di gallerie, fondazioni, fiere, premi . Proprio uno scenario da nell’ambito del più squallido pressappochismo nostrano, secondo il quale non solo il risultato viene accomodato, ma non ci si cura neppure di nascondere la magagna. Insomma, una vera orgia di denaro sotto forma pilotate premiazioni con discutibili, esiti con patetico, del ha moltiplicazione La premi. i Ancora: mettiamo? la Come Svizzera. e Unito Regno Spagna, Francia, per una solo due; di più non States gli e Germania La internazionali. velleità con d’arte fiere (!) quattro avere ad industrializzati paesi grandi i tra l’unico restiamo questo: tutto di Niente all’estero? contrattuale potere il e qualità la aumentandone dell’offerta quantità E allora, negli scorsi mesi, “non sprecare la crisi” è stato un po’ un mantra tra economisti illuminati e pensatori e illuminati economisti tra mantra un po’ un stato è crisi” la sprecare “non mesi, scorsi negli allora, E cultura...). di servizi, di beni, (di produzione alla approccio proprio il insomma, migliorare, Per operative. modalità le soprattutto e processi i prodotti, i adeguare per utilissimi infatti sono economica debolezza di Transitiamoperiodi I bruttissima. cosa una è sprecata crisi una brutta, cosa una è crisi una se che pensiamo poi ma atto, Prendiamo dicono. ci parte, questa a ottant’anni da economica crisi grande più la dentro realmente servirebbero al sistema (un fisco più equo, una meritocrazia vera nell’assegnazione dei ruoli chiave in musei e istituzioni, una riforma radicale della formazione accademica, una accademica, formazione della radicale riforma una istituzioni, e musei in chiave ruoli dei nell’assegnazione vera meritocrazia una equo, più fisco (un sistema al servirebbero realmente non avràfattoilsuo lavoroeconunsettorechenonha mosso unditopersfruttarneilpassaggio. Nonunbelviaticoperentrare negli anni‘10diquestostrano,indecifrabile secolo.(m.t.) servita a far tornare in auge critici e teorici, che continuano invece a esser surclassati dai curatori (o dalle (o curatori dai surclassati esser a invece continuano che teorici, e critici auge in tornare far a servita è crisi neppure millantata questa perché Già, mondi”. “pensare a iniziare a e mondi” “fare di smetterla a - all’interno che troverete articolo un in Sigolo Alfredo come dice tendenza - pubblici), nessuna spazi gli per campanilismo vetero-provinciale che moltiplica l’offerta a dismisura. E le fiere? Vi risulta che la che risulta fiere? Vi le E dismisura. a l’offerta moltiplica che vetero-provinciale campanilismo stesso quello dimostrando sé di peggio il dando sta paese nostro il riviste, alle Quanto precedenti. annate alle inferiori leggermente ritmi con seppur gallerie, nuove aprire ad continuato è si anzi privati, espositivi e italiano “sistema” del mosaico il compongono che tasselli dei nessuno in internazionale. Non sono diminuiti, anzi sono forse aumentati, i collezionisti. Alcuni di loro, addirittura, hanno ulteriormente investito aprendo spazi, “pulizia” musei privati, fondazioni. Non è stata fatta selezione negli spazi sana una stata è vi Non stata. sia vi crisi vera che concesso non e Ammesso grande. alla lui, anche sprecata l’abbia crisi la che è sensazione La dell’arte? mondo il E profonde. riforme con infierire opportuno è non crisi, la c’è che visto cui, secondo contrario al ragionamento tipico il passato È meritocratico. senso in riforma nessuna arte Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 - Firenze Copia euro 0,0001 . architettura Exibart. . design . musica free |annoottavo |numero sessantuno|novembre -dicembre duemilanove |www.exibart.com . moda . filosofia Ventinove . , non c’è che dire... In tutto questo, neppure un cenno di cambiamento delle modalità operative, nessun segnale nella direzione delle cose che hitech . teatro . videoclip crisi-più-profonda-dal-Ventinove crisi-più-profonda-dal-Ventinove . editoria piattaforme curatoriali piattaforme à la page la à . cinema onpaper . L’Italia la crisi l’ha ampiamente sprecata: nessuna riforma delle pensioni, della giustizia, della pensioni, delle riforma L’Italianessuna . sprecata: ampiamente l’ha crisi la abbia consigliato agli organizzatori di fondersi, di fare massa critica, di diminuire la diminuire di critica, massa fare di fondersi, di organizzatori agli consigliato abbia . , santiddio che locuzioni!). Ci ritroveremo ad accogliere il 2010 con una crisi che crisi una con 2010 il accogliere ad ritroveremo Ci locuzioni!). che santiddio , gallerie . danza . trend . mercato . politica . vip governance . musei sostenibile . gossip

4retrocover Il sommario di questo numero è a pag. 36 Exibart.onpaper sondaggi. http://sondaggi.exibart.com

Con questa crisi economica.... CASTELLO DI RIVOLI. CHI VORRESTI COME DIRETTORE?

ci rimettono le giovani gallerie 12,72% m. gioni 15,19% si fa selezione sulla qualità 31,58% d. birnbaum 25,95% sopravvive solo chi è al vertice 23,25% c. christov 23,42% tutti se ne approfittano 12,28% a. bellini 15,19% ci vanno di mezzo gli artisti 20,18% c. basualdo 20,25% vignetta

mandateci le vostre vignette sull’arte a: [email protected] sexybart. i perché del mese la TERNA SPAM BENEDETTA BONICHI Sta migliorando il suo appeal. Sta diventando un appuntamento (AF)FARE MONDI di ferruccio giromini fisso. Sta assumendo un profilo istituzionale. Ha una dotazione La vecchia signora i suoi anni non li finanziaria di tutto rispetto e sta divenendo anche un vero e pro- dimostra davvero. Tonica, internazionale, prio “brand” nella fin troppo affollata costellazione dei premi d’ar- sulla bocca di tutti. E soprattutto visitatissima. La Biennale di Venezia (che te contemporanea. Proprio per questo noi non capiamo perché OKsi chiude proprio in questi giorni) ha stracciato tutti i suoi record. il Premio Terna si ostini a consentire e incoraggiare una pratica Biglietti strappati, giornalisti accreditati, cataloghi venduti. Il barbarica come il voto-via-internet. Dando la stura all’autopro- modello di mostra che, come la Settimana Enigmistica, vanta mozione selvaggia di schiere di artisti che (via mail, via sms, via numerosi tentativi d’imitazione non mostra la corda neppure facebook o a voce) questuano il voto di amici e conoscenti. Un nel bel mezzo della buriana della crisi economica. E così ecco i premio che deve e vuol essere prestigioso è compatibile con numeri da capogiro anche per la non troppo coraggiosa edizione questo inelegante mercimonio? “Fare Mondi” di Daniel Birnbaum.

ARTE PUBBLICA ALL’OSPEDALE AMACI EXTRASETTORE Chiamateci cattivi. Chiamateci perfidi. Chiamateci insensibili. Ma Siamo in Italia, per cui non ci si stupisca troppo se si loda qualcuno che fa - egregiamente - il lavoro per cui è nato, insito nella sua siamo assai convinti che il problema del deficit di arte pubblica stessa ragione sociale. Come AMACI, l’Associazione dei Musei nel nostro paese e i problemi della sanità e del sociale in Africa d’Arte Contemporanea Italiani, che va a presenziare - ospite del siano due questioni da affrontare su piani differenti, con stanzia- Telecom Italia Future Lab - il Festival della Scienza di Genova. menti dedicati. E soprattutto siamo convinti che ciascuno debba Alla ricerca di un pubblico vasto, giovane e curioso, e soprattutto fare il proprio lavoro. Si sta cercando in ogni modo di convince- “extrasettore”, al quale dire che ricerca e creatività sono parole re gli enti pubblici a far funzionare finalmente quella “legge del che alla scienza accomunano anche l’arte dei nostri giorni... 2%” che obbliga i grandi cantieri a dotarsi di opere d’arte a mo’ di ornamento monumentale. Se i soldi faticosamente ricavati MAC(RO MA)XXI vengono poi destinati dall’artista vincitore alla costruzione di un Ne ha fatta di strada la nostra proposta di qualche mese fa di ospedale in Sudan, il messaggio che noi - come sistema dell’arte inaugurare insieme MAXXI, MACRO e Museo del Novecento. In realtà quest’ultimo si è un po’ defilato per lo scarso interesse - mandiamo ai politici è il seguente: “L’arte pubblica non serve, della politica milanese sull’evento, ma la sinergia tra MAXXI e pensiamo alle popolazioni derelitte del mondo”. Con questo ra- MACRO si rafforza. Si rafforza a tal punto che l’assessore alla gionamento non dovrebbero esserci mostre, biennali, collezioni La conversazione platonica cultura del Comune di Roma Umberto Croppi si è dichiarato, pur Trittico pubbliche. Non dovrebbero esserci neppure musei. È un benal- di inaugurarli insieme, disposto a modificare la data dell’opening “Le mie ossessioni: la realtà e l’amore”. Oh, trismo con venature buonistiche che non ci appartiene. Ed ecco del comunale MACRO a seconda delle necessità e dei tempi dello finalmente qualcuno che non ci gira intorno, che non perché non capiamo l’opera di Massimo Grimaldi vincitrice del statale MAXXI. si vergogna di voler andare al nocciolo della vita, concorso d’arte pubblica del Maxxi e non comprendiamo chi ab- del nostro passaggio su questo pianetino sperduto. bia deciso di farla vincere. Benedetta Bonichi (Alba, 1968) è una gloriosa amazzone della volontà e della ricerca delle verità DEAD OF (CITY)LIFE? (plurali, attenzione, non si dimentichi che la verità Perché, perché, perché. Una sinfonia di perché! A gran voce ANGELI MA SOPRATTUTTO DEMONI non è mai una sola). Tanto per cominciare, esce da sarebbe da chiedersi il perché la questione del museo d’arte studi articolati, ampi e profondi: di storia, filosofia, Angeli come il Franco Angeli grande pop-artista romano degli contemporanea di Milano debba sembrare sempre sul punto di anni d’oro. Demoni come i demoni di un mercato che non riesce antropologia, filosofia del linguaggio, etologia, esser risolta per poi, però, ripiombare nell’incertezza più profon- a essere “pulito” e ad assegnare ad artisti assolutamente geniali paletnologia, mica bazzecole. Dalle scienze umane da. Da qualche tempo sembrava assodato: il museo si farà nel (non solo Angeli, ma anche Tano Festa o Mario Schifano...) il all’estetica, poi, il passo non è più lungo della valore che meritano. È di inizio ottobre la notizia: sgominata una gamba, se nel ‘99 la risoluta trentenne sposa le nuovo quartiere CityLife, in mezzo alle torri di Zaha Hadid, Arata banda di falsari di opere di Franco Angeli. 650 opere contraffatte, due ottiche non convergenti combinandole in un Isozaki e Daniel Libeskind. Già, peccato che tra crisi economi- altre 1000 già vendute. I responsabili? Gli stessi che curavano gioco a sua volta ottico, antico quanto la caverna ca, crollo del mercato immobiliare, lentezza della burocrazia, il l’archivio storico ufficiale dell’artista. Andando avanti così, il di Platone. Le ombre. Quelle proprie, vabbè, le nuovo development è ultimamente messo seriamente in forse. lavoro di questi artisti avrà un mercato sano forse tra duemila abbiamo letteralmente addosso, ma quelle portate C’è chi dice che al posto delle torri ci sarà un grande parco e anni! ci permettono addirittura di uscire da noi stessi. qualche residenza di lusso griffata dalle archistar di cui sopra. E, Ed ecco che questa benedetta artista fa di più; manco a dirlo, addio museo... CARROZZONE RIVOLI inventandosi un’arte a raggi X, e amalgamandola Non possiamo tirarci indietro: parliamo del Castello di Rivoli. da un lato con l’intervento manuale e dall’altro con Il più importante museo d’arte contemporanea italiano, l’unico le tecniche digitali, dà vita (una vita d’apparenza realmente internazionale, privo di direttore, privo di prospettive, quanto mai mortifera!) a sorprendenti radiografie un po’ più privo di soldi e destinato ad alcuni mesi di stop. Un bel di esseri - perlopiù umani, ma non sempre e non pasticcio, non c’è che dire. Come rispondono i soci del museo? solo - che attraggono e respingono come solo ciò Nominando un bel consiglio d’amministrazione (e già il fatto che i che ha in sé qualcosa di numinoso, sacro e terribile musei debbano avere un consiglio d’amministrazione, vabbeh...) è in grado di fare. Prendiamo fiato. Ad esempio: vedodo piop pieno zeppo di politici e politicanti locali. Niente di più azzeccato abbiamo davanti la radiografia di una sirena nel bel per un museo che dovrebbe avere il mondo come prospettiva. mezzo d’un fiero pasto, di una donna-octopus, di Ovvio, poi, che il consiglio si sia espresso di conseguenza, una femmina-uccello. Liberati dalla schiavitù della nominando un presidente (Gianni Minoli, per carità, niente da luce che sulla materia scivola, le vediamo infine dire...) che ha candidamente ammesso di non essere più entrato attraverso se stesse, e perciò stavolta con stupore nel museo dopo l’apertura degli spazi nel 1984... le percepiamo più vere del vero. Ci è più facile, oggi, prestare fede a una radiografia che a una SE L’ACCADEMIA DÀ IL PEGGIO DI SÉ fotografia. A forza di scrutare nel buio, guidati dalla Professori che professano, baroni che barano, politici che radiologa Bonichi, forse possiamo aspirare a una parlamentano, decisori che producono decisioni che si Illuminazione. Non fermarci sulla superficie, andare Un vedodoppio particolare, per sovrappongono le une alle altre. E tutti che litigano con tutti. Con oltre. E lei continua ad andare oltre, costruendosi una questo numero. Da una parte la quale obiettivo? Ma è chiaro: mantenere il più possibile i propri carriera internazionale di cui in Italia si percepiscono comunicazione e le inserzioni privilegi e le proprie rendite di posizione a dispetto di tutto, appena echi molto attutiti. Ma l’ultimo atto si è della nota galleria Cardi Black specialmente del bene comune. Avete proprio capito bene: è il recitato adesso a Roma, alla Galleria Tricromia. I Box, dall’altra le opere dell’artista ritratto del panorama che si osserva guardando verso Brera e nuovi potenti Essays in Love vedono aitanti scheletri Dimitrij Prigov. In entrambi i casi seguendo il circotogni che si è creato attorno allo spostamento umani, d’ogni sesso, scatenare i loro sensi manco il gioco è “asciugare” la parola dalle e alla riqualificazione di quella che fossero tutta carne. L’effetto è molto spiazzante, sue consonanti. è ancora, a dispetto di tutto, la più non solo superficialmente. Vedere la Morte che fa importante accademia italiana. E la l’Amore non è cosa di tutti i giorni, e intanto certi più importante pinacoteca di Milano. ineludibili dubbi esistenziali vengono a galla. KO

8opinioni Exibart.onpaper

ergo sum

l caffé di Duchamp. “Tutto è tautologia tranne il caffé nero perché è un controllo dei sensi”, affermava Duchamp in un’intervista. Quello che viene definito a torto il “padre del concettualismo” in realtà era un aspirante artigiano che non ha mai rinunciato all’uso delle mani: “Sono decisamente per il lavoro manuale. Spesso riparo oggetti”. D’altra par- te non si spiegherebbe diversamente la sua attenzione maniacale verso oggetti comuni come scatole, valigie, scolabottiglie, ruote di bicicletta chiamati in seguito ready-made. econo-mia Non cercava un’idea. Era sedotto dai dispositivi, dagli scacchi, dalle macchinazioni, procedure cheI richiedono un savoir faire e un saper pensare. Ciò che è andata perduta, dopo Duchamp, La tivù fa male ai bambini” diceva in uno dei suoi è la sua inestetica: se il ready-made è preso per opera d’arte, e dunque istituzionalizzato, ultimi saggi degli anni ‘90 Karl Popper. Noi econo- fallisce nel suo intento, se invece preserva la sua estraneità, trasforma il gesto stesso in misti della cultura potremmo invece dire “le fonda- opera. I nipotini di Duchamp, oggi, fanno esattamente il contrario: istituzionalizzano il ready- zioni per la cultura fanno bene alle imprese”. Non made riducendolo a “opera d’arte” in virtù del concetto che lo istituisce come tale. È appunto è chiaro intendere quanto le aziende ne abbiano la rigida tautologia di cui parlava Duchamp, a cui però preferiva il variegato aroma del caffé. È consapevolezza, però costituire fondazioni che, at- il destino dell’inflazione del ready-made. I concetti hanno una storia, come le cose. Sono pro- traverso gli strumenti più vari, contribuiscano alla produzione duzioni dell’uomo. Essi si producono una prima volta come evento (Duchamp...), poi ritornano e“ diffusione di arte e cultura svolge una consistente azione sotto forma di farsa. La trovata più spettacolare non basta a fare un evento artistico. Resta di comunicazione ma soprattutto porta reputazione. In questo momento di crisi economico- una trovata, come quella di Gregor Schneider, che ha esposto un malato terminale (ready- finanziaria, le imprese, soprattutto quelle più intelligenti, si stanno ripensando. La crisi è più made vivente in via di estinzione) in una galleria. Cose del genere richiedono fiumi di parole sociale che economica, nel senso che l’economia ne è il riflesso tangibile, la punta dell’iceberg: per “capirle”. Diversamente resterebbero chiusi nel loro spettacolare concettualismo, oppure sono definitivamente caduti i modelli capitalistici tradizionali, le formule finanziarie, ma anche verrebbero scambiate per diramazioni del trash televisivo. Assistendo al disfacimento biologico l’industria come è stata concepita e sviluppata nel XX secolo. I Paesi emergenti sono cresciu- del corpo si crede di avere un rapporto con la morte. È come credere che la sessualità sia nel ti ed evoluti e i Paesi leader (Stati Uniti ed Europa) non hanno avuto l’accortezza di intuirlo sesso - miraggio della pornografia - o l’identità di una persona nel volto, miraggio dell’identikit con anticipo. La produzione di commodities risulta tipico delle carte d’identità. Questo è il sintomo più generale del fatto che il concetto stesso è indifferenziata, La relativa tecnologia produttiva diventato un feticcio. Nella lunga storia dei feticci, il concetto vi arriva per ultimo. Dall’immagi- è alla portata di tutti: il risultato è l’irreversibile ne-idolo al concetto-idolo, si dispiega la tormentata storia dell’arte moderna e contemporanea, spostamento verso i Paesi a basso costo di ma- ma anche della filosofia. Tutta l’arte s’è fatta concettuale e non sa più riconoscere dov’è la ma- nodopera. Quelli più industrializzati, per essere trice dei propri concetti. “L’arte concettuale è buona solo quando l’idea è buona”, ha affermato competitivi, devono essere innovativi e tecnologici, Sol LeWitt nel ’67. Dopo mezzo secolo, non siamo più riconoscendo in questi due vocaboli i valori di tradizione, sperimentazione e creatività. Si è nelle condizioni di individuare un buon concetto da uno aperta una nuova era, nella quale l’idea e il carattere riassumono centralità nella società. Co- idiota. Tanto i concetti-idoli affollano le manifestazioni sicché l’arte e il bello crescono nella scala valoriale collettiva: espressione ne sono il design nel- artistiche, e non da ora. La presenza inossidabile del la produzione industriale, e l’intelletto nel lavoro umano. Tante aziende stanno capendo questa kitsch, il totalitarismo del banale che popola il mondo evoluzione e vi stanno orientando il timone delle decisioni. Fra le operazioni intraprese sembra dell’arte si beano di questa unzione concettuale senza mostrare una lungimiranza speciale la creazione di fondazioni che per il loro status sociale la quale sarebbero quel che sono: un’accozzaglia di sciocchezze da discount. Dal concetto contribuiscono significativamente allo sviluppo del marchio del “patron”, quello che in gergo di al concettualismo, dalla forma alla formula, dalla produzione all’inflazione, è in questo teatro marketing si chiama enrichment. Per tanto tempo si è cercato - attraverso la pubblicità princi- dell’abbondanza che le idee implodono per ecces- palmente - solo la notorietà, l’awareness. Oggi non è più così; conta la rilevanza, il prestigio, i so, come è accaduto all’idea di corpo. Il corpo valori: sono questi a determinare le vendite! Attraverso la sua azione, che consiste nel distribu- come passione, come desiderio è dagli artisti ire risorse economiche a progetti e organizzazioni sociali e culturali, la fondazione contribuisce costantemente eluso, mortificato, negato. Si a costruire e saldare una rapporto con la comunità che spesso sembra assente, distante o mostrano invece corpi sacrificali, repliche os- addirittura vuoto. La crescita dimensionale e la corsa al fatturato hanno distratto le aziende dal sessive del Cristo in croce, ferite corporali, corpi consumatore, che oggi non è solo colui che acquista o potrebbe acquistare, ma è quello che si umiliati... Tutta una religione nichilista basata sul informa, ne discute e se ne fa un’opinione. La democratizzazione dei media attivata dalla rete concetto di sacrificio, concetto-idolo, tutto un internet ed esplosa con i social media ha creato per effetto una consapevolezza critica molto monoteismo autoreferenziale infarcito di patolo- forte, condivisa, che si confronta ed è parte attiva nel processo di uso e consumo. L’arte e la gie personali, di viscere a cielo aperto, di oggetti cultura, che più di tutti esprimono identità, unione e condivisione, possono essere degli asset macchiati, oggetti-pattumiera, scenografie isteri- sui quali investire nel percorso di brand enrichment. La responsabilità sociale d’impresa che che... Tutto quello che il capitalismo-rapina degli la Commissione Europea ha sostenuto con un Libro verde nel 2002 ne è l’ufficializzazione. Le ultimi anni è riuscito a fare dell’uomo è lì, esposto prime imprese a farsi avanti sono state quelle più “intrise” di creatività: la moda, i gioielli, l’illumi- senza alcuna controffensiva estetica. Un’estetica notecnica, l’arredamento, l’informazione, la motoristica. Sono poi arrivate le imprese a bassa nichilista e passiva che ricorre al concetto e al caratterizzazione di prodotto, come quelle di assicurazione e credito. Ma mancano all’appello packaging per giustificare la propria umiliazione ancora tante altre, sopratutto le più “liquide” come cassa: edilizia, finanza, telecomunicazioni, e trasformarla in prezzo, in valore, in argomen- che - diciamolo - sulla reputazione hanno molto da lavorare. to di discussione e di accettazione. Quanto più le opere simulano un contenuto che non han- Fabio Severino no, tanto più sono succubi delle protesi fruitive, vicepresidente dell’associazione economia della cultura cioè di quelle condizioni che ambientalmente gli addossano un valore uguale da Tokio a Parigi, da New York a Londra. Il modello universale di questo sistema comunicativo ad alta definizione fruitiva è il packaging: l’involucro che accoglie l’opera, la sua ambientazione. La configurazione di una shop-window che delimita uno spazio irreale (luci, suoni, oggetti posizionati in modo da comunicare uno spazio magico, separato da quello quotidiano che è quello del pubblico). Il po- tere dell’immagine nella nostra cultura costringe gli artisti a “vestire” le loro opere secondo un UN SACCO BELLO modello fruitivo pubblicitario; tutto ciò in gergo aziendale si chiama ottimizzazione. Gli artisti, i curatori, i galleristi fanno propria la preoccupazione della comunicazione d’impresa, il cui suc- n questi anni spesso in Italia siamo portati a fare paragoni tra la nostra situazione e quella cesso è andare incontro alle esigenze di fruizione collettiva (la produzione del pubblico). Dietro spagnola, che ci appare più dinamica e intraprendente in tanti settori, e specificamente in l’opera, dietro l’installazione o davanti all’immagine, si gioca una rivincita del concetto-idolo che quello culturale. Capita spesso di sentire citare con ammirazione, e purtroppo non sem- circola in un’infinità di copie e di replicanti. Una messinscena di feticci mentali. Platone ottiene pre a proposito e con cognizione di causa, esempi come quelli di Barcellona o di Bilbao. una sorprendente vittoria postuma. È allora interessante notare come oramai anche regioni spagnole tradizionalmente meno avanzate della Catalogna o dei Paesi Baschi dal punto di vista delle politiche culturali, Marcello Faletra come la Castilla-La Mancha e l’Andalusia, stiano oggi elaborando e mettendo in pratica i loro saggista e redattore di cyberzone pianiI strategici per lo sviluppo delle industrie culturali e creative, investendo risorse importanti e dando ai progetti un grande peso politico. È soltanto l’ultima aggiunta a una casistica sempre più ricca, che interessa oramai tutta Europa e che si arricchisce ogni giorno di nuovi episodi. In Italia il tema, che dopo la pubblicazione del Rapporto Figel a fine 2006 è ormai diventato una priorità politico-economica di primo piano in quasi ogni angolo del continente, è semplicemente ignorato, tanto a livello nazionale che regionale (con l’unica, parziale eccezione del Piemonte). Eppure è fin troppo chiaro che il settore delle industrie culturali e creative è uno dei pochi che crescerà sicuramente nei prossimi anni, è uno dei pochi in cui potremmo assistere alla comparsa di una nuova importante ondata imprenditoriale di prima generazione, è uno dei pochi che creerà indubbiamente posti di lavoro. Probabilmente dovremo aspettare che tutti, ma proprio tutti in Europa abbiano accumula- to progetti ed esperienze nel campo prima di svegliarci anche noi, e scoprire improvvisamente ciò che altrove ormai è ovvio, e constatare con stupore di essere in ritardo e di aver fatto perdere alle nostre generazioni più giovani (o a quel che ne sarà rimasto dopo la sempre più massiccia emigrazione intellettuale di questi anni) l’ennesimo treno. Ma questo, naturalmente, è catastrofi- smo, sono fandonie. In realtà lo sanno tutti che la cultura siamo noi, e che tutto il mondo c’invidia. Buona notte, allora, e sogni d’oro.

Pier Luigi Sacco pro-rettore alla comunicazione e all’editoria e direttore del dipartimento delle arti e del disegno industriale - università iuav - venezia Exibart.onpaper opinioni 9 n’est pas

ro a New York durante le celebrazioni del Columbus Day. Presenti sedici Regioni italiane e relative delegazioni (1000 persone o giù di lì), per una serie di eventi che durano una quindicina di giorni. E che hanno avuto il loro clou il 12 ottobre, con la parata di carri mascherati sulla Fifth. Il tutto per una spesa complessiva di 7-8 milioni di dollari. Che anche con il cambio favorevole, sono sempre una gran botta di denari. L’idea media complessiva che ne esce dell’Italia è quella di un Paese vecchio e autoreferenziale. In bilico tra naïf e folklore. Amante di cene da 500 persone e comitive dialettali. Che parla a se stesso e che pretende che parlando in bergamasco o palermitano a un newyorchese... lui capisca. “Questa è l’Italia. L’ultimo treno è già partito e lo stiamo drammaticamente perdendo. Produciamo eventi inutili, vecchi e che creano solo confusione”. Sono le parole vivaci ma sconfortate di Renato Miracco, ormai ex direttore dell’Istituto Italiano di New York [un’ampia intervista all’interno di questo numero di Exibart.onpaper, N.d.R.]. Camminavamo assieme sull’Highline, nuovo prodigioso quanto semplice progetto di riqualifica- zione della vecchia ferrovia merci nel Meatpacking. Un’area che solo fino a qualche anno fa era depressa e critica. Oggi, con l’intervento di Diller e Scofidio, si è trasformata in una camminata fra i palazzi eE le strade. Le rotaie sono diventate un giardino percorribile. Migliaia di persone di tutte le età e classi sociali passeggiano, parlano, leggono, prendono il sole. Sotto negozi aperti, concept store, bar. E nella vecchia stazione, letture, concerti, mostre. Il tutto sotto il segno astrale della contemporaneità, che altro non è che la vita oggi. Nel primo caso, Italia e celebrazioni, vengono spesi 5 milioni di euro che finiscono in eventi e cene inutili, senza capacità di promozione, di riqualificazione di un’immagine o di sviluppo di business. Senza sfiorare l’Italia contemporanea. Dall’altro si è generato un processo. Si è messa in moto una macchina sociale. Si è creato valore. Che rimane e che viene moltiplicato dalle stesse persone che vi usufruiscono. Nel primo caso è puro e semplice catering culturale. E pure mal riuscito. Nel secondo si sono create le condizioni ambientali affinché le cose succedano. Oggi ci troviamo anche in Italia a stabilire quale delle due strade debbano essere scelte. E tutti noi dovremmo porci la domanda chiara se quello che stiamo facendo ha un senso oppure no. Non significa abolire festival, mostre e happening, ma capire se con un relatore o un festival, con un convegno o una mostra, qualcosa rimane. Se stiamo aiutando un territorio a crescere. I giovani a confrontarsi. Le aziende ad aprirsi. Se stiamo innescando delle dinamiche sociali e se non stiamo semplicemente bevendoci aperitivi. Se non è semplice fundrising e logomania. Oggi progettare culturalmente significa partire dall’esistente. Ricollegare. Ricucire. Dare nuova forma a quello che c’è. Non inventare ma sedimentare. Non importare ma riscoprire. Come l’Highline. Il tutto in una logica di rete. Solo così possiamo pensare di creare valore che si moltiplica. E non bolle culturali che diventeranno economiche e sociali. Anche se è pur vero che “No Martini. No party”!

Cristiano Seganfreddo direttore di fuoribiennale e innovation valley www.prestinenza.it

fogliando il numero di ottobre della rivista “Domus” dedicato all’ar- chitettura in Italia si può avere la sensazione che stiamo attra- A MONDO MIO versando un ennesimo periodo di crisi creativa. Un po’ perché le opere presentate sono poche e comunque, tolta qualcuna, non tra ome ha sottolineato Chris Anderson, il direttore dell’edizione americana di “Wired”, vi- le migliori. Un po’ perché nel dibattito critico ospitato dalla stessa viamo nell’epoca della “freeconomics”, l’economia dei prodotti gratuiti. A questo tema rivista emerge uno stato di insoddisfazione: troppi architetti e po- Anderson ha dedicato il libro Free: The Future of a Radical Price, già diventato un testo che occasioni, molti prodotti timidi e comunque non all’altezza degli standard inter- di riferimento a pochi mesi dalla pubblicazione. Senza entrare nel merito della spino- nazionali,S provincialismo e accademismo, imitazione di modelli importati. Insom- sa questione del prodotto veramente gratuito e di quello concepito come primo anello ma saremmo lontani dai magnifici anni ’50, quando l’architettura italiana contava di una catena che porta inevitabilmente all’acquisto di qualcosa d’altro, ci limitiamo a qualcosa. È così veramente? prendere atto di questa rivoluzione annunciata, un cambiamento Credo di no. I nostri architetti C epocale che ha come palcoscenico privilegiato la Rete. In parti- oggi vincono concorsi all’este- colare, viene spontaneo chiedersi quale sia l’estetica di questi ro, sono pubblicati dalle riviste particolari prodotti gratuiti. Infatti, se è piuttosto facile e intuitivo internazionali e ottengono im- tratteggiare un’estetica dei beni di lusso, pur con tutte le loro portanti incarichi. Certo, forse varianti, dall’iperbarocco al finto povero, appare più complesso non peccano di coraggio e delineare un’estetica dei prodotti a costo zero. Probabilmente puntano poco all’innovazione e questa nuova estetica è parente dell’idea di condivisione svilup- alla sperimentazione. Tendono pata nel web e del nuovo approccio open source che sta rapi- a essere degli inguaribili cinici damente la tendenza più apprezzata dai frequentatori di mondi e non credono mai a nulla di virtuali. Negli universi sintetici prevale la logica dell’open source preciso. Puntano sul segno e e ormai molti residenti hanno traslocato dal mondo virtuale più sull’eleganza e mescolano sug- famoso del mondo a Cyberlandia, dove non si pagano né tasse gestioni che provengono da né affitti. I tecnocrati hanno fatto un grosso passo avanti, con- fonti diverse. Non è un caso cedendo i codici sorgente e aprendosi notevolmente ai desideri che a rappresentarci maggior- degli utilizzatori, declinando al meglio l’idea della freeconomics. mente siano Renzo Piano, che Però, adesso che la tecnologia ha fatto un grosso passo avanti, umanizza la tecnologia, e non sarebbe interessante vedere se l’arte è in grado di fare la stessa Rem Koolhaas, che gioca sul cosa. Come può un artista pensare a qualcosa di simile? A cosa rigore dell’idea. Massimiliano equivale, in campo artistico, il rilascio del codice sorgente? Può Fuksas, che ama stupire con esistere un’opera d’arte totalmente libera e condivisa? E questo colpi di scena teatrali, più che tipo di opera è destinata a nascere nei mondi virtuali? Forse. In Frank O. Gehry, che ci ha fatto ogni caso, perché ciò accada è necessario che gli universi sinteti- vedere l’architettura sotto una ci siano presidiati da artisti che abbiano familiarità con i due tipi di luce diversa. Detto questo, realtà, quella classica e quella virtuale, che sente così congeniale però è miope non vedere che l’estetica free dell’open source. Uno di questi è Giampiero Moioli, il panorama nel suo complesso, nonostante la penuria di occasioni offerte dal docente all’Accademia di Brera che, insieme a Stefania Albertini, ha fondato Bubbles Factory, un labora- sistema-Paese, stia vivendo un periodo positivo. Due esempi. Ogni settimana la torio che punta sullo sviluppo di progetti open source, sulle loro applicazioni collaborative e sull’utilizzo del rivista “Edilizia e territorio” del “Sole 24 Ore” riesce a mettere in evidenza un buon web per sviluppare progetti complessi con tecnologie all’avanguardia ma con software a codice sorgente progetto, più decine di altri a cui dedica spazi minori. La collana ItaliArchitettura rilasciato, e quindi di proprietà comune. Tutto il concept è nel segno della nuova filosofia partecipativa: della Utet ha raccolto in poco tempo più di cento progetti rilevanti. Quaranta sono Bubbles Factory ha un’isola su Cyberlandia, la land italiana basata su OpenSim, un simulatore di mondi stati già pubblicati nel primo volume della serie. E veniamo al nostro complesso virtuali open source che può girare su un server remoto o addirittura anche in locale, senza bisogno di di inferiorità rispetto agli anni ‘50. Credo che si tratti di una maledizione che una connessione. Come spiega lo stesso Moioli, “l’isola di Bubbles Factory vuole essere uno spazio di colpisce coloro che, accecati dal passato, non riescono a vedere gli aspetti posi- progettazione e comunicazione dell’arte sulla quale incontrarsi ed esprimere le proprie idee e la propria tivi del proprio presente. Mentre una disincantata analisi storica ci mostrerebbe creatività. Presto introdurremo degli strumenti di e-learning che, uniti a quelli di costruzione virtuale 3D che i progettisti di allora producevano opere di buona qualità e spesso di grande già presenti sull’isola, creeranno un ambiente ideale per la progettazione e la didattica dell’arte e dell’ar- raffinatezza ma, salvo qualche eccezione, anche loro senza rischiare troppo. Che chitettura. Blender - modellatore 3D ma non solo - sarà il principale strumento di costruzione dell’isola. gli stessi sintetizzavano con capacità eclettica suggestioni anche contraddittorie Vogliamo applicare questa filosofia di sviluppo propria delle comunità online alla progettazione dell’arte, provenienti dall’estero e che, infine, si muovevano a proprio agio più sul versante dell’architettura e della comunicazione puntando verso una progettazione condivisa”. Si tratta quindi di un della storia e della composizione che su quello dell’innovazione e della sperimen- passo avanti nella concezione e nell’elaborazione di un’opera: non basta più coinvolgere il pubblico nella tazione. Diciamolo francamente: sono opere così straordinarie le tanto celebra- messa in scena, come nel caso del Rocky Horror Picture Show a teatro, dove l’audience diventa parte te Casa alle Zattere di Gardella, la Rinascente a Roma di Albini, la pasticciata integrante dello spettacolo. Ora si cerca di andare più in profondità, trovando il modo di rilasciare il co- Bottega di Erasmo di Gabetti e Isola, o la neomediovaleggiante Torre Velasca di dice sorgente dell’opera d’arte stessa, offrendo allo spettatore la possibilità di smontarla e rimontarla a BBPR? E quali sono gli imperdibili capolavori dei tanto celebrati architetti Ludovico piacimento. “Cerchiamo di lavorare sul confine fra arte, gioco (videogioco in particolare) e comunicazione Quaroni o Giuseppe Samonà? E poi, l’architettura italiana degli anni ‘50 e ‘60 chi multimediale, coinvolgendo in maniera immersiva e interattiva lo spettatore”, aggiunge Moioli, che in ha influenzato? Non le opere che si producevano nei Paesi più brillanti, bensì le quest’ottica punta a un progetto più ambizioso: una “realtà pubblica aumentata” a disposizione di tutti e costruzioni spagnole e portoghesi. Già, proprio quelle che adesso gli architetti con la quale tutti potranno interagire. “Un insieme di arte e tecnologia, di materiali scultorei e architet- italiani più tradizionalisti prendono a modello... tonici reali e di pixel, che creeranno una diretta relazione con il pubblico, che potrà variare gli spazi e gli ambienti con un telecomando, come si fa con la televisione, modificando però direttamente uno spazio Luigi Prestinenza Puglisi tridimensionale che sta intorno a loro”. docente di storia dell’architettura contemporanea presso l’università la sapienza di roma Mario Gerosa docente di multimedia al politecnico di milano 10speednews Exibart.onpaper

“No, grazie”. Bill Viola diserta l’incontro degli artisti con il Papa geagrafie diario per immagini di gea casolaro Di certo ci saranno Ennio Morricone, il regista Bob Wilson, l’architetto Daniel Libeskind, e ci sarà Bono, The Voice de- gli U2. Non ci sarà invece Bill Viola, che ha declinato l’invito, in pole- mica con alcune posizioni “politi- che” del Vaticano. Sì, perché stiamo Bill Viola parlando dell’in- contro che Papa Benedetto XVI ha voluto organizzare con oltre cinquecento personalità del mondo dell’arte, del teatro, della letteratura e della musica, e che si terrà il prossimo 21 novembre sotto i leggendari affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina. “Sarà la prima di una serie di iniziative volte a colmare la lacuna sviluppatasi nel secolo scorso fra spiri- tualità ed espressione artistica. – ha commentato monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura – La cosa più difficile è stato scegliere gli artisti da invitare all’evento, ma alla fine la selezione si è basata sulla reputazione ed i riconoscimenti ricevuti”. L’ultimo incontro di un Papa con la “comunità creativa” risaliva a quarantacinque paris 2009 anni fa, con Paolo VI.

Botte dalla Polizia cinese, Telecom in collaborazione con Bologna, ancora un giro di MAMbo gravissimo l’artista Ai Weiwei Amaci in campo nella fotografia. per Gianfranco Maraniello Ecco il website Jpeggy Si fatica a riconoscerlo, L’occasione era la presenta- conciato così, ma la foto zione del nuovo allestimento accanto (da Ai Weiwei della collezione permanente twitpic) ritrae proprio Ai al MAMbo, un percorso che Weiwei, il grande ar- propone una sua lettura del- chitetto e artista visivo Una galleria d’arte online, un luogo d’esposizione e confron- la storia dell’arte italiana dalla cinese Usa-based, da to aperto ai talenti fotografici italiani che, per tutto il corso metà degli anni Cinquanta a tempo impegnatissimo dell’anno, potranno diventare protagonisti di una grande mo- oggi, attraverso l’attività dell’ex nella denuncia delle violazioni ai diritti civili in patria. Rico- stra sul web. Telecom Italia celebra l’Anno europeo della cre- Galleria d’Arte Moderna di Bo- verato in un ospedale di Monaco di Baviera, dove è stato atività e dell’innovazione lanciando Jpeggy - the art of shoo- logna. È lì che l’assessore fel- sottoposto ad un delicato intervento chirurgico in seguito ad ting over IP, progetto mirato all’affermazione di nuovi talenti sineo alla Cultura Luciano Sita un’emorragia cerebrale. A causarla – a un mese circa di di- fotografici grazie al web 2.0 e alle potenzialità di internet. ha annunciato la riconferma di stanza – una brutale aggressione della polizia cinese, in oc- Un comitato scientifico composto da curatori, giornalisti ed Gianfranco Maraniello alla dire- Gianfranco Maraniello casione di una manifestazione di protesta per il silenzio sulla esperti di fotografia selezionerà le immagini più interessanti zione del museo per il prossimo mandato (quello scorso era morte di cinquemila bambini nel terremoto di Sichuan del tra quelle proposte attraverso la pagina dedicata su Flickr, la in scadenza). Confermando nello stesso momento anche maggio 2008, a causa di difetti colposi nell’edilizia scolastica. nota community di photosharing online, e le pubblicherà sulla Lorenzo Sassoli de Bianchi alla presidenza dell’Istituzione L’artista si trovava a Monaco per preparare un’esposizione homepage di Jpeggy all’interno di una “Photo Cloud”, ovvero Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Nell’augurare buon la- alla Haus der Kunst, quando ha avuto una crisi che i medici una suggestiva nuvola di immagini in continua evoluzione. Il voro a Maraniello, per una volta possiamo compiacerci che hanno ritenuto di arginare con intervento urgente. comitato selezionerà quindi ogni settimana un progetto foto- lo spoil system abbia risparmiato almeno un’istituzione cul- Alitalia in vendita. Stavolta tocca grafico, segnalandolo e commentandolo all’interno del blog turale, specie nel momento in cui si trova nel bel mezzo del alla collezione d’arte... ufficiale, che accoglierà anche i contributi di tutti i navigatori. guado del suo progetto artistico. Jpeggy ospiterà inoltre informazioni e guide ai maggiori mu- www.mambo-bologna.org sei, gallerie, festival, magazine, blog, scuole di fotografia ita- La maggior liane e straniere. I 52 progetti fotografici selezionati nel corso Cittadellarte Fashion, parte della col- dell’anno saranno infine protagonisti di un evento espositivo a casa Pistoletto anche la moda lezione è stata conclusivo, realizzato in collaborazione con i musei d’arte diventa sostenibile costituita fra gli contemporanea del circuito Amaci, partner dell’iniziativa. anni Cinquanta www.jpeggy.it Una contaminazione fra l’arte “ e Sessanta, quando la compagnia acquistava opere d’ar- che si assume una respon- te moderna italiana per divulgarne la conoscenza anche sabilità sociale e quel mondo della moda che cerca un nuo- AMACI in crescita, ”. Questo eserci- all’estero. Come un grande dipinto – tre metri per quattro vo modello di sviluppo etico e sostenibile nell’associazione entrano zio estremo di political correctness nasconde Cittadellarte – di Gino Severini, Zeus partorito dal sole, eseguito negli il Macro e Palazzo Fabroni , progetto della facto- anni Cinquanta e fiore all’occhiello dell’intera collezione. O Fashion - Bio Ethical Sustainable Trend ry creata da Michelangelo Pistoletto dedicato appunto alla le opere di molti protagonisti dell’avanguardia, da Carla Ac- A ridosso della Giornata del Contemporaneo, per l’AMACI – cosiddetta moda responsabile. L’avvio dell’attività è sancito cardi ad Antonio Sanfilippo, Franco Angeli, Tano Festa, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, or- con un evento mostra il cui obiettivo è mettere in connessio- Francesco Lo Savio, Alberto Burri, Lucio Fontana. È la ganizzatrice dell’evento – importanti novità giungono dalla ne creatività, produzione, commercializzazione e sensibiliz- collezione di arte moderna di Alitalia, che ora – nelle more riunione svoltasi nei giorni scorsi a Verona a Palazzo Forti. zazione al consumo, attraverso la presentazione di prodotti della ristrutturazione che tanto ha occupato i media – verrà Sale infatti a ventisette il numero dei musei che fanno parte sostenibili che vanno dalla materia prima al capo finito, va- venduta all’asta a Roma presso Finarte. Molte delle opere dell’Associazione, con l’ingresso del Macro, diretto da Luca lorizzati da stilisti emergenti selezionati da Franca Sozzani erano persino esposte all’interno degli aerei DC-8, adattan- Massimo Barbero, e di Palazzo Fabroni di Pistoia, diretto da e dallo stesso Pistoletto. Nella giornata inaugurale, anche done misure e supporti, altre invece sono state espressa- Elena Testaferrata – direttrice dei Musei Civici di Pistoia – e una working conference con la partecipazione di personali- mente commissionate dalla Compagnia Aerea per l’arredo per le attività sul contemporaneo affidato alla curatela scien- tà nel campo della moda, dell’industria e della sostenibilità, degli uffici internazionali di Alitalia, come il Severini, esposto tifica di Ludovico Pratesi. Il Consiglio Direttivo di AMACI ha dell’arte e della ricerca. Fra questi Charlotte Casiraghi di Mo- nella sede parigina. Il valore minimo delle quasi duecento poi riconfermato all’unanimità Cristian Valsecchi a segretario naco, Alexia Niedzielski, Elizabeth von Guttman, che hanno opere d’arte poste all’incanto è di circa un milione di euro. generale dell’Associazione. Valsecchi, che ha curato la co- presentato in anteprima Ever Manifesto, progetto editoriale Asta: martedì 8 dicembre 2009 ore 21.00 stituzione di AMACI e ne ha seguito la nascita e lo sviluppo, legato ai temi dell’ecologia e della sostenibilità. Esposizione: dal 5 all’8 dicembre 2009 ricopre l’incarico di segretario generale dal 2003 ed è al suo fino a febbraio 2010 - Via Serralunga 27, - Biella Palazzo Patrizi terzo mandato consecutivo in questa veste. Info: 01528400 - [email protected] Via Margutta 54 - Roma www.amaci.org www.cittadellarte.it Info: 0620190001 - www.finarte.it

12speednews Exibart.onpaper colpo alla fotografi a italiana, ex-industriale chiude l’Agenzia Grazia Neri castello di Rivoli, il nuovo si inaugura presidente è Giovanni minoli. il Ristorante Nei suoi oltre qua- mentre per la direzione... Pastifi cio San- rant’anni di vita, ha Lorenzo, pro- scritto parole fonda- Non è certo uno dei mosso, tra gli mentali nella storia nomi che chiunque altri, da soci della fotografi a e del avrebbe inserito in vicinissimi al fotogiornalismo, in una rosa di papabili mondo dell’arte come Stefano Franchetti, Mario Codognato Italia ma non solo. candidati, ma l’abitu- e Flavio Misciattelli, che per dare il giusto tono al locale si Acquisendo la rap- dine alle relazioni ed sono affi dati al giovanissimo chef Stefano Preli, provenien- presentanza dei più alla gestione delle ri- te dall’Open Colonna di Palazzo delle Esposizioni. Il “tono” rinomati fotografi , sorse – uma- artistico del locale è stato subito colto dalle gallerie Lorcan delle testate giorna- ne e non – O’Neill e Oredaria, che proprio qui inviteranno amici e colle- listiche più prestigio- certo non gli zionisti per le cene successive ai loro prossimi vernissage. se e di agenzie quali manca. Con La strada è tracciata... Grazia Neri - courtesy Mart, Rovereto Giovanni Minoli Black Star, Contact una certa Via Tiburtina 196 - Roma Press Images, VU, VII, Polaris e WPN. Tra i fotografi più noti sorpresa, comunque, Giovanni Minoli, giornalista torinese Info: 0697273519 rappresentati dall’agenzia Karsh, Annie Leibovitz, Douglas di nascita con ampie esperienze alla Rai, è stato nomina- Kirkland, herb Ritts, Donna Ferrato, James Nachtwey, to nuovo presidente del Castello di Rivoli, dove succede al Ultime da Rad’art: David Burnett. Molti l’avranno capito, parliamo dell’Agenzia dimissionario Cesare Annibaldi. La nomina di Minoli, accol- autofi nanziamento e nuove Grazia Neri, che ora annuncia la chiusura dell’attività, decisa ta con favore anche da molti soci dell’istituzione, tra cui la partnership per il progetto di dalla famiglia e dall’assemblea dei soci. Un nuovo duro colpo Fondazione Crt, è stata uffi cializzata nel corso dell’assem- Anton Roca per l’ambito creativo italiano, che le voci attribuiscono ai mu- blea dei soci dello scorso 29 settembre. Sessantaquattrenne tamenti nelle dinamiche dell’editoria e della comunicazione, con laurea in giurisprudenza, il nuovo presidente è entrato in Il programma del all’aumento esponenziale della concorrenza internazionale Rai fi n dal 1972, inventando trasmissioni di successo come centro prevede, fra ed in generale alla crisi attuale. “Colossi come le agenzia Mixer e dirigendo, da ultimo, Rai Educational. E per quanto l’altro, annualmente Corbis (Bill Gates) e Getty – commenta un frequentatore di riguarda il direttore? Voci insistenti davano ormai pratica- la selezione, tramite un forum in rete – hanno ormai tanto potere da potersi per- mente per certo il nome di Andrea Bellini. E invece è arrivata bando, di due mettere di andare dai grandi editori nazionali di quotidiani la prima riunione del consiglio d’amministrazione, presieduto artisti a cui viene e periodici e di trattare contratti multimilionari per ottenere da Giovanni Minoli e – anomalia senza precedenti – formato offerta la possibilità l’esclusiva nella fornitura delle foto, a prezzi stracciati. In da uno stuolo di assessori. Consiglio dal quale le carte sono di trascorrere un questo modo i photoeditor sono costretti dai loro editori a uscite in parte rimescolate, come segnalava il quotidiano La periodo in residenza comprare da un’unica fonte”. Un colpo che potrebbe riper- Stampa: scartata l’ipotesi di un concorso con un bando inter- al fi ne di incentivarne cuotersi anche sull’attivissimo spazio espositivo milanese di nazionale, scartata la chiamata diretta – che probabilmente la crescita artistica via Maroncelli, che negli anni ha presentato diecine di mostre avrebbe portato in sella Bellini, sostenuto dell’assessore Oli- e culturale. Dove? di big quali Giorgia Fiorio, James hill o James whitlow va –, la strada scelta è stata quella della “chiamata multipla Nella piccola frazione di San Romano, comune di Mercato Delano, ospitando premi come il Canon giovani fotografi o inerente al progetto, e sulla base di una rosa di nomi che Saraceno, nell’entroterra cesenate. È li che - fra mille l’Epson art photo award. verrà defi nita dal prossimo cda”. Con chi se la vedrà dunque diffi coltà - sta nascendo il progetto Rad’Art, una “permanent www.grazianeri.com il direttore di Artissima? La Stampa si giocava i nomi di Bir- factory” promossa dall’artista catalano Anton Roca e nbaum, Gioni e Basualdo... pensata per accogliere artisti e promuovere occasioni di ida Gianelli lascia per “problemi incontro. Per fi nanziare il progetto, l’artista è arrivato a personali”. E la presidenza passa a Pastifi cio SanLorenzo, organizzare un’ampia retrospettiva delle sue opere prodotte Emmanuele Emanuele è in via degli Ausoni negli ultimi venticinque anni, poi vendute all’asta per il l’ultimo art-ristorante romano completamento della ristrutturazione della sede di Rad’Art, Noi di Exibart ne parlava- che si pone il traguardo della piena operatività entro il 2010. mo già mesi fa, ma non Da tempo Exibart non fa che sgolarsi, incitando i due nuovi Intanto, a sostegno del centro arriva anche la collaborazione per questo ci sentiamo dei musei romani che procedono a larghi passi verso l’inaugura- di Visualcontainer, il primo distributore italiano di videoarte e menagramo. Perché non zione – Maxxi e Macro – a tenere fi n da subito nel giusto con- new media art, già partner di realtà simili a livello nazionale era poi così diffi cile capire to i servizi di ristorazione, la cui alta qualità è ormai divenuta e internazionale, ad esempio La Chambre Blanche, il Centro che l’idillio fra Ida Gianel- una cifra dei maggiori musei del mondo. Intanto comunque d’Artista del Québec esclusivamente dedicato alle residenze li - per decenni “dominus” altri protagonisti dell’artworld sembrano raccogliere l’invito: è d’artista, il Centro di Ricerca MLAC-Museo Laboratorio di Arte del Castello di Rivoli - e il caso del Pastifi cio Cerere, in via degli Ausoni, culla di quel- Contemporanea della Sapienza di Roma, che vi realizzerà l’Azienda Palaexpo roma- la scuola romana che dalla via ha preso il nome, animata da un centro di documentazione sulla videoarte. na, che era stata chiamata artisti come Bruno Ceccobelli, Giuseppe Gallo, Pizzi Can- Rad’Art a presiedere, non era mai nella, Nunzio, Marco Tirelli, Gianni Dessì, protagonisti del- Viale Carducci 119 - Gambettola (Fc) completamente sboccia- la mostra Italia Contemporanea. Offi cina San Lorenzo che Info: 0547381820 - [email protected] Ida Gianelli to. Dapprima le puntuali e ha recentemente chiuso i battenti al Mart. Ora nell’edifi cio www.rad-art.org sempre più insistenti le voci di una sua rinuncia sono state confermate dall’edizione romana di Repubblica. Che, nelle STRALCIoDIPRoVA more di un articolo centrato sulla possibile nascita di una BLACK wESTERN di marco enrico giacomelli maxi-fondazione che gestirebbe anche il Macro, parlava di “problemi personali” a causa dei quali “l’ex direttrice del Mu- Chi ha letto L’informazione di Martin Amis e poi Cancellazione di Percival seo del Castello di Rivoli, organizzatrice e curatrice di mostre Everett, notandone la sospetta somiglianza - le rispettive date di pubblicazione che sposa competenza critica a sapere manageriale, è co- stretta a mettersi da parte”. Dietro ai motivi personali, citati sono 1995 e 2001 -, si chiederà perché dare una seconda chance a Everett. dal quotidiano, ci sarebbe con ogni probabilità l’insofferenza Ma come non farsi intrigare da Ferito? Scritto in un ranch in California, dunque per una programmazione reputata non condivisibile, ricca con tutto il sapore del western anacronistico, è pubblicizzato come “uno dei di cadute di stile e poco modifi cabile. Qualche esempio? La suoi libri più sperimentali”. Ebbene, se si fa il confronto con Erasure, questa mostra sulle fotografi e di Gina Lollobrigida, quella dell’in- dichiarazione non trova riscontro. Se non nel fatto che scrivere western nel difendibile scultore Jiménez Deredia e una serie di eventi 2005 è, da una cert’ottica, un esperimento. Ma allora andrebbe considerato - fondamentali per il budget del Palazzo - dedicati ai grandi sperimentale pure Lansdale, per fare un esempio, e non crediamo sia il caso. nomi del made in Italy come Bulgari e, presto, Ferragamo. Comunque il romanzo si legge con vivo piacere. E il protagonista è un salutare Naturalmente il Palazzo delle Esposizioni resta spazio d’arte scossone agli stereotipi: proprietario d’un ranch privo di bestiame, è un burbero di grande prestigio, all’interno del quale tuttavia si alternano nero che ha studiato storia dell’arte a Berkeley. Soprattutto è ben lungi da eventi di alto livello con altri più popolari o altri ancora dettati quell’amore stucchevole per la presunta intelligenza equina che attraversa da necessità di bilancio o da opportunità politiche e di potere romano (e vaticano). Il timone passa ora nelle mani di Em- molti romanzi del genere: “Era una brava cavalla, ma restava pur sempre più Percival Everett di una mezza tonnellata di muscoli senza cervello”. Ferito, Nutrimenti manuele Emanuele, che presiede pure la Fondazione Cassa Roma 2009 di Risparmio Roma e che, stando a quanto si legge sul Mes- arte e letteratura? continuano sul blog .::raccolta differenziata::. all'indirizzo jotake.blog.exibart.com saggero, ritiene non ci sia “bisogno di stravolgimenti”.

14speednews Exibart.onpaper L’ALTRO ABRUZZO Lontano dalle luci della ribalta, nella terra martoriata dal terremoto, una Fondazione che a sinistra: Palazzo prova a crescere, grazie a una collaborazione transgenerazionale e a un pizzico di “sana inco- Clemente, sede scienza”. Come ci spiega Osvaldo Menegaz, “padre” e patron... della Fondazione Malvina Menegaz - photo Gabriele D’Angelantonio/  La Fondazione Malvina Menegaz te, perché intendo qualifi care in tal specializzazione. Antonio Di è nata da meno di un anno, dunque modo tutti i rappresentanti di un’Italia Con quali istituzioni pubbliche sie- Marcantonio sotto: Osvaldo è diffi cile parlare di “storia”. Pos- impropriamente detta “minore”, che, te in contatto? Menegaz - siamo però raccontare da quale pur lontani dalle luci della ribalta, I contatti con la Regione, la Provincia photo Giuseppe Di Melchiorre tipo di attività e con quale spirito sono capaci di elaborare progetti e di di Teramo e il Comune di Castellalto ci ha preso avvio... realizzarli in una quotidianità fatta di sono stati, ma non hanno mai Si può dire che in principio è stata sano realismo. dato frutti copiosi. Non sono l’Associazione Amici per Castelbas- io a dire che sformandolo e sviluppandolo. Tra so, fondata nel ‘96 da alcuni amici Mission? Castelbasso le altre sezioni, quella dedicata alla castelbassesi, tra i quali io, per dare Sviluppare un mo- I contatti con le istituzioni Progetto Cul- didattica creerà un’autentica cultura un futuro a un borgo medievale che dello di gestione del non hanno dato frutti: tura rappre- della formazione, attraverso residen- rischiava di aver superato i secoli patrimonio culturale qui il ‘fare sistema’ è senta una re- ze e incontri fra artisti, e quella della inutilmente, considerato il degrado che possa contribu- rimpiazzato dal ‘difendere altà culturale specializzazione per mezzo di master, urbanistico e il depauperamento so- ire al miglioramento il campanile’ di primaria workshop, corsi post-laurea. L’obietti- ciale in cui versava. Si pensò di pun- dell’economia locale impor tanza vo della Fondazione, dunque, è infatti tare sulla cultura quale strumento di attraverso la realizzazione di eventi in Abruzzo. Ma le istituzioni la “specializzazione territoriale” del rilancio del borgo, facendone una lo- in diversi ambiti. In particolare, la non le dedicano attenzione che borgo di Castelbasso attraverso il sa- cation piena di fascino “trans-tempo- Fondazione si propone di promuove- merita: il “fare sistema” in Abruzzo è Ritengo che al momento in Abruzzo pere intellettuale, favorendo l’incon- rale”. Dopo pochi anni, l’Associazione re il lavoro di giovani talenti italiani e rimpiazzato dal “difendere il campa- ci sia una forte carenza di strutture tro di persone e di idee, il confronto ha elaborato il piano Castelbasso stranieri. nile” e di “fare rete” si discetta solo e quelle esistenti hanno un approccio tra le arti, il dialogo tra le culture. Progetto Cultura, arricchendolo di sulla carta o alle inaugurazioni. quasi del tutto autoreferenziale. Cre- E questo potendo contare ora su sezioni che hanno dato spazio a varie La Fondazione è dotata di spazi do infatti che occorra elaborare un una struttura operativa dotata delle espressioni. espositivi fi ssi e propri? Che pro- E, tra i privati, con chi avete dialo- progetto comune tra enti pubblici e necessarie risorse tecnologiche e getti vi sono in merito? gato e con chi intendete farlo? privati, creare un sistema dove stabi- ambientali.  Con quali esiti? La Fondazione ha sede in Palazzo Doveroso ricordare il contributo della lire il ruolo di ogni soggetto e il contri- Le istituzioni sono state “costrette” a Clemente, già dimora dell’omonima Fondazione della Cassa di Risparmio buto che ognuno può apportare. [a cura di m. t.] interessarsi del nostro borgo, verso famiglia le cui origini si perdono nel di Teramo e quello de “Il Centro”, il il quale anche i media hanno rivolto XV secolo. Ristrutturato secondo giornale d’Abruzzo. Da sottolineare Alla fi ne di agosto si è conclusa la loro attenzione. Tutto questo può tecniche rispettose delle sue peculia- anche le sinergie con la Fondazione nella sede della Fondazione una Fondazione Malvina Menegaz essere defi nito la “pre-storia” della rità architettoniche, il Palazzo è stato Venanzo Crocetti di Roma. grande mostra su Alberto Burri, per le Arti e le Culture Fondazione Malvina Menegaz. dotato di tecnologie d’avanguardia la prima in Abruzzo. Una panora- via XXIV Maggio, 28 che consentono anche l’esposizione In generale, dunque, qual è il vo- mica sulle prossime iniziative... 64020 Castelbasso (TE) Chi siete? di opere di grandissimo valore. Oltre stro giudizio sulla situazione arti- La Fondazione, nei prossimi anni, tel. +39 0861508000 Siamo gente “comune”, e dò a que- a mostre di grande qualità, gli spa- stica abruzzese? Cosa bisognereb- intende portare avanti Castelbasso [email protected] sto aggettivo una valenza importan- zi consentono attività didattiche e di be fare? Cosa si è già fatto? Progetto Cultura innovandolo, tra- www.fondazionemenegaz.it

Si rivede Fabio cavallucci. pregiudizio sociale e cultu- Exibart.onpaper rale. Per la prima volta nel- A Bologna il nuovo progetto numero 61 | anno ottavo Astuni Public Studio la storia di Acrobazie, Fa- novembre - dicembre 2009 velli ha realizzato un’opera DIRETTORE EDITORIALE Massimiliano Tonelli [email protected] Rosella Biscotti, Maurizio Cattelan, Ne- permanente su scala ar- chitettonica, appositamen- STAFF DI DIREZIONE manja Cijanovic, Luciano Fabro, Daniel Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore) te pensata per gli spazi di Claudia Giraud (caporedattore eventi) Knorr, L’Epimeteide, Marcello Malober- Massimo Mattioli (caporedattore news) San Colombano, dal titolo Helga Marsala (caporedattore Exibart.tv) ti, Gian Marco Montesano, Gianni Motti, Valentina Tanni Studiolo da esposizione, Cesare Pietroiusti, Leonardo Pivi, Co- SUPERVISIONE E inaugurando una serie PROGETTI SPECIALI sta Vece, Sislej xhafa. Nomi importanti, Anita Pepe di interventi riqualifi cativi per un progetto tutto nuovo: si chiama IMPAGINAZIONE Alessandro Naldi Viva l’Italia, ed ha inaugurato l’Astuni Pu- in grado di accogliere in chiave museale le future edizioni del progetto Acrobazie e la collezione di Arte Outsider dell’Atelier di Pittura Adriano e REDAZIONE blic Studio, iniziativa con la quale la Gal- www.exibart.com Michele. E che ora ospita le complesse installazioni e i disegni di Flavio Via Giuseppe Garibaldi 5 leria Enrico Astuni, nel suo nuovo spazio 50123 - Firenze [email protected] inaugurato lo scorso gennaio a Bologna, Favelli, insieme a quelli degli autori dell’Atelier di Pittura Adriano e Miche- le, in cui si intrecciano arte, arredo, design e moda. INVIO COMUNICATI STAMPA presenta una serie di iniziative curate da [email protected] fi no al 20 dicembre 2009 alcuni dei migliori critici italiani e stranie- RESPONSABILE PRODOTTI Viale San Giovanni di Dio 54 - San Colombano al Lambro (Mi) PUBBLICITARI ri. Una proposta che non ha fi ni diretti di Cristiana Margiacchi Luciano Fabro Info: 0371207225 - [email protected] Tel. +39 0552399766 Italia all’asta mercato, ma punta ad inaugurare nuove Fax. +39 06233298524 [email protected] modalità espositive e di comunicazione www.atelieradrianoemichele.it UFFICIO COMMERCIALE dell’arte. E a curare la prima mostra del ciclo è nientemeno che Fabio Ca- Fabienne Anastasio Valentina Bartarelli vallucci, con opere provenienti da collezioni private e importanti gallerie, synestesie. DIRETTORE RESPONSABILE o in alcuni casi specifi camente per l’occasione. Attraverso l’accostamento Giovanni Sighele di opere di artisti di diversa provenienza culturale e stilistica, l’Italia viene STAMPA CSQ - Centro Stampa Quotidiani evocata “attraverso le sue simbologie, i suoi miti, le sue paure, tra segni di Via delle Industrie, 6 - Erbusco (Bs) decadenza, sentimenti di nostalgia, precari elementi di novità”. TIRATURA 62.000 copie fi no al 9 gennaio 2010 ABBONAMENTO via Iacopo Barozzi 3 8 numeri x 24 euro info: http://onpaper.exibart.com [email protected] - www.galleriaastuni.com IN COPERTINA Nordine Sajot - Under cover Studiolo da esposizione, ______EDITO DA Favelli “architettonico” Emmi s.r.l. Via Giuseppe Garibaldi, 5 - 50123 Firenze all’Atelier Adriano e michele www.emmi.it

Giunge alla sua quinta edizione Acrobazie, progetto a cura di Elisa Fulco promosso da UniCredit Group presso l’Atelier di Pittura Adriano e Miche- AMMINISTRATORE Stephan Balkenhol Sempre più... 2009 Paolo di Rocco le, ospitato all’interno del Centro di Riabilitazione Psichiatrica del Fate- Legno di cedro, cm 270x90x500 DIRETTORE GENERALE Uros Gorgone benefratelli di San Colombano al Lambro, nel milanese. Il dialogo con Un segno nel Foro di Cesare REGISTRAZIONE l’Arte Outsider protagonista dell’atelier, avviato dal 2004 con giovani artisti Foro di Cesare, , Roma presso il Tribunale di Firenze n. 5069 del 11/06/2001 come Sandrine Nicoletta, Marcello Maloberti, Sara Rossi, Francesco a cura di Ludovico Pratesi ______25 Ottobre 2009 - Gennaio 2010 associato: Simeti, riprende quest’anno con Flavio Favelli.Sin dagli esordi lo scopo di Acrobazie è quello di spostare l’arte dal centro alle periferie, e di inve- dopo aver guardato bene, molto bene, quest’opera vai alla rubrica Synestesie stire positivamente un luogo, l’ospedale psichiatrico, sul quale grava un a pag. 18

16speednews Exibart.onpaper nuovinuovinuovi dall’archivio docva by careof & viafarini a cura di milovan farronato

GIoRGIo GUIDI KATJA NoPPES MAIA SAMBoNET Nato nel 1982 a Gardone (BS), vive a Brescia e Milano nata nel 1967 nata nel 1981 a Milano, dove vive La pillola, 2009 a Stamberg (Germania), Untitled/Somewhere we like, 2009 legno, metallo, stoffa, vetro, pane e pennarello su tela vive a Milano e New York collage, inchiostro cucito su tela cm 100 x 100 Ritratto 88, 2009 cm 57 x 72 tela, pigmento, fi bra di vetro, resina epossidica cm 45 x 50

Sorpresa: il apre eventi Maxxi vede la luce. Le visite saranno a cura del ser- yang, Jiang zhi, a primavera, ma si visita già vizio educativo del Maxxi, tramite prenotazione attiva dal 1 Kings, Kuang a novembre... novembre. Negli stessi giorni il museo accoglierà un’installa- yu Tsui, museo zione coreografi ca creata ad hoc daSasha waltz, star inter- aero solar, Anri nazionale della danza che spazia tra arti visive, scultura, mu- Sala, Saso Se- sica contemporanea e interpreta appieno lo spirito del nuovo dlacek, Mirko museo. Un omaggio alle linee fl uide e dinamiche di Zaha Smerdel, xu Tan, Hadid, che si animeranno nei movimenti e nei corpi di un yang Jiechang, gruppo di danzatori e musicisti.Sempre nel mese di novem- e i contributi del bre, il 9 e il 10, i direttori dei principali musei di architettura di fi losofo France- tutto il mondo (dal MoMA di New York al CCA di Montreal al Anri Sala - Déjeuner avec Marubi sco Galluzzi, del NAJ di Rotterdam), architetti, urbanisti, storici, curatori ed al- critico Martina Köppel-Yang, dello scrittore Vincenzo Latro- tri saranno al centro di una rifl essione sul temaExhibiting Ar- nico, di Tina Salvadori Paz e del fotografo Wolfgang Träger. chitecture. Il Museo del XXI secolo - Esporre spazi, produrre La rassegna include come progetto speciale, condotto con idee, elaborare progetti, che si svolgerà all’Auditorium Parco il Centro Pecci, il concorso di idee per la realizzazione di La primavera? A Roma arriva a novembre. O per lo meno della Musica. Ma per vedere il museo la prima occasione è un’opera d’arte pubblica permanente per il Complesso Ar- arriva al Maxxi, il museo ideato da zaha hadid e pronto per arrivata presto, il 3 ottobre, con l’inaugurazione – sempre per tistico Contemporaneo del Comune di Cantagallo, che ha essere inaugurato appunto in primavera 2010. Ma che potrà il ciclo Maxxi vede la luce – dell’installazione site specifi c di visto la partecipazione di Bert Theis (progetto vincitore), Fla- essere visto in anteprima con l’apertura straordinaria di sa- Tobias Rehberger – Leone d’oro come miglior artista alla vio Favelli e Gruppo A12. bato 14 e domenica 15 novembre, in occasione del ciclo di Biennale di Venezia di quest’anno – che ha aperto il ciclo Programma dettagliato: www.territoria.provincia.prato.it all’opening vero e proprio. A primavera 2010 in fi no al 14 novembre 2009 contemporanea, come da mesi auspichiamo, Sedi varie - Provincia di Prato con il Macro. Info: 0574604939 - [email protected] Info: www.maxxi.beniculturali.it Prenotazioni: [email protected] Pronti per nuovi record, a novembre una nuova asta Yves Grandi nomi a Prato Saint Laurent per Territoria 4, affi dato all’artista-curatore Bert All’inizio di quest’anno, l’even- Theis to colse di sorpresa anche gli analisti più ottimisti, con un Giunge alla sua quarta edizione Territoria, pro- risultato complessivo di oltre getto di arte contemporanea diffusa sul territorio 374 milioni di euro, e molti re- della Provincia di Prato, coordinato dal Centro cord per i singoli oggetti posti per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Il grande all’incanto. Parliamo della or- balzo è il titolo dell’edizione 2009, la cui curatela mai famosa asta della collezio- è stata affi data all’artista-curatore Bert Theis, ne di Yves Saint Laurent e di che ha voluto dare una nuova veste sperimen- Pierre Bergé, che Christie’s si

tale al progetto, strutturato come un unico la- ripropone ora di replicare con Yves Saint Laurent voro che non solo collega le varie sedi dei co- un nuovo appuntamento. Oltre milleduecento pezzi, in ge- muni di Carmignano, Cantagallo, Montemurlo, nerale meno preziosi rispetto a quelli protagonisti della pri- Prato, ma ha anche messo in comunicazione ma vendita, che saranno battuti ancora a Parigi fra il 17 e il lavoro dei giovani artisti internazionali invita- 19 novembre prossimi. Circa la metà di questi proviene da ti per questa edizione, con quello dei fi losofi e Chateau Gabriel, residenza della coppia nei dintorni di Deau- degli scrittori coinvolti nel progetto, ma soprat- ville, in Normandia. Fra i top lots la gouache Les travailleurs tutto con la popolazione e il territorio.Territoria 4 au repos, di Fernand Leger, stimata fra 80 e 120mila euro, presenta lavori degli artisti Andrea Abati, Alek mentre la maggior parte dei lotti partirà da stime attorno ai o., Marco Colombaioni, Paola di Bello, Jun diecimila euro.

