2 luglio – 21 settembre STAGIONi_2019 (XXV) – RETE ORFEO FUTURO AgìmusFestival rassegna internazionale di musicHE direzione artistica Piero Rotolo Mola di Bari Polignano a Mare Monopoli

PRESENTAZIONE

Quattordici appuntamenti per un’estate musicale tra due mondi, Europa e Americhe, classica e popolare, jazz e world. Con proposte che hanno in comune la ricerca di radici antiche e lontane. E uno sguardo capace di andare oltre i confini di genere, anche quando si tratta di proposte “accademiche” ma anche decisamente più “pop”. Sarà una lunga cavalcata che si aprirà, con una finestra sul melodramma del Novecento nel segno di Rota e Puccini, con il dittico comprendente “Lo Scoiattolo in gamba” e “Gianni Schicchi” (2 luglio). E si proseguirà con le immagini sonore dalla Spagna del Trio Palomares, impegnato in un programma di musiche di Albeniz, Falla e altri ancora fortemente impregnate di folclore iberico (7 luglio). Hanno, invece, contaminato la tradizione della propria terra con il jazz e il progressive, i siciliani Oi Dipnoi (10 luglio), che con la loro musica hanno fatto il giro del mondo. Mentre letteralmente tra due mondi, complice il tango, si muovono i musicisti del Patagonien Quartett, che reinterpretano il folclore sudamericano partendo da Vienna e dalla tradizione classica europea (12-13 luglio), e quelli del Duo Perfetto, costruttori di un ponte davvero particolare tra Cagliari e Buenos Aires (14 luglio). Viene da lontano il canto a cappella dei Neri per Caso, che ripropongono con le voci e i loro corpi-strumento i successi di questi anni e originali interpretazioni di molte hit internazionali (23 luglio). E se ha il taglio della “celebrazione laica” l’omaggio a di Joe Barbieri, tra i più eleganti cantautori in circolazione, per l’occasione coadiuvato da tre grandi del jazz italiano (25 luglio), è un’apologia del ritmo il progetto MaroCuba dal groove irresistibile che vede insieme due giganti della musica internazionale, la pianista cubana Marialy Pacheco e il percussionista marocchino Rhani Krija (30 luglio). Mondi che si incontrano, dunque, in Swango, crasi di swing e tango operata da un siciliano, Fabrizio Mocata, con la sua orchestra “atipica” e un progetto costruito proprio nel Paese del “pensiero triste che si balla” (1 agosto), e nella sintesi sonora del duo Shine composto da Kekko Fornarelli e Roberto Cherillo, che fondono jazz, elettronica, contaminazioni nordeuropee, trip-hop anglosassone e richiami alla musica orientale (4 agosto, “concerto all’alba”). E poi - dopo l’incursione nella lirica con la vincitrice del Concorso Valerio Gentile, Marianna Mappa (31 agosto) - c’è il musicista simbolo che ispira l’intera programmazione estiva dell’Agìmus, Louis Moreau Gottschalk, il pianista e compositore di New Orleans, cresciuto a Parigi e diventato il primo moderno promotore della fusione tra musica classica europea e musiche popolari afroamericane. Personaggio che l’Agìmus celebra nel bicentenario della nascita con una conversazione musicale tra due esperti dell’argomento, il pianista Domenico Di Leo e il musicologo Stefano Zenni (7 settembre). A chiudere l’intensa programmazione, un duo e un trio classici. Prima il clarinettista Rocco Parisi con il pianista Maurizio Barboro in un programma di fantasie e virtuosismi (15 settembre), poi il Tamèsis Piano Trio con perle di Dvorak, Shostakovich e Joun (21 settembre). Per un finale, anche questo, tra due mondi geografici, culturali e musicali.

PROGRAMMA

Martedi 2 luglio ore 20.45 ANTEPRIMA Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari “Lo Scoiattolo in gamba” di Nino Rota “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini Giovanni Guarino, regia - Ettore Papadia, direttore Ensemble del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli

Domenica 7 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Spagna y Flamenco TRIO PALOMARES Joaquín Palomares, violino - Fernando Espì, chitarra - Estefanìa Brao, danza Musiche di Malats, Albéniz, Falla, Lorca e Sarasate

Mercoledi 10 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Sicilia tra folk, jazz e progressive TRIO OI DIPNOI Valerio Cairone, organetto, zampogna e voce Marco Carnemolla, basso fretless e voce Mario Gulisano, tamburello, marranzano, cajon, dumbek e voce

Venerdi 12 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Sabato 13 luglio ore 20.45 Museo Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition ed Epos Teatro Saluti (latino-americani) da Vienna PATAGONIEN QUARTETT Christian Kausel, violino - Daygoro Serón, violoncello – Maximiliano Igor, contrabbasso – Alejandro Lòpez, chitarra Musiche di Torrese, Troilo, Strauss II, Gardel, Piazzolla, Marquez

Domenica 14 luglio ore 20.45 Museo Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition ed Epos Teatro Da Bonaria a Buenos Aires DUO PERFETTO Clorinda Perfetto, pianoforte - Robert Witt, violoncello Musiche di Granados, Cassadò, Piazzolla, Bragato, Iturralde,

Martedi 23 luglio ore 21.15 EVENTI Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Canto 2.0 NERI PER CASO

Giovedi 25 luglio ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Dear Billie Holiday JOE BARBIERI Joe Barbieri, chitarra e voce - Gabriele Mirabassi, clarinetto - Pietro Lussu, pianoforte - Luca Bulgarelli, contrabbasso

Martedi 30 luglio ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari MaroCuba MARIALY PACHECO, pianoforte RHANI KRIJA, batteria e percussioni

Giovedi 1 agosto ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Swango L’ATIPICA MOCATA/Tango Wine Orquesta Fabrizio Mocata, pianoforte e direzione - Ezio Borghese, bandoneon – Sergio Zanforlin, violino - Michele Staino, contrabbasso Ospite speciale da Buenos Aires, Sandra Luna - Coreografie, Piero e Maki

