Il Parco Faunistico del Riserva naturale di Monte Labbro l Parco presenta una nuova esperienza nel Ivariegato panorama dei parchi nazionali: ispiratosi al modello del wild park tedesco, tende a presentare infatti alcune specie ani- mali in condizioni assolutamente diverse da quelle la terra di di altre strutture simili, che assomigliano fi n troppo e Castel Vaiolo agli zoo. Le caratteristiche strutturali, le attività che vi si svolgono e gli itinerari didattici che vi vengono la frazione più distante dal capoluogo proposti, lo rendono un centro permanente di cultura (21 km). Di antica origine, attestato in un naturalistica. documento dell’ 868 col nome di Casa- Di grande rilievo sono le attività di conservazione di nale. Lo studio archeologico delle murature ha di Mandamento ha favorito un notevole svi- È stabilito che il palazzo fu fatto probabilmente luppo culturale. le Stabuoloriliano, passa sotto la giurisdizio- alcune specie animali, per le quali l’introduzione, ne degli Aldobrandeschi, della Repubblica la reintroduzione e il ripopolamento, costituiscono citato per la prima volta nell’860 d.C. Il edificare dal Marchese Ugo di Toscana, tra Da visitare numerosi edifici civili e re- di Siena e successivamente dei Granduchi di operazioni utili a favorire una generale tendenza al toponimo è forse riconducibile al latino il 970 e il 995. ligiosi, come le Chiese di San Leonardo, Toscana che lo uniscono ad Arcidosso. Fu centro riequilibrio. ÈA RX ET DOSSUM, una Rocca sul Dosso. Sor- Quello di Arcidosso è il più antico palazzo Sant’Andrea e San Niccolò, il Santuario amministrativo delle proprietà dei Marchesi La ge sulle pendici occidentali del Monte Amiata, extraurbano di governo ‘statale’ in Italia e uno della Madonna Incoronata con l’adiacen- Greca, dei quali rimane un elegante palazzo di Monte Labbro e Torre Giurisdavidica di origine vulcanica, contornata da boschi di ca- dei più antichi d’Europa. Qui probabilmente te Fontana Medicea, la romanica Pieve ad fronte alla Chiesa di San Giovanni, patrono del stagno, dove la ricchezza di storia, cultura, arte e abitavano i visconti del Monte Amiata nomi- Lamulas, il Convento dei Cappuccini, la nati da Ugo. La storia successiva ruota intorno citata Rocca Aldobrandesca e l’antistante paese. Al termine della frazione si eleva lo straor- ’area della riserva tradizioni si fonde con la bellezza naturale. dinario masso di Pietra Rossa. Il borgo si offre Il territorio si estende per 93,39 kmq, confi na alle vicende della famiglia Aldobrandeschi Teatro degli Unanimi, la fontana neogoti- naturale comprende che trasformarono e ampliarono la fortifica- ca in ghisa realizzata nel 1833 nelle fonde- come stupenda terrazza naturale affacciata sulla al suo interno anche con altri cinque comuni e comprende numerosi L piccoli borghi, il cui etimo è spesso signifi cativo zione. Nel corso del Trecento i senesi cerca- rie granducali di Follonica. valle dei torrenti Melacce e Trasubbie oltre che la vetta del Monte Lab- su un paesaggio aspro ed assolato che si estende di insediamenti molto antichi. rono più volte di espugnarlo, riuscendovi nel La vocazione turistico-culturale ha por- bro caratterizzata dalla 1331 grazie ad un lungo assedio guidato da tato alla creazione di strutture ad ampia fi no all’altro insediamento, l’Abbandonato, ri- presenza di alcuni edifi - Tra le frazioni di più consistente tessuto urba- volto verso la Maremma. Ad est, nei pressi della nistico spiccano , Stribuglia- Guidoriccio da Fogliano. Da allora Arcidos- fruizione sociale, come i punti museali sul ci di eccezionale importanza storico-culturale, in so e la sua Rocca, entrarono a far parte della Parco Faunistico dell’Amiata e su David grotta di Buca dei Paladini, sorge il sito medie- primis, la Torre Giurisdavidica, voluta da David no, , Bagnoli, San Lorenzo, Forna- vale di Castel Vaiolo individuato nel 2005. Le ci, Macchie, . Repubblica di Siena che vi stabilì uno dei Lazzaretti negli edifici del Castello. Lazzaretti perché lì “...troverà salvezza da un se- suoi undici Vicariati. A questo periodo risal- Importante la presenza dell’Associa- indagini archeologiche hanno confermato la ric- condo diluvio di fuoco e di sangue la famiglia eletta Il capoluogo, costituito da una parte anti- chezza, l’importanza e la datazione dei resti ma- ca e una moderna, collocato sui contrafforti gono gli ultimi interventi in funzione militare zione culturale Dzog-Chen, per la salva- da Dio”. L’inconsueta costruzione, originariamente sulla fortezza. Nel Cinquecento, durante la guardia della millenaria cultura tibetana, teriali. Dallo scavo sono state recuperate le più composta da tre celle sovrapposte a pianta circolare montuosi della