La Gazzetta Di Isolabona
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Anno 4 N. 25 dicembre 2000 Apricale Bajardo Buggio Camporosso Castelvittorio Dolceacqua Isolabona N Perinaldo Pigna Rocchetta prezzo: mègiu euru LALAredazione: c/o biblioteca GAZZETTAFerdinandoGAZZETTA Peitavino, via Veziano Emilio ❊❊❊ giornale di vita vissuta DI eDI immaginata libero ISOLABONA daISOLABONA preconcetti ❊❊❊ www.terraligure.it e-mail: [email protected] www.terraligure.it Ci risponde il presidente E venne il diluvio della Provincia In questo articolo pubblichiamo le alluvioni che si sono succedute in Val Nervia nei secoli passati. Non ci è dato ul numero precedente sponde, e di questo lo rin- avevamo fatto un’ana- graziamo, mettendo in sapere se l’acqua che travolse più volte la vallata in quei tempi fosse in quantità maggiore o minore di quella Slisi ironica ma impieto- chiaro però che aspettiamo sa del sito internet della quello che ci viene pro- che ha sconvolto le nostre terre in questo novembre. Un fatto rimane indiscusso:ogni tanto Madre Natura ci ri- nostra provincia. Il presi- messo, in caso contrario ri- dente gentilmente ci ri- torneremo sull’argomento corda che è sempre lei a tenere in mano le sorti dell’umanità, e più l’abbiamo violentata più la lezione è dura. l Guiness dei Primati è u- strugge ancora una volta il n merito alla lettera pub- come il mensile sulla qua- na raccolta di avvenimenti mulino sottostante, trascinan- blicata sulla Gazzetta di lità dell’aria e link ai siti straordinari, di exploit uni- dosi via il mugnaio Giambat- IIsolabona del mese di ot- dell’ RT, dell’ APT, dell’Uni- ci,di imprese che sem- tista Gorio; oltrepassa il pon- tobre - Il sito internet della versità eccetera. brano insuperabili, fin te a valle, raggiungendo an- Provincia è una cattedrale Colgo l’occasione per in- quando qualcuno o qual- che la piazzetta della fontana nel deserto - voglio preci- viarle il CD-Rom contenen- Icosa non le supera. Di certo, costruita nel 1492; invade tut- sare che l’Amministrazione te l’Atlante Transfrontaliero se esistesse un Guiness re- ti gli orti fino al ‘Cian du Pé’ Provinciale sta lavorando disponibile presso l’Ufficio gionale, gli abitanti del Nervia (Pian del Pero). e delle vallate vicine sarebbe- Nel 1777, dopo piogge tor- alla creazione di un nuovo Programmazione della ro unanimemente d’accordo renziali durate a lungo, il Ner- sito ufficiale proprio per rin- Provincia. nell’inserire le recenti alluvio- via straripa con un apporto novare quello esistente. Il Distinti Saluti ni di ottobre e di novembre, d’acqua superiore alle piene nuovo sito conterrà oltre al- Il Presidente della Provincia come l’evento eccezionale, il precedenti. L’acqua invade la le indicazioni istituzionali Avv. Gabriele Boscetto non plus ultra. “Colpa dei bu- parte bassa del paese e risa- su organi e sedi, Ammini- chi nell’ozono, - si dice - del- le per lungo tratto la Bunda, strazione, Appalti e concor- P.S.: naturalmente la rispo- l’inquinamento atmosferico, la strada principale in salita si, manifestazioni, un am- sta è inviata via e-mail dell’effetto serra, delle pertur- che porta alla Chiesa di San- pio spazio dedicato alle bazioni atlantiche dovute a ta Maria Maddalena. Tutti gli news, alle principali mani- qualche “Niño”. E così via. orti vengono allagati e sono festazioni ed avvenimenti Nulla da eccepire: l’uomo sta distrutti frantoi e mulini, non- ed alcune grosse novità www.terraligure.it/articoli/risposta.html effettivamente distruggendo ché i ‘bedali’, i canali all’aper- l’ambiente in cui vive. Ma sor- to che, attingendo acqua da ge spontanea una domanda: una piccola diga costruita nel- “La natura è proprio priva di la parte superiore del torren- colpe?”. Per rispondere alla te, correndo lungo i fianchi domanda ritorniamo indietro dello stesso, servivano ad ir- di qualche secolo, quando il rigare gli orti e a portar acqua Le corbellerie di progresso non usava l’atomo, ai vari mulini costruiti sul fon- non utilizzava l’elettricità; do valle. A seguito dell’innon- quando le automobili e i mo- dazione viene eretta sul pon- www.dolceacqua.it torini non c’erano, i fumi della te a schiena d’asino una cap- benzina non inquinavano e pelletta con l’effigie dell’Ange- l’ozono non era un colabrodo lo Custode. La cappelletta e vogliamo andare a nell’alta valle Nervia prima bucherellato. Presso l’Istituto col ponte vennero distrutti Isolabona provenien- di Pigna incontreremo Ca- di Storia Ligure di Bordighera durante l’occupazione tede- Sdo da Dolceacqua, al stelvittorio. Queste ed altre esistono manoscritti e memo- sca del 1944. rie del passato dai quali è La lista delle alluvioni pro- bivio