DALLA BUR AI CLASSICI in EDICOLA Woody E Altri Hanno Tutti
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PARLANDO «Con i pensionamenti previsti entro il 2009, dal prossimo 1˚ gennaio su 24 posti di DI.... 39 P soprintendente per i Beni archeologici solo sette persone avranno il grado per ricoprire il Allarme ruolo. È grave». È l’allarme che lancia l’archeologo e preside della Normale di Pisa Salvatore VENERDÌ 20 FEBBRAIO archeologia Settis in un’intervista che esce sul numero oggi in edicola dell’Espresso. 2009 Woody e altri hanno tutti DALLA BUR la voce di Oreste AI CLASSICI Era un grande doppiatore Prezioso anche per Fellini IN EDICOLA LA FABBRICA oody Allen, certo: da DEI LIBRI Prendi i soldi e scappa W in poi, praticamente Maria Serena sempre. Ma non solo. Palieri L’imitatore e l’imitato: Andreotti Oreste Lionello è stato un grandissi- [email protected] mo del doppiaggio italiano. Ha dato vita a una dinastia (sono doppiatori anche i figli Luca, Cristiana e Ales- acconta Gian Carlo Fer- sia), ha fondato nel ‘72 la sua socie- retti, nella sua Storia tà Cvd, ha firmato adattamento dia- dell’editoria letteraria loghi e direzione doppiaggio di nu- R in Italia (una Bibbia, merosi film (non solo comici: è suo nel campo), che il vec- anche Scene da un matrimonio di chio Angelo Rizzoli, varata la Bur, Bergman). E ha prestato la propria apostrofò così Luigi Rusca, il consu- inconfondibile voce a molti attori. lente che gli aveva suggerito l’idea: Poteva vantarsi di aver doppiato il «Lei mi ha imbrogliato. Altro che numero 1: è sua la voce di Charlie cultura! Con questi libri qui si gua- Chaplin nel ridoppiaggio italiano dagna un sacco di soldi». E questa (effettuato nel ‘72) del Grande ditta- frase ci fa tuffare dentro il dibattito tore. E in un ideale podio della comi- che avrebbe animato i successivi cità mondiale, Lionello occupa tutti sei decenni: cultura alta e bassa, Woody Allen in «Anything Else» Il comico in costume di scena i gradini del podio: ha doppiato an- qualità e popolarità, valore e suc- che Groucho Marx (nella Guerra cesso... La Bur ha festeggiato il ses- lampo e in altri film), Peter Sellers santennale in questi giorni. Nac- l’Unione Sovietica in piena guerra come un elegante grillo parlante di- (è una delle tre voci del Dottor Stra- que nel gennaio 1949 e mandò in fredda. Ma il personaggio a cui Lio- sneyano, che inseriva qua e là battu- namore di Kubrick, stranissimo libreria i primi titoli in maggio: I nello ha dato maggior notorietà è te satiriche. E poi, specie per gli spet- esempio di doppiaggio-trimurti: i promessi sposi, Teresa Raquin di Zo- stato quello di Woody Allen, proba- tatori più giovani, per gli spettacoli tre personaggi di Sellers avevano ri- la e Il fantasma di Canterville di Wil- bilmente il più difficile da doppiare, del Bagaglino diretti da Pingitore, spettivamente la voce sua), Jerry de, con la famosa copertina gri- poiché il regista-attore americano sia sulle reti Rai che Mediaset. Non Lewis (due film «sottratti» alla voce gio-sporco, senza immagini ma usa intercalari, pause, scivolamenti sempre si manteneva su alti livelli (e storica di Jerry, il citato Carlo Roma- con le ottime traduzioni e con le in- che sono la chiave stessa della sua d’altra parte i copioni non erano pro- no: Qua la mano picchiatello e Ben- troduzioni succintamente inattac- comicità, e per rendere i quali occor- prio dei capolavori) ma una imitazio- tornato picchiatello), John Belushi cabili, al prezzo di 50 lire per un te- re davvero grande arte vocale. ne su tutte ha fatto epoca: quella di (I vicini di casa) e un formidabile Ge- sto di 100 pagine e 100 lire, 150, Giulio Andreotti, con le orecchie ne Wilder nell’immortale Franken- 200 in corrispettivo con la crescita DOVE STA ZAZÀ IN TV? sporgenti all’indietro e i capelli tirati stein Junior (è lui che grida «Si! (modulare) delle pagine. 