The Most Ancient Records of Capri, Dating To
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ILGOLFO DELLE SIRENE u alle bocche di Capri, tra la persino la lotta e Marx... Questo per dire responsabili ed operano in questo punta detta della Campanella e come bellezza e armonia siano capaci di settore, una critica che nasce dal vedere F l'ingresso all'isola, che Ulisse commuovere e suscitare sentimenti intorno a noi un progressivo e incontra- incontrò le sirene, ne udì il buoni. In effetti, il Golfo delle Sirene, per stato degrado, una minaccia molto seria canto melodioso e fu soggiogato dalla quanto oggi aggredito da un turismo non solo alla storia e alla cultura, che magia del luogo. Ancora oggi in quel disordinato, distratto e spesso inconsa- purtroppo sappiamo contare sempre di tratto di mare le correnti diventano pevole di recar danno all'equilibrio della meno, ma anche all'economia e all'im- all'improvviso irruente e spesso perico- natura con comportamenti sconsiderati magine. Capolavori dell'arte e della lose e, ancora oggi l 'pescatori, le continua a rappresentare uno dei punti natura si vanno perdendo o, quanto barche e le navi che vi passano, aggira- fermi della bellezza nel nostro Paese. meno, modificando e non è colpa del no con ansia la punta da cui trascorrere del tempo ma il sembra davvero provenire più delle volte dell'ignoran- una misteriosa minaccia e za degli uomini e della loro insieme un'incomprensibile incapacità. Da tempo si dice attrazione. Probabilmente che Napoli è a rischio di la leggenda nasce dal fatto estinzione; la causa è la che l'isola è di una tale possibile, e ormai dagli bellezza che si resta scienziati ritenuta prossima, incantati ad ammirarla, eruzione del Vesuvio. Ma incapaci di staccarsene, anche gli uomini hanno fatto schiavi di una fascinazione la loro parte con una e di una melodia che dissennata e selvaggia dall'isola sembrano urbanizzazione. Da visitare, scaturire. Appena mezzo in Italia, ancora molte sono secolo fa, ti Capri si le località che riservano giungeva con piccole sorprese piacevoli; dove si barche e motonavi, non trovano "cose" inedite e esistevano gli aliscafi e non preziose, come la terra dei si usavano le automobili ma, per salire 'Gran Gigli d'Oro', ovvero i luoghi dei alla cittadina, si utilizzavano i muli o le Il suggerimento è di recarvisi, di visitare Farnese attorno al Lago di Bolsena, o le carrozzelle. Cinquant'anni hanno i 'luoghi, alcuni dei quali presentiamo in Abbazie che sul nostro territorio sono trasformato l'isola e l'intero Golfo di questo numero, ma con il desiderio di presenti, numerose dal Nord al Sud, Napoli, dipinto soavemente nelle vedere, di conoscere, di capire e di ricche dei segni di una devozione gouaches e decantato dai poeti. Ma averne il massimo rispetto. Il turismo è antichissima e autentica. Se le nostre alcuni tratti sono rimasti, immoti e sacrosanto, significa per un paese vacanze sapranno essere 'educate composti, incantevoli e indistruttibili. ricchezza, scambi culturali, vivacità, in torneremo a casa più consapevoli dei "Napoli è bella, Pompei è interessantis- una parola, vita. Ma troppo spesso valori del nostro grande Paese. sima, ... ma l'isola di Capri è un miraco- questa importantissima risorsa, si lo. Sì, un miracolo! E non perché scontra con la delicatezza delle strutture possiede la meravigliosa Grotta Azzurra, e di un patrimonio artistico e paesaggi- ma perché tutta l'isola incantata è un stico antichissimo e fragile. vero tempio alla Dea Natura, l'incarna- E' difficile programmare una politica di In copertina, dall'alto in basso: zione della Bellezza...». Così Ivan promozione culturale e turistica che Jakob Philipp Hackert, Napoli e il Vesuvio in Sergeevic Turgenev scriveva nel 1871 ad tenga conto di queste esigenze troppe eruzione, part., ultimo quarto del XVIII sec., un amico che, nel suo Viaggio in Italia, amministrazioni appaiono impreparate gouache, coll. Santangelo; Bartolomeo Bimbi Diverse varietà di ciliege, 1699, part., olio su aveva trascurato di visitare l'Isola di ma è necessario per il nostro Paese che tela, Poggio a Caiano, Villa Medicea; piatto Capri. Su quest'isola poi, giungerà una ci sia questo impegno e che si curi posteriore rilegatura Tito Livio già Holford, colonia russa di poeti e scrittori e in rigorosamente il movimento turistico part., Milano, eredi Borletti (Tav. 47). In seguito, prima del 1917, un gruppo di coniugandolo con il rispetto dovuto ai questa pagina: Camillo De Vito, Eruzione 'bolscevichi', che rischiò di soccombere luoghi; alle opere, ai monumenti; al diurna, 22 ottobre 1822, gouache part., al fascino del luogo e di rinnegare paesaggio. Un richiamo a quanti sono Napoli coll, privata. IL TEMPIO DELLA LUCE Villa San Michele ad Anacapri: dimora di Axel Munthe, medico svedese e uomo di straordinario talento, "aperta al sole, al vento, e alla voce del mare come un tempio greco e luce, luce, luce ovunque"! L'ho costruita