Arcidosso Dep Promo 2014.Indd

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Arcidosso Dep Promo 2014.Indd Il Parco Faunistico del Monte Amiata Riserva naturale di Monte Labbro l Parco presenta una nuova esperienza nel Ivariegato panorama dei parchi nazionali: ispiratosi al modello del wild park tedesco, tende a presentare infatti alcune specie ani- mali in condizioni assolutamente diverse da quelle la terra di di altre strutture simili, che assomigliano fi n troppo Stribugliano e Castel Vaiolo agli zoo. Le caratteristiche strutturali, le attività che vi si svolgono e gli itinerari didattici che vi vengono la frazione più distante dal capoluogo proposti, lo rendono un centro permanente di cultura (21 km). Di antica origine, attestato in un naturalistica. documento dell’ 868 col nome di Casa- Di grande rilievo sono le attività di conservazione di nale. Lo studio archeologico delle murature ha di Mandamento ha favorito un notevole svi- È Arcidosso stabilito che il palazzo fu fatto probabilmente luppo culturale. le Stabuoloriliano, passa sotto la giurisdizio- alcune specie animali, per le quali l’introduzione, ne degli Aldobrandeschi, della Repubblica la reintroduzione e il ripopolamento, costituiscono citato per la prima volta nell’860 d.C. Il edificare dal Marchese Ugo di Toscana, tra Da visitare numerosi edifici civili e re- di Siena e successivamente dei Granduchi di operazioni utili a favorire una generale tendenza al toponimo è forse riconducibile al latino il 970 e il 995. ligiosi, come le Chiese di San Leonardo, Toscana che lo uniscono ad Arcidosso. Fu centro riequilibrio. È ARX ET DOSSUM, una Rocca sul Dosso. Sor- Quello di Arcidosso è il più antico palazzo Sant’Andrea e San Niccolò, il Santuario amministrativo delle proprietà dei Marchesi La ge sulle pendici occidentali del Monte Amiata, extraurbano di governo ‘statale’ in Italia e uno della Madonna Incoronata con l’adiacen- Greca, dei quali rimane un elegante palazzo di Monte Labbro e Torre Giurisdavidica di origine vulcanica, contornata da boschi di ca- dei più antichi d’Europa. Qui probabilmente te Fontana Medicea, la romanica Pieve ad fronte alla Chiesa di San Giovanni, patrono del stagno, dove la ricchezza di storia, cultura, arte e abitavano i visconti del Monte Amiata nomi- Lamulas, il Convento dei Cappuccini, la nati da Ugo. La storia successiva ruota intorno citata Rocca Aldobrandesca e l’antistante paese. Al termine della frazione si eleva lo straor- ’area della riserva tradizioni si fonde con la bellezza naturale. dinario masso di Pietra Rossa. Il borgo si offre Il territorio si estende per 93,39 kmq, confi na alle vicende della famiglia Aldobrandeschi Teatro degli Unanimi, la fontana neogoti- naturale comprende che trasformarono e ampliarono la fortifica- ca in ghisa realizzata nel 1833 nelle fonde- come stupenda terrazza naturale affacciata sulla al suo interno anche con altri cinque comuni e comprende numerosi L piccoli borghi, il cui etimo è spesso signifi cativo zione. Nel corso del Trecento i senesi cerca- rie granducali di Follonica. valle dei torrenti Melacce e Trasubbie oltre che la vetta del Monte Lab- su un paesaggio aspro ed assolato che si estende di insediamenti molto antichi. rono più volte di espugnarlo, riuscendovi nel La vocazione turistico-culturale ha por- bro caratterizzata dalla 1331 grazie ad un lungo assedio guidato da tato alla creazione di strutture ad ampia fi no all’altro insediamento, l’Abbandonato, ri- presenza di alcuni edifi - Tra le frazioni di più consistente tessuto urba- volto verso la Maremma. Ad est, nei pressi della nistico spiccano Montelaterone, Stribuglia- Guidoriccio da Fogliano. Da allora Arcidos- fruizione sociale, come i punti museali sul ci di eccezionale importanza storico-culturale, in so e la sua Rocca, entrarono a far parte della Parco Faunistico dell’Amiata e su David grotta di Buca dei Paladini, sorge il sito medie- primis, la Torre Giurisdavidica, voluta da David no, Salaiola, Bagnoli, San Lorenzo, Forna- vale di Castel Vaiolo individuato nel 2005. Le