Domenica 4 agosto ore 5.30 Lungomare Castello – Mola di Bari Concerto all’alba in collaborazione Notte Bianca dei Giovani SHINE Kekko Fornarelli, pianoforte, sintetizzatori, samples Roberto Cherillo, voce e sintetizzatori

Sabato 31 agosto ore 20.45 CLOSING Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Per Giovanni Padovano MARIANNA MAPPA, soprano (1°premio Concorso Valerio Gentile) ANGELA ZACCARIA, pianoforte Musiche di Mascagni, Puccini, Giordano, Cilea, Gimenez, Luna, Chapì

Sabato 7 settembre ore 20.45 Salone del Conservatorio Rota - Monopoli L’eroe dei due mondi produzione Conservatorio “Rota” di Monopoli Omaggio a Louis Moreau Gottschalk nel bicentenario della nascita Conversazione musicale Domenico Di Leo, pianoforte - Stefano Zenni, musicologo

Domenica 15 settembre ore 20.45 Castello Angioino – Mola di Bari Fantasie e virtuosismi Rocco Parisi, clarinetto e clarinetto basso Maurizio Barboro, pianoforte Musiche di Schumann, Chopin, Schubert, Verdi, Debussy, Borne

Sabato 21 settembre ore 20.45 Castello Angioino – Mola di Bari Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition TAMÈSIS PIANO TRIO Francesca Fierro, pianoforte - Andrea Montalbano, violino - Urška Horvat, violoncellista Musiche di Dvorak, Shostakovic, Juon

La rassegna AgìmusFestival si svolge nell’ambito del progetto STAGIONi_2019 (XXV) – Orfeo Futuro – rete di musica d’arte. Organizzata da AGÌMUS (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali) di Mola di Bari, con la direzione artistica di Piero Rotolo, si avvale del sostegno e patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, della Regione Puglia (FSC 2014-2020) del Comune di Mola di Bari e dell’Accademia di Belle Arti di Bari, e del contributo di Geopharma srl, Divella spa, VitalVernici srl, Eurocar Cassano srl, Studio chimico dott. D’Aprile, GFM Endocrinologia e Metabolismo, Centro Visione by D’Alessandro

Direttore artistico Piero Rotolo Comitato Artistico Maurizio Pellegrini, Pasquale Attolico, Gianni Ciliberti, Flavio Maddonni Organizzazione tecnica Iacoviello Nico Web e Social media Alessandro Griseta Ufficio Stampa/consulente artistico Francesco Mazzotta Staff Angelo Fiume, Tania Guardavaccaro, Vito Contessa

INFO: tel. 368 56 84 12 - 393 993 5266 www.associazionepadovano.it - [email protected]

Associazione Giovanni Padovano AssociazionePadovano

COME PARTECIPARE Acquistando biglietti per singoli spettacoli oppure sottoscrivendo una AgìmusCard

BIGLIETTI Concerto 23 luglio: 20 euro (posto unico numerato) Concerti 25, 30 luglio: 20 euro (posto numerato); 15 euro (ridotto over 65/under 30) Concerto 1 agosto: 15 euro (posto numerato); 12 euro (ridotto over 65/under 30)

BOOKING www.vivaticket.it centri vendita VivaTicket Botteghino del Chiostro Santa Chiara (giorno del concerto)

(Gli under 30 che acquisteranno un biglietto per il concerto del 23 luglio avranno diritto a due ingressi omaggio relativi ai restanti concerti della programmazione 2019, eccetto eventi)

Altri Concerti: BIGLIETTI 10 euro | 8 euro (>65anni) | 5 euro (<30anni) | – Riduzione Family: 1 euro <18anni; ridotto per un adulto; intero per un adulto – Ingresso gratuito per un accompagnatore di disabile non autosufficiente – Progetto Scuola: convenzione con scuole che riconoscono crediti formativi per la frequenza di cicli di concerti BOOKING Biglietteria online www.associazionepadovano.it Botteghino luogo e giorno dei concerti Prenotazioni tel. 368568412

Concerto 2 luglio: ingresso gratuito con prenotazione Concerto all’alba 4 agosto: accesso libero

AGÌMUSCARD AgìmusCard_sostenitore (150€) (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti, posto riservato) AgìmusCard_fidelity (100€) (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti eccetto “eventi”) AgìmusCard_studente (20€) (ingresso gratuito per 12 mesi a tutti i concerti eccetto“eventi”)

L’AgìmusCard può essere sottoscritta in qualsiasi momento e conserva la validità per 12 mesi a partire dalla data di sottoscrizione. Essa garantisce un vantaggioso, comodo e sicuro accesso (gratuito, senza code, senza prenotazioni, senza acquisto di biglietti per singoli concerti) ma, soprattutto,costituisce l’unico concreto sostegno all’attività dell’associazione, favorendone un costante potenziamento della qualità e quantità d’offerta

BONUS CULTURA Utilizzabile da Ragazzi nati nel 2000 (18app - esercente fisico-categoria “Concerti”) Docenti di ruolo (Carta del Docente - esercente fisico – ambito “Spettacoli dal vivo”)

PRESENTAZIONE CONCERTI

Martedi 2 luglio ore 20.45 ANTEPRIMA Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari “Lo Scoiattolo in gamba” di Nino Rota “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini Giovanni Guarino, regia - Ettore Papadia, direttore Ensemble del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli

