Santa Caterina D'alessandria a Pisa

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Santa Caterina D'alessandria a Pisa Santa Caterina d’Alessandria a Pisa LE TRE ETÀ DI UNA CHIESA Santa Caterina d’Alessandria a Pisa LE TRE ETÀ DI UNA CHIESA a cura di Marco Collareta scritti di Valerio Ascani, Chiara Balbarini, Francesca Barsotti, Veronica Baudo, Caterina Bay, Vittoria Camelliti, Pierluigi Carofano, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Marco Ciampolini, Marco Collareta, Maria De Vizia Guerriero, Gabriele Donati, Daniele Galleni, Gabriella Garzella, Daria Gastone, Stefano Martinelli, Andrea Muzzi, Silvia Nannipieri, Franco Paliaga, Stefano Renzoni, Mauro Ronzani, Elisabetta Salvadori foto di Irene Taddei Indice Presentazione ................................................................................................................................................9 Ringraziamenti Giovanni Paolo Benotto Gli autori desiderano ringraziare: Antonella Capitanio, Don Francesco Bachi, Elisa Carrara dell’Archivio Storico Diocesano Ricordo di Mons. Corallini .........................................................................................................................11 Il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Prefazione ...................................................................................................................................................15 Marco Collareta © Copyright 2019 Acque SpA e Pacini Editore Srl Santa Caterina d’Alessandria:un culto venuto dal mare ...........................................................................19 ISBN 978-88-6995-xxx-x Maria Luisa Ceccarelli Lemut - Gabriella Garzella Realizzazione editoriale e progetto grafico I frati Domenicani in Santa Caterina dalle origini al 1406 .......................................................................27 Mauro Ronzani – Elisabetta Salvadori Via A. Gherardesca 56121 Ospedaletto-Pisa www.pacinieditore.it “Sapiens mulier aedificat domum suam”. [email protected] La chiesa medievale: architettura e decorazione architettonica .............................................................45 Fotolito e Stampa Valerio Ascani Industrie Grafiche Pacini Approfondimenti di Valerio Ascani e Stefano Martinelli Responsabile editoriale Federica Fontini L’arredo mobile e monumentale dalle origini alla fine del Cinquecento ................................................81 Marco Collareta Responsabile di redazione Silvia Frassi Approfondimenti di Marco Collareta, Chiara Balbarini, Gabriele Donati, Andrea Muzzi Direzione produzione La decorazione pittorica dopo l’incendio del 1650 ................................................................................133 Stefano Fabbri Pierluigi Carofano Referenze fotografiche Campagna fotografica originale © Irene Tadde ad eccezione di: Mutamenti e persistenze nella chiesa di Santa Caterina dall’epoca delle soppressioni leopoldine Polo Museale della Toscana prot. n. 6250 del 24 agosto 2019 pp. 18, 78, 79, 85, 86, 88, 101, 103, 113, 115, 197, 199; Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici di Pisa, Archivio fotografico, realizzazione Nicola Gronchi pp. 164, 170, 172- ai giorni nostri ..........................................................................................................................................163 174, 176, 177; Archivio Parrocchiale di Santa Caterina in Pisa pp.xxxxx; Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Francesca Barsotti Paesaggio per le province di Pisa e Livorno pp. xxxxxx; Fondazione Pisa - Palazzo Blu, pp. 168, 169. Per i Beni Culturali Ecclesiastici di Pisa: autorizzazione dell’Arcidiocesi