io aprile 2017 - Anno XXII - numero 4 in edicola con ‘“il manifesto’” Ecouproia 0o,m1a0gg

L’accidente Uniti ma non troppo e la sostanza enzi ha vinto le primarie di partito. Pro- babilmente vincerà anche quelle aperte R a tutti, non è tanto importante con quale percentuale, quanto il numero di elettori che andrà ai gazebo. Finora la sensazione è che non ci sia un grande entusiasmo, che l’affluenza sarà molto inferiore a quella registrata nel 2013. Se si coniuga questo con la diminuzione degli iscritti, con la probabile sconfitta alle ammini- strative di giugno e con il fatto che come se ne vanno via alcuni oppositori ne sorgono di nuovi che, semmai, si muovono sulle stesse coordinate su cui si muovevano gli “scissionisti” prima di andarsene dal Pd, non si può sfuggire alla sen- sazione di un partito-salame che ad ogni giro perde una fetta di aderenti e di elettori. Ma non è questo il dato rilevante del mese. Assai più preoccupante è quanto sta avvenendo n una intervista rilasciata a un periodico patto. Sotto l’ombrello dell’ex “statista di Ri- a Terni con Brega e a Gubbio con Smacchi. Il sullo scacchiere internazionale. L’isolazionista eugubino, il consigliere regionale Smac- gnano” si celano differenze nazionali e regionali partito che c’è - sia pure nella sua pochezza - è Trump sta riprendendo i motivi di una politica I chi, renziano di confessione bocciana, ha evidenti, destinate a manifestarsi ulteriormente dominato dall’onorevole di Cerreto. Oggi lui e imperiale, con il consenso dei suoi alleati europei sostenuto che nella sua città il Pd gode di ottima nei mesi a venire a seconda delle mutazioni della i suoi sono la componente più forte dello schie- di destra e di sinistra. Sta aprendo molteplici salute: ben 817 iscritti di cui la metà giovani. congiuntura politica. Ci sono coloro che fanno ramento che ha portato alla vittoria e alle per- fronti con una visione geopolitica che punta a Di chi è il merito? Naturalmente suo, che si è riferimento ad Orfini e Martina (la governatrice centuali bulgare di Renzi. Questo nell’imme- far tornare gli Stati Uniti al centro del mondo, speso personalmente con altri amici. Lo stesso Marini); i bocciani che guardano a Franceschini, diato non può non contare, fermo restando che menando fendenti contro Russia e Cina, ma giornale, nella stessa pagina in cui pubblica l’in- tramite lo spettro di Fioroni; i puri tutti, al mutare della congiuntura, sono pronti anche contro l’Europa, contro la difesa dell’am- tervista, osserva in un perfido trafiletto che Mat- come il segretario regionale Giacomo Leonelli. a diventare “traditori di tutti” sulla base di op- biente, contro immigrati reali e potenziali. E’ teo Renzi a Gubbio ha preso alle primarie di Le differenze si sono viste e si vedono e conti- portunità, convenienze e interessi. una politica di cui non possono sfuggire i peri- partito meno di un capodieci, ossia di un capo nuano ad operare nella quotidianità. Per contro l’altro pezzo della maggioranza ren- coli e di cui sono evidenti gli scopi: mettere ceraiolo. I voti espressi sono stati in totale 302, Solo per restare alla congiuntura basterebbe pen- ziana, quello che fa capo a Catiuscia Marini, sotto tutela il vecchio continente e aprire do- di cui 263 a Renzi. sare alla legge contro l’omofobia passata recen- appare più debole. Il fatto che parte dei suoi vunque focolai di guerra calda e fredda, semmai Smacchi non è il solo trionfalista. L’ineffabile temente in Consiglio regionale. Si tratta di una antichi supporter sia passata alla mozione Or- utilizzando come pretesto le pretese o reali ri- onorevole Anna Ascani, in un comunicato, ha “riforma” di quelle che David Ricardo avrebbe lando, nonostante il non brillantissimo risultato balderie di Assad o i ruggiti del topo di Kim il esaltato la partecipazione al voto degli iscritti e chiamato “riforme grano”, a costi zero (in questo alle primarie di partito del ministro della Giu- Sung. Che al presidente americano freghi qual- magnificato la vittoria di Renzi. Niente di male. caso 40.000 euro l’anno) e senza impatto rile- stizia, la penalizza, togliendole peso. La gover- cosa dei bambini siriani uccisi dai gas o che Si sa che la propaganda è l’anima del commercio. vante sulle dinamiche sociali. Insomma una ri- natrice l’ha capito e a questo si deve il fatto che, creda alla pericolosità della Corea del Nord è Eppure i numeri sono numeri e per ridurre la forma che sancisce più un orientamento del dopo aver resistito per mesi alla revisione della scarsamente credibile. Queste muscolari dimo- questione all’osso in Umbria hanno votato 7.199 Consiglio che provvedimenti concreti. dirigenza, sembra si sia convinta a ruotare gli strazioni di forza, in realtà, sono sintomi di una iscritti sui 13.380 dichiarati, il 53,8%, almeno Indipendentemente dal contenuto della legge e incarichi apicali della struttura regionale. Fuori debolezza reale. La destra mondiale non riesce secondo le cifre ufficiose, ma non smentite, dif- dal putiferio scatenatosi dentro e fuori dell’aula di chiave: la resistenza ad oltranza su Orlandi a ad individuare una via di uscita razionale al per- fuse dai giornali on line. Non sappiamo quanti consiliare, dall’improntitudine burocratica (man- capo della sanità umbra si è incrinata, come vo- durare della crisi economica e geopolitica che saranno coloro che andranno alle primarie aperte cavano le coperture finanziarie), dall’assenza del leva l’assessore al ramo Barberini e con lui Bocci non sia quella della ripresa delle politiche di a cui partecipano elettori e cittadini. L’opinione numero legale, quello che conta è la divisione e i bocciani. E’ un armistizio in cui è sfavorita la guerra. E’ già successo nel 1914 e nel 1939, diffusa è che saranno meno del 2013 e che ciò del gruppo Pd. Smacchi ha aperto alle istanze presidente, che non ha grandi truppe da schie- non è detto che non si ripeta anche oggi. Con avverrà anche in Umbria. Siamo sicuri che, in- dei difensori della famiglia, proponendo un rare. tutti i rischi che questo comporta. Ci vorrebbe dipendentemente dall’affluenza, non si man- emendamento che edulcorava e rendeva ineffi- Infine i “renziani-renziani”, i giovani e meno un’opposizione reale, una sinistra forte, capace cherà di esaltarne, da parte dei vincenti, il ruolo cace una legge, che pure non si proponeva di giovani che si aggregano intorno al segretario di evitare gli errori del passato. Ma all’orizzonte di lavacro democratico. ottenere grandi risultati. Insomma si è andati regionale Leonelli. Contano poco, vivono della non si intravede nulla di simile. La sinistra sem- Ancora: Renzi ha vinto nella regione con oltre ad uno scontro tra laici e cattolici, con i secondi luce riflessa del segretario fiorentino. Vedremo bra afona, incapace di analisi e di azione. C’è il 75% dei suffragi. Il risultato è più consistente che hanno trovato una sponda nel gruppo dei se resisteranno negli incarichi di partito, nel rin- solo da sperare che le contraddizioni del presente nella provincia di Perugia che in quella di Terni, bocciani. novo degli organi che ci sarà dopo il congresso. riescano a frenare la spinta verso la guerra. Resta dove Orlando ha preso qualche punto percen- Questi ultimi sono l’asse su cui si è costruita in E’ lecito dubitarne, come è lecito dubitare che il fatto che questa è la vera emergenza. In questo tuale in più. Ma quello che conta non è tanto Umbria la vittoria di Renzi. Dove ci sono espo- gli equilibri che le primarie sanciranno in Um- quadro Renzi è una flebile e pallida presenza questo esito, in parte scontato, ma il senso che nenti di spicco seguaci del sottosegretario agli bria e, più generale in Italia, reggeranno. E’ il che cerca solo di sopravvivere a sé stesso. Come assume nella vicenda politica umbra. Il fronte Interni, la mozione dell’ex segretario ha fatto caso di dire che grande è la confusione nel Pd e avrebbe detto Don Ferrante accidente più che renziano, infatti, non è particolarmente com- cappotto. E’ stato così a Foligno con Barberini, quindi la situazione è eccellente. sostanza.

mensile umbro di politica, economia e cultura in edicola con ‘“il manifesto’” commenti politica società Bufale pasquali Un commissario è per sempre Riti vecchi e nuovi 3 Bus di notte a Perugia di Alberto Barelli di Franco Calistri di Pier Luca Cantoni Parenti serpenti Un corvo umbro Fratello terremoto 11 sulla Croisette 14 Concentrato di democrazia Un passo in avanti 4 di Anna Rita Guarducci di Camilla Todini di Marta Melelli Quattro amici al bar Socialità e identità da salvare 12 Antifascismo Ronda su ronda Ripartire dalla sanità 5 di Giovanna Nigi di Jacopo Manna di Osvaldo Fressoia un Viaggio in Umbria Incentivi feudali cultura Un viaggio in Umbria: Inchiostro simpatico 15 Sempre aperto Tu chiamale se vuoi Orvieto (2) 7 L’utopia necessaria di S.M. percezioni 6 a cura di Renato Covino, Osvaldo di un’altra Europa 13 Pane amaro 2 di Marco Venanzi Fressoia di Roberto Monicchia Libri e idee 16 chiede la restituzione delle somme erroneamente percepite. il piccasorci Incentivi feudali A prescindere dalle cifre, forte è l’impressione che, nono- stante le riforme, il mondo accademico resti soggetto a logiche di gestione proprie del sistema feudale. l 3 aprile Report ha puntato i suoi riflettori sul- Un commissario è per sempre l’ateneo perugino. Secondo la denucia di un dipen- I dente dell’Università, molti docenti avrebbero be- Sempre aperto Sono passati ben 37 anni dal terremoto che rase al suolo l’Irpinia nel neficiato di incentivi non dovuti, non possedendo il 1980 ma l’ultimo decreto milleproroghe ha riconfermato per il 2017 requisito della necessaria percentuale di partecipazione ai l’incarico al commissario per la ricostruzione. Incarico gratuito come consigli di dipartimento e di facoltà. Tra i professori coin- stato il governo Monti, in nome della concorrenza sostenuto dal governo? No, il commissario prende 65 mila euro l’anno. volti Giorgio Cerulli, attualmente direttore di Ortopedia e del rilancio dei consumi, a liberalizzare gli orari Non si hanno notizie di attacchi di nausea da parte della onorevole al Gemelli di Roma, che dichiarava di “non saperne nulla”, È di apertura degli esercizi commerciali, aprendo Ascani iperreattiva ad ogni critica sui modi e sui tempi della ricostruzione mentre il rettore Moriconi, confermando l’esistenza di una parossistica corsa, guidata dalle grandi catene di distri- in Valnerina. Ha votato il mille proroghe senza attacchi di schifo che or- un’inchiesta, precisava che lui “non aveva fatto domanda buzione, ad allargare a dismisura gli orari di apertura, esten- mai prova soltanto per le “cazzate” (cit.) altrui e mai per le sue e per gli incentivi”. dendoli a domeniche e altre festività. quelle della sua corrente politica. All’indagine della Guardia di Finanza, che presupponeva I risultati sono impalpabili in termini di aumento dei con- i reati di falso e truffa aggravata, si è affiancata nei giorni sumi. A parità di potere di acquisto e di situazione econo- successivi quella della Corte dei Conti, che ha rilevato un mica, accade che la stessa quantità di acquisti si distribuisca Parenti serpenti possibile danno erariale. su più ore e più giorni, moltiplicando, semmai, gli effetti Insieme agli accertamenti montava, come è ovvio, il di- di congestione del traffico e sovradimensionamento dei cen- Il Consorzio temporaneo di impresa Asm e Cns, che nel 2014 si era battito, a partire dalla questione dei criteri. Introdotti tri commerciali. Concreti e pesanti sono, invece, gli effetti aggiudicato il servizio rifiuti a Terni, dopo ingiunzioni varie ha fatto pi- dalla legge Gelmini nel 2011, gli incentivi avrebbero do- per i lavoratori del settore, già segnato da precarietà e scarsa gnorare in una banca di riferimento 2.650.300 euro al Comune per vuto “compensare” il blocco degli scatti bienniali di sti- sindacalizzazione. mancati pagamenti. Asm è l’azienda servizi municipali totalmente con- pendio, riservando ai singoli atenei la scelta dei criteri di Per questo è particolarmente significativo lo sciopero gene- trollata da Palazzo Spada mentre il Consorzio nazionale servizi, di cui ripartizione. Il Senato accademico perugino aveva scelto, rale proclamato dalle organizzazoni sindacali confederali, faceva parte Salvatore Buzzi, è salito alla ribalta delle cronache per appunto, il requisito della soglia di partecipazione ai con- per opporsi alle aperture festive per i giorni di Pasqua, Pa- Mafia capitale. Il sindaco Di Girolamo è perplesso. Tradimento del cda sigli di dipartimento (50%) e di facoltà (60%), il che squetta, 25 aprile, Primo maggio e 2 giugno. della municipalizzata, da lui nominato, o del Consorzio della Lega aveva suscitato già a suo tempo diverse perplessità. Diversi I sindacati umbri del settore hanno dichiarato che il com- Coop? In ogni caso tutta roba del Pd. Per chiarire i suoi dubbi è inten- docenti hanno ammesso di aver prodotto autocertificazioni mercio non può essere equiparato a un servizio pubblico zionato a chiedere lumi all’onorevole Walter Verini che sembra essere imprecise, respingendo però la malafede: si trattava di di- essenziale, come la pubblica sicurezza o la sanità. “La nostra un esperto della materia con specializzazione in Odevaine, anche se chiarazioni fatte a distanza di anni, non si raggiungeva la battaglia punta ad una vera regolamentazione del settore, evita di esibire in pubblico la sua competenza. quota richiesta solo per una o due sedute, e non si era te- che consenta di venire incontro alle esigenze di vita delle nuto conto delle assenze ai consigli giustificate da impegni lavoratrici e dei lavoratori”, hanno spiegato Riccardo Giulivi Concentrato di democrazia accademici. (Filcams), Valerio Natili (Fisascat) e Mariolina Luchetti Sono quisquilie, come adombra il prof. Giuseppe Noya, (Uiltucs). Bella prova di democrazia al congresso Pd di Città di Castello. Per evi- membro della commissione che verificava l’assegnazione La posta in gioco è reale e simbolica allo stesso tempo: si tare lungaggini e perdite di tempo sono stati convocati contempora- degli incentivi, intervistato da Report: “Le pare che avrei tratta dei diritti e della dignità del lavoro, e non riguarda neamente i sei circoli cittadini, una settantina di partecipanti. All’am- fatto una truffa per 1.700 euro?”. Eppure molti tra gli in- solo il commercio. Negli stessi giorni, per fare un altro letico Stefano Fancelli è toccato il compito di presentare la mozione teressati (83 tra ordinari e associati, 7 ricercatori, ovvero esempio, l’Adoc regionale registra il forte aumento delle Orlando, alla prezzemolina tv onorevole Ascani quella di Renzi. Appena il 20% di quanti hanno ricevuto gli incentivi) sarebbero denunce per mobbing aziendale, subito in particolare dalle finite le presentazioni tutti al voto senza interventi, le tradizionali pronti a ricorrere al Tar contro il decreto del rettore che donne che hanno appena partorito. perdite di tempo del bel tempo che fu che spaziavano dalle frazioni al- l’universo mondo. Quattro amici al bar il fatto Tre mesi fa il segretario del Pd umbro Giacomo Leonelli parlando dei fuoriusciti di Articolo 1-Mdp liquidava l’argomento con uno sprez- zante “quattro amici al bar” aggiungendo, con un sorrisino di com- miserazione, “per di più tutti con una veneranda età”. Oggi quegli Pane amaro amici sono rimasti in quattro ma a dispetto di Leonelli i bar sono di- ventati quattrocento, frequentati anche da giovani e giovanissimi.

Ronda su ronda orprese poco gradite nell’uovo ovaiole; 3 mangimifici; 1 centro sele- cembre 2016 Musaio firma la cessione di Pasqua per i lavoratori della zione e pastorizzazione; 3 centri logi- ad Alimentitaliani srl nonostante l’op- Molta decisione e spirito di iniziativa sul tema della sicurezza. Non ex Novelli dopo l’ipotesi di ac- stici-distributivi (Firenze, Nola, An- posizione di 2 vecchi soci. L’acquirente c’è giorno in cui la stampa non riporti allarmi circa lo stato di S cordo firmato il 14 aprile. Sono 79 gli cona). Ma anche assets alquanto è il gruppo Greco preferito perché a pa- assedio in cui vivrebbero certe zone delle città, fondandosi sull’“in- esuberi previsti senza considerare i 120 appetibili come, per esempio, la Cantina role garantisce l’occupazione. Il 30 sicurezza percepita” (mentre tutte le statistiche indicano un calo lavoratori della Nuova Panem di Muggiò Novelli a Montefalco e altri gioiellini marzo scorso, dopo l’ammissione da dei reati). Alla richiesta di più polizia e telecamere si affiancano ini- (Monza). Taglio degli scatti di anzianità, agricoli. Forse non è un caso che lo stu- parte del Tribunale di Castrovillari del- ziative di giustizia “autogestita”, dai gruppi whatsapp alle passeg- dei superminimi ed assegni ad personam, dio Gop. insiste con la vecchia proprietà l’istanza di concordato, i Greco tagliano giate notturne, fino al rilancio delle ronde, di cui si discute non solo ferie forzate per chi ha scioperato e pe- per inserire nel gruppo gli assets di pro- dal gruppo Alimentitaliani srl gli assets in alcuni quartieri del capoluogo, ma anche in un piccolo centro santi avvertimenti; un anno di cassa in- prietà della famiglia Novelli. Nell’ottobre famosi come la Cantina Novelli e le vec- come Gualdo Tadino, dove la proposta dei fascisti di Forza nuova tegrazione per area di crisi complessa. 2012 il gruppo va in default e presenta chie società agricole e si comincia a par- viene presentata con dovizia di particolari dalla stampa locale. La Un accordo che sa di beffa e che, al di là istanza di concordato preventivo. Viene lare di 80 esuberi nel gruppo. stessa che ricorda che l’Umbria ha il record nazionale di armi pos- dell’esito delle assemblee [ancora da te- nominato come advisor lo studio legale Ma chi sono questi Greco? Il capostipite sedute pro capite. Chissà perché la notizia non aumenta la nostra nersi al momento in cui scriviamo, ndr], Gop. (Gianni, Origoni, Cappelli) che Tommaso, ricco imprenditore agricolo “percezione” di sicurezza... lascia l’amaro in bocca ai lavoratori. individua un Cda “tecnico” accettato di Cariati (Cosenza) viene ammazzato a Grande soddisfazione invece della vice- dalle banche con il compito di portare colpi di lupara nel 2001. Un omicidio Doppiette con una morale ministra Teresa Bellanova, renziana di avanti il concordato e ristrutturare il de- che all’epoca tutti giudicano di chiaro ferro; del responsabile dell’Unità ge- bito. Presidente del nuovo Cda è il prof. stampo mafioso. I figli di Tommaso si Possiamo però tranquillizzarci apprendendo che la gran parte delle stione vertenze del Mise Giampietro Ca- Alessandro Musaio della Luiss, quello dimostrano alquanto abili negli affari se armi in possesso degli umbri proviene dalla loro storica passione stano; di Attilio Corneli per la Fai-Cisl, che nel 2011 è perito del gruppo Eutelia, nel giro di una decina di anni riescono venatoria. Tanto più che un documento recentemente approvato da Roberto Iovino per la Flai-Cgil e Giorgio fibra ottica, che riesce a valutare solo a creare un polo sanitario privato che Federcaccia, a cui sono associati ben 14 mila cacciatori della regione, Carra per la Uila-Uil; dell’assessore Fabio 22/32 milioni rispetto agli 84 milioni nel 2015 fattura circa 15 milioni di ac- impegna i propri soci a salvaguardare la piccola selvaggina stanziale, Paparelli, renziano; dei parlamentari Ma- di precedenti perizie; nel 2013 è com- creditamenti pubblici e puntano ancora trasformandosi in “sentinelle ambientali a costo zero” per le comunità rina Sereni e Gianluca Rossi, renziani e, missario liquidatore della clinica Ma- più in alto. Proprietà della famiglia è locali. A tale scopo saranno organizzate apposite attività di forma- ovviamente, di Saverio Greco, renziano, donna della Catena in Calabria, acqui- anche l’Hotel Executive oggi Ariha e il zione. In un futuro prossimo, insomma, nei boschi, per i greppi e in rappresentanza della nuova proprietà. stata dal gruppo Greco ad 1 euro. Il Cda quotidiano “La Provincia di Cosenza”. lungo i fossi dell’Umbria invece che il sibilo delle pallottolle risuone- Tutti felici e contenti meno i lavoratori non solo non rilancia il gruppo con lo Come ogni gruppo imprenditoriale che ranno il canto degli uccellini e le voci amorevoli dei cacciatori. che hanno visto firmata una ipotesi di sviluppo del fatturato come promesso, si rispetti anche i Greco hanno rapporti accordo su cui avevano fatto resistenza ma con parcelle da calciatori professio- trasversali con la politica ma il loro cuore per tre mesi. nisti e consulenze d’oro (1,3 milioni di batte per il Pd ed in particolare per Mat- Questi in sintesi i passaggi fondamentali euro) appesantisce i suoi debiti per 40 teo Renzi. A Cariati sede storica del di una storia emblematica. Il Gruppo milioni. La vecchia proprietà, i fratelli gruppo o a Cosenza è facile incontrare i Novelli, leader nazionale nella produ- Novelli di Spoleto sono divisi: uno è di- deputati renziani Brunello Censore, Fer- zione e commercializzazione di pane e sposto a cedere il gruppo mentre gli altri dinando Aiello ed Ernesto Carbone della uova nel 2012 fattura 120 milioni di no. Il Cda in realtà vuol vendere anche segreteria nazionale del Pd, quello fa- euro e impiega 700 lavoratori; ha 3 sta- senza un piano industriale, un Fondo moso per niente altro che per il ciaone Il piccasorci - pungitopo secondo lo Zingarelli - é un modesto arbusto che a causa delle sue foglie dure bilimenti per la produzione del pane di investimento canadese che aveva chie- indirizzato arrogantemente a chi era an- e accuminate impedisce, appunto, ai sorci di risalire le corde per saltare sull’asse del formaggio. La ru- brica ‘“Il piccasorci’”, con la sola forza della segnalazione, spera di impedire storiche stronzate e, ove (Amelia, Roma, Latina); 32 capannoni sto informazioni allo studio Vitale dato a votare al referendum contro le necessario, di ‘“rosicare il cacio’”. avicoli per circa tre milioni di galline aspetta ancora una risposta. Il 22 di- trivelle.

