra ancora, ai tempi, su un tavolo di legno), collocata in una posizione meno defilata rispetto all’assemblea, e con uno spazio che consenta solenni celebrazioni, come si addice a una chiesa che si fregia del titolo di Basilica. Adeguare la Basilica significa sottolineare la volontà di appartenenza della chiesa locale alla chiesa universale. È un passaggio, come rivelerà più tardi Monsignor Bernardo Citterio, già prevosto di Seregno e poi Vescovo ausiliare di Milano, che era già stato pensato oltre dieci anni prima, ma mai attuato. L’intervento raccoglie anche critiche e incomprensioni, ma Monsignor Motta lo persegue con determinazione, e con coraggio sceglie di affidare la realizzazione del nuovo altare a Floriano Bodini, uno dei massimi scultori di arte sacra del ‘900. Rimarrà nella storia della nostra Basilica, e nella storia dell’arte del nostro secolo. “Seregno merita tale scelta, e sono certo che i semplici e i colti potranno apprezzare questo passo che si è compiuto”, dirà ad opera ormai conclusa. Parallelamente all’altare, Monsignor Motta si cura della traslazione delle spoglie mortali del suo predecessore dal cimitero, dove erano state provvisoriamente tumulate, alla Basilica, sotto il cui pavimento oggi riposa Monsignor Luigi Gandini. Costante è stato il riferimento deferente verso i precedenti prevosti. A Monsignor Ratti intitolerà il centro pastorale di via Cavour, mentre ringrazierà pubblicamente il suo successore, Monsignor Bruno Molinari, per la dedica di un’aula interna alla Basilica a Monsignor Bernardo Citterio. Soprattutto nei primi anni del suo apostolato, Monsignor Motta apre diversi cantieri: la ristrutturazione della casa prepositurale, dell’oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano, della chiesa di San Salvatore, la realizzazione della quadreria della Basilica San Giuseppe, della tomba per i sacerdoti seregnesi al cimitero, e la messa a norma degli impiantistica dell’oratorio San Rocco sono gli interventi più importanti e onerosi. Tenta anche di rilanciare attività che presentano evidenti segni di affaticamento, su tutti la casa per vacanze a San Fedele D’Intelvi. Fino a quando è possibile, Monsignor Motta conserva gli oratori maschile e femminile distinti e collaboranti. Quando la Congregazione delle Suore Missionarie di Gesù Sacerdote, le suore messicane, chiude la Comunità di via Lamarmora, prova ad affidare gli ambienti alle Figlie di Nostra Signora della Misericordia. L’esperimento dura un solo anno e poi, dopo il congedo di Don Norberto Gamba, che non viene sostituito, la decisione di accorpare gli oratori. Forse, per la parrocchia San Giuseppe, l’accorpamento dei due oratori è il primo segnale forte di una più grave problematica che coinvolge tutta la chiesa diocesana: la drastica riduzione delle vocazioni sacerdotali del precedente ventennio induce una complessiva rivisitazione dei modelli organizzativi. Occorre, per ricondurre alla massima dell’Arcivescovo di Milano, Cardinal Dionigi Tettamanzi, imparare a fare meno, fare meglio, fare insieme; che nella pratica significa riunire più comunità parrocchiali sotto un unico parroco. Siamo nel 2006. Monsignor Silvano Motta ha già varcato la soglia dei settant’anni. La sua formazione e il suo ministero sacerdotale sono incentrati sul ruolo del parroco e della parrocchia. Sente che il cambiamento avanza, e lo accetta con la consueta determinazione. “Nella vita si deve ricominciare sempre: pretendere di cambiare le persone e le cose con un colpo di bacchetta magica è infantile. La realtà è complessa, non si può semplificare. Lo dico per me, che vorrei mantenermi giovane nello spirito accettando con Fede i cambiamenti”. Il cambiamento richiestogli è realizzare una unità pastorale con la