Numero 15 Settembre-Ottobre 2013

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Numero 15 Settembre-Ottobre 2013 ISSN 2280-8817 GALLERISTI IN FUGA CHELSEA È MORTA? CON PIO MONTI A TU PER TU CON CHI È EMIGRATO C’È CHI DICE NO DE DOMINICIS E ALTRE STORIE MENSILE - POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN A.P. 70% - ROMA - COPIA EURO 0,001 - COPIA 70% - ROMA A.P. SPED. IN S.P.A. MENSILE - POSTE ITALIANE IN RICORDO DI PAOLO ROSA FOCUS VERONA: PARLANO BIENNALI TOUR ISRAELE E MESSICO TESTIMONIANZE D’AUTORE FASOL - BARBERO - BRUCIATI QUATTRO CITTÀ E QUATTRO INTERVISTE REPORTAGE IN PAROLE E IMMAGINI anno iii numero 15 settembre-ottobre 2013 n anni di risorse carenti e calanti sarebbe innanzitutto buona norma, ancor prima di lamentarsi per i pochi quattrini e le scarse opportunità, mettere a frutto nella maniera più efficace e soprattutto più efficiente il poco che si ha. Strategico, in questo senso, poiché ottimizza per definizione, è saper utilizzare le reti, saper tirar fuori il potenziale dai network. Sia creandone di nuovi, sia attivando al meglio quelli esistenti. Tra i network esistenti e già a disposizione della nostra produzione culturale e artistica viene naturale pensare agli Istituti Italiani di Cultura. Piccole escrescenze di apparato, pseudo-parcheggi per politici in disarmo con l’imprimatur della chiara fama, stanno in realtà, in maniera disomogenea e senza neanche rendersene conto, svecchiando il proprio ruolo e, tra le altre cose, aprendosi all’arte TONELLI contemporanea. Ovviamente non accade in tutte le decine di sedi di questa “istituzione a rete” del Ministero degli Affari Esteri, tuttavia accade. Accade ad esempio a Parigi, accade a Madrid e a Istanbul con ormai abitudine e continuità. In questo numero del giornale parliamo di New York e accadrà prossimamente a Seoul. Tutto - questa è una specialità italiana - demandato alla capacità, MASSIMILIANO alla volontà, allo spirito di servizio e ai gusti dei singoli. Insomma: se c’è un bravo direttore si fanno le cose e si fanno bene, si promuove la cultura italiana in territori e capitali importanti, si produce cultura ex novo, si intessono rapporti con altre rappresentanze internazionali, si danno opportunità a chi le merita. Se invece il direttore non ha voglia o è appassionato di numismatica, ci si occupa solo di numismatica, con tutto il rispetto per la numismatica, ma con scarso ritorno degli investimenti e dei costi vivi che lo Stato profonde. Ed è un peccato tanto più evidente quanto più emergono Istituti che invece fanno il loro lavoro con costrutto. Peraltro i vantaggi di avere questo formidabile network al servizio del Paese sono più che evidenti. Organizzare mostre di artisti italiani all’estero “serven- dosi” del supporto degli Istituti significa abbattere i costi di location, significa abbattere i costi di ospitalità e dunque, se l’artista può vivere sul luogo dove esporrà per qualche tempo, probabilmente abbattere anche i costi di trasporto, perché le opere possono essere realizzate direttamente in loco. Significa poi poter beneficiare di spazi che non di rado sono autentici gioielli nelle rispettive città. Il palazzo su calle Mayor a Madrid, lo spazio nel quartiere di Pera a Istanbul col sorprendente teatro interno, per non dire di Parigi, di New York e di molti altri, posizionati sistematicamente in zone allettantissime. Resta il fatto che il primo obiettivo degli artisti italiani deve essere quello di farsi invitare, da soli e con le proprie forze, in mostre all’estero così da potersi confrontare su un piano internazionale. Tuttavia un network di spazi espositivi qualificati, con contenuti sempre e costantemente all’altezza, con una squadra di curatori a garanzia e con costi estremamente contenuti e facilmente (e auspi- cabilmente) affrontabili da privati (anche galleristi, perché no?) o da associazioni, potrebbe davvero aiutare. Ma un network funziona in maniera evoluta e intelligente quando - dovendo produrre cultura e conte- nuti - ha un coordinamento a cappello. Magari leggero, magari lieve, magari poco vincolante e scevro di lacci, paletti e burocrazie, ma comunque un coordinamento. Dunque, in concreto, cosa si propone? Si propone di creare in seno al Ministero degli Esteri (ma con una partecipazione, pesante, del Ministero della Cultura) un organismo snello che selezioni e vagli le stagioni di mostre (non più di due o tre all’anno per ogni sede) che gli Istituti Italiani di Cultura proporranno nelle loro sedi. Il tutto dedicato a una parte degli Istituti, non a tutti. A una prima selezione sperimentale di sedi che inizi a testare la possibilità di avere un direzione artistica, una grafica coordinata, una comunica- zione integrata (ufficio stampa, sito, social network, app), un obiettivo condiviso: promuovere per davvero l’arte italiana all’estero con la forza di un network che non è da tutti avere, che molti Paesi anche più avanzati del nostro ci invidiano e che, anche stavolta, non sfruttiamo come potremmo. 