c o m m e n t i 2 aprile 2017 Dal Pd a Rifondazione la sinistra tra congressi e primarie Riti vecchi e nuovi Franco Calistri

tre giorni dalle primarie che consacre- mozione Marino alle primarie del 2009, ma an- ranno per la seconda volta che sette tra segretari di circolo e componenti A alla testa del Partito democratico non è delle segreterie comunali. Per tutta risposta il se- forse inutile ripercorrere, a grandi linee, le tappe gretario regionale Giacomo Leonelli scriveva una del complesso e bizantino percorso congressuale lunga ed argomentata lettera al senatore Miguel apertosi con le dimissioni del segretario dopo la Gotor, eletto in Umbria e tra coloro che hanno sconfitta referendaria del 4 dicembre e che si seguito Bersani e Speranza, chiedendogli di sal- chiuderà con l’Assemblea nazionale del 7 maggio. dare i conti versando il dovuto alle casse regionali In prima battuta si sono espressi gli iscritti nei del Pd. congressi di circolo i quali, oltre a votare per i In contemporanea con le primarie Pd, a Spoleto candidati alla segreteria nazionale, sono stati si è celebrato il X Congresso nazionale di Rifon- chiamati ad eleggere i delegati alla convenzione dazione comunista, formazione politica che oggi provinciale, che a loro volta hanno eletto i dele- conta in Italia 16.282 iscritti dei quali 966 gati alla convenzione nazionale. Un organo, que- (5,9%) in Umbria (766 in provincia di Perugia, st’ultimo, stando all’articolo 8 del regolamento 230 in quella di Terni). In questo caso tutt’altra congressuale, praticamente inutile, in quanto sceneggiatura; niente nomi, niente primarie ma chiamato a prendere semplicemente atto dei ri- la vecchia tradizione dei documenti politici e sultati delle votazioni nei circoli e a stabilire chi degli emendamenti, quella roba dove non di dei candidati alla segreteria possa andare alle pri- elettorali governati dai capi bastone di turno zionale, rispetto al 2013 il numero di votanti è rado si discute appassionatamente su un agget- marie (ovvero i tre che hanno ottenuto il maggior (come ampiamente dimostrato dalle ricerche aumentato (+863). I dati, non ancora ufficiali, tivo o su un punto e virgola (ma il comunismo, consenso ed abbiano comunque superato la so- condotte da Fabrizio Barca), eccola servita. vedono Matteo Renzi con 5.461 voti al 75,9%, come la vita, è fatto di sfumature). Due i docu- glia del 5% dei voti). A questa tornata di congressi di circolo (6.033 con 1.601 al 22,2% e Michele menti presentati. Il primo (Socialismo XXI, per Qui finisce il partito, o meglio la possibilità degli tra Italia ed estero) ha partecipato il 59,1% degli Emiliano con 137 preferenze all’1,9%. un nuovo umanesimo) sottoscritto dalla gran iscritti di determinare linee politiche ed assetti iscritti ovvero 266.054 (in diminuzione rispetto In provincia di Perugia Renzi ottiene il 78,2%, parte del gruppo dirigente e corredato di tre tesi interni ad esso. Da questo momento la parola (e al 2013 in termini assoluti ma in crescita in ter- Orlando il 20,0% ed Emiliano l’1,8%. Nell’in- sostitutive di altrettanti capitoli e di tre emen- i fatti) passa(no) al “popolo delle primarie” che, mini percentuali - 55,4% nel 2013 - a causa del sieme dei 29 circoli del capoluogo regionale damenti pure sostitutivi di altrettanti capitoli. Il come noto, sono aperte a tutti per la modica calo di iscritti verificatosi in questi anni). Come Renzi si attesta al 76,3%, battuto da Orlando secondo (Rivoluzione e Rifondazione. Il partito cifra di 2 euro; primarie con le quali si sceglie il ampiamente previsto hanno decretato una vit- nei circoli di Colle Umberto, Pretola (dove Or- che vogliamo, Comunista, Femminista, Liber- segretario e si elegge la stessa assemblea nazionale, toria netta e schiacciante di Matteo Renzi che lando porta a casa l’81,3% dei consensi, ovvero tario), firmato da una minoranza di componenti l’organo di indirizzo della politica nazionale del ha raggiunto 176.657 voti pari al 66,7%, seguito 13 voti su 16), Settevalli e V Circoscrizione. Nel del comitato politico nazionale, anch’esso cor- partito. da Andrea Orlando che con 66.842 voti ha ot- resto della provincia è nettamente in testa in redato da due tesi aggiuntive ed un emenda- In Umbria la mozione Renzi-Martina è guidata tenuto il 25,3%, mentre il governatore della Pu- tutti i circoli dell’Alta Valle del Tevere, dell’Eu- mento, poneva soprattutto l’accento sulla irri- dalla presidente Marini e da Eleonora Maghini glia Michele Emiliano si è dovuto accontentare gubino, dell’Assisano, del Tuderte (con l’unica formabilità dell’Unione europea e la questione nei due collegi in cui è divisa la provincia di Pe- di un magro 8,0% (21.220 voti) che comunque eccezione di Papiano dove prevale Orlando con femminista. Curiosità, ambedue come incipit rugia, e da Roberta Isidori a Terni. Per Orlando gli ha permesso di passare il turno e presentarsi 7 voti a 4), del Folignate e dello Spoletino-Val- hanno puntato su una citazione di Rosa Luxem- si schierano Valeria Cardinali e Nando Mismetti ai gazebo del 30 aprile. nerina. Unica area non completamente sotto burg: “Per un mondo dove siano socialmente a Perugia e Leopoldo Di Girolamo a Terni. Infine Renzi ha vinto in tutte le regioni tranne che in controllo dei renziani è il Lago Trasimeno dove uguali, umanamente differenti e totalmente li- capilista per Emiliano sono Domenico De Ma- Puglia, dove Emiliano ha ottenuto il 42,8% a Orlando riesce a prevalere nei due circoli di Ma- beri” il primo, al quale con un pizzico di pole- rinis (Perugia 1), Andrea Marconi (Perugia 2) e fronte del 40,3% dell’ex segretario. Ma soprat- gione, a Piegaro e a raccogliere complessivamente mica risponde il secondo “Credo più negli errori Federico Giovannini (Terni). tutto in diverse regioni ha superato la soglia del il 35,0% dei consensi con Renzi 63,0% . del movimento reale che nelle giuste risoluzioni Nel 2013 ai congressi dei circoli Pd votarono 70%, come nella Campania del governatore De In provincia di Terni, con un’affluenza del 58,4% di un comitato centrale”. 296.000 iscritti, alle primarie 2.800.000; in quel Luca (77,2%), in Calabria (76,0%) ed in Um- Renzi si deve accontentare del 70,1%, con Or- Dei 16.282 iscritti i congressi di sezione ne caso ci fu alle primarie la conferma del candidato bria (75,9%). Nella nostra regione un risultato lando al 27,8% ed Emiliano al 2,1%. Nel capo- hanno visti esprimersi 6.988, con una schiac- più votato dai circoli, cioè Matteo Renzi, che che cancella quello deludente del referendum luogo, dove vota il 58,3% dei tesserati, con il ciante maggioranza (71,5%) a favore del docu- passò dal 45,3% al 67,6%. Di conseguenza la del 4 dicembre, quando il Sì alla riforma costi- segretario cittadino, Jonathan Monti, e quello mento 1 presentato dalla segreteria uscente. In minoranza guidata da , nella tuzionale si fermò al 48,8%. Sopra il 70% si è provinciale, Carlo Emanuele Trappolino, schie- Umbria si sono tenuti 28 congressi di sezione quale si riconosceva il 39,4% degli iscritti, si collocato anche in Molise (74,2%), in Sardegna rati con Orlando, Renzi scende al 64,7%, con (20 in provincia di Perugia e 8 in quella di Terni) trovò ad essere rappresentata all’interno dell’as- (72,0%) e nelle Marche (71,3%) ed ha ottenuto Orlando al 34,2% che lo supera nei circoli di a cui hanno partecipato 406 iscritti che hanno semblea nazionale, in forza del voto delle pri- risultati superiori al 60% anche nelle storiche Marmore, Papigno, Collestatte-Torre Orsina e votato per il 92,0% il documento 1 (Socialismo marie, con appena il 18,2%. regioni rosse della Toscana (68,1%) e dell’Emilia Borgo Bovio-Valserra. Nel resto dei centri mag- XXI), mentre il secondo (Rivoluzione e Rifon- E cosa succederebbe nel caso in cui il segretario Romagna (63,2%) e, al Sud, nella Basilicata dei giori della provincia è Renzi a prevalere anche se dazione) ha raccolto solo 32 voti (6 in provincia (e la linea politica) indicato a maggioranza (anche fratelli Pittella (64,0%). Quanto a Orlando, il in molti casi con percentuali non schiaccianti di Perugia e 26 in quella di Terni). Nei due con- consistente) dagli iscritti al partito venisse sono- risultato migliore lo ha avuto in Valle D’Aosta (ad esempio ad Orvieto passa con il 47,1% con- gressi provinciali sono stati eletti anche i gruppi ramente battuto con il voto delle primarie da (42,02%), sebbene non sufficiente ad arrivare tro il 40,4% di Orlando). dirigenti; sia a Perugia che a Terni riconferma un altro candidato portatore di una linea politica primo. Deludente l’esito nella sua regione, la Li- Mentre si chiudevano i seggi dei circoli sul tavolo dei segretari uscenti Oscar Monaco e Lorenzo che la gran parte degli iscritti non vuole? Se si guria, dove ha preso il 39,2% contro il 60,0% dei segretari provinciale e regionale giungeva la Carletti. A livello nazionale cambio della guardia: voleva l’ennesima riprova della fine del ruolo e di Renzi. lettera con la quale 45 dirigenti del Pd della pro- lascia Paolo Ferrero, gli subentra nella carica di della funzione nazionale dei partiti, con buona In Umbria dei 13.380 tesserati al Pd (9.700 in vincia di Perugia formalizzavano il loro addio e segretario Maurizio Acerbo. pace dell’articolo 49 della Costituzione (“Tutti i provincia di Perugia e 3.680 in quella di Perugia) l’approdo ad Articolo1-Mpd. Tra questi il con- Infine, per chiudere il quadro delle attività con- cittadini hanno diritto di associarsi liberamente hanno partecipato e votato nei 230 congressi di sigliere regionale Attilio Solinas, i veterani Renato gressuali a sinistra ed in attesa delle prime mosse in partiti per concorrere con metodo democra- circolo solo 7.199 pari al 53,8%, percentuale Locchi, Lamberto Bottini e Piero Mignini, espo- del neonato Articolo 1-Mpd, a metà febbraio si tico a determinare la politica nazionale”) e, a li- più bassa di quella media nazionale, anche se, nenti socialisti come Daniela Albanesi ed Ornella è tenuto a Rimini il Congresso fondativo di Si- vello territoriale, del loro declassamento a circoli contrariamente a quanto avvenuto a livello na- Bellini, Valerio Marinelli, già coordinatore della nistra italiana che, in buona sostanza, ha visto raccolti sotto questa nuova sigla la vecchia Sel di Niki Vendola (la parte più consistente), fuoriu- sciti dal Pd in tempi relativamente passati, come Stefano Fassina (in Umbria l’ex assessore Vin- sottoscrivi per micropolis cenzo Acciacca e l’ex segretario regionale Cgil Mario Bravi) e gli ex di Rifondazione comunista Saverio Monno ; Daria Ripa di Meana ; Bruno Salvatici Mauro Volpi legati a Claudio Grassi. Il Congresso ha eletto 1545 euro segreterario nazionale Nicola Fratoianni. In se- greteria, con l’incarico di Responsabile delle reti sociali, Elisabetta Piccolotti, già assessore nella C/C 13112 intestato a Centro Documentazione e Ricerca c/o giunta comunale di Foligno. BNL Perugia Agenzia 1 Coordinate IBAN IT97O0100503001000000013112 In direzione altri due umbri: Mario Bravi e Si- mone Guerra.

p o l i t i c a 3 aprile 2017 Approvata la legge regionale contro l’omofobia Un passo in avanti Marta Melelli

La legge in Umbria opportunità nella formazione, nel lavoro e nei sono state mosse molte critiche dai comitati similitudini che la legge regionale ha con quella Sono passati dieci anni dalla prima proposta di relativi servizi. L’articolo 3 relativo all’istruzione Pro vita, dall’Agesc (Associazione generale scuole contro il femminicidio, che non ha creato giu- legge presentata e nonostante turbolente e con- e all’attività nelle scuole è stato al centro di nu- cattoliche) e dai comitati family day Umbria stamente così tante polemiche. “Si sono inven- citate sedute del Consiglio regionale è stata fi- merosi dibattiti, ed il testo licenziato prevede nonché dall’opposizione consiliare di Lega e tati a tavolino teorie e mostri che non esistono”- nalmente approvata la legge contro l’omotran- interventi di formazione ed informazione rivolti centrodestra, tutti concordi nel dire che la legge prosegue il presidente di Omphalos - “in una sfobia Norme contro le discriminazioni e le al personale docente ed ai genitori, escludendo introdurrebbe la teoria gender nel tessuto sociale guerra ai diritti civili” incomprensibile e dan- violenze determinate dall’orientamento sessuale. gli studenti, tramite corsi e seminari sui temi umbro. Francamente lascia perplessi l’argomen- nosa per tutti. Dopo un iter lunghissimo partito nel 2015, a legati all’orientamento sessuale, all’identità di tazione adottata, basata su inconsistenza scien- Risulta di grande rilievo invece l’articolo relativo colpi di emendamenti, mancanza di numero genere e all’affettività. I percorsi per il personale tifica e pregiudizi, artifici retorici e paure. Il alla salute e alle prestazioni sanitarie. La Regione legale, disaccordi interni alla maggioranza di docente è previsto che vengano promossi solo testo di legge approvato dal Consiglio regionale infatti si impegna ad attuare una sanità coerente governo e mediazioni, la legislazione regionale nelle scuole secondarie superiori e previo con- risulta molto diverso dalla versione originaria, con la legge nazionale sulle Unioni civili, in vi- si è dotata di 14 articoli che costituiscono uno senso informato dei genitori. Viene sancito poi abbiamo così provato a capire genesi e media- gore da giugno 2016, i cui decreti attuativi de- strumento in più per rafforzare una tutela già che le attività di monitoraggio degli standard zioni con Stefano Bucaioni, presidente dall’as- finitivi sono arrivati solo a febbraio di questo prevista nel nostro ordinamento, all’articolo 3 di responsabilità sociale delle imprese facciano sociazione umbra Omphalos, punto di riferi- anno. Sicuramente molto ancora c’è da fare, si della Costituzione, per il contrasto ad ogni riferimento non alle associazioni rappresentative mento della comunità Lgbti. pensi per esempio all’attivazione capillare di forma di discriminazione. dei diversi orientamenti sessuali ma alle realtà Fin dal primo articolo sono nati contenziosi tra servizi consultoriali per queer e transessuali, ma Leggi simili sono state approvate in altre Regioni che operano in contrasto alle discriminazioni le varie anime del governo regionale. C’è addi- per Omphalos rappresenta “un primo tassello (la Toscana apripista nel 2004 poi Liguria, Mar- di genere. Sono previsti dalla legge regionale rittura chi sostiene che il testo adottato senza per la prevenzione e l’informazione e per lo svi- che e altre), mentre nelle restanti sono presenti interventi di formazione del personale regionale l’emendamento “salva omofobi” introdurrebbe luppo di buone prassi regionali”. solo osservatori, monitoraggi, progetti, mozioni. e interventi di informazione, consulenza e so- il reato di libero pensiero, mitigando la normale Tassello centrale per lavorare sulla cultura, la A livello nazionale il disegno di legge contro stegno circa orientamento sessuale ed identità manifestazione dello stesso. C’è da sottolineare formazione ed il rispetto è l’istituzione dell’Os- l’omofobia (ddl Scalfarotto), invece, è fermo in di genere anche da parte di Asl e servizi socio- che quell’emendamento si presentava “offensivo servatorio regionale contro le discriminazioni e Commissione giustizia del Senato da settembre sanitari, con una attenzione specifica verso i ge- e fuori luogo per una legge regionale” dice Bu- le violenze di genere. Le malelingue hanno fatto 2013. Il provvedimento, che diversamente dalla nitori e il loro ruolo educativo. L’articolo circa caioni. Risulta incomprensibile in effetti come notare che di questa legge non ce ne sia affatto legge regionale prevede sanzioni penali, mira le prestazioni sanitarie impegna la Regione a potrebbero coesistere, oltretutto nella stessa bisogno, dato che in Umbria non sono stati ri- ad introdurre nell’ordinamento il reato di di- predisporre una modulistica omogenea per norma, la finalità di prevenzione alle discrimi- levati casi di discriminazione legati all’orienta- scriminazione ed istigazione all’odio e alla vio- l’adeguamento alla legge sulle unioni civili, nazioni e la previsione che le stesse siano co- mento sessuale. Stefano Bucaioni ci specifica lenza omofobica, ampliando la lista delle di- estendendo le procedure a tutti i settori delle munque consentite. che Omphalos è l’unica associazione regionale scriminazioni previste dalla legge Mancino. A pubbliche amministrazioni. Inoltre qualche ar- Il compromesso in casa del Partito democratico che ha raccolto dati, episodi e segnalazioni di depotenziare ed affossare la norma a livello na- ticolo dopo si prevedono anche misure di pro- è stato quello di sostituire il comma incriminato discriminazioni sia latenti che culminate in vio- zionale è bastato un emendamento secondo cui tezione, accoglienza, sostegno psicologico e soc- da un “pleonastico richiamo al libero pensiero”, lenza fisica e suicidio, mentre mancano le stati- ciò che la legge prevede circa la discriminazione corso alle vittime di atti discriminatori o di come se la gerarchia delle fonti giuridiche non stiche nazionali visto che lo Stato non se ne è e l’istigazione, se non rientra nell’odio o vio- violenza legati all’identità di genere tramite cen- sia abbastanza chiara. mai occupato e tarda ancora ad occuparsene lenza, vale per i singoli ma non per le organiz- tri di ascolto e personale adeguatamente quali- Molto rumore ha creato poi l’articolo 3, quello rinviando la discussione del ddl Scalfarotto. zazioni religiose, sindacali, politiche. ficato. La legge istituisce poi un Osservatorio che si riferisce all’istruzione. Nel testo originario Ovviamente la guerra sui diritti si gioca anche Ma torniamo all’Umbria, dove il consigliere regionale sulle discriminazioni e le violenze de- della proposta di legge si prevedeva che la for- sul piano finanziario, e le accuse di sottrarre Smacchi non si è inventato nulla ed ha cercato terminate dall’orientamento sessuale, in più ri- mazione contro le discriminazioni legate al- fondi per famiglie in difficoltà o terremotati di ricalcare il comma che ha messo al palo il guardo al monitoraggio vengono previste forme l’identità di genere dovesse essere rivolta a stu- non sono tardate ad arrivare. Omphalos tiene ddl Scalfarotto. Il comma “salva omofobi”, di collaborazione con il Corecom per la rileva- denti, genitori e docenti delle scuole di ogni in questo caso a specificare che lo stanziamento emendamento all’articolo 1, fortunatamente zione di contenuti discriminatori nella program- ordine e grado. Omphalos e i suoi legali hanno di 40 mila euro non andrà ovviamente nelle non ha trovato spazio nell’approvazione della mazione radiofonica e televisiva regionale e lo- intravisto un rischio di incostituzionalità nella casse dell’associazione ma darà le gambe alla legge e i richiami costituzionali hanno preso il cale, nonché nei messaggi pubblicitari e com- parte relativa agli studenti, ed in Commissione legge stessa ed alle relative azioni di monitorag- posto della salvaguardia sulle condotte discri- merciali. Infine, introduce la possibilità per la il testo ha subito non solo modifiche legate al- gio e formazione perché “senza risorse finan- minatorie. Per proteggere tutti gli orientamenti Regione di costituirsi parte civile nei casi di l’articolo 30 della Costituzione (l’educazione ziarie le ipotesi previste dalla legge rimangono sessuali (omosessuale, eterosessuale, bisessuale violenza commessi contro una persona motivati dei figli spetta ai genitori) ma anche restrizioni, lettera morta”. e transessuale) la Regione si impegna ad attuare dall’orientamento sessuale o dall’identità di ge- prevedendo percorsi di informazione e sensibi- Dopo che tutti hanno cercato di tirare per la politiche e misure per favorire l’integrazione tra nere. A dare propulsione alle previsioni di legge lizzazione solo nelle scuole secondarie e inse- giacchetta l’articolo 3 e l’articolo 21 della Co- le politiche educative, scolastiche, formative e c’è lo stanziamento di 40 mila euro, risorse de- rendo l’assurdità del consenso informato dei stituzione, si può tranquillamente affermare che quelle sociali e sanitarie, sia per far accrescere rivanti dalla riduzione delle risorse della Mis- genitori. l’Umbria dal 4 aprile ha fatto un passo avanti una cultura della non-discriminazione, sia per sione sviluppo sostenibile e tutela del territorio Bigotti e moralisti hanno parlato di indottrina- per favorire civiltà e coesione in barba a tutti prevenire le discriminazioni, sia infine per so- e dell’ambiente, ricavati dalla cessazione dal ser- mento di famiglie, docenti, Pa e imprese private, gli integralismi religiosi medievaleggianti. Un stenere persone e famiglie nel delicato compito vizio di alcune unità del personale regionale. e addirittura di favoritismi legati all’accesso al passo in avanti per tutti, perché il riconosci- dell’educazione. Trova posto nella legge anche mondo lavoro. Ovviamente questo tipo di ac- mento del diritto in più di qualcuno da forza l’impegno per la promozione dell’integrazione Tra critiche e verità cuse strumentali va rispedito con forza al mit- alle regole democratiche complessive senza sot- sociale con il fine di assicurare l’uguaglianza di Prima e dopo l’approvazione del testo finale tente e Bucaioni invita per questo a notare le trarre nulla a nessuno.