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Con Synestesie Exibart.onpaper inaugura un ambito sua edizione 2009. Al centro dei nuovi interventi, il padiglio- di sovrapposizioni tra arti visive e letteratura. ne centrale della fiera, che è stato riorganizzato in modo da Su ogni numero un’opera (trovala a pag. 14). offrire agli espositori stand più ampi e accoglienti. Gli artisti synestesie. Selezionata da una mostra rigorosamente in emergenti, che in passato venivano presentati in dei contai- corso. A partire da ogni opera un racconto. A di Lavinia Collodel ner posizionati sul lungomare, verranno spostati all’interno al firma di una giovane scrittrice, d’un fiato. centro del padiglione. Lo spazio precedentemente occupato dai container sarà invece occupato da un ambiente tridimen- Senza titolo sionale, progettato dall’artista multimediale Pae White, un “social space” che ospiterà talk, concerti e performance. Nel- Questa è la storia di un ragazzo. Un ragazzo talmente bello di cui si dovrebbero raccontare solo cose belle. Un ragazzo bello, e le migliorie proposte, il portale artinfo.com ha voluto vedere ricco. Bello, ricco, e triste – a vederlo. È nato dalla terra bagnata di una mattina di pioggia, è cresciuto forte come un albero un tentativo di argina- rigoglioso, sa di muschio e di cedro. Vive al centro del mondo, in un luogo di lusso, possiede tutto ciò che vuole, anche di più. re le defezioni rispetto Più vuole, più ha. Non ha bisogno di chiedere, in realtà non ha bisogno di niente. Così crede. Molti lo guardano, molti lo invidiano, ma nessuno gli si avvicina a più di un passo. Forse perché lui stesso non ha mai fatto allo scorso anno, che un passo per avvicinarsi a qualcuno. Sembra che, non avendo mai posto una mano a qualcuno, gli si sia atrofizzata prima la toccherebbero il 15%; destra, poi la sinistra, fino a perderle entrambe. Non si sa bene quando, ma per l’inutilizzo totale, gli sono cadute anche le ma un portavoce della fiera ha smentito, precisando che si braccia, non completamente, fino a tre quarti, rimanendo così, con il braccino corto. Nessuno ha mai osato insegnargli come tratta di interventi programmati da tempo, e che le gallerie stare al mondo, visto che lui già ci stava, al centro. Circondato da dischi d’oro, d’argento e di bronzo, non è mai stato cattivo, che hanno rinunciato a partecipare sono state rimpiazzate ma neanche buono: semplicemente, non è mai stato. E così è rimasto rimane e rimarrà fino a che un terremoto non lo scuota da nuovi espositori al debutto. Diamo allora uno sguardo al dalla chioma alle radici, troppo ben piantate per terra per provare l’emozione della vita. battaglione nostrano, che non pare esser influenzato dalla crisi nei suoi “investimenti” sugli appuntamenti internazionali. Saranno infatti ben tredici la gallerie italiane ad approdare Exedra e Lambruscheria, griffate Shanghai e Pechino. Curata da Cesare, Gianluca e Gianlu- al Miami Beach Convention Center, tre in più rispetto allo Italo Rota le new entry milanesi igi Valle, a Seoul la mostra è ospitata negli spazi del Jamsil scorso anno. Confermano la presenza Continua di San Gi- del gruppo Boscolo Sports Complex, all’interno della manifestazione Seoul De- mignano, le milanesi De Carlo, Kaufmann, Stein, Zero..., le sign Olympiad 2009. La selezione di alcuni dei numerosi pro- torinesi Noero e Soffiantino, T293 da Napoli, alle quali si ag- Un nuovo progetto del getti è stata oggetto di una valutazione accurata, ponderata giungono nel 2009 Artiaco e Lia Rumma (Napoli), Raffaella gruppo Boscolo non non tanto sui riconoscimenti acquisiti dal singolo intervento o Cortese e Prometeogallery (Milano) e la romana Magazzino. ha bisogno di garan- proposta, quanto piuttosto sull’apporto qualitativo ed evolu- Più complicato diventa dipanare il dedalo del vero e proprio zie, essendo nota la tivo alle tematiche sperimentali sviluppate nel corso dei cin- “festival delle fiere d’arte” che si scatena attorno ad Art Basel qualità delle sue so- quant’anni di attività dello Studio. La mostra di Seoul include, @ Miami, con almeno una ventina di altre rassegne dissemi- luzioni fra hotellerie per la prima volta, il progetto presentato al concorso per il nate fra Wynwood District e Miami Beach. E difficile dunque e ristorazione, che Padiglione Italiano per l’Esposizione Universale di Shanghai è anche prevedere quanti saranno gli alfieri nostrani pronti offrono sempre anche 2010, fondamentale alla comprensione della continuità di un per la vetrina americana, anche perché molte rassegne non contesti di raffinatezza che coinvolgono arte e design. Qui discorso progettuale avviato, negli anni ‘70, dal Padiglione hanno ancora chiuso le application. Fra quelle confermate, comunque c’è anche la firma di un nome come Italo Rota, italiano “Expo 70” di Osaka. la veneziana Contini approderà ad Art Miami, la romana 1/9 architetto sulla cresta dell’onda – fra molti altri motivi – come www.studiovalle.com Unosunove Arte Contemporanea opterà per NADA - New Art progettista del futuro Museo del Novecento, a Milano. Parlia- Verso Artefiera 2010, ci sarà anche Dealers Alliance, mentre Scope è la scelta di Della Pina Arte- mo del nuovo Boscolo Hotel Exedra, inaugurato proprio nel contemporanea (Pietrasanta), Gagliardi Art System (Torino) capoluogo lombardo con il ristorante Lambruscheria, che in- Julia Draganovic curatrice di Bologna Art First e Mimmo Scognamiglio (Milano). Più articolata la presenza tende “portare i sapori e i profumi della tradizione padana in a Pulse, dove a Brancolini Grimaldi (Roma), Guidi & Schoen un ambiente moderno e originale”. Sapori e i profumi abbina- (Genova) e Perugi (Padova) si sommano la milanese AMT ti alla rivalutazione del Lambrusco, con firme come Cantine Mentre l’attenzione del cir- | Torri & Geminian e la veronese Artericambi, presenti nella Cavicchioli, Contessa Matilde o Francesco Bellei. cuito si avvia a canalizzarsi sezione Impulse. www.lambruscheria.net verso il Piemonte, per la sedi- www.artbaselmiamibeach.com cesima edizione di Artissima Luci d’Artista, è Marco Gastini in programma ai primissimi di Toscanaincontemporanea, nel 2009 a illuminare Torino novembre, Bologna batte un un anno di eventi in rete colpo, presentando le linee tra Firenze e Pistoia Dopo due anni senza generali di Artefiera numero 34. Dal 29 al 31 gennaio 2010 saranno dunque circa duecen- incrementi di nuove “Crediamo molto in questo progetto, tanto che abbiamo to la gallerie italiane ed internazionali, che si disporranno sui opere, torna a crescere scelto di finalizzare proprio in questa direzione le risorse a quindicimila metri quadrati di spazi espositivi. Per il secondo a Torino la collezione nostra disposizione nel Piano Integrato della Cultura. Attra- anno consecutivo Arte Fiera Art First dedicherà il programma Luci d’Artista, opere verso una progettualità che punta alla ‘rete’ vogliamo stimo- giornaliero di incontri al tema del collezionismo: collezionisti luminose diffuse su lare il confronto sui linguaggi del contemporaneo tra soggetti e direttori di musei si confronteranno sul modo in cui le colle- tutta la città affidate a pubblici e istituzioni zioni e i musei privati interagiscono e si inseriscono nel pano- grandi protagonisti del private che operano rama artistico italiano ed internazionale. Lo scopo è quello di contemporaneo, che nell’area metropo- Marco Gastini stimolare un vivace dialogo invitando anche rappresentanti costituiscono una delle litana”. Con questa e collezionisti dell’area asiatico-pacifica grazie alla sinergia eccellenze del capoluogo subalpino nell’attuale panorama. parole l’assessore toscano alla Cultura, Paolo Cocchi, pre- con ShContemporary, la prima fiera d’arte contemporanea Quest’anno è infatti il torinese Marco Gastini a riprendere la senta il progetto Toscanaincontemporanea, un ricco cartel- dedicata all’Asia Pacific Area organizzata a Shanghai dal tradizione, installando la sua L’energia che unisce si espan- lone di attività educative, espositive, seminariali tese a valo- Gruppo BolognaFiere. Presente anche quest’anno la sezio- de nel blu sul soffitto della Galleria Subalpina. Trentatre telai rizzare le realtà di arte contemporanea nell’area fiorentina e ne dedicata a giovani gallerie di ricerca con non più di cinque di tre metri per tre disposti su tre file, con luci blu, bianche e in quella metropolitana. Promosso dalla Regione Toscana, il anni di attività, per permettere anche ad un pubblico che si rosse. Nato nel 1938 a Torino, Gastini ha vissuto il periodo programma vede in prima fila il Centro Pecci di Prato, affian- avvicina all’arte un investimento in un range di prezzi tra i ricco di fermenti, idee e utopie che hanno attraversato la città cato da quattro soggetti (tutti di Firenze) come l’Università, cinquecento e i diecimila euro.Bologna Art First, itinerario nella seconda metà degli anni ‘60. Nel 2001 la Gam gli ha l’Accademia di Belle Arti, il Centro di Cultura Contemporanea esclusivo nella città che giungerà quest’anno alla sua quinta dedicato una corposa retrospettiva nelle sale della Promo- Strozzina e l’associazione culturale Lo schermo dell’arte. Fra edizione, diventerà per la prima volta un progetto curatoriale trice delle Belle Arti, curata da Pier Giovanni Castagnoli e le iniziative coinvolte – un ricco e variegato calendario nel affidato a Julia Draganovic. Nato dalla collaborazione tra la Helmut Friedel. territorio tra Firenze e Pistoia che parte da ottobre e arriva, città di Bologna e Arte Fiera, il progetto presenterà una serie con alcune iniziative, al giugno 2010 – l’Accademia di Belle di installazioni di artisti che lavorano con le gallerie parteci- Cinquant’anni di architettura, Arti propone, da ottobre a dicembre, Futur1sm00ggi, rifles- panti, concepito come un’unica grande mostra collettiva per tournée in Oriente per la mostra sioni stimolate dal centenario del Futurismo, con un remake creare un dialogo tra l’arte contemporanea e location inusua- sullo Studio Valle di un’opera cinematografica futurista, perduta, interamente li del centro storico della città e dei suoi dintorni. girata a Firenze nel 1916. Fra ottobre e giugno il Centro www.artefiera.bolognafiere.it Anche questo è Made in Italy di qualità, anche questo vuol Strozzina propone Open Studios, calendario di incontri con dire farsi ambasciatori del nostro paese sui più alti livelli. Sos defezioni, Art Basel Miami cor- visite negli studi di tredici artisti, da Federico Gori a Zoè Dopo la vetrina romana del 2007, negli spazi dell’ex carce- Gruni, Lorenzo Banci, Loris Cecchini, Filippo Manzini, re minorile nel complesso monumentale del San Michele, re ai ripari. Ma le gallerie italiane non demordono, anzi... Franco Menicagli, Massimo Barzagli, Vittorio Corsini, si appresta ad affrontare una prestigiosa tournée in Orien- Daniela De Lorenzo, Cristiana Palandri, Lia Pantani con te la mostra dedicata ai cinquanta anni di architettura dello Giovanni Surace, Letizia Renzini. Molte le novità messe in cantiere da Art Basel Miami Be- Studio Valle, con tappe – fino a febbraio 2010 – a Seoul, www.turismo.intoscana.it ach, che si prepara a celebrare - dal 3 al 6 dicembre - la

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Jacopo Jarach Jarach Gallery - Venezia Ciccioli d’oca àla copertina la d’artista raccontataune dall’artista Prendete la pelle grassa dell’oca; lavatela ed asciugatela. Assottigliate il più possibile la pelle togliendo con un coltello ben affilato il grasso interno. Tagliatela a pezzi e mettetela a cuocere lentamente in un tegame insieme al grasso che avete tolto. Volendo potete aggiungere anche il grasso dell’intestino. Fate cuocere molto lenta- mente fino a che la pelle diventerà secca ed avrà acquistato un bel colore biondo; allora togliete i pezzi di pelle dal tegame, salateli e scolateli bene. Il grasso fuso che resta si passa con un colino e si conserva in un vaso; è ottimo per dolci e per condire risotti e verdure. Questa è una ricetta “kasher”, nome popolare che serve ad indicare tutte le leggi della cucina ebraica. In ogni paese, essa si è adattata agli usi e ai gusti locali. Questa ricetta me l’ha spedita mia zia da Tel Aviv, è tipica della cultura ebraica ma con origini prettamente veneziane, come la Jarach Gallery!

INGREDIENTI per 4/5 persone Un’oca Sale q.b.

il prossimo piattoforte sarà servito da:

galleristi ai fornelli Umberto Raucci e Carlo Santamaria Raucci/Santamaria Gallery - Napoli

piattoforte . Nordine Sajot - Under Cover fotografia a colori - modella: Serena

Under Cover deriva dalla mia ricerca artistica che indaga l’aspetto antropolo- chi è questo personaggio del mondo dell’arte? gico della società, riflettendo sulle tema- tiche del consumo. Lo scatto realizzato per la copertina è tratto da una serie fotografica omonima, dove ogni imma- gine mette in relazione due protagonisti a tavola: il cibo e il modello, attraverso gesti e situazioni culturalmente ricono- scibili. In questo particolare caso, il cibo è composto dalle pagine di riviste d’ar- te, dove la rivista diventa un vero “trait d’union” fra l’opera e il suo contenuto, in senso proprio e figurato. Mi piaceva l’idea di mettere in scena con ironia le qualità organolettiche di Exibart in uno scatto incentrato sullo spaghetto tipica- mente italiano. indovinachidi laurina paperina... Nordine Sajot (Parigi, 1975) il personaggio dello scorso numero era Chuck Close! vive a Roma www.nordinesajot.net

Lavora con lo Studio Stefania Miscetti di Roma ([email protected], +39 0668805880) e Metis_NL di Amsterdam (www.metis-nl.com, +31 0206389863).

Stanno lavorando alla copertina d’artista: Perino&Vele, Patrick Tuttofuoco, Gian Paolo Tomasi, Debora Hirsch, Mauro Ceolin, Loris Cecchini, Adalberto Abbate, rsvpinvito the best Pablo Echaurren, Michele Bazzana, Christian Frosi, Nicola Toffolini, Davide Pare carta da imballaggio, re- Zucco, Paolo Grassino, Pietro Ruffo, sistente e grigia. È un grande Daniele Girardi, Nicola Gobbetto, Gino foglio piegato alla bell’e meglio. Sabatini Odoardi, Alessandro Roma, Un tris di piantine (delle galle- Corrado Zeni. rie?) è ricalcato con un segno spesso, nero. Dall’altro lato, uno sbaffo nero, aereo, calli- grafico e informe al contempo. Il titolo della mostra è un nome, complicato da una tipografia im- pazzita: !m’a:t?t”e(o)f;a.t,o!? Per una personale bilocata a Roma e Pescara, fino al 14 novembre, oltre che nel libro d’artista. Suc- cede da Cesare Manzo (www. galleriamanzo.it)

prendi l’arte e mettila da parte Eugenio Tibaldi, se le cose si mettono male «Aprire un piccolo locale di cucina sperimentale al decimo piano, nel cuore commerciale di una megalopoli, uno di quei ristoranti segnalati a fianco del tasto dell’ascensore»

Matteo Basilé ci rivelerà il suo pianob sul prossimo numero

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so la dichiarazione di vendita viene a conoscenza dell’esistenza di chiarazione» (art. 2 dell’Accordo per la esazione telematica del un’operazione soggetta al pagamento del compenso. diritto di seguito). La denuncia deve essere effettuata nel termine di novanta giorni La dichiarazione può essere altresì effettuata presentando dalla vendita «a cura del professionista intervenuto quale vendi- presso gli uffici periferici della SIAE il modulo cartaceo Modello tore acquirente o intermediario» (art. 153, comma I, della leg- DDS01, disponibile per il download sul sito istituzionale dell’ente jusartis. ge 22 aprile 1941, n. 633), attraverso il deposito del modulo (http://www.siae.it/OlafDDS.asp). cartaceo predisposto dalla SIAE o per via telematica. Qualora La legge sul diritto d’autore stabilisce che la mancata denuncia Il diritto di seguito: la dichiarazione di all’operazione partecipino più professionisti la dichiarazione deve della vendita - così come il mancato pagamento del diritto di vendita alla Società Italiana Autori ed essere fatta da uno solo di essi seguendo l’ordine indicato dalla seguito - comporta «la sospensione dell’attività professionale o Editori legge: venditore, acquirente o intermediario. commerciale da sei mesi ad un anno, nonché la sanzione am- La dichiarazione per via telematica è effettuata seguendo le ministrativa da 1.034,00 euro a 5.165,00 euro» (art. 172, istruzioni disponibili sul sito della SIAE, nella sezione dedicata ai comma III, della legge 22 aprile 1941, n. 633). Il primo passo per la concreta attuazione del diritto di seguito e, «Servizi Online»: in particolare il professionista deve sottoscrivere di conseguenza, per l’effettivo pagamento all’autore del compen- un accordo che gli consentirà «senza specifici oneri e fornendo so dovuto è la denuncia della vendita alla Società Italiana Autori un identificativo Personale e apposita Password, l’accesso ad Avv. Raffaella Pellegrino ed Editori (SIAE), da effettuare tramite una dichiarazione all’ente. un’area web protetta ( ) nel cui ambito è possibile la formazione Studio legale d’Ammassa & Associati La SIAE - come già detto nei precedenti articoli - è l’ente preposto e lo scambio di atti quali: la denuncia della vendita tramite di- [email protected] alla percezione e alla ripartizione del diritto di seguito, e attraver-

Verso il Museo del Novecento, Da Poussin a Orozco. – Adel Abdessemed ed El- per ora c’è il logo… Ecco i prossimi due anni della len Gallagher nella prima- romana secondo vera del 2010. Per l’estate “Lavorare con un museo ancora chiuso che conserva una il neodirettore Éric de Chassey mostra-confronto tra Pierre collezione di arte del Novecento è una doppia sfida: il pro- Soulages e Lucio Fon- getto di Marzia Migliora mette in relazione le opere con storie Quarantacinquenne nato negli Usa e professore di storia tana. A seguire – siamo e tracce di vissuti, dell’arte alla Sorbonne, Éric de Chassey è stato da qualche nell’autunno del 2010 – valorizzandole, in- settimana nominato da Nicolas Sarkozy direttore della roma- un’esposizione che analiz- terrogandole e, se- na Villa Medici, la più importante istituzione culturale france- za la matericità del lavoro di condo le sue parole, chiedendo loro di continuare a parlare se fuori dai confini dell’Hexagone. In occasione dell’opening alcuni artisti tra cui Gabriel anche oggi”. Il “museo ancora chiuso” è il Museo del Nove- della mostra di Gérard Garouste, de Chassey ha anticipato Orozco e il giovane toscano cento di Milano, creatura ancora priva di contorni definiti, ma qualcosa sulle linee guida del suo incarico. Una impostazio- Emanuele Becheri. Fuochi éric de Chassey che si affaccia ora nel mondo reale partecipando, a Palazzo ne che – dopo l’era Peduzzi più orientata al teatro, e l’era d’artificio in cima al Pincio Reale, al progetto Twister, iniziativa promossa dalla Regione Mitterand più orientata alla tv – riporterà la Villà a focalizzare anche nel 2011, con una grande mostra consacrata a Nico- Lombardia che vede coinvolti dieci musei d’arte contempo- maggiormente l’arte, come ai tempi di Bruno Racine, quan- las Poussin e una collettiva (forse Europunk sarà il titolo) ranea della Regione, ognuno dei quali presenta un’opera do Villa Medici era di fatto un vero e proprio centro d’arte che ripercorrerà l’influenza della corrente punk nella ricerca realizzata ad hoc. Marzia Migliora ha selezionato dei dipinti contemporanea, l’unico di Roma all’epoca. Non solo contem- creativa degli artisti. Qualche nome rubato anche a questo di Filippo De Pisis, Lucio Fontana, Osvaldo Licini e Luigi poranea sarà l’arte che ha in mente di presentare il nuovo evento? Tra gli altri Steven Parreno e Claude Leveque. Russolo, e ha chiesto ad alcune persone di raccontare di direttore, nell’ambito di una programmazione che punta ad Villa Medici - Accademia di Francia fronte ad essi le suggestioni evocate. Noi intanto vi presen- ibridare le discipline tra loro. Dopo la personale di Beatrice Viale Della Trinità Dei Monti 1 - Roma tiamo il logo del futuro museo, che fa la sua comparsa per la Caracciolo (un’eredità dell’ex direttore Frederic Mitterrand), Info: 066761291 - [email protected] prima volta in questa occasione… una serie di personali in contemporanea con – tra gli altri www.villamedici.it R.I.P.

Nancy Spero Angelo Guido Terruzzi vicinato fin quasi a farle coincidere la linea Nel 2005 fu per qualche giorno virtualmente della fotografia di moda e quella della foto- proprietario di Palazzo Grassi, prima che al grafia d’arte. Irving Penn, uno dei mostri Comune di Venezia giungesse la controffer- sacri della fotografia del ventesimo secolo, ta di Pinault che fece saltare l’accordo. An- noto per l’inimitabile miscela fra eleganza e gelo Guido Terruzzi vi avrebbe esposto una minimalismo, è morto all’età di novantadue selezione della sua ricchissima collezione, anni nella sua casa di Manhattan. un corpus vasto, unico al mondo, con opere Nato nel 1917, nel 1943 Penn - fratello del che coprono un arco temporale che va dal regista Arthur Penn - iniziò a lavorare per la XIV al XX secolo - fino a capolavori di opere rivista Vogue, alla quale resta legata molta di Savinio, de Chirico, Fontana, Severini, della sua produzione. Nel 1950 il matrimo- Nella sua parabola creativa ha sempre Guttuso, Boldini, Balla, Kandinsky -, fa- guardavano per conoscere “il verbo”. Ovve- considerato l’arte come inseparabile dalla cendone come una delle più importanti rac- ro, per conoscere una di quelle opinioni che vita, sviluppando un lavoro dalle forti con- colte della seconda metà del ‘900. pesano, su una mostra, su un museo, su un notazioni politiche. Fin dal ritorno negli Stati Il “re del nikel” - così l’imprenditore era co- provvedimento legislativo, su una biennale. Uniti nel 1964, in piena era Vietnam, dopo nosciuto - è morto nella sua villa di Bordi- L’opinione era quella di Paolo Vagheggi, un decennio trascorso a Parigi con il marito, ghera, dove si stava ultimando la trasfor- era e non sarà più, perché il critico del quo- il pittore Leon Golub. mazione di Villa Regina Margherita acqui- tidiano di Largo Fochetti è morto, all’età di Nancy Spero, ottantatreenne artista ico- stata un paio d’anni fa dalla provincia, in un cinquantotto anni, dopo aver lottato per due na della nonviolenza e del femminismo, è grande polo museale. anni contro una malattia implacabile. “In pie- morta domenica 18 ottobre nella sua casa Un’importante testimonianza della sua pas- di, senza mai cedere alla perdita di dignità e di Manhattan. Le sue prime prove parigine, sione per il collezionismo - con quadri, mo- lucidità che la malattia porta a molti”, scrive influenzate dall’esistenzialismo europeo, bili, porcellane, oggetti d’arredamento - era il suo quotidiano nel ricordarlo. Capace di nio con Lisa Fonssagrives, sua modella si erano centrate sui temi della notte, della stata raccolta nel 2007 nella mostra Il fasci- uscire stremato dai trattamenti ospedalieri preferita, scomparsa nel 1992. maternità e dell’erotismo. no del bello, allestita a Roma al Complesso “e il giorno dopo occuparsi di un titolo, di Famosissimi anche i suoi scatti di popola- Nel 1969 era stata fra le promotrici del grup- del Vittoriano, mentre lo scorso anno era una telefonata a un collaboratore e perfino zioni indigene di tutto il mondo, esposti nei po Women Artists in Revolution (WAR), che stato Palazzo Reale, a Milano, ad ospita- - glielo abbiamo sentito fare tante volte - or- maggiori musei, dal Metropolitan di New organizzò vivaci proteste a New York contro re Da Canaletto a Tiepolo, concentrata sul ganizzare una trasferta per una mostra: a York alla National Gallery di Washington. le politiche caratterizzate da discriminazio- Settecento veneziano, con la presenza di Venezia piuttosto che a Valencia, a Napoli o La sua serie The Small Trades, con foto ne sessuale e razziste opere di recente acquisto come gli affreschi magari a Londra. E senza mai mancare alla dedicate a macellai, panettieri ed altri lavo- Sue importanti esposizioni si sono tenute di Giandomenico Tiepolo provenienti da riunione del mattino di Repubblica, che per ratori, è stata acquisita nel 2008 dal J. Paul nel 1988 al Museum of Contemporary Art Palazzo Valmarana di Vicenza. lui era un rito”. Getty Museum di Los Angeles, dove è in di Los Angeles e nel 1992 al MoMA di New mostra fino al gennaio 2010. York; invitata nel 1997 a Documenta X di Paolo Vagheggi Irving Penn In Italia molti suoi lavori sono stati esposti Kassel, una sua grande retrospettiva si ter- La sua colonnina, sulla sinistra delle due Il Los Angeles Times lo aveva definito quest’anno nella mostra Extreme Beauty in rà il prossimo anno al Centre Pompidou di pagine di arte di Repubblica, era negli anni “grand master of American fashion”, per il Vogue, tenutasi a Milano a Palazzo della Parigi. diventata una sorta di oracolo, a cui tanti complesso della sua opera, che aveva av- Ragione.

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Museo Maxxi, le opere di Maurizio Mochetti e Massimo Grimaldi e una nuova bellissima piazza. Che si dovrà chiamare…

L’opera per l’atrio interno a Maurizio Mochetti, l’opera per l’area esterna a Massimo Grimaldi. Sono italiani i due pro- getti vincitori di Maxxi 2per100, il megaconcorso internazio- nale lanciato dal Museo nazionale delle arti del XXI secolo che sarà inaugurato nella primavera del 2010 a Roma. A selezionarli, fra gli undici progetti finalisti, la giuria composta da Pio Baldi, presidente della Fondazione Maxxi; Annama- ria Tatò in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; Anna Mattirolo, direttore Maxxi Arte; Gianluca Racana, in rappresentanza dello Studio Zaha Hadid; Mario Codognato, curatore generale del museo Madre di Napoli; gli I progetti di Mochetti e, a destra, di Grimaldi artisti Alfredo Jaar e Giuseppe Penone. Per l’atrio interno il tutto, nello slargo mosso, in parte alberato, in parte coperto In definitiva il primo acchito rispetto a questo nuovo spazio Mochetti (Roma, 1940) ha ideato Linee rette di luce nell’Iper- sotto i cementi pensili dell’architettura di Zaha Hadid e in par- urbano – naturalmente bar e ristorante eccellenti dovranno spazio curvilineo, che, secondo la giuria, “meglio interpreta la te addossato alla mole post-industrial della vecchia Caserma porre la proverbiale ciliegina, evitando accuratamente la de- spazialità interna del progetto del museo, introducendo ele- Montello dove troveranno posto biblioteca, uffici e servizi di riva pariolin-cafona che si è verificata al vicino Auditorium menti cromatici”. Un allestimento di luce ed elementi sculto- ristorazione, è sorta per Roma anche una nuova piazza. Tra – fa ben sperare rispetto alla creazione di uno spazio di ag- rei, essenziale e allo stesso tempo sorprendente, affronta la l’altro l’unica piazza davvero contemporanea, l’unica piazza gregazione contemporanea, vivace, attiva e colta. Sul mo- relazione tra il visitatore e il luogo, diventando secondo l’ar- priva di graffiti e scarabocchi sui muri, l’unica ancora non dello – perché non ci si inventa nulla – del piazzale davanti tista un “barometro dello spazio”. Per l’area esterna Grimaldi sfregiata dalla vergogna assoluta della sosta selvaggia, l’uni- al Beaubourg, dello slargo tra Macba e CCCB a Barcellona, (Taranto, 1974) si è affermato con Emergency’s Paediatric ca che per il momento non ha pagato il pegno ai racket dei della piazza del Reina Sofia di Madrid. E veniamo al punto: Centre in Juba Supported by Maxxi, di cui la giuria “apprezza cartelloni pubblicitari, delle bancarelle e dei camion-bar che manca il nome. E non abbiamo neppure intenzione di star l’originalità dell’idea che produce un’opera d’arte fotografica sfiancano ogni angolo di una Capitale degno specchio d’un qui a spiegare il perché e il percome sia irrifiutabile intitolare attraverso la realizzazione di un progetto che ha anche un paese in via di putrefazione. Insomma un luogo che, come questa piazza all’artista italiano scomparso più internazio- elevato contenuto sociale ed etico”. Le immagini, realizzate si dice in città quando qualcosa sembra curiosamente civi- nale, più conosciuto e non solo dagli addetti ai lavori, più in progress, documenteranno tutte le fasi di costruzione e le, “non sembra Roma”. Lo spazio, pur caratterizzato dalle legato a Roma e allo stesso tempo più cittadino del Mondo, di inizio dell’operatività del nuovo ospedale di Emergency a algide forme del Museo, risulta accogliente, articolato (da ma davvero di tutto il Mondo. Insomma non vogliamo farla Juba in Sudan, costituendo un reportage che sarà mostrato una parte alcuni gradini creano una sorta di platea), ampio e tanto lunga nel dire che un museo come il Maxxi non possa in una doppia videoproiezione sincrona su una parete ester- luminescente di led che segnano percorsi a terra. La sua po- esimersi dal nominare Piazza Alighiero Boetti il bello slargo na del museo Tra l’altro, fa sapere lo stesso Grimaldi, il Cen- sizione è strategica anche per i flussi di quartiere, unendo in di cui è quinta scenica.L’assessore alla cultura del Comune tro pediatrico soggetto del reportage fotografico sarà“ costru- maniera inedita due strade importanti come via Guido Reni di Roma, sinora garanzia di scelte di qualità, ha anche la de- ito utilizzando il 92% (ovvero € 643.800) della stessa som- e via Masaccio, dove dovrà essere prevista una fermata lega sulla toponomastica. Fontana, Burri, Pascali, Depero, ma messa in palio dal concorso”. La realizzazione delle due “MAXXI” del tram che proviene da piazzale Flaminio, al fine Licini… Persino Mirò, Cézanne e Dalì hanno intitolata una opere d’arte prevede un importo complessivo di 1.130.000 di rendere decentemente raggiungibile l’unico centro d’arte strada a Roma. Boetti no. C’è altro da aggiungere? (m. t.) euro, suddiviso in 430mila euro per l’opera dell’atrio interno contemporanea in Europa privo di stazione di metropolitana. www.maxxi.beniculturali.it e 700mila euro per l’opera dell’area esterna. Ma a coronare

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Qualcuno si ricorda del Papalagi? Papalagi era il nome con cui era chiamato l’uomo pubblici, che nel caso specifico ammontano alla bella cifra di 160mila euro. Non c’è che occidentale secondo il capo indigeno samoano Tuiavii di Tiavea, che visitò il “nostro mondo” dire: una bella spesuccia per un muro di sabbia... e ne riportò una cronaca esilarante, dove le cose bizzarre e demenziali che fanno parte Ma c’è un altro episodio, che potrebbe essere illuminante leggere in chiave Papalagi. Si ormai integrante del nostro modo d’essere, e che a noi oggi paiono “normali”, diventavano, chiama Twister, ed è - recita il comunicato stampa - “un grande progetto della Rete Musei nel suo racconto, irresistibilmente assurde e tuttavia straordinariamente vere, perché Lombardia ideato per la produzione e l’acquisizione di interventi artistici per le collezioni prive delle sovrastrutture con le quali siamo abituati a rivestirle noi: parodie perfette, nella museali”. Fin qui tutto bene. Come sapete, non ho potuto vedere dal vivo i progetti. E non loro disarmante semplicità, di quello a cui s’è ridotta la nostra cosiddetta civiltà. Tanto intendo discutere la scelta dei nomi: che nell’insieme la scelta denoti un certo conformismo per far capire a chi non l’avesse mai letto: il Papalagi (cioè l’uomo occidentale), secondo il rispetto alle altre manifestazioni pubbliche è indubbio; ma questo, dopotutto, fa parte capo samoano, “è continuamente preoccupato di coprire ben bene la sua carne”; “la sua del gioco. Ma sono i progetti che lasciano letteralmente sbigottiti. Infatti, se non fossero capanna somiglia a un cassone di pietra, dove c’è un solo punto in cui si può entrare e nomi universalmente conosciuti e ri-conosciuti come quelli di alcuni tra i migliori artisti uscire: questa apertura il Papalagi la chiama ‘ingresso’ quando entra nella capanna, ‘uscita’ contemporanei italiani, verrebbe da chiedersi se non siamo per caso finiti tutti quanti su quando ne esce fuori, sebbene entrambe siano una sola e unica cosa”; il Papalagi “ama Scherzi a parte. Ora, tanto per farvi capire, proverò a descrivervi i progetti slegandoli dal il metallo rotondo, ama mettersi nella pancia molto liquido rubato ai frutti, ma sopra ogni nome dei loro autori, come li racconterebbe il nostro capo samoano. Si scopre allora che i cosa ama ciò che non si può afferrare e che pure è sempre presente: il tempo. E di questo Papalagi spendono un sacco di soldi (pubblici) per: comprare un immenso tappeto rosso e fa grande scalpore e sciocche chiacchiere [...] il Papalagi è sempre scontento del farlo scendere dal tetto di un palazzo fino alla strada, come succede spesso durante suo tempo e si lamenta con il Grande Spirito perché non gliene ha dato le feste sulle scalinate dei grandi palazzi pubblici (tutto bene, solo che di solito abbastanza”; e così via, per molte e molte pagine. questo non si chiama arte); costruire un enorme salvadanaio dove la gente Ora, di recente, ho avuto la sensazione di essere una specie di va a mettere i suoi risparmi, che alla fine, come tutti i salvadanai, verrà samoano di fronte al pazzo mondo dei Papalagi, nel vedere due rotto e i soldi dati in beneficenza (tutto bene, solo che di solito questo

z alcatra Alessadro Riva di episodi riguardanti l’arte, il sistema dei musei e lo sperpero allegro non si chiama arte); far disegnare i bambini delle elementari, come e carnascialesco dei soldi pubblici. Il primo di questi episodi è si fa ogni giorno in tutte le scuole elementari (tutto bene, solo noto: porta il nome di Lara Favaretto, e consiste in un muro di che di solito questo non si chiama arte); fare un’audio-guida per sacchetti di sabbia alto otto metri per coprire la statua di Dante alcune opere di un museo, come avviene in tutti i musei del a Trento, “per ricordare agli stessi residenti che quell’opera, a mondo (tutto bene, solo che di solito questo non si chiama arte); quanto pare finora non particolarmente amata, esiste” (così e ancora: costruire un cancellata intorno a un museo (tutto riporta una cronaca locale). Muro che, prima ancora di essere bene, solo che di solito questo non si chiama arte); ricoprire un finito, è crollato; ora, nulla impedisce all’artista Lara Favaretto di camper di sfere specchianti e trasformarlo in info-point... e altre erigere muri di sabbia, che poi cadono, intorno alle statue: è una divertenti o assai meno divertenti boutade del genere. Ora, tutto pazzia come tante. Per me non ha alcun senso, è esteticamente questo sarebbe anche esilarante, appunto, se non fosse che per brutta, è un’ideuzza da due soldi. Certo, a vederla con gli occhi del “acquisire” queste opere (che cosa: il tappeto rosso? O il salvadanaio capo samoano, potremmo dire: “Il Papalgi ama costruire statue per rotto? O la cancellata? O i disegni dei bambini? O l’audioguida?) la onorare i suoi poeti, poi ci costruisce intorno dei muri per nasconderle Regione ha speso la bellezza di 400mila euro, la rete dei musei (pubblici) alla vista, con lo scopo di ricordare a chi non le vede più che quella statua 250mila euro, mentre altri 250mila euro son venuti dalla Cariplo. Il tutto, esiste”. Siamo, evidentemente, all’apice del nonsense. Ma, dopotutto, anche gli per la bellezza di 900mila euro, dei quali 650mila pubblici. Questo avviene in tempi impacchettamenti di Christo sarebbero stati visti dal capo samoanao come un nonsense di crisi. Ora, non è che in tempi di crisi non si debba spendere sull’arte e sulla cultura. (non parliamo poi di Duchamp: “Il Papalagi fa i suoi bisogni dentro a delle scatole bianche Tutt’altro. Ben vengano i soldi spesi anche per l’arte. Solo, forse, bisognerebbe avere un po’ di ceramica, poi li espone in luoghi che chiama Musei cosicché tutti possano vederle e più di pudore. Essere, come dire, un po’ meno apertamente tolleranti e complici dei tanti onorarle...”, e così via). L’unica differenza (non da poco) è che Christo, i suoi progetti, se li furbi e furbetti che popolano e governano (e sempre governeranno) il sistema dell’arte di è finanziati sempre con i propri soldi. Lara Favaretto, invece, se li fa finanziare con i soldi questo nostro pazzo, pazzo mondo di folli Papalagi.

Ma Roma non era una città sponsabile amministrativa del Macro, “per cui il successo del bin e del suo ristorante Combal.Zero al Castello di Rivoli, disinteressata all’arte Mattatoio sta portando molta gente anche alla sede centrale da anni considerata una delle migliori tavole del paese e contemporanea? del Macro a Via Reggio Emilia”. Insomma, la sensazione è riconfermata dal Gambero Rosso addirittura la terza miglio- E invece al Mattatoio… che sarà assai difficile, dopo questo exploit, dichiarare che re cucina d’Italia. La ristorazione di qualità nei centri d’arte a Roma non c’è un pubblico interessato all’arte contempora- contemporanea italiani tuttavia rischia di fermarsi qui. Il Mart nea. Un vero e proprio cambio di prospettiva. E si pensi che è in condizioni francamente indecorose da questo punto di il Macro al Mattatoio non è un centro d’arte contemporanea vista, il Pecci e il Mambo sono riusciti ad allestire al massimo confrontabile con i parigrado di Berlino, Parigi o Londra: è simpatici bistrot. Di più avrebbe potuto fare anche il francese mal collegato, non ha servizi aggiuntivi (bookshop, ristoran- Pinault, nei suoi spazi veneziani. Sul sito del Madre di Napoli te), non ha parcheggi, non è segnalato. Il giorno in cui, nella intanto è scomparso il link al ristorante Madre&Vino, curato Capitale, gli spazi per l’arte contemporanea avranno anche dal grande chef Iaccarino (ma in questo settore le consulen- solo un ventesimo dei cartelli stradali che ha l’Auditorium, ze non vanno), mentre nei begli spazi della Galleria Nazio- cosa accadrà...? (m. t.) nale d’Arte Moderna di Roma l’offerta buongustaia è poco più che mediocre. La speranza sono dunque i nuovi spazi in Il terzo ristorante di Roma? Sta in via di realizzazione a Milano (Museo del Novecento) e Roma Sarà il cognome, che per entrambi suggerisce richiami veneti, un museo. E il terzo d’Italia? Pure. (Macro e Maxxi). È qui che ci si dovrà concentrare per for- ma qualcosa accomuna Pierpaolo Barzan – mecenate della Vuoi vedere che pian piano anche nire il museo di una struttura di ristorazione interessante e nuova fondazione Depart – e il noto organizzatore di mostre da noi... di richiamo, senza la quale si pone l’intera istituzione in una Marco Goldin. E questo qualcosa pare essere la capacità di condizione di inferiorità rispetto ai principali competitor inter- S’avanza a passi da gi- attrarre pubblico in un evento d’arte.Di Goldin si sa tutto, Bar- nazionali che su quelli che si chiamavano una volta “servizi gante la ristorazione-in- zan – imprenditore giramondo – è invece ancora una novità aggiuntivi” ormai non sbagliano un colpo. museo anche in Italia. nel panorama artistico nazionale. Novità ancor più inaspet- www.opencolonna.it \ Palazzo delle Esposizioni \ Roma Un settore che è ormai tata è, poi, il successo che sta riscuotendo la mostra New www.combal.org \ Castello di Rivoli \ Rivoli (to) imprescindibile in paesi York Minute che la fondazione di Barzan, insieme al Macro, come Francia, Stati Uniti ha organizzato e presentato negli spazi dell’ex-mattatoio di Associazione Nazionale Gallerie e Spagna (perché fide- d’Arte, Massimo Di Carlo Roma. Exibart è venuto in possesso dei dati di accesso delle lizza il visitatore, perché passate settimane, che certificano coi numeri la sensazione confermato presidente aumenta e completa le di una mostra che si avvia a segnare uno spartiacque nella attrattive del museo, per- storia degli eventi d’arte contemporanea nella Capitale.Non Con l’assemblea tenutasi presso la sede sociale di Milano, Davide Scabin ché lo rende vivo la sera, tanto per l’opening-monstre da settemila visitatori. Non tanto l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contem- perché lo trasforma in attore a tutti gli effetti della vita di una per gli eventi collaterali, come un recente happening musi- poranea ha eletto il Consiglio direttivo che dovrà operare nei città), ancora fatica a prendere piede (con qualità) anche in cale da duemilacinquecento presenze nonostante il diluvio. prossimi quattro anni. Dopo un’ampia relazione del presiden- Italia, ma qualcosa sta cambiando. Ce lo conferma la Guida Ma soprattutto per i dati relativi ai visitatori paganti, quelli che te uscente sul lavoro svolto dall’ANGAMC nel quadriennio, del Gambero Rosso 2010 che, nella sezione dedicata alla nei musei d’arte contemporanea a Roma e non solo a Roma l’assemblea ha eletto i sette consiglieri fra i dieci candidati città di Roma, pone l’Open Colonna, ristorante del Palazzo storicamente scarseggiano.Sarà il fascino di New York. Sarà che, illustrando i rispettivi programmi, si sono presentati al delle Esposizioni, al terzo posto assoluto in città. Come dire, che un compendio così ampio sulla attuale scena creativa voto. Il nuovo Consiglio Direttivo, con i sei delegati territo- una delle tavole imperdibili per gourmet di passaggio o per americana non è facile da incontrare neppure negli Usa. riali, ha quindi rinnovato la fiducia a Massimo Di Carlo, che appassionati d’arte col vizietto della buona tavola. Un risul- Sarà l’attenzione ad una promozione anche fuori dai soliti, inizia così il suo terzo mandato di presidente, e ha designato tato - quello della buona scelta di Palaexpo (azienda comu- classici canali, ma sta di fatto che i dati di accesso parlano di alla vicepresidenza Giampiero Biasutti e Giovanni Bonelli.I nale) nel selezionare Antonello Colonna come gestore degli milletrecento paganti il giorno successivo all’inaugurazione consiglieri eletti sono Giuseppe Filippo Biasutti, Roberto Ca- spazi di ristorazione - che deve essere un viatico per tutti i (tra questi molti di coloro che erano rimasti fuori la sera pri- samonti, Marina Covi, Alberto Peola, Laura Trisorio, mentre musei italiani. Specie in quelli d’arte contemporanea, dove ma). E durante la settimana? Nonostante l’inusuale orario di i delegati territoriali sono Annamaria Gambuzzi per la Lom- la commistione e l’interazione tra le varie forme di creativi- apertura (16-24), la media dei visitatori infrasettimanali non bardia, Chiara Ravagnan per il Triveneto, Gianfranco Rossi tà (figurativa, plastica, gastronomica...) deve per definizione scende sotto i trecentocinquanta, con picchi che sfiorano (o per Emilia Romagna e Marche, Fabrizio Russo per Roma e essere incoraggiata. Un risultato che si affianca - ma qui la superano) le mille unità al giorno il sabato e la domenica. Centro Sud e Mauro Stefanini per la Toscana. sorpresa è minore - all’eccellente punteggio di Davide Sca- “E il biglietto è cumulativo” ci dice Tina Cannavacciuolo, re- www.angamc.com

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PENSIAMoa cura del Festival dell’Arte Contemporanea

L’oPERA D’ARTE AI TEMPI DELLA CRISI

Parte da questo numero, su Exibart.onpaper e in collaborazione col Festival dell’Arte Contemporanea, una raccolta di pensieri sui temi dell’arte e della cultura contemporanea con i protagonisti del dibattito internazionale. Lo inaugura Carlos Basualdo, membro della direzione scientifi ca del festival con Angela Vettese e Pier Luigi Sacco, rispondendo a tre domande sul ruolo dell’arte contemporanea e delle opere in tempi di crisi.

1. Che tipo di impatto avrà la crisi - se pensi che l’avrà - sull’opera d’arte contemporanea? Positivo o negativo? Nel dibattito corrente, soprattutto in ambito economico, si parla molto della crisi non solo come ostacolo, ma anche come nuova, straordinaria opportunità. In che senso e in che misura questo può valere anche per le pratiche di costruzione, produzione e fruizione dell’opera? È diffi cile rispondere a questa domanda per la semplice ragione che ancora non sembra essere chiaro quale sia la natura specifi ca di questa crisi. Mi pare l’opportunità per continuare le politiche economiche neo-liberiste che hanno caratterizzato gli affari - e sfortunatamente molti altri aspetti della vita in comune - nel cosiddetto Occidente per più di tre decenni, o forse l’inizio di un processo di smantellamento di quest’ordine. Finora abbiamo visto ben poco di questa seconda possibilità, quindi cambiamenti drammatici in campo culturale sembrano al momento un po’ remoti. Le politiche neo-liberiste degli ultimi trent’anni hanno condotto, in ogni caso, a una profonda crisi nella produzione culturale, che infl uenza il mondo intero in gradi differenti, ma severi. È diffi cile affermare che ogni crisi è positiva, anche se gli artisti, gli scrittori e la gente (per quel che concerne le persone in ciò che hanno allo stesso tempo di più generale e specifi co), reagiscono sempre in modi innovativi, e dunque “creativi”. Da adversidade vivemos (Viviamo dell’avversità), ha scritto l’artista brasiliano Hélio Oiticica nella metà degli anni ‘60; tuttavia, affermando questo, egli non voleva affatto dire che dovremmo rassegnarci all’avversità e tollerarla come un male necessario. Al contrario: viviamo per resistere e per superare la crisi. Fare, e fare in un modo innovativo, è ciò che facciamo per esistere e per continuare a esistere nella speranza. Una crisi è perciò al tempo stesso una fi ne e un inizio.

2. L’opera d’arte oggi può a sua volta indicare strategie di uscita dalla crisi anche in altri territori della società contemporanea, apparentemente lontani dall’arte, in una relazione di scambio e di infl uenza reciproci? L’opera d’arte non indica le strade per uscire da una crisi: è essa stessa la via d’uscita. L’opera d’arte funziona mettendoci in una relazione intima con le condizioni della sua realizzazione; allo stesso tempo ci fornisce un linguaggio che supera i limiti del suo contesto di origine. Un’opera d’arte è un’opera d’arte come modello per la vita; è la vita stessa, condensata e offerta.

3. Quali sono le mete, i sogni, le preoccupazioni dell’arte ai tempi della crisi? Sopravvivere nella bellezza.

CARLoS BASUALDo Membro della direzione scientifi ca del Festival dell’Arte Contemporanea, è Keith L. and Katherine Sachs Curator of Contemporary Art al Philadelphia Museum of Art e insegna all’Università Iuav di Venezia, Facoltà di Design e Arti, Storia delle Esposizioni.

[email protected] www.festivalartecontemporanea.it

ll Transformer di Prada? Da Seoul americano di una Venezia moderna, l’artista entra a far parte potrebbe planare verso Roma della prima generazione di modernisti americani dopo aver scoperto Cézanne e i grandi maestri europei, diventando il simbolo delle relazioni artistiche che legano i due continenti Art, Architecture, Film, e che infl uenzano certamente il futuro contributo di Peggy Fashion. Sono i quat- “Una noia mortale emana da Guggenheim alla storia dell’arte degli anni Quaranta. La mo- tro sottotitoli che fun- que i che ha o ragione e lo stra, che documenta i viaggi di Prendergast in Italia, rimarrà zionalizzano il ruolo aperta fi no al 3 gennaio 2010. sa o” ed i compiti della “più www.guggenheim-venice.it grande piattaforma È uno dei 43 co enti (al momen- di comunicazione, San Pietroburgo vetta d’Europa. to in cui scriviamo) a a noti- quest’anno, per Pra- Ok russo alla costruzione zia del turbine che ha travolto da”, parola di Patrizio La Mado a del Terzo Reich, Presto a Roma il Prada Transformer? della Gazprom Tower Bertelli in persona. dipinto di Giuse e Veneziano Stiamo parlando del Transformer, poliedro smontabile pro- presentato ad ArtVerona da a Con i suoi quattrocentotre gettato da Rem Koolhaas e installato dalla scorsa primave- Ga eria Carini e Donatini. E le metri, sarà il grattacie- ra in quel di Seoul dove ha avuto un successo clamoroso. parole son proprio di Pier Giu- lo più alto d’Europa. È la Presentazioni, cinema, mostre curate da Germano Celant, se e Carini. Ma ne a ri a di insomma: una Fondazione Prada semovibile. Tanto semo- Gazprom Tower, il futuro posizioni vi trovate pure quel- vibile che, come dichiarato dallo stesso marito di Miuccia in quartier generale della più le di Stefano Caste i, Ivan un’intervista di qualche giorno fa, la struttura potrebbe appro- grande compagnia elet- Quaroni, Daniele Capra... dare a Roma. Ma dove installare l’ingombrante Transformer? trica russa, della quale il “Rigorosamente a fi anco di qualche monumento antico”, di- governatore di San Pietro- [in calce a e notizie su chiara un Bertelli nient’affatto impressionato dalla nefasta burgo ha defi nitivamente exibart.com] onnipotenza delle sovrintendenze capitoline... approvato la costruzione. Progettata dallo studio inglese RMJM, la Okhta Tower – questo il nome uffi ciale – si svilup- Vodafone, audioguide perà su settantasette piani, con avanzatissime soluzioni sul (e un concorso) per Prendergast fronte dell’eco-sostenibilità, e dovrebbe essere completata alla Guggenheim entro il 2016. Soddisfatti anche i molti detrattori, preoccupati dall’inaugurazione all’inizio per l’impatto sulla elegantissima e ormai mitica skyline, patri- dell’estate, il museo ha già In occasione della mostra dedicata a Maurice Prendergast monio dell’Unesco: l’edifi cio sorgerà infatti lontano dal centro raggiunto gli obbiettivi posti in Italia, Voda- storico, con nessun impatto a livello paesaggistico... su base annua, con oltre torna ad fone Re mida Hermitage, boom in pochi trecentosessantamila visita- affi ancare la tori. Un grande contributo al Collezione Peggy Guggenheim con un servizio di audioguide mesi per la sede olandese successo sarebbe dovuto ad che i visitatori possono scaricare gratuitamente via blueto- una campagna promozionale L’Hermitage Amsterdam oth sul cellulare. Vodafone ha inoltre lanciato il concorso a Francamente pare un po’ diffi cile da credere, ma ve la diamo della BankGiro Loterij, che avrebbe distribuito delle monete premi Scatta la Tua Venezia e Vinci!: in collaborazione con lo stesso, col benefi cio di inventario: una ricerca condotta dorate scambiabili con biglietti d’ingresso al museo, ed uti- Il Gazzettino, dal 18 ottobre per sei settimane, i lettori del questa estate avrebbe rivelato che l’ottanta per cento dei tu- lizzate da ben centodiecimila ospiti. Un interesse confermato quotidiano possono immortalare con il cellulare gli scorci più risti giunti negli ultimi mesi nella capitale olandese, vi sareb- anche dall’Hermitage’s Friends program, i cui associati sono suggestivi di Venezia e – inviando la foto via SMS – vince- bero arrivati per visitare l’Hermitage Amsterdam Museum. passati in cento giorni da settecento a tremilacinquecento. re ingressi gratuiti alla mostra ed altri premi fi nali. Cronista Un dato comunque pare certo: che nei pochi mesi passati www.hermitage.nl

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non garantisce alcuna agevolazione alle aperture straordinarie delle galle- face to face particolare né al suo fondatore né, rie, agli appuntamenti che coinvolgo- “Indagini di un cane”. Da un racconto di Kafka, il titolo della mostra itinerante che segna il come dicevo, a chi intenda darle un no l’Accademia e i collezionisti), per debutto di Face, progetto che riunisce cinque fondazioni europee. A fare gli onori di casa in contributo economico, e viene consi- rendersi conto che Torino è destina- Italia, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Che a Exibart presenta l’evento e chiosa con qual- derata alla stregua di una qualunque ta a restare un’eccellenza in questo che nota tutt’altro che al margine... attività commerciale, senza alcuna campo. speciale facilitazione amministrativa. fondazioni sulla base della pertinenza L’unico vantaggio burocratico di una Il titolo “kafkiano” della mostra al tema della mostra, attraverso un fondazione è quello di essere un sog- inaugurale porta ineludibilmente dialogo costante e una collaborazio- getto privato, che può quindi agire una domanda sul potere. Sulla ne strettissima, che hanno permes- con maggiore snellezza nel prendere scena attuale del Belpaese, il “cul- so loro di condividere tutte le scelte decisioni rispetto a un ente pubblico. turame” può ancora avere un ruo- espositive. lo sociale e politico nel senso alto All’inizio dell’autunno, in un artico- del termine? Qualche anticipazione sulle prossi- lo su “la Repubblica”, lei si è detta Ho sempre creduto, e continuo a me iniziative di Face... pronta ad accettare “gli inviti” ri- pensare, che la cultura sia un valore Innanzitutto, Indagini di un cane non cevuti “da altre città, anche dagli imprescindibile per lo sviluppo sociale si limiterà a viaggiare nelle cinque stessi assessori alla cultura”. Una del nostro Paese. L’arte contempo- sedi delle fondazioni partner: diver- dichiarazione dettata da cosa? E ranea, in particolare, va considerata se realtà museali europee hanno già quali sono le “altre città” cui face- come un vero e proprio veicolo di for- a sinistra: Patrizia Sandretto Re Reabaudengo mostrato interesse ad accogliere la va riferimento? mazione e apertura intellettuale per a destra: William Kentridge, History of the Main Compliant, 1996, still da video, courtesy Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, mostra, come la Kunsthalle di Bonn. La Fondazione Sandretto Re Rebau- tutti noi: lo sguardo degli artisti e le Torino Accanto all’attività espositiva, Face dengo è fortemente legata al terri- opere da essi create sono capaci di intende poi orientarsi verso la com- torio torinese e piemontese e non fornire interpretazioni puntuali della missione e la produzione di opere di ha alcuna intenzione di trasferirsi. realtà, aiutandoci a vivere con mag-  Da quali esigenze e con quali quali difetti e quali pregi del siste- giovani artisti e redigere pubblicazioni Abbiamo appena terminato la pro- gior consapevolezza il nostro tempo obiettivi, pur operando i suoi com- ma italiano mette in rilievo? e cataloghi di arte contemporanea. grammazione espositiva del prossi- e ad acquisire una visione più critica ponenti in realtà geograficamente Dal punto di vista normativo, le fon- mo anno e stiamo già lavorando per su quello che accade. Per questo distanti, è nato Face? dazioni culturali italiane non godono In futuro pensate di estendere la il 2011. Certo, continueremo a col- credo che l’arte contemporanea e i Face è nato con l’obiettivo di creare di un regime particolarmente favo- membership? Quali altre fondazio- laborare con istituzioni italiane ed eu- suoi linguaggi debbano diventare alla un sistema europeo di fondazioni che revole. Il confronto con le altre re- ni italiane vedrebbe bene in Face? ropee per la realizzazione di mostre portata di tutti e per questo la Fonda- collaborino nel sostenere l’arte con- altà europee evidenzia, ad esempio, Face è un progetto aperto alla par- in altre città, come abbiamo fatto in zione Sandretto Re Rebaudengo con- temporanea. Le cinque partner del la necessità di migliorare il regime tecipazione di nuovi partner: tutte le passato con il Principato di Monaco, tinua a impegnarsi, quotidianamente, progetto (la Fondazione Sandretto italiano della detraibilità fiscale delle fondazioni italiane ed europee che, il museo Benaki di Atene e il comune da ormai quindici anni.  Re Rebaudengo, la Ellipse Founda- donazioni: in Italia, infatti, il fisco non come noi, abbiano una collezione, di Aosta, come attualmente stiamo tion di Cascais, la Deste Foundation è particolarmente generoso nei con- uno spazio espositivo e soprattutto facendo con Palazzo Ducale di Geno- [a cura di anita pepe] di Atene, la Maison Rouge di Parigi fronti delle persone fisiche che danno la missione di avvicinare all’arte con- va e con gli assessorati di Milano e e Magasin 3 di Stoccolma) hanno contributi a enti culturali come una temporanea un pubblico sempre più Roma per prossime future collabora- in comune il desiderio di sostenere fondazione, permettendo di detrarre ampio potranno farne parte. zioni. Ma la nostra sede continuerà fino al 7 febbraio 2010 i giovani artisti e di far conoscere solo il 19% dell’importo della dona- ad essere a Torino. Indagini di un cane. il loro lavoro a un pubblico sempre zione stessa dall’imposta lorda sul Quello della fondazione è un as- Opere dalle collezioni Face più ampio. In questo senso, la lon- reddito. Un cambiamento normativo setto giuridico ormai sempre più Però diciamolo: Torino capitale Fondazione Sandretto tananza geografica delle rispettive di questo regime aiuterebbe le fonda- diffuso. Secondo lei perché? Ten- dell’arte contemporanea è un poco Re Rebaudengo sedi, il diverso contesto culturale zioni culturali a continuare ad offrire i tativo di superare il fallimento del tramontata… via Modane, 16 in cui ciascuna fondazione opera e propri servizi ai cittadini, nonostante settore pubblico, autentica voglia Assolutamente no. La città ha anco- (borgo San Paolo - Torino) la possibilità di condividere progetti le continue diminuzioni dei finanzia- di impegnarsi in prima persona o ra molte potenzialità da questo punto da martedì a domenica culturali concreti, come avviene con menti pubblici. escamotage burocratico? di vista. Basta dare un’occhiata al ore 12-20; giovedì ore 12-23 la prima mostra Indagini di un cane, Una fondazione come la mia nasce programma di Contemporary Arts Ingresso: intero 5 euro; ridotto 3 costituisce senz’altro un elemento di Chi ha selezionato le opere in mo- innanzitutto dalla voglia autentica di Torino Piemonte, che riunisce tutti euro; gratuito il giovedì ore 20-23 ricchezza per Face. stra e in base a quali criteri? impegnarsi in prima persona a favore gli appuntamenti dell’autunno legati tel +39 0113797600 Le opere in mostra sono state se- dell’arte e della cultura. Dal punto di all’arte e alla cultura contemporanea fax +39 01119831601 Il confronto con le realtà estere lezionate dai curatori delle cinque vista fiscale, infatti, una fondazione (dagli eventi nei musei ad Artissima, [email protected]; www.fondsrr.org

Disegno e design, a Roma Artisti, e un po’ designer. Lo Spirito del compleanno. in mostra il “dietro le quinte” Napoli ora ha anche A Roma arriva il francese della creatività una Fabbrica delle Arti... Matthieu Laurette

Molto si è detto ormai sui Incontro di venditori ambulanti a Roma. È questo il titolo del protagonisti del mondo del progetto site specific dell’artista franceseMatthieu Laurette design, siano essi le aziende, con il quale – il prossimo 24 novembre – si festeggerà il pri- gli imprenditori o i creativi, ma mo anno del ciclo Spirito, ospitato a Roma dallo storico Com- ancora troppo poco si conosce del sistema della protezione plesso Santo Spirito in Sassia. Curato da Valentina Ciarallo delle idee, che già da molti anni cerca di definire e fissare e Pier Paolo Pancotto, il programma di interventi ha visto l’autore di un’invenzione. Ora cerca di porre rimedio la mo- finora quattro artisti confrontarsi con la straordinaria location stra Disegno e design. Brevetti e creatività italiani, che per con un progetto ad hoc, variabile sotto il profilo della durata due mesi porta a Roma, al Museo dell’, gli oggetti – uno o più giorni – e della natura operativa, visivo, plastico, che hanno fatto del design italiano un mito, raccontandoli musicale. Compleanno quindi all’insegna della Francia, così grazie a schizzi progettuali, video, campagne pubblicitarie, come era stato il debutto, che vide all’opera Cyprien Gaillard, prototipi. Come nasce un oggetto? E come si evolve il suo Renato Barisani all’opera seguito da Vedovamazzei, Stefano Arienti e Domenico Man- progetto? Sono queste le domande a cui risponde la rasse- Un nuovo spazio espositivo nel centro storico di Napoli, ma gna, organizzata dalla Fondazione Valore Italia - che opera anche una sede per stage e incontri, e un’officina sperimen- per la valorizzazione del design italiano e la realizzazione tale dove artisti e designer progettano e realizzano prodot- dell’Esposizione Permanente del Made in Italy - e curata ti e oggetti d’arte insieme ad artigiani campani. Questo si da Alessandra Maria Sette. Il percorso espositivo ripercorre propone di essere la Fabbrica delle Arti, fondata e diretta dunque un secolo d’innovazione e design italiano, con incur- da Giusi Laurino, che si presenta con tre eventi espositivi sioni nelle ricerche più attuali, suddiviso per settori merceo- focalizzati tra arte e design. Come Strumenti vari di Nathalie logici - arredamento, moda, agroalimentare, trasporti -, dalla Du Pasquier, in residenza alla Fabbrica delle Arti, o Am- Vespa alla Moka Bialetti, la bottiglietta del Campari Soda, biente Barisani, che il grande Renato Barisani ha allestito la poltrona Vanity Fair, la macchina da cucire Mirella, una con mosaici da parete e da pavimento in pietra, vasi, dischi scarpa di Ferragamo, per scoprire nei loro brevetti le linee di e riggiole in ceramica, e una scultura in vetrofusione. C’è poi un disegno e di una tecnologia capaci di resistere nel tempo la collettiva Artisti in Fabbrica, con opere di Fabrizio Caròla, gano. Il progetto di Laurette, pensato per un’unica serata, e continuare a ispirare nuova creatività. Pane per i denti di Salvatore Cozzolino, Luce Delhove, Maria Di Pietro, Eu- si presenta come “un ritratto dal sapore felliniano della città Exibart.tv, sui cui “schermi” troverete infatti un puntualissimo genio Giliberti, Gianluigi Masucci, Annibale Oste, Oreste con la sua storia, il suo caos, i suoi colori e la sua realtà e... coloratissimo reportage della mostra, con documenti e Zevola. multietnica”. interviste ai protagonisti. fino al 26 febbraio 2010 Martedì 24 novembre 2009 fino al 31 gennaio 2010 Via Annibale De Gasperis 24 - Napoli Borgo Santo Spirito, 1 - Roma Via di Ripetta 190 - Roma Info: 0810122327 - [email protected] Info: 0668352433 - [email protected] www.disegnoedesign.it www.fabbricadellearti.com www.giubilarte.it

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Ottimismo! Un mondo di buone notizie IO SONO UN ARTISTA DEL MEDIOEVO per il web project di Antonio Riello In occasione del RomaEuropaFestival Jan Fabre è tornato in Italia con una mostra e uno spet- tacolo. Qui emerge tutta la figura di un artista-non artista contemporaneo. Che si racconta in questa intervista... Un vero e proprio giornale on line che sforna solo “buone notizie”, dwig di Vienna e mi è piaciuta molto. Dopo aver visitato la mostra ho in- non immaginarie o contrato nel Museo d’arte storico lo artificiali, ma sele- staff che lavorava lì e ho passeggiato zionando in tempo attraverso i depositi del Kunstkam- reale quelle forni- mer. Non ci sono dubbi: una delle te dalle maggiori più belle mostre da qualche mese a questa parte. agenzia stampa del mondo. “Un antidoto ‘artistico’ – serio ed ironico allo stesso tempo Invece hai visto il Padiglione Italia – contro il diffuso senso di stanchezza e mancanza di entusiasmo che alla Biennale? sembra caratterizzare l’Occidente in questi ultimi anni”. Ero veramente contrariato. Ho pen- Così si presenta Onlythegood.org, nuovo progetto di NetArt appena sbar- sato che il Padiglione italiano fosse mal curato e i lavori di cattiva qua- cato sulla rete, opera di Antonio Riello, in collaborazione con gli arti- lità. sti australiani Andy Simionato e Karen Donnachie e con l’aiuto di uno scienziato informatico olandese. Ti ha influenzato di più Rubens o Un motore che continua ad imparare ed a perfezionarsi in base alle dina- Darwin? Jan Fabre - Orgy of Tolerance miche dell’intelligenza artificiale, e che presto sarà affiancato da un forum  L’Italia quest’anno ti accoglie due Tutti e due sono stati importanti per volte: a Venezia a margine della me. Sono nato ad Anversa e mio pa- dove ognuno potrà dare il proprio contributo al curioso database. Biennale e a Roma a teatro, come Il titolo rimanda all’idea di vivere in dre mi ha portato a vedere la casa di Ma dove le troverà – vi starete domandando – tutte queste buone notizie regista dello spettacolo Orgy of un’era post-moderna, un tema im- Rubens quando ero piccolo. Rubens da pubblicare? Tranquilli, presto – assicura l’artista – apparirà anche On- Tolerance, appena svoltosi nell’edi- portante e ricorrente nel mio teatro era un artista visionario. Era una spe- lythebad, con le sole cattive notizie del giorno... zione 2009 del RomaEuropaFesti- e nelle mie arti visuali. Da giovane cie di Andy Warhol della sua epoca. www.onlythegood.org val. La tua arte è molto teatrale sono stato in coma due volte. Que- Era un pittore che dipingeva anche anche quando è solo arte visiva. Ci sto fatto ha creato in me una stretta scenografie immense e processio- sono i simboli e le dimensioni del connessione tra la celebrazione della ni che si svolgevano in città. Aveva La riqualificazione di Portici? teatro più che quelle dell’arte con- vita e quella per la morte. uno studio con molti assistenti. Fin Con un grande concorso temporanea. Preferisci esprimerti dall’inizio della mia carriera, alla fine d’arte contemporanea... con l’arte o con il teatro, o non fai “Some images can upset the sen- del 1970, gli scienziati sono stati questa distinzione? sibility of the audience”. Questa sempre i miei idoli e la mia principale Scelgo sempre il mezzo migliore per avvertenza accompagna lo spet- fonte di ispirazione. È uno dei maggiori agglo- l’idea che voglio sviluppare. Sono un tacolo Orgy of Tolerance. Sembra merati urbani dell’hinterland servo della bellezza e non voglio chiu- che più che piacere agli spettatori Scienza e arte. Lavori su quel cri- napoletano, noto fra l’altro dermi nelle categorie. Ogni mezzo ha ti interessa coinvolgerli, e provo- nale... per aver costruito il primo le sue precise regole, così come ogni care una loro reazione... Scienziati e artisti sono accomuna- tratto di ferrovia in Italia, che sistema ha le proprie. Il pubblico è libero di amare o disprez- ti dal fatto che entrambi agiscono zare il mio lavoro. Il mio scopo come come se spiccassero un salto dentro lo collegava appunto a Na- Sei a Roma anche con la mostra artista non è la provocazione dei miei lo sconosciuto.  poli. Ora Portici ha deciso di Le temps emprunté (The borro- spettatori fine a se stessa. Difendo intraprendere un ambizioso [a cura di valentina bernabei] Villa Mascolo, sede dell’intervento di Bianco-Valente wed time), in corso, sempre in oc- più che altro l’idea di provocazione in- piano di recupero e restauro casione del RomaEuropaFestival, tesa come un’evocazione della men- urbanistico e architettonico, affidando un ruolo centrale anche all’arte con- al Museo Carlo Bilotti (fino al 14 te, uno stimolo. febbraio 2010). A quale tempo ti temporanea.Con un grande concorso, che ha destato l’attenzione di artisti riferisci? Perché è un tempo “pre- L’ultima mostra che hai visitato? da tutta Italia e anche dell’estero, e che ora ha decretato i vincitori.Fra so in prestito”? Ho visto Cy Twombly al Museo Lu- www.romaeuropa.net questi ci sono Bianco-Valente, impegnati nel “Restauro del complesso ex Villa Mascolo e del Parco annesso con destinazione a Museo interattivo Ciac si gira. Pronto a Foligno vio, fino a giungere ai nostri giorni, con le ricerche di multimediale”, per il quale, oltre ad una scultura luminosa, hanno ideato il nuovo Centro Italiano Arte Mario Giacomelli, Gabriele Basilico e Grazia Tode- un’installazione ambientale nel parco di Villa Mascolo, dove le armonie Contemporanea ri, rimasti coerentemente legati alle premesse di que- sonore diffuse da circa sessanta altoparlanti da giardino varieranno in re- gli anni. Il centro avrà anche un’altra sede, una chiesa lazione ai piccoli movimenti tellurici del Vesuvio, misurati tramite la rete di settecentesca non finita del Murena come contenitore rilevamento dell’Osservatorio Vesuviano, “in modo da creare una relazio- Un blocco com- dell’opera di Gino de Dominicis Calamita Cosmica. ne diretta fra il ‘respiro’ del vulcano e lo scenario sonoro diffuso nel parco”. patto di cemen- fino al 31 gennaio 2010 Ad un’altra “coppia”, Perino & Vele, spetterà intervenire nel “Recupero to rivestito in Via del Campanile 13 - Foligno (Pg) funzionale e restauro dell’ex Macello Comunale”, per il quale realizze- acciaio corten, Info: 0742357035 - [email protected] ranno un’opera che prevede “l’invasione” di un enorme elemento in ferro senza finestre, www.ciacmuseum.com zincato simile ad un edificio industriale in costruzione o ad un relitto.Gli nero fuori, bian- altri vincitori sono Giuseppe Pirozzi, che interverrà sul Porto Borbonico co dentro, due Biennale di Santa Fe, nel del Granatello, Moio e Sivelli + De Manes (Porto del Granatello), Gian- piani espositivi e una terrazza per quasi duemila metri 2010 ci sarà anche l’italiano luca Marangi (Porto del Granatello), Rosy Rox (asse viario via Gravina, quadri di spazi espositivi. Al centro d’Italia, al centro piazza Gravina, via Malta). dell’Umbria. È il Ciac – Centro Italiano Arte Contempo- Federico Solmi ranea di Foligno, progetto al quale si lavora da tempo, Quarta edizione a Milano per la fiera MINT, La compagnia sarà di quelle che contano, con gran- ma che ora ha delle date certe di debutto. L’inaugu- che approda al “Distretto Palestro” razione sarà infatti il prossimo 15 novembre, con la dissimi nomi convocati come precursori della video- mostra Spazio, Tempo, Immagine, curata da Italo To- animazione, da William Kentridge a Kara Walker, Una nuova tensostruttura dal design compatto massoni e coordinata da Diora Fraglica, in programma Thomas Demand, Raymond Pettibon, Paul Chan, all’esterno, ma arredata con gusto raffinato e fino al 31 gennaio 2010. L’esposizione ripercorrerà, a Robin Rhode. E fra i più giovani, fra coloro che hanno attuale all’interno, allestita nei Giardini Indro distanza di quarant’anni, la rivoluzionaria iniziativa innovato il mezzo, ci sarà anche l’italiano – ormai sta- Montanelli, all’incrocio tra corso Venezia e via dal titolo Lo spazio dell’immagine, allestita nella città bilmente New York based – Federico Solmi, al fianco Palestro. Sarà questa la location della quarta umbra nel 1967, che sovvertiva il rapporto che legava di creativi come Robert Breer, George Griffin, Avish edizione di MINT, la mostra mercato d’arte l’opera d’arte e lo spazio che le conteneva, presentan- Khebrehzadeh, Robert Pruitt, Hiraki Sawa, Berni antica, moderna e contemporanea che, con lo do, per la prima volta al mondo, un insieme composto Searl. Il tutto alla Biennale di Santa Fe edizione 2010, spostamento, intende sottolineare l’importanza unicamente da ambienti ideati dagli artisti. Con la rico- ordinata dalla giovanissima curatrice Sarah Lewis, del polo museale civico milanese che si va struzione di alcuni ambienti e le opere di tutti quegli ar- braccio destro di Robert Storr e già docente alla Yale delineando nel “Distretto Palestro”, sostanziato tisti che parteciparono a quella innovativa mostra, da University. Tema: la video animazione come il mezzo da istituzioni come la Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale, il PAC, Villa Getulio Alviani, Agostino Bonalumi, Enrico Castel- ed il linguaggio più importante, in termini di innovazio- Necchi Campiglio e molte altre. Saranno 45 le gallerie, sia italiane che lani a Lucio Fontana, da Luciano Fabro al Gruppo ne, negli ultimi quindici anni. Solmi sarà presente con straniere, a proporre dall’antiquariato al modernariato d’élite, con dipinti, T e al Gruppo N, e di quelli che, pur non essendo pre- la video installazione Douche Bag City – della quale sculture, mobili, porcellane, argenti, gioielli, stampe, tappeti, libri, vetri, senti, facevano parte di quel momento culturale, come Exibart può offrirvi uno still in anteprima –, una satira tessuti, installazioni, fotografie. Giulio Paolini, Iannis Kounellis, Mario Schifano, sulla crisi economica e le sue cause... dal 12 al 15 novembre 2009 Mimmo Rotella, Bruno Munari, Francesco Lo Sa- www.sitesantafe.org Via Palestro - Milano - www.mintexhibition.it

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38trailers Exibart.onpaper ADVARTISING di raffaele bifulco rassegna stampa internazionale È partita il 20 settembre scorso la nuova campagna di comunicazione di Tim, RSI brand di telefonia mobile di Telecom Italia, che vede protagonisti Christian De Sica Anche i gorilla hanno il loro calvario Square. All’avvicinarsi dei tutori della in voga nel sistema dell’arte, avendo e Belén Rodríguez. La disciplina è lo storytelling, modalità alla quale le maggiori Dopo la rana crocifissa da Kippen- legge, però, Christos non si scom- quasi completamente soppiantato compagnie telefoniche fanno ricorso da alcuni anni per stimolare l’emotività dei berger al Museion di Bolzano, ci pone ed esibisce la sua bella paten- l’esercizio della critica e il mestiere consumatori, rendendoli partecipi di situazioni presumibilmente realistiche e di mancava il gorilla crocifisso. Accade te... di decoratore di electrical box. del critico. E “curare” è diventato tal- conseguenza avvicinandoli ai prodotti. Tuttavia, stavolta il contenuto è diverso, a Londra, presso l’ex chiesa della SS. Si chiama PaintBox ed è un’iniziativa mente cool da transitare nel linguag- in quanto fornisce input culturali dopo l’indigestione, tra le altre, di patetiche Trinità in Marylebone, in occasione promossa dalla Boston Arts Com- gio comune e invadere altri settori. coppiette innamorate e boyband composte da ragazzini brufolosi. Per la tariffa di una mostra dal titolo The Age of mission, che ha commissionato ad “Tim Premia”, il concept del format Così capita che, al Tipping Point di the Marvellous curata da Joe La alcuni artisti della città di abbellire televisivo è l’arte del corteggiamento; Houston, un venditore di scarpe che Placa. L’autore stavolta è Paul Fryer, le grigie e tristi centraline elettriche infatti, ogni appuntamento narra le ha deciso di trattare anche libri, mu- 44enne inglese (qualcuno ricorderà che punteggiano le strade del centro. gesta di Cristian De Sica, attempato sica e abbigliamento si sia trasfor- il suo manichino fulminato apparso Qualcuno lo fa anche per prendere Don Giovanni italian style, che cerca mato in un “curatore” di un dato ge- da Guido Costa a Torino neanche due qualche soldo, i più per sposare un di sedurre con la cultura o con quel nere di merchandise. Secondo il NY anni fa) che si è fatto aiutare nell’im- intento perfettamente in linea con i che ne rimane, colpito dal fulmine Magazine, in un night club di Lower presa da un ex-lavorante di Madame principi più nobili del graffitismo. Ma dell’infatuazione per la Rodríguez, East Side si “curano” serate a tema, Tussauds, esperto in sculture reali- c’è anche chi desidera lasciare una prima in versione insegnante di ed Eric Demby, fondatore del noto stiche in cera. Scontate le polemi- traccia di sé nel proprio quartiere e latino, poi giovane e avvenente artista mercatino delle pulci “Brooklin Flea”, che, l’intento concettuale dell’artista chi, più prosaicamente, spera di farsi contemporanea che regge il gioco alle “cura” personalmente lo stand dove pare fosse sensibilizzare il pubblico un po’ di pubblicità. In ogni caso, un strampalate gaffe in spolvero prenatalizio per l’ennesimo soggetto con i quali si si offrono tipici panini al formaggio e sulla condizione dei gorilla e critica- esempio da imitare per un dialogo è caratterizzato l’attore romano. Con tanto di Moscot intellettualoidi, nello spot sottaceti. I “curatori” spuntano ovun- re l’idea che gli animali non abbiano costruttivo con gli artisti di strada, on air dall’11 ottobre il vitellone si aggira goffamente in una sala di una galleria, que: nei pub, nelle discoteche, nei un’anima. all’insegna del reciproco rispetto e tra postdadaismi, concettualismi, opere che riflettono su se stesse chiedendosi Chi: Louise Jury nell’interesse pubblico. negozi e nei siti web. Un’inflazione in se sono arte, cubismi, cubiste, collezionisti e influenze varie senza capirci Dove: London Evening Standard Chi: Geoff Edgers piena regola, che però risponde an- granché (e c’è da comprenderlo). Non sembra un caso la scelta del tema “arte Quando: 14 ottobre 2009 Dove: The Boston Globe che a nuove esigenze del consumo, contemporanea”, dopo il latino; infatti, il regista Daniele Luchetti, già vincitore Quando: 15 ottobre 2009 ovvero mescolare cose diverse con di vari David di Donatello e con le sue prove pubblicitarie artefice del successo Graffitari patentati uno stile originale e creativo. Ma un del Maxibon di Accorsi, nel 2000 realizzò il documentario 12 Pomeriggi, in La scena è più o meno questa: Chri- Siamo tutti curatori dubbio sorge spontaneo: che diffe- cui illustrava il panorama artistico italiano con interviste a giovani artisti che stos Hamawi, un graffitista con una Si sa che la lingua è viva e ogni sua renza passa allora fra un vetrinista e presentavano le loro opere. A immaginare tutto questo (con film da 30”, 15” certa reputazione a Boston, viene variazione corrisponde a mutazio- un curatore? e 10” in onda sui principali canali nazionali) è l’agenzia Leo Burnett Italia con pizzicato in pieno giorno mentre sta ni sociali, abitudini o mode. Il verbo Chi: Alex Williams un team così composto: direzione creativa esecutiva di Sergio Rodriguez e dipingendo un quadro elettrico po- “curare” e il corrispondente sostan- Dove: The New York Times Laura Elli, art director Roberto Piazza, copy Michelangelo Cianciosi e Matteo sto all’esterno di un hotel a Copley tivo “curatore” ormai da anni sono Quando: 2 ottobre 2009 Lazzarini. La fotografia è di Paolo Caimi, la tv producer è Federica Manera e la casa di produzione è Movie Magic International. La musica, dati gli attori, non poteva che essere dei Gossip: Heavy cross tratta dall’album Music for Men. Chiamata alle arti. GRAZIA E GIANNI BOLONGARO la spezia

Da quanto tempo collezionate opere d’arte visitatori della Marrana; visitatori, cioè, che entravano in artisti italiani è pari a quello degli stranieri. A dire il vero, contemporanea? Come siete diventati collezionisti? contatto con le opere in modo molto “fluido”, quasi senza non ci siamo mai posti il problema. La famiglia di Grazia era di collezionisti. Il nonno Alfonso rendersene conto. Perciò, senza il problema del temere Marino, importante personaggio di Napoli, fu un grande di non capire. Anche perché l’inserimento delle opere collezionista dell’arte italiana dell’Ottocento; negli anni ’50 fu è molto attento all’equilibrio con gli altri elementi che autore di una storica donazione al Museo di Capodimonte, caratterizzano l’ambiente in cui vengono posizionate. che gli dedicò alcune sale. Oggi figura tra gli importanti donatori del museo e viene citato nella documentazione. Quante sono le opere realizzate fino a oggi alla Il padre e lo zio di Grazia furono collezionisti di arte Marrana? Quali sono gli artisti che ci hanno lavorato? contemporanea negli anni ’50 e ’60, frequentando e Come li avete selezionati? collezionando gli artisti di quella generazione: da Sironi Hossein Golba, iraniano; vedovamazzei, Mario Airò, Ettore a Crippa, Dova... Quando ci sposammo, nel 1968, fu Spalletti, Luigi Mainolfi, Gabriella Benedini, Lucia Pescador, “naturale” proseguire in tale direzione. Renzo Mangili, Cecilia Guastaroba, Claudia Losi, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, italiani; Jannis Kounellis, Qual è stata la prima opera che è entrata a far parte greco-italiano; Joseph Kosuth, statunitense; Magdalena della vostra collezione? Campos-Pons, cubana; Kengiro Azuma, giapponese; Un Licini, alla fine degli anni ’70. Philip Rantzer, israeliano; Jan Fabre, belga. Li individuiamo incontrando loro e le loro opere in musei, gallerie, fiere ed Che emozione vi dà acquistare o avere vicino esposizioni varie (oltre che leggendone i percorsi artistici un’opera? su riviste e cataloghi). Li abbiamo sempre contattati Non tanto l’acquistare quanto avere vicino, invece, una personalmente, salvo un paio di casi tramite curatori. Mai fonte di bellezza ed emozione. tramite gallerie.

