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SPETTACOLI La morte Harry, Ronny Boy, di Rascel: tutti i nomi del signor Ranucci

RENATO PALLAVICINI È scomparso a 79 anni •• Per uno come Rascel Zavattini, che di umonsmo in­ che ha attraversato il mondo telligente se ne intendeva, per 0 celebre artista romano dello spettacolo, dal teatro al capirlo. E plano piano i suoi cinema, dalla rivista alla can­ sproloqui, i suoi nonsense, le zone, alla tv, essere figlio d'ar­ sue acrobazie verbali fecero Dagli esordi nel varietà te, nascere quasi in scena, breccia. Più vicino a Wo- passare la pnmissima infan­ dehouse e a lonesco che a alla fama come cantante zia in una cesta per vestiti na­ Petrolini inanellava monolo­ scosta dietro le quinte, tutto ghi, canzoncine e travesti­ questo, insomma, è qualcosa menti travolgenti da La bufera ballerino, regista di più di una predestinazione. a // gaucho appassionato, da Nato a Tonno (ma da «roma­ Il corazziere a Napoleone e attore comico e drammatico ni de Roma», la madre era Mogli e soubrette. Non una soubrette e il padre un saranno state «mitiche» come cantante) il 27 aprile del quelle di Macario, ma di belle 1912, cresciuto e vissuto sem­ donne è piena la sua carriera. pre a Roma, fece il suo «esor­ E la sua vita. Il «piccoletto», in­ •• Oui accante (tanato Rascel. dio» artistico nel coro della somma, piaceva, alla «Wan- Il popolar» artista è merlo martedì «era a Roma, Cappella Sistina. Don Loren­ disslma» come alle soubretti- Sotto fattore con R «cappotte» Indossato net film omonimo zo Perosi, allora direttore del ne sconosciute (Livia Nou- A .'• complesso vocale vaticano, guette); alla sua pnma mo­ lo aveva scovato in una delle glie (e compagna di lavoro classi della scuola di Piazza per molti anni) Tina De Mola Pia, nel quartiere di Borgo, come alla grande ; dove abitava. Il dodicenne alla sua segretaria, Huguette Renato non aveva la vocazio­ Carrier (che divenne la sua ne per il canto gregoriano, seconda moglie) come a Giu­ piuttosto lo attiravano lo ditta Saltarini, la giovanissima squaglio di cioccolato e i ma­ Giuditta che diventerà la terza ritozzi con la panna che Don compagna della sua vita e Perosi regalava alla fine delle che gli ha dato l'unico figlio, Un piccoletto grande così prove. Cesare. D nome. Renato Ranucci Dal cinema alla tv. Una all'anagrafe, poi Harry Sla- sessantina di film, ma solo tm Era «Il Piccoletto», per an­ la», il quale faceva «dei discorsi È morto Renato Rascel. Lo spettacolo dove l'attore era ricoverato.Nat o arti­ ven, Ronny Boy, Renatino o due titoli di rilievo II cappotto tonomasia. Sulla sua breve sta- che allora dicevano dissennati, italiano piange il suo «piccoletto» più sticamente sulle tavole dell'avanspet­ Renatin ai suoi primi passi da di Lattuada e Policarpo uffi­ •> tura, sarebbe stato il primo a e invece era un po' di metafisi­ ballenno, batterista, fantasista ciale di scrittura di Soldati Pa­ ironizzare, intessendovi sopra ca»: cosi, in un'Intervista del amato e più versatile. Rascel (il suo tacolo, Rascel fu uno desìi artisti più (persino clown in alcuni cir­ re che a Cannes Orson Welles «ersi e note musicali. La sua 1974 a Francesco Savio, Rascel vero nome era Renato Ranucci) era poliedricr d'Italia: cantante, ballerino, chi), diventò Rascel nell'in­ l'abbia portato in monto sulle vena comica sconfinava di ra­ stesso ne definiva 1 tratti. Non nato a Torino e avrebbe compiuto 79 