p o l i t i c a 4 aprile 2017 Nel dibattito a sinistra i servizi alla salute Ripartire dalla sanità Osvaldo Fressoia

i capita sempre più raramente di essere nibilità della spesa sanitaria (la più bassa d’Eu- stato detto con particolare enfasi - si rilanci la alla privatizzazione in atto? Oppure, come ri- inclini all’ottimismo, specie dopo che ropa), ma invece quello di integrare (sostituire) medicina territoriale e la prevenzione, si riequi- mettere in discussione almeno alcune esterna- C a sinistra le tante ripartenze tentate in progressivamente la sanità pubblica con quella libri il rapporto con la sanità privata, si rilanci lizzazioni, per esempio quella delle pulizie, adot- questi ultimi due decenni si sono risolte sempre privata; ovviamente in nome di una presunta la partecipazione a partire dal nuovo prossimo tata ormai da anni, ma che ha visto parallela- e inesorabilmente in fallimenti, anche rovinosi. maggiore efficienza e contenimento dei costi, piano sanitario regionale, si contrasti la obiezione mente - lo dice la letteratura scientifica - un au- Tuttavia sarebbe politicamente miope snobbare in linea con i voleri di Bruxelles. A titolo di di coscienza per l’Ivg. mento vertiginoso, non casuale, delle infezioni quel po’ di sommovimento politico seguito alla esempio è stato ricordato come l’estendersi dei Sì, tutto giusto, ma - ci viene da chiedere - come ospedaliere? E’ proprio di questi giorni che il clamorosa vittoria contro la deforma costituzio- servizi sanitari in molte imprese, testimoni una evitare che tutto quanto lucidamente messo in servizio di pulizie dell’Ospedale di Perugia, in nale tentata da Renzi. Uno di questi segnali di sorta di ri-mutualizzazione-corporativizzazione rilievo, rischi di rimanere una sterile “lista della attesa della prossima maxi gara regionale, è stato risveglio qui in Umbria, è stato l’incontro del 7 (pagata dal pubblico) del sistema sanitario. Altro spesa” o un cahier de doléances? Come tentare prorogato per 12 mesi per la modica cifra di aprile a Perugia, promosso dal Comitato per la che “cambiare verso” come pretendeva il giova- di riorganizzare quel “popolo” disperso della sa- 6.432.000 euro. Siamo proprio sicuri che sia democrazia costituzionale e da Articolo1-Mdp, notto ex presidente del consiglio! Insomma una nità pubblica che, pur mangiando da anni pane almeno un risparmio? la nuova formazione nata dalla recente scissione sanità privata sempre più concorrenziale e con- e cipolla, continua a resistere, rimotivandolo in- Ovviamente potremmo continuare. In ogni del Pd. Una iniziativa che, forse proprio perché veniente a fronte di un servizio pubblico impo- torno ad un programma che, cominciando a caso, temiamo che il tipo di questioni sopra ci- svoltasi senza squilli di tromba o promesse di verito e in affanno, ridotto alla stregua di una delineare un progetto, sia capace di individuare tate abbiano a che fare e, in larga parte spieghino, roboanti palingenesi, merita una qualche curio- delle tante voci da tagliare dal calderone della priorità e obiettivi intermedi nella direzione di perché la sanità umbra sia stata bloccata per più sità e attenzione. Che quasi un centinaio di per- spesa pubblica, che alla fine ti fa pagare con i un Ssn universalistico, equo e inclusivo? In- di un anno dallo scontro sulle nomine, senza sone, in maggioranza operatori socio-sanitari, ticket quasi come l’ambulatorio o la clinica pri- somma da dove e come partire? E come sottrarre che la gran parte della collettività (pazienti, ope- si siano date appuntamento da tutta la regione, vati, ma costringendoti a liste di attesa molto la sanità agli appetiti elettorali e clientelari, in- ratori sociali e sanitari, cittadini) abbia potuto intorno ad un tema specifico - La nostra salute lunghe. Un autentico capolavoro - scientemente dotti dal formidabile budget (75-80% del bi- capire gran che, assistendo muta alla partita e non è in vendita - in un pomeriggio primaverile voluto e programmato - ma al prezzo di un lancio regionale) di cui la sanità dispone? Come senza “toccare palla”. In proposito, potrebbero che induceva a ben altro, è un fatto, già di per dare una mano a spiegare, anche quegli ex espo- sé, politicamente significativo, specie di questi Che quasi un centinaio di persone, in maggioranza nenti, di partito e amministratori, fino a pochi tempi. Ovviamente non si è trattato - non vo- operatori socio-sanitari, si siano date appuntamento da anni orsono con importanti ruoli di responsa- leva, né poteva esserlo - degli “Stati generali bilità nella sanità regionale e che erano presenti della sanità” di un partito già bello e pronto, tutta la regione, intorno ad un tema specifico - La nostra all’incontro. Sarebbe un’occasione per rivisitare quanto invece di una prima verifica: quella per salute non è in vendita - in un pomeriggio primaverile criticamente e soprattutto autocriticamente una cui, partendo da un tema specifico e decisivo fase della politica umbra, fatta di chiaro-scuri come quello sanitario, si è voluto testare se non che induceva a ben altro, è un fatto, già di per sé, (molti di più i secondi), ma anche per dare uno l’adesione almeno la disponibilità nei confronti politicamente significativo, specie di questi tempi schiaffone a chi demagogicamente, dentro e di un movimento appena nato e verso il tenta- fuori il Pd, schiamazza e starnazza vaneggiando tivo di ricostruire, da sinistra, una proposta po- quarto della spesa sanitaria (30 miliardi) andata interloquire in maniera intelligente e non de- di una presunta alba della politica, fresca, veloce litica complessiva possibile, comunque capace a carico delle famiglie e di ben 11 milioni di magogica, con la Regione? Come inchiodarla e concreta che finalmente rottamerebbe quella finalmente, di rompere con quella deriva sempre cittadini che nel 2016, hanno rinunciato addi- sulle scelte di fondo e sullo spettro di influenze di prima, tutta macerie e inconcludenza. più moderata che con Renzi è giunta a lambire rittura a curarsi (erano 9 milioni nel 2012). Alla che va dalle ditte fornitrici di prestazioni e fun- Per concludere, temiamo che se la critica al i confini della destra. faccia dello stesso articolo 32 della Costituzione zioni esternalizzate, di materiali e macchinari, modo di funzionare attuale del Servizio sanitario Fortemente critica è stata la disamina della po- (diritto alla salute uguale per tutti e universali- fino al rapporto quantomeno ambiguo con il nazionale e regionale non assumerà questo tipo litica sanitaria in atto, sottolineando come il smo delle cure). privato-sociale? Come sfidare il prevalere di cri- di approccio, qui sommariamente delineato, continuo e inarrestabile de-finanziamento del Anche la sanità umbra, come è giusto, è stata teri finalizzati alla costruzione di un distorto passi reali in avanti saranno ben difficilmente Servizio sanitario nazionale (Ssn) e la conse- sottoposta a vaglio critico proprio perché, pur consenso sociale e politico, al posto dell’effi- possibili. Perché allora non trasformare i parte- guente sua destrutturazione (taglio di risorse, dentro un quadro, considerati i tempi, di so- cienza/efficacia? cipanti a questa iniziativa in nucleo costitutivo esternalizzazioni e privatizzazioni, riduzione del stanziale tenuta e punte addirittura di eccellenza, Alcuni esempi tanto per spiegarci meglio: come di un movimento per la salute e la sanità pub- personale, aumento delle prestazioni sottoposte è rimasta subalterna al modello di aziendalizza- contrastare in futuro scelte come quelle che al- blica che, trovando i modi e i tempi giusti per a ticket, ecc.), ne costituisca il tratto saliente. In zione sopra descritto. I conti, economicamente lora indussero a prevedere il reparto di Emodi- riunirsi ancora, si organizzi, si articoli per temi proposito, è stato ricordato che fu con il ministro parlando, risultano in ordine (l’Umbria è stata namica nell’eugubino-gualdese, zona d’inverno di analisi, approfondimento e discussione e at- dell’economia Tremonti (2010) che per la prima regione benchmark), ma al prezzo di servizi, spe- particolarmente impervia (oggi con l’Ospedale trarre altri operatori e perché no, anche dirigenti, volta il Fondo sanitario nazionale cominciò a cie quelli di salute mentale, sempre più in diffi- di Branca non è più così), quando ve ne erano a cui sta stretto il modo di funzionare attuale diminuire (dal 2012 al 2016 ben 25 miliardi in coltà: meno personale (soprattutto infermieri- altri, nella regione, più comodi e raggiungibili? del Sistema sanitario? Insomma, un movimento, meno), così come è stato ben chiarito che la stico) sempre più sovraccaricato di lavoro e con Come inchiodare la Regione alla sua subalternità culturale e politico, di controtendenza come politica riassumibile con il termine aziendaliz- bassi stipendi, minore offerta, meno prestazioni (o connivenza?) verso quell’imperialismo del- punta di lancia per una battaglia politica reale, zazione, non è cominciata certo, con Renzi. In- gratuite, e soprattutto una medicina di base e l’Università (in realtà la Facoltà di Medicina) realistica, non demagogica, ma determinata che, fatti è da ben prima dell’inizio della lunga e cru- preventiva che, al di là delle dichiarazioni e dei che è causa di confusione di ruoli, ingiustificata da un versante importante come quello sanitario, dele crisi che sta devastando l’Europa intera, documenti ufficiali, alla fine viene sacrificata proliferazione di reparti e servizi, cattedre auto- possa contribuire anche alla (ri)costruzione di che il vero obiettivo di tutti i governi fino a dentro un sistema che permane centrato sul- referenziali contrabbandate per “alta ricerca”, un pensiero e di un movimento di sinistra. Que- quello attuale, è stato non la bufala della soste- l’ospedale e sugli interessi clinici. E allora - è in realtà tasselli inutili e costosi, ma funzionali ste pagine sono volentieri, a disposizione.

p o l i t i c a 5 aprile 2017 Terni. Si allarga la distanza tra cittadini e amministratori Tu chiamale se vuoi percezioni Marco Venanzi

a primavera è arrivata anche a Terni che sostenevano il Pci-Pds-Ds ed è dal punto dati è il fatto che la città sta abbandonando il Nel giro di pochi anni la giunta Di Girolamo ma non ha portato novità di alcun ge- di vista della rappresentanza dei mondi popo- Pd e ciò sta avvenendo in misura maggiore ha bruciato il consenso e la fiducia che la sini- L nere: siamo ancora in attesa di cono- lari abbastanza nebbioso. che nel resto della Provincia di Terni. E’ chiaro stra aveva costruito in decenni. I suoi assessori scere gli sviluppi dell’Operazione Spada e di Se si considera che Orlando è stato sponsoriz- anche che la partecipazione di 977 votanti non si sono decisamente impegnati nel distruggere avere aggiornamenti sostanziali sulla questione zato dal sindaco Leopoldo Di Girolamo, dal richiede raffinate analisi statistiche o riflessioni un’idea di città, quella del lavoro e dell’indu- gravissima dei debiti fuori bilancio sulla cui senatore Gianluca Rossi, dal segretario comu- sociologiche particolarmente accurate ma pone stria per intenderci, con il piglio dei radical entità reale e sul cui impatto sociale è difficile nale Jonathan Monti e da quello provinciale semplicemente una domanda: dove erano i chic e del perbenismo dei neofiti del neolibe- esprimersi, anche perché condizionerà la nostra Carlo Emanuele Trappolino, ci si accorge che ternani mentre il Pd si appassionava al proprio rismo, senza riuscire a costruire un briciolo di vita per anni. il congresso ha rispecchiato le storiche spacca- autoreferenziale congresso? I nostri concitta- alternativa che potesse traghettare il passato L’unico evento che si è svolto, pur in un clima ture politico-territoriali nel partito ternano dini, secondo i dirigenti del Pd, sono stati nel futuro. Il risultato è una città che sta sci- surreale e per la mancanza di dibattito e per lo con la solita guerra per bande e i diversi satrapi preda dei populismi, delle associazioni e dei volando verso il Meridione e che assomiglia scarso rapporto con la città, è stato il congresso locali che si sono risvegliati per il congresso comitati che fanno dell’allarmismo la regola, sempre più alle periferie di Roma o alle sue del Partito democratico. Siamo ancora in attesa per appoggiare o osteggiare i dirigenti; l’unico dei più retrivi movimenti reazionari e dei neo- cittadine satellite dove puoi dormire e basta. delle primarie del 30 aprile nelle quali si espri- dato di rilievo è che il gruppo di comando del fascismi; i ternani sono stati in balia del de- Ci è voluto impegno per far rifiutare ai ternani meranno i simpatizzanti e i sostenitori senza partito ormai “bollito” non ha perso soltanto mone della paura e delle percezioni liquide ogni discorso sensato di sviluppo economico tessera, ma il parere degli iscritti resta per noi clamorosamente nel centro ma anche nell’im- della società globalizzata centrifugate dai social, industriale e per consegnarli nelle braccia dei uomini del Novecento un punto importante portante circolo Sanità. Se si pensa alla vicenda rimescolate nei bar e finite in bocca alle folle movimenti della decrescita felice, dei “No a per capire lo stato di salute del partito che tra della sede dell’Usl, alle beghe con l’Università manzoniane che frequentano i vicoli del centro prescindere”, di coloro che dicono frasi tipo mille difficoltà governa la città e la regione. I di Perugia e ai problemi dell’ospedale il fatto cittadino. In realtà, molti cittadini di Terni, “Terni c’era prima delle acciaierie e ci sarà an- dati sono a disposizione di tutti in rete: Renzi certo non stupisce. avvitati nella crisi economica, non sopportano che dopo”, di chi parla dell’industria ternana ha vinto in tutta la Provincia di Terni, otte- La lettura dei dati è ad ogni modo, più com- più la situazione politica, sociale, culturale come un’aberrazione e sogna di cancellare il nendo il 70,1% dei voti; Orlando ha avuto il plessa. Gli iscritti, a nostro parere, pur di to- delle città e vedono la sinistra al governo come Novecento visto come un secolo di orrori. Pec- 27,8% delle preferenze, mentre Emiliano il gliersi di torno il vecchio gruppo dirigente che il principale responsabile del disastro, ma il cato che Terni è stata in Italia la città del No- 2,1%. Nella città capoluogo Renzi ha ottenuto ha portato la città al punto in cui si trova, Pd li accusa di essere vittime di percezioni fa- vecento e della modernità, è stata la “città di- il 64,7%, Orlando il 34,2%, Emiliano l’1,1%. hanno sposato la causa dei giovani e capaci sulle, indotte dagli apprendisti stregoni di namica” di fascista memoria, è stata la città di Anche senza considerare nel ragionamento renziani ternani rappresentati dal competente turno. De Carlo e della partecipazione, è stata la l’impatto sul partito della scissione e di alcuni e rispettabile Fabio Narciso. Il fatto che questo La manifestazione contro gli inceneritori, la “Manchester italiana” dove un tempo potevi addii eccellenti, che non siamo ancora in grado abbia significato a livello nazionale sostenere vera novità della primavera ternana, che ha vi- trovare gente che faceva sculture con gli scarti di valutare, a votare non sono andati in molti: Renzi è stato probabilmente secondario perché sto la partecipazione di migliaia di persone, della tornitura o il pittore futurista. Ora, dopo al di là delle percentuali roboanti a Terni hanno la battaglia è stata tutta giocata sulla rottama- ha dimostrato che si possono stanare i gover- venti anni nei quali il problema ambientale e votato solo 977 persone, dati lontani dai tempi zione di coloro che stanno gestendo il Pd locale nanti ternani e umbri e ha scatenato il panico della salute è stato lasciato in ombra per asse- della fase Pds-Ds anche se migliori rispetto al e la città. tra le istituzioni che stanno affrontando il pro- condare in ogni modo i tedeschi della Thys- 2013, anno dell’ultimo congresso. In tutta la La contrapposizione tra vecchio e nuovo, tra blema degli inceneritori e del rapporto indu- senKrupp o qualche azienda amica, i ternani Provincia di Terni hanno votato 2.100 iscritti, l’altro, è stata sempre leggibile nei documenti stria-ambiente in città in maniera caotica, di- hanno iniziato a rifiutare ogni attività che uti- ben 1.123 persone in più rispetto alla città del partito, in quelli dei consiglieri comunali sorganica e poco efficace tra dichiarazioni fuori lizza intensivamente energia e ovviamente au- dell’acciaio. e in quelli della giunta e del sindaco prodotti luogo, affermazioni di principio e incapacità menta il livello di inquinamento dell’aria della Renzi ha preso più voti nei circoli della fascia nell’ultimo anno. D’altra parte, è impensabile a gestire la complessità del problema. Ovvia- conca. Invece di attivare politiche per mezzo Borgo Rivo-Gabelletta, a San Giovanni, nei che il gruppo Rossi-Di Girolamo molli anche mente i grillini stanno sguazzando e racco- delle quali dimostrare che lo sviluppo indu- circoli Sanità, Trasporti e “Moro”, a Villaggio soltanto un incarico o un ruolo apicale e capire gliendo consensi in mezzo ai fallimenti della striale può essere a certi livelli compatibile con Italia e nella sezione del centro città. Il resto cosa propongono i renziani ternani e quale vi- giunta Di Girolamo nel gestire la questione alti percorsi di ricerca scientifica e culturale e delle periferie ha votato in grande misura per sione della città li guida non è ancora del tutto degli assurdi inceneritori, il problema della di- con l’ambiente si è preferito il negazionismo e Orlando. Non è credibile la lettura che vede il possibile. Alla fine è probabile che anche i so- scarica dell’Ast, dei pozzi inquinati, l’incredi- si è deciso di aspettare non si sa bene cosa. voto come il segnale della contrapposizione stenitori di Orlando diventino nel breve pe- bile progetto dell’acquedotto Terria-Pentima, Il problema dei ternani sono state le percezioni tra il centro urbano radical chic renziano e la riodo tutti renziani più o meno ortodossi, più i rifiuti abbandonati in alcune zone della città sbagliate del popolo ignorante. A Terni andava periferia “operaia-ex comunista”, perché il Pd o meno eretici. e il problema oggettivo della sporcizia di cui tutto bene: poi, un giorno, arrivarono i bar- non ha più un forte legame con i gruppi sociali L’elemento interessante che emerge, però, dai la città è stracolma. bari.