Quando e perché nasce il parco della Marrana? Quali sono le vostre gallerie di riferimento? Per i vostri

co lle z i on st di gaia pasi La Marrana fu acquistata come casa di vacanza nel 1980 acquisti vi affidate anche ai consigli dei curatori? ma solo nel 1997 (dopo l’esperienza positiva di due piccole Se per riferimento intendi le gallerie di cui siamo clienti, non mostre all’interno della casa nel 1995 e 1996, dedicate ne abbiamo! Siamo invece frequentatori, ad esempio, di rispettivamente al pittore Carlo Mattioli e a Fausto Melotti; Massimo De Carlo, Minini, Cortese, Zero..., De Cardenas mostre fatte, già allora, per contribuire anche noi alla vita e altre a Milano, Sales e Magazzino d’Arte Moderna a culturale del territorio e fornire occasioni di riflessione Roma, Di Marino e Trisorio a Napoli. In alcuni casi ci siamo sull’arte contemporanea), decidemmo di utilizzare gli spazi confrontati con curatori, in particolare con Giacinto Di esterni invitando artisti a realizzare opere site specific, Pietrantonio, che collabora con noi da vari anni. perciò di arte ambientale. Da non dimenticare che La identikit. Marrana è nel Parco regionale naturale Montemarcello Collezionate anche giovane arte? Se sì, nelle Magra, con forti vincoli a tutela del territorio. Al punto vostre decisioni contano di più il valore di mercato, nome e cognome: Gianni Bolongaro e Grazia Marino Bo- che fino al 2000 era vietato anche porre opere d’arte l’innovazione o la poesia? longaro all’esterno: riuscimmo, nel 2001, a far modificare la Sì, anche se è più raro in quanto l’arte ambientale esige luogo e data di nascita: Grazia 4 febbraio 1941. Gianni legge regionale istitutiva del parco in modo da permettere una particolare modalità di atteggiamento e l’esperienza 20 dicembre 1938 l’installazione di opere d’arte sui terreni, nel bosco, che un artista ha è importante. formazione: Grazia corso di laurea in lingue moderne. nell’oliveto (ciò dopo una denuncia penale nel 2000 per le Gianni laurea in Economia e Commercio con tesi in so- memory box dell’artista israeliano Philip Rantzer, ritenute Come scegliete? ciologia bungalow da affittare!). Sono determinanti l’innovazione (ma non fine a se stessa: attività lavorativa: Grazia, casalinga. Gianni, direzione deve avere una sua ragion d’essere che prescinde marketing in aziende internazionali sino al 1980, poi crea Da qualche tempo avete istituito un premio: totalmente da fattori di “moda”) e la poesia. una società di consulenza specializzata nel marketing stra- P.A.A.L.M.A. - Premio Artista + Architetto La tegico alle grandi imprese, con soci americani, inglesi, Marrana Arteambientale… Parlando di percentuali: più arte italiana o francesi e italiani sino a fine 2005. Da allora, solo attività Nacque dal desiderio di trasferire negli spazi pubblici, internazionale? non profit nel settore delle arti visive soprattutto cittadini, ciò che vedevamo accadere ai Più arte italiana se guardiamo alle nazioni, ma il numero di stato civile: coniugati

42anniversari Exibart.onpaper a cura di marco enrico giacomelli

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1. Banksy - Senza titolo - s.d. 2. Catherine Yass - Wall/Al-Eizariya/end - 2004 - diapositiva Ilfochrome, lightbox cm 107x132x16,5 - ed. di 3+2 p.d.a. - courtesy l’artista & Alison Jacques, New York 3. Fabio Mauri - Muro d’Europa - 1979 - courtesy l’artista 4. Eyal Sivan & Michel Khleifi - Route 181: Fragments of a Journey in Palestine-Israel 2004 - still da film - 270’ 5. Rosemary Laing - 5.10 am, 15th December 2004 - 2004 - fotografia a colori cm 85x169,5 - courtesy Galerie Lelong, Paris New-York Zürich, New York & Galerie Conrads, Düsseldorf & Tolarno Gallery, Melbourne 6. Zhang Lin Hai - Great Wall - 2001 - olio su tela - cm 115x150 - coll. privata 6 Exibart.onpaper anniversari 43 a cura di marco enrico giacomelli

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1.Bill Kouélany - Ohne Title 2006-07 - papier-mâché, ritagli di giornale, 3 monitor, 2 video - veduta dell’installazione a documenta 12, Kassel - courtesy Galerie Peter Her- rmann, Berlino 2. Miki Kratsman - Gilo #3 - 2001 stampa digitale - cm 70x100 Chelouche Gallery, Tel Aviv 3. Il celebre graffito sul muro di Berlino che raffigura il bacio fra Leonid Breznev ed Erich Honecker 4. Enrica Borghi - Muro - 2005 - pellicola in alluminio, sfere di polisti- rolo - dimensioni ambientali - courte- sy duetart, Varese - photo Valentina Colonna Preti 5. Lin Yilin - The Game of Monumentality - 2007 - fotografia da performance - courtesy docu- menta 12, Kassel 6- Regina José Galindo - Proxémi- ca - 2003 - trittico fotografico da 6 performance - courtesy Prometeo- 5 gallery, Milano

Correva l’anno 1989. Nell’aria un intenso profumo di glasnost’. C’erano Gorbaciov e il Papa polacco, c’era ancora Ceausescu e da poco s’era defilato Honecker. C’era una cortina più o meno metaforica e soprattutto un muro, tutt’altro che immaginario: il muro di Berlino. Mai picconi e martelli furono più festosi nell’abbatterlo. Una rassegna visiva dopo vent’anni dalla sua caduta. Quando di muri ne esistono ancora...

46inteoria Exibart.onpaper a cura di christian caliandro

LA STORIA ALTERNATIVA DEI BASTARDI SENZA GLORIA Dai “maccaroni kombat” alla critica cinematografica. Quentin “Questo potrebbe essere de Il signore della svastica (The Iron il mio capolavoro” Dream, 1972), è stato infatti svilup- Tarantino sempre più trasversale fra i generi. L’ultimo lungometraggio Al d o Ra i n e pato e approfondito negli ultimi anni del regista ripercorso attraverso la storia orizzontale delle tipologie da autori come Harry Turtledove (nei  La cifra del nuovo film di Quentin cicli Invasione, 1994-96, Colonizza- filmiche che attraversa... Tarantino è iscritta tutta nello spel- zione, 1999-2004, e Timeline 191, ling distorto del titolo: Inglourious Ba- 1997-2007), Robert Harris (Father- e repressiva del regime seguendo anche nella finzione quei fatti significa scusate se è poco. sterds. Un graffio. La pronuncia stor- land, 1992) e Kim Stanley Robinson le partite della Serie Africa; il Duce metterli in prospettiva. I dispositivi narrativi e visivi messi in piata - dal tenente Raine, dallo stile (The Years of Rice and Salt, 2002), della Loewenthal è morto invece nel Che cosa fa allora Tarantino in Ba- opera sono al servizio di un’idea for- cinematografico, dalle digressioni del fino a diventare uno dei sotto-generi ‘24, cambiando per sempre la storia stardi senza gloria? Porta la storia te: l’immagine del Führer crivellato racconto - che modifica la dicitura più popolari della letteratura di con- di una famiglia e dell’Italia. alternativa su un livello ulteriore. di colpi e dei gerarchi che saltano in corretta e, infine, l’oggetto stesso. È sumo. Si tratta dunque di una questione Innanzitutto, ambienta Pulp Fiction aria nel cinema in cui si svolge la pri- l’operazione che il regista porta avan- Anche in Italia - paese generalmente ben più seria di un gioco scolastico. Il nella Francia occupata dai nazisti: ma di un tremendo film di propagan- ti sulla Storia novecentesca, e sul e notoriamente refrattario a questo “che cosa sarebbe accaduto se...” è è chiaro come questo film, infatti, da è di quelle destinate a rimanere a suo oggetto principale di attrazione/ filone - abbiamo avuto esempi an- divenuto gradualmente, cioè, il mez- metta fra parentesi Kill Bill e Death lungo negli occhi e nella mente. repulsione: il nazismo. che abbastanza sorprendenti, come zo attraverso cui scardinare e scan- Proof, qualificandoli come prove- Primo, perché da una parte e dall’al- Lo strumento principale è, come al L’inattesa piega degli eventi (2008) di dagliare l’interpretazione degli eventi. digressioni-deviazioni da un percorso tra della barricata - Shosanna, Zoller solito, la rivisitazione sapiente dei ge- Enrico Brizzi, ma non sono mancate Inoltre, il romanzo sembra “supplire” principale che è quello della prima tri- - il cinema è “la prosecuzione della neri: il maccaroni kombat di Castel- persino prove più “tradizionali” (Conta a un deficit di compren- guerra con altri mezzi”, lari & Co., una delle tante filiazioni le stelle, se puoi, 2008, di Elena Loe- sione e di profondità del- e anche della vita, dal dello spaghetti-western nostrano, la wenthal). la storia: le varie versioni È come se tutti questi autori momento che l’immagi- Seconda guerra mondiale vista dal- L’aspetto fondamentale, che salta im- alternative compongono ne di entrambi proiettata la Hollywood più coraggiosa (Quella mediatamente agli occhi, è che pra- e proiettano un’immagine si fossero resi conto, in sullo schermo agisce an- sporca dozzina, Il grande Uno rosso), ticamente tutte le narrazioni in que- paradossalmente più fede- che dopo la loro effettiva lo spy movie e persino, per la prima stione si concentrano su un determi- le all’originale della ripro- differenti periodi e contesti morte, portando avanti volta in maniera esplicita, la critica nato periodo - quello compreso tra le duzione accademica. La di- l’opera di distruzione e cinematografica. due Guerre - e sul nazifascismo. Dick vergenza propone un chia- socio-culturali, della centralità di vendetta (e qui il per- L’obiettivo dichiarato è quello di modi- immagina un mondo in cui i vincitori rimento: è una strategia di assoluta dei totalitarismi e corso di formazione di ficare, trasformare la grande narra- sono tedeschi e giapponesi, che col- negoziazione con la realtà. Beatrix Kiddo assume zione per eccellenza, quella storica. lezionano cimeli americani, mentre È come se tutti questi au- soprattutto della Seconda un significato cosmico In questo, Tarantino sfrutta e piega l’Adolf Hitler di Spinrad, emigrato tori si fossero resi conto, e rivelatorio). Ma, so- abilmente uno dei filoni più frequen- negli Stati Uniti negli anni ‘20, è di- in differenti periodi e con- Guerra Mondiale prattutto, la medesima tati dalla fiction recente, soprattut- ventato un illustratore e uno scrittore testi socio-culturali, della relazione che si viene a to letteraria: la storia alternativa (o di fantascienza; gli alieni di Turtledove centralità assoluta dei to- stabilire tra il film “as- controfattuale). Il what if, forte di una arrivano in pieno conflitto mondiale a talitarismi e soprattutto della Secon- logia. Dialoghi, atmosfere e veri clash sassino” e i suoi spettatori-vittime lunga e autorevole tradizione cultu- scompaginare giochi e alleanze con i da guerra mondiale (la loro “soluzio- culturali al posto dei giochini cinefili all’interno di Inglourious Basterds e rale, ma introdotto nella contem- loro progetti colonialistici. Il protago- ne”) nella costruzione e ri-costruzione e nostalgici. A questo punto si potrà del cinema parigino si replica nel “no- poraneità dal Philip Dick de L’uomo nista di Brizzi, giornalista sportivo in del mondo contemporaneo, nella de- obiettare: anche la storia alternativa stro” cinema, riverberandosi su di noi nell’alto castello (The Man in the High un Impero Fascista del 1960, scopre finizione delle sue norme e nell’evolu- è una variante della nostalgia. Certo, spettatori del 2009 e sulla nostra Castle, 1962) e dal Norman Spinrad progressivamente la natura razzista zione della sua struttura. Cambiare ma una forma “attiva” di nostalgia. E percezione della realtà.  Exibart.onpaper inteoria 47 a cura di christian caliandro

 Può essere azzardato comparare fondamentali della “nuova” arte che grande fregio traianeo, i tondi adria- mento della prospettiva ne Le nin- Fontana (1917) di Marcel Duchamp l’arte dei nostri giorni con quella di nasce dalle ceneri della precedente nei, i pannelli di Marco Aurelio - che fee di Claude Monet rende palese sta all’inizio del Medioevo Contempo- quindici secoli fa? E più rischioso può sono individuate nell’utilizzo dello spo- si affiancano ai bassorilievi realizzati un’inconsapevole assimilazione delle raneo. Che altro potrebbe essere, apparire rintracciarvi forti assonanze glio1, nella perdita della profondità, ex novo, raffiguranti le imprese di caratteristiche artistiche fondanti il infatti, il ready made se non una riat- e similitudini, tanto da far annullare nella rinuncia alla mimesis a favore Costantino. Medioevo. tualizzazione dell’utilizzo dello spoglio? quasi del tutto il divario temporale fra di una maggior concentrazione sul È in questo fregio che si registra il A parte gli artisti dichiaratamen- Ecco allora opere come Objet (Le i due periodi? Anche se alcuni stu- “messaggio”, nella crisi culturale, ge- principale passaggio dell’arte come te “primitivisti” - fra gli altri, André Dejeuner en Fourrure, 1936) di Me- diosi tendono a fissarne l’inizio con il nerata anche da una spinta “dal bas- messaggio. La figura di Costantino, Derain, Amedeo Modigliani, Pablo ret Oppenheim (in foto), l’Inventaire sacco dei Visigoti guidati da Alarico so”, più popolare, con apporti da par- al centro, rigidamente frontale e ico- Picasso, Giorgio de Chirico -, altri des objects ayant appartenu a une (410 d.C.), unanimemente la parten- te delle nuove culture barbariche. nica, sovrasta la folla sottostante, hanno guardato attentamente ad vieille dame de Baden-Baden (1973) za del Medioevo è fatta coincidere Voluto dai Senatori romani nel 315 in una prospettiva gerarchicamente aspetti differenti del Medioevo. Esem- di Christian Boltanski, i luccican- con la caduta dell’Impero Romano d.C. per celebrare, nei decennalia ribaltata: l’imperatore perde la sua pi? Edward Munch (L’urlo, 1893 ti aspirapolvere Hoover (The New, d’Occidente, nel 476, quando il ge- dell’imperatore, la gloriosa vittoria di natura umana avvicinandosi sempre ca., trova un corrispettivo nella Testa 1981-87) di Jeff Koons. E come, al- MEDIOEVO CONTEMPORANEO L’incorporazione di alcune caratteristiche del Medioevo a partire dalle Ninfee di Monet giù giù fino a Jeff Koons. Percorso negli anfratti della storia per gli stilemi dell’arte medievale. Spunto insospettabile per una variegata lista di artisti... nerale Odoacre venne più a quella divina. di Teodolinda), Arturo Martini (La trimenti, potrebbe essere spiegata la acclamato imperatore Tutte peculiarità che lenta- sete, 1933-36, ha il suo immediato nuova spinta “dal basso” che ha por- dalle milizie barbariche. Come l’Arco di Costantino mente scemano con Giotto precedente nella Vecchia assetata tato alla Pop Art e alle nuove “icone” E, sempre secondo la e l’affermarsi dell’Umanesi- della Fontana Minore di Arnolfo di di Andy Warhol? vulgata, la sua origine sta all’inizio del Medioevo, mo, in un graduale proces- Cambio a Perugia), Mario Ceroli Quindi, non è forse azzardato para- è inquadrata nella capi- so di recupero dei canoni (la composizione parattatica de La gonare l’ultimo secolo all’inizio di un tale: Roma. così la Fontana di Duchamp classici. Parallelamente Cina, 1966, non può non richiamare nuovo Medioevo: nell’originale e nella È, infatti, impensabile sta all’inizio del Medioevo alla fioritura e allo sviluppo alla mente la processione imperiale replica, infatti, gli artisti si esprimo- scindere le sorti della dell’arte moderna, scorre di Giustiniano e Teodora e la corte a no tra le crepe di una profonda crisi penisola da quelle della Contemporaneo sotterraneamente l’interes- San Vitale). Artisti “impensabili”, che culturale che li conduce a un radicale città. Seppure già nel se per i pittori “primitivi”2, dimostrano come nel dna dell’arte abbandono dei canoni classici, nel periodo dioclezianeo che vengono riscoperti insie- occidentale siano sedimentati e me- tentativo di rintracciarne di nuovi. (IV sec.) vi sono avvisaglie della radi- Costantino su Massenzio nella famo- me all’intero Medioevo dal Romantici- tabolizzati certi stilemi del passato. Radiografando il balbettante inizio di cale trasformazione in corso (Tetrar- sa battaglia di del 312 smo: il suo rinnovato interesse nelle Ma è il Dadaismo a rappresentare la una nuova era.  chi, Venezia, Piazza San Marco), è a e posto sulla Via dei Trionfi (oggi via “origini”, che assume caratteri politi- vera rottura con la tradizione classi- Roma che si rintracciano i sintomi di San Gregorio), l’Arco di Costantino ci e coloriture decisamente gotiche, ca e moderna, annullando il divario [daniela trincia] della nascita di una nuova epoca, che è la sintesi “materiale” delle trasfor- conduce successivamente a una più temporale. Come l’Arco di Costanti- è l’effetto di avvenimenti politici for- mazioni in atto, il monumento dove attenta rilettura della storia e, di con- no sta all’inizio del Medioevo, così la temente significativi: il trasferimento si affrontano i due mondi: quello del seguenza, dell’arte di quei secoli, che del potere imperiale da Roma prima a passato, dell’arte classica e quello è vista però solo come “documento Milano (286) e poi a Ravenna (402), a venire. Nel riuso di una struttura storiografico” (almeno fino alle analisi 1 Reimpiego di materiali già lavorati provenienti da monumenti preesistenti. mentre Bisanzio diventa ufficialmente adrianea preesistente vengono in- di Alois Riegl3). Ma già con l’affer- 2 Cfr. G. Previtali, La fortuna dei primitivi: dal Vasari ai neoclassici, la Seconda Roma (330). seriti altorilievi di spoglio provenienti marsi dell’Impressionismo si verifica Einaudi, Torino 1964. Generalmente, le caratteristiche da monumenti di epoche diverse - il un primo scarto: il radicale annulla- 3 A. Riegl, Industria artistica tardoromana, Sansoni, Firenze 1953.

50approfondimenti Exibart.onpaper

Si avvia alla conclusione il ciclo di interventi sul Futurismo proposti da Exibart.onpaper nell'anno del centenario. Questa volta a discuterne è Giacinto di Pietrantonio, curatore qualche tempo fa di un'importante rassegna dedicata per l'appunto al Futuro del Futurismo. Che è scomparso perché diventato realtà... COSE VISTE e

Sono qui / Sono Battista Sono a far da apripista alla tesi futurista C’è Boccioni e FuturBalla / Questa è un’arte che vi sballa Con John Cage silenziato non ho visto ma ascoltato Di Carrà vi faccio dono con la sua pittura a cono Se Schifano lo rivisita / Con Manzoni non è stitica

 Parigi, su “le Figaro” il 20/2/1909, rappresentando per esempio in una cultura, sono Processi della modernità, Manifesto del Futurismo con: amore sola serata tutte le tragedie greche, rivoluzionari; dove collocare artisti come per il pericolo, energia, temerarietà, francesi, italiane condensate e in questo Fabio Mauri>indagatore coraggio, audacia, ribellione, velocità, comicamente mescolate. Vivifi care campo, come dell’estetica politica. elettricità, modernità... Dove si le opere di Beethoven, di Bach, di opera creativa, è Futurismo che troverà intuisce che “il mezzo è il messaggio” Bellini, di Chopin, introducendovi delle probabilmente che la classe ulteriori sviluppi fi no alle (Mac Luhan, 1964). Difatti, nel canzonette napoletane” (Marinetti). operaia non riuscirà per culture antagoniste 1912 hanno 350 articoli su giornali, Dichiarazioni che sembrano detti molto tempo di più di quanto del punk. Le riviste, cifra impressionante anche e azioni della postmodernità, dove hanno fatto i futuristi”. A cui provocatorie e per oggi in cui disponiamo di migliaia l'opera futura è fatta anche di aggiungiamo il loro Primo rissose serate di riviste, giornali... frammenti anarchici del passato e Manifesto politico (1913), e il teatro futurista erano Futurismo che mette al centro la dal passato, e/o di campionatura nel quale si sostiene l’abolizione opere di disturbo linguistico e città, luogo e non luogo della tecnica, di musica e suoni come nella compagno Lunaciarsky [Ministro della monarchia, della chiesa, la comportamentale in cui, nonostante elettrico cantiere del presente-futuro, contemporanea, o nell’elettro-pop, della Cultura e poeta, N.d.R.] ha contraddittorietà delle banche e il loro “disprezzo per il pubblico” e “il realtà temporanea, come Sant'Elia hip hop, rap rumorista e dalle parole detto in un suo discorso ai delegati dei leader della moda, l'illegittimità piacere di essere fi schiati”, mostrano che parla di “un'architettura in libertà. Arte giovane fatta da italiani [...] che in Italia esiste un dell’autonomia militare e si chiedeva a specchio l’interesse per il pubblico effi mera”, punto non terminale di un giovani che porta Marinetti a dire: “I intellettuale rivoluzionario e che egli la socializzazione della proprietà della stesso, che diventava nella rissa processo, continuo fl usso che, come più anziani fra noi hanno trent’anni: ci è Filippo Tommaso Marinetti [...] terra e dell’acqua, il diritto al divorzio, parte dello spettacolo, provocazione la vita, non sta mai ferma. Luogo della rimane dunque almeno un decennio, Molto spesso è avvenuto (prima la giornata lavorativa di otto ore, il non fi ne a se stessa, ma volta a comunicazione, come sottolineeranno per compiere l’opera nostra. Quando della guerra) che dei gruppi di diritto di sciopero, il decentramento farsi pubblicità, diremmo oggi. Del le opere degli architetti radicali che avremo quarant’anni altri uomini più operai difendessero i futuristi dalle regionale, il diritto alla protesta del Futurismo, che “è il solo che utilizzi progettano architetture “inutili”, giovani e più validi di noi, ci gettino aggressioni di cricche di 'letterati' e consumatore, la pari retribuzione la collaborazione del pubblico. nuovi manifesti critico-semiotici: No pure nel cestino, come manoscritti di artisti di carriera [...] Sì la classe salariale tra uomo e donna. Questo non vi rimane statico come Stop City>Archizoom, Monumento inutili. – Noi lo desideriamo!”. operaia aveva e ha la coscienza di Ma Marinetti ispirò a Mussolini la uno stupido voyeur, ma partecipa Continuo>Superstudio, City Anarchismo totale che non salva dover fondare un nuovo Stato [...] I capacità oratoria di galvanizzare rumorosamente all'azione cantando moving>Archigram, o le nuove niente e nessuno, nemmeno se futuristi hanno svolto questo compito le masse anche roteando il busto anch'esso, accompagnando architetture di Mendini, Fuksas, stessi, in cui inserire Work n° nel campo della cultura borghese: da destra a sinistra fermo sulla l'orchestra, comunicando con Nouvel, Hadid, Cook, Gehry, 2931/10 (2003) di Martin Creed, hanno distrutto, distrutto, distrutto perpendicolare del corpo, quasi motti imprevisti e dialoghi bizzarri ribaltando l'idea moderna de “la un foglio di carta A4 ridotto a una [...] hanno avuto la concezione netta un’anticipazione pelvica spiraliforme cogli attori. Questi polemizzano forma segue la funzione” in favore di pallina accartocciata, che mette in e chiara che l’epoca nostra, l’epoca che sarà di Elvis Presley. Marinetti rumorosamente con i musicanti” quella postmoderna in cui “la forma opera il desiderio di accantonamento della grande industria, della grande che richiamò Mussolini agli ideali (Manifesto del teatro di varietà). segue la comunicazione”. generazionale marinettiano. città operaia, della vita intensa e socialisti e fu anche grazie a esso che Attitudine ritrovate in spettacoli-fi lm Avanguardia che guarda al futuro Anarchici e non fascisti, come scrive tumultuosa, doveva avere nuove non seguì Hitler nel promulgare l'arte come The Rocky Horror Picture Show, e che, unica, ne porta anche Gramsci su “L’Ordine Nuovo” del 5 forme di arte, di fi losofi a, di costume, degenerata e nemmeno la censura dove il pubblico in sala mima le azioni il nome: Futurismo. Anarchici gennaio 1921 nell’articolo Marinetti di linguaggio: hanno avuto questa totale delle avanguardie. Anarchismo di quanto avviene sullo schermo o dalla tradizione, per cui bisogna Rivoluzionario?: “È avvenuto questo concezione nettamente rivoluzionaria, ripreso dall’immaginazione al sulla scena. Opera postfuturdadaista “prostituire sistematicamente fatto inaudito, enorme, colossale [...] assolutamente marxista [...] I futuristi potere di Surrealismo, Lettrismo e e protopunk. Teatro futurista con tutta l'arte classica sulla scena, A Mosca, durante il Congresso, il nel loro campo, nel campo della Situazionismo fi no al Sessantotto. attori dai “capelli verdi, braccia Exibart.onpaper approfondimenti 51

nella pagina a fianco a sinistra: Fortunato Depero, Squisito al Selz Campari, 1926, collage su cartone, coll. privata a destra: Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913, bronzo in questa pagina sopra: Patrick Tuttofuoco, Y, 2004 impianto audio, acciaio, specchi, neon, My Private a destra: Bruce Nauman, Clown Torture, 1987 still da video - coll. S.M.A.K., Ghent - photo Dirk Pauwels Tutte le immagini provengono dalla mostra “Il futuro del Futurismo”, GAMeC, Bergamo, 21 settembre 2007 - 24 febbraio 2008

violette, décolté azzurro, chignon e desideri dell'umanità. È il passaggio all'indeterminato, alla geometria con “al principio della modernità prima di questa capillarità arancione, ecc. Interrompere una dalla modernità meccanica a quella non euclidea, permettendo nel era l’immagine”. Così il padre della d’info>comunicazione>estetica il canzone facendola continuare da un biologica postmoderna e non a caso 1925 a J.W. Sullivan di dire che la videoarte, Nam June Paik, dice Futurismo, sempre ne La Radia, discorso rivoluzionario. Cospargere Prampolini dipinge nel ‘30 L’automa matematica è soggettiva quanto l'arte che “il Futurismo [...] è interessante, diceva: “Possediamo oramai una una romanza d'insulti, di parolacce, quotidiano e già nel ‘35 Apparizioni e a Marinetti - ne La matematica perché fu il primo movimento artistico televisione di cinquantamila punti per ecc.”. Fino al teatro sintetico, biologiche. Sottile passaggio futurista su “La Gazzetta del Popolo” che esponeva la componente 'tempo' ogni immagine grande su schermo atecnico-dinamico-simultaneo- dall'uomo meccanico all’umano del 2 febbraio 1940 - che “il e il video è Immagine più Tempo. grande. Aspettando l’invenzione autonomo-alogico-irreale fatto di biologico. Passaggio che va dal Futurismo italiano rinnova oggi anche Così il Futurismo è stato importante del teletattilismo, teleprofumo, slogan e sketch; ce n’è quanto basta moderno uomo d'acciaio Superman al la matematica. La verità scientifica anche teoricamente. Il tempo telesapore [...] Un’arte senza tempo per capire quanto di tutto questo si postmoderno biologico Uomo Ragno, non è unica quindi è variabile. influenza l'arte, così nella storia del né spazio senza ieri e senza domani. è riversato non solo nel teatro, ma dall'uomo venuto dal pianeta Kripton Il suo spirito creatore Platone video occorre ricordare il contributo La possibilità di captare stazioni nella pubblicità e televisione. che vola, sale e scende mantenendo credeva nelle idee viventi, noi nelle del Futurismo”. trasmittenti poste in diversi fusi Dall’Umano, troppo umano Nietzsche solo tre posizioni moderniste come in immagini poetiche viventi. La nostra Del montaggio parlano nel 1933 orari”. È l’odierno instant future dove parla di una teoria della vita e della un quadro suprematista - verticale, matematica antifilosofica antilogica su “La Gazzetta del Popolo” Filippo il Futurismo sembra non esistere, vitalità a cui si rifacevano i futuristi, orizzontale e diagonale - al terrestre antistatica [...] Applichiamo dunque la Tommaso Marinetti-Pino Masnata perché quasi tutto quello di cui in cui si innesta la vita parallela alla Uomo Ragno che, usando la tela meccanica razionale alla valutazione nel manifesto La Radia: “Noi futuristi parlava è diventato realtà.  vita che, con l'aiuto della tecnica, fa di ragno, la rete, si muove con la dei quadri e delle sculture togliendo perfezioniamo la radiofonia destinato evolvere l'uomo nella costruzione e flessibilità e la spiralità dell'acrobata così l'osservatore dalla solita posizione a centuplicare il genio creatore [giacinto di pietrantonio] nell'estensione della vita moderna dei e del funambolo come il vortice di statica verticale obbligandolo della razza italiana, abolire l’antico Fiore del Bene Fiore del Male moderni PPP. Paladini, Pannaggi, un quadro e/o scultura futurista. invece a girare vorticosamente [...] strazio nostalgico delle lontananze Fiore del Menomale Prampolini, che nel 1923 scrivono il Segni da ricondurre alla spiralità Cinepittura e cinescultura sintetica”. e imporre dovunque le parole in Manifesto dell'arte meccanica in cui genetica del Dna e alla sua messa E non sorprende che il futuro del libertà come suo logico e naturale si legge: “Sentiamo meccanicamente, in immagine scientifico-anatomica, Futurismo è anche l’arte cinetica modo di esprimersi”. Per cui in una ci sentiamo costruiti in acciaio, anche la doppia elica a cui non a caso che apre all'estetica della ricezione, civiltà continuamente fotografata, noi macchine, anche noi meccanizzati sono state assegnate forme e colori dove l'osservatore è dinamicamente filmata, registrata, osservata, [...] Dalla macchina e nella macchina futuristi. Siamo appena stati nel XX impegnato nella realizzazione ascoltata, intercettata si aggiunge la si svolge oggi tutto il dramma umano”. secolo, avanzando in un territorio dell'opera d'arte, che essendo anche foto+scrittura+film+disegno, lettere, Poi, 1931, nel catalogo della mostra in cui la tecnica come fabbricazione figlia del Futurismo è pur sempre immagini, icone, loghi di sms e mms, La serie degli approfodimenti di futurista a Milano, Fillia, Oriani, e concettualizzazione del mondo si un'opera aperta. nuova forma di comunicazione ad Exibart.onpaper sul Futurismo: Diulgheroff e Rosso dicono che generalizza, estendendosi a tutto L'immaginazione senza fili e le parole ampio spettro socio-logo-globale, “Milano l'elettrizzante” di Ada le loro opere parlano di «organismi il corpo sociale. Significativo è che in libertà (1913) è il manifesto riferito dove pare avverarsi l'idea del Masoero, n. 50 aerei spirituali [...] affermiamo cioè i futuristi chiameranno diversi loro a poesia e letteratura, ma utile anche futurista Buzzi di film+parole. È la “Il Futurismo che ci aspetta” di che la macchina annulla tutto il manifesti Manifesto tecnico... per opere video e cinematografiche, civiltà postindustriale, o informatica Maurizio Scudiero, n. 55 vecchio mondo spirituale ed umano Tempo tecnico moderno, dove immagini create dalla luce alla fatta dei nuovi media: cinema, “I futuristi: contro la fotografia?” di per crearne un altro superumano il tempo non è più lineare, ma velocità della luce. Il cinema vede radio, tv, computer, stampanti, Bruno Di Marino, n. 56 e meccanico, dove l'uomo perde sostituito dalla rete dell'instant la luce nel 1895 prima della radio, fax, sintetizzatori, fotocopiatrici, “Un centenario precoce” di Giovanni la propria superiorità individuale future, multitemporalità e sicretismo 1896, anticipate dalla fotografia, registratori, cellulari che mediano tra Lista, n. 60 fondendosi con l'ambiente». anch'essi dal sapore futurista. 1826, e quindi è l’immagine nella noi e il mondo, una psicogeografia Marionette, robot, moloch, androidi, Plank, teoria dei quanti, 1900 e modernità ad avere precedenza sulla mediatica attuata dal détournement Ve ne siete perso qualcuno? ginoidi, mecha, cyborg, automi e fin Einstein, teoria della relatività, 1905 parola, rovesciando così lo statement mediale del Blob di Giusti e Ghezzi. Richiedete gli arretrati a dall'antichità doppi, alter ego di bisogni aprono la matematica all'infinito e biblico de “al principio era il verbo” Medialità su cui, ai suoi inizi, [email protected] 52approfondimenti Exibart.onpaper

IL QUOTIDIANO, CHE SPETTACOLO!

Altro giro, altra corsa. Prosegue il viaggio alla scoperta delle città europee, col pretesto dell’arte contemporanea. Questa volta si va a Lione, dov’è allestita la X edizione della locale Biennale. Ma alla confluenza di Saona e Rodano si può vedere ben altro...

 Si fa un gran parlare d’alta velocità il forfait di Catherine David. Lo spet- Modern nel londinese Bankside. ferroviaria, metodo lindo per traspor- tacolo del quotidiano (titolo che pare Ad aprire le danze sono la coppia di tare umani e merci. Specie se le li- un controcanto al Fare mondi di Bir- silos dipinta da Rigo 23 e il murales nee son tracciate con cognizione (ge- nbaum) è declinato in cinque sezioni: di Eko Nugroho, mentre la carta ologica, idrologica, paesistica ecc.) di La magia delle cose, L’elogio della de- da parati di Tsang Kinwah funge causa. Così, dal Nord Italia almeno, riva, Viviamo insieme, Un altro mon- da intermezzo nella hall. All’interno pare assurdo pensare all’aereo per do è possibile e Veduta (quest’ultima spiccano per discrezione i disegni del recarsi a Lione: col famigerato Tgv si disseminata in città e sobborghi). pachistano Bani Abidi, affiancati dal- è in breve nella terza città francese. Capitoli miscelati nell’allestimento e la simile e contraddittoria levità del- In breve, insomma... L’incantevo- distinguibili solo dal colore delle di- le Sculptures di Takahiro Iwasaki, le (e deserta) stazione intitolata a dascalie delle opere. Quattro le sedi, con castelli che emergono da sacchi Saint-Exupéry, opera di Santiago distribuite lungo l’asse nord-sud, e della spazzatura e complesse strut- Calatrava, è infatti ben lungi dalla chiusura fissata il 3 gennaio. ture architettoniche che si riflettono città e coincide con l’aeroporto. Che S’inizia da un luogo storico della in specchi d’acqua assenti. Ben più occorre attraversare per raggiunge- Biennale lionese, la Sucrière, situata chiassoso Shilpa Gupta col suo can- re la fermata d’una navetta che, in al capo della penisola formata dalla cello che si apre e chiude con gran tente come di consueto l’assemblag- “chincaglieria” cinese, che poi riordi- tre quarti d’ora, arriva in centro. In confluenza di Rodano e Saona, in fracasso, mentre non scatena alcun gio di Sarah Sze, dotato anch’esso na in casse e cassetti, richiede uno questo caso, dunque, lo slogan “dal un quartiere un tempo destinato ai brusio da parte dei passanti la pe- d’un controcanto che ha il sapore sforzo ermeneutico ben maggiore centro città al centro città” è assai docks e ora in rapida evoluzione. Alla nosa deambulazione cui è costretto del già-visto: è l’installazione di Barry Ian Kiaer: senza didascalie, difficile poco veritiero. Confluence hanno e avranno sede uno scippatore cinese, a causa delle McGee, coi soliti furgoni ribaltati, i capirci qualcosa delle sue sculture. Per gli appassionati di contempo- gallerie d’arte e uffici, studi e ludote- manette legate al polso e alla caviglia pannelli in legno e le statuette africa- Fortuna che c’è il Suv del collettivo raneo, i mesi più adatti per recarsi che, e pure la Docks Art Fair, che si destri (è il soggetto del video di Lin ne semoventi con bomboletta spray. HeHe: scatenato nel traffico, emet- a Lione sono quelli della Biennale, tiene durante il vernissage della Bien- Yilin). Una rampa di scale e si trovano testi te abbondanti fumi colorati. Si badi quest’anno - sotto l’imperitura dire- nale. La Sucrière cessa così d’essere Sul fronte dello straight video si di- e disegni di Le Corbusier linoincisi bene, però: è in versione mignon e zione artistica di Thierry Raspail - af- una cattedrale nel deserto; anzi, fa stingue la collezione di filmati urbani da Latifa Echakhch. E se Micha- telecomandato. Altro collettivo de- fidata alla cura di Hou Hanru, dopo da catalizzatore, al modo del Tate di Oliver Herring. Poetico e diver- el Lin è cristallino nel ricreare una gno di nota, il turco Ha Za Vu Zu, Exibart.onpaper approfondimenti 53

nella pagina a fianco sopra: L’intervento di Rigo 23 sui silos della Sucrière photo Blaise Adilon sotto: Una veduta dall’alto della Cité Internationale di Renzo Piano, che ospita fra l’altro il Musée d’Art Contemporain in questa pagina a destra: Sarkis - L’ouverture - 2002 courtesy Mac, Lyon photo Blaise Adilon

anch’esso umoristico ed engagé. E Per favorire la digestione, quattro mensa Place Bellecour e si rientra pullulare di disegni). infine anche Hou Hanru è riuscito a sempre in tema di humour noir, Alan passi verso l’Entrepôt Bichat. Dov’è in clima biennalesco. Ha sede qui, E se un intero piano è dedicato a un donare qualcosa al pubblico. E non Bulfin - lo si ritrova al Mac - e i suoi di scena un Pedro Cabrita Reis in infatti, la fondazione armena intitola- Sarkis in versione “remix”, in cima era un compito facile, visto il ridotto video realizzati col cellulare: il sogget- gran forma, con decine di neon ad ta a Léa e Napoléon Bullukian, dov’è al Mac prosegue un’ottima esposi- tempo a disposizione per organizzare to è la malcapitata sorellina, bruciata affollare un sito d’archeologia indu- ospitato l’ingenuo intervento di Laura zione. Con mounir fatmi e la sua la rassegna.  viva, investita da un’auto, dilaniata a striale (tema abusato, d’accordo, ma Genz (è così difficile esprimere l’im- riflessione sulla memoria individuale colpi d’accetta... il risultato è indubbiamente superiore pegno socio-politico con mezzi artisti- e collettiva (chilometri di pellicola di [marco enrico giacomelli] Con la seconda rampa ci s’imbatte a quello raggiunto all’esterno della ci e non meramente documentari?) e VHS pendono inutili e le fotocopiatrici nell’auto-referenzialità meta-cinema- Sucrière). Viceversa, Rigo 23 ha già l’installazione praticabile in legno del a disposizione dei visitatori si palesa- tografica di Agnès Varda e nell’en- dato il meglio di sé, anche perché qui duo Dejode & Lacombe (ma in que- no inservibili); con Ceren Oykut e la info. nesimo collettivo impegnato, cinese è relegato al verso del cancello sul sto “campo” è arduo superare il Pa- sua narrazione disegnata a parete; stavolta: lo Yangjiang Group presen- retro. diglione austriaco di Hans Schabus con Lee Mingwei e l’invito a cogliere www.biennaledelyon.com ta un’installazione agilmente leggibile, Un intermezzo passatista? Ci si può alla Biennale di Venezia del 2005). un fiore dal suo Moving Garden, ma www.do-mo.fr che coniuga scommesse, calligrafia, dilettare con le rovine gallo-romane Raggiunto l’imbarcadero sul Rodano, soltanto se si è disposti a donarlo a www.lyon-confluence.fr convivialità e natura. Si chiude però di Lugdunum e il relativo museo inca- nella contigua Place Poncet, si sale uno sconosciuto. www.cite-internationale-lyon.fr con una nota dolente: le ossa in por- stonato nella collina, opera degna di in bateau in direzione della Cité Inter- Il percorso è stato accidentato, ma cellana di Yang Jiechang non sono nota di Bernhard Zehrfuss. Per ar- nationale concepita da Renzo Piano. praticamente visibili, a causa di un rivarci si può usufruire della caratte- Nell’area ha sede il Musée d’Art Con- eccessivo timore per la loro fragilità ristica funicolare, la cui gemella ha il temporain, la cui collezione è stata (perché allora all’opera di Sze ci si capolinea poco distante, alla Basilica recentemente pubblicata da 5 Con- ARTE IN MOVIMENTO I può avvicinare senza limiti?). di Notre-Dame de Fourvière. Vi ram- tinents. Ed è qui che s’intravede una E gl’italiani? Uno soltanto, d’adozione menta il Sacré Cœur di Montmartre? svolta: innanzitutto con l’“obamania” Spopola ormai nelle città francesi il bike-sharing. Ma Lione vi si presta sino e con un’opera datata: Per Speculum Che dire allora dell’adiacente “petite rinnovata dalla video-performance di a un certo punto, con le sue non esattamente dolci pendenze in alcune zone (2006) di Adrian Paci. Tour Eiffel”? Ma se l’originalità scar- Sylvie Blocher, poi con il collettivo della città. In alternativa - oltre all’ottima rete di trasporti pubblici - si può Al modo delle ormai proverbiali sedie seggia, il panorama ripaga con una T.A.M.A. - composto da Maria Pa- optare per una sgambata demandata a uno dei giovani guidatori di risciò di Ai WeiWei a Documenta, anche vista mozzafiato, dominata in lonta- padimitriou, Lucy Orta e Gabi Scar- (moda importata da Londra). Da non disdegnare pure il battello: in specie per a Lione s’intravedono presenze ricor- nanza dalla “matita”, ossia la Tour de di -, che presenta un lavoro impegna- i visitatori della Biennale, nel weekend vi sono le navette fluviali che fanno renti: le belle foto di Thierry Fontai- la Part-Dieu. to e artistico dedicato al popolo Rom. tappa nelle quattro sedi lungo i due fiumi. ne e gli “eventi” di George Brecht, Scendendo attraverso il parco e le Simili lunghezze d’onda per il malese siano essi riportati su foglietti dat- scalinate si giunge alla celeberrima Wong Hoy Cheong (che sceglie alcu- tilografati, lasciati al punto di vista città vecchia, esteso quartiere me- ne tele conservate al Museo di Belle nell’osservatore (Event Glasses) o dievale indicato Patrimonio Mondiale Arti di Lione e le riproduce, però con ARTE IN MOVIMENTO II composti da sedia+oggetto (ed even- dall’Unesco. Tappa obbligata, la cat- protagonisti africani, asiatici o medio- tuale legenda). tedrale di St-Jean. E val la pena giro- rientali), per l’indonesiano Jompet Ancora arte, la settima. Lione ospita un più che discreto film festival, che A questo punto è presumibile che si vagare senza meta, alla scoperta di Kuswidananto (con un esercito fan- quest’anno ha fra l’altro reso omaggio al nostro Sergio Leone. Come si chia- sia abbandonato il tentativo di segui- corti, facciate e traboule (gli angusti tasma, automatico e anacronistico, ma la rassegna? Lumière, naturalmente. Sì perché proprio qui è nato il ci- re i colori delle didascalie. Risultato viottoli che collegano gli edifici), ma a rappresentare una cultura compo- nematografo. Tappa obbligata dunque in zona Montplaisir, dove hanno sede parziale? Una buona collettiva, nulla pure per osservare com’è possibile sita, che sa assorbire stimoli da ogni l’Institut Lumière e il museo dedicato ai mitici fratelli, nell’edificio progettato più nulla meno. Largo pertanto a una conciliare turismo e vitalità. Nulla dove nella “propria” tradizione) e per dal padre Antoine. Quale luogo migliore per osservare gli antesignani delle sosta culinaria, magari da Do Mo, a che vedere con certi mal esempi Katerina Seda (che ha coinvolto gli cineprese? Per non dire dell’emozione nel rivedere certi cortometraggi... raffinato ristorante nippo-francese a italici di truffaldineria e conservato- abitanti d’una cittadina tedesca per www.lumiere2009.org - www.institut-lumiere.org due passi dalla Sucrière, aperto lo rismo. mettere su carta i loro usi e costumi, scorso settembre. Superato il Saona ci si sperde nell’im- dandone conto in un ordinatissimo

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Anno nuovo, vita nuova. Ma senza rivoluzioni. L’era Eccher alla Gam inizia con un riallestimento delle collezioni e uno spazio underground dedicato ai giovani artisti. E un nodo cruciale da affrontare: Torino è ancora la capitale italiana del contemporaneo?

 Danilo Eccher, com’è nata la nomi- ranea nella capitale, una scommes- poranea in Italia. na a direttore della Gam di Torino? sa meravigliosa di cui sono molto Nel modo più semplice e trasparente orgoglioso, che però mi ha lasciato Torino è forse l’unica città italiana La sensazione è che la Gam abbia possibile: con una gara pubblica. l’unica vera delusione, quella di non che ancora dedica risorse ingenti pochissimi quattrini. O che, co- aver potuto aprire il nuovo Macro, un munque, ne abbia molti meno che In che cosa consiste il bagaglio di progetto che ho visto nascere e al per le acquisizioni di opere d’arte in passato. È solo una sensazione esperienze che porti a Torino? Un quale ho dedicato tanto lavoro. o dovrete fare i conti con un po’ di breve excursus della tua carriera contemporanea ristrettezze economiche? fin qui: soddisfazioni, delusioni, Un bilancio rispetto a tutto que- L’attuale situazione economica è diffi- passaggi importanti. sto? cile, non solo a Torino e non solo in Tre situazioni molto diverse per tre Estremamente positivo. Non è facile Italia. Oggi tutto il mondo della cul- città molto diverse. Ognuna di queste poter dirigere quattro importanti mu- tura è chiamato a confrontarsi con è stata per me importantissima, in sei in Italia. Credo che Torino continui a essere parato, alcune fra le più importanti gravi problemi finanziari. A Torino la ciascuna ho fatto un lavoro che mi la capitale italiana dell’arte contem- gallerie d’arte e, soprattutto, alcuni situazione sembra più grave solo per- ha appassionato ed entusiasmato, e Arrivi in una Torino che forse si poranea: oltre alla Gam ci sono il fra i più importanti artisti italiani, da ché è sempre stata una città che ha ho avuto grandissime soddisfazioni, sta lasciando alle spalle i ruggenti Castello di Rivoli, la Fondazione San- quelli storici ai più giovani. Insomma, investito moltissimo in progetti cultu- infinitamente superiori alle inevitabili anni ‘90 e la prima metà dei Due- dretto Re Rebaudengo, la Fondazione anche se i tempi sono sicuramente rali e quindi una riduzione appare più delusioni. mila, che l’avevano vista indiscus- Merz, altre fondazioni e associazioni più complessi di qualche decennio fa, evidente. In realtà le risorse economi- sa capitale del contemporaneo nel per giovani artisti come Barriera, Torino penso che si possa conferma- che, pur sensibilmente ridotte, sono Partiamo da Trento, quando eri paese, non ti pare? un collezionismo solido e molto pre- re come la capitale dell’arte contem- comunque, generalmente, superiori direttore della Civica. a quelle di molte altre realtà italiane e Qui ho maturato un’esperienza pio- non solo. Non va dimenticato che To- neristica che mi ha permesso di im- rino è forse l’unica città italiana che parare i fondamentali per affrontare IL PRIMO CAPITALE ancora dedica risorse ingenti per le questo lavoro. acquisizioni di opere d’arte contem- on poteva che essere la Prima Capitale la prima città italiana ad aprire all’arte moderna il proprio poranea. Poi alla Gam di Bologna… NMuseo Civico, aperto nel 1863. Dapprima custodite in una struttura presso la Mole Antonelliana, le Dove ho potuto lavorare con alcuni opere furono trasferite nel 1895 in un padiglione prospiciente l’attuale via Galileo Ferraris, dove rimasero In un paio di mesi già qualche pic- dei più importanti artisti mondiali, fino al 1942, anno in cui venne distrutto dall’infuriare della guerra. Al suo posto, Carlo Bassi e Goffredo cola rivoluzione... come Kiefer, Gilbert & George, Sch- Boschetti eressero l’attuale edificio, inaugurato nel 1959. Interessata da lavori di ristrutturazione negli Non si tratta di una rivoluzione ma nabel, Boltanski, Baselitz, Cragg, ma anni ‘80, la Gam ha riaperto al pubblico nel 1993. “Solo” due mesi sono invece occorsi per questo nuovo di uno sviluppo: la Gam è uno dei più anche italiani come Clemente, Pala- e impegnativo restyling che, a rotazione, ripropone al pubblico raggruppamenti tematici delle circa 45mila antichi e prestigiosi musei d’arte mo- dino, Merz, Calzolari, e poi le prime opere facenti parte del patrimonio della Galleria. Tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, disegni e derna e contemporanea. Pier Giovan- mostre di giovani come Beecroft, incisioni, dalla fine del Settecento ai giorni nostri, spiccano i nomi di Fontanesi e Delleani, Pellizza da ni Castagnoli, che mi ha preceduto Vezzoli, Tesi, Collisaw, Neshat. Volpedo, Mancini, Fattori, Medardo Rosso e Gemito. Nel Novecento figurano Casorati, Martini, Morandi, alla direzione, ha svolto un egregio De Pisis, Melotti, Burri, Fontana, Mastroianni. Accanto alle avanguardie storiche – documentate da Modi- lavoro e io vorrei riprenderlo, aggior- E, fino a un anno fa, al Macro di gliani, Balla, Severini, Boccioni, de Chirico, Dix, Ernst, Klee e Picabia – vi sono l’Informale, il Neo-Dada, narlo, svilupparlo. Roma. la Pop Art e, naturalmente, opere italiane degli anni ‘60 e un florilegio di Arte Povera. Totalmente rivisitati Ovviamente ogni direttore ha una A Roma, appunto, il grande progetto anche le sale dedicate alle mostre temporanee, la videoteca, i servizi educativi e la veste grafica, con specifica personalità ed è naturale per il primo Museo d’Arte Contempo- manifesti, locandine, inviti, dépliant e grafica di sala ripensati dallo studio di giovani creativi labxyz. che questa emerga dalla gestione del Exibart.onpaper approfondimenti 57

nella pagina a fi anco a sinistra: L’esterno della GAM a destra: Danilo Eccher in questa pagina a destra: John Bock - Lust Torte - 2008 - video - 50’49’’ - courtesy Klosterfelde, Berlino & Anton Kern, New York & Giò Marconi, Milano - photo Jan Windszus - © 2008 John Bock. All rights reserved. sotto: Ian Kaier

museo, ma non c’è bisogno di rivolu- ne variabili, chiedendo di individuare Poi, circa ogni anno, saranno indi- quali saranno i focus proposti da Eccher per il medio periodo in re- zionare nulla. le aree tematiche a studiosi di disci- viduati altri temi e così la collezione Wunderkammern? lazione agli spazi espositivi della In particolare per il riallestimento pline diverse dalla storia dell’arte... permanente sarà in costante trasfor- Intanto siamo concentrati sull’aper- galleria? delle collezioni c’è un progetto di mazione, dotando il museo di un’ulte- tura della nuova sistemazione della La Gam possiede una collezione lungo periodo che coinvolgerà per- In che modo? riore risorsa culturale. In tal modo, Gam, su una mostra come Teatro permanente di 45mila opere, di cui sonaggi esterni alla Galleria. Ce Abbiamo chiamato un fi losofo (Pietro alla fi ne del mio mandato si potranno della Performance, che vede il “ri- solo 500 esposte e il rimanente in ne parli? Montani dell’Università La Sapien- consultare tre o quattro volumi che torno” a Torino delle opere di Kazuo diversi depositi. Questi semplici dati Il progetto è molto complesso e na- za di Roma), un sociologo (Antonio rileggono da prospettive diverse la Shiraga esposte per la prima volta fanno già capire l’urgenza di nuovi sce da un approfondito studio sulle Schizzerotto dell’Università di Tren- nostra collezione. nel 1959, ma anche i lavori di Mi- spazi, e infatti, in questi anni, sono chelangelo Pistoletto dei primi anni state individuate alcune ipotesi che, Un’altra novità, che segnerà un ‘60 o i disegni di Gilbert & George, anche complice la crisi economica, vero e proprio fi lone espositivo, che proprio nelle sale della Gam han- non si sono al momento realizzate. è dedicata ai giovani artisti, che no tenuto la loro prima performance Pertanto, le necessità del nostro mu- Delusioni in carriera? Soprattutto metterete sottoterra... in Italia nel 1970, e poi Hermann seo sono quelle di individuare credibili una: non essere riuscito a inaugurare il Gam Underground Project è uno Nitsch, Marina Abramovic, che re- e prestigiose soluzioni, come quelle spazio di quasi mille mq, dove sarà alizza un progetto specifi co per la delle Offi cine Grandi Riparazioni che, nuovo Macro a Roma possibile realizzare un grande pro- Gam, restaurando il sonoro delle al momento, rimangono il nostro getto dedicato ai giovani artisti, alla sue prime performance, e poi Paul obiettivo. sperimentazione e ai nuovi linguaggi. McCarthy e John Bock. Va poi sot- Inizieremo con una personale di Ian tolineata l’importanza di un prezioso [a cura di m. t.] Kiaer per poi continuare con alcune progetto come Wunderkammer, a info. ricche collezioni permanenti della to), un semiologo (Roberto Grandi delle più signifi cative personalità del- cura di Virginia Bertone, dove ogni Gam e da numerosi incontri e collo- dell’Università di Bologna), uno scrit- la scena internazionale emergente. due mesi esporremo delle piccole GAM qui con studiosi di varie discipline. È tore e storico della letteratura (Gior- Questo progetto, a cura di Elena Vol- gioie, delle autentiche meraviglie del- Via Magenta, 31 così nato un progetto museografi co gio Ficara dell’Università di Torino) e pato, si affi ancherà alla nuova video- la nostra collezione, come gli undici 10128 Torino che tende a riordinare il patrimonio dal loro contributo sono usciti i temi teca, dove potremo presentare una disegni di Pietro Giacomo Palmieri tel. 011 4429518 di opere del museo lungo itinerari te- (Specularità, Infanzia, Genere e Ve- collezione video che è una delle più che presenteremo all’apertura. [email protected] matici e non più secondo un ordine duta) attraverso i quali viene impagi- vaste d’Europa. www.gamtorino.it cronologico. Non si tratta di una no- nata la collezione. Abbiamo però an- È aperto, per la verità da anni, il vità in assoluto, la Tate Modern l’ha che chiesto che questi temi fossero Quali saranno, dopo la riapertura, dibattito sui nuovi spazi della Gal- dal 23 ottobre 2009 fatto quasi dieci anni fa poi è stata la “tradotti” nel lessico storico-artistico i prossimi nomi nelle varie sezio- leria d’Arte Moderna di Torino. Si al 24 gennaio 2010 volta del MoMA di New York, quindi e per questo lavoro abbiamo coinvol- ni? Quale sarà la prossima grande è parlato delle Offi cine Grandi Ri- Il teatro della performance del Reina Sofía di Madrid e di molti to quattro importanti storici dell’arte mostra dopo Il Teatro della Per- parazioni e di altre location. Qual Ian Kiaer (Underground Project) altri. Su questo impianto generale ab- come Ester Coen, Michele Dantini, formance? Cosa ospiterete nello è la tua opinione a riguardo e quali Pietro Giacomo Palmieri biamo però cercato di innestare alcu- Carlo Sisi e Maria Teresa Roberto. spazio Underground Project e saranno i propositi della direzione (Wunderkammern) 58approfondimenti Exibart.onpaper COGLI LA GRANDE

Una nuova immagine dell’Italia, fi nalmente lontana da quella dell’emigrante con la valigia di cartone. Resoconto (e diffi coltà) di Renato Miracco, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, alla conclusione del suo biennio. Un’intervista che è la prima di una serie di colloqui attraverso i quali scopriremo il lavoro, le strategie, le scelte dei direttori di alcuni tra i più attivi e interessanti Istituti Italiani di Cultura. Un vero e proprio viaggio fra i rappresentanti all’estero della cultura del Belpaese…

lascia in dote all’Istituto? ho fatto, perche l’ho fatto per il mio a sinistra: Renato Miracco L’anno del Futurismo e di Paese.  Galileo. Per la prima volta  Partiamo con una domanda credibilità istintiva ed emozionale in- acquisito tre piccole gallerie. E fanno l’Istituto collabora a un grande con- [a cura di micaela giovannotti] soft: il ruolo degli Istituti Italiani credibile. Ciò di cui abbiamo bisogno quattro adesso che abbiamo aperto - vegno sul Futurismo con Columbia e di Cultura oggi, secondo Renato è guadagnare una credibilità in termi- con una mostra di Tina Modotti - una New York University. Poi collabora- Miracco? ni di fattibilità. nuova galleria fotografi ca, grazie al zioni già aperte con il MoMA, il Met info. Domanda da 10 milioni di dollari! sostegno di Giulia Ghirardi Borghese. e col gruppo Performa di RoseLee Credo che l’istituto debba, in una ma- In che città ha lavorato preceden- Ogni mese vi sarà un nuovo fotogra- Goldberg. Quanto a me, ho deciso di Istituto Italiano niera totalmente nuova, promuovere temente? fo italiano. La possibilità di avere più restare in America e mi vengono in di Cultura di New York la cultura italiana. Cultura non esclu- Ho avuto la fortuna di viaggiare mol- mostre contemporaneamente crea mente i versi di Ezra Pound: “Quello 686 Park Avenue sivamente legata al passato. Il nostro tissimo: sono stato guest curator energia. che veramente ami rimane, il resto New York, NY 10065 compito è quindi essere il ponte fra per la Tate Modern, dove la grande è scorie, quello che veramente ami, tel. +1 2128794242 le eccellenze contemporanee del Pa- mostra di Burri-Fontana-Manzoni Capitolo budget… non ti sarà strappato, quello che fax +1 2128614018 ese ospitante e quelle italiane nello è rimasta allestita per un anno, at- La situazione dei budget è molto do- veramente ami è la tua eredità”. E [email protected] stesso. Oltre a ciò, dobbiamo creare tirando oltre tre milioni di visitatori. lorosa. Anche se non spetta a me sono felice di avere fatto quello che www.iicnewyork.esteri.it/IIC_Newyork delle premesse affi nché le eccellenze Precedentemente sono stato in Au- farlo, credo debba essere sollecitata tricolori trovino un tessuto che le so- stralia, a Shanghai, in Francia e an- una nuova legge sugli Istituti di Cultu- stenga e le promuova. Quindi, l’adat- cora a Londra (presso la Estorick Col- ra e sui loro fi nanziamenti. L’identità A PARK AVENUE DAL 1961 tabilità e la creatività devono essere lection), tutte cose meravigliose. Ho di un Paese si vede dalla sua cultura la caratteristica principale dell’Istituto avuto la fortuna di vedere tantissime e questa non deve essere solo gesti- a storia dell’Istituto Ita- di cultura italiana all’estero. realtà differenti. ta dalle Regioni, ma deve essere cen- liano di New York inizia tralizzata, altrimenti si promuove solo L nel ‘56, con l’apertura di un E invece? Come si è mosso per “scoprire” la il piccolo territorio. Tornando a noi, uffi cio informazioni pres- Invece - fuor di polemica - spesso gli cultura italiana a New York? Ha siamo in un palazzo non restaurato, so la sede del Consolato. istituti ricalcano vecchi modelli o pro- visitato studi di artisti, mostre, si che quindi ha un costo di manteni- Nel ‘58 il Governo italiano pongono una vecchia Italia che ormai è avvalso di collaboratori? mento altissimo. Abbiamo 450mila acquistò un edifi cio al 686 non c’è più. Magari legata all’emigra- Avrei voluto avere collaboratori, ma la euro per tutto l’anno: manifestazioni di Park Avenue, dove nel zione degli anni ’20... struttura non me l’ha permesso. Co- culturali, sei stipendi, maintenance 1961 venne uffi cialmente munque, la cosa importante è “spor- dello stabile, tutto... inaugurato l’Istituto Italiano Nello specifi co, la sua strategia a carsi le mani”. Non si deve sentire di Cultura. In origine, questo operò in stretta collaborazione con New York? parlare di un residence, di uno stu- Ha appena pubblicato un com- la Casa Italiana della Columbia University, ereditandone parte dei Tentare, e credo che ci siamo riusci- dio, si deve andare a vederlo. Dell’ar- pendio degli artisti italiani a New volumi prima conservati nella Charles Paternò Library. Un contri- ti, di avere un rapporto propositivo te non si può parlare: l’arte va vista, York. Di che si tratta? buto determinante per la nascita dell’Istituto fu quello di Giuseppe paritario rispetto alle istituzioni ame- va vissuta, assaporata, mangiata e Andando negli studi ho incontrato Prezzolini, che fi n dagli anni ‘20 era stato docente di Italiano presso ricane. Questo con me è stato anche digerita. Sono stato sempre molto moltissimi artisti italiani. E mi sono la Columbia. Dal 1964 al 1976 l’attività dell’Istituto, diretto da Giu- abbastanza facile, essendo io cura- contento di andare a Williamsburg sorpreso della non esistenza di una seppe Cardillo, fu strettamente connessa con quella dell’Agenzia tore di alcune esposizioni fatte con o a Dumbo (anche sabato o dome- pubblicazione su tutto questo fer- di informazioni: bibliografi e, catalogazione di articoli, legami con la la New York University, il MoMA o il nica) perché porta a rendersi conto mento. Se vogliamo è uno strumento comunità italo-americana locale, pubblicazione periodica di noti- Met, come la grande mostra su Mo- di dove l’arte stia andando. E non banale, un piccolo vocabolarietto per ziari. Successivamente le iniziative si estesero all’organizzazione randi. Ora siamo davvero presi sul potresti capirlo guardando dei libri o gallerie, artisti, curatori, concepito di eventi culturali, a servizi per la promozione della lingua e della serio da queste istituzioni e da altre sfogliando delle riviste: devi andare là con la collaborazione di Terna, della cultura italiana e allo sviluppo di collaborazioni con le principali isti- come la Morgan Library. guardare, parlare con l’artista... principessa Borghese e di Charta... tuzioni culturali della Grande Mela. La riforma degli Istituti di Cultura Il 30 ottobre lo abbiamo presentato del 1990 ha stabilito che la direzione degli stessi venga affi data Quale il posizionamento della cul- L’Istituto che spazi espositivi ha? con un evento. a nominati per “chiara fama”. Così, dal 1991 a New York si sono tura italiana a New York? Quando sono arrivato c’era solo un succeduti Furio Colombo, Gioacchino Lanza Tomasi e Claudio An- Credo che l’italianità crei sempre piccolo spazio dedicato alle mostre. La sua avventura di direttore vol- gelini. moltissima curiosità. Abbiamo una Poi, con l’aiuto di sponsor, abbiamo ge alla conclusione. Quali progetti

60approfondimenti Exibart.onpaper un mattatoio per

... giovani artisti, naturalmente. Succede a Madrid, in un “assommoir” dei primi del Novecento. 148.300 metri quadrati dove incontrarsi e confrontarsi, un investimento da 110 milioni di euro nato dalla concertazione tra pubblico e privato. Che entrerà a pieno regime solo nel 2011...

sopra: Panoramica esterna del Matadero a destra: Una mostra sul disegno allestita al Matadero

 Una ventata d’aria fresca per la to bene) dove incontrarsi e confron- anche l’attenzione creatività: Madrid è la protagonista tarsi. Il Matadero è uno spazio aperto alla sperimentazione di un ambizioso progetto. Un vecchio a tutti e a tutto: dalle arti visive all’ar- e la voglia di creare ed enorme mattatoio, sottoposto a chitettura, dall’urbanistica al design un dibattito, favorendo l’incontro tra un intervento di riqualificazione, si fino alla musica, la danza, il teatro, professionisti della cultura, addetti ai appresta a diventare un punto di rife- la moda, la letteratura e il cinema. lavori e pubblico. COS’È CHE FA ANDARE LA PELANDA? rimento imprescindibile per la cultura Un vero catalizzatore culturale, che Questo centro polifunzionale favori- contempora- c o n t r i b u i r à sce inoltre la sperimentazione e la Premessa doverosa: ancora non si sa come sarà gestito, con quali soldi, come nea. a collocare formazione dei giovani. A loro, e non sarà arredato e a quale governance sarà sotteso. Sta di fatto che anche Roma L’antico matta- Creatività, vocazione sempre più solo, sarà offerta la possibilità di farsi ha una struttura che è (o dovrebbe essere) destinata a centro di produzione toio municipale stabilmente conoscere. Saranno aiutati nella rea- culturale. Il cantiere sarà completato a dicembre e lo spazio è la Pelanda inter- di Arguenzue- internazionale e Madrid fra le lizzazione di progetti e, con lo scopo na all’area dell’ex Mattatoio nel rione di Testaccio, proprio lo stesso “recinto” la, oggi il Ma- capitali eu- di creare un vero e proprio vivaio, dove trovano spazio il Macro, la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma tadero, costi- multidisciplinarietà: ropee della verranno messi a loro disposizione Tre, la Città dell’Altra Economia, il Farmer’s Market romano e, ben presto, tuiva uno degli così il Matadero si cultura. Sono laboratori, spazi espositivi, strumen- l’Accademia di Belle Arti: una vera cittadella culturale che si sta creando. s t a b i l i m e n t i già attivi il tazioni e infrastrutture. Ci saranno La Pelanda è forte di ben 6mila mq tra superfici esterne e interne, al suo più singolari appresta a diventare settore delle sale d’incisione e teatri; si vedranno interno sei studi per atelier e laboratori multimediali, due teatri di posa per dell’architettu- arti visive e performance, proiezioni di cinema produzione, performance e spettacoli dal vivo, una grande sala conferenze, ra madrilena un punto di la Central de d’autore e cortometraggi, ma anche e poi foresterie, uffici e magazzini. L’ottica dello spazio dovrebbe essere - se i del XX secolo. Diseño, ma concerti, festival e una fitta program- progetti elaborati negli anni dalla società comunale Zone Attive verranno con- Nato nei primi riferimento il Matadero mazione culturale con seminari, cor- fermati - quello di una coproduzione in partnership con tutti gli spazi culturali del Novecento funzionerà a si e dibattiti. Non mancheranno caffè della città. Il piano di business prevede una movimentazione annuale di 3 milioni da un progetto pieno ritmo letterari, ristoranti, locali di musica di euro, di cui però solo 700mila sarebbero a carico del Comune, in quanto dell’architetto Luis Bellido, il Mata- dal 2011. dal vivo e librerie, oltre a progetti in la struttura sarà destinata anche a generare reddito affittando servizi e spazi dero ha subito nel tempo diverse de- Per avere un’idea di quali siano già sinergia con altri centri dello stesso espositivi e per eventi. stinazioni d’uso fino a che, nel 2003, oggi le caratteristiche dell’offerta tipo a livello internazionale. Al momento in cui scriviamo sono più che accreditate le voci che vorrebbero si decise di sfruttare questi spazi per espositiva del Matadero basta scor- I centri di produzione contemporanea questo enorme e affascinante spazio inscritto nelle dotazioni del Macro in un utilizzo prevalentemente sociocul- rere la programmazione di queste già gemellati con il Matadero? Sicu- aggiunta dunque alla sede centrale di via Reggio Emilia e ai due padiglioni turale. settimane. C’è davvero di tutto: il ramente il già noto 104 di Parigi, Les con i quali il museo diretto da Luca Massimo Barbero è già presente all’ex Il progetto, portato avanti dalle am- fashion, con la mostra dei finalisti Abattoirs di Tolosa e l’ex Mattatoio di Mattatoio. ministrazioni locali grazie alla concer- del Premio Nazionale di Moda 2009; Roma.  tazione tra pubblico e privato (hanno l’arte contemporanea, con un’instal- investito più di 110 milioni di euro, lazione di Jannis Kounellis (fino al [francesca mentella] partecipando rispettivamente con il 15 novembre); il teatro, con Federi- 75% e il 25%) nasce dalla volontà di co García Lorca; i progetti editoriali creare una location al totale servizio d’artista, inseriti in un particolare UN CANDIDATO GIÀ DESIGN... ATO della cultura contemporanea. Il Ma- distributore automatico chiamato tadero è il risultato, sorprendente, Bellamatamatic... on uno spazio che è già un punto di riferimento per la promozione della cultura del design, è attiva, di una collaborazione fruttuosa tra Creatività, vocazione internazionale, Cprecisamente da un anno, la Central de Diseño all’interno del Matadero di Madrid. Questo centro amministrazioni centrali ed enti pri- multidisciplinarietà e dialogo tra le dedicato al design prende in considerazione tutti i campi del comparto, nella prospettiva di una cultura vati, unica via in grado di trasformare diverse forme artistiche. Queste le trasversale capace di coniugare in modo equidistante creatività ed economia. Da questo punto di vista il i progetti in fatti, soprattutto quan- peculiarità di uno spazio concepito Matadero di Madrid ha l’ambizione di diventare il nuovo perno del design in ambito nazionale e internazio- do, come accade anche in Italia, ci come un moderno laboratorio delle nale. Il centro è gestito in collaborazione con la DIMAD, ovvero l’Asociación de Diseñadores de Madrid, si deve confrontare con una penuria arti, con diversi obiettivi. Innanzitut- e sono stati proprio i designer castigliani ad aver realizzato logo e immagine coordinata del Matadero. La endemica di finanziamenti. to la diffusione e la comunicazione Central de Diseño è collocata in uno spazio del padiglione 17, ristrutturato dall’architetto José Antonio 150mila metri quadrati (sì, avete let- dell’offerta culturale di Madrid, ma García Roldán.

