Relazione Generale – Bozza
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0 RG. RELAZIONE GENERALE 1 GRUPPO DI PROGETTAZIONE Arch. Daniela Francini - capogruppo coordinatore PER LA PARTE URBANISTICA: Prof. Urb. Domenico Passarelli Arch. Carla Salamanca PER LA PARTE ACUSTICO-AMBIENTALE: Ing. Nicola Buoncristiano PER LA PARTE IDROGEOLOGICA: Geol. Bruna Ballarò Geol. Paolino Vercillo PER LA PARTE AGRONOMICA: Agr. Giovanni Perri 2 Comune di Rende PSC – Relazione generale INDICE Premessa .................................................................................................................................................... 4 1. Il processo di costruzione del Piano Strutturale Comunale ................................................... 5 1.2 Principi guida ................................................................................................................................ 5 1.3 La metodologia ............................................................................................................................. 6 2. Il quadro Conoscitivo .................................................................................................................. 9 2.1 Evoluzione storica della struttura urbana e territoriale attraverso i grandi progetti ........... 9 2.2 La pianificazione urbana a Rende ............................................................................................ 11 2.3 Le politiche urbane “comuni” tra la città di Rende e Cosenza: il Programma di Sviluppo Urbano (P.S.U.) e la Pianificazione Strategica (P.S.) ............................................................. 15 2.4 Pianificazione sovraordinata e programmazione degli interventi a scala territoriale ........ 22 2.5 Il repertorio di analisi ................................................................................................................. 28 2.5.1 Gli aspetti demografici e socioeconomici ............................................................................... 28 2.5.2 L’evoluzione storica e le permanenze ..................................................................................... 32 2.5.3 La valle dei mulini ...................................................................................................................... 35 2.5.4 Il sistema infrastrutturale e la mobilità .................................................................................... 38 2.5.5 La distribuzione territoriale dei servizi e delle attrezzature e la dotazione di standard urbanistici .................................................................................................................................... 40 2.5.6 Il sistema ambientale: le condizioni agricolo forestali ........................................................... 42 2.5.7 L’integrità fisica del territorio - Inquadramento geologico generale.................................. 51 3. Il quadro Valutativo ................................................................................................................... 55 3.1 Sintesi delle attività di ascolto e di partecipazione del P.S.C. ............................................... 55 3.2 La VAS e il piano: un binomio indissolubile .......................................................................... 71 3.3 Zonizzazione Acustica............................................................................................................... 73 3.4 La matrice problemi e obiettivi e la mappa delle criticità ..................................................... 77 4. Il Quadro propositivo ................................................................................................................ 82 4.1 Le linee strategiche del Piano ................................................................................................... 82 4.2 I principi informatori del PSC .................................................................................................. 88 4.3 I progetti chiave .......................................................................................................................... 90 4.4 Il dimensionamento e gli standard ......................................................................................... 104 4.5 L’attuazione del PSC ................................................................................................................ 