NUMISMATICA PASCALI Del Rag
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RIVISTA ITALIANA DI NVMISMATICA E SCIENZE AFFINI FONDATA DA SOLONE AMBROSOLI NEL 1888 EDITA DALLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA IN MILANO VOL. LXXIX 1977 RIVISTA ITALIANA DI NVMISMATICA E SCIENZE AFFINI FONDATA DA SOLONE AMBROSOLI NEL 1888 EDITA DALLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA IN MILANO VOL. LXXIX 1977 SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA Fondata nel 1892 Via ORTI, 3 - MILANO CONSIGLIO DIRETTIVO FONTANA ing. CARLO Presidente MORETTI dotto ATHOS Vice-Presidente JOHNSON dotto CESARE Segretario BOSISIO rag. ETTORE Bibliotecario COTTIGNOLI dotto TURNO Consigliere PELLEGRINO dotto ENZO » SINDACI MAGGI rag. CIRILLO effettivo MAZZA ing. ANTONINO » LURANI CERNUSCHI dotto ALESSANDRO supplente La sede della Società è aperta il sabato dalle ore 15 alle 18. RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA E SCIENZE AFFINI Fondata nel 1888 EDITA DALLA SOCIEI À NUMISMATICA II ALIANA Via Orti, 3 - MILANO COMITATO DI REDAZIONE PANVINI prof dotto FRANCO Direttore D'INCERTI dotto ing. VICO MUNTONI prof. dotto FRANCESCO PAUTASSO dotto ANDREA PICOZZI dotto VITTORIO SACHERO dotto LUIGI Sono riservati alla Rivista i diritti di proprietà di tutto il materiale pubblicato e ne è vietata la riproduzione anche parziale da parte .di terzi. SOMMARIO ARTICOLI FERDINANDO GIMENO RUA, Alcune riflessioni sulle origini e sulla natura della moneta iberica . pago 7 EMANUELA COCCHI ERCOLANI, Le premesse al ritratto di Cesare sullà mone ta romana del I sec. a.c. » 45 LODOVICO BRUNETTI, Il binomio « peso specifico-titolo» nelle leghe mone- tarie AgCu . » 55 SAIFUR RAHMAN DAR, The Question 01 Roman influence in Gandhara art: Numismatic evidence . » 61 VITTORIO PICOZZI, L'iscrizione di Alrodisia e il valore delle monete dio clezianee » 91 ADELINA ARNALDI, Aeternitas e Perpetuitas nella monetazione di età tetrar chica . » 109 LUIGI SABETTA, Contributo al VI volume ·del « Roman Imperial Coinage» (Tipologia dei lolles di epoca costantiniana) » 135 GIULIO BERNARDI, Il denaro di Latisana. » 157 GIULIO SUPERTI FURGA, L'origine della zecca e la più antica monetazione di Mantova fino al 1433 . » 167 GABRIELE FABBRIcI, Documenti inBditi sulla zecca di Novellara » 199 NOTE E DISCUSSIONI LUIGI TONDO, Qualche nota sulle monete incuse . » 209 LUIGI TONDO, Note numismatiche alla « Moneta» di FervJ.inan,do Galiani » 215 VARIE In ricordo di Leonida Longhini (CARLO FONTANA) pago 221 Commission Internationale de Numismatique o » 225 CONGRESSI o » 227 RECENSIONI » 233 ASTE PUBBLICHE DI MONETE E MEDAGLIE » 253 ATTI E ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA » 265 PUBBLICAZIONI RICEVUTE » 275 PERIODICI RICEVUTI o » 277 MEMBRI DELLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA o » 279 RIASSUNTI DEGLI ARTICOLI o » 289 ABBREVIAZIONI » 297 FERDINANDO GIMENO RDA ALCUNE RIFLESSIONI SULLE ORIGINI E SULLA NATURA DELLA MONETA IBERICA 1. Considerazioni preliminari L'importanza numismatica della Penisola Iberica nell'antichità è un dato di fatto noto e da porre in relazione alla rilevante parteci pazione dei suoi colonizzatori al divenire storico. Ma questo non è un postulato che si de,bba accettare per forza in senso unidirezionale. A seconda dell'orientamento che si assuma nella valutazione degli avvenimenti, possono senza dubbio variare sia la qualificazione della testimonianza monetale sia le deduzioni che deri vano da questa testimonianza: su questa base vengono impostate le considerazioni del lavoro presente. Non ritengo necessario aggiungere che mi rendo perfettamen~e conto dei problemi che sorgono da un atteggiamento come questo. Pertanto vorrei che risultassero del tutto evidenti il carattere e la portata del compito da me affrontato in queste pagine. Innanzi tutto il cambiamento che qui viene proposto in maniera del tutto chiara comporta un totale capovolgimento della prospettiva storica per quanto concerne la situazione nella quale si svolge il capi. tolo più importante della numismatica antica spagnola. Di conseguen· za è indispensabile un ampio ed esauriente lavoro, nel quale converga no in modo coerente e articolato i risultati relativi a tutte le incognite poste dalle monete. È evidente che si tratta di un lavoro che non può essere portato a termine da una sola persona. Pertanto mi limiterò qui a trattare delle componenti fondamentali che risultano dal fattore 7 artlstlco, una delle fonti più eloquenti per affrontare le discordanti contraddizioni storiche. D'altra parte, l'attenzione, che giustamente va man mano guada gnando la partecipazione punica (con questo termine intendo riferir mi sia ai Fenici che ai Cartaginesi) nella dinamica storica del Mediter raneo, viene a coincidere favorevolmente con la nec~s'saria e precisa revisione della problematica della numismatica antica, nella