ci, Macchie, Zancona. Repubblica di Siena che vi stabilì uno dei Lazzaretti negli edifici del Castello. Lazzaretti perché lì “...troverà salvezza da un se- suoi undici Vicariati. A questo periodo risal- Importante la presenza dell’Associa- indagini archeologiche hanno confermato la ric- condo diluvio di fuoco e di sangue la famiglia eletta Il capoluogo, costituito da una parte anti- chezza, l’importanza e la datazione dei resti ma- ca e una moderna, collocato sui contrafforti gono gli ultimi interventi in funzione militare zione culturale Dzog-Chen, per la salva- da Dio”. L’inconsueta costruzione, originariamente sulla fortezza. Nel Cinquecento, durante la guardia della millenaria cultura tibetana, teriali. Dallo scavo sono state recuperate le più composta da tre celle sovrapposte a pianta circolare montuosi della valle fra l’Amiata e Monte antiche ceramiche medievali dell’Amiata oltre a Labbro, è contraddistinto dalla caratteristi- Guerra di Siena, fu, insieme con Montalcino, ospitata nell’area del Monte Labbro, nella murate a secco, con scala esterna a spirale, conserva uno degli ultimi baluardi fedeli alla Repub- Comunità di Merigar. un eccezionale nucleo di castagne tostate, il più attualmente solo il primo piano a tronco di cono, di ca forma conica con al vertice la massiccia importante del medioevo italiano. Rocca Aldobrandesca intorno alla quale si è blica. Con l’annessione alla Stato Mediceo, La ricettività è garantita da numerosi al- vago sapore nuragico. Al pari della Torre di Babele, ad Arcidosso venne instaurato un Vicariato berghi e strutture agrituristiche, il soggiorno Da qualche anno dalla sommità dell’Aquilaia gli cui forse fu ispirata, ha nel sottosuolo una profonda sviluppato il borgo medievale. appassionati di volo libero si lanciano con i loro Quando gli Aldobrandeschi vi fecero co- e nel 1588 un Capitanato di Giustizia con consente di assaporare piatti tipici della tra- grotta naturale dove è collocato un altare, meta di autorità sul settore nord-occidentale della dizione a base di castagne e la degustazione parapendii, sospinti dal vento fi no a valle. preghiera ancora oggi per gli ultimi Lazzarettisti. Più struire la torre maestra, intorno al 1100, la Rocca possedeva già un bel palazzo in pietra, Montagna. La funzione amministrativa man- di vino e olio di grande qualità. in basso sono visibili le rovine dell’eremo e della tenuta fino ad epoca recente come capoluogo chiesa. di due piani. Un fatto assolutamente eccezio- Testi a cura di: Adriano Crescenzi e Alessandro Bramerini - Foto di: Alessandro Bramerini Info: Comune di Arcidosso 0564 966438 Grafi ca: C&P Adver > Mario Papalini, Stefano Cherubini Pro Loco 0564 968084 Bagnoli Convento dei Cappuccini tesco raffi gurante La Montelaterone, Merigar Macchie, Pastorelli, Zancona Madonna del latte e San Lorenzo. Oggi Pieve ad Lamulas l primo insediamento sorse in prossimi- lle falde del Monte Labbro sorge la Co- Zancona illaggi adagia- tà della Pieve di Santa Mustiola, della centro di villeggiatura munità tibetana Merigar West, fonda- ti sui fi anchi e centro residenziale ntico castello, svi- Iquale si hanno notizie scritte a partire dal luppatosi su un Ata nel 1981 dal lama buddista Chogyal Vdel Monte fra i più suggestivi, 1205. L’importante edifi cio di culto, dotato di costone di arena- Namkhai Norbu, maestro Dzogchen. È un’area Labbro, circonda- fonte battesimale, era il luogo in cui veniva al confi ne con Castel A di circa 50h, diventata uno dei principali poli di ti dal verde dei ca- ria tra le valli dell’En- celebrata anticamente la festa del 5 di agosto del Piano. Nelle vi- attrazione mondiale della tradizione tibetana. stagni, olmi, ciliegi. cinanze sorge il Convento dei Cappuccini te e della Zancona, è in onore alla Madonna delle Nevi. documentato dal 1004. Sul territorio di Merigar si trovano: il Gompa Zone tranquille per Bagnoli ebbe una notevole espansione a (1593), costruito per volere di Ferdinando I o Tempio della Grande Contemplazione inau- passeggiate a contat- dei Medici per acquietare gli animi locali. Deve la sua