4 EDITORIALE a una dozzina d’anni lavoro per una casa editrice di Roma: prima come redattrice, poi anche come editor e ora come direttore editoriale. Sebbene non conosca né frequenti il mondo dell’arte in senso stretto, la mia professione si svolge all’interno della cosiddetta “industria culturale”: un complesso di attività che comprende non solo la produzione di materiali culturali ma anche la loro diffusione, comunicazione, valutazione; un ambito in cui la letteratura e l’editoria convivono con TESTA la musica e le arti visive, ma anche con l’organizzazione di eventi e il giornalismo. Riflettendo sulle dinamiche di questo vasto settore, un fenomeno che negli ultimi anni mi sembra evidente è quello del sostituirsi della forza della personalità alla forza MARTINA della competenza. Un ventennio di berlusconismo, televisivo e non, ha eroso alla base l’idea che lo studio, l’acquisizione di sapere, il possesso di un bagaglio di tecniche specifiche e di strumenti critici siano necessari per farsi strada professionalmente. Il biglietto da visita è diventato quello del carattere: simpatia, spigliatezza, voglia di fare; sensibilità, originalità, passione; capacità di farsi notare. Questo tipo di mentalità anti-intellettuale, la mentalità per cui chi “sa” è un pedante da sbeffeggiare, o un elitario da guardare con sospetto, ha trovato terreno fertile nella democrazia telematica da blog e da social network. Il preoccupante risultato è che, oggi, chiunque scriva si sente scrittore, chiunque faccia musica si sente musicista, chiunque abbia un’opinione su un libro si sente critico letterario, chiunque scatti una foto si sente fotografo. E spesso si ritiene che la passione per la lettura basti di per sé a dare accesso a una vita professionale nell’editoria. Non molti sembrano consapevoli del fatto che per lavorare nella redazione di una casa editrice è utile saper scrivere senza errori in un paio di lingue straniere, o saper usare uno scanner, o saper creare un file .epub, o conoscere il linguaggio HTML o anche solo la regola per la formazione del plurale dei sostantivi in –cia e –gia. (E il fatto che gran parte delle case editrici esternalizzino sempre più il lavoro, rinunciando a formare il proprio personale interno, non contribuisce certo a innalzare il livello di competenza generale nel settore.) Non fatico a immaginare che esista un corrispettivo di questa situazione nel mondo artistico: sempre più l’idea che arriva ai profani come me è che l’arte, specie quella contemporanea, vada sottratta a obsoleti para- metri tecnici o critici e fruita in maniera immediata, soggettiva; e che farla, capirla, parlarne, sia questione di sensibilità e di passione più che di competenza. Ritenere la letteratura e l’arte – nonché il fare libri, e il curare mostre – questione di sentire più che di sapere fa gioco a chi vuole ridurle a passatempo o a puro mercato, e privarle di valore conoscitivo, critico e, in definitiva, politico. Se in nome di un generico rifiuto della “casta” (la casta dei critici, la casta dell’“editoria tradizionale” ecc.) la cultura si pensa fatta solo di gusto, estro creativo, intraprendenza personale, e non più di abilità tecnica, di patrimonio cognitivo condiviso da accrescere e trasmettere, la si condanna all’irrilevanza. Proprio come, nella vita politica, la progressiva sostituzione della personalità alla competenza e l’idea che voler fare equivalga tout court a saper fare hanno portato agli esiti desolanti degli ultimi mesi. Quan- do cominceremo a invertire questa tendenza? Direttore editoriale di Minimum Fax L’ALTRO EDITORIALE 5 UN DECRETO LACUNOSO LA CULTURA NON BASTA QUALE CAPITALE? C’è il Decreto Bray. Il titolo attri- ’eravamo convinti che bastasse a competizione per la Capi- buitosi è Valore Cultura, quindi Cun nucleo sparuto di visionari, Ltale Europea della Cultura innesca aspettative. Il che è sempre artisti, creativi, musicisti… insom- 2019 sta entrando nel vivo, e non rischioso, soprattutto nella nostra ma, quelli che la Comunità Euro- soltanto perché si è concluso il