valle fra l’Amiata e Monte antiche ceramiche medievali dell’Amiata oltre a Labbro, è contraddistinto dalla caratteristi- Guerra di Siena, fu, insieme con Montalcino, ospitata nell’area del Monte Labbro, nella murate a secco, con scala esterna a spirale, conserva uno degli ultimi baluardi fedeli alla Repub- Comunità di Merigar. un eccezionale nucleo di castagne tostate, il più attualmente solo il primo piano a tronco di cono, di ca forma conica con al vertice la massiccia importante del medioevo italiano. Rocca Aldobrandesca intorno alla quale si è blica. Con l’annessione alla Stato Mediceo, La ricettività è garantita da numerosi al- vago sapore nuragico. Al pari della Torre di Babele, ad Arcidosso venne instaurato un Vicariato berghi e strutture agrituristiche, il soggiorno Da qualche anno dalla sommità dell’Aquilaia gli cui forse fu ispirata, ha nel sottosuolo una profonda sviluppato il borgo medievale. appassionati di volo libero si lanciano con i loro Quando gli Aldobrandeschi vi fecero co- e nel 1588 un Capitanato di Giustizia con consente di assaporare piatti tipici della tra- grotta naturale dove è collocato un altare, meta di autorità sul settore nord-occidentale della dizione a base di castagne e la degustazione parapendii, sospinti dal vento fi no a valle. preghiera ancora oggi per gli ultimi Lazzarettisti. Più struire la torre maestra, intorno al 1100, la Rocca possedeva già un bel palazzo in pietra, Montagna. La funzione amministrativa man- di vino e olio di grande qualità. in basso sono visibili le rovine dell’eremo e della tenuta fino ad epoca recente come capoluogo chiesa. di due piani. Un fatto assolutamente eccezio- Testi a cura di: Adriano Crescenzi e Alessandro Bramerini - Foto di: Alessandro Bramerini Info: Comune di Arcidosso 0564 966438 Grafi ca: C&P Adver > Mario Papalini, Stefano Cherubini Pro Loco 0564 968084 Bagnoli Convento dei Cappuccini tesco raffi gurante La Montelaterone, Merigar Macchie, Pastorelli, Zancona Madonna del latte e San Lorenzo. Oggi Pieve ad Lamulas l primo insediamento sorse in prossimi- lle falde del Monte Labbro sorge la Co- Zancona illaggi adagia- tà della Pieve di Santa Mustiola, della centro di villeggiatura munità tibetana Merigar West, fonda- ti sui fi anchi e centro residenziale ntico castello, svi- Iquale si hanno notizie scritte a partire dal luppatosi su un Ata nel 1981 dal lama buddista Chogyal Vdel Monte fra i più suggestivi, 1205. L’importante edifi cio di culto, dotato di costone di arena- Namkhai Norbu, maestro Dzogchen. È un’area Labbro, circonda- fonte battesimale, era il luogo in cui veniva al confi ne con Castel A di circa 50h, diventata uno dei principali poli di ti dal verde dei ca- ria tra le valli dell’En- celebrata anticamente la festa del 5 di agosto del Piano. Nelle vi- attrazione mondiale della tradizione tibetana. stagni, olmi, ciliegi. cinanze sorge il Convento dei Cappuccini te e della Zancona, è in onore alla Madonna delle Nevi. documentato dal 1004. Sul territorio di Merigar si trovano: il Gompa Zone tranquille per Bagnoli ebbe una notevole espansione a (1593), costruito per volere di Ferdinando I o Tempio della Grande Contemplazione inau- passeggiate a contat- dei Medici per acquietare gli animi locali. Deve la sua importanza partire dal 1600, intorno al nucleo originario alla vicina Pieve di Santa Maria ad Lamulas, gurato nel 1990 dal XIV Dalai Lama; il Gran- to con la natura e la cordialità della gente che li nacquero altri borghi: Grappolini, Capannel- All’interno sono raccolte tele di Francesco de Stupa, un particolare monumento reliquario abita. Qui il Santo Davide, come ancora viene Vanni (Incoronazione della Vergine), di Giu- con la quale era strettamente collegato. Possesso le, Le Piane, Canali. Il paesaggio è contrad- dell’Abbazia di San Salvatore fu poi conte- che rappresenta l’illuminazione del Buddha; lo chiamato David Lazzaretti, trovò maggiore distinto da boschi di castagni e dalla bellezza seppe Nicola Nasini (San Felice da Canta- Zhikhang, che ospita la biblioteca che racco- seguito, tanto che a Poggio Marco, in qual- Fornaci, San Lazzaro lice). Accanto al convento è visibile la maesto- so fra gli Aldobrandeschi e la Repubblica di naturalistica della Cascata d’Acqua d’Alto, Siena, della quale seguì le sorti. Il borgo si sno- glie un’importante e preziosa collezione di testi che architrave è ancora impresso il simbolo meta di turisti e residenti. Di sicuro interesse sa cappella funeraria in trachite di Merope tibetani e la Sala del Mandala dove si prati- giurisdavidico. Il nome della frazione Zanco- n piccolo borgo, dirimpetto ad Arcidosso, Becchini del 1902 su disegno di Lorenzo da tra vicoli stretti e ripidi, che attraversano