Il Feudo Ed Il Comune Di Mattie E Di Menolzio
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IL FEUDO ED IL COMUNE DI MATTIE E DI MENOLZIO 1 INDICE 1. PREMESSA PARTE I IL TERRITORIO 2. INTRODUZIONE A MATTIE 3. LA PREISTORIA 4. DAI ROMANI AL PRIMO MEDIOEVO 4.1 LA ROMANITA’ 4.2 L’ALTO MEDIOEVO. 4.3 LE VIE DI COMUNICAZIONE. 4.4 IL REGNO LONGOBARDO. 4.5 I FRANCHI. 5. DESCRIZIONE DELLE COSTRUZIONI MEDIEVALI 5.1 SANTA MARGHERITA E IL CASTRUM APUD ECCLESIAM. 5.2 LA "TORRE DELLA GIUSTIZIA". 5.3 LA CASAFORTE DI MENOLZIO. 5.4 I MULINI 5.5 I DINTORNI PARTE II FONTI 6. I DOCUMENTI REPERITI PARTE III DISTINZIONE TRA MATTIE E MENOLZIO 7. LE IPOTESI TERRITORIALI DEL PROVANA 8. MATTIE E MENOLZIO DUE COMUNITÀ DISTINTE 9. LE LOCALITÀ 2 PARTE IV IL FEUDO 10. IL FEUDO 11. GLI ENTI ECCLESIASTICI E LE CHIESE .1 SAN GIUSTO DI SUSA. .2 SANTA MARIA MAGGIORE DI SUSA. .3 LA PREVOSTURA DI OULX. .4 L’ABBAZIA DELLA NOVALESA. .5 SAN MICHELE DELLA CHIUSA. .6 LA CERTOSA DELLA LOSA. .7 MONTEBENEDETTO. .8 SAN PAOLO. .9 SAN SATURNINO. .10 LE CHIESE DI MATTTIE E MENOLZIO .10.1SANTI CORNELIO E CIPIRANO .10.2SANTA MARGHERITA .10.3LE CAPPELLE CAMPESTRI 12. I PERSONAGGI E LE FAMIGLIE 13. DOCUMENTI SUI CASTELLI 14. LE “MACHINAE” AD ACQUA 14.1.I MULINI 14.2.LA SEGA AD ACQUA. 15. I BANDI CAMPESTRI PARTE V LA VITA DELLA COMUNITA’ 3 16. LA COMUNITÀ DEGLI UOMINI. 16.1.LA VITA QUOTIDIANA. 16.1.1. LA FAMIGLIA 16.1.2. IL VESTIARIO. 16.1.3. L’IGIENE PERSONALE. 16.1.4. LA CASA. 16.1.5. IL CIBO. 16.2.PRINCIPI DI DIRITTO FEUDALE. 17. LA CONFRATERNITA 18. GLI ERETICI 19. I PROBLEMI DI IRRIGAZIONE (LE ACQUE) 20. I MESTIERI APPENDICE I: TRASCRIZIONE INEDITE 1. 1212, 5 MARZO PERMUTA SEGUITA TRA L'ABBATE DI S. GIUSTO E TOMASO CONTE DI MAURIENA O MORINA APPENDICE II: TRASCRIZIONE GIÀ PUBBLICATE 4 1. 1291, 16 MARZO GIOVANNI FARGUIL, VENDE, A TOMMASO BARTOLOMEI, LA CASAFORTE DI MENOLZIO, PRESSO LA CHIESA DI SANTA MARGHERITA APPENDICE III: FOTOGRAFIE DEI LUOGHI BIBLIOGRAFIA INDICE ANALITICO 5 1. PREMESSA. Il presente lavoro vuol essere un modesto contributo alla storia di quel diritto che, per almeno settecento anni si è manifestato attraverso i documenti scritti attentamente conservati, da sempre, dalla burocrazia savoiarda. Aver scelto come punto di analisi un piccolo paese sparso sulle pendici delle montagne valsusine, non ha voluto esser un ripiego su un lavoro facile: è infatti incredibile quanta storia vi sia anche solo per un piccolo nucleo abitativo sulle pendici di una valle, sì storicamente importante, ma pur sempre di montagna. A grandi linee lo studio è suddiviso in: - una prima parte che, con un iniziale sguardo storico-geografico sul comune di Mattie dalla Preistoria al primo Medioevo e una presa di conoscenza delle costruzioni medievali come si presentano oggi, presenta il territorio oggetto dell’approfondimento; - una seconda parte che è la chiave di lettura di tutto il lavoro perché in essa sono riportati gli oltre trecentocinquanta documenti esaminati, raccolti sia da pubblicazioni precedenti, sia da consultazioni degli archivi di stato di Torino, dell’archivio vescovile di Susa e dell’archivio storico di Mattie. Ogni documento è stato studiato con diverse chiavi di letture che hanno costituito l’argomento di ciascun capitolo. I documenti sono elencati in ordine cronologico ed in nota sono riportate le collocazioni di ciascun documento con tutti i riferimenti per la