Italia lamentosa per formazione e pea definisce “classe creativa”, per lavoro di preparazione dei dossier necessità. Già il fatto che ci sia è cambiare le sorti di una città, di un da parte dei candidati, che stando LUIGI SACCO un bel segnale, ma vorrei concen- quartiere. Le pratiche e le teorie di alle prime stime potrebbe segnare trarmi sul metodo. Il decreto toc- Richard Florida e della sua creative il record assoluto di partecipanti, PIER SEVERINO ca tanti settori della cultura, ma class ci avevano sedotto. Sembra- ma anche perché i me- FABIO manifesta il solito limite dei deci- va bastasse un museo, un teatro o dia nazionali e locali sion maker: si preoccupa solo dell’offerta una via di gallerie per riprendere danno al tema un risal- e mai della domanda. Si pensa quartieri difficili, aree da riattivare, to sempre maggiore. solo all’offerta istituzionale, SEGANFREDDO E come sempre CRISTIANO paesini in disuso o province dimen- a migliorarne l’efficienza, ticate. E così tutti a ricordare e con- accade in questi a renderla trasparente, vincere assessori e affini che “un festival casi, l’attenzione me- a liberarne (con le rilancia una città, che la ricaduta e blabla- diatica produce un feno- donazioni) le ri- bla, che se fai uno spettacolo, meno che ben noto: invece sorse.
Recommended publications
  • Since 2017 Bezalel Academy for Art and Design, MFA
    Hadas Maor Curiculum Vitae Professional Experience: Since 2017 Bezalel Academy for Art and Design, MFA Program, lecturer 2017 Bait LeOmanut Israelit, lecturer 2017 French Institute Focus Program 2016 Sculpture Quadrennial Riga 2016 Invited guest Lecture: Conservatism and Liberalism, appearances in contemporary culture 2015 Curator of the Israeli Pavilion, the 56th International Art Exhibition – la Biennale di Venezia 2014 Artist Mentor Artport, Tel Aviv 2012 The 2nd Ural Industrial Biennial of Contemporary Art Intellectual platform, invited guest Lecture: Contemplating the possibility of criticality within the field of visual art 2012 Lecturer of curatorial studies, School of Arts, Kibbutzim College of Education, Tel Aviv 2011 ARCOmadrid 2011, Professional Meetings, invited guest 2010 Professional visit to LA, organized by the LA-TLV partnership and The Jewish Federation of Los Angeles 2009 Study visit to Poland, organized by Adam Mickiewicz Institute, Warsaw 2007 Art Basel 2007, 7db platform for art professionals, invited guest Since 2006 Consultant to Bank Hapoalim Collection of Israeli Art 2006-2009 Consultant to the Angel Collection of Contemporary Art Since 2001 Curator of the Geny and Hanina Brandes Art Collection, Tel Aviv Since 1998 Independent contemporary art curator (The Tel Aviv Museum of Art, The Haifa Museum of Art, The Herzliya Museum of Contemporary Art, The Petach Tikva Museum of Art, The Ramat Gan Museum of Israeli Art, The Ein Harod Museum of Art, The Tel Aviv University Gallery and more) 1997 - 2005 Senior Lecturer
    [Show full text]
  • May 12-26, 2019
    JEWISH CONGREGATION OF NEW PALTZ PRESENTS theGLORY OF ISRAEL MAY 12-26, 2019 ramon crater tel aviv caesarea ariel sharon park jaffa SUNDAY, MAY 12 - Depart Newark with El Al nonstop flight #26 Visit Tel Aviv’s old city of Jaffa. Continue to the nearby, beautifully to Tel Aviv, leaving at 9:00pm. renovated Tahana (railroad station), with shops and cafes. MONDAY, MAY 13 - TEL AVIV (D) WEDNESDAY, MAY 15 - TEL AVIV (B) Upon arrival at Tel Aviv Ben Gurion Airport at 2:25pm, you will Visit the Ariel Sharon Park, one of the biggest environmental be met by a Ya’lla Tours USA Israel representative and transferred rehabilitation projects in the world. This once polluted land to your hotel for overnight. TAL BY THE BEACH is located just is now a flourishing park and the green lung of the country’s steps away from Metzizim Beach and Tel Aviv’s vibrant port, most densely populated urban region. Start with a short shopping, dining and nightlife areas. www.atlas.co.il/tal-hotel-tel-aviv lecture, followed by a film detailing the change from the Evening: dinner in one of Tel Aviv best restaurants on the beach. most famous garbage hill to a thriving modern green park. Drive to the Ayalon Institute, an underground ammunition TUESDAY, MAY 14 - TEL AVIV (B) factory that operated in 1948 in defiance of the British, You will be met in the hotel lobby by your private guide. Start your who prevented the Jews from buying or manufacturing tour today with an orientation tour of Tel Aviv, the largest and weapons in anticipation of the Arab invasion.
