Divina Commedia
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Anno CXIII n. 1-3 (306-308) Gennaio-Dicembre 2007 MISCELLANEA STORICA DELLA VALDELSA PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SOCIETÀ STORICA DELLA VALDELSA 2008 MISCELLANEA STORICA DELLA VALDELSA fondata nel 1893 Direttore: SERGIO GENSINI Comitato direttivo: ENZO CATARSI, GIOVANNI CIPRIANI, MARJA MENDERA CASO- LI, ITALO MORETTI, RENZO NINCI Comitato di redazione: VANNA ARRIGHI, ELISA BOLDRINI, EMANUELA FERRETTI, SERGIO MAZZINI, SUSANNA PIETROSANTI Segretario di redazione: FRANCO CIAPPI (e-mail: [email protected]) Redazione e amministrazione: Società Storica della Valdelsa - Via Tilli, 41 - 50051 Castelfiorentino, tel.: 0571 64019, fax: 0571 686388, e-mail: [email protected]. Sito web della Società e della rivista: http://xoomer.alice.it/ssv/. Si diventa soci mediante domanda diretta alla Presidenza o rivolgendosi ai fiduciari del proprio comune, dietro versamento della quota annua di € 13,00 che dà diritto a ricevere la rivista. Versamenti sul c/c postale 21876503, intestato a Società Storica della Valdelsa - 50051 Castelfiorentino. Dal n. di serie 299 (2004), la rivista è pubblicata dall’editore Polistampa di Firenze, a cui è possibile rivolgersi per sottoscrivere l’abbonamento (anche tramite l’indi- rizzo web: http://www.polistampa.com/asp/sr.asp?id=3816). Libri e opuscoli inviati alla rivista saranno recensiti o comunque segnalati. Manoscritti corrispondenza e pubblicazioni al Direttore: prof. SERGIO GENSINI - Via L. Chiti, 11 - 50050 MONTAIONE (Firenze) © 2008 SOCIETÀ STORICA DELLA VALDELSA - Castelfiorentino © 2008 EDIZIONI POLISTAMPA Via Livorno, 8/32 - 50142 Firenze Tel. 055 737871 (15 linee) [email protected] - www.polistampa.com Sede legale: Via Santa Maria, 27/r - 50125 Firenze SOMMARIO STUDI E RICERCHE STEFANO RAMERINI, Il patrimonio della viabilità storica. Un tratto della strada Volterrana fra l’Elsa e l’Era ............................................... Pag. 7 CHIARA DE SANTI, L’Alta Val d’Elsa nella Divina Commedia .... » 61 ANDREA GUERRIERI, Araldica robbiana nel Palazzo Pretorio di Cer- taldo .................................................................................................................... » 95 SERGIO GENSINI, Un luogo di pellegrinaggio sostitutivo: la «Gerusa- lemme» di San Vivaldo in Valdelsa .......................................................... » 107 COSTANZA GEDDES DA FILICAIA, Vincenzo da Filicaia tra l’Arca- dia e Montaione ............................................................................................... » 123 ROBERTO PROVVEDI, Le attività agricole, artigianali e professionali di Poggibonsi attraverso le analisi dei bilanci del Comune (1860-1880) Seconda parte ................................................................................................. » 133 CLAUDIO BISCARINI, Storia di un dopoguerra difficile: la rapina di Castelfalfi nei documenti del Governo Militare Alleato, con Chia- rimenti e aggiunte di SERGIO GENSINI ............................................... » 185 NOTE E DISCUSSIONI BRUNO INNOCENTI, L’alluvione del 1745 a Castelfiorentino ................ » 205 4 SOMMARIO DANIELA BARTOLINI, Sacre discordie: consensi e conflitti negli ordini religiosi fra XI e XV secolo, Montaione, 10-12 luglio 2007 ....... Pag. 209 NOTIZIARIO BIBLIOGRAFICO RECENSIONI F. SALVESTRINI, Libera città su fiume regale. Firenze e l’Arno dal- l’Antichità al Quattrocento (Italo Moretti) .......................................... » 217 BIBLIOGRAFIA VALDELSANA Storia della Terra di San Gimignano scritta dal canonico Luigi Pecori, a cura di V. BARTOLONI (Sergio Gensini) ....................................... » 219 Anno 1841. Comunità di Poggibonsi. Parrocchia di Poggibonsi Santa Maria Assunta (Sergio Gensini) ........................................................... » 220 SCHEDE a cura di Sergio Gensini ................................................................. » 221 APPUNTI BIBLIOGRAFICI VALDELSANI a cura di Sergio Gensini » 223 VITA DELLA SOCIETÀ .............................................................................. » 227 Elenco dei soci al 31-12-2006 ........................................................................ » 231 NECROLOGI Giorgio Spini storico della Toscana (Domenico Maselli) ........................... » 237 Ricordo di Umberto Baldini (Sergio Gensini) ............................................... » 241 STUDI E RICERCHE STEFANO RAMERINI Il patrimonio della viabilità storica. Un tratto della strada Volterrana fra l’Elsa e l’Era∗ 1. PREMESSA Le strade sono strutture fondamentali e insostituibili di ogni avveni- mento storico che si svolge, non solo nel tempo, ma anche nello spazio. Le strade erano, e lo sono tuttora, lo strumento tramite il quale l’uomo acqui- sta lo spazio e, gradualmente, lo domina1. Percorrere un territorio può per- tanto assumersi come prima strutturazione di un ambiente in via di antro- pizzazione. Gianfranco Caniggia e Gianluigi Maffei hanno evidenziato co- me, «attendibilmente, possa rilevarsi, per la generalità dei territori, il fatto che una area venga prima percorsa, poi assunta come produttiva e insedia- tiva» e può quindi ragionevolmente ipotizzarsi «una prima fase in cui il per- corso è la prima e unica struttura attuata dall’uomo»2. In generale, è tramite la strada che l’uomo, in ogni tempo, raggiunge i luoghi diversi della sua attività (luoghi di caccia, di allevamento, campi da coltivare, ecc.) e, attraverso di essa, trasporta cose e prodotti. È sempre ∗ Il presente lavoro costituisce una rielaborazione di alcuni capitoli della tesi di laurea dell’autore: cfr. S. RAMERINI, Il patrimonio della viabilità storica. Un progetto di valorizzazione di un tratto della strada Volterrana nel territorio dei comuni di Gambassi Terme e Volterra, rel. prof. Fabio Lucchesi, Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, a.a. 2004-2005. Per esigenze tipografiche riferibili principalmente alla stampa in bianco e nero e al formato della rivista, si è resa necessaria la completa rielaborazione della maggior parte degli estratti carto- grafici e la eliminazione delle foto a colori presenti nel documento originale. 1 Cfr. TH. SZABÓ, La Valdelsa e la via Francigena, in O. MUZZI, R. STOPANI, TH. SZABÓ, La Valdelsa, la via Francigena e gli itinerari per Roma e Compostella, Poggibonsi-San Gimignano 1988, p. 9. 2 G. CANIGGIA, G. L. MAFFEI, Composizione architettonica e tipologia edilizia, 1, Lettura dell’edilizia di base, Venezia 1979, p. 205. 8 STEFANO RAMERINI tramite la strada che, fino all’epoca contemporanea, i villaggi e le città, ‘suc- chiano’ le risorse e le cose necessarie per la loro vita economica. Ma, al tempo stesso, le strade sono state, e sono ancora oggi, uno strumento fon- damentale per una molteplicità di attività quotidiane che si svolgono all’e- sterno della città. Luogo fisico del passaggio degli uomini e delle merci, di trasmissione delle idee e della cultura, e quindi di importanza decisiva sul piano economico, politico e militare, la strada risulta spesso strettamente correlata a tracce significative della vita, delle attività e delle forme di pote- re che si sono affermate in una determinata area (edifici pubblici, edifici re- ligiosi, dogane ecc.), ma anche a molteplici strutture labili e precarie (quali la strada stessa o gli elementi di arredo) che, rapidamente, possono venire meno con la perdita di importanza di un percorso e il conseguente abban- dono dell’uso e della manutenzione. Da molti anni, e non solo in Italia, la viabilità è oggetto di studi e ap- profondimenti in quanto si è potuto accertare che, spesso, è proprio attra- verso la conoscenza dei meccanismi e dei processi che hanno determinato il consolidarsi di certi tracciati o l’abbandono di altri che è possibile com- prendere, almeno in parte, le ragioni di particolari insediamenti o i motivi di progressiva e rapida decadenza di centri una volta molto fiorenti. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, la Toscana, e la Valdel- sa in particolare, hanno offerto a storici, geografi e studiosi, un tema di grande fascino e rilievo su cui concentrare studi e ipotesi interpretative: la cosiddetta Via Francigena o Romea, il grande sistema viario che, in epoca medievale, interconnetteva l’Europa occidentale con Roma. Ma, almeno per una parte consistente della Valdelsa, la Francigena non può essere considerata la ‘matrice primaria’ del sistema insediativo. In questa terra, definita «area di strada e di frontiera»3, sono sicuramente nu- merosi i tracciati e le direttrici che hanno inciso in maniera significativa nel- la strutturazione degli insediamenti e del territorio. Fra questi, un ruolo si- curamente non secondario può essere assegnato alla strada Volterrana, ov- vero al tracciato che, ancora attualmente, collega la città di Volterra con la piana fiorentina. Anche la Volterrana, così come la maggioranza dei percorsi viari di antica origine, ha subito, nel tempo, modificazioni e trasformazioni, a volte anche molto rilevanti. Ne è testimonianza il fatto che, come avremo modo di vedere in seguito, in alcuni studi e documenti si fa espresso riferimento alle ‘strade Volterrane’, indicando esplicitamente la presenza di almeno due 3 O. MUZZI, Un’area di strada e di frontiera: la Valdelsa tra l’XI e il XIII secolo, in MUZZI, STOPANI, SZABÓ, La Valdelsa cit., p. 17. UN TRATTO DELLA STRADA VOLTERRANA FRA L’ELSA E L’ERA 9 o più percorsi che consentivano di accedere a Volterra dall’area fiorentina attraverso le valli della Pesa, dell’Elsa e dell’Era. È però ampiamente do- cumentato che in Valdelsa quasi tutti i tracciati, sia quello