Digital Divide Closing in Emilia-Romagna As 80000 More
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Load more
Recommended publications
-
Via Francigena Mountain Itineraries: the Case of Piacenza Valleys
International Journal of Religious Tourism and Pilgrimage Volume 1 Issue 1 Inaugural Volume Article 8 2013 Via Francigena Mountain Itineraries: the Case of Piacenza Valleys Stefania Cerutti Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa, Università degli Studi del Piemonte Orientale (Italy), [email protected] Ilaria Dioli Laboratorio di Economia Locale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy), [email protected] Follow this and additional works at: https://arrow.tudublin.ie/ijrtp Part of the Tourism and Travel Commons Recommended Citation Cerutti, Stefania and Dioli, Ilaria (2013) "Via Francigena Mountain Itineraries: the Case of Piacenza Valleys," International Journal of Religious Tourism and Pilgrimage: Vol. 1: Iss. 1, Article 8. doi:https://doi.org/10.21427/D7KH8P Available at: https://arrow.tudublin.ie/ijrtp/vol1/iss1/8 Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribution-Noncommercial-Share Alike 4.0 License. © International Journal of Religious Tourism and Pilgrimage Available at: http://arrow.dit.ie/ijrtp/ Volume 1, 2013 Via Francigena Mountain Itineraries: the case of Piacenza Valleys Stefania Cerutti, Università degli Studi del Piemonte Orientale (Italy) [email protected] Ilaria Dioli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza (Italy) [email protected] Religious tourism has experienced a strong growth in recent years. It represents a complex and articulate phenomenon, in which the reasons and proposals related to the devotional and personal sphere are combined with a series of innovative opportunities that help reach a depth knowledge of a territory. The religious motive often means that pilgrims travel along specific routes to visit a number of shrines or even to complete lengthy itineraries. -
Il Lungo Sentiero Del Tidone
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 IL LUNGO SENTIERO DEL TIDONE Il Po a Calendasco Castello di Calendasco Castello di Sarmato Rocca di Borgonovo Borgonovo, polittico nella Collegiata dell’Assunta Breno (fraz. di Borgonovo), decori esterni Castel San Giovanni, la piazza Castel S. Giovanni, Villa Braghieri, sala biliardo Villa Braghieri, Museo etnografico Castello di Lisignano (fraz. di Gazzola) Un lungo sentiero, percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta, per risco - prire l'incredibile bellezza e la varietà paesaggistica della Val Tidone, dal Po alla sorgente del Tidone in località Casa Matti in provincia di Pavia. Via Emilia Strada Provinciale 11 L'ambizioso progetto, realizzato dall’Associazione Sentiero del Tidone grazie alla collaborazione 1 D con il Consorzio di Bonifica e la Provincia di Piacenza, senza utilizzo di capitale pubblico, ma km 16 con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di operatori locali, ha permesso la realizzazione di un percorso lungo 69 chilometri che risalendo la Val Tidone e attraversando dieci Comuni, due provincie e due regioni collega la pianura alla montagna. 40 Ponderosa Il percorso interseca due storici sentieri: la via Francigena in loc. Boscone Cusani e la via degli Abati , nel tratto che collega Pavia a Bobbio, nell'abitato di Caminata. Con una gradevole passeggiata lungo il Tidone, seguendo la via dell’acqua, il percorso si sviluppa A 11 in un zona ricca di flora e fauna nella provincia di Piacenza da Boscone Cusani (in loc. Gerra 5 Vecchia) dove il sentiero fiancheggia il Po fino al punto in cui il Tidone si getta nel fiume, co - Camposanto C Castello di Boffalora (Agazzano) steggia poi il torrente fino alla diga del Molato ed entra nella provincia di Pavia in un contesto Nuovo di alta collina e montagna. -
La Flora Della Provincia Di Pavia (Lombardia, Italia Settentrionale). 1