parrocchia del Lazzaretto. “Ci è chiesto di mettere in atto una pastorale d’insieme, che sappia valorizzare anche l’identità e la storia con le sue caratteristiche, con le feste, come si sono sviluppate in 40 anni nel rione del Lazzaretto. Lo scopo è quello di sviluppare insieme una modalità più missionaria di presenza oggi nella realtà della città di Seregno”. Non è un obiettivo semplice, perché comporta un complessivo cambiamento culturale in tutti i parrocchiani. Le prevosture di Monsignor Citterio e Monsignor Gandini avevano visto, una dopo l’altra, la nascita delle parrocchie della periferia della città, e dal distacco giuridico si era progressivamente sviluppata in tutte le comunità un’autonoma identità. La pastorale d’insieme determina, di fatto, la necessità di innescare un meccanismo inverso. Sin dal Giubileo del 2000 Monsignor Motta aveva provato a introdurre proposte pastorali di rilievo cittadino, proposte che erano poi passate attraverso le missioni del 2001. L’unità pastorale tra Basilica e Lazzaretto è un passaggio ulteriore decisamente più complesso. Passaggio che poi viene rivisitato in almeno due occasioni, prima con le comunità pastorali di San Luca e Maria Madre della Chiesa, e poi con il compito, guidato dall’attuale prevosto Monsignor Bruno Molinari, alla comunità pastorale Giovanni Paolo II. Sono anni densi, quelli dell’organizzazione delle comunità pastorali, e Monsignor Motta si dedica al progetto con encomiabile dedizione. Il contesto in cui operare non è semplice: la crisi economica si fa sentire, aumentano le famiglie in difficoltà, e in questo senso molte delle attenzioni pastorali sono dedicate al “fondo famiglia e lavoro”, promosso dalla diocesi di Milano. Pure in questo contesto di cambiamento, Monsignor Motta non rinuncia a sognare,
Recommended publications
  • Autore Titolo Num. Pagine Tipo *** Convegno a Seregno Sull'ente Intermedio Brianza 15 3-30 Testo *** Premio Fotografico Internaz
    Autore Titolo Num. Pagine Tipo *** Convegno a Seregno sull'Ente intermedio Brianza 15 3-30 testo *** Premio Fotografico Internazionale Punch 1981 18 46-48 testo *** Recuperiamo Villa Guaita a Ponte Lambro 18 95 testo *** In questo numero... 19 2 testo Dal convegno "Brianza: realtà e prospettive" una nuova *** struttura: il Comitato Interlions Brianza 19 3 testo *** Assemblea del 9 settembre 1981 19 13-22 testo *** Museo Etnologico di Monza e Brianza 19 154-158 testo *** Premio letterario "Brianza inedito "1981 20 5 testo "Brianza: realtà e prospettive" Tavola Rotonda del 27 *** marzo 1982 al teatrino della Villa Reale di Monza 23 5-32 testo *** 5° edizione Premio letterariao"Brianza inedito" 1984 38/39 5-7 testo *** Giornata dell'archeologia industriale in Brianza (22 marzo 44/45 87-93 testo *** 6° Edizione premio letterario "Brianza inedito" 1985 46 5-7 testo *** Festa della Stampa della Brianza 51 24 -25 testo *** Giuseppe Terragni architetto (Meda 1904 - Como 1943) 51 26-27 testo *** Premio letterario "Brianza inedito" 1986 52/53 8-10 testo *** Comart - Barzanò 54 97-98 testo *** La voce della Brianza è arrivata in Senato 56 5-6 testo *** Intervista con Walter Fontana 56 7-10 testo *** Antologia delle oopere (1877 -1890) di Giovanni Segantini 58/59 101-170 testo *** Biografia di Giovanni Segantini 58/59 171-176 testo Raccolta degli atti della serata di studio in onore di don *** Rinaldo Beretta (Giussano 1986) 61 5 testo *** Scritti ed opere di don Rinaldo Beretta 61 85-87 testo Convegno "Imprenditoria e associazionismo come *** innovazione" 67 5-27 testo *** La parola ai Sindaci su "Provincia di Monza e Brianza " 72 23-27 testo *** Verbale della Giuria del Premio Brianza 1992 84 31-35 testo *** Ballerini Paolo Angelo (Documenti) 94/95 135-144 testo AA.VV.