LO SCOIATTOLO IN GAMBA GIANNI SCHICCHI

Personaggi Interpreti Personaggi Interpreti Lo Scoiattolo Caterina Dellaere Gianni Schicchi Roberto Calamo Il Re Liu Wanlin Lauretta Chiara Salentino Il Ciambellano Roberto Calamo Zita Caterina Dellaere Un Ministro Biagio Cuscito Rinuccio Oronzo D’Urso Un Autista Oronzo D’Urso Gherardo Ma Ke La Regina Gabriella Sammarco Nella Antonella Scalone e con Gherardino Samuele Giuliani Simona Caliandro, Luana Calvaro,Lei Liu, Federica Ruggieri, Betto Luo JunJiè Xu Quin, Wang Jie, Li Zihiun Wang Zichun Wang Ziyu Simone Liu Wanlin Marco Biagio Cuscito La Cesca Jiang Beiyi Spinelloccio e Notaio Vito Tommaso Pinellino Wang Jie Maestri Collaboratori Giana IAFFALDANO Raffaella MIGAILO Regia Giovanni GUARINO Direttore Ettore PAPADIA

Due operine, una di Rota, l’altra di Puccini, aprono la programmazione estiva dell’Agìmus, che con il Dipartimento di canto e teatro musicale del Conservatorio di Monopoli rende omaggio a due grandi del Novecento con la messa in scena de “Lo scoiattolo in gamba” e “Gianni Schicchi”. Titoli che hanno come fil-rouge il tema dell’astuzia. Perché molto furbo è il protagonista dell’opera “Lo scoiattolo in gamba”, composta da Nino Rota su libretto di Eduardo De Filippo, il quale aveva elaborato il testo partendo da un compito della figlioletta Luisa. Il personaggio salta, corre veloce e reagisce con prontezza al mutare delle situazioni, lasciando tutti spiazzati. Ed è un gran birbone, pronto a ridersela delle miserie umane - chiamate venalità e smania di possesso - Gianni Schicchi, il personaggio tratto dall’Inferno di Dante Alighieri che dà il titolo ad uno degli atti unici, con libretto di Giovacchino Forzano, della cosiddetta trilogia di Puccini. Messi insieme, questi due scrigni di genialità musicale e teatrale, composti a distanza di quarant’anni l’uno dall’altro, nel 1959 il primo, nel 1918 il secondo, vedono Ettore Papadia sul podio dell’Ensemble Musicale del Conservatorio di Monopoli intitolato a Nino Rota dirigere sul palco due cast di giovani interpreti con Caterina Dellaere e Roberto Calamo rispettivamente nei ruoli dello Scoiattolo e di Schicchi. Firma la regia Giovanni Guarino.

Domenica 7 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Spagna y Flamenco TRIO PALOMARES Joaquín Palomares, violino - Fernando Espì, chitarra - Estefanìa Brao, danza Musiche di Malats, Albéniz, Falla, Lorca e Sarasate

Suoni dalla Spagna con il Trio Palomares composto dal violinista Joaquín Palomares, dal chitarrista Fernando Espì e dalla danzatrice Estefanìa Brao, che tra virtuosismo strumentale e passi di danza del folklore iberico ripercorrono per l’Agìmus la grande letteratura musicale del loro Paese tra Ottocento e Novecento. Il concerto-spettacolo si apre con una serata dalla suite per orchestra “Impresiones de España” di Joaquín Malats, pianista e compositore di straordinario talento molto legato ad Isaac Albéniz, del quale il Trio Palomares propone il “Tango” dalla suite “España op. 165 n. 2”. Albéniz ebbe il merito di esaltare il carattere folkloristico della musica spagnola al pari di Enrique Granados e Manuel De Falla, altri autori immancabili di questo programma. Di Granados si ascolterà la Danza Española n. 5 “Andaluza”, mentre di Falla verranno eseguite quattro delle sette “Canciones Españolas”, ovvero “El paño moruno”, “Nana” e “Polo” dai temi tipicamente andalusi e “Jota” dai moduli dell’Aragona, oltre alla “Danza” dall’opera lirica “La vida breve”. In programma anche alcuni estratti dalle “Canciones Españolas Antiguas” di Federico Garcia Lorca, il quale fu prima ancora che poeta un ottimo compositore e musicista. E fu attraverso De Falla che affinò quel rapporto con la musica popolare avuto sin dall’infanzia. La selezione comprende “Los peregrinitos”, “Anda, jaleo”, “Los cuatro melerose”, “Sevillanas del Siglo XVIII”, “El Café de Chinitas”, “Zorongo” e “Nana de Sevilla”. Completa il quadro una finestra su Pablo de Sarasate, grande violinista, dotato di una straordinaria comunicativa, del quale si ascolteranno “Playera” e “Romanza Andaluza”.

PROGRAMMA Joaquín Malats (1872-1912) Serenata de Impresiones de España (dúo) Federico G. Lorca (1898-1936) Canciones Españolas Antiguas: Los pelegrinitos (dúo) Anda jaleo - Los 4 muleros - Sevillanas del Siglo XVIII - El Café de Chinitas - Zorongo Nana de Sevilla (dúo) Isaac Albéniz (1860-1909) Tango Op.165, Nº2 (dúo) Enrique Granados (1867-1916) Danza Española Nº5 Andaluza Pablo de Sarasate (1844-1908) Playera - Romanza andaluza (dúo) Manuel de Falla (1876-1946) Canciones Españolas: El paño moruno - Nana - Jota - Polo Danza de La Vida Breve

Mercoledi 10 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Sicilia tra folk, jazz e progressive TRIO OI DIPNOI Valerio Cairone, organetto, zampogna e voce Marco Carnemolla, basso fretless e voce Mario Gulisano, tamburello, marranzano, cajon, dumbek e voce

Dalla Sicilia sono andati alla conquista del mondo contaminando tradizione della propria terra, jazz e progressive. Si chiamano Oi Dipnoi, dal nome dei pesci preistorici capaci di adattarsi all’ambiente e sopravvivere anche respirando l’ossigeno atmosferico. E da “sopravvissuti” anche loro, ma della scena musicale siciliana, hanno esportato la propria proposta in India, Australia, Cile e molti altri Paesi, tra cui Ungheria e Francia. Adesso arrivano in Puglia, ospiti dell’Agìmus, con le loro sonorità arcaiche e nuove al contempo, ricche di personalità. Che è poi la personalità dei musicisti che compongono il trio, a partire dal polistrumentista Valerio Cairone, il quale ha raccolto le melodie e i canti della provincia minore di pastori, contadini e carrettieri, ossia quell’universo già ben esplorato dai letterati siciliani fino all’inizio del ‘900, creando un repertorio originale in cui i temi vengono sviluppati dall’organetto e dalla voce e sorretti da una solida sezione ritmica formata dalle percussioni etniche di Mario Gulisano e dal basso di Marco Carnemolla. Il primo lavoro in studio risale al 2015. S’intitola “Bastrika” ed è caratterizzato dalla presenza di due prestigiosi ospiti, i fratelli Daniel e Vilmos Gryllus dei Kaláka, il gruppo folk più importante e longevo d’Ungheria. E di rilievo è anche la partecipazione alla “Etnafjord” con il quartetto vocale femminile svedese Kraja, esperienza seguita da una tournée in Italia, Ungheria e Croazia.