importanza partire dal 1600, intorno al nucleo originario alla vicina Pieve di Santa Maria ad Lamulas, gurato nel 1990 dal XIV Dalai Lama; il Gran- to con la natura e la cordialità della gente che li nacquero altri borghi: Grappolini, Capannel- All’interno sono raccolte tele di Francesco de Stupa, un particolare monumento reliquario abita. Qui il Santo Davide, come ancora viene Vanni (Incoronazione della Vergine), di Giu- con la quale era strettamente collegato. Possesso le, Le Piane, Canali. Il paesaggio è contrad- dell’Abbazia di San Salvatore fu poi conte- che rappresenta l’illuminazione del Buddha; lo chiamato David Lazzaretti, trovò maggiore distinto da boschi di castagni e dalla bellezza seppe Nicola Nasini (San Felice da Canta- Zhikhang, che ospita la biblioteca che racco- seguito, tanto che a Poggio Marco, in qual- Fornaci, San Lazzaro lice). Accanto al convento è visibile la maesto- so fra gli Aldobrandeschi e la Repubblica di naturalistica della Cascata d’Acqua d’Alto, Siena, della quale seguì le sorti. Il borgo si sno- glie un’importante e preziosa collezione di testi che architrave è ancora impresso il simbolo meta di turisti e residenti. Di sicuro interesse sa cappella funeraria in trachite di Merope tibetani e la Sala del Mandala dove si prati- giurisdavidico. Il nome della frazione Zanco- n piccolo borgo, dirimpetto ad Arcidosso, Becchini del 1902 su disegno di Lorenzo da tra vicoli stretti e ripidi, che attraversano le architettonico, è la Cappella padronale della sopra un colle sovrastante il torrente Ente, due porte ancora rimaste (Porta Senese e Porta ca la Danza del Vajira; il Serkhang, la casa na, deriva dall’omonimo torrente. Le Macchie Natività o della Madonna del Presepe, chie- Porciatti, con all’interno una pregevole pala di dorata, con la segreteria. A Merigar, inoltre, hanno assunto una certa notorietà per la Sagra Ule cui acque hanno permesso fi orenti col- Galileo Chini (Assunzione della giovinetta). di Mezzo) e conducono alla cima dove torreg- setta settecentesca con altare di oltre tre metri tivazioni.
Recommended publications
  • Schede Dei Paesaggi E Individuazione Degli Obiettivi Di Qualità
    ALLEGATO A - elaborato 4 p i t Piano di indirizzo territoriale della Toscana Schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Sommario AMBITO 1: LUNIGIANA ........................................................................................................................3 AMBITO 2: MASSA CARRARA ...........................................................................................................15 AMBITO 3: GARFAGNANA .................................................................................................................28 AMBITO 4: MEDIA VALLE DEL SERCHIO ........................................................................................40 AMBITO 5: MONTAGNA PISTOIESE..................................................................................................51 AMBITO 6: PISTOIA .............................................................................................................................61 AMBITO 7: PRATO E VAL DI BISENZIO............................................................................................70 AMBITO 8: ROMAGNA TOSCANA .....................................................................................................81 AMBITO 9: MUGELLO .........................................................................................................................91 AMBITO10: CASENTINO ...................................................................................................................107 AMBITO 11: VALTIBERINA TOSCANA ...........................................................................................119
    [Show full text]
  • Viva Xpress Logistics (Uk)