p o l i t i c a 6 aprile 2017 Un viaggio in Umbria: Orvieto (2)

hanno partecipato e curato il viaggio Renato Covino, Osvaldo Fressoia a i r

no dei tanti incubi del nostro recente che il fiduciario mette nell’azione di tessera- ristoratori. I grani coltivati sono il Senatore

passato, Giulio Tremonti, quando era mento. La sua attività si sviluppa in molteplici Cappelli, il Gentile Rosso, il Tumminia. Il per- b U ministro dell’Economia ebbe ad affer- campi. L’aspetto culturale è evidente. Il primo corso individuato è quello di operare nell’intera mare, qualche anno fa, che con la cultura non settore d’intervento è quello educativo e si con- filiera (grano, farina, pasta) e l’obiettivo è quello si mangia. Per cultura intendeva soprattutto la centra in tre orti gestiti insieme alle scuole dove di aprire un mulino. L’altra esperienza che la cura del patrimonio culturale, le sovvenzioni si punta a mettere in relazione operatori di tipo fiduciaria della condotta orvietana segnala è la agli istituti che ne curano la conservazione e la diverso. L’orto in questo caso diviene uno stru- ripresa della produzione del “fagiolo secondo m tutela, le azioni di valorizzazione, ecc. Ossia mento didattico che punta sia alla formazione del piano”, una cultura autoctona in via di spa- quello che costituisce uno dei tratti caratteriz- degli insegnanti che a quella degli allievi. A Ci- rizione. Si tratta di costituire un presidio legato zanti dell’Italia, che la rende diversa dal resto conia, un quartiere cittadino, le forze in campo alla rete di Slow beans e di definire un discipli- d’Europa e del mondo. Durante la crisi, al ru- sono la scuola materna e il centro anziani. Gli nare. Ciò implica un impegno economico. Fi- U vido “monito” del commercialista sondriese, si altri orti sono uno a Sferracavallo, che impegna nora si può contare solo su un finanziamento è sostituita la melassa e la retorica della cultura le scuole elementari, e uno al centro storico della Fondazione della Cassa di Risparmio di come volano dell’economia, come settore della dove si è utilizzato un terreno abbandonato, di Orvieto di 10.000 euro. Carla Lodi segnala, creatività che comprende tutto e niente. In realtà pertinenza di un plesso scolastico dove convi- inoltre, il rapporto consolidato con i produttori con la cultura si mangia, se intendiamo il ter- vono elementari e medie. In quest’ultimo caso, di vino e di olio, settori in evoluzione, anche se n mine in modo estensivo, comprendendo in esso con l’intervento del centro estivo, si è giunti ad denuncia la scarsa differenziazione delle produ- i le consapevolezze che attraversano la stessa vita una cura dell’orto che copre anche il periodo zioni. L’obiettivo a suo parere deve essere quello quotidiana, le produzioni della tradizione, i sa- di chiusura delle scuole. L’attività si è concen- di creare un’agricoltura sociale dove l’aspetto peri stratificatisi nel corso del tempo. Orvieto e trata sul rapporto arte e cibo e sulla scoperta produttivo si coniughi con quello educativo e il territorio da questo punto di vista rappresen- del mercato, come luogo dove la concretezza con l’impegno lavorativo dei disabili, co- tano un osservatorio privilegiato, in cui si in- del cibo, della sua produzione e del suo tratta- struendo una struttura stabile, quella che defi- o trecciano modernità ed identità antiche e che mento assumono un ruolo centrale. nisce un’Oasi agricola. dimostra come formazione, educazione critica, Tutto ciò si correla con quanto avviene nel ter- i turismo, ecc. costituiscano un aspetto econo- ritorio, dove nascono nuove aziende, spesso L’universo del vino. mico non irrilevante della vita della città e del- create da non orvietani provenienti per lo più Standardizzazione e tipicità l’area che su essa insiste. da Roma e dalla Sicilia, il cui elemento caratte- Non è un caso che la condotta Slow Food di g rizzante è rappresentato dalla capacità di acqui- Orvieto sia in grado di sviluppare un’attività di La cultura del cibo sire fette di mercato di nicchia. Rispetto ad esse tutto rispetto. E’ la natura fondamentalmente e il cibo come cultura Slow Food fa un’azione di accompagnamento. rurale del territorio, un’agricoltura che a lungo g E’ di questo che discutiamo con Carla Lodi, Carla Lodi descrive situazioni inedite o, perlo- ha rappresentato l’asse economico centrale del- funzionaria dell’Ufficio cultura, sport e aree in- meno, inusuali. Cita un’azienda che alleva gal- l’area che spiega la dinamicità dell’esperienza. terne del Comune e, soprattutto, fiduciaria della line nere a Sugano, due allevamenti di capre fi- D’altro canto l’orografia e la natura dei suoli a condotta orvietana di Slow Food. A suo parere nalizzati alla produzione di formaggi caprini di hanno determinato e determinano i caratteri nella realtà culturale e produttiva orvietana le- cui uno, a Prodo, è gestito da stranieri, oppure delle produzioni orvietane. Si tratta di aree di i gata al cibo si intrecciano percorsi di evoluzione un allevamento di mucche che produce an- collina spesso povera, dove il vino ha rappre- e di recupero. Slow Food è una associazione ch’esso formaggi e dove opera una cooperativa sentato una sorta di genius loci, la possibilità di

culturale con diramazioni internazionali. In Ita- sociale di disabili. L’unica impresa che ha pro- accumulare reddito o, perlomeno, di integrare, V lia ha due livelli: quello dell’associazione che si motori orvietani, che alleva pecore, nasce dal- scarse rendite e magri redditi contadini. L’Or- articola in strutture regionali e condotte che l’occupazione di un casolare. vieto è stato per lungo tempo un vino consu- rappresentano il livello più vicino al territorio e In molte situazioni si tratta di scelte di vita. E’ mato nella zona di riferimento, solo nell’Otto- quello delle comunità, ossia di gruppi di pro- il caso di un’azienda che opera nel comparto cento viene orientato verso mercati più ampi. duttori o di attività economiche legate all’ali- della riscoperta dei grani antichi, fondata da La storia è nota. I grandi produttori toscani n mentazione, che acquisiscono il marchio della due coniugi, lei sarda, in origine un’informatica, non producevano bianchi e avevano bisogno di struttura. La condotta orvietana è una realtà i e lui siciliano. Hanno affittato un terreno e al- un vino bianco che consentisse di integrare le

cui soci vanno da 70 a 110, secondo l’impegno l’attività agricola hanno accoppiato quella di loro produzioni di rosso. Lo troveranno nel- u

i l v i a g g i o 7 aprile 2017 L’assedio delle rinnovabili Orvieto. Palazzone Orvieto 2006 Il progetto di quattro pale eoliche, alte 135 metri, sul Monte Piatto, con vista fronte Duomo, mobilita l’opposizione di comitati civici e ambientalisti. Il Comune di Orvieto tira fuori il coniglio dal cilindro e blocca il tutto perché l’intervento “non è compatibile con le norme urbanistiche vigenti”.

Orvieto 2008 In una bozza di accordo tra Comune di Orvieto e Sao (Servizi ambientali Orivieto) si pre- vede la realizzazione di una centrale a biomasse della potenza di 5/10 megawatt. La pro- posta provoca la reazione di alcuni consiglieri del Pd: la centrale viene stralciata.

Montegabbione 2008 Sia pure in sordina, si diffonde la notizia di un progetto di centrale a biomasse di 16 mw elettrici che avrebbe l’avallo dell’amministrazione. A togliere d’impiccio i sindaci (Pd) con- finanti, ridotti al silenzio dalla dottrina della “non-interferenza”, intervengono sulla stampa due “big” del Pd. Il rumore mediatico costringe progetto e azienda alla ritirata.

San Venanzo-Parrano 2013 Ha inizio l’iter di approvazione di un parco eolico “monstre” di 18 pale alte 150 metri. l’Orvieto, non fosse altro per la vicinanza del- nualmente 16 milioni di bottiglie. E, tuttavia, Nonostante l’opposizione delle amministrazioni comunali e dei comitati spontanei l’area, con facile sbocco verso il mercato ro- non è un vino sufficientemente caratterizzato. l’istanza, dalla provincia, viene inviata alla procedura di Via. Nel gennaio 2017 la Regione mano. Nasce così la “fortuna” dell’Orvieto, più L’80% della produzione viene imbottigliata prende atto dei pareri negativi di uffici, servizi e amministrazioni e respinge il progetto. per suo “colore” che per le sue tipicità, fino a fuori delle zone di produzione da grandi can- farlo divenire, a partire dai primi decenni del tine. Per i toscani l’Orvieto è il loro bianco. Castel Giorgio 2011 Novecento, il bianco più noto in Italia e al- L’esempio è Antinori che imbottiglia non con Il comune si trova invaso da richieste di autorizzazione di impianti fotovoltaici per un to- l’estero. Ciò col tempo lo ha, però portato, a il marchio Orvieto, né con quello della propria tale di 47 mw spalmati su oltre 140 ettari di terreno agricolo. La Regione ci mette una perdere le sue specificità e le sue diversità. casa, ma come Santa Cristina, nonostante sia pezza in extremis, inserendo gran parte del territorio di Castel Giorgio nelle cosiddette E’ a partire da questo che inizamo la nostra anche produttore. Ma, in generale, il successo “aree non idonee”. conversazione con Giovanni Dubini, titolare commerciale ha prodotto una aggressività che dell’azienda vinicola il Palazzone, vicino a Sfer- si basa sull’aumento delle quantità e sulla di- Castel Giorgio 2017 racavallo, ai margini della città. Ci racconta la minuzione del prezzo, che è quello che fanno Il progetto della centrale geotermica di Castel Giorgio è contestato da diverse ammini- nascita dell’azienda. Il padre, milanese che la- in genere gli imbottigliatori. Ormai gran parte strazioni comunali (compresa quella di Orvieto) e dai comitati. Questa centrale, sosten- vorava a Roma, acquistò nel 1968 due poderi: della produzione è uscita dai mercati di qualità. gono i critici, altera i serbatoi di fluidi geotermici aumentando i rischi sismici e di contami- il Palazzone e il Podere dell’acqua. All’epoca Resistono una venticinquina di produttori lo- nazione chimica del grande bacino idrico dell’Alfina. L’impianto riceve il parere positivo erano coltivati a mezzadria, forma di condu- cali, che detengono un 20% della produzione, del Mise (2014) e del Ministero dell’Ambiente (2015). L’impianto si farà, se si farà, solo zione che viveva le sue ultime fasi, gradatamente di cui il maggiore il Gruppo italiano vini che dopo la firma, ancora incerta e vagante, della Regione Umbria dell’Atto d’Intesa. si sono trasformati in azienda a salariati. Oggi vinifica col marchio Bigi. Tutto ciò condiziona occupa 6 lavoratori fissi più gli stagionali nelle anche i produttori di qualità che, per stare sul fasi più intense di lavoro. L’impresa mercato, sono costretti a fare innumerevoli com- Orvieto. Veduta verso Sferracavallo vinicola nasce nel 1988. Ha 46 et- promessi. tari di cui 24 a vigneto, più gli oli- Il Palazzone, pur attenendosi a criteri biologici, vati e il bosco. La cantina produce non fa vino biologico certificato. L’attenzione per l’80% vino bianco d’Orvieto, si concentra sull’attenzione alle caratteristiche che lavora con uve di procanico del suolo, alla gestione del vigneto, nonostante (trebbiano), verdello e malvasia, un la proposta culturale sia quella di vini naturali, 10% di sangiovese e un 10% di secondo i dettami dell’agricoltura biologica. In vino da vendemmie tardive. tale quadro si colloca la produzione del vino La cantina continua a vinificare in- Musco, le cui uve vengono prodotte in un vi- sieme diverse qualità d’uva e non gneto di piccola superficie vicino alla casa di a mescolare vini diversi. E’ la dif- Dubini e che viene vinificato secondo i dettami ferenza tra la pratica dell’“uvaggio” della tradizione (in una grotta che si vuole del rispetto a quella del “taglio”. periodo etrusco, in botti di legno, ecc.), met- Lo slogan dell’azienda - che prende tendo in gioco la qualità dell’uva e l’esperienza nome da un’antica “commenda” del produttore, più che la tecnologia adatta per costruita alla fine del XIII secolo le grandi produzioni che puntano su vini stan- in occasione del giubileo indetto dardizzati e non sulle differenziazioni. da Bonifacio VIII come luogo di Ciò pone un ulteriore problema che è quello ricovero dei pellegrini e oggi re- delle associazioni di settore e del Consorzio di staurata ed adibita ad agriturismo tutela del vino tipico di Orvieto. Il Consorzio è - e “unici perché differenti”. nato nel 1958, ma in esso si vota non per L’obiettivo è valorizzare un luogo azienda ma sulla base degli ettolitri prodotti. unico non solo dal punto di vista Significa che le decisioni vengono prese dai paesaggistico, ma anche da quello grandi produttori, spesso lontani 700 chilome- delle viti e dell’uva che produce. tri, che decidono sulla base di convenienze eco- Dubini distingue, dal punto di vi- nomiche. Questo peraltro ha portato ad un al- È la cronaca di un assedio, di un tentativo di cattura, da parte di soggetti esterni, di un sta delle viti e dell’uva, l’area orvietana in due largamento dell’area dell’Orvieto. Alla zona plusvalore territoriale a “esigibilità immediata”. Storie diverse che condividono però i me- macro zone, una vulcanica, a sud ovest della classica se ne è aggiunta una non classica, mo- desimi caratteri: il parossismo delle dimensioni rispetto ai luoghi e alle cornici ambien- città, vicina al Lazio, ed una caratterizzata da dificando la natura stessa del vino. Ma la que- tali; la benevolenza o, nella migliore delle ipotesi, l’impotenza delle amministrazioni co- terreno sedimentario sabbioso e argilloso a nord, stione più rilevante è quella del disciplinare. munali, spesso esautorate da qualsiasi potere decisionale e che si trovano a verso la Toscana. In quest’ultima area il confine Dapprima si è stabilito che il procanico dovesse fronteggiare questioni complesse con competenze e strumenti inadeguati; l’ambiguità è segnato dal fiume Paglia. Alla sua sinistra i essere sostituito dal grechetto, cosa che ha im- della politica regionale; il protagonismo dei comitati civici e ambientalisti, che attivano e terreni sono argillosi a destra sabbiosi. Le espo- posto un ricambio forzoso dei vigneti, poi si è mettono in rete risorse scientifiche e mediatiche. sizioni a nord-est sono fresche. Nell’area argil- deciso che il 40% del vino utilizzato potesse es- Tutto si svolge nel “silenzio della politica”, una vuota depressione ciclonica in cui conver- losa, dove stanno le vigne del Palazzone, le uve sere libero, incentivando la pratica del “taglio” gono deficit culturali, inesplicabili complessità normative, disattenzioni, solitudini; ele- nascono con una acidità minerale superiore, rispetto a quella dell’“uvaggio”. In realtà con menti caotici che ruotano senza meta e che diventano talora un alibi, a volte un capo dovuta alla natura del terreno e non all’acido tali processi, con la diminuzione del prezzo del d’accusa, spesso una dichiarazione d’impotenza. tartarico derivante dalla lavorazione, acidità che prodotto finito, con la standardizzazione delle Tra flussi e luoghi il “politico” (non quello di Carl Schmitt) trova raramente spazio. In ge- resta nel tempo e che consente una maggiore produzioni, il bianco d’Orvieto rischia di tra- nere, i flussi non chiedono permesso. Quando decidono di farlo, nel “politico” si accende durata del vino. Ciò spiega “unico perché dif- sformarsi in un vino comune ed indistinto, il sacro fuoco della missione: accompagnare, assecondare, facilitare. ferente”. piuttosto che essere un pezzo dell’identità del La vaporizzazione dei corpi intermedi, la rinunzia preventiva al dibattito pubblico, il preva- L’azienda produce 150.000 bottiglie annue per territorio, un suo tratto caratterizzante. lere delle procedure burocratiche sull’immaginazione, i vincoli della finanza locale, l’as- un fatturato di circa 700.000 euro. La metà senza di un confronto interistituzionale e il rinserrarsi del personale politico dietro un tat- viene venduta in Italia, l’altra metà all’estero, La camaleontica realtà ticismo levantino annichiliscono qualsiasi tentativo di programmazione, di strategia di di cui il 60% negli Stati Uniti. Il canale di com- delle agricolture orvietane lungo periodo. Si rincorrono gli eventi, ci si affatica dietro questioni che esplodono; ma mercializzazione è quello Horecoast (Hotel Re- Se Giovanni Dubini ci ha fornito gli elementi raramente si ha il coraggio di dire “ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”. staurant e Businness Community), ossia un cir- necessari per comprendere l’universo vino, le Nella cronaca abbiamo omesso altri recenti episodi di tensione polemica su due impianti cuito di nicchia. Recentemente una piccola contraddizioni che si agitano al suo interno, le (200 kw) di biomasse nei comuni di Fabro e Castel Viscardo. Anche in questo caso lo quota della produzione è commercializzata at- difficoltà derivanti dalla diversa concezione del schema si è ripetuto: politica distratta, automatismi procedurali, mobilitazioni civiche, ra- traverso la Coop Centro Italia. Il tentativo è prodotto e della sua commercializzazione, tra pidissimo dietrofront delle amministrazioni, ricorsi al Tar da parte della società propo- valorizzare l’originalità dell’Orvieto che è stato chi opera su mercati di nicchia e chi è proiettato nente. A Fabro la pratica è stata archiviata. A Castel Viscardo è ancora sub judice. ed è un vino importante. Se ne producono an- verso mercati di massa, tra chi ritiene che oc-