loro reperibilità, indicazioni che, per non appesantire inutilmente, non sono state più ripetute nei successivi capitoli di analisi tematica, dove parimenti non stati riportati i regesti di ciascun documento, ma solo la data e un succinto richiamo ai contenuti. Si sono anche date indicazioni sui grandi personaggi, imperatori, abati, papi, conti, duchi ecc., che hanno in qualche modo influenzato la vita della Valle e i cui nomi ricorrevano nei documenti; 6 - una terza parte, dove si è affrontata la distinzione, durata sino a circa metà del Trecento, tra la comunità di Menolzio e quella di Mattie, attraverso un’analisi del territorio e delle località; - una quarta parte dedicata al feudo, nella quale si affronta il problema della giurisdizione dei due grandi enti ecclesiastici aventi pertinenza sulla zona, San Giusto e Santa Maria, entrambi di Susa, nonché delle altre istituzioni ecclesiali (Abbazie, Certose, ecc.) in qualche modo influenti su Menolzio-Mattie. Si è cercato di stabilire quali fossero i castelli simbolo di potere feudale e quale la successione delle famiglie infeudate analizzando alcune manifestazioni di potere feudale, quali i bandi campestri, il regime delle acque, la regolamentazione dei mulini, ecc... - un’ultima parte che approfondisce la vita della Comunità, che via via si affermava e si evolveva, l’importante Confraternita dello Spirito Santo, i rapporti con gli eretici, la vita quotidiana rappresentata dai problemi di irrigazione e dai mestieri. In appendice ho riportato fotografie e la trascrizione di alcuni documenti. Una raccolta bibliografica dei volumi consultati e un indice dei nomi concludono il lavoro. Devo in ultimo confessare due aspetti. Il primo è che l’interesse per il paese di Mattie è sorto quando i miei Genitori, a seguito di una improvvida passeggiata, hanno comprato la Casaforte di Menolzio, ultima testimonianza, muta ma imponente ed affascinante, di tanto passato. La seconda è il limite che questo lavoro ha: mi sono fermata (ad impossibilia nemo tenetur) ad analizzare i regesti dei documenti, non in grado, data la mia ignoranza paleografica, ad analizzarli nel contenuto (anche se ho provato!). Sono certa che chi fosse capace di “entrare” nei documenti potrebbe trovare moltissimi altri argomenti interessanti, perché la storia in senso lato è piena di affascinanti sorprese. 7 8 PARTE I: IL TERRITORIO. 9 2. INTRODUZIONE A MATTIE E LE SUE FRAZIONI. Mattie, nella piemontese Valle di Susa, piccolo comune agricolo-montano caratterizzato da diverse borgate sparse tra vallette e dirupi, sopra l’abitato di Bussoleno e di Susa, invisibile dal fondo valle, sorge su un altipiano situato sul versante orografico destro della Dora Riparia, nella Bassa Valle di Susa, ai piedi del massiccio montuoso dell'Orsiera-Rocciavrè (Alpi Cozie), da cui nasce l'omonimo Parco Naturale Regionale. Di fronte, sul versante opposto della valle, si erge il maestoso Rocciamelone (3538 metri). Vede il suo territorio rappresentato da diverse cartine: - Carte du Piemont ed du Monferrat, XVII secolo. 10 - Carta topografica in nove parti della Valle di Susa del 17281. 1 Archivio Storico Di Torino Carte Topogr. per A e B 11 12 Particolare - Mappa originale del Comune di Mattie2. 