    VIVA XPRESS LOGISTICS (UK) Tel : +44 1753 210 700 World Xpress Centre, Galleymead Road Fax : +44 1753 210 709 SL3 0EN Colnbrook, Berkshire E-mail : [email protected] UNITED KINGDOM Web : www.vxlnet.co.uk Selection ZONE FULL REPORT Filter : Sort : Group : Code Zone Description ZIP CODES From To Agent IT ITAOD04 IT- 3 Days (Ex LHR) Cities & Suburbs CIVITELLA CESI 01010 - 01010 CELLERE 01010 - 01010 AZIENDA ARCIONE 01010 - 01010 ARLENA DI CASTRO 01010 - 01010 FARNESE 01010 - 01010 LATERA 01010 - 01010 MONTEROMANO 01010 - 01010 ONANO 01010 - 01010 PESCIA ROMANA 01010 - 01010 PIANSANO 01010 - 01010 TESSENNANO 01010 - 01010 VEIANO 01010 - 01010 VILLA S GIOVANNI IN TUSC 01010 - 01010 MUSIGNANO 01011 - 01011 CELLENO 01020 - 01020 CHIA 01020 - 01020 CASTEL CELLESI 01020 - 01020 CASENUOVE 01020 - 01020 GRAFFIGNANO 01020 - 01020 LUBRIANO 01020 - 01020 MUGNANO 01020 - 01020 PROCENO 01020 - 01020 ROCCALVECCE 01020 - 01020 SAN MICHELE IN TEVERINA 01020 - 01020 SERMUGNANO 01020 - 01020 SIPICCIANO 01020 - 01020 TORRE ALFINA 01020 - 01020 TREVIGNANO 01020 - 01020 TREVINANO 01020 - 01020 VETRIOLO 01020 - 01020 ACQUAPENDENTE 01021 - 01021 CIVITA BAGNOREGIO 01022 - 01022 BAGNOREGIO 01022 - 01022 CASTIGLIONE IN TEVERINA 01024 - 01024 GROTTE SANTO STEFANO 01026 - 01026 MAGUGNANO 01026 - 01026 CASTEL S ELIA 01030 - 01030 CALCATA 01030 - 01030 BASSANO ROMANO 01030 - 01030 FALERIA 01030 - 01030 FABBRICA DI ROMA 01034 - 01034 COLLEMORESCO 02010 - 02010 COLLI SUL VELINO 02010 - 02010 CITTAREALE 02010 - 02010 CASTEL S ANGELO 02010 - 02010 CASTEL SANT'ANGELO 02010
    [Show full text]
  • Guida Edifici Sacri Vecchio
    III. DA GROSSETO A CASAL DI PARI E SANTA FIORA III a. DA GROSSETO A CASAL DI PARI Il percorso Da Grosseto si prende la SS 322 per Scansano arrivando a ➝ Istia d’Ombrone. Si torna indietro fino alla località Le Stiacciole, poi si volta a destra e si prosegue per ➝ Campagnatico. Prima di giungere al paese si può visitare ➝ La Pieve Vecchia. Quindi ci si immette sulla SS 223 fino a ➝ Paganico e da qui a ➝ San Lorenzo all’Ardenghesca e ➝ Casal di Pari. 54 Guida agli edifici sacri della Maremma CHIESA DI SAN SALVATORE (ISTIA D’OMBRONE) La prima citazione precisa della chiesa di San Salvatore è nelle Decime del 1276, ma già nel privilegio di Clemente III del 1188 si fa riferimento generico alle chiese di Istia d’Ombrone ed è quindi verosimile che si tratti di San Salvatore e di San Se- bastiano, fuori le mura, oggi interamente ristrutturata e intonacata. L’edificio attuale è però del XIII se- colo, con alcune ristrutturazioni del XV. Nel 1938 ulteriori massicci restauri hanno compromesso la lettura del mo- numento. L’edificio è in laterizio e ha i caratteri delle chiese degli ordini mino- riti che nel XIII secolo caratterizzarono Istia d’Ombrone, l’architettura tardoromanica. La facciata è a capanna con due pinna- chiesa di San Salvatore coli laterali. PIEVE VECCHIA (CAMPAGNATICO) La pieve di Sant’Angelo citata nelle Decime del 1276-1277 potrebbe essere quella nuova, all’interno del castello. Ma già dal 1018, è nota una pieve con lo stesso nome, che potremmo identificare con la pieve vecchia.
    [Show full text]
  • Regione Toscana - Giunta Regionale Direzione Generale Competitivita’ Del Sistema Regionale E Sviluppo Delle Competenze
    REGIONE TOSCANA - GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA’ DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE E DI VIGILANZA E CONTROLLO AGROFORESTAE . Relazione sul progetto esecutivo MiPAAF per la “ Realizzazione di due centri di moltiplicazione in Toscana ”, svolto nell’ambito del tavolo di filiera frutta in guscio – sezione castagne - (Anno di attività 2013) Premessa La descrizione delle attività che avverrà nei paragrafi successivi necessita di una opportuna premessa dettata dalla variazione sul programma di attività che questa Amministrazione ha presentato al MiPAAF e che è stata approvata con il successivo Decreto Direttoriale prot 16270 del 05/06/2013. Sostanzialmente nell’annata 2013 sono proseguite le introduzioni di Torymus sinensis in siti di rilascio idonei (attività cofinanziata in Toscana da fondi regionali con finanziamenti MiPAAF - Piano Castanicolo Nazionale – Progetto Bioinfocast ) e, relativamente alla realizzazione dei due centri di stoccaggio e moltiplicazione in Toscana in attesa del nulla osta alla variazione di Programma, sono stati consolidati gli accordi con le Associazioni castanicole. Ad esse verrà assegnato il finanziamento per attività di supporto tecnico organizzativo e di logistica che si sostanzierà nella raccolta, stoccaggio e mantenimento di galle di castagno dai siti nei quali si è riscontrato l’acclimatazione di Torymus sinensis. Il termine temporale per la realizzazione dei due Centri, inizialmente previsto per