i l v i a g g i o 8 aprile 2017 corra puntare sulla qualità e chi sulla standar- che si concentrava soprattutto sulle discipline dizzazione, Eleonora Satta ci offre uno spaccato scientifiche - si sia andata esaurendo, come del La politica Non è un paese ancora diverso del mondo agricolo e di ciò che resto è avvenuto in altre città non universitarie si agita al suo interno. Di lei e della sua azienda umbre e italiane. Quello che ne è residuato è nella discarica per vecchi ci aveva già parlato Carla Lodi citando aziende un’esperienza marginale, ma non priva di si- nate sull’onda di stimoli culturali e create da gnificato, che ormai dura da 16 anni. Accanto on c’è cosa più “moderna” della ul futuro dell’ex ospedale, collocato produttori non autoctoni, provenienti da altre al Centro di ricerca epidemiologica e statistica monnezza. Della modernità in Piazza Duomo e conferito al patri- zone d’Italia. legato all’Usl, si colloca un rapporto con il Col- N quest’ultima mostra esemplar- S monio sanitario regionale dopo la ri- La sua è la storia di una passione che nasce a 21 lege university of Arizona, la Kansas state uni- mente, come voleva Baudelaire, il transito- forma del 1978, sta montando una querelle anni, quando con un gruppo di amici aveva af- versity, il Saint Anselme college New Hampshire rio, il contingente. Gli stessi piani regionali interessante, misura palmare del difficile fittato un terreno a Torre Alfina vicino ad Ac- che si basa sulla cultura classica, apparentemente così come i piani d’ambito nascono con un rapporto tra Orvieto e Perugia. Nel 2000, quapendente. Eleonora è figlia di un militare, privo di qualunque rapporto con l’economia. destino effimero: All that is solid melts into dopo il trasferimento dei reparti nel nuovo cresciuta in Sardegna, è sposata con un siciliano. Si tratta di corsi - come ci spiega Claudio Biz- air, come voleva l’innominabile di Treviri. Il nosocomio, l’ex ospedale diventa la sede In precedenza ha lavorato nel settore business zarri che ne è il responsabile - dove s’insegnano piano dell’Ati 4, che incatena contrattual- del “Centro Studi Città di Orvieto”, fonda- della Telecom. L’esperienza avviata a Torre Al- archeologia romana, tecniche di scavo, lingua mente i comuni della Provincia di Terni per zione di partecipazione voluta dal sindaco Ci- fina si è andata esaurendo via via che gli amici italiana e latina, erogando crediti riconosciuti un quindicennio, al compimento del quarto micchi per accompagnare lo sviluppo di corsi si allontanavano. Eleonora, alla fine, si è trovata dalle università di appartenenza degli studenti. anno appare già vecchio. All’orizzonte c’è e master universitari. Il sogno universitario di sola ed è stata costretta a smettere. Ma le pas- Complessivamente frequentano i corsi per vari l’Auri (ente unico che sostituirà gli attuali Ati) Orvieto però s’infrange, prima sui decreti sioni sono difficili da soffocare e, grazie al marito periodi, da tre mesi a qualche settimana, 450- e il nuovo piano regionale dei rifiuti. In Mussi, poi sul niet di Perugia al corso di lau- Ivan, che ha agito come motivatore, Eleonora 500 studenti l’anno. Accanto alla docenza mezzo a questa temperie modernista il ruolo rea in Architettura. ha ricominciato. Ha lasciato il lavoro di infor- stanno le attività di scavo nella città, ad Allerona, di “perturbante” è affidato alla discarica “Le Il Centro studi, depotenziato e privato di ri- matica ed ha affittato 32 ettari vicino a Porano, Castel Giorgio e Castel Viscardo. L’attività è crete” di Orvieto, e sulla quale ancora si di- sorse, viene così trasferito: prima nei locali scute aspramente. Da una parte Sao-Acea, del “Museo della tradizione ceramica”, poi in Orvieto. Museo civico dall’altra il Comune di Orvieto e i comitati ci- quelli di Palazzo Negroni, l’ex tribunale. vici. Oggetto del contendere, tre progetti: 1) All’interno del Santa Maria della Stella re- l’ampliamento della discarica sul secondo gnano ora silenzio e muffe. La pioggia, che calanco, 2) l’apertura di una nuova discarica cade dal soffitto colpevolmente lasciato alle sul terzo calanco, 3) l’ampliamento dell’im- intemperie, sta danneggiando strutture e lo- pianto di trattamento della frazione organica cali. E mentre permane lo stato di abban- del differenziato e dell’indifferenziato. Sul dono, la Regione decide di alienare l’immo- progetto di ampliamento della discarica c’è bile. Così riprende quota l’idea dell’hotel a la volontà della Re- cinque stelle, un an- gione di non opporsi tico sogno inseguito al parere negativo da anni. Sull’astrale della Soprintendenza fantasia alberghiera espresso in sede di irrompe però l’irri- Via. Per quel che ri- guardoso fracasso guarda l’apertura di di “Cittadinanza at- una nuova discarica, tiva” che propone di su cui pende un ri- realizzare, proprio dove coltiva 9 varietà di grano di cui due di autonoma, il Centro studi fornisce i locali dove corso al Consiglio di nell’ex ospedale, duro con metodi biologici, ossia con concimi fare lezione, la segreteria, le infrastrutture. Stato, l’assessore una Casa della Sa- naturali, senza diserbanti e altri prodotti chi- La scuola sta facendo un salto dal punto di vista regionale Cecchini lute potenziata. Vale mici. Tra i grani teneri spicca il Gentil Rosso, degli insegnamenti e delle strumentazioni. E’ ha dichiarato che a dire uno spazio un grano antico che il geniale agronomo Naza- stata implementata la ricerca archeometrica, “non si farà né ora, h24 in cui collocare reno Strampelli usava per le sue ibridazioni. I l’analisi dei materiali attraverso lo spettometro, né mai”. i medici di famiglia, grani duri sono il Tumminia, coltivato fino alla l’indagine sulle malte cementizie, ampliando Sull’ampliamento de- un punto di primo seconda guerra mondiale in tutta la Sicilia, poi l’attenzione all’archeologia zoologica e a quella gli impianti di Sao- soccorso, diversi caduto in decadenza e la cui produzione oggi, botanica. Quello che emerge è come il passato Acea destinati al servizi sanitari oggi grazie alle agricolture bio, ha ripreso vigore, e il nutra il presente con una presenza straniera non trattamento della fra- collocati in strutture Senatore Cappelli creazione di Strampelli. occasionale e qualificata. La città etrusca, ro- zione umida ci sono “inadeguate” e una L’azienda si chiama Janas, il nome delle fate mana e medievale è il volano sia d’un turismo invece questioni Rsa di 40/50 posti. delle antiche favole sarde. Gli utili vengono di massa che di una presenza straniera meno aperte. La prima ri- A giustificare l’ope- tutti reinvestiti. Eleonora Satta ci parla di rapsodica. E’ del resto quanto afferma Giuseppe guarda l’impatto razione, che racco- 400.000 euro a cui non si sommano contributi Della Fina, archeologo di vaglia e direttore del paesaggistico: la Orvieto.Lapide fondativa ex ospedale glie non pochi con- di alcun genere. Ciò permette all’impresa di es- Museo Faina, esperto della civiltà etrusca in Ita- nuova struttura di sensi, i trend sere in crescita. Ai grani si accoppiano la cultura lia, nonché docente di etruscologia all’Università 2.400 mq per 12 metri di altezza, è ubicata demografici della rupe, la necessità di ser- delle leguminose, del mais e della canapa che dell’Aquila. su un crinale a 240 m s.l.m, visibile da ogni vizi qualificati per la popolazione anziana e viene utilizzata per l’alimentazione degli animali Della Fina parte da lontano, dagli anni settanta- dove; la Regione ha comunque autorizzato i l’idea di trasformare in occupazione qualifi- o ceduta all’Assocanapa. A queste produzioni ottanta del secolo scorso, ricordando Adriano nuovi volumi nonostante la richiesta avan- cata la crescente domanda di cura. si aggiungono quelle del miglio, dell’olio, del Casasole, sindaco della città in quel periodo, e zata dal Comune di Orvieto di una procedura Per dare forza e gambe all’idea, l’associa- miele e della birra. La resa per ettaro dei grani la sua intuizione relativa al valore anche econo- di Via. Sul da farsi, deciderà il Tar. zione pone sul tavolo due questioni politi- antichi è di 13-16 quintali e il prezzo di vendita mico dei beni culturali, intuizione all’epoca al- L’altra questione si riferisce al dimensiona- cally incorrect. La prima concerne la valuta- è di 80-90 euro a quintale, contro i 30 dei grani l’avanguardia e che in parte sta anche dietro la mento dell’impianto, eccessivo rispetto al zione dell’immobile. Nel 2006 l’Agenzia normali. Ma Janas produce anche farina. I suoi stessa Legge speciale per Orvieto. Questa idea fabbisogno di trattamento dell’organico pre- delle Entrate stimava in quasi 7 mln di euro i grani vengono macinati da molini siti in Val della centralità dei beni culturali è andata de- visto dell’ambito. Oggi in provincia di Terni la circa 6.000 mq coperti disponibili. Oggi d’Orcia, a Montefiascone, nelle Marche. Dalle perendo a partire dagli anni a cavallo tra i due parte organica dei rifiuti corrisponde a circa l’Agenzia del territorio valuta il complesso 2 farine deriva una piccola produzione di pasta secoli, quando si è registrata la fine della spinta 40 mila tonnellate annue. Con l’amplia- mln e 650 mila euro. La Usl, ritiene invece lavorata con il metodo delicato da pastai di Ca- propulsiva indotta da Casasole nella politica mento in progetto, l’impianto di Orvieto po- congrua la stima di 3.5 mln di euro. Poiché nepino, in provincia di Viterbo, e ancora di cittadina e si è andata esaurendo la capacità di trebbe arrivare a trattarne 100 mila. A Terni, negli ultimi anni la struttura non è stata og- Montefiascone e della Val d’Orcia. Infine c’è il leggere la società e i suoi mutamenti. l’impianto della Green Asm ha una capacità getto di manutenzione, c’è da capire quanto ristorante che lavora dal venerdì sera alla do- L’archeologo ascrive tale decadenza alla conflit- pari a 40 mila tonnellate, quindi adeguata il deprezzamento sia da imputare a ciò, menica sera con 5 servizi per 20 coperti a servi- tualità interna alle classi dirigenti, la cui energia alle esigenze dell’Ati 4. Perché dunque Sao- quanto alle sfavorevoli condizioni di mercato, zio. La rete commerciale è basata sul passaparola, si è concentrata soprattutto in questa lotta. Il Acea chiede l’ampliamento di un impianto quanto ad altro. sulle relazioni costruite attraverso il ristorante. risultato è l’autoemarginazione dalla politica (entrato in funzione solo parzialmente) mani- La seconda riguarda il cosiddetto “legato De Insomma quella di Eleonora Satta è una pas- provinciale e regionale. Orvieto tradizional- festamente esorbitante rispetto al materiale Solis”, cioè un ragguardevole lascito (un pa- sione che diventa impresa, percorsi di cono- mente esprimeva il vicepresidente della provin- organico prodotto dall’ambito? C’è forse il lazzo di Roma a Piazza Nicosia) destinato scenza, cultura, aspirazione ad un modello ed cia di Terni, oggi è fuori da tale incarico, analo- business, come suggerito dagli “Amici della dalla contessa De Solis Ciogni Faina al- uno stile di vita diverso. In altri termini un iti- gamente la città non ha più una sua presenza Terra”, del trattamento dei rifiuti di Roma? l’ospedale di Orvieto allo scopo di realizzare nerario culturale che produce cose da mangiare nel Consiglio regionale, inoltre se nel passato Intanto, la nave va. La raccolta differenziata un reparto per anziani. In principio fu an- e reddito e quindi garantisce che si possa “man- eleggeva un deputato e un senatore, oggi non a Orvieto è salita al 70% e nell’Orvietano al nesso al patrimonio del comune di Roma, giare”. Alla faccia del professor Tremonti. ha nessun rappresentante in parlamento. Man- 65% e tutti si aspettano una riduzione del poi, a conclusione di una tormentata vicenda cano, insomma, politici di riferimento, si regi- peso di esose tariffe. giudiziaria, la proprietà fu restituita alla Asl 4 Economia della cultura stra una incapacità di fare squadra. C’è, a parere Secondo una stima recente, la discarica non (oggi Usl 2). Nel caso dell’alimentazione il rapporto econo- di Della Fina, una sorta di decadenza che ricorda avrà più volumi utili dal 2022. Da qui a Nel frattempo, il comune di Roma ha dovuto mia-cultura appare diretto, non mediato ideo- i primi anni del XIV secolo quando, dopo il quella data, ci sarà spazio per un nuovo rifondere l’azienda sanitaria del mancato in- logicamente, più complesso è, invece, il rap- massimo fulgore raggiunto a fine Duecento, piano di ambito regionale e per una nuova troito delle locazioni. Poiché il lascito ha un porto tra cultura “alta” e percorsi economici. dovuto anche alla periodica presenza della corte legge regionale sui rifiuti. Mentre il Pd orvie- preciso vincolo, sono in molti a chiedere che Per un tempo relativamente lungo Orvieto ha papale nella città, Orvieto si trovò improvvisa- tano permane in silenzio, i comitati civici mi- la volontà testamentaria possa finalmente coltivato, tramite il Centro Studi Città di Or- mente fuori della storia, subendo una sorta di nacciano la secessione dall’Umbria, per an- adempiersi. Diverso il parere della Usl che ri- vieto, l’ambizione di diventare un polo univer- cupio dissolvi. dare dove, non si sa, ma intanto si tiene queste risorse già impiegate sul territo- sitario collegato alle Università di Perugia e Alla fine dei politici di riferimento corrisponde minaccia, mostrando con ciò una disaffe- rio. Insomma: un ginepraio dal quale è diffi- Roma. Si è già scritto come tale ambizione - anche la fine dei gruppi sociali di riferimento zione non del tutto infondata. cile sortire senza graffi.

i l v i a g g i o 9 aprile 2017 delle diverse forze politiche. Oggi la politica Orvieto. Museo Opera del Duomo ad un collezionista privato per farci un museo non tutela più nessuno, anche se dirlo è perico- di caratura ben diversa da quella decisa origi- loso, rappresenta un rischio. Le scelte degli ul- nariamente. Il risultato è stata una esposizione timi anni hanno, peraltro, reso visibile come il di immagini di Orvieto di cui è difficile com- centro storico da momento trainante dell’iden- prendere la ratio. La giunta Germani d’altra tità cittadina e volano di sviluppo, abbia assunto parte ha spostato la sede del Centro Studi all’ex come funzione principale quella turistica. Le tribunale. In conclusione oggi il palazzo è pra- funzioni di pregio sono state trasferite. Sono ticamente vuoto, mentre giacciono in magaz- rimaste solo due scuole, il tribunale è stato as- zino tre nuovi forni che dovevano servire per la sorbito da quelli di Terni, la chiusura della ca- parte laboratoriale. serma non ha comportato una sua rifunziona- Questa incapacità di far seguire al progetto la lizzazione, il vecchio ospedale è abbandonato e realizzazione, tuttavia, non riguarda solo il Mu- non si sa cosa farne. seo della ceramica, ma investe tutte le grandi Il turismo peraltro ha un carattere particolare. partite aperte in città. Un ulteriore esempio è Gli arrivi si spalmano solo su sette-otto mesi, i l’Opera del Duomo. E’ una storia “antica” che caratteri dei visitatori corrispondono ad un tu- merita di essere raccontata. La Fabbrica del rismo di passo e di massa. Per contro gli abitanti Duomo era un ente di emanazione municipale, del centro storico sono circa 4.500. Oggi la crisi era stato infatti il Comune a costruire il monu- del turismo provoca una stagionalità diffusa mento. Il suo consiglio di amministrazione era delle attività commerciali che rimangono aperte espresso dall’ente locale, almeno fino al 1946, solo nei mesi di punta. Al tempo stesso alcune quando un decreto del ministro Romita ne cam- iniziative come la Fondazione centro studi mo- biò i criteri di designazione. Dei sette membri strano la corda, non riescono a decollare, rista- epoche più studiate della vicenda cittadina. Il Lazio e dalla bassa Toscana, segno di rapporti che costituivano l’organo tre erano espressi dal- gnano. Ma è così anche per altre strutture di ri- limite che registra Della Fina non è quello della di antica data che continuano a mostrare la loro l’autorità ecclesiastica, quattro dal Prefetto, pre- lievo come la biblioteca, l’archivio, il teatro che ristrettezza dei periodi studiati, il deficit di ri- vitalità. Orvieto continua ad essere un luogo vio gradimento del Vescovo. A nulla sono serviti sono oggi in difficoltà. La biblioteca ha 3-4 di- flessione sulle epoche più recenti, quanto la dif- centrale che organizza un territorio più ampio i ricorsi. La situazione è rimasta immutata nei pendenti e fa orario ridotto, è come una mac- ficoltà di trovare nuove leve che prendano in della porzione di Umbria che si ritiene sia di settant’anni successivi. Così il consiglio di am- china potente che resta nel garage, l’archivio mano il testimone e continuino ad insistere sul sua pertinenza, non a caso l’Ospedale attira ter- ministrazione dell’Opera è stato posto sotto tu- vivacchia, il teatro è in grande crisi e registra valore e l’importanza del patrimonio culturale ritori e centri limitrofi collocati nelle regioni tela della Chiesa, è diventato sede di compen- un deficit rilevante. Reggono, invece, il Museo della città. vicine. In questi ultimi anni l’Isao ha svolto sazione delle diverse forme di notabilato presenti Faina e il Duomo. Il primo conta 20.000 visi- cicli di conferenze coprendo i più svariati campi in città. La questione è che l’ente, oltre ad essere tatori paganti l’anno (il prezzo intero è 4,50 Le occasioni mancate culturali, da temi scientifici, come le code di proprietario di un imponente patrimonio arti- euro, il ridotto 3). Ha come personale un di- E’ su questi temi che si concentra la nostra con- gravitazione, a quelli storici, artistici e letterari. stico, gestisce un’azienda agraria di 400 ettari. rettore part time e quattro custodi. Il Duomo versazione con Alberto Satolli, presidente del- Stampa una rivista, “Lettera orvietana” aperta Insomma non è solo un luogo che assicura pre- è il secondo monumento religioso in Umbria l’Istituto storico artistico orvietano (Isao), che ai giovani che vogliano rendere noti i risultati stigio, ma anche una struttura che amministra per presenze (200.000 l’anno). Gli introiti dei ha concentrato la sua attività scientifica sul pa- dei loro lavori di tesi di laurea o di dottorato. risorse finanziarie non trascurabili. Ma a favore biglietti servono per pagare le 20 unità di per- trimonio architettonico e ceramico di Orvieto Ad essa di affianca un “Bollettino” che ospita di chi, con quali obiettivi, con quale rapporto sonale impegnate e le manutenzioni. Ancora ed è stato per oltre un cinquantennio uno dei lavori più corposi e scientificamente strutturati. con la città, con quali ipotesi di sviluppo? Da agli inizi è il Museo dell’Opera del Duomo. maggiori operatori culturali presenti nella citta. Ha una bella biblioteca, frutto di scambi con questo punto di vista l’esperienza di questi de- Pur non riuscendo a coprire pienamente i costi L’Isao - ci dice - è nato nel 1944 ed è il segno istituti consimili o strutture universitarie. La cenni non è stata entusiasmante, cumulando delle strutture i musei rappresentano i poli d’at- di una volontà di ripresa dopo gli orrori della sua sede è vicina a quella della biblioteca civica. ritardi e negligenze. trazione fondamentali, quelli che giustificano seconda guerra mondiale. Esso raccoglieva per- L’Istituto non riceve sovvenzioni dagli enti lo- Tale giudizio può essere allargato ad altre situa- la visita. Sono un elemento di forza su cui può sone interessate alla cultura in generale e, in cali, la stessa Fondazione Cassa di Risparmio zioni presenti in città che rappresentano vere e contare la città. E’ questo che spiega l’attenzione particolare, a quella del territorio. L’attenzione di Orvieto ha decurtato il suo contributo da proprie criticità. E’ il caso dell’ex ospedale. Co- degli studiosi e degli intellettuali cittadini in- si concentrava soprattutto sulla storia e sulla 15.000 a 7.000 euro. La crisi in questo caso ha struito dal Comune tra Otto e Novecento è di- torno a questi due poli fondamentali, interesse musica. Oggi conta 180-200 soci, non solo or- agito in modo selettivo, secondo l’antico adagio venuto poi di proprietà dell’Azienda sanitaria, che si estende all’antichità e al medioevo, le due vietani, ma in alcuni casi provenienti dall’alto primum vivere deinde philosophari. La questione per entrare infine a far parte del patrimonio viene complicata dal fatto che sono sempre della Regione. Oggi sembra sia in via di cessione meno i giovani che si occupano e partecipano a privati, con quale ipotesi di riuso è franca- al dibattito sulla città e sul territorio. E’ il frutto mente misterioso. Analoga è la vicenda della di interventi dissennati intervenuti sulle istitu- caserma. Passata alcuni anni fa dal demanio mi- zioni scolastiche. Solo per fare un esempio al- litare al Comune, ancora si attende che ne venga l’Istituto d’arte - dove Satolli ha insegnato per definita una nuova destinazione d’uso, che non alcuni decenni - è stata eliminata la parte pratica sembra verrà proposta a breve. e laboratoriale, allo stesso modo l’Università si In realtà, a parte il destino di singoli edifici o è andata sempre più settorializzando, sfrantu- l’azione delle diverse istituzioni culturali, sia mandosi in cento rivoli. Ma la questione non quelle presenti che quelle in fieri, esiste un pro- riguarda solo la cultura disinteressata, la rifles- blema squisitamente politico a cui le classi diri- sione sul passato, i percorsi formativi, ma anche genti cittadine nel loro complesso non sem- le possibili ricadute pratiche. Tale deficit si co- brano in grado di dare una risposta convincente. niuga con giochi notabilari, propensione allo Si tratta, in sintesi, delle questioni che riguar- spreco, incapacità di programmare, di darsi dano il destino della città, il rapporto tra peri- obiettivi coerenti. ferie prive di caratterizzazione e il centro storico, E’ il dato che emerge se si analizzano gli esiti lo stesso destino di quest’ultimo che non può delle grandi iniziative progettate negli ultimi ridursi ad ospitare centinaia di migliaia di visi- decenni. Il caso del Museo della ceramica è da tatori, ma dovrebbe vivere di vita propria, essere questo punto di vista emblematico e presenta sede di funzioni vecchie e nuove, evitando che aspetti francamente paradossali. Il museo era il presente viva del passato, che lo consumi, stato pensato non solo come luogo di esposi- adagiandosi sul suo splendore. Questo deficit zione della ceramica orvietana, ma anche come di progetto coinvolge gli stessi studiosi e intel- esperienza laboratoriale, luogo in cui imple- lettuali cittadini, pur scientificamente avvertiti. mentare una tradizione che rischia di andare Non esistono studi sul mondo contadino basati perduta. Insomma un istituto culturale a tutto su fonti attendibili, né sugli assetti urbani e tondo, dinamico, capace di dialogare con il ter- sullo sviluppo urbanistico, né sui ceti dirigenti ritorio, con gli artigiani, con la scuola. Per ospi- o sulla vicenda economica della città. Sembra tarlo è stato restaurato un palazzo che ad oggi è quasi che si celebri un passato irripetibile con semivuoto. Non hanno trovato ancora colloca- scarsi rapporti con le epoche successive, viste zione i pezzi ceramici donati, come del resto la come età di decadenza da cui non è possibile collezione del Comune (complessivamente uscire. Si ritorna così alla dicotomia tra origini 1000 ceramiche). Cosa è successo? e radici. E’ la storia antica e medievale che le- Il restauro del palazzo ha subito durante la sin- gittima la città moderna, altrimenti priva di dacatura di Mocio rallentamenti, quando è stato reale nerbo e vitalità. In realtà è una sorta di completato, il giorno prima della scadenza del- tradimento dei chierici, un ripiegamento che l’amministrazione, è stato destinato ad ospitare non prende atto che il presente è comunque l’Università della terza età e uffici comunali. sempre collegato da fili, da legami con il passato. L’amministrazione di centrodestra presieduta Fenomeni che si ritengono irripetibili sono in da Concina, pur di non fare il museo l’ha de- realtà incistati nel presente, lo motivano, lo stinato al Centro Studi Città di Orvieto, anche spiegano, offrono chiavi di lettura critica di per mandarlo via dall’ex ospedale. A fine man- quello che è avvenuto e sta avvenendo, possibili dato, anche in questo caso, è stato pubblicato soluzioni per il futuro. Forse non sarebbe inutile un bando internazionale dal contenuto perlo- prenderne atto. Spesso porsi le domande giuste meno oscuro e che è stato vinto da una ditta è già un avvio per la soluzione dei problemi. romana. Il non detto era affidare la struttura (continua)

