Denominazione COMUNE DI E

Descrizione Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete acquedotto di Rottofreno

Elaborato: Oggetto RELAZIONE PAESAGGISTICA 3

Prog. N. Commessa. N. 360002374

File

Note

N. Rev. Data Descrizione 0 26.06.2015 EMISSIONE 1 2 3

REDATTO VERIFICATO APPROVATO Progettista

Capo Progetto Area Tecnica Ingegneri e Sviluppo Reti/Impianti RESPONSABILE DELLA FUNZIONE

Responsabile Reti/Impianti

A termini di legge e vietato riprodurre o comunicare a terzi il contenuto del presente elaborato

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di

Sommario 1. Introduzione ...... 3

1.1. Soggetto proponente del progetto ...... 5

2. Aree dell’intervento ricadenti in ambiti di tutela paesaggistica ...... 6

3. Inquadramento negli strumenti di pianificazione territoriale ...... 8

3.1. PTPR ...... 8

3.2. PAI ...... 10

3.3. PTCP ...... 11

3.4. PRG ...... 14

3.4.1. Comune di Rottofreno ...... 14

3.4.2. Comune di Sarmato ...... 16

3.5. Compatibilità dell’intervento agli strumenti di pianificazione territoriale ...... 18

4. Descrizione degli interventi ...... 19

4.1. Attraversamento fiume Tidone ...... 19

4.1.1. Attraversamento alveo inciso ...... 20

4.1.2. Attraversamento alveo di piena e area attigue ...... 21

4.1.3. Opere di protezione spondale ...... 22

4.2. Attraversamento rio Lurone ...... 23

5. CONTESTO PAESAGGISTICO ...... 26

5.1. Attraversamento fiume Tidone ...... 26

5.2. Attraversamento Rio Lurone ...... 29

6. ELEMENTI DI VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA ...... 30

7. CONCLUSIONI ...... 31

2

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

1. Introduzione

L’intervento in oggetto è localizzato nella Provincia di Piacenza fra il comune di Sarmato e quello di Rottofreno, ed è finalizzato al completamento di un’interconnessione acquedottistico fra quest’ultimo e il campo pozzi di Mottaziana (tratteggio rosso in Figura 1). Parte di tale interconnessione, nel tratto compreso fra Sarmato e località Ponte Tidone (evidenziata con linea continua in rosso in Figura 1), è stato completato nelle scorse annualità.

Figura 1

3

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

L’intervento ora previsto consiste nel completamento di tale collegamento tramite la posa di una nuova tubazione in ghisa di diametro nominale 400 mm lungo strada provinciale n.10 (tratteggiato in viola) e il suo collegamento con il serbatoio pensile di Rottofreno posando lungo strada comunale una tubazione in ghisa di diametro nominale 200 mm (tratto verde) Figura 2

Ponte Tidone Rottofreno

Pozzo e pensile

Figura 2

L’intervento è particolarmente urgente perché grazie a esso sarà possibile un’alimentazione idrica alternativa per il centro abitato di Rottofreno, ora alimentato da un unico pozzo, migliorando nell’immediato l’affidabilità e la sicurezza della rete acquedottistica del paese. Nel medio periodo inoltre è previsto un ulteriore estendimento della dorsale realizzata (tratteggi rossi in Figura 3) per il collegamento con la rete di San Nicolò e di Calendasco, permettendo l’interconnessione delle principali fonti idriche dell’area (campo pozzi Calendasco e campo pozzi Mottaziana).

4

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 3

1.1. Soggetto proponente del progetto

Il presente intervento fa parte del progetto d’area denominato “Acquedotto intercomunale Val Tidone: 1° STRALCIO collegamento Calendasco - Sarmato-Castel San Giovanni - Borgonovo-potenziamento pozzi Mottaziana - collegamento Borgonovo e Rottofreno” sviluppato da Iren Emilia in qualità di ente gestore del Servizio Idrico Integrato nella provincia di Piacenza, ed inserito all’interno del programma operativo degli interventi del servizio integrato 2014/2015 di ATERSIR approvato dal Consiglio Locale di Piacenza con atto del 12.12.2013. Successivamente il progetto è stato finanziato da ATERSIR anche per le annualità 2016/2017 nella delibera “Integrazione programma degli interventi del servizio idrico integrato per gli anni 2016/2017” approvata dal Consiglio Locale di Piacenza 25.03.2014.