di Pisa - Ufficio diocesano per i beni cul- Approfondimenti di Daniele Galleni, Maria De Vizia Guerriero, Silvia Nannipieri, Daria Gastone, Veronica Baudo turali ecclesiastici del xxxxxxx prot. nn. xxxxxx. Le immagini delle pagine 153 e 157 dei dipinti restaurati sono state gentilmente concesse dal laboratorio di restauro Lo Studiolo di Lucca. Una chiesa mai esistita: Santa Caterina d’Alessandria a Pisa ad inizio Novecento ...............................191 Stefano Renzoni L’editore resta a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare e per le eventuali omissioni Approfondimento di Caterina Bay Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello per- Sepolture, iscrizioni, stemmi: un’antologia (Breve introduzione e schede segnaletiche) ....................203 sonale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org Vittoria Camelliti Presentazione “Se camminiamo insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e, da questa posizione, frequentare il passato e il futuro”. Si tratta di una espressione di Papa Francesco nella Esortazione Apostolica Christus Vivit che non solo descrive una modalità sempre più necessaria nel rapporto tra giovani e anziani, ma che può essere applicata anche alla comprensione dei più diversi fenomeni culturali e ad una lettura corretta e adeguata soprat- tutto di certi antichi monumenti ecclesiali che portano su di sé i segni dei secoli e delle generazioni passate, come nel caso della chiesa di S. Caterina di Alessandria in Pisa. Per i pisani si tratta della chiesa del Seminario, che oltre ad essere stata sede del glorioso Convento dei Frati Predicatori, i Domenicani, da oltre due secoli è anche chiesa parrocchiale e punto di riferimento per i momenti religiosi più im- portanti dell’Istituto Arcivescovile di Santa Caterina. Una chiesa che ha sempre il suo portale spalancato verso la città e che per molti è punto di riferimento per una preghiera, per un momento di ascolto spirituale, per una visita che può esse- re anche solo di natura culturale, ma che suggerisce sempre pensieri più profon- di, perché nella penombra della sua immensa navata e nell’aprirsi alla luce delle cappelle absidali, rimanda ad un oltre che le immagini dei santi raffigurati nelle vetrate individuano come il luogo della luce gentile della beatitudine celeste. Se nel tempo molte sono state le pubblicazioni sulla chiesa di Santa Cateri- na, soprattutto ad opera di Mons. Guido Corallini, come pure sul Seminario e sull’Istituto di S. Caterina, mancava però una pubblicazione che ripercorresse i lunghi secoli di storia vissuti dal popolo di Dio in ragione di questo luogo di culto. Sì, perché il soggetto primo di una chiesa non sono le mura o la sua struttura architettonica o le sue opere d’arte, ma il popolo cristiano che in que- sta chiesa ha vissuto e vive gli eventi fondamentali della propria esistenza sia a livello personale che familiare o sociale, tanto che l’edificio di culto cristiano ha il nome di chiesa, dalla Chiesa-Comunità dei credenti che ivi si raduna. L’occasione di questo volume è data dal ricordo dell’inizio della presenza domenicana in Pisa; la ragione più vera credo che sia però la necessità di offrire alle generazioni del nostro tempo l’opportunità di cogliere con uno sguardo comprensivo il passato per farsi una ragione del presente e continua- re a camminare nella speranza per un futuro di vita cristiana che sappia fare tesoro di quanto ci è stato consegnato da chi ci ha preceduto e non solo per t conservare adeguatamente opere d’arte di grande valore, bensì per saperne Lippo Memmi, Trionfo di San Tomaso leggere i contenuti e additarli a chi verrà poi, nella