    [Show full text]
  • District Based Annual Report
    SFAC Commissioners Fiscal Year 2009-2010 P.J. Johnston, President At Large Maya Draisin, Vice President Media Arts JD Beltran At Large Rene Bihan Landscape Architecture Through August 2009 Nínive Calegari Literary Arts Through March 2010 John Calloway Performing Arts (Music) Greg Chew At Large Leo Chow Architecture Amy Chuang Performing Arts (Music) Topher Delaney Visual Arts Through March 2010 Lorraine García-Nakata Literary Arts Astrid Haryati Landscape Architecture Sherene Melania Performing Arts (Dance) Jessica Silverman Visual Arts Barbara Sklar At Large Cass Calder Smith Architecture Sherri Young Performing Arts (Theater) Ron Miguel Ex Officio, President, Planning Commission San Francisco Arts Commission Annual Report 2010 on District-Based Programming and Impact Gavin Newsom Mayor Luis R. Cancel Director of Cultural Affairs FY 2009-2010 www.sfartscommission.org A letter from the President of the Arts Commission and the Director of Cultural Affairs We are pleased to present to the Board of Supervisors and other City leaders this annual report on the activities and grants supported by the San Francisco Arts Commission during fiscal year 2009- 2010. For the past four years, the Arts Commission has attempted to provide Supervisors and the citizens of San Francisco with a picture of the varied ways that our agency interacts with the public, supports artists and arts organizations, and enriches the quality of life in many neighborhoods throughout the City. Each year we strive to improve upon the quantitative data that we use to capture this rich and complex interaction between City funding and the cultural community, and this year we are pleased to introduce statistical highlights drawn from information provided by San Francisco-based arts organizations to the California Cultural Data Project (CDP).
    [Show full text]
  • Espoarte Digital #81 E
    WWW.ESPOARTE.NET digital 81 Cover Artist arturo martini ½ IL GENIO DI MARTINI CELEBRATO A FAENZA E BOLOGNA Interviste Zhang Huan Adrian Paci Daniel González Alessandro Biggio Giovani AUTUMN SELECTION CHI SONO, COSA FANNO E QUANTO COSTANO IGrandiL MEGLIO DELLA NUOVAmostre STAGIONE 2013 IMaratona PROTAGONISTI DENTRO EBiennale ATTORNO ALLA KERMESSE 2013 VENEZIANA 20 settembre | 27 ottobre 2013 a cura di Pietro C. Marani e Carlo Sala GIUSEPPE GONELLA INVOLVED via luigi porro lambertenghi 6, milano tel 02 87246945 [email protected] www.galleriagiovannibonelli.it ESPOARTE DIGITAL WWW.ESPOARTE.NET ESPOARTE DIGITAL #81 ½ ACoverrturo Martini, Attesa (La Veglia), 1931-32, terra refrattaria, cm 213x145x63. Opera nella mostra “Arturo Martini. Creature, il sogno della terracotta”, Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni, 22 settembre 2013 – 12 gennaio 2014 Espoarte Digital è un progetto editoriale di Espoarte in edizione esclusivamente digitale, tutto da sfogliare e da leggere, con i migliori contenuti pubblicati sul sito www.espoarte.net e molti altri realizzati ad hoc. 81 #tagSU QUESTOcloud NUMERO SI PARLA DI... ½ ESPOARTE LA nuova stagione: LE GRANDI MOSTRE 2013 Registrazione del Tribunale di Savona Martini, De Pisis, Sironi, Carrà, Pollock, Baj, Albers, Kandinsky, Malevič, Filonov, Gončarova, n. 517 del 15 febbraio 2001 Cézanne, Antonello Da Messina, Warhol, Rodin, Escher, Collezione Unicredit, Renoir, Munch, Officina Pratese, Zurbarán, Seicento Lombardo, Cleopatra, Giovanni Fattori, Liberty, La ragazza Espoarte è un periodico di arte e cultura contemporanea edito dall’Associazione Culturale Arteam. con l’orecchino di perla, Wunderkammer, L. Fabro © Proprietà letteraria riservata. È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi pubblicati senza l’autorizzazione scritta della ART MASTERS IN GALLERIA: Direzione e dell’Editore.