le architettonico, è la Cappella padronale della sopra un colle sovrastante il torrente Ente, due porte ancora rimaste (Porta Senese e Porta ca la Danza del Vajira; il Serkhang, la casa na, deriva dall’omonimo torrente. Natività o della Madonna del Presepe, chie- Porciatti, con all’interno una pregevole pala di dorata, con la segreteria. A Merigar, inoltre, hanno assunto una certa notorietà per la Sagra Ule cui acque hanno permesso fi orenti col- Galileo Chini (Assunzione della giovinetta). di Mezzo) e conducono alla cima dove torreg- setta settecentesca con altare di oltre tre metri tivazioni. L’origine del nome è senz’altro dovuta giano i ruderi della Rocca o Cassero Senese. sono presenti anche due istituzioni internazio- della patata, prodotto tipico della zona, come in peperino. Poco discosta dal Convento si trova la Palazzi- nali importanti: l’Istituto Shang Shung con la ceci e fagioli. all’attività artigianale che vi si svolgeva. I primi na, elegante villa secentesca della famiglia Gio- Da qui il panorama spazia su vigneti, oliveti e insediamenti si fanno risalire alla fondazione del prati fi no ad un orizzonte lontano. Alla base, pri- missione di preservare la cultura tibetana nella Santa Mustiola vannini edifi cata su progetto di Pietro Amati. sua purezza e integrità e l’Associazione per la vicino Ospedale di San Lazzaro del XIII seco- Altro motivo di suggestione nei dintorni di ma di giungere nella Piazza centrale, si incon- lo, struttura possente, anch’essa nelle vicinanze tra la Cappella delle Schiacciaie con preziosi Solidarietà Internazionale in Asia (ASIA) che Salaiola San Lorenzo, sul poggio di Montoto, è la co- ha come scopo di realizzare progetti riguardanti dell’Ente e sulla strada che conduce alla Pieve siddetta ara preistorica, antico forno fusorio affreschi quattrocenteschi e, successivamente, ad Lamulas. Importanti le enormi conche sca- la Chiesa della Misericordia con affreschi dei lo sviluppo socio-sanitario ed educativo. Salaiola iccola Sala, medievale. Sulla strada per Castel del Piano, In certi periodi dell’anno vengono proposti in- di derivazio- vate nel peperino a ridosso della costruzione. La cattura l’attenzione, la misteriosa Grotta di Nasini. Da via Petri si giunge alla Chiesa di chiesetta del borgo, al centro delle abitazioni, San Clemente del XIII secolo, con rifacimenti teressanti soggiorni per pratiche di yantra yoga Pne longobarda, Mago Merlino, così defi nita nell’immaginario del 1715, ben conservata, con altare barocco è posteriori; all’interno, pregevoli opere. e la Danza del Vajra, oltre ad incontri per gli luogo di ritrovo im- collettivo da tante generazioni. Una caverna sca- insegnamenti del maestro. portante. Frazione intitolata alla Madonna dei Fornaciai con la vata nella roccia alla base della collinetta, an- Poco distante, immersa in un secolare ca- stessa immagine venerata a Roma nel Rione di stagneto, appare la suggestiva Pieve di Santa distante dal capo- fratto celebrato anche dal poeta locale Giovan luogo, sulle pendici Santa Maria delle Fornaci. Al crocicchio con Domenico Pèri, che ne rafforzò il mistero. Maria ad Lamulas, luogo di straordinaria spi- San Lazzaro, infi ne, è visibile una delle croci ritualità, di cui si ha testimonianza fi n dall’853 del Monte Aquilaia. Nei pressi della frazio- che Baldassarre Audibert, predicatore solita- come cella dell’Abbazia di San Salvatore; ne sorge l’antica fattoria di Roveta, uno dei rio della prima metà dell’ottocento, soleva erigere. Montelaterone con il tempo divenne il più importante centro Gompa primi insediamenti abitativi (Casal Roveta) amministrativo e spirituale del lato occidentale che dettero poi origine al paese di Arcidosso. del Monte Amiata. Dal Giubileo del 2000 è Salaiola ospita due manifestazioni importanti: San Lorenzo, Convento Cappuccini, assurta alla dignità di ‘Chiesa Giubilare’. la Festa della Poesia, nel mese di giugno, con Montoto L’interno, classico esempio di struttura roma- poeti e scrittori da tutta Italia e la Festa della nica, a tre navate, porta i segni di una ricostruzio- Luna a luglio, momento suggestivo in occasione ne del 1268. Di grande interesse sono i capitelli, del plenilunio. mportante crocevia fra i castagneti i cui abi- La foresta del Monte Aquilaia, di grande tanti erano dediti all’agricoltura e in partico- con motivi zoomorfi ed antropomorfi . Nell’abside troneggia una stupenda statua lignea della Ma- interesse naturalistico, fa parte del Patrimonio Ilare alla cura del castagno. Del suo passato Agricolo Forestale della Regione Toscana. antico rimane solo la Pieve romanica dedicata donna di scuola senese del primo Quattrocento. a San Lorenzo. All’interno un affresco secen-