    [Show full text]
  • Allegorese Und Philologie : Überlegungen Zum Problem Des Mehrfachen Schriftsinns in Dantes „Commedia“ / Otfried Lieberknecht
    Umschlagabbildung: Ilustration des Bibelwortes vom ‘Balken im eigenen Auge’ (Mt 7,3), aus: Sebastian Brant, Esopi appologi sive mythologie: cum quibusdam carmi- num et fabularum additionibus, Basel: Jacob Wolff von Pforzheim, 1501, wiederge- geben nach der elektronischen Ausgabe der Bibliotheca Theodoro-Palatina, Mann- heim 1998 [http://www.uni-mannheim.de/mateo/epo.html], p.255, mit freundlicher Genehmigung der Universitätsbibliothek Mannheim Elektronische Version von: Die Deutsche Bibliothek – CIP Einheitsaufnahme Lieberknecht, Otfried Allegorese und Philologie : Überlegungen zum Problem des mehrfachen Schriftsinns in Dantes „Commedia“ / Otfried Lieberknecht. – Stuttgart : Steiner, 1998 (Text und Kontext; 14) Zugl.: Berlin, Freie Univ., Diss., 1995 ISBN 3-515-07326-4 Jede Verwendung des Werkes außerhalb der Grenzen des Urheberrechtsgesetzes ist unzulässig und strafbar. Dies gilt insbesondere für Übersetzung, Nachdruck, Mikro- verfilmung oder vergleichbare Verfahren sowie für die Speicherung in Datenverar- beitungsanlagen. Gedruckt mit Unterstützung der Deutschen Forschungsgemein- schaft. Gedruckt auf alterungsbeständigem Papier. © by Franz Steiner Verlag Wies- baden GmbH, Sitz Stuttgart. Druck: Druckerei Peter Proff, Eurasburg Printed in Germany Inhaltsverzeichnis Vorwort .......................................................................................................... vii 1. Das Problem der Allegorie und Dantes Publikumserwartung......................1 2. Deutungsansätze der Danteforschung ........................................................31
    [Show full text]
  • Monsignor Luigi Biraghi “Gloria Del Clero Ambrosiano”
    Monsignor Luigi Biraghi “Gloria del clero ambrosiano” Angelo Majo Monsignor Luigi Biraghi “Gloria del clero ambrosiano” ISBN 88-7023-294-8 Prima edizione 1997 Nuova edizione 2006 Copyright © 1997 NED - Nuove Edizioni Duomo soc. coop. a r. 1. 20122 Milano - Piazza Duomo 16 - tel 02 86.00.84 Proprietà letteraria riservata - Printed in Italy PREFAZIONE Alla pubblicazione della vita di mons. Luigi Biraghi (1801-1879) scritta da mons. Angelo Majo nel 1997 era stata occasione – colta dalla allora madre generale suor Maria Paola Albertario – la celebrazione del- l’anno centenario della morte di s. Ambrogio e della sorella s. Marcelli- na, dal Biraghi voluta patrona della nuova sua congregazione. Tale circostanza, letta alla luce dell’avvenimento della Beatifica- zione nella cattedrale di Milano anziché a Roma, si riveste di significato profetico. La nuova edizione vuole essere annuncio, memoria, invito. Annuncio della Beatificazione del venerabile Luigi Biraghi a Mila- no, in Duomo, il 30 aprile 2006. La Diocesi di Milano celebra per la prima volta una Beatificazione e fa memoria di una luminosa tradizione di testimonianze evangeliche, fa memoria di santi noti e ignoti che hanno incarnato la Parola di Cristo a servizio dei fratelli. Al tempo della prima pubblicazione della magistrale biografia scritta dal Majo, la Beatificazione di mons. Biraghi era un avvenimento certo, ma lontano. L’eroicità delle virtù non era ancora stata proclama- ta (lo sarà nel dicembre 2003 dal servo di Dio Giovanni Paolo II). L’attesa del grande evento è dunque vibrante nello scritto di An- gelo Majo, ma permeata di prudente, discreto silenzio. La nuova edizione ci presenta il decreto di venerabilità, proclama- to dal compianto Pontefice e si arricchisce della presentazione della professoressa Vismara, che con intelligente competenza mette in risalto la fedeltà amorosa del Biraghi alla Chiesa e la sua missione appassiona- ta di educatore profondamente colto, profondamente incarnato nel suo tempo.