5

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

2. Aree dell’intervento ricadenti in ambiti di tutela paesaggistica

Il tracciato della tubazione in progetto ricade in prevalenza su viabilità provinciale o comunale. Le due aree ricadenti in zone sottoposte a vincolo paesaggistico consistono nelle interferenze con il fiume Tidone e con il Rio Lurone Figura 4.

Figura 4

Difatti entrambi i corsi d’acqua, ai sensi dell’art. 142, comma c), del D. Lgs. 42/2004 (Codice Urbani), sono assoggettati a vincolo paesaggistico e rientrano nel data base regionale dei corso d’acqua pubblici, non risultando al contempo compresi nell’elenco dei corsi d’acqua irrilevanti dal punto di vista paesaggistico determinati dalla Regione Emilia Romagna con deliberazione della Giunta regionale n. 2531 del 2000. ID NUM Denominazione Limiti Foce_o_Sbocco

7817 292 Rio Nurone inf_ n° 289 Tutto il suo corso Gandore 7818 293 Torrente Tidone inf_n° 1 Tutto il tratto scorrente in provincia (passa in provincia di Pavia oveha origini e vi figura nell'elenco)

Si riporta in Figura 5 estratto del web gis SITAP ove è evidenziata in arancione l’area di attraversamento del Fiume Tidone e in verde l’impatto con il Rio Nurone.

6

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 5

7

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3. Inquadramento negli strumenti di pianificazione territoriale

3.1. PTPR

Negli elaborati del Piano territoriale paesistico regionale dell’Emilia Romagna Figura 6 l’area di attraversamento del fiume Tidone, evidenziata in verde, ricade in Zona di Tutela Paesaggistica, Art. 25: 1. Le zone di tutela naturalistica, indicate e delimitate come tali nelle tavole contrassegnate dal numero 1 del presente Piano, devono essere disciplinate dagli strumenti di pianificazione provinciali o comunali, con l'osservanza degli indirizzi di cui al successivo secondo comma. Valgono inoltre per tali zone le direttive di cui al successivo quinto comma e le prescrizioni di cui ai successivi commi terzo e quarto. 2. Le disposizioni degli strumenti di pianificazione di cui al primo comma sono finalizzate alla conservazione del suolo, del sottosuolo, delle acque, della flora e della fauna, attraverso il mantenimento e la ricostituzione di tali componenti e degli equilibri naturali tra di essi, nonché attraverso il mantenimento delle attività produttive primarie compatibili ed una controllata fruizione collettiva per attività di studio, di osservazione, escursionistiche e ricreative. A tal fine i predetti strumenti individuano, nell'ambito di dette zone, le aree di maggior valenza naturalistica, da destinare a riserve naturali e/o ad aree protette, e quelle in cui l'attività agricola e la presenza antropica sono esistenti e compatibili… omissis

La posa della linea lungo strada Provinciale e l’attraversamento del Rio Nurone, avviene in corrispondenza di una zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei Art. 28 Zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei 1. Nelle zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei, caratterizzate da elevata permeabilità dei terreni con ricchezza di falde idriche, ricomprese nel perimetro definito nelle tavole contrassegnate dal numero 1 del presente Piano, od in tale perimetro intercluse, vale la prescrizione per cui, fermi restando i compiti di cui al D.P.R. 24 maggio 1988, n. 236, sono vietati: gli scarichi liberi sul suolo e nel sottosuolo di liquidi e di altre sostanze di qualsiasi genere o provenienza con la sola eccezione della distribuzione agronomica del letame e delle sostanze ad uso agrario, nonchè dei reflui trattati provenienti da civili abitazioni, o da usi assimilabili che sono consentiti nei limiti delle relative disposizioni statali e regionali; il lagunaggio dei liquami prodotti da allevamenti zootecnici al di fuori di appositi lagoni di accumulo impermeabilizzati con materiali artificiali, i quali ultimi sono comunque esclusi nelle zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d'acqua; la ricerca di acque sotterranee e l'escavo di pozzi, nei fondi propri od altrui, ove non autorizzati dalle pubbliche autorità

