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uomini e sport Uomini&Sport - Trimestrale - Numero 3 - Gennaio 2011 - Pubblicazione gratuita - Numero 3 Gennaio 2011 Trimestrale Uomini&Sport - 3 1 uomini e sport Lo Snowboard Per Me di Giacomo Margutti | pag. 4 L’INTERVISTA: Con Umiltà di Fabio Palma | pag. 8 The Abbot’s Way di Gianluca Maggioni | pag. 12 33a Pizzo Tre Signori di | pag. 18 Tatiana Bianconi, Maratona Di New York di Tatiana Bianconi | pag. 22 OGNI VOLTA UN NOME DA NON DIMENTICARE: Paolo Crippa di Giorgio Spreafico | pag. 24 ACCADEVA NELL’ANNO...: Vittoria Sul Sarmiento a cura del Prof. G. Morandini | pag. 26 L’INTERVISTA: Delfino Formenti, L’Artista Delle Falesie INDICE di Marco Milani | pag. 30 Recensioni Libri di Fabio Palma | pag. 34 Fondata da: Sergio Longoni Redazione: Daniela Longoni, Fabio Palma Collaboratori: Renato Frigerio, Marco Milani Per mandare notizie o proposte articoli [email protected] soggetto: UOMINI&SPORT oppure DF SPORT SPECIALIST Redazione Uomini&Sport VIA FIGLIODONI 14 23891 BARZANO’ ( Lc) Numeri arretrati su www.df-sportspecialist.it in copertina: FREERIDE. Foto archivio DAINESE 2 EDITORIALE uomini e sport Non posso fare a meno di approfittare del nuovo nu- mero di “Uomini e Sport”, che inaugura le uscite del 2011 proprio ad inizio dell’anno, per rivolgere a tutti coloro che simpatizzano con le iniziative di df Sport Specialist il mio augurio vivo e sincero per un anno davvero felice. E già questa privilegiata possibilità di riuscire ad accostarmi con la parola a tantissima gente mi riempie di soddisfazione, pensando di aver intrapreso, con la pubblicazione di un proprio periodico da parte di df Sport Specialist, una ini- Igor Koller, prossimo ospite ziativa impegnativa e protesa verso importanti prospettive. Questa neonata rivista, dopo il sorprendente affacciarsi Gli incontri... dei due numeri usciti nel 2010, sta già da ora acquisendo una sua specifica fisionomia. So di rivolgermi sia a persone che mi conoscono da tempo e con molte delle quali Dean Potter, uomo dell’anno National Geographic si è addirittura instaurato un rapporto di amicizia e di reciproca stima, sia a lettori e sportivi che non conosco personalmente ma che ogni trimestre vorranno dedicare la loro attenzione a questo periodico. Sarò grato pertanto ad ognuno che verrà a collaborare con me, attraverso l’offerta di articoli consoni, di proposte e di consigli, formulati pure in senso critico, perché tutto consenta di migliorare “Uomini e Sport”, in modo che riesca a presentarsi come un periodico interessante ed appetibile. Mi attendo che insieme con la sua diffusione si avvantaggino e si consolidino pure quelle amicizie che già si formano con naturale spontaneità in occasione degli incontri “A tu per tu con i grandi dello sport”, che sono diventati un elemento ormai imprescindibile dello stile di df Sport Specialist. Rinnovo di cuore i miei auguri di Buon Anno, anche sportivo. Leo Houlding, la giovane famosissima star inglese Sergio Longoni Prossimi incontri 17 FEBBRAIO: Igor Koller 17 MARZO: Alex Bellini 14 APRILE: Dean Potter 12 MAGGIO: Leo Houlding 3 LO SNOWBOARD PER ME Giacomo Margutti Lorenzo Buzzoni, Cardrona, Nuova Zelanda Mi chiedono di parlare di snowboard, argomento che seguo per passione, per diletto e per lavoro da 15 anni. Cos’è lo snow- board? Difficile dirlo. Veramente. Prendo a prestito le parole di uno dei più famosi rider del pianeta, l’americano Travis Rice, protagonista del video di snowboard più bello di sempre (“That’s It That’s All”): “Cos’è lo snowboard? Non lo chiamerei nemmeno ‘sport’. É un modo di vivere.” Manuel Pietropoli, Cardrona, Nuova Zelanda 4 Manuel Pietropoli 5 5 LO SNOWBOARD PER ME Giacomo Margutti Luka Jeromel, Les2Alpes Ecco come si potrebbe definire una cosa che và al di là dell’es- ta in televisione da miliardi di persone in tutto il mondo, evento senza dello sport, generalmente inteso come agonismo e tentati- olimpico secondo solo alla finalissima di hockey tra Canada e vo di superare i propri limiti. Lo snowboard è difficile da descrive- USA. Shaun White, diversamente da Travis Rice, ha intrapreso re perchè può essere inteso e praticato in numerosi modi. I rider la strada più generalmente facile da spiegare al grande pubblico: che praticano lo snowboard di mestiere, infatti, diversamente dai è un atleta, fa gare, inventa nuovi trick, è forse il migliore rider professionisti di altri sport più tradizionali (come il calcio, il ten- “da contest” che sul pianeta si sia mai visto. Anche se è difficile nis, il basket), non esercitano la loro professione nel solo campo dire se Shaun White sia il più grande di sempre: ci sono rider puramente agonistico: la gara di snowboard (o come viene chia- che, come detto in precedenza, le gare non le hanno mai fatte. Si mato in gergo, il “contest”), con il conseguente “arrivare primi”, sono specializzati in altro. Lo snowboard è un prisma con infinite non è il solo