Venerdi 12 luglio ore 20.45 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Sabato 13 luglio ore 20.45 Museo Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition ed Epos Teatro Saluti (latino-americani) da Vienna PATAGONIEN QUARTETT Christian Kausel, violino - Daygoro Serón, violoncello – Maximiliano Igor, contrabbasso – Alejandro Lòpez, chitarra Musiche di Torrese, Trilo, Strauss II, Gardel, Piazzolla, Marquez

Una formazione tra due mondi che tra due mondi musicalmente si muove. È il Patagonien Quartett, gruppo musicale formato nel 2011 a Vienna dai musicisti latino-americani Christian Kausel (violino), Daygoro Serón (violoncello), Franco Hernàndez (basso) e Alejandro Lòpez (chitarra), che l’Agìmus torna ad ospitare dopo il successo di due anni fa. Il Patagonien Quartett reinterpreta la musica popolare sudamericana attraverso una chiave di lettura che affonda le radici nella tradizione classica europea. Dunque, una rivisitazione legata all’ambiente nel quale i quattro componenti si sono formati, come spiega il titolo questo concerto, “Saluti (latino-americani) da Vienna”. Nominati nel 2013 dalla Fondazione Yehudi Menuhin nella categoria Live Music Now-Wien, e vincitori nel 2016 della Tim Competition, il Trofeo internazionale di musica del compianto Luigi Fait, il gruppo propone un vasto repertorio di musica latino-americana, dai tanghi di Astor Piazzolla e Carlos Gardel alle musiche di Anìbal Troilo, Mario Garña e Severino Araujo, con un’incursione nel mondo di Johann Strauss. Tanto per non dimenticare dove sono cresciuti. Inoltre, tutta la musica eseguita dal Patagonien Quartett è scritta da Daygoro Seron e comprende arrangiamenti originali che conferiscono al quartetto un sound unico e caratteristico.

Domenica 14 luglio ore 20.45 Museo Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition ed Epos Teatro Da Bonaria a Buenos Aires DUO PERFETTO Clorinda Perfetto, pianoforte - Robert Witt, violoncello Musiche di Granados, Cassadò, Piazzolla, Bragato, Iturralde,

Un Duo Perfetto per viaggiare “Da Bonaria a Buenos Aires”. Marinai di questa escursione tra due mondi la pianista Clorinda Perfetto e il violoncellista Robert Witt, vincitori del Premio Tim, il Torneo Internazionale di musica. Eseguono un programma sardo-argentino finalizzato a mettere in luce, attraverso le musiche di Cassadò, Granados, Porrino, Rachel, Bragato, Piazzolla, Marquez e Iturralde un inaspettato ponte di collegamento tra Cagliari e Buenos Aires. L’origine di questo legame risale al lontano 1536, anno in cui il conquistatore spagnolo Pedro de Mendoza, capo di una spedizione che doveva esplorare e colonizzare i territori attorno al Mar de la Plata, fondò un villaggio al quale diede il nome di Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires. A bordo della nave della spedizione erano presenti dei marinai sardi che, facendo leva sulla devozione alla Madonna di Bonaria, invocata attraverso l’intonazione di musiche sacre, convinsero il capitano Mendoza affinché con il nome del villaggio si rendesse omaggio alla Vergine venerata. Pertanto, durante il concerto il Duo Perfetto ripropone musicalmente il tragitto percorso quasi cinquecento anni fa dal grande esploratore spagnolo. Vincitore di vari concorsi internazionali di musica da camera e protagonista di numerosi concerti tra Berlino e Roma, il Duo Perfetto ha pubblicato il suo secondo disco per l’etichetta Brilliant Classics.

PROGRAMMA

Gaspar CASSADO’ Requiebros (1897- 1966) Enrique GRANADOS Intermezzo – Danza Andalusa (1867 – 1916) Ennio PORRINO Il Canto dello schiavo (1910-1959) G. RACHEL No potho reposare Josè BRAGATO Tango (1915-2017) Astor PIAZZOLLA Escualo (1921- 1992) Arturo MARQUEZ Danzon (1950) Astor PIAZZOLLA Oblivion (1921- 1992) Pedro ITURRALDE Pequena Czarda (1929)

Il Duo Perfetto vincitore di vari concorsi internazionali di chamber music e protagonista di numerosi concerti tra Berlino e Roma, entusiasma il pubblico, sia dal vivo che a Radio3,presentando i suoi affascinanti programmi in russo, tedesco, italiano e inglese. Il suo ultimo cd, pubblicato dalla Brilliant Classics, è stato presentato davanti a 1400 persone nella Stagione 2017 del Teatro Lirico di Cagliari tra standing ovation e infinite richieste di bis.