continuità di un messaggio d’Aquino (particolare), Pisa, Chiesa di Santa di fede di cui possano fruire uomini e donne di ogni tempo. Caterina d’Alessandria 10 | In questo modo, le nostre chiese, soprattutto quelle più ricche di opere d’arte, non rischieranno di diventare solo luoghi museali da visitare per coglie- Ricordo di Mons. Corallini re il senso di una bellezza frutto del genio dell’uomo, ma luoghi dell’anima, nei quali la bellezza possa fare da guida verso l’incontro con una bellezza ulteriore, la Bellezza eterna che continua a squadernarsi nel mondo, non solo attraverso il creato, ma anche grazie alle opere compiute dalle mani dell’uomo, frutto del suo ingegno e della sua capacità di percepire l’assoluto di Dio. Ecco il senso delle parole di Papa Francesco: radicati nel presente, ma at- tenti a quanto ci è stato trasmesso da chi ci ha preceduto, potremo proiettarci e nel passato e nel futuro, certi che ogni epoca è tempo di salvezza e ogni opera Guido Corallini nasce a Pisa il 20 maggio 1919, allora memoria liturgica di dell’uomo che si ispiri a ciò che non passa e che rimane è sempre occasione San Guido della Gherardesca, ed è battezzato al Battistero. Riceve la Prima per assaporare, sia pure a volte in maniera indistinta, ciò che ci solleva verso Comunione al Congresso Eucaristico Diocesano nel 1928. Dio e ci apre a quella visione interiore che è riflesso della Bellezza eterna. Ha uno zio sacerdote, monsignor Guido Pagni e due genitori esemplari, Grazie dunque a chi ha promosso questo volume e a chi ha collaborato Donato e Gina. alla sua realizzazione, perché anch’esso cooperi all’annuncio di Colui che è Dopo esser stato presidente dell’Associazione “Giosuè Borsi” di S.Caterina, Via, Verità e Vita, che gli antichi Frati Predicatori hanno proclamato in Santa fa parte della Presidenza Diocesana della Gioventù Cattolica al tempo di Aldo Caterina e che oggi la Comunità cristiana che qui si riunisce, insieme con la Luperi,
Recommended publications
  • Libro Bianco Sui Beni Culturali Pisani
    Libro bianco sui beni culturali pisani a cura del Gruppo Cultura di Una città in comune PRIMO AGGIORNAMENTO Pisa, 30 luglio 2014 1 Indice Introduzione 3 Biblioteche 6 Archivio Generale di Ateneo 7 Biblioteca Universitaria di Pisa 8 Biblioteca Franco Serantini 9 Biblioteca Provinciale di Pisa 10 Biblioteca SMS 11 Monumenti 12 Piazza del Duomo 12 Cimitero Ebraico 13 Area del Santa Chiara 13 Scuola Medica 14 Chiesa di Santa Maria della Spina 15 Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno 16 Cappella di Sant'Agata 17 Chiesa di Sant'Antonio in Qualquonia 17 Chiesa di San Pietro in Vinculis o San Pierino 18 Chiesa e convento di San Francesco 19 Oratorio di San Bernardino 20 Chiesa di San Silvestro 21 Chiesa di Santa Croce in Fossabanda 21 Chiesa di San Zeno 22 Chiesa e convento di San Vito 23 Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri 23 Palazzo Prini-Aulla o palazzo Mazzarosa 24 Chiesa di San Domenico 24 Chiesa di San Giorgio dei Tedeschi 25 Luoghi inutilizzati o sottoutilizzati 26 Monastero di San Benedetto 26 Chiesa di San Benedetto 26 Palazzo Franceschi Galletti 27 Giardino di San Vito 27 Mura di Pisa 27 Bastione Sangallo 29 Bastione del Parlascio 29 Limonaia 30 Arsenali Medicei 31 Parco Don Andrea Gallo 32 In (s)vendita 33 Spedale dei Trovatelli 33 2 Santa Croce in Fossabanda 33 Mattonaia 34 Palazzo Mastiani 35 Sprechi 37 Uffizi Pisani 37 Campanile di San Piero a Grado 38 Sistema museale 39 Opera della Primaziale Pisana 39 Museo nazionale di San Matteo 39 Museo nazionale di Palazzo Reale 41 Museo di Palazzo Blu 41 Musei Comunali 42 Spazio Espositivo Sopra
    [Show full text]