Natural History Sciences. Atti Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, 3 (2): 51-79, 2016 DOI: 10.4081/nhs.2016.269 La flora della provincia di Pavia (Lombardia, Italia settentrionale). 1. L’Oltrepò Pavese Nicola Maria Giuseppe Ardenghi1*, Francesco Polani2 Riassunto – Viene presentata ed analizzata la flora vascolare no longer recorded after 1980; 245 doubtfully present taxa and 161 taxa dell’Oltrepò Pavese, uno dei territori floristicamente più variegati e erroneously recorded in the past are additionally reported. Species and meno conosciuti dell’Italia nord-occidentale. L’opera costituisce il subspecies endemic to Italy amount to 16 while the alien taxa to 321 primo di tre contributi relativi alla flora della provincia di Pavia, per (neophytes and archaeophytes). 4 new neophytes (Bidens triplinervia, la quale mancava un lavoro di sintesi da oltre centocinquant’anni. I Cucurbita melopepo subsp. melopepo, Morus kagayamae, Vitis ber- due elenchi floristici allegati si basano sui dati raccolti in campo dagli landieri × V. vinifera) and one new archaeophyte (×Triticosecale) to autori, integrati con le informazioni derivanti dallo studio critico della Italy are here recorded; among the 30 novelties and the 16 confirmed bibliografia esistente e dalla revisione dei campioni conservati soprat- taxa to the flora of Lombardy, 6 are Italian endemics (Adenostyles aus- tutto presso l’Erbario Lombardo dell’Università di Pavia (PAV) e tralis, Brachypodium genuense, Centaurea aplolepa s.l., Hieracium l’erbario del Museo di Storia Naturale di Milano (MSNM). Nell’area grovesianum s.l., Stipa etrusca, Tephroseris italica). di studio risultano presenti 1.871 taxa (specie, sottospecie e ibridi), di cui 183 non più ritrovati dopo il 1980; a questi si aggiungono 245 Key words: Alien flora, Italian endemics, Northern Apennines, entità di presenza dubbia e 161 segnalate per errore. -
Paesaggistica Tidone
Denominazione COMUNE DI ROTTOFRENO E SARMATO Descrizione Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete acquedotto di Rottofreno Elaborato: Oggetto RELAZIONE PAESAGGISTICA 3 Prog. N. Commessa. N. 360002374 File Note N. Rev. Data Descrizione 0 26.06.2015 EMISSIONE 1 2 3 REDATTO VERIFICATO APPROVATO Progettista Capo Progetto Area Tecnica Ingegneri e Sviluppo Reti/Impianti RESPONSABILE DELLA FUNZIONE Responsabile Reti/Impianti A termini di legge e vietato riprodurre o comunicare a terzi il contenuto del presente elaborato Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica Sede Territoriale di Piacenza Sommario 1. Introduzione ............................................................................................................................................................... 3 1.1. Soggetto proponente del progetto ................................................................................................................... 5 2. Aree dell’intervento ricadenti in ambiti di tutela paesaggistica ................................................................................. 6 3. Inquadramento negli strumenti di pianificazione territoriale .................................................................................... 8 3.1. PTPR .................................................................................................................................................................. 8 3.2. PAI .................................................................................................................................................................. -
Recent Morphological Changes of the River Panaro (Northern Italy)
Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences 21(1B), 2008 - 267-278 RECENT MORPHOLOGICAL CHANGES OF THE RIVER PANARO (NORTHERN ITALY) Doriano Castaldini* & Alessandro Ghinoi* *Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Largo S. Eufemia 19, I-41100 Modena, Italy e-mail: [email protected] ABSTRACT: Castaldini D. & Ghinoi A., Recent morphological changes of the River Panaro (Northern Italy) (IT ISSN 0394-3356, 2008). This paper describes the morphological changes of the River Panaro from the 19t h century to date and provides the relationships between human activity and stream geomorphology. The studies were carried out using historical documents and maps, aerial and satellite imagery taken on various dates, digital treatment of maps and orthophotographs and field surveys. The River Panaro has a catchment basin of 1,784 km2 and collects waters from the central section of the Northern Apennines. It starts from the confluence of the Scoltenna and Leo torrents and flows down through Modena Apennines for some 63 km. It then makes its way across the Po Plain for 85 km until it joins the River Po. In the Po Plain it flows across two distinct sectors with different morpho- logical characteristics: in the upper sector the river runs deep in the alluvial plain, whereas in the mid-lower part it is elevated above the level of the plain, contained within artificial embankments. In the Panaro valley, from the 1930s to the 1950s, the river showed a braided pattern which occupied almost the entire flat valley floor. Important changes occurred later, due to the downcutting and narrowing of the active channel, which have continued until the present day. -