Dicono di loro: ARCHI MAGAZINE (Marzo-Aprile 2018): “Magnifica l'esecuzione del Duo Perfetto, formazione che riesce a restituire con intensa partecipazione e ottimo equilibrio cameristico tutti i brani in programma, affrontando con gran bravura tessiture di aperta cantabilità contrapposte a zone di più marcato impulso ritmico, queste ultime rese con bella elasticità di accenti.” ROMA (Dazebanews)– Robert Witt e Clorinda Perfetto – in arte Duo Perfetto per la felice assonanza del cognome di lei - a vederli suonare divertiti, lusingati dagli applausi del pubblico, giovani, ricordano le rockstars. La cosa che più colpisce ascoltando il Duo Perfetto è che il loro Chopin – per intenderci la Sonata in Sol minore opera 65 e Introduzione e Polacca brillante in Do Maggiore op. 3 - vibra di un tocco così personale da sorprendere. Lo stesso vale per Gershwin, ad esempio la famosissima Summertine ha un fascino innovativo e originale che le parole non sanno restituire: dovreste ascoltarla. (ANSA) - CAGLIARI, 16 GIU - Ovazioni e due bis per il concerto di ieri sera del Duo Perfetto al Teatro Lirico di Cagliari. Il pubblico, rapito dal viaggio musicale tra il romanticismo di Frederyk Chopin e le sonorità novecentesche di Nikolai Kapustin e George Gershwin, non li voleva proprio lasciare andare via. E loro, Clorinda Perfetto al pianoforte e Robert Witt al violoncello, hanno accontentato gli spettatori concedendo due extra: "Pequena" di Pedro Iturralde e "Graciela y Buenos Aires" di Jose Bragato". SARDEGNA NEWS 7/06/2016 - “Per chi non aveva ancora avuto la fortuna di ascoltarlo nei numerosi concerti e rassegne che lo ha visto protagonista in tutta l’isola nel resto d' Italia e del mondo il duo si è esibito con un entusiasmo, una precisione nel tocco, una fantasia di suoni e gesti, che ne hanno fatto apprezzare la peculiarità al caldissimo pubblico presente in sala. La loro musica dal vivo è stata trascinante, la scenografia dei loro corpi è stata un matrimonio tra anime e strumenti, gli arrangiamenti dei brani sono stati carichi di innovazione e passionalità, l’affiatamento dei tasti e delle corde, ha seguito il sorriso dei volti che raggiungevano sempre, in un tripudio di note, gli animi degli spettatori.” Rolando Nicolosi 16/06/2016 (Roma) - “E' con squisito piacere ed immensa gioia testimoniare l'infinita ammirazione che nutro verso il favoloso DUO PERFETTO (di nome e di fatto). La splendida e professionale esecuzione, nonchè la superba interpretazione con un fraseggio di grande espressività, hanno suscitato in me un pathos indescrivibile, facendomi rammentare le stesse emozioni che provavo nell'ascoltare i famosi Duo del calibro di Enrico Mainardi - Carlo Zecchi, Pablo Casals - Alfred Cortot per citarne alcuni. E' il caso di dire "due corpi, una sola anima" considerando la musicalità, il virtuosismo ed il sentimento del singolo in ogni nota dei brani eseguiti ai massimi livelli.Da brividi, come non sentivo da tanto tempo.”

Martedi 23 luglio ore 21.15 EVENTI Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Canto 2.0

Avevano 25 anni, quando nel 1995 vinsero la categoria “giovani” del Festival di Saremo con il brano “Le ragazze”. Niente orchestra. Sbaragliarono la concorrenza utilizzando semplicemente le loro voci. E i loro corpi come cassa di risonanza. A Sanremo sono tornati l’anno scorso per duettare con Elio e le storie tese in “Arrivedorci”. Sono I Neri per Caso, ovvero i fratelli Ciro e Gonzalo Caravano, il cugino Domenico Pablo “Mimì” Caravano, gli amici d’infanzia Mario Crescenzo e Massimo de Divitiis. Mentre Diego Caravano (fratello di Mimì), che due anni fa ha deciso seriamente di fare l’insegnante, è stato ottimamente rimpiazzato da Daniele Blaquier, rivelazione di The Voice of . I Neri per Caso, una scoperta di Claudio Mattone, sono il gruppo a cappella più noto del panorama italiano. E hanno anche reinterpretato a modo loro molte cover. Chi non ricorda quel “dududu” in “Donne” di Zucchero, oppure la recente versione di “Englishman in New York” di Sting o “Chandelier” di Sia, con la voce di Ciro che riproduce alla perfezione i suoni di una batteria modello anni Ottanta? E anche in questo spettacolo, oltre ad alcuni brani inseriti nell’ultimo cd dedicato ai Beatles, ci sono brani della musica internazionale e i successi di una lunga carriera, costellata dalle importanti collaborazioni con Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi e il re del canto a cappella, Bobby McFerrin, che, come i Neri per Caso, trasforma il proprio corpo in uno strumento.

Giovedi 25 luglio ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Dear Billie Holiday JOE BARBIERI Joe Barbieri, chitarra e voce - Gabriele Mirabassi, clarinetto – Pietro Lussu, pianoforte - Luca Bulgarelli, contrabbasso Inizia e si snoda come una lettera, come una confessione necessaria, l’omaggio a Billie Holiday di Joe Barbieri, il raffinato cantautore napoletano lanciato da . E nell’incipit c’è molto dello spirito, della suggestione e dell’intenzione che anima i passi di questa “celebrazione laica” della regina triste di Philadelphia. Il nesso che lega Joe a Billie staziona, infatti, in una privata dolenza, in un “graffio dell’alma” che - pur nell’incomparabile distanza - risiede nelle retrovie delle voci dei due artisti. Un graffio che li accosta, li apparenta, li rende in qualche modo solidali. Due pilastri del jazz hanno forgiato Barbieri, , destinatario di un precedente omaggio, e Lady Day, per l’appunto. Ascoltandola, già da ragazzo Joe Barbieri era entrato in una dimensione emotiva “altra”. E, pur senza saperlo, aveva fatto propria una gamma di percezioni già sue. A suggellare questo racconto privato, tre “pezzi da novanta” del jazz italiano: il contrabbassista Luca Bulgarelli, il pianista Pietro Lussu e il clarinettista Gabriele Mirabassi, che con sapiente misura e smisurata intensità creano le opportune stanze sonore a brani come “I’m A Fool to Want You”, “The very thought of You” e “You’ve Changed”, tanto per citarne alcuni. Ambienti nei quali la voce onirica ed evocativa di Barbieri, muovendosi in libertà e con incisività, diventa la protagonista di questa personalissima e palpitante lettera.