    [Show full text]
  • Mons. Ennio Apeciti Curriculum Vitae Ac
    MONS. ENNIO APECITI CURRICULUM VITAE AC STUDIORUM Aggiornato ad agosto 2014 1. VITA - Nato a Predappio (Forlì) il 29 agosto 1950; - Magazziniere di Farmacia e studente lavoratore: Liceo Ginnasio Classico Serale del Comune di Milano (1965-1970); - Educatore presso il Centro Sociale Fondazione Crespi Morbio (Milano) (1969- 1974); - Laureato in Lettere ad Indirizzo Storico (Storia Medioevale) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell’Anno Accademico 1973-74 con Tesi di Laurea sulla Dottrina del sacerdozio in san Pier Damiani; - Ingresso in Seminario: ottobre 1974; - Sacerdote della Diocesi di Milano, ordinato il 16 giugno 1979; - Coadiutore nella Parrocchia di Cavaria e docente di Storia (ecc.) nel Liceo del Seminario di Milano (1979-1983); - Abilitazione all’Insegnamento delle Materie Umanistiche nel Concorso Statale del 1983; - Studente della Facoltà di Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma (1983-1986); - Diplomato presso lo Studium della Congregazione delle Cause dei Santi (1986); - Laureato in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma (1990), con Tesi di Laurea su Alcuni aspetti dell’episcopato di Luigi Nazari di Calabiana, arcivescovo di Milano (1867-1893); - Docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione del Seminario Arcivescovile di Milano (1986- ); - Coadiutore nella Parrocchia S. Babila in Milano (1986-1990); - Docente di Storia della Chiesa Antica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose in Milano (1999- ); - Responsabile dell’Ufficio delle Cause dei Santi della Diocesi di Milano (1987- ); - Superiore degli Oblati Diocesani dei Santi Ambrogio e Carlo (1996-2011); - Membro della Congregazione per il Rito Ambrosiano (2000 -2011) - Censore Ecclesiastico (2001 - ); - Canonico Maggiore Effettivo e Canonico Teologo del Capitolo della Perinsigne Basilica di S.
    [Show full text]
  • Impaginato Amico Della Famiglia
    IMPAGINATO COPERTINA NEW.indd 1 12/02/2018 13:00:06 impaginato IV di copertina.indd 1 10/04/2017 16.11.39 L’Amico della Famiglia Febbraio 2018 3 Editoriale SOMMARIO La prova quanto mai diffi cile del voto Il messaggio di Delpini ai 18enni neoelettori del 4 marzo: un esercizio di responsabilità Pagina 4 Dialogo Bressan-Violante a una parte il frastuono delle di- delle leggi, e attraverso di esso alla formazione di sulla buona politica chiarazioni ad ogni piè sospinto, un governo che amministri il Paese. Con in più Pagina 5 delle promesse e delle idee spes- l’aggiunta nient’aff atto trascurabile dell’elezione, so troppo vecchie e fruste, spes- in questo caso diretta, del presidente della Re- Legge elettorale soD alquanto strampalate, Ripetute e rilanciate gione Lombardia e del consiglio regionale che ne e messaggi dei vescovi Pagine 6-7 in modo quasi ossessivo con e attraverso ogni deve rappresentare tutte le realtà territoriali, ivi mezzo, non ultima la pletora dei social vero compresa quella di Monza e Brianza. ‘Lo strappo’ documentario paradigma della ‘babele’ mediatica del nostro Per i cristiani, per i cattolici c’è un surplus di sul crimine per le scuole tempo. Dall’altra parte la voglia, il desiderio, il responsabilità che a più riprese e a vario titolo Pagine 8 bisogno di capire, ragionare, valutare, con una i vescovi tutti (la Cei, la conferenza episcopale Il monito di Ambrosoli: parolona ‘discernere’ per poter poi responsabil- lombarda, l’arcivescovo Delpini) hanno ripetuta- cercate la verità mente scegliere. mente richiamato e argomentato. Dedichiamo a Pagina 9 E’ questo il panorama che quotidianamente tutto ciò ampio spazio nella speranza che possa ci si presenta in queste settimane e che ci ac- contribuire a individuare le ragioni per non sot- Comunicazioni sociali il messaggio del Papa compagna verso la domenica 4 marzo che non trarsi ad un compito, ad un esercizio di ‘carità’ Pagina 11 è propriamente nè il giorno delle ‘idi’ nè quel- sociale a cui non possiamo sottrarci.