    [Show full text]
  • Masterarbeit / Master's Thesis
    MASTERARBEIT / MASTER’S THESIS Titel der Masterarbeit / Title of the Master's Thesis “The Life of the 4th lHo rje drung, ‘Bri gung tulku O rgyan nus ldan rdo rje (1849-1902)” verfasst von / submitted by Doris Unterthurner, BA angestrebter akademischer Grad / in partial fulfilment of the requirements for the degree of Master of Arts (MA) Wien, 2019 / Vienna 2019 Studienkennzahl lt. Studienblatt / A 066 698 degree programme code as it appears on the student record sheet: Studienrichtung lt. Studienblatt / Tibetologie und Buddhismuskunde degree programme as it appears on the student record sheet: Betreut von / Supervisor: Univ. Prof. Dr. Klaus-Dieter Mathes, Privatdoz. M.A. Table of Contents Acknowledgements i On the Replication of Tibetan and Sanskrit Terms ii 1. Introduction 1 2. The ‘Bri gung bKa’ brgyud Tradition 3 3. Treasure Revelations 5 4. Geographical and Political Division of Khams in the Nineteenth Century 6 5. The Non-sectarian Movement 7 6. Nus ldan rdo rje 8 6.1. Outline of Nus ldan rdo rje’s Life 8 6.2. Students 9 6.3. Works 9 6.3.1. Treasure Revelations 10 6.4. Incarnation Line 11 7. Nus ldan rdo rje’s Monastery, lHo lung dkar dgon ‘og min thub bstan bshad sgrub gling 13 7.1. Structure of the Monastery 14 7.2. Incarnation Lines of the Monastery 15 7.2.1. The dBon sprul Incarnation Line 15 7.2.2. The gCung sprul Incarnation Line 15 7.2.3. The rGyal tshab Incarnation Line 15 8. Nus ldan rdo rje’s Biography 16 8.1. A Biographical Sketch of the Author, lHo bsTan ‘dzin nyi ma 16 8.2.
    [Show full text]
  • Ruth Asawa Bibliography
    STANFORD UNIVERSITY LIBRARIES, DEPARTMENT OF SPECIAL COLLECTIONS Ruth Asawa Bibliography Articles, periodicals, and other printed works in chronological order, 1948-2014, followed by bibliographic citations in alphabetical order by author, 1966-2013. Listing is based on clipping files in the Ruth Asawa papers, M1585. 1948 “Tomorrow’s Artists.” Time Magazine August 16, 1948. p.43-44 [Addison Gallery review] [photocopy only] 1952 “How Money Talks This Spring: Shortest Jacket-Longest Run For Your Money.” Vogue February 15, 1952 p.54 [fashion spread with wire sculpture props] [unknown article] Interiors March 1952. p.112-115 [citation only] Lavern Originals showroom brochure. Reprinted from Interiors, March 1952. Whitney Publications, Inc. Photographs of wire sculptures by Alexandre Georges and Joy A. Ross [brochure and clipping with note: “this is the one Stanley Jordan preferred.”] “Home Furnishings Keyed to ‘Fashion.’” New York Times June 17, 1952 [mentions “Alphabet” fabric design] [photocopy only] “Bedding Making High-Fashion News at Englander Quarters.” Retailing Daily June 23, 1952 [mentions “Alphabet” fabric design] [photocopy only] “Predesigned to Fit A Trend.” Living For Young Homemakers Vol.5 No.10 October 1952. p.148-159. With photographs of Asawa’s “Alphabet” fabric design on couch, chair, lamp, drapes, etc., and Graduated Circles design by Albert Lanier. All credited to designer Everett Brown “Living Around The Clock with Englander.” Englander advertisement. Living For Young Homemakers Vol.5 No.10 October 1952. p.28-29 [“The ‘Foldaway Deluxe’ bed comes only in Alphabet pattern, black and white.”] “What’s Ticking?” Golding Bros. Company, Inc. advertisement. Living For Young Homemakers Vol.5 No.10 October 1952.