Linee Generali Di Assetto Idrogeologico E Quadro Degli Interventi Bacino Del Trebbia
LINEE GENERALI DI ASSETTO IDROGEOLOGICO E QUADRO DEGLI INTERVENTI BACINO DEL TREBBIA Linee generali di assetto idraulico e idrogeologico nel bacino del Trebbia 25. Linee generali di assetto idraulico e idrogeologico nel bacino del Trebbia 25.1 Caratteristiche generali 25.1.1 Inquadramento fisico e idrografico Il bacino del Trebbia ha una superficie complessiva di circa 1.070 km2 (1,5% della superficie complessiva del bacino del Po), di cui gran parte in ambito collinare-montano (86%). È situato in destra Po, tra i bacini del Tidone e dello Staffora a est, del Nure a ovest, dello Scrivia a sud-est, del Taro a sud-ovest e dello Sturla a sud. Il fiume Trebbia nasce dal monte S. Lazzaro nell’Appennino Ligure e confluisce nel Po, poco a ovest di Piacenza, dopo un percorso di circa 116 km. Lungo lo spartiacque a sud si hanno i monti Penna (1.735 m s.m.) e Maggiorasca (1.799 m s.m.), a est il monte Cavalmurone (1.670 m s.m.) e a ovest il monte Crociglia (1.578 m s.m.). Riceve numerosi affluenti fra cui il più importante è il torrente Aveto, lungo circa 30 km, con un elevato contributo idrico per l’alta piovosità sul suo bacino, di superficie circa pari a 257 km2. Altri affluenti di una certa importanza sono i torrenti Bobbio, Perino e Dorba. L’asta principale del Trebbia è suddivisibile in due tratti distinti per caratteristiche morfologiche, morfometriche e per comportamento idraulico: il tratto montano che si sviluppa dalla sorgente fino a Rivergaro, per una lunghezza di circa 95 km, e il tratto di pianura, con alveotipo tipicamente pluricursale, fino alla confluenza in Po. -
Prontuario Per La Pesca Dilettantistica Nel Bacino N
PRONTUARIO PER LA PESCA DILETTANTISTICA NEL BACINO N. 1 OLTREPO PAVESE Aggiornato al 18 giugno 2018 Dal 18 giugno 2018 i Regolamenti provinciali di pesca non saranno più in vigore e saranno sostituiti dalle modifiche regolamentari descritte nel presente prontuario. Il bacino 1 è delimitato a nord dall’argine maestro in sponda destra del fiume Po. Ad est, ad ovest e a sud dal confine con le Regioni Emilia-Romagna e Piemonte. Interessa i seguenti corpi idrici compresi affluenti e subaffluenti: Torrente Scrivia: dall’ingresso in regione in comune di Casei Gerola alla confluenza in Po (monte argine maestro) in comune di Cornale; Torrente Curone: dall’ingresso in regione in comune di Casei Gerola alla confluenza in Po (monte argine maestro) in comune di Mezzana Bigli; Torrente Staffora: dall’origine in comune di Santa Margherita di Staffora loc. Pian del Poggio fino alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune di Cervesina; Torrente Luria: dall’origine in comune di Retorbido alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune di Pancarana; Torrente Ghiaie di Montalto: dall’origine in comune di Ruino alla confluenza nel Coppa in comune di Borgo Priolo Torrente Ghiaie di Borgoratto: dall’origine in comune di Fortunago alla confluenza nel Coppa in comune di Borgo Priolo; Torrente Coppa: dal comune di Borgo Priolo alla confluenza con Po in comune di Bressana Bottarone (monte dell’argine maestro); Torrente Scuropasso: dalle origini in comune di Ruino, alla confluenza con Po (monte dell’argine maestro) in comune -
Ponte Dell'olio