    [Show full text]
  • Le Chiese E I Santuari Dell'amiata
    LE CHIESE E I SANTUARI DELL’AMIATA Arte e architettura dei luoghi di culto sul Monte Amiata S OMMARIO U NA M ONTAGNA E LE CHIESE E I LE SUE VALLI, LE SANTUARI CHIESE E I DELL’AMIATA SANTUARI 4 T ESTI Carlo Prezzolini A BBADIA S AN S ALVATORE 8 G RAFICA Edoardo Gonnella A RCIDOSSO 12 F OTOGRAFIE Cesare Moroni C ASTEL DEL P IANO 16 Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta C ASTELL’AZZARA o trasmessa in qualsiasi forma 20 o qualsiasi mezzo senza autorizzazione Chiostro del convento francescano e chiesa della Santissima Trinità, La Selva, Santa Fiora (p 42) scritta dei proprietari C ASTIGLIONE del Copyright. C INIGIANO 26 S EMPRONIANO 47 D ’ORCIA 22 P IANCASTAGNAIO P ER SAPERNE 30 DI PIÙ 50 R ADICOFANI 34 R OCCALBEGNA 36 S ANTA F IORA 40 Antico borgo intorno al monastero S EGGIANO 44 Camaldolese, sulla destra chiesa di La pieve di San Pietro, Radicofani (pp 34-35) San Marcello, Vivo d’Orcia (p 23) 4 LE CHIESE E I SANTUARI DELL’AMIATA U NA M ONTAGNA E LE SUE VALLI, LE CHIESE E I SANTUARI 5 U NA M ONTAGNA E LE SUE VALLI, LE CHIESE E I SANTUARI esti itinerari sono la proposta di un ha conservato in modo quasi miracoloso questi viaggio alla scoperta delle testimonianze insediamenti storici dal punto di vista urbanistico Q architettoniche che la dura vita delle e architettonico. Gli antichi castelli spesso Comunità amiatine ha costruito nell’arco conservano superbe rocche e importanti resti di oltre un Millennio, testimonianze intessute di delle cinte murarie e sempre accolgono sudore, di dolori, di speranze e di aspirazioni al interessanti edifici religiosi ricchi di opere d’arte bello e al divino degli abitanti della Montagna e sacra.Alle chiese dei borghi fortificati si uniscono delle sue valli.
    [Show full text]
  • Toscana Urlaub 2017
    Toscana Urlaub 2017 Hier steckt Ihr Urlaub drin! URLAUB MIT IHREM HAUSTIER, BEI UNS KEIN PROBLEM!!! Toscana erleben - Urlaub für die Sinne DIE MIT ZYPRESSEN, PINIEN UND SONNENBLUMEN BEWACHSENEN HÜGELLANDSCHAFTEN SIND EINZIGARTIG. STÄDTE, WIE PISA, FLORENZ, SIENA UND LUCCA SIND WELT BE RÜHMT UND BIETEN KUNSTSCHÄTZE, DIE ZUM WELTKULTUR ERBE GEZÄHLT WERDEN. GESCHICHTE AUF SCHRITT UND TRITT, THERMAL-FREI BÄDER MITTEN IN DER NATUR, ÜBERALL DIESES MEDITERRA- NE FLAIR... UND DAS MEER IST MEIST NICHT WEIT. FREUEN SIE SICH AUF DIE KÖSTLICHEN SPEZIALITÄTEN UND DIE EDLEN TROPFEN – DIE TOSCANISCHE KÜCHE IST BE RÜHMT. DIE NÄHE ZUR NATUR SPIEGELT SICH AUCH IN DEN FREI ZEITMÖGLICH KEITEN WIEDER: WANDER- UND RAD TOUR EN, REITEN, TEILNAHME AN DER WEIN- UND OLIVEN ERNTE ODER PILZE- UND TRÜFFELSAMMELN. CHARAKTERISTISCH FÜR DAS LANDESINNERE SIND DIE HISTORISCHEN LAND GÜTER, ALTEN MÜHLEN, TRADITIONSREI- CHEN WEIN GÜTER, IDYLLISCHEN LANDHÄUSER UND STILVOLLEN VILLEN, DIE, LIEBEVOLL RESTAURIERT UND ORIGI- NELL EINGERICHTET WURDEN, HEUTE AN FERIENGÄSTE VERMIETET WERDEN. So erfahren Sie die Toscana hautnah. 2 LIEBE GÄSTE, LIEBE TOSCANAFREUNDE, der Inhalt dieses Katalogs gibt den Stand vom November 2016 mit den Preisen für die Saison 2017 wieder. Wir senden Ihnen auf Wunsch gerne auch Fotos zu den einzelnen Ferien do mizilen. Zusammen mit Freunden vermittle ich eine große Aus wahl an Ferienhäusern und Wohnungen, bei deren Aus wahl wir besonderen Wert darauf ge legt haben, für alle „Geschmacks rich tungen“ und Bedürfnisse etwas anzubieten. Ich bin mir sicher, dass auch für Sie etwas dabei sein wird. „Meine“ Feriendomizile kenne ich bis auf wenige Aus nah men alle persönlich. Fast jedes Haus habe ich schon mindestens einmal besichtigt.