    [Show full text]
  • Scarica Artribune Israel In
    ISSN 2280-8817 ISRAEL year i number 0 summer 2015 trilingual BIMESTRALE - POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN A.P. 70% - ROMA - COPIA EURO 0,001 - COPIA 70% - ROMA A.P. SPED. IN S.P.A. BIMESTRALE - POSTE ITALIANE INSIDE VENICE BIENNALE: DESIGN MUSEUM EXPO2015 INTERVIEW WITH TSIBI GEVA HOLON ISRAEL ALL ISRAEL: COLORFOOD THE ART MAP OVER THE WORLD Ucio culturale Ambasciata di Israele - Roma pagina artribune MARGUTTA Arcimboldo copia.pdf 1 16/04/15 08:54 “Our bodies “I nostri corpi Libera interpretazione di "Flora" Giuseppe ARCIMBOLDO Libera interpretazione are our gardens” sono i nostri giardini” William Shakespeare C M Y CM The MY natural CY CMY K choice Open your vegetarian art restaurant franchise i l a v M e t 9 g t 7 et u 19 a a g r r ia ce n food & art sin ilmargutta.com pagina artribune MARGUTTA Arcimboldo copia.pdf 1 16/04/15 08:54 “Our bodies “I nostri corpi Libera interpretazione di "Flora" Giuseppe ARCIMBOLDO Libera interpretazione are our gardens” sono i nostri giardini” William Shakespeare C M Y CM The MY natural CY CMY K choice Open your vegetarian art restaurant franchise i l a v M e t 9 g t 7 et u 19 a a g r r ia ce n food & art sin ilmargutta.com zero issue www.artribune.com director Massimiliano Tonelli vice-director Architecture, eco-sustainability, the fields of Marco Enrico Giacomelli tomorrow. The focus dedicated to Expo 2015 and to the Israeli Pavilion begins with the editor in chief Giorgia Calò words of the journalist Daniel Reichel… news editing & project management Santa Nastro contributors Christian Caliandro Elazar Cohen 10 Raphael Gamzou Hadas Maor Santa Nastro Daniel Reichel Ronit Sorek Aldo Spinelli Carlo Spinelli Art to eat.
    [Show full text]
  • Israel at 70 Challenges and Opportunities
    34th ANNUAL CONFERENCE OF THE ASSOCIATION FOR ISRAEL STUDIES ISRAEL AT 70 CHALLENGES AND OPPORTUNITIES June 25-27, 2018 BERKELEY INSTITUTE FOR JEWISH LAW AND ISRAEL STUDIES UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BERKELEY SCHOOL OF LAW BERKELEY INSTITUTE FOR JEWISH LAW AND ISRAEL STUDIES UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BERKELEY SCHOOL OF LAW Boalt Hall R239B Berkeley, CA 94720-7220 - 2 - 34th Annual Meeting of the Association for Israel Studies ISRAEL AT SEVENTY: CHALLENGES AND OPPORTUNITIES JUNE 25-27, 2018 | BERKELEY INSTITUTE FOR JEWISH LAW AND ISRAEL STUDIES, UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BERKELEY SCHOOL OF LAW, BERKELEY, CA PROGRAM COMMITTEE CLAUDE FISCHER & BOARD OF DIRECTORS, DR. BAT-ZION ERAQI KORMAN SHIRA OFFER ASSOCIATION FOR The Open University KENNETH BAMBERGER Sociology ISRAEL STUDIES of Israel Chair ELIE REKHESS & PAUL SCHAM PRESIDENT DR. RACHEL FISH RON HASSNER Arab-Israel Conflict DR. DONNA ROBINSON DIVINE Brandeis University Chair Smith College SARA HIRSCHHORN & DR. REUVEN GAFNI REBECCA GOLBERT YAACOV YADGAR VICE-PRESIDENT Kinneret College Conference Coordinator Zionism DR. YORAM PERI University of Maryland DR. RACHEL S. HARRIS SHARON ARONSON LEHAVI & AZIZA KHAZOOM & The University of Illinois YARON PELEG ESTHER MEIR-GLITZENSTEIN EXECUTIVE DIRECTOR Film and Theater Ethnic Identities DR. MOSHE NAOR DR. NAHAUM KARLINSKY University of Haifa Ben-Gurion University ILANA SZOBEL & OFRA BACKENROTH & PHILIP HOLLANDER ALEX SINCLAIR TREASURER DR. RAMI ZEEDAN Hebrew Literature Education DR. ILAN BEN-AMI The Open University The Open University of Israel TAL DEKEL NURIT NOVIS DEUTCH, of Israel Visual Arts LEON WIENER DOW & DR. NADAV SHELEF MICHAL SHAUL University of SHULAMIT REINHARZ & Religious Studies RACHEL HARRIS BOARD MEMBERS, Wisconsin-Madison Gender Studies ITAY FISCHHENDLER & SECOND TERM DR.