8

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza competenti ai sensi dell'articolo 95 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775; la realizzazione e l'esercizio di nuove discariche per lo smaltimento dei rifiuti di qualsiasi genere e provenienza, con l'esclusione delle discariche di prima categoria e di seconda categoria tipo a), di cui al D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915, nonchè di terre di lavaggio provenienti dagli zuccherifici, nel rispetto delle disposizioni statali e regionali in materia; l'interramento, l'interruzione o la deviazione delle falde acquifere sotterranee, con particolare riguardo per quelle alimentanti acquedotti per uso idropotabile. 2. Gli strumenti di pianificazione subregionali sono tenuti ad individuare le zone interessate da sorgenti naturali, da risorgive, o da acquiferi carsici ed a dettare le relative disposizioni volte a tutelarne l'integrità e gli aspetti ambientali e vegetazionali.

Figura 6

Non sussistono dunque elementi ostativi per l’intervento in oggetto.

9

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3.2. PAI

Negli elaborati grafici del vigente Piano Stralcio per l’assetto Idrogeologico delle Autorità di Bacino del fiume Po, FOGLIO 161 SEZ. II - Gragnano Trebbiese PO 28 01, l’area oggetto di intervento ricade al di fuori delle fasce di esondazione individuate, come visibile da estratto planimetrico di Figura 7 in cui con tratteggio verde è evidenziato il limite esterno della fascia B e C.

Figura 7

10

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3.3. PTCP

Nella Tavola A1.1 “Tutela ambientale, paesaggistica e storico culturale” del vigente PTCP 2007 della Provincia di Piacenza, l’area oggetto del attraversamento del fiume Tidone, evidenziata in arancione in Figura 8, ricade in fascia Fluviale A1, alveo attivo, e A3, Alveo di piena a valenza naturalistica. L’intervento è comunque compreso fra le opere consentite come da art. 11 punto 5.h sotto riportato.

Figura 8

11

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Art. 11 Fascia A - Fascia di deflusso - Invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d’acqua 1. (D) La fascia A è definita dall’alveo o canale che è sede prevalente del deflusso della corrente di piena oppure, nel caso dei laghi e dei bacini, dall’area corrispondente all’invaso, secondo il significato indicato nella Relazione del presente Piano. La fascia A è suddivisa nelle seguenti zone: a. zona A1, alveo attivo oppure invaso nel caso di laghi e bacini; a. zona A2, alveo di piena; b. zona A3, alveo di piena con valenza naturalistica. 2. (I) Nella fascia A è obiettivo prioritario assicurare, compatibilmente con le condizioni di sicurezza degli insediamenti e delle infrastrutture esposti, il deflusso della piena di riferimento e il mantenimento o il recupero delle condizioni di equilibrio idraulico e geomorfologico dell’alveo, affinché venga favorita l’evoluzione naturale del corso d’acqua in rapporto alle esigenze di stabilità delle difese e delle fondazioni dei manufatti nonché a quelle di mantenimento in quota dei livelli idrici di magra. Sono quindi ammessi e favoriti, conformemente alle direttive tecniche di settore, gli interventi di salvaguardia della dinamica fluviale e di mitigazione del rischio idraulico, oltre che gli interventi di conservazione degli spazi naturali e loro riqualificazione nel caso in cui risultino degradati. Omissis 5. (P) Fatta salva la specifica disciplina dettata per le singole zone fluviali, nella fascia A sono invece consentiti i seguenti interventi e attività, che devono comunque assicurare il mantenimento o il miglioramento delle condizioni di deflusso, l’assenza di interferenze negative con il regime delle falde freatiche e con la funzionalità delle opere di difesa esistenti a tutela della pubblica incolumità in caso di piena: Omissis h. la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico ed attrezzature di utilità collettiva, riferite a servizi essenziali non altrimenti localizzabili e previste in strumenti di pianificazione nazionali, regionali o provinciali, qualora la normativa ne preveda la pianificazione, a condizione che non modifichino i fenomeni idraulici naturali e le caratteristiche essenziali dell’ecosistema fluviale, che non costituiscano significativo ostacolo al deflusso né limitino in modo significativo la capacità di invaso e che non concorrano ad incrementare il carico insediativo, evitando tracciati paralleli al corso d’acqua; Omissis La restante parte del tracciato della tubazione di progetto, compreso l’attraversamento del Rio Lurone, è collocato in zona di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei e risulta compatibile con le norme attuative (Art. 36-bis sotto riportato)