  • Shaping the Bible in the Reformation Library of the Written Word
    Shaping the Bible in the Reformation Library of the Written Word VOLUME 20 The Handpress World Editor-in-Chief Andrew Pettegree University of St Andrews Editorial Board Ann Blair Harvard University Falk Eisermann Staatsbibliothek zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz Angela Nuovo University of Udine Michael F. Suarez, S.J. University of Virginia VOLUME 14 The titles published in this series are listed at brill.nl/lww Shaping the Bible in the Reformation Books, Scholars and Their Readers in the Sixteenth Century Edited by Bruce Gordon Matthew McLean LEIDEN • BOSTON 2012 Cover illustration: Detail from the title page of the 1543 Biblia Sacrosancta, courtesy of the Department of Special Collections, University of St Andrews Library. Library of Congress Cataloging-in-Publication Data Shaping the Bible in the Reformation : books, scholars, and their readers in the sixteenth century / edited by Bruce Gordon, Matthew McLean. p. cm. -- (Library of the written word ; v. 20) (The handpress world ; v. 14) Includes bibliographical references and index. ISBN 978-90-04-22947-1 (hardback : alk. paper) 1. Bible--History--16th century. 2. Bible--Criticism, interpretation, etc.--History--16th century. 3. Bible--History--17th century. 4. Bible--Criticism, interpretation, etc.--History--17th century. I. Gordon, Bruce, 1962- II. McLean, Matthew (Matthew Adam), 1975- BS445.S37 2012 220.09’031--dc23 2012009441 This publication has been typeset in the multilingual "Brill" typeface. With over 5,100 characters covering Latin, IPA, Greek, and Cyrillic, this typeface is especially suitable for use in the humanities. For more information, please see www.brill.nl/brill-typeface. ISSN 1874-4834 ISBN 978 90 04 22947 1 (hardback) ISBN 978 90 04 22950 1 (e-book) Copyright 2012 by Koninklijke Brill NV, Leiden, The Netherlands.
    [Show full text]
  • Elenco Degli Edifici Monumentali
    MISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ELENCO DEGLI EDIFICI MONUMENTALI X X X III Provincia di Pisa ROMA TIPOGRAFIA DELL'UNIONE EDITRICE Via Federico Cesi, 45 1921 AVVERTENZA L'idea di formare un catalogo di tutto il patri­ monio artistico dello Stato risale assai addietro nel tempo. Già l'imperatore Costantino aveva ordmata una statistica degli edifici e delle opere pubbliche che erano allora nelle quattordici re­ gioni delle città di Roma, donde risultarono, tra le altre opere, 22 statue equestri, 423 templi con 80 statue d’oro e 77 d’avorio e 1352 fontane. Quattordici secoli più tardi, il 20 aprile 1773, il Consiglio dei Dieci di Venezia comandava che fosse compilato il catalogo generale dei più insigni dipinti esistenti nei confini della Serenissima ; ma questo elenco aveva natura di semplice in­ ventario, di accertamento della consistenza patri­ moniale della Repubblica, senza effetti giuridici determinati. Questi invece cominciano ad appa­ rire connessi col catalogo delle opere d’arte nel­ l'editto Pacca del 7 aprile 1820, il quale, ordi­ nando la formazione di un elenco degli oggetti artistici più preziosi dello Stato Pontificio, im­ poneva alle commissioni preposte alla loro conser­ vazione di esaminarli « presso qualunque proprie­ tario e possessore ». Unificate le varie provincie in un solo regno, il concetto di porre il catalogo dei monumenti e delle opere d’arte a fondamento di ogni sanzione — fi legislativa appare in quasi tutti i disegni di legge presentati all’esame del Parlamento. Non com­ preso nel progetto Coppino del 31 maggio 1887, vi fu introdotto dalla Commissione parlamentare che volle la formazione di un unico catalogo degli immobili.