    [Show full text]
  • Francesco Tommencioni · Scritti
    a cura di Giorgio Fatarella Giorgio Fatarella è nato il 14 giugno 1950 a Salaiola, un piccolo borgo del Comune di Arcidosso appartenente alla cosiddetta “area dei Poggi”, dove ha vissuto no al 1983, quando si è trasferito nel capoluogo. Ha trascorso l’infanzia a diretto contatto con quell’antica cultura di Fatarella Giorgio villaggio, da alcuni de nita dei “villani dei Poggi”, la cui economia si reggeva sulla pratica condivisa di valori civili quali la solidarietà, la di a cura collaborazione e la disponibilità relazionale che favorivano la costruzione di rapporti basati sulla reciproca ducia, amicizia e fratellanza. Ha potuto così vedere, toccare e assaggiare quel che è stato dismesso e perduto; dagli usci aperti alla carità, a quelle buie cucine che tenevano insieme le famiglie, preservandole dai contraccolpi di un millantato progresso sociale. Così come ha assistito al mutamento antropologico del villaggio, in conseguenza del processo di modernizzazione che, intorno agli anni ’60 del secolo scorso, investì anche le più remote realtà rurali. Conseguito il diploma di Geometra, dal 1970 al 2008 è stato Responsabile dell’U cio Tecnico Comunale di Arcidosso. Appassionato di ricerca storica F si dedica allo studio di David Lazzaretti e alla “Storia Locale”. Per un breve periodo ha fatto parte della redazione della rivista quadrimestrale “Amiata T Storia e Territorio”, dove ha pubblicato alcuni articoli. Ha collaborato con l’Istituto Comprensivo di Arcidosso in vari progetti e iniziative sul tema “la storia locale”. Ha pubblicato di recente “Il Libro di SALAIOLA - una storia mai scritta” edizioni Heimat, 2018. Pensionato, vive ad Arcidosso, ma continua a frequentare il villaggio natale.
    [Show full text]
  • Monte Amiata - Toscana) to Del Progetto «Produzione Edilizia E Gestione Del Potere Nell’Amiata Del Medioevo»1
    CORE Metadata, citation and similar papers at core.ac.uk Provided by Florence Research ARQUEOLOGÍA DE LA ARQUITECTURA, 2 - 2003, págs. 255-265 II. Organizzazione del cantiere di PREMESSA una fortezza rurale di XIII secolo: Montelaterone è compreso fra i centri amiatini del versante il cassero di Montelaterone grossetano oggetto di studio da parte dell’insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze nell’ambi- (Monte Amiata - Toscana) to del Progetto «Produzione edilizia e gestione del potere nell’Amiata del medioevo»1. MICHELE NUCCIOTTI, SILVIA LEPORATTI L’approccio metodologico di indagine è affidato a un uso strategico della cosiddetta «Archeologia leggera», che l’équipe dell’ateneo fiorentino sta attualmente impiegando per lo studio della società feudale mediterranea sia in Italia (Pratomagno - Fi e Ar, Alta Val di Nievole - Pt, Calenzano - Riassunto Fi, Amantea - Calabria tirrenica) che all’estero (Petra e Il contributo si propone di illustrare le modalità operative del cantiere della fortezza senese di Montelaterone (Amiata - Toscana), Shawbak - Giordania, Valle del Golo - Corsica). Si tratta di attraverso uno studio comparato delle fonti documentarie e un sistema integrato di letture archeologiche condotte su archeologiche. Il contesto analizzato si colloca in una subregione analisi stratigrafiche indirizzate sul paesaggio, sugli elevati e storica, quella del Monte Amiata, che passa progressivamente, tra sull’ambiente, utilizzando una base informatica apposita- l’XI e il XIV secolo, dal controllo di una grande abbazia imperiale 2 (San Salvatore al Monte Amiata), a quello della maggiore mente calibrata e con un ricorso mirato e selettivo a saggi aristocrazia rurale toscana (gli Aldobrandeschi), fino a venire inclusa stratigrafici profondi.