quale, inoltre, non si deve in nessun momento perdere di vista il noto as sioma, secondo il quale la moneta, nella sua qualità di valore econo mico circolante, è un fattore inseparabile di una più ampia realtà sociale con la quale non può essere in contraddizione. Le intuizioni e le ipotesi emesse intorno a questo problema devono essere sosti tuite da una impostazione chiara e articolata, basata su un'adeguata ricerca, senza timore per gli eventuali rischi che essa comporta. Riassumendo: il mio proposito si limita a esporre alcuni punti iniziali o di partenza, che, ciò nonostante e per prudenti ragioni di spazio, non son sviluppati nella misura fornitami dal metodo applicato. Per questa ragione voglio che fin dall'inizio l'enunciato venga chiarito e precisato come segue: A) Per Antichità intenderemo il periodo anteriore ad Augusto. B) Parlando di colonizzatori della Penisola, trascuro le aree cultu rali che loro corrispondono e che li differenziano. C) In queste aree culturali sono fondamentali i fattori che le differenziano, ma in egual misura quelli per cui si assomigliano. D) Riferendomi soprattutto alle manifestazioni culturali esterne, ritengo indispensabile prendere in considerazione i fattori differen ziali effettivi derivanti dalla reazione collettiva di fronte agli stimoli ambientali. E) L'intervento dei gruppi locali nel processo storico dev'essere considerato partendo da una prospettiva globale dei fatti che lo de terminano e lo condizionano (specialmente di quelli di carattere economico, direttamente collegati con quelli politici). Queste premesse sono contenute implicitamente alla base dei que siti, la cui impostazione esporrò qui parzialmente e per sommi capi, indicandone le soluzioni con gli stessi criteri. È naturale che di conseguenza sorgano nuovi e numerosi problemi, nei quali la moneta è il principale punto di controversia (per quanto 8 concerne il suo carattere di documento storico), la soluzione dei quali, però, non è facile é ciò è dovuto a tre cause fondamentali: 1) L'ampiezza degli avvenimenti storici concorrenti. 2) L'unilateralità (o parzialità) delle fonti disponibili. 3) Il volume e la diversità degli stessi materiali numismatici. Ciò nonostante si è giunti a fissare una teoria d'insieme per spie gare in modo soddisfacente l'entità monetaria del mondo iberico, nella quale gli autori, nonostante alcune divergenze accidentali, sono d'ac cordo sui punti fondamentali C). Orbene, non è difficile notare il persistere di numerose questioni, che non sembrano risolte in modo convincente o che, a dire il vero, non sono state veramente risolte. Inoltre, alcune di esse sono essen ziali e, di conseguenza, bisognerebbe liberarle da ogni incertezza e dubbio. Mezzo adeguato sarebbe quello di partire da un esame che si fondi su altri presupposti o la revisione di quelli esistenti. In ogni caso, si dovrebbero cercare nuove chiavi interpretative di dati dispo nibili e, prima di tutto, considerare il significato delle monete in se stesse e nella loro proiezione sul piano storico. È superfluo affermare che non sono il primo a rendermi conto di queste dIfficoltà e a preoccuparmi seriamente di esse. Dal momento in cui si cominciò a studiare la moneta ispanica in una forma veramen te seria (mi astengo qui dal valutarne i risultati) esplicitamente o implicitamente si è avuta coscienza degli ostacoli che si oppongono alla creazione di uno schema generale e a qualsiasi tentativo sempli cistico di inquadrarvi i fatti numismatici. Di qui l'incongruenza, anche in un medesimo autore, tra le ipotesi generali e alcune loro appli cazioni particolari. Certamente l'inconveniente maggiore per il superamento di queste difficoltà è stata la comprensibile aspirazione di conseguire una impo- (1) Uno degli autori principali della nostra epoca, che potremmo denominare la fase dei classici della bibliografia numismatica ispanica, è .T acobo ZOBEL DE ZANGRONIZ rBibl. 87). Nel suo lavoro troviamo un'impostazione d'insieme di notevole orizzonte e basata su alcuni principi i interamente razionali. Questo lavoro cosÌ pregiato, ciò nono stante cade in difetti capitali che impediscono qualsiasi tentativo di attualizzazione, anche se in lavori contemporanei è frequente il ricorso alla sua autorità. Un altro lavoro più significativo per la data della sua opera e per l'importanza indubbia della stessa, è quella che ci presenta George F. HILL (Bibl. 57). Naturalmente la lista non finisce qui. 9 stazione globale e, per quanto possibile, definitiva per l'inquadramento numismatico, con la conseguenza inevitabile che non ci si è soffermati abbastanza a soppesare previamente gli inconvenienti che ostacolava no la spiegazione ragionevole dei conseguenti problemi concreti. At tualmente pare che, senza ripudiare del tutto le premesse accettate, si presti maggior attenzione all' apporto di nuovi dati, specialmente archeologici, e alla maggior