    [Show full text]
  • The Cult of Saint Jerome in Dalmatia in The
    Ines Ivić THE CULT OF SAINT JEROME IN DALMATIA IN THE FIFTEENTH AND THE SIXTEENTH CENTURIES MA Thesis in Medieval Studies Central European University CEU eTD Collection Budapest May 2016 THE CULT OF SAINT JEROME IN DALMATIA IN THE FIFTEENTH AND THE SIXTEENTH CENTURIES by Ines Ivić (Croatia) Thesis submitted to the Department of Medieval Studies, Central European University, Budapest, in partial fulfillment of the requirements of the Master of Arts degree in Medieval Studies. Accepted in conformance with the standards of the CEU. ____________________________________________ Chair, Examination Committee ____________________________________________ Thesis Supervisor ____________________________________________ Examiner CEU eTD Collection ____________________________________________ Examiner Budapest May 2016 THE CULT OF SAINT JEROME IN DALMATIA IN THE FIFTEENTH AND THE SIXTEENTH CENTURIES by Ines Ivić (Croatia) Thesis submitted to the Department of Medieval Studies, Central European University, Budapest, in partial fulfillment of the requirements of the Master of Arts degree in Medieval Studies. Accepted in conformance with the standards of the CEU. ____________________________________________ External Reader CEU eTD Collection Budapest May 2016 THE CULT OF SAINT JEROME IN DALMATIA IN THE FIFTEENTH AND THE SIXTEENTH CENTURIES by Ines Ivić (Croatia) Thesis submitted to the Department of Medieval Studies, Central European University, Budapest, in partial fulfillment of the requirements of the Master of Arts degree in Medieval Studies. Accepted in conformance with the standards of the CEU. ____________________________________________ External Supervisor CEU eTD Collection Budapest May 2016 I, the undersigned, Ines Ivić, candidate for the MA degree in Medieval Studies, declare herewith that the present thesis is exclusively my own work, based on my research and only such external information as properly credited in notes and bibliography.
    [Show full text]
  • Pise — Wikipédia
    Pise Pise (en italien Pisa) est une ville italienne d'environ 89 620 habitants, chef-lieu de la province de même nom en Pise Toscane. Elle est célèbre dans le monde principalement pour sa tour penchée. Elle est traversée par le fleuve Arno et située sur la via Aurelia. Sommaire Drapeau 1 Histoire 1.1 Nouveauté 1.2 Au Moyen Âge 1.3 XIe siècle 1.3.1 Expansion maritime 1.3.2 Autonomie politique 1.3.3 Empire commercial 1.4 XIIe siècle 1.4.1 Conquêtes, pillages, apogée 1.4.2 Dans l'orbite gibeline 1.4.3 Rivalité avec Venise 1.5 XIIIe siècle 1.5.1 Flux et reflux militaire Noms 1.5.2 Situation démographique et économique Nom italien Pisa 1.5.3 La prise du pouvoir par le Popolo Administration 1.6 Déclin 1.6.1 La Méloria, fin de la puissance pisane Pays Italie 1.6.2 Une ville du contado florentin Région Toscane 2 Chronologie Province Pise 3 Économie 1 4 Monuments et patrimoine Maire Marco Filippeschi 4.1 La Piazza dei Miracoli 2008 - 2013 4.2 Autres édifices religieux Code postal 56100 4.3 Édifices civils Code ISTAT 050026 4.4 Places et sites intéressants Code 4.5 Musées cadastral G702 5 Personnalités liées à la ville Préfixe tel. 050 5.1 Natifs de Pise 5.2 Résidents Démographie 6 Administration Gentilé pisan, pisane 6.1 Hameaux Population 89 620 hab. (30-09-2012) 6.2 Communes limitrophes 6.3 Jumelages Densité 484 hab./km2 7 Notes et références Géographie 8 Annexes Coordonnées 43° 43ʹ 00ʺ Nord, 10° 24ʹ 00ʺ Est 8.1 Articles connexes (http://tools.wmflabs.org/geohack/ 8.2 Liens externes geohack.php?language=fr&pagen ame=Pise&params=43.716667_N _10.4_E_type:city_region:IT-PI) Histoire Altitude Min.