    [Show full text]
  • Monte Amiata - Toscana) to Del Progetto «Produzione Edilizia E Gestione Del Potere Nell’Amiata Del Medioevo»1
    ARQUEOLOGÍA DE LA ARQUITECTURA, 2 - 2003, págs. 255-265 II. Organizzazione del cantiere di PREMESSA una fortezza rurale di XIII secolo: Montelaterone è compreso fra i centri amiatini del versante il cassero di Montelaterone grossetano oggetto di studio da parte dell’insegnamento di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze nell’ambi- (Monte Amiata - Toscana) to del Progetto «Produzione edilizia e gestione del potere nell’Amiata del medioevo»1. MICHELE NUCCIOTTI, SILVIA LEPORATTI L’approccio metodologico di indagine è affidato a un uso strategico della cosiddetta «Archeologia leggera», che l’équipe dell’ateneo fiorentino sta attualmente impiegando per lo studio della società feudale mediterranea sia in Italia (Pratomagno - Fi e Ar, Alta Val di Nievole - Pt, Calenzano - Riassunto Fi, Amantea - Calabria tirrenica) che all’estero (Petra e Il contributo si propone di illustrare le modalità operative del cantiere della fortezza senese di Montelaterone (Amiata - Toscana), Shawbak - Giordania, Valle del Golo - Corsica). Si tratta di attraverso uno studio comparato delle fonti documentarie e un sistema integrato di letture archeologiche condotte su archeologiche. Il contesto analizzato si colloca in una subregione analisi stratigrafiche indirizzate sul paesaggio, sugli elevati e storica, quella del Monte Amiata, che passa progressivamente, tra sull’ambiente, utilizzando una base informatica apposita- l’XI e il XIV secolo, dal controllo di una grande abbazia imperiale 2 (San Salvatore al Monte Amiata), a quello della maggiore mente calibrata e con un ricorso mirato e selettivo a saggi aristocrazia rurale toscana (gli Aldobrandeschi), fino a venire inclusa stratigrafici profondi. Nel caso specifico di Montelaterone quasi totalmente nel contado senese nel corso del Trecento.
    [Show full text]
  • Scarica Il Documento
    Architetto Silvia Viviani Via di Ripoli 78, Firenze tel/fax: 055 684481, email: [email protected], pec: [email protected] Consulenza per la verifica dei contenuti e della completezza del progetto “Impianto Pilota Geotermico Montenero”, di cui all’istanza inviata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in data 20/06/2014, per l’avvio della procedura di VIA da parte della Società GESTO ITALIA S.r.l. Presentazione del lavoro svolto 31 luglio 2014 Componenti del gruppo di consulenza Arch. Silvia Viviani (aspetti urbanistici, territoriali e paesaggistici - COORDINATORE) Prof. Arch. Gianfranco Cellai (aspetti acustici) Idrogeo Srl, coordinatore Dott. Geol. Alessandro Murratzu (aspetti geologici, sismici, idrogeologici e riferiti alle risorse sotterranee) Dott. For. Giovanni Alessandri (aspetti relativi all’economia territoriale) Argomenti centrali Sintesi delle conclusioni 1 Architetto Silvia Viviani Via di Ripoli 78, Firenze tel/fax: 055 684481, email: [email protected], pec: [email protected] 1. ARGOMENTI CENTRALI Il progetto, che è stato esaminato con le attività di consulenza in oggetto, interessa i Comuni di Castel del Piano, di Arcidosso e Santa Fiora. Sono previste: Ø nel Comune di Castel del Piano la realizzazione: - dell’Impianto ORC; - della postazione di Produzione MN1; - della postazione di Reiniezione MN2; - della tubazione di Reiniezione; - di un tratto del Cavidotto MT che raggiunge la cabina di Consegna nel territorio del Comune di Santa Fiora; - Ø nel Comune di Arcidosso la realizzazione di gran parte del Cavidotto MT che, partendo dalla Postazione di Produzione MN1 (sita nel Comune di Castel del Piano), raggiunge la Cabina di Consegna sita nel territorio del Comune di Santa Fiora; Ø nel Comune di Santa Fiora la realizzazione di un tratto di Cavidotto MT e della Cabina di Consegna.