sulle mie ginocchia, Silvia Huober come un santuario al sole" (Axel Munthe). del 1884, vere e proprie lettere uscite Se Il Ventre di con il titolo originario di Far Napoli1 Napoli si può consi- Svedese di nascita, caprese di adozione, derare l'acquaforte goyesca di una fu il medico di Francia, per giunta Napoli che nessuno prima della Serao straniero, più giovane di tutti i tempi 2 aveva saputo guardare con tanta inten- Un uomo dall'intelligenza irrequieta, sità, c'era un contemporaneo della svolse la sua attività professionale femmejournaliste che seppe starle al dapprima a Parigi, interessandosi alle passo. Era Axel Munthe (18571949), malattie nervose che curava special- che si rivelò uno scrittore di talento con mente agli artisti svedesi che vi risiede- insofferenza per la vita, che peraltro le sue cronache sul colera napoletano vano e poi a Capri. La sua opera più non gli impedì di essere generoso e di famosa, La storia di San Michele, come aiutare gli indigenti3. Se è vero quanto dimostra la sua traduzione in 55 lingue, afferma Malcolm, figlio di Axel, fu pubblicata per la prima volta a quest'ultimo ebbe l'anima del collezio- Londra nel 1929. Più che un'autobio- nista e del conquistatore e la sua vita si grafia sarebbe troppo semplice definir- rivelò una continua sfida per ottenere, la tale è in realtà una storia di Vita, il per raggiungere traguardi ambiziosi. racconto di un'armonica relazione tra Ebbe fortuna, denaro, belle donne così un uomo e l'ambiente che lo circonda, come visse i suoi momenti di ombra che tra Munthe e la sua creatura; la Villa si contrapponevano alla luce accecante San Michele, appunto, e il paesaggio di Capri, quella luce che non poté più comprensivo della flora e della fauna sostenere con lo sguardo a causa di una circostanti. La storia di San Michele è progressiva cecità4. L'uomo Munthe era un racconto situato tra la realtà e la comunque straordinario, una persona finzione, dallo sfondo filosofico che meravigliosa a detta del poeta Rainer suona come la realizzazione di un Maria Rilke, un vero e proprio misan- sogno. Ancora oggi visitare la Villa San tropo secondo il critico Warburg. Michele, lasciata da Axel Munthe alla Munthe fu un uomo fatto di contrasti: sua morte, nel 1949, allo Stato svedese un amante della solitudine che si sapeva e dal 1950 sede della Fondazione San muovere in ambienti mondani, un Michele, è come riprendersi un qualche medico con un cuore di filantropo e un cosa che credevamo perduto, godere del antiquario dai gusti raffinati, un asceta privilegio di vivere un pezzo di storia e ma al contempo un esteta. C'è stato chi di cultura caprese, cogliere una occa- ha paragonato Munthe, almeno negli sione per emozionarsi e contemplare anni della sua giovinezza, ad "un burra- l'arte e la bellezza. Della risorsa creati- scoso vento nordico che non si sarebbe va dello scrivere, così come della sua fermato davanti a nessun ostacolo", ed depressione, Axel sembrava profonda- egli va ricordato soprattutto per il suo mente consapevole quando affermava: rapporto con Capri. Seppe adattare la In questa e nella pagina seguente, Villa San "scrivere mi distrae e credo che dovrei sua vita a quella degli isolani5 , senten- Michele ad Anacapri. Qui Axel Munthe, di cui continuare a farlo perché mi impedisce ricorrono quest'anno 1,50 anni dalla nascita, visse do l'emozione salvifica che solo il per 68 anni. Lasciata allo Stato svedese alla sua di addormentarmi del tutto in questa "germogliare dell'amore per la natura" morte, la Villa è oggi sede della Fondazione Axel mia vita buia e triste". Le parole di sa dare. La prima volta che visitò Capri Munthe Villa San Michele. Foto:Tullia Rizzotti. Munthe rivelano una malinconica fu a 18 anni, vi ritornò diverse volte negli anni Ottanta, sempre coltivan- do il sogno di avere una casa tutta sua ad Anacapri. Fu un'interruzione drastica con il mondo parigino, e con il medico Char- cot, a fargli prendere la decisione di trasfe- rirsi nell'isola e, fatta eccezione per un soggiorno romano, vi risiedette per 68 anni. Pur essendo molto riluttante a farsi fotografare, abbiamo diverse sue istanta- nee eseguite durante il periodo dell'esilio nel 1888-89 sullo sfondo dell'isola; un'altra volta è immortalato nel momento di firmare l'edizione inglese della Storia di San Michele 6, mentre un'immagine diver- sa lo ritrae seduto al pianoforte. La musica, dato che Munthe era dotato di una bella voce e cantava da baritono leggero, gli fu di conforto specialmente durante il periodo della sua progressiva malattia agli occhi. Axel scelse la cappella medievale come biblioteca e sala da concerti, ambiente che ancora oggi conserva questa funzione, ma costruì la sua casa sui resti di un'antica villa romana7 . San Michele per la sua leggiadra posizione e per il fascino del suo proprietario divenne luogo di incontro e di attrazione per scrittori e artisti famosi come Oscar Wilde, Henry James, Rainer Maria Rilke.