noteillustrativeF179.qxp 30/09/2005 17.13 Pagina 1 A P A T Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici DIPARTIMENTO DIFESA DEL SUOLO Servizio Geologico d’Italia Organo Cartografico dello Stato (legge n. 68 del 2.2.1960) NOTE ILLUSTRATIVE della CARTA GEOLOGICA D’ITALIA alla scala 1:50.000 foglio 179 PONTE DELL’OLIO a cura di: G. Di Dio1, A. Piccin1, P. L. Vercesi2 Con contributi di: L. Calabrese1, U. Cibin1, L. Martelli1, D. Preti1,S. Rogledi3 Biostratigrafia: D. Rio4(coord.), R. Catanzariti5, M. Cobianchi2 1 Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, Regione Emilia-Romagna 2 Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia PROGETTO3 ENI SpA – Divisione AGIP 4 Dipartimento di Geologia, Paleontologia e Geofisica, Università di Padova 5 Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa – Istituto di Geoscienze e Georisorse, CNR Pisa Ente realizzatore CARG noteillustrativeF179.qxp 30/09/2005 17.13 Pagina 2 Direttore del Dipartimento Difesa del Suolo - Servizio Geologico d’Italia: L. Serva Responsabile del Progetto CARG per il Dipartimento Difesa del Suolo - Servizio Geologico d’Italia: F. Galluzzo Responsabile del Progetto CARG per la Regione Emilia-Romagna:R. Pignone Comitato Geologico Nazionale (D.P.C.M. 23-3-1999 e 9-12-1999): N. Accardi (presidente), G. Arnone, A. Boscherini, S. Cocco, V. Coccolo, U. Crescenti, L. Del Sordo, M. Grasso, P. Manetti, G. Mariotti, G. Pasquarè, R. Pignone, R. Polino, A. Praturlon, M. Santantonio, F. Trincardi Si ringraziano i componenti del precedente Comitato Geologico Nazionale per il loro contributo scientifico. PER IL DIPARTIMENTO DIFESA DEL SUOLO - SERVIZIO GEOLOGICO D’ITALIA: Revisione scientifica: C. -
The Trebbia River Basin
Factsheet Water2Adapt Project Water2Adapt (September 2010-August The Trebbia river basin 2012) is an applied-research project which seeks to produce policy-relevant knowledge and recommendations for THE RIVER water management and the implementation of the EU Water The Trebbia river is one of the few tributaries of the Po which preserves Framework Directive. In particular, the pristine natural characteristic and a great landscape and cultural project will contribute to the economic heritage (ARPA-EMR, 2003). Recently, the County sponsored the analysis of water uses, efforts to set up creation of a National Park along its shores. The Park gathers the most efficient and socially equitable prices for important natural area in the Piacenza plains and follows the river’s water and water services, and to assess meandering through several Municipalities: Rivergaro, Gazzola, programmes of measures in the river Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Piacenza, Rottofreno and basins. In addition, capacity workshops Calendasco. will be organised in the case study regions The Park will cover 4,049 ha, 1,423 of which along the river. There lay to increase awareness of the topics to fluvial and peri-fluvial zones, most of which belong to the State, which this project seeks to contribute. cultivated lands and a woodland area, named “Bosco di Croara” Water2Adapt aims to: (ERMESambiente, 2009). identify 'social drivers' of water scarcity - i.e., the practices which lead to unsustainable consumption and Length 116 km inefficient allocation of water; assess the magnitude and mediating Average Q 40m 3 /s factors of water scarcity- and drought- 2 induced impacts; Hydrograhic basin 1.070 km (1,5% of the total Po basin) revisit the performance and wider Springs at San Lazzaro nell’Appennino impacts of the water demand management policies. -
Linee Generali Di Assetto Idraulico E Idrogeologico (Staffora - Luria - Coppa - Scuropasso - Versa - Bardonezza - Tidone)
LINEE GENERALI DI ASSETTO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO (STAFFORA - LURIA - COPPA - SCUROPASSO - VERSA - BARDONEZZA - TIDONE) Indice Indice 24. Linee generali di assetto idrogeologico e quadro degli interventi nei bacini del Curone, Staffora, Luria, Coppa, Scuropasso, Versa, Bardonezza e Tidone........................... 1 24.1 Caratteristiche generali .................................................................................................... 1 24.1.1 Inquadramento fisico e geografico ......................................................................... 1 24.1.2 Caratteri generali del paesaggio naturale e antropizzato....................................... 4 24.1.3 Aspetti geomorfologici e litologici ........................................................................... 5 24.1.4 Aspetti idrologici...................................................................................................... 5 24.1.5 Assetto morfologico e idraulico............................................................................... 6 24.1.5.1 Fenomeni di erosione spondale............................................................... 6 24.1.5.2 Tendenza evolutiva del fondo alveo ........................................................ 6 24.2 Quadro dei dissesti........................................................................................................... 7 24.2.1 Quadro dei dissesti sui versanti e sulla rete idrografica......................................... 7 24.2.2 Stima della pericolosità a livello comunale............................................................ -
