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Passaggi di tempo Notizie dall'Istituto Comprensivo Statale Fabrizio De André - n. 9 - Febbraio 2009 In Tivù, nel nome EDITORIALE del “nostro” Fabrizio De André “In anticipo sullo stupore” di Giuseppe M. Facciorusso Storica partecipazione della Scuola allo special FABRIZIO - Sapevo che era importante dare un nome ad una istituzio- televisivo dedicato al grande cantautore e poeta ne scolastica che, nascendo, doveva ancora costruire la sua identità cultura- le. Sapevo anche che il nome doveva essere scelto subito perché avrebbe di Sergio Leondi aggiunto valore e significato al compito formativo che la comunità cittadina ci assegnava dal 1 settembre del 2000. Sapevo infine che i nomi non sono Domenica 11 gennaio 2009, ore 20,55: “Meno tre, tutti uguali e che per una scuola colta allo ‘stato nascente’ serviva un nome due, uno: IN ONDA!!!”. Su RAI3, in diretta, dal vivo, che avesse – come direbbe Landolfi – “una carica di destino” più forte di adesso c’è la nostra scuola, ci sono i nostri alunni. Ci quella che in genere hanno tutti i nomi. Fu così che – a partire da dicembre vedono e ascoltano in tutta la Penisola, e non solo. del 2000 e solo dopo una dolcissima lettera di assenso di Dori Ghezzi – Siamo lì per tributare anche noi un appassionato cominciai a constatare quotidianamente lo stupore che assaliva chiunque omaggio a Fabrizio De André, nel decimo anniversario venisse a sapere dell’esistenza di una scuola con il nome di Fabrizio De della - ahimé dolorosa - scomparsa, nell’ambito di André. Allora come oggi mi accade di accennare un sorriso sornione quan- un’edizione speciale del programma “Che tempo che do mi chiedono il perché di quel nome e di immaginare che Fabrizio avreb- fa” condotta da Fabio Fazio con Dori Ghezzi, tutta be risposto con una delle sue più fulminanti invenzioni linguistiche: - Per incentrata sulla figura e il lavoro artistico di De André. essere in anticipo sul vostro stupore -. Noi, e non a caso: perché i primi in Italia ad aver DORI - Devo innanzitutto chiedere venia a Dori perché so che non ama intitolato l’Istituto Comprensivo in cui viviamo e lavo- per nulla che si parli di lei. Avendo però avuto il privilegio di incontrarla, non riamo al grande cantautore, musicista e poeta genove- posso non rendere pubblico un pensiero che si è sempre più strutturato den- se. Proprio noi, e non altri: per aver scelto con orgoglio, In una dichiarazione resa alla stampa, il Dirigente tro di me, fin da quando l’ho incontrata la prima volta, una sera di maggio prima di qualunque altra istituzione scolastica, di Scolastico Giuseppe Facciorusso ha commentato: del 2001, nel nostro Teatro ‘De Sica’ gremito all’inverosimile e con più gente improntare la nostra azione pedagogica, educativa e di “Essere co-protagonisti di tale iniziativa, è stata una fuori che dentro. Credo infatti che se Fabrizio De André continua e continue- vita comune al massimo cantore moderno - anticonfor- grande emozione, a cominciare dai ragazzi, che rà ad avere un ruolo affatto secondario nella storia della cultura contempo- mista per eccellenza - della diversità, della solidarietà hanno affrontato questa avventura con grande ranea, lo deve alla tenacia tutta femminile ed alla impressionante forza di senza barriere, all’anarchico e ironico alfiere della liber- impegno e serietà. “mama Do – Dori”. Di una donna che – come ha scritto recentemente tà, della pace e della giustizia sociale, pure a costo di “Dedicando nel 2000 l’Istituto a De André, ci Stella Pende – “si porta tatuata addosso la bellezza di una storia d’amore andare controcorrente (lui e… noi), in (apparente) siamo assunti un impegno importante, la responsa- infinita”. “direzione ostinata e contraria”, come recitano il verso bilità di educare alla cultura e ai valori che Fabrizio FABIO - La struttura delle interviste di Fazio ai suoi ospiti è davvero di una sua canzone e la straordinaria raccolta postuma ‘rappresenta’. Con gli studenti abbiamo lavorato straordinaria. Il suo dialogo con Renzo Piano – offerto a noi tutti come pro- che riassume il senso dell’opera complessiva dell’affa- moltissimo sui testi delle sue canzoni: non soltanto logo allo Speciale per Fabrizio dello scorso 11 gennaio – credo abbia lo spes- bulatore Faber (affettuoso nomignolo coniato dall’ami- dal punto di vista musicale, non solo seguendo il sore di un vero e proprio paradigma di cultura televisiva creata dalle parole, co d’infanzia Paolo Villaggio). valore letterario dei suoi versi. dai gesti, dagli sguardi, dagli oggetti su un tavolo, da una grande vetrata oltre segue a pagina 2 la quale le fronde degli alberi si muovevano appena e la pioggia cadeva tanto lievemente da apparire educata. E che dire del sorriso – un po’ infan- tile, ma anche diabolicamente complice – con il quale Fabio ha dato vita alla Il cantautore Roberto Vecchioni macchia di inchiostro che campeggiava silenziosa sul taglio della mano durante le prove dello spettacolo destra di uno dei più geniali architetti