i l v i a g g i o 10 aprile 2017 Al Sacro convento di Assisi due giorni di confronto Bus di notte sulla ricostruzione a Perugia Pier Luca Cantoni

ersi una birra in centro a Perugia: nulla di particolare, direte voi; ep- Fratello terremoto B pure fino al 7 aprile scorso moltis- simi studenti fuori sede, liceali e, in genere, Anna Rita Guarducci persone senza automobile non avevano pos- sibilità di recarsi tranquillamente in centro e poter tornare a casa passate le ore 22. In città non era infatti attivo (a differenza di altre città universitarie italiane ed europee) alcun servizio di mobilità notturna che colle- gasse il centro con le periferie. Dopo anni di pressioni di alcune associazioni studentesche cittadine (Rete degli Studenti medi e Sinistra universitaria - Udu) e con la collaborazione tra Busitalia, Regione Umbria, Università de- gli Studi e Adisu è stato finalmente creato un servizio di mobilità notturna, chiamato Gimo (Giovani in mobilità), con corse in partenza ogni quarto d’ora dalle 22 alle 2.15 di notte nei giorni di venerdì e sabato operate da cin- que autobus a metano da 50 posti. Il capolinea è stato fissato in Piazza dell’Università, pro- prio di fronte a Palazzo Murena, sede del ret- torato. Due i percorsi circolari speculari che toccano tutti i principali quartieri perugini, in special modo quelli dotati di strutture d’in- teresse per il mondo studentesco. Questo servizio darà la possibilità, per esem- pio, a chi vive nelle zone di San Sisto, Ma- donna Alta, Ferro di Cavallo di recarsi al cen- tro e, per chi vive nell’acropoli, di potersi godere un film di sera in qualche multisala per poi tornare tranquillamente a casa propria. L’ultima corsa rientra al capolinea alle ore 3.30 circa. Il percorso che ha portato alla creazione di erre-moto: cosa fare?” Itinerario in ricostruzione dei borghi e delle abitazioni pri- recuperare fondi da destinare alla manutenzione Gimo non è stato semplice: tra gli ostacoli tre tappe per una strategia nazio- vate. o realizzazione delle strutture che ci permettono più recenti è sicuramente da annoverare la “T nale di prevenzione ed interventi. Nei mesi successivi a quel 26 settembre 1997 ancora di definire il nostro un paese civile. Si bocciatura del progetto nella commissione co- Il 31 marzo e 1 aprile scorsi ad Assisi si è svolta fu infatti approntato un cantiere impressio- abbia il coraggio, allora, di tagliare i livelli isti- munale competente, avvenuta lo scorso anno. questa pregevole iniziativa. Due giorni di in- nante, almeno quanta era stata la paura di chi tuzionali considerati inutili e non mantenerli Ha fatto discutere, dopo la conferma che la contri e relazioni tra professionisti del restauro aveva visto il crollo in diretta e di tutti gli altri solo per assicurare poltrone utili alla conserva- mobilità notturna sarebbe stata realizzata con architettonico e strutturale condotti dall’archi- che lo rivivevano ognuna delle infinite volte zione del potere politico come nel caso delle fondi regionali, quella che le associazioni pro- tetto di chiara fama Paolo Rocchi specializzato che l’immagine ripassava in video. Nel giro di province il cui ruolo era chiaro e ora, dopo il motrici di Gimo hanno definito come un “ap- nel restauro dei beni architettonici. L’introdu- qualche anno la basilica è tornata agibile anche fallito tentativo di soppressione, sono nel caos propriarsi in maniera indebita” del progetto zione alla due giorni è stata di pari livello con per i turisti, al contrario l’amministrazione della con le fin troppo scontate ricadute negative da parte del Comune di Perugia il quale - a l’intervento dello storico dell’arte Philippe Regione Umbria ha chiuso solo all’inizio di sulla vita cittadina. detta di Costanza Spera (coordinatrice Sinistra D’Averio. questo 2017 la pratica della ricostruzione post Forse la politica ultimamente ci sta orientando Universitaria-Udu) - “rivendica la collabora- Il soggetto organizzatore, con tanto di comitato 1997, mentre è già ricominciato l’iter delle or- in quella direzione in cui le competenze si me- zione nell’iter, seppur questa non sia mai av- scientifico, era il Cortile di Francesco che, come dinanze per l’ultimo sisma. scolano e si scambiano per poter sopprimere venuta”. si legge nel programma, è “un luogo dove gli Oggi che l’interminabile terremoto, iniziato con servizi e diritti aumentando la propria intocca- Quella attivata il 7 aprile non è, tuttavia, una uomini si incontrano, entrano in relazione gli le scosse del 24 agosto 2016, ha colpito di nuovo bilità e anche la distanza da noi, altrimenti non conquista definitiva per gli studenti e la po- uni con gli altri, considerati di pari dignità a l’Umbria, ma stavolta preservando Assisi, forse avrebbe tirato fuori dal cilindro questo termine, polazione tutta: il servizio sarà infatti attivo prescindere dalle differenze”. Ciò significa, se- i frati hanno sentito il dovere di restituire qual- molto pericoloso se inteso nel significato che come sperimentazione fino al 30 giugno. Da condo Papa Benedetto XVI che lo ripropose cosa del know how acquisito nel 1997 offrendo gli viene attribuito, se esteso a tutti i campi: di- quella data avremo le informazioni necessarie nel 2009, recuperare un luogo come il Cortile per i beni culturali danneggiati della Valnerina, sintermediazione. In termini semplificati Ales- per capire se l’investimento di 50.000 euro dei Gentili, che si trovava vicino al tempio di con l’iniziativa in questione, qualche suggeri- sandro Robecchi la spiega così: “Perché affidarsi da parte della Regione Umbria sia stato pro- Gerusalemme, in cui si potevano incontrare mento sulle tecniche e, perché no, anche sui alla mediazione di un organo di stampa quando ficuo o meno. ebrei e pagani ai quali era precluso l’ingresso tecnici. Tutto inserito in una cornice di altissimo invece ci si può informare sulla pagina facebook Nella stampa locale già si sono alzate critiche nel tempio. Una solidità straordinaria viene data profilo con il patrocinio dalle più alte istituzioni di Gino, o Pino, o Sempronia?” in merito ai fondi destinati al progetto, pur- al Cortile di Francesco dai soggetti costituenti: a cominciare dalla Presidenza del Consiglio, la Questa mia riflessione sul dovere istituzionale troppo con argomentazioni fallaci perché suf- Pontificium consilium de cultura, Sacro con- Rai tra i media partner, la sponsorizzazione di di chi deve farsi promotore di iniziative sulla fragate da cifre senza alcuna base fattuale. Tra vento di Assisi, Conferenza episcopale umbra, Ferrovie dello Stato, Enel, Milano Expo 2015, ricostruzione è nata da una idea (forse troppo le criticità mosse si evidenzia, inoltre, quella Oicos riflessioni. Si capisce bene che tale solidità Comieco il consorzio obbligatorio di riciclo im- rigida?) di chi fosse il soggetto deputato, la Re- che sarebbe necessario destinare meno fondi va oltre la mera capacità di resistere ai danni da ballaggi in cellulosa. Immancabili, poi, i crediti gione, che invece compare in secondo piano. al trasporto pubblico locale e più alla ridu- terremoto. a pagamento rilasciati dagli Ordini professionali Con ciò non si vuole censurare l’iniziativa degli zione delle tariffe dei parcheggi a pagamento Per questa iniziativa il Cortile è stato rappre- di architetti e ingegneri e Collegio dei geometri. altri soggetti, ben vengano in mancanza d’altro, o alla costruzione di nuovi spazi di sosta. Si sentato dal Salone papale del Sacro convento, Insomma, quando c’è bisogno chi più ha più quanto piuttosto l’assenza di quelli deputati, manca però così di comprendere che le due un luogo mistico dove risulta straniante, almeno deve dare, nel pieno rispetto del messaggio evan- così questa definizione di disintermediazione soluzioni evidenziate inerenti il mondo dei al primo impatto, sentir parlare di tecniche di gelico e sicuramente grazie anche all’8 per mille. sembra calzante, in senso lato, anche in questo trasporti soddisfano in realtà due necessità miglioramento sismico. Poi, sollecitando la me- Si assiste così ad un, sia pur legittimo, spiega- caso benché manchi l’affinità tecnica tra i due complementari e che non si escludono vicen- moria, tornano in mente le immagini dolorose mento di mezzi da una parte e niente o quasi soggetti (gli organi di stampa e facebook si oc- devolmente. Porle in contrapposizione è del terremoto del 1997, della nuvola di polvere, dall’altra. L’altra, nel caso specifico, è l’istitu- cupano di informazione, mentre la Regione e i quindi sbagliato. È semmai necessario con- dovuta al crollo di una parte della volta, che ha zione laica Regione Umbria che figura tra i sog- frati hanno competenze differenti). temperare le richieste per consentire a tutti saturato la basilica superiore causando 4 morti. getti patrocinatori, ci mancherebbe altro, e dalla In definitiva, se un livello istituzionale dello di scegliere liberamente se utilizzare la propria Fu la superflua dimostrazione che fratello ter- quale ci si sarebbe aspettato identico protago- Stato lascia ai frati l’iniziativa di promuovere la vettura o il mezzo pubblico a seconda delle remoto è democratico, non ha riguardi, infatti, nismo visto che è il soggetto deputato alla re- diffusione della cultura sulla ricostruzione, at- mutevoli, soggettive ed indiscutibili esigenze. per le opere d’arte dell’uomo, anche se alcune dazione delle ordinanze pro ricostruzione e ad tribuendo loro finanziamenti importanti con È auspicabile che il servizio di mobilità not- di esse godono di maggiori attenzioni sia perché una specie di supervisione sull’operato dei co- l’8 per mille, risultano ancora più evidenti le turna venga confermato e potenziato, magari rappresentano un patrimonio dell’umanità, sia muni, in particolare quelli più piccoli che es- sue inadeguatezze specie se i suoi interventi non facendo sì che anche gli studenti pendolari - perché intorno a loro gira una ricca economia sendo l’ultima ruota del carro pagano un pegno sono tempestivi, esaustivi e competenti, se sono cioè residenti in un’area che arriva fino al fo- come proprio nel caso di Assisi. Infatti, intorno altissimo. Sarà il segno dei tempi che cambiano, necessari 20 anni per chiudere la pratica e se lignate - possano fruire dello stesso servizio alle macerie della basilica si mobilitarono le mi- in cui è sempre più chiaro che i livelli istituzio- ogni volta che fratello terremoto si sveglia rico- destinato ai perugini, per esempio con un gliori energie in ogni settore, al punto che ser- nali più bassi vengono penalizzati, con il taglio minciamo da zero. Forse dovremmo arrenderci treno che faccia la tratta Perugia-Foligno (e peggiò la polemica sulla grande attenzione ri- dei finanziamenti, da quelli più alti e non ba- come cittadini, disintermediare ancora lasciando fermate intermedie) nelle stesse ore e negli servata ad essa e non altrettanto spesa per la stano le condotte virtuose, quando ci sono, per ai frati anche la gestione delle ricostruzioni? stessi giorni in cui opera Gimo.

s o c i e t à 11 aprile 2017 Incerto il futuro di piazza Quaranta Martiri che il Comune di Gubbio vorrebbe ristrutturare Socialità e identità da salvare Giovanna Nigi

’oro di Gubbio” è il contrastato la conduzione dei laboratori di partecipazione. che ricordano i pedoni del gioco degli scacchi, identitaria, nel suo carattere popolare, dovuto nome (molti hanno manifestato Il sogno era di spazzare via ambulanti e sudici, i giardini in cui non si è fatto altro che abbattere al mercato settimanale e a quell’unico, splen- “L il loro dissenso per lo sperpero brutti, sporchi e cattivi. Cosa si sono trovati indiscriminatamente gli alberi monumentali dido banco di frutta e verdura sopravvissuto di denari comunali in inutili committenze a fra le mani, gli esperti venuti da Milano? Una senza rinnovarli, e lasciandoli nell’incuria più all’interno delle Logge, al fatto che comunque professionisti esterni alla città e alla regione per città antica spopolata, desertificata, a un passo totale, nonostante tutto questo è rimasta una sono le Logge e la piazza e i giardini i luoghi dare seguito a una “febbre dell’oro” che ormai dalla morte per mano museale, a vantaggio di piazza ancora viva. Viva e ancora fortemente d’incontro di tutta la città e della campagna. fagocita tutto il nostro patrimonio culturale) una Gubbio moderna e orrenda, con costru- Ecco, si vuole partire da qui, per can- Gubbio. del laboratorio di progettazione sul riuso ur- zioni che assediano il centro storico e distrug- Piazza Quaranta Martiri cellare il mercato, che un tempo dava il bano che si è svolto a Gubbio il 7 e 8 di aprile. gono quella che una volta era la conca eugu- Foto Giancarlo Piergentili nome alla piazza, e sognarne un altro, Non ha nemmeno giovato al “workshop di bina. coperto, periferico, nella vecchia palestra progettazione partecipata”, l’abuso di anglici- Centri commerciali in numero esorbitante, con sopravvissuta nel parcheggio di San Pie- smi, usati a supporto di un’idea di modernità il beneplacito del Comune, hanno ucciso quel tro, per ventilare (proposta subito rin- che sembra non potersi distaccare da un omi- che restava delle attività del centro storico, con negata, dopo aver odorato l’aria decisa- cidio linguistico sempre più accelerato. la conseguente scomparsa di un tessuto urbano mente contraria della popolazione) la Il sospetto è che, dietro ai tanti termini “mo- vivibile, dei commercianti locali, degli artigiani distruzione di quel luogo definito da derni” e alla sbandierata partecipazione dei cit- e degli abitanti. Il corso, che un tempo era la Freyrie “oscuro” e poco attraente che tadini alla progettazione di riusi e rigenerazioni via principale dove si acquistava e si passeggiava, sono i giardini pubblici. Piazza Qua- urbane, ci sia sempre di più l’esigenza di far ridotto a un cimitero di vendesi e affittasi. ranta Martiri è l’ultimo baluardo di una fruttare il più possibile tutto ciò che è cultura Unica eccezione, piazza Quaranta Martiri, uno Gubbio sociale, che comunica, lotta e e storia, mercificando l’immercificabile, spre- dei luoghi che il Comune intende riorganizzare partecipa (tutte le raccolte di firme e i mendo monumenti e opere d’arte fino all’osso, e che, nel suo degrado, dovuto all’incuria del- banchi di protesta si svolgono lì, durante piegando il patrimonio artistico alle logiche l’amministrazione, con la pavimentazione rat- i giorni di festa e di mercato), è il luogo del “ritorno” economico a qualunque costo. toppata e indecente, lo scippo dei bellissimi dove i migranti si incontrano, si ripo- Tutto ciò viene dissimulato dietro la parteci- puntoni di marmo intorno alle logge a favore sano, comunicano. E i giardini, nati pazione cittadina ai progetti della giunta co- di anonimi e incompatibili dissuasori metallici come orto botanico, sono comunque munale e ai sogni del sindaco Stirati. Se di so- un polmone verde in una città dove le gni, o di incubi, si tratti, è forse ancora presto ciminiere dei cementifici soffiano a de- per dirlo, ma è lecito nutrire qualche dubbio, stra e sinistra, e dove i vecchi, i bambini, a giudicare dalla posizione della maggioranza La storia e gli animali rimasti hanno ancora oc- consiliare sulla questione Logge dei Tiratori. Ubaldo Scavizzi casione di stare insieme e di passeggiare. Dopo una campagna elettorale in cui si sban- Dove si gioca a carte sulle panchine e si dierava il totale dissenso nei confronti del pro- parla con gli amici, dove si vedono i getto della vetrificazione del loggiato portato iazza Quaranta Martiri, che ha as- bambini correre e i giovani baciarsi. An- avanti dalla fondazione Cassa di Risparmio e sunto l’attuale nome dopo la strage cora, nonostante tutto, la piazza custo- dall’allora presidente Carlo Colaiacovo, si è P nazista del 22 giugno 1944, occupa disce storia e identità. Ed è identità po- giunti, dopo l’elezione, a ben più miti consigli. un’area di circa 2 ettari denominata fin dal medioevo Campus mercatalis, dalla funzione polare. Ed è questa, a nostro avviso, che non In un Paese fondato sul cemento (si sono co- principale che vi si svolgeva. Qui si trovava, secondo una consolidata tradizione, il fondaco ha più diritto di cittadinanza in un centro sto- struiti otto milioni di appartamenti in più di della famiglia Spadalonga, presso la quale il Poverello si recò nell’inverno 1206-1207, rico che si vuole far diventare vetrina di grandi quelli necessari alla popolazione), la partecipa- dopo la rinuncia ai beni paterni. Originariamente posta fuori della cinta muraria cittadina, firme e salotto buono del potere, a uso e con- zione popolare spesso si rivela una foglia di l’area fu inglobata in essa fra la seconda metà e la fine del duecento. Già pochi anni sumo di turisti a cui si propone, per visitarlo fico per avere mano libera con il viatico del dopo la morte di San Francesco, fu iniziata la costruzione della Chiesa a lui dedicata, che sempre più frettolosamente, un trenino stile consenso. Fanno parte di questo quadro tutti dai documenti risulta già officiata, anche se probabilmente non terminata, nel 1256. Il western tinteggiato di rosso scarlatto e ingom- gli interventi di decoro urbano che, come fa poderoso complesso della chiesa ed annesso convento, chiude la piazza verso sud- bro di pubblicità. notare Tamar Pitch, sono anche “una metafora ovest, insieme con il contiguo edificio dell’ex Ospedale, inaugurato nel 1766. Che cosa si vuol fare di questo spazio, ancora primaria del controllo”. Ovviamente, non si Verso nord-est la piazza è delimitata dal monumento delle Logge dei Tiratori, formato non ci è dato saperlo. Sarebbe stato comunque parla del desiderio di vivere in posti di socialità dalla giustapposizione di due edifici, una chiesa ed annesso ospedale del XIV secolo ed più utile, sul piano metodologico, istituire una bella e armoniosa, territori preservati e aria e un tiratoio della lana del XVII secolo. Verso sud-est la piazza è chiusa dal corso del commissione di esperti locali che, partendo acqua pulita, ma di un concetto di decoro pub- Torrente Camignano, mentre verso nord-ovest dalle costruzioni civili del quartiere di San dalla conoscenza diretta del territorio, avrebbe blico, dice Pitch, che va nella direzione di una Martino. In tutte le raffigurazioni della città più accurate (ad es. Mingucci e Cassetta, XVII potuto produrre un documento su cui aprire vera e propria battaglia contro rom, poveri, secolo, catasto del Ghelli, XVIII secolo) la piazza appare come uno spazio vuoto, sin dal una discussione più articolata e limpida con la mendicanti, venditori abusivi, prostitute, con- medioevo (e ancora oggi, nella toponomastica popolare) chiamata piazza del Mercato, città, anche con coordinamenti di esperti tro cui la tolleranza deve essere zero, e la con- per le fiere e i mercati che vi si svolgevano sia quotidianamente che ad intervalli determi- esterni. divisione nella crociata cieca e assoluta. Ecco nati. Una politica del riuso urbano non può che allora che il consenso viene opportunamente Dai documenti risulta inoltre un uso della piazza per giochi, gare e simili, che si tenevano partire da una valutazione di base, quella di indirizzato, “il desiderio di protagonismo dei in occasione delle principali festività cittadine, in particolare nei giorni a ridosso del 16 interrogarsi sul ruolo del centro storico e su sindaci si esercita nel produrre un ordine ana- maggio, ricorrenza della morte del patrono Sant’Ubaldo. Nelle scarse foto risalenti all’800, quello della città che si è sviluppata in maniera logo a quello che si immagina esista o debba la piazza appare come un amplissimo largo vuoto, sterrato e alquanto degradato, nel confusa e con una discutibile qualità edilizia esistere in una casa perbene, dove la casalinga quale spiccavano l’imponenza della chiesa e convento francescani. nel dopoguerra. della pubblicità caccia fuori lo sporco (spesso, Dopo l’Unità d’Italia il luogo assunse il nome di piazza Vittorio Emanuele II, che ha Se il centro storico deve essere un luogo del- non a caso, raffigurato come un mostro). Lo portato fino al secondo dopoguerra. Proprio a causa dell’aspetto non proprio edificante, l’abitare, deve recuperare non turisti, ma abi- sporco ha a che vedere con tutto ciò che eccede, in epoca Umbertina, nel 1882, si decise di realizzare gli attuali giardini pubblici, inserendo tanti, mentre continua a perderli. Il rischio è tutto ciò che è percepito come contaminante e nel desolato spazio fino ad allora esistente un vero e proprio orto botanico, con la fare la fine di Venezia, una città che aveva oltre impuro”. presenza di numerose specie arboree ed arbustive, molte delle quali oggi scomparse a 100 mila abitanti oggi ridotta a scenografia da Colpisce come esemplare sia stata l’ordinanza causa della senescenza, di un non adeguato rimpiazzo, oltreché di usi spesso discutibili guardare, molto spesso, dalle navi-palazzoni da firmata dall’allora sindaco Matteo Renzi a Fi- e scarsa manutenzione. crociera. I servizi, di tutti i tipi, devono tornare renze nel 2009, diventata famosa perché re- Fu così realizzato un ovale che occupa un’ampia porzione della piazza, circondato da via- a Gubbio, è su questo che ci si deve interrogare prime “tutti quei comportamenti in cui la ri- bilità carrabile e delimitato da curate siepi in bosso, con al centro una fontana in forma e mettere tutte le risorse possibili. Perché non chiesta di denaro non è fatta palese con il di tumulo in travertino spugnoso circondato da un’ampia vasca e ricoperto da vegetazione si può proporre una storia rinnovata e contem- semplice atto della mano tesa”, con multe dagli idrofila, alla cui sommità uno zampillo provvede all’estetica oltreché all’irrigazione della poranea, agganciandosi a una storia precedente, 80 ai 480 euro. Tutte “devianze” insopportabili vegetazione suddetta. Da essa, si dipartono una serie di viali dall’andamento sinuoso anche assegnando nuove funzioni ed espri- al decoro borghese. E’ questo l’odore che ab- che percorrono tutto il giardino, qua e là muniti di comodi sedili in pietra muniti, con il mendo tecniche aggiuntive, ma compatibili biamo sentito sedendoci ai tavoli organizzati gusto dei giardini classicheggianti, di spalliera sempre in travertino spugnoso; i vialetti si con la storia e l’identità della città? Perché, in- dall’architetto Leopoldo Freyrie a cui il Co- snodano fra aiuole un tempo fiorite e specie arboree all’epoca le più varie, dalla sequoia vece di sognare grandi opere, non sanare l’esi- mune di Gubbio aveva affidato con un incarico alla koelreuteria, dalla sophora al tasso, dal cedro al tiglio, dal leccio alla magnolia e stente, sottraendolo semplicemente al degrado diretto e rigorosamente fiduciario, con una molte altre ancora. Nel 1924 nella parte sud-est fu inaugurato il Monumento ai caduti e restituendolo alla gente? In fondo, la diffe- spesa di oltre 46 mila euro, l’organizzazione e della I Guerra Mondiale, opera dello scultore perugino Enrico Cagianelli. renza tra urbs e civitas è tutta qui.