batterista, attore teatrale, cinemato­ verno del 1930. Quel nome, spalle e che il grappe Cha­ do nel patetico, tendeva piut­ per nulla, a scoprire l'attore anni il prossimo 27 aprile. La morte è grafico e televisivo. I funerali si svolge­ che lo avrebbe reso famoso, rdin, a Roma, lo al i ab­ tosto al surreale, a) lunatico, al- «sui palcoscenici del varietà ranno domani mattina alle 11, presso glielo ispirò una scatola di ci­ bracciato dicendogli- 'JC\ è '' l'assurdo. Temperata, certo, di puro», e a scriverne con la soli­ avvenuta, verso le 23 della notte scor­ pria francese «Rachel», pro­ l'unico che è riuscito a tarmi tenerezza e di malinconia. Ve- ta preveggenza, era stato Cesa­ sa, alla clinica Villa Alexia di Roma, la chiesa di Santa Maria del Popolo. nuncia RascèL Ma quando si piangere». Eppure, a parte ' ruVa, come tanti suoi colleghi re ZavaUini. accorse che tutti dicevano questi due film, il cinema non tra I migliori, dalla grande Nel periodo postbellico. 11 quella parolina alla maniera lo trattò bene: particme mino­ •cuoia dell'avanspettacolo, da nome di Rascel si tega tuttavia, sui frequentata in giovanissima ACKMOSAVIOU italiana con il -eh- duro, cam­ ri, stanche nproposiziom del­ soprattutto, al passaggio dalla biò il dittongo in «so e spostò le sue macchiette, proposte • età. Ma, verso la fine del de­ rivista, sia pure di alto livello, l'accento: era nato Renato maccettab'li. Andò meglio in cennio anteguerra. Renalo Ra­ alla commedia musicale •all'I­ no delta tartaruga, dove Rascel '87, accanto allo Hamm di fardo esorcismo, e insieme co­ scel (Ranucci all'anagrafe) taliana», della quale furono ha come deliziosa partner De­ (insieme aveva­ me un'amara premonizione di Rascel. Il regime fascista, in tv. Prima con Rascel la nuit, aveva aia una propria compa­ campioni Garinei e Giovanni- lia Scala, anticipa alla sua no recitato, e in gran forma, quanto sarebbe puntualmente uno dei suoi accessi di stupi­ nel 1958, e soprattutto con gnia dlriviste. in sodalizio con ni. e luogo di elezione il Sistina amabile maniera temi di an­ nella Strana coppia), il Ctov di successo (che a pagare, cioè, dità, gli impose l'italianizza­ Stasera a Rascel City, nel 1964, . w prima moglie Tina De Mola. di Roma. Qui videro la luce al­ che seria discussione, come il Finale di partita, per la regia di o a non pagare, sarebbero stati zione In Rascetle. Poi. per for­ con la regia di Guido Leoni. Oliando in quel campo minato cuni fra gli spettacoli più me­ •rapporto di coppia» in fase cri­ Giuseppe DI Leva. Ebbe acco­ sempre gli stessi). tuna, almeno in questo caso, Un programma, quest'ultimo, st aggiravano grossi calibri co­ morabili della gloriosa ditta. tica). glienze rispettose, e si apprez­ Comi per tanti grandi della rinsavì. Intervenne addirittura per molti versi anticipatore e me Toto e , e Imperniati e anche modellati Nella maturità, e mentre si zò il suo coraggio, ma la mente comicità (il discorso e stato Pavollni, e Rascetle tornò Ra­ che irritò più di un funziona­ Wanda Osiris, e Macario, per sulla figura dell'interprete: da affievolisce la sua attività nel di molti spettatori andava in­ fatto, e si continua a fare, a scel. rio televisivo per certe pun­ dire solo 1 maggiori. E nel 1942. Attanasio caoalto vanesio a Un cinema (quella televisiva alter dietro, sforzandosi di evocare proposito del grande Totò), si zecchiate di satira sociale. Di può certo rimpiangere che a fwriaesiae e