    [Show full text]
  • Mission Issue
    free The San Francisco Arts Quarterly A Free Publication Dedicated to the SArtistic CommunityFAQ i 3 MISSION ISSUE - Bay Area Arts Calendar Oct. Nov. Dec. Jan - Southern Exposure - Galeria de la Raza - Ratio 3 Gallery - Hamburger Eyes - Oakland Museum - Headlands - Art Practical 6)$,B6)B$UWVB4XDUWHUO\BILQDOLQGG 30 Saturday October 16, 1-6pm Visit www.yerbabuena.org/gallerywalk for more details 111 Minna Gallery Chandler Fine Art SF Camerawork 111 Minna Street - 415/974-1719 170 Minna Street - 415/546-1113 657 Mission Street, 2nd Floor- www.111minnagallery.com www.chandlersf.com 415/512-2020 12 Gallagher Lane Crown Point Press www.sfcamerawork.org 12 Gallagher Lane - 415/896-5700 20 Hawthorne Street - 415/974-6273 UC Berkeley Extension www.12gallagherlane.com www.crownpoint.com 95 3rd Street - 415/284-1081 871 Fine Arts Fivepoints Arthouse www.extension.berkeley.edu/art/gallery.html 20 Hawthorne Street, Lower Level - 72 Tehama Street - 415/989-1166 Visual Aid 415/543-5155 fivepointsarthouse.com 57 Post Street, Suite 905 - 415/777-8242 www.artbook.com/871store Modernism www.visualaid.org The Artists Alley 685 Market Street- 415/541-0461 PAK Gallery 863 Mission Street - 415/522-2440 www.modernisminc.com 425 Second Street , Suite 250 - 818/203-8765 www.theartistsalley.com RayKo Photo Center www.pakink.com Catherine Clark Gallery 428 3rd Street - 415/495-3773 150 Minna Street - 415/399-1439 raykophoto.com www.cclarkgallery.com Galleries are open throughout the year. Yerba Buena Gallery Walks occur twice a year and fall. The Yerba Buena Alliance supports the Yerba Buena Nieghborhood by strengthening partnerships, providing critical neighborhood-wide leadership and infrastructure, serving as an information source and forum for the area’s diverse residents, businesses, and visitiors, and promoting the area as a destination.