s o c i e t à 12 aprile 2017 La crisi dell’Unione e le possibile prospettive L’utopia necessaria di un’altra Europa Roberto Monicchia

e c’era ancora bisogno di conferme corto circuito paralizzante. Non si tratta di ful- zione dell’Unione “ordoliberista” a guida tede- rezione è necessario un cambio di segno delle circa lo stato di impasse in cui si tro- mini a ciel sereno, di emergenze improvvise che sca, non solo accentuerebbe i processi di de-de- politiche economiche e delle regole di equipa- S vano le istituzioni e il progetto politico rompono un equilibrio stabile: con il diktat alla mocratizzazione e spossessamento dei diritti di razione fiscale e sociale. Sul piano dei diritti dell’Unione europea, queste sono arrivate dalle Grecia e l’ondata dei profughi vengono al pet- cittadinanza, ma ha mostrato già di non avere politici Balibar considera favorevolmente la pro- celebrazioni per i sessanta anni dei Trattati di tine nodi che mettono in discussione le modalità respiro strategico. La seconda, oltre che vellei- posta di Habermas per la costituzionalizzazione Roma che istituirono il Mec: la solennità isti- di sviluppo della costruzione europea almeno taria, è foriera di razzismo e intolleranza. di una “doppia cittadinanza”, per cui i cittadini tuzionale e la mobilitazione mediatica non degli ultimi venticinque anni, a partire dall’al- Entrambe le strade sembrano indicare la con- possano contare tanto come singoli, quanto hanno coperto la bolsa ritualità dei discorsi e largamento dell’Unione a est seguito al crollo creta possibilità della fine del progetto di Unione come parte delle diverse identità nazionali e degli impegni e l’accoglienza indifferente del dell’Urss. europea. Balibar non condivide l’idea di alcune culturali, anche se vi vede un’eccessiva fiducia “pubblico” dei cittadini europei; un distacco In quella congiuntura si attua una prima svolta componenti della sinistra europea, secondo cui nella “democrazia procedurale”. evidente anche nella scarsa partecipazione alle da parte dei ceti dirigenti dell’Unione e degli questo passaggio è non solo possibile ma auspi- Al cuore dell’argomentazione di Balibar c’è in- contestazioni promosse dai movimenti “alter- stati più forti: per agganciarsi al treno in par- cabile. Non si può “distruggere” questa Europa fatti la natura conflittuale e partecipativa dei mondisti” e dalle frange nazionaliste o “sovra- tenza della globalizzazione era possibile fare a per rifarne un’altra: la fine dell’Unione nella processi democratici: la degenerazione dell’Eu- niste”. meno del “fardello” dei diritti sociali, faticosa- sua conformazione attuale non segnerebbe un ropa è direttamente proporzionale al depoten- Ma discutere lo stato e le prospettive del- mente conquistati dal movimento operaio nei ritorno allo status quo ante, ma un arretramento ziamento di questa carica conflittuale, di cui il l’Unione europea non è un dilemma accade- diversi paesi. Il trattato di Maastricht e le mo- complessivo da ogni punto di vista. L’unica al- movimento operaio è stato per decenni il più mico, piuttosto una sfida politica che ha per dalità con cui si realizza l’unione monetaria re- ternativa alla degenerazione della crisi in cata- forte rappresentante. posta la democrazia e i diritti di cittadinanza cano questa impronta, che significa più poteri strofe risiede nella costruzione di un’Europa al- Parte integrante di una nuova definizione di dei cittadini europei e il ruolo geopolitico del per il global financial market, meno garanzie e ternativa “dal basso”: una possibilità remota ma cittadinanza e di democrazia è la ridefinizione vecchio continente. La centralità della questione diritti per lavoratori e cittadini, maggiori squi- che vale la pena di esplorare e definire, il com- delle frontiere e del rapporto interno-esterno: europea è da tempo il fulcro degli interessi di libri tra le nazioni. La crisi del 2007-2008 rende pito storico di un “europeismo di sinistra” la epocale questione dei migranti non ha alcuna Étienne Balibar, che in Crisi e fine dell’Europa? più acute tali contraddizioni, ulteriormente ag- anch’esso tutto da inventare. possibilità di essere risolta con la chiusure e gli (Bollati Boringhieri, Torino 2016) raccoglie gravate dalla conferma di politiche di austerità Balibar muove da un assunto paradossale: per egoismi nazionali, che moltiplicano limitazioni saggi e interventi presentati in luoghi e occasioni imposte ai paesi più deboli o recalcitranti attra- rovesciare le attuali tendenze distruttive, che e diritti di tutti. diversi (dai quotidiani alle riviste, da convegni verso procedure sempre meno democratiche: contrappongono falso federalismo e nazionali- Su un altro versante, solo uscendo dall’adesione di studio a meeting politici) tra il 2010 e il nel 2011, per esempio, il governo italiano e smo, ci vuole un “partito europeo”, a sua volta subalterna alla globalizzazione neoliberista, l’Eu- 2015. Partendo da un’analisi minuziosa dell’at- quello greco vengono “sostituiti” per diretto in- fondato su un demos europeo. Né l’uno né l’al- ropa può rendersi in grado di giocare un auto- tualità, l’antico allievo di Althusser ne deduce tervento della Commissione, a sua volta evi- tro esistono al momento e anzi vi è stata una nomo ruolo geopolitico. il carattere strutturale della crisi della costru- dentemente guidata dalla Germania. In altri neutralizzazione delle possibilità di incidere della Da dove e come dovrebbe innescarsi questo zione europea, che si trova di fronte al bivio termini, argomenta Balibar, la strada scelta da politica (con la convergenza al centro delle forze processo? La equiparazione dei regimi fiscali, il storico tra dissoluzione e rifondazione su nuove chi guida l’Ue per adeguare il continente alla principali, solidali nelle politiche di austerità) e rilancio dei diritti del lavoro, l’accoglienza dei basi. Per descrivere la situazione attuale Balibar globalizzazione neoliberista è quella di una “ri- una deprivazione dei diritti sociali che erano migranti, dovrebbero essere alcuni dei punti di ricorre alla nozione gramsciana di “interregno”, voluzione dall’alto” che affida le decisioni ad parte integrante della definizione di popolo (e convergenza dei movimenti già attivi a livello quando il vecchio non vuole morire e il nuovo agenzie sempre più sganciate dal controllo de- che quindi getta masse consistenti nella chiusura dei singoli paesi, ma ancora incapaci di rag- non riesce a nascere, una situazione piena di mocratico, mentre i sistemi politici europei sono “etnica” e xenofoba). Ma il paradosso rivela an- giungere una dimensione transnazionale. Del incognite e pericoli, difficile da interpretare e “bloccati” sulla convergenza di conservatori e che le contraddizioni in cui è possibile inserirsi: resto un popolo (non solo quello europeo) non prevedere. socialdemocratici attorno al feticcio della sta- il punto di partenza è la rivendicazione di una è un dato di natura, ma il prodotto storico di Bisogna andare in Grecia per vedere come la bilità. nuova cittadinanza europea, che recuperi i diritti conflitti sociali e politici di lungo periodo. Si crisi per certi aspetti irreversibile della costru- E’ un disegno poco lungimirante, che, vista la sociali perduti a livello nazionale. In questa di- tratta di incamminarsi su questa strada. zione europea sia entrata in una crisi, con due subordinazione ad un capitalismo finanziario avvenimenti contemporanei nell’estate del che prospera proprio sullo stato permanente di 2015. Da un lato il governo Tsipras è costretto instabilità dei bilanci degli stati, alimenta divi- a firmare un accordo con la Commissione che sioni e sfiducia. E che genera una sfiducia cre- impone misure economiche durissime e istitui- scente nei cittadini europei, privati allo steso sce un protettorato di fatto su uno stato mem- tempo di protezioni sociali ed effettiva possibi- bro, reo di aver provato a contestare (anche con lità di scelta. Si alimentano in tal modo le chiu- il referendum della settimana precedente) le po- sure nazionaliste, le rivendicazioni localistiche, litiche di austerità dell’Unione. le fiammate razziste e xenofobe. Dall’altro esplode la questione dei profughi me- Si giunge alla situazione attuale (confermata diorientali, di fronte alla quale l’Ue dimostrerà dagli avvenimenti successivi alla pubblicazione la propria incapacità e le proprie divisioni, con del libro, basti pensare alla Brexit) e si contrap- l’emergere di forme di razzismo e xenofobia di pongono un “federalismo tecnocratico” e il ri- massa. Questione economica, questione sociale torno alla “sovranità nazionale”. La prima e questione democratica si intrecciano in un strada, che rappresenterebbe l’istituzionalizza-

c u l t u r a 13 aprile 2017 Chips La giovane cineasta Beatrice Baldacci in Umbria con un corto al Festival di Cannes Bufale pasquali Alberto Barelli Un corvo umbro ui è Mario. Oggi il Tribunale di Fi- renze lo ha condannato a sei anni “L perché ha sparato a un rumeno che tentava di sottrargli la sua pensione di trecento euro. Condividi se sei indignato”. È una delle bufale sulla Croisette che sta viaggiando da tempo in rete, registrando in Camilla Todini queste settimane nuova fortuna tra le pagine umbre dei profili facebook. Il post, già di per sé ridicolo, è corredato peraltro di una ben nota fotografia di un processo per un celebre caso di cronaca. Eppure è l Festival di Cannes, tra i più importanti cominciato a cercare di riprodurre scene dei perfetta armonia ottenendo grandi risultati incredibile il numero di condivisioni che continua eventi cinematografici al mondo, giun- film che vedeva. Un grande amore da cui si è come il trionfo al concorso 48 Hour Film Pro- a registrare e ancora più allarmanti sono i commenti I ge quest’anno alla 70° edizione. La città pian piano allontanata negli anni del liceo, ac- ject. Con questa squadra ha girato Corvus Co- che raccoglie e che vi lasciamo immaginare. Il post francese si prepara ad ospitare il meglio della costandosi di più alla fotografia, a cui si è de- rax, il cortometraggio che la porterà a Cannes è stato segnalato ripetutamente in passato ma non cinematografia internazionale e non manca una dicata per diversi anni. Tanto se ne era allonta- il mese prossimo. Lei ne ha scritto la sceneg- è un caso che sia tornato in auge in questi mesi. La buona dose d’Italia. Nel poster ufficiale vol- nata che dopo la maturità sceglie di iscriversi giatura, oltre ad averlo diretto e montato. La frequenza di messaggi razzisti e in cui si inneggia teggia una radiosa Claudia Cardinale e Monica alla facoltà di Psicologia a Padova. Qui comin- storia, ci dice, ha degli spunti autobiografici alle ruspe ha registrato localmente un “prima” e Bellucci sarà la madrina della manifestazione. cia ad avvertire un disagio tanto nelle materie perché “non saprei parlare di qualcosa che non un “dopo” e lo spartiacque è stato l’aprirsi delle Festival nato nel 1939 dalla volontà dell’allora oggetto di studio quanto con la città che la conosco da vicino, che non abbia riguardato polemiche attorno alla realizzazione della moschea ministro francese alla Pubblica istruzione e alle ospita, si trasferisce dunque a Milano. me o qualcuno accanto a me”. Protagonista è ad Umbertide. È bastato questo evento - questione Belle arti di contrastare le forti ingerenze di Nella città della Madonnina la passione torna il disagio di un ragazzo che non riesce a inte- comunque certo non di lieve entità, al di là di come Hitler e Mussolini nella selezione dei film alla a farsi sentire prepotentemente. Ricomincia a grarsi con i suoi coetanei e che fatica a trovare la si pensi in merito - per far lievitare il numero Mostra d’arte cinematografica di se stesso. In un divertente espe- delle esternazioni xenofobe e populiste, per le quali Venezia, vide nella sua prima edi- rimento di metacinema Beatrice ogni veicolo è considerato buono. E meno male zione, bruscamente interrotta riprende i protagonisti impe- che, proprio in questo momento, anche grazie ai dalla dichiarazione di guerra del gnati nelle riprese di un corto- provvedimenti presi da facebook, si sta registrando 3 settembre, Louise Lumière alla metraggio, ispirato tacitamente la massima attenzione sul problema di quelle che, presidenza. Un Festival storico, a La fattoria degli animali di in gergo, si chiamano fake news. Sia chiaro, non c’è un appuntamento immancabile Orwell. L’animale assegnato a certo bisogno di analizzare con studi scientifici l’at- per chi il cinema lo fa e/o lo ama. Tom, il protagonista, è il corvo, tività svolta nei social, per rendersi conto del pro- La manifestazione si struttura in simbolo dell’emarginazione e cesso di imbarbarimento in atto ma ciò non toglie una Selezione ufficiale, della qua- della solitudine. Questa asso- che il monitoraggio del fenomeno in ambito re- le fanno parte tutti i film in con- ciazione sarà così intensa per lui gionale non offra una materia di analisi interessante. corso, e di alcune sezioni paral- da generare una vera e propria Peraltro proprio il tema delle fake news è stato al lele: Settimana internazionale metamorfosi da ragazzo in uc- centro degli incontri promossi nell’ambito del Fe- della critica, Quinzaine des Réa- cello. A interpretare Tom è An- stival internazionale del giornalismo, evento che lisateurs e Short Film Corner. drea Arcangeli, scelto dopo più non può destare la nostra attenzione per gli aspetti Quest’ultima è una vetrina dedi- di 40 provini, ora nelle sale con legati all’informazione digitale. Gli incontri sono cata ai cortometraggi fuori con- The startup di Alessandro D’A- ruotati anche attorno al fenomeno dell’emigrazione corso ma che meritano l’oppor- latri. ma, per lo sguardo alla realtà locale, si è scelta l’in- tunità di essere mostrati a un Quello della trasformazione, tervista al presidente della Regione Catiuscia Marini pubblico fatto per lo più di pro- della metamorfosi, è un tema sul tema “Che Umbria è, che Umbria sarà”. Eppure, fessionisti del settore. Il cortome- caro alla giovane regista e torna in una regione continuamente balzata agli onori traggio è una delle tre categorie più volte al centro durante la delle cronache per innumerevoli poco gratificanti in cui vengono suddivisi i film, nostra conversazione. Non a notizie relative ad inchieste giudiziarie, crisi istitu- in base alla loro durata. Le altre caso tra i suoi registi preferiti zionali, per i tanti dati allarmanti sul declino eco- due sono il mediometraggio e il cita Xavier Dolan, straordinario nomico, nonché per gli episodi che ci fanno fare i lungometraggio. Come tutte le regista canadese under 30 già conti con il lato oscuro della rete, non mancherebbe definizioni anche queste vanno autore di numerosi grandi film. il materiale per un’applicazione pratica del giorna- un po’ strette all’opera cinema- Con il suo cinema Beatrice ha lismo di inchiesta e di sostegno alle voci critiche e tografica, perciò c’è una certa ela- un rapporto così intimo da non non istituzionali. Se ci è consentita una battuta, si sticità nel definire i termini esatti riuscire a guardare film in com- sarebbe potuto inserire anche l’interrogativo “dove delle tre tipologie. In genere si pagnia di qualcun altro. Un’ au- andrà l’Umbria”, potendo considerare legittima la parla di corto fino a una durata trice di cui ci parla, poi, è Elisa preoccupazione - visti i dati dell’andamento del Pil di circa 20’ e di medio dai 20’ ai Amoruso, in particolare del suo e gli ultimi risultati delle amministrative - che, 40’, dopo di che si considerano Fuoristrada che racconta la sto- come è successo per il capoluogo, non si continui lungometraggi. Nei festival però ria di Pino che pian piano di- ad andare sempre più in fondo... a destra. tutto diventa più definito e per venta Beatrice (ancora una tra- partecipare alla selezione dei cor- sformazione). Altri suoi maestri tometraggi in concorso a Cannes, di riferimento sono Nanni Mo- ad esempio, si deve stare entro i retti, di cui in particolare ap- 15’. Il cortometraggio della gio- prezza la produzione dei primi vane umbra Beatrice Baldacci dura 20’, perciò fare scorpacciate di film e incontra amici che anni, e Susanna Nicchiarelli, regista e sua inse- fuori tempo per il Concorso ma è stato sele- condividono i suoi interessi. Prepara un video gnante alla Rufa. Dunque Beatrice si dimostra zionato per lo Short Film Corner. Dunque gra- con il quale vince una Borsa di studio allo Ied una ragazza in gamba, preparata, appassionata zie a Corvus Corax sulla Croisette ci sarà anche (Istituto europeo di design, moda e artivi visive) e con i piedi per terra. Ma l’essere una giovane un po’ di Umbria. ma quest’ultima esperienza l’ha aiutata a capire donna umbra può essere un ostacolo? Si può Beatrice non è mai stata a Cannes prima, è definitivamente che la sua strada è il cinema. davvero fare cinema in Umbria? L’Umbria, ci molto emozionata all’idea di approdare lì con Si trasferisce dunque a Roma dove inizia a fre- dice, è sempre dentro le sue storie. L’ambiente un suo lavoro e, ci dice, andrà in compagnia quentare la Rome university of fine arts (Rufa). in cui è nata e cresciuta è fonte di ispirazione, della produttrice del suo corto e di un’amica Il mondo delle accademie, come quello del ci- il suo legame con questa terra è così forte che che ha a sua volta un film nella stessa sezione. nema, non è tutto rose e fiori. Ci sono diversi quasi sempre la natura è coprotagonista dei Nata a Città di Castello e cresciuta vicino Todi, aspetti negativi, soprattutto nei rapporti umani suoi racconti. L’essere donna in questo am- ha una passione innata per il cinema. Non se e nel riconoscimento e nel rispetto del lavoro biente senz’altro non aiuta ma è una sfida in ne è resa conto subito, ci racconta, ma col altrui. più e, l’abbiamo capito, a Beatrice piacciono tempo e ricostruendo il passato, ricorda che Si dà spesso per scontata la disponibilità al la- le sfide. da piccola passava i pomeriggi davanti al tele- voro gratuito, si svalutano le capacità a favore Non ci resta che farle un grande in bocca al visore a guardare i film di Totò, Frankestein Jr di un costo minore, le gerarchie sono spesso lupo e, considerando anche che nel panorama e tanto altro. A otto anni le è stata regalata la rigide e pesanti. Tutto questo non aiuta la qua- cinematografico italiano c’è una grande carenza prima telecamera e subito ha iniziato a creare e lità del risultato finale. Beatrice però ha trovato di talenti, in particolare donne e under 30, girare storie con la complicità dell’amica, vicina un gruppo affiatato di colleghi con i quali col- non si può che riporre speranza in un suo di casa. Poi, per alzare il livello della sfida, ha laborare, una troupe che riesce a lavorare in grande futuro.