    [Show full text]
  • Anteprima a Giro Per Pisa.Pdf
    A giro per Pisa Numero speciale A giro per Pisa La città e le sue terre A giro per Pisa, collana a cura di Alessandro Bargagna e Chiara Celli (City Grand Tour) Numero speciale A giro per Pisa. La città e le sue terre Proprietà letteraria riservata © 2018 Marchetti Editore Marchetti Editore Piazza S. Silvestro, 27 - 56127 Pisa Tel. 050 9661249 [email protected] www.marchettieditore.it Grafica e disegni: Gabriele Simili e Martino Rossi Ideazione e realizzazione copertina: Gabriele Simili ISBN: 978-88-99014-38-4 I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dagli aventi diritto/dall’editore. Alessandro Bargagna, Chiara Celli A giro per Pisa La città e le sue terre .. mmarmchetti eeditor.. e Presentazione City Grand Tour è un’associazione di guide turistiche professionali formata da Alessandro Bargagna e Chiara Celli. Operiamo nella città di Pisa e nel territorio che la cir- conda dal 2008. Cerchiamo la poesia della quotidia- nità, dei particolari, del passato fra i vicoli e le piazze dove, nel racconto degli abitanti e nello sguardo curio- so dei viaggiatori, si concentra il vissuto di un paese. Proponiamo itinerari alla scoperta dei centri minori, dei loro prodotti tipici e mestieri tradizionali, unendo storia, leggende e momenti di intrattenimento a tema.
    [Show full text]
  • Le Terre Di Pisa
    Comune di Pisa Le terre di The lands of PisaPisa il litorale e i Monti Pisani San Miniato e il Valdarno Pontedera e la Valdera Peccioli e le Colline Pisane Volterra e la Val di Cecina Welcome Benvenuti nelle terre di Pisa La città della Torre Pen- Università di Pisa e del cen- dente, famosa per la sua tro di ricerca CNR, vanta una Piazza dei Miracoli, off re straordinaria ricchezza del un ricco patrimonio di risorse patrimonio artistico e cultu- ancora poco conosciute. Dal rale, palazzi, chiese e monu- centro storico ai territori limi- menti, ma anche musei fra i trofi , le terre di Pisa concedo- più antichi d’Italia. no il gusto della scoperta tra Il fi ume Arno attraversa la cit- numerosi itinerari, moltitudi- tà fi no al mare; suggestivo è il ni di paesaggi, suggestioni di tour in battello con cui si può luoghi in cui storia e bellezza, raggiungere il Parco Naturale arte e natura incontaminata di San Rossore, area protetta accompagnano il visitatore. di boschi e sentieri proprio a Pisa è la prima tappa della ridosso della città. Toscana grazie alla presenza Negli immediati dintorni da dell’aeroporto internazionale non perdere le spiagge della Galileo Galilei, a pochi passi costa e gli itinerari in collina, dal centro storico. Meta di le visite ai borghi fi no all’af- turisti e città dei giovani, sede fascinante città di Volterra. delle prestigiose università Un denso calendario di eventi Scuola Normale Superiore, anima Pisa e le sue terre du- Scuola Superiore Sant’Anna, rante tutto l’arco dell’anno.
    [Show full text]
  • Exhibition Checklist: a Superb Baroque: Art in Genoa, 1600-1750 Sep 26, 2021–Jan 9, 2022
    UPDATED: 8/11/2020 10:45:10 AM Exhibition Checklist: A Superb Baroque: Art in Genoa, 1600-1750 Sep 26, 2021–Jan 9, 2022 The exhibition is curated by Jonathan Bober, Andrew W. Mellon Senior Curator of Prints and Drawings National Gallery of Art; Piero Boccardo, superintendent of collections for the City of Genoa; and Franco Boggero, director of historic and artistic heritage at the Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Genoa. The exhibition is organized by the National Gallery of Art, Washington, and the Scuderie del Quirinale, Rome, with special cooperation from the City and Museums of Genoa. The exhibition is made possible by the Robert Lehman Foundation. Additional funding is provided by The Exhibition Circle of the National Gallery of Art. The exhibition is supported by an indemnity from the Federal Council on the Arts and the Humanities. Press Release: https://www.nga.gov/press/exh/5051.html Order Press Images: https://www.nga.gov/press/exh/5051/images.html Press Contact: Laurie Tylec, (202) 842-6355 or [email protected] Object ID: 5051-345 Valerio Castello David Offering the Head of Goliath to King Saul, 1640/1645 red chalk on laid paper overall: 28.6 x 25.8 cm (11 1/4 x 10 3/16 in.) National Gallery of Art, Washington, Rosenwald Collection Object ID: 5051-315 Giovanni Benedetto Castiglione The Genius of Castiglione, before 1648 etching plate: 37 x 24.6 cm (14 9/16 x 9 11/16 in.) sheet: 37.3 x 25 cm (14 11/16 x 9 13/16 in.) National Gallery of Art, Washington, Gift of Ruth B.