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Parola d’ordine? Collaborazione. Questo il cardine della strategia di Andrea Viliani, neodirettore della Galleria Civica di Trento, che riapre i battenti con un nuovo - e inedito - assetto giuridico. Che mescola pubblico e privato in un progetto “nomade” e “narrativo”... RICONCEZIONE

 Andrea Viliani direttore della dei lavori? per facilitare quelli in avvio. A questi Galleria Civica di Trento. Com’è Sì, molti. Abbiamo affidato si affianca Opera Civica che, attraver- nata la tua nomina? la “riconcezione”, più che so la produzione di opere e progetti Da un concorso pubblico, che ho il restauro, della Galleria a artistici, porta l’arte contemporanea vinto. Massimo Bartolini, che l’ha nel contesto multiforme, sociale e trasformata nell’Archivio produttivo della città e del territorio, In breve, molto in breve, cosa- del Futuro – Fondazione Gal- dando consistenza concreta all’idea deve-fare secondo Andrea Viliani leria Civica di Trento. Nella e alla pratica di un museo diffuso, un centro d’arte con le caratteri- sua articolazione complessi- di una galleria veramente “civica”, stiche della Galleria Civica di Tren- va, Bartolini ha creato una e che permette agli artisti di aprirsi to: ovvero praticamente senza un vera e propria macchina, alla comunità, al suo sistema fluido di vero spazio espositivo, senza una che riunisce funzioni diver- relazioni e interessi in costante evo- collezione, con la presenza di gran- se: spazio di lavoro, area di luzione, alla riflessione condivisa sui di musei nelle vicinanze... socializzazione e studio, ar- temi e i linguaggi della contempora- Lo spazio di Trento è più un quartier chivio di progetti e di mate- neità e, in ultima analisi, alla crescita generale che un’area espositiva, e riali, anche un po’ macchina comune. Sono progetti che cercano questo potrebbe diventare una gran- del tempo... di allargare il campo d’azione dalla de risorsa in futuro. Che fare? Pun- mostra e dal catalogo alle esigenze tare su alti livelli di produzione e, pa- multiformi degli artisti, soprattutto dei rallelamente, su un’intensa attività di a destra: Andrea Viliani più giovani, e all’interesse della città mediazione (ovvero coniugare solidità da istituzionale, sopra: Mario Merz, Che verso l’espressione artistica e la sua fare?, 1968, installazione, della proposta culturale con attività presenta le ipotesi ph. Nicola Eccher. Courtesy possibilità di permeare il quotidiano. Il integrate di formazione e divulgazio- accanto ai fatti, i Fondazione Galleria Civica punto di partenza sarà il nuovo spazio ne dei contenuti). Nel sistema dell’ar- Centro di Ricerca sulla di via Belenzani 44. progetti realizzati e Contemporaneità di Trento te italiano lo spazio per la sperimen- quelli solo pensati, tazione pura va ancora definito, e guarda al passato e Il programma è stato rivelato così il suo “pubblico” rispetto a quello si rivolge al futuro. Un po’ di realtà, n’erano pratica- fino al gennaio 2010. Cos’hai in dei musei: la parola d’ordine credo ma anche un po’ di fantasia: in ingle- mente o quasi. programma per l’anno prossimo? sia “collaborazione”, ovvero “integra- se si direbbe un po’ di “story” e un po’ Se la nostra è Quali nomi, strategie e linee di zione” nel piano dell’offerta culturale di “history”, narrazione e resoconto una storia av- condotta seguirai? territoriale. Creare nuovo pubblico, storico. È una storia, una delle pos- vincente lo dob- Vorrei concepire la Fondazione come lavorare sulla segmentazione dei dif- sibili storie che si potrebbero raccon- biamo a loro, e una forma narrativa. Questo è solo ferenti bisogni e interessi formativi e tare, e questa aleatorietà è una delle agli artisti che l’incipit, e se ho messo voglia di sa- culturali è fondamentale per creare caratteristiche a cui tenevo di più. hanno coinvolto perne di più è un buon incipit... quei “centri d’arte contemporanea” nelle loro “sto- che ancora sono poco diffusi nel no- I precedenti direttori hanno... rie”. Quanti denari ha a disposizione stro paese. Hanno saputo aggiornare costante- Andrea Viliani per fare tutto quel- mente l’assetto e il profilo istituzio- La Galleria ha lo che ci siamo detti? Quale il bud- Una delle novità della nuova Civica nale della Galleria: “museo”, quando un nuovo indirizzo e un nuovo in- Il problema della sede comunque get annuo di cui le attività della è la forma giuridica. Quali i van- c’erano in Italia ben pochi musei, gresso. Cos’è cambiato in realtà permane. L’attuale scantinato è Civica sono dotate da parte della taggi di essere Fondazione? Quali centro sperimentale quando non ce negli spazi? Sono stati effettuati piccolo, sghembo e può risultare nuova Fondazione? gli oneri e gli onori nell’essere una mortificante. Qual è il progetto Più o meno lo stesso di prima. Uno delle prime fondazioni pubblico- per il medio periodo? Dove andrà dei compiti dei direttori è assicurare private nel settore? a stare la Fondazione Civica? la solidità della propria istituzione e la Ci aggiorniamo al prossimo anno? Retrospettiva prospettiva La Civica è sempre stata un’istitu- fattibilità dei propri progetti. E a que- Tutto è relativamente nuovo, in ef- zione nomade, che ha già cambiato sto sto lavorando, ma sempre con fetti, ma la Fondazione può contare oinvolge l’intera città del Concilio Civica 1989-2009. Celebra- quattro volte sede: un’inter-istituzio- l’intuizione che è per ora fondamenta- sullo straordinario appoggio del Ser- Ction, Institution, Critique, insieme retrospettiva e prospettiva ne e questo, le mantenersi vizio Cultura del Comune di Trento che “battezza” ufficialmente la Fondazione Galleria Civica - Centro che è certo un aperti, da un e sull’entusiasmo di tutti i soggetti di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento, nata all’inizio del 2009 limite operati- La Galleria è costruita lato inventivi coinvolti in questo progetto, necessa- come evoluzione della Galleria Civica d’Arte Contemporanea. L’or- vo, è una gran- su un terrain vague. e dall’altro riamente in evoluzione. Le istituzioni ganigramma annovera l’ex di lusso e trentino doc Danilo Eccher de opportunità pragmatici. ci mettono tempo per strutturarsi, alla presidenza e, nel comitato scientifico, Hans Ulrich Obrist della concettuale. E non si sta male… Questo ter- quindi... all’anno prossimo! Serpentine Gallery di Londra, Gerald Matt, direttore della Kunsthal- Siamo in mo- rain vague è le di Vienna, e Roberto Pinto. Ad affiancare Andrea Viliani nello vimento anche se non si ha paura quello su cui La prima mostra punta a riper- staff di direzione della Galleria saranno invece la curatrice Elena ora... è costruita la correre i vent’anni di vita della Lydia Scipioni e la co-curatrice Eva Fabbris. Nella mostra del ven- di volare Galleria Civica Galleria e il suo rapporto con la tennale, il passato viene “distribuito” tra la sede della Fondazione, Per legare di Trento, e città. L’idea è quella di porre que- lo Spazio Foyer-Auditorium Santa Chiara, il Castello del Buoncon- con il territorio hai pensato a non si sta male... se non si ha paura siti come: “Che istituzione è stata siglio e il Museo Diocesano Tridentino, dove si possono rivedere, Trento.link. Di che si tratta? Gli di “volare”...  la Galleria Civica di Trento in que- tra gli altri, lavori di Alighiero e Boetti, Baj, Clemente, de Chirico, altri progetti della nuova ammini- sti anni?”. Tu che tipo di risposta De Dominicis, Fontana, Manzoni, Merz, Munari, Ontani, Pistoletto, strazione sono invece Trentoship e [a cura di m. t.] dai? Schifano, Sottsass, Turcato, Uncini e Vedova. La seconda sezione Opera Civica: ce ne parli? La mostra è la storia di un’istituzio- - in collaborazione con varie Facoltà Universitarie, il Museo Triden- Il primo progetto, Trentoship (modu- info. ne, la Galleria Civica di Trento. La tino di Scienze Naturali e la Fondazione Bruno Kessler - si concen- lato sul modello del “tutoraggio” uni- Civica è stata del resto uno dei pochi tra sui progetti di Stefano Arienti, Micol Assaël, Massimo Bartolini, versitario), si propone di mettere a di- fino al 31 gennaio 2010 “non-musei” che ha tenuto in questi Vanessa Beecroft, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Roberto sposizione degli artisti e creativi attivi Civica 1989-2009. vent’anni vivo il dibattito sul ruolo del- Cuoghi, Lara Favaretto, Christian Frosi, Giuseppe Gabellone, Die- sul territorio della città di Trento un Celebration, Institution, Critique le istituzioni culturali, sia in relazione go Perrone, Alberto Garutti, Eva Marisaldi, Miltos Manetas & Ga- servizio di formazione continua, in dia- a cura di Andrea Viliani al sistema dell’arte nazionale sia in briele di Matteo, Liliana Moro, Cesare Pietroiusti, Paola Pivi, Pietro logo con esperti del settore, nazionali Fondazione Galleria Civica relazione ai grandi cambiamenti po- Roccasalva, Francesco Vezzoli, Luca Vitone, Italo Zuffi. Chiudono e internazionali. In sinergia con Tren- Via Cavour, 9 - 38100 Trento litici, sociali, economici in corso. La il ciclo le personali di tre giovani che, per un mese ciascuno, si toship nasce anche il progetto Trento. (anche in altre sedi a Trento) mostra dedicatele non adotta quindi susseguiranno da ottobre al prossimo gennaio: Giorgio Andreotta link, finalizzato a sostenere le diverse Info: tel.+39 0461985511; parametri esclusivamente scientifici, Calò, Meris Angioletti e Rossella Biscotti. Spazio anche agli artisti realtà associazionistiche del territo- +39 0461985511 ma li incrocia con una visione obli- locali, che troveranno “casa” al piano terra della sede della Fonda- rio, supportandone la progettualità fax +39 0461237033; qua, traccia la potenzialità e non solo zione: cominciano Anna Scalfi e Adolf Vallazza. e favorendone la collaborazione, sia [email protected] la realtà dei programmi e dell’agen- per coadiuvare progetti già attivati sia www.fondazionegalleriacivica.tn.it

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Spira una brezza nuova, a Modena. Una brezza che può trasformarsi in vento e spazzare via l’aria di provincia, per far nascere un nuovo vero  ARTEMA modena polo culturale. La città che vuole soffiare a Bologna il titolo di “dotta” dell’Emilia-Romagna presenta una nuova, ulteriore galleria d’arte…

Su quali basi e con quali obiettivi mente nel 2007 per volontà di per dare vita a un progetto dato particolare significato alla nuo- nasce Artema? quattro liberi professionisti, due culturale comune, che raccol- va destinazione d’uso. In particolare Artema è una galleria d’arte nata nel dei quali con forte background ga tutte le attività. Soffia una gli spazi sono stati rivisitati creando 2009 e che ha come mission dichia- culturale e professionale nel nuova brezza e, rafforzandosi, delle quinte tra un ambiente e l’altro, rata quella di fungere da istituzione mondo dell’arte moderna e con- può divenire vento benefico per generando quindi un dialogo spazio- culturale privata. Le basi che hanno temporanea. Ognuno dei soci la collettività. opera-spettatore. visto nascere Artema sono la forte di Artema è direttamente coin- passione per l’arte moderna e con- volto nel processo decisionale. Dove vi siete sistemati? Mostre nel prossimo futuro? temporanea e la conseguente volon- Ciò premesso, ognuno ha ruoli Abbiamo deciso di insediarci Mirko Basaldella e Paola Pezzi. tà di trasmetterla non solamente al e compiti definiti anche in con- nel cuore della città, proprio mondo del collezionismo, ma anche siderazione della mission della per trasmettere la voglia di info. al pubblico. galleria. Non esiste quindi un aggregare il pubblico di colle- titolare. pari merito con Bologna. Opinioni zionisti e appassionati. In parti- Corso Canalchiaro, 34 Chi siete? Chi è il titolare della gal- sulla città? colare vogliamo attirare a noi i giova- [email protected] leria e da che tipo di esperienza Modena si avvia a diventare sem- La città ha a nostro avviso forti poten- ni e i giovanissimi. I locali sono stati www.spazioartema.com proviene? pre più il secondo polo del contem- zialità solo in minima parte espresse. ristrutturati da un rinomato studio mob. 335 6140166 Il progetto Artema è nato concettual- poraneo in regione, ormai quasi a Oggi riteniamo vi siano i presupposti di architettura di Firenze, il quale ha dal 10 ottobre Emmanuelle Villard

Come si dice per i film: dagli stessi ideatori di Largo Baracche, signore e signori, Un’OperaGallery. Nel cuore antico di Napoli, un  UN’OPERA GALLERY napoli nuovo spazio. Che si rifà al parigino Pièce Unique e che punta a dare all’arte contemporanea tutto lo spazio necessario. Anche fondando una nuova rivista...

Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pie- Un’Opera Gallery nasce dalle dirette Obiettivi? Dopo il primo lustro Fateci un po’ l’elen- tro Tatafiore. Chi siete? esperienze maturate dai suoi ideatori Fornire lo spazio necessario all’arte degli anni Duemila, co delle “cose” che Giovani laureati in studi classici, vivia- nel corso di un quinquennio d’inten- contemporanea, guardare lontano caratterizzato da un proporrete da mo nel centro cittadino e da diversi so lavoro. Ci riferiamo naturalmente senza dimenticare mai da dove si vero e proprio boom Un’Opera in questa anni ci occupiamo d’arte contempo- all’esperienza di Largo Baracche, proviene, e in ultimo contribuire a (ri) della città, che aria stagione. ranea. Ruffo e Tatafiore sono gli idea- che da scommessa (vinta) si è col portare in alto la tradizione culturale si respira a Napoli Abbiamo contatti con: tori e promotori di Largo Baracche, tempo trasformata in uno dei punti della città di Napoli. per la cultura e per Kounellis, Ultraviolet, uno spazio espositivo non profit, nato di riferimento per l’arte contempo- il contemporaneo in Longobardi, Baldo nel 2004, nel cuore dei Quartieri ranea cittadina. Ma Un’Opera Galle- Proporrete anche una rivista, un particolare? Diodato, Boris Hop- Spagnoli, che da anni rappresenta ry è anche, e non potrebbe essere nuovo magazine. Come mai ne ave- La crisi non ha spaz- pek, Christian Tanzer, un’isola verde in un’area difficile di altrimenti, figlia del fervore culturale te sentito la necessità? zato via tutto quello Jason Peters, Dem e Napoli. Mariano Ipri è un giovane im- che l’intera città ha sviluppato attor- Sarà un mensile che promuoverà che fu creato durante tanti altri giovani arti- prenditore che si occupa di grafica no a questo tipo di arte, e che negli in forma gratuita le iniziative svolte il boom. Di grande im- sti napoletani. pubblicitaria, ricercatore di tenden- ultimi anni ha portato Napoli a esser nella città e nell’area regionale. Inol- portanza per la cultura artistica napo- za, con una grande passione nei con- riconosciuta quale centro propulsore tre nel magazine verranno riportate letana è stata l’apertura di due nuovi fronti della cultura vintage. dell’arte contemporanea in Italia. In diverse corrispondenze dall’estero: musei. A Napoli si respira un’aria di info. ambito internazionale, s’ispira alla New York, Parigi, Berlino e Londra. crisi come in tutte le altre grandi cit- Quali sono i riferimenti nazionali e galleria Pièce Unique parigina, por- Tutto questo servirà a dare un valore tà, questo può essere anche un pun- Via Vincenzo Bellini, 26 internazionali riguardo al concept tando avanti l’idea di esporre un’uni- proporzionato alle iniziative locali con to a favore per realtà di minor entità, mob. 393 3641664 della nuova galleria? ca opera per artista. quelle estere. che si propongono grandi obiettivi. [email protected]

Una terra lontana dai grandi circuiti ma non certo ignota e desolata. E tutt’altro che da sottovalutare  GALLERIA MORELLI locorotondo (ba) quanto a bellezze artistiche e paesaggistiche. Qui, nella Puglia più fascinosa, nasce uno spazio espositivo stravagante, con una mission ben precisa. E nei Trulli...

Come nasce questo progetto? nell’ottica dell’incontro fra le arti visi- una fruizione attenti a queste opera- nuti artistici differenziati. Per far que- Trulli e architettura in pietra a secco, La Galleria Morelli è uno spazio espo- ve, performative e musicali. Questa zioni. L’idea però è audace: l’incontro sto molti progetti saranno legati alle masserie, chiese, palazzi e centri sitivo stravagante, certamente non galleria e questo progetto sono ge- delle arti può essere un motore forte- sperimentazioni dei più giovani, che storici, strutture ipogee e rupestri, convenzionale. Una struttura ipogea stiti dall’omonima associazione, che mente stimolante per l’ampliamento proporranno il proprio lavoro all’inter- gravine e insediamenti rupestri e tor- di metà Ottocento, scavata nella roc- ha al suo interno curatori, storici e del pubblico e la crescita dell’interes- no dei laboratori delle arti, generan- ri di guardia costiera. Locorotondo cia e situata nel centro storico di uno professionisti del management dei se collettivo. Certamente non operia- do occasioni per esporre al fianco di avrà dunque un primo polo per l’arte dei borghi più belli del sud Italia, Lo- beni culturali. mo in una terra ignota o isolata: il grandi maestri chiamati a confron- contemporanea. Magari una buona corotondo. Il ricorso a questo spazio territorio è meta di un ampio flusso tarsi con le emergenze espressive premessa per un progetto museale è derivato dalle peculiarità proget- Da che deriva la scelta di aprire in turistico. Ciò renderà più ambizioso il autoctone. intelligente, capace di guardare alle tuali di Entropie – Laboratorio delle un luogo lontano dai grandi circuiti confronto con chi viene da lontano. E innovazioni tanto quanto alle più lon- Arti, un progetto che prevede l’incon- nazionali dell’arte? Credete che a poi molti artisti invitati verranno per Dove siete dislocati? geve tradizioni. tro dell’arte contemporanea con la Locorotondo vi sia un pubblico, un portare la propria esperienza, per Oltre alla nostra sede in via Morelli info. storia, l’architettura e l’archeologia potenziale collezionismo? fiutare il territorio e lasciare tracce 1 nel centro storico di Locorotondo, del territorio. La sede di Entropie è Sappiamo perfettamente che a Loco- insolite del loro passaggio. Entropie introdurrà mostre ed eventi Via Morelli, 1 perciò uno dei siti in cui saranno al- rotondo e nella Valle d’Itria non esiste collaterali in aree turistiche di indub- mob. 339 3906592 lestiti i nostri interventi espositivi. E un pubblico per l’arte contempora- La vostra mission? bio valore storico/architettonico pre- [email protected] tutti i luoghi saranno sempre pensati nea, né una cultura, un mercato o È chiara: favorire l’incontro tra conte- senti nel territorio della Valle d’Itria: www.entropiearte.it

Obiettivo? Far avvicinare la gente al processo creativo che porta all’opera d’arte. Far entrare gli appassionati dentro la fase di elaborazione di un lavoro plastico.  ELLE roma E fare tutto questo senza la mediazione di alcuno, men che meno di un critico. Ci pensano Elettra e Letizia. E dalle loro iniziali nasce Elle...

Il vostro è un progetto complesso. nizzare mostre? Vendere quadri? “Alessandro Caravillani”. in contatto con alcune associazioni Dunque, raccontateci com’è nato Cosa? Prosegue e conclude gli culturali artistiche. Elle. La nostra mission è appunto quella studi di Storia dell’Arte Il progetto nasce dall’incontro e dal- di mettere il pubblico di fruitori d’ar- Moderna presso l’Univer- In che spazi trovate posto? le sensibilità di Elettra Porfiri e Leti- te, nonché di produttori d’arte, nella sità degli studi di Roma Il nostro spazio è un luminoso, caldo, zia Cortini, che da anni operano nel condizione di capire il lavoro di un “La Sapienza”. Letizia accogliente open space, nel quartie- settore dei beni culturali e della loro artista, il suo farsi estetico, il suo Cortini è nata a Roma nel re Monteverde Nuovo a Roma, di cir- valorizzazione. Intendiamo dare spa- contesto e la sua storia, senza inter- 1961, frequenta sin da ca 80 mq. Si presta in modo funzio- zio e recuperare l’importanza fonda- mediari, quali i critici per esempio. adolescente amici artisti nale sia ad attività espositive, sia ad mentale della documentazione e delle In tal senso l’associazione organizza e letterati, che stimola- allestimenti particolari, sia ad attività opere intermedie prodotte durante non solo mostre, dove verranno an- no in lei l’amore per ogni di laboratorio, nonché a incontri e le- la creazione della cosiddetta opera che venduti quadri o altre opere, ma espressione artistica e zioni d’autore. d’arte. Auspichiamo la divulgazione, anche incontri/lezioni con creativi di per la bellezza del mondo l’educazione e la sperimentazione ogni area disciplinare, presentazioni Elle come Elettra (Porfiri) e Letizia e della natura. Dopo la laurea in lette- non solo dei linguaggi visivi, ma d’ogni di opere singole, laboratori presso (Cortini): presentatevi. re e quella in archivistica, frequenta info. tipo di linguaggio creativo, soprattut- studi di artisti, seminari e convegni Elettra Porfiri è nata a Roma nel la scuola d’arte del Comune di Roma to l’importanza della contaminazione su temi relativi alle finalità dell’as- 1969, si appassiona a ogni forma “Nicola Zabaglia”, ricevendo il pre- Piazza Merolli, 41 tra essi nell’arte contemporanea. sociazione, incontri/laboratori di espressiva e si indirizza al mondo mio alla fine dell’anno per la migliore mob. 331 7160975 educazione all’immagine e ai diversi dell’arte figurativa seguendo il corso opera pittorica realizzata. Dal 1988 [email protected] Qual è la vostra mission? Orga- linguaggi, per adulti e bambini. di studi presso il IV Liceo Artistico espone in Italia e all’estero, entrando www.elleartecontemporanea.it Exibart.onpaper nuovispazi 65

Trentadue anni e laurea in Scienze Politiche. Ma non c’è stato niente da fare: la passione è l’arte contemporanea e l’intenzione è quella  LA VERONICA modica (rg) di aprire uno spazio. E così Corrado Gugliotta inaugura Veronica, che da qualche mese si è trasferita in uno spazio di grandi dimensioni. Ricerca attuale in mezzo al barocco siciliano...

Come mai un nome cristologico “teme”. Mo- di trovare una bilità, installandosi in uno spazio Roccasalva. La galleria continuerà il per una galleria d’arte contempo- dica è una galleria votata di tutto riguardo. Ce ne parli? suo lavoro per far conoscere giovani ranea? città dove si al contempo- Il primo spazio era di soli 15 mq. Un emergenti anche in Sicilia. Su scala Un nome evocativo ma, al di là del respira arte raneo. Ma il angolo molto romantico ma poco nazionale parteciperemo ad alcuni rimando alla figura cristologica o e non c’è cor- pubblico sta funzionale per dar visibilità al lavoro appuntamenti, tra fiere ed eventi le- all’etimologia latina e greca, mi fa- nice migliore apprezzando il degli artisti contemporanei. Per que- gati al panorama contemporaneo, in ceva piacere che la galleria avesse il per ospitare nostro lavoro. sto abbiamo rinnovato totalmente la modo da promuovere il lavoro della nome di una donna. le opere dei I turisti stra- galleria, trasferendoci in uno spazio galleria in tutta la Penisola. nostri giorni. nieri ci fanno molto più ampio, in un palazzo sto- Corrado Gugliotta. Chi sei? visita, inseren- rico del centro. Anche il lavoro della Dopo la laurea in Scienze Politiche mi Il vostro ter- do una tappa galleria si è affinato, diventando più sono fatto totalmente assorbire dalla ritorio si sta configurando come in galleria nel loro tour della città. An- concettuale e portando in Sicilia pro- passione per l’arte contemporanea, meta di un turismo di qualità e che a livello locale c’è curiosità e par- tagonisti emergenti del panorama info. aprendo uno spazio dedicato alla ri- buongustaio. L’idea è affiancare il tecipazione. La galleria, ovviamente, nazionale. cerca e agli artisti emergenti. Ho ini- contemporaneo all’offerta ricetti- è seguita con attenzione anche da Via Clemente Grimaldi, 55 ziato ad appassionarmi all’arte come va? collezionisti e appassionati che non Qualche anticipazione sul prosie- tel. 0932 948803 collezionista, ma adesso mi ritrovo a Modica offre un panorama scenogra- sono siciliani. guo della stagione 2009/2010. [email protected] far la parte del gallerista, cercando fico che poche città d’Italia possono Cosa proporrete? www.gallerialaveronica.it di promuovere e far conoscere l’ar- regalare. Accanto alle meraviglie del Veronica in realtà apre nel 2007, Dopo Details ci sarà una personale fino al 28 novembreDetails a cura di te contemporanea anche a chi la barocco siciliano, pochi si aspettano ma da quest’anno acquisisce sta- di Adelita Husni-Bey, a cura di Bruna Roberto Pinto

Ancora fotografia a Milano. Il gruppo prospekt apre uno spazio dopo cinque anni di lavoro insieme. Qualità, taglio autoriale e  SPAZIO PROSPEKT milano proposta decisamente alta. Tra mostre e non solo. In un’Italia che ancora non ha chiaro cosa vuol fare della sua fotografia...

Pare inarrestabile l’apertura, a 2004 come agenzia di rappresentan- sono stati mondi distinti: fotografia di za cronica che deriva da una lacuna piamo di curare le esposizioni) c’è la Milano, di spazi dedicati alla foto- za di fotografi documentaristi, profes- moda, fotogiornalismo e foto d’arte culturale a diversi livelli, in primis la mostra di Ivo Saglietti. Per il futuro grafia. Stanno aumentando inte- sionisti che operano in diversi paesi hanno sempre faticato a dialogare. formazione, la capacità e possibilità stiamo lavorando a una programma- resse e mercato? dedicandosi alla lettura e all’inter- Se guardiamo alla Francia, non si di lettura, e l’assenza di un sostegno zione combinata, che coinvolga le due La fotografia sta uscendo dai confini pretazione della realtà con un taglio può che invidiare la proposta, così pubblico. location - Galleria Openmind e Spazio espressivi che in Italia le sono sem- fortemente autoriale e una proposta come il pubblico di appassionati che Prospekt - in progetti plurimi. pre stati dedicati. È un processo che decisamente “alta”, destinata al mer- la segue con interesse. Accanto a In che locali troverete posto? riguarda la sua considerazione come cato editoriale italiano ed estero. Paris Photo, dedicato al mercato All’interno di una palazzina Art Déco. prodotto artistico ed è una tendenza dell’arte, c’è il Festival di Arles, il più Privo di cesure architettoniche, è uno già ampiamente sviluppata in Europa. Un giudizio sul mercato della foto- importante per conoscere le tenden- spazio integrato, in cui coesistono Il fenomeno non concerne solo la frui- grafia in Italia. Non manca forse ze e la convergenza dei linguaggi, e il una biblioteca permanente e un’area info. zione ma anche la creazione: la bar- una fiera di settore come esiste Festival di Perpignan, specializzato in espositiva, accanto ai locali che ospi- riera tra foto, arte e documentary in Francia? fotogiornalismo. In Italia esistono va- tano gli uffici dell’agenzia. Via Vigevano, 33 photography è sempre meno netta. Il mercato in Italia non può essere rie iniziative che combattono per tro- tel. +39 0236564115 considerato un unico comparto. vare un proprio statuto d’esistenza e Qualche anticipazione sulla stagio- [email protected] Da chi parte quest’iniziativa? Diversamente da altri settori, le se- attirare l’interesse dei visitatori, al di ne 2009\2010? www.prospekt.it Siamo un gruppo di lavoro nato nel zioni che lo compongono per anni là dei professionisti. È una mancan- Alla Galleria Openmind (dove ci occu- fino al 12 novembre Ivo Saglietti

Federico Vavassori, 21 anni. Almeno così dice. Perché a leggerlo non sembra. Proprio no. Si definisce “outsider” ma le idee sono chiare, lucide e  LOG bergamo determinate. Lui ci racconta LOG, un... ceppo nuovo nel panorama contemporaneo di Bergamo...

Perché Log? La mission del vostro spazio? cando, se necessario, una maggior Dopo la mostra inaugurale Singing In inglese significa ‘ceppo’. Da qui il Promuovere il lavoro di giovani artisti visibilità. Yoghurt, LOG presenterà una serie logo con la G “legnosa”. Ma ‘log’ era internazionali, prevalentemente ine- di personali. In novembre-dicembre anche il nome dello strumento utiliz- diti in Italia. Portandoli a sviluppare In che locali vi siete piazzati? Avant-Garde Etc., progetto del parigi- zato dai marinai del ‘700 per cono- progetti e idee all’interno di uno spa- Lo spazio di LOG è l’opposto del “whi- no Nicolas Chardon, che basa la sua scere la velocità della nave. Cercavo zio situato in una delle aree più vive te cube”. Un lungo corridoio si apre ricerca sulla rivisitazione della storia un nome incisivo e riconoscibile, con della città. su una stanza quadrata, con un’am- della pittura astratta modernista. A una sua storia. La semplicità della pia superficie vetrata che si affaccia seguire, una personale dello scoz- parola – e dell’oggetto cui si riferi- Perché Bergamo? Scelta obbliga- a sua volta sul piccolo cortile inter- zese Neil Clements, e in primavera sce – rappresenta perfettamente la ta o meditata? no, oltre il quale si trova un secondo dell’inglese Tom Gidley. spontaneità dell’approccio che la gal- Meditata, seppur non necessaria- spazio, anch’esso visibile tramite una leria vuol mantenere. mente definitiva. Bergamo è vicina a grande vetrina. Il soffitto a travi di Milano, senza però esser sotto i ri- legno e i mattoncini a vista manten- Caro Vavassori, chi sei? flettori. Voglio avviare questo proget- gono vivo il legame col borgo storico, info. Un “outsider” in questo mondo. Ho to riservandomi la libertà di provare mentre il pavimento in resina e i neon 21 anni e sto per terminare un per- e sbagliare. Un’eccessiva esposizione contribuiscono a creare un ambiente Via San Bernardino, 15 corso di studi nel settore della comu- può essere pericolosa, specie nella pulito e minimale. mob. 329 5472438 nicazione culturale. Ho messo tutte fase iniziale. Ho bisogno di un banco [email protected] le mie energie e il mio entusiasmo avanti col giusto equilibrio fra umiltà di prova che mi permetta di fare le Qualche anticipazione sulla stagio- www.welogyou.net in questo progetto. Voglio portarlo e ambizione. mie scelte in totale libertà, sacrifi- ne 2009\2010... dal 14 novembre Nicolas Chardon

Figlia d’arte di Andrea, Renata Fabbri si laurea in giurisprudenza e chiude immediatamente il titolo di  FABBRI CONTEMPORARY ART milano studio nel cassetto. Dopo anni nel mondo della comunicazione e del marketing, eccola alla prova per diventare gallerista. Al di là di un obiettivo puramente commerciale...

Renata Fabbri. Chi sei? varietà e sfumature. Ho intenzione di La mission della galleria è quella di Il vostro pubblico? sante! Una ricerca della “modernità” Messa subito nel cassetto la laurea valorizzare, nell’ambito della mia at- andare oltre l’obiettivo puramente Il pubblico dev’essere il più vasto pos- e della sua essenza attraverso il la- in giurisprudenza, ho lavorato per tività, anche il significato del rappor- commerciale e stimolare una ricerca sibile! voro di diverse generazioni di artisti, anni nel mondo della comunicazione to fra l’arte contemporanea, intesa culturale, per avvicinare il maggior tutti a loro modo intenti a cercare di e del marketing per importanti real- come ricerca linguistica e sperimen- numero di persone possibile al mon- Che caratteristiche ha la galle- comprendere ed esprimere la com- tà multinazionali, coltivando al tempo tazione a oltranza, e il linguaggio di do dell’arte contemporanea. L’attività ria? plessità di ciò che potrebbe forse stesso la passione per l’arte, ispirata quella che può dirsi ormai “tradizione” si esplicherà nell’organizzazione di Un ex tipografia ristrutturata che si è ancora chiamarsi “bellezza”, magari da mio padre Andrea, noto collezioni- pittorica, sia pure una “tradizione del mostre nei propri spazi, ma anche in trasformata in uno spazio suggestivo attraverso stili inediti, inattesi e sor- sta e art dealer. nuovo”. In altre parole: porre in rela- spazi pubblici e nella partecipazione a di 130 mq con una fantastica luce prendenti. zione, in modo stimolante e vitale, la importanti manifestazioni di arte con- naturale. Da quali presupposti, esigenze e storia del XX secolo, come insieme temporanea. Un particolare impegno info. necessità nasce questo nuovo spa- di idee e atti creativi sedimentati nel sarà profuso anche nella realizzazio- Qualche anticipazione sugli even- zio a Milano? tempo, e il presente dell’arte, la sua ne di eventi culturali di vario genere, ti che proporrete nel corso della Via Stoppani, 15/c L’interesse della galleria si orienta in attualità più immediata, i suoi vari volti a promuovere la comprensione stagione. mob. +39 3487474286 particolar modo verso la dimensione modi di essere “attuale”. e l’apprezzamento dell’arte presso il Non amo svelare i miei progetti in an- [email protected] aniconica dell’arte, verso l’astratti- pubblico. ticipo. Posso dire che la ricerca della www.fabbricontemporaryart.it smo e il minimalismo in tutte le loro Quale la vostra mission? galleria sarà estremamente interes- fino al 21 novembre Christiane Beer 66déjàvu Exibart.onpaper

Trivero (bi) Milano Milano Venezia Reggio Emilia Alberto Garutti Fuori Centro Cristina Iglesias awake and dream Transitions Tutti hanno avuto un cane. Si provi allo- Dieci video di artisti italiani tagliano gli Diciannove opere di grandi dimensioni Venezia e i grandi collezionisti, anco- L’epifania della pittura si compie, in tran- ra a sostituirsi a lui. Di vivere, vedere e spazi dell’Hangar. Dieci autori si mi- invadono la Fondazione Pomodoro. Fra ra a braccetto. È il turno della polacca sizione fra differenti media e innovativi sentire con le sue percezioni. È l’espe- surano tra visioni e vulnerabilità. Fra materiali naturali e riproduzioni organi- Fondazione Signum, che presenta la campi d’indagine. Un’evoluzione creati- rimento di Garutti. Per la seconda tappa proiezioni d’ampio respiro e colonne che, l’artista basca alla sua prima per- sua nuova sede a San Polo. Con una va che parte dalla Grande Mela. Mentre di All’aperto, dopo Daniel Buren... sonore protette, la mostra brilla per sonale italiana. Una mostra da visitare mostra lunga un secolo, ricca e sen- a Roma si svolge New York Minute... concisione e omogeneità... con occhio puro... suale...

È un esperimento il recente lavoro d’arte pubblica di Alberto Garutti (Gal- Negli spazi indefinibili della Fondazione Vocazione precipua della città di Ve- Ospitate nel nuovo spazio espositivo biate, Como, 1948; vive a Milano), che Viale Sarca. L’aria fuori è bianca, umida Pomodoro, le diciannove opere di Cri- nezia è ospitare sedi di importanti temporaneo dell’ex stabilimento Max esce nuovamente dagli spazi museali e spessa, a causa del cambio di stagio- stina Iglesias (San Sebastian, 1956; collezioni d’arte. Senza citare casi Mara, le opere più recenti acquisite per entrare in relazione con la natura, ne. L’Hangar Bicocca, a qualche passo vive a Madrid) si adagiano con estrema eclatanti anche recenti, si può affer- dalla Collezione Maramotti forniscono in connessione intima con gli spettato- di distanza, è scuro. All’interno, nel suo eleganza. Per la maggior parte di grandi mare che nessun altro luogo attrae un sintomatico spaccato della situazio- ri, invitati a fruirne e ad andare verso buio idiomatico, è allestita Fuori Centro. dimensioni, i macro-componenti esposti così tanto i mecenati in cerca di stu- ne newyorchese intorno alla pittura. In l’opera, fino a condividerla. Come ribadisce Chiara Bertola, introdu- provengono dalla collezione personale diolo e di conseguenza i loro tesori. mostra ventuno artisti con trenta grandi Un’opera a cielo aperto: sono le sem- cendo la conferenza stampa da curatri- dell’artista e dal Reina Sofía di Madrid, Un nuovo punto di riferimento nel pano- opere: originali percorsi artistici realiz- plici panchine che Garutti ha ideato, su ce della breve rassegna video, “questa dalla Fundación la Caixa di Barcellona rama dell’offerta della città lagunare è zati in bilico tra il medium più tradizio- invito dei curatori Barbara Casavecchia è una mostra che appare lentamente, e dalla Galleria Marian Goodman. la polacca Signum, fondazione privata nale e l’efficace immaginario artistico e Andrea Zegna, per l’opera perma- arrivando addosso pian piano, mentre Lo scopo di questo percorso, curato da attiva dal 2002, concepita e arricchi- destinato a mezzi più innovativi. nente del progetto a cadenza annuale si cammina, tra un video e l’altro”. Gloria Moure, è quello di transitare lun- ta dai collezionisti Hanna e Jaroslaw Centro propulsore delle sperimenta- zioni è New York City, metropoli in cui All’aperto, promosso dalla Fondazione L’allestimento dei lavori, essenziale e go la produzione recente di Iglesias, a Przyborowski, avente come sede per- Zegna di Trivero. di pianta architettonica, dà ragione a partire dall’inizio degli anni ‘90, anni che manente, dal maggio scorso, Palaz- lavorano tutti gli artisti coinvolti nella Non nasconde una sublime partecipa- Bertola. Il percorso, infatti, unisce e dà vedono la nascita e la progettazione di zo Donà (Brusa) in Campo San Polo. collettiva. Maramotti ha ottimo fiuto e zione emotiva quando l’artista raccon- autonomia ai dieci lavori esposti. I video soffitti pendenti e abitazioni. Da notare, La collezione comprende opere del precorre i tempi, come dimostra l’im- portante retrospettiva in programma al ta come nascono le proprie opere: “La dei vari artisti comprendono girati di per gli appassionati della produzione di XX secolo e oltre, consta al momento Macro di Roma sull’arte underground prima cosa che naturalmente faccio (nell’ordine di presentazione): Gianlu- quest’autrice silenziosa, che a Milano di un migliaio di pezzi e va amplian- newyorchese. quando mi viene richiesta una mostra ca e Massimiliano de Serio, Michael sono esposte anche opere prodotte site dosi continuamente. Com’è naturale Una sala decentrata dello spazio è de- è ‘ascoltare’ il luogo dove essa si svol- Fliri, Maria Teresa Sartori, Luca Trevi- related, per riverberare e sottolineare che sia, la mission di promuovere ar- dicata alle visioni architettoniche. Me- gerà”, dice Garutti. “Toccare la sensi- sani, Rossella Biscotti, Armin Linke le aperture spaziali della Fondazione tisti polacchi all’estero non è in con- tropolitane le costruzioni di Enoc Perez bilità dei cittadini è per me strumenta- e Amedeo Martegani, Adrian Paci, (vedi la Fontana). trasto con la proposta di un ambito che, come Daniel Rich, trova nella le... Penso alle opere nelle città come Debora Ligorio, Elisabetta Benassi e, Come sostiene Angela Vettese, nel espositivo di respiro internazionale. fotografia (estorta da una qualsiasi fon- a organismi viventi, che si adattano al infine, della seconda curatrice, Rä di presentare la personale, dal titolo Il Per l’inaugurazione si è pensato a te cartacea) lo stimolo creativo su cui contesto, se ne nutrono, lo usano, lo Martino. senso dello spazio: “C’è pensiero e c’è una mostra in grande stile, con una innescare un laborioso iter processuale masticano e lo trasformano”. Ogni supporto destinato alla proiezione, storia dell’arte e c’è antropologia, nel selezione di opere datate dal 1910 al Il risultato è una mappatura sociale del grazie ad ampiezza e proporzioni, fa re- suo modus operandi. La sua Arcadia 2009, che coprendo un arco tempora- extra-pittorico, trafitto solo nel finale dal territorio, nata attraverso un meccani- spirare tanto i contenuti filmici quanto i contiene tutte le riflessioni di Guercino, le lungo un secolo non poteva che ri- tubetto di colore. Scatta autonomamen- smo di partecipazione che ha visto pro- ritmi narrativi. La mostra, osservata per Poussin e il classicismo su questo luo- chiedere un progetto frutto di un certo te le proprie fotografie e le riversa in pit- tagoniste le famiglie di Trivero, insieme intero, assomiglia a una sorta di arena go complesso della mente; il suo modo sforzo critico e curatoriale. La scelta è tura Bart Domburg: indirizzato da uno a Eva, Pulce, Sbadiglio, Lampo, Ferro, sconnessa che accoglie, sulla super- di concepire i materiali è aperto a tutto, caduta sulla connotazione tematica, sguardo autorevole, l’artista privilegia imponenti edifici, estroflessioni architet- Sissi e Otto, Luna. Sono i cani, quelli ficie di dieci parallelepipedi (di grandi dall’eredità del combine painting quella privilegiando nello specifico la catego- che abitano nelle diverse frazioni, scelti, dimensioni), lavori già visti e alcuni, dell’object trouvé, dall’uso classico della ria concettuale del desiderio, leitmotiv toniche dell’odierna società di massa. descritti e disegnati dai bambini di una preziosi video inediti. fusione alla libertà offerta dalla resina, dell’arte occidentale novecentesca non Immagini sottratte alla realtà, di matrice classe quinta di una scuola primaria lo- Al di là dell’impatto complessivo, Fuori dall’acciaio, dal cemento. Le sue opere così scontato da individuare come tale. fotografica o cinematografica, vengono cale. Per Garutti i cani hanno il territorio Centro mira a suscitare nello spettato- non includono mai la rappresentazione Quanto al modello di fruizione, proprio usate, manipolate e rappresentate an- nel naso e sono una splendida metafo- re uno sguardo che annulli le muraglie dell’uomo ma sono sempre centrate la chiara focalizzazione ha consentito di che da Will Cotton, Ann Craven, Lisa ra dell’arte: entrambi possiedono un lin- imposte a intimità e frontalità, spettaco- sull’umano, una presenza evocata a tracciare un percorso di tipo emozionale, Ruyter, Wayne Gonzales e Damian guaggio universale, parlano con tutti. larità e vulnerabilità, frizionando le diffe- ogni passo”. anticronologico e ad alto tasso di eclet- Loeb. In una lunga conversazione con Barba- renze tra limiti e distanze. La mostra, dato il carico di materia e tismo, sorta di “museo immaginario” cui Si congeda dalla tela, per espandersi ra Casavecchia e Viktor Misiano ripor- Ecco dunque tre lavori esemplari sui la collocazione organica nello spazio, è indispensabile lo sguardo intimo e ap- nello spazio tridimensionale, il proget- tata in catalogo, Garutti svela un mec- quali è bene soffermarsi. Il primo s’in- si presenta fin da subito nella sua in- profondito dell’amico ospite, chiamato a to di Jessica Stockholder. Un lavoro canismo quasi machiavellico. Il cane titola Qwerty, O così va il mondo. È un terezza, mettendo in risalto l’architet- spingersi fin nelle stanze più appartate estroverso, un fai-da-te tra pittura, scul- è l’esca; il lavoro sono le storie che girato in bianco e nero, curato da Maria tura degli elementi come strategia per (la cucina, le camere da letto) a osser- tura e installazione. L’opera è colma di materiali inusuali dalla cromia esu- nasceranno intorno all’opera, il “gossip Teresa Sartori. Il lavoro fa emergere esplorare forme e colori, trasparenze e vare foto, quadri, installazioni, film, in berante, superfetazioni commerciali, positivo”, le chiacchiere delle persone un profondo legame ritmico fra registro metalli, riflessi ed energie, luci e residui un susseguirsi di variazioni linguisti- che su quelle panchine si siederanno, etimologico e livello scopico, creando alchemici. L’esposizione permette allo che e nell’andirivieni delle datazioni. accumulazioni di oggetti e forme difficili ricordando l’esperienza condivisa. Il un supporto linguistico ideale per una spettatore di compiere meditate cir- La dichiarazione d’intenti è immediata, da decifrare. fine sono i cittadini, parte centrale del breve dissertazione sul significato del conlocuzioni nella casa della scultura a partire dalle due opere presenti all’in- Interessante il paesaggio mentale evo- processo creativo dell’opera, affinché verbo ‘battere’. Un vero e proprio esem- e negli spazi creati da Cristina Iglesias, gresso. Non soltanto perché cent’anni cato da Kevin Zucker. Un processo d’immaginazione e ambientazione in- “diventino veicolo di narrazioni poten- pio di metonimia della visione. facendo emergere, al tempo stesso, un di produzione artistica vengono shake- teriore (più che la descrizione geome- zialmente infinite”. Il secondo video sul quale sarebbe viaggio storico nell’evoluzione delle di- rati già qui, con la proiezione del video Su ciascuna panchina, come una pic- bene meditare è firmato daLuca Trevi- verse formule plastiche, tra gli anni ‘80 Il castrato (2007) di Katarzyna Kozyra trica di uno spazio d’interni) progettato cola epigrafe è riportata la stessa dida- sani. Sotto il titolo di Vodorosli, l’opera e ‘90. che fronteggia un Autoritratto con la al computer e restituito con il ricalco dalla carta carbone alla superficie pit- scalia che dà anche il titolo all’opera: Il riverbera lente intuizioni formali che, Cristina Iglesias, infatti, nella sua opera morte (1910) dipinto esattamente un torica. Un’allegoria architettonica, un cane qui ritratto appartiene a una delle coinvolgendo materiale organico e geo- intreccia indissolubilmente la forma, e secolo prima dal simbolista Jacek Mal- set spaziale di librerie fittizie, svuota- famiglie di Trivero. Quest’opera è dedi- metrico, arrivano a esprimere il dominio la presenza dell’oggetto nello spazio, czewski, ma anche perché una mostra te di spessore e ridotte a una grafica cata a loro e alle persone che sedendo- sulla natura come metodo d’indagine con i materiali provenienti dall’etimo che offre segreti come questa si sostan- parietale scolorita, appiccicata su esili si qui ne parleranno. sulla grandezza dell’occhio umano. della scultura, dalle radici che affonda- zia da subito come indagine sui temi A completamento dell’installazione per- Infine, è consigliato indugiare sulla te- no nel Barocco, nell’Arte Povera, nella del doppio e del narcisismo, risultando impalcature. manente, una mostra fotografica tem- stimonianza della performance tenuta Land Art e, per certi versi, anche nel centrata abbastanza scopertamente sui Spesso accostato alla cultura pop, Kel- ley Walker trasla l’attenzione dalle ela- poranea (Dedicato ai Triveresi, 2009) da Elisabetta Benassi. Il video, nella Minimalismo. Tra giardini e architettu- dispositivi dell’autorappresentazione. racconta, come in un’inedita serie di sola durata di tre minuti e dieci secondi, re, tradizioni e illusioni, lo spettatore si Spazio dunque agli autoscatti (da non borate tessiture dei materiali costruttivi ritratti di famiglia, l’intima realtà dei cani riprende l’artista che una notte, d’inver- trova a varcare parecchie soglie, indici perdere la stanza dedicata al genio ai fogli strappati da importanti magazi- e dei loro proprietari. no, a Palermo, tra Casa Professa e Vil- invisibili di giardini di passaggio, cam- Stanislaw Ignacy Witkiewicz), alla ne e inseriti sulla superficie (“Playboy”, E in ogni scatto la giacca dell’artista, la Pantelleria, corre in bicicletta, al buio, minamenti non-conclusi e spessi frutti performance di ascendenza body, ai “Vogue”, “New York Times”, “Life”...). appoggiata casualmente, diventa il tra vicoli e stradine. È possibile vedere della tecnica. La realtà, spesso cupa- disegni con cameo appearence (le pre- Strisce di giornali intrappolati che non cartiglio su cui Garutti appone la sua il contenuto di The dark horse of the mente rappresentata da quest’artista ziose illustrazioni del/col grande Bruno funzionano solo da malta di ancoraggio firma. festival year, questo il titolo dell’opera, basca, ne Il senso dello spazio diventa Schulz), alle pratiche incentrate sul per le pareti virtuali, ma trattengono, solo grazie a un razzo pirotecnico che un percorso strutturato e incanalato, mascheramento e all’happening con sorreggono e occultano notizie anziché [silvia macchetto] prende fuoco, installato appositamente mettendo in mostra pergole e budelli fra artista-direttore, lungo una direttrice oggetti. sul retro del mezzo, tracciando nella muri di piante, supporti utili a diffondere “carismatica” che collega molti nomi Dana Schutz e Pedro Barbeito riman- luce tanto il percorso quanto la fretta, la il rumore dell’acqua. storici (Tadeusz Kantor, Krzystof Ni- dano a due opere di Bruegel per rea- velocità intensa dell’artista. [prosegue a pag. 91] emczyk) ai protagonisti più giovani. lizzare i rispettivi Paesaggi con figure, Rapido, scostante e poetico, è un buon Il contrappunto rigorista è affidato al ma sia gli intenti linguistici che gli esiti saggio di visione e vulnerabilità. [ginevra bria] post-concettualismo, tra gli altri, di un estetici sono totalmente diversi. ottimo Robert Kusmirowski, impe- [prosegue a pag. 91] [ginevra bria] gnato nel primo di una prevista serie di Fondazione Pomodoro interventi in situ. [federica bianconi] [prosegue a pag. 91] fino al 7 febbraio 2010 Collezione Maramotti Hangar Bicocca Cristina Iglesias Il senso dello spazio [pericle guaglianone] a cura di Gloria Moure Transitions. La pittura alla fine dell’arte fino al 10 gennaio 2010 Fondazione Arnaldo Pomodoro Signum Foundation Collezione Maramotti - Max Mara Fondazione Zegna Fuori Centro a cura di Chiara Bertola Via Solari, 35 (zona Tortona) Via Fratelli Cervi, 66 Viale Chiese, 2 (zona Bicocca) 20144 Milano fino al 28 novembre 2009 42100 Reggio Emilia All’aperto: Alberto Garutti 20126 Milano Orario: da mercoledì a domenica ore Awake and Dream. Svegliati e Sogna Orario: giovedì e venerdì ore 14,30- a cura di Barbara Casavecchia Orario: da martedì a domenica ore 11-18 (ultimo ingresso ore 17); giovedì a cura di Grzegorz Musial 18,30, sabato e domenica ore 9,30- e Andrea Zegna 11.30-19.30; giovedì ore 14.30-22.30 ore 11-22 (ultimo ingresso ore 21) e Andrzej Turowski 12,30 e 15-18 Ingresso libero Fondazione Zegna Ingresso: intero € 6; ridotto € 4 Ingresso: intero € 8; ridotto € 5 Palazzo Donà Campo San Polo Catalogo Gli Ori Via Marconi, 23 - 13835 Trivero (BI) Info: tel. +39 0285354364; Catalogo FAP-Ediciones Polígrafa S. A. 2177 - 30125 Venezia Info: tel. +39 0522382484; Catalogo Silvana EditorialeInfo: info@ hangabicocca.it Info: tel. +39 0289075394 Orario: mercoledì e sabato ore 16-19 fax +39 0522934479; [email protected] www.hangabicocca.it [email protected] Ingresso libero [email protected] www.fondazionezegna.org/allaperto www.fondazionearnaldopomodoro.it Info: tel. +39 0415289797 - www.signum.art.pl www.collezionemaramotti.org Exibart.onpaper déjàvu 67

Modena Roma Roma Napoli Napoli, due New York Minute Piero Golia Francesco Clemente Candida Höfer Sei artisti, tre mid career e gli altri emer- Quando l’invasione visiva diviene colo- Fabian Marti Fine. Si chiude com’era (idealmente) Attenzione alla luce, potrebbe abba- genti. Fotografie di grande formato e re e poi suono. E l’immaginario ameri- Un allestimento monumentale e in- iniziato il primo ciclo di grandi mostre gliare. In un mix di colori forti, si apre un solo filo conduttore: costituire un cano non è più solo immaginato. Ses- sieme claustrofobico. Dove le opere del Madre. Che, dopo Kounellis e Nau- un invito alla riflessione. Una scoperta archivio per la collezione di fotografia santa artista dalla Grande Mela portano di Fabian Marti si offrono visivamente man, Fabro e Rauschenberg, un po’ per alla visita. Per guardare con occhi nuovi della Fondazione Cassa di Risparmio in scena un trambusto di dissonanze sparpagliate in sala. Mentre quelle di gratitudine un po’ per scaramanzia tor- quello che esisteva già... di Modena... cromatiche e urbane... Piero Golia fanno la posta nello spazio na ad essere... Clemente... negativo della mostra...

Una sensibile differenza ha dimostra- Un progetto di grandi vedute, quello ide- Nell’ampio salone sotterraneo dell’Isti- to Candida Höfer (Eberswalde, 1944; ato dalla Fondazione Cassa di Rispar- Più evidente di così rischia di passare tuto Svizzero, la mostra di Piero Golia vive a Colonia) in questa nuova serie mio di Modena. Attraverso una serie di paradossalmente quasi inosservato: e Fabian Marti s’inserisce con una pre- di sedici fotografie appena realizzate acquisizioni nell’ambito della fotografia sono ormai settimane che il Macro Fu- senza di cui il meno che si possa dire è a Napoli, nell’osservare i luoghi di cul- contemporanea, del video d’autore e ture contiene l’esplosione culturale dei la prepotenza che esercita sul visitato- to sacro e profano. Ambienti speciali del cinema d’artista, l’istituzione si è po- sessanta giovani artisti americani pro- re, mentre per il più viene da conside- Altro che crisi del settimo anno. Corre- come possono essere le chiese, ma sta lo scopo di dar vita a una collezione venienti da New York. C’è chi gravita rare soprattutto una difficoltà di combi- va il 2002 quando per Francesco Cle- anche gli archivi, le biblioteche e i teatri, permanente che possa rappresentare a Manhattan, chi in Providence o San nazione tra due ricerche artistiche assai mente (Napoli, 1952; vive a New York) sedi di devozione particolare da parte di le maggiori ricerche artistiche interna- Francisco, Los Angeles o ancora Port- lontane fra loro e che è stata risolta ab- si aprirono i battenti del Museo Arche- un pubblico che di quei luoghi è spesso zionali degli ultimi decenni. E non solo: land, addirittura Tokyo. bastanza felicemente, sulla base però ologico Nazionale, pietra angolare di abitante. importanti progetti riguardano la didatti- Ognuno di loro è stato chiamato in cau- di assunti critici piuttosto discutibili. quegli Annali delle Arti che di lì a un Höfer guarda la città campana senza ca e la ricerca, oltre all’attività espositi- sa per inaugurare la stagione espositiva Ma andiamo con ordine, dando per pri- triennio avrebbero portato alla nascita lasciarsi sedurre dai vicoli brulicanti di va, come nel caso di Due. dell’ex mattatoio dopo un anno di sin- ma cosa conto dell’allestimento: una del Madre. persone, dai grandi spazi urbani affol- La scelta di Filippo Maggia, chief cura- ghiozzanti aggiornamenti. L’avevamo struttura di compensato chiaro che si Dove, permeato di genius loci, il mede- lati, ma entra in silenzio negli ambien- tor di Fondazione Fotografia, è cadu- lasciato infatti a maggio con l’itinerante snoda nello spazio in forme spigolose simo si sarebbe esibito a tutto tondo, ti, svuotandoli eccezionalmente dalla ta su tre artisti già affermati in ambito mostra Italian Genius: Back to Rome e ingombranti, tentate dal farsi ora tor- facendo “piovere” tra due piani risuc- presenza umana. La scoperta che ne professionale e altri tre più giovani, giu- curata da Marco Bazzini, direttore arti- re ora piedistallo per i lavori di diversa chiati l’uno verso l’altro un variopinto fa è sensazionale. Architetture in cui dicati fra i più interessanti fotografi ita- stico del Pecci di Prato e, anche in quel fattura presentati da Fabian Marti (Fri- caleidoscopio di folklore, magia e stere- si percepisce chiaramente la maesto- liani degli ultimi anni. Nelle sale dell’ex caso, i suo ampi spazi contenevano burgo, 1979; vive a Zurigo). Si tratta otipi in forma d’affresco; e poi ideando sità regale del passato nella Reggia di Ospedale Sant’Agostino, restaurate e una mole di lavoro collettivo tematico di ceramiche grezzamente lavorate le piastrelle, e perfino il vasellame del Portici, edificata per volere di Carlo III dedicate all’attività della fondazione, non indifferente. e poster realizzati prendendo spunto ristorante. di Borbone, dove l’attenzione al giusto alle stampe di grande formato si alter- Con l’arrivo del nuovo direttore Luca da un immaginario scolorito di rovine, La mostra corona dunque una questio- equilibrio delle parti fotografate è dato nano le video-interviste in cui gli autori Massimo Barbero, le due sale di piaz- elaborato a partire da fonti fotografiche ne di feeling, amicizia e gratitudine re- dal sentirsi catapultati in quell’imbuto esprimono in prima persona la loro po- za Giustiniani si ritrovano a ospitare il diverse: più che nei singoli elementi, il ciproche. Un passaggio spirituale, che prospettico determinato dagli affreschi etica, mettendo a nudo motivazioni e panorama over e underground d’oltre- maggior interesse dell’operazione ri- cede esplicitamente alla retorica delle piuttosto che dallo spazio reale. metodi di lavoro. oceano. La mostra è figlia della Depart siede comunque nella realizzazione di radici solo nelle Mappe, uniche opere Accompagnata solo dal silenzio, che ha L’intervento di Luca Andreoni conduce Foundation, il nuovo progetto artistico un’esposizione per così dire monumen- nuove di zecca in un corpus di un centi- spento il brusio di fondo, Höfer ha colto gli spettatori in un personalissimo viag- con sede italiana nell’hinterland roma- tale, esuberantemente sovradimensio- naio di pezzi dal 1974 al 2004, ingenuo ogni dettaglio del sistema di tavoli, bal- gio attraverso gli spazi artificiali di tun- no, che gode di un board interessante nata, di opere chiaramente riconducibili e incisivo pastiche di mondi lontani, do- conate e scaffalature dove sono posti nel stradali o crepacci di ghiaccio, che e versatile, composto da Russel Fer- a un’estetica del frammento e del de- minati però dall’assoluta centralità par- i volumi antichi della Biblioteca Orato- costruiscono scenari estremi e insieme guson, Andrea Bellini, Mario Cristiani, trito. tenopea. Una geografia fantastica che riana Statale del complesso nazionale visionari. Ancora i viaggi sono protago- Davide Quadrio, Reto Geiger, Kathy Nel rivolto di questa monumentalità si fa specchio d’una biografia nomade, dei Girolamini, dell’Archivio di Stato - nisti delle riprese di Luca Campigotto: Grayson, Mark Lee, Stefan Simchowitz risiede, dal canto suo, la presenza di dapprima spensieratamente raminga dall’insieme bicromo di bianco e marro- paesaggi ricchi di fascino suscitano e Luca Lo Pinto. Piero Golia (Napoli, 1974; vive a Los e poi consapevolmente incardinata su ne di documenti e librerie, compensato in chi osserva le fotografie stupore “ e L’anima della fondazione, che intende Angeles), il quale ha utilizzato lo spazio coordinate precise: l’India, New York, e dalla tavolozza di colori affrescati nel meraviglia”, come afferma lo stesso supportare l’arte contemporanea inter- interno della struttura in compensato ancora Napoli. soffitto - e dellaBiblioteca Nazionale. autore, che ricerca una propria eviden- nazionale attraverso workshop e re- per creare un labirinto espositivo dove E quanta energia sentimentale sia sta- Miniere ricche di atti e libri d’arte, come za poetica attraverso la forza espressa sidenze, è stata in grado di creare un colloca opere altrettanto frammentarie ta investita lo sottolinea la pregevole il Fondo Lucchesi Palli, immortalato nel- dai luoghi e la bellezza della luce che centro nevralgico di attrazione piacevol- e residuali, da raggiungere con notevo- operazione editoriale a latere, frutto la sua assoluta simmetria, dettata dal- li pervade. mente esagerata. L’ondata di pubblico le disagio (va bene, l’opera è in realtà dell’amicizia di Clemente con Salman le lampade pendenti dal soffitto. Quel Il rigore delle fotografie di Gianni Fer- che ha affollato l’inaugurazione e le pri- tutto l’insieme e non le singole stazioni, Rushdie, lo scrittore indiano noto per senso di grandiosità diventa così attua- rero Merlino - geometrie ricavate dalla me settimane di apertura rivela i primi ma il disagio resta tale). esser stato colpito dalla fatwa islamica, le, sebbene anche per il conoscitore di struttura delle cattedrali gotiche riprese passi verso il traguardo della missione: I cunicoli in compensato, internamente autore per l’occasione di Nel sud, rac- Napoli alcuni di questi luoghi rimangano con il banco ottico e stampate in modo agevolare la fidelizzazione del pubblico mal tagliati, vanno infatti percorsi a car- conto di senilità ambientato nel meridio- alle volte difficili da visitare, come il Sa- da ottenere una prevalenza di neri - si nei confronti dell’arte. poni, strisciando in spazi ristretti, bui e ne del Subcontinente (ma agevolmente lone dei Busti di Castel Capuano. contrappone alle coloratissime e in- È dunque la volta di Kathy Grayson. polverosi, che mettono a dura prova la “trapiantabile” altrove). Ispirazione ri- Spazzate via le persone perché “sono quietanti Bubbles di Chiara Pirito, in New York Minute: 60 Artist on the New pazienza anche di chi non soffra parti- cambiata dall’artista con una bella serie una distrazione alla visione dello spa- cui personaggi sofferenti intrappolati in York scene raccoglie un panorama arti- colarmente di claustrofobia. Di tanto in d’illustrazioni “goticheggianti”, capolet- zio”, come afferma la fotografa tedesca, bolle si isolano e contemporaneamente stico assolutamente variegato ma frutto tanto si verifica l’epifania di una palla tera compresi. la luce, rigorosamente naturale, domina osservano un mondo un po’ kitsch. di una sensazione sociale uniforme: da biliardo o di una collana composta Nelle sale al terzo piano, gli habitué gli ambienti. Occupa i tre quarti dell’in- Un minimalismo raffinato ma carico di l’icona dell’apparire e il retaggio di una di stelle sottratte al cofano di una nota del Madre s’imbattono in una perso- terno della chiesa di San Francesco senso è il tema principale delle ricerche cultura pop anni ‘50 serpeggiano in ogni automobile tedesca, e via quindi verso nale meno monocorde e ripetitiva delle di Paola, dove la neoclassica volta a di Francesca Rivetti, che da tempo lavoro, dall’installazione invadente alla altre avventure. precedenti, che stavolta ha i numeri per riquadri, decorati con dentelli e fioroni, lavora sui concetti di vuoto e assenza: serie di polaroid in fondo alla sala. Ora, al netto del fastidio provato dal vo- incontrare anche il gusto del proverbia- risulta impressa con la forza sottile di un piccoli oggetti del vivere quotidiano co- Ciò a cui il fruitore è sottoposto è la vio- stro pur smilzo osservatore nel risalire le “grande pubblico”, per le possibilità tratto grafico. stituiscono una galleria dai colori deli- lenza visiva dell’espressività america- il percorso, la perplessità è amplificata intrinseche a una pittura seducente per Assenza di presenze umane anche nel cati, dove i significati tradizionali sono na: l’installazione in larga scala di om- dal richiamo contenuto nel testo di pre- colori e immagini e fertile di soluzioni e luogo per eccellenza frequentato da vi- esorcizzati attraverso la rottura e la brelli roteanti all’ingresso mette subito il sentazione a intenti culturali a dir poco leitmotiv solo in seconda battuta (e non sitatori, come il Museo di Capodimon- frammentazione dei pezzi su una su- visitatore in uno stato di subordinazione roboanti dell’intera operazione, dalla sempre) ermetici, primo fra tutti il sesso. te, che ospita la serie degli Arazzi con perficie neutra. alla vista, insieme subdolo e affasci- “critica al sistema” (quale?) all’“impor- Un magazzino surreale, trapunto d’aral- la battaglia di Pavia, o la chiesa della Infine, Toni Thorimbert: dagli ambien- nante, che gli permette di arrestarsi il tanza della resistenza come fatto stori- dica popolare e tramato di eredità, omo- Certosa di San Martino, sfavillante nel ti della moda trae uno sguardo che gli tempo necessario per incuriosirlo a ca- co e come atteggiamento intellettuale” geneizzato in una cifra personale. bianco dei marmi enfatizzato dalla luce permette di cogliere il mondo degli es- pire cosa c’è dietro. Le lingue di legno (mah). Vero, uno degli spunti più signi- [prosegue a pag. 91] zenitale che invade la navata. seri umani con le loro storie, visi e corpi, incasellate di Ara Peterson brillano il ficativi ricavabili dall’arte corrente, così L’impostazione prospettica dell’assolu- instaurando spesso rapporti ambigui e loro acrilico in vista di una nuova astra- come condensata nell’ultima Biennale [anita pepe] tezza architettonica appresa alla scuola disorientanti con soggetti inanimati, zione, mentre street punk e wild figura- veneziana, sta nel richiamo esplicito a di Bernd e Hilla Becher è elemento come le sculture o i manichini. tion dialogano tra i collage somatici di una rinnovata volontà/velleità dell’arte fondante della poetica di Höfer, ma il Ciò che unisce le differenti personalità Aurel Schmidt e le pin up sbrodolanti di “fare mondi”, e in questo senso si salto qualitativo appare come una ca- dei sei fotografi è l’alta qualità tecnica di Francis Spiegel. può pensare che i due artisti coinvol- povolta verso il passato rinascimenta- delle loro immagini che, al di là della co- Il colore sgrana ed esplode, si contorce, ti nella mostra dell’Istituto Svizzero a le - di tradizione italiana - che fonda le erenza dei singoli progetti, sono curatis- e la cultura americana investe il visita- modo loro siano riusciti nel definire un regole matematiche per la costruzione sime sia dal punto di vista della compo- tore. Che viene inglobato dalla velocità mondo espositivo compiuto, sgarrupato dello spazio. sizione sia da quello della realizzazione e dalla reazione/azione artistica dei la- e decadente. [prosegue a pag. 91] finale, che si concretizza in stampe di vori che lo circondano. Queste le nuove [prosegue a pag. 91] grande formato di elevata qualità. tendenze newyorchesi, stravaganti co- [irene tedesco] noscenze da approfondire. [luca arnaudo] [marta santacatterina] [flavia montecchi]

Istituto Svizzero Madre Macro Future Museo di Capodimonte Ex Ospedale di Sant’Agostino Piero Golia / Fabian Marti - Ruins, Francesco Clemente New York Minute Regrets and Visible Effects Naufragio con spettatore 1974-2004 fino al 15 novembre 2009 fino al 15 novembre 2009 a cura di Kathy Grayson a cura di Salvatore Lacagnina a cura di Pamela Kort Candida Höfer - Napoli Due. Fotografia italiana Macro Future - Ex Mattatoio Istituto Svizzero - Villa Maraini MADRE - Museo d’Arte Donna Regina a cura di Angela Tecce contemporanea Piazza Orazio Giustiniani (Testaccio) Via Ludovisi, 48 (zona ) Via Settembrini, 79 (zona San Loren- Museo di Capodimonte a cura di Filippo Maggia 00153 Roma 00187 Roma zo) - 80139 Napoli Via di Miano, 2 - 80131 Napoli Ex Ospedale di Sant’Agostino Orario: da martedì a domenica ore 16-24 Orario: da lunedì a sabato ore 10-13 Orario: da lunedì a venerdì ore 10-21; Orario: da giovedì a martedì ore 8.30- Via Emilia Centro, 228 (la biglietteria chiude mezz’ora prima) e 15-18; sabato ore 15.30-19.30 sabato e domenica ore 10-24; martedì 19.30 Ingresso: € 7,50 41100 Modena Ingresso: intero € 4,50 Ingresso libero chiuso Ingresso: intero € 7; Catalogo Electa Orario: da martedì a domenica ore 11-19 ridotto € 3 Info: tel. +39 06420421 ridotto € 3,50; lunedì ingresso libero Info: tel. +39 0817499111; Ingresso libero Catalogo Skira Info: tel. +39 06671070400; fax +39 0642042420 Catalogo Electa NapoliInfo: fax +39 0812294498; Info: [email protected]; [email protected] [email protected] tel. +39 08119313016 [email protected] www.mostre.fondazione-crmo.it www.departfoundation.org www.istitutosvizzero.it www.museomadre.it www.museo-capodimonte.it 68déjàvu Exibart.onpaper

Torino Torino Torino Torino Torino Rob Pruitt Melanie Gilligan Herbert Brandl Yuko Murata Chris Caccamise Sculture che disegnano coreografie Sam Lewitt Colori vividi, guizzi di luce. Dipinti a olio Piccole tele e colori appena accenna- Un po’ Peter Pan e un po’ bricoleur di cemento e indossano i mitici jeans. Una moneta, anzi cinquanta, per scon- e lavori su carta che catturano elementi ti, per non amplificare il chiasso all’in- levi-straussiano, Caccamise ricrea il In simmetria rappresentano il simbolo giurare la crisi. È la proposta numisma- del paesaggio e li trasformano in stati torno. Una pittura leggera, addirittura mondo con ritagli di carta Bristol, colori dell’infinito, con intersezioni di tubi e tica di Lewitt. Mentre al piano di sotto si dell’anima. A Torino l’artista che ha rap- soave. Che mescola zen e Morandi, sgargianti e tanta ironia. Opere all’ap- vernici. Il tutto sormontato da una pare- svolge uno psicodramma. Protagonista presentato l’Austria alla Biennale del Cézanne e Tuymans. Fra scoiattoli e parenza banali. Che nascondono un te fitta d’immagini... è Capitalismo. Nel trittico video di Gil- 2007... margherite... significato profondo... ligan...