    [Show full text]
  • Testimonianze Sul Servo Di Dio Posteriori Alla Morte Cap
    PARTE QUARTA TESTIMONIANZE SUL SERVO DI DIO POSTERIORI ALLA MORTE CAP. XVI TESTIMONIANZE IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVE ALLA MORTE DI MONS. L. BIRAGHI INTRODUZIONE Alle pubbliche attestazioni di stima tributate al Servo di Dio nei necrologi comparsi su diversi giornali e nei discorsi pronunciati alle sue esequie (cf. Cap. XV) dobbiamo aggiungere quelle scritte a titolo personale da quanti, in occasione della sua morte, dimostrarono un non comune apprezzamento delle sue eccellenti virtù. Si tratta delle lettere di condoglianza, inviate alla madre Videmari e ad altri destinatari, dalle quali stralceremo i giudizi più significativi. A complemento di queste attestazioni, riprodurremo i Cenni di mons. Luigi Biraghi pubblicati da p. Giuseppe Colombo nella rivista torinese L'Ateneo religioso pochi mesi dopo la morte del Servo di Dio, nello stesso 1879. A DALLE LETTERE DI CONDOGLIANZA A MADRE VIDEMARI In vista di una «vita di Monsignore», che si sarebbe scritta a suo tempo, madre Videmari, come dichiarò alle sue più strette collaboratrici, subito dopo la morte del Superiore, raccolse le numerose lettere ricevute da «rettori di seminari, vescovi, arcivescovi, vicari generali» e persino tre «di un cardinale», perché. servissero di «testimonianza alla santità di quell'uomo» (cf. Cap. XV, 10). La raccolta a noi pervenuta, consistente in 81 lettere e 22 biglietti, datati tra il 16 ago. e il 23 ott. 1879, indirizzati alla stessa madre Videmari, con espressioni di condoglianza per la morte di mons. Biraghi e di gratitudine per l'immagine-ricordo e per il Ricordo funebre da lei inviato, e in 6 lettere ad altri destinatari,1 ci offre dunque un materiale di notevole importanza, 1 Gli originali in AGM, C 4.
    [Show full text]
  • Dizionario Visite Pastorali
    Dizionario Visite Pastorali Dizionario VISITE PASTORALI Le visite pastorali documentano lo stato in cui si trovano nel XVI secolo le chiese locali. I visitatori pastorali effettuano la descrizione materiale degli edifici ecclesiastici, dei loro beni, dello stato di conservazione della suppellettile religiosa, la presenza di cappelle, la tenuta dei libri anagrafici (nascite, matrimoni, morti) ed altri registri di carattere prettamente spirituale (cresimati, comunicandi, ecc.), vengono inoltre riportate notizie sulla condotta morale di alcuni personaggi più o meno noti, che vengono pubblicamente richiamati a tenere un comportamento ispirato ai principi religiosi dominanti nel tempo. Si possono inoltre recuperare i nominativi del clero locale, cappellani, curati e vescovi. UNITA’ DI MISURA PER CENSIMENTI Nelle visite pastorali capitava spesso che venisse richiesto il numero degli abitanti della parrocchia o della pieve, fu per questo istituito lo “stato delle anime” , registro presso il quale venivano riportati i nomi e il numero degli abitanti. ANIME o ANIME DA COMUNIONE – Utilizzato nei censimenti ecclesiastici per indicare il numero delle persone con età superiore a 12 anni. BOCCHE – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle persone. FUOCHI o FOCOLARI – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle famiglie. I nomi delle persone, per miglior identificazione, venivano elencati indicando il nome del genitore. Es. : “ Bernardino fu Jacobo di 50 anni ”, il fu viene riportato in latino “quondam” per esteso oppure molte volte viene abbreviato con la sigla “qm”. CITAZIONI nei DOCUMENTI delle VISITE ACQUA LUSTRALE – Usata dai Greci e Romani per aspergere la vittima sacrificale, nelle visite pastorali usata per indicare l’acqua benedetta. ANCONA – Tavola dipinta racchiusa in una cornice architettonica posta come immagine sopra l’altare.