saACClueite* trentenne, avrebbe latto il suo paio d'ali, da Alvaro piuttosto na momenti felici e imprese il Rascel dei verdi anni, il dileg­ Cominciò con addosso un ve­ quegli anni anche Hallo Lon­ esordio cinematografico, con corsaro a Enrico "61, al Ciomo sfortunate), si fanno rilevanti giatore dei miti ' (ricordate il Rascel siano difettate, in parti­ don di Eros Macchi, mentre della tartaruga, ad Alkhtfa bra­ suo Napoleone7), Il delicato colare sullo schermo, le occa­ stito enorme che aveva il ta­ • Aizzo d'amore, primo d'una gli appuntamenti di Rascel con sioni che la netta affermazione schino dietro la schiena, e negli anni Settanta arriveran­ lunga serie di film di assai vario va genie, titoli che costellano la ribalta di prosa (non che gli autore e cesellatore di canzoni no i telefilm de / racconti di un arco di tempo, dal Cin­ di giusta fama, lo svagato so­ di un talento anche drammati­ con in testa un cappellucclo livello (ma Ira I quali spicca, manchi il fiato per esibirsi co­ co, nel già citato Cappotto di bianco. Glieli aveva confezio­ Padre Brown. Senza contare -quanto meno. Il oogoliano quanta al Settanta, fitto di tra­ me cantante e ballerino, quan­ gnatore di un mondo tutto pic­ sformazioni nel teatro e nella Lattuada. sembrava promette­ nati un sarto di nome Addite- la riproposta delle sue com­ Cappotto di Albertolattuada. do ancora occorra) : ed eccolo colo e tutto umano, anche nel­ re. Ma, per tale aspetto del suo medie musicali e delle più re­ società, attraverso le quali Po- cogliere nuovi successi nella la sua bizzarria. chio, specializzato in smo­ menino Rascel sembra sgu­ lavoro (che comprende altresì king per attori. Addobbato centi esperienze teatrali In Pazzo d'amore, diretto da sciare, mantenendo 1 suoi ca­ Strana coppia e nel Prigioniero Non per nulla, «Renatino» è un film da lui stesso diretto, e della seconda strada di Neil Si­ stato molto amato dai bambini cosi si presentava in scena, ti­ La statura. Sulla carta d'i­ Giacomo Gentilomo e scritto ratteri di tondo, quasi metten­ ancora da Gogol. La passeggia­ rava fuori dalla tasca dei co­ da Vittorio Metz. Rascel pun­ mon: dove si ammira la sua ca­ di varie generazioni. E per ta, 1953). non si può dimenti­ dentità: 1 metro e 58 centime­ dosi al riparo dai troppo bru­ riandoli, li gettava In aria e di­ tri. Ma nella commedia musi­ tualizzava, del resto, un perso­ schi urti della realta, ma non ri­ pacità non tanto di staccarsi quanti erano, all'epoca, tra care il ruolo protagonistico as­ naggio-tipo i cui lineamenti dalla propria immagine col­ fanciullezza e adolescenza, il sai ben sostenuto in Policarpo ceva, con la sua tipica voce in cale Un paio d'ali, per non fiutando, all'occasione, I con­ falsetto, «viva il carnevale». Fi­ era andato sbozzando sulle fronti con la Storia grande (e laudata, quanto di ripensarla e suo famoso ritornello »È arriva­ ufficiale di scrittura. 1959, di farlo sfigurare accanto a Gio­ scene e che, sotto diverse sem­ sarà, appunto, il caso di Enrico ricrearla In funzione di un testo ta la bufera /È arrivato il tem­ Mario Soldati, dalla Famiglia schi e pernacchie si sprecava­ vanna Ralli, gli misero dei tac­ bianze, lo avrebbe accompa­ W, che nel centenario dell'U­ scritto su altre misure. porale /Chi sta bene e chi sta de' Tappetti di Luigi Arnaldo no. Non fu facile, allora, capi­ chi speciali. Arrivò ad 1,63. gnato a lungo nella carriera: nita d'Italia ripercorre con vigi­ Tardivo, purtroppo, e di mo­ male /E chi sta come gii par», Vassallo alias Gandolin: il ri­ re quella sua vena surreale, Era il 1957, ma da allora è an­ «Quel personaggio col taschi­ le spirito satirico una secolare desto esito, rincontro di Rascel echeggiante nelt'incombere di tratto, una volta di più, di un'«l- quella «demenzialità» ante lu­ dato più in alto. Molto più in no dietro anziché davanti, col vicenda nazionale) e con l'e­ con un autore, come Beckett, un vero, terribile uragano, talia piccola» che aveva nell'at­ terani Ci voleva uno come alto. vestitone troppo grande per lui voluzione del costume (Jlgior- che pure gli sarebbe stato con­ quello della seconda guerra tore ora scomparso il suo mi­ e con II cappelletto a caclottel- geniale: fu, nella stagione '86- mondiale, suonò come un bef­ nuscolo ma autentico eroe. Alberto Lattuada ricorda la sua più bella prova cinematografica nel film ispirato a Gogol: «E a Cannes anche Orson Welles lo applaudì» I colleghi addolorati «Ci mancheranno Quel Cappotto fatto su misura i suoi salti mortali» OAL NOSTRO INVIATO" ANDMA QUIRMANDI SI, ho ripensato a quell'omino Poi Lattuada toma sul perso­ bene più prezioso, il cappotto •• ROMA. «Quando gli pro­ roprk> accanto a Rascel nel che aveva capito subito che naggio gogoliano. Ricorda che appunto. Rascel ha assimilato posi di portare in scena una ?951 : «La prima volta che misi •si LUCO W ROMAGNA. «L'ho Gli chiesi di lai* un provino. Lo personaggio volessi Abbiamo la sceneggiatura venne scritta esattamente lo spirito e le de­ Con «Arrivederci Roma» commedia di Neil Simon in cui piede al Sistina è stato accanto visto parecchi» volte esibirsi vidi trasformarsi, cambiare lavorato insieme solamente a sei mani, assieme a Zavattini bolezze di quel personaggio, doveva tare la parte di un vec­ a lui, con uno spettacolo per nel teatro di rivista ed una volta completamente ' espressione. una volta, ma lo voglio ricorda­ e a Malerba, e che nel corso realistico e allo stesso tempo fece il giro del mondo chio mi rispose di no. "Sono gli sfollati del Polesine. Lo rin­ sola al cinema, quando Inter Si adattò in modo Ideale alla re come un grande compagno della lavorazione il contrasto irreale». stufo di interpretare vecchi - contrai al Sistina nel '65 per // pteto Capalaz (lo sono il ca- pane. Rimasi stupefatto. Non d'arte. CI siamo incontrali pa­ tra il piccolo impiegato e il sin­ «Il ricordo più bello comun­ disse - lo mi sento giovane e lo giorno della tartaruga di Gari­ pataz-.). Cosi piccolo, cosi mieto sbagliato». - recchie altre volte, dopo, ma daco vanaglorioso usci in mo­ que-si congeda Lattuada-si e con «Romantica» sarò ancora per mólto. Ed era nei e Giovanni e 11 ebbe una non ci tu più una nuova coinci­ do netto: «Sarebbe piaciuto a vero». è com­ prova delle sue qualità umane, adatto al progetto a cui stavo Lattuada e stato avvertito riferisce alla serata in cui ven­ denza per lavorare Insieme. Gogol. Il grande merito di Ra­ ne presentato il film a Cannes. mosso nel ricordare l'amico di perché ebbi un problema di lavorando. Il racconto di Nieo- della morte di Renato Rascel Del resto a me capita quasi sce! e stato quello di aver capi­ a Sanremo batté Modugno tanti successi sui palcoscenici salute e si comportò com me tai Gogol, Il cappotto*. Applausi frenetici, soprattutto mentre stava provando l'opera sempre di cambiare 1 protago­ to esattamente lo spessore e le per Rascel, dal pubblico e dal di tutto