1 Title 1 RIVER MORPHODYNAMIC EVOLUTION UNDER DAM
1 Title 2 RIVER MORPHODYNAMIC EVOLUTION UNDER DAM-INDUCED BACKWATER: AN 3 EXAMPLE FROM THE PO RIVER (ITALY). 4 Running Title 5 RIVER MORPHODYNAMIC UNDER DAM-INDUCED BACKWATER 6 Authors 7 VITTORIO MASELLI1,2,*, CLAUDIO PELLEGRINI2, FABRIZIO DEL BIANCO3, 8 ALESSANDRA MERCORELLA2, MICHAEL NONES4, LUCA CROSE5, MASSIMO 9 GUERRERO6, JEFFREY A. NITTROUER7. 10 1 University of Aberdeen, Department of Geology and Petroleum Geology, Aberdeen, UK. 11 2 Institute of Marine Sciences, ISMAR-CNR, Bologna, Italy. 12 3 Consorzio ProAmbiente, Bologna, Italy. 13 4 Research Centre for Constructions - Fluid Dynamics Unit, University of Bologna, Italy. 14 5 AIPO, Agenzia Interregionale per il Fiume Po, Settore Navigazione Interna. 15 6 Department of Civil, Chemical, Environmental and Material Engineering, University of Bologna, 16 Italy. 17 7 Rice University, Department of Earth, Environmental, and Planetary Sciences, MS-126, Houston, 18 TX 77005 19 *: Corresponding Author, Email: [email protected] 20 21 Keywords 22 Po River, backwater, drawdown, lateral river migration, meander, gravel-sand transition. 23 24 Highlights 1 25 The Isola Serafini dam interrupts the Po River continuity creating a backwater zone that modifies 26 river hydrodynamics for up to 30 km upstream. 27 Lateral migration rates of meanders reduce downstream, and coarse-grained channel-bars are 28 progressively drowned and reworked over time. 29 The size of river bed sediment decreases downstream across the backwater zone. 30 The size of river bedforms increases downstream across the backwater zone. 31 Dam-induced backwater forced an up-flow shift of the gravel-sand transition. 32 33 ABSTRACT 34 River systems evolve in response to the construction of dams and artificial reservoirs, 35 offering the possibility to investigate the short-term effects of base level oscillations on fluvial 36 architecture. -
PERCORSI LOMBARDI PER TURISTI ITINERANTI Itinerario
PERCORSI LOMBARDI PER TURISTI ITINERANTI Itinerario N°2 Casteggio Oltrepò Pavese Con la battaglia di Clastium, nel conservano arredi pregevoli, Casteggio Montalto Pavese 223 A.C. i Romani sconfissero i dipinti di scuola genovese e Lago del Tribecco Marici ponendo le basi per la numerosi arazzi. conquista della loro capitale, Zavattarello Varzi Passo Milano. Qualche anno dopo Lago del Tribecco e Diga del del Penice Bobbio Pianello Annibale sconfisse i Romani Molato Val Tidone Borgonovo Val nella battaglia del Ticino, alle Lago artificiale situato in Val Tidone Castel S. Giovanni porte di Clastium. Ancora Tidone, si forma nel 1921 a Stradella fiorente nel medioevo sguito della costruzione della Ccasteggio subì tali e tanti diga del Molato. La diga, danni dalle guerre tra Francesi costruita in calcestruzzo, ha un e Spagnoli da non riaversi più. aspetto architettonicamente interessante, alta 55 mt e lunga 180, forma un bacino di 12 milioni di metri cubi Zavattarello Località di villeggiatura posta tra le valli dei torrenti Tidone e Moscione. L’abitato è dominato dai resti del castello, costruito nel 10° secolo ma parzialmente Da visitare la collegiata di S. distrutto dai nazifascisti con un Pietro, il palazzo della Certosa, www.federcampeggiolombardia.it incendio che incenerì tutti gli www.federcampeggio.it oggi biblioteca civica, ed il arredi e la biblioteca. Museo Archeologico ricco di reperti provenienti dall’antica Clastium. Vicino alla via Emilia, verso Fumo, si trova la Fontana di Annibale dove il prode abbeverò gli elefanti dopo la battaglia. www.abc.brianzaest.it www.camperclubpavese.it Montalto Pavese CLUB DELLA LOMBARDIA Di origini medioevali il piccolo Poco fuori dal paese si trova la A.