12

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Art. 36-bis: Zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei 1. (D) Le zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei di cui al comma 2, lettera c., del precedente Art. 34, individuate nella tavola contrassegnata dalla lettera A1 del presente Piano, si identificano per condizioni di elevata permeabilità dei terreni e ricchezza di falde idriche, connotando il paesaggio dell’alta pianura provinciale. Le caratteristiche morfologiche, le peculiarità idrogeologiche e di assetto storico-insediativo, definiscono questa fascia di transizione come uno dei sistemi fisico-ambientali strutturanti il territorio provinciale. 2. (P) Nelle zone di cui al precedente comma 1 sono vietati: a. gli scarichi liberi sul suolo e nel sottosuolo di liquidi e di altre sostanze di qualsiasi genere o provenienza, con la sola eccezione della distribuzione agronomica del letame o liquami e delle sostanze ad uso agrario, nel rispetto dei contenuti della specifica disciplina di settore, nonché dei reflui trattati provenienti da civili abitazioni o da usi assimilabili che sono consentiti nei limiti delle relative disposizioni statali e regionali; b. lo stoccaggio o accumulo dei liquami prodotti da allevamenti zootecnici e dei concimi organici, con la sola eccezione di appositi contenitori impermeabilizzati; c. l’interramento, l’interruzione o la deviazione delle falde acquifere sotterranee, con particolare riguardo per quelle alimentanti pozzi ed acquedotti per uso idropotabile.

13

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3.4. PRG

3.4.1. Comune di Rottofreno

In Figura 9 sono stato evidenziati gli interventi in progetto (con cerchio arancione l’attraversamento del fiume Tidone, cerchio verde l’attraversamento del Rio Lurone, tracciato il tracciato della condotta) su estratto della Tavola 4 “Variante Specifica” del P.R.G 2004 del Comune di Rottofreno.

Figura 9

La tavola del PRG accoglie i vincoli e gli indirizzi già evidenziati nei precedenti capitoli: Fascia di rispetto fiumi e acque pubbliche dell’art. 142, comma c), del D. Lgs. 42/2004 e Fascia A1 e A3 Art. 14 PTCP di Piacenza. Non sono riscontrabili particolari interferenze fra l’intervento in progetto e le previsione urbanistiche comunali.

14

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

15

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3.4.2. Comune di Sarmato

Il tratto d’intervento compreso nel comune di Sarmato, tracciato rosso in Figura 10, ricade in area di conservazione degli ambiti d’interesse naturalistico, Art. 22 punto 1, per le quali le norme attuative rimandano all’art.25 “Zone di tutela naturalistica” del P.T.P.R. prima esposte.

16

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 10

17

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

3.5. Compatibilità dell’intervento agli strumenti di pianificazione territoriale

Riassumendo quanto esposto nei precedenti paragrafi, l’intervento è compatibile agli strumenti di pianificazione territoriale, previo ottenimento di specifiche autorizzazioni per quanto concerne le are di attraversamento del Fiume Tidone e del Rio Lurone per i quali, ai sensi dell’art. 142, comma c), del D. Lgs. 42/2004 (Codice Urbani), si procede a richiedere autorizzazione paesaggistica. Per l’attraversamento di Fiume Tidone si procederà a richiesta di autorizzazione da parte del Servizio Tecnico di Bacino e a parere idraulica all’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

18

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

4. Descrizione degli interventi

4.1. Attraversamento fiume Tidone

Ai fini della realizzazione del collegamento descritto, è necessario procedere all’attraversamento con la tubazione in progetto del fiume Tidone. Si è localizzata l’area tecnicamente più idonea all’esecuzione dell’attraversamento a circa 40 m a valle della briglia esistente Figura 11 e Figura 12, in modo da minimizzare l’interferenza idraulica di quest’ultima sull’area di scavo.

Figura 11

L’attraversamento sarà eseguito eseguendo uno scavo a cielo aperto, con le modalità dettagliate nei successivi paragrafi, mantenendo una profondità di 6 m in corrispondenza dell’alveo inciso, e di 2 m sulle rive fino al raccordo con la viabilità provinciale.