il mondo. «Per Giovan- come un fratello». E commos­ trUzia con queste paiole il ri­ Le preziose ridicole, tratta da nisti. Anche le interpreti dei mutazioni del personaggio. grande Orson Welles. Ecco, se nini e me è stato Attanasio. Al­ so fino alle lacrime è Don Lu­ cordo unno' pubblieoe un po' Molière e musicata dal padre. miei film cambiano perché so­ Sono scene indimenticabili, tosse possibile, ohre a ritrovar •*• Chi li invidia più I turisti che arrivano nella capitale? Tra 11 varo, Tobia, dando sempre un rio, che dell'attore ricorda «l'e­ privato di Alberto Lattuada: Felice Lattuada (che scrisse no sempre dei personaggi uni­ quelle in cui lo scrivano assiste lo come comico e come mac­ traffico e I monumenti che cascano a pezzi c'è poco da stare alle­ apporto formidabile, ma è En­ nergia e la vitalità in scena, •Era Piccolino, perciò tisica» anche le musiche del Cappot­ ci. Ma con tutti e con tutte ho al dialogo sospetto che gli con­ chietta, rivederlo in televisione gri. Eppure V incipit di quel gioiellino che è Arrivederci Roma suo­ rico '61 che ricordo in modo mentre nella vita privata era un mente adatto ad indossare 1 to) nel piccolo gioiello teatrale mantenuto un'amicizia bellis­ sentirà poi di acquistare il tan­ in quel ruolo drammatico, gH si na proprio: «T'invidio turista che arrtvL..». Dalla metà degli anni particolare: Renato era autore vero gentleman, sempre ele­ panni dell'umile scrivano del di Lugo di Romagna, Il Rossini: sima. Anche con Renato, pro­ to desiderato cappotto, o renderebbe giustizia. Ognuno Cinquanta ad oggi, quel ritornello ha fatto il giro del mondo. È delie musiche e coproduttore gante e discreto». Cappotto, Avevo fiducia che il •L'ho sapulo stamane - dice - tagonista di molti momenti in­ quando Carmine De Carmine, adesso si potrebbe rendere quasi un bino ufficiale dell'Italia, un po' come X) sole mio e Nel e nei nostri incontri quotidiani Messaggi di cordoglio sono comico nascondesse anche e ho immediatamente ripensa­ dimenticabili anche nel teatro ubriaco, scandalizza il sindaco conto di quanto sia stato gran­ abbiamo avuto modo di valu­ arrivati anche dal presidente di varietà». poi esce e viene derubato del blu dipinto di blu. Ancora nell"89. a più di trent'anni dalla sua tare quanto estroso e felice era una profonda capacità tragica. to alla nostra collaborazione. de». composizione, Arrivederci Homo ha racimolato, solo di diritti della Repubblica Cossiga, che nell'lmmaginare i ricordi di un ne ha rammentato «la grande d'autore, più di 160 milioni di lire. cappellaio romano nato nel umanità e il lungo, multiforme Renato Rascel ha lasciato il segno anche nella storia della 1861 e dunque partecipe di itinerario artistico» e da Nilde canzone: come autore e come interprete. Creatore di macchiette cento anni di storia italiana». lotti, Giovanni Spadolini e Giu­ musicali esilaranti, di veri e propri tormentoni delle sette note, lio Andreotti, che alla vedova oppure romantico compositore di tenere melodie (Je voglio be­ Di quel periodo glorioso e generoso di applausi, molti ri­ di Rascel, Giuditta Saitarini, «ricordiamolo allegro, come vorrebbe lui» ne, tanto tanto bene, Venticello de Roma, Vogliamoci tanto bene) cordano la canea umana e la hanno inviato telegrammi di ha attraversato almeno due decenni (i Cinquanta e i Sessanta) lezione di Rascel. «Mi sembra solidalepartecipazione. della storia della musica leggera italiana. E lo ha fatto con