    [Show full text]
  • Ambito 37 Amiata
    QUADRO CONOSCITIVO Ambito n°37 AMIATA PROVINCE : Siena, Grosseto TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Castiglion d’Orcia, Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Arcidosso, Castell’Azzara, Castel del Piano, Cinigiano, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano, Semproniano OROGRAFIA L’orografia dell’ambito è caratterizzata dalla presenza del monte Amiata che domina la val d'Orcia, la val di Paglia, la piana grosse- tana e le colline senesi. La caratteristica morfologia vulcanica e la posizione geografica conferiscono al monte Amiata una grande visibilità e nello stesso tempo fanno sì che dalla cima si possa spaziare con lo sguardo per centinaia di km. Il punto di maggiore altezza (1.738 metri) è rappresentato dalla cosiddetta “Vetta”, ma il termine Amiata indica un sistema orografi- co più complesso all’interno del quale il Monte Aquilaia, il Monte Labbro e il Monte Buceto (Arcidosso), il Monte Civitella ed il Monte Penna (castell’Azzara) rappresentano i rilievi principali. Sulla vetta dell’Amiata, papa Leone XIII aveva fatto erigere agli inizi del Novecento una croce in ferro battuto, alta 22 metri, per fe- steggiare l'Anno Santo. La croce fu danneggiata durante la Seconda guerra mondiale, è stata restaurata nel 1946. IDROGRAFIA Il Monte Amiata è ricchissimo di acque, che oggi alimentano l'Acquedotto del Fiora. Lungo il piano di contatto fra le rocce permeabili – trachiti vulcaniche - e le sottostanti rocce sedimentarie eoceniche, impermeabili; si trova la linea delle sorgenti, che ha determinato la nascita degli insediamenti umani, un sistema di centri abitati che circondano la montagna sia sul versante senese che grossetano. Sull’Amiata si trovano le sorgenti dei fiumi Fiora, che nasce nei pressi del centro abitato di Santa Fiora, l’ Orcia, l’Albegna, che nasce dal versante occidentale del Monte Labbro ed il Paglia, che ad est se- para il massiccio dell’Amiata dal poggio di Radicofani.
    [Show full text]
  • Maremma Grossetana
    piano paesaggistico scheda d’ambito logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito ambito 18 maremma grossetana Comuni di: Campagnatico (GR), Castiglione della Pescaia (GR), Cinigliano (GR), Civitella Paganico (GR), Grosseto (GR), Magliano in Toscana (GR), Scansano (GR). profilo dell’ambito 1. descrizione interpretativa 2. invarianti strutturali 3. interpretazione di sintesi 4. disciplina d’uso 5. informazioni relative al piano piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito maremma grossetana Civitella Marittima Vetulonia Scansano Paganico Buriano Magliano Tirli Grosseto Alberese Castiglion della Pescaia Puntala Profilo dell’ambito 1 p. 3 maremma grossetana Profilo dell’ambito p. 4 piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA livello d’ambito maremma grossetana L’ambito Maremma grossetana si contraddistingue per un mosaico articolato di paesaggi generato dalla compresenza di ambienti di collina, di pianura e costieri. Ri- lievi di formazione geologica più antica (termine meridionale della Dorsale Medio-Toscana, Colline di Montepescali-Batignano, Monti dell’Uccellina) - dalla morfologia aspra e dominati da formazioni boschive (cerrete, leccete, macchia mediterranea, sugherete), rilievi più addolciti (nella restante parte collinare dell’ambito) - in cui il bosco si contrae a vantaggio di coltivi e pascoli, caratterizzano l’ampia compagine collinare. Il sistema insediativo della collina si struttura lungo la Valle del fiume Ombrone (borghi fortificati medievali, lo- calizzati in posizione strategica - sulla sommità o a mezza costa - e sviluppati lungo i percorsi collinari) e sulle Colline dell’Albegna (nuclei compatti medievali - rocche, edifici religiosi, castelli e borghi - arroccati sulle sommità dei versanti e lungo la viabilità di crinale). Qui i nuclei, spesso di impianto medievale - collocati in posizione dominante, dalla morfologia compatta, non di rado murati (Pereta, Magliano, Montiano, Pari, Casale di Pari, Cinigiano, Civitella Marittima, Sasso d’Ombrone, Campagnatico, Batignano), hanno visto salvaguardati i rapporti originari con l’intorno coltivato.
    [Show full text]