Rob Pruitt (Washington, 1964; vive a La crisi economica impazza e l’arte New York) si fece notare nei primi anni riflette. Non sempre è così all’avan- Herbert Brandl (Graz, 1959; vive a ’90 e lavorò anche con Leo Castelli, guardia. Ma qui sta il suo valore. In un Vienna) appartiene alla cultura mitte- Con la sua prima personale italiana, In the future, la prima personale dell’ar- sempre con uno sguardo attento alla mondo in cui capitalismo significa pro- leuropea, intrisa di atmosfere danubia- Yuko Murata (Kanagawa, 1973; vive a tista americano Chris Caccamise Pop Art. Dopo una lunga pausa, ritor- gressismo, nel senso evolutivo darwi- ne; un humus culturale che affonda le Tokyo) realizza uno spazio di distensio- (New York, 1975) alla Galleria Glance, nò nel 1998 con l’opera 101 Art Ideas niano (vince il più forte, per cui muoviti radici in un clima nel quale tradizione e ne visiva, un luogo di decompressione è un’esplosione del pop in ogni sua de- You Can Do Yourself, ripresa in uno a evolverti), l’avanguardia è vista come precarietà, passato e presente s’intrec- pupillare, una Spa dell’immaginazione, clinazione. Caccamise è un ibrido tra degli interventi dell’artista per la mostra unico valore. ciano, generando una spiritualità mista un agriturismo del pensiero. Infonde Claes Oldemburg, Lawrence Weiner, veneziana Mapping the Studio. Paral- Ma chi sta in retroguardia? Chi atten- a smarrimento e malinconia. un senso di benessere questa mostra Peter Pan e il bricoleur levi-straussia- lelamente, quest’autunno presenta un derà i tartari che non arrivano e che Nella sua pittura si avvertono calma e intitolata Under the sky e proposta da no. progetto al Guggenheim di New York e trasformano l’avamposto in luogo di contemplazione. Il punto d’avvio è l’im- Peola, dopo una personale della gio- Da Oldemburg mutua l’attenzione agli un altro - assai controverso - alla Tate conservazione? La crisi è una reces- magine fotografica, scattata “dentro” la vane pittrice da Kasey Caplan e l’invito oggetti quotidiani, da Weiner quella per Modern, a sottolineare la confermata sione, un ritiro delle truppe, e noi siamo natura, forza primigenia e incontamina- alla Biennale di Taipei da parte di Dan la parola. Del personaggio che Lévi- credibilità di un artista che riesce a vive- trasformati in tanti Giovanni Drogo, in ta. Il paesaggio è il luogo nel quale si Cameron. Strauss lodava per l’inventiva di costrui- re il proprio tempo sottolineando l’ironia attesa di una fine (del 2012 o della crisi, può recuperare la soggettività originaria: La produzione dell’artista formatasi a re seguendo solo le leggi della fantasia, e le interazioni del sistema arte. che differenza fa?). In un mondo orfano montagne, prati e fenomeni atmosferici Tokyo si compone di piccole tessere in contrasto con la rigida ottusità forma- Alla Galleria Noero compone un alle- dei grands récits, la fine è anche il fine. sono manifestazioni di quel “sublime che formano un mosaico in cui Paul le degli ingegneri, Caccamise conser- stimento nello spazio site specific di Questa/o fine riguarda il lavoro concet- dinamico” nel quale Kant identifica lo Cézanne e la pittura tradizionale giap- va la manualità del modellare la carta piazza Santa Giulia, che costituisce la tuale e semiologico di Sam Lewitt (Los “sbigottimento creativo” dell’individuo. ponese trovano un punto d’incontro, Bristol (per intenderci, quella usata per prima parte di un articolato progetto in Angeles, 1981; vive a New York). Il gio- Il silenzio della natura richiama l’idea di con in lontananza un’eco vago ma insi- i modellini di architettura), poi meticolo- tre fasi distinte. vane artista californiano inizia nel gen- un’attesa, che prelude al potenziamen- nuante di manga. samente smaltata, con cui crea sculture Colpisce la forte fisicità delle sculture naio del 2009 disegnando e coniando to dell’immaginario. Equidistante dalle citazioni postmo- e installazioni. Dell’eterno bambino nato della serie Esprit des Corps sparse 50 esemplari di monete, poi distribuite Le opere proposte in mostra sono una derne, dai concettualismi intransigenti dalla penna di James Barrie l’artista nella sala, costituite da jeans letteral- tra colleghi e amici. From A to Z and selezione di dipinti a olio degli ultimi tre e dalle rinascite di un neobarocco che americano ha la passione per ri-creare mente indossati da arti in cemento: Back è il titolo del progetto, incentrato anni e di lavori su carta degli anni ’80, in alcune occasioni si fonde con l’ul- il mondo, partendo soprattutto dai suoi composizioni di corpi mozzati in posi- sulle due facce della moneta, una A e dai quali si palesa la continuità della trapop (lontano dalla narrazione come manufatti più popolari. zioni impossibili, a combinare simmetrie una Z, e la dicitura “Magnus Acerus poetica. La fotografia registra il dato re- dall’astrazione), Murata mette in scena È come se Caccamise scomponesse inusuali e geometrie che spesso non si Erit” (‘ci sarà un grande mucchio’): il ale, lo suggella, suggerendo un istinto un paesaggio distillato e passato al se- tutto ciò che lo circonda in unità mini- possono ridurre alla classica anatomia, fine è l’attesa di una moneta salvatrice, formale sicuro, premessa alla compiu- taccio da una sensibilità in apparenza me, per poi ri-assemblarle. Ne escono ma che costantemente riproducono la forse. tezza armoniosa dell’opera finita. La delicata e fragile. Ma tanto più possente piccole sculture di macchine, camion, pienezza sensuale di glutei e muscoli L’Italia dei comuni, e prima ancora pittura possiede una qualità intrinseca: quanto più sorda alle sirene che inces- montagne con gli occhiali, tazze e scrit- riconoscibili sotto il tessuto inventato da quella degli imperatori romani, è stata i colori, vero e proprio elemento struttu- santemente cantano in questa “imago- te in lettere tridimensionali che citano Levi Strauss. la patria del conio. Teste di signori, du- rante, il verde e il grigio su tutti, fanno crazia” totale, che chiama l’arte italiana canzoni e film (vedi Alien: In space Potente strumento di omologazione e chi e papi hanno popolato le monete in- riferimento preciso allo studio dei mine- spesso a un confronto impari: da una none can hear you scream) o si com- prodotto al centro di un giro d’affari co- sieme a massime, motti ed esortazioni rali, una passione che l’artista coltiva da parte la profusione d’immagini di con- pongono di singole parole che, nella se- lossale, il jeans non è la prima volta che su oggetti che garantivano lo scambio sempre. sumo, dall’altra una pittura che, nell’uti- rie Things I’m afraid of, esorcizzano le diventa protagonista del mondo dell’ar- e offrivano un importante strumento di Sulle pareti delle sale della galleria si lizzarle, ne viene assimilata. paure dell’artista (Emotion, Abstracion, te. Perfino il celebratissimo Damien comunicazione. Lewitt analizza i due alternano i lavori su carta e i dipinti di Anche il materiale da costruzione per Zombies). Hirst si è lasciato tentare dal fascino e aspetti usando manifesti, cataloghi, ta- grande formato, colori vividi, onde che il mondo di Murata proviene da carto- Sono lavori all’apparenza banali, visi- dal potere commerciale del notissimo vole alfabetiche e coniando monete il paiono increspare la tela, prati che si line, opuscoli turistici, riviste o enciclo- vamente puerili, dietro i quali però si capo d’abbigliamento, in un’operazione cui valore si formerà man mano che la accendono di fluorescenze, cieli ras- pedie illustrate, ma pare estratto come nasconde nientemeno che la chiave più glamour e decisamente meno con- moneta-messaggio verrà scambiata. serenanti. Alcune opere hanno forma un’essenza: “Se vedo un paesaggio di dell’ontologia platonica. Detto così cettuale di questa proposta da Pruitt. Lo stesso meccanismo crea il valore circolare, metafora di una sintesi armo- persona non posso dipingerlo”, sostie- fa quasi paura, ma il ragionamento è Un simbolo del consumismo di massa dell’arte. Adoperando la pratica con- nica, un labirinto di cromatismi, un’ac- ne l’artista. Ha bisogno di un filtro, di semplice. Partiamo da un esempio. È che è anche icona di un’epoca. Pruitt servativa del numismatico, Lewitt crea censione d’immagini che comunicano un autore terzo (un fotografo) e di una come da bambini, quando con i Lego si sa bene ricostruire la volgarità sofisti- un archivio personale in cui le monete allo spettatore stati elegiaci. macchina per raffreddare le sensazioni ri-costruiva il mondo sull’unità-base di cata tipica degli anni ‘60 e della cultura sono poste in raccoglitori, stampate su A Brandl non interessa la riconoscibili- che poi tornano palpabili, in una pittura un mattoncino. Si partiva dall’immagine pop, e ripropone le pose stereotipate manifesti e piccole immagini, messe in tà dell’elemento paesaggistico, quanto che non si nasconde e che si annuncia di qualcosa, mettiamo una macchina, della pubblicità martellante ma le allon- teche di plexiglas. Un repertorio mini- piuttosto la sua essenza, un archetipo al di là dell’immagine rappresentata, ol- quella che in Platone è rappresentazio- tana da qualsiasi legame con la realtà. male, che cerca il senso di una fonda- che diventa uno stato interiore, che tre il contenuto, come un corpo capace ne del Regno delle Cose. Ripropone l’erotismo legato alla società mentale merce di scambio, il cui valore suggerisce il ritmo, il respiro, la musi- di dare carne all’immagine. La pittura in Dall’immagine si passava all’idea che dei consumi, ma lo censura in una for- innanzitutto simbolico sta alla base del calità della natura. Per questo la sua quanto tale è in questione. si aveva dell’auto, l’eidos dell’autovei- ma di macabro disagio, di anomalia, di capitalismo moderno. pittura appare senza tempo, vive di I dipinti di piccole dimensioni ritraggono colo, e da questo modello intelligibile si impossibilità d’espressione. Questo tema è affrontato anche dalla variazioni impercettibili, è solcata da paesaggi innevati e ammassi di rocce ri-creava una realtà sensibile a quattro Sono sculture non umane, eppure seconda mostra personale, ospitata ne- momenti di luce. grigie levigate. Il colore è usato il meno ruote, ovviamente in miniatura. Ora, il sembrano pezzi di carne. Richiamano gli spazi “inconsci” e seminterrati della Non si connota nell’ambito dell’astra- possibile. “Amo il silenzio, il colore è gioco non era ri-creare l’immagine della il baratro dell’assurdo e contemporane- galleria. Qui Melanie Gilligan (Toronto, zione né in quello della figurazione, se chiassoso”, dice. Cincillà, scoiattoli vo- macchina di partenza, ma dare forma amente lo esorcizzano, sferzando con 1979) sottopone il paziente “capitali- è vero che i confini sono labili, come lanti e qualche margherita rosa sono i alla propria immagine di macchina. ironia il circuito della composizione che smo” a ripetute sedute psicoanalitiche, quelli di ragione e sentimento, idea e toni eccedenti di discorso sulla visione Alla Glance, Caccamise espone la teo- si rianima nella materia utilizzata, nel al fine di superare i propri traumi e ritro- immagine. Colore e luce si mutuano che comprende la tradizione pittorica ria dell’imitazione platonica, quella che colore della vernice schizzata sulla tela vare se stesso. l’un o nell’altra: nelle carte è il contra- giapponese e la filosofia zen, dentro si basa sulla mimesis. Il fulcro della mo- alle pareti. Capital & Therapeutic Basement, come sto tra bianco e grigio/nero a richiamare una disciplina del visibile che va da stra è il modellino di un furgone che si Nella medesima sala, Pruitt espone recita il titolo, è un trittico video in cui l’essenza dicotomica della vita. Giorgio Morandi a Luc Tuymans. chiama Home made vehicle. Nome non numerose foto scattate con l’iPhone la fiction mira alla catarsi, personifican- La sensibilità genera modulazioni; l’in- Murata costruisce quindi un mondo casuale, poiché l’importanza è proprio ad Atene: si tratta di dettagli ossessivi, do un concetto, dando corpo e voce a sieme si configura come un intreccio come un giardino zen. Nelle minute ico- nell’home made: il veicolo non è sem- glutei e genitali, appartenenti a sculture una realtà astratta che si rivela concre- di innumerevoli dati formali e linguisti- ne la pittura risulta visibile, palpabile e plicemente l’imitazione di qualcosa, ma classiche. La tecnologia che fornisce la ta, come sono concreti i posti di lavoro ci, che si moltiplicano nel passaggio morbida come una sostanza vibrante. è una re-interpretazione personale, ca- possibilità estemporanea di ricostruire smarriti, i miliardi bruciati e le persone dall’intuizione alla pittura. L’intensa Si tratta di una pittura dolce che sembra salinga. una testimonianza, vincolata dal taglio affondate. attitudine evocativa supera i limiti del voler cogliere “la verginità del mondo”, [prosegue a pag. 91] dell’inquadratura, obbliga lo spettatore [prosegue a pag. 91] finito, aprendosi dialetticamente a una come sperava di fare Cézanne acca- a osservare non la totalità ma la visio- processualità nella quale ogni cosa è nendosi sulla Sainte-Victoire. [stefano riba] ne parziale della fisicità, la parte che [nicola davide angerame] sublimata da una sintesi interiore. Attraverso questi haiku visivi, Murata crea più turbamento. Trasponendo la narra per via indiretta di un’interiorità sensazione collettiva in sentimento in- [tiziana conti] che costruisce il proprio mondo attra- dividuale. verso le capacità concrete che la pittura possiede: dar carne e corpo alle idee e [barbara reale] alle emozioni.

[nicola davide angerame]

Franco Soffiantino

Melanie Gilligan Giorgio Persano Alberto Peola Glance Franco Noero Capital & Therapeutic Basement Sam Lewitt - From A to Z and Back fino al 16 gennaio 2010 Yuko Murata - Under the sky Chris Caccamise - In the future Rob Pruitt Franco Soffiantino Herbert Brandl Alberto Peola Arte Contemporanea a cura di Nadia Stepanova Galleria Franco Noero - Project Space Arte Contemporanea Galleria Giorgio Persano Via della Rocca, 29 (Borgo Nuovo) - Galleria Glance Piazza Santa Giulia, 0/f (zona corso Via Rossini, 23 (zona Palazzo Nuovo) Piazza Vittorio Veneto, 9-10124 Torino 10123 Torino Via San Massimo 45 (Borgo Nuovo) San Maurizio) - 10124 Torino 10124 Torino Orario: lunedì pomeriggio a sabato Orario: da martedì a sabato ore 15.30- 10123 Torino Orario: da giovedì a sabato ore 15-19 Orario: da martedì a sabato ore 11-19 ore 10-12.30 e 16-19.30 19.30; mattino su appuntamento Orario: da martedì a sabato Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero ore 15.30-19.30 o su appuntamento Info: tel. +39 011882208 Info: tel. +39 011837743 Info: tel. +39 011835527 Info: tel. +39 0118124460 Ingresso libero fax +39 01119703024 fax +39 0118134490 fax +39 0118174402 fax +39 01119791942 Info: mob. +39 3489249217 [email protected] [email protected] - www.francosoffiantino.it [email protected] [email protected] [email protected] www.franconoero.com www.giorgiopersano.com www.albertopeola.com www.galleriaglance.com Exibart.onpaper déjàvu 69

Sarzana (sp) Milano Milano Milano Milano Pietro Fortuna George Condo Regina José Galindo Elizabeth Neel Ingo Gerken Stefano Bonacci Teste che colano, creature che fingo- L’analisi del potere come meccanismo Tra i gangli di una natura inquietante “Every end has a start”, dicono nei Pa- Gufi come professori sono intenti a no, colori che sparano. La sensualità di che regola le relazioni sociali e interper- si muovono le distrazioni di Elizabeth esi anglosassoni. Ingo Gerken torna da spiegare un progetto architettonico. E semi-corpi e di semi-dei attira lo sguar- sonali. È l’oggetto dell’ultima personale Neel. Un complesso gioco fra astrazio- e con Pianissimo per la fine di un inizio, incontrano mondi virtuali e vortici ip- do senza più far sorridere. Riproduzioni di Galindo. Tra angoscia, sadismo e ne e figurazione. È il centro della prima dopo aver firmato l’inizio della fine. Sen- notici. Difficile dire chi, fra i due artisti, brutali, sbavature innocenti e originali paura, la denuncia d’uno status collet- personale italiana della giovane artista za soluzione di continuità... usi un linguaggio più vicino agli universi banalità dettano legge... tivo... americana... paralleli in cui viviamo...

Nei lavori di George Condo (Concord, New Hampshire, 1957; vive a New “Il potere logora chi non ce l’ha”, profes- “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto York) non c’è nulla da ridere. Guai a chi sava il Divo Giulio Andreotti citando Tal- si trasforma”: sembrerebbe il postula- Li accomuna il modo di lavorare, con lo definisce comico. Guai a chi lo ritiene leyrand, in tempi già sospetti. Questo Citare il topos della natura matrigna to fondamentale di Antoine Lavoisier declinazioni diverse ma equidistanti grottesco, sardonico, sarcastico o più vecchio adagio, mai démodé, sembra sarebbe troppo scontato in riferimento la base della vicenda della milanese da risultati concettuali. Tanto Fortuna banalmente ironico. George Condo non fungere da filo conduttore anche dell’ul- all’opera di Elizabeth Neel (New York, Galleria Pianissimo. Chiusa e riaperta, quanto Bonacci voglion restare al di qua è semplicemente un aggettivo. È un tima personale di Regina José Galin- 1975), giovane artista rappresentata da in trasferimento ma immobile, con un della produzione del significato. È piut- ossesso. Un compulsivo visionario, un do (Città del Guatemala, 1974), intitola- Jeffrey Deitch, recentemente coinvolta addio e una rinascita affidati allo stesso tosto il significante, l’oggetto in sé che è allucinato da ispirazione. Un artista di ta per l’appunto Juegos de Poder. in una mostra sull’astrazione americana artista, Ingo Gerken (Lippetal, 1971; chiamato a comunicare direttamente e quelli che non può fermare la materia Tuttavia, il logorìo di cui rende conto da Saatchi a Londra. E che oggi appro- vive a Berlino) per la precisione. con una semplicità quasi ipnotica. che precede (né quel che ne consegue) l’artista guatemalteca è molto lontano da a Milano da Monica De Cardenas Aveva celebrato nel 2008 l’abbandono Per Pietro Fortuna (Padova, 1950; le trasformazioni estetiche che egli in- da quello descritto dall’anziano sena- con una serie di opere recentissime, della vecchia sede della galleria con vive a Roma) la creazione diventa “at- fligge a quel che produce. tore italiano. Non si tratta, infatti, né tutte datate 2008/2009. un fil rouge ad accompagnare lo spet- teggiamento umile”, come dice egli Alla fine di questa personale, Condo si di bramosia né d’invidia: qui si parla È una pittura che gioca sulla “distra- tatore verso l’ignoto; ora, a un anno stesso, con cui produrre oggetti che scopre possessore posseduto, artefice d’impotenza, costrizione, sudditanza zione” quella di Neel. In un incrocio di di distanza, è sempre una linea rossa vivono nella “gloria dell’inessenziale”. succube delle figure che egli stesso psicologica. Sensazioni che in alcuni pennellate indipendenti - che talvolta ad accogliere il visitatore: scarlatte li- L’arte dev’essere improduttiva e l’opera crea e che, di riflesso, lo rappresentano. Paesi del sud del mondo forse toccano si concedono il lusso della geometria, velle toriche a bolla, infatti, misurano parlare da sola. Da qui la sospensione Bisogna dunque premettere che le tele, il proprio apice, ma che trovano terre- senza la pretesa di raccontar nulla, ma l’inclinazione della rampa d’accesso del tempo attraverso l’assenza di pro- le sculture e i disegni esposti nelle sale, no fertile anche in Occidente, nella vita soltanto di essere - emergono miraggi allo spazio espositivo, il “livello critico” fondità. Spinte sull’orlo di uno sfondo nei confronti della sua esperienza, sono quotidiana, attraverso sofisticate e un di realtà, neanche troppo velati. Ciò che che gioca sulla doppia accezione di piatto, l’artista vuole “consegnare le solo una rassegna-mancata, una breve po’ sadiche forme di manipolazione e sembrerebbe allora essere semplice ‘level’, che in inglese è anche il nome parole alle cose”. Fortuna si può così kermesse, una piccola parte dell’intero, controllo, non prima né ultima la tele- astrazione si tramuta nell’idea platonica dello strumento utilizzato per l’opera. definire artista“ classico”, in quanto nel infaticabile percorso dell’artista. visione. di paesaggio. Le tinte acide impastate Una rimaterializzazione dell’arrivederci, contingente trova modelli assoluti, sen- La prima sala è dedicata alle sculture E sembra, più che altro, che di queste tra loro sulla superficie acquistano un che entra nella galleria, che segna un za tuttavia astrarli dalla fisicità. colate. Su altrettanti parallelepipedi voglia parlare l’artista, attraverso un significato del tutto diverso da quello percorso, che guida lo spostamento, La ricerca di Stefano Bonacci (Peru- scuri, prendono vita nove lavori. Fac- percorso espositivo composto da un semplicemente tonale. fino all’ingresso nel mondo concettuale gia, 1971) può dirsi altrettanto classica, ce, maschere e semicorpi proteggono mezzobusto, dal report su carta di una Il muso dalle fattezze preistoriche di un dell’artista tedesco. perché i suoi risultati evocano, in senso l’entrata con lo sguardo. Ciascuno dei performance (America’s Family Prison) pesce, ad esempio, fa capolino da un Lavori definiti comeart-specific projects assoluto, il moto armonico della vita. volumi si appropria dello spazio, spin- inscenata dall’intera famiglia Galindo vortice di pennellate (Sideshow, 2008). ma nati come sculture, che esulano L’indagine dei rapporti fra geometria e gendo chiunque capiti a tiro in un luogo in una cella negli Stati Uniti abitata per Il mondo che gli si irradia intorno as- dall’immediatezza retinica, che s’inter- natura si contamina con l’insegnamento dove nulla è completo, dove le linee di ventiquattro ore, e, in larga parte, da sume una valenza nuova. Si tramuta rogano sulla materia e i materiali arti- di Arti multimediali all’Accademia di Pe- confine dei corpi vengono confuse con video. istantaneamente in un ciclone di forze stici, oltre che sulla realtà delle cose rugia e la realtà virtuale suggerisce altre le particelle dell’aria e dove il tempo ha Piatto forte è, senz’altro, l’opera che ti- negative, nelle quali questi annaspa per e sulla società contemporanea, in un forme (di vita) possibili. smesso di avere un’utilità. Una patina tola la mostra. L’artista si fa riprendere sopravvivere. ribaltamento che parte addirittura dal Fortuna usa un linguaggio debitore del- bianca, leggera come un’antica traccia mentre un ipnotizzatore la riduce alla Le sgocciolature che miscelano vigo- titolo della mostra, Nekreg Ogni. la filosofia e della preghiera: pensiero di polvere, un ritrovato alchemico, resti- sua volontà, ordinandole di eseguire rosamente rossi e grigi, neri e aranci, Una parola di estrema attualità come e ritualità producono oggetti nei quali tuisce alle superfici la crostausuraia del una serie di azioni mortificanti. Forse finiscono per raccontare un mondo ‘crack’ perde ogni riferimento alla finan- il processo mentale creativo svanisce tempo. il tormentone recitato da questi, che di morte e sofferenza, in cui la vita ha za o agli stupefacenti, per diventare un nel momento in cui una sintesi si attua Nella sala successiva, tredici gigante- non lesina di evidenziare la propria pochi appigli e diventa quasi irrilevante titolo onomatopeico; il silenzio, che la nell’opera. Nei lavori esposti, Bonac- sche tele ritraggono alcuni protagonisti supremazia, risulta talvolta un po’ di- di fronte all’immensità che la circon- saggezza popolare vuole d’oro, è in- ci parte invece dall’oggetto come per della nota serie cartoonistica prodotta dascalico, ma la relazione inscenata fra da, in un’atmosfera angosciante da vece di carta igienica per il teutonico, scomporlo in un’analisi al microscopio, dalla Looney Tunes. I lavori, che fanno vittima e carnefice è veritiera e psicolo- fine del mondo Come( and Go, 2009). come a voler esprimere il proprio disap- alla ricerca di formule matematiche. riaffacciare - alla memoria e alle pareti - gicamente complessa, tale da indurre lo Nonostante l’allusione nel titolo a un punto per i comportamenti omertosi e Per queste affinità che accomunano Willy il Coyote, Daffy Duck, Bugs Bunny spettatore a un’angosciata, impotente lieto evento, non risultano rassicuranti passivi. E su Center, un rotolo di carta due espressioni diametralmente oppo- e Gatto Silvestro, si presentano come partecipazione. nemmeno It’s a boy e It’s a girl (2009), moschicida che pende dal soffitto, co- ste, la Galleria Cardelli & Fontana pre- enormi fogli di script. Finestre lasciate Meno sofferto, anzi animato da una dove macchie scomposte di colore, ag- stellato d’insetti morti - a finalizzare la senta insieme il lavoro di questi artisti, da un disegnatore frettoloso, uno sgros- certa dose d’ironia è Let’s Rodeo. L’ar- grovigliate su se stesse, lasciano intui- propria funzione primaria - chi dice che distanti sia per età che per poetica. Dia- satore di forme, un bambino cresciuto tista, a cavallo di un toro meccanico, si re, ma non mettere a fuoco, i contorni non ci sia un rimando politico? logo #1 è infatti il titolo della mostra, che come un adulto che traccia i contorni cimenta nella disperata impresa di do- dell’immagine, scoraggiando il riguar- Gioca con l’informazione e la letteratura ha inaugurato la nuova stagione della dei propri idoli attraverso sfondi inno- marlo. Nel lasso di un flusso temporale dante da qualsiasi forma d’indagine e artistica, Ingo Gerken, intervenendo su galleria ligure e che corona la VI edizio- centi, attraverso segni neri e marcati, senza fine, all’ammaestratrice non è ricostruzione. pagine estratte da riviste e monografie. ne del Festival della Mente di Sarzana. senza far mancare innumerevoli scara- dato di ammansire né al toro di disar- Più descrittivo è Love Canal (2009), Così, la riproduzione dell’effigie dell’illu- Per la prima volta la galleria presenta bocchi e sbavature. cionare, mentre il “potere” si fa beffe di dove l’utilizzo di tinte fosche lascia af- minato imperatore Adriano si tramuta, una mostra strutturata come un dialogo, Al piano superiore, invece, sono espo- entrambi. fiorare un gioco di trasparenze e atmo- per mano dell’artista, in un occhialuto in cui l’interazione non è mai fusione. Si ste tredici tele lavorate con colori acri- Un certo riflessivo sarcasmo accompa- sfere liquide, giochi di luce e penombre, uomo invisibile; la contraddizione si tratta di una doppia personale ospitata lici, oli, carboncini e pastelli. Qui corpi gna Busto. Invitata a partecipare alla in cui la lussureggiante ma scomposta palesa fra l’immagine stampata di una in due ambienti differenti della galleria, rigirati su se stessi (come panneggi), Biennale de L’Havana, Galindo invia un vegetazione, fatta di alberi piangenti pagina morbidamente arrotolata e la ove i linguaggi si confrontano, ma solo volti deformati dalla sensualità e arti proprio autoritratto in marmo. La sosti- e fiori variopinti, lascia pensare a un netta piegatura angolare che plasma il attraverso la libera interpretazione di umani, rigidi per lo stupore, riprendono tuzione a mezzo di simulacro del cor- Ponte sulle Ninfee di Claude Monet in foglio su cui campeggia la riproduzione, chi li ascolta. la scena bidimensionale dei loro sup- po dell’artista, supporto privilegiato di versione dark, ma soprattutto ad alcune e nello stesso modo le onde optical im- Il discorso tra Fortuna e Bonacci è fatto porti, animandoli. Ben lontani dall’inten- messaggi per lo più politici, sconfessa opere dell’ultimo Monet, nel contempo presse sul recto della carta sono inter- di forti contrasti. Il primo colpisce per la to di documentare vite velate, questi la- inevitabilmente la necessità della sua vitaliste e crepuscolari. rotte da dritti tagli verticali, che creano comunicazione esclusivamente empa- vori giocano con lo sguardo dello spet- presenza in un contesto che le appare, Riconducibile a un immaginario tut- un cortocircuito ottico e semantico. tica: non si può comprendere se non tatore. Giochi erotici, corpi aggrovigliati, almeno attualmente, irrimediabilmente to americano è invece Raised Ranch Undici opere per altrettanti trabocchetti sentendosi inspiegabilmente appagati, donne aperte e veneri ancestrali sono lì contaminato. L’effige, ritratta con sguar- (2009). Una “telecamera ravvicinata” mentali e concettuali. E la riapertura di come davanti a qualcosa di familia- a memento. Per ricordare che chi guar- do severo, che non lascia trasparire al- punta la facciata principale: ne ricono- Pianissimo è veramente forte. re. Così per l’opera del secondo, che da, come chi crea, rimane agli antipodi cuna indulgenza, funge da monito. sciamo le pareti grigiastre, gli architravi scompone e indaga la vita nei gradi mi- rispetto a quel che la realtà fa vedere. Non si tratta di una tregua, ma di un e il portone rialzato, come recita il titolo. [guia cortassa] nimi e ce la mostra semplice e comples- Kitsch e fastidioso, Condo fa riscoprire volontario allontanamento. L’utilizzo Mentre lo spettatore pensa a Robert sa, come la struttura di una molecola. il dono della confusione e la malia del delle pratiche della scultura classica si Rauschenberg, Neel ha già appicca- Nessuno dei due rinuncia a lasciare to- colore, proprio là dove, in questo primo rifà a codici di potere dalla radice ben to il fuoco e avviluppato il suo ranch in tale libertà al rapporto tra oggetti e per- Start milanese, ben pochi artisti sono più antica e profonda. L’arte non si può vampate di color arancio, in cui s’incen- sone. Convinti che l’artista sia solo un stati in grado di ricreare uno scenario sostituire alla storia, ma pretende di dia ogni riferimento, seppur inevitabile tramite con cui far parlare le cose. solido connotabile. farne parte. L’assenza è, quindi, solo e calzante, come quello al maestro momentanea. americano. [federica forti] [ginevra bria] [prosegue a pag. 91] [santa nastro] [santa nastro]

Cardelli & Fontana Massimo De Carlo Prometeo Gallery Monica De Cardenas Dialogo #1 - Stefano Bonacci Pietro Fortuna George Condo - Emacs! Regina José Galindo fino al 14 novembre 2009 Pianissimo Galleria Cardelli Galleria Massimo De Carlo Juegos de poder Elizabeth Neel & Fontana Arte Contemporanea Via Ventura, 5 (zona Ventura) Prometeogallery Galleria Monica De Cardenas Ingo Gerken - Nekreg ogni Via Torrione Stella Nord, 5 20134 Milano Via Ventura, 3 (zona Ventura) Via Viganò, 4 (zona Stazione Garibal- Galleria Pianissimo 19038 Sarzana (SP) Orario: da martedì a sabato ore 20134 Milano di) - 20134 Milano Via Ventura, 5 (zona Ventura) Orario: da lunedì pomeriggio a sabato 11.30-14 e 14.30-19.30 Orario: da martedì a sabato Orario: da martedì a sabato ore 15-19 20134 Milano ore 9.30-12.30 e 17-19.30 Ingresso libero ore 11-14 e 15-19 Ingresso libero Orario: da martedì a sabato ore 14-19 Ingresso libero Info: tel. +39 0270003987 Ingresso libero Info: tel. +39 0229010068; Ingresso libero Info: tel./fax +39 0187626374 fax +39 027492135 Info: tel./fax +39 0226924450; fax +39 0229005784 Info: tel./fax +39 022154514 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.cardelliefontana.com www.massimodecarlo.it www.prometeogallery.com www.artnet.com/decardenas www.pianissimo.it 70déjàvu Exibart.onpaper

Milano Milano Milano Milano Brescia Emre Hüner Maia Sambonet Filippo La Vaccara It rests by changing Eva e Franco Mattes Jonatah Manno Un ragionamento sullo spazio e sui suoi Personaggi fiabeschi dalle sembianze Un ragionamento sulla scultura e sullo A dieci anni dall’attacco mediatico al Una bipersonale che svela formazioni artifici. E sulle prospettive che l’arte, inattese. Figure misteriose che si affac- scorrere del tempo, nelle opere di quat- Vaticano e dalla creazione della leg- ed estetiche condivise. In uno “spazio scavando nella propria storia e misce- ciano verso l’ignoto. Enigmatici scorci tro artisti europei del dopoguerra. Tra genda metropolitana di Darko Maver, narrativo” postmoderno, due serie di landone profumi e sapori, può aprire urbani. È la trama invisibile di Filippo La precarietà, ready made e trasformazio- gli 01.org inaugurano la loro prima an- lavori sintonici misurano un’affinità elet- verso il futuro. Succede da De March, Vaccara... ne. Succede da Raffaella Cortese... tologica. E a soccombere sotto l’ultimo tiva. Tra filosofia utopica e reale proie- temporaneamente in Zona Ventura... coup de théâtre è Mickey Mouse... zione sul “mondo di domani”...

Fresco di riapertura, lo Spazio Con- Il tema della trasformazione, conside- temporaneo di corsetto Sant’Agata New York World’s Fair, 1939-1940. rato da un punto di vista filosofico ed si trova a due passi dal cantiere della Trylon e Perisphere, due strutture mo- esistenziale, sembra essere il filo con- nuova metropolitana di Brescia e si derniste, vengono presentate sotto lo Nelle opere di Filippo La Vaccara (Ca- duttore del concept curato da Simone raggiunge solo dopo aver sceso una slogan “Dawn of a new day” e diventa- Non cerca le grandi dimensioni né il cla- tania, 1972; vive a Milano) si assiste Menegoi per Raffaella Cortese e che, ripida scalinata sulla quale campeggia no il simbolo della corsa al futuro e del- more il lavoro di Maia Sambonet (Mila- all’epifania di una dimensione che ab- non a caso, si intitola It rests by chan- il calligrafico I’m not here che dà il titolo le forze all’opera per l’edificazione del no, 1981). Che invece entra in punta di braccia un orizzonte onirico, immerso in ging, alludendo a un flusso continuo di alla mostra. mondo nuovo. piedi, con discrezione, nell’immaginario un’atmosfera misteriosa e sospesa. idee, eventi, oggetti, pensieri, azioni. Un po’ come il più classico dei post-it, È sotto l’egida di questa suggestione dello spettatore, come sulle superfici su “Il termine che preferisco”, afferma l‘ar- Il corpus delle opere è costituito dall’in- quel “Torno subito” che tutti, almeno che si costruisce la mostra di Emre cui va a intervenire. tista siciliano, “è apparizione. Quindi terazione fra quattro poetiche omoge- una volta, si sono trovati davanti. Un Hüner e Jonatah Manno, nel tentativo La personale milanese nella Galleria visione e apparizione. L’apparizione è nee, tuttavia differenti, di quattro artisti miraggio sarcastico: sembra una pro- di trasportare in arte la stessa forma di Alessandro De March traccia l’arazzo immagine unica, che è la cosa che più europei del secondo dopoguerra, più o messa, ma si rivela puntualmente una realismo analitico che muove la lettura delle sue geografie decostruite, intrap- ricerco. Un’immagine unica, ferma, un meno coetanei. Si tratta di Rolf Julius fregatura (e come non pensare al Mau- della contemporaneità per incidenti e polate in riquadri dal formato ridotto, in frame, un’immagine che da sola sia in (Berlino, 1939), Jiri Kovanda (Praga, rizio Cattelan degli albori che, in occa- disastri di Paul Virilio e la teoria della grado però di aprire innumerevoli fine- grado di scatenare un meccanismo per- 1953), Roman Signer (St. Gallen, 1938) sione della mostra presso la Galleria società del rischio di Ulrich Beck. stre su mondi cui solo l’artista sembra cettivo, che, semplicemente, funzioni”. e Franz Erhard Walther (Fulda, 1939). Neon di Bologna, affisse proprio questo Prendendo a prestito l’energia della poter accedere. Taccuini per appunti di Le opere di La Vaccara non intendono Il risultato è un congegno molto ben messaggio alla porta la sera dell’inau- propaganda progressista della fiera un viaggio introspettivo, sui quali Sam- quindi aderire a una dimensione narra- meditato, nel quale i diversi modi di tra- gurazione, per poi darsela a gambe?). newyorchese, Perisphere riflette sul bonet traccia note ai margini di figurette tiva: sono prive di una caratterizzazione durre il “cambiamento” diventano i punti Se dal filone cattelaniano i due artisti colonialismo tecnico contemporaneo e umane e non, protagoniste di avventure temporale vera e propria, e il mondo da cardinali di un sistema espositivo che hanno ereditato l’umorismo spietato e su quel limbo atemporale in cui l’iper- ai limiti del surreale. esse rappresentato risulta autonomo concede ben poco al glam. Le struttu- la voglia di stuzzicare il pubblico, ca- trofia del processo tecnologico getta il Il rapporto con lo stile e la celebrazione rispetto a una scansione cronologica re, seppur minimali e a volte irrisorie, povolgendo qualche luogo comune, mondo. E proprio nel fallimento della del disegno, come tecnica d’eccellenza, e autosufficiente nel suo svelarsi hic et non contemplano, infatti, il radical chic, l’interesse per i nuovi media artistici e società di massa e in quel particolare non sono estranei a un percorso che, nunc. L’accesso a questo mondo è pre- bensì un’estetica in giacca e cravatta, massmediatici, unito allo sfruttamento “stato mentale collettivo” che oscilla fra tuttavia, non tende alla conservazione. visto secondo due percorsi differenziati, austera e intellettuale, fatta di mate- di opzioni al limite della legalità, è al terrore e inconsapevolezza, i due artisti È vero che l’artista serba nel cuore i che si articolano nelle due gallerie che riali effimeri e strutture fragili, disperse contrariotutta farina del loro sacco. Non leggono un’era che consuma se stessa, codici della pittura. Non a caso, i suoi ospitano l’artista. nell’universo dei particolari, nel quale la a caso sono considerati fra i precursori in un paradossale picco d’indistruttibilità supporti dichiarano un’origine ortodos- Claudia Gian Ferrari sceglie di seguire scultura perde lo statuto di dominus ed di quella corrente che oggi viene co- e decadenza. sa, una frequentazione assidua del un criterio tematico unitario, in cui tre dei eternità, recuperando il rapporto con il munemente chiamata artivista, ossia, Emre Hüner (Istanbul, 1977; vive a Mi- cavalletto, quando rivelano le squa- cinque lavori esposti fanno riferimento corpo umano, con lo scorrere del tem- deducibilmente, a metà strada fra crea- lano e Istanbul) presenta due fotografie drature di memoria paoliniana, quando all’ambito musicale. In queste opere si po, con il caso. zione artistica e azione sovversiva. “di scena” prese durante la lavorazione scoprono nell’incrocio delle diagonali il possono rinvenire due delle molteplici Lo conferma Jiri Kovanda, che affronta Gli attacchi del duo slittano su com- del video Juggernaut, lavoro artistico passaggio del compasso (Radar #15), influenze dell’artista catanese: la foto- nelle sue opere il tema della precarietà, binazioni antagoniste di protagonisti, dalla fine qualità cinematografica - nato quando le parole, seppur affrancate dal grafia, per l’esplicito ricorso alla rappre- prelevando dalla vita quotidiana oggetti location e apparenti nonsense e si dall’innesto di materiale d’archivio Nasa ruolo di didascalia, sono incorniciate in sentazione del dettaglio, il primo piano insignificanti che sottopone, non senza scagliano allo stesso modo contro co- su una fitta maglia di riferimenti teori- un severo cartiglio, che tuttavia spesso di un volto, una mano che pizzica le una certa dose d’ironia, a forze instabili lossi monolitici e sociali quali il Vaticano ci - in cui il paradigma del progresso è si trasforma in esplosivi cunei di sapore corde di una chitarra; e la Transavan- e spostamenti di senso fuori dell’ordi- (Vaticano.org, 1998), la Biennale di Ve- assimilato a “una forza inesorabile che costruttivista. guardia, per la capacità inventiva e la nario. Così, cucchiaini aggettanti dal- nezia (prima con il fantomatico artista distrugge tutto ciò che incontra sul suo Ma nonostante quest’affezione mili- libertà della creazione pittorica. la parete offrono liquori che prima o serbo Darko Maver, 1999, poi tramite cammino”. tante a una formazione accademica, Questi lavori registrano una prevalen- poi coleranno o evaporeranno, sedie l’attacco hacker Biennale.py, 2001) L’immaginario pubblicitario, il volontari- l’artista non esita a mescolare con as- za dell’aspetto lirico e poetico, mentre gambizzate in bilico osservano il pezzo e Nike (Nike Ground, 2003-04, ormai smo propagandistico e la cieca fiducia soluta indipendenza procedure del tutto negli spazi di The Flat, che ospitano un mancante incassato nel muro, residui di celebre campagna pubblicitaria a so- nel progresso della metà del secolo differenti. Al bozzetto, infatti, si affian- numero maggiore di opere, l’accento è imballaggi diventano scultura (peraltro, stegno d’una reinvenzione urbana del scorso diventano, nel video di Hüner, ca la paroliberistica, con un approccio posto maggiormente sulla dimensione site specific). marchio sportivo). uno strumento critico nei confronti della che non può fare a meno di ricordare onirica e surreale. Meno interessato alle pratiche Senza mai peraltro disdegnare le in- cutting edge technology, in cui l’utilizza- le norme di un certo tipo d’illustrazione Ritroviamo influssi del linguaggio rap- dell’object trouvé è Franz Erhard Wal- cursioni subliminari fra gente comune e tore sottopone a un rischio crescente la “colta”, ma anche alcuni sviluppi della presentativo degli ex voto per l’isola- ther, i cui oggetti, dalle geometrie ferree inconsapevole (United we stand, 2005- propria stabilità e produttività. poesia visiva. Non mancano presenze mento della scena e per l’efficace sin- e dalle dimensioni antropometriche, tro- 06, e An Ordinary Building, 2006) e le I personaggi di Hüner si muovono in “dada” realizzate a collage (Radar #10), tesi comunicativa; dell’illustrazione, non vano tuttavia ragione nel rapporto con battute dimensioni virtuali di Second una sorta di “tempo fermo”, impiegati in dove l’inserto sta a suggerire l’unico per un cedimento all’aneddotico ma per lo spettatore, impiegandosi come stru- Life e Half-Life (Avatar’s portraits, dal funzioni inutili e nel maneggio di ogget- elemento in grado di ricondurre al reale, la qualità miniaturistica di certi passag- menti relazionali, come cornice, come 2006; Synthetic Performances, a par- ti-simbolo, dove l’apparenza d’irrealtà è in un amplesso di percezioni, proiettato gi pittorici; del Realismo magico, per il “poggiatesta”. Il lavoro di Rolf Julius è, tire dal 2007; Traveling by Telephone, implementata da un sentore “burocrati- nel limbo bianco della superficie, che carattere fiabesco; e del Surrealismo di invece, più intimista. Il punto di vista è 2008-09). co” kafkiano. funge da cornice, ma anche da luogo derivazione magrittiana, per la presen- dal basso, il tentativo è quello di ripor- Nell’ultimo decennio dei Mattes abbia- A bilanciare gli scatti, una coppia di di- del naufragio. za di elementi capaci di generare un tare l’attenzione sui dettagli, sulle cose mo visto che non contano distinzioni di segni a matita colorata, scenari utopici Laddove il segno lieve non dovesse senso di spiazzamento e mistero, che umili, su ciò che spesso passa inosser- sorta; conta solo plagiare, sovvertire e frutto dell’assemblaggio di elementi na- bastare a identificare una mano femmi- non si esplicitano in maniera manifesta, vato. Le foto degli angoli, i mucchietti di smentire chi ancora persiste nella con- turali e architetture futuribili, la cui atmo- nile, Sambonet inserisce intere tracce ma solo dopo un’indagine attenta. polvere, le pietre diventano così prota- vinzione di un’arte musealizzata e fine sfera postindustriale, ibridata da tracce a ricamo, che stabiliscono un ulteriore [prosegue a pag. 91] goniste di un processo di riabilitazione a se stessa, anche nella Rete. Degne di tecnologia inattuale, reca l’ambiguità raccordo con il reale nella sostanza, ma senza voce, che trova la sua interpre- di menzione le copie di siti dedicati alla come marchio. che convalidano il desiderio di astra- [matteo meneghini] tazione nel materiale sonoro flebile con commercializzazione della Net Art quali Anche il lavoro sull’architettura di Jona- zione, di costruire attraverso geometrie cui l’artista completa i suoi progetti. la mostra Surface promossa da Hell. tah Manno (Lecce, 1977) si confronta impossibili luoghi di speculazione filo- Conclude il percorso il lavoro di Roman com e la galleria online Art.Teleportacia con il landscape sociale contempora- sofica, in cui détournement è la paro- Signer, tra performance e scultura, ri- nel 1999. neo e col senso di straniamento che la d’ordine (Untitled (Unsettlement)) e pensando a Fluxus. Come documenta Quanto vale il bagaglio storico dell’ar- l’accompagna. In un regime di quijoti- dove i percorsi lineari della grafite sulla in galleria anche un analogo fotografi- te? Fin dove può spingersi l’aurea di smo postmoderno, l’individuo di Manno carta “incarnano” le onde, normalmente co, l’opera si compone di tre momenti sacralità delle icone contemporanee? E è posto di fronte al sistema, quasi a invisibili, rilevate dai radar, cui il titolo chiave: equilibrio iniziale, complicazio- cosa può definirsi oggi ‘arte’? calcolare il punto medio tra “libertà per- inevitabilmente riporta. ne, ristabilimento dell’equilibrio, con [prosegue a pag. 91] sonale e imposizione sociale”. Osservando attentamente i lavori di Claudia Gian Ferrari / The Flat significative varianti. Ecco dunque una [prosegue a pag. 91] Maia Sambonet non si può fare a meno colonna di secchi rossi colmi di sabbia. [renata mandis] di pensare a una delle ultime fatiche fino al 7 novembre L’intervento programmato ne provoca, [simone frangi] del collega più anziano, Pavel Pepper- Filippo La Vaccara non senza una certa violenza, la cadu- stein: Victory Over the Future, meta- La trama invisibile ta. Il ritorno alla quiete, quasi immedia- mostra del Padiglione Russo alla 53. Galleria Claudia Gian Ferrari - Studio to, vede la sabbia rovesciata in terra e Biennale di Venezia. di Consulenza per il ‘900 italiano e Arte i secchi sparsi. Protagonisti l’attimo, il [prosegue a pag. 91] Contemporanea caso, il tempo. Panta rei. Via Corridoni, 41 (zona Cinque [santa nastro] Giornate) - 20122 Milano [santa nastro] Orario: da lunedì a venerdì ore 10-19; Brown Alessandro De March sabato su appuntamento Raffaella Cortese Fabio Paris Ingresso libero Emre Hüner / Jonatah Manno fino al 7 novembre 2009 Info: tel. +39 0276018113; fax +39 fino al 14 novembre 2009 fino al 15 novembre 2009 Perisphere Maia Sambonet 02860600; [email protected]; www. It rests by changing Eva e Franco Mattes - I’m not here Brown Project Space Dismantled Geography claudiagianferrari.it a cura di Simone Menegoi Fabio Paris Art Gallery Via Eustachi, 3 (zona Porta Venezia) - Galleria Alessandro De March The Flat - Massimo Carasi Galleria Raffaella Cortese Spazio Contemporanea 20129 Milano Via Massimiano, 25 (zona Ventura) - Via Frisi, 3 (zona Porta Venezia) - Via Stradella, 7 (zona piazza Lima) - Corsetto Sant’Agata, 22 - 25121 Orario: da martedì, giovedì e sabato 20134 Milano 20129 Milano 20129 Milano Brescia ore 15-19 Orario: da martedì a sabato ore 12-19 Orario: da martedì a sabato ore 14- Orario: da martedì a sabato Orario: da lunedì a sabato ore 15-19 Ingresso libero o su appuntamento 19.30; festivi su appuntamento ore 15-19.30 o su appuntamento Ingresso libero Info: mob. +39 3206844091 / +39 Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Catalogo Charta 3476001457 Info: tel./fax +39 026685580 Info: tel./fax +39 0258313809; carasi- Info: tel. +39 022043555; Info: tel. +39 0303756139 [email protected] [email protected] [email protected]; www.carasi.it fax +39 0229533590 [email protected] [email protected] www.brownmagazine.it www.alessandrodemarch.it Catalogo disponibile www.galleriaraffaellacortese.com www.fabioparisartgallery.com Exibart.onpaper déjàvu 71

Padova Padova Venezia Venezia Bolzano Blauer Hase Alex Bellan Italo Zuffi Mauro Di Silvestre William E. Jones Stanze del consueto virate di mistero. Antonio Guiotto Un secondo paradiso terrestre? Per Una pittura a prima vista semplice, nar- Intimità violate dallo sguardo del tem- Che appaiono ambigue allo spettatore Né giardinieri né flautisti. Compostezze Zuffi è un miracolo possibile. Basta sfal- rativa. Che si nutre di un gioco infantile. po. In un viaggio fra i luoghi oscuri del e s’imprimono nell’inconscio. Come una e risorgimenti del soggetto critico. Le dare la materia seriale e reimpastarla Ma a guardar bene, dalla tela immobile Novecento. Cosa succede se ciò ch’è musica che non si riesce a scacciare calibrazioni antiwertheriane dei giovani con il “basico primario”. Così si avvera il emergono movimenti inaspettati. E fan- stato scartato dalla storia si riaffaccia dalla testa... artisti di Perugi spogliano l’oggetto, sogno di Morris e Platone: generare un no capolino ologrammi, retro-illumina- nel presente? Se sono veri e propri ri- rifunzionalizzandolo... Uomo, un Unicum e un Universo... zioni e futurismi... fiuti storici...

Un vecchio adagio francese recita: Atmosfere da romanzo giallo aleggiano “Il talento non aspetta il numero degli nelle stanze della Fondazione March anni”. È indiscusso, il genio si manife- per questo terzo capitolo di Furniture Import Export e The Contemporary Art sta dai primi vagiti. Il passare del tempo Sorvegliare e punire. La tecnologia, Music, progetto del collettivo veneziano Cover Show: sono i titoli delle due se- piuttosto rende evidente la solidità di anche quella rudimentale, s’infiltra fin Blauer Hase (Mario Ciaramitaro, Ric- rie di lavori attraverso cui, negli spazi fondamenta geniali, mostrando gli strati nell’intimo: non lascia scampo, né tanto cardo Giacconi, Giulia Marzin e Daniele di Perugi, Alex Bellan (Adria, Rovi- di conseguenze che vi si puntellano. Gli ectoplasmi iridescenti di Mauro Di meno zone d’ombra. L’illusione è quel- Zoico). go, 1981; vive a Pernumia, Padova) e Osservando il lavoro concepito da Italo Silvestre (Roma, 1968) sono fatti di la di costruire una società in cui tutti gli La suggestione per questa mostra vie- Antonio Guiotto (Padova, 1978; vive Zuffi (Imola, Bologna, 1969; vive a Mi- materia pittorica, la cui consistenza “elementi” appartengono a specifiche ne dal Museo di Sherlock Holmes a a Borgoricco, Padova) ridefiniscono lano) per La seconda origine alla Galle- rievoca il mondo fluido e impalpabile categorie, per prestarsi docilmente Londra, dove sono ricostruite alle pa- igienicamente la funzione dell’oggetto ria Contemporaneo di Mestre - che con dell’infanzia: i primi disegni a colori, le all’utilizzo sociale. E Michel Foucault reti scene tratte da alcuni romanzi con (artistico) e la posizione del soggetto- l’accumulo di strati ha molto a che fare corse con le dita fra gli arabeschi dei spiega bene come tale esigenza, pur protagonista l’investigatore inglese. Il artista. - è impossibile non riconoscere un big tappeti e della carta da parati. facendosi più discreta con l’evolversi collettivo ha scelto così di riflettere sul I due autori muovono da alcune idee bang di ben altra portata: l’Antiform di Quei collage dinamici che per noi era- dei tempi, non dimentichi mai il corpo. rapporto fra cultura e spazi domestici, fondative analoghe, quali quelle di Robert Morris. La cosmogonia origina- no gesti puri e accidentali, sono per La prima personale europea di William accentuando la dose d’atmosfera che individuazione dei fulcri formali e con- tasi dall’articolo del 1969 di quest’ultimo quest’artista romano giochi cromatici E. Jones (Canton, Ohio, 1962; vive a di consueto si vive all’interno dei loro cettuali, liberazione dagli attributi ed su “Artforum” nasce quasi all’unisono in equilibrio sulla tela. Nella sua azione Los Angeles) a Bolzano riconduce il lavori. elementi accidentali, depurazione, spo- con l’artista bolognese, e vi lascia un pittorica la figura umana viene rappre- tempo all’indietro, innescando riflessio- Nel 1914 il compositore Erik Satie teo- liazione, alleggerimento dell’habitus (e segno più che tutti gli astri della costel- sentata attraverso il milieu in cui risiede ni e dubbi sui meccanismi del potere e rizza e compone la cosiddetta “musica dall’abito). lazione Minimal. o ha risieduto, e su cui ha lasciato trac- del controllo sociale. d’arredamento” o musak, una serie di Questa estetica (etica) rinnovativa del Già nel 2003, all’epoca della monogra- ce di memoria. In Tearoom, presentato alla Biennale suoni discreti ipotizzati per esser dif- denudamento comporta un taglio nel fiaMystery boy pubblicata dalla Galleria Così il soggiorno di Anna (Living Room, del Whitney nel 2008, l’occhio dello fusi nei luoghi dell’attesa, come sale numero degli elementi; un processo Continua di San Giminiano, i 28 Fram- 2009) diviene lo spazio e il tempo spettatore si sostituisce a quello del d’aspetto e ascensori. Con la sua in- riduzionista che incontra perfettamente menti di Nicolas Bourriaud “attorno a” dell’altrove, in cui la poltrona gialla, che “sorvegliante-osservatore”. L’opera è venzione, Satie puntava a eliminare il la linea attuale della galleria. È un’azio- Italo Zuffi ravvisano in lui bagliori degli esplode di colore ocra con tagli croma- un footage, vero e proprio objet trouvé, silenzio e a entrare impercettibilmente ne di ricerca e ripulitura, uno “scavo anni ‘60. Soprattutto nei titoli, che Zuffi tici di puro bianco, funge da ponte fra la come scrive il curatore Luigi Fassi, sulla nell’inconscio dell’ascoltatore involon- sempre più profondo”, come dichiara lascia svanire fino all’ultimo granello, presenza di Anna e il suo tempo di per- vita nascosta degli omosessuali in una tario. lo stesso Andrea Perugi, a levare tutto quel Senza titolo non più generico, ma manenza. Se lo spazio narra le emo- cittadina dell’Ohio, Mansfield. Questa mostra si snoda in un’ex sala l’inessenziale. appellativo di un manufatto artistico. zioni, rendendo la presenza dell’essere Il filmato fu girato nel ‘62 da due poli- riunioni, reinterpretata come il luogo Il main space ospita un solo lavoro. Whi- Molto più anonime le sue Repliche, ap- umano quasi del tutto superflua, il tem- ziotti che sorreggevano la telecamera principe del mistero. Anche in questo te Boat, nuovo “ready-made truccato” parentemente puri prodotti edili, senza po si dilata fino ad annientare le bar- dietro un vetro a specchio. Sguardi caso, come nei precedenti veneziani, (così il curatore Guido Bartorelli defini- un titolo semplicemente perché non lo riere del “qui e ora”, dissuadendo dalla chiamati a vedere senza esser visti. l’arredamento lasciato dai precedenti sce gli oggetti di Bellan; potremmo dirli necessitano. Meglio la tautologia del tentazione di collocare i lavori di Mauro Come quelli che appartengono a noi, occupanti viene riutilizzato nell’allesti- anche ready made de-funzionalizzati, materiale di cui sono fatti questi coppi, Di Silvestre nell’inflazione del banale. spettatori od osservatori? Ricompaiono mento. e ri-funzionalizzanti), è un gommone lastre, forati e solai. Infatti, il tentativo di ridurre il suo lavo- le stesse scene fedeli che scorrevano Una porta socchiusa nella semioscurità bianco, sospeso a mezz’aria. La pro- Mentre riecheggia lontano less is more, ro semplicemente all’aspetto narrativo in tempo reale di fronte agli occhi dei rilascia una fonte di luce e calore, una spettiva è capovolta e al sovvertimento si svela però l’arcano e l’ironia che di- sarebbe una sottovalutazione che im- due uomini: lo scambio di rapporti omo- stufa posizionata a beneficio di nessuno spaziale corrisponde quello del senso. stingue Zuffi dai padri minimal: tauto- mediatamente viene meno quando si sessuali nei bagni pubblici della piazza in un luogo interdetto alla visita. A ben L’elemento del seggiolino da giostra logico non è Marmo Trani o Portoro. considerano le molteplici possibilità di cittadina. Il luogo scandaloso in cui si ascoltare, da quello che secondo gli completa l’oggetto (e il concetto: calcin- Straordinaria e non ripetitiva è invece lettura dei suoi dipinti: l’uso della linea mescola tutto, senza ritegno e pudore; artisti è un “focolare negato”, proviene culo all’annegante), potentemente stati- proprio la materia delle opere, realiz- spezzata, letteralmente cancellata, in- in cui cadono le barriere, comprese una citazione di alcuni brani di musak a co, equilibrandolo e rafforzandolo. zate rigorosamente a mano. Altro che forma per esempio su quanto sia impor- quelle sociali e razziali. velocità diminuita. Nella B side room scorrono le immagini banale laterizio edile: “Scolpire scana- tante la percezione al fine di poter “re- La differenza è nello scarto temporale, In un’altra sala, su un vecchio televiso- di L’uomo che capì di non essere grasso lature perfette [e mattoncini simil-Lego, staurare” i vuoti e le sovrapposizioni. protezione e varco per nuove interpreta- re scorrono immagini di film gialli che il 5 maggio 1994, e che per festeggiare N.d.R.] equivale a dar la forma a un go- Ciò che produce lo scarto interessante zioni. Una sorta di macchina del tempo hanno ispirato la mostra e che sono fece uno spogliarello, e una volta fatto, mito o un naso”, puntualizza Riccardo in un’opera come Wallpaper - Il caval- fa rivivere il passato recente del Nove- stati consigliati a Blauer Hase nel corso sentendosi nudo, raccogliendo i suoi Caldura. lo rosso del 2009 è l’effetto di luce, di cento, in un viaggio attraverso il rimos- delle interviste per la redazione del libro stracci, pensò di essere una Venere. Il Qui sta la chiave di volta dell’intera retro-illuminazione che colma i vuoti so, che torna alla luce per trovare nuovi Furniture Music, presentato al pubblico tema della cover, inteso come interro- mostra e il contatto più diretto col mi- lasciati nella pittura: come se una sorta significati. Il filmato, ormai decaduto in occasione della mostra. Alcune cita- gazione sul valore del lavoro originale stico ascetismo di Morris. Resettando il di solarizzazione intervenisse dal retro dalla sua funzione e dal suo scopo - che zioni di testi e dialoghi, raccolti per la e delle sue reinterpretazioni - sample concetto di riproduzione (automatica) e della tela e illuminasse l’immagine fron- fu quello d’incriminare quarantotto per- composizione del volume, sono state concettuali o campionamenti epigonali tornando al “genetico” (umano), la vita tale. sone per sodomia -, rivive infatti come riportate su manifesti e fogli sparsi nelle - viene svolto da Guiotto attraverso l’in- e il mondo subiscono una palingenesi Questo carattere si rafforza in Polaroid violenta scossa all’attuale immaginario varie sale, didascalici interventi sulla re- serimento nel video di alcune citazioni totale: ogni individuo riappare come cancellata veneziana, un lavoro in cui i gay. Dove sono i corpi atletici a cui si è lazione uomo-spazio abitato. visive (Wurm, Land e ovviamente Pi- un cosmo, visibile nell’orifizio nasale livelli visivi sembrano esser messi in op- oggi abituati? Il cortocircuito tra passato L’angolo è protagonista dell’allestimen- stoletto). di quattro volti anonimi “replica(n)ti” in posizione per poi compenetrarsi in un e presente è soprattutto visivo. Rispetto to. La stanza definita delle“ divinità del- Nello spazio office, ormai parte inte- altrettante fotografie. secondo momento. Emerge un enorme ai corpi sensuali, erotici e perfetti sino la casa” espone nella sua semi-oscurità grante di quello espositivo, incontriamo Così le Tasche di tessuto applicate su contrasto fra gli oggetti immobili sullo alla finzione fotografati da Kobi Israel, una sorta di oggetto angolare in vetro, un altro oggetto vivisezionato e ricodifi- blocchi di seredite (gesso “vergine”) sfondo (un manifesto) e le campiture di quelli di William E. Jones in Tearoom ne privo d’ogni utilità materiale. La sugge- cato da Bellan: 50 hz. Annidata nell’an- sono simbolo della stratificazione di colore; ma poi i confini tra fronte e retro sono l’antitesi. stione dell’angolo si ripropone nel posi- golo, simile a un grande inerte ragno ogni singolo granello di polvere nel pet- sfumano, così come quelli tra primo e In Killed l’artista s’impossessa di foto- zionamento di alcuni disegni didascalici meccanico, la struttura tubolare inverte- to di ciascuno, e gli aforismi nella sala secondo livello s’indeboliscono. grafie annullate. Killed, uccise, uscite che aderiscono perfettamente alle pa- brata si articola nello spazio. L’appara- successiva non sono altro che riflessio- Per entrare nei lavori di Mauro Di Silve- fuori della storia. Nate per documenta- reti, come se fossero i pilastri stessi sui to, estroflessione scultorea scorporata, ni sull’esistenza di un secondo Paradi- stre è necessario un piccolo sforzo, at- re l’emergenza della povertà al tempo quali la mostra è fondata. pompa l’aria. Un sistema di circolazione so Terrestre. traverso il quale cogliere gli indizi pittori- della Grande Depressione, per motivi All’uscita da queste stanze avvolte dal che alimenta se stesso, in una sorta di “Hai ricevuto questo incarico: impasta- ci, le forme e l’impercettibile mutamento imperscrutabili furono scartate. William mistero si ha la sensazione di un’arte auto-cannibalismo respiratorio introver- re”, si legge qui e là. “Il mondo sonnec- dello statuto delle immagini - immobili E. Jones ne ricostruisce una sequen- invisibile, che penetra l’inconscio dello so. Mentre un sensore di presenza da chia tu impasti lacrime e sperma. Tutto per eccellenza - che si trasformano con za in cui compare il prepotente buco spettatore e lo lascia sulla soglia della allarme tiene ben fuori l’esterno, impe- il materiale genetico che ti porti dentro”. impeto futurista in ologrammi visibili nero con cui furono marchiate. Tolte comprensione. dendo ogni rapporto. Parole sul “basico primario” che ha in sulla tela. E riflettenti memorie e antichi dall’oblio, rivivono quindi nelle doman- Guiotto è presente qui con tre piccole sé l’artista demiurgo così come l’uomo ricordi, divenuti magicamente presenti de che ciascuno si pone. [chiara di stefano] stampe fotografiche della serie Not comune. Stesso tenore per le didasca- per soddisfare le esigenze del dipinto. In Saylors, Pan, Orpheus (2009) l’arti- with little words, dove ancora s’indaga lie a commento d’immagini paleolitiche sta si appropria invece di fotografie fat- la misura dell’oggetto, che si compone ritrovate in Spagna, nelle grotte di Can- [marzia scalon] te a uso privato da Frances Benjamin di una parte narrativa rilevante. Ricor- tàbria, recitate da due attori per la per- Johnston e Fred Holland Day all’inizio diamo che negli ultimi due anni l’artista formance inaugurale. del Novecento. A esser svelata è nuo- si è dedicato alla scrittura, rifiutando di [prosegue a pag. 91] vamente un’intimità che cerca il suo trattare l’immagine, alla quale torna ora, posto nel contemporaneo. con rinnovata, risnudata forza critica. [beatrice benedetti] [prosegue a pag. 91] [prosegue a pag. 91] [antonella palladino] [gianluca d’incà levis] Perugi Galleria Traghetto Fondazione March Galleria Contemporaneo fino al 15 dicembre 2009 Mauro Di Silvestre ar/ge Kunst Blauer Hase - Furniture Music Alex Bellan / Antonio Guiotto Italo Zuffi - La seconda origine Pareti, parati, parenti (Locked room mystery) a cura di Guido Bartorelli Galleria Comunale Contemporaneo a cura di Martina Cavallarin William E. Jones Fondazione March Perugi Arte Contemporanea Piazzetta Olivotti, 2 (zona Mestre) - Galleria Traghetto a cura di Luigi Fassi Via Armistizio, 49 - 35142 Padova Via Giordano Bruno, 24 (zona Santa 30171 Venezia Campo Santa Maria del Giglio (San ar/ge Kunst Galleria Museo Orario: da lunedì a venerdì ore 11-17 Croce) - 35124 Padova Orario: da martedì a sabato Marco 2543) - 30124 Venezia Via Museo, 29 - 39100 Bolzano su appuntamento Orario: da lunedì a sabato ore 15-20; ore 15.30-19.30 Orario: da lunedì a sabato ore 15-19 Orario: da martedì a sabato mattina Ingresso libero mattina e festivi su appuntamento Ingresso libero Ingresso libero ore 10-13 e 15-19 Catalogo disponibile Ingresso libero Catalogo a cura di Riccardo Caldura Catalogo disponibile Ingresso libero Info: tel. +39 0498808331 Info: tel./fax +39 0498809507 Info: tel./fax +39 041952010 Info: tel./fax +39 0415221188; Info: tel. +39 0471971601; [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] fax +39 0471979945; www.fondazionemarch.org www.perugiartecontemporanea.com www.galleriacontemporaneo.it www.galleriatraghetto.it [email protected] - www.argekunst.it 72déjàvu Exibart.onpaper

Bologna Bologna Bologna Roma Roma Viva l’Italia Anna Ostoya M+M & Wolfgang Cindy Sherman Barry McGee Come sta l’Italia? Così fragile e senza Il fluire degli eventi nella storia, la rela- Weileder Volti di donne sul viale del tramonto. Pareti ricoperte di pannelli optical. Vec- certezze... Una mostra che farà discu- zione con la realtà contemporanea e il Ruotare una galleria: fantasticheria da L’ultima serie della poliedrica fotografa chi surf decorati e sculture lignee afri- tere offre più istantanee del “Belpaese”. suo incessante movimento. Sono i car- visionario? Uno scultore che rimodella americana esplora il jet set. Tra visoni e cane rivisitate e meccanizzate. A Roma Fra arte, storia, politica e giustizia. Con dini su cui ruotano le opere della giova- le strutture urbane incontra due artisti gioielli che non riescono a nascondere è di scena lo street artist californiano. la curatela di Fabio Cavallucci... ne polacca. Ad hoc per Car Projects... che giocano sull’ambiguità del testo la decadenza... Che non ha perso la vivacità di chi vie- cinematografico. Una sovversiva colla- ne dalla strada... borazione made in Uk...