discre­ di aver lavorato con lui sino a Addolorati anche Mario Sol­ "rmuATKujuS' gi Proietti e Della Scala hanno piazza del Popolo. La salma solo con I vicini di stanza - rac­ zione, con la sua voce fioca ma intonatissima, con un tocco forse ieri - ha affermato Wanda Osi­ dati e Qno Bramieri, che parla alzato il telefono durame la sarà seppellita nel cimitero di contano nella clinica - Venti d'altri tempi, ma assolutamente genuino. Quando nel 1960, con ris-La stima e I affetto che di Rascel come di un vero «ca­ «•ROMA. «Renato ha fatto di Pallida e riservatissima, Giu­ mattinata. Anche Giulio An- Prima Porta. giorni fa, contrariamente alle Romantica vinse a Sanremo, impedendo a Modugno (che pre­ avevo nei suoi confronti non poscuola», mentre Giancarlo tutto per vincere la sua batta­ ditta Saltarini non vuole che dreotti ha preso la cornetta Negli ultimi anni. Renato Ra­ sue abitudini, ha chiesto di sentò Libero) di cogliere II terzo successo consecutivo dopo Vo­ erano solo per l'artista che co­ Governi, che per Raiuno pre­ glia, ma non ce l'ha latta». Se­ amici e colleghi del marito gli due volte per parlare con la ve­ scel e Giuditta Saltarini condu­ parlare con monsignor Angeli­ lare e Piove, più di un critico gli rimproverò l'eccessiva sdolcina­ noscevo ed apprezzavo molto, parò una «Rascel story», elogia duta nella sala d'attesa della rendano l'ultimo omaggio nel­ dova di Rascel. «Otto mesi fa - cevano una vita ritlratisslma. ni. Aveva una grande forza di tezza di quella canzone, in parte riscattata, si disse, dall'interpre­ ma soprattutto per la sua ami­ la sua capacità di essere «co­ cllnica Villa Alexia. In Lungo­ la camera ardente, allestita dice Giuditta Saltarini - appena •L'ho isolato io • dice Giuditta volontà. Durante il giorno, do­ cizia, l'affetto di un uomo che, mico fino alle vette del surreale nella cappella della cllnica Vil­ Renato è entrato in clinica, ho Saltarini - Frequentavamo solo po la fisioterapia, trascorreva il tazione «urlata» di Tony Dalla/a. ma anche attore modernissi­ tevere delle Armi, Giuditta Sal­ Ma c'è un altro versante di Rascel che ci piace ricordare (per al pari di tutti i grandi comici, tarini, seconda moglie di Re­ la Alexia, dove e morto marte­ chiesto I finanziamenti previsti gli amici più stretti, che aveva­ tempo leggendo o guardando non era affatto la persona alle­ mo e tragico». Furio Scarpelli, nato Rascel, nascosta dietro a dì sera alle 22. «Renato appro­ dalla legge Bacchelli per gli at­ no capito la mia scelta. Renato la televisione. A settembre era non parlare naturalmente delle colonne sonore di tanti suoi mu­ che per lui scrisse Policarpo uf­ verebbe questa scelta perché sical) e sono le canzoni per bambini (tra le molte attività. Rascel gra che si vedeva sul palcosce­ un paio di occhiali scuri, fa­ tori in stato di bisogno, te cure non era più io stesso, e per migliorato molto e aveva latto nico». E paria di lui ficiale di scrittura, lo ricorda era pudico - spiega la Saltarini sono molto costose. Dopo una questo quando lo hanno con­ anche progetti per Natale». si cimentò anche come scrittore di tavole e pubblicò tte libri: // cosi: «Ci incontrammo poco sciata da un vestito nero e av­ • Non amava farsi vedere in come di «un personaggio miti­ volta m una pelliccia di volpe • mia telefonata, il presidente tattato per spettacoli televisivi Un miglioramento confer­ Piccoletto, Renatino non vola la domenica e Bambino beat). Sono