    [Show full text]
  • Padre Agostino Gemelli and the Crusade to Rechristianize Italy, 1878–1959: Part One
    University of Pennsylvania ScholarlyCommons Publicly Accessible Penn Dissertations 2010 Padre Agostino Gemelli and the crusade to rechristianize Italy, 1878–1959: Part one J. Casey Hammond Follow this and additional works at: https://repository.upenn.edu/edissertations Part of the European History Commons, and the History of Religion Commons Recommended Citation Hammond, J. Casey, "Padre Agostino Gemelli and the crusade to rechristianize Italy, 1878–1959: Part one" (2010). Publicly Accessible Penn Dissertations. 3684. https://repository.upenn.edu/edissertations/3684 This paper is posted at ScholarlyCommons. https://repository.upenn.edu/edissertations/3684 For more information, please contact repository@pobox.upenn.edu. Padre Agostino Gemelli and the crusade to rechristianize Italy, 1878–1959: Part one Abstract Padre Agostino Gemelli (1878-1959) was an outstanding figure in Catholic culture and a shrewd operator on many levels in Italy, especially during the Fascist period. Yet he remains little examined or understood. Scholars tend to judge him solely in light of the Fascist regime and mark him as the archetypical clerical fascist. Gemelli founded the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan in 1921, the year before Mussolini came to power, in order to form a new leadership class for a future Catholic state. This religiously motivated political goal was intended to supersede the anticlerical Liberal state established by the unifiers of modern Italy in 1860. After Mussolini signed the Lateran Pacts with the Vatican in 1929, Catholicism became the officialeligion r of Italy and Gemelli’s university, under the patronage of Pope Pius XI (1922-1939), became a laboratory for Catholic social policies by means of which the church might bring the Fascist state in line with canon law and papal teachings.
    [Show full text]
  • Fogli» N° 25 (2004)
    N. 25 Aprile 2004 FOGLI Informazioni dell’Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano SOMMARIO PRESENTAZIONE pag. 2 DOCUMENTI L’attività del «Servizio archivi locali» dell’Archivio di Stato di Marino Lepori pag. 3 L’Archivio Regionale del Locarnese di Rodolfo Huber pag. 9 Lavori in corso {X) Schede descrittive delle ricerche di scienze umane riguardanti la Svizzera italiana pag. 17 RARA ET CURIOSA Bernardino Ochino pastore dei Locarnesi a Zurigo di Paolo Tognina pag. 29 IN BIBLIOTECA L’attività espositiva 2003-2004 di Alessandro Soldini pag. 37 Pubblicazioni entrate in biblioteca nel 2003 pag. 40 CRONACA SOCIALE Verbale dell’Assemblea del 29 aprile 2003 pag. 53 Convocazione dell’Assemblea del 27 aprile 2004 pag. 55 Relazione del Comitato sull’attività svolta nell’anno sociale 2003-2004 e programma futuro pag. 56 Conti consuntivi 2003 e preventivi 2004 pag. 62 Convenzione tra il Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino e l’Associazione «Biblioteca Salita dei Frati» pag. 64 Contributi pubblicati su “Fogli” 1-25 (1981-2004) pag. 65 Pubblicazioni curate dall’Associazione Biblioteca Salita dei Frati pag. 69 www.fogli.ch Presentazione Come è consuetudine, la rivista "Fogli" fa spazio ad interventi che illustrino le isti- tuzioni della Svizzera italiana che operano in settori comuni o contigui a quelli della Biblioteca Salita dei Frati. Quest'anno lo sguardo è rivolto agli archivi, con due interventi. Il primo, a cura di Marino Lepori, presenta il Servizio archivi locali dell'Archivio cantonale di Bellin- zona: se ne traccia la storia e si informa sui tipi di consulenze offerte ai numerosi ed eterogenei archivi locali presenti nella Svizzera italiana.
    [Show full text]
  • Alps and Sanctuaries
    Alps and Sanctuaries Samuel Butler *Project Gutenberg Etext Alps and Sanctuaries, by Samuel Butler* #5 in our series of Samuel Butler Copyright laws are changing all over the world, be sure to check the copyright laws for your country before posting these files!! Please take a look at the important information in this header. We encourage you to keep this file on your own disk, keeping an electronic path open for the next readers. Do not remove this. **Welcome To The World of Free Plain Vanilla Electronic Texts** **Etexts Readable By Both Humans and By Computers, Since 1971** *These Etexts Prepared By Hundreds of Volunteers and Donations* Information on contacting Project Gutenberg to get Etexts, and further information is included below. We need your donations. Title: Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino Author: Samuel Butler April, 2001 [Etext #2576] *Project Gutenberg Etext Alps and Sanctuaries, by Samuel Butler* ******This file should be named alpsn10.txt or alpsn10.zip****** Corrected EDITIONS of our etexts get a new NUMBER, alpsn11.txt VERSIONS based on separate sources get new LETTER, alpsn10a.txt This etext was prepared by David Price, email ccx074@coventry.ac.uk from the 1913 A. C. Fifield edition with some portions taken from the 1881 edition. Many thanks to Paul Schwoerer for his invaluable help in locating an 1881 edition for UK copyright clearance. Project Gutenberg Etexts are usually created from multiple editions, all of which are in the Public Domain in the United States, unless a copyright notice is included. Therefore, we usually do NOT keep any of these books in compliance with any particular paper edition.