Figura 12

19

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

4.1.1. Attraversamento alveo inciso

Nell’area di alveo inciso la tubazione verrà posta ad una profondità minima di 6 m rispetto alla quota di scorrimento, mediante la realizzazione di uno scavo di sbancamento a cielo aperto realizzato a “gradoni” secondo la sezione sotto riportata. Si procederà con l’esecuzione di un primo sbancamento a una profondità di 3.5 m, a sezione svasata con inclinazione delle pareti di 45°; parte del terreno rimosso sarà utilizzato per la creazione di argini temporanee per la protezione dello scavo, quello non impiegato verrà depositato in cantiere al di fuori dell’alveo inciso e sarà rimpiegato successivamente per la chiusura degli cavi.

Figura 13

20

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Successivamente, operando all’interno dello scavo di sbancamento realizzato, sarà realizzato lo scavo a sezione ristretta di profondità 2.5 m, all’interno del quale sarà posata la tubazione in acciaio rinforzata con rivestimento esterno anti roccia per impedirne il galleggiamento in caso di presenza di acqua. Sia lo scavo di sbancamento che quello a sezione ristretta saranno rintombati utilizzando i rispettivi materiali rimossi e rispettando la stratigrafia del terreno preesistente. Le operazioni sopra descritte saranno realizzate in due stralci distinti, ognuno relativo a metà della larghezza dell’alveo stesso, in modo da poter garantire un’adeguata sezione libera per il deflusso dell’eventuale portata presente.

4.1.2. Attraversamento alveo di piena e area attigue

Al di fuori dell’alveo inciso, lo scavo verrà eseguito con profondità 2 m secondo la sezione di Figura 14. Lo scavo verrà rintombato utilizzando lo stesso terreno rimosso in loco ripristinando lo stato dei luoghi precedenti alle opere.

Figura 14

21

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

4.1.3. Opere di protezione spondale

Difesa spondale

Figura 15 Al fine di impedire eventuali fenomeni di erosione in corrispondenza dei tratti di argine interessati dagli scavi, Figura 15, è prevista la realizzazione di un’opera di difesa spondale tramite la posa di massi di cava di opportuna dimensione per uno spessore di circa 50 cm che seguano l’attuale profilo delle scarpate Figura 16. La difesa spondale verrà piantumata impiegando talee di arbusti autoctoni a elevato indice di attecchimento, in modo da favorirne l’integrazione con il paesaggio preesistente.

22

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 16

4.2. Attraversamento rio Lurone

Per il collegamento con il serbatoio pensile di Rottofreno è previsto l’attraversamento del Rio Lurone nel punto individuato in Figura 17. La zona di attraversamento è in corrispondenza dei due campi coltivati (Foglio 21, Mappale 42 e mappale 54), dove è presente un varco nella vegetazione spondiva, utilizzato come punto di accesso per l’installazione delle motopompe irrigue.

23

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 17

L’attraversamento verrà eseguito tramite scavo a cielo aperto Figura 18.

24

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

Figura 18

La tubazione in progetto, in polietilene di diametro esterno 180 mm, sarà posata all’interno di un tubo guaina corrugato di diametro 250 mm, a sua volta annegato in un cassonetto protettivo gettato in opera di calcestruzzo, di sezione quadrata e dimensioni del lato di 55 cm. L’asse della tubazione verrà posta ad una profondità di circa 150 cm dal livello di scorrimento del Rio Lurone. In corrispondenza dei tratti arginali, a protezione delle sponde del Rio Lurone, saranno poste al di sopra del massetto protettivo della tubazione, sassi e piccoli massi a protezione di eventuali fenomeni erosivi. Superficialmente lo scavo verrà rintombato utilizzando il terreno vegetale rimosso in precedenza. A lavoro ultimato gli arbusti presenti rinverdiranno l’area dello scavo riportando la medesima alle condizioni preesistenti.

25

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

5. CONTESTO PAESAGGISTICO

5.1. Attraversamento fiume Tidone

Il contesto paesaggistico in cui verrà inserito l’intervento in progetto è quello fluviale, immediatamente a valle del ponte stradale (S.P. n. 10) e della briglia a protezione dei pilone.

26

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

A livello naturalistico la vegetazione circostante è arbustiva ed arborea di tipo spontaneo, non sussistono caratteristiche peculiari. In sponda sinistra, come anche individuato dalla tavola Tav. A2.1 Assetto Vegetazionale del PTCP (di cui un estratto in Figura 19) prevalgono oltre le specie arbustive, esemplari di salice Salix Alba di medie dimensioni, mentre in sponda destra esemplari di Robinia Pseudoacacia.