co della commedia musicale: durante la lavorazione di quel "défaillance*, come diceva del Consiglio è stato l'unico ho sempre detto che non c'e­ mato anche da Antonio Giulia­ soprattutto la Ninna nanna dei cavallino e Dove andranno a finire film, ma lui incarnò quel ruolo •ossa, racconta gli ultimi giorni lui». Solo Don Lurio, giunto in in anni di comicità degradata e del grande artista. «L'arterio­ che si è dato molto da fare, e, ra: non era più in grado di pre­ ni, primario della clinica. «Si, a I paHondnt due poetici affreschi che hanno accompagnato con volgare come questi è giusto ri­ di funzionario piccolo borghe­ lacrime ieri mattina alle 9.30. e probabilmente, sarci riuscita sentarsi al pubblico». settembre stava meglio - dice • se in modo perfetto. Aveva una sclerosi senile è scoppiata al- alcuni parenti hanno varcato discrezione l'infanzia musicale degli anni Cinquanta, non ancora cordare i suoi nonsense con­ ad ottenere presto dei fondi». Per otto mesi Renato Rascel ma quando è arrivato era ab­ omogeneizzai» dalie sigle e siglette televisive in forma di spot trocorrente. Ho debuttato con vena infantile che lo distingue­ rtraprowiso • continua la Sal­ la soglia della piccola chiesa, Oggi, dopo che il medico le­ ha vissuto nella stanza numero bastanza malandato. Aveva II va da tutti. Era come un ragaz­ tativi - e lo scorso aprite, dopo giù afpian terreno. Franca Bet­ Non è questione di nostalgia (anche perché erano anni in cui lui, quando avevo solo 19 anni, tola, Pietro Garinei, e Giancar­ gale della Usi avrà stilato il cer­ 24 al primo piano di Villa Ale­ diabete mollo alto e una scle­ «d'infanzia» si moriva ancora troppo), ma quel cavalluccio che in Alktnja brava gente, e alla fi­ zino romano candido e garba­ una brutta caduta in casa, 6 tificato di morte e la bara sarà xia, la «clinica degli artisti» • El­ rosi vascolare. Però, grazie alla to, senza quei tratti furbi e ga­ slato ricoverato qui. Ma da due lo Governi, tra I primi ad arriva­ galoppava «lungo I pascoli del del» e quel colorati palloncini che ne di ojni recita faceva un sal­ re, non hanno sceso le scale. sigillata, le porte della camera sa Morante è morta qui • e dei terapie riabilitative, si era ri­ to mortale: gli devo tutto quel­ glioffi tipici dei personaggi di anni non era più lo stesso. La ardente si apriranno per chi politici. Protetto dal riserbo dei messo In sesto. Poi sono so­ «sfuggono di mano ai bambini» raccontavano di un mondo fanta­ Sordi. E questo dimostra che i malattia è peggiorata di giorno Numerose le telefonate di cor­ stico, forse un po' ingenuo, ma sicuramente meno inquieto. lo che ho imparato sulla ge­ doglio a Giuditta Saitarini. Car­ vorrà dare l'ultimo addio a Re­ dipendenti e della moglie, che praggiunte complicazioni alle stione delle energie in scena». veri comici, come lui, come hi giorno, la febbre lo ha tor­ nato Rascel. I funerali saranno veniva qui due volte al giorno, vie respiratone, ha avuto diver­ O/te/». Toto, hanno delle radici auten­ mentato per un mese e alla 1- lo Tognoli. Tullio Solenghi. A rimpiangerlo come un fratel­ Walter Chiari. Guido Leoni/Gi­ celebrati domani mattina alle mattina e pomeriggio, Rascel se bronco-polmoniti e alla fine lo è Delia Scala, che debuttò tiche nella spiritualità, non so­ netcrollaio». 11 nella chiesa degli artisti a non riceveva nessuno. «Parlava non ce l'ha fatta più». no mai solo estenon»

l'Unità Venerdì 4 gennaio 1991 19