Si spengono le luci. Silenzio. Qualche Suddivisa in due aree concettualmen- minuto di attesa. I fari si accendono gra- te distinte, la mostra presenta al piano Sebbene le sue opere siano ormai dualmente e il Va’ pensiero verdiano in- superiore - maggiormente aperto verso esposte nei più importanti musei e gal- vade la galleria. All’improvviso si odono l’esterno grazie alle sue ampie vetrate Chi conosce neon>campobase non può lerie, Barry McGee (San Francisco, urla di giubilo: “Viva l’Italia, viva l’Italia!”. - una serie di opere su tela e un’imper- che rimanere profondamente spiazzato: 1966) non ha smesso di essere uno E una pioggia di coriandoli tricolore ri- cettibile e insidiosa installazione. una parete in cemento alleggerito posta Una, due, dieci Cindy Sherman (Glen street artist. Per allestire la sua prima copre gli ignari ospiti. La dimensione pubblica, il reale che co- su un ponteggio metallico blocca e im- Ridge, New Jersey, 1954; vive a New mostra a Roma si è trasferito per sei La mostra organizzata da Fabio Caval- nosciamo meglio perché continuamen- pedisce la visuale delle due ampie sale, York) sorridono, imbalsamate alle pa- giorni (e sei notti...) in galleria, riem- lucci si apre così, con la performance te trasmesso dai mezzi d’informazione, tagliandole trasversalmente, come se reti della sede romana della Gagosian piendola letteralmente di lavori. in versione home del duo L’epimeteide si dispiega qui nella serie di collage che una grande lama di granito avesse af- Gallery. Un’intera parete è ricoperta con pannel- (Angelo Airò Farulla ed Elena Fatichen- Anna Ostoya (Cracovia, 1978; vive a fettato l’edificio. Il risultato è un corto- Dopo le serie Freaks (1984) e History li geometrici dai colori forti, che danno ti), in modo trionfale, scenografico, pro- Francoforte) ottiene attraverso l’ordina- circuito mentale, un rimbalzo stridente Portraits (1988), passando per un’infi- all’intera opera un effetto optical. Solo vocatorio, con quel pathos tipicamente ta composizione di frammenti tratti da fra il ricordo del percepito e l’immagine nita sequela di travestimenti, Sherman nel mezzo, quattro piccoli volti di Mr italiano. E proprio di passione e sen- quotidiani italiani raccolti durante il suo restituita dal presente. sceglie di concentrare la propria atten- Brown, lo stesso personaggio che dà timenti parla il curatore: “Una mostra soggiorno a Bologna. Artefice di quest’operazione è Wolf- zione sulle donne dell’upper class che il titolo alla mostra e che ritroviamo ri- che intende solo creare un’atmosfera”, Le strutture regolari e paradossalmen- gang Weileder (Monaco, 1965; vive hanno ormai raggiunto la mezza età e, prodotto con diverse espressioni su sostiene, che vuole far riflettere, che in te logiche che l’artista impone alle sue a Newcastle), artista interessato non come nella tradizione dei suoi lavori, si pannelli, bottiglie, oggetti vari, e in pas- qualche modo vuol smuovere il nostro opere di carta si contrappongono al ca- solo al rapporto fra uomo e architettu- occupa di ogni aspetto: fa da autrice, sato anche sulle suole di un modello di amor di patria. otico flusso d’informazioni a cui il pub- ra, ma anche a quello fra presenza e regista, fotografa e, ovviamente, mo- Adidas. Attraverso riedizioni dell’inno, della ban- blico contemporaneo è ormai abituato: assenza. A Milano, con Le terme e la della. Non mancano le sculture: Tagger è il diera italiana e delle tematiche di più volti, abbracci, sorrisi, gesti diplomatici sirena, costruzioni effimere hanno evo- Esponente di spicco della stage pho- titolo di un manufatto africano con un stretta attualità, tredici artisti, affermati e strette di mano s’intrecciano alle im- cato luoghi che erano parte integrante tography, l’artista americana non ritrae braccino semovente. Impugna una e non, raccontano il nostro Paese. Le magini di paesaggi devastati e di noti della storia della città, oggi ancora esi- mai se stessa; piuttosto recita di volta in bomboletta spray, che tinge di rosso la sfaccettature di questo splendido gioiel- edifici di rappresentanza. stenti ma sfortunatamente nascosti nel volta una parte e, per meglio calarsi nel parete. Sei surf dismessi e decorati da lo che è l’Italia rivelano contraddizioni, La stessa storia della città di Bologna sottosuolo. personaggio, cura ogni dettaglio della McGee fanno bella mostra di sé appog- idiosincrasie, caos, soprattutto quando viene in qualche modo inclusa, non Invece in quest’occasione ha ruotato rappresentazione che, come in questo giati alla parete, come una composizio- si parla di valori o ideali. È il dio Denaro solo attraverso i numerosi ritagli tratti virtualmente la galleria di 24°. L’unico caso, spesso scivola volutamente nel ne di fotografie che ritraggono l’artista, a farla da padrone, anche nell’attuale dai giornali locali, ma anche grazie alla indizio materiale è la parete, quasi so- kitsch e nel cattivo gusto. i suoi amici e la strada con i graffiti che sistema dell’arte, dov’è l’economia a presenza di Image One (l’unico olio spesa, che sovverte e muta l’utilizzo Di travestimento in travestimento, la fo- lo hanno colpito. scegliere e decidere. su tela in mostra) che, riprocessando e la vivibilità dello spazio, trasformato tografa incarna di volta in volta una no- Un’altra composizione è formata da pic- Ed ecco l’Italia all’asta di Luciano un’immagine fotografica della stazione anche nell’apparenza in cantiere d’idee stalgica signora impellicciata, un’auste- cole facce/maschere che l’artista ha di- Fabro, in cui lo stivale viene rivoltato devastata dall’attentato del 2 agosto e creatività. ra nobildonna al parco, una novella Liz segnato con la penna a biro. Altri piccoli e sovrapposto all’immagine che tutti 1980, diviene una sorta di contrappun- Attraversando il reticolo d’impalcature Taylor stracarica di gioielli o una tardiva volti stilizzati sono realizzati con timbri abbiamo della penisola, per poi esser to “locale” alle immagini “globali” che la è possibile accedere alla proiezione di seduttrice con parrucca argentata. sovrapposti, blu e rossi sfalsati, che infilzato da un’asta metallica. Così, at- circondano. Lunedì del duo M+M (Marc Weis, Daun, Incredibile è la sua capacità di scompa- danno l’idea d’immagini 3d, come quel- traverso un arguto gioco metaforico, Image One è un’astrazione, una visione 1965; Martin De Mattia, Duisburg, rire nel ruolo che si auto-impone: a tal le da vedere con gli appositi occhialini. viene denunciato un Paese in vendita, metafisica, una sintesi di profonda de- 1963; vivono a Monaco), che insieme punto è in grado di curare ogni dettaglio Non c’è parete che sia rimasta spoglia. impalato, alla mercé di grandi capitali solazione che, facendo scomparire uo- a Weileder ha partecipato a un proget- delle varie mise - dalle unghie smaltate In un angolo McGee ha voluto fare un e privatizzazioni. Mentre Gianni Motti mini e cose, lascia spazio a prospettive to similare compiuto nel Regno Unito, e lunghissime ai braccialetti vistosi - omaggio a uno sconosciuto collega che svilisce la sovranità della cartamoneta interrotte e sovrapposte, all’intersezione da cui tale esibizione prende avvio. E che lo spettatore crede d’intuire anche si firma Neville 70 e i cui piccoli dise- con una svolazzante precipitazione di di piani inclinati, alla potenza devastan- l’architettura, simbolo per antonomasia la personalità, i gusti, le preoccupazioni gni ha visto girando in bicicletta per le banconote dall’effetto ipnotico. te di un’esplosione e allo spaventoso di solidità e stabilità, viene a interagire di ogni singola donna, guardando solo il strade del centro di Roma. È stato tale Il catalogo, il Corriere d’Italia, si pre- silenzio che ne segue. con l’impalpabilità delle immagini in mo- loro aspetto. Proprio per questo Sher- l’entusiasmo di McGee per questi lavori senta sotto forma di quotidiano gratui- Un filo d’acciaio teso a circa venti vimento. man non può non aver tratto ispirazione che li ha fotografati col telefonino e li ha to, frutto della cooperazione di artisti e centimetri dal suolo interrompe il nor- Il film è parte di un ciclo di video per dai ritratti del Rinascimento e del Ba- riprodotti in vari formati.Barry McGee intellettuali che s’interrogano e confron- male percorso circolare della galleria. ogni giorno della settimana, ispirati ad rocco, ove “l’abito faceva il monaco”; ha iniziato la sua attività artistica nella tano sulle problematiche italiane. Un L’artista inserisce all’interno di questa altrettante note pellicole cinematogra- era, cioè, l’unico mezzo per palesare la metà degli anni ‘80 con lo pseudonimo ottimo modo per far circolare con più breve quadreria un tranello, un conge- fiche. Nell’opera in mostra, attraverso propria condizione sociale. di Twist, taggando il suo nome sui muri rapidità e leggerezza le idee. Un pron- gno d’“inganno”, un pericolo nascosto, un gioco speculare di video sincroniz- Inoltre, l’illuminazione violenta e impie- e sui vagoni di treni e metropolitane. tuario da portare con sé, per insinuare come quelli che possiamo trovare ogni zati posti l’uno accanto all’altro, i due tosa, che mette in risalto fino all’ultima Nel 1991 si è diplomato al San Fran- il dubbio e sollevare certezze, in linea giorno nelle pagine dei quotidiani o nel- artisti hanno intrapreso un processo di ruga, macchia o piega di questi corpi cisco Art Institute, ampliando poi il suo col progetto di Enrico Astuni, per cui la le dichiarazioni mediatiche dei leader trasformazione del significato del testo appesantiti dal trascorrere degli anni, linguaggio artistico alla pittura su pan- galleria “si assume il ruolo di educare e politici. Una sorta di ammonimento a presente nell’unità temporale Monday contribuisce alla consapevolezza stra- nelli e su qualsiasi altro oggetto, spes- interessare all’arte contemporanea”. prestare costantemente attenzione, a del celebre capolavoro di Kubrick, Shi- niante che, nonostante le immagini pro- so trovato nei mercatini o abbandonato Gli interventi risultano un po’ troppo continuare a guardare in direzioni non ning. iettino intorno a sé un’aura di benessere per strada. Un mix di forme espressive politicizzati in senso unilaterale, ma la “indicate”, per vedere il reale com’è, e La presenza del “genere horror” e successo, queste donne non possono incredibilmente vario, influenzato nel mostra colpisce nel segno. “Direi che non come spesso appare. nell’arte s’inserisce in un trend che ha in nessun caso arginare l’età e il disfaci- tempo anche dalla pittura murale mes- l‘artista è proprio colui che, in virtù di Al piano inferiore della galleria - più già coinvolto artisti di tutto il mondo, mento corporeo che avanzano. sicana. In Italia ha partecipato alla Bien- pratiche di esplorazione sperimentale intimo e raccolto perché costituito prin- dall’islandese Gabriela Fridriksdottir Denuncia sociale? Volontà dissacrato- nale di Venezia del 2001 e l’anno dopo del rimosso, rende praticabili, a sé e ad cipalmente dall’emisfero in mattoni a agli italiani Carloni & Franceschetti. ria di lusso e affini? Sicuramente queste la Fondazione Prada ha organizzato altri, pensieri e azioni che altrimenti ri- vista dell’ex ghiacciaia - il processo di In questo caso, M+M utilizza il topos componenti sono ben presenti e accen- una sua mostra personale.Fondamen- marrebbero preclusi, in una sorta di lim- astrazione figurativa continua. Sei og- della famiglia per incrinarlo sottilmente tuate dagli sfondi, che ritraggono ele- tale il sodalizio di McGee con Jeffrey bo”, dice Cesare Pietroiusti, presente getti sospesi a mezz’aria riproducono attraverso la forza della parola. Dan- ganti palazzi sulla Fifth Avenue, dimore Deitch, che gli ha aperto le porte della con una performance a “squarciagola”. forme primarie via via semplificate: dal ny, il bambino dotato della cosiddetta di famiglia, parchi e giardini maestosi. sua galleria a Manhattan e che ha col- Primo step raggiunto: l’emersione del parallelepipedo alla piramide. Le loro “luccicanza”, è sostituito da due figure Ma, a ben guardare, sono stati realiz- laborato, attraverso la Deitch Projects, rimosso, la denuncia, il risveglio delle superfici sono colorate con tonalità di- femminili di diversa età. Madre e figlia zati separatamente e poi sovrapposti, alla realizzazione di questa prima mo- coscienze. Forse addirittura un comu- gradanti: dal grigio scuro al bianco. condividono abiti e atteggiamenti, e qui minando l’integrità della rappresenta- stra romana.Altre opere di McGee sono ne sentimento italiano? Ora la sfida più Da ognuno di essi una voce maschile Jack Torrance è un qualsiasi Ben, nel zione. esposte proprio in questi giorni, sempre grande: fornire soluzioni, fatti, mondi o una femminile ripete frasi che sem- duplice ruolo di padre e marito. Queste opere, che approfondiscono a Roma, al Macro Future, in occasione possibili. Ognuno di noi è chiamato in brano tratte da una lezione di italiano di Così, nelle due proiezioni, ogni termine la tematica della messa in scena, allo della mostra New York Minute, dove causa. base e che vanno complicandosi, fino diventa veicolo di messaggi ambiva- stesso tempo sono in grado di promuo- sessanta artisti della scena artistica ad arrivare all’analisi critica del display lenti, amplificazioni della complessa vere una riflessione rinnovata sul ruolo newyorchese espongono i loro lavori. [leonardo iuffrida] all’interno dell’arte contemporanea. e fragile personalità del protagonista. della donna nella società e nell’imma- Timido, riservato, estremamente curio- Io parlo è un omaggio a Morandi, alla Partendo da una storia che offre, già di ginario collettivo, richiamando immedia- so, Barry McGee ha mantenuto lo spiri- sua capacità di astrazione e di isola- per sé, un labirintico susseguirsi d’in- tamente alla memoria il personaggio di to e la vivacità dello street artist, con le mento dell’oggetto dal reale. Alla sua terpretazioni e concetti subliminali, fra Norma Desmond nel film Viale del tra- passioni tipiche della comunità artistica costante ricerca della purezza nella allucinazione e realtà. monto: una donna che vive nel passato californiana, prima fra tutte il surf. Non forma. e non vede prospettive per il futuro. appena gli impegni artistici romani glie- Enrico Astuni [leonardo iuffrida] [prosegue a pag. 91] lo hanno permesso, infatti, ha fatto una [giulia pezzoli] capatina al mare con la sua tavola... fino al 9 gennaio 2010 Car Projects [chiara ciolfi] Viva l’Italia [pierluigi sacconi] a cura di Fabio Cavallucci fino al 7 novembre 2009 neon>campobase Galleria Enrico Astuni Anna Ostoya Gagosian Gallery Alessandra Bonomo Via Barozzi, 3 (zona Mambo) More Real Than What We See. M+M & Wolfgang Weileder 40126 Bologna Più reale di quello che vediamo Die Begnadigung. La sospensione Cindy Sherman Barry McGee - Mr Brown Orario: da martedì a sabato ore 10-13 a cura di Antonio Grulli Galleria Neon>Campobase Gagosian Gallery Galleria Alessandra Bonomo e 15-19; domenica e lunedì su appun- Galleria Car Projects Via Zanardi, 2/5 (zona Porta Lame) - Via Francesco Crispi, 16 Via del Gesù, 62 (zona Piazza tamento Viale Pietramellara, 4/4 40131 Bologna (centro storico) - 00187 Roma Venezia) - 00186 Roma Ingresso libero (zona Mambo) - 40131 Bologna Orari: da lunedì a sabato Orario: da martedì a sabato Orario: da lunedì a sabato ore 15-19 Catalogo disponibile Orario: da martedì a sabato ore 14.30-20 ore 11-13 e 15-19 ore 10.30-19 o su appuntamento Ingresso libero Info: tel. +39 0514211132 Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Info: tel. +39 0669925858 fax +39 0514211242 Info: tel. +39 0516592522; Info: tel./fax +39 0515877068 Info: tel. +39 0642746429 fax +39 066797251 [email protected] fax +39 051552462; [email protected] fax +39 0642014765 [email protected] www.galleriaastuni.com [email protected]; www.carprojects.it www.neoncampobase.com [email protected] - www.gagosian.com www.bonomogallery.com Exibart.onpaper déjàvu 73

Roma Roma Roma Napoli Napoli Cerith Wyn Evans Ariel Orozco Marlon De Azambuja Jannis Kounellis Airswap Personale di un cineasta. Di un artista Il fascino sottile della dismisura. Slit- Quando la geometria usa la perfezione A volte ritornano. Jannis Kounellis espo- Arte prêt-à-porter, da prendere al volo. gallese che basa tutto sulla comunica- tamenti di significato causati da ecce- del suo tracciato. Per raccontare ciò ne a Napoli, in uno degli spazi cardine Gli aeroporti saranno attraversati da zione. E che a Roma presenta i suoi denza e reiterazione. Una mostra tutta che più non le piace: la sua assoluta della sua formazione. Il luogo come viaggiatori che, barattando il proprio nuovi lavori. Insegne e opere su carta, mentale. Ma avere idee chiare non ba- e perfetta regolarità. Dietro la linea, motivo fondante della genesi dell’opera abito usato, ne avranno uno riveduto e e lastre d’argento... sta a scongiurare il cul de sac dell’eser- la superficie del mondo di Marlon De d’arte. Più site specific di così... corretto dall’Airswap’s kiosk. Un baga- cizio di stile... Azambuja... glio pieno di pezzi unici...

È un linguaggio poliedrico quello di Ce- Rielaborare in modo pertinente i para- È il luogo deputato all’epifania dell’ope- rith Wyn Evans (Llanelli, 1958; vive digmi della storia dell’arte contempo- Un lungo tratto di nastro isolante nero ra d’arte a prendere il sopravvento Il progetto è ambizioso e, in tempi di cri- a Londra), delineato nel corso di una ranea è sempre possibile, se non altro disegna bande diagonali lungo la pare- sull’opera stessa, nella più recente in- si economica, una proposta di baratto carriera ad ampio raggio. Un’esperien- perché tra i tanti nipotini di Duchamp, te bianca del nuovo spazio contempo- stallazione napoletana di Jannis Kou- può sembrare un anacronistico passo za nel cinema fino agli anni ’90, che di Warhol e dei situazionisti ci sono raneo di via Giulia. Essenzialmente ge- nellis (Pireo, 1936; vive a Roma). Al di indietro. sicuramente ha influenzato il modo di artisti bravissimi. Senza contare che ometriche, le bande ricordano le gabbie là d’ogni semplicistica interpretazione Airswap, ideato da Arianna Callegaro affrontare la sua odierna espressione anche il postmoderno ha la sua sponda vuote di Sol LeWitt, senza tuttavia spo- del concetto di site specific, l’artista si con Luca Mazza, taglia invece i costi, artistica, le sue opere focalizzate sul analitica. sarne quella “concettualità” matematica pone in ascolto dello spazio, proponen- cuce la creatività artistica e arricchisce linguaggio, sulla comunicazione e sulla Si consideri il cubano attualmente in di cui sembrano servirsi. do una permanenza di segni che si rei- la valigia del viaggiatore. Destinazione percezione. mostra a Roma, Ariel Orozco (Sancti Marlon De Azambuja (Santo Antônio terano a distanza di oltre trent’anni. finale di Airswap è un futuribile specia- Una linea di ricerca che prosegue con la Spiritus, 1979; vive a Città del Messi- da Patrulha, 1978; vive a Madrid) porta Il dichiarato riferimento a Tragedia civi- le padiglione progettato da Roberto personale che la galleria Lorcan O’Neill co), che indaga processi e paradossi quel nastro isolante sempre con sé, e le del 1975 - opera cardinale dell’evolu- Zanon, localizzato in aeroporto, che gli dedica. New Works si compone di della significazione lavorando di fino. poco importa se non sono lampioni o zione stilistica dell’artista, allestita negli ospiterà gli abiti scelti e interpretati dagli lavori fatti su carta, di ristampe su lastre Una delle installazioni ambientali che panchine: il brasiliano cattura qualsiasi stessi spazi - va oltre l’auto-citazione. artisti per essere barattati, consentendo d’argento che mostrano immagini eroti- propone è Whip, una frusta così lunga lato urbano capace di sensibilizzarlo, di La persistenza del segno nel luogo, in il libero mercato della loro creatività. che tratte da alcune riviste giapponesi (150 metri stando al comunicato stam- farlo sentire a casa, e lui agisce su di un certo senso la sua sopravvivenza, Dopo diverse sessioni, tra cui Manife- degli anni ’70, vari e spiazzanti giochi di pa) da risultare sic et simpliciter struttu- esso trasformandolo secondo un rigore fa sì che a distanza di tempo si possa sta7 e il Festival dell’Arte Contempora- specchi e un’insegna luminosa di media ra semanticamente problematica. geometricamente fuori dai canoni. tornare a riflettere sugli stessi temi, nea di Faenza, la pubblicazione di un grandezza, che unisce la ricerca con- Si immagini di dover attraversare qual- Sfidando la poetica del Movimento constatando, a detta dell’autore, “che primo catalogo italo-francese, il data- cettuale con quella più formale, legata cosa di formalmente simile all’intervento Concreto brasiliano, scardina la rego- oggi ci si trova davanti non più a una base di Airswap ha combaciato con la all’uso dei neon. di Tomas Saraceno nella mostra Fare larità dell’ambiente usando quella stes- tragedia civile ma a un naufragio to- ricerca underground di NotGallery, che Celebre il suo segnale luminoso Exit Mondi di Birnbaum, solo che mentre là sa spinta regolare che all’ambiente si tale”, e che quello che era un singolo si focalizza sui lavori prodotti al confine al rovescio e altrettanto noti i suoi “fi- ci si muoveva in un pattern installativo vuol dare: il site specific installato nella uomo (rappresentato da un cappotto e tra arte, moda e fumetto. rework” realizzati proprio con fuochi in definitivadécor , viceversa qui la que- galleria Furini è solamente un invito a da un cappello su un appendiabiti) ora è Il catalogo è stato così aperto a Napo- d’artificio; inoltre, l’uso di sculture lu- stione è davvero tutta mentale. soffermarsi su un video separato in una moltitudine di uomini sospesi, non li da Mara De Falco, che ha coinvolto minose gli è risultato congeniale fin dai Desimbolizzato per sproporzione, l’og- due schermi frontali e infine sulla Me- troppo metaforicamente, a una putrella numerosi artisti, dai napoletani Rosa- suoi primi lampadari, che leggevano i getto-frusta resta pienamente discerni- taesquema, dove una carrellata di 98 a doppio T. ria Iazzetta, che denuncia in maniera testi di filosofi e poeti seguendo con la bile ma va a collocarsi in un ambito di fotografie dal formato minuto, 30x20 La parete fondo oro è esplosa: la pre- totalitaria l’atteggiamento dei carnefici luce il codice Morse. segno opposto, configurando un folto centimetri di stampa inkjet su carta, ziosa lamina metallica ricopre adesso costretti a guardarsi sempre alle spalle L’effetto scenico ha sicuramente il suo reticolo in uno spazio percorribile. Nel mostrano rettangoli casuali di sanpie- pezzi di legno corrosi e fluttuanti nello per difendere le loro mani macchiate di peso nei lavori dall’artista gallese, ma chiuso della sala espositiva ci si sente trini romani. spazio. Alcuni sono incurvati, dichia- sangue; Enzo Calibè, con una trama ciò che ha maggior rilevanza è l’essen- effettivamente come in un libro di Wit- I due schermi contengono ciascuno rando la propria origine di fasciame di bianca di Biological Memories su una za della comunicazione su cui, da anni tgenstein, laddove la domanda che l’estremità di un palazzo verticale, scos- barca. gonna, nera come monito per un futuro ormai, si sofferma. Con un alfabeto aleggia è di quelle semplici ma inestri- so dal basso verso l’alto in un gesto iro- Il processo di creazione artistica se- asettico privato dalla natura, a cui fa da ridotto al minimo. La sua ricerca pare cabili: una frusta lunghissima è ancora nicamente fallico, pronti a destabilizza- guito per quest’opera descrive, più controcanto il suono del mare di DDM e esplorare, infatti, la fase primordiale del una frusta? re la verticalità architettonica che ci si che un libro di testo, le caratteristiche Roberto Pugliese raccolto in sedici au- linguaggio, le sue basi fondanti, gli input Personale sagace, che si presta a es- aspetta dall’immagine scelta. semantiche dell’Arte Povera. Il legno, ricolari che, come conchiglie, scappano da cui tutto prende forma: la comunica- sere soppesata anche in virtù della Prevale invece la dinamica mobilità ot- un reale object trouvé recuperato fra fuori da un kway. zione verbale e non verbale. sua compattezza concettuale. L’intero tica nelle fotografie alla parete destra, Napoli e Pozzuoli, porta con sé tutto il Il palermitano Adalberto Abbate tra- New Works espone tale processo e lo corpus di lavori concerne il protrarsi dove i sanpietrini succitati vengono suo humus di vita vissuta in altre for- sforma in bandiera una Furiosa! mini- fa in maniera esaustiva, forse anche oltre misura di elementi e azioni che attraversati da minuziosi interventi a me. L’applicazione della foglia d’oro lo gonna rosso comunista, con il simbolo troppo. L’esposizione vuole abbraccia- assumono connotati destabilizzanti, in china nera; anche qui tornano le strisce esalta nella sua materialità e lo pone di falce e martello divenuto un logo non re troppo ampiamente un fenomeno conseguenza della loro eccedenza o del site specific e anche qui tagliano la su un piedistallo, simbolicamente del profit. Un’interazione totale ma meno molto vasto e complesso, incorrendo reiterazione. regolarità di una figura geometrica sta- tutto simile alle basi in ferro utilizzate da convincente si crea con A paintable pie- nell’errore di esporre scampoli fugaci C’è la corsa inspiegabilmente costante bile. Kounellis in gran parte del suo lavoro. I ce of art, il vestito ingessato di Annalisa del tutto. di una ruota di bicicletta, che vaga am- De Azambuja rinnova il contesto urbano ganci a cui è sospeso ne aumentano la Mazzoli, dove il visitatore può lasciare All’insegna Soffro per voi, ma come maccata tra rottami d’auto, come fosse e, stanco di una regolarità architettoni- valenza di oggetto, alterandone al mini- un indelebile sprazzo di Uniposca sullo fate? si aggiungono i disegni su carta, segretamente animata (Turista). C’è ca concettuale, non la distrugge ma la mo la morfologia. spazio bianco. sui quali sono state incollate meticolo- un’auto che nel traffico urbano continua sbeffeggia, prendendosene elegante- La singola installazione, impostata “Finali aperti per racconti dalle trame samente alcune lettere dell’alfabeto, a procedere intorno alla rotonda di una mente gioco, usando con le sue stesse come fondale della galleria, simboleg- imprevedibili”, scrive De Falco nel testo, che sottolineano l’attenzione di Evans grande piazza, finché proprio questo espressività. Non si parla di astrattismo, gia il senso di rappresentazione scenica cioè chiavi di lettura molteplici prodotte non solo per il campo linguistico, ma mero circolare non desta il sospetto del- non si parla di arte concreta; si prescin- di un evento artistico inteso in maniera dagli artisti, in continuità con la pro- per quello ancor più specifico della le autorità (5 km e 223 metri di tolleran- de da queste per destrutturarle dall’in- teatrale, interpretazione, anche questa, pria ricerca ma su tessuti nuovi, come semiologia. Di rilevante interesse risul- za). C’è, poi, sempre a proposito di di- terno. I tombini capitolini perdono nelle tipica dell’arte di Kounellis. Accom- quello sintetico di Martina Dinato, un ta anche il processo di riproduzione su smisura, un canarino giocoforza spesso fotografie dell’artista brasiliano il loro pagnare ad essa tre pareti vuote, che fresco abitino vintage che porta con lastre d’argento, che mostra le succita- invisibile in una stanza in cui sono stati connotato urbano e divengono, una vol- pur potevano esser riempite con opere sé le vecchie cartoline delle vacanze. te immagini erotiche tratte da magazine sistemati quintali di mangime (Loop). E ta immortalati in un frammento d’imma- esistenti, appositamente realizzate per Il viaggio come metafora della vita - e nipponici. ci sono, infine, collocate a distanza, due gine, sfondo plausibile di quel ricamo l’occasione, sottolinea le caratteristiche quindi come un percorso ancora aper- Le teorie di Benjamin sulla riproduci- biciclette scassate, identiche, oltre che geometrico inaspettato che sottolinea di unicità dell’intervento e la reale vo- to - è nella trama dal significato doppio: bilità di massa risuonano fragorose in nel modello, proprio nel danneggiamen- rette a creare figure astratte, inefficaci, lontà di confronto diretto col passato. quella familiare e quella dell’abito di Air. questi lavori, ma probabilmente l’artista to, che risulta duplicato alla perfezione proprio come la vista di ognuno di noi Il ripercorrere temi noti è pratica con- plot, il manifesto di Roxy in the Box britannico ha voluto andare oltre, dando (Déjà vu). Tutto ben escogitato. E tutta- nel percorrere, magari, quel tratto di sueta nell’operato d’ogni artista, fino con il ritratto di famiglia del matrimonio rilevanza anche ai giochi di luci e ombre via, resta il fatto che chiarezza icastica strada “rubato”. alla costruzione di un dizionario di se- degli zii, mentre MaraM fa cucire a ma- che s’innescano sulla lastra d’argento. e urgenza della visione non sempre si “L’intenzione è la manipolazione gni tutto interno al proprio linguaggio. In dre e nonna il suo tessuto per segnare Scegliendo inoltre una tematica a sfon- giustificano e sorreggono a vicenda. dell’espressione, che conduce a un questa mostra, la scelta di ri-presentare la trasmissione generazionale di cono- do sessuale che si annulla nella resa Nel complesso, siamo dalle parti di un raggiustamento del contenuto che po- una propria opera, aggiornata nel tem- scenza. globale dell’opera, ma che funge da neo-concettualismo antiretorico che, trebbe definire il cambiamento del codi- po, chiarisce la volontà d’iniziare a tira- [prosegue a pag. 91] catalizzatore dell’attenzione. appunto, non sfocia nell’accademismo ce abituale attraverso l’uso estetico del re le somme di un discorso, non solo solo quando si raggiungono esiti di segno di un linguaggio”, scrive il cura- artistico, portato avanti con determina- [irene tedesco] [francesca orsi] assoluta eloquenza. A monte e a valle tore Antonio Arévalo. Come disegnare zione negli anni. di ogni svolgimento sta infatti l’idea, e una geografia urbana a uso e consumo In quest’ottica, cosa triste per tutta la a maggior ragione se la scommessa di chi la osserva in ogni dettaglio. Per società civile è constatare che la lam- è eludere tanto il risultato sbottonato, smorzare quello sguardo distratto che pada a olio di Tragedia si è spenta. quanto un comodo ripiegamento in si abitua alla linearità della consuetu- zona elucubrazione. Si aggiunga l’ovvia dine. [giovanna procaccini] considerazione che in arte il mestiere conta solo fino a un certo punto, e si giun- [flavia montecchi] gerà alla conclusione che una sola frusta- ta può valere più di mille esercizi di stile.

[pericle guaglianone] NotGallery Furini Alfonso Artiaco Federica Schiavo Airswap @ Notgallery Lorcan O’Neill Marlon De Azambuja Jannis Kounellis a cura di Airswap e Mara de Falco fino al 21 novembre 2009 Movimento Concreto Galleria Alfonso Artiaco NotGallery Contemporary Art Factory Cerith Wyn Evans - New Works Ariel Orozco Federica Schiavo Gallery a cura di Antonio Arévalo Piazza dei Martiri, 58 (zona Chiaia) Piazza Trieste e Trento, 48 Galleria Lorcan O’Neill Piazza Montevecchio, 16 Galleria Furni Arte Contemporanea 80121 Napoli (zona Chiaia) - 80132 Napoli Via Orti d’Alibert 1E - 00165 Roma (zona Parione) - 00186 Roma Via Giulia, 8 - 00186 Roma Orario: da lunedì a sabato Orario: da martedì a sabato Orario: da lunedì a venerdì Orario: da martedì a sabato ore 12-19 Orario: da mercoledì a sabato ore 13-19 ore 10-13.30 e 16-20 ore 16-20 o su appuntamento ore 12-20 e sabato ore 14-20 Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Ingresso libero Info: tel. +39 0645432028 Info: tel. +39 0668307443 Info: tel. + 39 0814976072 Info: tel. +39 0810607028 Info: tel. +39 0668892980 fax +39 0645433739 [email protected] fax +39 08119360164 fax +39 0812140986 [email protected] [email protected] www.furiniartecontemporanea.it [email protected] [email protected] www.lorcanoneill.com www.federicaschiavo.com www.alfonsoartiaco.com www.airswap.org 74intervallo Exibart.onpaper facciamo13con # lemma le preferenze di Elisa del Prete di marco enrico giacomelli direttore artistico di Nosadella.due di Bologna

01. città preferita: Parigi 02. libro: Esercizi di stile Scritte Panoramiche 03. film: In the Mood for Love 04. cantante: Blonde Redhead 05. ristorante: Il Vicoletto a Terracina 06. cocktail: Mojito 07. l’uomo politico: Jean-Jacques Rousseau 08. il quotidiano: Il Giornale del sabato 09. l’automobile: Citroën DS, detto anche lo “squalo” 10. lo stilista: Roberto Capucci 11. l’attore: Owen Wilson 12. il programma tv: non guardo la tv, non saprei… 13. la canzone: The Season Reverse, Gastr del Sol

Alberto Rigoni - Direttore artistico della Fondazione Zappettini di Chiavari tenterà il 13 sul prossimo numero

Ugo Rondinone - Where Do We Go From Here? - 1999 - neon, acrilico, ahbbellooo!!! vetro, foglio traslucido, alluminio - cm 625x1150x10 strafalcioni digest courtesy Il Giardino dei Lauri, Città della Pieve (PG)

Dall’altra parte della piazza, più esattamente davanti la teca di Majer, c’è il cantiere per I’m scared of what lives above. È è quello di Arte all’arte 10; quel che dichiara Diego Scroppo qualche anno prima, la stessa gli scavi e le indagini preliminari all’interno del Mausoleo di Augusto nel 2006 con una gigantesca manifestazione aveva ospitato [il messaggero e la Roma antica] scritta al neon, installata sullo Sislej Xhafa, autore d’un Parte con questa segnalazione una serie di papere inanellate dal quotidiano capitolino scalone dell’Accademia Albertina monumentale Benvenuto falciato “Il Messaggero” che - lo abbiamo capito! - trascrive i nomi così come li sente, senza di Torino, per la rassegna sulle colline di Casole d’Elsa). Dai grandi verifiche. E cosa viene fuori? Viene fuori che il noto architetto Richard Meier si Proposte. Siamo al limite dello luoghi in certo modo fittizi a quelli statement, e spesso fra i due reali ma delocalizzati: il pensiero trasforma in “Majer”... ambiti il confine non è così va naturalmente ai 23 metri di netto. Si pensi all’insegna del Hollywood, scritta trapiantata All’Auditorium ed al Museo Bilotta le mostre più prestigiose Luna Park Varesine, restaurata da Maurizio Cattelan in cima a [il messaggero sulla festa del cinema] e allestita nel 2005 per metà una discarica palermitana. Opera In effetti il bel museo nella romana Villa Borghese fatica ad avere una sua vera e all’esterno e per l’altra metà dall’impatto forte, indubbiamente, all’interno della milanese ex ma non tanto quanto quella precisa identità. Ma da qui a trasformarlo da Museo Bilotti a Museo Bilotta ce ne Faema, in quella ZonaVentura guerrigliera riscrittura che ha corre... che stava nascendo. Cosa c’è di reso definitivamente famoso il più gioioso e al contempo triste? duo 0100101110101101. In cartellone fino al 10 gennaio opere di Prampolini, Pecoraro e Goldieghiari, Zavattini, Non pare forse il manifesto org. Erano i primi Duemila e, Marotta, Pessoli letterale della poetica di Patrick con un’operazione calibrata nei Tuttofuoco? Ovvio, con un mezzo minimi particolari, Eva e Franco [ancora il messaggero, questa volta sulle mostre al macro di roma] tale si può dire molto altro, e si Mattes convinsero Vienna e Il duo artistico formato da Eleonora Chiari e Sara Goldschmied certo non sarebbe molto è certi che un buon numero di buona parte del mondo che memorizzabile senza un nome d’arte veloce e simpatico. Ecco perché le due artiste persone, magari loro malgrado, la centralissima Karlsplatz hanno sfruttato i loro cognomi per inventare la contrazione “Goldiechiari”. “chiari”, si degnino di leggere. Chissà sarebbe stata rinominata Piazza non “ghiari”. Chiaro? per esempio come avranno Nike, con tanto di swoosh d’una interpretato l’Anche oggi niente ventina di metri a connotarla di Massimo Bartolini che per i più distratti. Tornando Jimmy Duran, Betty Bee, Untoro. L’arte si avvicina alla vita reale l’anno scorso campeggiava sulla alle scritte propriamente dette: [una mostra annunciata su repubblica] facciata del (vecchio) Maxxi: un po’ d’ottimismo, almeno L’arte magari si avvicinerà pure al reale. Ma si allontana di brutto dalla corretta magari come un lamento sul nei colori arcobaleno che la trascrizione dei nomi. Non si capisce, infatti, come possa essersi trasformato Jimmie protrarsi dei lavori? Per non contraddistinguono, per Hell Yes! dire de Il lavoro rende liberi che di Ugo Rondinone, dichiarazione Durham in Jimmy Duran. Cos’è, l’incrocio fra un artista concettuale e una band del pop Robert Gligorov ha montato sul che fregiava il neo-New Museum anni ‘80? celeberrimo palazzo d’uffici della nel Lower East Side; e, del Fiat a Mirafiori. Fortunatamente medesimo artista svizzero, il c’è chi pensa pure ai nobili Where Do We Go From Here sentimenti, per lo meno nei titoli che decora con le stesse tinte delle opere (già, i titoli: nella il Giardino di Angela e Massimo gran parte dei casi coincidono Lauro in quel di Città della con la parola o la frase mostrata Pieve. Ma l’autentico campione dall’opera stessa): pensiamo ad delle scritte (al neon) resta Arthur Duff, che certo è stato basti ricordare l’intervento alla premio spam per l’arte. a Praga con le sue Love letters, medicea Villa Màgia, e in specie abbiate pietà di noi (e della nostra e-mail) ma pure al Macro neodiretto i quaranta metri di Something da Luca Massimo Barbero. Happened installati sulla collina di Ma non bisogna dimenticare Montalbano. Cosa sia successo che questo genere d’in-segne è tutto da scoprire, convertendo Il fatto che il catalogo sia stato pubblicato dal Sole24Ore conferisce, se possibile, ulteriore possono “semplicemente” l’affermazione in domanda preziosità alla mostra. Ma non legittima a mandare 24 volte lo stesso comunicato stampa nelle indicare il luogo che vi si trova e ancora in affermazione, esauste mail delle povere e pazienti redazioni. E invece per la mostra di sotto, dietro, all’interno. O in un continuo e individuale magari simboleggiare ciò che ne questionare. Che è poi uno fra i GIANNI BERENGO GARDIN costituisce il “contenuto”, come più importanti obiettivi dell’arte. l’Umoca al neon di Cai Guo- immenso fotografo di scena alla ligure Fondazione Remotti (fino al 31 gennaio 2010; a cura di Qiang. Obiettivo? Ricordare che Francesca Pasini; www.fondazioneremotti.it), è andata proprio così. sotto quel ponte a Colle Val d’Elsa il prossimo lemma sarà si trova(va) l’Aeolian Garden di medicinali Jennifer Wen Ma (il contesto

76trecapitali Exibart.onpaper

La Londonsoup di ottobre non può che ridursi a un resoconto psichedelico dei giorni di Frieze e di tutto ciò che gira intorno alla grande kermesse londinese. Dalle fiere minori al ritorno, timido, di una certa vivacità. Passando per le performance, il pubblico in coda... A Season in Hell!

 Ottobre mese di Frieze, mese di fiere, pettegolezzi, mer- Senza citare gli altri eventi collaterali: il gusto del gioco soup canteggiamenti e barocche gozzoviglie. Tra le celebrità (Play il titolo della mostra) è al centro della mostra tem- apparse all’inaugurazione della fiera più cool d'Europa, il poranea promossa in Mayfair dalla galleria Paradise Row segretario di stato Lord Mandelson, Eva Herzigova, Baz in collaborazione con Prakke Contemporary. Con la par- Luhrmann e lo stilista Valentino Garavani, soffermatosi tecipazione di artisti più conosciuti, come Johanna Billing sul dipinto mastodontico di Sigmar Polke With Potemkin e Jeppe Hein, maestri storici come Marcel Duchamp e i Through the Villages nel padiglione di Michael Werner. fratelli Chapman, e nomi meno altisonanti, come per la Quest’anno rientravano in gioco, dopo anni di silenzio, la- performance spettacolare di Eloise Fornieles e il disegno vori di un valore medio di 100mila sterline, in un conte- di Margarita Gluzberg. Negli spazi dell’ex ambasciata della sto di generale riassestamento finanziario; mentre la Art Anish Kapoor - Wave Torus Purple - 2009 Sierra Leone in Portland Place, un gruppo di giovani arti- courtesy Lisson Gallery, London Review Power 100, lista dei 100 più influenti nomi nel sti riuniti e curati dall’Hoxton Square Projects preparava mondo dell’arte pubblicata dalla rivista “Art Review” in per- Academy (fino all’11 dicembre), mentre Grayson Perry in- la scena per un’immaginaria rivoluzione, con un palazzo fetta concomitante tempistica, segnalava un interessante troduce Walthamstow Tapestry alla Victoria Miro, lavoro rimodellato in fango da Alastair Mackie e una bandiera passaggio di scettro dai collezionisti e artisti ai curatori e monumentale di 15 metri a celebrazione delle sette età realizzata da ritagli di riviste pornografiche da Tom Gal- direttori di musei (con Hans Ulrich Obrist al primo posto, dell’uomo nel suo viaggio attraverso il consumismo. E alla lant. Risultato superficiale di poco buon gusto, tuttavia. Il Nicholas Serota al terzo, Daniel Birnbaum al quarto e Iwo- Wallace Collection un altro gran ritorno, quello di Damien Museum of Everything nasce da una selezione di opere di na Blazwick al nono). Hirst, con 25 dipinti realizzati per la prima volta dopo anni giovani artisti, curata dai ben noti Jarvis Cocker, Annette In concomitanza con Frieze, un pullulare di inaugurazioni direttamente dall’artista e non dai suoi assistenti.Paralle- Messager e Ed Ruscha, mentre la Serpentine presentava includeva: la retrospettiva dell’ormai storico Ed Ruscha alla le a Frieze, fiere concomitanti come Zoo e Free Art Fair. 48 ore di maratona poetica, con inclusione di artisti come Hayward Gallery (fino al 10 gennaio), responsabile forse Zoo rimane la fiera alternativa per eccellenza, spostata Dominique Gonzalez-Foerster, Vito Acconci, e gli scrittori dell’apparizione di tanti collezionisti americani alla Frieze nuovamente dalle prestigiose sale della Burlington Hou- cult Alasdair Gray e Tom McCarthy. E per finire – alme- Art Fair; la prima retrospettiva di Sophie Calle alla Whi- se, che l’aveva ospitata lo scorso anno, ai tre edifici di no per questa puntata – la performance di Patti Smith techapel (fino al 3 gennaio); l’austera e sinistra commis- Shoreditch High Street, ex sede della Nicholls & Clarks. all’apertura della mostra di fotografie di Mapplethorpe alla sione del polacco Miroslaw Balka alla Turbine Hall del Tate Sempre intriganti i progetti che Zoo attrae, e quest’anno in Alison Jacques Gallery (fino al 21 novembre) ha scatena- Modern (fino al 5 aprile), insieme a un altro cult america- particolare lo psichedelico Altogether Elsewhere curato da to una folla inaudita all’esterno della galleria, pochi minuti no, John Baldessari, presente invece con 150 lavori negli Rob Tufnell, con l’inserimento di Alighiero Boetti accanto a prima dell’apparizione dell’artista. A Season in Hell il titolo spazi espositivi interni (fino al 10 gennaio). Anish Kapo- Mike Nelson e Jim Lambie. Più alternativa e giovane, con della mostra, forse predizione della serata, nonché dell’at- or è presente alla Lisson Gallery (fino al 14 novembre), lavori di qualità piuttosto altalenante, la Free Art Fair viene mosfera della settimana...

london insieme allo straordinario e vibrante ritorno alla Royal ospitata alla Barbican Art Gallery. [irene amore]

Finalmente tutti gli anniversari sono alle spalle e inizia una nuova stagione! Tutto quello che c’era da festeggiare o da tacere è stato celebrato o messo in disparte. Ed è forse giunto il momento per Pechino di ripristinare la tranquillità. Mettendo da parte fobie, fantasmi e magari anche l’a censura on line...

 Ci sono diversi residence program per artisti interna- e happening. Concretamente Urban Carpet è composto zionali, dislocati nei vari distretti più o meno attraenti e da una serie di “tappeti urbani” ricamati a mano, raffigu- agevoli di Pechino. Uno di questi, il Songshuang Art Di- ranti le piante di otto aree Hutong nel centro di Pechino strict, ha ospitato in questi mesi due avventurosi artisti e da eventi che incoraggiano autorappresentazione della olandesi. Alla fine di ottobre, Klaas Burger e Rieneke De comunità, identità, uso spontaneo e riappropriazione dello Vries hanno presentato il risultato di questa loro esperien- spazio pubblico. Ciascun tappeto reinterpreta una mappa za presso la Bsc Gallery. Il progetto, Stars and scenery (a urbanistica di circa un chilometro quadrato di area, con short holiday), ha destato un bel po’ di curiosità in città. In una popolazione di 30mila abitanti ciascuna, presentando particolare il lavoro di De Vries, che ha presentato i suoi ti- il quartiere isolato come una città autonoma dentro alla soup pici collage e alcune fotografie che appartengono alla serie grande metropoli. Queste mappe sono ricamate e rielabo- Little confusing people. Il progetto nasce dal dialogo diretto rate con inserti di fili di lana, la stessa tecnica usata negli Wang Qingsong - Temporary Ward 2008 con persone affette da disagi psichici e mentali. Trattare anni ‘70 per gli arazzi di propaganda del partito comuni- courtesy offiCina Beijing & l’artista questo argomento, in una Cina che ancora oggi rifiuta di sta. Fino al 20 dicembre, offiCina presenta una doppia riconoscere anche queste evidenze, ha portato l’artista a personale di Debora Vrizzi e Wang Qingsong, curata da 300 volontari e diverso personale specializzato. Al contra- scontrarsi con molte ottusità. Un ritratto particolarmen- Monica Piccioni. Mise-en-scène fa riferimento al proces- rio, Debora Vrizzi è la sola performer all’interno delle sue te significativo è quello di Song Wei, uno dei primissimi so di allestimento e costruzione di uno stage teatrale o scene, nelle quali combina la sua attività di visual artist collezionisti d’arte contemporanea cinese, impazzito per cinematografico. I due fotografi, infatti, ricreano dei set, con quella cinematografica di direttrice della fotografia. In aver fatto troppi soldi velocemente e quindi rinchiuso in parodie sapientemente curate e provocatorie che gettano mostra il progetto Un-Happy Ending (2007), dove l’artista una clinica. sulla scena una visione ironica della vita. Wang Qingsong interpreta attraverso foto e video il momento della morte, Dalla campagna al cuore di Pechino, per seguire il lavoro elabora scene allegoriche che mimano il consumismo at- spesso violenta, di otto famosi personaggi femminili della artistico degli architetti Marcella Campa e Stefano Avesa- traverso l’uso ricorrente di motivi popolari appartenenti a storia: da Lady Diana a Francesca Woodman. Questi ri- ni. Urban Carpet s’inserisce nel progetto di ricerca Instant entrambe le culture. Il suo nuovo lavoro, Temporary Ward, tratti fermano il momento di transizione fra la morte e la Hutong (www.instanthutong.com), iniziato nel 2005, che è il frutto dell’esperienza a Newcastle, in Inghilterra, dove nascita di un mito. Vrizzi le racconta con estrema attenzio- raccoglie le riflessioni nate dallo studio di questi distretti l’artista ha approfondito la nozione di teatro come espe- ne, appuntando nella scena anche dei piccoli dettagli che popolari nei vicoli della città e della loro comunità. Una rienza catartica. Da qui nasce l’ironico confronto fra il trat- ne identificano la psicologia e il carattere, come la brioche serie di eventi, della durata di un giorno, che hanno luogo tamento fisico che ricevono i malati in ospedale e quello di Marie Antoinette o il letto singolo di Marilyn, che ne in diverse corti “siheyuan” del centro storico. Sono tappe, emozionale cui assiste un pubblico davanti a una tragedia. riflette l’intima solitudine e disperazione. 

BEIJI N G momenti vissuti in forma di dibattiti, installazioni, mostre Il progetto è stato possibile grazie all’intervento di più di [cecilia freschini]

New York si riassesta? Pare proprio di sì. Certo, alcune gallerie non ce l’hanno fatta, ma pur senza spazio espositivo resistono in altre maniere. Breve compendio soup sulle strategie che spazi commerciali e spazi non profit adottano per superare un periodo difficile. Nella città che, comunque vada, ce la fa sempre...

vic - assieme ai colleghi Manon Slome, Asher Remy-Tole- dei suoi spazi la personale di Carroll Dunham e nell’altro le do, Mike Stubbs, Steven Evans, Tara de la Garza, Julian Mappe di Alighiero e Boetti. La galleria Pace Wildenstein Navarro, Dan Cameron e Regine Basha - ha concepito ha in programma David Hockey e Tim Eitel, mentre Borto- No Longer Empty, Revitalizing space: unlocking creativi- lami presenta Daniel Buren: To Cut Out: Situated Words ty, con l’intento di rigenerare spazi al momento vacanti, 1969-2009. Il gallerista David Zwirner, che dallo scorso mediante progetti d’artista pensati in risposta all’attuale settembre rappresenta in esclusiva l’estate di Dan Flavin, clima economico. L’ultima reincarnazione della non profit, inaugura una ricca retrospettiva illustrata da catalogo e un The Invisible Dog, ha luogo a Cobble Hill (Brooklyn), in un sito internet che costituisce la prima presenza importante Bill Viola - Smal Saints - 2008 - courtesy James Cohan Gallery, New York vecchio magazzino abbandonato, dove un tempo si trovava dell’opera dell’artista sul web. la fabbrica del popolare guinzaglio senza cane - Invisible Non risentono degli scossoni finanziari le “sempreverdi”  Da uno sguardo d’insieme a programmi e presenze Dog, appunto - gadget americano degli anni ‘70. Opere Gagosian e Sperone Westwater, con l’apertura, rispettiva- del calendario autunnale di New York, s’intuisce una fase site specific e installazioni di Rafael Lozano-Hemmer, Kaa- mente, del bookstore nella sede della Gagosian Madison di riassestamento del cataclisma economico e psicologico rina Kaikkonen, Giles Lyon, Sara Modiano, Miguel Palma, Avenue e del cantiere della futura galleria Sperone We- che ha colpito buona parte della Grande Mela. Keith Schweitzer, Alfred Steiner e degli italiani Francesco stwater sulla Bowery, come da notizie ampliamente antici- Alcune gallerie non si presentano ai blocchi di partenza ma percorrono strade alternative. L’energica Amy Smith- Simeti e Giuseppe Stampone dialogano con il quartiere e pate online da Exibart. Stewart, dell’omonima galleria del Lower East Side, saluta sollecitano un ritorno alla community art. Sul versante museale, il Whitney raccoglie allori con la definitivamente il suo spazio ma preannuncia una serie di Un altro rimedio anti-crisi consiste nell’estendere la durata retrospettiva di Georgia O’Keeffe e il Guggenheim Museum mostre itineranti di cui Pink Panther è capostipite. Uma delle mostre, snellendo sia budget che programmazione. non è da meno con la pluridecorata mostra su Kandin- Bhabha, Kathe Burkhart, Nicole Cherubini, Benjamin De- Ciononostante, una serie di rassegne importanti rinvigori- sky. I nuovi spazi del Museum of Arts and Design (MAD) gen, Jen Denike, Jason Fox, Kate Gilmore, Lisa Kirk, Brian sce il panorama galleristico e museale, iniziando da James ospitano fino ad aprile Slash: Paper Under the Knife, una Lund, Suzanne Mcclelland, Marilyn Minter e Mika Rotten- Cohan con Bodies of Light di Bill Viola. La mostra ripercor- brillante collettiva che celebra l’utilizzo della carta nelle for- berg sono alcuni degli artisti invitati con lavori ispirati al re con varie videoinstallazioni circa un ventennio della car- me più svariate. Un mix internazionale di artisti emergenti colore rosa. riera dell’artista, focalizzandosi su Pneuma (1994/2009) e affermati enfatizza tecniche tradizionali e d’avanguardia, Parallelamente alle gallerie commerciali, anche le organiz- e sulla serie Transfigurations, derivante dall’installazione dimostrando quanto queste siano ancora attuali nelle pra- zazioni non profit sono alla ricerca di nuove formule che presso la Chiesa di San Gallo durante la Biennale di Ve- tiche artistiche contemporanee. 

n e wyork soddisfino a costo zero la propria mission. Julia Dragano- nezia del 2007. Barbara Gladstone, invece, ospita in uno [micaela giovannotti]

78handbag Exibart.onpaper a cura di valentina tanni

IL TELECOMANDO DI HARRY POTTER ALLARME SIGARETTA Stufi della solita scatola di plastica coni Sovvertire la funzione originaria degli bottoni? Per oggetti è una delle tendenze più diffuse nel dare un tocco di design contemporaneo. Ne è un esempio magia al vostro il Fire Alarm Ashtray del designer turco soggiorno, da Burak Kaynak, un dispositivo di allarme oggi è possibile antincendio trasformato in posacenere. sostituire il classico telecomando con È ancora un concept, ma sembra che una… bacchetta magica. La Kymera Magic qualche produttore si sia già fatto avanti Wand contiene un accelerometro che (www.burakkaynak.com)… riconosce i vostri movimenti e associa a ognuno una funzione (in vendita su: www. thewandcompany.com)

QUESTO NON È UN COMPUTER FACCIA A FACCIA

Dal vulcanico studio di design inglese hU2 Prima fi la: Le Nike Vandal High Premium // Le Nike Dunk dedicate a Banksy da Brass Monky // JGood Customization Dalla fantasia di JR (www.jr-art.net), noto (www.hu2.com), ecco una serie di origina- Kit // Le Converse All Star ispirate a Robert Indiana // Seconda fi la: Adidas Adicolor Black by Jeremy Scott & Keith street artist francese, ecco il design di una Haring // Scarpe in velluto blu di Martin Margiela // Puma Pop Art // Terza fi la: Le Nike Air Max 90 con il ritratto li sticker per il computer portatile. Pensati di Marilyn // Scarpe sportive di Zaha Hadid per Lacoste // Ancora Brass Monky, stavolta ispirato ai Daft Punk giacca veramente originale. Si chiama per sfruttare il simbolo della Apple, la cele- Face2Face ed è stata realizzata in soli cento bre mela morsicata, gli adesivi si ispirano esemplari (in vendita su www.crakedz.com). all’opera di René Magritte, aggiungendo la La giacca si ispira all’omonimo progetto sul sagoma dell’uomo con la bombetta. Oppu- confl itto israelo-palestinese, portato avanti re il fi losofi co “questa non è una mela”… Pimp my dall’artista sin dal 2006.

Che le sneakers siano un accessorio di moda shoes!è un dato di fatto. Disponibili in milioni di modelli diversi, davvero per ogni gusto, sono un must per i modaioli di tutto il mondo. Transnazionali e transgenerazionali, le scarpe da ginnastica vantano collezionisti e “maniaci” più di qualsiasi altro accessorio. Fra le tantissime edizioni limitate, si nascondono anche versioni “artistiche”, fi rmate da maestri contemporanei o ispirate all’opera di geni del passato. A cominciare da un classico: le Adidas Adicolor Black realizzate da Jeremy Scott con disegni di Keith Haring nel 2006 (www. adidas.com). Per restare nell’ambito della Pop Art, sono invece del 2009 le Nike Air Max 90 deco- rate con il ritratto di Marilyn Monroe di Andy Warhol (www.nike.com), e in uscita per la prossima primavera le Converse All Star ispirate a Robert Indiana. A quale opera? Che domande, all’iconica scultura Love (www.converse.com). Roy Lichtenstein, altro alfi ere del movimento pop, può invece vantare tantissimi modelli a lui dedicati, tra cui le Nike Vandal High Premium del 2008 e le Puma Pop Art (www.puma.com). SKATE D’ARTISTA Sperimentali e futuristiche sono le scarpe sportive che l’architetta Zaha Hadid ha disegna- to per Lacoste, in vendita in esclusiva per l’Italia solo nello store milanese 10 Corso Como Non è la prima volta che un artista contemporaneo si cimenta con la C(R)AVATAPPI (www.10corsocomo.com). Le sneaker in velluto blu della Maison Martin Margiela (www.mai- sonmartinmargiela.com) rimandano invece a una non dichiarata ma lampante fonte d’ispirazione: progettazione o la decorazione di uno Mai più accendini distrutti e muretti skateboard. Ci avevano già provato l’artista francese Yves Klein (in vendita su www.colette.fr). Un altro “omaggio non autorizzato” è scorticati. Per aprire una bottiglia Damien Hirst e Jeff Koons, solo per citare quello di Brass Monky ai disegni murali di Banksy (brassmonki.wordpress.com). Sotto questo di birra fuori casa la soluzione i più noti. Ora si aggiunge alla lista anche pseudonimo si cela il giovanissimo Daniel Reese, che si defi nisce uno “sneaker freaker”. Cosa fa? sta nell’indossare una il danese olafur Eliasson, che propone Realizza scarpe da ginnastica customizzate, dipingendo sullo storico modello Nike Dunk. After Offi ce Tie, di- una versione ondulata e specchiata (www. Per chi invece voglia cimentarsi in prima persona con la decorazione su scarpa, un ottimo punto di vertente cravatta con mekanismskateboards.com). cavatappi incorpora- partenza è il kit ideato da JGoods, famoso per aver dipinto le sneaker di molti personaggi famosi, to. L’oggetto, ancora soprattutto dell’universo hip-hop. Il suo Customization kit è una scatola che contiene tutto il neces- un prototipo, è frutto sario per rendere le vostre scarpe uniche (www.jgoodsonline.com). della fantasia dello studio argentino Si- napsis (sinapsisc- ba.blogspot.com).

SCRITTO SULLA PELLE Problemi a ricordare le cose? Un nuovo strumento per aiutare gli smemorati è il CURA QUESTO! To-Do Tattoo, un tatuaggio temporaneo Nel borsino verbale la parola “curare” è che, applicato sulla mano, la trasforma in in vertiginosa ascesa. Lo ha messo in un foglio a righe. Con la penna speciale Se non ve la sentite di prendere in mano colori evidenza recentemente anche un articolo (riempita con un inchiostro adatto alla e pennelli, niente paura. C’è Sneakart (www. del NY Times, che sottolinea come ormai pelle) ci si possono appuntare sopra le i curatori non siano più soltanto quelli di cose da fare. O da comprare (su www. sneakart.com), uno strumento online che gallerie e musei, ma si aggirino anche nel worldwidefred.com)… permette di progettare la decorazione, usando mondo della moda e della gastronomia. anche texture preimpostate, vederla su schermo e Per celebrare la tendenza, ecco la t-shirt giusta. Curate this / Curate that (su www. infine ordinarla. La sneaker personalizzata arriva zazzle.com)… direttamente a casa vostra. Exibart.onpaper tornaconti 79 a cura di alfredo sigolo ProGETTI dA rIProGETTArE

Un buon designer, per essere tale, deve partire dalla convinzione che tutto può essere ripensato. E migliorato. Lorenzo Damiani, progettista e sperimentatore, è partito proprio da qui...