Figura 19

27

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

L’opera in progetto richiederà di aprire un varco di dimensioni limitate, 30 m di larghezza, nella vegetazione arbustiva spontanea ed arborea presente sulle attuali scarpate degli argini, per la realizzazione delle opere di difesa spondale

Una volta completata, la difesa spondale verrà piantumata impiegando talee di arbusti autoctoni ad elevato indice di attecchimento, in modo da favorirne l’integrazione con il paesaggio preesistente. Lo scavo di sbancamento di attraversamento dell’alveo inciso sarà rintombato utilizzando il terreno rimosso in sito e seguendo l’andamento dei livelli del terreno preesistenti. Durante il cantiere saranno attuate le operazioni di recupero dei pesci eventualmente presenti nello scavo di sbancamento, con loro rilascio a valle dell’area di cantiere. I lavori saranno pianificati in concomitanza con il periodo di magra del fiume Tidone, in cui il deflusso superficiale nella sezione di cantiere, risulta estremamente limitato. Le opere in alveo saranno comunque realizzate in due fasi distinte,

28

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza ognuna relativo a metà della larghezza dello stesso, in modo da poter garantire comunque il deflusso dell’eventuale portata presente.

5.2. Attraversamento Rio Lurone

Il contesto paesaggistico in cui verrà inserito l’intervento in progetto è di confine fra quello agricolo, con coltivazioni estensive di mais e granoturco, e quello urbano. Il Rio Lurone rappresenta l’elemento di confine fra questi due ambiti. La vegetazione circostante è prevalentemente arbustiva con alcuni esemplari arborei di Robinia, Salice e Pioppo.

Figura 20

La zona di attraversamento è stata individuata in corrispondenza dei due campi coltivati (Foglio 21, Mappale 42 e mappale 54), dove è presente un varco nella vegetazione, Figura 20, spondale utilizzato per l’installazione delle motopompe irrigue. Per la realizzazione del cantiere si procederà dunque alla sola pulizia degli arbusti presenti sulle sponde. Una volta completato l’intervento, la vegetazione spontanea ripristinerà in breve tempo lo stato dei luoghi precedenti ai lavori.

29

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

6. ELEMENTI DI VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ PAESAGGISTICA

Vincoli

X Vincolo paesistico ambientale (ex legge 1497/1939) o Vincolo monumentale (ex legge 1089/1939) o Vincolo aree protette (ex legge 394/1994) o Vincolo beni diffusi (ex legge Galasso 431/1985) o Nessun vincolo

Emergenze di riferimento

o Paesaggio storico o Paesaggio urbano o Paesaggio agricolo X Paesaggio naturale o Paesaggio costiero

Coni visuali

○ Visibilità di vicinato X Visibilità locale o Visibilità di zona o Visibilità panoramica

Stato dell’area di intervento

o Emergenze X Caratteristiche locali o Degrado fisico o Degrado igienico sanitario o Degrado architettonico

Effetti dell’intervento

o Sul contesto architettonico

30

Acquedotto intercomunale Val Tidone: Collegamento rete Oggetto: acquedotto di Rottofreno Relazione Paesaggistica

Sede Territoriale di Piacenza

X Sul contesto arboreo (temporaneo) X Sul contesto naturale o Sul contesto agricolo o Sul contesto costiero o Sullo skyline o Sulla permeabilità o Sui materiali o Sul cromatismo o Sui rapporti vuoto/pieno X Sull’impatto visuale (ostruzione/intrusione) (temporaneo)

7. CONCLUSIONI

In considerazione del carattere di urgenza dell’intervento in progetto, indispensabile per garantire nel breve periodo una fonte di alimentazione alternativa per il centro abitato di Rottofreno, di quanto già espresso in merito all’impatto sul territorio prodotto, del fatto che questo rispetterà i dettami della normativa vigente e che l’unico impatto visivo introdotto, costituito dalla difesa spondale in corrispondenza dell’attraversamento del Fiume Tidone, verrà in breve tempo mitigata dalla vegetazione circostante, si ritiene che l’intervento sia conforme agli strumenti di tutela.

31