    [Show full text]
  • Featured Artist - Zhang Huan
    Creative Arts Educ Ther (2018) 4(1):58–65 DOI: 10.15212/CAET/2018/4/6 Featured Artist - Zhang Huan 艺术家聚焦:张洹 Stephen K. Levine The European Graduate School, Switzerland Abstract Zhang Huan, 張洹; born 1965, is an internationally known contemporary Chinese artist whose work has been exhibited in numerous galleries and museums both in China and in the West. He is best known as a performance artist in the West, making pieces involving his own body and that of others and often subjecting them to extreme conditions. However, even during this period of his work, Zhang Huan has always tried to show spiritual being manifesting itself through bodily suffering. In recent years his artwork has taken a more obvious spiritual turn, using ash from temple incense and often referring to Buddhist themes and images expressing the transitory character of human life. Keywords: Performance art, the body, spiritual being, life and death, Buddhism, temple ash paintings, Chinese tradition and modern art, expanding the boundaries of art, art and the political, questioning society, art and daily life 摘要 张洹,生于1965年,是一位国际知名的中国当代艺术家,他的作品曾在中国和西方的众多 画廊和博物馆展出。他对于西方最出名的是作为表演艺术家,经常通过让他自己和他人身 体处于极端条件下,来创造作品。 然而,即使在他的这段工作期间,张洹也总是试图通 过身体上的痛苦展示出精神上的主张。近年来,他的艺术作品采用了更加明显的精神转 向,使用了寺庙香火中的灰烬,并经常提到佛教主题和表达人类生活短暂特征的意象。 关键词: 表演艺术, 身体, 精神存在, 生死, 佛教, 寺庙灰画, 中国传统和现代艺术, 拓展艺术边界, 艺术 和政治, 质疑社会, 艺术和日常生活的界限 The following interview was conducted over the Internet in early 2018. 1. Stephen K. Levine: Your work as an artist has gone through many phases. Can you briefly give us an outline of your development? Zhang Huan: I moved from my hometown to Beijing and spent 8 years there as a professional artist.
    [Show full text]
  • Israel Museum Debuts New Body of Work by Internationally Acclaimed Israeli Artist Ilit Azoulay
    Israel Museum Debuts New Body of Work by Internationally Acclaimed Israeli Artist Ilit Azoulay Features Large-Scale Photographic Collages that Reveal Unknown Stories Behind the Israel Museum’s Collection and History Jerusalem (May 25, 2017) — A culmination of three years of on-site research at the Israel Museum, No Thing Dies premieres a new series of works by Israeli-based artist Ilit Azoulay. On view June 2 – October 28, 2017, the exhibition features large-scale digital collages that combine photographs of rarely seen objects and spaces inside the Museum, discovered by Azoulay after interviewing past and current curators, conservators, and archivists. Representing a web of stories and memories, the works are embedded with hidden layers of history relating to objects in the collection and the Israel Museum’s evolution since its founding in 1965. “It’s been a rare privilege to work with an artist for such an extended period and provide unfettered access to the inner workings of our Museum as an integral element to Ilit’s creative process,” said Dr. Noam Gal, the Israel Museum’s Horace and Grace Goldsmith Curator of the Noel and Harriette Levine Department of Photography. “Ilit embarked on an excavation to unearth alternative narratives that are not Under the surface only the very things could be apparent, but whose existence comprises the story of the Israel seen, 2017, inkjet print with gold leaf. Courtesy Museum. The result is a profound body of work that reflects of the artist and the Braverman Gallery. the subconscious of an institution whose mission is to protect and share with the public the full breadth of world culture.” In creating this series, Azoulay interviewed past and current Israel Museum staff members, using their testimonies as a guide for gathering information on rarely seen objects and spaces that carried special meaning for her subjects.
    [Show full text]
  • Stopping Time, Molding Mold
    Stopping Time, Molding Mold Tami Katz-Freiman Only through time time is conquered. 1 T.S. Eliot, Four Quartets, London: − T. S. Eliot, Four Quartets1 Faber and Faber, 1944, n.p. The entrance to the ground floor of the Israeli Pavilion at the Venice Biennale provokes an immediate sense of astonishment, awakened by the transformation of the pristine exhibition space into an abandoned, mold-covered site. A second glance beyond the patches of mold, which expand from the center of the floor out towards the corners and up the walls and columns, reveals pale traces of ornament, vestiges of a long-gone human presence. Insight then arrives in a flash through bodily sensations – feet touching the roughly textured floor, the scent of coffee combined with the odor of mold wafting down from the intermediate level: we have entered a deserted building. Yet before we can determine whether we are surrounded by real mold or by an image of mold laboriously created by the artist, the following becomes clear: this mold tells a story about wear and neglect, about the passage of time or about a time following a calamity. Welcome to the Israeli Pavilion! * * * "Sun Stand Still" (2017), Gal Weinstein's site-specific installation, structures the pavilion's internal space, which extends over three floors, into an ensemble shaped by a formal and thematic flow. Each part of the exhibition is directly related to works created by Weinstein over the past decade, so that his entire oeuvre seems to have been woven into a single, cohesive whole. This essay explores the conceptual connections between the different parts of this project, while examining them in relation to Weinstein's earlier works.
    [Show full text]