della Barbaira dobbia- simili belinate le troveremo possibile trarre qualche noti- cede, stavolta con la testimo- mo svoltare a sinistra; se in bella vista sul sito www. zia in merito. nianza diretta di due ‘lisuren- dall’Aurelia prendiamo il bi- dolceacqua.it, sponsoriz- In un manoscritto si legge chi’ di rango: Gio Antonio vio di Nervia il primo paese zato ( e quindi pagato, non che nel 1705, dopo due gior- Cane, che redasse un prege- ni ininterrotti di pioggia il Ner- vole diario, e di suo figlio che incontreremo non sarà sappiamo se tutto o in par- via, a Isolabona, straripa al- Francesco il quale - rifacen- Camporosso ma Vallecro- te) dalla triade di banche l’altezza della Cappella di dosi al diario paterno - scris- sia, e se vogliamo andare a che operano nel paese. Da Santa Lucia, travolgendo il se Le memorie delle anti- mulino e il forno di calce sot- chità di Jsolabuona, ricava- Camporosso lo troveremo rimanere allibiti. Visto che è tostanti. Le acque sommerse- te da libri autentici e da altri in val Roja prima di Airole. il sito ufficiale del Comune ro pure il ponte romano a manoscritti del fu Mostro Naturalmente proseguendo aspettiamo spiegazioni. schiena d’asino che allaccia- [sic] Francesco Cane, com- va le due sponde del fiume e pilate non che messe in ordi- dava l’accesso al paese. ne l’anno 1839. Si tratta di te- Nel 1708 l’alluvione si ripe- stimonianze dirette scritte in te con più violenza. Era il un italiano poco ortodosso mercoledì 26 settembre. La che utilizza parole del dialetto fornace di calce attigua alla locale. cappella di S. Lucia ardeva Anno 1777 - “... nella notte ancora quando per le piogge dell’Angelo Custode ha pio- insistenti che da due giorni vuto tutto il giorno minuta- flagellavano la zona, le acque mente, e la note delli tre ha dei torrenti Nervia e Merdan- piovuto tanto dirotamente che zo si ingrossarono a dismisu- pareva un diluvio e l’acqua ra. L’onda d’acqua spazzò via del fiume entrava dalla porta la fornace, tutto il legname del Molino e dalla parte del accumulato, distrusse l’edifi- ponte andava a sbocare da cio e spazzò via tutti gli at- S. Spirito ed è montato sino trezzi e arrivò a “lambeggiare alle soglie della casa del Mo- e a serpeggiare” sul ponte linajo e della strada che ten- raggiungendo la fontana. de alla casa Salvagni l’acqua L’improvvisa ondata di piena vi ha conduto un albero di sorprese M.Raimondo di verma colle radi e rami, di più Dolceacqua e il figlio di distante tutta la strada dalla Giuseppe M. Rufini di nome Madonna sino alla prima roc- Francesco i quali trovarono ca della Copeira al ponte che rifugio sull’altare della cappel- è fuori del paese gli ha levato la di S. Lucia su cui stavano tutte le creste è restata l’arca- in ginocchioni in attesa di ta sola, e a S. Lucia ha levato soccorsi. Secondo il memo- la porta e l’acqua è arrivata rialista non solo costoro furo- all’orli della mensa dell’Altare, no in pericolo di vita in quanto continua sul retro certo Giobatta Gavino “ch’era venuto dall’America” e un suo servo “di nazione africana e moro”, sorpresi sul ponte, fu- rono salvati con l’ausilio di fu- ni. Tutti furono tratti in salvo. Le immagini si riferiscono al- Ma strade e orti furono spaz- la piena del 6 novembre. zati via e non ne rimase vesti- gia alcuna. Dolceacqua - Dall’alto in bas- Nell’autunno del 1738 si ha so: il ponte vecchio, il ponte un ennesimo straripamento nuovo visto da nord, il ponte del torrente Nervia. Nuova- nuovo visto da sud. Qui a mente l’acqua invade la chie- fianco il ponte nuovo distrut- sa di Santa Lucia, arrivando to dall’alluvione del 4 no- fino alla base dell’altare; di- vembre del 1966. LA GAZZETTA DI ISOLABONA dicembre 2000 dalla prima pagina al libro Storia della la qualcosa tutti hanno giudi- que ore e l’acqua è montatta Magnifica Comunità cata un miracolo essendo che sul ponte sino alla Cappelletta Ddegli Otto Luoghi di si è preso il livello, e l’acqua è e si ha portato la metà delli ri- B. Durante e F. Poggi: De- montata di 10 ovvero dodici pari ossia ... la porta di Santa palmi di sopra”. Lucia l’han ritrovata in Dol- liberatione del 1674 rende Anno 1783 - “... non si era ceacqua e la porta del Molino nullo un Decreto del 1468 veduta tant’acqua, nel di cui sotto il ponte verso dove vi e- in relazione alla richiesta anno li 17 Settembre l’acqua ra una fascia del Sig Giovanni portò due bovi e una vacca di Allaveno con due grossi alberi delli Bordigati affinché un Giuseppe Vezian fù Giachin di salisa e li ha portato li alberi Medico facci residenza in che erano in un terrazzo alla e le salici e non si è ritrovato Raina, la vacca l’hanno ri- che un mucchio di pietre, nel- loco perché..