    [Show full text]
  • The History of Painting in Italy, Vol. V
    The History Of Painting In Italy, Vol. V By Luigi Antonio Lanzi HISTORY OF PAINTING IN UPPER ITALY. BOOK III. BOLOGNESE SCHOOL. During the progress of the present work, it has been observed that the fame of the art, in common with that of letters and of arms, has been transferred from place to place; and that wherever it fixed its seat, its influence tended to the perfection of some branch of painting, which by preceding artists had been less studied, or less understood. Towards the close of the sixteenth century, indeed, there seemed not to be left in nature, any kind of beauty, in its outward forms or aspect, that had not been admired and represented by some great master; insomuch that the artist, however ambitious, was compelled, as an imitator of nature, to become, likewise, an imitator of the best masters; while the discovery of new styles depended upon a more or less skilful combination of the old. Thus the sole career that remained open for the display of human genius was that of imitation; as it appeared impossible to design figures more masterly than those of Bonarruoti or Da Vinci, to express them with more grace than Raffaello, with more animated colours than those of Titian, with more lively motions than those of Tintoretto, or to give them a richer drapery and ornaments than Paul Veronese; to present them to the eye at every degree of distance, and in perspective, with more art, more fulness, and more enchanting power than fell to the genius of Coreggio. Accordingly the path of imitation was at that time pursued by every school, though with very little method.
    [Show full text]
  • Renaissance Art and Architecture
    Renaissance Art and Architecture from the libraries of Professor Craig Hugh Smyth late Director of the Institute of Fine Arts, New York University; Director, I Tatti, Florence; Ph.D., Princeton University & Professor Robert Munman Associate Professor Emeritus of the University of Illinois; Ph.D., Harvard University 2552 titles in circa 3000 physical volumes Craig Hugh Smyth Craig Hugh Smyth, 91, Dies; Renaissance Art Historian By ROJA HEYDARPOUR Published: January 1, 2007 Craig Hugh Smyth, an art historian who drew attention to the importance of conservation and the recovery of purloined art and cultural objects, died on Dec. 22 in Englewood, N.J. He was 91 and lived in Cresskill, N.J. The New York Times, 1964 Craig Hugh Smyth The cause was a heart attack, his daughter, Alexandra, said. Mr. Smyth led the first academic program in conservation in the United States in 1960 as the director of the Institute of Fine Arts at New York University. Long before he began his academic career, he worked in the recovery of stolen art. After the defeat of Germany in World War II, Mr. Smyth was made director of the Munich Central Collecting Point, set up by the Allies for works that they retrieved. There, he received art and cultural relics confiscated by the Nazis, cared for them and tried to return them to their owners or their countries of origin. He served as a lieutenant in the United States Naval Reserve during the war, and the art job was part of his military service. Upon returning from Germany in 1946, he lectured at the Frick Collection and, in 1949, was awarded a Fulbright research fellowship, which took him to Florence, Italy.