obiettivo degli allenamenti. Oserei dire che alcuni facce interpretative, per questo non può essere delimitato in una rider non si allenano nemmeno, nel senso più comune del termi- definizione. A partire dal mio lavoro di fotografo, posso dire che è ne. Tanto per continuare con l’esempio di Travis Rice, il 28enne un vero e proprio Difficilmente vedremo uno sciatore in fotogra- americano non credo si alleni propriamente, né partecipa a mol- fie diverse da quelle scattate durante una gara tra i paletti, o un te gare durante la stagione, anzi. Il suo obiettivo è fare quel che calciatore o un tennista e così via. più gli piace, cioè snowboardare in neve fresca, viaggiando per Lo snowboard è “freestyle”, è portare il proprio stile (come dice il mondo, collezionando parti video e fotografie che finiranno sui un mio amico, “lo stile è fare una cosa difficile facendola sem- migliori mensili di settore di tutto il mondo. E così fanno numero- brare facile”) e la propria personalità sulla tavola: in qualunque si altri professionisti di snowboard, propriamente detti “rider”. È forma esso si incarni, che sia una gara in Giappone, come una strano per noi europei, o italiani, abituati a pensare alla “partita” curva in fresca in Alaska, una photosession al sole di mezzanotte come ultimo scopo di un lavoro di uno sportivo. Come fotografo norvegese o un attraversamento del laghetto di un ghiacciaio a e come direttore editoriale di una rivista del settore (“Snowboar- metà luglio. dMag”), da anni mi sono abituato a viaggiare per il mondo alla Quindi, prendete la vostra tavola e divertitevi ad usarla - in sicu- ricerca di posti in cui fare fotografie interessanti non solo dal rezza - come volete: non c’è maniera migliore per apprezzare lo punto di vista dello sport, ma anche del suo “lifestyle”. snowboard. Le gare sono solo una delle cose che contribuiscono a fare dello snowboard uno sport sempre più seguito, specialmente dai più Giacomo Margutti giovani. Alle ultime Olimpiadi di Vancouver 2010, per esempio la [email protected] finale di Halfpipe vinta da Shaun White (uno che ha addirittura il Snowboard Mag Italy proprio gioco per Playstation, tanto per intenderci) è stata segui- Editor in Chief 6 Luka Jeromel, Les2Alpes Simon Gruber, Nuova Zelanda 7 L’ INTERVISTA CON UMILTA’ Intervista a Roberto Donati di Fabio Palma Roberto Donati BARCELLONA, 1 agosto 2010 - Erano vent’anni che l’Italia non presentava agli europei di atletica una staffetta 4x100 maschile così forte. E l’ha dimostrato: medaglia d’argento e record italiano con 38”17. Il precedente record italiano (38”37) venne ottenuto da Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea ai mondiali di Helsinki 1983. L’impresa, è il caso di dirlo, è stata realizzata da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci: si sono piazzati secondi dietro alla Francia che con 38”11 ha stabilito la miglior pre- stazione europea stagionale. Così, nell’era dei jet mondiali USA e Jamaica e della super- sonica Francia, 4 ragazzi italiani dimostrano che con l’intesa e il sacrifico si può arrivare insieme ai migliori, e addirittura batterli. La Francia, sulla carta, individualmente, nettamente superiore, prevale sull’Italia soltanto sul filo del traguardo, e negli ultimi centimetri, rincorrendola per 399 metri. Tutti gli appassionati di sport saltarono sulla sedia, a quell’arrivo, e siamo andati a intervistare uno dei protagonisti 8 Se ti va, partiamo da domande extrasportive. E ci mancherebbe, come no. Cosa fa, allora, un vicecampione europeo, atleta di alto li- vello, durante il resto del giorno? Dove trova ispirazione e motivazione? Mi sto laureando in fisioterapia, mi manca un anno. La mattina mi alleno, il pomeriggio spesso studio. Perché ti piace o per assicurarti un futuro? O tutte e due? Voi siete professionisti, spero. Sì, siamo tutti militari, professionisti 24 ore su 24, insomma. Per forza, a questi livelli non puoi che esserlo. Quindi, finita la car- riera sportiva, ognuno potrebbe continuare per quello in cui si è arruolato, finanziere, oppure soldato. A me ha interessato la L’ INTERVISTA INTERVISTA L’ fisioterapia. Ti alleni tutti i giorni, suppongo. Come sono gli allenamenti per un centometrista, oggi? Lontano dalle gare facciamo tanto carico, mattina molti pesi, po- meriggio ripetute. Quando si avvicinano le gare lavoriamo più sulla brillantezza, quindi meno ripetute ma più ”sparate” Voi in poco tempo siete diventati una staffetta di grande va- lore. Cosa è successo? Che molla è scattata? In realtà eravamo convinti delle nostre potenzialità, mancava il risultato, ecco, ma c’erano i presupposti per un progetto. Siamo Com’è il rapporto coi media? Vi stanno dietro? Vi suppor- arrivati sesti ai mondiali, con 38”52 in semifinale, vinta davanti tano? alla Jamaica, poi due centesimi più in finale, c’eravamo, insom- Mah, sai, i giornalisti sono giornalisti, amplificano un po’ tutto, ma. Ed è partito il progetto.