Venere Et Un’Altro Baccho, Con Certe Teste Pur Antiche
L’attacco di Giovanni Francesco Pico della Mirandola alla “Venus felix” e alla Stanza della Segnatura Luiz Marques HOME Universidade Estadual de Campinas - UNICAMP Il 19 settembre 1512, Giovanni Francesco Pico[1] (1469-1533), Signore di Mirandola e conte di Concordia, firma a Roma una celebre epistola indirizzata a Pietro Bembo (1470-1547). Se il destinatario era una delle personalità più brillanti delle corti italiane e, con Erasmo, il più influente letterato della sua generazione, il mittente era un filosofo che godeva di una posizione di grande prestigio nei circoli umanistici, essendo considerato dotato di una erudizione e di un sapere non inferiori a quelli di suo zio, Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494), della cui “Opera omnia” (1496) era stato editore e principale biografo[2]. Anche Paolo Giovio[3], nonostante la sua proverbiale malignità[4], riconosceva che: “La memoria e le prodigiose capacità di linguaggio di Giovanni Francesco Pico (…) lo distinsero nettamente tra tutti coloro che si dedicavano alle arti liberali e ambivano a scrivere”. Una testimonianza più vicina, quella di Fra Leandro Alberti[5], che lo aveva conosciuto bene, racconta che il conte portava incastonato in un anello un cammeo antico trovato nei suoi domini, con l’immagine suggestiva di Mercurio, nume tutelare degli eruditi: “tra li quali ne fu ritrovata una [corniola], ove era scolpito Mercurio, et presentata al di felice memoria signore Giovan Francesco Pico sìgnore della Mirandola, e Conte della Concordia, il quale per la pretiosità et bellezza sua, legara in oro la portava ne la mano, come io più volte ho veduto”. E Leandro Alberti compiange la sua morte con queste parole: “Certamente fu gran danno la perduta di tanto huomo alli litterati, concio fusse cosa che era peritissimo in ogni grado di dottrina, e in Greco, Hebreo, Caldeo e Arabico, in Humanita, Poesia, Logica, Philosophia, e Theologia, come chiaramente dall’opere da lui scritte, vero giuditio dar si può”.
[Show full text]