50 lire era Nel cinema italiano non è stato solo a lucido. Può! Fare!!!», obamiano ante-litte- un decimo di quanto costavano in doppiatore, ma anche interprete. Si ram). media i libri. Primissime tirature, contano almeno 50 film nei quali è BARRA A DESTRA CON SUCCESSO 10mila copie, ma già da settembre apparso. Tuttavia il cinema ha rap- Era nato il 18 aprile 1927 a Rodi, iso- UN COMPLICE PER FEDERICO si passò a 20mila e 30mila. Il target presentato solo una delle attività di la greca appartenente allora all’Ita- Ma c’è un altro capitolo miscono- era la classe media colta, in quel do- Lionello, quella più oscura, che si lia, e dopo che la famiglia si era tra- sciuto della storia del doppiaggio poguerra, e dopo-fascismo, affama- svolge in uno studio di registrazione sferita a Roma, aveva cominciato che vede Lionello protagonista: era ta di libri però, già allora, impoveri- con l’attore da doppiare che appare l’attività di attore nel 1953 nella uno degli uomini-orchestra (con ta. «Il» Bur restò per 23 anni il rifu- sullo schermo ma muove la bocca Compagnia del Teatro comico musi- Elio Pandolfi, Carlo Croccolo e Ali- gio dei lettori bulimici, ma anche, senza che ne esca un suono, e l’arte è cale di Radio Roma della Rai. Nel ghiero Noschese) che Fellini chia- col catalogo di 822 titoli, una mera- proprio quella di trovare sempre il 1954 era approdato in televisione mava per «chiudere» i film, chieden- vigliosa risorsa per chi insegnava e cosiddetto labiale, affinché voce e con la trasmissione per ragazzi Mar- do loro di doppiare personaggi che chi imparava. I Canti di Leopardi movimento delle labbra siano in per- ziano Filippo, poi via via in trasmis- avevano magari mezza battuta. Co- vendettero 140mila copie, La sona- fetta sincronia. sioni comiche e di cabaret, fino a far me ha brillantemente spiegato Tatti ta a Kreutzer di Tolstoj 110mila. In Poi, per lui, ci sono la radio (un parte del gruppo che negli anni ’60 Sanguineti nel libro Voci del varietà un certo senso quella Bur (nei de- numero infinito di trasmissioni) e la dette vita al Bagaglino, vero crogiuo- (edito nel 2005 dalla Fondazione cenni successivi l’albero avrebbe rivista, sempre accanto a grandi no- lo di nuovi attori e cantanti, da Enri- Fellini di Rimini), per Fellini il dop- gettato molti nuovi rami) fu l’equi- mi come Walter Chiari, Aldo Fabrizi, co Montesano a Gabriella Ferri, a Pi- piaggio era una continuazione delle valente dell’operazione classici lan- Renato Rascel, Carlo Dapporto, Lau- no Caruso. La compagnia del Baga- riprese, il momento in cui il film dav- ciata dai quotidiani negli anni scor- retta Masiero. glino si trasferirà poi al Salone Mar- vero nasceva; e Lionello era, in quel- si. Con un paio di differenze: il com- Il pubblico televisivo lo ha cono- gherita di Roma con spettacoli come la fase, un complice prezioso. Ria- mendator Rizzoli non pubblicizzò sciuto anche per trasmissioni come Il ribaltone (1976), Biberon (1987), scoltate con attenzione Amarcord e affatto la sua creatura; e chi compra- Dove sta Zazà? (1973), Mazzabubù nei quali Lionello e compagni daran- Prova d’orchestra: fa mezzo film da va «un» Bur lo leggeva, mentre chi (1975), per le sue presentazioni in no inizio ad una satira di grana gros- solo, cambiando voci e accenti. Por- ha riempito gli scaffali di botto con Al Paradise, nel quale legava i vari sa, spesso qualunquista e orientata a tentoso. intere collezioni in allegato, quei li- numeri, con in testa una bombetta, destra ma di indubbio successo.● ALBERTO CRESPI bri, poi, li avrà letti?●.