 Nel campo del design è diffi cile tro- leontici, dalla duplice funzione, che qua. Viene rimossa dalla mente la vare delle innovazioni che non siano non vanno etichettati come ibridi o forma archetipo del rubinetto con legate alla tecnologia. L’ultimo mo- trasformabili. due manopole e ristudiata comple- dello di telefonino viene acquistato Poltrolley non è una semplice poltro- tamente la parte idraulica. non per la sua silhouette compatta, na né un trolley ma è entrambe lo Per poter utilizzare i tubi idraulici ma per le sue molteplici funzioni. De- cose o, più semplicemente, una co- in plastica, Lorenzo Damiani ha fi nire quali siano gli oggetti che nel moda seduta sotto cui riporre una dimenticato la funzione primitiva tempo sono progrediti o migliorati, valigia. L’utile si unisce al dilettevole e ha composto, con i pezzi che se si escludono le innovazioni tecno- e le ruote del trolley sono le stesse aveva a disposizione, un pro- logiche, non è cosa semplice. ruote che spostano facilmente la pol- dotto completamente estra- Certe volte è il materiale che viene neo al materiale di partenza. utilizzato per migliorare l’oggetto Nasce così una serie di se- stesso, altre volte è semplicemente Damiani fa dute da esterno per bambini: la forma che sembra evoluta. Un og- Tuttitubi. getto di design non deve essere sol- tabula rasa, Persino per la sua recente mostra in tanto bello o funzionale ma, come in- Triennale, presso il cangiante creati- segna Munari, dev’essere “giusto”. dimentica ve set del Design Museum, Damiani Dai grandi maestri in poi questa giu- la forma o ha messo in discussione i classici og- stezza è stata inseguita. Alla ricerca getti di uno spazio espositivo: l’estin- del prodotto perfetto. Ma l’oggetto addirittura tore Alfuoco e la sedia del custode perfetto non esiste perché qualsiasi T-Chair vengono ripensati e diventa- cosa può essere ri-progettata. Un la funzione no anche lampada da terra ad arco il passo avanti in questa direzione è primo, e sedia con kit per passare il stato mosso da un team di designer originaria di tempo la seconda. italiani che, per il Fuorisalone mila- Gli oggetti di Lorenzo Damiani nese del 2005, ha progettato degli un oggetto per sono molti, quelli prodotti per oggetti per la catena di supermercati ri-progettarlo grandi aziende forse pochi. Coop (ne abbiamo parlato anche qui Viene chiamato “giovane de- su Exibart). Il progetto è stato archi- signer”, ma di giovane ha solo viato come primo esempio di design trona. l’età (è del 1972): ha iniziato a democratico, facendo passare così Airpoof è un colorato poof tondo ma realizzare prodotti quattro anni pri- in secondo piano un’altra caratteri- è anche un aspirapolvere. Possibile? ma di laurearsi e la sua incessante in alto a sinistra: Lorenzo Damiani - Airpouf - 2005 - puof stica di forza dell’esperimento. È sta- Sì. Se si pensa poi alle case con poco ricerca gli conferisce l’esperienza dei imbottito che ospita al suo interno un bidone aspiratutto prod. Campeggi ta sì la prima volta in cui oggetti di spazio in cui manca un ripostiglio suoi colleghi con qualche anno in più. sopra: Lorenzo Damiani - Poltrolley - 2007 - poltroncina design si sono ritrovati sugli scaffali sembra quasi l’unica soluzione. È stato defi nito inventore, rivoluziona- imbottita con all’interno un capiente trolley prod. Campeggi dei supermercati, ma soprattutto il Onlyone, miscelatore monoforo, è un rio, darwiniano. Ma Lorenzo Damiani primo caso in cui semplici oggetti di rubinetto che ha miscelatore ed ero- è semplicemente un designer che uso quotidiano sono stati ri-studiati. gatore racchiusi in un’unica forma ha capito come raggiungere quella La molletta da bucato, la bacinella, a tubo e che, manovrato come un giustezza munariana da molti inse- il battipanni, lo sturalavandini sono joystick, apre/chiude/miscela l’ac- guita.  solo alcuni degli oggetti che sono stati messi in discussione. Tra il ca- pofi la della cordata Giulio Iacchetti e nomi importanti quali Paolo Ulian compassi. e Matteo Ragni c’era anche, allora giovanissimo, Lorenzo Damiani. IL BAR VoLANTE DI MARTI GUIxé CENERENToLA E LA SCARPETTA DI PLASTICA QUANDo IL FUoCo DIVENTA BIo Damiani è un designer che ha studia- to da architetto ma che si è sempre Chi ha avuto la fortuna di trovarsi a Shanghai Una moderna Cenerentola non correrebbe il Canna e barbabietola da zucchero, patate, ce- occupato del prodotto con passio- per la terza edizione di ShContemporary, la più rischio di rompere la scarpetta di cristallo per- reali e frutta non sono gli ingredienti dell’ultimo ne. Prototipi, prove ed esperimenti: importante fi era-mercato in Cina, ha potuto vi- ché indosserebbe l’ultimo modello di Glue Cin- centrifugato disintossicante, ma i componenti sempre con un progetto tra le mani vere l’ultimo suggestivo progetto di Marti Guixé derella, ballerina in plastica fi rmata Normaluisa di un combustibile biologico e non tossico per a cui lavorare. Quello che si evince per Saporiti Italia: il bar volante. Il tradizionale e prodotta da Kartell. L’azienda di design, spe- bio-caminetti. Cenere, fumo e legna possono dal lavoro di Damiani è l’abbandono bancone del bar è per l’occasione spezzato in cializzata in prodotti plastici, decide di valicare i essere velocemente dimenticati dagli amanti - in fase di progettazione - di ogni cinque elementi disposti fra terra e cielo, per confi ni della moda e di scoprire la versatilità dei camini, e anche gli ostacoli tecnici dati dalla preconcetto. Damiani fa tabula rasa, sovvertire le normali regole di gravità. Un’al- della sua “materia prima”. Le Glue Cinderel- mancanza di canna fumaria. Appeso alla parete dimentica la forma o addirittura la tra installazione del designer catalano che sa la sono disponibili in plastica opaca colorata, o centrale alla stanza, il vecchio camino diventa funzione originaria di un oggetto per progettare con la stessa ironia oggetti e spazi monocroma o bicolore e anche, per simulare il ora un complemento d’arredo. La rassicurante ri-progettarlo. Accosta più prodotti, interni. Chi non era in Cina, può solo sperare in modello di cristallo, in plastica trasparente. E il fi rma di Matteo Ragni suggella tre modelli di ca- li unisce in un unico, smonta, rico- un progetto itinerante. tacco sagomato a stella farà sentire principessa mino innovativi nella forma e nell’uso del corian. struisce, crea. Nascono così oggetti www.saporiti.com \ www.guixe.com ogni Genoveffa. Da oggi accendere il fuoco sarà un gesto bio. diffi cili da classifi care, prodotti cama- www.kartell.it \ www.normaluisa.com www.biofi replace.it 80libri Exibart.onpaper a cura di marco enrico giacomelli L’editoria italiana ha l’istinto del gregge. Autori di grande levatura vengono dimenticati per anni. Poi, d’un tratto, sono tradotti a ritmo forsennato. È il caso del filosofo e storico dell’arte Georges Didi-Huberman. Con sedici volumi stampati nell’ultima decade e un picco di sei titoli nel 2008...

a sinistra: André Brouillet - Une leçon clinique à la Salpêtrière - 1887 al centro: James Turrell - Catso, Red - 1967/1994 - Mattress Factory, Pittsburgh - photo Florian Holzherr a destra: Claudio Parmiggiani - veduta della mostra al Collège des Bernardins, Parigi 2008 IL MAÎTRE delle BIBLIOGRAFIE  Georges Didi-Huberman è un autore tutt’altro stampe un Mémorandum de la peste, ideale ancora una volta, si confronta con la psyché temporains, 2001) e quella su Etienne-Jules che “facile”. La sua è una scrittura complessa prosecuzione del discorso sulle “malattie” so- con un piglio tutto politico. Libro ove non solo si Marey (Mouvements de l’air, Musée d’Orsay, per il linguaggio utilizzato e nei concetti elabo- ciali. Non stupisce allora che il primo libro pub- addebita in maniera circostanziata a Gombrich 2004-05). rati. Fortuna che le note non appesantiscono la blicato con le Éditions de Minuit - un rapporto e Panofsky la responsabilità d’aver “pacificato Si diceva della politicità di certi - tutti? - suoi lettura - è una costante in questo “genere” di che dura tuttora - sia una lunga introduzione ed edulcorato” (sono parole di Marco Belpoliti) scritti. A riprova di ciò, si ripercorra la polemica pensatori d’oltralpe - poiché sono in gran par- al Capolavoro sconosciuto di Balzac. La pittu- il lavoro di Warburg, ma si polemizza pure (è seguita alla pubblicazione di Immagini malgrado te riferimenti bibliografici. Qui sta la differenza ra incarnata (2008) approccia infatti la pittura ancora Belpoliti a sottolinearlo) con il gruppo tutto (2005), sulle fotografie scattate dal Son- rispetto ai suoi conterranei, piuttosto “spigliati” (l’arte, l’immagine) passando per la carne e il di “October”, altro “potere forte” della critica derkommando di Auschwitz-Birkenau. Si tratta da questo punto di vista. Sì, perché D.-H. è un disagio psichico. d’arte. ancora, sin dal testo sull’isteria, della responsa- maestro della ricerca, un pignolo del rimando, Uno dei filoni che dunque si può seguire per Temi e interlocutori, quelli nominati sinora, che bilità dello sguardo, d’una responsabilità strut- un avido della compulsazione; ha un approccio navigare lungo la riflessione di D.-H. è quello hantent tutta la produzione di D.-H., anche turalmente morale. Anche quando si parla e assai scientifico ai testi propri e altrui, per cui del corpo (femminile). Iniziando dal plesso di quando pare dedicarsi monograficamente a fruisce d’arte contemporanea, come di-mostra fornisce al lettore gli strumenti per vagliare ciò questioni che coinvolgono Nudità, sogno, cru- certi artisti. Scelti, va da sé, per la loro dispo- D.-H. ne Il gioco delle evidenze (2008). che vien scritto. E per falsificarlo, restando nel- deltà (è il sottotitolo di Aprire Venere, 2001), a nibilità a lasciarsi contagiare da quelle stesse Politica che emerge con forza nell’ultima sua la metafora popperiana. partire dall’Opera di Botticelli; transitando per questioni. A partire da Claudio Parmiggiani, produzione. È infatti in corso la pubblicazione in Lo si può verificare leggendo la tesi discussa nel L’immagine aperta (2008), fra stigmate e der- con la sua aria, polvere, impronta e - appun- Francia d’una serie di volumi dedicati all’Occhio 1981, L’invenzione dell’isteria (2008). Testo più mografismo; approdando infine allaSomiglianza to - hantise (Sculture d’ombra, 20102). E poi della storia - il primo dei quali s’intitola Quando scorrevole dei successivi, con improvvise cime per contatto (2009). il cranio in Penone (Su Penone, 2008), la dis- le immagini prendono posizione (2009) - dedi- di spessore concettuale che precipitano le pa- Prima occorre però doppiare il “panneggio ca- somiglianza (Beato Angelico, 20092) e l’appari- cati alla riflessione di Brecht sulla guerra. gine quasi aneddotiche su quanto avveniva alla duto” della Ninfa moderna (2004), la quale in- zione (Phasmes, 2008) in Beato Angelico, e Tutto ciò premesso, non si penserà mica che il Salpêtrière alla corte di Charcot. Dove il celebre fine condurrà al (secondo) cuore dell’opera di ancora scatole craniche in Giacometti (Il cubo testo dedicato a Israel Galván (Le Danseur des medico, grazie pure alla fotografia, “annunciava D.-H.: quei pensieri a-metodici, e perciò d’una e il volto, 2008). solitudes, 2006), ballerino di flamenco, sia un un concetto attraverso un calcolo e una tattica ricchezza disorientante, incarnati nelle figure Temi e interlocutori che ossessionano i testi testo “leggero”?  che il proprio sguardo aveva in qualche modo di Warburg in primis, e di Benjamin e Batail- dedicati ad Hantaï (L’Étoilement, 1998), Pa- già anticipato [...] Insomma, si trattava di un’in- le (a quest’ultimo è dedicato La ressemblance scal Convert (La Demeure, la souche, 1999), venzione”. informe, 1995). Una triplice magistralmente Turrell (L’homme qui marchait dans la couleur, Così esordisce D.-H., fra anatomia (patologica) accostata nel 2000 in Storia dell’arte e anacro- 2001). E che continuano a operare nelle (po- ed estetica. Nel 1984 scrive la postfazione a nismo delle immagini (2007). che) mostre curate da D.-H., fra le quali van Les Démoniaques dans l’art (1887) dello stes- Si giunge così all’opus magnum (per ora) di D.- citate L’Empreinte (Centre Pompidou, 1997), Qualora siano in corsivo, le date di pubblicazio- so Charcot e Paul Richer e l’anno prima dà alle H., L’immagine insepolta (2006). Libro che, Fables du lieu (Studio national des arts con- ne si riferiscono all’edizione italiana disponibile. no dust. no italian La svolta iconica Il cinema di Terence Young Global Art Contemporary African Art So quel che senti since 1980 La palma per aver “inventato” Licenza di uccidere, Dalla Russia Una quarantina d’interviste alla Empatia: c’è quasi da scommette- l’espressione Pictorial Turn spet- con amore e Thunderball. Sono crème dell’artworld. Il tema? La Sono cinquanta le fittissime pagine re che prima o poi sarà il “nuovo” ta a W.J.T. Mitchell, questo è i film della serie dell’Agente 007 globalizzazione. A parlarne sono che Okwui Enwezor e Chika buzzword nel pazzo - semantica- indubbio. Ma è altresì assodato che hanno reso famoso Terence artisti (Cattelan), collezionisti (Jo- Okeke-Agulu dedicano a spiegare mente parlando - mondo dell’arte. che si possa pure dire ikonische Young. Ma, come spesso accade, annou), direttori di musei (Bura- come e perché è strutturato e nato Proprio per raccapezzarsi fra Neu- Wendung, utilizzando la lingua il successo d’una parte oscura il nelli), galleristi (Claudia Cellini per questo libro. Non si tratta dunque roni specchio, arte ed empatia, dell’acuto Gottfried Boehm. Che resto. Nella fattispecie, una produ- The Third Line di Dubai), manager d’un catalogo quasi soltanto come recita il sottotitolo, è utile il qui ha raccolto una decina dei pro- zione ben più ampia e assortita, e di fiere e case d’aste (Simone de visivo di cosa l’Africa propone al libello di Lucia Pizzo Russo. Con pri saggi dal 1985 al 2006. Per una di gran qualità. Che Gerosa risco- Pury) e rappresentanti di corpora- mondo dell’arte. Piuttosto ne è una quantità addirittura smisurata ventura “scienza delle immagini”. pre in tutte le sue sfaccettature. tion (Yves Carcelle per Vuitton). un catalogo ragionato. Con tutti i di citazioni. crismi pertinenti a quest’aggettivo. Meltemi - 312 pp. - € 26 Il Foglio - ill. b/n - 315 pp. - € 18 Hatje Cantz - testi ing. - ill. col. Ets - 120 pp. - € 10 www.meltemieditore.it www.ilfoglioletterario.it 312 pp. - € 39,80 - www.hatjecantz.de Damiani - testi ing. - ill. col. - 368 pp. www.edizioniets.com € 50 - www.damianieditore.it Exibart.onpaper libri 81 a cura di marco enrico giacomelli Massimalismi ad arte

Nel 2005 Olav Velthuis pubblicava, per la Prin- Ma cos’è l’economia immaginaria? Secondo ha davvero bisogno del supporto degli artisti?”, ceton U.P., Talking Prices. Symbolic Meanings Velthuis, assume tre forme: negli anni ’70 è di si chiede scettico Velthuis. La risposta è sì, per of Prices on the Market for Contemporary Art. natura critica e ipotizza che “la logica qualitativa essere tranchant (non possiamo che rimandare Nello stesso anno, per i tipi del Nai di Amster- delle arti e la logica quantitativa dell’economia alla ben più ragionata argomentazione di Sacco dam, usciva Imaginary economics, ora propo- siano incompatibili”; negli anni ’80 è ratifican- nella postfazione). sto da Johan & Levi come seconda uscita della te, ossia predica la compatibilità delle due lo- La variante ludica riscuote l’approvazione più collana Arte/Economia diretta da Pier Luigi giche, e, nella seconda metà dei ’90, giustifica decisa da parte dell’autore, con artisti intenti Sacco. quest’assunto sulla base della “culturalizzazio- a “imitare e parodiare i processi economici, Che gli artisti si siano sovente interessati al rap- ne” dell’economia; infine, la terza forma “elude estrapolandoli dai loro contesti e rivelandone porto fra arte ed economia non è una novità la dicotomia critica/ratifica” con lo strumento così l’assurdità”. Tuttavia, il maggior grado d’in- persino in Italia, dove lo stesso Sacco - insieme del gioco. teresse suscitato da tali proposte scaturisce a Marco Senaldi - ha per esempio curato la mo- Quali sono le valutazioni dell’autore? La prima forse dal fatto che operano ai nostri stessi gior- stra Interessi zero! alla Civica di Trento, proprio variante, quella oppositiva, si farebbe “troppo ni e nel nostro stesso ambiente. Detto altrimen- nel 2005. Dunque, la proposta di ribaltare le facilmente travolgere dal gorgo del mondo ti, anche nelle altre varianti venivano sollevate posizioni e considerare “l’arte contemporanea dell’arte, che tutto neutralizza, e perde quindi “domande fondamentali”, ma interrogavano come fonte di conoscenze sull’economia” non è la sua valenza critica”. La seconda, quella mi- contesti ora in gran parte scomparsi. inedita, ma senz’altro avrebbe potuto sollevare metica, darebbe invece alla luce opere caratte- È insomma un problema di prospettiva storica. spunti di riflessione. rizzate da “esaltazione”, “assenza di umorismo” Un problema che affligge da sempre i sociologi, Usiamo il condizionale perché Velthuis promette e “incapacità di mettere le cose in prospettiva”, troppo spesso talmente distratti dalla contem- più di quanto mantenga. Al di là della ridondan- “decisa a sradicare qualunque tensione possa poraneità da farsi schiacciare dal grave della za degli esempi offerti - in molti casi pleonastici esistere fra arte ed economia capitalistica”. storia. - il bug teorico sta probabilmente nella premes- Posizione che deriva più da un a priori ideolo- sa, ossia che l’imaginary economics costituisca gico che da un ragionamento socio-economico. Olav Velthuis - Imaginary economics un’alternativa all’Economia con la E maiuscola. Nella sua forma più recente, la ratificazione Johan & Levi, Milano 2009 Il problema è che, fatta salva la diffusione (qua- poggia, come s’è detto, sulla culturalizzazione Pagg. 144, 19 euro si) globale del capitalismo, non risponde al vero dell’economia. Quest’ultima ha cioè avvicinato ISBN 9788860100481 l’affermazione che la “dottrina economica scien- l’arte, essendo sempre più produzione di beni Info: www.johanandlevi.com tifica” è un “monopolio dominato da un’unica simbolici; si tratta dunque, almeno in linea ten- (si veda inoltre Talking Prices, Princeton U.P., linea di pensiero”, quella neoliberale. denziale, di una convergenza. Ma “l’economia Princeton 2005) USSR a senso unico

Personaggio poco noto in Italia, Victor Tupitsyn. come un linguaggio comune”, e che tale eredità lo) assicura di conoscere le “allegorie di lettura” Anche e soprattutto perché, a parte questo sia rimasta vivente anche nell’era postmoder- che ritiene siano in vigore in “Occidente”? Con recente libro uscito per le edizioni del Mit, la na. Da quest’ipotesi deriva il punto di vista com- quale autorità sull’inconscio comune russo, che sua produzione è in russo, lingua ostica per la plementare, sviluppato nel succitato capitolo egli stesso teorizza, si fa paladino del suo “adat- maggior parte degli “addetti ai lavori”. Della mo- decimo, dove la “museificazione compulsiva” è tamento” al di là dell’oceano? glie Margarita - con la quale la sinergia è talora individuata come espressione dell’inconscio mu- Tutte queste giustificazioni teoriche sono pro- eccessivamente rimarcata - era però uscito nel seologico. Ma, almeno per quanto concerne il blematiche. E, adottando l’ottica dell’autore, 1990 Arte sovietica contemporanea. Dal reali- primo punto, non è forse inevitabilmente vero potremmo definire sintomatiche. Perché Tu- smo sovietico ad oggi per i tipi di Giancarlo Politi per ogni contesto dia- e sin-cronico? In altre pitsyn non ha di fatto i titoli per ergersi a sto- (e l’unico numero dell’edizione russa di “Flash parole, è sufficiente delocalizzare nello spazio rico (dell’arte) in senso “classico”, essendo egli Art”, pubblicato nel 1989, aveva come editor e/o nel tempo qualsiasi opera d’arte (in realtà, stesso poeta e sodale della scena “concettua- proprio i coniugi Tupitsyn). qualunque oggetto, azione ecc.) e la ricezione le” russa. E, d’altro canto, ha lasciato l’allora Libro dall’impostazione curiosa, almeno per muterà. Unione Sovietica nel 1975. Abbiamo dunque, chi è avvezzo alla “schematicità” dei testi an- Ciò non significa, tuttavia, che le “condizioni ot- da una parte, un coinvolgimento diretto negli glosassoni. A partire dall’Introduzione, strut- tiche richieste per un’adeguata comunicazione” eventi, e dall’altra una distanza geografica non turata come un dialogo fra l’autore e Susan vengano irrimediabilmente perdute. Il proble- indifferente per una buona decina d’anni. Infine, Buck-Morss. Inoltre, per comprendere a cosa ma risiede in quell’aggettivo: ‘adeguato’. Non è se la comunanza visiva ed ermeneutica è tanto allude il titolo, The Museological Unconscious, forse vero che tale tomistica adæquatio è un profonda, perché altri intellettuali come Boris occorre giungere a pagina 229, dedicato per miraggio che rivela il proprio carattere illusorio Groys e Victor Misiano sono citati così rara- l’appunto alle Note sull’“inconscio museologi- ben “prima”, nella relazione intersoggettiva e mente? Non si potrà certo addurre la scusante co”. E anche il sottotitolo del libro non svela più finanche in quella intrasoggettiva (per semplifi- che sono poco noti dalle nostre parti... di tanto il contenuto dello stesso: Communal care ancora: si sono mai viste reazioni univoche (Post)Modernism in Russia. Volendo semplifica- alla visione di un dipinto in una mostra? Si è mai Victor Tupitsyn re radicalmente, quella proposta da Tupitsyn è vista una completa aderenza a se stessi e alle The Museological Unconscious una storia dell’arte russa dalla fine degli anni proprie produzioni nel corso del tempo?). Mit Press, Cambridge (Mass.)-London 2009 ’50 ai giorni nostri. Venendo al ruolo del nostro autore, che dire Pagg. 342, ill. b/n, $ 34,95 Quale l’assunto di base? “La teoria che l’incon- del suo ruolo di “divulgatore” di tale presunta ISBN 9788860100481 scio ottico del popolo sovietico fosse strutturato omogeneità russa in terra straniera? Cosa ci (e Info: mitpress.mit.edu L’indicibile fotografato

È un personaggio quasi mitico Ando Gilardi. Ha - da qui in poi nulla sarà più come prima, s’è Tutto ciò non significa, lo ripetiamo, che sia fondato la Fototeca storica nazionale e ha scrit- detto per esempio dell’11 settembre 2001 - impossibile capire, e impedire che succeda di to libri sempre accattivanti nei titoli e puntuali ma autentiche sospensioni del/nel corso della nuovo. Ma è un passo che viene dopo, dopo nei contenuti: da Wanted!, dedicato alla foto- storia umana. Ciò non significa che siano d’ordi- una decantazione che non si può negare a chi grafia criminale, alla Storia sociale della foto- ne metafisico; che non sia possibile riflettere su s’imbatte, magari per la prima volta, nella “so- grafia e alla Storia della fotografia pornografica quanto è avvenuto. Il discorso è un altro: essi luzione finale”. E lo dimostrano le interviste che (tutti editi o riediti da Bruno Mondadori). rappresentano nodi da affrontare con strumen- corredano il volume. Se finora aveva sondato con coraggio i “margi- ti totalmente particolari. E può capitare, come “Alzare o non alzare la macchina fotografica ni” della critica fotografica, con questoLo spec- in questo caso, che l’immagine, l’abusata im- chio della memoria. Fotografia spontanea dalla magine, la campionessa e l’icona della società perché la verità si specchi in essa, indiscutibil- Shoah a YouTube Gilardi si avventura in una ter- dello spettacolo, che l’immagine torni a essere mente, è una scelta morale”, scriveva Gilardi nel ra non tanto inesplorata quanto inesplorabile. ciò che forse era qualche secolo fa. Qualcosa 1968. È stata la scelta di coloro i quali - come il Con la convinzione che l’indicibile può esser mo- che incute un timore reverenziale assolutamen- non meglio identificato Alex, insieme a Wilhelm strato nella maniera più indicale possibile, e in te non razionalizzabile. Qualcosa che attraversa Brasse, Mendel Grosman, Henryk Ross, Gian- tal modo presentare i fatti, nudi e crudi, senza come un dardo ogni genere di resistenza, per franco Ucelli, Roman Vishniac - temevano che commenti e senza timore d’incorrere nella vexa- colpire al cuore dell’evidenza. Attenzione: non mai si sarebbe creduto a quant’era avvenuto, ta quæstio dell’obiettività dell’obiettivo. si tratta d’irrazionalità né di miracolo; si tratta se non ci fossero state le immagini. E lascia di Potrebbe sembrare ingenuo, e superficiale: è d’un altro piano di funzionamento del cervello, al stucco che la stessa logica obversa e perversa mai possibile che un soggetto riesca a scaval- di là di ragioni strumentali e ciniche. sia alla base di quegli scatti, tanti, realizzati da care d’un balzo tutta la riflessione su verità e Perciò non si può rimproverare a Gilardi d’aver chi lo sterminio lo stava praticando. rappresentazione? Ebbene sì. Se in molti casi scritto un libro disorganico, non-lineare, con esiste un limite al quale ci si avvicina soltanto, rimandi e riferimenti che s’incrociano, e cita- senza poterlo mai tangere, lo sterminio indu- zioni che tornano due, tre volte, e didascalie Ando Gilardi - Lo specchio della memoria strializzato del popolo ebraico progettato e ini- che sono più lunghe del testo che illustrano. E Bruno Mondadori, Milano 2009 ziato dai nazisti quel limite l’ha infranto. prefazioni scritte quarant’anni prima del libro, Pagg. 136, ill. b/n, 17 euro Vi sono eventi, pochi, pochissimi, che causano e appendici scritte altri venti, venticinque anni ISBN 9788861592551 non solo e non tanto rotture epistemologiche prima. Info: www.brunomondadori.com 82pre[ss]view Exibart.onpaper a cura di marco enrico giacomelli Molte cose sono cambiate da quando Gianfranco Maraniello ha assunto la direzione del MAMbo di Bologna. Nuovi spazi, un bistrot che funziona, una programmazione vivace e composita. Mancava soltanto il comparto editoriale. Ce lo racconta Francesca Rebecchi... MAMBO in STAMPA

in alto: Gilberto Zorio, collana instant book_2 in basso: Giuseppe Penone, Scritti 1968-2008 a sinistra: Luigi Ontani, VillinoRomAmor + Tribù Tabù dei Grilli Balinesi sulla ragnatela di Bambù + Gigante3RazzEtà7ArtiCentAuro

Ci sono poi i cataloghi propriamen- vera e propria collana di saggisti- te detti, come quello di Seth Pri- ca d’arte... ce. Ma anche progetti che asso- L’operazione portata avanti per il li- migliano molto più a libri d’artista, bro Giuseppe Penone. Scritti 1968- come il cofanetto che contiene 2008 è inevitabilmente debitrice tre volumi di Luigi Ontani. Anche di una caratteristica fondamentale in questo caso il prezzo è rimasto dell’artista stesso: il costante cor- quasi incredibilmente basso, pur redo testuale che ha accompagnato trattandosi di un’opera tipografi- l’intera sua ricerca. Come si diceva camente complessa. È il primo di in precedenza, questi primi volumi di una serie di esperimenti di questo Edizioni MAMbo sono degli apripista genere oppure è un omaggio ad e come tali intraprendono strade che hoc a Ontani? si chiariranno in seguito. La prossima Partendo da Seth Price, la prima pubblicazione sarà edita in occasione cosa da dire è che si tratta di un libro della mostra su Fellini - prevista per d’artista, ideato e concepito in ogni la primavera del 2010 - e si baserà sua parte da Price con Joseph Lo- sulla collaborazione tra due “giovani” gan. Non è una mera documentazio- realtà editoriali bolognesi, nello speci- ne della mostra al MAMbo, ma piut- fico MAMbo e Cineteca. tosto un viaggio attraverso i Calendar Paintings accompagnato da un testo Uno sguardo alla situazione italia- di Tim Griffin. Per quanto riguarda na: sono pochi i musei che hanno il cofanetto di tre volumi dedicato a fatto una scelta come la vostra. Ontani, la miglior spiegazione risiede E spesso si tratta di realtà più nella variegata poetica dell’artista ampie, come la Fondazione Torino bolognese. Con lui sono stati scelti i Musei. Cosa ne pensi di questo  Con la direzione di Maraniello e Finora avete stampato libri mol- avete sperimentato. Innanzitutto colori guida (magenta, oro e ciano), scenario, dominato da 3-4 grandi la nuova sede del museo, i primi to diversi fra loro, senza alcuna la serie degli instant book, prima con lui sono stati decisi il formato, editori? cataloghi sono stati stampati da “continuità” grafica. Non credi con Penone e in questi giorni con la carta e le preziose immagini len- Credo che il nostro pensiero riguardo Skira, che tuttora gestisce il bo- che possa essere un problema dal Zorio. Mi è parsa un’idea assai ticolari che contraddistinguono la lo scenario che hai descritto possa okshop. Com’è nata l’esigenza di punto di vista della visibilità? democratica, come d’altronde ca- versione deluxe. Ontani ha lavorato essere riassunto dalla scelta di per- fondare un proprio marchio? Delu- La “fedeltà” a un artista si è tradot- pita in molti altri paesi: un cata- a stretto contatto con i grafici e i ti- correre la strada della produzione si dalla distribuzione, dai prezzi di ta inevitabilmente, e felicemente, in logo ridotto e alla portata d’ogni pografi, mantenendo quel filo diretto autonoma. copertina? O è stata la difficoltà una molteplicità di vesti editoriali, che tasca... necessario per affrontare le fisiologi- di gestire “a distanza” i progetti? non crediamo abbiano leso la nostra È parsa anche a noi una buona idea che difficoltà tecniche che stanno alla Chiudiamo con una presentazione: L’opportunità di realizzare in modo visibilità ma, al contrario, dichiarano quella di fornire al visitatore uno stru- base della traduzione della sua opera chi è Edizioni MAMbo? autonomo i cataloghi delle mostre i nostri intenti: dialogo aperto con gli mento agile per accostarsi a un arti- in forma di catalogo, senza per que- Edizioni MAMbo è uno staff giova- è emersa in effetti molto presto. artisti, progetto scientifico di respiro sta attraverso le sue stesse parole. sto aggravarne i costi. ne, nato all’interno del museo con i Del resto, per un museo che vede i internazionale e, che non guasta, ac- La risposta del pubblico alla prima ruoli di corporate identity supervisor, propri spazi trasformarsi ogni volta cattivante rapporto qualità-prezzo. Le edizione, uscita in occasione della Veniamo alla terza tipologia di li- ricerca scientifica e ufficio comuni- in relazione all’intenzionalità artistica Edizioni MAMbo sono appena nate, mostra di Penone, ci ha incoraggiato bro. Insieme alla Ikon Gallery ave- cazione, che ha assunto la gestione e al progetto curatoriale, è naturale per questo siamo in una fase di spe- a continuare su questa strada anche te editato un’ampia raccolta di del design, dell’editing e della produ- che nasca il desiderio di intrapren- rimentazione dalla quale non è detto con Gilberto Zorio. L’instant book scritti di Penone. Si potrebbe dire zione della nuova linea editoriale. Per dere una propria attività editoriale, che non possano nascere collane o fonde la funzione esplicativa della che in questo modo si apre il ramo MAMbo diventare editore rappre- con la cura di un volume dall’inizio filoni tematici e monografici con una brochure con un accurato apparato “saggistico”. Anche in questo caso senta un’ulteriore sfida alla funzione alla fine, dalla progettazione grafica precisa caratterizzazione grafica e di iconografico, il tutto racchiuso in un la domanda è: si tratta d’un volu- canonica di museo come “contenito- e dell’impaginato alle delicate fasi del contenuti. “oggetto” unico e allo stesso tempo me che darà inizio a operazioni re”, un ulteriore passo verso l’idea di controllo cromatico delle immagini e popolare. analoghe? E non mi riferisco solo museo diffuso, produttore, non solo della stampa. Ricapitoliamo i “filoni” che sinora agli scritti d’artista, ma magari a divulgatore, di cultura.  rotocalco. DOVE VAI SE LA K NON CE L’HAI GNAMMI COME NON L’AVETE MAI VISTA QUANDO C’è L’AMORE... MAPPING Si chiama Kritika con la K, anzi Ne son ghiotte le balene et similia, Lei è una delle donne più belle al Rivista dalle alterne vicende e dai Un numero monografico, o quasi. con le K. È il nuovo nato fra gli art ma pure i norvegesi l’adorano. Krill mondo. L’altra è una rivista storica transitori editori. Approdata da Intitolato semplicemente Scenari magazine nostrani. Alla direzione in effetti significa ‘giovane frittura e sofisticata. Che Claudia Schiffer Carlo Cambi, la versatile I Love italiani. E in allegato un agile At- Emanuele Beluffi, a capo della di pesce’ ed è pure il nome della compaia sulla copertina di Har- Museums è - si potrebbe dire - l’or- lante istantaneo: una mappa delle redazione Stefano Mazzoni. Non neonata testata quadrimestrale per’s Bazar non stupisce. Ma che gano di stampa dell’Amaci. Que- nuove architetture italiane. Nessu- vi suonano nuovi questi nomi? ideata da Immaginario K. Si co- gli autori degli scatti siano artisti sta volta la forma è quella della na star e tante, tantissime pagine a Ebbene sì, perché sono (anche) mincia parlando di bene comune. quali i Chapman, Marc Quinn, Gil- raccolta di racconti. Per dire: Cu- illustrare i progetti migliori. Insom- nostri validissimi redattori, dalla Fra gli autori degli articoli, Marc lian Wearing, Keith Tyson è degno licchia sul Castello di Rivoli, Aldo ma, una boccata d’aria fresca su piazza milanese. Allora lunga vita Augé e Ágnes Heller. di nota. Tutti in edicola! Nove per la Civica di Gallarate e Domus #929. Peccato per l’infelice e prosperità! www.lupoeditore.com www.harpersbazaar.com via così... copertina. www.kritika.it www.amaci.org www.domusweb.it Exibart.onpaper design 83 a cura di valia barriello CHI È SENZA PECCATO... Perché è così importante capire se la crisi sia finita o no? È come se da essa dipendessero la sopravvivenza e il destino dell’arte stessa. Che l’andamento dell’economia sia un elemento che condiziona fortemente il sistema dell’arte è fin troppo scontato. Ma da qui a giustificare questa sorta di stallo, di nevrotico attendismo millenaristico, ce ne corre...

a sinistra: Elmgreen & Dragset - Death of a Collector - 2009 photo Manolo Remiddi sopra: La copertina del saggio di Toni Negri e Michael Hardt dal titolo Commonwealth (Harvard University Press, 2009) Maurizio Cattelan - A perfect Day - 1999 - stampa elettrostatica montata su pannello di alluminio - cm 258x192

 Di fatto la crisi continua a tener hanno accettato le regole ma le han- di settembre Tim Griffin, a un anno banco e a influenzare non solo il mer- no cavalcate fino in fondo: aprendo dal collasso di Lehman Brothers, si cato collezionistico, ma i programmi le braccia agli hedger e a finanzieri augura che la crisi restituisca l’ar- culturali di enti e istituzioni, il dibattito Credevamo di aver parlato d’arte in senza scrupoli, celebrandoli come il te alla riflessione critica che si era della critica, gli indirizzi editoriali degli collezionismo del nuovo secolo, mol- arenata in una sorta di stallo. In ef- organi di stampa. L’opinione comune questi anni, invece stavamo solo facendo tiplicando i prezzi a ritmo esponen- fetti, se è vero che la critica non ha è che bisogna tener duro, resistere ziale, alimentando la ricerca di talenti quasi per nulla contribuito dal punto e aspettare la tanto agognata ripre- economia. Un’economia fallimentare, sempre più precoci, inventando nuovi di vista intellettuale ad avvalorare le sa, che ad elastico oggi s’avvicina e mercati da cui attingere presunte scelte del mercato dell’arte in regi- domani s’allontana. malata e deviata star esotiche sbucate dal nulla, ridu- me di totale asservimento alle regole La reazione tarda a concretizzarsi, cendo l’arte a una grande fabbrica di del potere economico, non tanto per osteggiata in primo luogo dall’ostina- spettacolo. volontà propria ma per la mancanza ta convinzione che si possa tornare Per tutto ciò l’atteggiamento attendi- di tempi e condizioni tali da permet- all’età dell’oro, quando invece si do- stampa specializzata. Sul numero di delle code alle banche. La crisi ma- sta del sistema dell’arte, alla finestra tere una seria attività di questo tipo, vrebbe pensare a come scongiurare ottobre di “Frieze”, importante per- croeconomica assume così contorni in attesa che la crisi passi, quasi ne d’altro canto è altrettanto vero che nuove derive speculative. ché coincidente con la celebrazione drammatici e umanizzati, transitan- fosse vittima innocente, è assoluta- raramente si è sentita qualche voce Credevamo di aver parlato d’arte in dell’omonima fiera londinese, nell’ap- do dall’economia reale a una realtà mente fuori luogo. È opportuna inve- autorevole mettere in dubbio il valore questi anni, invece stavamo solo fa- profondimento Show me the Money: dell’economia che però costituisce ce una sincera presa di coscienza, culturale di scelte dettate da meri in- cendo economia, questa è la morale. How do we visualize the economic solo una conseguenza evidente del una seria assunzione di responsabi- teressi speculativi e finanziari. Un’economia rivelatasi alla fine falli- crisis, Nina Power e Michael Sayeau fenomeno, l’astrazione di un fallimen- lità e un conseguente ripensamento Così i critici riciclati come curatori mentare, malata e deviata. si interrogano sulle strategie comu- to ben più profondo, strutturale e ra- del proprio ruolo, delle strategie da hanno finito per abdicare all’attività Quanto le vicende economiche stiano nicative utilizzate dai media per rap- dicale del capitalismo occidentale e mettere in atto nel tempo a venire, intellettuale per specializzarsi nel determinando l’andamento dell’ar- presentare la crisi economica nelle del mito della globalizzazione. delle modalità e infrastrutture con marketing da vetrinista. te lo vediamo anche dalla quantità sue ricadute sulla vita quotidiana. Di Da questo scenario gli operatori del cui l’arte viene veicolata. Prima di “fare mondi”, per usare il di previsioni, opinioni, resoconti e qui le immagini dei dipendenti licen- mercato dell’arte non possono chia- Anche su “Artforum” la crisi è un motto di Birnbaum, dovremo rico- analisi che riempiono le pagine della ziati della Lehman che fanno fagotto, marsi fuori né considerarsi pertanto argomento gettonato. Nel numero minciare a “pensare mondi”. dei baraccati che han perso casa, vittime sacrificali. Essi non solo ne E da dove ripartire? Per continuare in questo breve ma curioso excursus incanti. editoriale, apparirà quantomeno sin- golare trovare in primo piano, sul nu- Barnes: Philadelphia accoglie una Il mercato riparte con cautela All’asta la collezione Lehman mero corrente di “Artforum”, estratti collezione da 6 miliardi di dollari Sono improntate a un timido ottimismo le rea- A un anno esatto dal fallimento di Lehman da Commonwealth, il nuovo saggio La Barnes Foundation è un’importante collezio- zioni seguite alla settimana d’aste londinese Brothers, che ha dato il grande avvio alla cri- di Toni Negri e Michael Hardt, non ne americana fondata nel 1922 dall’eccentrico in coincidenza con la fiera di Frieze. Secondo si che stiamo vivendo, la US Bankruptcy Court propriamente pensatori del sistema collezionista Albert C. Barnes, ricco imprendito- il “Wall Street Journal”, nonostante il volume del Southern District di New Yok, curatore fal- dell’arte o analisti economici in sen- re farmaceutico. Valutata oltre 6 miliardi di dol- d’affari si sia contratto di circa il 50% rispetto limentare, ha concesso alla case d’aste Free- so stretto, certamente non amici del lari, è costituita da 2.500 oggetti e 800 dipinti, in allo scorso anno, è da ritenere positiva la tenuta man di Philadelphia di mettere all’incanto, il 1° cosiddetto mercato liberista. Dal loro larga parte capolavori d’epoca impressionista e complessiva dei prezzi, la cui caduta pare es- novembre, una prima tranche della collezione pensiero prende le mosse la riflessio- post-impressionista, è stata fino ad oggi collo- sersi oggi fermata. Le aste infatti hanno comun- della società finanziaria. Si tratta di 283 lotti di ne di Okwui Enwezor, già direttore di cata nell’ex residenza di Albert Barnes (morto que superato le stime della prevendita. Segni modern & contemporary con un range compre- documenta 11, che sposa la visione nel ’51), nella periferia di Merion, in Pennsylva- di stabilità anche secondo il “Telegraph”, per il so tra i 500.000 e i 750.000 dollari. Gli altri ap- critica della dittatura del capitalismo nia. Ridotta sull’orlo della rovina, la collezione quale l’80% di venduto è un segnale positivo, puntamenti saranno il 6 dicembre prossimi e il globale, il concetto di “deterritorializ- sarà ora spostata, grazie all’intervento di una specie se registrato in un momento in cui la 12 febbraio 2010 con, rispettivamente, 30 e 500 zazione” e rileva sul fronte artistico cordata di benefattori, al centro di Philadelphia qualità dell’offerta non è proprio esaltante. Ma lotti, anche se qualitativamente di qualità e va- un senso di malessere diffuso e di nel nuovo Barnes 2.0, progettato da Tod Wil- per qualcuno la crisi c’è? Come no, per l’arte lore medio inferiore. Nell’asta di novembre sono attesa per una risposta ritardata a liams e Billie Tsien. Il collerico Barnes non ha contemporanea cinese. Secondo il sito di ana- in vendita 10 foto di Berenice Abbott, una serie un fallimento annunciato. mai voluto spostare la collezione, non si curava lisi di mercato www.artron.net, la riduzione del di Walker Evans e molte grafiche d’autore. In Ma quel che più conta è che Enwe- troppo di agevolarne il pubblico accesso e ave- volume d’affari dal 2007 ha raggiunto il 54%. verità non proprio l’esca più golosa per il merca- zor sostiene pienamente l’idea che va in odio le istituzioni culturali di Philadelphia. Non va meglio per i prezzi, calati del 66% se- to fiacco di questi tempi, che punta soprattutto lo scenario recente abbia indotto a Il nuovo edificio dovrebbe riprodurre in parte condo le stime della stessa fonte. alla qualità. una progressiva sovrapposizione dei la disposizione e le atmosfere della residenza piani economico, politico e culturale. originale, tuttavia non ha mancato di sollevare Come a dire che nessuno è innocen- polemiche il preventivo di spesa: 200 milioni di te di fronte alla crisi e “chi è senza dollari in tempi crisi sono parsi troppi. peccato...”.  84talenthunter Exibart.onpaper a cura di daniele perra Strinna Nasce a Padova nel 1982. Durante il corso all’Accademia di Belle Arti di Bologna trascorre un semestre all’École des arts décoratifs de Strasbourg, per poi frequentare il biennio specialistico di Progettazione e Produzione delle Arti Visive allo Iuav di Venezia. Ha partecipato a numerosi workshop tenuti da artisti, tra cui Jimmie Durham, Maja Bajevic e ZimmerFrei. Interessata alla trasformabilità dei linguaggi, sperimenta più mezzi come il video e l’installazione, ponendo sempre al centro della sua ricerca le trasformazioni del corpo e della materia nel tempo.

Hai partecipato a numerosi work- tradurre i sismogrammi dei terremo- shop con artisti. Quanto sono sta- ti più rilevanti avvenuti in Italia negli ti importanti per la tua formazio- ultimi cent’anni in musica, nell’intento ne? Che ricordi hai? di poter dare in qualche modo voce a Sono stati fondamentali. La possibili- ciò che è già stato. tà di lavorare, conoscere e confron- tarsi con artisti radicalmente diversi Usi diversi mezzi, come il video, è stata veramente stimolante. Aiuta l’installazione e il disegno. Per ad affrontare un argomento da più quali nutri particolare interesse? punti di vista, a non accettare un’uni- Ho avuto periodi in cui mi sentivo più ca visione delle cose. Tra i ricordi più affine a un mezzo piuttosto che a un altro, ma alla fine per me rimangono fondamentali l’idea e la sensazione a sinistra: Elisa Strinna, che voglio trasmettere, da qui deri- Sospensione, still da video, 2006. sotto: Elisa Strinna va il mezzo che scelgo di utilizzare. in collaborazione con Eva Il disegno è l’unico strumento che Cenghiaro, Wood Songs, installazione sonora, 2007. ritorna, è il punto di partenza, lo strumento che mi permette di fissa- re il processo, seguire e sviluppare  Che libri hai letto di recente? un antico spazio dome- il pensiero. Diciamo che comunque Monné, oltraggi, e provocazioni dello stico; quella di Gordon sono più attratta da mezzi in cui sia scrittore guineano Ahmadou Kourou- Matta-Clark a Siena: insito il movimento, tramite i quali è ma, L’affaire Moro di Leonardo Scia- amo questo artista e possibile provocare o evocare una scia e ora sto leggendo le Ricerche ho trovato la mostra trasformazione. filosofiche di Ludwig Wittgenstein. piuttosto esaustiva; Anish Kapoor a Berlino, C’è una tua opera a cui ti senti Che musica ascolti? un’intensa esperienza particolarmente legata? Me ne Dipende, ho uno strano rapporto con estetica. vuoi parlare? la musica. Ci sono lunghi periodi in Un’opera a cui sono particolarmente cui non ascolto nulla. Mi piace spa- Quali sono gli artisti legata è Wood Songs, un’installazio- ziare dalla musica classica a quella del passato per i quali ne realizzata in collaborazione con sperimentale in base ai miei stati nutri un particolare l’artista Eva Cenghiaro, composta d’animo. Sono molto esigente in fat- interesse? da una serie di dischi di legno che to di musica e spesso preferisco il Amo Marcel Duchamp vengono suonati da un giradischi. silenzio. e il suo ermetismo, Gor- Quest’opera, nata appunto durante il don Matta-Clark, il suo workshop che ho seguito con Jimmie Quali sono le città che consigliere- genio e il suo coraggio, Durham, ha segnato una svolta piut- sti di visitare e perché? Félix González-Torres tosto fondamentale nella mia ricerca. Ultimamente non ho viaggiato quanto e la poesia minimale Infatti è grazie a questo lavoro che vorrei. Ci sono città che ho amato di certi suoi interventi, ho cominciato a riflettere sulla pos- molto, come Praga, di cui adoro le Pasolini m’incanta per la profondità a che fare con l’arte. Infatti ho fre- belli sicuramente c’è Jimmie Dur- sibilità di poter trasferire in una ma- architetture, o Parigi, una grande visionaria ed epica dei suoi film, Jo- quentato prima il liceo artistico e poi ham: grazie a lui mi si è letteralmente nifestazione della cultura dell’uomo la metropoli densa di proposte culturali seph Beuys per il suo attivismo e il l’Accademia di Belle Arti. Terminata aperto un mondo, un nuovo modo di storia della natura. e poesia, e città dove vorrei andare suo interesse ai temi sociali, Ingmar l’Accademia, dopo un periodo di pau- guardare le cose. Anche l’ultimo wor- come Mosca, per poter cominciare Bergman per la profondità con cui sa, ho sentito il bisogno di continuare kshop a cui ho partecipato con Peter Che responsabilità ha oggi un ar- a conoscere la Russia; New York, di ha sondato l’animo umano, Bas Jan a mettermi in discussione, così ho Friedl alla Fondazione Spinola Banna tista? cui mi attrae la vita culturale; Città Ader e la sfida estrema ai limiti del deciso di iscrivermi al corso di Laurea è stata un’esperienza intensa, che mi Per quanto mi riguarda, un artista ha del Messico, che m’incuriosisce per corpo, Leondardo da Vinci e la sua Magistrale in Arti Visive allo Iuav. ha portato a riflettere profondamen- il compito di porsi delle domande e la le sue dimensioni; Istanbul... creatività versatile e sperimentale... te sulla responsabilità dell’artista. sua arte è una risposta o una messa Quanto la preparazione accademi- in questione di tali domande. Non I luoghi che ti hanno particolar- E i giovani a cui ti senti partico- ca influenza il percorso artistico Come descriveresti la tua ricer- esiste un unico modo di creare arte: mente affascinato? larmente vicino, artisticamente individuale? ca? ci sono artisti che scelgono di rac- Mi piacciono i luoghi freddi, silenziosi, parlando? È una domanda a cui non è facile Per quanto abbia sperimentato am- contare il mondo, altri che scelgono dove ci sono boschi con grandi alberi Ci sono diversi giovani artisti di cui mi rispondere. Credo che molte delle biti diversi, credo che ciò che ha di reinventarlo, altri che danno forma alti, luoghi aspri, rocciosi, dai climi ha incuriosito il lavoro, anche se in accademie italiane non abbiano fatto mosso la mia ricerca fino ad ora a sogni, ma credo che l’artista do- estremi come l’Isola di Faro dei film di realtà non saprei indicarne qualcuno del tutto i conti con la storia. Spes- sia una riflessione sul tempo. In una vrebbe essere consapevole del fatto Ingmar Bergman, ma amo anche le a cui mi sento particolarmente vici- so questo atteggiamento lascia poco prima fase mi sono concentrata sui che ogni scelta formale e di contenu- montagne con vista sul mare della Li- na. Ultimamente mi sono interessata spazio a una ricerca che abbia soli- limiti che determinano e costituisco- to da lui realizzata può contribuire a guria, luoghi da cui puoi contemplare a Nicola Uzunovski e al suo progetto de radici anche nel presente o che no l’esistenza, da qui per esempio determinare la visione e la lettura del un panorama ampio, godere di una di costruire dei soli artificiali in Fin- possa proiettarsi senza incertezze il mio video Sospensione, un lavoro mondo che ci circonda. Un’eccessiva visione d’insieme delle cose. landia, forse perché mi piacciono la nel futuro. Nello stesso tempo l’Ac- che nasce come interpretazione leggerezza spesso alimenta sistemi follia e il desiderio di sfida che questo cademia mi ha aiutato a coltivare una sull’esperienza dell’esistenza umana. di pensiero che, invece di arricchire, Quali sono le mostre che hai visi- progetto esprime, così come qualche passione per la conoscenza total- Successivamente mi sono avvicinata impoveriscono la produzione cultu- tato che ti hanno colpito? tempo fa mi colpì il lavoro di Robert mente disinteressata, spingendomi alle trasformazioni che il tempo pro- rale. Oggi purtroppo c’è la tendenza Nell’ultimo periodo ho visitato la Bien- Kusmirowski, DATAmatic880 alla ad approfondire ogni ricerca. Nel mio duce sul corpo umano e sulla mate- ad ammiccare a sistemi di potere nale di Venezia ma, a parte qualche Triennale di Torino, per la modalità caso ho sempre preferito restare in ria e ho cominciato a interessarmi che favoriscono l’individuo piuttosto padiglione, che ho trovato molto sti- quasi filologica di ricostruire un pas- qualche modo ai margini, mantenere alle tracce, ai segni, al linguaggio e che la collettività. E spesso il mondo molante, come quello ceco e slovac- sato disperso nelle ambiguità della una certa distanza. Forse è per que- alle diverse modalità di trasmissione dell’arte invece di opporsi a questa co con Loop di Roman Ondák, che ho guerra fredda. sto che, terminato il mio percorso, della memoria. In questo modo sono tendenza ne riproduce la struttura. vissuto come un’intelligente metafo- sentivo che gli strumenti che avevo nati lavori come Grandmother, un ri- ra, non l’ho amata molto. Mi è pia- Passiamo ora al tuo lavoro. Che non erano sufficienti, avevo bisogno tratto che si adegua al tempo vissuto Pensi di rimanere in Italia nei pros- ciuta abbastanza la mostra di Mona formazione hai? di mescolare i metodi, i saperi, così dal soggetto, o Sinfonie Sismiche, simi anni? Hatoum sempre a Venezia, per la La mia formazione è legata a studi mi sono iscritta a Venezia. l’ultima opera a cui mi sono dedica- Non credo. Sento il bisogno di viag- contestualizzazione delle sue opere in che hanno avuto più o meno sempre ta, in cui ho studiato un modo per giare.  Exibart.onpaper ou 85

ecco una selezione degli Exibart.point dove trovare Exibart.onpaper (se proprio siete così tirchi da non abbonarvi)

Alessandria - Zogra - Corso Roma 123 Milano - IMPRONTE - Via Montevideo 11 Roma - Fondazione Guastalla - Viale Regina Margherita 262 Alzano Lombardo (bg) - ALT ARTE LAVORO TERRITORIO - Via C. Acerbis 12 Milano - IULM - Via Carlo Bo 4 Roma - FRENGO’S MUSIC - via Della Lungaretta, 65 Ancona - ACRILICO CAFE - Corso Giuseppe Mazzini 89 Milano - ISTITUTO MARANGONI - Via Pietro Verri 4 Roma - FRENI&FRIZIONI - Via Del Politeama 4 Ascoli Piceno - LIBRERIA RINASCITA - Piazza Roma 7 Milano - LE BICICLETTE - Via Giovanni Battista Torti Roma - FUZZYBARBOTTIGLIERIA - Via Degli Aurunci 6 Asti - Fondo Giov-Anna Piras - Via Brofferio 80 Milano - LEFEL - Corso XXII Marzo 4 Roma - GALLERIA MARINO - 9 Bari - TAVLI BOOK - Strada Angiola 23 Milano - LIBRERIA DEL CASTELLO SFORZESCO - Piazza Castello Roma - GNAM BOOKSHOP ELECTA - Via Antonio Gramsci 73 Benevento - ARCOS - Corso Giuseppe Garibaldi Milano - LIBRERIA CLUP - Via Andrea Maria Ampère 20 Roma - HOBO - Via Ascoli Piceno 3 Benevento - PESCATORE - Via S. Pasquale, 36 Milano - LIBRERIA HOEPLI - SECONDOPIANO - Via Ulrico Hoepli 5 Roma - HOTELART - THE CRYSTAL BAR - Via Margutta 52 Bergamo - ARS ARTE+LIBRI - Via Pignolo 116 Milano - LIBRERIA L’ARCHIVOLTO - Via Marsala 2 Roma - IED - Via Alcamo 11 Bergamo - COFFE N TELEVISION - Via San Bernardino 22 Milano - LIBRERIA TIKKUN - Via Montevideo 9 Roma - INGRESSO PERICOLOSO - via Capo d’Africa 46 Bergamo - GAMEC - Via San Tomaso 52 Milano - LIBRERIA UTOPIA - Via Giovanni Ventura 5 Roma - ISICULT - Palazzo Taverna - Via Di Monte Giordano 36 Biella - CAF. CITTADELLARTE - Via G. B. Serralunga 27 Milano - LIFEGATE CAFE - Via Della Commenda 43 Roma - KOOB - Via Cardinale Ugo Poletti 2 Bologna - Art to Design - Via Porta Nova 12 Milano - MARGHERA37 - Via Marghera 37 Roma - LA CONCHIGLIA - Via Dei Pianellari 17 Bologna - BETTY & BOOKS - Via Rialto 23a Milano - MARSELLERIA - Via Paullo 12/A Roma - LA DIAGONALE - Via Dei Chiavari 75 Bologna - BRAVO CAFE - Vico De Gradi 4r Milano - MALO - Via Della Spiga 7 Roma - LA QUADRIENNALE DI ROMA - V.la Carpegna - p.zza di V.la Carpegna Brescia - DROPLAB - Corso Palestro 37/b Milano - MI CAMERA BOOKSTORE - Via Cola Montano Roma - LIBRERIA ARION VIAVENETO - Via V. Veneto 42 Bologna - IL LEONARDO - Via Guerrazzi 20 Milano - MILANOLIBRI - Via Giuseppe Verdi 2 Roma - LIBRERIA BORGHESE - Via Della Font. Di Borghese 64 Bologna - LA SCUDERIA - Piazza Giuseppe Verdi 2 Milano - MOM - viale Monte Nero, 51 Roma - Libreria Ferro di Cavallo - Via Del Governo Vecchio 7 Bologna - LEGGERE STRUTTURE - Via Ferrarese 169/a Milano - MONO - Via Lecco 6 Roma - LIBRERIA DEL CINEMA - Via Dei Fienaroli 31d Bologna - L’INDE LE PALAIS - Via De’ Musei 6 Milano - NABA - Via Carlo Darwin 20 Roma - LIBRERIA L’AVENTURE - Via Del Vantaggio 21 Bologna - MAMBO - BOOKSHOP - Via Don Giovanni Minzoni 4 Milano - NEON>FDV - Via Procaccini 4 Roma - LO YETI - Via Perugia 4 Bologna - MODO INFOSHOP - Via Mascarella 24/b Milano - OPEN CARE - Via Giovanni Battista Piranesi 10 Roma - KOOB - Via Cardinale Ugo Poletti 2 Bologna - NEON>CAMPOBASE - Via Francesco Zanardi 2/5 Milano - PAC - PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA - Via Palestro 14 Roma - MACRO - Via Reggio Emilia 54 Bologna - SESTO SENSO - Via Giuseppe Petroni 9c Milano - PALAZZO DELLE STELLINE - corso Magenta, 61 Roma - MANDEEP - Viale Dello Scalo San Lorenzo 55 Bologna - SUGAR BABE - Via San Felice 25d Milano - PALAZZO REALE - Piazza Del Duomo 12 Roma - MEL BOOKSTORE CAFFE’ - Via Nazionale 252 Bologna - VILLA SERENA - Via Della Barca 1 Milano - PAPER & PEOPLE - Via Friuli 32 Roma - MIA MARKET - Via Panisperna 225 Bolzano - CENTRO CULTURALE TREVI - Via Dei Cappuccini 28 Milano - PURPLE - c.so P.ta Ticinese, 22 Roma - MUSEO CARLO BILOTTI - Viale Fiorello La Guardia 4 Bolzano - GOETHE2 - Via Dei Cappuccini 26a Milano - RADETSKY - c.so Garibaldi, 105 Bolzano - LIBERA UNIVERSITA’ DI BOLZANO - Via R. Sernesi 1 Milano - REFEEL - Viale Sabotino 20 Roma - NECCI - Via Fanfulla Da Lodi, 68 Bolzano - MUSEION - Via Dante 6 Milano - Revel - Scalo d’Isola - Via Thaon Di Revel Genova 3 Roma - ODRADEK LA LIBRERIA - Via Dei Banchi Vecchi 57 Brescia - Punto Einaudi - Via Pace 16 Milano - RISTORANTE INDUSTRIA / SUPERSTUDIO - via Bugatti, 13 Roma - OFFICINE - Via Del Pigneto 215 Cagliari - EXMA’ - Via San Lucifero 71 Milano - S’AGAPO’ - Via Lodovico Il Moro 171 Roma - OPEN BALADIN - Via Degli Specchi 6 Cagliari - T HOTEL - Via Dei Giudicati Milano - SOTTOCORNONOVE STUDIOGALLERIA - Via P. 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PUGLISI COSENTINO - PALAZZO VALLE - Via Vittorio Emanuele II Milano - TAD - Via Statuto 12 Roma - RASHOMON - Via Degli Argonauti, 16 Catania - PAPINI - Corso Italia 78 Milano - Tokidoki Store - Corso Di Porta Ticinese 62 Roma - RGB46 - Piazza Di Santa Maria Liberatrice, 46 Catania - ZO - Piazzale Asia 6 Milano - TRACE [TRAS] - Via Savona 19 Roma - ROOM 26 - Piazza Guglielmo Marconi 31 Catanzaro - L’ISOLA DEL TESORO - Via Francesco Crispi 7 Milano - Venti - Via Celestino IV 9 Roma - RUFA - Via Benaco 2 Cesena - TEATRO VERDI - Via Luigi Sostegni 13 Milano - VISIONNAIRE DESIGN GALLERY - Piazza Cavour, 3 Roma - Said - Via Tiburtina 135 Chieti - OFF. CULTURALI - Via Papa Giovanni XXIII 14 Milano - WOK - Viale Col Di Lana, 5a Roma - SALOTTO42 - Piazza Di Pietra 42 Cinisello Balsamo (mi) - MUSEO DI FOTO. CONTEMP. - Via Frova 10 Modena – GALLERIA CIVICA - Corso Canalgrande 103 Roma - SCUDERIE DEL QUIRINALE - Via XXIV Maggio 16 Città della Pieve (PG) - IL GIARDINO DEI LAURI - Strada Statale Umbro Casentinese 80 Modena - CAFE’ LIVRE - Via Emilia Centro 103 Roma - SCUOLA ROM. DI FOTOGRAFIA - Via Degli Ausoni 7/a Codroipo (Udine) – VILLA MANIN - Piazza Manin, 10 Monfalcone (Gorizia) - GALLERIA COMUNALE - Piazza Cavour, 44 Roma - Secondome - Via Pianillari 26/27 Como - LIBRERIA DEL CINEMA - Via Mentana 15 Momigliano Veneto - Brolo Centro d’arte e cultura - Via Rozone e Vitale 5 Roma - SOCIETE LUTECE - Piazza Di Montevecchio 16 Cortina d’Ampezzo - LIBRERIA SOVILLA - Corso Italia 118 Montecatini Terme (pt) - BK1CONCEPTSPACE - Via Della Nievoletta 20 Roma - S.T. - Via Degli Ombrellari, 25 Daverio (va) - GALLERIA VILLA MOROTTI - piazza Montegrappa 9 Montepulciano (si) - Cantine Icario - Via delle Pietrose 2 Roma - SUPER - Via Leonina 42 Fabriano (an) - ELICA / FONDAZIONE CASOLI - Via Dante Alighieri 288 Montesilvano (Pe) Edicola Parole di Carta Viale Aldo Moro 32 Roma - TAD - Via Del 155a Firenze - ARTSTUDIO50 - Via dell’Agnolo 50/8 Napoli - CULTI SPA CAFE - Via Carlo Poerio 47 Roma - TEMPORARY LOVE - Via Di San Calisto 9 Firenze – BASE - Via Di San Niccolò 18r Napoli - FONOTECA- Via Raffaele Morghen 31 Roma - THE CRYSTAL BAR - HOTELART - Via Margutta 52 Firenze - CUCULIA - Via Dei Serragli 1r E 3r Napoli - IL PERDITEMPO - Via San Pietro A Maiella 8 Roma - Treebar - Via Flaminia 226 Firenze - ELIO FERRARO GALLERYSTORE - Via Parione 47 Napoli - INTRA MOENIA - Piazza Bellini 70 Roma - Tricromia Art Gallery - Via di Panico 35 Firenze - EX3 - Viale Donato Giannotti 81/83/85 Napoli - KESTE’ - Via San Giovanni Maggiore Pignatelli Roma - TUMA’S BOOK - Via Dei Sabelli 17 Firenze - G. CAFFE’ GIUBBE ROSSE - Piazza Repubblica13/14r Napoli - MADRE BOOKSHOP - Via Luigi Settembrini 79 Roma - VIVALIBRI - Piazza Di Santa Maria Liberatrice 23 Firenze - LEF - Via Ricasoli 105 Napoli - MANI DESIGN - Via S. Giovanni Maggiore Pignatelli 1b Roma - WHITEGALLERY - Piazza G. Marconi, 15/22 Firenze - Libera Accademia di Belle Arti - Piazza di Badia a Ripoli 1/A Napoli - NENNAPOP - Via Nardones 22 Roma - Wine Bar Camponeschi - Firenze - LIBRERIA CAFE’ LA CITE’ - Borgo San Frediano 20/r Napoli - NUOVO TEATRO NUOVO - Via Montecalvario 16 Roma - WONDERFOOL - Via Dei Banchi Nuovi 39 Firenze - LIBRERIA DEL PORCELLINO - Piazza Del Mercato Nuovo 1 Napoli - PAN BOOKSHOP - Via Dei Mille 60 Roma - Z20 - Via dei Querceti 6 Firenze - Strozzina - Palazzo Strozzi - Piazza degli Strozzi, 1 Napoli - PENGUIN CAFE - Via Santa Lucia, 88 Rosignano (li) - FUXYBAR - Marina Cala de Medici Firenze - TEATRO DEL SALE - Via De’ Macci 111r Napoli - TEATRO TINTA DI ROSSO - Via San Biagio Dei Librari 39 Rovereto (tn) - MART - BOOKSHOP - Corso Angelo Bettini 43 Firenze - Villa Romana - Via Senese 68 Napoli - TRIP - Via Giuseppe Martucci 64 Rovereto (tn) - NEROCUBOHOTEL - Via Per Marco Firenze - ROSS - Via Il Prato, 57 Novara - TEATRO COCCIA - Via Fratelli Rosselli 47 Rozzano (mi) - FONDAZIONE ARNALDO POMODORO - Via Adda 15 Firenze - SAN GALLO ART STUDIO - Via Fra’ Giovanni Angelico 5r Nuoro - MAN - Via Sebastiano Satta 15 San Candido - KUNSTRAUM - Via Peter Paul Rainer 4 Foggia - Libreria Ubik - Piazza Giordano 74 Orta San Giulio (no) - IlBox Motore per l’arte - via Olina 22 Sassari - LIBRERIA DESSì - Largo Felice Cavallotti 17 Foligno (pg) - CIAC-CENTRO ITALIANO ARTE CONTEMPORANEA - Via Del Campanile 13 Padova - CAFE AU LIVRE - Via Degli Zabarella 23 Gallarate (va) - CIVICA GALLERIA D’ARTE MODERNA - Viale Milano 21 Padova - GODENDA - Via Francesco Squarcione 4/6 Siena - ALOE&WOLF GALLERY - Via Del Porrione 23 Genova - C DREAM COSTA LOUNGE&BAR - Via XII Ottobre 4 Palagiano (ta) - GALLERIA D’ARTE PI GRECO - Via Montello 8 Siena - PUNTO EINAUDI - Via Di Pantaneto 66 Genova - IL TRIFOGLIO NERO - Piazza Matteotti 80r Palermo - KURSAAL KAHLESA - Foro Umberto I 21 Siena - SANTA MARIA DELLA SCALA - Piazza del Duomo, 2 Genova - LIBRERIA ELECTA - EINAUDI - Piazza Bellini 70 Palermo - LIBRERIA BROADWAY - Via Rosolino Pilo 18 Taranto - LIBRERIA DICKENS - Via Medaglie D’Oro 129 Genova - MENTELOCALE - Piazza Matteotti 5 Palermo - LIBRERIA MODUSVIVENDI - Via Quintino Sella 79 Terni - CAOS - CENTRO PER LE ARTI OPIFICIO SIRI - Viale Luigi Campofregoso 98 Genova - Vision Quest Contemporary Photography - Piazza Invrea 4R Palermo - PALAZZO RISO - Via Vittorio Emanuele 365 Terni - PLACEBO - Via Cavour 45 Genova - ZONAFRANCA - Via XXV Aprile 16 Palermo - Reloj - Via Pasquale Calvi 5 Torino - ARTBOOK LINGOTTO - Via Nizza 230 La Spezia - CAMEC - Piazza Cesare Battisti 1 Parma - FIACCADORI - Strada Al Duomo 8 Torino - ArteGiovane - Via Crescentino 25 La Spezia - LIBRERIA IL CONTRAPPUNTO - Via Galileo Galilei 17 Perugia - Galleria Miomao - via Podiani 19 Torino - CASTELLO DI RIVOLI - Piazza Mafalda Di Savoia La Spezia - PALAZZINA DELLE ARTI - Via Del Prione 236 Perugia - la libreria - Via Guglielmo Oberdan 52 Torino - COMUNARDI - Via Conte Giambattista Bogino 2 Livorno - FACTORY DESIGN - Via Monsignor F. Ganucci 3 Pesaro - ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL - Viale Trieste 20 Torino - FONDAZIONE 107 - Via Andrea Sansovino 107 Livorno - GISH - Via Della Posta 63 Pesaro - Centro Arti Visive Pescheria - Corso XI Settembre 184 Torino - Fondazione Merz - Via limone 24 Lucca - LU.C.C.A. - LUCCA CENTER OF CONTEMPORARY ART - Via Della Fratta 36 Pescara - ECOTECA - Via Giovanni Caboto 19 Torino - FONDAZIONE SANDRETTO - Via Modane 16 Lucca - PUNTO EINAUDI - Via San Girolamo 19 Pescara - PUNTO EINAUDI - Viale Guglielmo Marconi 4 Torino - GAM BOOKSHOP - Via Magenta 31 Mantova - CENTRO BOMA-BORSA - Piazza Vilfredo Pareto 1 Pisa - PALAZZO BLU - Via Pietro Toselli 29 Torino - IED - Via San Quintino 39 Matera - PALAZZO LANFRANCHI - Piazzetta Giovanni Pascoli Pistoia - PALAZZO FABRONI - Via Sant’Andrea 18 Torino - IKEBO’ - Piazza Cavour 2 Merano - KUNSTMERANOARTE - Via Portici 163 Poirino (to) - FONDAZIONE SPINOLA BANNA PER L’ARTE - Viale Banna Torino - ILTASTEBOOK - Corso Vittorio Emanuele II 58 Mestre (ve) – GALLERIA CONTEMPORANEO – Piazzetta Olivotti, 2 Pordenone - CAFFE LETTERARIO AL CONVENTO - P.za Della Motta 2 Torino - Km4 - Via San Domenico 14/15 Milano - 11 - Via Alessio Di Tocqueville 11 Prato - CENTRO PECCI - Viale Della Repubblica 277 Torino - LA DROGHERIA - Piazza Vittorio Veneto 18 Milano - ACCADEMIA DI BRERA - Via Brera 28 Reggio Emilia - Collezione Maramotti - Max Mara - via Fratelli Cervi 66 Torino - MOOD LIBRI&CAFFE - Via Cesare Battisti 3e Milano - ACCADEMIA DI BRERA 2 - Viale Marche 71 Reggio Emilia - LIBRERIA ALL’ARCO - Via Emilia A Santo Stefano 3d Torino - OOLP - Via Principe Amedeo 29 Milano - ANGEL ART GALLERY - Via Ugo Bassi 18 Reggio Emilia - LIBRERIA LA COMPAGNIA - Via Migliorati 1a Torino - Palazzo Bricherasio - Via La Grange 20 Milano - ARMANI\LIBRI - Via Alessandro Manzoni 31 Rimini - VELVET FACTORY - Via S. Aquilina 21 Torino - Rock’n’Folk - Via Bogino 4 Milano - ART BOOKBovisa - Via Lambruschini 31 Roma - 26cc - Via Castruccio Castracane 26 | 28a | 30 Torino - SCUOLA HOLDEN - Corso Dante 118 Milano - ART BOOK MILANO - Via Ventura 5 Roma - Accademia di belle arti - Via Di Ripetta 222 Torino - Wipe Out - Via Bellezia 15 Milano - ART BOOK TRIENNALE - Viale Emilio Alemagna 6 Roma - Accademia di Francia VILLA MEDICI - Viale Trinità dei Monti 1 Torino - YOU YOU - Piazza Vittorio Veneto 12f Milano - BOCCASCENA CAFFE - Corso Magenta 24 Roma - AGAVE BISTROT - Via Di 7a Traversetolo (pr) - FOND. MAGNANI-ROCCA - Via Fond. Magnani-Rocca 4 Milano - BONDBAR - Via Pasquale Paoli 2 Roma - ALTROQUANDO - Via Del Governo Vecchio 80 Treviso - ARCI TREVISO - Via Bolzano 3 Milano - BOOKS IMPORT - Via Achille Maiocchi 11 Roma - AMERICAN ACADEMY - Via Angelo Masina 5 Treviso - CODALUNGA - Via Vittorio Veneto Milano - CAFFE DEGLI ARTISTI - Viale Abruzzi 23 Roma - AMORE E PSICHE - Via Di S. Caterina Da Siena 61 Treviso - FABRICA - Via Ferrarezza Fraz. Catena Milano - CAFFE GIAMAICA - Via Brera 32 Roma - BAR A BOOK - Via Dei Piceni 23 Trieste - IN DER TAT - Via Diaz 22 Milano - CAFFETTERIA DEGLI ATELLANI - Via Della Moscova 25 Roma - BECOOL - Via Del Leone 10/11 Trieste - KAMASWAMI - Via San Michele 13 Milano - CCS - CENTRO CULT. SVIZZERO - Via del Vecchio Politecnico 3 Roma - BIBLI - Via dei Fienaroli, 28 Trieste - KNULP - Via Madonna Del Mare 7/a Milano - CHOCO CULT - Via Michelangelo Buonarroti 7 Roma - BODUM - Via Di San Francesco A Ripa 141b Udine - VISIONARIO - Via Fabio Asquini 33 Milano - CIBOH - Via Clusone (di fronte al civico 6) Roma - BOOK Á BAR presso Palaexpo - Via Nazionale 194 Venezia - CENTRO CULT. CANDIANI - Piazzale Luigi Milano - CRAPAPELADA - Via Savona 12 Roma - BOOKSHOP presso PalaExpo - Via Nazionale 195 Venezia - Fondazione Buziol - Cannaregio 4392 Milano - C-Zone - via Pestalozzi 4 Roma - BRASSERIE CO2 - Largo Del Teatro Valle 4 Venezia – GALLERIA A+A - San Marco 3073 Milano - DERBYLIUS - Via Pietro Custodi 16 Roma - CAFFE FANDANGO - Piazza Di Pietra 32 Venezia - I LOVE TOURISM - Piazza San Marco 71c Milano - Design library - Via Savona 11 Roma - CAFFELETTERARIO - Via Ostiense 95 Venezia - PEGGY GUGGENHEIM - BOOKSHOP - Dorsoduro 701 Milano - Docva - Via Giulio Cesare Procaccino 4 Roma - CAFFE UNIVERSALE \ ACANTO SPA - Via Delle Coppelle 16 Venezia - IMAGINA - Campo Santa Margherita (Dorsoduro) 3126 Milano - DOMUS ACADEMY - Via Giacomo Watt 27 Roma - CHIOSTRO DEL BRAMANTE - CAFFE - Arco Della Pace Venezia - IUAV Biblioteca Centrale, Tolentini - San Marco 1345 Milano - DREAM FACTORY - Corso Giuseppe Garibaldi 117 Roma - CIRCOLO DEGLI ARTISTI - Via Casilina Vecchia 42 Milano - ELECTA | KOENIG - Piazza Del Duomo 1 Roma - CIRCUS - Via Della Vetrina 15 Venezia - IUAV FACOLTA’ DI DESIGN E ARTI - Dorsoduro 2206 Milano - FASHION LIBRARY WORK - Via Vigevano 35 Roma - CONTESTA HAIR ROCK - Via Degli Zingari 9 Venezia - LIBRERIA DEL CAMPO - Campo S. Margherita 2943 Milano - FONDAZIONE PRADA - Via Antonio Fogazzaro, 36 Roma - DEGLI EFFETTI - Piazza Capranica 79 Venezia - LIBRERIA ED. CAFOSCARINA - Calle Foscari 3259 Milano - FOOD&DRINKS 35 - Via Panfilo Castaldi 35 Roma - DOP CONCEPT STORE - Via Urbana 25 Venezia - LIBRERIA MONDADORI - San Marco 1345 Milano - FORMA LIBRERIA - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 Roma - DOOZO - Via Palermo 51 Venezia - MUSEO CORRER - San Marco 52 Milano - FRANKLIN&MARSHAL - c.so P.ta Ticinese, 16 Roma - Èstile Bookstore - Via Chiana 15 Venezia - palazzo grassi - bookshop - Campo San Samuele 3231 Milano - FRIDA - via Antonio Pollaiuolo Roma - ETABLI - Vicolo Delle Vacche 9 Venezia - TOLETTA - Calle Della Toletta 1213 Milano - FRIP - c.so P.ta Ticinese, 16 Roma - FABRICA - Via Girolamo Savonarola 8 Verbania (vco) - CRAA - Corso Zanitello 8 Milano - HANGAR BICOCCA - Viale Sarca 336 Roma - Fafiuche - Via D. Madonna D. Monti 8 Verona - GHEDUZZI - Corso Sant Anastasia 7 Milano - IED - Via Pompeo Leoni 3 Roma - FAHRENHEIT451 - Campo De’fiori 44 Vicenza - LIBRARSI - Contrà Delle Morette 4 Milano - IED ARTI VISIVE - Via Amatore Antonio Sciesa 4 Roma - FONDAZIONE BARUCHELLO - Via Santa Cornelia, 695 Vittorio Veneto (TV) - CODALUNGA - Via Martiri Della Libertà 20 Hai un bar, una libreria, un ristorante di tendenza, un locale, una struttura ricettiva o turistica, una palestra, una beauty farm, un cinema, un teatro? Fidelizza la tua clientela distribuendo gratuitamente Exibart.onpaper. Diventa anche tu Exibart.point: http://point.exibart.com 86calendario Exibart.onpaper Exibart.agenda