    [Show full text]
  • Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino : (Op. 6)
    Olornell Itttu^ratt^ Sltbrarg BOUGHT WITH THE INCOME OF THE SAGE ENDOWMENT FUND THE GIFT OF m^nvu M. Sage 1 891 A..l?ALmo ^lh\X- 9306 DG614 .Bm"' """'^'"'l' Library 7l8lBliaiaffife,,,?l,»n]pm and the oHn ^ 1924 030 948 016 Cornell University Library The original of tliis book is in tlie Cornell University Library. There are no known copyright restrictions in the United States on the use of the text. http://www.archive.org/details/cu31924030948016 Alps and Sanctuaries Alps and Sanctuaries Of Piedmont and the Canton Ticino (Op. 6) By Samuel Butler Author of "Erewhon," "Life and Habit," "The Way of All Flesh," etc. New and Enlarged Edition, with Author^s Revisions and Index, and an Introduction by R. A. Streatfeild London : A. C. Fifield, 13 Clifford's Inn, E,C. 1913 WILLIAM BRENDON ANO SON. LTD., I'RINTERS, PLYMOUTH Introduction THE publication of a new and revised edition of " Alps and Sanctuaries " at a much reduced price and in a handier and more portable form than the original will, I hope, draw general attention to a book which has been undeservedly neglected. " Alps and Sanctuaries " has hitherto been the Cinderella of the Butler family.^ While her sisters, both elder and younger, have been steadily winning their way to high places at the feast, she has sat unrecognised and unhonoured in the ashes. For this, of course, the high price of the book, which was originally issued at a guinea, was largely responsible, as well as its unmanageable size and cumbrousness. But Time has revenges in his wallet for books as 4re\l as for men, and I cannot but believe that a new life is in store for one of the wisest, wittiest and tenderest of Butler's books.
    [Show full text]
  • Impaginato Amico Della Famiglia Novembre 2015.Indd
    impaginato copertina.indd 1 09/11/2015 12.52.02 II DI COPERTINA IMPAGINATO.indd 1 09/11/2015 12.35.15 L’Amico della Famiglia Novembre 2015 3 Editoriale SOMMARIO Scandali: stracciarsi le vesti non serve Giubileo, dove e come viverlo Il Papa chiede sostegno con la preghiera Pagine 4-5 Giubileo, viaggio nelle o che molti di voi sono stati turbati E quindi non basta e soprattutto serve davvero opere di misericordia dalle notizie circolate nei giorni scorsi a poco scandalizzarsi e scuotere il capo, dichia- Pagine 6-7 a proposito di documenti riservati del- rare sconcerto e sdegno, manifestare sfi ducia ge- neralizzata nei confronti di tutta la Chiesa e dei Il Papa a Milano la Santa Sede che sono stati sottratti e Pagina 9 pubblicati.S Per questo vorrei dirvi anzitutto che suoi pastori, trovare scuse e alibi per rifugiarsi in rubare quei documenti è un reato. E’ un atto de- una fede ‘personalizzata’ scevra e aliena da ogni Concluso il Sinodo pratica religiosa e, soprattutto, comunitaria così plorevole che non aiuta». più vicini alla famiglia come da un’incarnazione di quanto il Vangelo in «Questo triste fatto non mi distoglie certa- Pagine 10-11 ogni pagina ci indica dentro la realtà quotidiana mente dal lavoro di riforma che stiamo portando Unioni civili, avanti con i miei collaboratori e con il sostegno che ci circonda. Troppo comodo insomma ‘stracciarsi le vesti’ ne verranno solo danni di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chie- Pagina 13 sa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e poi tirare dritto, in un misto di fariseismo e di e con la santità quotidiana di ogni battezzato».
    [Show full text]