106 3 Comune di Rende PSC – Relazione generale Premessa L’elaborazione del Piano Strutturale Comunale di Rende non può prescindere dal ruolo che la città ha assunto nel corso del tempo. Un ruolo che, grazie allo sviluppo qualitativo che progressivamente ha espresso, è divenuto sempre più importante nel contesto territoriale della provincia di Cosenza, un ruolo che è andato rafforzandosi anche grazie ad una politica urbanistica che, attraverso i piani, i programmi ed i progetti, ha inteso privilegiare la qualità urbana ed ambientale con uno sguardo rivolto ad una dimensione territoriale ampia e non ristretta ai “suoi” confini geografici. Il gruppo di progettazione incaricato, ha inteso avviare la stesura del piano ricorrendo alla “storia” della città, agli aspetti peculiari del suo processo evolutivo, ripercorrendo gli orientamenti urbanistici e le scelte strategiche che, ai diversi livelli di governo, hanno interessato ed interessano il territorio comunale. Gli studi che hanno accompagnato l’elaborazione del Documento Preliminare, oltre ad una attenta e meticolosa indagine sul territorio, nei suoi aspetti ambientali, e quindi agronomici e geomorfologici, insediativi ed infrastrutturali, si sono richiamati agli strumenti di pianificazione urbanistica e di programmazione economica e territoriale che via via si sono succeduti. Il documento preliminare è stato redatto in conformità a quanto disposto dall’art. 20 della LUR n.19/02 e ss.mm.ii., e alle relative linee guida di attuazione, ed in riferimento alle disposizioni legislative di livello nazionale vigenti in materia. Il sistema analitico-conoscitivo ha visto approfondire numerose dinamiche e diversi aspetti di natura specialistica, a partire dalle diverse forme di inquinamento acustico-ambientale, le cui risultanti hanno guidato e determinato, con approccio sinergico, le scelte strategiche di pianificazione del territorio; tali scelte sono il frutto di una partecipazione attiva e di una concertazione con le forze economiche e sociali e con le categorie tecnico-professionali in merito agli obiettivi da perseguire. Nel definire le strategie per il governo dell’intero territorio comunale, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi urbanistici della Regione e con gli strumenti di pianificazione sovraordinati espressi dal Quadro Territoriale Regionale Paesistico, dal Piano territoriale di Coordinamento Provinciale e dal Piano di Assetto idrogeologico, il Documento Preliminare ha avuto, tra gli altri, quale compito prioritario quello di valutare le condizioni di rischio idrogeologico e di pericolosità sismica. Tali specifiche elaborazioni, insieme ad altre, hanno assunto un ruolo determinante per la redazione del Rapporto Ambientale, necessario per ottemperare a quanto disposto in tema di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per gli strumenti di pianificazione territoriale, sia dal D.lgs. n° 152/2006 e ss.mm.ii., sia dal Regolamento Regionale n° 4/2008 e ss.mm.ii. Il documento preliminare si è ispirato, oltre che ai principi di sostenibilità ambientale, ai criteri prestazionali e perequativi, al fine di perseguire l’equa distribuzione dei valori immobiliari prodotti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. Appare particolarmente rilevante quanto sancito al comma 2 dell’art. 54 della LUR 19/02, ossia che “la quantità di edificazione spettante ai terreni che vengono destinati ad usi urbani deve essere indifferente alle specifiche destinazioni d’uso previste dal Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) e deve invece correlarsi allo stato di fatto e di diritto in cui i terreni si trovano al momento della formazione del Piano stesso. A tal fine, Il Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) riconosce la medesima possibilità edificatoria ai diversi ambiti che presentino caratteristiche omogenee, in modo che ad uguale stato di fatto e di diritto corrisponda una uguale misura del diritto edificatorio” e soprattutto quanto evidenziato al comma 3 che stabilisce che “ogni altro potere edificatorio previsto dal Piano Strutturale Comunale (P.S.C.), che ecceda la misura della quantità di edificazione spettante al terreno, è riservato al Comune, che lo utilizza per le finalità di interesse generale previste nei suoi programmi di sviluppo economico, sociale e di tutela ambientale”. Il prodotto che questa relazione intende illustrare costituisce la sintesi del lungo processo di pianificazione del Comune di Rende, del consistente patrimonio conoscitivo che è stato elaborato ed ha continuato ad essere aggiornato e implementato anche per questa rielaborazione; vorrebbe 4 Comune di Rende PSC – Relazione generale essere considerato anche un piano partecipato dai cittadini singoli ed organizzati che ha sperimentato forme nuove di confronto sull’idea di città, prima e durante l’elaborazione del documento, con l’intenzione di continuare il percorso durante la fase di pubblicazione del piano e nella definizione del Regolamento Urbanistico. È anche il frutto di un lavoro di squadra di molti uffici del Comune che con i propri saperi e le proprie professionalità hanno contribuito ad implementare il Quadro Conoscitivo e alla costruzione del progetto, confermando il carattere tipicamente interdisciplinare