Martedi 30 luglio ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari MaroCuba MARIALY PACHECO, pianoforte RHANI KRIJA, batteria e percussioni MaroCuba non è solo un acronimo. È la perfetta fusione tra lo spirito musicale della pianista cubana Marialy Pacheco e del percussionista marocchino Rhani Krija. Ci sono, naturalmente, comuni radici africane, nel temperamento e nel senso del ritmo. E uno straordinario feeling artistico, sbocciato qualche anno fa, quando Krija contribuì alla composizioni e agli arrangiamenti del nuovo album di Marialy Pacheco, “Introducing”. Un’avventura rinnovatasi per l’album “Duets”,diventata l’anticamera di Marocuba, progetto che vede i due artisti ufficialmente insieme nella combinazione delle rispettive tradizioni musicali dentro il linguaggio del jazz. Il groove è irresistibile. E trae origine dalle singole esperienze dei due musicisti. Marialy Pacheco aveva debuttato sul mercato discografico con un disco prodotto insieme con Roberto Fonseca, il pianista del leggendario Ibrahim Ferrer del Buena Vista Social Club. E poi aveva vinto, prima donna in assoluto, il Montreaux Jazz Festival Award. Nelle sue sonorità è tangibile l’entusiasmo per Ruben Gonzales, Oscar Peterson e Keith Jarrett. Così come nell’arte di Rhani Krija, tra i percussionisti e batteristi più richiesti a livello mondiale, nel jazz e nella world music, ma anche nel rock e nel pop, il range musicale spazia dalla musica tradizionale del nord Africa ai ritmi andalusi e latinoamericani. Ed è proprio questa versatilità che ha portato il musicista marocchino a tenere tournée in giro per il mondo con Sting, Prince, Dominic Miller, Herbie Hancock, Al Di Meola, Placido Domingo, Annie Lennox e molti altri big della scena internazionale.

Giovedi 1 agosto ore 21.15 Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Swango L’ATIPICA MOCATA/Tango Wine Orquesta Fabrizio Mocata, pianoforte e direzione - Ezio Borghese, bandoneon – Sergio Zanforlin, violino - Michele Staino, contrabbasso Ospite speciale da Buenos Aires, Sandra Luna - Coreografie, Piero e Maki Attraverso il tango e il jazz ha già riletto la musica di Puccini e Verdi. E “al pensiero triste che si balla” il pianista e compositore siciliano Fabrizio Mocata ha continuato a dedicare la propria ricerca con un progetto capitanato dal tenore Fabio Armiliato, ospiti il compositore Premio Oscar, Luis Bacalov, e il soprano Daniela Dessì. Un progetto che ha gettato le basi per il disco “Swango”, un crossover di swing e tango pubblicato da Acqua Records, etichetta di primo piano nelle pubblicazioni di tango contemporaneo, per la prima volta con il lavoro di un italiano presente nel proprio prestigioso catalogo. È stato il celebre ballerino Pablo Veron a definire “swango” lo stile di Mocata, che si avvale di un’orchestra, L'Atipica Mocata/Tango Wine Orquesta, composta da un organico di strumenti tradizionali del tango, ma al contempo “atipica” per la proposta musicale e l'incursione di strumenti allogeni. Il progetto - che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento de La Académia Nacional de Tango de Buenos Aires, istituzione dalla quale Mocata ha ricevuto un invito al prossimo Festival Mondiale nella capitale Argentina - è incentrato sulle composizioni originali del musicista siciliano. Il quale propone anche la rilettura di alcuni classici di Gardel, Troilo, Piazzolla, Canaro e Scarpino, nel rispetto della tradizione ma anche con una elaborazione innovativa delle strutture classiche, melodiche e armoniche, con ospite speciale la cantante argentina Sandra Luna.

Domenica 4 agosto ore 5.30 Lungomare Castello – Mola di Bari Concerto all’alba in collaborazione Notte Bianca dei Giovani SHINE Kekko Fornarelli, pianoforte, sintetizzatori, samples Roberto Cherillo, voce e sintetizzatori Un mix sonoro che spazia dal puro piano jazz all’elettronica, passando per le contaminazioni nordeuropee, il trip-hop anglosassone e i richiami alla musica orientale. Metteteci anche il fascino di un concerto alle prime luci dell’alba, e la combinazione assumerà contorni magici. Il sole non avrà ancora iniziato a brillare nel cielo quando sul palco saliranno Kekko Fornarelli e Roberto Cherillo, che intanto faranno splendere la musica del loro progetto intitolato - neanche a farlo apposta - Shine. Un progetto a nome del quale poco meno di un anno fa hanno dato alle stampe il disco “Matter of Time”, sintesi perfetta di due rare personalità artistiche. Da un lato Roberto Cherillo, sperimentatore fuori dall’ordinario, pianista, compositore e tra le voci maschili più apprezzate in Italia, con studi d’avanguardia sui timbri e sulla voce. Dall’altro Kekko Fornarelli, pianista, produttore e compositore capace di “dipingere” situazioni sonore, dopo aver sviluppato uno stile unico caratterizzato dal tentativo di creare musica da osservare, più che da ascoltare. Insomma due sensibilità molto particolari, che fanno ampio uso dell’elettronica, amalgamando i propri interventi con le distorsioni create dai synth per un risultato particolarmente seducente. Perché le atmosfere di Shine possiedono quella forza evocativa capace di incantare qualsiasi ascoltatore, anche il più distratto.