    [Show full text]
  • Thomas Haye: Giovanni Manzini Della Motta (Ca
    Thomas Haye: Giovanni Manzini della Motta (ca. 1362–vor 1422). Metamorphosen spätmittelalterlich-humanistischer Geschichtsschreibung (mit Edition) Zeitschrift Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken Band 95 (2015) Herausgegeben vom Deutschen Historischen Institut Rom Copyright Das Digitalisat wird Ihnen von perspectivia.net, der Online-Publikationsplattform der Max Weber Stiftung – Deutsche Geisteswissenschaftliche Institute im Ausland, zur Verfügung gestellt. Bitte beachten Sie, dass das Digitalisat urheberrechtlich geschützt ist. Erlaubt ist aber das Lesen, das Ausdrucken des Textes, das Herunterladen, das Speichern der Daten auf einem eigenen Datenträger soweit die vorgenannten Handlungen ausschließlich zu privaten und nicht- kommerziellen Zwecken erfolgen. Eine darüber hinausgehende unerlaubte Verwendung, Reproduktion oder Weitergabe einzelner Inhalte oder Bilder können sowohl zivil- als auch strafrechtlich verfolgt werden. Thomas Haye Giovanni Manzini della Motta (ca. 1362–vor 1422) Metamorphosen spätmittelalterlich-humanistischer Geschichtsschreibung (mit Edition) 1. Der Autor 3. Manzinis Chronik: Inhalt und 2 Die Handschrift Vatikanstadt, BAV, Zeitrahmen Vat. Lat. 14162 4. Texttyp und Zielsetzung Riassunto: Giovanni Manzini della Motta (ca. 1362–prima del 1422) è considerato oggi un importante rappresentante del primo umanesimo italiano. Tale giudizio si basa su tre considerazioni: in primo luogo nutriva una profonda venerazione per Petrarca, in secondo luogo era in contatto con famosi studiosi come Antonio Loschi e Coluccio Salutati, e infine compose una tragedia seguendo i modelli antichi. La sua attività di storiografo, invece, è a tutt’oggi poco indagata. Un codice della Biblioteca Apostolica Vaticana (BAV, Vat. Lat. 14162), sostanzialmente autografo, permette di seguire l’evo- luzione di Manzini da segretario ad autore di esposizioni storiografiche e di tracciare la sua idea di storiografia tragica, influenzata non ultimo da Boccaccio.
    [Show full text]
  • Da Artemisia a Hackert La Collezione Di Un Antiquario
    Da Artemisia a Hackert La collezione di un antiquario etgraphiæ A mio figlio Giulio La collezione di un antiquario IV Reggia di Caserta Da Artemisia a Hackert La collezione di un antiquario Coordinatore mostra Vittorio Sgarbi DYS 44 Lampronti Gallery London etgraphiæ Da Artemisia a Hackert La collezione di un antiquario 16 settembre - 16 gennaio 2020 Coordinatore mostra Vittorio Sgarbi Catalogo a cura di Marcella di Martino Reggia di Caserta Direttore: Tiziana Maffei Segreteria di Direzione: Annamaria Cefalo, Vitaliano Zamprotta, Vincenzo Zuccaro Coordinamento e Organizzazione: Vincenzo Mazzarella Ufficio Amministrazione, Programmazione e Bilancio: Giuseppina Capri Ufficio Comunicazione e Marketing: Fabrizio Barbato, Valeria Di Fratta Ufficio Gestione, Manutenzione e Restauro del Patrimonio: Flavia Belardelli Progettazione e Direzione Allestimento: Cuono Antonio Pannella Conservazione Patrimonio Storico Artistico e Vigilanza: Giuseppe Oreste Graziano Art Director: Antonio Novelli Organizzazione e produzione della mostra Segreteria organizzativa: Elena Manfredini Progettazione e direzione allestimento: Assunta Grillo Illuminotecnica: Electra Service Grafica: Diaz s.r.l. Ufficio Stampa: Studio ESSECI Fotografi: Mauro Coen, Matthew Hollow, Richard Valencia ISBN: 978-88-99680-20-6 © 2019 - coedizione: Etgraphiae, Roma - Cartograf, Foligno (PG) [email protected] - www.etgraphiae.it - www.aboutartonline.com Progetto Grafico editoriale: Giampiero Badiali Controllo qualità: Roberto Colli Stampa: luglio 2019, Grafica Pattern - Foligno (PG) Si
    [Show full text]