2 Archivio di Stato di Torino, Carte Topogr. per A e B 13 - Tavoletta IGM, Foglio Bussoleno n° 55, quadrante III, NE. Mattie non dispone di un vero e proprio centro, ma risulta formato da una serie di frazioni (burgià), le principali: Gillo (Li Geilou), Giordani (Li Giourdän), 14 Menolzio (Mënous), Grandi Tanze (Grantë Tansës), Piccole Tanze (Pëcëite Tansës), Vallone (Valön), Combe (Lë Cömbës), Tonda3. L’altopiano su cui sorge, posto tra le pendici del gruppo del Monte Orsiera - Rocca Nera - Punta Mezzodì ed i contrafforti delle colline "montonate" modellate dai ghiacciai che proteggono gli insediamenti abitati dai forti venti di nord-ovest, è con ogni probabilità abitato da tempi immemorabili e, successivamente, dai Celto-Liguri, dai Romani ed ininterrottamente sino ai nostri giorni. I villaggi sorti a mezzacosta, su pendii o terrazzamenti naturali, godendo di un clima meno umido e ventoso, ebbero in passato uno sviluppo notevole e spesso superarono come importanza il comune di fondovalle di cui oggi sono frazioni. Si trovavano per lo più ubicati lungo vie di traffico di importanza secondaria e traevano la loro origine nell’economia delle popolazioni che li abitavano, legata all’agricoltura, alla coltivazione e cura dei boschi ed all’allevamento del bestiame. Notevole era la frammentazione della proprietà agricola. La piene dei torrenti in territorio mattiese e di Menolzio dovevano essere piuttosto frequenti e rovinose, tanto da costringere, a volte e in concomitanza con precise scelte “militari” che facevano dei torrenti affluenti della Dora preziosi punti di difesa, a cambiare i percorsi delle strade, ancora verso il V secolo4. Il primo documento che parla di Mattie sembra essere del cronista merovingio Fredegario, che parla di vallem cuinomento Ametegis, prima quindi del noto testamento del patrizio Abbone, fondatore dell’Abbazia della Novalesa, che nel secolo VIII cita molti nomi di luoghi. Ametegis viene poi ancora citata nell’atto di fondazione dell’abbazia di San Giusto a Susa nel 1029 e nel diploma del vescovo di Torino Cuniberto, che pone la ecclesia de Maticis sotto la giurisdizione della Pieve di Santa Maria Maggiore di Susa. 3 Matiës, un paese piccolo, un cuore grande lavoro dei bambini delle scuole elementari, Borgone, 1997, pag. 5. 4 Mario Cavargna, La strada romana “Per Alpes Cottias” in La biblioteca di Segusium, Romanità valsusina, Susa, aprile 2004, pag. 108 – 109. 15 Fin verso il XIII secolo il territorio era presumibilmente suddiviso tra due comunità, ad est quella di Maticum/Mathiesis/ecc., ad ovest quella di Menosii/ Menonis. La lettura di alcuni documenti conferma per altro questa divisione, poiché, dal 1378 al 1465, per le persone che compaiono, gli estensori dei vari documenti si prendono cura di specificare se siano di Mattie o “dei Menoni”. Certamente dopo il 1748, quando San Giusto acquisiva i diritti di Santa Maria, si perde completamente la distinzione tra le due comunità anche giuridicamente. Da ricordare infine il pesante contributo pagato dai mattiesi in vite umane sia nelle guerre d'indipendenza sia nella prima e nella seconda guerra mondiale. In particolare in quest'ultimo conflitto, per l'attiva partecipazione della popolazione alla resistenza, nella drammatica data dell'11 ottobre 1944, proprio al culmine dell'annata agraria, dopo un anno di duro lavoro di una popolazione che trovava il proprio sostentamento principalmente dall'agricoltura, si scatenò una pesante rappresaglia nazista contro la Frazione Menolzio (una delle Frazioni più popolose).