Sabato 31 agosto ore 20.45 CLOSING Chiostro Santa Chiara – Mola di Bari Per Giovanni Padovano MARIANNA MAPPA, soprano (1°premio Concorso Valerio Gentile) ANGELA ZACCARIA, pianoforte Musiche di Mascagni, Puccini, Giordano, Cilea, Gimenez, Luna, Chapì

Non ha ancora trent’anni, ma è già una grande promessa della lirica. E non solo perché ha trionfato al Concorso Valerio Gentile, sul quale l’Agìmus accende ancora una volta i riflettori, ospitando il vincitore durante una serata dedicata a Giovanni Padovano, indimenticato presidente del sodalizio diretto da Piero Rotolo e protagonista della vita culturale pugliese in un periodo di grande sofferenza personale. Marianna Mappa, che nel 2014 si è diplomata in canto lirico due anni dopo aver preso il diploma in pianoforte, ha già maturato una serie di importanti esperienze a livello nazionale ed internazionale. A partire dall’ammissione, nel 2016, al Centre Placido Domingo di Valencia, attraverso il quale ha poi interpretato, sia al Palau de Les Arte Reina Sofia che al Palau della Musica, ruoli importanti in “Turn of the Screw” e “Peter Grimes” di Britten, “Bastiano e Bastiana” di Mozart, “Madama Butterfly” di Puccini e altri titoli con registi del calibro di Davide Livermore ed Emilio Lopez e direttori quali Diego Matheus e Fabio Biondi. Ed è anche stata protagonista al Giovanni Paisiello Festival di Taranto lo scorso anno nell’opera “Le gare generose” diretta da Giovanni Di Stefano con la regia di Isa Traversi. Per l’Agìmus, accompagnata dalla pianista Angela Zaccaria, propone un florilegio di arie da opere di Mascagni, Puccini, Giordano e Cilea e, nella seconda parte, un repertorio tutto spagnolo.

PROGRAMMA

Son pochi fiori da L’ amico Fritz (P. Mascagni) O mio babbino caro da Gianni Schicchi ( G. Puccini) Dio di giustizia da Fedora (U. Giordano)

Vissi d’arte da Tosca (G. Puccini) Io son l’umile ancella da Adriana Lecouvreur ( F. Cilea)

Me llaman la primorosa da El barbero de Sevilla (G. Gimenez) De Espana vengo da El Nino judìo (P. Luna) Carceleras da La hijas de Zebedeo (R. Chapì)

Sabato 7 settembre ore 20.45 Salone del Conservatorio Rota - Monopoli L’eroe dei due mondi produzione Conservatorio “Rota” di Monopoli Omaggio a Louis Moreau Gottschalk nel bicentenario della nascita Conversazione musicale Domenico Di Leo, pianoforte - Stefano Zenni, musicologo Esiste un legame tra Chopin e le musiche degli schiavi africani a New Orleans? Quale filo lega il ragtime e il tango, le danzas cubane e la musica afroperuviana? E, inoltre, com’è possibile che nel XIX secolo i tamburi della santería si siano uniti a un’orchestra sinfonica? Tutte queste domande trovano risposta in un solo nome: Louis Moreau Gottschalk (1829/1869), non solo uno trai più grandi pianisti romantici ma soprattutto il più importante compositore statunitense del XIX secolo. Nativo di New Orleans, cresciuto a Parigi, concertista giramondo e di grande successo, sepolto a Rio de Janeiro, Gottschalk - che l’Agìmus celebra nel bicentenario della nascita - è stato il primo moderno promotore della fusione tra musica classica europea e musiche popolari afroamericane. Nel suo vasto e spettacolare repertorio, in cui non mancano felici esplorazioni del folklore spagnolo, spiccano capolavori in cui ritmi bantu, canti antillesi e danze cubane si fondono con le atmosfere di Chopin e il virtuosismo lisztiano. Ne scaturisce una musica elettrizzante e di eccezionale originalità, che getta ponti tra culture lontane e anticipa la fioritura dei generi afroamericani del XX secolo, dal ragtime allo choro, dal son al tango. E che Domenico Di Leo, uno dei pochi pianisti italiani in grado di affrontare Gottschalk sul piano sia virtuosistico che idiomatico, esegue introdotto dalle parole di Stefano Zenni, uno dei massimi esperti di tradizione musicale afro-americana.

Domenica 15 settembre ore 20.45 Castello Angioino – Mola di Bari Fantasie e virtuosismi Rocco Parisi, clarinetto e clarinetto basso Maurizio Barboro, pianoforte Musiche di Schumann, Chopin, Schubert, Verdi, Debussy, Borne Il duo formato dal clarinettista Rocco Parisi e dal pianista Maurizio Barboro propone un programma di fantasie e virtuosismi con musiche di Schumann, Schubert, Chopin, Verdi e Borne, con Parisi che alterna l’uso del tradizionale clarinetto a quello del clarinetto basso, strumento poco conosciuto e raramente utilizzato in concerti classici. I due musicisti vantano uno straordinario curriculum, con attività e concerti a livello nazionale ed internazionale. Parisi, docente al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, ha studiano in Olanda e poi al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, ed è considerato “una figura di spicco nell’interpretazione della musica contemporanea e nell’innovazione della tecnica strumentale del clarinetto basso”. Maurizio Barboro si è, invece, formato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma con la pianista Lya De Barberiis. Titolare della Cattedra di Pianoforte principale al Conservatorio Paganini” di Genova, ha registrato diverse opere ottenendo sempre lusinghieri apprezzamenti dalla critica. Il programma si apre con i Pezzi Fantastici op. 73 di Schumann e prosegue con il Preludio op. 45 di Chopin, la Sonata “Arpeggione” di Schubert, la Fantasia da concerto su “Rigoletto” di Verdi firmata da Luigi Bassi, il Preludio da “Pour le piano” e il valzer “La plus que lente” di Debussy per chiudersi con la “Fantasia brillante sulla Carmen” di François Borne.