Bologna +39 0532244949 Pordenone galleria artsinergy Campania www.artecultura.fe.it via dei cartari, 9 dal 24/10/2009 al 6/12/2009 [email protected] dal 5/12/2009 al 7/02/2010 +39 0683512663 Napoli Marco Tirelli Il Futurismo www.artsinergy.com Un inedito ciclo pittorico fatto ap- Modena nella Fotografia [email protected] dal 30/10/2009 al 28/02/2010 positamente per le sale della Otto Si tratta dell’unica mostra del Cen- David Maljkovic Gallery. Tre tele di grandissime dal 6/11/2009 al 10/01/2010 tenario che affronta il tema specifico Roma Susanne M. Winterling dimensioni nel cui interno si perce- La collezione don Casimi- dei rapporti intercorsi tra l’ambiente Riparte l’attività espositiva della pisce un nuovo spazio fatto di luce ro Bettelli. Opere inedite artistico della fotografia e il futuri- dal 7/11/2009 al 31/01/2010 Fondazione Morra Greco di Na- abbagliante che esce prepotente- da Fontana a Schifano smo inteso come approccio globale Apocalipse wow! poli che presenta i lavori di David mente da vani architettonici, o da La mostra presenta una selezione dell’arte, esulando quindi dalla mi- La mostra svela le forme e i colori Maljcovic e Susanne M. Winterling scale sospese nell’infinito. di opere inedite dalla collezione crosociologia del movimento fon- del pop surrealismo, del neo pop in una mostra curata da Gigiotto da martedì a sabato che Don Bettelli lasciò in eredità dato da Marinetti. Inoltre, la mostra e della urban art, correnti tenute a del Vecchio in dialogo con il col- ore 10.30-13 e 16-20 alla Curia Arcivescovile della città È in particolare l’unico evento pro- lungo alla larga dal sistema ufficia- lezionista Maurizio Morra Greco otto gallery - e che successivamente passò grammato a Firenze per celebrare le dell’arte sebbene estremamente che, con la sua fondazione nel via d’azeglio, 55 in comodato d’uso alla Galleria uno dei movimenti culturali più im- presenti nella vita quotidiana di palazzo Caracciolo d’Avellino, ha +39 0516449845 Civica di Modena - a distanza di portanti del nostro Novecento. ciascuno di noi sotto forma di pub- voluto rendere fruibile un nuovo www.otto-gallery.it dieci anni dalla prima rassegna palazzo della provincia blicità, fumetti, copertine di libri e spazio per l’arte contemporanea [email protected] dedicata alla raccolta, allestita alla corso giuseppe garibaldi, 8 dischi, spot televisivi, prime pagine a Napoli. Palazzina dei Giardini nell’inverno +39 0434231418 di giornali, vinyl toys, collezioni di dal lunedì al venerdì 10-14 Bologna del 1999. www.provincia.pordenone.it moda, oggetti e feticci buoni per le fondazione morra greco martedì - venerdì 10.30 - 13.00; [email protected] ultime tre generazioni, nuovi idoli largo proprio d’avellino, 17 dal 24/10/2009 all’ 1/12/2009 15.00 - 18.00 sabato, domenica e della comunicazione e del consu- +39 3336395093 Mirko Baricchi festivi 10.30 - 18.00 lunedì chiuso Udine mo di massa. www.fondazionemorragreco.com Fuori Tema festività 25 e 26 dicembre 2009, da martedì a domenica dalle [email protected] Secondo appuntamento a Bologna 1 gennaio 2010, 15.00 - 18.00 dal 14/11/2009 al 19/11/2009 16 alle 24. la biglietteria chiude per Mirko Baricchi, dopo la mostra visita guidata condotta dai curatori Renato Ingrao mezz’ora prima. chiuso il lunedì, il Napoli ‘La casa del custode’ presentata in sabato 28 novembre 2009, ore Presentazione 24, 25 e 31 dicembre, il 1 gennaio Galleria nel 2006. La mostra ‘Fuo- 15,30. ingresso gratuito, su pre- Saranno presentati l’artista Renato macro future - ex mattatoio dal 30/11/2009 al 30/12/2009 ri Tema’, creata dall’artista per gli notazione Ingrao e le sue opere. Il gallerista piazza orazio giustiniani, Giulio Paolini spazi della Galleria, sarà accom- galleria civica d’arte moderna Luciano Chinese e l’artista presen- +39 06671070400 La maestosa Sala della Meridiana pagnata da un video a cura di Pier palazzo santa margherita teranno l’opera con uno scambio www.macro.roma.museum del Museo Archeologico Nazionale Damiano Ori che verrà presentato corso canalgrande, 103 di opinioni. [email protected] di Napoli ospiterà una installazione venerdi 13 Novembre ore 18. + 39 0592032911 da martedì a sabato ore 16-19.30 del grande maestro Giulio Paolini. da lunedi a sabato 15.30-19.30 www.galleriacivicadimodena.it galleria nuovo spazio Roma L’esposizione è a cura di Anna l’ariete artecontemporanea - via [email protected] palazzo manin Mattirolo. Con questa importante d’azeglio via daniele manin, 8 dal 3/10/2009 all’ 8/11/2009 esposizione la Soprintendenza in- via d’azeglio, 42 +39 0432204163 Asdrubali | Giobbio tende riprendere quel ricco dialogo +39 3489870574 Friuli-venezia www.gabrius.com/nuovospazio | Vallini - Trittongo con l’arte contemporanea inau- www.galleriaariete.it [email protected] “Trittongo”, complesso di tre suo- gurato con le mostre su Damien [email protected] Giulia ni vocalici in una sola sillaba. Tre Hirst, Jeff Koons... e ospitate nelle artisti diversi per tecnica e poe- sale del piano terra del Museo. Ferrara Rosazzo (Udine) Lazio tica: romano il primo, torinese la dalle 9 alle 19.30. Arte e fede seconda, romano ma residente a chiuso martedì dal 19/12/2009 al 10/01/2010 all’Abbazia di Roma Torino il terzo. Un accostamento mann - museo Moira Ricci Rosazzo – Giorgio delle diversità che offre una totalità archeologico nazionale Cristian Chironi Celiberti dal 21/11/2009 al 10/01/2010 espositiva di sicura efficacia e di piazza museo nazionale, 19 Alla sua seconda edizione, Art Fall Dal 26 settembre 2009 Alessandro Bulgini - Vivo alta qualità. +39 081440166 presenterà il lavoro di alcuni dei al 6 gennaio 2010 Alessandro Bulgini con dodici ope- da lunedì a giovedì ore 17 - 20 www.archeona.arti.beniculturali.it/ protagonisti della giovane genera- re decide di testimoniare al Con- wunderkammern sanc_it/mann/home.html zione di artisti italiani che operano dotto C i dodici mesi di un anno via gabrio serbelloni, 124 nel campo delle arti visive e per- di “vita” lavorativa e artistica con +39 0686903806 Napoli formative. Una decina di artisti che facebook. www.wunderkammern.net si avvicenderanno al Padiglione su appuntamento wunderkammern@wunderkam- dal 22/10/2009 all’ 8/12/2009 d’Arte Contemporanea e al Museo condottoc mern.net Nanni Balestrini Giovanni Boldini e che hanno rac- via filippo re, 8a Cosaguardicosavuoivedere colto l’invito a mettere in gioco le +39 3283914501 Roma Un nuovo progetto creato da Bale- proprie modalità espressive, i pro- www.condottoc.com strini per le suggestive stanze del- pri immaginari ed esperienze per [email protected] dal 14/11/2009 al 14/03/2010 la Fondazione Morra, che fino al 8 realizzare progetti ad hoc nell’am- Boldini e gli italiani a Pari- dicembre si trasformano in dimora bito di una dimensione istituziona- Roma gi. Tra realtà e impressione provvisoria. le, nuova per molti di loro. Dart Chiostro del Bramante pre- fondazione morra da martedì a domenica 9.00- dal 29/10/2009 al 30/01/2010 senta per la stagione 2009-2010 palazzo bagnara 13.00 e 15.00-18.00 Alexander Calder una grande mostra dedicata a piazza dante, 89 pac - palazzo massari Monumental Sculpture Giovanni Boldini e agli artisti italia- +39 081454064 corso porta mare, 5 Una mostra di sculture monumen- ni, che soggiornano a Parigi nella www.fondazionemorra.org +39 0532244949 Orari: aperto tutti i giorni tali di Alexander Calder realizzate seconda metà del secolo XIX, a [email protected] www.artecultura.fe.it dalle 9 alle 12 e dalle15 fra il 1948 e il 1964. cura di Francesca Dini. [email protected] alle 18 martedì - sabato 10.30-19 dal martedì alla domenica dalle Emilia Romagna Abbazia di Rosazzo, e su appuntamento 10.00 alle 20.00 lunedì chiuso la Ferrara piazza Abbazia, 5 gagosian gallery biglietteria chiude un’ora prima via francesco crispi, 16 giovedì 24 dicembre 10.00-14.00 Bologna Manzano - Località dal 14/11/2009 al 6/12/2009 Rosazzo +39 0642746429 venerdì 25 dicembre 16.00-20.00 Zapruder www.gagosian.com lunedì 28 dicembre 10.00-20.00 dal 31/10/2009 al 4/12/2009 Info: 0432 759091 filmmakersgroup - Fault [email protected] giovedì 31 dicembre 10.00-17.00 Dany Vescovi / 334 6268296 Fault, la prima personale di ZA- venerdì 1 gennaio 10.00-20.00 In vacua floribus Ingresso: gratuito PRUDERfilmmakersgroup a cura Roma lunedì 4 gennaio 10.00-20.00 pa- Prima mostra personale bologne- www.abbaziadirosazzo.it di Maria Luisa Pacelli. Per l’occa- squa 4 aprile 10.00-20.00 lunedì se di Dany Vescovi dal titolo “In va- Ufficio Stampa sione ZAPRUDER ha creato una dal 29/10/2009 al 5/12/2009 dell’angelo 10.00-20.00 cua floribus”, artista milanese che Studio Dal Cero installazione stereoscopica su due Antonello Bulgini dart - chiostro del bramante da anni esplora la natura con una Comunicazione piani, un apparato di visione multi- Lucia Lamberti arco della pace, 5 pittura raffinata e profonda. Via Luxardo 32 stations affacciato sulle segrete Azione & Fecondazione +39 0668809035 martedì al sabato int. 5 35129 – Padova cose di un luogo chiuso, sulla ver- Due proposte pittoriche lanciano la www.chiostrodelbramante.it 10.00-12.30 tel: 049.2951044 tigine dello scivolamento dall’alto nuova sede romana di Artsinergy. [email protected] 16.00-19.30 fax: 049.2951044 al basso. Una stagione di doppie persona- galleria stefano forni e-mail: da martedì a domenica li con giovani autori italiani. Due Roma piazza cavour, 2 [email protected] 9.00-13.00 e 15.00-18.00 stanze, un unico spazio: un artista +39051225679 www.dalcerocomunicazione.it pac - palazzo massari in ogni stanza. Prima tappa con dal 21/10/2009 al 27/11/2009 www.galleriastefanoforni.com corso porta mare, 5 Antonello Bulgini e Lucia Lamberti Bruna Esposito [email protected] da lunedì a venerdì ore 16-19 Exibart.onpaper calendario 87 a cura di gianluca testa

Annie Ratti - Interior isola tiberina Tableau vivant” È un omaggio che venerdì - sabato 15:30 - 19:30 Ambienti, associazioni interiori, re- piazza fatebenefratelli, l’artista ha voluto dedicare alla dorothy circus gallery Monza gioni emozionali immediatamente www.isolatiberina.it strada che ne ospita lo studio, ri- via nuoro, 17 Fino al 14 febbraio 2010 non percepibili: la doppia persona- [email protected] evocando i tableaux vivants dei +39 0670391661 GLI ANNI 80 le di Bruna Esposito e Annie Ratti Carnevali romani di fine Ottocento www.dorothycircusgallery.com Il trionfo della scaturisce da un dialogo fitto e di- Roma in cui, in un grottesco ed etero- [email protected] pittura. Da Schifano luito nel tempo. geneo danzare e sfilare, gli artisti a Basquiat nuova pesa: dal lunedì al venerdì dal 25/10/2009 al 20/11/2009 animavano i saloni del Circolo Ar- Roma ore 10.30-13 e 15.30-19 trasteve- Fabrizio Dell’Arno tistico Internazionale la notte del re 259: su appuntamento Do ut des martedì grasso. dal 25/10/2009 al 15/01/2010 la nuova pesa centro lnaugurerà la galleria la mostra “do dal lunedì al venerdì dalle 14.00 Un segno nel Foro di per l’arte contemporanea ut des” di Fabrizio Dell’arno, nato alle 19.00 Cesare - Stephan , 530 a Sao Caetano do Sul (Sao Paulo, galleria valentina moncada Balkenhol - Sempre più +39 063610892 Brasile) nel 1977. via margutta, 54 La mostra è incentrata su un dialo- [email protected] white cube al pigneto +39 063207956 go tra archeologia e arte contem- via braccio da montone, 93 www.valentinamoncada.com poranea, attraverso un filo rosso Roma +39 3342906204 [email protected] di matrice simbolica che collega [email protected] scultura e architettura. Un corto Serrone della Villa Reale dal 22/10/2009 al 14/02/2010 Roma circuito che permette al pubblico (Viale Brianza, 2) Calder Roma di rileggere un luogo, quale il Foro e l’Arengario I suoi famosissimi mobile e stabi- dal 14/11/2009 al 15/11/2009 di Cesare, altamente significativo Orari: tutti i giorni dalle le, le sue sculture realizzate con dal 14/11/2009 al 31/01/2010 MAXXI vede la luce - Sasha nella storia di Roma. 10.00 alle 18.00; filo di ferro, i bronzi, le gouache, i Galileo: cose mai viste. Waltz - Dialoge 09 foro di cesare tranne il lunedì disegni e i dipinti ad olio, saranno Fascino e travaglio di Dopo 6 anni di lavori, il comple- via dei fori imperiali Ingresso: intero, 9 Euro; esposti in una rassegna che rico- un nuovo sguardo sul tamento del nuovo museo di arte ridotto, 7 Euro struirà le tappe fondamentali del mondo contemporanea di Roma, MAXXI, Catalogo: Silvana editoriale suo percorso artistico, curata da La mostra focalizza la propria at- concepito da Zaha Hadid, sarà Liguria www.glianni80.it Alexander S.C. Rower, presidente tenzione sulle osservazioni con- festeggiato con un’installazione Coordinamento della Fondazione Calder di New dotte da Galileo tra il 1609 e il coreografica di Sasha Waltz. Il Genova organizzativo York. La mostra è realizzata con 1610, proponendo al visitatore un suo progetto Dialoge 09 - MAXXI e promozione: CIVITA Terra Foundation for American Art percorso che permetta di immede- si vedrà unicamente a Roma per dal 12/11/2009 al 7/02/2010 Per informazioni: e grazie al sostegno di BNL e Lot- simarsi nell’esperienza di Galileo l’apertura straordinaria in antepri- Così vicina. Così lontana. tel. 02 43353522; tomatica cogliendone tutte le sue sfaccet- ma dell’edificio Arte in Albania prima [email protected] domenica, martedì, mercoledì e tature. 15 novembre ore 16 e ore 21 e dopo il 1990 Ufficio Stampa giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; tutti i giorni, lunedì escluso, dalle 9 maxxi - museo delle arti del xxi La mostra intende rappresentare CLP Relazioni Pubbliche venerdì e sabato: dalle 10.00 alle alle 19. chiuso natale e capodanno secolo per immagini i profondi cambia- Tel. 02.433403 22.30; lunedì chiuso palazzo della cancelleria via guido reni, 6 menti che l’avvento della demo- 02.36571438 palazzo delle esposizioni piazza della cancelleria +39 063210181 crazia ha determinato sulla società Fax 02.4813841 via nazionale, 194 www.maxxi.parc.beniculturali.it e sulla vita politica e culturale al- [email protected] +39 06489411 Roma [email protected] banese e i cambiamenti della vita www.palazzoesposizioni.it individuale e collettiva. [email protected] dal 28/10/2009 al 31/01/2010 Roma martedì-venerdì 9.00-19.00 Cinisello Balsamo Jan Fabre sabato e domenica 10.00-19.00 Roma Le temps empruntè dal 3/11/2009 al 17/01/2010 museo d’arte contemporanea dal 14/11/2009 al 2/05/2010 Jan Fabre, l’artista belga tra i più Niki de Saint-Phalle villa croce Fotografia astratta. dal 29/10/2009 al 23/12/2009 complessi e irriverenti della scena Per la prima volta in Italia una mo- via jacopo ruffini, 3 Dalle avanguardie Camere #9. Fagana - Fabre contemporanea, torna a Romaeu- stra presenta oltre 100 opere di +39 010580069 al digitale | Garutti | Nagasawa ropa con Le temps empruntÈ (Mu- Niki de Saint-Phalle, (Neuilly-sur- www.museovillacroce.it La mostra costituisce un amplia- Fagana non è un nome esotico e seo Carlo Bilotti), una mostra che Seine, 1930 - San Diego, 2002), [email protected] mento di quella già presentata a nemmeno un cognome misterioso. ne ripercorre la carriera di artista pittrice, scrittrice, performer che ha Verona nell’autunno 2008 e com- è la sigla di una famiglia di artisti visivo e uomo di teatro attraverso legato il suo nome a un percorso Genova prende opere di artisti italiani e che non sono parenti tra loro: Fa- i suoi schizzi e le opere di dieci artistico straordinario che va oltre stranieri appartenenti alle collezio- bre, Garutti, Nagasawa. grandi fotografi -tra cui Robert le classificazioni e le mode, e si dal 23/10/2009 al 10/12/2009 ni del Museo che datano dagli anni da martedì a sabato, dalle 16.30 Mapplethorpe e Helmut Newton-, e mescola con una vita tumultuosa e Sancho Silva Trenta del Novecento ai primi anni alle 19.30 con Orgy of Tolerance il suo ultimo affascinante: un’energia che ritro- Per questa terza personale da del Duemila. ram - radio arte mobile lavoro, sorprendente, graffiante e viamo in tutte le sue opere, dalle Pinksummer Sancho Silva adotte- da martedì a domenica 10-19; via conte verde, 15 pieno d’ironia (Teatro Olimpico). policrome sculture (Nanas) al fa- rà un approccio differente, non si giovedì 10-23. chiuso lunedì +39 064940893 da martedì a domenica ore 9.00 mosissimo giardino dei Tarocchi di concentrerà sugli elementi struttu- museo di fotografia contempo- www.radioartemobile.it - 19.00; la biglietteria chiude alle Capalbio. rali inviluppanti e elusivi, bensì su ranea - villa ghirlanda [email protected] ore 18.30; lunedì chiuso; chiuso tutti i giorni 10 - 20 (la bigliette- quello che è al centro, vale a dire via giovanni frova, 10 25 dicembre e 1 gennaio ria chiude un’ora prima) lunedì gli oggetti che interagiscono diret- +39 026605661 Roma museo carlo bilotti - aranciera chiuso tamente con il nostro quotidiano. www.museofotografiacontempo- di villa borghese museo fondazione roma Semplici oggetti industriali come ranea.org dal 4/11/2009 al 31/01/2010 viale fiorello la guardia, 4 via del corso, 320 uno scopa o una forchetta, ma an- info@museofotografiacontempo- Disegno e Design www.museocarlobilotti.it +39 066786209 che oggetti astratti come un nume- ranea.org Brevetti e Creatività [email protected] www.fondazioneroma.it ro o un’opera d’arte. Progetti che italiani [email protected] potrebbero essere definiti oggetti- Milano Organizzata dalla Fondazione Roma specifici. Valore Italia - che opera per la va- Roma dal martedì al sabato, 15.00-19.30 dal 19/11/2009 al 17/01/2010 lorizzazione del design italiano e dal 30/10/2009 al 23/01/2010 pinksummer - palazzo ducale Abitanti del museo n.2 la realizzazione dell’Esposizione Kilian Rüthemann il 2/11/2009 piazza giacomo matteotti, 28r Emilio Tadini Permanente del Made in Italy - la Double Rich Oltre la mostra #2 +39 0102543762 Il secondo appuntamento del nuo- mostra si concentra su un aspetto Per questa prima mostra italiana 4 appuntamenti per appassionati e www.pinksummer.com vo ciclo di mostre, Gli Abitanti del poco noto, eppure fondamentale, l’artista ha ideato una serie di nuo- curiosi di storia dell’arte: testi, im- [email protected] Museo, sarà dedicato a un grup- della cultura industriale italiana: vi lavori per la Sala Elvetica. Il ca- magini e filmati per approfondire 4 po di opere di Emilio Tadini, Color come nasce un oggetto? E come talogo verrà pubblicato in collabo- grandi mostre in corso a Roma. & Co. del 1969, Archeologia del si evolve il suo progetto? La cre- razione con la Kunsthaus Glarus, museo dell’ara pacis Lombardia 1973, Museo dell’uomo del 1974 atività al servizio della produzione che ha presentato una sua mostra lungotevere in augusta, e L’occhio della pittura del 1978, Bergamo industriale: è questo il punto di par- la scorsa primavera, e il Museum +39 0682059127 esposte dagli anni Settanta ad tenza della mostra, che intende fo- für Gegenwartskunst di Basilea, www.arapacis.it oggi in mostre personali e colletti- calizzare l’attenzione sugli aspetti dove esporrà nel 2010. [email protected] dal 4/11/2009 al 10/01/2010 ve presso importanti musei. Karin Andersen progettuali che precedono la rea- lunedì - venerdì ore 10-13/15-18 da martedì a sabato, 10.30-12.30, Hotel d’Hiver lizzazione di un oggetto. sabato ore 15-19 Roma 15.30-19.00 museo dell’ara pacis chiuso domenica e festivi e dal Al rientro dalle recenti esperienze fondazione giorgio marconi lungotevere in augusta, 24.12.2009 al 6.1.2010 dal 31/10/2009 al 16/01/2010 di curatela per il progetto GEMINE via alessandro tadino, 15 +39 0682059127 istituto svizzero - villa maraini Silvia Idili / David MUSAE e per la collettiva presso +39 0229419232 www.arapacis.it via ludovisi, 48 Stoupakis - Rubedo LAB 610 XL, passando per VE alla www.fondazionemarconi.org [email protected] +39 06420421 Si ispira all’alchimia la prima mo- Ca d’Oro come guest artist nella [email protected] www.istitutosvizzero.it stra della stagione 2009-2010 di mostra dedicata a Bill Viola, a VR Roma [email protected] Dorothy Circus Gallery: il simbo- per la 4a edizione di VideoArt Ye- Milano lismo del “rosseggiare della vita” arBook, approda finalmente a Ber- dal 22/10/2009 al 23/11/2009 Roma come completamento dell’anima gamo presso Traffic Gallery dal 29/10/2009 all’ 11/11/2009 Doug Aitken - Frontier umana. Le personali del geniale martedì-sabato 10-13 16-19 Beauty Farm. La bellezza traffic gallery Installazione progettata a Roma dal 26/10/2009 al 30/11/2009 Stoupakis e della promettente Idili del corpo tra idealizza- dall’artista californiano Doug Ai- Luigi Ontani - mar’ DEI gut- evocano l’ultimo stadio dell’opus via san tomaso, 92 zione e ossessione tken per la terza edizione del pro- tAvi. Tableau vivant alchemico, la “rubedo”. +39 0350602882 L’idea della mostra è quella di getto Enel Contemporanea. “mar” DEI guttAvi. Luigi Ontani - martedì - giovedì 15:30 -19:30 www.trafficgallery.org scandagliare, attraverso la testi- [email protected] monianza di una quindicina di ar 88calendario Exibart.onpaper tisti contemporanei, lo statuto del- ne attraverso le loro testimonianze +39 0258316316 Birmania, colti attraverso l’obietti- la Bellezza oggi nell’arte, sospesa Twister dirette. www.areab.org vo di uno dei maestri del fotogior- soprattutto tra ossessione e idea- È un grande progetto della deutsche bank [email protected] nalismo, premiato già due volte lizzazione. rete Musei Lombardia per piazza del calendario, 3 con il World Press Photo Awards, il tutti i giorni dalle 14 alle18 l’Arte contemporanea per la Milano premio Nobel della fotografia. fondazione durini progettazione, produzione Milano da martedì a domenica h 9.30- via santa maria valle, 2 e acquisizione di interventi dal 9/11/2009 al 27/11/2009 19.30 giovedì h 9.30-22.30 lunedì +39 028053029 artistici site specific/site rela- dal 10/11/2009 al 10/12/2009 Nessuno È più dove voleva h 14.30 - 19.30 la biglietteria www.fondazionedurini.com ted e di un intervento artisti- Jacqueline Devreux - essere / Niemand ist mehr chiude un’ora prima [email protected] co in rete. Exposition des Travaux dort, wo er hin wollte palazzo della ragione Civici Musei di Milano con recents Saranno 6 gli artisti tedeschi che piazza dei mercanti, 1 Milano il Museo del Novecento, Il La prima personale Italiana dell’Ar- esporranno, per la prima volta in +39 0552395252 FAI con la Villa e la Colle- tista belga. Circa 20 lavori attra- Italia, installazioni, videoproiezio- dal 10/11/2009 al 21/03/2010 zione Panza, la Fondazione verso i quali l’artista, che siano ni e fotografie che affrontano, da Milano Brera e la guerra Stelline di Milano, la Galleria volti, figure o bambini, evidenzia diversi punti di vista, il tema della La salvaguardia delle opere della del Premio Suzzara (MN), la l’influenza ricevuta nella sua for- riunificazione tedesca. dal 12/11/2009 al 30/01/2010 Pinacoteca e delle principali isti- GAM Civica Galleria d’Arte mazione e dalla fotografia e dal tutti i giorni 10-19. Takako Kimura tuzioni museali milanesi durante il Moderna di Gallarate (VA), cinema, trasferendo sulle tele un galleria ccf - palazzo delle Nippon All Stars primo e il secondo conflitto bellico. la GAMec Galleria d’Arte immaginario album di famiglia con stelline L’opera di Kimura È il risultato di 8.30 -19.15 da martedì a domeni- Moderna e Contemporanea colori quasi monocromatici. corso magenta, 63 un minuzioso processo di aggre- ca (la biglietteria chiude 45 minuti di Bergamo, il MAM Museo da martedì a sabato ore 10-13 e +39 027769171 gazione che genera forme uniche, prima) d’Arte Moderna e Contem- 15-19 domenica su appuntamento www.goethe.de/milano ideali e stilizzate, in cui le singole pinacoteca di brera poranea di Gazoldo degli galleria l’immagine [email protected] identità sembrano dialogare, unirsi, via brera, 28 Ippoliti (MN), il Museo Civico via fiori chiari, 12 fondersi e collaborare al raggiungi- +39 02722631 Floriano Bodini di Gemonio +39 0236562022 Milano mento di una unità superiore. www.brera.beniculturali.it (VA), il Museo d’arte con- www.gallerialimmagine.com da lunedì a venerdì [email protected] temporanea di Lissone (MI) [email protected] dal 27/10/2009 al 15/11/2009 ore 10-13 e 15.30-19.30 e il Premio Nazionale Arti Vi- Olivo Barbieri sabato su appuntamento Milano sive Città di Gallarate Milano Site specific_Milano 09 zonca & zonca Capofila di Progetto Prima tappa del progetto A Diffe- via ciovasso, 4 dal 26/11/2009 al 23/12/2009 GAM Civica Galleria dal 22/10/2009 al 30/11/2009 rent Altitude di Olivo Barbieri e +39 0272003377 Carlo Zanni d’Arte Moderna Kate Lyddon - Happiness Ron Zacapa, un viaggio fotografi- www.zoncaezonca.com Flying False Colors Viale Milano 21 – 21123 Prima mostra personale in Italia co che racconta alcune delle più [email protected] Flying False Colors (The Sixth gallarate (VA) della giovane artista inglese Kate interessanti città italiane viste da Day) si ispira liberamente a I Tre Tel +39 0331.791266 Lyddon, nata nel 1979, già presen- una prospettiva insolita - dall’alto Milano Giorni Del Condor (1975) diretto info@artecontemporanea- te nella Saatchi Gallery. In mostra di un elicottero, all’altezza delle da Sydney Pollack, uno dei pri- lombardia.it saranno presentati una selezione nuvole. dal 29/10/2009 al 23/12/2009 mi film di spionaggio a suggerire Segreteria Organizzativa di opere su tela e su carta realiz- da martedì a domenica ore 10.30- Thomas Bayrle il collegamento tra le operazioni Fondazione Stelline zate per l’occasione. 20.30; giovedì ore 10.30-23.00 Produzione Bayrle militari segrete degli Stati Uniti e il Corso Magenta 61 dal lunedì al sabato triennale - palazzo dell’arte Il progetto espositivo concepito controllo della produzione di petro- 20123 Milano dalle 10-12.30 / 15-19.30 viale emilio alemagna, 6 dall’artista per Cardi Black Box, lio in Medio Oriente. Tel +39 0245462.437 galleria davide di maggio +39 02724341 giunta alla sua quinta mostra marselleria permanent info@artecontemporanea- viale monza, 10 www.triennale.it dall’apertura, È una reinterpre- exhibition lombardia.it 39 0239663874 [email protected] tazione della grande personale, via paullo, 12 a Ufficio Stampa www.galeriedavidedimaggio.com punto chiave per lo sviluppo della +39 0276394920 Twister, Rete Musei [email protected] Milano sua carriera, che l’artista presentò www.marselleria.com Lombardia per l’Arte nel 1968 a Milano, negli spazi della [email protected] Contemporanea Milano dal 13/11/2009 al 14/11/2009 Galleria Apollinaire. Lucia Crespi Ottava Asta Little Nemo da martedì a sabato 10-19 Milano tel. 289415532-0289401645 dal 9/11/2009 al 15/11/2009 Oltre 700 lotti all’incanto sui miti lunedì chiuso [email protected] Livio Senigalliesi della letteratura popolare del XX cardi black box dal 3/11/2009 al 12/12/2009 Regione Lombardia Freedom Day. Secolo composti da: rari libri del corso di porta nuova, 38 Charles Moody Leandro Diana 1989 Berlino anno zero ‘900 e prime edizioni autografe; +39 0245478189 Borderland tel 026765.2117-026765.2374 22 immagini in b/n di Livio Senigal- illustrazioni originali; disegni ori- www.cardiblackbox.com Circa trenta dipinti, di piccolo e Leandro_dianaregione. liesi in mostra su una ricostruzione ginali per cartoni animati; tavole [email protected] medio formato, costituiscono il lombardia.it del Muro di Berlino. Live painting di originali dei maestri del fumetto e nucleo della mostra di Charles Giona Bernardi il giorno dell’inau- fumetti da collezione. Milano Moody intitolata Borderland.Que- gurazione. ag22 della rovere Düsseldorf. Qui a Milano innalze- sti lavori propongono un’originale tutti i giorni 24h su 24 via alserio, 22 dal 12/11/2009 al 29/01/2010 ranno due torri di vedetta del muro rilettura di fotogrammi catturati da via sirtori +39 0245498776 We can be heroes: di Berlino, quelle che sorvegliava- rotocalchi o da programmi televi- via giuseppe sirtori, 32 www.artgatemilano.com just for one day no l’area circostante. sivi trasformati in visioni dai colori [email protected] Otto giovani artisti, selezionati da tutti i giorni 24 h su 24 liquidi e avvolgenti. Milano Andrea Bruciati, provenienti dalla quartiere isola da martedi a sabato 10-13 e 15-19 Milano fondazione Bevilacqua La Masa e corsoveneziaotto dal 5/11/2009 al 31/12/2009 dalla NABA. Milano corso venezia, 8 Luciano Ventrone - Istan- dal 10/11/2009 al 22/11/2009 da martedì a venerdì ore 14-19 +39 0236505481 tanee di luce Patrizia Comand - Angeli. sabato su appuntamento dal 26/10/2009 al 25/11/2009 www.corsoveneziaotto.com Reduce da grandi successi in- Streghe e prostitute galleria 1000eventi Gianluca Capozzi [email protected] ternazionali (Londra, New York, Un percorso figurativo forte, tutto via luigi porro lambertenghi, 3 Frame Store Washington), Luciano Ventrone ri- al femminile quello dell’artista mi- +39 0266823916 Frame: fermo immagine, attimo Milano torna ad esporre nella nostra sede lanese Patrizia Comand che espo- www.1000eventigallery.it congelato, perdurare di un istante milanese, regalando al pubblico ne allo SBLU_spazioalbello le sue [email protected] irripetibile, un atomo del dovun- dal 17/11/2009 al 9/01/2010 l’emozione di ritrovarsi di fronte a opere, alcune delle quali presenta- que, nel tempo e nello spazio. E ad Davide Tranchina - Big Bang nuovi capolavori. te per la prima volta in Italia: Visio- Milano incarnare, o meglio, disincarnare Davide Tranchina presenta un ci- da martedì a sabato 10-13 15-19 ni oniriche che riprendono temi ed questo dovunque, niente si presta, clo di opere inedite con cui l’artista studio forni iconografie dell’antico. dal 27/11/2009 al 14/02/2010 oggi, meglio della Rete. sperimenta un diverso impiego del via fatebenefratelli, 13 tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00; Yayoi Kusama mar-sab 10.30-13.00/15.00-19.00 medium fotografico, più concettua- +39 0229060126 mattina su appuntamento; sab/ I want to live forever galleria artra le e volto a esplorare nuove possi- www.galleriaforni.it dom h. 15.00/19.00 Un evento unico, in esclusiva as- via francesco burlamacchi, 1 bilità espressive. [email protected] sblu soluta per l’Italia, dedicato alla pro- +39 025457373 da martedì a sabato, dalle 15.00 alle via antonio cecchi, 8 tagonista indiscussa dell’arte con- [email protected] 19.00. chiuso domenica e lunedì. Milano +39 0248000291 temporanea giapponese. Oltre a nicoletta rusconi www.sblu.it dipinti figurativi e astratti di recente Milano corso venezia, 22 dal 12/11/2009 al 7/12/2009 [email protected] realizzazione, sculture di grandi +39 02784100 Michael Rotondi dimensioni e installazioni create il 24/11/2009 www.nicolettarusconi.com Roll Over Rotondi Milano nell’ultimo decennio, sarà esposta I like Tuesdays - Sguardi [email protected] Come suggerito dal titolo, imme- una selezione di disegni formativi sul Contemporaneo diata È la visione dello scorrere dall’ 11/11/2009 al 31/01/2010 risalenti agli anni ‘50 e ‘60. Tobias Rehberger Milano di immagini, oggetti, opere e teo- Steve McCurry - Sud-Est lunedì 14.30-19.30 martedì, Un ciclo di sei incontri organizzati rie disparate, che nella mostra di La mostra propone un’eccezionale mercoledì, venerdì, sabato e un martedì al mese da Deutsche dal 10/11/2009 al 15/11/2009 AREA B ci riportano ad un grande raccolta di quasi 200 scatti che ac- domenica 9.30-19.30 giovedì Bank che vedranno ospiti d’ecce- Freedom Day. La zona. amore dell’artista: la musica, in compagnano il visitatore in un rac- 9.30-22.30 zione tra cui critici, artisti e studio- Tra le tori di vedetta particolare quella che ha segnato conto, che si snoda in un percorso pac - padiglione si confrontarsi con Frank Boehm, all’Isola le ultime generazioni. dove volti, colori, paesaggi e luci, d’arte contemporanea curatore della Deutsche Bank Col- I Fehlstelle sono un collettivo di da lunedì a venerdì ore 10-17 pervasi da una magica atmosfera, via palestro, 14 lection Italy, sui temi di maggiore artisti, ex studenti di Thomas Ruff area b segnano l’identità di paesi come +39 0276020400 attualità legati all’arte contempora- presso la celebre scuola d’arte di via cesare balbo, 3 l’Afghanistan, l’India, il Tibet, la www.comune.milano.it/pac nea per proporre spunti di riflessio- Exibart.onpaper calendario 89 a cura di gianluca testa

Torino barocchi tra arte e design che ha +39 091320532 porli nei modi creativi del nostro Piemonte animato tra primavera ed estate il www.palazzoriso.it tempo o per dibattere argomenti dal 7/11/2009 al 23/12/2009 capoluogo salentino con mostre, [email protected] ancora oggi di grande attualità. Torino Nadia Ayari conferenze e dibattiti, riprenderà accademia di belle arti I dipinti di Nadia Ayari danno ad ottobre con un ciclo di eventi Palermo via ricasoli, 66 dal 30/10/2009 al 31/12/2009 un’interpretazione per immagini espositivi e performativi a cura dei +39 055215449 Greenhouse (Autumn) di alcune delle questioni più con- Cantieri teatrali Koreja di Lecce dal il 10/11/2009 www.accademia.firenze.it Bonetto | Toffolini | Viale troverse che circondano il mondo titolo “I guerrieri della bellezza”. I giovedì di Riso #5 [email protected] Negli spazi interni del Parco Arte islamico e i conflitti medio orientali: Protagonisti: Romeo Castellucci/ Continuano gli incontri del giovedì Vivente, nell’ambito dell’Art Pro- sono rappresentazioni simboliche Societas Raffaello Sanzio, Cesare pomeriggio con gli Amici del Mu- Firenze gram diretto da Piero Gilardi, di situazioni politiche globali. La Ronconi e Mariangela Gualtieri/Tea- seo Riso, organizzati dal Settore inaugura Greenhouse (Autumn), sua capacità di presentare idee tro Valdoca, Antonio Annichiarico, Educazione. Tra ottobre e dicem- il 10/11/2009 la terza mostra del ciclo espositi- altamente provocatorie in un modo Francesco Schiavulli/Omaggio a bre una serie di appuntamenti, I musei. Collezioni contro vo, a cura di Claudio Cravero, che aperto È reso possibile dall’ uso Jean Fabre. ospitati presso la Cappella dell’In- esposizioni? prende spunto, sia nel nome sia della pittura: attraverso le immagi- cantieri teatrali koreja coronazione e in altre sedi istitu- Nell’ambito di: L’arte contempora- concettualmente, dalla struttura ni può suggerire questioni che ver- via guido dorso, 70 zionali cittadine, consentiranno di nea. Questioni in agenda: ciclo di ospitante: la serra. Attraverso diffe- rebbero considerate oltraggiose se +39 0832242000 approfondire temi e suggestioni incontri con il pubblico a cura di renti processi e pratiche artistiche espresse diversamente. www.teatrokoreja.it legati alle attività del Museo o al Maria Grazia Messina (Università esplorati nei lavori di Diego Bonet- mercoledì-sabato ore 15.30-19.30 [email protected] lavoro di artisti e curatori coinvolti di Firenze). L’intento È quello di to, Nicola Toffolini e Laura Viale, la luce gallery nei vari progetti. presentare al pubblico una rifles- collettiva intende tracciare un am- corso san maurizio, 25 palazzo chiaramonte-steri sione sulle questioni portanti del pio paesaggio di interpretazioni del www.lucegallery.com Sicilia piazza marina, 61 contesto in cui oggi si attua il nes- vivente, del reale e del naturale. [email protected] so produzione/recezione dell’ope- dal mercoledì al venerdì dalle Catania ra d’arte. 15.00 alle 18.00 sabato e domeni- Torino Toscana cinema odeon ca dalle 12.00 alle 19.00 dal 14/11/2009 al 14/03/2010 piazza degli strozzi, pav - parco d’arte vivente dal 4/11/2009 al 30/06/2010 Burri e Fontana Campi Bisenzio +39 055214068 via giordano bruno, 31 Rob Pruitt Materia e Spazio +39 0113182235 Rob Pruitt, alla sua seconda per- L’evento ha la particolarità di pro- dal 27/10/2009 all’ 8/01/2010 www.parcoartevivente.it sonale a Torino, presenta presso porre, vis a vis, i capolavori dei Alessandro Mencarelli Firenze [email protected] gli spazi espositivi della Galleria due maestri, opere attentamente Sidi dal 18 al 21 febbraio 2010 Franco Noero un progetto articola- selezionate per documentare un In mostra l’installazione composta ARTOUR-O il MUST Torino to in tre fasi, a partire da settembre arco temporale che vede entrambi da opere fotografiche dislocate nel MUSeo Temporaneo 2009 fino a marzo 2010. impegnati con vigore nell’afferma- grande atrio ed in altri spazi della Grand Hotel Minerva - il 27/11/2009 da giovedì a sabato ore 15-19 zione delle due distinte poetiche: il sede Patrizia Pepe. Il titolo, SIDI, Inaugurazione galleria franco noero primato della materia per Burri e la È la coniugazione di un incontro; A cento anni dalla morte di Cesare site specific concezione spaziale per Fontana. Sidi, cittadino senegalese che vive Lombroso, fondatore dell’antropo- piazza santa giulia, 5 dal martedì alla domenica 10- in Italia, e Alessandro Mencarelli, logia criminale, si riallestisce quindi +39 011882208 13.30; 16.00-19.30 il sabato sino si sono conosciuti in carcere, un il “suo” museo, unico al mondo. Le www.franconoero.com alle 21.30; chiuso il lunedì; apertu- detenuto e il suo legale. collezioni comprendono preparati [email protected] re straordinarie su prenotazione dal lunedì al venerdì 9.30/12.30 anatomici, disegni, fotografie, cor- fondazione puglisi cosentino - - 14.30/18.30 solo su appunta- pi di reato e produzioni artigianali Verbania palazzo valle mento e artistiche, anche di pregio, rea- via vittorio emanuele ii, 120 patrizia pepe lizzate da internati nei manicomi e dal 31/10/2009 al 20/12/2009 +39 0957152228 via piero gobetti, 7/9 da carcerati. Urs Lüthi www.fondazionepuglisicosentino.it +39 055874441 dal lunedì al sabato 10.00-18.00 Art is the better life [email protected] www.patriziapepe.com (chiuso la domenica) La mostra, una sorta di retrospetti- [email protected] Piazza Santa Maria Novella, museo di antropologia crimina- va sui generis voluta dall’artista, è Catania Firenze le cesare lombroso stata realizzata grazie a importanti Firenze Organizzazione: via pietro giuria, 15 collaborazioni con il Kunstmuseum dall’1/11/2009 all’1/12/2009 Ellequadro Events srl +39 0116708195 di Lucerna, con la Galleria Lelong Fortino #1 - Christian dal 26/10/2009 al 16/11/2009 Palazzo Ducale 44/46 - www.museounito.it/lombroso di Zurigo e con Kunst Meran di Andersson - Three steps Alain Bonnefoit Genova Merano. to Rockefeller Le Charme du Sumi-e tel. 010 247 45 44 Torino da mercoledì a venerdì ore 14-19.30 Attraverso le sue opere, Anders- Personale di Alain Bonnefoit. Per- fax 010 247 44 75 sabato e domenica ore 11 - 19.30 son analizza i codici e i modelli formance dell’artista sulla Tecnica 348 3358530 dall’8/11/2009 al 16/01/2010 craa - centro ricerca arte attuale effimeri e transitori della nostra Sumi-e. www.artour-o.com Latifa Echakhch / Lili Rey- percezione. Talora si tratta di una da lunedì a sabato 10-13 e 16-16 [email protected] naud-Dewar - The Pursuit corso zanitello, 8 vera e propria messa in scena galleria tornabuoni of Pleasure +39 0323503249 realizzata mediante l’uso di effetti borgo san iacopo, 53r Il progetto espositivo, dedicato www.craavillagiulia.com ottici o di “giochi di prestigio” fina- +39 055284720 Firenze alla città e al quartiere multietnico [email protected] lizzati a perturbare il senso della www.galleriatornabuoni.it di Barriera, è realizzato in dialo- realtà dell’osservatore. [email protected] dal 29/10/2009 al 5/12/2009 go dall’artista marocchina Latifa fondazione brodbeck arte Julian Rosefeldt Echakhch (El Khnans,1974, vive a Puglia contemporanea Firenze Ian Tweedy Parigi e a Martigny), che presenta via gramignani, 93 Apre il nuovo Centro per l’Arte una installazione di sculture, e la Lecce +39 0957233111 il 9/11/2009 Contemporanea di Firenze con la francese Lili Reynaud- Dewar (La www.fondazionebrodbeck.it Elinor Carucci doppia personale di due artisti rap- Rochelle, 1975, vive a Parigi), che dal 10/11/2009 al 19/11/2009 [email protected] Elinor Carucci’s Family presentativi di contesti e linguaggi propone il video di una performan- I guerrieri della bellezza Un ciclo di incontri dedicati all’arte diversi della scena internazionale: ce ambientato nello spazio insie- - Teatro della Valdoca / Palermo della fotografia, a cura della Fon- Julian Rosefeldt e Ian Tweedy, a me a due nuove sculture. Antonio Annichiarico dazione Studio Marangoni. cura di Lorenzo Giusti e Arabella lunedì - venerdì ore 10-13/15-18 La rassegna Super sentieri neo- dal 13/11/2009 al 28/02/2010 galleria dell’accademia Natalini. sabato ore 15-19 barocchi tra arte e design che ha Essential Experiences via ricasoli, 58-60 dal mercoledì al sabato, dalle chiuso domenica e festivi e dal animato tra primavera ed estate il Essential Experiences, che ospi- +39 0552388612 11.00 alle 19.00; domenica dalle 24.12.2009 al 6.1.2010 capoluogo salentino con mostre, ta oltre venti tra i maggiori artisti www.polomuseale.firenze.it/ 10.00 alle 18.00. chiuso il lunedì e associazione barriera conferenze e dibattiti, riprenderà del panorama contemporaneo accademia/ il martedì via crescentino, 25 ad ottobre con un ciclo di eventi e presenta tre nuove produzioni [email protected] ex3 - centro per l’arte contem- +39 0112876485 espositivi e performativi a cura dei commissionate da Riso a Dennis poranea www.associazionebarriera.com Cantieri teatrali Koreja di Lecce dal Oppenheim, Pedro Cabrita Reis e Firenze viale donato giannotti, 81/83/85 [email protected] titolo “I guerrieri della bellezza”. Richard Nonas, affronta fondamen- +39 0550114971 Protagonisti: Romeo Castellucci/ tali questioni etiche che riguardano il 9/11/2009 www.ex3.it Torino Societas Raffaello Sanzio, Cesare il concetto di “creazione” e il tema Firenze passatista. [email protected] Ronconi e Mariangela Gualtieri/Tea- della responsabilità dell’artista, la Un argomento ancora dal 29/10/2009 al 10/01/2010 tro Valdoca, Antonio Annichiarico, capacità di coinvolgere il visitatore aperto / Il futuro del Firenze Lawrence Weiner Francesco Schiavulli/Omaggio a nel suo viaggio di interpretazione contemporaneo La Fondazione Merz presenta un Jean Fabre. dei grandi temi esistenziali - quali Nel quadro del progetto regionale dal 28/10/2009 al 28/11/2009 progetto speciale dell’artista con- ex convento di san francesco il trascorrere del tempo, la morte, toscanaincontemporanea2009 e Mark Lewis cettuale Lawrence Weiner pensato della scarpa la solitudine, l’identità, l’amore - at- in coincidenza col centenario del- Un’ampia rassegna delle più im- appositamente per gli spazi della via giuseppe palmieri, 6 traverso segni, simboli e metafore, la nascita del Futurismo (1909), portanti produzioni di Mark Lewis Fondazione. al tempo stesso semplici e com- l’Accademia di Belle Arti di Firenze (Hamilton, Canada, 1958), prota- martedì - domenica ore 11-19 Lecce plesse. ha elaborato il progetto Futurismo gonista del Padiglione Canada alla fondazione merz ore 10-20 da martedì a domenica, oggi: un programma di iniziative 53a Biennale di Venezia. Nata dalla via limone, 24 dal 13/11/2009 al 14/11/2009 10-22 giovedì e venerdì. chiusura che se da un lato intendono verifi- collaborazione con il MAN di Nuo- +39 01119719437 I guerrieri della bellezza il lunedì care la vitalità di quell’avanguardia ro, dove ha inaugurato nel maggio www.fondazionemerz.org - Teatro della Valdoca / riso - museo d’arte contempo- nell’arte contemporanea dall’altro del 2009, la mostra è a cura di Cri- [email protected] Valentina Valentini ranea - palazzo belmonte riso prendono spunto da episodi storici stiana Collu e Saretto La rassegna Super sentieri neo- via vittorio emanuele, 365 del Futurismo fiorentino per ripro- 90calendario Exibart.onpaper

Cincinelli, con il coordinamento di After Utopia. Alberto Salvadori. A view on Brazilian con- Trentino-alto Svizzera Francia dalle 10 alle 17, esclusi la dome- temporary art nica e il martedì. Il percorso espositivo analizza Adige museo marino marini l’arte brasiliana come se fosse un Lugano Villerupt France e Bolzano palazzo del tau riflesso della propria identità d’ori- dal 25 Ottobre 2009 al 21 Lussemburgo piazza di , gine, un effetto che ha superato febbraio 2010 CINEMA ITALIA. dal 20/11/2009 al 20/12/2009 +39 055219432 qualsiasi stereotipo stabilito e poi Corpo Automi Robot. Expositions Brigitte Niedermair www.museomarinomarini.it conferito dalla cultura europea. Tra arte scienza de PG BAROLDI Madame Hirsch [email protected] tutti i giorni, ore 10.00-19.00, e tecnologia Villerupt dal 30 ottobre al 15 Mostra fotografica. Niedermair ha chiuso il martedì Guardami. Il volto novembre seguito la signora a St. Moritz, Cala c.arte prato e lo sguardo Lussemburgo dal 19 Firenze di Volpe fino al ballo dell’opera di centro per l’arte contempora- nell’arte 1969-2009 novembre al 15 dicembre; Fino al 17 gennaio 2010 Vienna. L’artista l’ha ritratta nella nea luigi pecci Realtà manipolate. sua casa durante le feste di Pasqua viale della repubblica, 277 Come le immagini e di Natale in un’ambientazione che +39 05745317 ridefiniscono ricorda le imponenti scenografie di www.centroartepecci.prato.it il mondo un teatro. Con occhio attento Bri- [email protected] gitte Niedermair coglie il punto di contatto fra voluta artificiosità e Prato assoluta naturalezza, creando cosÌ un diario di immagini al contempo dal 14/11/2009 al 31/01/2010 Museo d’Arte, Riva Caccia 5 spettacolari e semplici. Getting nowhere Villa Ciani, Parco Civico martedì-domenica 10.00-18.00 Voglio essere proprio qui Informazioni e prenotazioni giovedì 10.00-22.00 lunedì chiuso Spazio del vivere. Architettura Tel.:+41 (0)58 866 72 14 museion come lo spazio abitato dal sogget- Fax: +41 (0)58 866 74 97 via dante, 6 to in quel dato momento. [email protected] +39 0471312448 da martedì a sabato ore 14-19 www.mda.lugano.ch Vernissage 30 Ottobre www.museion.it galleria gentili 2009 alle 18.30 (Villerupt) [email protected] via del carmine, 11 Museo Cantonale d’Arte, Vernissage +39 0574606986 Lugano 19 novembre 2009 alle orario: tutti i giorni Rovereto www.galleriagentili.it tel. + 41 91 9104780 ore 12.30 (Commissione 10.00 - 20.00, [email protected] fax + 41 91 9104789 Europea) e alle 18.30 giovedì 10.00 - 23.00. dal 30/10/2009 al 17/01/2010 [email protected] (Istituto Italiano di Cultura Lunedì chiuso Kendell Geers San Giovanni Valdarno www.museo-cantonale-arte.ch del Lussemburgo) biglietti: Biglietto (valido Irrespektiv Ingresso ridotto al Museo Hotel de Ville de Villerupt per un mese): 5,00 € intero; Il titolo, una parodia il termine dal 24/10/2009 al 6/01/2010 d’Arte per la mostra “Cor- (Francia) - Commissione 4,00 € ridotto (studenti “retrospettiva”, esprime immedia- Tra terra e tempera. po, automi, robot. Tra arte, Européenne et Bibliotheque universitari e convenzioni); tamente il tono della mostra e la Pittura e Scultura a scienza e tecnologia” pre- de l’Istituto Italiano di 3,00 € ridotto scuole pone all’insegna dell’impegno po- confronto attraverso i sentando il biglietto d’in- Cultura (Lussemburgo); CCCS - CENTRO litico e della provocazione. Maestri del Rinascimento gresso del Museo Cantonale Festival du Film DI CULTURA da martedì a domenica 10.00 - 18.00 Filippo Brunelleschi e Donatello a d’Arte de Villerupt, CONTEMPORANEA ven. 10.00 - 21.00 lunedì chiuso confronto in una mostra dedicata 6, rue Clémenceau STROZZINA - PALAZZO mart al primo Rinascimento. Le opere BP 30 - F-54190 STROZZI corso angelo bettini, 43 della mostra esposte in rapporto Tel: 0033382894022 Piazza Degli Strozzi 1 +39 0464438887 10-20 lunedì ore 10-13 alla collezione del Museo della www.festival-villerupt.com (50123) www.mart.trento.it padova fiere Basilica tra cui l’Annunciazione Commissione Européenne Info: +39 0552776461 [email protected] via niccolò tommaseo, 59 dell’Angelico, una delle tre dipinte et Istituto Italiano di [email protected] +39 049840111 dall’artista con quelle del Prado e Cultura - Ambasciata www.strozzina.it www.padovafiere.it di Cortona. Completa la mostra un Veneto d’Italia itinerario nel territorio del Valdarno Padova 7, rue Marie-Adelaïde, alla scoperta delle opere rinasci- L- 2128 Venezia Firenze mentali. Visibili per la prima volta dal 24/10/2009 al 28/11/2009 Tel: 003522522741, Fino al 22 novembre 2009 al pubblico: un’opera dello Scheg- Carola Faller-Barris segreteria.iiclussemburgo@ FRANCA BATICH dal 12/12/2009 al 6/01/2010 gia, fratello di Masaccio, che sarà Dimore esteri.it Astratti e Teatri Networking 2009 - Back to donato in occasione della mostra L’artista nata a Friburgo, lavora ART&FORTE the present alla città di San Giovanni Valdarno, con una tecnica disegnativa abba- PG BAROLDI 30 giovani artisti toscani presen- ed una scultura quattrocentesca di gliante, tanto analitica e pungente 32e Edition Festival du teranno, all’interno di una grande Madonna con Bambino scoperta in da rendere visionarie e surreali le Film Italien de Villerupt installazione, una selezione di im- Valdarno. sue opere. Nella prima mostra per- e LUSSEMBURGO magini frutto di un lavoro di ricerca da mercoledì a domenica, ore sonale in Italia, presenta un gran- Commissione Européenne negli archivi fotografici toscani. 10.00/13.00-14.30/18.30 lunedì e de disegno a matita su legno di et Istituto Italiano di Cultura dal mercoledì al sabato, dalle martedì chiuso cm. 300x618 e una serie di disegni 11.00 alle 19.00; domenica dalle museo della basilica su carta di cm. 150x120. 10.00 alle 18.00. chiuso il lunedì e di santa maria delle grazie da martedì a sabato ore 15,30 il martedì piazza masaccio, 9 - 19,30 domenica e lunedì su traverso il lavoro di quattro giovani ex3 - centro per l’arte contem- www.museodellabasilica.it appuntamento artisti- fotografi internazionali, la ri- poranea fioretto arte cerca del sovra sensibile mediante viale donato giannotti, 81/83/85 Viareggio associazione culturale gli strumenti del visibile. +39 0550114971 riviera albertino mussato, 89a da martedì a sabato 10-14 e 15-19 Orari: Da martedì a venerdì www.ex3.it - [email protected] dal 12/11/2009 al 13/12/2009 +39 0498758625 jarach gallery 15-20, sabato e domenica Lorenzo Viani www.fiorettoarte.com campo san fantin (san marco), 1997 11-20 e su appuntamento. Lucca La Collezione Bargellini [email protected] +39 0415221938 e altre testimonianze Chiuso lunedì www.jarachgallery.com Giudecca 795 Art Gallery dal 14/11/2009 al 6/12/2009 Riemerge, per essere presentata Padova [email protected] Patrizia Dottori prima a Firenze e poi a Viareg- Fondamenta S.Biagio, 30133 Venezia Living the apple gio, la Collezione Bargellini con dal 27/10/2009 all’ 1/03/2010 Verona Tel (+39) 340.8798327 Il Lu.C.C.A. sarà parte attiva del lo straordinario corpus di opere di Zaha Hadid [email protected] Lucca Digital Photo Fest con l’in- Lorenzo Viani, occasione imper- Sarà una vera e propria grande dal 21/11/2009 al 31/01/2010 www.giudecca795.com stallazione “Living the apple” di dibile per ammirare anche dipinti installazione la mostra personale Hermann Nitsch Patrizia Dottori, che prenderà vita quali Zingare e Vecchi pescatori, di Zaha Hadid, ospite d’onore del- I luoghi inediti dell’OMT nell’area lounge, e con una proie- quest’ultimo pietra miliare della va- la quarta edizione della Biennale A distanza di due anni dalla mostra zione video del vincitore del Photo sta produzione dell’espressionista Padova internazionale di Architettura “Bar- che ha illustrato l’aspetto dramma- contest della scorsa edizione (sala toscano, non più esposto dopo la bara Cappochin”. tico e performativo dell’azionsmo videoarte). monografica allestita nel lontano dal 12/11/2009 al 16/11/2009 tutti i giorni tranne i lunedì non fe- viennese stavolta, sempre con dal martedì alla domenica ore 1915 al Palazzo delle Aste di Mi- Arte Padova 2009 stivi dalle ore 9.00 alle ore 18.00. l’ausilio critico di Danilo Eccher, 10.00 - 19.00 lano. Arte Padova 20a Edizione ospiterà, palazzo della ragione Boxart mette in mostra il poco noto lu.c.c.a. - lucca center ore 9-13 (da martedì a giovedì), circa 130 tra le più quotate galle- piazza delle erbe, ma notevole apparato teorico-visi- of contemporary art 9-13; 16-19 (venerdì), 16-19 (sa- rie italiane affiancate da una se- +39 0498205006 vo di Nitsch, gli scritti di architettu- via della fratta, 36 bato e domenica), chiuso lunedì. lezione di opere di alto livello che padovacultura.padovanet.it ra, musica, filosofia. +39 0583571712 gamc - galleria d’arte moderna spazieranno dall’Espressionismo [email protected] da martedì a sabato 10-12.30 e www.luccamuseum.com e contemporanea al Surrealismo, dal Futurismo al 15.30-19.30 [email protected] palazzo delle muse Dadaismo, dal Cubismo all’Astrat- Venezia boxart gallery piazza giuseppe mazzini, 22 tismo, fino a giungere allo Spaziali- via dei mutilati, 7a Prato +39 0584966343 smo, all’arte Concettuale, alla Pop dal 31/10/2009 al 31/12/2009 +39 0458000176 www.gamc.it Art e non solo. Il mistero del mondo www.boxartgallery.com dal 24/10/2009 al 14/02/2010 [email protected] venerdì, sabato e domenica ore Il Mistero del Mondo esplora, at- [email protected] Exibart.onpaper rimandi 91 rimandi.

CRISTINA IGLESIAS timbro sul passaporto, sarebbe stato e i materiali “poveri” che adopera per L’idea di un’evanescenza dell’immagi- In sintesi, ciò che fece Morris in Mir- [continua da pag. 66] meno generoso. costruire i suoi lavori, sia per la volontà ne costituisce uno dei cardini attraverso rorFilm del 1969, realizzando le parole Ogni sciabordio è portato da una fon- “Punto di arrivo e punto di partenza”, ha d’inserirvi una propria visione del mon- il quale si compie la ricerca dell’artista. della Repubblica di Platone (“Basta che tana naturale. Una fontana che, presa defi nito l’antologica il direttore del Ma- do, graffi ante e ironica. Alcune fi gure presentano parti traspa- tu prenda uno specchio e lo volga da dalla vegetazione, sale di quota in quo- dre, Eduardo Cicelyn. E, tra quei corsi [stefano riba] renti, in certi casi a ricordare la loro ogni parte. Rapidamente creerai il sole, ta, nell’alto del volume della Fondazio- e ricorsi storici di cui i napoletani - Vico alterità, il loro appartenere a un’altra i corpi celesti, la terra”), quarant’anni ne, spingendo sempre l’occhio verso un docet - sembrano avere il copyright, ELIzABETh NEEL dimensione, e in altri a porre l’accento dopo riaccade a Mestre. Con marmo, altrove di purezza. chissà che tra un settennato non ci [continua da pag. 69] sulla pratica pittorica, sulla sua capa- carta bianca e fotografi ca, il magma pri- [ginevra bria] scappi un Clemente ter... Così, mentre l’immagine va in fumo e si cità di far emergere e rendere visibile, [anita pepe] traduce in “pura visibilità”, tra le nebbie anche solo velatamente. Laddove le mordiale della storia dell’arte. AwAKE AND DREAM delle sue pennellate, ora decise, ora fi gure risultano ben defi nite, il senso [beatrice benedetti] [continua da pag. 66] CANDIDA höFER evanescenti, astrazione e fi gurazione si di sospensione e mistero è conferito Ma soprattutto non mancheranno di [continua da pag. 67] attaccano o si danno la mano, collido- dall’orizzonte favolistico e irreale nel wILLIAM E. JoNES emozionare i cultori di una sensualità Negli scatti meditati di Höfer, la luce no o armonizzano, in un gioco pittorico quale sono immerse. [continua da pag. 71] più sottile i gioielli proto-modernisti della che segna i dettagli riempie lo spazio complesso, in cui è rinnegata ogni qual- La ricchezza e la complessità di questi Non ci si sente forse un po’ colpevoli collezione: sei disegni a fi rma Kazimir ma invita allo stesso tempo a entrare, sivoglia forma di ortodossia. elementi costituisce la trama invisibile di e complici di un potere indiscreto che Malevic e una Composizione spaziale a percorrere i lunghi corridoi del Laz- [santa nastro] Filippo La Vaccara. Una trama che ap- non lascia zone d’ombra? “Ogni sguar- datata 1927-31 di Katarzyna Kobro. zaretto di Santa Maria della Pace e a paga la vista e coinvolge le facoltà im- do sarà una tessera nel funzionamento [pericle guaglianone] sedersi sui palchi del Teatro San Car- EMRE hüNER / JoNATAh MANNo maginative; una trama dalla quale è un globale del potere”, scrive Foucault. . Per godersi uno spettacolo, quello [continua da pag. 70] grande piacere lasciarsi avviluppare. lo [antonella palladino] TRANSITIoNS dell’architettura. L’installazione To a burning house set [matteo meneghini] [continua da pag. 66] [irene tedesco] it on fi re, composta da un tappeto di Nell’opera della giovane artista la tela asfalto e da una maquette ottenuta dal- EVA E FRANCo MATTES CINDy ShERMAN è trascinata dal ritmo cromatico delle MELANIE GILLIGAN / SAM LEwITT la ripetizione di un pattern decorativo di [continua da pag. 70] [continua da pag. 72] fi gure e intrisa di vitale espressionismo; [continua da pag. 68] produzione industriale, si focalizza su Eva e Franco Mattes rimettono in di- Cindy Sherman non la pensa così. Anzi, con Barbeito l’atmosfera si raffredda e Mentre Capitalismo affronta le proprie un subdolo “inquinamento ideologico” scussione proprio queste considera- nel suo eterno gioco teatrale ed ecces- l’immaginario compositivo si frammenta nevrosi, magari danzando o ripetendo che condiziona la nostra libertà esteti- zioni: se infatti reinscenare nel mondo sivo rivive in mille epoche e in mille per- in traiettorie grafi che. Con fi gure dissol- ossessivamente alcuni concetti-chiave ca, ipotecando la creatività con un si- sintetico di Second Life performance sonalità diverse, dall’adolescente alla te su un paesaggio in pixel. dell’economia politica, lo spettatore stema chiuso di possibilità. culto quali Imponderabilia di Marina casalinga. Cogliendo in ogni donna una [federica bianconi] assiste a uno psicodramma dai toni Perisphere tira dunque le somme di Ambramovic e Ulay o lo Sparo di Chis parte di sé. intimistici, quasi bergmaniano, scritto questo nostro improvviso risveglio in Burden equivale alla blasfemia per i [chiara ciolfi ] PIERo GoLIA / FABIAN MARTI dall’artista canadese utilizzando diverse un “mondo nuovo”. Un’antologia mini- profani della Net Art, cosa potranno dire [continua da pag. 67] tecniche compositive, dalla redazione ma sulla dimensione esistenziale del i burberi storici dell’arte a proposito dei AIRSwAP Ma proprio la precaria confusione che di articoli alla scrittura per fi ction, dalla rischio: scoperta, sofferenza, desiderio, frammenti, gli Stolen Pieces, sottrat- [continua da pag. 73] caratterizza il loro incontro indurrebbe narrativa ai testi di canzoni. previsione, sorpresa. Familiarity with ti (da opere di Alberto Burri, César, Rapporti femminili complessi in Martina a mantenere più miti consigli critici al I tre episodi compongono un lungo today is the best preparation for the Andy warhol e Joseph Beuys, solo riguardo. programma televisivo che sarà visibile future. per citarne alcuni) nel corso degli ultimi Poiana, con un abito dal vezzoso dé- [luca arnaudo] anche su Youtube. [simone frangi] quindici anni ai più prestigiosi musei di cor sulla schiena, che va a zonzo per [nicola davide angerame] mezzo mondo? E di un Mickey Mouse la città fotografata da Sabrina Ruggeri, FRANCESCo CLEMENTE MAIA SAMBoNET suicida impiccato? nella ragazza ricamata da Rita Casdia [continua da pag. 67] ChRIS CACCAMISE [continua da pag. 70] [renata mandis] fi no al tra(n)sferimento perMacro da un Una monografi ca non celebrativa, s’è [continua da pag. 68] Le atmosfere fantascientifi che, l’uso os- sesso all’altro, in una zona di passaggio spesso detto durante la presentazione “Mi piace l’idea di lavorare sulla ri-pro- servante degli artifi ci del disegno, la co- ALEx BELLAN / ANToNIo GUIoTTo come l’aereoporto di Trans.it, un pene (anche per evitare che il panegirico duzione della quotidianità”, dice l’artista. struzione di universi paralleli, avvalorati [continua da pag. 71] di plastica su una gonna non a caso di dell’ospite si trasformasse nel peana del “Oggetti banali resi complessi. Prende- ulteriormente dall’uso attento della pa- Nel Blind Melon Lyrics Dyptich, parte colore rosa femmineo e gay, e, all’oppo- padrone di casa). Ma che in ogni caso re un’idea concretizzata in un oggetto, rola, avvicinano notevolmente la ricer- della serie The Lyrics Songs, ispirata sto della femminilità facilmente acqui- convalida per i più fegatosi “misoparte- farla tornare un’astrazione e poi ri-co- ca di questi due artisti. Anche laddove ad alcuni musicisti suicidi, la sovrappo- stabile di Iabo, con il simbolo dell’euro nopeisti” (abbondanti, ça va sans dire, struirla in un oggetto tutto nuovo”. l’uno prediliga la fi gurazione e l’altra in- sizione di testi stampati crea una satu- e della vagina posti a contrasto sullo fra gli autoctoni) il teorema secondo il L’altro protagonista della mostra sono i vece la declini in favore della geometria razione grafi ca che è assieme cover e quale solo chi va via dal Golfo fa fortu- prefi ssi ‘ri-’, ‘re-’. Ri-assemblare, ri-co- e delle sue affascinanti trame. diario parzialmente obliato. stesso piano. na, e vi torna da fi gliuol prodigo. Specie struire, re-interpretare. Le opere dell’ar- [santa nastro] [gianluca d’incà levis] Una formula “unconventional and easy”. nel caso in cui di Americhe ne abbia (ri) tista americano non corrispondono mai Per portare l’arte oltre la serialità della trovate ben due: una oltreoceano, l’altra all’immagine reale del modello. Non po- FILIPPo LA VACCARA ITALo zUFFI produzione. su un suolo natio che forse, senza quel trebbero, sia per la tecnica artigianale [continua da pag. 70] [continua da pag. 71] [irene tedesco]

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Foto di Foto Gea Casolaro - "Fare Immagini" - reportage inedito - 2009

Con questo progetto di Gea Casolaro per Exibart.onpaper, la nostra testata saluta la Biennale - che in questi giorni chiude i battenti - e ripercorre i giorni dell’opening dello scorso giugno attraverso un obiet- tivo che inquadra obiettivi. In un dispiegarsi metafotografico attraverso opere, mostre, padiglioni… Exibart.onpaper edizione straordinaria fotofinish 93 94hostravistoxte Exibart.onpaper 94hostravistoxte Exibart.onpaper Il bell’Alain di Marco Senaldi

 … non è Delon (74), ancora pronto a far note 15 Tesi sull’arte contemporanea (www. fraintendimento bello e buono. Beckett non è neo cui Badiou ha del resto di recente dedicato comparsate persino nella trash tv italiana (ah, lacan.com/frameXXIII7.htm) e a presentarle solo molto di più, ma la sua invenzione specifica il libretto Petit panthéon portatif (La fabrique che tristezza, ma allora il riserbo della Dietrich anche in ambiti artistici (al Drawing Center di sta in altro. Lavorando in uno spazio ristretto éditions, 2008). I “classici” che vi trovano di- non ha proprio insegnato niente alle vecchie New York, nel 2003), nonostante sia apparso (il testo sta sotto le 70 pagine), e con un nu- mora (da Lacan a Sartre) sono tali non in vir- star?), bensì il suo quasi coetaneo Badiou (72), sulle prime un modo di divulgarne l’oscuro pen- mero estremamente esiguo di citazioni, Badiou tù di un qualche solenne equilibrio armonioso, filosofo agguerrito e, alla sua non più giovane siero in forme e contesti più accessibili, si è ci insegna con un magistero di cui gli saremo ma proprio per il fatto di essere stati profeti di età, quanto mai sulla cresta dell’onda (parentesi rivelato subito un’illusione: le 15 tesi, esposte in eternamente grati che cosa significa interpre- quella “sutura sottrattiva”, di quel vuoto fonda- 2: ogni professione, presto o tardi, ha la sua forma lineare ma terribilmente sintetica, senza tare un autore: cioè, non perdersi dietro rami mentale che in matematica si designa col sim- soddisfazione...). riuscire ad attingere a una dimensione autenti- secondari, coprendo le tracce dell’itinerario er- bolo dello zero sbarrato, “l’insieme che non ha Il problema con Badiou è che – come ha am- camente oracolare (alla Lacan, o alla Carmelo meneutico con le fronde della retorica, ma per nessun elemento”, Æ. messo pubblicamente qualche tempo fa Gianni Bene, per intenderci), non riescono nemmeno prima cosa separare l’essenziale dallo spurio e Per questo semplice fatto, cioè per la capacità Vattimo, non proprio l’ultimo arrivato in materia a fornire una guida comprensibile per coloro concentrarsi sul nucleo ideale di un autore. Così di indicarci con evidenza incontrovertibile – non si capisce cosa voglia dire. che ne avrebbero più bisogno, cioè proprio gli fa Badiou con Beckett: il cui apporto insostituibi- un orizzonte di senso al di là delle obsolete E del resto pare proprio sia così: anche solo artisti. le non è una variazione sul tema espressionista trasgressioni, delle furbizie dell’“impegno” a sfogliare distrattamente le oltre 500 pagine Eppure, è da poco comparso in italiano un testo dell’angoscia di vivere, ma la precisa designa- sponsorizzato, dei clamori da mercato spacciati di L’essere e l’evento (Il Melangolo, 1995) – in di che costringerà parecchi a cambiare opinione zione della “scena dell’essere”, lo “spazio vuoto per scoperte prodigiose, credo che questo pratica il suo testo fondamentale – si comincia su Badiou. Il Melangolo di Genova ha infatti tra- che coincide con il fondo dell’esistenza”, e che testo debba considerarsi una lettura obbligata col saltare da una impervia lettura di Platone dotto un piccolo saggio scritto originariamente costituisce l’ontologia della “sottrazione” con cui per tutti coloro che intendono, ora, essere a impressionanti formule logico-matematiche, nel 1995 e intitolato Beckett. L’inestinguibile oggi dobbiamo fare i conti. artisti.  per poi rimbalzare intorno a concetti ontologici desiderio. Qui la tesi di Badiou è del tutto chia- È chiaro che questa lettura porta (o riporta) inafferrabili, ed essere infine scaraventati verso ra, anzi cristallina: l’interpretazione corrente Beckett al di là dell’angusto confine del “teatro” una incomprensione di fondo. Il fatto poi che re- che vorrebbe fare di Beckett il tipico esponente (comunque sia inteso); e lo rimette al centro del [scrivimi: centemente Badiou si sia occupato anche d’ar- della “crisi del Novecento”, dell’esistenzialismo dibattito filosofico, culturale e artistico attuale. [email protected] te contemporanea, arrivando a stilare le ormai angosciato e della catastrofe del soggetto, è un Di più, lo colloca in quel Pantheon contempora- illustrazione di Bianco-Valente]