contemporanei. Superbo. Come Genova. Genova, appunto. Protagonista assoluta di un intelligentissimo ed emo- zionante epilogo che ha riconsegnato Fabrizio al mare. Attraverso la melo- dia mediterranea di “Creuza de mä” diffusa dal e sul Porto Vecchio dalle voci di Mauro Pagani e Cristiano De André e attraverso il suono della sire- na di un battello che lanciava altissime due colonne d’acqua che si incrocia- vano con la Lanterna, quasi a disegnare un vero e proprio tempio marino. E se – interpretando come posso le suggestioni sparse nel programma di Fabio - affermassi che “Creuza de mä”, “Sidùn”, “ ‘A çimma”, “Megu megùn”, “ ‘A cumba” costituiscono la naturale colonna sonora delle “Memorie del Mediterraneo” scritte da Fernand Braudel, forse il più grande fra gli storici del XX secolo? ROBERTO - Una mattina dello scorso novembre fu Elena Valdini a raggiungermi telefonicamente per chiedermi – a nome di Dori Ghezzi e della Fondazione Fabrizio De André – la nostra disponibilità a partecipare allo Speciale televisivo che Fabio Fazio stava preparando per ricordare Fabrizio. Quando Elena mi informò anche del fatto che sarebbe stato Roberto Vecchioni ad interpretare una o due canzoni di Fabrizio, non riuscii a nascondere la mia gioia. segue a pagina 8 Passaggi di tempo 2 Febbraio 2009 In Tivù, nel nome del “nostro” Fabrizio De André segue dalla prima pagina Dori e Fabrizio e molti molti altri letterati). che si avvia anch’esso a celebrare un “anniver- Nulla ha avuto di retori- sario” assai speciale: i suoi primi dieci… numeri; “Soprattutto, Fabrizio ci ha insegnato co, nostalgico e triste l’inte- un traguardo straordinario realizzato nell’arco di dei valori importanti, che cerchiamo di ra manifestazione (Fabrizio una manciata di anni (in primavera organizzere- trasmettere: la tolleranza, la considerazio- l’avrebbe aborrito); “deve mo un Convegno apposito); il quale giornale - ne degli altri, la capacità di capire che essere una festa, per mi sia concesso dire - ha pochi epigoni, e ci riser- ogni individuo porta con sé un carico di Fabrizio”, aveva esclamato va splendide soddisfazioni, come testimoniano il ricchezza e di umanità”. Dori Ghezzi all’inizio dello primo premio vinto nel concorso nazionale riser- special, e così è stato; inol- vato ai periodici scolastici, bandito dall’Ordine LA DIRETTA TV CON VECCHIONI tre l’esecuzione e l’interpre- dei Giornalisti, e altri ambiti riconoscimenti. tazione dei suoi pezzi, i Farlo “nel nome di André”, sotto la sua egida Ed ora, “vai con la diretta”, ecco la commenti, sono stati un’oc- e ispirazione, avendo come “bandiera” parole sintesi della partecipazione del nostro casione formidabile per sue, ci esalta, sprona la Redazione di alunni e Istituto Comprensivo: “Ninetta mia mori- riflettere sui diversi argo- Docenti a realizzare un prodotto, per quanto pos- re di maggio / ci vuole tanto troppo corag- menti che lui aveva fatto sibile, sempre più adeguato alla grandezza e alla gio…”; sono i versi celeberrimi de La oggetto di attenzione per semplicità solenne dell’indimenticabile Faber, guerra di Piero, qui interpretata dal tutta la vita, in pubblico e in onnipresente e fraterno “compagno di viaggio” Professor Roberto Vecchioni, estimatore e privato. per tutti noi. collega di De André, tanto vicino alle sue tematiche. L’artista milanese ha focalizza- PER NOI UN VERO Prof. Sergio Leondi Responsabile di “Passaggi di tempo” to il suo intervento e contributo sul tema ONORE, EPPOI… “guerra-pace” - una sorta di mini-lezione, Primarie di via Goldoni, da chi lo frequenta abi- vedasi il testo integrale a pagina 7 -; anche per- tualmente chiamato “la moquette verde”, era L’essere stati invitati a prendere parte al ché, ha spiegato presentando la canzone, la stato trasformato in uno studio televisivo, abbel- decennale per De André, ci ha lusingato molto, è guerra “oggi è drammaticamente ancora attuale; lito da centinaia di disegni multicolori realizzati stato un vero onore; forse è stato altresì, un po’, ci sono ancora tra noi due uomini, Piero e l’altro, dagli alunni, ispirati alle opere di Fabrizio De il giusto riconoscimento del nostro operato pure in un campo di grano, che si guardano, e chi André; l’emozione faceva battere i cuori a mille, nel campo dell’educazione musicale (quest’anno spara per primo pensa di vincere, però non è perché tutti noi avevamo coscienza di partecipa- abbiamo ottenuto la prestigiosa qualifica di così, perché non è che chi spara per primo vince: re a un evento che non esito a definire “storico”, Istituto ad Indirizzo Musicale, unica nel perdono tutti”. che resterà fissato in maniera indelebile negli Circondario). Per noi del giornale tutto ciò ha È seguito poi il pezzo altrettanto famoso annali della televisione e della cultura. Intorno, infine un risvolto particolare; questa, lo ripeto, Girotondo, cantato da Vecchioni insieme ai registi e scenografi, tecnici del suono, delle luci, non è solo la prima scuola a “portare alto” il caro nostri studenti (una nutrita rappresentanza, a cameramen, e chi più ne ha, più ne metta.