c u l t u r a 14 aprile 2017 ‘Umbria è ancora qua. Il terremoto che ha colpito il centro Italia, e A Perugia l’undicesimo festival Parole L sconquassato la Valnerina, “ha la- sciato il resto del territorio regionale (oltre il 90%) del tutto intatto”. La notizia - lo internazionale del giornalismo Antifascismo scoop, diremmo, se la parola non fosse abu- Jacopo Manna sata - è stata annunciata dal vice presidente della Regione in persona, Fabio Paparelli, erugia, inverno 1990, aula magna della che l’ha pronunciata con la sua stessa bocca, facoltà occupata di Lettere. Il movi- durante uno dei panel discussion dell’ultimo P mento studentesco della “Pantera”, Festival internazionale del giornalismo. Un Inchiostro che credeva molto nella democrazia diretta, dibattito, diremmo, se la parola non fosse quando volle darsi uno statuto ne discusse in invisa al festival e all’anglorum della rasse- assemblea plenaria tutti i singoli punti. Il più gna, intitolato Terremoto: come si racconta contestato fu il primo: infine dopo un pome- un’emergenza. riggio intero di controversie logoranti si andò L’incontro, probabilmente uno dei meno simpatico al voto e, con una maggioranza che ricordo affollati della manifestazione, rappresenta piuttosto scarsa, venne approvato il preambolo: bene il testo e il contesto di questa undice- “L’assemblea si riconosce democratica e anti- sima edizione, agitata dalle ansie e dagli af- S.M. fascista”. Gli studenti si erano divisi sulla pa- fanni della profonda crisi che sta attraver- rola antifascista: in tanti l’avevano trovata su- sando il tessuto politico, economico e so- perflua, pretestuosa o addirittura retorica. ciale della regione, e concentrata sui temi Non solo gli studenti. Quando il giorno dopo più “caldi” del momento: fake news, disin- incontrai il dottor M. e gli raccontai la cosa, formazione e (s)fiducia nei media. Il pro- sorrise ironico e mi chiese con tono paziente gramma ruota intorno a questi temi con se per caso ci aspettassimo il ritorno delle ca- tutto il dibattito legato all’attualità geo-po- micie nere con manganello e olio di ricino, o litica, da Trump alla Siria e dallo Yemen al- le azioni di forza contro le Case del Popolo. la Turchia, con le immancabili riflessioni Rimasi spiazzato: il dottor M. era un sessan- sul giornalismo e i suoi cambiamenti: dalla tottino assolutamente non pentito, medico di crisi della professione alle opportunità (e ai base che esercitava il suo lavoro con generosità rischi) legati a social network e nuovi media. e grande sapienza; da lui questo non me lo Un evento “monstre”, quello di quest’anno, aspettavo e sul momento non seppi che ri- che ha rovesciato in città numeri e cifre da spondergli. Mi ci vollero parecchi anni per ca- record. Oltre 2 mila giornalisti accreditati, pire cosa avrei allora dovuto dirgli. 200 volontari, 693 relatori provenienti da Caro dottor M. - avrei dovuto dirgli - il fasci- 44 Paesi, 287 incontri, tutti a ingresso libero smo è una combinazione molto complessa e e in diretta streaming (87 dei quali con tanto variabile che presenta tuttavia alcune compo- di traduzione simultanea) e 15 location del nenti fisse. centro storico interessate. Il tutto in appena Sono per esempio costitutive del fascismo: 5 giornate di rassegna. l’idea che la diseguaglianza tra uomini sia legge Una macchina organizzativa che, a detta di natura; di conseguenza, l’idea che la demo- del tandem Potter-Ciccone, ideatori e arte- crazia vada respinta come un inganno e sosti- fici dell’impresa, ha soddisfatto tutti in città: tuita da un rapporto di sottomissione in cui il residenti, commercianti, albergatori, ope- capo decide e i sottoposti obbediscono; e, an- ratori turistici ed economici. E leggendo i cora di conseguenza, l’idea che la società debba dati sull’indotto non si fatica a crederlo: assomigliare ad una caserma, e che quindi la una settantina di navette ha messo in colle- guerra come soluzione delle controversie in- gamento Fiumicino e Perugia, per il tra- ternazionali non solo sia ammissibile ma ad- sporto di non meno di 600 persone; sono dirittura utile. Oppure l’idea che la nostra stati prenotati 2.022 pernottamenti in ben identità collettiva si fondi su una tradizione 14 alberghi ed ospitate 935 persone tra spea- che è fissa ed intoccabile; di conseguenza, l’idea ker, staff e sponsor. che chiunque in questa tradizione non rientri É una rassegna - dicono molti commercianti (perché vive in modo differente dal nostro e - che porta buoni numeri e soprattutto un ha un aspetto diverso da noi) sia perciò stesso turismo di “qualità”: gente con una certa pericoloso e perseguibile. Oppure l’idea che il capacità di spesa, non vacanzieri mordi e conflitto tra chi lavora e chi possiede i mezzi fuggi, ma persone che si fermano anche per di produzione sia superato: di conseguenza, più di due notti e che “apprezzano” la città. l’idea che entrambe le categorie vadano messe Quest’anno, però, non si è trattato solo di sulla stessa barca, quella dei produttori, e spe- un gradito ritorno, ma di un momento di dite magari a confliggere contro le nazioni ric- riscatto per il territorio, scosso dal terre- che invece di scontrarsi nei confini della nostra moto e dalla paura che il sisma è riuscito nazione, che è povera, o peggio ancora di al- ad alimentare. Una boccata d’ossigeno so- largare lo scontro tra capitale e lavoro a livello stenuta da una forte presenza di stranieri: internazionale. Oppure l’idea che la differenza “è arrivata gente perfino da Singapore e tra maschi e femmine sia una diseguaglianza; dall’Australia - ha spiegato Arianna Ciccone di conseguenza, l’idea che le leggi servano a - mi dicono che non si trovava posto nel confermare e ribadire anziché eliminare questa raggio di 15 chilometri dalla città”. Per l’oc- disparità. Eccetera. casione sono tornate nel capoluogo umbro noscenze si avvicendano in vetrina alimen- ad iniziative di spessore. E anche questa un- Caro dottor M. - avrei dovuto dirgli - il fasci- anche diverse scuole: quelle di giornalismo, tando una corsa frenetica all’evento e stra- dicesima edizione non ha mancato di rega- smo è una particolare miscela di antidemo- dalla Francia e dalla Bielorussia, e quelle biliando più per quantità che per qualità. larci momenti di grande intensità, come ad crazia, militarismo, nazionalismo, xenofobia, che hanno scelto di portare qui i loro ragazzi Gli stessi che quotidianamente organizzano esempio il racconto di Salvatore Iaconesi corporativismo, maschilismo e altro ancora. per una gita scolastica o per il convegno l’agenda delle notizie, pontificano sui vizi su quel cancro al cervello vinto anche con Nessuna di queste cose basta da sé a trasfor- nazionale della stampa studentesca. e sulle macerie dell’informazione, solleti- l’aiuto della Rete, o come la calorosa acco- mare una persona (o un paese) in fascista; ma, Peccato che l’ubriacatura duri giusto il cando i sogni e le coscienze di sciami di ra- glienza che il pubblico della Sala dei Notari anche prese singolarmente, sia lei che io le tempo della manifestazione e che finito il gazzini adoranti, addomesticati da quel col- ha saputo riservare ai genitori di Giulio Re- consideriamo forme di inciviltà e dunque da festival si torni alla routine dei giorni pre- larino appeso al collo, a certificare un’ap- geni.E non si può nemmeno negare che respingere comunque e dovunque. Per giunta cedenti. Magari nell’attesa che arrivi presto partenenza a quel circuito di divinità. valga per il festival, ciò che vale per i gior- ogni componente del fascismo attira irresisti- un’altra rassegna. Una fatalità che non può C’è Masaniello-Mentana che agita i giovani nali, e cioè che cifre e vendite contano più bilmente le altre, e tende a ricostruire in tutto sorprendere dal momento che non esiste - “vittime del Paese”, che tuttavia con dei contenuti. o in parte l’apparato, magari con altro nome: un’idea alternativa di sviluppo cittadino. troppa facilità si “adagiano a vivere in casa In fondo nessuno si aspetta che da Perugia lei che ha più anni di me dovrebbe saperlo Sfuggono infine, i motivi, che suggeriscono, con i genitori” - affinché si uniscano in rete possano arrivare soluzioni alla crisi del gior- bene. E in quanto medico dovrebbe sapere agli amministratori locali, di non spingere per rivendicare un posto in questa società. nalismo e dell’editoria. Né può dirsi che pure che le malattie è meglio prevenirle che affinché gli organizzatori prendano in esame C’è l’incontro dove si impara cosa sono la dalle varie edizioni del festival del giornali- curarle: l’insopportabile retorica che in tanti l’opportunità di “delocalizzare”, alcune delle destra e la sinistra, quello dove insegnano smo le discussioni sulle difficoltà della pro- anni si è costruita sull’antifascismo non c’entra iniziative in catalogo, in locations diverse ad informarsi e poi, ancora, i workshop, gli fessione siano mai mancate. Il punto è che nulla coi suoi fondamenti o con la sua utilità. dall’acropoli. Quasi che il resto della città incontri sul data journalism, i corsi di for- al festival, le discussioni restano in superficie Questo avrei dovuto dirgli. non abbia scenari da proporre, per fare da mazione sulla deontologia e le norme che e non segnano mai il passo per possibili ri- Il dottor M. non è più di questo mondo ormai sfondo a questa come ad altre manifesta- regolano la professione, gli hackers’corners, sposte ai problemi affrontati. Se tanto è, il da vari anni, purtroppo; a lui questo discorso zioni cittadine. i consigli per l’engagement e via discorrendo. massimo che ci si può aspettare dal festival non serve più. Ma ai molti dottori M. che per Venendo agli aspetti propri del festival, il Sembra manchi solo la caccia. e dalla professione è che continuino a pro- fortuna ancora vivono tra noi potrebbe servire: format e le dinamiche che questo alimenta Per carità, non si può negare che tra chiac- porci notizie e un’informazione d’inchiostro questo 25 aprile dunque pensiamo anche a sono quelle di sempre. Vecchie e nuove co- chiere e passerelle capiti anche di partecipare simpatico. loro.

c u l t u r a 15 aprile 2017 la battaglia delle idee Bontà loro Salvatore Lo Leggio

on ci sono, ad oggi, sentenze definitive sulle benedizioni stante il mezzo passo indietro, difende esplicitamente la scelta ha presentato una nuova bella e costosa Guida ai musei ecclesiastici pasquali nelle scuole. In Emilia sulla questione lo scontro, originaria della dirigente (non si è ben capito se da sola o con dell’Umbria, realizzata con il concorso di finanziamenti regionali. N anche giudiziario, è stato aspro: una sentenza del Tar le l’avallo dal consiglio d’istituto) e contrattacca: “Questa non è lai- Bassetti e Giulietti hanno ringraziato, ma hanno tenuto a sotto- aveva bloccate, in quanto contrarie ai principi di laicità e di parità cità, è intolleranza religiosa. Chi si sente offeso perché qualcuno lineare che nelle chiese e nei conventi risiede una gran parte del- tra le diverse confessioni religiose, ma il ministero dell’Istruzione, - senza interferire nella libertà altrui - esprime il proprio senti- l’identità dell’Umbria. che ne difende la liceità, l’ha provvisoriamente spuntata. Per mento religioso, è un intollerante”. Il periodico cattolico ovvia- Giulietti, a sentire il “Corriere dell’Umbria”, avrebbe detto: “Un effetto di una deliberazione del Consiglio di Stato del 27 marzo mente glissa sulla forte argomentazione educativa dei critici: lavoro che deve andare avanti, nonostante il fare sistema incontri scorso le benedizioni programmate sono state autorizzate, purché quella per cui la benedizione in orario scolastico obbliga in qualche qualche criticità, sempre nell’ottica della sussidiarietà”, parole in fuori dall’orario scolastico. Neanche in Umbria sono mancate modo a schierarsi, a stare “o di qua o di là”, ad esternare convin- gergo, poco comprensibili ai più e piene di allusioni, da politicante polemiche, al liceo scientifico “Galileo Galilei” di Perugia in par- zioni quando si avrebbe il diritto di crescere nel dubbio. ben inserito nel circuito. ticolare, dove - su invito della dirigente scolastica (così si dice Al di là del profilo giuridico o costituzionale pare evidente il si- Un’altra benedizione è stata invece raccontata venerdì 14 dal oggi e non più preside, per significare un potere tendenzialmente gnificato politico-culturale della vicenda: la gerarchia ecclesiastica “Corriere dell’Umbria”, senza proteste questa volta. Nella sede autocratico, senza grandi vincoli di collegialità) - mercoledì 12, italiana, anche quella più dichiaratamente “bergogliana”, non ri- del rettorato dell’Università di Perugia il cardinale Bassetti ha be- al suono dell’ultima campanella, è arrivato il vescovo ausiliare nuncia attraverso presepi, crocifissi, benedizioni, preti e monache nedetto il personale amministrativo dell’ateneo e s’è incontrato Paolo Giulietti con secchio e pennello a benedire ragazze e ragazzi “certificati” e retribuiti negli ospedali, a marcare il territorio, a col rettore Moriconi, il prorettore Figorilli e la direttrice generale diposti a fermarsi qualche minuto in più prima di tornare a casa. difendere prerogative e privilegi piccoli e grandi. Non è una Bonaceto; nell’occasione ha manifestato l’intenzione di realizzare In un primo momento - di qui la polemica - le benedizioni (una buona cosa. con la collaborazione dell’Università delle “Cattedre dei non cre- per ciascuna delle sedi) erano state programmate durante la ri- Sono tra quelli che riconoscono che, tra i potenti della terra, il denti” sul modello di quelle realizzate a Milano dal cardinale creazione, forse per eludere la prescrizione del Consiglio di Stato, papa cattolico è l’unico - di questi tempi - a dire parole di verità Martini, cioè degli incontri di dialogo su grandi temi etici e spi- ma l’escamotage non è piaciuto all’associazione Partigiani della sulle disuguaglianze, sullo sfruttamento, sull’oppressione di masse rituali tra figure del mondo cattolico ed intellettuali di altre con- scuola pubblica e al Comitato scuola e costituzione, che l’hanno e popoli, a seminare dubbi sul “sistema”; ma le sue parole rischiano vinzioni. Niente di male, tutte le occasioni di dialogo possono considerato “una forzatura inaccettabile” e hanno tentato di bloc- di restare vuota propaganda, se i dignitari della sua chiesa a tutti avere una qualche utilità, resta però la solita, insopportabile clas- carlo, facendo appello, oltre che alla dirigente, al presidente del i livelli non dimostrano la volontà di tenersi lontani dai luoghi sificazione per cui “credenti” sarebbero solo quelli che prestano consiglio d’istituto, al direttore scolastico regionale e alla ministra del potere, di rinunciare alle rendite di posizione, monetarie e fede alla verginità della Madonna e ai miracoli di Fatima, mentre dell’istruzione. non, che vengono dalla contiguità con i poteri costituiti. La ri- gli altri, gli atei, gli agnostici, i razionalisti, poveretti, sarebbero Monsignor Giulietti, interpellato dalla stampa locale, ha fatto il forma “francescana” di cui si favoleggia non andrà certamente in “non credenti”, persone a cui manca qualcosa. Pare che - bontà Ponzio Pilato: “La Diocesi non c’entra niente. L’iniziativa è venuta porto finché cardinali e vescovi si muoveranno tra concordati, sua - il Papa abbia detto che anche l’ateo può andare in Paradiso. dall’interno della scuola... La scuola ci chiama e noi andiamo, la otto per mille e redditizie convenzioni. Non sarebbe una bella cosa tuttavia, se dovesse andarci con ap- scuola non ci chiama e noi non andiamo”. Ma “La Voce”, il set- Negli stessi giorni della polemica sulle benedizioni al “Galilei” piccicato all’abito, come un tempo la stella degli Ebrei, il marchio timanale della Conferenza episcopale umbra il 13 aprile, nono- Giulietti, insieme al suo capo, il cardinale arcivescovo Bassetti, di “non credente”.

come progettista, scultore e diret- gni e mostre) tenutesi negli ultimi prossimo, non ha mai conseguito una azienda di produzione di mo- libri tore di cantiere. La statua di San tempi sul tema. Infine un articolo il fatidico diploma di laurea. Un bili con tratti innovativi. Negli anni Tommaso da lui scolpita e collocata di Francesca Vincenti sui territori aspetto formale che non cambia successivi si impegna nel restauro nell’Apostolato posto nel Duomo di confine tra Umbria e Lazio, luo- l’esito sostanziale” e riprende la fa- dell’abbazia di Sassovivo, nella co- ne costituisce l’autoritratto, come ghi di storia, costume, tradizioni mosa frase di Giancarlo di Carlo struzione di ville e case di abita- “Lettera orvietana”, quadrimestrale afferma Satolli. comuni e un ricordo di Anna Mar- secondo cui “l’architettura è troppo zione e continua la sua poliedrica d’informazione culturale dell’Istituto Altri articoli da segnalare sono chesini, la note attrice orvietana de- importante per essere lasciata agli attività di designer, illustratore, pit- storico artistico orvietano, a. XVII, quello dedicato al merletto orvie- ceduta l’estate scorsa. architetti”. La definizione che se ne tore, progettista e architetto. In nn. 43-47. dicembre 2016. tano ed alla sua adozione da parte dà è quello di un professionista quest’ultima lo aiuta l’essere parte del Lions club orvietano, alla nave Lanfranco Radi. Il Dna rurale del- eclettico e poliedrico, attento alla di una famiglia di indubbia rile- E’ il periodico dell’Isao, antico so- Orvieto che fece servizio postale in l’architettura umbra, a cura di Paolo modernità, pur insistendo nel re- vanza a Foligno che comprende Lu- dalizio nato nel 1944 ad Orvieto, Australia nel primo Novecento e Belardi e Luca Martini, Il Formi- cupero e nella riproposizione di ciano, parlamentare della Dc, e che affianca il “Bollettino” che esce che venne trasformata durante la chiere, Foligno 2016. quello che viene definito il Dna ru- Leonello, a lungo presidente della più di rado e non pretende di co- prima guerra mondiale in nave po- rale dell’architettura umbra. locale Cassa di Risparmio. In- prire i temi di dibattito culturale samine, un lungo articolo di Ste- Lanfranco Radi (1932-2006) è I suoi primi incarichi culminano somma la committenza di Radi che attraversano la città. Si confi- fano Colonna dal titolo Per uno Sta- stato una singolare figura di pro- nella redazione del restauro di Pa- proviene da un mondo di profes- gura, quindi, come uno strumento tuto di Architettura e Museologia gettista di edifici pubblici e di abi- lazzo Trinci agli inizi degli anni ses- sionisti e di imprenditori che ne ap- di informazione e di discussione ad liquida, uno speciale dedicato alle tazioni, che ha operato nel secondo santa. prezzano il gusto e che lo cono- ampio raggio. ceramiche orvietane, che riprende Novecento soprattutto a Foligno. Nello stesso periodo collabora come scono anche per motivi estranei alla Questo numero si apre con un ar- il tema del museo prendendo Come scrive nella sua premessa designer con Dino Gavina, che professione. ticolo di Alberto Satolli, presidente spunto da alcune iniziative (conve- Paolo Belardi “Radi, pur essendovi aveva realizzato proprio a Foligno Il volume, in sintesi, dà conto delle dell’Istituto, dedicato al quarto cen- molteplici sfaccettature di un per- tenario della morte di Ippolito sonaggio di rilievo nel mondo del- Scalza, scultore e architetto a cui si Sottoscrivete per micropolis l’architettura folignate e umbra nel deve gran parte dell’immagine mo- C/C 13112 intestato a Centro Documentazione e Ricerca c/o BNL Perugia Agenzia 1 secolo scorso e ne offre preziosi ele- derna di Orvieto. Sono infatti ben Coordinate IBAN IT97O0100503001000000013112 menti di conoscenza, evitandone 25 i palazzi in cui l’artista lavorò un precoce oblio.

Editore: Centro di Documentazione e Ricerca Autorizzazione del Tribunale di Perugia Redazione: Alfreda Billi, Franco Calistri, Monno, Francesco Morrone, Via Raffaello, 9/A - Perugia del 13/11/96 N.38/96 Alessandra Caraffa, Renato Covino, Osvaldo Rosario Russo, Enrico Sciamanna, Fressoia, Anna Rita Guarducci, Salvatore Lo Marco Venanzi. Tipografia: RCS Produzioni Spa Direttore responsabile: Stefano De Cenzo Leggio, Paolo Lupattelli, Francesco Mandarini, Via A.Ciamarra 351/353 Roma Impaginazione: Giuseppe Rossi Enrico Mantovani, Roberto Monicchia, Saverio Chiuso in redazione il 21/04/2017

c u l t u r a 16 aprile 2017