PROGRAMMA

R. SCHUMANN Pezzi Fantastici Op.73 Zart und mit Ausdruck Lebhaft, leicht Rasch und mit Feuer

F.CHOPIN Preludio in do diesis min. op. 45

F. SCHUBERT Sonata in la minore “Arpeggione” Allegro moderato Adagio Allegretto

**************** G. VERDI – L. BASSI Fantasia da Concerto su “Rigoletto”

C. DEBUSSY Preludio (da “Pour le Piano”) Valse “La plus que lente”

F. BORNE “Fantaisie brillante sur Carmen”

Sabato 21 settembre ore 20.45 Castello Angioino – Mola di Bari Vincitori di concorsi internazionali in collaborazione TimCompetition TAMÈSIS PIANO TRIO Francesca Fierro, pianoforte - Andrea Montalbano, violino - Urška Horvat, violoncellista Musiche di Dvorak, Shostakovic, Juon

C’è il patrimonio musicale boemo, che attraversa integralmente il Trio n.4 op.90 "Dumky" di Dvorak. E poi c’è la ninna nanna di Shostakovich, cuore emotivo del Trio per pianoforte n. 1 op. 8. Mentre sono delle vere cesellature le quattro parti del Trio miniaturen di Paul Joun, e un omaggio per niente velato a Vivaldi le Quattro stagioni in forma di tango nuevo firmate Astor Piazzolla. È il percorso disegnato per quest’affascinate programma concertistico dal Tamèsis Piano Trio, gruppo di musica da camera italiano-sloveno fondato dalla pianista Francesca Fierro, dal violinista Andrea Montalbano e dalla violoncellista Urška Horvat. Hanno vinto tanti premi nazionali e internazionali. E oltre ad aver partecipato a numerosi seminari e accademie per strumento solista e musica da camera, hanno avuto il privilegio di lavorare con David Kenedy, Deniz Arman Gelenbe e David Cohen al Conservatoire of Music and Dance Trinity Laban, dove hanno completato il corso di diploma post-laurea grazie ad una borsa di studio del Trinity College di Londra, della Beverley Creed Scholarship e del Offenheim Charitable Trust. Nel 2016 il trio è entrato a far parte del programma di mentorship di Richard Carne, che ha permesso alla formazione di lavorare con i prestigiosi Wihan Quartet e Carducci Quartet. Inoltre, il Trio ha conquistato il secondo premio alla TIM International Chamber Competition e il terzo alla “Gran Prize Virtuoso" International Music Competition.

PROGRAMMA

Dvorak - Trio n.4 op.90 "Dumky" (35 minuti) -Lento Maestoso (Allegro quasi doppio movimento) Poco Adagio (Vivace non troppo/Vivace) -Andante (Vivace non troppo/Allegretto) -Andante Moderato (Allegretto scherzando/Quasi Tempo di Marcia) -Allegro -Lento Maestoso

Dimitri Shostakovich, Piano Trio No. 1 in do minore, Op. 8 (13 minuti)

Paul Juon, Trio miniaturen (11 minuti) 1. Reverie, 2. Humoresque, 3. Elegie, 4. Danse Phantastique

STORIA

L’AgìmusFestival, rassegna internazionale di musicHE, giunta quest’anno alla 25^ edizione, rappresenta il segmento summer della programmazione annuale (Stagioni_2019) organizzata dall’Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali (A.G.Ì.MUS.) di Mola di Bari. Dalla prima edizione, svoltasi nel 1995, il Festival ha incluso produzioni autonome, coproduzioni e ospitalità di progetti musicali esterni. E il collante distintivo delle programmazioni è stato sempre il felice connubio tra alcuni dei più prestigiosi musicisti del panorama concertistico italiano e mondiale (Noa, Uri Caine, I Solisti della Scala, Luis Bacalov, Katia Ricciarelli, , Enrico Rava, Giorgio Gaslini, Nicola Arigliano, Bruno Canino, Benedetto Lupo, Danilo Rea, Paolo Bordoni, Pierluigi Camicia, Michele Marvulli, , Roberto Cappello, I Doctor 3, Italian Big Band, Enrico Pieranunzi, Lino Patruno, Cristiano Burato, ecc.) e i tanti giovani talenti che, dopo essere stati lanciati da importanti concorsi internazionali, hanno trovato nell’Agìmus Festival un’ideale occasione professionale per mostrare il proprio valore. Riconosciuto dal 2010 all’interno dei progetti cofinanziati dal FESR Puglia “Valorizzazione delle eccellenze dei festival e delle rassegne”, l’AgìmusFestival è partner della rete Orfeo Futuro cofinanziata dalla Regione Puglia (FSC 2014-2020). Il progetto artistico dell’AgìmusFestival si mantiene nel solco di quella tradizione straordinariamente moderna che fa della contaminatio un elemento distintivo. Pertanto, classico e leggero, impegno e disimpegno, procedono appaiati senza mai perdere di vista qualità e diversità nella scelta delle chiavi di lettura. Rifuggendo, quindi, da una sterile e accademica specificità tematica, e proponendo la coesistenza di contenuti musicali di diversi ambiti stilistici (jazz, classica, canzone d’autore, etnica), il programma prevede concerti di altissimo profilo con un’apertura a una visione multicentrica della musica. A ciò si deve aggiungere un attento lavoro di ricerca, mirato a presentare, accanto a proposte di già accertato valore internazionale, progetti realizzati appositamente dentro percorsi diversificati per ambito musicale e tipologia di spettacolo. Il risultato è una festa musicale nella quale la mescolanza stilistica tiene insieme indagini musicali spesso condotte sul filo innovativo del meticciato tra i generi, forme nuove di presentazione dell’evento e proposte sonore di confine caratterizzate da ascolti inediti. L’AgìmusFestival è, quindi, rivolto non solo agli appassionati, ma anche a chi vede nella varietà delle musiche un’ulteriore possibilità per interpretare la storia e la cultura, soprattutto i più giovani, ai quali l’iniziativa rivolge non poche attenzioni. L'obiettivo è, infatti, diffondere tra le nuove generazioni i valori dell'arte e della musica per una partecipazione attiva e dialettica nella ricerca condivisa di equilibri etici e sociali.